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ISTITUTO COMPRENSIVO “A.RONCALLI”- GROTTE
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 14 /01/2016 aggiornamento approvato nella seduta del 23 novembre 2018
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INDICE
1.Premessa
1a.Ptof: significato e finalità
1b.Riferimenti Normativi
2. Identità
2a.Storia dell’Istituto
pag
6
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3. L’Istituto e il contesto territoriale
3a. Contesto territoriale e accordi 14
3b.Principi guida 20
3c. Mission e Vision 20
3d. RAV e PdM 21
4. Scelte organizzative e gestionali
4a. Organigramma 26
4b. Atto d’indirizzo 27
4c. Staff del Dirigente
4d. Progetti
4e. Commissioni
5.Progettazione curriculare, extra-curriculare ed organizzativa
5a. Curricolo locale
5b. Curricolo verticale
5c. P.I.
5d. Progettazione organizzativa
5e.Scuola digitale
5f.Piano Formazione insegnanti
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3
5g.Progetti PON, Progetti extra-curricolari e di potenziamento
6. Verifica e Valutazione
6a. Verifica e valutazione degli apprendimenti
6b. Certificazione delle competenze
7. Organico di potenziamento
7a. Fabbisogno organico dell’autonomia
7c.. Fabbisogno infrastrutture e attrezzature
7d.Organico di potenziamento richiesto
7e.Schede progetti potenziamento
- Lingua 2.0
- Scheda progetto: Matematica e Realtà
- Scheda progetto Laboratorio: Competenze digitali
- Scheda progetto: Clil scuola primaria
Schede progetti extra-curricolari
- Scheda progetto: Sport per tutti
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63
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79
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• Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “A. Roncalli” di
Grotte, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”;
• il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto ;
• il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14 gennaio 2016;
• il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14 gennaio 2016 ;
• il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
• il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot.
218/A3 del 22/01/2016;
• il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
Per l’A.S. 2018/19 il piano è stato aggiornato e proposto al Collegio docenti del 26/10/2018 e approvato
dal Consiglio di Istituto il 23/11/2018.
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1.PREMESSA
1a. PTOF:
Significato e
Finalità
1b. Riferimenti
Normativi
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Nello spirito dell’art. 3 del D.P.R. 275/99, riguardante l’autonomia scolastica, integrato secondo la
formulazione contenuta nel Comma 14 dell’art.1 della Legge 107/2015, “Ogni istituzione scolastica
predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa… il Piano è il
documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed
esplica la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole
adottano nell’ambito della loro autonomia”.
Il PTOF è un documento di impegno tra la scuola e il territorio incentrato sul rapporto scuola, studenti,
famiglia; esso è la sintesi culturale dell’identità dell’istituto, che, sebbene articolato in tre segmenti, trova
la sua unitarietà nella finalità cardine della scuola di base: “La promozione del pieno sviluppo della
personalità”.
Procedura di elaborazione e approvazione
Il piano è…….
•Elaborato dal Collegio dei Docenti
•Sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
definiti dal dirigente scolastico
•Approvato dal Consiglio di Istituto
Il Piano e le eventuali revisioni annuali sono pubblicate sul sito della scuola e sul Portale Unico.
1a. PTOF: Significato e Finalità
Individuazione
RISORSE Analisi del territorio
CONTESTO
PTOF Definizione
FINALITA’ Rilevazione dei
BISOGNI
OBIETTIVI
PROCESSI
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Il P.T.O.F. si configura, dunque, come un piano triennale intenzionale di attività organizzate, basate su
obiettivi didattico-pedagogici ed organizzativi dei tre ordini di scuola e finalizzate alla realizzazione di un
progetto che risulti:
• unitario, articolato in un’ottica di continuità tra i tre gradi di istruzione che sperimenta all’interno
dell’autonomia educativo- didattica, un curricolo verticale condiviso e teso al conseguimento di
un’efficace formazione di base per tutti i suoi alunni;
• condiviso tra la scuola e le famiglie, che coinvolga attivamente gli Enti locali e tutti coloro che nel
territorio svolgano ruoli di rilevanza culturale e sociale;
• flessibile, che viene rielaborato e aggiornato valutando le sollecitazioni e le indicazioni provenienti
dalle diverse componenti della comunità scolastica e dalle diverse realtà del territorio.
A tal fine, mediante il PTOF, che è lo strumento- guida fondamentale per la gestione didattico -
organizzativa della scuola, l’Istituto “A. Roncalli” si impegna a:
• Articolare ed integrare la programmazione curriculare e verticale nell’ambito dell’unitarietà
della progettazione d’istituto;
• Rendere flessibile il progetto formativo;
• Promuovere la formazione integrale degli alunni con lo sviluppo dell’orientamento
personale e delle competenze;
• Orientare la formazione di una graduale coscienza critica, aperta al rispetto di sé e degli
altri, per una convivenza democratica aperta all’interculturalità e alla diversità;
• Puntare alla crescita dei processi di responsabilità e autonomia che si pongono alla base
dell'essere cittadino attivo e consapevole;
• Favorire, anche nei casi di svantaggio, disagio, dispersione o handicap, il successo
formativo;
• Documentare gli obiettivi e gli esiti, prevedendo modalità di valutazione e autovalutazione
dei percorsi formativi per migliorare il proprio intervento educativo.
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Il piano triennale dell’offerta formativa deriva dalla lettura e rielaborazione dei seguenti testi normativi:
DECRETO SULL’AUTONOMIA ( D.P.R. n.° 275 - 08/03/99)
“L’autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi
di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana e alla domanda delle
famiglie, al fine di garantire il successo formativo”.
CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 7 Giugno 95)
Questo documento sancisce il coronamento e la sistematizzazione in un quadro organizzativo unitario e
coerente dei vari documenti educativi e didattici fondanti l’identità di una scuola.
LEGGE N° 53 DEL 28/03/2003
Delega al governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle
prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.
DECRETO LEGISLATIVO N° 59 DEL 19/02/2004
Definizione delle norme generali relative alla Scuola dell'Infanzia e al primo ciclo dell'istruzione a norma
dell'articolo 1 legge 53/2003.
D.M. DEL 31 LUGLIO 2007
Decreta che a partire dall’anno scolastico 2007-2008, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
procedono all’elaborazione dell’offerta formativa avendo a riferimento in prima attuazione e con gradualità,
le Indicazioni definite in via sperimentale. Limitatamente all’anno scolastico 2007-2008 i collegi docenti
utilizzeranno le parti delle predette Indicazioni compatibili e coerenti con il piano dell’offerta formativa
adottato, le esperienze maturate nell’ambito del contesto scolastico, le esigenze del territorio e le condizioni
di fattibilità in cui la singola scuola opera.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 marzo 2009, n. 89
Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia
e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICULO DELLA S. DELL’INFANZIA E DEL PRIMO
CICLO D’ISTRUZIONE (DEL 2012)
A partire dall’ a.s. 2012/13, le presenti Indicazioni sostituiscono le precedenti Indicazioni per il curricolo per la s. dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione
“La scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali
degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.
In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire agli studenti occasioni di
apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti
di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di
elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire
l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da
concreti bisogni formativi.
La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il
successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di
diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzi
tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la
differenza si trasformi in disuguaglianza; inoltre nel Paese, affinché le situazioni di svantaggio sociale,
1 b . Riferimenti Normativi
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economiche, culturali non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso
garantire”.
LEGGE 107 DEL 2015 RIFORMA DELLA SCUOLA
La Legge, apportando integrazioni, modifiche e potenziamenti al quadro normativo già delineato e agli
strumenti dell’autonomia, presenta i seguenti temi fondanti:
Autonomia delle istituzioni scolastiche;
Il piano triennale dell’offerta formativa;
Flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa;
Copertura finanziaria per la dotazione organica complessiva;
Individuazione da parte del Dirigente scolastico del personale da assegnare ai posti dell’organico
dell’autonomia;
Utilizzo di docenti specialisti di lingua inglese, musica e motoria per la Scuola Primaria;
Incremento del fondo d’Istituto;
Modalità e criteri per la valutazione dei dirigenti scolastici;
Modalità e criteri per la valutazione del personale neo-assunto;
Assegnazione da parte del Dirigente del bonus per la premialità dei docenti, per valorizzare il merito;
Istituzione del Comitato di Valutazione : composizione, durata e scelta dei criteri
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2.
Identità
2a. Storia
dell’Istituto
e del contesto
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Premessa storica dell’Istituto
Sino al 1747 a Grotte non esistevano scuole gratuite.
In quell'anno il Duca Tommaso Sanfilippo fece ripristinare a sue spese il convento del Carmine
(attuale Palazzo Comunale) e lo cedette all'Ordine dei Chierici Regolari dei Poveri della Madre di
Dio, detti Padri Scolopi per fondare a Grotte un "Collegio di Scuole Pie" e svolgere corsi gratuiti di
scuole elementari inferiori durante i giorni feriali.
Quando andarono via i Padri Scolopi, nel 1848, l'amministrazione comunale aprì una scuola
pubblica municipale con un insegnamento prevalentemente religioso poiché vi continuarono ad
insegnare i sacerdoti del paese.
Si ha notizia che nel 1863 Don Luigi Sciarratta abbia insegnato nelle scuole elementari del paese.
Comunque la frequenza scolastica non era affatto incoraggiata dato che su una popolazione di 8808
abitanti vi erano in funzione solo 8 classi.
Nel 1890, alla fine dello "scisma di Grotte", il sacerdote Don Stefano Di Mino dismise l'abito talare
e diede vita alla comunità protestante del paese, che svolse corsi gratuiti di scuola.
L'apertura della scuola valdese diede nuovo impulso alla realtà scolastica, divenendo l'istituzione
principale, forte di 200 iscritti. Allora cominciò una specie di gara emulativa; nel 1898 il Comune
ripristinò i corsi serali di scuole elementari .
Il 1° Settembre del 2000 è stato istituito L’ISTITUTO COMPRENSIVO “A. Roncalli”.
Sino al 2000 si avevano a Grotte 3 scuole: Materna, Elementare e Media, ciascuna con una propria
segreteria ed un proprio Direttore o Preside.
Con il Decreto del 30 agosto 2000, dell'Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della
Pubblica Istruzione, pubblicato nella G.U.R.S. n° 49 del 03/11/2000, venne approvato il piano
2a. Breve storia dell’istituto e del contesto
territoriale
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. RONCALLI”
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regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche nella Regione siciliana. Per il Comune di
Grotte fu previsto l'Istituto Comprensivo «Roncalli». (da www.grotte.info.it)
L'Istituto, nato nell'anno scolastico 2000/2001, è sorto dalla fusione di due istituzioni scolastiche
preesistenti :
la Direzione Didattica Roncalli composta da due plessi di scuola elementare e da uno di scuola
materna e la scuola media V.E. Orlando.
L’Istituto così formato, con un’utenza di 575 alunni, presenta al suo interno caratteristiche di
notevole eterogeneità dovute, sia alle diverse fasce di età degli alunni, sia alle differenti realtà
socio-culturali presenti nel territorio.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Plesso di Viale Europa 7 sezioni
SCUOLA PRIMARIA
Plesso “A. Roncalli” 9 classi
Plesso “L. Sciascia” 7 classi
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Plesso “V.E. Orlando” 10 classi
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3. L’Istituto e il
contesto
territoriale
3a. Analisi del territorio.
Accordi scuola-territorio
3b. Principi
guida
3c. Mission
e Vision
3d. RAV e PDM
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Grotte lega il suo nome alle spelonche, ancora esistenti, in cui si rifugiarono alcuni abitanti delle
nostre campagne durante le aggressioni musulmane del IX secolo.
In età feudale il casato dei La Grua influenzò notevolmente l'assetto del paese facendo costruire
alcune delle numerose chiese che divennero il centro anche di dibattiti accesi nel corso degli anni
tanto da dare vita nel 1802 a uno Scisma poi rientrato.
Il paese, nel corso della prima metà del '900, ha visto moltissimi dei suoi abitanti emigrare a fronte
della non fiorente economia del territorio; negli anni '80 e '90 il commercio ha fatto prosperare
Grotte ma la grave crisi economica dell'ultimo decennio ha costretto di nuovo molti giovani a
cercare lavoro nei paesi del nord Europa.
L’Istituto Comprensivo “Roncalli” è l’unico presente sul territorio e la comunità gli riconosce un
ruolo centrale e determinante ovvero quello di costruire strategie e percorsi per favorire il raccordo
e l’integrazione tra le diverse istituzioni. Oggi il tessuto socio-culturale è discretamente qualificato.
Grazie all’azione sensibile delle agenzie educative (famiglia, scuola, parrocchia, associazioni
culturali, volontariato, Enti e Istituzioni)si sta realizzando una progettazione integrata volta a
migliorare la qualità della vita con progetti che riguardano la crescita di tutta la comunità sociale.
Anche le famiglie il cui background culturale appaia di livello medio-basso, sono favorevolmente
coinvolte in tutte le iniziative che la scuola propone e tutto ciò, oltre a garantirne la positiva
riuscita, contribuisce al realizzarsi del successo scolastico.
3a. Contesto territoriale di riferimento
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ANALISI DEL TERRITORIO
POPOLAZIONE: Dati statistici
Popolazione 5.746
Denominazione abitanti: Grottesi
CARATTERISTICHE GEOGRAFICHE
Morfologia: territorio collinare
OPPORTUNITA’ FORMATIVE
Parrocchie
Istituzioni di volontariato: ADAS-AIDO-GIUBBE D’ITALIA-
AVODIC-SOAT-PADRE VINTI
Palestre private
Nido d’infanzia
Campo sportivo comunale
COMUNE
DI
GROTTE
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Agricoltura
Artigianato
Piccola e media
impresa
Commercio
SERVIZI SOCIALI
COMUNALI
Servizi trasporti
Servizio mensa
Servizio buono libro
La “Rocca della Petra” territorio di Comitini.
Bosco “Firrio-Cantarella”.
La Fontana.
Il calvario con le stazioni della via Crucis dipinte da
artisti contemporanei.
Le chiese con alcune opere d’arte: “Il Crocifisso” di
autore ignoto, “La Natività” che si presume sia del
pittore racalmutese Pietro D’Asaro, la statua
dell’Immacolata dello scultore Serpotta, la tela
raffigurante S. Maria Goretti del pittore locale Renzo
Collura.
La casa di Padre Vinti.
La Torre del Palo.
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Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti gli stakeholder
Premessa:
L’accordo scuola-territorio consente di realizzare un unico progetto formativo, globale e condiviso per
conseguire risultati educativi che rispondano alla richiesta di valorizzazione delle risorse culturali,
ambientali, strumentali, offerte dal territorio e dalle strutture in esso operanti, in un quadro però fortemente
unitario del ruolo dello Stato e delle sue articolazioni periferiche. Il concetto di autonomia scolastica va
elaborato a partire dalla definizione di spazi, vincoli, criticità, punti di forza, dalla identificazione delle
esigenze formative presenti nel territorio e delle strategie d’azione più atte a soddisfarle, dalla scelta
dell’assetto organizzativo più adeguato per interagire con la complessità sociale e per fornire un’offerta
formativa qualificata. Le azioni intraprese saranno oggetto di valutazione autonoma, capace di misurare i
risultati delle performance del personale e degli apprendimenti degli studenti: solo così si potrà parlare di
una autonomia efficace che, grazie al confronto con gli altri attori del processo educativo, superi
l’autoreferenzialità.
La nostra Istituzione Scolastica sorge in un piccolo Comune che registra carenza di centri ricreativi e di
luoghi di ritrovo per adolescenti; vi sono problemi di disoccupazione, di emarginazione, di svantaggio e negli
ultimi anni si è fortemente incrementata la presenza di immigrati. In particolare i ragazzi, che vivono in
contesti deprivati culturalmente, non possono contare, al di là della scuola, su personale di supporto, su
attività di sostegno o di stimolo sul piano socio – culturale. La scuola è la prima Istituzione, operante sul
territorio, che deve far fronte alle esigenze degli adolescenti; questo limite tuttavia è diventato un
opportunità poiché, essendo la nostra l’unica scuola presente sul territorio, si avvale del pieno
coinvolgimento delle famiglie e della concreta collaborazione dell’Amministrazione comunale, degli Enti
Locali e di tutte le associazioni presenti sul territorio. Questa è una leva strategica per la scuola, in quanto la
comunità le riconosce un ruolo centrale e determinante all’interno del sistema formativo, ossia il compito di
costruire strategie e percorsi per favorire il raccordo e l’integrazione tra le diverse istituzioni, essendo per
essa compiti istituzionali l’istruzione e l’educazione . La scuola si impegna ad assicurare un’offerta
formativa variegata, infatti il logo della sua mission è “Formare un ragazzo europeo, competente, che sappia
risolvere problemi; rispettoso di sé e dell’ambiente”. Per realizzare ciò, essa fa leva sulla fiducia accordata
dalle famiglie oltre che, come già detto, sulla costante presenza e disponibilità dell’Amministrazione
comunale. Tenuto conto della Vision e della Mission dell’Istituto, dell’analisi delle risorse presenti nel
territorio e delle richieste che giungono alla scuola, come chiarito dal dirigente scolastico, si stabiliscono le
azioni e le strategie che la scuola e il territorio si impegnano a mettere in atto per migliorare la performance
degli alunni.
L’amministrazione comunale è disposta ad aiutare l’Istituzione scolastica, per quello che rientra nelle sue
possibilità, ovvero si impegna a:
• Assicurare la presenza di assistenti all’interno della scuola, per coadiuvare l’azione educativa, nel
rispetto delle mansioni specifiche e delle attività che si riterranno prioritarie. • Assicurare la vigilanza del personale della polizia municipale nei momenti di ingresso e uscita
quotidiana degli alunni e in occasione delle uscite sul territorio delle scolaresche.
ACCORDO CON IL TERRITORIO
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Protocolli d’intesa con:
L’USP di Agrigento
L’Arma dei Carabinieri del Comando di Grotte.
Il Consultorio territoriale
L’AIRC
L'ASSOCIAZIONE PADRE VINTI
L’UIA, ente per la promozione all’Educazione alimentare sia nella scuola dell’infanzia, che in quella
primaria e secondaria.
L’UO Neuropsichiatria infantile del Distretto: dott.ssa M. Calderaro e dott. C. Magro.
La Maestra di danza classica, Antonella Paradiso, con diploma CSEN.
L'Associazione sportiva Libertas
La Maestra di danza di T. Marsala
La Pro Loco di Grotte
L'Associazione culturale “La Biddina”:dott. F. Lo Presti
L'Ordine Nazionale dei Biologi: dott.ssa G.Spalanca e dott.ssa F. Morreale
L'AIDO
L'Associazione “Paideia: dott.ssa Sferrazza
L'ASP di Canicattì: dott.ssa Asaro
L'Associazione “Ad maiora”: dott.ssa Mulè
I Vigili del Fuoco di Agrigento
I Giornali territoriali on line: Grotteinfo e Malgradotutto
La Pastorale interparrocchiale
I titolari dei supermercati grottesi
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La scuola, recepite le istanze delle risorse territoriali, dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle
compatibilità con gli altri obiettivi cui è vincolata, decide di incorporare e/o potenziare nel Piano i seguenti
punti integrativi della progettazione educativo-didattica:
Educazione Alimentare;
Educazione all’Affettività;
Educazione alla Salute;
Scuola- Casa Sicura;
Educazione stradale;
Educazione alla Legalità;
Racalmare;
Sport di classe;
Continuità orizzontale Scuola- famiglia e Continuità verticale tra le classi-ponte dei 3 ordini di scuola;
Reti di scuole
La scuola, secondo quanto previsto dal DPR 275/99, Art 7, e consolidato dalla L. 107/15, realizza accordi di
reti, sia con il territorio sia con le altre scuole, per la realizzazione di progetto:
Rete con l’I.C. “Macaluso” di Racalmuto, per la formazione e l’aggiornamento del personale docente e
ATA; gemellaggi e viaggi di istruzione tra scuole: attività educativo- didattiche curricolari ed
extracurricolari.
Protocollo d’intesa con il Centro Territoriale Risorse per l’ Handicap (C.T.R.H.) dell’Istituto G. Galilei di
Caniccattì, per sostenere l’integrazione di tutti gli alunni in situazione di handicap in tutte le scuole di ogni
ordine e grado del distretto socio-sanitario.
Rete con il territorio, per la prevenzione del maltrattamento e dell’abuso sui minori.
Protocollo d’intesa sottoscritto il 14-10-2017 n°4693 con l’ osservatorio sulla dispersione scolastica e il
servizio psicopedagogico dell’OPT di Canicattì.
ATS (Associazione temporanea di scopo) progetto Cyberbullismo.
Accordi e convenzioni con Università per il TFA degli studenti tirocinanti;
Accordi con il Liceo socio-psicopedagogico per l’alternanza scuola- lavoro;
Reti con Associazioni operanti sul territorio per la condivisione di finalità comuni.
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Le scelte educative e didattiche dell’Istituto Comprensivo hanno come presupposto i seguenti
articoli della Costituzione Italiana:
art.3:“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso di lingua, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali
e sociali;”
art.33:“L’arte e la scienza sono libere e libero è l’insegnamento”;
art.34:“La scuola è aperta a tutti”;
La Dichiarazione dei Diritti Del Fanciullo, adottata dall’Assemblea Generale Delle Nazioni
Unite, il 20 novembre 1959;
La Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo adottata dall’Assemblea Generale
Delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 a New York, e ratificata dal parlamento Italiano con legge
27 maggio 1991, n. 176.
La scuola, tenuto conto degli Articoli della Costituzione, delle richieste che giungono dall’Europa,
dalle Indicazioni Nazionali, dalla società e dal territorio, individua i seguenti principi cardine
ispiratori della Vision:
Promuovere l’Accoglienza e l’ Integrazione
Garantire flessibilità, efficacia ed efficienza nell’erogazione dei servizi.
Garantire l’Uguaglianza e le Pari Opportunita’
Incoraggiare la Partecipazione e il Coinvolgimento attivi
Puntare sull’Efficacia Educativo-Didattica
Assicurare l’Orientamento formativo
3b. PRINCIPI GUIDA
3c. LA VISION E LA MISSION
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Sostenere la Promozione Culturale del cittadino europeo
Sensibilizzare verso il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.
La MISSION, quale declinazione del mandato istituzionale e dei principi ispiratori nel contesto di
appartenenza, si configura nel logo: “La formazione del ragazzo europeo competente, che sappia risolvere problemi; rispettoso di sé e dell’ambiente”.
A tal fine, in relazione all’autonomia scolastica, la sua azione è protesa a:
• Sviluppare le competenze chiave europee, con particolare attenzione alle abilità di base e
alle CLIL.
• Promuovere una cultura scientifica e tecnologica per rispondere al progresso della società;
• Operare per la continuità, inclusività, interculturalità.
• Sollecitare il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;
• Recepire, integrare ed orientare le proposte formative provenienti dal territorio,
coerentemente con le Indicazioni Ministeriali;
• Responsabilizzare e condividere la mission con il personale scolastico, gli alunni, le loro
famiglie e il territorio;
• Rispettare la Libertà d’insegnamento.
Il collegio ha deliberato di adottare il format INDIRE
Il Rapporto di autovalutazione e il successivo Piano di Miglioramento sono due atti prodomici
all’elaborazione del PTOF, in quanto enunciano i punti di forza e le criticità dell’istituto e,
conseguentemente, gli obiettivi di miglioramento che la scuola si impegna a raggiungere, così come
pubblicato sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
In particolare, si rimanda al RAV per l’approfondimento dell’analisi del contesto in cui opera l’istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati
degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Appare, tuttavia opportuno, riportare in forma esplicita gli elementi del RAV che costituiscono parte
integrante del Piano triennale dell’offerta Formativa, ossia Priorità, Traguardi, Obiettivi di processo
Obiettivi Priorità e Traguardi
Esito degli studenti Priorità Traguardi
Risultati scolastici Riduzione della variabilità
fra le classi- ponte
Garantire pari opportunità
agli alunni e il
raggiungimento di
standard di qualità.
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Riduzione del cheating.
Garantire livelli equi di
apprendimento all'interno
delle
Eliminare la percentuale di
cheating nei Dati restituiti da
INVALSI e registrare livelli
il
3d. RAV
21
classi.
più possibile omogenei
dentro
le classi e tra le classi.
Competenze chiave e di
cittadinanza Aiutare gli alunni a saper
svolgere compiti di realtà. Sviluppare le competenze
chiave,con particolare
attenzione alle abilità di base
e
ai benchmark previsti per gli
alunni in età scolare per
Lisbona 2020
Fornire agli alunni le
occasioni
per prendere consapevolezza
delle proprie potenzialità e
risorse, nel rispetto dell’altro
e
dell’ambiente.
Implementare le attività
educative tese allo sviluppo
delle competenze sociali, con
particolare riferimento
all' inclusività, al rispetto
dell'ambiente.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti :
La scuola sceglie, sulla base dei risultati dell’autovalutazione e dei dati INVALSI come priorità il
miglioramento dello sviluppo delle competenze chiave, con particolare riferimento alle abilità linguistiche e
logico-matematiche.
La scuola, inoltre, si impegna ad attivare tutte le strategie possibili per ridurre i gap esistenti tra gli esiti
degli apprendimenti.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo
Curricolo, progettazione e valutazione Condividere il curricolo verticale tra gli
ordini di scuola, coniugandolo con una
maggiore attenzione alla progettazione
didattica e alla valutazione
Potenziare le alfabetizzazioni di base, per
consentire agli alunni di raggiungere
standard di qualità negli apprendimenti
linguistici, logico-matematici
Elaborare un curricolo d'istituto per
competenze.
Elaborare gli indicatori di competenza per la valutazione e
prove comuni per classi parallele.
Migliorare gli ambienti di apprendimento e stimolare l’uso di
laboratori, mezzi e strumenti per fare sperimentare agli alunni
compiti di realtà.
22
Potenziare l’uso delle TIC per far vivere agli alunni gli oggetti
di studio, anche in modo simbolico o virtuale.
Organizzare attività di cooperative-learning laboratoriali e
percorsi di apprendimento in situazione. Ridurre gli episodi di esclusione, soprattutto nella scuola
secondaria di primo grado, attraverso peer education e
didattiche speciali.
Favorire gli incontri tra figure adulte, esperti dell’età evolutiva,
docenti, genitori, per promuovere l’adult education, come
prevenzione al disagio.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
L’elaborazione del PTOF dovrà tenere conto delle azioni di miglioramento declinate nel PdM per il
raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:
OBIETTIVI FORMATIVI Scuola
dell’infanzia/primaria Scuola Secondaria
Valorizzazione e potenziamento delle
competenze linguistiche, con riferimento
all’italiano nonché alla lingua inglese;
Comunicare
correttamente nella
madrelingua, sia nella
forma verbale che
scritta. Comprendere e
produrre semplici
messaggi in lingua
inglese.
Padronanza nella
comunicazione della
lingua italiana, nella
forma orale e scritta;
comunicare in modo
semplice ma corretto
in una o più lingue
comunitarie, anche
mediante l’utilizzo
della metodologia
CLIL.
Potenziamento delle competenze matematico
logiche e scientifiche;
Potenziare lo sviluppo
del pensiero logico-
scientifico;
risolvere calcoli e
operazioni anche
mentalmente;
Migliorare i risultati
delle prove INVALSI,
anche mediante una
didattica improntata
allo sviluppo di
competenze in
compiti di realtà
Sviluppo delle competenze in materia di
cittadinanza attiva e democratica;
Sperimentare la
collaborazione e la
solidarietà nei lavori di
gruppo sui temi della
convivenza civile e
democratica.
Sperimentare
l’interdipendenza
positiva dei ruoli in un
gruppo e l’uguaglianza
delle opportunità di
successo.
Sviluppare competenze
sociali.
23
Risolvere questioni
reali.
Sviluppo di comportamenti responsabili
ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei
beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali;
Potenziare lo sviluppo
di comportamenti
solidali e di rispetto
dell’ambiente.
Sostenere gli alunni, anche BES, nelle difficoltà che si presentano durante lo svolgimento delle attività educativo didattiche. Instaurare un clima sereno nella scuola in cui la condivisione delle idee e l’utilizzazione delle risorse umane per recuperare o potenziare gli alunni costituiscano una buona prassi da attuare in modo sistematico.
Sviluppo delle competenze digitali degli
studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale;
Sviluppare l’utilizzo
critico e consapevole
delle Tic e dei social
network
Potenziare l’utilizzo
critico e consapevole
delle Tic e dei social
network
Potenziamento delle metodologie
laboratoriali.
Organizzare attività di
cooperative learning e
laboratoriali e percorsi
di apprendimento in
situazione.
Utilizzare la didattica dei lavori di gruppo, le attività laboratoriali e i compiti di realtà, come pratiche di problem solving
24
4. Scelte
organizzative e
gestionali
4a. Organigramma
4b. Atto d’indirizzo
4c. Staff del
Dirigente
4d. Progetti
4e. Commissioni
25
Dirigente Scolastico
Consiglio di Istituto
Giunta esecutiva
Staff del Dirigente
Scolastico
Direttore dei
Servizi Generali
ed Amministrativi
Personale
amministrativo,
tecnico ed
ausiliare Collaboratori del
Dirigente
Funzioni strumentali
del PTOF
Responsabile della
sicurezza
Collegio dei Docenti
Commissioni Dipartimenti disciplinari
Consigli di Classe
26
IL DIRIGENTE SCOLASTICO, ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1
comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, emana l’ATTO DI INDIRIZZO per le attività della
scuola e le scelte di gestione e di amministrazione al fine dell’elaborazione del Piano
Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016/17 - 2017/18 - 2018/19, approvato dal
Collegio dei docenti il 30/09/2015.
• Il Piano, documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale
dell’istituzione scolastica, continuerà a garantirà le finalità individuate dall’Istituto
prioritarie: assicurare agli alunni il benessere psicologico e il successo formativo, e a
puntare sull’unitarietà dell’Istituto comprensivo, nell’ottica delle crescita armonica della
personalità degli alunni;
• Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il
conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente
della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;
• Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei
risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno;
• Nella formulazione del Piano si terrà conto delle proposte e dei pareri formulati dagli enti
locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel
territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni presenti;
• I criteri generali per la programmazione educativa, i progetti curricolari trasversali che
hanno costituito i fili conduttori del POF negli anni trascorsi, la programmazione e
l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche già definite nei
precedenti anni scolastici dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni,
che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti potranno essere inseriti nel
Piano;
• I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento
faranno esplicito riferimento alle priorità, agli obiettivi e alle azioni di miglioramento.
Particolare attenzione sarà riservata al recupero e potenziamento delle competenze degli
alunni nelle materie: Italiano, Matematica e Inglese;
• Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, dovranno essere indicati i livelli di partenza
sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento,
gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori
saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi,
cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o
comportamenti ed eventualmente della loro frequenza;
• Il Piano sarà integrato con le eventuali iniziative finanziate con fondi comunali, regionali,
nazionali o europei che si presenteranno nell’arco del triennio e che saranno valutate, di
volta in volta, dagli organi competenti al fine di garantire il miglioramento continuo del
servizio scolastico;
• Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata,
affiancata da un gruppo di lavoro aperto anche al Nucleo di valutazione, per condividere il
PTOF e il PdM. Il Piano definitivo sarà portato all’esame del collegio docenti per poi essere
approvato dal consiglio di istituto.
• Il Piano, facendo particolare riferimento ai commi 1 e 2 dell’art.1 della Legge 107/2015,
intende essere la risposta organica ed intenzionale ai bisogni d’apprendimento e di formazione
dell’utenza scolastica.
27
Sia le Finalità educative che gli Obiettivi d’apprendimento intendono rappresentare una valida
risposta ai bisogni individuali di educazione e di istruzione degli alunni; con essi ci si propone
di migliorare le relazioni interpersonali e di elevare, in termini quantitativi e qualitativi, gli
standard di apprendimento, tenendo conto delle potenzialità dell’alunno.
La progettazione degli interventi educativi e didattici dovrà poggiare su alcuni principi
fondamentali:
• la condivisione delle scelte educative e la disponibilità a collaborare da parte delle
famiglie, in una visione contrattualistica del rapporto formativo;
• la costruzione di una Scuola intesa come Comunità Educante aperta al contributo
fattivo delle diverse componenti, nello spirito di una leale collaborazione e nel
rispetto delle reciproche funzioni e ruoli;
• senso di appartenenza all’Istituto degli operatori scolastici e condivisione degli
intenti programmatici ed operativi;
• assunzione di responsabilità dei compiti da parte dei singoli operatori scolastici e
degli organi di indirizzo e di gestione;
• consapevolezza che compito dell’organizzazione scolastica è di produrre
apprendimenti evitando rigidità organizzative e privilegiando una struttura flessibile,
disponibile ad accogliere competenze e risorse presenti sul territorio.
• Forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa;
Per potenziare l’offerta formativa si potranno prevedere forme di flessibilità della
progettazione organizzativo- didattica, già previste dal DPR/99 e potenziate dal comma
3 della Legge 107, mediante:
- articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina;
- potenziamento del tempo scuola anche con l’apertura pomeridiana della scuola;
- programmazione bimestrale e flessibile dell'orario complessivo destinato alle singole
discipline e/o del curricolo obbligatorio locale;
- riduzione del numero di alunni per classe;
- Rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal D.P.R. 89/2009;
• Istituzione dell’organico dell’autonomia funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e
progettuali delle istituzioni scolastiche. Fabbisogno dei posti dell’organico dell’autonomia.
Obiettivi formativi prioritari;
Commi 5-7. Il fabbisogno dei posti dell’organico dell’autonomia, concernente i posti
comuni, di sostegno, per il potenziamento dell’offerta formativa, e dei posti del
personale amministrativo, tecnico e ausiliario saranno definiti in relazione ai progetti e
alle attività previsti dal Piano. Relativamente al personale docente, si terrà conto delle
attività di insegnamento, delle attività di potenziamento in riferimento alle priorità e
agli obiettivi emersi dal RAV e attesi nel PdM, ma anche delle scelte organizzative,
progettuali e di coordinamento. Si terrà, inoltre, conto della necessità di poter utilizzare
il personale dell’organico dell’autonomia per la copertura di supplenze temporanee.
Si punterà, in particolare, alle seguenti priorità:
• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con riferimento
all’italiano nonché alla lingua inglese;
4b. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico
28
• potenziamento delle competenze matematico logiche e scientifiche;
• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica;
• sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali;
• sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale;
• potenziamento delle metodologie laboratoriali.
Facendo riferimento al Piano Nazionale per la Scuola Digitale e ai Fondi strutturali
europei, si punterà sul potenziamento delle infrastrutture e attrezzature materiali, il cui
fabbisogno scaturirà dalla progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa dell’Istituto, per garantire ambienti di apprendimento adeguati alle
richieste sociali, stimolanti e tecnologicamente avanzati.
• Commi 10- 12: Iniziative di formazione per gli studenti relative alle tecniche di primo
soccorso; programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e
amministrativo, tecnico e ausiliario
Si rende necessario predisporre la realizzazione di iniziative di formazione rivolte agli
studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, anche in
collaborazione con i Vigili del Fuoco e con il contributo di associazioni ed altre realtà
territoriali. Per la programmazione delle attività formative rivolte al personale
docente e amministrativo, tecnico e ausiliario si terrà conto delle esigenze formative e
della definizione delle risorse occorrenti, in coerenza con il piano triennale dell’offerta
formativa, con il piano di miglioramento e con le priorità nazionali indicate nel Piano
nazionale di formazione.
• Comma 14: Caratteristiche, contenuti e modalità di predisposizione del piano dell’offerta
formativa;
Il Piano per essere trasparente, completo ed esaustivo nella sua struttura, chiaro e
funzionale nella sua lettura, si avvarrà anche della pubblicazione nel Portale unico di cui
al c. 136 della L. 107/2015.
Nel Piano saranno esplicitati :
• le scelte organizzative, metodologiche, progettuali e valutative della didattica;
• l’assetto organizzativo per il funzionamento del servizio;
• l’area valutativa e i processi di miglioramento della scuola;
• le risorse umane e materiali.
Il Piano, considerate le priorità emerse dal R.A.V., i punti di forza e le criticità
dell’offerta formativa dell’Istituto punterà nell’ambito della progettazione curricolare ed
extracurricolare, al raggiungimento dei seguenti obiettivi, in ordine di precedenza:
• potenziamento delle competenze linguistiche nella madrelingua;
• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
• potenziamento delle competenze linguistiche nella lingua inglese ;
• sviluppo delle competenze digitali;
• sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità e della sostenibilità ambientale.
In particolare, il Piano indicherà:
• la progettazione educativa
• la progettazione curricolare d’Istituto (curricolo verticale);
29
• la progettazione extracurricolare;
• le risorse presenti;
• la progettazione organizzativa;
• le opzioni metodologiche;
• il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno;
• il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa;
• il fabbisogno dei posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario;
• il fabbisogno di infrastrutture;
• il fabbisogno di attrezzature materiali;
• il piano di miglioramento previsto dal D.P.R. 80/2013;
• la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e
amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti.
Considerato il numero in crescita di alunni con Bisogni Educativi Speciali, il Piano
prediligerà, nel rispetto della libertà di insegnamento dei singoli docenti, le seguenti
opzioni metodologiche:
• Didattica innovativa, inclusiva;
• Didattica per competenze, anche mediante compiti di realtà;
• Didattica laboratoriale: cooperative learning, peer tutoring, classi aperte;
• Didattica individualizzata e personalizzata, anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle
associazioni di settore;
• Rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento;
• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica;
• Criteri condivisi di valutazione;
• Valorizzazione delle eccellenze.
• commi 15- 16: educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere
Il Piano garantirà l’attuazione dei principi di pari opportunità, attraverso l’educazione
alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni;
• comma 20: Docenti specialisti per l’insegnamento della lingua straniera, della musica e
dell’educazione motoria nella scuola primaria;
Per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella
scuola primaria si potranno utilizzare docenti abilitati all’insegnamento per la scuola
primaria in possesso di competenze certificate anche di altri ordini di scuola;
• comma 22: Attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive presso gli edifici
scolastici nei periodi di sospensione dell’attività didattica;
• comma 24: Riconoscimento delle diverse modalità di comunicazione per l’insegnamenti a
studenti con disabilità;
• comma 29: Percorsi formativi, iniziative per l’orientamento, e valorizzazione del merito
scolastico e dei talenti degli studenti;
• commi 56-57: Piano nazionale per la scuola digitale;
• comma 58: Obiettivi del Piano nazionale scuola digitale;
Il Piano dovrà puntare ai seguenti obiettivi per la scuola digitale:
• implementazione delle attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli
studenti;
• potenziamento degli strumenti didattici, tecnologici e laboratoriali per l’innovazione
delle istituzioni scolastiche, la trasparenza e la condivisione di dati.
30
• formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale
per l’insegnamento e l’apprendimento;
• formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti
amministrativi per l’innovazione digitale nell’amministrazione;
• comma 59: Docenti per il coordinamento delle attività del Piano nazionale scuola digitale.;
• comma 63: Organico dell’autonomia;
• comma 70: Costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale;
attraverso la costituzione di reti sarà possibile realizzare progetti e iniziative educativo-
didattiche di interesse territoriale, ma anche piani di formazione del personale scolastico.
• comma 71: Finalità degli accordi di rete;
• comma 124: Formazione in servizio dei docenti e Piano nazionale di formazione.
Come contempla la Legge 107 saranno promosse attività in servizio per il personale,
soprattutto docente la cui formazione diventa obbligatoria, permanente e strutturata.
Formazione che, ai sensi del comma 17, sarà resa trasparente e pubblicata.
SOGGETTI FUNZIONE
Dirigente Scolastico
Reggente
ing. prof. Santino Lo Presti Assicura la gestione unitaria dell’Istituto, ne ha la
legale rappresentanza, è responsabile della gestione
delle risorse umane, finanziarie e strumentali e dei
risultati del servizio.
Collaboratori
del Dir. Sc.
prof. A. Di Stefano
Vicario del D.S.
prof.ssa C. Figliola
collaboratore del D.S.
Sostituisce il D.S., in caso di assenza o di
impedimento, su delega, firma gli atti di ordinaria
amministrazione.
I collaboratori del D.S.:
Curano i rapporti con l’esterno. Garantiscono la
presenza in Istituto, per il regolare funzionamento
dell’attività didattica. Assicurano la gestione della
sede, controllano e misurano le necessita strutturali
e didattiche; riferiscono alla direzione sul suo
andamento.
Svolgono compiti di Fiduciari dei relativi plessi.
Al fine di garantire la piena attuazione delle
4c. Staff del Dirigente
31
Fiduciari di plesso
ins. M. Tirone fiduciario
del D.S. plesso
“A. Roncalli”
ins. C. Zucchetto fiduciario
del D.S. plesso
“L.Sciascia”
ins. G. Spallitta fiduciario del
D.S. plesso “Mattarella”
diverse attività didattiche previste dal PTOF,
in ogni plesso è istituita la figura del
coordinatore, i cui compiti sono così definiti
•Orario giornaliero delle lezioni e delle
attività individuali e collegiali dei docenti
• Sostituzioni dei docenti
• Relazioni con gli alunni e le loro Famiglie;
• Vigilanza sulle condizioni di sicurezza e di
decoro estetico della struttura e dell’arredo
dei plessi;
• Coordinamento attività didattiche
FUNZIONI
STRUMENTALI
AL P.T.O.F.
AREA 1
Gestione del P.T.O.F., monitoraggio e verifica
AREA 2 Gestione del sito Web e della comunicazione
esterna dell’istituto. Animatore digitale
AREA 3
Realizzazione di progetti e percorsi per il
successo formativo e scolastico. Ed. alla salute e
al benessere degli alunni.
AREA 4
Interventi e Servizi per gli studenti. Referente del
Piano dell’Inclusione.
AREA 5
Monitoraggio e Verifica del RAV- PdM- Invalsi
PdF.
AREA 6
Contatti con Enti ed Istituzioni esterni alla
scuola. Uscite e viaggi di istruzione.
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REFERENTI
Aggiornamento e formazione del personale docente e ATA
Educazione alla salute:
Educazione alimentare
Educazione affettiva
Screening dentistico
Screening DSA
Educazione ambientale:
Educazione Stradale e incontri con le forze dell’Ordine
Beni culturali e paesaggistici
Alla scoperta del territorio
Raccolta differenziata
Educazione alla legalità
Convivenza civile
Cyber bullismo
Scuola sicura
Solidarietà
Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere
Lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.
Progetti curricolari
Premio Racalmare
Accoglienza
Festività religiose e festività legate alle tradizioni locali.
Concerti e spettacoli
4d. Progetti permanenti
33
Continuità
“Insieme si può”
Progetto Recupero-Potenziamento
Progetto orientamento
Pompieropoli
Solidarietà
Il pensiero computazionale
Scrittura creativa
FUNZIONE
Commissione Orario
Scuola Secondaria I°
grado e Primaria
Predisporre i quadri orari delle classi e dei docenti della scuola
primaria e secondaria di I grado
Attività di Accoglienza
Stilare il progetto accoglienza ed organizzare l’inaugurazione
dell’anno scolastico
Test d’ingresso Predisposizione prove d’ingresso comuni per classi parallele
Manifestazione di
apertura
Organizzazione attività e manifestazione per l’apertura dell’anno
scolastico.
4e. Commissioni per l’avvio dell’A.S.
34
COMMISSIONE
P.T.O.F
-Aggiornamento del P.T.O.F.;
-Gestione e monitoraggio sulla realizzazione del P.T.O.F.
nell’anno di riferimento.
COMMISSIONE
RACCORDO E
CONTINUITÀ
-Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di
orientamento e di tutoraggio;
-Coordinamento e gestione dei rapporti scuola-famiglia.
COMMISIONE GLI:
BES, DES, DSA, H
- Coordinamento delle attività educative e didattiche realizzate per
gli alunni disabili;
-Coordinamento del Gruppo di Studio e di Lavoro costituito ai
sensi dell’art. 15 comma 2 della Legge n.104 del 5 febbraio 1992.
-Piano Annuale Inclusività.
COMMISSIONE RAV
PDM, PTDF
-Autoanalisi d’istituto;
-Obiettivi di miglioramento e traguardi.
-Piano triennale di formazione
E’ istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti in relazione alle
attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:
• Si occupa della stesura del piano didattico della classe;
• Si tiene regolarmente informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti contatti
con gli altri docenti del consiglio;
• È il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe;
• Ha un collegamento diretto con la presidenza e informa il dirigente sugli avvenimenti più significativi
della classe facendo presente eventuali problemi emersi;
4e. Commissioni permanenti
Coordinatori d’intersezione, interclasse e
classe
35
• Mantiene, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la rappresentanza dei
genitori. In particolare, mantiene la corrispondenza con i genitori di alunni in difficoltà;
• Controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare
frequenza ed inadeguato rendimento.
• Presiede le sedute del CdC, quando ad esse non intervenga il dirigente
CONSIGLI D’INTERSEZIONE COORDINATORI e SEGRETARI
Sez. 3 anni Un docente per incarico, assegnato per sezioni parallele
Sez. 4 anni
Sez. 5 anni
CONSIGLI D’INTERCLASSE COORDINATORI e SEGRETARI
Classi Prime Un docente per incarico, assegnato per classi parallele .
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Classi Quinte
CONSIGLI DI CLASSE COORDINATORI e SEGRETARI
Classi Prime Un docente per classe
Classi seconde
Classi terze
36
5. Progettazione
curricolare, extracurricolare
ed organizzativa
5a. Curricolo
locale 5b. Il curricolo
d’Istituto
5c. P.I. 5d. Scuola
digitale
5e. Progettazione
organizzativa
5f. Piano
formazione
insegnanti 5g. Progetti extra-curricolari e
di potenziamento
37
L’art. 8 del DPR 275/99 e il comma 3 della L. 107 assegnano alle scuole la possibilità di determinare una
quota del curricolo obbligatorio da proporre nel PTOF, allo scopo di garantire il pluralismo culturale e
territoriale, rispondere alle diverse esigenze formative degli alunni in relazione al contesto di vita, tenere
conto delle richieste e delle esigenze del locale.
Tali finalità nascono dalla necessità di garantire ai soggetti figli della globalizzazione la possibilità di
riappropriarsi delle proprie radici culturali storiche ed economiche. Conoscere, riconoscere, ricostruire e
valorizzare il proprio patrimonio culturale può condurre ad apprezzare la propria storia (personale, familiare,
sociale) per essere cosi aperti alla conoscenza di quella degli altri, in una cultura del confronto e dello
scambio che si basa sui presupposti della convivenza civile e democratica.
La scuola deve andare verso il territorio per conoscerlo e deve farlo entrare all’interno delle sue aule perché
esso è il contesto da cui provengono i bisogni formativi che è chiamata a soddisfare facendosi custode attenta
e sensibile. La scelta di valorizzare il curricolo locale ha lo scopo di:
• Sensibilizzare gli alunni alla conoscenza e alla tutela del patrimonio culturale, ambientale, artistico, storico
e antropologico nelle sue diverse manifestazioni, quale eredità storica regionale e locale;
• Coinvolgere gli studenti, rendendoli protagonisti della scoperta e della tutela e valorizzazione del proprio
territorio;
• Abituare gli studenti alla collaborazione e al confronto, con forme di lavoro condiviso.
Particolare attenzione sarà riservata al recupero e potenziamento delle competenze degli alunni nelle materie:
Italiano, Matematica e Inglese.
IL CURRICOLO
In riferimento al concetto di curricolo emerso dal D.P.R. 8 marzo 1999 n.275, visti il D.L. 59/04 e la C.M.
29/04 (contenenti le norme sull’attuale Riforma scolastica), tenuto conto dell’art. 1 della Legge 107, la nostra
scuola intende organizzare un curricolo flessibile che si concretizzerà su due piani: il primo sarà finalizzato
al raggiungimento degli standard nazionali e l’altro al raggiungimento degli obiettivi inerenti le esigenze del
nostro contesto scolastici. Tutto ciò tenuto conto, però, delle richieste formative dei singoli alunni, con la
possibilità, dunque, di offrire Piani di studio Personalizzati.
MONTE ORE SETTIMANALE E DISCIPLINE DEL CURRICOLO
La scuola primaria adotta un MODULO ORARIO di 27 ore settimanali distribuito su cinque giorni
settimanali.
DISCIPLINE CLASSI 1^ CLASSI 2^ Classi 3^-4^-5^
ITALIANO 8 7 7
INGLESE 1 2 3
PROGETTAZIONE CURRICOLARE
5a. CURRICOLO LOCALE
38
MATEMATICA 6 6 5
SCIENZE 1 1 1
TECNOLOGIA 1 1 1
MUSICA 1 1 1
ARTE E IMMAGINE 2 2 2
SCIENZE MOTORIE
E SPORTIVE
1 1 1
RELIGIONE 2 2 2
STORIA 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2
La Scuola Secondaria di 1° grado adotta un MODULO ORARIO di 30 ore settimanali, alle quali
se ne aggiunge una per chi studia lo strumento musicale, tra i quattro proposti dalla scuola: tromba,
chitarra, pianoforte, clarinetto.
DISCIPLINE CLASSI 1^ CLASSI 2^ CLASSI 3^
ITALIANO 6 6 6
INGLESE 3 3 3
FRANCESE 2 2 2
MATEMATICA 4 4 4
SCIENZE 2 2 2
TECNOLOGIA 2 2 2
MUSICA 2 2 2
ARTE E IMMAGINE 2 2 2
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2
RELIGIONE 1 1 1
STORIA 2 2 2
GEOGRAFIA 1 1 1
APPROFONDIMENTO 1 1 1
39
“Il curricolo d’istituto VERTICALE “è il cuore didattico del Piano dell’Offerta Formativa e
rappresenta l’insieme delle esperienze didattiche che, dai 3 ai 14 anni, in modo progressivo,
graduale e continuo, promuovono negli allievi il conseguimento dei risultati attesi sul piano delle
competenze”. La presenza sempre più diffusa degli istituti comprensivi consente la progettazione di
un UNICO CURRICOLO VERTICALE e facilita il raccordo con il secondo ciclo”.
Alla luce delle nuove Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’Infanzia e del primo ciclo
d’istruzione e delle Competenze chiave europee definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio
Europeo (18/12/2006), l’istituto Comprensivo Roncalli, ha elaborato il CURRICOLO
VERTICALE di istituto al fine di garantire agli alunni un percorso formativo unitario dai tre ai 14
anni, graduale e coerente, continuo e progressivo in riferimento alle competenze da acquisire e ai
traguardi in termini di risultati attesi.
La progettazione di tale curricolo che si sviluppa dai campi di esperienza della Scuola dell’Infanzia
alle discipline della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, prevede, per ogni campo o
disciplina, i Nuclei Fondanti dei saperi, gli Obiettivi di Apprendimento specifici, definiti per ogni
annualità e i traguardi da raggiungere alla fine di ogni segmento scolastico. Nella sua dimensione
verticale, il curricolo scolastico elaborato organizza i saperi essenziali delle discipline coniugandoli
alle competenze trasversali di cittadinanza, fondendo i processi cognitivi disciplinari con quelli
relazionali finalizzando, quindi, l’azione educativa della scuola alla formazione integrale del
cittadino europeo in grado di trasferire le conoscenze scolastiche in contesti reali, nell’interazione
emotivo – affettiva e nella comunicazione sociale.
LE PAROLE CHIAVE DEL CURRICOLO
Dalle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio18/12/ 2006
Competenze chiave: quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali,
la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione
Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
Conoscenze: il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di
lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche
Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico,
intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,
strumenti).
Dalle Nuove Indicazioni per Il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo Ciclo
5b. CURRICOLO VERTICALE
40
Obiettivi di apprendimento: organizzati in nuclei tematici, individuano campi del sapere,
conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle
competenze.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze: posti al termine dei più significativi snodi del
percorso curricolare, rappresentano percorsi, piste culturali e didattiche che consentono di
finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.
http://www.istitutoroncalligrotte.it/index.php/il-pof
INTRODUZIONE
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui
passerà l’intera vita a credersi stupido”.
Albert Einstein L’inclusione scolastica di tutti gli alunni, obiettivo prioritario della nostra scuola, è quel processo
attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere
valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non
significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di disabilità che devono
essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al
contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Il nostro Istituto da sempre
promuove scelte metodologiche e didattiche che favoriscano l’attuazione di percorsi inclusivi,
capaci di offrire pari opportunità per tutti gli alunni e in particolare per gli alunni con BES e si
propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che favorendo il percorso di
apprendimento dei soggetti più deboli, risultino capaci di offrire, agli alunni normo-dotati, un
contesto, per loro stessi, più efficace. Attraverso la partecipazione al progetto di inclusione gli
alunni tutti sperimentano attivamente e sistematicamente momenti di condivisione capaci di
condurli nel tempo all’acquisizione di un comportamento di apertura e tolleranza indispensabile al
vivere civile.
Il concetto di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES), introdotto prima dall’INVALSI poi
dalla Direttiva del 27/12/2012 e dalla CM 8/2013, si configura come una macro-categoria che
comprende al suo interno la disabilità certificata ai se sensi della L.104/92,art.12,c.3, i disturbi
5c. P.I. ( PIANO PER L’INCLUSIVITA’)
41
specifici di apprendimento, i disturbi evolutivi specifici e /o gli svantaggi socio-economici,
linguistici e culturali. Negli alunni con Bisogni Educativi speciali si ha, quindi, un funzionamento
per qualche aspetto problematico , che rende più difficile trovare una risposta adeguata ai propri
bisogni il che provoca una situazione di disagio che li ostacola nell’apprendimento e talvolta, nella
partecipazione alla vita sociale. La scuola si fa carico di questi alunni con l’obiettivo generale di
garantire loro il raggiungimento del successo scolastico attraverso l’impiego calibrato, in modo
permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’ inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali già disponibili nella
scuola o da reperire con richieste esterne.
Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti BES avranno diritto, secondo quanto previsto dalla
normativa di riferimento, ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato a favore degli alunni con disabilità;
b) Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli sopracitati anche
in assenza di certificazione.
Nei predetti piani vengono esplicitati gli obiettivi educativi e didattici da perseguire rispettando le
peculiarità di ogni alunno, partendo dal suo livello, al fine di individuare i suoi bisogni, il suo stile
d'apprendimento con lo scopo di implementarlo, evitando quanto più possibile ogni
generalizzazione e dando, al contrario, valore ad ogni diversità.
Ulteriori informazioni e notizie specifiche potranno essere riscontrate nel Piano per l’inclusione
elaborato ai sensi della normativa ministeriale ed aggiornato alle indicazioni del D L n.66/17.
42
Le istituzioni scolastiche, unitamente alle altre agenzie educative preposte alla formazione e
all’inserimento sociale dei disabili, rappresentano attualmente il principale avamposto formativo in
grado di dare concrete risposte alle problematiche dell’integrazione.
Data la cospicua frequenza di alunni portatori di handicap, la nostra scuola, intende perseguire le
seguenti finalità:
Favorire l’affermazione della cultura della solidarietà nei confronti del “diverso”;
Favorire l’assunzione di un ruolo sociale fattivo e produttivo dei soggetti disabili;
Favorire l’acquisizione delle strumentalità di base necessarie alla lettura della realtà socio-
ambientale.
MODALITÁ ORGANIZZATIVE DEL SERVIZIO
Per organizzare in modo sistematico le attività didattiche, è prevista la seguente sequenza di
interventi operativi:
• Incontro fra i docenti di sostegno della scuola per individuare, attraverso l’esame della
documentazione disponibile, i bisogni e le caratteristiche psicofisiche degli alunni neoiscritti
nelle classi prime.
• Incontro fra i singoli docenti e i genitori degli alunni disabili per rilevare informazioni
significative sull’anamnesi familiare e personale.
• Costituzione e convocazione del gruppo di studio e di lavoro della scuola per :
• Esaminare la situazione generale della scuola in ordine al numero degli alunni disabili,
tipologia e gravità, classi coinvolte.
• Analizzare i risultati ottenuti attraverso la somministrazione di test strutturati e
l’osservazione sistematica del comportamento degli allievi all’interno del gruppo-classe.
• Aggiornare i dati trascritti nelle D.F. e nei P.D.F. in ordine alle nuove verifiche effettuate.
• Stabilire il numero di ore di attività di sostegno per ogni allievo, in ordine alla gravità del
caso.
• Stabilire la necessità o meno di usufruire di un determinato numero di operatori igienico-
sanitari o di servizio di trasporto o di strumenti, mezzi e sussidi necessari a gestire
proficuamente l’azione integrativa.
• Verificare la disponibilità di risorse umane materiali e finanziarie messe a disposizione della
scuola o dagli Enti Locali o da associazioni, per l’eventuale finanziamento di progetti
formativi finalizzati all’integrazione.
Progetto Integrazione alunni disabili
43
• Definire le linee programmatiche dei singoli P.E.I. individuando gli obiettivi e gli interventi
medico-specialistici e scolastici più adatti a rimuovere i possibili ostacoli all’integrazione.
• Promuovere attività parascolastiche a favore dei soggetti disabili finalizzati alla conoscenza
del territorio.
Tematica: continuità educativa e "star bene a scuola".
Sono interessati in modo specifico alunni e docenti delle sezioni iniziali di scuola dell’infanzia, delle classi
prime e quinte delle elementari e prime delle medie.
Attività previste centrate su:
• conoscenza e socializzazione
• esplorazione degli spazi scolastici
• predisposizione di aule accoglienti per l'inizio dell'attività didattica
Le attività programmate prevedono:
• incontri tra insegnanti dei vari ordini di scuola,
• incontri di formazione e informazione per i genitori
• formazione classi 1 medie - accoglienza alunni – comunicazioni tra le classi degli anni ponte
• scuola dell'infanzia - scuola elementare: laboratori didattici comuni
• scuola elementare- scuola media: laboratori didattici i con gemellaggio tra classi
• utilizzazione del materiale inserito nel fascicolo personale.
Partendo dai bisogni diffusi nella nostra società, quali:
• bisogno di identità;
• bisogno di progettualità;
• bisogno di realtà;
• bisogno di competenze e di conoscenze significative
• bisogno di inserirsi nel mondo del lavoro
nel corso del triennio della scuola secondaria si realizzerà il progetto orientamento che coinvolgerà diverse
realtà: alunni, famiglie, scuola e società.
L’orientamento vedrà, altresì, coinvolti anche i docenti di scuola dell’infanzia e primaria.
Le attività proposte saranno di sostegno, recupero e promozione delle eccellenze.
Gli obiettivi del progetto saranno formativi e orientativi.
OBIETTIVI FORMATIVI:
• sviluppo della personalità in tutte le direzioni;
• conquista di capacità logiche, scientifiche, operative e delle corrispondenti abilità;
• progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno.
Piano per l’accoglienza e continuità
ORIENTAMENTO
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OBIETTIVI ORIENTATIVI:
• conoscere a fondo se stessi e la realtà socio – economica che li circonda;
• consolidare le capacità decisionali al fine di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro,
senza rinunciare ad un progetto di vita personale.
Attraverso un lavoro pluriennale gli alunni saranno portati a:
• Conoscere la realtà che li circonda
• Conoscersi (scoprire interessi, necessità, aspirazioni, capacità) per meglio orientarsi. • Progettare per scegliere in modo responsabile e autonomo in modo da soddisfare le personali
esigenze e quelle della società in cui si vive.
Staff dirigenziale
Lo staff si configura come un gruppo di lavoro a geometria variabile in relazione all’ordine del
giorno, che può essere “allargato”, ovvero aperto ai collaboratori del Dirigente s., alle Funzioni
strumentali, ai coordinatori dei Dipartimenti, ai docenti che svolgono attività funzionali
all’insegnamento, al DSGA, a un rappresentante della componente genitoriale, a qualche esperto
esterno, per condividere le scelte, la mission, la rendicontazione, per condividere traguardi e
finalità; ristretto al gruppo di collaboratori del Ds e alle FF.SS., quando l’ordine del giorno riguarda
obiettivi a breve termine, come nel caso della verifica delle strategie gestionali o della condivisione
di criticità, che richiedono interventi immediati.
Dipartimenti disciplinari
Nella progettazione curriculare ed extracurriculare dell’offerta formativa dell’istituto un ruolo
strategico è svolto dai dipartimenti disciplinari, che possono essere considerati delle articolazioni
funzionali del Collegio dei Docenti e sono formati dagli insegnati che appartengono alla stessa
disciplina o area disciplinare. Nell’esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa, e in
sintonia con le Indicazioni Ministeriali, l’istituto ha stabilito le seguenti aree dell’articolazione dei
Dipartimenti:
• Linguistica;
• Storico-sociale;
• Matematico-Scientifico-Tecnologica;
• Artistico- espressiva;
• Lingue Comunitarie.
I docenti, all’interno dei Dipartimenti disciplinari, hanno il compito di prendere decisioni comuni
sulla didattica della disciplina o dell’area disciplinare stabilendo anche eventuali collegamenti e
attività interdisciplinari, allo scopo di favorire un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari, tra
le classi-ponte e tra le classi parallele, e facilitare la realizzazione di una programmazione basata
5d. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
45
sulla didattica per competenze, con la finalità di attuare la valutazione degli apprendimenti in
termini di conoscenze, abilità e competenze. Le riunioni di Dipartimento sono convocate almeno in
tre, quattro momenti distinti dell’anno scolastico, per condividere l’andamento educativo-didattico
della progettazione d’istituto.
Commissioni
Le commissione istituite per l’istituto si dividono in due azioni, quelle che riguardano l’avvio dell’A.S.,
come la Commissione orario, formazione classe, accoglienza alunni, predisposizione test d’ingresso; e quelle
che seguono piani di lavoro da svolgere nel corso dell’intero anno scolastico, come l’aggiornamento e
monitoraggio del PTOF; la valutazione, l’autovalutazione d’istituto e i processi di miglioramento; il GLI; il
raccordo e la continuità orizzontale e verticale; la valorizzazione e la crescita professionale delle risorse
umane. Attorno a tali aree sono individuate le Funzioni strumentali, con il compito di coordinare il piano di
lavoro nei tre ordini scolastici. Gli incontri sono periodici e servono per pianificare il lavoro, attivare le fasi
attuative, monitorare il processo, verificare e rendicontare sugli esiti.
Sicurezza
Il tema della Sicurezza è ampiamente diffuso nell’istituto, che può contare sul contributo delle figure previste
dal D. L.vo 81/08, delle risorse esterne volontarie, sul piano di sicurezza della scuola. A tutti i livelli, la
scuola promuove la cultura del benessere e della sicurezza, puntando su tutti gli operatori scolastici e sugli
alunni, i quali periodicamente sono chiamati, non solo ad effettuare prove di evacuazione, ma anche ad
incontrare esperti per essere formati ed informati sul tema della Sicurezza.
46
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione della legge 107, che prevede tre grandi linee di
attività:
• miglioramento dotazioni hardware
• attività didattiche
• formazione del personale
Ciascuna attività mette in campo risorse economiche e umane, come l’animatore digitale, il docente
incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni.
Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano al seguente indirizzo:
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/
Per il quarto anno consecutivo la nostra scuola partecipa a Programma il futuro, un’iniziativa del
MIUR, in collaborazione con il CINI, “con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti
semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base
dell'informatica”.
Gli studenti delle classi V della scuola primaria e delle classi I e II della scuola secondaria di primo
grado seguiranno le lezioni tecnologiche proposte dal Programma e parteciperanno a l'Ora del
Codice, nella settimana dal 3 all’8 dicembre 2018, in concomitanza con analoghe attività in corso in
tutto il mondo.
L’adesione al programma permette ai nostri studenti di sviluppare il pensiero computazionale,
ovvero la capacità di elaborare procedimenti costruttivi a supporto della fantasia e della creatività.
In concreto il pensiero computazionale dovrebbe aiutarci a capire come si realizza un'idea, o come
si passa da un’intuizione alla soluzione di un problema. Il coding, in questa prospettiva, dovrebbe
aiutare i ragazzi a sviluppare la capacità di elaborare problemi complessi in modo creativo".
Nel PTOF, coerentemente con le azioni previste nel PNSD, si attueranno le seguenti azioni:
- nomina dell’animatore digitale
- scelte per la formazione degli insegnanti
- descrizione delle azioni promosse e su cui si continua a puntare per migliorare le dotazioni
hardware della scuola
- scelta di contenuti o attività correlate al PNSD che si conta di introdurre nel curricolo degli studi
- bandi cui la scuola ha partecipato per finanziare specifiche attività (ed eventuale loro esito)
5e. SCUOLA DIGITALE
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Secondo l’art1comma124 Legge107/2015 “Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione
docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente
estrutturale…”. Il Piano di Formazione Triennale di Istituto (riferito agli anni scolastici 2016-17,
2017-18, 2018-19), esplicitai bisogni e le azioni formative, fa riferimento alle priorità del Piano di
Formazione Nazionale, che è il quadro di riferimento “rinnovato” per la formazione e lo sviluppo
professionale di tutti gli operatori della scuola, indirizza la progettualità delle scuole e dei docenti
per rendere coerenti e sistematici gli interventi formativi.
L’attività di formazione sarà ispirata a:
consentire al personale scolastico di ogni area e disciplina di potersi appropriare di strumenti e
competenze ritenuti indispensabili e trasversali per affrontare l attività professionale e l evoluzione
normativa che regola il funzionamento della Scuola, con riferimento agli specifici saperi
disciplinari, in relazione alla costruzione di percorsi didattici per competenza, anche ai fini della
certificazione al termine dell’ obbligo di istruzione;
consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e
competenze a supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e/o
multimediali);
sostenere la ricerca didattico-pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di
ordinamento;
facilitare l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri, degli alunni disabili, DSA e BES;
favorire l accoglienza e l inserimento dei nuovi docenti presso l Istituto.
Il Piano di Istituto si raccorda con le esigenze formative della Rete di Ambito, ma allo stesso
tempo si muove dai bisogni formativi del nostro territorio.
Le attività formative programmate nel Piano di Istituto: si innestano su quanto emerge dal Rapporto
di Autovalutazione (RAV) in termini di priorità e di obiettivi di processo; tengono conto delle
azioni individuate nel Piano di Miglioramento; considerano alcuni aspetti che non possono
prescindere dall’organizzazione di una didattica costruttiva, come le richieste formalizzate dall’UE
sulla progettazione di nuovi percorsi didattici finalizzati all’acquisizione di abilità e competenze; la
necessità di attivare interventi riferiti alla complessità comunicativo-relazionale degli alunni e
affrontare problemi di comportamento, di disciplina, di scarsa motivazione; la recente presenza
nell’Istituzione Scolastica di alunni stranieri, che comporta necessariamente l’implementazione di
una politica di accoglienza e di integrazione che abbia un’efficace ricaduta sul processo di
integrazione e di interscambio culturale; la presenza di alunni diversamente abili, DSA e BES in
alcune classi dell’istituto;
Il piano di formazione dell’Istituto “A. Roncalli” di Grotte, assicura la partecipazione dei docenti
alle attività nelle modalità indicate dal Piano Nazionale, paragrafo 5.3, vale a dire che le attività
formative potranno essere rivolte ai docenti anche in forma differenziata come segue:
5f. PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI
48
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, prefigurate dall’Istituto
anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015, come flessibilità
didattica, potenziamento dell’offerta formativa.
gruppi di miglioramento, impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM.
docenti coinvolti nei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica, nel quadro
delle azioni definite nel PNSD;
docenti neo-assunti in relazione ai processi interni di accoglienza e prima
professionalizzazione;
consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di inclusione e
integrazione;
personale da coinvolgere in azioni formative strategiche
Secondo la Nota Ministeriale n. 2915, l’obbligatorietà della formazione va “intesa come impegno e
responsabilità professionale di ogni docente” e “non si traduce, quindi, automaticamente in un
numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del Piano”, quindi anche i
percorsi formativi realizzati con la card docente, se coerenti, diventano parte integrante del Piano
stesso e sono riconosciuti nell’ambito della formazione obbligatoria (nota n. 3373 del 01/12/2016).
L’obiettivo è “la creazione di un sistema di sviluppo professionale continuo, un ambiente di
apprendimento diffuso qualificato da un insieme di differenti opportunità culturali per la
formazione” per un apprendimento continuo. Pertanto all’Istituzione Scolastica spetta “qualificare e
riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione” anche in riferimento a quelle che i
docenti scelgono di seguire autonomamente, purché coerenti con il Piano di Formazione della
scuola.
Per i suddetti motivi:
• il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un
aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione
dell’efficacia del sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa, da intendere come un
processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze;
• il Collegio dei Docenti riconosce la formazione pregressa dei docenti;
vengono compresi nelle Unità Formative tutti i momenti che contribuiscono allo sviluppo delle
competenze professionali (formazione a distanza, ricerca/azione, lavoro in rete,
approfondimento personale e collegiale, documentazione, progettazione);
vanno favorite le iniziative formative di libera iniziativa dei docenti, da ricondurre comunque
ad una dimensione professionale utile ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la
qualità dell’insegnamento e di autoformazione attraverso carta elettronica per i singoli docenti
(v. DPCM 23 settembre 2015);
vanno programmate attività formative obbligatorie sulla sicurezza del lavoro e/ inerenti la
stessa (D.Lgs. 81/2008);
Il Piano di Formazione comprende:
49
corsi di formazione organizzati da MIUR, USR e ATP, per rispondere a specifiche esigenze
connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o a innovazioni di carattere strutturale o
metodologico decise dall Amministrazione;
corsi proposti dal MIUR, USR, enti e associazioni professionali, coerenti con gli obiettivi sopra
enunciati;
corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l Istituto aderisce e dalla Scuola Polo per la formazione;
interventi formativi dell’ Istituto, in presenza di tutor esterni o interni (adeguatamente formati),
autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto degli obiettivi previsti dal PTOF;
interventi di formazione on line;
interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto
Legislativo 81/2008).
I bisogni formativi evidenziati dai docenti nell’anno scolastico 2018-19 sono relativi alle aree:
• DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE METODOLOGICA E
COMPETENZE DI BASE
• COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
• INCLUSIONE E DISABILITÀ
• VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
Ogni docente parteciperà alle azioni formative, deliberate dal Collegio dei docenti, anche in una
logica di sviluppo pluriennale.
Il piano di formazione docenti sarà aperto alla rete di scuole, “Crescere insieme”, costituita con
l’I.C. “Macaluso” di Racalmuto, nella sua configurazione di comunità territoriale, con lo scopo di
condividere azioni e massimizzare l’efficacia degli interventi formativi. Si cercherà, altresì, di
valorizzare il ruolo e l’apporto di soggetti esterni qualificati, dell’associazionismo professionale,
degli EE.LL.
Ogni progetto di natura extracurriculare, come previsto dal D.I. 44/2001, necessita di un’apposita scheda
progettuale nella quale evidenziare in dettaglio gli obiettivi formativi, le risorse umane, strumentali e
finanziarie necessarie per la realizzazione del progetto. Nel PTOF saranno evidenziati per ognuno dei
progetti approvati: gli obiettivi formativi ed educativi, gli indicatori di risultato per monitorare/valutare in
progress le varie attività, i risultati attesi misurabili.
Rientrano nelle attività extracurricolari sia i progetti finanziati con il FIS, indicati dal Collegio dei docenti in
relazione alle priorità individuate, sia i progetti attivati con l’organico potenziato, le cui ore disponibili
saranno in parte utilizzate per l’apertura della scuola nelle ore pomeridiane.
5g. PROGETTI EXTRA-CURRICOLARI E DI
POTENZIAMENTO
50
Progetti Extracurricolari Progetti di Potenziamento Sport per tutti
Progetti di recupero
delle competenze di
italiano
Potenziamento di matematica Progetti di recupero
delle competenze di
matematica
Latino Progetti di
potenziamento delle
competenze in lingua
inglese Clil
Progetto potenziamento
competenze digitali
ADESIONE AI FONDI STRUTTURALI EUROPEI ANNUALITÀ 2014-2020
La Scuola inoltre aderisce ai seguenti Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo
Nazionale.
Progetto 10.1.6A-FSEPON-SI-2018-353 “Vedersi e vedere”
“P 16-10.2.5A-FSEPON-SI-2018-656” “COMPETENZE DI CITTADINANZA GLOBALE” che
prevede la realizzazione di 5 moduli:
SottoAzione Codice
identificativo
progetto
Titolo Modulo
10.2.5A 10.2.5A-FSEPON-
SI-2018-656
Prevenire è meglio che curare!
10.2.5A 10.2.5A-FSEPON-
SI-2018-656
Alimentazione e Sport
10.2.5A 10.2.5A-FSEPON-
SI-2018-656
Per una sana alimentazione
10.2.5A 10.2.5A-FSEPON-
SI-2018-656
Parliamo per conoscere le nostre
opinioni
10.2.5A 10.2.5A-FSEPON-
SI-2018-656
Curiamo l’ambiente per
essere felici
51
2669 del 03/03/2017 –FSE ” PENSIERO COMPUTAZIONALE E CITTADINANZA
DIGITALE” che prevede la realizzazione di 2 moduli:
SottoAzione Codice Titolo Modulo
identificativo
progetto
Azioni di integrazione e potenziamento
delle 10.2.2 10.2.2 aree
disciplinari di base.
10.2.2A 10.2.2A Competenze di base.
“P 17 -10.2.2A-FSEPON-SI-2018-229” POTENZIAMENTO DELLA CITTADINANZA
EUROPEA” che prevede la realizzazione di 2 moduli:
SottoAzione Codice
identificativo
progetto
Titolo Modulo
10.2.2A 10.2.2A-FSEPON-
SI-2018-229
Brexit or Not
10.2.2A
10.2.2A-FSEPON-
SI-2018-229
Architettura , Musica Arte
contemporanea in Europa
52
6. Verifica e
Valutazione
6a. Verifica e
valutazione degli
apprendimenti
6b. Certificazione
delle
competenze
53
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua
dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche.
Ogni alunno ha diritto ad un valutazione trasparente e tempestiva.
In riferimento al Decreto Legislativo n.62 del 13 aprile 2017 e alla nota del MIUR n. 1865 del
10/10/2017, la valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle
alunne e degli alunni, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli
apprendimenti e al successo formativo degli stessi. La valutazione inoltre documenta lo sviluppo
dell’identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alla acquisizione di
conoscenze, abilità e competenze.
La valutazione è coerente con l’offerta formativa della nostra Istituzione scolastica, con la
personalizzazione dei percorsi per ciascun alunno, in particolare per gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali, e con le Indicazioni Nazionali, sui quali è costruito il curricolo verticale. Su
questa base, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna disciplina di
studio e alle attività di “Cittadinanza e Costituzione” la cui valutazione trova espressione nel
complessivo voto delle discipline dell’area storico- geografica, ai sensi dell’articolo 1 della legge n.
169/2008.
La valutazione viene espressa con voto in decimi e viene effettuata collegialmente dai docenti
contitolari per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado.
La valutazione è integrata dalla descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello
sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
conseguito. La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative,
per le alunne e gli alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, viene riportata su una nota separata
dal documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito all’interesse
manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti.
Il Collegio dei Docenti delibera criteri e modalità di valutazione per assicurare omogeneità, equità e
trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Precisamente,
data la funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo, il collegio dei docenti esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi
e i diversi livelli di apprendimento per tutte le discipline:
CORRISPONDENZA TRA I VOTI IN DECIMI E I LIVELLI DI APPRENDIMENTO.
Il Collegio definisce i criteri per la non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato
conclusivo del primo ciclo di istruzione nel caso di voto inferiore a 6/10 in una o più discipline.
Per la scuola primaria le alunne e gli alunni sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe
di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente
raggiunti o in via di prima acquisizione. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione
6a. VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI
APPRENDIMENTI
GRIGLIE DI VALUTAZIONE NELLA
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
54
assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva in casi
motivati.
Per la scuola secondaria di primo grado ai fini della validità dell’anno scolastico, nella valutazione
finale, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, nel quale
rientrano tutte le attività oggetto di valutazione periodica e finale. Il collegio stabilisce le deroghe a
tale limite per casi eccezionali, congruamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca
al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione. Se viene accertata la non
validità dell’anno scolastico, il consiglio di classe non procede alla valutazione degli apprendimenti
e dispone la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del primo ciclo di istruzione.
L’ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è disposta, in via
generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più
discipline, insufficienze da riportare nel documento di valutazione. In sede di scrutinio finale il
consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o
più discipline (voto inferiore a 6/10), con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri definiti dal
collegio dei docenti, può deliberare la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo
del primo ciclo. La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il voto espresso nella
deliberazione di non ammissione dall’insegnante di religione cattolica o di attività alternative, per i
soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti, se determinante per la decisione assunta dal
consiglio di classe, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.
Viene abrogata la norma di non ammissione alla classe successiva per gli alunni con voto di
comportamento inferiore a 6/10 in quanto la valutazione del comportamento viene espressa
mediante un giudizio sintetico. La non ammissione alla classe successiva, in base a quanto previsto
dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, viene confermata nei confronti di coloro cui è
irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale.
L’ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, anche nel caso di parziale
o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, avviene in presenza dei
seguenti requisiti:
• aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatta salva
l’applicazione delle deroghe;
• non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di stato
prevista dall’art. 4 commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998;
• aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e
inglese predisposte dall’INVALSI.
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il
consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto dei
criteri definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione all’Esame conclusivo, seppur in presenza
dei tre requisiti citati. Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione all’esame
dall’insegnante di religione cattolica o di attività alternative, per i soli alunni che si avvalgono di
detti insegnamenti, se determinante diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. Il voto di
ammissione all’Esame è espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.
Il consiglio di classe può attribuire un voto di ammissione anche inferiore ai 6/10, in caso di
parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline.
L’Istituto assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la
valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico.
La valutazione del comportamento viene espressa per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio
sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla
scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di
corresponsabilità approvato dall’istituzione scolastica. Pertanto nella valutazione del
comportamento si terrà conto dei seguenti indicatori:
55
INDICATORI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Per una valutazione formativa si tiene conto dei seguenti indicatori:
INDICATORI DESCRIZIONE
CONVIVENZA CIVILE - Rispetto delle persone, degli ambienti e delle
strutture.
- Capacità di stabilire rapporti di solidarietà e
collaborazione con compagni e insegnanti per
risolvere conflitti e contribuire
all’apprendimento comune.
RISPETTO DELLE REGOLE - Consapevolezza del significato delle regole
per la convivenza sociale e rispetto di esse.
PARTECIPAZIONE - Partecipazione attiva alla vita di classe e alle
attività scolastiche
RESPONSABILITÀ -Percezione di sé come persona in grado di
intervenire sulla realtà apportando un proprio
originale e positivo contributo.
-Responsabilità e autonomia nel portare a
termine compiti e iniziative.
RELAZIONALITÀ - Relazioni positive e serene con coetanei e con
adulti (collaborazione/disponibilità)
- Riconoscere valore alle culture diverse e agire
con coscienza senza forme di pregiudizio verso
l’altro, collaborando alla sua integrazione.
DOVERI
Art. 3, DPR 24 giugno 1998, n. 249
(Statuto delle studentesse e degli studenti-
Scuola secondaria di primo grado)
-Gli studenti sono tenuti a frequentare
regolarmente i corsi curriculari ed
extracurriculari e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
-Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti
del capo d'istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso
rispetto, anche formale, che chiedono per se
stessi.
-Nell'esercizio dei loro diritti e
nell'adempimento dei loro doveri gli studenti
sono tenuti a mantenere un comportamento
corretto.
-Gli studenti sono tenuti ad osservare le
disposizioni organizzative e di sicurezza dettate
dal regolamento d’ istituto.
-Gli studenti sono tenuti a utilizzare
correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita
scolastica in modo da non arrecare danni al
patrimonio della scuola.
-Gli studenti condividono la responsabilità di
rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità
della vita della scuola.
56
SANZIONI DISCIPLINARI -Presenza di eventuali sanzioni disciplinari che
abbiano comportato sospensione dalle lezioni
(scuola primaria e secondaria di primo grado),
allontanamento dalla scuola (per i soli studenti
della scuola secondaria) o comunque frequenza
di richiami di altro tipo;
Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente Non
sufficiente
Convi
venza
civile
Rispetta
pienamente
le persone,
gli ambienti
e le strutture.
Stabilisce
proficui
rapporti di
solidarietà e
collaborazio
ne con
compagni e
insegnanti
per risolvere
conflitti e
contribuire
all’apprendi
mento
comune.
Rispetta le
persone, gli
ambienti e le
strutture.
Stabilisce
rapporti di
solidarietà e
collaborazio
ne con
compagni e
insegnanti
per risolvere
conflitti e
contribuire
all’apprendi
mento
comune.
Generalment
e rispetta le
persone, gli
ambienti e le
strutture.
Stabilisce
rapporti di
solidarietà e
collaborazio
ne con
compagni e
insegnanti.
Rispetta
parzialmente
le persone,
gli ambienti
e le strutture.
Stabilisce
rapporti di
solidarietà e
collaborazio
ne con
alcuni
compagni e
insegnanti.
Rispetta
parzialmente
le persone,
gli ambienti
e le strutture.
Se stimolato
stabilisce
rapporti di
collaborazio
ne con
alcuni
compagni.
Difficilment
e rispetta le
persone, gli
ambienti e le
strutture.
Collabora
superficialm
ente solo con
alcuni
compagni.
Rispet
to
delle
regole
Ha piena
consapevole
zza del
significato
delle regole
per la
convivenza
sociale e il
rispetto di
esse.
Ha
consapevole
zza del
significato
delle regole
per la
convivenza
sociale e il
rispetto di
esse.
Rispetta le
regole per la
convivenza
sociale.
Rispetta le
principali
regole per la
convivenza
sociale.
Rispetta in
modo
essenziale le
principali
regole per la
convivenza
sociale.
Non rispetta
le principali
regole per la
convivenza
sociale.
Partec
ipazio
ne
Partecipa
attivamente
alla vita di
classe e alle
attività
scolastiche.
Partecipa
con interesse
alla vita di
classe e alle
attività
scolastiche.
Partecipa
costantement
e alla vita di
classe e alle
attività
scolastiche.
Partecipa
alla vita di
classe e alle
attività
scolastiche.
Partecipa in
modo
discontinuo
alla vita di
classe e alle
attività
scolastiche.
Non
dimostra
interesse
alla vita di
classe e alle
attività
scolastiche
57
ed è spesso
fonte di
disturbo.
Respo
nsabil
ità
Interviene
sulla realtà
apportando
un proprio
originale e
positivo
contributo.
Ha piena
responsabilit
à ed
autonomia
nel portare a
termine
compiti e
iniziative.
Intervenire
sulla realtà
apportando
un proprio
contributo.
Manifesta
responsabilit
à e buona
autonomia
nel portare a
termine
compiti e
iniziative.
Manifesta
responsabilit
à ed
autonomia
nel portare a
termine
compiti e
iniziative.
Manifesta
una certa
responsabilit
à ed
autonomia
nel portare a
termine
compiti e
iniziative.
Porta
parzialmente
a termine il
lavoro.
Non porta a
termine il
lavoro
Relazi
onalit
à
Alimenta
relazioni
serene e
propositive
con coetanei
e con adulti
(collaborazio
ne/disponibil
ità)
Riconosce
valore alle
culture
diverse e
agisce con
coscienza
senza forme
di
pregiudizio
verso l’altro,
collaborando
alla sua
integrazione.
Alimenta
relazioni
aperte e leali
con coetanei
e con adulti
(collaborazio
ne/disponibil
ità)
Riconosce
valore alle
culture
diverse e
agisce con
coscienza
senza forme
di
pregiudizio
verso l’altro.
Alimenta
relazioni
corrette con
coetanei e
con adulti
(collaborazio
ne/disponibil
ità)
Riconosce
valore alle
culture
diverse e
agisce senza
forme di
pregiudizio
verso l’altro.
Alimenta
relazioni con
coetanei e
con adulti
(collaborazio
ne/disponibil
ità)
Riconosce
valore alle
culture
diverse.
Alimenta
relazioni
generalment
e corrette
con coetanei
e con adulti
(collaborazio
ne/disponibil
ità)
Non
alimenta
relazioni
corrette con
coetanei e
con adulti
(collaborazio
ne/disponibil
ità)
Sanzi
oni
discip
linari
Non ha a suo
carico
provvedimen
ti
disciplinari.
Non ha a suo
carico
provvedimen
ti
disciplinari.
Non ha a suo
carico
provvedimen
ti
disciplinari o
annotazioni
sul registro
di classe.
Non ha a suo
carico
provvedimen
ti
disciplinari o
annotazioni
sul registro
di classe.
Ha a suo
carico
provvedimen
ti
disciplinari
non gravi.
Ha a suo
carico
provvedimen
ti
disciplinari
gravi o
sospensioni
dalle lezioni.
58
La certificazione delle competenze è rilasciata alle alunne e agli alunni al termine della scuola
primaria e della scuola secondaria di primo grado su un modello adottato con provvedimento del
MIUR che tiene conto:
• del Profilo dello studente, come definito dalle Indicazioni Nazionali;
• delle competenze chiave indicate dalle Raccomandazioni europee (UE 18/12/2006)
• della descrizione dei livelli di acquisizione delle competenze medesime.
Il modello consente anche di valorizzare eventuali competenze ritenute significative dai docenti
della classe o dal consiglio di classe, sviluppate in situazioni di apprendimento non formale e
informale.
Da questo anno scolastico 2017-2018 la certificazione delle competenze, rilasciata al termine del
primo ciclo, è integrata da una sezione predisposta e redatta a cura di INVALSI, in cui viene
descritto il livello raggiunto dall’alunno nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica e
da un’ulteriore sezione, sempre redatta da INVALSI, in cui si certificano le abilità di comprensione
ed uso della lingua inglese. Il repertorio dei descrittori relativi alle prove nazionali è predisposto da
INVALSI e comunicato annualmente alle istituzioni scolastiche.
6b. LA CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE
59
APPRENDIMENTO PERMANENTE
60
(Competenze chiave del Parlamento Europeo UE 18/12/2006)
(D.M. 139/2007 Competenze chiave di cittadinanza)
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale,
le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità:
61
• E’ in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche
della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
• Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, chiede aiuto quando si trova in
difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
• Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed
apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose del nostro territorio, in un’ottica di
dialogo e di rispetto reciproco.
• Studia e analizza la realtà locale in chiave problematica e individua ipotesi di soluzione.
• Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole,
rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le
proprie personali opinioni e sensibilità.
• Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può
avvenire: momenti educativi informali e non formali , esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nella comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non
agonistiche, volontariato.
• In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed
artistici che gli sono congeniali.
• Dimostra originalità e spirito di iniziativa ed è disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le
novità e gli imprevisti.
• Padroneggia la lingua italiana e comprende testi complessi, sa esprimere le proprie idee e adotta un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
• Sa comunicare in lingua inglese in modo elementare e in modo essenziale in una seconda lingua
europea. Sa usare queste lingue nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
• Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà.
• Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed
interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
• Ha buone competenze digitali che usa per ricercare e analizzare dati ed informazioni e per interagire
con soggetti diversi nel mondo.
• Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base e sa procurarsi nuove informazioni ed
impegnarsi in nuovi apprendimenti in modo autonomo.
62
7. Organico
dell’Autonomia
7a. Fabbisogno
organico
dell’autonomia
7b. Fabbisogno
personale
ATA 7c. Fabbisogno
infrastrutture e
attrezzature
materiali
7d. Schede
Progetti
Potenziamento
63
I posti comuni sono quelli necessari per coprire le ore di insegnamento curriculare, secondo i piani di studio.
Nella definizione dell’organico dell’autonomia si fa riferimento agli obiettivi formativi ritenuti prioritari, per
elaborare una proposta che tenga conto dei posti comuni, di sostegno e di potenziamento, data l’unitarietà
dell’organico dell’autonomia .
Organico
scuola
primaria
Plessi
“Roncalli” e
“Sciascia”
Anno
Scolastico
2016/2017
Tipologia di
posti
Numero di
posti
Motivazioni
Comuni 22
Inglese 1
Sostegno 2
Potenziamento 2 CLIL Inglese
Metodologia
informatica
Organico
scuola
primaria
Plessi
“Roncalli” e
“Sciascia”
Anno
Scolastico
2017/2018
Tipologia di
posti
Numero di
posti
Motivazioni
Comuni 22
Inglese 1
Sostegno 2
Potenziamento 2 CLIL Inglese
Metodologia
informatica
Organico
scuola
primaria
Plessi
“Roncalli” e
“Sciascia”
Anno
Scolastico
2018/2019
Tipologia di
posti
Numero di
posti
Motivazioni
Comuni 22
Inglese 1
Sostegno 2
Potenziamento 2 CLIL Inglese
Metodologia
informatica
7a. FABBISOGNO ORGANICO DELL’AUTONOMIA
64
Organico
scuola
secondaria di
I° grado
“Orlando”
Anno
Scolastico
2016/2017
Classe di
concorso
Numero di
posti
Motivazioni
Italiano A043 5 + 1
potenziamento
Richiesta
Potenziamento
abilità di base.
Scheda
Matematica A059 3 + 1
potenziamento
Richiesta
Potenziamento
abilità di base.
Scheda
Inglese A345 2* *Le classi sono 9,
per cui necessita
una cattedra
intera più uno
spezzone di 9 ore
Francese A245 1
Tecnologia A033 1
Musica A032 1
Arte e Immagine A028 1
S. Motorie A030 1
Sostegno 1 Iscritto in classe
prima un alunno
H, art 3. Comma
3 L. 104
Strumento musicale • Tromba AL77 • Pianoforte
AJ77 • Chitarra AB77 • Clarinetto
AC77
1 1 1 1
65
Organico
scuola
secondaria di
I° grado
“Orlando”
Anno
Scolastico
2017/2018
Classe di
concorso
Numero di
posti
Motivazioni
Italiano A043 5 + 1
potenziamento
Richiesta
Potenziamento
abilità di base.
Scheda
Matematica A059 3 + 1
potenziamento
Richiesta
Potenziamento
abilità di base.
Scheda
Inglese A345 2* *Le classi sono 9,
per cui
necessitano una
cattedra intera
più uno spezzone
di 9 ore
Francese A245 1
Tecnologia A033 1
Musica A032 1
Arte e Immagine A028 1
S. Motorie A030 1
Sostegno 2
(uno già in
organico per
alunno H art.3
comma 3, L.104)
Iscrizione classi
prime 2 alunni H,
art 3 comma 1, L.
104.
Strumento musicale • Tromba AL77 • Pianoforte
AJ77 • Chitarra AB77 • Clarinetto
AC77
1 1 1 1
66
Organico
scuola
secondaria di
I° grado
“Orlando”
Anno
Scolastico
2018/2019
Classe di
concorso
Numero di
posti
Motivazioni
Italiano A043 5 + 1
potenziamento
Richiesta
Potenziamento
abilità di base.
Scheda
Matematica A059 3 + 1
potenziamento
Richiesta
Potenziamento
abilità di base.
Scheda
Inglese A345 2* *Le classi sono 9,
per cui
necessitano una
cattedra intera
più uno spezzone
di 9 ore
Francese A245 1
Tecnologia A033 1
Musica A032 1
Arte e Immagine A028 1
S. Motorie A030 1
Sostegno 3*
(due già in
organico)
*Iscrizione classe
prima un alunno
H, art.3 comma 1
L.104
Strumento musicale
• Tromba AL77
• Pianoforte
AJ77
• Chitarra AB77
• Clarinetto
AC77
1
1
1
1
67
Organico
scuola
infanzia
Anno
Scolastico
2016/2017
Tipologia di
posti
Numero di
posti
Motivazioni
Comuni 16
Sostegno 1
Organico
scuola
infanzia
Anno
Scolastico
2017/2018
Tipologia di
posti
Numero di
posti
Motivazioni
Comuni 16
Sostegno 1
Organico
scuola
infanzia
Anno
Scolastico
2018/2019
Tipologia di
posti
Numero di
posti
Motivazioni
Comuni 16
Sostegno 1
Situazione attuale dell’organico dell’autonomia assegnato all’I.C. “A.
Roncalli” per l’A.S. 2018/19
Organico
scuola
primaria
Plessi
“Roncalli” e
“Sciascia”
Anno
Scolastico
2018/2019
Tipologia di posti Numero di
posti
Comuni 22
Inglese 1
Sostegno 4
Potenziamento 2
Organico Anno Classi di Numero di
68
scuola
secondaria di
I° grado
“Orlando”
Scolastico
2018/2019
concorso posti
Italiano
A022 ex A043
5 + 10 ore
Matematica
A028 ex A059
3 + 6 ore
Inglese
AB25 ex A345
1 cattedra
completa + 12
ore
Francese
AA25 ex A245
1
Tecnologia
A060 ex A033
1
Musica
A030 ex A032
1
Arte e Immagine
A001 ex A028
1
S. Motorie
A049 ex A030
1
Sostegno 2
Strumento musicale
-Tromba AL56ex AL77
-Pianoforte AJ56 ex
AJ77
-Chitarra AB56 ex
AB77
-Clarinetto AC56 ex
AC77
1
1
1
1
69
Organico
scuola infanzia
Anno
Scolastico
2018/2019
Tipologia di
posti
Numero di
posti
Comuni 16
Sostegno
Potenziamento
2
1
La necessità di implementare le dotazioni tecnologiche impegna la scuola a individuare quei progetti
finanziati da enti statali, comunitarie o private. A tale scopo, due progetti FESR sono stati presentati e sono
in attesa di autorizzazione rimarcando la complementarietà di tali attrezzature/strutture con li fabbisogni
formativi sopra citati nel PTOF e, soprattutto, con la necessità di una didattica che valorizzi gli stili di
apprendimento e cognitivi degli studenti anche al fine di una personalizzazione dell’intervento formativo.
PLESSO/SEDE
centrale TIPOLOGIA
DOTAZIONE
TECNOLOGICA
MOTIVAZIONE
DELLA SCELTA FONTE DI
FINANZIAMENTO
Tutto l’istituto Realizzazione,
ampliamento o
adeguamento delle
infrastrutture di rete
LAN/WLAN
Rendere più fruibile
l’uso delle nuove
tecnologie e nel
processo di
insegnamento-
apprendimento;
PON 2014-2010.
Programma ASSE II
“Per la scuola –
competenze e ambienti
per l’apprendimento”
2014/2020. AVVISO
PUBBLICO DEL
MIUR, pubblicato con
Nota prot. 9035 del 13
luglio 2015 Tutto l’istituto Interventi
infrastrutturali per
l’innovazione
tecnologica e
l’apprendimento delle
competenze chiave.
Adozione di approcci
didattici innovativi per
la diffusione della
società della
conoscenza nel mondo
scolastico.
Implementare le LIM e
le strutture tecnologiche
esistenti.
PON 2014/20 Asse II
Infrastrutture per
l’istruzione – Fondo
Europeo di Sviluppo
Regionale (FESR) -
Obiettivo specifico –
10.8 – Azione
10.8.1.A3 Ambienti
Multimediali. Avviso
MIUR pubblicato con
Nota prot.
0012810.15-10-2015
7c. Fabbisogno infrastrutture materiali
70
Scuola primaria e
secondaria Metodologia
informatica Sviluppo delle
competenze digitali
degli studenti, con
particolare riguardo al
pensiero
computazionale,
all'utilizzo critico e
consapevole dei social
network e dei media
nonché alla produzione
e ai legami con la
società della
conoscenza.
PNSD. Indirizzo MIUR
in materia di
digitalizzazione della
scuola.
71
Classe Concorso o
tipologia di posto
Ore da
prestare
Supplenze
brevi
Recupero e
potenziamento
Progetti Ore di
utilizzo
A059 Mat. e Scienze 600 400 150 50 600
A043 Lettere 600 480 60 60 600
Docente di Inglese
Scuola primaria
726
400
200
126
726
Docente di metodologia
informatica
Scuola primaria
726
400
200
126
726
7d. ORGANICO DI POTENZIAMENTO
RICHIESTO
72
Denominazione progetto Lingua Italiana 2.0
Priorità cui si riferisce Aiutare gli alunni a saper svolgere compiti di realtà
Traguardo di risultato (event.) Sviluppare le competenze chiave, con particolare attenzione alle abilità di base.
Obiettivo di processo (event.) Potenziare le alfabetizzazioni di base, per consentire agli alunni di raggiungere standard di qualità negli apprendimenti linguistici
Altre priorità (eventuale) Potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua italiana.
Situazione su cui interviene Gli studenti considerano la lingua italiana un blocco inerte, non un mezzo e un prodotto mobile e articolato su cui ragionare, sperimentare, esercitarsi per farlo funzionare al meglio, tra regole e potenzialità.
Attività previste Svolgimento di attività di lettura ,ascolto,analisi di testi usando in modo diverso le regole grammaticali tradizionali e in modo efficace i linguaggi e le modalità nuove (per esempio twitter)
Risorse finanziarie necessarie Costi previsti per materiali, viaggi, abbonamenti, o qualunque altra cosa che richieda pagamenti o rimborsi, escluse le spese di personale.
Risorse umane (ore) / area Un docente dell’organico di potenziamento(A043)sarà utilizzato per recuperare alle abilità di base delle competenze linguistiche della lingua italiana quegli alunni che già dalle prove d’ingresso hanno evidenziato questo tipo di carenze
Altre risorse necessarie Lim
Indicatori utilizzati Verifiche formative bimestrali, anche sulla base della tipologia Prove INVASI.
Stati di avanzamento Le attività di recupero sono organizzate come corsi annuali ma poi si ripeteranno per tutti gli anni della durata del ptof
Valori / situazione attesi Incremento del 10%degli esiti positivi della valutazione finale nel triennio
7e. SCHEDE PROGETTI DI
POTENZIAMENTO
73
Denominazione progetto MATEMATICA E REALTA’
Priorità cui si riferisce • Migliorare lo sviluppo delle abilità logico – matematiche • Garantire livelli equi di apprendimento
Traguardo di risultato • Garantire agli alunni il raggiungimento di standard di qualità in riferimento alle competenze logico- matematiche
• Eliminare la percentuale di cheating nei dati restituiti da INVALSI
Obiettivo di processo • Potenziare l’ alfabetizzazione di base in matematica • Organizzare attività di cooperative learning e laboratoriali e
percorsi di apprendimento in situazione • Pianificare un’organizzazione scolastica che agevoli
l’individualizzazione di risorse da destinare agli alunni
Altre priorità Potenziamento delle competenze matematico – logiche (legge 107/2015)
Situazione su cui interviene Dall’analisi dei dati restituiti dall’INVALSI emerge un profilo complessivamente positivo, tuttavia si evidenziano delle criticità che inducono la scuola ad attivare percorsi di recupero, ma anche di potenziamento dei punti di forza. Nello specifico emerge che nelle classi è stato registrato un alto tasso di cheating; inoltre i risultati dell’autovalutazione di Istituto, riferiti alla situazione iniziale relativa all’anno scolastico 2015/16, a conferma dei dati emersi l’anno scolastico precedente, evidenziano che gli alunni di scuola secondaria di primo grado si collocano per una buona percentuale in livelli di competenza media o medio – bassa in matematica, mostrando criticità nella comprensione e interpretazione delle situazioni problema, difficoltà nella gestione dei tempi a disposizione, difficoltà nella integrazione delle competenze.
Attività previste Potenziare competenze “innovative”, relative alla decodificazione e interpretazione di situazioni reali in contesti formali, non formali e informali, alla capacità di dare una motivazione alle scelte effettuate argomentando in modo logico , sulla base dello sviluppo della padronanza dei contenuti specifici della matematica, con particolare riferimento all’ambito relativo a Numeri e, a seguire, Spazio e Figure, Dati e Previsioni; Relazioni e Funzioni. A tal fine si dovranno:
•Individuare gli ambiti da potenziare per ogni classe o gruppo classe
•Pianificare percorsi di svolgimento di semplici prove di realtà e/o compiti autentici che seguano l’impostazione delle Prove Nazionali (materiale-stimolo e situazione-problema) e che prevedano, durante lo svolgimento stesso, un momento di co –costruzione dei contenuti disciplinari, necessari per la soluzione del problema proposto.
•Sulla base della partecipazione mostrata dai ragazzi e degli esiti dei processi messi in atto, strutturare interventi di recupero o potenziamento di specifiche abilità e competenze, per gruppi di livello
Risorse finanziarie necessarie • Schede di lavoro non reperibili sui libri di testo • Fotocopie; CD interattivi; altro materiale di consumo
Risorse umane (ore) / area • Un docente dell’organico potenziato, classe di concorso A059 • Docenti di matematica e scienze Impegno orario totale: 30 ore
Altre risorse necessarie • Computer con collegamento a internet e LIM
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Indicatori utilizzati • Incremento degli esiti della valutazione • Miglioramento della capacità di risolvere compiti di realtà e di
argomentare sulle strategie messe in atto nella soluzione delle situazioni problematiche
Stati di avanzamento Le attività di potenziamento/recupero sono organizzate come corso annuale, ma si ripeteranno per tutti gli anni di durata del PTOF
Valori / situazione attesi Il 10% degli alunni incrementa gli esiti della valutazione e sa risolvere compiti di realtà o compiti autentici. Il 70% degli alunni frequenta le attività proposte.
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Denominazione progetto POTENZIAMENTO LABORATORIALE : competenze digitali - metodologia laboratoriale
Priorità cui si riferisce • Fornire agli alunni le occasioni per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse, nel rispetto dell’altro e dell’ambiente
Traguardo di risultato • Implementare le attività educative tese allo sviluppo di competenze
Obiettivo di processo • Potenziare l’uso delle TIC per far vivere agli alunni gli oggetti di studio, anche in modo simbolico o virtuale
• Organizzare attività di cooperative learning e laboratoriali e percorsi di apprendimento in situazione
• Pianificare un’organizzazione scolastica che agevoli l’individualizzazione di risorse da destinare agli alunni
Altre priorità Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione
Situazione su cui interviene La scuola ha aderito all’iniziativa “Programma il futuro” del MIUR in collaborazione con il CINI, Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, finalizzata ad insegnare in maniera semplice ed efficace le basi dell’informatica attraverso una serie di strumenti facilmente accessibili. Il lato scientifico – culturale dell’informatica, definito pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente. Educare al pensiero computazionale richiede tempo e nella realtà quotidiana del lavoro scolastico è spesso difficile realizzare le attività attualmente affidate ai docenti di matematica e scienze.
Attività previste • attività teoriche di conoscenza del web e del coding • lavori di gruppo in cui attuare il percorso delle “lezioni
tradizionali” in cui non è necessario utilizzare il computer , ma che sono laboratori di ricerca di soluzioni e di studio di procedure da mettere in atto
• svolgimento del percorso “lezioni tecnologiche” attraverso il calcolatore e relative attività in cui l’alunno metta in atto le principali applicazioni e funzioni del PC e lo impieghi per elaborare, archiviare e recuperare dati, per realizzare approfondimenti.
Risorse finanziarie necessarie • Schede di lavoro relative alle attività • Fotocopie e altro materiale di consumo
Risorse umane (ore) / area • Un docente con competenze digitali Impegno orario curricolare ed extracurricolare: 30 ore
Altre risorse necessarie • Laboratorio di informatica con PC collegati a internet • LIM o videoproiettore • Personale ATA
Indicatori utilizzati • Produzione di elaborati digitali • Partecipazione al percorso “Programma il futuro”
Stati di avanzamento Il programma è stato avviato dai docenti di matematica e scienze in orario curricolare per le classi Prime della scuola secondaria di primo grado aderendo all’ “Ora del codice”. Si amplieranno le attività nei tre anni di durata del PTOF estendendole ad altre classi
Valori / situazione attesi Gli alunni utilizzano le competenze digitali acquisite per migliorare l’apprendimento.
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Denominazione progetto CLIL in The Primary School Priorità cui si riferisce Potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
alla lingua inglese, mediante l’utilizzo della metodologia Content
Language Integrated Learning. Traguardo di risultato Diminuire lo scarto negli standards raggiunti dagli studenti che affrontano
lo studio della lingua Inglese con insegnanti specializzati rispetto a quelli
che seguiti da docenti specialisti. Obiettivo di processo Come indicato nel RAV, potenziare le alfabetizzazioni di base, per
consentire agli alunni di conseguire standard di qualità negli
apprendimenti linguistici. Altre priorità (eventuale) Promuovere l’utilizzo della metodologia CLIL nella scuola primaria.
Potenziare metodologie laboratori ali. Situazione su cui interviene Sebbene gli alunni della nostra scuola raggiungano i livelli elementari (A)
previsti dal Quadro Comune di Riferimento Europeo, nelle classi dove
operano docenti specializzati la comunicazione di attività semplici e di
routine, di aspetti del proprio vissuto, o di bisogni immediati risulta a volte
stentata. Attività previste Priorità nello svolgimento di attività di Listening, Reading, Speaking,
Writing.
Tutti gli alunni verranno coinvolti in attività di produzione che,
inizialmente, non richiederanno verbalizzazione. In questa fase verranno
utilizzati l’ ascolto e la comprensione attraverso mimo e gesti, la
costruzione di schemi, di grafici, di piccoli poster, per passare
gradualmente a produrre brevi risposte e verbalizzazioni in LS.
Per le attività potrà essere consultato il sito per ragazzi del National
Geographic (http://www.kids.nationalgeographic.com/) che presenta
schede sulla vita di animali, su città di vari paesi, su costumi e tradizioni,
schede di interviste a bambini nel mondo. Il linguaggio è abbastanza
semplice, ma si presta ad essere semplificato o trascritto in schemi.
Anche il sito http://www.enchantedlearning.com/ propone testi e
immagini su una grande varietà di argomenti.
Ed ancora Il sito della BBC, http://www.bbc.co.uk/schools/ ha una bella
sezione per le scuole, con video, schede di lettura, giochi, per vari livelli di
età.
Sarà utile, infine, reperire materiale dal
sito: http://www.primaryresources.co.uk/
Le attività di listening prediligeranno:
Listen and label a diagram/picture/map/graph/chart
Listen and fill in a table
Listen and make notes on specific information (dates, figures, times)
Listen and reorder information
Listen and identify location/speakers/places
Listen and label the stages of a process/instructions/sequences of a text
Listen and fill in the gaps in a text
Le attività tipiche dello speaking includeranno:
Question loops - questions and answers, terms and definitions, halves of
sentences
Information gap activities with a question sheet to support
Trivia search - 'things you know' and 'things you want to know'
Word guessing games
Class surveys using questionnaires
20 Questions - provide language support frame for questions
Students present information from a visual using a language support
handout.
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Risorse finanziarie necessarie Risorse umane (ore) / area N° 1 docente dell’organico di potenziamento (preferibilmente laureato
nella classe di concorso A346 Lingue e civiltà straniere – Inglese) .
Il docente dedicherà 18 ore alle lezioni con I ragazzi e 6 ore per attività di
programmazione e strutturazione di prove standardizzate.
Altre risorse necessarie Utilizzo di LIM per le attività didattiche e di programmazione. Indicatori utilizzati Prove standardizzate intermedie e finali.
Certificazione con Ente esterno. Stati di avanzamento Riduzione del gap negli standard del 50% Situazione attesi Al termine del secondo ciclo di studi gli alunni devono essere in grado di
superare l’esame Trinity GESE Grade A3.
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Denominazione progetto Sport per tutti
Priorità cui si riferisce Fornire agli alunni le occasioni per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse.
Traguardo di risultato (event.) Implementare le attività educative tese allo sviluppo delle competenze sociali con particolare riferimento all’inclusività.
Obiettivo di processo (event.) Ridurre gli episodi di esclusione soprattutto nella scuola secondaria di primo grado e sviluppare comportamenti ispirati a uno stile di vita sano attraverso il potenziamento delle discipline motorie.
Altre priorità (eventuale) N……
Situazione su cui interviene La motricità nell’alunno è spesso scorporata dalle funzioni cognitive ed
emotive, funzioni che ,proprio da una ricca e piacevole espressione
motoria, sono sollecitate a meglio integrarsi.
Attività previste Attraverso le esperienze motorie si devono mettere in risalto le
capacità di fare dell’alunno, rendendolo costantemente protagonista e
progressivamente consapevole delle competenze motorie gradualmente
acquisite. Le attività proposte, giochi ricreativi, uso di piccoli e grandi
attrezzi, staffette, lavoro in circuito, corsa campestre, giochi sportivi veri e
propri, devono inoltre realizzarsi in modo non discriminatorio,
permettendo a tutti gli alunni la più ampia partecipazione nel rispetto
delle molteplici diversità.
Risorse finanziarie necessarie Costi previsti per materiali, viaggi.
Risorse umane (ore) / area Un docente dell’organico di potenziamento(A030)sarà utilizzato per il potenziamento motorio di tutti gli alunni dell’Istituto.
Altre risorse necessarie Una palestra, campetti adiacenti alla scuola.
Indicatori utilizzati Valutare l’atteggiamento degli alunni rispetto alle attività proposte.
Rilevare intenzionalmente e registrare i comportamenti motori e socio-
affettivi, con una periodicità prestabilita e con riferimento a schemi
interpretativi che consentono la categorizzazione e la valutazione di ciò
che viene osservato. Scegliere le prove per la verifica ed organizzare le
relative attività (percorsi, giochi…prove individuali o collettive, prove
multiple che racchiudono diverse attività motorie) per la valutazione
finale.
Registrare i dati su apposite griglie, e interpretare i dati .
Stati di avanzamento Le attività di potenziamento motorio sono organizzate come corsi annuali ma poi si ripeteranno per tutti gli anni della durata del ptof
Valori / situazione attesi Incremento del 10%degli esiti positivi della valutazione finale nel triennio
SCHEDE PROGETTI EXTRA-CURRICOLARI
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IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Ing. Prof. Santino Lo Presti
ALLEGATI: 1. RAV (Rapporto di autovalutazione);
2. PDM (Piano di Miglioramento);
3. CURRICOLO VERTICALE;
4. DOCUMENTAZIONE SULLA VALUTAZIONE PER LASCUOLA INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA
E SECONDARIA DI I° GRADO.
5. DELIBERE del collegio docenti e del consiglio d’istituto.