ISTITUTO COMPRENSIVO I - UDINEISTITUTO COMPRENSIVO I - UDINEVia Val di Resia, 13 - 33100 UDINE
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Codice MIUR UDIC84100A – CF 94127270307
Piano Triennale dell’Offerta Formativa1 aa. ss. 2016/17 - 2017/18 - 2018/19
1 Revisione ottobre 2018
INDICE
1. PREMESSA....................................................................................................................... 32. FINALITÀ........................................................................................................................... 33. CONTESTO E RISORSE.................................................................................................. 6
3.1 Popolazione scolastica............................................................................................. 63.2 Territorio e capitale sociale....................................................................................... 63.3 Risorse materiali: attrezzature, infrastrutture........................................................... 7
4. PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE..........................................................................94.1 Curricolo................................................................................................................... 94.2 Inclusione e differenziazione.................................................................................... 94.3 Continuità e orientamento...................................................................................... 144.4 Progettazione curricolare e per il potenziamento dell’offerta formativa.................154.5 Strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.....................................174.6 Valutazione degli apprendimenti nella scuola secondaria di I grado – corrispondenza livelli di apprendimento-voti................................................................ 184.7 Valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria – corrispondenza livelli di apprendimento-voti.......................................................................................................194.8 Valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria – corrispondenza obiettivi-voti - Alunni disabili (l. 104/92).....................................................................................204.9 Criteri per la valutazione del comportamento nella scuola primaria......................204.10 Criteri per la valutazione del comportamento nella scuola secondaria di I grado214.11 Criteri per la valutazione Insegnamento Religione Cattolica (IRC) e Attività Alternative IRC..............................................................................................................254.12 Criteri per la non ammissione alla classe successiva..........................................264.13 Giudizio descrittivo dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito – Scuola Secondaria di I grado..................................................................28
5. PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE...............................................................295.1 Organigramma........................................................................................................295.2 Funzionigramma.....................................................................................................305.3 Funzionamento didattico........................................................................................ 375.4 Piano attività docenti.............................................................................................. 385.5 Orari plessi e segreteria......................................................................................... 395.6 Accoglienza.............................................................................................................415.7 Patto educativo di corresponsabilità.......................................................................415.8 Rapporti con il territorio.......................................................................................... 435.9 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (formazione/aggiornamento docenti, personale ATA, genitori, alunni)...................................................................... 46
6. VALUTAZIONE.................................................................................................................496.1 Analisi preliminare dello stato dell’IC (sintesi del RAV).......................................... 496.2 Individuazione degli obiettivi di miglioramento....................................................... 526.3 Strumenti per valutare i processi di miglioramento................................................ 53
7. RISORSE UMANE E MATERIALI................................................................................... 557.1 Organico docenti: fabbisogno posti comuni, sostegno, potenziamento.................557.2 Organico ATA: fabbisogno...................................................................................... 577.3 Attrezzature e infrastrutture materiali: fabbisogno..................................................587.4 Partecipazione a reti e collaborazioni esterne.......................................................58
ALLEGATO 1 - PIANO DI MIGLIORAMENTO.................................................................... 62ALLEGATO 2 – PROGETTI A.S. 2018/19........................................................................... 78
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1. PREMESSA
Questa istituzione scolastica assicura la partecipazione degli organi collegiali alle scelterilevanti per la strutturazione e lo sviluppo dell’istituto secondo le competenze attribuitedalle disposizioni vigenti; la sua organizzazione è orientata alla flessibilità, diversificazione,efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzodelle risorse e delle strutture, e al raccordo/coordinamento con i diversi soggettiistituzionali e sociali presenti nel contesto territoriale di riferimento.A partire da tale premessa e dalle linee di indirizzo per le attività della scuola e le scelte digestione e di amministrazione emanate dal Dirigente Scolastico con proprio atto prot. n.8525/A19 del 18 settembre 2015, il Collegio dei Docenti ha proceduto ad elaborare laprogrammazione triennale dell'offerta formativa per lo sviluppo dei saperi e dellecompetenze delle alunne e degli alunni e per l'apertura della comunità scolastica alterritorio attraverso il coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.La programmazione è confluita nel presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa,soggetto all’approvazione del Consiglio di Istituto, il quale rappresenta il documentofondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica e neesplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, anchealla luce degli esiti del Rapporto di Autovalutazione elaborato nell’a.s. 2014/15 edaggiornato nell’a.s. 2016/17 e in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo2012.Il Piano è riferito agli anni scolastici 2016/17, 2017/18, 2018/19 e potrà essere rivisto eadeguato entro il mese di ottobre di ogni anno; esso, dopo l'approvazione da parte delConsiglio di Istituto, è soggetto alle verifiche di legge da parte dell’USR competente, inparticolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato.
2. FINALITÀ
In un’ottica di trasparenza e di collaborazione con il territorio di riferimento dell’Istituto siprocede a presentare la vision e la relativa mission sottese alle linee di azione, ovvero gliobiettivi e le priorità che l’istituzione scolastica individua, nonché i valori a cui si ispira lapredisposizione e realizzazione delle attività e dei servizi.La vision, in quanto definisce il percorso di sviluppo dell’azione dell’Istituto nel successivotriennio, in relazione con i compiti istituzionali, i valori perseguiti, le caratteristiche delcontesto territoriale, muove dal presupposto che l’Istituto:- è comunità educante la cui azione è primariamente diretta alla valorizzazione delle
potenzialità degli alunni, intese come risorse umane fondamentali per la crescitaarmoniosa ed equilibrata della società;
- è impegnato nell’adozione di pratiche didattiche innovative, anche mediantel’introduzione delle tecnologie digitali, nella consapevolezza che esse promuovono efavoriscono lo sviluppo degli apprendimenti;
- intende rappresentare un punto di riferimento sul territorio per la crescita culturale e lapromozione di stili di vita sani e consapevoli;
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- è impegnato nell’attivazione di processi di autovalutazione e miglioramento;- collabora attivamente con le istituzioni e i soggetti sociali presenti sul territorio in
funzione di promozione dello sviluppo del contesto locale in cui l’istituto si colloca.
Ciò premesso, l’Istituto nel perseguire le finalità istituzionali ispira la propria azione aiseguenti principi:
Centralità della persona - La Scuola pone le basi di un percorso che mette a
disposizione degli allievi gli strumenti necessari per “apprendere ad apprendere”;struttura itinerari formativi finalizzati alla valorizzazione della personalità di ognuno e afar acquisire le metodologie funzionali ad avviare il processo di apprendimento che,dalla scuola dell’Infanzia, proseguirà nelle successive fasi della vita.
Uguaglianza - La Scuola eroga i suoi servizi e risponde ai bisogni dell’utenza (famiglie
e allievi) senza distinzioni di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizionipsico-fisiche e socio-economiche e concorre al superamento degli ostacoli chepossano limitare il pieno sviluppo della persona.
Intercultura - La Scuola promuove l’educazione interculturale per favorire la
conoscenza reciproca, l’integrazione e lo sviluppo del pensiero critico finalizzato alconsolidamento di atteggiamenti e di comportamenti positivi in un clima sereno epluralistico.
Imparzialità - La Scuola adotta sistematicamente criteri di obiettività ed equità nei
confronti dell’utenza e opera scelte educative e didattiche volte a favorire il successoscolastico inteso come percorso educativo ottimale per ciascun alunno.
Regolarità - La Scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività
educative e comunica tempestivamente tutte le circostanze che possono determinarevariazioni organizzative.
Accoglienza ed integrazione - La Scuola, in quanto organizzazione aperta, favorisce
l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimicon atteggiamenti ed azioni improntati a positività, chiarezza, rispetto, collaborazione ea tutto quanto favorisce lo “star bene a scuola”, prestando attenzione alle varie forme didiversità, di disabilità o di svantaggio, anche mediante interventi socio-educativi attivatiin collaborazione con i servizi territoriali.
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza - La Scuola si impegna ad accogliere le
richieste dell’utenza in materia di libertà di scelta tra le scuole dello stesso ordinepresenti sul territorio. In caso di eccedenza di domande di iscrizione l’Istituto si attieneai criteri di precedenza approvati, secondo competenza, in sede di Consiglio d’Istituto.Per garantire l’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza, la Scuola si impegna aprevenire e contrastare l’evasione e la dispersione scolastica promuovendo un’azioneeducativa e didattica motivante, coinvolgendo le famiglie e le istituzioni che svolgonocompiti di cura e di assistenza e facendo riferimento ai servizi territoriali preposti a talescopo.
Efficienza e trasparenza - La Scuola mantiene rapporti frequenti e costruttivi con le
altre istituzioni scolastiche, gli Enti locali, le Associazioni umanitarie, culturali e sportive,
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operando come centro di promozione culturale, sociale, civile, concedendo inoltre l’usodegli edifici e delle attrezzature compatibilmente con l’orario del servizio scolastico.
La mission, la quale definisce il mandato istituzionale dell’Istituto, è orientata a perseguirela promozione dell’educazione, della formazione e dell’istruzione favorendo la crescitapersonale degli alunni e delle alunne in un contesto di reciproco rispetto, di tolleranza e dicollaborazione, al fine di valorizzare le attitudini e le predisposizioni individuali e di formareindividui che attraverso la realizzazione personale possano contribuire alla crescitadell’intera società.
In coerenza con tali finalità l’Istituto intende:
favorire lo sviluppo armonico degli allievi, promuovendo tutte le attività che consentano
loro di acquisire consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e competenze perrealizzare il proprio percorso educativo;
favorire la conoscenza e la comprensione della realtà e l’acquisizione degli strumenti
utili per inserirsi in modo partecipe e responsabile nelle diverse articolazioni delcontesto sociale;
guidare gli allievi a esprimere scelte autonome e rispettose dei valori riconosciuti dalla
società in cui sono inseriti; operare perché ogni allievo senta la scuola come un luogo in cui poter costruire la
propria identità personale nel rispetto reciproco; rendere effettivo l’esercizio del diritto allo studio coordinando gli interventi assistenziali
(interventi straordinari in collaborazione con l’Amministrazione comunale e con altriEnti per i casi particolari) e organizzando attività di recupero, di sostegno e dipotenziamento;
adattare quanto più possibile le metodologie e le pratiche didattiche alle caratteristiche
e peculiarità degli alunni, nella prospettiva del conseguimento del successo formativoda parte di ciascuno;
promuovere il miglioramento continuo della qualità del servizio e dell’istruzione;
contrastare le situazioni di disagio, conflitto, emarginazione;
favorire una cultura di accettazione della diversità e di accoglienza, in funzione sia
dell’integrazione di alunni con bisogni educativi speciali, di cittadinanza non italiana e/oappartenenti a minoranze, sia dello stimolo al confronto e alla conoscenza di realtàculturali e sociali “altre”;
favorire lo sviluppo di un impianto formativo articolato e flessibile, tale da coniugare gli
aspetti cognitivi e culturali dell’apprendimento con quelli applicativi e pratici del “fare,del saper fare e dell’agire”;
promuovere iniziative di arricchimento e potenziamento formativo nelle lingue straniere,
favorendo altresì la conoscenza della lingua e cultura locale; promuovere l’adozione di stili di vita sani e consapevoli in ambito alimentare e della
cura di sé, anche mediante la partecipazione degli alunni/e ad attività sportive ericreative;
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favorire la continuità dei rapporti tra la Scuola e la Famiglia costruendo un’alleanza
educativa che rispetti i reciproci ruoli e riconosca le comuni finalità educative; favorire i rapporti e le sinergie con il contesto esterno, mediante la creazione di reti tra
istituzioni scolastiche e altri attori del territorio; valorizzare le risorse umane (alunni, insegnanti e personale ATA) creando un ambiente
adatto al più ampio coinvolgimento e alla motivazione di tutte le componenti dellascuola.
3. CONTESTO E RISORSE
3.1 Popolazione scolastica
L’Istituto Comprensivo Udine I, costituito in data 1° settembre 2014, nell’a.s. 2017/18 contacomplessivamente 940 iscritti, così suddivisi:
Scuole dell'Infanzia n. 264 alunniScuole Primarie n. 496 alunni Scuola Secondaria di I gr. n. 180 alunni
Nel dettaglio, la situazione degli iscritti nelle singole scuole che compongono l’Istituto è laseguente:
Scuole dell’Infanzia:BENEDETTI (iscritti a.s. 2016/17: n. 82; a.s. 2017/18: n. 83)CENTAZZO (iscritti a.s. 2016/17: n. 39; a.s. 2017/18: n. 36)I MAGGIO (iscritti a.s. 2016/17: n. 61; a.s. 2017/18: n. 60)TAVERNA (iscritti a.s. 2016/17: n. 96; a.s. 2017/18: n. 85)
Scuole Primarie:DIVISIONE ALPINA JULIA (iscritti a.s. 2016/17: n. 140; a.s. 2017/18: n. 129)FRUCH (iscritti a.s. 2016/17: n. 86; a.s. 2017/18: n. 94)RODARI (iscritti a.s. 2016/17: n. 198; a.s. 2017/18: n. 185)SAN DOMENICO (iscritti a.s. 2016/17: n. 105; a.s. 2017/18: n. 88)
Scuola Secondaria di I gr.:TIEPOLO (iscritti a.s. 2016/17: n. 188; a.s. 2017/18: n. 180)
3.2 Territorio e capitale sociale
Le scuole dell’Istituto, dislocate nelle zone a nord-ovest della città, operano in realtàterritoriali periferiche articolate e complesse: alcune sono insediate nel cd. “Villaggio delsole”, sito nella zona nord-ovest della città, altre sono ubicate nella frazione Rizzi, altreancora sono dislocate nei pressi di v. Martignacco, v. della Faula e in p.le Polonia.
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Il contesto territoriale, caratterizzato da una realtà socio-economico-culturale composita edeterogenea in ragione di contesti lavorativi ed occupazionali diversificati (spessointeressati dagli effetti della recessione economica degli ultimi anni) risulta connotato dalleseguenti variabili:- significativo tasso di immigrazione proveniente da altri paesi UE ed extra-europei (gli
alunni stranieri rappresentano il 26,33% del totale nell'a.s. 2017/18);- presenza numericamente significativa di alunni diversamente abili (4,9% del totale
nell'a.s. 2017/18);- presenza di alunni con BES-DSA (esclusi disabili): 6% del totale delle scuole primarie e
secondaria di I gr. nell'a.s. 2016/17.- presenza di famiglie in condizione di disagio socio-economico.
L’istruzione e le iniziative educative costituiscono e sono percepite come elementi fondantidella cittadinanza e le famiglie collaborano in maniera sufficientemente attiva e partecipataalle azioni educative e alle proposte formative. Le diversità sociali, economiche e culturalisono valorizzate come opportunità di arricchimento umano e civile: ciò consenteall’Istituzione scolastica di organizzare, in sinergia con le agenzie presenti nel territorio(associazioni, Comune, Regione) e con vari soggetti attivi in campo sociale e culturale,pubblici, privati e del terzo settore, attività e percorsi educativo-formativi significativamentepartecipati.
3.3 Risorse materiali: attrezzature, infrastrutture
I nove plessi di cui si compone l’Istituto sono raggiungibili con i mezzi pubblici; alcuni sonosituati in zone ad elevato traffico urbano.
Gli edifici scolastici sono generalmente circondati da spazi verdi, utilizzati per attività siaricreative che didattiche; lo stato degli edifici risulta generalmente conforme o in via diadeguamento alle esigenze didattiche, con un numero di aule adeguato per ospitare leclassi. Risultano in alcuni casi carenti gli spazi/aule destinati a laboratori e ad attivitàspecifiche con gruppi di alunni con bisogni educativi speciali, il cui numero è significativonell’Istituto, come già rilevato sopra; inoltre, solo alcune scuole dell'infanzia dispongono diampi spazi per l'attività motoria.
Dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) a.s. 2014/15 (aggiornato nell’a.s. 2016/17) risultache le scuole sono dotate delle certificazioni rilasciate dalle autorità competenti; dal RAVrisulta altresì che la situazione dell’Istituto quanto alla sicurezza degli edifici e alsuperamento delle barriere architettoniche è di parziale adeguamento. All’Amministrazionecomunale vengono richiesti, secondo necessità, interventi di manutenzione eadeguamento, diretti al superamento di situazioni di rischio o alla messa a punto di misuredi prevenzione in base alle disposizioni vigenti.
La strumentazione informatico-tecnologica in dotazione ai plessi e alla strutturaamministrativa risulta generalmente carente e in molti casi obsoleta, ciò che influisce
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negativamente sull’efficienza dei processi didattici e organizzativi e sulla possibilità direalizzare percorsi didattici innovativi attraverso l’impiego delle TIC nelle attività diinsegnamento/apprendimento.Va tuttavia segnalata, al riguardo, la partecipazione dell’Istituto agli avvisi pubblici di cui alProgramma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti perl’apprendimento” 2014-2020 - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo diSviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società dellaconoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didatticiinnovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica,laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave, diretta a sopperire –almeno in parte - alle carenze nella dotazione tecnologica dell’Istituto.
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4. PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
4.1 Curricolo
L’Istituto propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, elaboratocongiuntamente a livello cittadino dalle Istituzioni scolastiche sia per la scuola dell'infanziache per il I ciclo a partire dalle disposizioni normative di riferimento e, segnatamente, dalleIndicazioni Nazionali 2012; le attività didattiche sono progettate in coerenza con ilcurricolo; gli allievi sono valutati utilizzando criteri e strumenti condivisi.Il curricolo d’Istituto abbraccia tre ordini di scuola caratterizzati ciascuno da una specificaidentità educativa e formativa; è espressione dell’autonomia scolastica ed è preordinato aincontrare le esigenze formative degli alunni, individuate in relazione alle peculiarità delcontesto e alle risorse di cui l’Istituto dispone; esplicita le scelte metodologiche e dicontenuto operate dai docenti dirette al conseguimento da parte degli allievi delleconoscenze ed abilità necessarie alla maturazione delle competenze indicate nelleIndicazioni Nazionali 2012.La verticalità del curricolo favorisce la collaborazione dei docenti nella progettazione diattività formative dirette a superare la frammentazione dei saperi, con l’obiettivo di renderegli apprendimenti il più possibile aderenti al contesto esperienziale degli alunni,promuovendo la contestualizzazione delle conoscenze. La verticalità del curricolo, inoltre,agevola il passaggio degli allievi da un ordine di scuola all’altro, valorizzando il percorso diformazione e apprendimento dei singoli nell’ottica del conseguimento dei traguardi dicompetenza indicati in termini prescrittivi dalle Indicazioni Nazionali 2012 in esito aipercorsi della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di Igrado; detti traguardi di competenza rappresentano i termini di riferimento per il processodi valutazione delle competenze acquisite dagli alunni, certificate alla fine della classequinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria di I grado.L’intero percorso degli alunni all’interno dell’Istituto, pertanto, è finalizzato all’acquisizionedelle competenze delineate dalle IN 2012 nel Profilo dello studente al termine del primociclo di istruzione, il quale costituisce il punto di riferimento per l’attuazione del curricolo eper lo svolgimento dell’attività didattica da parte dei docenti.
Nell’a.s. 2016/17 il Collegio dei Docenti, su proposta del Dirigente scolastico, ha approvatol’istituzione di una commissione formata da due docenti per ciascun plesso delle scuoleprimarie incaricata di riesaminare i curricoli cittadini al fine di identificarne i nucleiessenziali da sviluppare omogeneamente nelle scuole primarie dell’Istituto, elaborandoaltresì dei modelli di prove comuni da svolgere nelle classi terze e quarte, dirette apromuovere l’adozione di metodi e criteri di valutazione comuni.
4.2 Inclusione e differenziazione
L’integrazione degli allievi stranieri
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L'Istituto sperimenta l’educazione interculturale come una dimensione trasversale cheinveste l’intero ambito educativo; promuove una didattica interculturale incentrata sulcontinuo confronto tra identità, alterità e diversità per conoscere e valorizzare le differenze,creare legami con l’altro, favorire rispetto e conoscenza reciproca, allo scopo di realizzareun dialogo interculturale che faciliti l’integrazione e la pari opportunità, che aiuti a superarel'etnocentrismo, gli stereotipi, la paura del diverso.Specifiche azioni mirate valorizzano inoltre la lingua e la cultura di appartenenza. L'Istitutofavorisce, attraverso l’educazione interculturale, lo sviluppo del pensiero critico nellaconsapevolezza dell'esistenza della differenza, del confronto, della discussione finalizzataad una reciproca conoscenza.Le attività interculturali, di accoglienza e mediazione per alunni stranieri si propongono didiffondere, consolidare e documentare le prassi che sostengono l’integrazione degli alunnistranieri e la crescita in senso interculturale di tutti gli alunni, attraverso percorsi pensati,progettati e realizzati dalle scuole. Per facilitare l'accoglienza e l'integrazione degli allievi con radici culturali e lingue diversel'Istituto declina in tutte le sue fasi il Protocollo d'Accoglienza della città di Udine chedelinea specifiche indicazioni e strategie di accoglienza, inserimento ed integrazioneriguardo a: l’aspetto amministrativo-burocratico (iscrizione, documentazione richiesta)
l’aspetto educativo-didattico (prima conoscenza: verifica conoscenze pregresse,
inserimento nella classe/criteri) l’aspetto relazionale e sociale (processo d'integrazione, inclusione in laboratori di L2).
La docente titolare di Funzione Strumentale per l’integrazione / orientamento / promozione
del successo formativo degli alunni stranieri, d’intesa e in collaborazione con i docenticoordinatori dei diversi plessi dell'Istituto, cura il monitoraggio del Protocollo d’Accoglienzaed elabora specifici percorsi linguistici-interculturali.Vengono implementati, da insegnati dell'Istituto specializzati o formati o appartenenti all'arealinguistico-umanistica, in orario curricolare ed extracurricolare Laboratori di L2 italiano comelingua seconda di: Prima Accoglienza, rivolti agli alunni N.A.I. (neo arrivati in Italia) che non
padroneggiano ancora la lingua della comunicazione Seconda Accoglienza, rivolti agli alunni che hanno superato la fase dell’emergenza, ma
che devono ancora approfondire la conoscenza dell’italiano sotto l’aspetto linguistico-grammaticale
Seconda Accoglienza / Lingua delle discipline, rivolto agli alunni che devono
impossessarsi della terminologia specifica delle discipline ed elaborare un propriometodo di studio.
Recupero/consolidamento: rivolti anche ad alunni con cittadinanza italiana.
L ’integrazione degli allievi diversamente abili
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Nell’Istituto risultano iscritti allievi diversamente abili seguiti da docenti di sostegnospecializzati che operano con continuità nell’ambito dei tre ordini scolastici. L’integrazionedegli allievi viene intesa come un progetto sia individuale che sociale. I principi a cui ci siispira sono quelli di una scuola inclusiva, intesa come comunità educante, culturale esociale integrante in grado di trasformare le differenze in risorse, orientata a formulare unprogetto educativo coerente ove tutte le componenti coinvolte siano corresponsabili ecompartecipi delle azioni, delle scelte e delle progettualità attivate.Il clima che si intende realizzare è quello di una comunità scolastica attenta alla relazione,alla comunicazione, alla partecipazione democratica, basato sulla collaborazione tradirigente, docenti, personale ATA, famiglia, territorio.Si opera per individualizzare i percorsi di apprendimento, differenziare la didattica,personalizzare le relazioni e gli atteggiamenti educativi nei confronti di ciascun allievoadottando prassi condivise di carattere: Amministrativo burocratico (documentazione necessaria).
Comunicativo e relazionale (prima conoscenza).
Educativo/didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe
pedagogica e didattica, attività di continuità tra i diversi ordini di scuola infanzia –primaria - secondaria I grado, iniziative di collaborazione con le famiglie).
Sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per la
costruzione di “progetti di vita”).
All’interno del contesto socio-educativo-didattico, si ritiene fondamentale quindi operare insinergia con la famiglia, i docenti curricolari, gli specialisti e tutti gli operatori, al fine diattuare un percorso educativo e didattico efficace nei confronti di tutti gli alunni con bisognieducativi speciali.
Per favorire lo sviluppo dell’autonomia personale e scolastica e curare gli aspettirelazionali e di comunicazione, nell’Istituto sono presenti alcune figure professionali comeeducatori, assistenti alla persona e operatori specializzati assegnati, su richiesta delDirigente, dagli Enti Locali per l’attuazione degli obiettivi indicati nel P.E.I. (art. 13 comma 3della Legge 104/92). Una particolare opportunità formativa è costituita da progetti specificiche prevedono attività di integrazione attraverso esperienze grafico-espressive, motorie, didrammatizzazione e sportive per intere classi o per gruppi di allievi. Nei diversi contesti operativi l’attenzione è rivolta al modo di procedere del singolo allievoallo scopo di consentire, da un lato, l’interazione con compagni ed insegnanti, dall’altro,l’acquisizione di abilità e competenze adeguate alle potenzialità di ciascuno per ilraggiungimento della più ampia autonomia possibile e di una piena integrazione comepersona.
L ’integrazione degli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento (D.S.A.)
Per quanto riguarda gli alunni per i quali siano riconosciuti e certificati disturbi specifici diapprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) definiti con la sigla DSA,l’Istituto si impegna a mettere in atto opportuni adattamenti della didattica finalizzati a
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rendere meno gravoso il percorso scolastico, ponendo particolare attenzione alla sferarelazionale nei confronti del discente e della famiglia e promuovendo un apprendimentosereno e inclusivo.È presente nella scuola, quale punto di riferimento e supporto informativo per docenti egenitori, un referente di Istituto (Funzione Strumentale) per la problematica connessa aiDisturbi Specifici di Apprendimento.
Le azioni previste si possono così sintetizzare.
Attivazione di percorsi per l’individuazione precoce degli allievi con disturbi specifici diapprendimento.Acquisizione della diagnosi: la diagnosi, presentata dalla famiglia al momentodell’iscrizione, viene acquisita dalla segreteria ed inserita nel fascicolo personaledell’alunno; istituita un’anagrafe a livello di Istituto, viene garantita la circolazione delleinformazioni, che sono rese note ai docenti coordinatori di classe delle diverse scuole. Elaborazione e sottoscrizione del Piano Didattico Personalizzato (PDP): sulla base delleindicazioni fornite dagli specialisti e allegate alla diagnosi, per ciascun alunno vieneelaborata una programmazione individualizzata che prevede strumenti compensativiopportunamente calibrati e misure dispensative per raggiungere gli obiettivi didattici; taledocumento viene presentato alla famiglia per la condivisione e l’accettazione.Esami di Stato: nello svolgimento delle prove d’esame, sia scritte che orali, sono adottatigli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei utilizzati in corso d'anno, senzache le modalità di esecuzione della prova ne alterino il risultato; nelle prove scritte di linguastraniera, in particolare, è previsto di riservare maggiore considerazione per lecorrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta.Prove INVALSI: può essere predisposta una versione informatizzata delle prove; sonoammessi strumenti dispensativi e misure compensative (se previsti); è consentito losvolgimento in un locale differente da quello utilizzato per gli allievi della classe (in caso diprova informatizzata o per consentire la lettura ad alta voce della prova da parte di uninsegnante); è possibile prevedere per lo svolgimento delle prove un tempo aggiuntivo; sele prove standardizzate non sono ritenute adatte a un allievo con DSA in ragione dellanatura e della specificità del disturbo stesso, è possibile dispensare lo studente dallosvolgimento delle stesse.
L’organizzazione generale delle attività dirette a favorire l’inclusione degli alunni disabili edegli alunni con DSA trova espressione nel Piano Annuale per l’Inclusione (PAI).
Alunni con bisogni educativi speciali (BES) - D.M. del 27/12/2012, C.M. n. 8 del 6 marzo2013, nota n. prot. 1551 del 27/06/2013
L’acronimo BES sta ad indicare gli alunni per i quali va applicato il principio dellapersonalizzazione dell’insegnamento, in un’ottica di inclusione sul piano formativo, conl’obiettivo di ottenere il massimo potenziale di apprendimento e di partecipazione. “Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni EducativiSpeciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali,
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rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta»(Direttiva del 12 dicembre 2012)L’Istituto, in linea con le disposizioni ministeriali in materia, predispone strumenti diindividuazione degli alunni con bisogni speciali e adotta per essi gli strumenti più idoneiper affrontare con serenità ed in modo proficuo l’esperienza scolastica.
I criteri per l’Individuazione degli alunni BES (non rientranti in L. 104/92 e L. 170/2010)sono i seguenti: alunni non in possesso di alcuna certificazione, con difficoltà di apprendimento e di
comportamento, rilevate dalla Scuola in base a considerazioni pedagogiche edidattiche, segnalate alla famiglia
alunni con disturbi specifici dell’età evolutiva certificati da medici specialisti anche
privati alunni con scarso rendimento scolastico segnalati dai Servizi sociali, stranieri
neoarrivati
Il team docente/consiglio di classe individuati gli alunni BES attua i seguenti protocolli:
In presenza di certificazione:
1. valutazione della documentazione2. individuazione dell’allievo BES e delibera del Consiglio di Classe/Team3. redazione PDP4. accettazione del PDP da parte della famiglia controfirmato da Dirigente e team
docente/consiglio di classe5. attuazione del piano6. valutazione/verifica del raggiungimento degli obiettivi in itinere con i soggetti
coinvolti7. adeguamenti del piano 8. verifica finale del raggiungimento degli obiettivi
In assenza di certificazione
1. Somministrazione di un protocollo valutativo d’Istituto2. Individuazione dell’allievo BES e delibera del Consiglio di Classe/Team3. Incontro con la famiglia 4. Eventuale parere di uno specialista concordato con la famiglia5. Redazione PDP6. Accettazione del PDP da parte della famiglia controfirmato da Dirigente e team
docente/consiglio di classe 7. Attuazione del piano da parte di tutti i soggetti coinvolti8. Valutazione/verifica del raggiungimento degli obiettivi in itinere con i soggetti
coinvolti9. Adeguamenti del piano
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10.Verifica finale del raggiungimento degli obiettivi
Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) ha valenza annuale, rappresenta uno strumento diaiuto agli alunni e anche alle famiglie nella gestione del percorso didattico condiviso,nell’intento di superare le difficoltà. È volto a contrastare e risolvere le situazioni disvantaggio e la dispersione scolastica. La sua caratteristica principale è il carattere ditemporaneità, non è prevista una modalità differenziata di valutazione finale.Nel caso di studenti in situazione di svantaggio il PDP viene tarato secondo le seguentimodalità: gli obiettivi specifici di apprendimento sono commisurati alle effettive possibilità e
bisogni dell’alunno prevede il coinvolgimento della scuola, della famiglia ma anche dei servizi sociali ed
eventuali altre agenzie educative extrascolastiche del territorio.
La scuola procede in ogni caso alla stesura del PDP anche in assenza di consenso daparte della famiglia. Il team docenti allegherà al PDP un Verbale ove si specifica che lafamiglia non ha dato il consenso e se ne assume pertanto la responsabilità. Diconseguenza il progetto non verrà attuato e l'alunno verrà valutato con gli strumenti e lemodalità previste per la classe di appartenenza.
4.3 Continuità e orientamento
La continuità investe l’intero sistema educativo di base, dai nidi alla scuola secondaria di IIgrado e garantisce il diritto dell’alunno a un percorso formativo organico e completoprevenendo le difficoltà dei passaggi fra i diversi ordini di scuola.
Con riferimento alla delega presente nella Legge 107/2015 relativa al Sistema Integrato dieducazione e istruzione 0-6, l’Istituto, in collaborazione con l'Assessorato all'Istruzione delComune di Udine, da anni promuove la continuità con i nidi di appartenenza territoriale perfavorire un sereno inserimento dei bambini nelle proprie scuole dell'Infanzia.Da lungo tempo è attivo un gruppo di lavoro formato da insegnanti di scuole dell'infanziaStatali e non, da educatrici dei nidi comunali e privati presenti sul territorio, cheinteragiscono per costituire una rete di collaborazione e condivisione di intenti e percorsididattici finalizzati alla continuità verticale.Il gruppo di lavoro organizza nel mese di novembre di ogni anno scolastico unaconferenza dal titolo “Sarò grande Io” in cui vengono presentate le scuole dell'infanzia delComune e dell'Istituto. Alla conferenza sono invitati tutti i genitori che devono iscrivere ifigli alla scuola dell'infanzia.
Nell'Istituto, inoltre, una specifica commissione ha il compito di promuovere la condivisionedi metodi e strumenti di insegnamento e di progettazione, per costruire un linguaggiocomune tra i docenti delle scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. In questoambito gli alunni vengono guidati gradualmente a conoscere l’organizzazione scolastica
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negli anni ponte. I docenti dei diversi ordini attraverso appositi incontri si scambianoinformazioni relative agli alunni per un’equilibrata formazione delle classi prime.Vengono inoltre realizzati scambi di esperienze, laboratori espressivi, visite alle scuole diordine superiore per rendere continuo il percorso formativo, in particolare negli anni dipassaggio da un grado all’altro.Nel periodo delle nuove iscrizioni sono previste giornate di scuole aperte per le famiglieper far conoscere le modalità organizzative e operative attivate nei plessi. L’azioneinformativa è completata con la distribuzione di materiali che illustrano l’organizzazionescolastica, l’orario, le finalità, le collaborazioni e i progetti che le singole scuole attuano.Per quanto riguarda le iniziative di orientamento, esse sono parte integrante dell'attivitàformativa. Nella scuola secondaria di primo grado tali iniziative si avvalgono di un gruppodi lavoro appositamente costituito.
Le aree fondamentali su cui l’orientamento si imposta sono essenzialmente tre: la conoscenza di sé, come riconoscimento delle caratteristiche personali,
consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza, rafforzamento dell’autostima perindividuare e valutare realisticamente abilità, competenze e attitudini;
lo sviluppo di abilità decisionali, come acquisizione di un corretto metodo di scelta; la conoscenza degli itinerari formativi per formulare scelte consapevoli, ragionate,
autonome e personali.
La scuola secondaria di primo grado integra le attività di orientamento organizzando stageper gli alunni del terzo anno presso gli istituti di istruzione secondaria di II grado.
4.4 Progettazione curricolare e per il potenziamento dell’offerta formativa
I progetti didattici costituiscono un aspetto qualificante dell’offerta dell'Istituto e sono direttial perseguimento dei seguenti obiettivi formativi prioritari 2:
- valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolareriferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea;
- potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;- sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e ildialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché dellasolidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
- potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stiledi vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allosport;
- sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensierocomputazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
- potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
2 Cfr. L. 107/2015, art. 1, c. 7.
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- prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione edel bullismo, anche informatico;
- potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisognieducativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con ilsupporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delleassociazioni di settore;
- valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in gradodi sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,comprese le organizzazioni del terzo settore;
- promozione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni, sia inpercorsi di recupero delle eventuali difficoltà, sia di valorizzazione delle eccellenze;
- alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come L2 attraverso corsi e laboratoriper studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche incollaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità diorigine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
- promozione dello “star bene a scuola”.
AREE PROGETTUALI
Le proposte progettuali - formulate dai docenti in ciascun anno scolastico in base agliobiettivi didattici e formativi di volta in volta individuati - si inquadrano nelle seguenti areetematiche:
A. AREA LINGUAGGI ESPRESSIVI (arte, musica, teatro, …)B. AREA LINGUE STRANIERE E MINORITARIEC. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICAD. AREA SPORT, BENESSERE, CORRETTI STILI DI VITAE. AREA ARRICCHIMENTO CULTURALEF. AREA PREVENZIONE – CONTRASTO DISAGIO – INCLUSIONEG. AREA TECNOLOGICAH. ISTRUZIONE DOMICILIARE
Per ciascun anno scolastico del triennio 2016/19 i progetti attivati nell’Istituto sonodisponibili per la consultazione sul sito dell’Istituto.
I progetti approvati dal Collegio dei Docenti per l’a.s. 2017/18 sono allegati al presentedocumento e ne costituiscono parte integrante.
Con specifico riferimento all'Area D - Sport, benessere, corretti stili di vita si ritienesignificativo segnalare che nel triennio 2016-19 l'Istituto ha inteso dare continuità allasperimentazione attivata nell’a.s. 2015/16 con l'avvio di un classe prima della scuolasecondaria di I grado ad indirizzo sportivo, con l'obiettivo di rendere gradualmentestabile un'intera sezione; l’andamento delle iscrizioni per l’a.s. 2016/17 non ha consentitola formazione di una nuova classe prima ad indirizzo sportivo e, pertanto, la
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sperimentazione attivata nell’a.s. 2015/16 proseguirà per continuità limitatamente allaclasse seconda nell’a.s. corrente e alla classe terza nell’a.s. 2017/18.
La difficoltà incontrata nella realizzazione dell’obiettivo di rendere gradualmente stabileun'intera sezione risente – oltre che del modesto interesse per la proposta dimostrato dallefamiglie in fase di iscrizione – della mancata assegnazione nel quadro dell’organico dipotenziamento di cui alla L. 107/2015 della risorsa professionale aggiuntiva richiesta (1docente della classe di concorso A030 - Educazione fisica).
4.5 Strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento
L’articolo 6 del D. Lgs. n. 62/2017, comma 3, prevede che “Nel caso in cui le valutazioniperiodiche o finali delle alunne e degli alunni evidenzino carenze nell’acquisizione deilivelli di apprendimento in una o più discipline, l’Istituzione scolastica, nell’ambitodell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento deilivelli di apprendimento”.
L’Istituto Comprensivo I Udine, allo scopo di promuovere il successo formativo e ilbenessere a scuola degli alunni, attua le seguenti strategie:
Controllo sistematico dei lavori prodotti a casa e in classe; Valorizzazione dei minimi progressi per accrescere l’autostima; Potenziamento dei rapporti scuola-famiglia; Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti; Esercitazioni di fissazione/consolidamento delle conoscenze; Assiduo controllo dell'apprendimento con frequenti verifiche e richiami; Percorsi didattici alternativi o personalizzati.
Scuola Primaria
Nella scuola primaria costituisce prassi consolidata la predisposizione e la condivisione daparte del team docenti di mirati interventi di supporto da attivare, individualizzati o perpiccoli gruppi.
Scuola secondaria di I grado
Per quanto riguarda la scuola secondaria di I grado è prevista, oltre alle strategie sopraindicate, la realizzazione delle seguenti tipologie di intervento, adottate a livello di Istituto edeliberate dai singoli Consigli di classe:
Tipologia CaratteristicheRecuperoautonomo
È riservato agli alunni giudicati in grado di raggiungereautonomamente gli obiettivi minimi disciplinari, a motivo dellascarsa gravità e/o diffusione delle carenze rilevate, specie seattribuibili a un inadeguato impegno nello studio personale.Il docente definisce un percorso di attività, comprensivo diconsegne di lavoro, prescrizione di esercitazioni, eventuali materialidi supporto e ogni altra indicazione utile. Il ricorso alla modalità
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dello studio individuale autonomo costituisce scelta prioritaria neicasi in cui le difficoltà riscontrate siano da imputare palesemente aimpegno personale assente o fortemente inadeguato
Recupero in itinerein orario curricolare
Il docente del Consiglio di classe programma e svolge l’attività direcupero dell’alunno in orario curricolare. È modalità opportunaqualora le difficoltà incontrate da un numero significativo di alunniconsentano l’articolazione dei medesimi in gruppi omogenei dilivello. Il docente predispone attività differenziate per tutti gli alunni,prevedendo, per quelli che non sono interessati alla dimensione delrecupero, attività con finalità di consolidamento e approfondimento.Può essere realizzato adottando strategie di apprendimentocooperativo, anche affidando funzioni di supporto o di tutoring aglialunni che hanno raggiunto adeguati livelli di competenza.
Pausa didattica
Il singolo docente o più docenti del consiglio di classe prevedono lasospensione transitoria dell’attività curricolare ordinaria, persviluppare nuovamente i segmenti curricolari, nei quali si sonoevidenziate delle lacune per il gruppo classe, utilizzando lemetodologie più appropriate, senza variazioni dell’orario ordinariodelle lezioni.
Corsi di recupero inorario pomeridiano
Fatta salva la necessaria copertura finanziaria, sono deliberati dalconsiglio di classe in presenza di gruppi di alunni che manifestinodifficoltà di una certa rilevanza. Sono tenuti da docenti dell’istituto o,in assenza di disponibilità, da personale esterno individuato aseguito di specifico avviso di selezione.
Una volta concluse le azioni di recupero predisposte dai consigli di classe, a prescinderedalle modalità adottate, tutti gli alunni per cui erano state riscontrate lacunenell’acquisizione dei livelli di apprendimento vanno sottoposti a verifiche formali, volte adaccertare il superamento delle carenze riscontrate e i livelli di competenza acquisiti.Le verifiche possono essere, in coerenza con le specificità di ogni disciplina, scritte oscrittografiche e/o orali; in ogni caso, sia le verifiche che i giudizi valutativi cui danno luogodevono essere documentati. I giudizi espressi dai docenti costituiscono occasione perdefinire eventuali ulteriori forme di recupero o sostegno.
4.6 Valutazione degli apprendimenti nella scuola secondaria di I grado –corrispondenza livelli di apprendimento-voti
Ai sensi dell’art. 2, c. 2, del D. Lgs. n. 62/2017 “La valutazione (…) è effettuata dai docentinell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalitàdefiniti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa”. A taleriguardo, si riporta di seguito il prospetto delle corrispondenze fra descrittori dei livelli diapprendimento e voti per la scuola secondaria di I grado.
DESCRITTORI VOTOConoscenze incomplete e molto frammentarie. Scarsa o nessuna capacità espositiva e assenza dei linguaggi specifici. Metodo di studio disordinato e del tutto inefficace. Mancanza di applicazione degli apprendimenti.
4
Conoscenze incomplete e lacunose. Incerta capacità espositiva e uso 5
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improprio dei linguaggi specifici. Metodo di studio disordinato. Saltuaria applicazione degli apprendimenti.Sufficiente possesso delle conoscenze, associato a modeste capacità espositive. Sufficiente capacità di riconoscere i problemi essenziali. Metododi studio non ancora autonomo. Applicazione sufficiente degli apprendimenti.
6
Conoscenza adeguata dei contenuti. Discreta capacità espositiva e di operare collegamenti. Metodo di studio abbastanza efficace. Applicazione degli apprendimenti a contesti nuovi, anche se talvolta con qualche incertezza.
7
Conoscenze complete. Buone capacità di esposizione e autonomia nell'operare collegamenti. Padronanza dei linguaggi specifici. Metodo di studio autonomo. Applicazione generalmente corretta degli apprendimenti in contesti nuovi.
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Conoscenze complete e approfondite. Ottime capacità espositive con rielaborazione personale e padronanza dei linguaggi specifici. Metodo di studio efficace. Applicazione corretta degli apprendimenti in contesti nuovi.
9
Conoscenze complete, approfondite ed organiche. Brillanti capacità espositive e di rielaborazione critica, associata a sicura padronanza dei linguaggi specifici. Metodo di studio efficace e personale. Applicazione corretta ed originale degli apprendimenti in contesti nuovi.
10
4.7 Valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria – corrispondenzalivelli di apprendimento-voti
Ai sensi dell’art. 2, c. 2, del D. Lgs. n. 62/2017 “La valutazione (…) è effettuata dai docentinell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalitàdefiniti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa”. A taleriguardo, si riporta di seguito il prospetto delle corrispondenze fra descrittori dei livelli diapprendimento e voti per la scuola primaria.
DESCRITTORI VOTONon adeguato raggiungimento degli obiettivi didattici.Scarsa autonomia negli apprendimenti.
5
Parziale raggiungimento degli obiettivi didattici.Utilizzo guidato degli apprendimenti in contesti analoghi.
6
Adeguato raggiungimento degli obiettivi didattici.Utilizzo degli apprendimenti in contesti analoghi.
7
Pieno raggiungimento degli obiettivi didattici.Utilizzo degli apprendimenti in contesti diversi.
8
Completo raggiungimento degli obiettivi didattici.Piena autonomia nell’utilizzo degli apprendimenti in contesti diversi.
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Completo e consapevole raggiungimento degli obiettivi didattici.Piena autonomia nell’utilizzo degli apprendimenti in contesti diversi con l’apporto di contributi personali.
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4.8 Valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria – corrispondenzaobiettivi-voti - Alunni disabili (l. 104/92)
Rilievo Voto Modalità di raggiungimento dell’obiettivoObiettivo non raggiunto 5 Mancata consegna, comportamento oppositivo, altro...Obiettivo parzialmente raggiunto 6 GuidatoObiettivo raggiunto in parte 7 Con prompt inizialeObiettivo parzialmente raggiunto 8 In autonomiaObiettivo raggiunto 9 In autonomiaObiettivo pienamente raggiunto 10 Generalizzato nei diversi contesti
Essendo Il PEI esplicitato per obiettivi, si considerano gli stessi come sintesi diconoscenze e abilità.
4.9 Criteri per la valutazione del comportamento nella scuola primaria
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
CONVIVENZACIVILE
Assume sempre comportamenti corretti per la sicurezza propria ed altrui.Rispetta sempre le persone, le cose e gli spazi frequentati.
ComportamentoLODEVOLE
RISPETTODELLE REGOLE
Rispetta sempre le regole per la convivenza civile.
RESPONSABILITÀSi assume sempre la responsabilità dei propri comportamenti.
RELAZIONALITÀ
Adegua sempre la propria modalità di relazione a seconda dell’interlocutore e della situazione: distingue la relazione tra pari da quella con gli adulti; assume atteggiamenti collaborativi.Rispetta sempre le opinioni altrui: ascolta e non denigra né prevarica l’interlocutore.
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
CONVIVENZACIVILE
Assume generalmente comportamenti corretti per la sicurezza propria ed altrui.Rispetta generalmente le persone, le cose e gli spazi frequentati.
RISPETTODELLE REGOLE
Rispetta generalmente le regole per la convivenza civile.
RESPONSABILITÀ Si assume generalmente la responsabilità dei propri comportamenti.
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ComportamentoADEGUATO
RELAZIONALITÀ
Adegua generalmente la propria modalità di relazione a seconda dell’interlocutore e della situazione: distingue la relazione tra pari da quella con gli adulti; assume atteggiamenti collaborativi.Rispetta generalmente le opinioni altrui: ascolta e non denigra né prevarica l’interlocutore.
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
CONVIVENZACIVILE
Assume a volte comportamenti corretti per la sicurezza propria ed altrui.Rispetta a volte le persone, le cose e gli spazi frequentati.
ComportamentoNON SEMPREADEGUATO
RISPETTODELLE REGOLE
Rispetta a volte le regole per la convivenzacivile.
RESPONSABILITÀSi assume a volte la responsabilità dei propri comportamenti.
RELAZIONALITÀ
Adegua a volte la propria modalità di relazione a seconda dell’interlocutore e della situazione: distingue la relazione tra pari da quella con gli adulti; assume atteggiamenti collaborativi.Rispetta a volte le opinioni altrui: ascolta enon denigra né prevarica l’interlocutore.
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
CONVIVENZACIVILE
Assume quasi mai/mai comportamenti corretti per la sicurezza propria ed altrui.Rispetta quasi mai/ mai le persone, le cosee gli spazi frequentati.
ComportamentoINADEGUATO
RISPETTODELLE REGOLE
Rispetta quasi mai/mai le regole per la convivenza civile.
RESPONSABILITÀSi assume quasi mai/mai la responsabilità dei propri comportamenti.
RELAZIONALITÀ
Adegua quasi mai/mai la propria modalità di relazione a seconda dell’interlocutore e della situazione: non distingue la relazione tra pari da quella con gli adulti; non assume atteggiamenti collaborativi.Rispetta quasi mai/mai le opinioni altrui: non ascolta, denigra e/o prevarica l’interlocutore.
4.10 Criteri per la valutazione del comportamento nella scuola secondaria di Igrado
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Ai sensi dell’art. 2, c. 5, del D. Lgs. n. 62/2017 “La valutazione del comportamentodell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudiziosintetico riportato nel documento di valutazione”. Pertanto, dal corrente a.s, anche nellascuola secondaria di I grado, la valutazione del comportamento non avviene più mediantevoto numerico, bensì attraverso la formulazione di un giudizio; l’Istituto aggiorna leprocedure alle nuove prescrizioni in materia di valutazione e adotta i criteri per lavalutazione del comportamento degli alunni della scuola secondaria di I grado sintetizzatinel prospetto seguente.
INDICATORI DESCRITTORI GIUDIZIO VALUTAZIONENel corso del quadrimestre/anno scolastico l’alunno/a ha mantenuto un comportamento molto positivo, evidenziando:
comportamentoMOLTO
POSITIVO
CONVIVENZACIVILE
Assumere comportamenticorretti per la sicurezza, lasalute propria e altrui e per ilrispetto delle persone, dellec o s e , d e i l u o g h i edell’ambiente.Individuare e distinguere chiè fonte di autorità e diresponsabilità, i principaliruoli nei diversi contesti
Pieno rispetto delle persone e ordine e cura della propria postazione e degli ambienti e materiali della Scuola
RISPETTO DELLE REGOLE
Comprendere il significatod e l l e r e g o l e p e r l ac o n v i v e n z a s o c i a l e erispettarle.
Pieno e consapevole rispetto delle regolestabilite e del Regolamento d’Istituto
PARTECIPAZIONE
A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria
Partecipazione attiva e propositiva alla vitadella classe e alle attività scolastiche
RESPONSABILITÀ Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo. Assumere e portare a termine compiti e iniziative.
Assunzione consapevole e piena dei propri doveri scolastici; attenzione e puntualità nello svolgimento di compiti e/o attività assegnati o prescelte
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RELAZIONALITÀ
Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democraziae della cittadinanza.Rispetto delle diversità, confronto responsabile e dialogo
Atteggiamento attento, leale ecollaborativo nei confronti di adulti e pari
INDICATORI DESCRITTORI GIUDIZIO VALUTAZIONENel corso del quadrimestre/anno scolastico l’alunno/a ha mantenuto un comportamento responsabile, evidenziando:
comportamentoRESPONSABILE
CONVIVENZACIVILE
Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente.Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, i principali ruoli nei diversi contesti
Rispetto delle persone e ordine e cura della propria postazione e in generale degli ambienti e materiali della Scuola
RISPETTO DELLE REGOLE
Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.
Rispetto delle regole stabilite e delRegolamento d’Istituto
PARTECIPAZIONE
A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria
Partecipazione attiva alla vita dellaclasse e alle attività scolastiche
RESPONSABILITÀ Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo. Assumere e portare a termine compiti e iniziative.
Assunzione dei propri doveri scolastici;puntualità nello svolgimento di quelliextrascolastici
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RELAZIONALITÀ
Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democraziae della cittadinanza.Rispetto delle diversità, confronto responsabile e dialogo
Atteggiamento attento e leale neiconfronti di adulti e pari
INDICATORI DESCRITTORI GIUDIZIO VALUTAZIONENel corso del quadrimestre/anno scolastico l’alunno/a ha mantenuto un comportamento non sempre adeguato, evidenziando:
comportamentoNON SEMPRE
ADEGUATO
CONVIVENZACIVILE
Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente.Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, i principali ruoli nei diversi contesti
Talvolta mancanza dirispetto verso le persone, gli ambienti e i materiali della Scuola
RISPETTO DELLE REGOLE
Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.
Rispetto parziale delle regole stabilite e del Regolamento d'Istituto con richiami e/o note disciplinari scritte
PARTECIPAZIONE
A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria
Partecipazione discontinua alla vitadella classe e alle attività scolastiche
RESPONSABILITÀ Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo. Assumere e portare a termine compiti e iniziative.
Parziale adempimento dei propri doveriscolastici; discontinuità e/o settorialità nello svolgimento delle attività proposte
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RELAZIONALITÀ
Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democraziae della cittadinanza.Rispetto delle diversità, confronto responsabile e dialogo
Atteggiamento non sempre adeguato neiconfronti di adulti e pari
INDICATORI DESCRITTORI GIUDIZIO VALUTAZIONENel corso del quadrimestre/anno scolastico l’alunno/a ha mantenuto un comportamento inadeguato, evidenziando:
comportamentoINADEGUATO
CONVIVENZACIVILE
Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente.Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, i principali ruoli nei diversi contesti
Scarso rispetto dellepersone;danneggiamenti aglia m b i e n t i e / o a im a t e r i a l i d e l l aScuola.
RISPETTO DELLE REGOLE
Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.
Continue e reiterateinosservanze delleregole stabilite e delRegolamentod'Istituto; irrogazioned i p rovved imen t id i sc ip l i na r i qua l il’allontanamentodalle lezioni
PARTECIPAZIONE
A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria
Mancatapartecipazione allavita della classe ea l l e a t t i v i t àscolastiche
RESPONSABILITÀ Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo. Assumere e portare a termine compiti e iniziative.
Inadempimento deidoveri scolastici edextra-scolastici(mancatosvolgimento del lec o n s e g n e n e l l ag e n e r a l i t à d e l l ediscipline)
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RELAZIONALITÀ
Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democraziae della cittadinanza.Rispetto delle diversità, confronto responsabile e dialogo
Atteggiamentogravemente scorrettonei confronti di adultie/o pari
4.11 Criteri per la valutazione Insegnamento Religione Cattolica (IRC) eAttività Alternative IRC
CRITERI DI VALUTAZIONE IRC GIUDIZIOL’attenzione è stata superficiale, la partecipazione alle attività eal dialogo educativo è stato occasionale e poco proficua. Laconoscenza e la comprensione degli argomenti trattati risultanoinsufficienti.
Insufficiente
L’impegno è stato discontinuo. La partecipazione e l’interessealle attività e al dialogo educativo sono stati settoriali. Laconoscenza e la comprensione degli argomenti trattati risultanosufficienti.
Sufficiente
L’impegno e la partecipazione alle attività e al dialogoeducativo sono stati nel complesso soddisfacenti. L’alunno hadimostrato una discreta capacità di rielaborare gli argomentiproposti.
Buono
L’impegno e la partecipazione alle attività e al dialogoeducativo sono stati soddisfacenti. L’alunno ha dimostrato unaapprezzabile capacità di rielaborare gli argomenti proposti.
Distinto
L’impegno è stato proficuo e costante. L’alunno ha partecipatoalle attività e al dialogo educativo in modo attivo apportandocontributi pertinenti e personali. Ha dimostrato un buoninteresse e una ottima capacità di rielaborare gli argomentiproposti.
Ottimo
Il voto dell’insegnante di IRC, per chi se ne avvale, se determinante per l’ammissione allaclasse successiva o all’esame, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.
CRITERI DI VALUTAZIONE ATTIVITÀ ALTERNATIVE A IRC GIUDIZIOL’impegno è mancato. L’attenzione dimostrata è stata superficiale, la par-tecipazione alle attività e al dialogo educativo è stata occasionale e poco proficua.
Insufficiente
L’impegno è stato accettabile. La partecipazione alle attività e al dialogo educativo è stata abbastanza continua; l’interesse dimostrato è stato so-stanzialmente positivo.
Sufficiente
La partecipazione alle attività e al dialogo educativo è stata nel complessosoddisfacente; ha dimostrato una discreta capacità di rielaborare in modo critico gli argomenti proposti.
Buono
La partecipazione alle attività e al dialogo educativo è stata molto buona; ha dimostrato una apprezzabile capacità di rielaborare in modo critico gli argomenti proposti.
Distinto
L’impegno è stato proficuo. La partecipazione alle attività e al dialogo edu- Ottimo
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cativo è stata attiva; ha dimostrato un interesse alto nonché una ottima capacità di rielaborare in modo critico gli argomenti proposti.
Il voto dell’insegnante di Attività alternativa a IRC, per chi se ne avvale, se determinante per l’ammissione alla classe successiva o all’esame, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.
4.12 Criteri per la non ammissione alla classe successiva
SCUOLA PRIMARIA
Ai sensi dell’art. 3, c. 3, del D. Lgs. 62/2017, nella scuola primaria “I docenti della classe insede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna ol'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specificamotivazione”.
La non ammissione alla classe successiva va intesa: come finalizzata alla costruzione di condizioni per attivare/riattivare un processo positi-
vo in relazione agli apprendimenti, con tempi più lunghi e adeguati ai ritmi individuali;
come evento partecipato dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno/a, an-che in riferimento alla classe di futura accoglienza;
come evento eccezionale, comunque subordinato alla preventiva adozione di docu-mentati interventi di recupero e/o sostegno che non si siano rivelati efficaci.
I docenti della classe, in sede di scrutinio finale, potranno non ammettere gli alunni allaclasse successiva con decisione assunta all’unanimità, in casi di eccezionale gravitàladdove ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni: assenza o gravi carenze nelle conoscenze e abilità propedeutiche all’acquisizione di
apprendimenti successivi (letto-scrittura, calcolo, logica matematica);
assenza di miglioramenti nei processi di acquisizione di conoscenze e abilità malgradol’attivazione di interventi di supporto specifici ed individualizzati/ personalizzati;
gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di stimoli individualizzati/personalizzati, relativamente alla partecipazione, alla responsabilità e all’impegno;
puntuale informazione e condivisione con la famiglia del percorso didattico e delle fina-lità formative della non ammissione alla classe successiva.
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Ai sensi dell’art. 6, c. 2, del D. Lgs. 62/2017, nella scuola secondaria di I grado “Nel casodi parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, ilconsiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione allaclasse successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo”.
La non ammissione alla classe successiva va intesa: come finalizzata alla costruzione di condizioni per attivare/riattivare un processo positi-
vo in relazione agli apprendimenti, con tempi più lunghi e adeguati ai ritmi individuali;
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come evento partecipato dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno/a, an-che in riferimento alla classe di futura accoglienza;
come evento comunque subordinato ad analisi e monitoraggio della situazionedell’alunno/a effettuate dal Consiglio di Classe nelle riunioni periodiche alla preventivaadozione di documentati interventi di recupero e/o sostegno che non si siano rivelati ef-ficaci.
Il Consiglio di Classe valuta preliminarmente il complessivo processo di maturazione diciascun/a alunno/a negli apprendimenti, considerandone la situazione di partenza etenendo conto in particolare: • di eventuali PDP / PEI elaborati ed approvati;
• di condizioni soggettive o fattori specifici che possano aver determinato rallentamenti odifficoltà nell’acquisizione di conoscenze/abilità/competenze;
• dell’andamento dell’alunno/a nel corso dell’anno, con riguardo a:
o la costanza e la qualità dell’impegno nello svolgimento del lavoro a scuola e a casa;
o le risposte agli stimoli e ai supporti individualizzati approntati;
o l’assunzione di comportamenti responsabili verso i doveri scolastici.
La valutazione è espressa da ciascun docente con riferimento agli obiettivi diapprendimento (conoscenze e abilità) stabiliti per gli alunni. Il giudizio di non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato conclusivo del Iciclo è deliberato a maggioranza (all’unanimità) dal Consiglio di Classe nei seguenti casi: mancato raggiungimento degli obiettivi di apprendimento: risultati insufficienti nella ge-
neralità delle discipline e lacune di preparazione la cui gravità, a giudizio del Consigliodi classe, sia tale da non consentire la proficua frequenza della classe successiva;
complessiva insufficiente maturazione nei processi di apprendimento, verificata dalmancato raggiungimento degli obiettivi educativo/didattici.
mancanza di apprezzabili miglioramenti anche a fronte di attività di recupero propostedalla scuola;
mancanza di apprezzabili miglioramenti anche a fronte di attività individualizzate; rifiuto o mancata frequenza di attività di recupero proposte dalla scuola; allievi cui sia stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale ai
sensi dell’art. 4 commi 6 e 9bis del DPR 249/1998).
4.13 Giudizio descrittivo dei processi formativi (in termini di progressi nellosviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppodegli apprendimenti conseguito – Scuola Secondaria di I grado
La valutazione periodica e finale è integrata dalla descrizione dei processi formativi (intermini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale disviluppo degli apprendimenti conseguito. (C.M. 1865/17)
I relativi indicatori sono desunti dalle seguenti Competenze Chiave:a) Imparare ad imparare; b) Competenze civiche e sociali; c) Spirito d’iniziativa: impegno,partecipazione e responsabilità.
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INDICATORI DESCRITTORI (da selezionare)Progressi nell’apprendimento notevoli, buoni, graduali, costanti, rapidi,
lenti, incostantiAutonomia personale(attitudine a reperire strumenti/ materiali necessari e loro utilizzo)
buona, sicura, adeguata, in graduale espansione, da rafforzare, da guidare,insicura
Relazione(interazione con i compagni, ruolo nell'esprimere e trasmettere fiducia, creazione clima propositivo)
serena, costruttiva, positiva, propositiva, in evoluzione, conflittuale
Partecipazione responsabile e costruttiva, attiva e pertinente, collaborativa, propositiva ecostante, saltuaria, da sollecitare, selettiva,dispersiva
Responsabilità(impegno, attenzione)
efficace, costante, in graduale crescita, alterna, occasionale, inadeguata
Consapevolezza piena, positiva, in espansione, scarsa
5. PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
5.1 Organigramma
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5.2 Funzionigramma
Si riporta di seguito il funzionigramma dell’Istituto relativo al corrente a.s. 2017-18
DIREZIONE DELL’ISTITUTODIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Mauro CECOTTIDIRETTORE SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Daniela BERGAMO
CONSIGLIO DI ISTITUTO PRESIDENTE Ivan LIGUORIDIRIGENTE SCOLASTICO Mauro CECOTTI
DOCENTI
Ester DALLA TORRE Susanna CHIARANDINÌ Maria Antonia FIGLIOLIA Paola VESCA
GENITORIGiovanna CADÒ Ivan LIGUORI Claudia PONSELÈ
ATA Claudia POLETTO
GIUNTA ESECUTIVAPRESIDENTE Mauro CECOTTIDOCENTI Maria FIGLIOLIA GENITORI Ivan LIGUORI ATA Claudia POLETTO D.S.G.A. Daniela BERGAMO
ORGANO DI GARANZIAPresidente Dirigente scolastico prof. Mauro CECOTTI
Componente DocentiProf.ssa Figliolia Maria (membro effettivo)M.a Dalla torre Ester (membro supplente)
Componente GENITORISig. LIGUORI Ivan (membro effettivo)Sig.ra PONSELÈ Claudia (membro effettivo)Sig.ra CADO’ Giovanna (membro supplente)
La composizione rimarrà tale fino all’elezione del prossimo Consiglio d’istituto prevista per novembre 2017.
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
AreaDocente collaboratore
Coordinamento generale didattico-organizzativo dell’IstitutoFIGLIOLIA M.MILANESE P.
Coordinamento didattico-organizzativo Area Scuola Infanzia ELEGANTE E.
Coordinamento didattico-organizzativo Area Scuola PrimariaMANETTI M.F.MILANESE P.
Coordinamento didattico-organizzativo Area Scuola Sec. I gr. FIGLIOLIA M.
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SICUREZZA
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Mauro CECOTTI
R.S.P.P. Geom. ZUCCHIATTI
R.S.L. Giorgio Vecchiatto
Referenti di plesso Sicurezza
Sede Benedetti Franzolini S.
Sede Centazzo Felice M.T.
Sede I Maggio Puglisi V.
Sede Taverna Solero A.P.
Sede Divisione A. J. Carlesso N.
Sede Fruch Vorano L.
Sede Rodari Paulitti R.
Sede San Domenico Morandini R.
Sede Tiepolo Baxiu L.
FUNZIONI STRUMENTALIINTEGRAZIONE / PROMOZIONE SUCCESSO FORMATIVO ALUNNI
BES (DISABILITÀ):DOCENTE FABIANI S. – ARAMINI M.S.
COMPITI
Raccordo con segreteria per documentazione; Supervisione PEI; Rapporti con le famiglie e con l'èquipe socio-
sanitaria; Coordinamento PAI e attività GLI
INTEGRAZIONE / PROMOZIONE SUCCESSO FORMATIVO ALUNNIBES (DSA):
DOCENTE ZILLI A.
COMPITI
Raccordo con segreteria per documentazione; Supervisione PDP; Rapporti con le famiglie e con l’èquipe socio-
sanitaria; Raccordo con attività GLI.
INTEGRAZIONE / ORIENTAMENTO / PROMOZIONE SUCCESSOFORMATIVO ALUNNI STRANIERI
DOCENTE POLO A.
COMPITI
Intercultura e accoglienza; Raccordo con segreteria per documentazione;
supervisione PDP; Organizzazione interventi diretti a contrastare la
dispersione scolastica.
INTERVENTI E SERVIZI PER I DOCENTI
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DOCENTE CARLÀ M.
COMPITI
Gestione/aggiornamento sito web (integrazione con le funzioni di segreteria);
Innovazione organizzativa e didattica mediante TIC; Supervisione RE; Raccordo con consulente informatico; Supervisione collaudo dispositivi
COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
Commissione POFCOMPITI Revisione POF triennale
Docenti
Campagnoli Maria Elegante ElenaManetti M. F./Pasquon S.Mestroni Flavia Pighin Antonella
Nucleo Autovalutazione Istituto - NAI
COMPITIAdempimenti Sistema Nazionale diValutazione - Elaborazione risultati proveInvalsi
Docenti
Roman SoniaFigliolia Maria Milanese PatriziaPolo AnnaCercone Antonella
Commissione Continuità
COMPITI
Sviluppare azioni finalizzate alla conoscenza della realtàdelle diverse sedi dell’Istituto al fine di agevolare ilpassaggio tra un ordine di scuola e l’altro; Sostenere lo sviluppo di capacità comunicative erelazionali tra gli alunni e i docenti; Organizzazionescuole aperte
DocentiDe Stefano M.Pighin AntonellaVatri Elena
Gruppo di lavoro sulla dispersione e orientamento – Sc. Second. I gr.COMPITI Organizzazione stage allievi classi terze
presso gli Istituti Superiori;Collaborazione con il Centro di OrientamentoFVG;Coordinamento del lavoro di orientamentosvolto dai docenti di classe all’interno dellasede;Raccolta e diffusione delle informazioniprovenienti dagli Istituti Superiori e dal mondo
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del lavoro. Docenti Figliolia Maria - Ortis Laura
Commissionepromozione successo formativo alunni stranieri
Plesso DocentiBenedetti Siben I.Centazzo Marson L.I Maggio Coiutti P.Taverna Mestroni F.Divisione A.J. Vesca P.Fruch Anzil M.Rodari Polo A.S. Domenico D’Antoni M. Tiepolo Campagnoli M.
Commissioneverifica curricoli-criteri valutazione Scuola Primaria
Plesso Docenti
Divisione A.Pezzarini L.Cercone A.
FruchNegro C.Sciarrini D.
RodariPalmisano B.Brussi S.
S. DomenicoRoman S.D’Antoni M.
Gruppo orario Sc. Second. I gr.
DocentiBaxiu LeonardoTurco GraziellaVidoni A.
Coordinatori di plesso
SEDE Benedetti Elegante Elena SEDE Centazzo Marson LauraSEDE I Maggio Gesù S./Venier M.SEDE Taverna Olivo L./Bertino M.G.SEDE Divisione A. J. Guglielmo PaolaSEDE Fruch Milanese Patrizia - (posta: Tonutti I.)
SEDE RodariManetti Maria Francesca - Todero Enrica
SEDE San Domenico Carlà MariaSEDE Tiepolo Figliolia Maria
Referenti per l’informatica di plesso - contributi al sito web d’Istituto
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SEDE Benedetti Degano S.
SEDE Centazzo Cocetta M.
SEDE I Maggio Dominici D.
SEDE Taverna Olivo L.
SEDE Divisione A. J. Pezzarini L.
SEDE Fruch Feruglio M./Tonutti I.
SEDE Rodari Tomadini S.
SEDE San Domenico Carlà M.
SEDE Tiepolo Baxiu L:/ Mannino D.
Referenti per l’organizzazione e svolgimento delle prove Invalsi
Settore Primaria Roman Sonia
Settore Secondaria Vidoni Anna
Referente attuazione curricolo Friulano
Docente Rossi Laura
Referenti refezione scolastica – mensa - doposcuola
SEDE Benedetti Degano S.
SEDE Centazzo Marson L.
SEDE I Maggio Della Schiava M.
SEDE Taverna Paulicelli M.
SEDE Divisione A. J. Rossi L.
SEDE Fruch Incoronato P.
SEDE Rodari Aramini M.S.
SEDE San Domenico Rainero M.
SEDE Tiepolo Figliolia M.
Docenti Coordinatori e di Supporto ai CdC - Sc. Secondaria I gr.
classe Coordinatore Supporto ai CdC
1^A FIGLIOLIA M. FERUGLIO F.
1^B BELLINA C. ZILLI A.
1^C CAMPAGNOLI M. MARCHESINO B.
2^A MANNINO D. TURCO G.
2^B CARRANO F. DE STEFANO M.
2^C LUCERNA A. PAPPARELLA G.
3^A ORTIS L. BAXIU L.
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3^B LIRUSSI S. BERTONI A.
3^C VIDONI A. PASCOLI P.
Sorveglianza mensa Scuola secondaria I gr
Docenti De Stefano - M. Sabatini C. - Papparella G.
Coordinamento attività classe indirizzo sportivo scuola sec. I gr.
Docente Zilli Annachiara
Referente attività tirocinanti UniUdPlesso DocenteDivisione Alpina Julia Vesca Paola
Coordinamento Attività IPDA
Docenti De Crignis Cinzia – Rainero Miriam
Coordinamento continuità Nidi – Scuola InfanziaDocente Elegante Elena
COMITATO DI VALUTAZIONE
Presidente Dirigente Scolastico prof. Mauro CECOTTI
Componente DocentiProf.ssa Cinzia BELLINA – M.a Elena VATRI - M.a Susanna CHIARANDINI
Componente Genitori Da nominare – Sig.ra Claudia PONSELÈ
Membro esternoDirigente Scolastico Annamaria Pertoldi – ITIS ZANON
DISABILITÀ - BESGLI
COMPITI
Supporto alla distribuzione delle ore di sostegno in base alleobiettive necessità rilevate;Partecipazione alle riunioni di equipes;Contatti con le famiglie;Supporto elaborazione PAI
Docenti Tutti i docenti di sostegno
RSU
Docenti BAXIU Leonardo - VATRI Elena
Personale ATA MACCARRONE Monica
PERSONALE ATA
SORBELLO Emilia AREA PERSONALE
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ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
BUCCINO Rosalba CATANIA Biagia
PONTONI EdgardaAREA CONTABILE E FINANZIARIA
QUALIZZA EddaAREA ALUNNI
VAZZAZ Luisa
COLLABORATORISCOLASTICI
ABBATE Rita BARBETTI Flavia BATTISTELLA MarinaBRUNO Concettina CARFORA Rosa COLUSSA Alessandra D’AGOSTINI SoniaFENATO Lorella GIRALDI Franco LEONARDI GiuseppaMACCARRONE Monica MARTINIS Gabriella MATTALIANO Roberta POLETTO Claudia POMPOLANO Lorena POSTIGLIONE Alba RANIERI Moreno Santo SATTOLO MonicaTASSILE Monica VECCHIATTO Giorgio VIANI Gabriella ZSAMAR Emoke G.
Primo soccorso.
BRUNO ConcettinaGIRALDI FrancoLEONARDI GiuseppaTASSILE MonicaZSAMAR Emoke
Assistenza agli alunni disabili
ABBATE Rita FENATO LorellaMACCARRONE Monica MARTINIS Gabriella MATTALIANO RobertaPOLETTO ClaudiaRANIERI Moreno VECCHIATTO Giorgio
5.3 Funzionamento didattico
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SCUOLE DELL'INFANZIA (plessi Benedetti - Centazzo - I Maggio - Taverna)
Le attività didattiche sono articolate su un orario settimanale di 40 ore (8:00 - 16:00 per 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì).
SCUOLE PRIMARIE: CURRICOLO SCOLASTICO - TEMPO NORMALE (PLESSI DIV.ALPINA JULIA - FRUCH - SAN DOMENICO)
Disciplina - Attivitàcl.1^ore
cl.2^ore
cl.3^ ore
cl.4^ ore
cl.5^ ore
IRC / AA IRC 2 2 2 2 2
Lingua italiana 8 7 7 7 7
Inglese 1 2 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 1 o 2 1 o 2 1 o 2
Matematica 6 6 5 o 6 5 o 6 5 o 6
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Arte ed immagine 1 1 1 1 1
Scienze motorie e sportive 1 1 1 1 1
Totale ore 27 27 27 27 27
SCUOLE PRIMARIE: CURRICOLO SCOLASTICO - TEMPO PIENO (plesso Rodari)
Disciplina - Attivitàcl.1^ore
cl.2^ore
cl.3^ ore
cl.4^ ore
cl.5^ ore
IRC /AA IRC 2 2 2 2 2
Lingua italiana 8 7 7 7 7
Inglese 1 2 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Matematica 7 7 6 6 6
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Arte ed immagine 2 2 2 2 2
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Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Totale ore 30 30 30 30 30
SCUOLA SECONDARIA I GRADO: CURRICOLO SCOLASTICO
Curricolo a 30 ore
Disciplina Ore settimanali
Italiano 6
Storia - Geografia 3
Matematica e Scienze 6
Tecnologia 2
Inglese 3
Seconda lingua comunitaria 2
Arte e Immagine 2
Musica 2
Scienze Motorie 2
IRC/AA IRC 1
Approfondimento in materie letterarie 1
30
5.4 Piano attività docenti
Il Piano delle Attività del Personale Docente (PAPD) delinea le attività e i conseguentiimpegni del personale docente, con particolare riguardo alle attività funzionaliall’insegnamento (art. 29 CCNL 2007) e viene predisposto annualmente dal Dirigentescolastico; considerato l’orizzonte temporale triennale del presente Piano dell’OffertaFormativa, si provvederà ad integrarlo con il PAPD annuale per ciascun anno del triennio2016-19.
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5.5 Orari plessi e segreteria
SCUOLE DELL’INFANZIA
BENEDETTI - Via Val di Resia, 11
CENTAZZO - Via delle Scuole, 2 (Rizzi)
PRIMO MAGGIO - Via Martignacco, 60
TAVERNA - Piazza Polonia, 2
Organizzazione oraria Dal lunedì al venerdì
Ingresso Dalle ore 8.00 alle ore 9.00
UscitaDalle ore 11.45 alle ore 12.00Dalle ore 13.00 alle ore 13.15Dalle ore 15.40 alle ore 16.00
Ingresso anticipato Dalle ore 7.50 su richiesta motivata
SCUOLE PRIMARIE
DIVISIONE ALPINA JULIA - Piazza Polonia, 1 - Udine
Organizzazione orariaDal lunedì al venerdìSabato alterno dal 16/09/2017
Ingresso Dalle ore 7.55
UscitaOre 13.00SABATO ore 12.00
Doposcuola ridottoDalle ore 13.00 alle ore 14.30Dal martedì al venerdì
Doposcuola pienoDalle ore 13.00 alle ore 16.30Dal martedì al venerdì
Pre-accoglienzaDalle ore 7.25 alle ore 7.55Dal martedì al venerdì - se richiesto
FRUCH - Via delle Scuole, 2 (Rizzi)
Organizzazione orariaDal lunedì al venerdì27 h + 1 mensa
Ingresso Dalle ore 8.00
Uscita Ore 13.00
Rientro pomeridiano Mercoledì fino alle ore 16.00 con mensa
Servizi di tempo integrato
Mensa: dalle ore 13.00 alle 14.00Lunedì,martedì, giovedì venerdì Studio assistito: dalle 14.00 alle 16.00Lunedì,martedì, giovedì venerdì Post-accoglienza: dalle 16.00 alle 17.30Da lunedì a venerdì
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RODARI - Via Val di Resia, 13
Organizzazione oraria Dal lunedì al venerdì
Ingresso Alle ore 8.15
Uscita Alle ore 16.15
PreaccoglienzaDalle ore 7.25 alle ore 8.10Dal lunedì al venerdì
SAN DOMENICO - Via Derna, 8
Organizzazione oraria Dal lunedì al venerdì
Ingresso Alle ore 8.00
Uscita Ore 13.00
Rientro pomeridianoLunedì Fino alle ore 16.00 con mensa
Doposcuola ridottoDalle ore 13.00 alle ore 14.30Dal martedì al venerdì
Doposcuola pienoDalle ore 13.00 alle ore 16.30Dal martedì al venerdì
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
TIEPOLO – via Del Pioppo, 33
Organizzazione oraria 30 h su 6 giorni Dal lunedì al sabato
Ingresso Alle ore 7.55
Uscita Alle ore 13.00
Organizzazione oraria 30 h su settimana corta Dal lunedì al venerdì
Ingresso Alle ore 7.55
Uscita Alle ore 13.00
Rientri pomeridiani con possibilità di mensa interna dalle 13.00 alle 14.00
Lunedì dalle 14.00 alle 17.00Mercoledì dalle 14.00 alle 16.00
Uffici di Segreteria – via Val di Resia, 13Apertura al pubblico Da lunedì a venerdìOrario dalle ore 11.00 alle ore 13.00
Sabato Orario dalle ore 10.30 alle ore 12.30n. telefono 0432 470855n. fax 0432 547719Email [email protected] [email protected] http://1icudine.gov.it/
5.6 Accoglienza
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Per facilitare l'accoglienza e l'integrazione degli allievi con radici culturali e lingue diversel'Istituto declina in tutte le sue fasi il Protocollo d'Accoglienza della Città di Udine chedelinea specifiche indicazioni e strategie di accoglienza, inserimento ed integrazioneriguardo a: l’aspetto amministrativo- burocratico (iscrizione, documentazione richiesta) l’aspetto educativo - didattico (prima conoscenza: verifica conoscenze pregresse,
inserimento nella classe/criteri) l’aspetto relazionale e sociale (processo d'integrazione, inclusione in laboratori di L2)
Scopi del Protocollo d'Accoglienza della Città di Udine:
definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza, sia per glialunni stranieri, sia per coloro che provengono da altre scuole:
facilitare l’ingresso degli alunni tutti nel sistema scolastico e sociale; sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; ridurre il disagio degli alunni stranieri dovuto allo shock culturale; ridurre il grado di vulnerabilità degli alunni e degli insegnanti rispetto alle crisi da
cambiamento; costruire un clima favorevole all’incontro con altre culture e con la storia di ogni minore; promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza, delle relazioni interculturali, del rapporto scuola-famiglia; favorire l’avvicinamento del minore e della famiglia ai servizi presenti sul territorio.
5.7 Patto educativo di corresponsabilità
Il patto educativo di corresponsabilità (integrato ed aggiornato con delibera del Consigliod’Istituto n. 151 del 5 settembre 2017) è lo strumento finalizzato a definire, in manieracondivisa, i diritti e i doveri che stanno a fondamento del rapporto tra scuola, alunni efamiglie.
L’obiettivo del patto educativo è quello di condividere con la famiglia i nuclei fondantidell’azione educativa della scuola. Le tre componenti, scuola, famiglia, alunni, assumono,pertanto, ognuna per i propri ambiti di competenza, gli impegni di seguito riportati:
SCUOLA
1. Creare un clima sereno e corretto favorendo lo sviluppo delle conoscenze, abilità ecompetenze.
2. Favorire comportamenti corretti e rispettosi dei valori sanciti dalla Costituzione Ita-liana.
3. Riconoscere, sostenere ed accompagnare le diverse abilità e le forme del disagio,predisponendo attività dirette al recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio perfavorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a pro-muovere il merito ed incentivare le situazioni di eccellenza.
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4. Contrastare ogni forma di pregiudizio e di emarginazione, favorendo la piena inte-grazione degli studenti con bisogni educativi speciali (BES).
5. Realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali metodologiche epedagogiche elaborate nel PtOF, tutelando il diritto di tutti ad apprendere.
6. Procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai pro-grammi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati.
7. Comunicare con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle di-scipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta.
8. Prestare ascolto e attenzione, con continuità e riservatezza, ai problemi degli alunnial fine di ricercare una possibile sinergia con le famiglie.
9. Organizzare iniziative di informazione e prevenzione del cyberbullismo, rivolte apersonale, studenti e famiglie.
10.Segnalare ai genitori e alle autorità competenti i casi di cyberbullismo di cui viene aconoscenza.
FAMIGLIA
1. Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettandone la libertà di insegna-mento e la competenza valutativa.
2. Garantire la regolare frequenza dei propri figli rispettando gli orari di inizio e di finelezione.
3. Tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche controllando costan-temente il diario e le comunicazioni scuola – famiglia (firmare avvisi, circolari, con-trollare le comunicazioni in bacheca e sul sito web dell’Istituto…).
4. Partecipare alle riunioni previste e ai momenti di incontro stabiliti per informarsi sulpercorso di maturazione educativo - didattica dei figli.
5. Accertarsi che il proprio figlio svolga puntualmente i compiti assegnati per casa.6. Garantire il possesso del corredo, dei materiali e degli strumenti indispensabili al la-
voro scolastico.7. Intervenire con responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a cari-
co di persone, arredi, materiale didattico anche con il recupero e/o il risarcimentodel danno.
8. Presentare, analizzare, e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscrittocon l’istituzione scolastica.
9. Stabilire regole per l’utilizzo dei social network da parte dei propri figli.10.Segnalare tempestivamente all’Istituto e/o alle autorità competenti episodi di cyber-
bullismo di cui venisse a conoscenza, anche se verificatisi al di fuori dell’orario sco-lastico
ALUNNI
1. Frequentare regolarmente e rispettare gli orari.2. Assolvere costantemente gli impegni scolastici.3. Rispettare i compagni, gli adulti, gli ambienti e i materiali.4. Impegnarsi a creare rapporti di solidarietà e di integrazione all’interno del gruppo.5. Impegnarsi a mantenere costante la propria attenzione.6. Partecipare e collaborare attivamente alla vita della classe e del gruppo.7. Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola.8. Avere consapevolezza che ad ogni azione scorretta corrisponde una sanzione
avente uno scopo educativo.
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9. Segnalare tempestivamente a genitori e insegnanti episodi di cyberbullismo di cuifossero vittime o testimoni.
10.Dissociarsi in modo esplicito nei social media da episodi di cyberbullismo di cui fos-sero testimoni.
5.8 Rapporti con il territorio
La scuola, in base alle necessità e alle esigenze dell'utenza, si avvale della collaborazionedi diversi enti e soggetti dislocati sul territorio. Tale collaborazione può essere richiestadirettamente dall'Istituto oppure essere proposta dagli enti stessi; in tal caso la scuola siriserva la facoltà di aderire o meno ai progetti proposti.
Le aree di intervento riguardano i seguenti ambiti:
A. AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
CENTRO REGIONALE PER L'ORIENTAMENTO - promuove attività di orienta-mento per favorire la prosecuzione negli studi, fornendo adeguati supporti alle scel-te scolastiche.
C.e.V.I. (Centro di volontariato internazionale) - organizzazione non governativache opera nei settori dell'educazione della sensibilizzazione e della promozione diprogrammi di sviluppo, propone attività dirette alla promozione dell’interculturalità.In modo estemporaneo l’Istituto si avvale della collaborazione di associazioni di vo-lontariato del territorio.
E.R.T. (Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia) - La sua attività principaleè la cura e la realizzazione, in sintonia e in collaborazione con gli Enti territoriali, dieventi culturali anche orientati alla scuola, con attività di spettacolo, laboratorio eprogetti speciali.
CSS Udine Le scuole dell’Istituto collaborano con il Centro Servizi Spettacolo chepropone spettacoli teatrali in orario curricolare con trasporto, promuove iniziative diformazione per i docenti e gestisce l’utilizzo dei teatri cittadini.Le scuole aderiscono anche alle iniziative di:Ana-thema Teatro
DAMATRÀ – Crescere leggendo, iniziativa di promozione della lettura tra le pro-poste della società cooperativa sociale senza fini di lucro che ha come scopo socia-le la ricerca educativa e culturale, perseguita attraverso la narrazione, l’arte el’espressione creativa.
COMUNE DI UDINE – Progetti SAVE' - Scuele Ative, Vierte, Educative (Scuola Atti-va, Aperta, Educativa) promuove l'educazione dei giovani cittadini affinché attraver-so il sapere in generale (inclusa la conoscenza della città, della storia e del contestolocale) crescano come cittadini consapevoli che i valori della convivenza civile e delrispetto di sé e degli altri sono fondamentali per lo sviluppo della società. Gli inter-venti didattici si svolgono in classe o in altri luoghi cittadini. Si caratterizzano per ilcoinvolgimento dei partecipanti nel “fare per imparare” attraverso il lavoro di gruppo
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che favorisce la collaborazione e l'interazione, nonché per l'interdisciplinarità deicontenuti e per le relazioni con il territorio.
Le scuole fruiscono delle proposte di:Civici museiLudotecaProgetto PedibusBiblioteche civica, di quartiere, d’Istituto
Le scuole dell’istituto, per progetti didattici mirati in vari ambiti disciplinari,collaborano inoltre con:Museo del DuomoMuseo Diocesano (Galleria del Tiepolo)OGS Istituto Nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale Associazione Culturale Studio Didattica Nordest Percorsi di educazione alimentare vengono promossi in collaborazione con:SODEXO - CAMST – Alveare – ERSA – APROBIO – COOP ALLEANZA 3.0
I.C. BASILIANO e SEDEGLIANO – Istituto organizzatore del Rally MatematicoTransalpino una "gara" di giochi matematici, problemi, rompicapo dedicata a tutte leclassi, a partire dalla terza della scuola primaria fino alla seconda della scuola se-condaria di secondo grado, che si sentono unite, che sanno organizzarsi e chesono capaci di cooperare per raggiungere un traguardo in gruppo
Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Matematica - soggetto propo-nente iniziative di valorizzazione delle eccellenze, organizzatore delle gare di mate-matica per allievi delle primarie e delle secondarie, per singoli allievi o per gruppi, egare riguardanti la lingua inglese
Istituto Bearzi Mathesis società italiana di promozione della didattica delle scienze matematiche e
fisiche CIRCOLO NUOVI ORIZZONTI - Circolo Culturale e Ricreativo, è impegnato nella
realizzazione di Progetti Speciali Regione FVG, con attività formative a favore dellescuole.
PRO LOCO Borgo Sole – Associazione Nazionale Alpini Rizzi promuovono ini-ziative di socializzazione nel quartiere a favore delle scuole.
SOCIETÀ SPORTIVE DEL TERRITORIO – Intervengono nelle scuole con attivitàdimostrative e di promozione/sperimentazione delle diverse pratiche sportive. Traqueste già da anni collaborano con le scuole dell’Istituto: CONI FVG (Movimento in3S), scuola di basket Miki Mian, Leonorso Rugby, Yama Arashi, Funny center scuo-la e altre.
Acegas Aps Amga – Gruppo Hera - Propongono progetti di educazione alla citta-dinanza, con approfondimenti sui temi dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente conattività differenziate per ogni ordine di scuola.
PARCHI NATURALI REGIONALI Il Corpo Forestale Regionale (CFR) del Friuli Ve-nezia Giulia, oltre ai compiti di polizia ambientale e forestale, propone attività di for-mazione su tematiche ambientali.
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CROCE ROSSA ITALIANA - VIGILI DEL FUOCO percorsi di educazione alla salu-te e sicurezza
N.E.T. – Propone progetti di educazione alla cittadinanza e al rispetto dell’ambiente.
B. FORMAZIONE /AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE E DEI GENITORI
Università degli studi di Udine – collaborazione per corsi di aggiornamento e for-mazione per i docenti, proposte laboratoriali in vari ambiti per gli alunni in classe enel territorio (Mostra GEI, centro città).
A.Ge.C.E. - Associazione genitori Comunità Educante - Associazione sorta conl’intento di offrire ai genitori e ai loro figli l’opportunità di sperimentare nuove cono-scenze e/o esperienze nell’ambito educativo e formativo della persona, in strettacollaborazione con altre associazioni e Istituzioni.
Associazione Progetto Autismo Fvg – Associazione costituita per aiutare ed ac-compagnare nel loro difficile compito di educatori i genitori dei ragazzi affetti da auti-smo. Offre alla scuola un servizio di sportello e formazione sui temi dell’autismo.
RETE AMBITO 8: corsi di aggiornamento professionale volti al miglioramento dellepratiche didattiche.
C. PREVENZIONE – DISAGIO – INCLUSIONE
A.S.P.I.C. (Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell’Individuo e della Comuni-tà) – Impegnata nella promozione del benessere del singolo e della comunità, forni-sce servizi di counseling, di sportello d’ascolto e attività laboratoriali.
Fondazione bambini e autismo PN - sede della Fondazione Bambini e Autismonella quale vengono erogati il Servizio di diagnosi e i Servizi di riabilitazione e di pa-rent training.
A.C.L.I. - (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) – fornisce mediatori culturalialle scuole d'ogni ordine e grado della provincia per lo sviluppo della solidarietà,dell'accoglienza e della convivenza interetnica.
U.O. Sostegno alla genitorialità – Comune di Udine – Ente Gestore ServizioSociale dei Comuni – Ambito Distrettuale n. 4, 5 dell’Udinese - fornisce serviziosocio educativo territoriale a favore dei minori su richiesta dei genitori e consigliodella scuola.
Ufficio Minori Questura. Provvede ai bisogni dei minori e delle famiglie in condi-zioni di disagio per contrastare i fenomeni criminali nei confronti dei bambini, in rap-porto di stretta collaborazione con altre istituzioni che hanno come obiettivo la sal-vaguardia dei più piccoli, partecipando anche al progetto di educazione alla legalità.
Arma dei Carabinieri. Da sempre l'Arma svolge funzioni militari e di pubblica sicu-rezza che la vedono impegnata nella lotta a ogni forma di criminalità ma ha anchecompetenza su più settori come tutela dell'ambiente, del patrimonio artistico, del la-voro e della salute.
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Polizia postale. Offre interventi e formazione relativamente a tematiche di interes-se per gli alunni, quali i rischi della navigazione in rete, il comportamento responsa-bile degli utenti della rete, la sicurezza informatica.
LA NOSTRA FAMIGLIA - Il Centro eroga prestazioni diagnostiche e terapeutiche fi-nalizzate al recupero e alla riabilitazione delle persone con disabilità, in collabora-zione con le istituzioni scolastiche.
AAS n. 4 – eroga prestazioni diagnostiche, terapeutiche e di prevenzione nel terri-torio di competenza, in collaborazione con le istituzioni scolastiche.
HATTIVALAB - Si occupa di servizi socio-educativi ed assistenziali nell’area delledisabilità e dei minori con disturbi e difficoltà di apprendimento (Bisogni EducativiSpeciali), in collaborazione con le istituzioni scolastiche.
Associazione Il Melograno - associazione di Volontariato costituita per iniziativa diu n g r u p p o d i g e n i t o r i d i p e r s o n e c o n d i s a b i l i t à i n t e l l e t t i v a .Scopo primario dell'Associazione è quello di attivare interventi volti a migliorare laqualità della vita e l'integrazione sociale della persona disabile e della sua famiglia,o di chi, in prima persona, si prende cura di essa, in collaborazione con le istituzioniscolastiche.
COSMO SCS - cooperativa sociale per la prevenzione del disagio, offre anche atti-vità di progettazione e formazione.
GETUP - associazione giovanile di promozione sociale.
5.9 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (formazione/aggiornamentodocenti, personale ATA, genitori, alunni)
In materia di sviluppo professionale del personale della scuola vengono in evidenza, fra lealtre, le disposizioni del CCNL Comparto Scuola 29.11.2007 e della L. 107/2015.
Secondo le prime “La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per losviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi dicambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane” (CCNL 2007; art.63); inoltre: “Alle istituzioni scolastiche singole, in rete o consorziate, compete laprogrammazione delle iniziative di formazione, riferite anche ai contenuti disciplinaridell’insegnamento, funzionali al POF, individuate sia direttamente sia all’interno dell’offertadisponibile sul territorio, ferma restando la possibilità dell’autoaggiornamento.” (CCNL2007; art. 65); infine: “In ogni istituzione scolastica ed educativa il Piano annuale delleattività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio deidocenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando anche esigenzeed opzioni individuali.” (CCNL 2007; art. 66).In base alle seconde “Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, laformazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Leattività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenzacon il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani dimiglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decretodel Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali
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indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministrodell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacalirappresentative di categoria”. (L. 107/2015, art. 1, c. 124).
Nel quadro del contesto normativo sopra richiamato, l’Istituto procede, fatte salve lepriorità indicate nel Piano Nazionale di Formazione 2016-19, ad individuare le iniziative diformazione per i docenti da promuovere in ciascun anno scolastico. Le aree tematiche di riferimento per le iniziative formative da promuovere a livello diIstituto, pertanto, sono quelle individuate come prioritarie dal citato PNF 2016-19, diseguito riportate:
1. Autonomia organizzativa e didattica
2. Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base
3. Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
4. Competenze di lingua straniera
5. Inclusione e disabilità
6. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale
7. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
8. Scuola e Lavoro
9. Valutazione e miglioramento.
Esse si integrano con le ulteriori aree tematiche di riferimento individuate dal Collegio deidocenti, di seguito riportate:
- L’innovazione nei processi di insegnamento/apprendimento attraverso la didatticalaboratoriale.
- Le dinamiche relazionali e comunicative in classe: l’impatto degli stati emotivi suirisultati di apprendimento.
- Prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
Resta salva la facoltà dei docenti di aderire ad ulteriori iniziative di formazione ed aggior-namento promosse da soggetti terzi qualificati ed accreditati (in primis, la rete per la for-mazione facente capo all’Ambito 8 della regione Friuli Venezia Giulia e altre reti di scuoledi cui l’Istituto faccia parte), nonché accedendo al catalogo delle iniziative formative resodisponibile sulla Piattaforma della Formazione S.O.F.I.A. (Sistema Operativo per la Forma-zione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti) recentemente attivata dal MIUR per lagestione della formazione, secondo le indicazioni fornite dal Dirigente scolastico in sede diriunione del Collegio dei Docenti dell’8 settembre 2017.
Quanto alla formazione del personale ATA, il riferimento è al piano di formazionepredisposto, ai sensi dell’art. 66 CCNL 2007, dalla DSGA sentito il personale interessato.
L’Istituto si riserva altresì di proporre iniziative di formazione ai genitori, da realizzarsi con illoro concorso progettuale ed organizzativo: a titolo meramente esemplificativo e senzacon ciò voler limitare gli ambiti tematici, dette iniziative potranno riguardare:
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- aspetti problematici delle relazioni genitori/figli in età adolescenziale e pre-adolescenziale, e dello sviluppo in età infantile, preadolescenziale e adolescenziale;
- sicurezza della navigazione in Internet e uso consapevole dei social network.
Quest’ultima tematica appare di evidente rilevanza formativa anche per gli alunni dellascuola secondaria di I grado (e, probabilmente anche per gli alunni delle ultime classi dellascuola primaria); anche ad essi, pertanto, calibrando opportunamente gli argomenti e iregistri comunicativi, l’Istituto si riserva di proporre momenti di formazione/informazioneavvalendosi anche di personale esterno qualificato. Va poi ricordato che è la stessa L.107/2015 a prevedere all’art. 1, c. 10, che nelle scuolesecondarie di I grado siano realizzate iniziative di formazione rivolte agli studenti perpromuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, anche in collaborazione conil servizio di emergenza territoriale «112» del Servizio sanitario nazionale e con ilcontributo delle realtà del territorio.
L’Istituto è pertanto impegnato ad estendere la promozione di iniziative di formazione allefamiglie interessate e agli alunni nei termini sopra esposti, compatibilmente con le risorseumane, finanziarie e strumentali, atteso che la stessa L.107/2015 stabilisce che gliinterventi debbano realizzarsi “comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico dellafinanza pubblica”.
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6. VALUTAZIONE
6.1 Analisi preliminare dello stato dell’IC (sintesi del RAV)
I principali elementi di analisi desumibili dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) -predisposto dall’Istituto nel corso dell’a.s. 2014/15 ed aggiornato nell’a.s. 2016/17 - inordine ai diversi aspetti che caratterizzano l’attività dell’Istituto, e in relazione sia agli esitieducativi sia ai processi didattici ed organizzativi, possono essere sintetizzati come diseguito:
ESITI - Risultati scolasticiRubrica di Valutazione
Criterio di qualità: Gli studenti della scuola portano avanti rego-larmente il loro percorso di studi, lo concludono econseguono risultati soddisfacenti agli esami finali.
Situazione della scuola
La quota di studenti ammessa all'anno successivo è in linea coni riferimenti nazionali. Gli abbandoni e i trasferimenti in uscitasono inferiori ai riferimenti nazionali. La quota di studenti colloca-ta nelle fasce di punteggio medio alte all'Esame di Stato (8-10 e lode nel I ciclo) è superiore o pari ai riferimenti nazionali.
5 - Positiva
ESITI - Risultati nelle prove standardizzate nazionaliRubrica di Valutazione
Criterio di qualità: Gli studenti della scuola raggiungono livelli di apprendimento soddisfacenti in italiano e matematica in relazio-ne ai livelli di partenza e alle caratteristiche del contesto.
Situazione della scuola
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI è superiore a quello di scuole con background socioe-conomico e culturale simile. La variabilità tra classi in italiano e matematica è pari a quella media di poco inferiore, oppure alcu-ne classi si discostano in positivo dalla media della scuola.La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e inmatematica è inferiore alla media regionale. L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti è pari all'effetto medio regionale e i punteggi medi di scuola sono superiori a quelli medi regionali,oppure l'effetto scuola è superiore all'effetto medio regionale e i punteggi medi di scuola sono pari a quelli medi regionali.
5 - Positiva
ESITI - Competenze chiave europeeRubrica di Valutazione
Criterio di qualità: Gli studenti della scuola acquisiscono livelli soddisfacenti nelle competenze sociali e civiche, nell'imparare a imparare, nelle competenze digitali e nello spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Situazione della scuola
La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livellibuoni in relazione ad almeno due competenze chiave tra quelleconsiderate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare,competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialità).
5 - Positiva
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ESITI – Risultati a distanzaRubrica di Valutazione
Criterio di qualità: Gli studenti in uscita dalla scuola hannosuccesso nei successivi percorsi di studio e di lavoro.
Situazione della scuola
I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sonobuoni: pochi studenti incontrano difficoltà di apprendimento (nonsono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi ocambiano l'indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nelpercorso di studi successivo è molto contenuto.
6 – Positiva +
PROCESSI - Pratiche educative e didatticheCurricolo e offerta formativa
Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attività didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condi-visi.
Situazione della scuola
La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili dicompetenze per le varie discipline e anni di corso.Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nelprogetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenzeda raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro.Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazionedegli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se il personaleinterno è coinvolto in misura limitata. La progettazione didatticaperiodica viene condivisa da un numero limitato di docenti.Non sono utilizzati criteri di valutazione e strumenti divalutazione comuni, oppure i criteri di valutazione e gli strumentidi valutazione comuni sono utilizzati solo da pochi insegnanti oper poche discipline.
4 – Positiva / Conqualche criticità
PROCESSI - Pratiche educative e didatticheAmbiente di apprendimento
Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola cura gli aspetti organizzativi,metodologici e relazionali dell'ambiente di apprendimento.
Situazione della scuola
L’organizzazione dei tempi scuola risponde alle esigenze diapprendimento degli alunni.Gli spazi e gli strumenti non sono distribuiti in modo omogeneoanche in relazione alla struttura degli edifici.La didattica laboratoriale e gli strumenti informatici sono utilizzaticompatibilmente con le limitazioni oggettive delle singole sedi.La scuola è attenta e realizza attività relazionali e sociali. Leregole di comportamento sono definite e portate a conoscenza didocenti, alunni e genitori. I conflitti con gli studenti sono gestiti inmodo generalmente opportuno.
4 – Positiva / Conqualche criticità
PROCESSI - Pratiche educative e didattiche
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Inclusione e differenziazioneRubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, ade-gua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascuno studente at-traverso percorsi di recupero e potenziamento.
Situazione della scuola
Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitanodi inclusione sono efficaci. In generale le attività didattiche sonodi buona qualità, anche se ci sono aspetti che possono esseremigliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studentiche necessitano di inclusione sono costantemente monitorati. Lascuola promuove il rispetto delle differenze e della diversitàculturale. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione deibisogni educativi degli studenti è piuttosto strutturata a livello discuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presentimodalità di verifica degli esiti, anche se non in tutti i casi. Gliinterventi realizzati sono efficaci per un buon numero di studentidestinatari delle azioni di differenziazione. Gli interventiindividualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello discuola.
6 - Positiva +
PROCESSI - Pratiche educative e didatticheContinuità e orientamento
Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e profes-sionale degli studenti..
Situazione della scuola
Le attività di continuità sono ben strutturate. La collaborazionetra i docenti di ordini di scuola diversi è consolidata. La scuolarealizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studentinel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Le attività diorientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche lefamiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza disé e delle proprie attitudini. Gli studenti dell'ultimo anno e lefamiglie, oltre a partecipare alle presentazioni delle diversescuole (indirizzi di studio universitario), sono coinvolti in attivitàorganizzate nelle scuole dell'ordine successivo (o nelleuniversità). (La scuola realizza attività di orientamento alle realtàproduttive e professionali del territorio). La scuola monitora irisultati delle proprie azioni di orientamento; un buon numero difamiglie e studenti segue il consiglio orientativo della scuola.
5 - Positiva
PROCESSI - Pratiche gestionali e organizzativeOrientamento strategico e organizzazione della scuola
Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola definisce la propria missione e la vi-sione, monitora in modo sistematico le attività che svolge, indivi-dua ruoli di responsabilità e compiti per il personale in modo funzionale e utilizza in modo adeguato le risorse economiche.
Situazione della scuola
La scuola ha definito la missione e la visione e queste sonocondivise nella comunità scolastica, con le famiglie e il
5 - Positiva
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territorio. La scuola utilizza forme strutturate di monitoraggiodelle azioni.Responsabilità e compiti delle diverse componenti scolastichesono individuati chiaramente.La maggior parte delle spese definite nel Programma annualesono coerenti con le scelte indicate nel Piano triennale dell'offer-ta formativa. La maggior parte delle risorse economiche destina-te ai progetti sono investite in modo adeguato.
PROCESSI - Pratiche gestionali e organizzativeSviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola valorizza le risorse professionalitenendo conto delle competenze per l'assegnazione degliincarichi, promuovendo percorsi formativi di qualità, incentivandola collaborazione tra pari.
Situazione della scuola
La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Leproposte formative sono di qualità sufficiente, anche seincontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Nellascuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, èda migliorare la condivisione dei materiali. Sono presenti spazianche virtuali (sul sito web della scuola) per la condivisione dimateriali didattici.Lo scambio e il confronto professionale tra docenti e' presentema non diffuso.
4 – Positiva / Conqualche criticità
PROCESSI - Pratiche gestionali e organizzativeIntegrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Rubrica di ValutazioneCriterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le fami-glie nella definizione dell'offerta formativa e nella vita scolastica.
Situazione della scuola
La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggetti ester-ni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modoadeguato con l'offerta formativa. La scuola è coinvolta inmomenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per lapromozione delle politiche formative. Si realizzano iniziativerivolte ai genitori e momenti di confronto con i genitorisull'offerta formativa. Le modalità di coinvolgimento dei genitori sono adeguate.
5 - Positiva
6.2 Individuazione degli obiettivi di miglioramento
Quanto alle priorità (breve periodo) e ai traguardi (medio-lungo periodo) individuatidall’Istituto alla luce dell’analisi condotta in sede di elaborazione del RAV, essi possonoessere sintetizzati come di seguito:
ESITI DEGLI STUDENTI PRIORITÀ TRAGUARDIRisultati a distanza Rilevazione sistematica e Individuazione/correzione di
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(RaD)
strutturata dei risultati scolasticiconseguiti nel biennio del 2°ciclo dagli alunni in uscita dallasc. sec. di I gr.
elementi eventualmente migliorabili nei processi di insegnamento / apprendimentoe/o nell'orientamento in uscita.
Le motivazioni alla base di tale scelta attengono alla constatazione che l'Istituto nondispone attualmente di dati obiettivi, rilevati sistematicamente e in maniera strutturata,relativi ai risultati scolastici a distanza degli alunni in uscita dal I ciclo.Si ritiene che l'acquisizione e conseguente elaborazione dei dati suddetti possa costituireuna significativa risorsa conoscitiva in funzione del miglioramento nell'efficacia dellestrategie didattiche e dei processi educativi implementati, nonché possa contribuire amigliorare i percorsi di orientamento.
Quanto agli obiettivi di processo individuati ai fini del conseguimento delle priorità e deitraguardi sopra riportati, essi possono essere descritti come di seguito:
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
Continuità e orientamento
1) Incarico ad un gruppo di lavoro per l'avvio del follow-up deirisultati scolastici conseguiti nel 2° ciclo con indicazioni diobiettivi e piste di lavoro2) Predisposizione della metodologia / strumentazionenecessaria per la rilevazione dei risultati a distanza (RaD):elaborazione foglio Excel da testare con IISS 2° ciclo.Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussiinformativi sui RaD.3) Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati, corredato di proposte per azioni di miglioramento.4) Diffusione/condivisione dei risultati dell'indagine all'interno della comunità scolastica (OO.CC.)
6.3 Strumenti per valutare i processi di miglioramento
L’Istituto, coerentemente con la timeline delineata dal MIUR per l’implementazione delSistema Nazionale di Valutazione (SNV) procede già nel corso dell’a.s. 2015/16 ad unaprima elaborazione del Piano di Miglioramento (PdM), documento finalizzato allapianificazione e realizzazione delle azioni di miglioramento necessarie per ilconseguimento di obiettivi di processo, priorità e traguardi come sopra riportati e, neglianni successivi, sottoporrà il PDM medesimo a periodico monitoraggio e agliaggiustamenti eventualmente necessari.
Per l’elaborazione del PdM il Nucleo di Autovalutazione d’Istituto (NAI), appositamentecostituito, si è avvalso del format reso disponibile sulla piattaforma Indire - Supporto alMiglioramento, articolato nelle sezioni di seguito riportate:
1. Scegliere gli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle prioritàindividuate nella sezione 5 del RAV.
2. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti.
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3. Pianificare gli obiettivi di processo individuati. 4. Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo di
Autovalutazione Interno.
Il Piano di Miglioramento elaborato dall’Istituto è allegato al presente Piano dell’OffertaFormativa.
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7. RISORSE UMANE E MATERIALI
7.1 Organico docenti: fabbisogno posti comuni, sostegno, potenziamento L’organico del personale docente nell’anno scolastico 2017/18, distinto fra posti comuni eposti di sostegno, risulta articolato come di seguito riportato (salvo errori e/o omissioni).
Scuole dell’Infanzia
PlessiDocenti
posto comuneDocenti sostegno
Benedetti 8 2Centazzo 4 1I Maggio 6 1Taverna 8 1Totale Scuole dell’Infanzia 26 5Totale gen. Scuole dell’Infanzia 31
Scuole Primarie
PlessiDocenti posto comune
(escluso IRC)Docenti sostegno
Divisione Alpina Julia 10 3Fruch 9 3,5Rodari 18 3,5San Domenico 9 7Totale Scuole Primarie 46 17Totale gen. Scuole Primarie 63
Scuola Secondaria I gradoclasse di concorso cattedre
A043 - Lettere Ct. 5 + 8hA059 - Matematica Ct. 3 + 4 h.A245 - Francese 8 h.A345 – Inglese Ct.1 + 9h A545 – Tedesco 10 h.A028 – Arte Ct. 1 A030 – Ed. fisica Ct. 1 A032 - Musica Ct. 1 A033 - Tecnica Ct. 1 + 4 h.Totale posti comuni Ct. 13 + 43 h. (= ct. 15,4)AD00 - Sostegno Ct. 5 + 6h
ISTITUTO COMPRENSIVODocenti
posto comuneDocenti sostegno
85 27Totale generale 112
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Nell’a.s. 2016/17 sono state assegnate all’Istituto le seguenti risorse, nel quadro del cd.Organico di potenziamento:
Scuola Primaria
Docenti posto comunen. 4 unità
Docenti posto sostegnon. 1 unità
Scuola Secondaria I gr.Docenti posto comune Classe di concorso
n. 1 unità A545 - Tedesco
Come ribadito dal MIUR, dall’a.s precedente è venuta meno la distinzione tra organico perposti comuni e organico di potenziamento; pertanto, i docenti sopraelencati sono statiintegrati nell’unitario Organico dell’Autonomia dell’Istituto e potranno essere utilizzati per losvolgimento di attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione,di progettazione e di coordinamento, come previsto dall’art. 1, c. 5, della L. 107/2015; inparticolare, nel corrente a.s. i docenti provenienti dal cd. organico di potenziamentosaranno uti l izzati sia per l ’ insegnamento curricolare, sia per att ività disupporto/potenziamento nelle classi in cui risulta significativa la presenza di alunni conBES, al fine di facilitare il lavoro per gruppi e lo svolgimento di interventi didatticidiversificati/personalizzati.
Quanto al fabbisogno di personale docente per gli aa.ss. 2017/18 - 2018/19 esso risultalegato, in primo luogo, all’evoluzione nella numerosità e composizione (sotto diversi profili,a partire dall’incidenza della disabilità) della popolazione scolastica dell’Istituto.Ciò premesso, si ritiene che:- vada potenziato l'organico dei docenti di sostegno, in modo tale da assicurare quanto
meno che gli alunni con disabilità più grave (L. 104/92, art. 3, c. 3) possano esseresostenuti da un docente specializzato per l'intero orario di cattedra, considerato ancheche per alcuni casi delle scuole primarie e dell'infanzia le stesse strutture sanitariecompetenti, in seguito a specifici interventi osservativi, individuano nel continuorapporto 1 a 1 la soluzione più indicata per un efficace azione didattico-educativa;
- andrebbe prevista la possibilità fruire di personale docente per il potenziamentodell’offerta formativa anche nelle scuole dell’infanzia.
Pertanto, per le considerazioni sopra esposte, per il triennio 2016-2019 il fabbisogno diposti comuni e di sostegno dell’Istituto può essere indicato (solo orientativamente) inmisura almeno pari a quella più sopra riportata relativamente all’a.s. in corso:- scuola Infanzia: n. 26 docenti posto comune; n. 5 docenti posto sostegno; - scuola Primaria: n. 46 docenti posto comune (con n. 4 docenti del cd. organico di
potenziamento, integrati nell’organico dell’autonomia); n. 17 docenti posto sostegno(con n. 1 docenti del cd. organico di potenziamento, integrato nell’organicodell’autonomia);
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- scuola Secondaria I gr.: n. 14 docenti posto comune (+ n. 1 docenti del cd. organico dipotenziamento, classe di concorso A545–Tedesco, integrato nell’organicodell’autonomia); n. 5 docenti posto sostegno.
Alla descritta dimensione dell’organico per il corrente a.s. potranno aggiungersi nelbiennio a venire ulteriori posti necessari per la copertura - nel rispetto del monte orariodegli insegnamenti – di eventuali classi aggiuntive (e/o numero di alunni disabili iscritti)rispetto all’assetto attualmente riscontrabile.
7.2 Organico ATA: fabbisogno
L'organico del personale ATA alla data di elaborazione del presente Piano consta, oltre allafigura del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), di n. 5 assistentiamministrativi, in servizio negli uffici di segreteria (ufficio Alunni; ufficio Contabilità; ufficioPersonale e ufficio Protocollo) dislocati presso la sede della scuola primaria "Rodari", e n.20 collaboratori scolastici, più n. 2 C.S. a 24/36 al 30.06.2018, distribuiti fra i nove plessi incui si articola l'Istituto in ragione di un minimo di due unità per plesso.
Quanto al fabbisogno per gli aa.ss. 2016/17 - 2017/18 - 2018/19 risulterebbe quanto maiopportuno e funzionale poter disporre di personale amministrativo stabile ed inoltreaccresciuto nel numero (almeno 1 unità aggiuntiva), da un lato per consentire diaffrontare con adeguate risorse professionali il complesso e delicato processo ditransizione alla piena digitalizzazione delle funzioni di segreteria di imminente attuazione,dall'altro per poter sopperire alle assenze di breve e/o lunga durata del personaleamministrativo stesso, non più sostituibile da supplenti in seguito ai ben noti divietiintrodotti al riguardo dalla legge di stabilità 2015, qualunque sia la durata dell'assenza ditale categoria di personale.
Per quanto riguarda i collaboratori scolastici valgono considerazioni almeno in parteanaloghe, quanto meno in ordine all’opportunità di incrementarne il numero con n. 2 unitàaggiuntive, atteso che nell’a.s. 2017/18:- n. 3 unità di personale hanno titolo per l'esecuzione di mansioni ridotte;- altre unità di personale hanno titolo per accedere ai benefici (permessi) ex L. 104/1992;- gli alunni disabili certificati ai sensi della L. 104/1992 sono pari a 26 unità distribuiti su
27 classi nelle scuole primarie; n. 9 distribuiti su 13 sezioni nelle scuole dell’infanzia; n.11 distribuiti su 9 classi nella scuola secondaria di I gr.;
- anche per tale categoria di personale la citata legge di stabilità ha fatto divieto diprocedere a sostituzioni per i primi sette giorni assenza, salvo determinazioni inderoga, congruamente motivate, assunte dal Dirigente scolastico sotto la propriaesclusiva responsabilità al fine di garantire l'incolumità e sicurezza degli alunni eassicurare il funzionamento minimo del servizio scolastico (Nota MIUR. AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE (U).2116.30-09-2015).
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7.3 Attrezzature e infrastrutture materiali: fabbisogno
In relazione alle attrezzature di cui è dotato l’Istituto, va segnalato in primo luogo lo statogeneralmente poco soddisfacente delle attrezzature informatiche disponibili per le attivitàdidattiche nei diversi plessi.Va precisato altresì che l’Istituto ha partecipato (e continuerà a partecipare) agli avvisi dicui al Programma Operativo Nazionale (PON) “Per la scuola – Competenze e ambienti perl’apprendimento” 2014-2020, diretti a sostenere le istituzioni scolastiche anche nel rinnovoe ampliamento delle dotazioni tecnologiche di cui dispongono.
Nella consapevolezza della consistente dimensione finanziaria implicata dalle necessità diincremento ed aggiornamento delle attrezzature tecnologiche, l’Istituto si impegna apercorrere ogni opportunità di accedere a finanziamenti esterni, pubblici o privati, utile aifini segnalati.
7.4 Partecipazione a reti e collaborazioni esterne
Rete “Comprensivi Digitali” Istituto Comprensivo di ManzanoFinalizzata a sviluppare competenze in chiave europea e di cittadinanza e l'uso delletecnologie dell’informazione e della comunicazione quali nuovi ambienti di apprendi-mento, per docenti ed allievi.
Accordo di rete fra i sei IC della città di Udine e l’Educandato “Uccellis” finalizza-to alla realizzazione del progetto denominato “Progetto in rete relativo alla costruzionedi strumenti per una prova d’esame comune d’inglese”; capofila IC IV Udine.
Accordo di rete “Polo formativo FVG" (68 II.SS. partecipanti). Oggetto: collabora-zione fra le II.SS. aderenti per attività di formazione e aggiornamento (sviluppo dellaformazione dei docenti su tematiche relative ai processi di digitalizzazione e di innova-zione tecnologica; creazione di una documentazione condivisa per la diffusione delleiniziative e dei progetti formativi).
Accordo di rete per la realizzazione delle attività del Progetto Speciale RegioneFVG “RE.stando a scuola. Relazioni Efficaci a scuola” - sei Istituti Comprensividella città di Udine; capofila IC II Udine.
Rete AGHIS - Insegnamento delle lingue e culture delle minoranze linguistichestoriche per la scuola primaria (LEGGE 482/99)Il Progetto “Aghis” coinvolge quattro Istituti scolastici della provincia di Udine (IC diFaedis, IC di Tavagnacco, IC di Trasaghis e IC I di Udine). L’IC di Faedis è capofila diquesta rete, con funzioni organizzative e di coordinamento delle attività.“Aghis” è un percorso pluriennale, innovativo per modalità e organizzazione, che negliultimi anni ha permesso agli Istituti aderenti di attuare una seria sperimentazionedell’inserimento della lingua friulana nel curricolo scolastico.
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Sono stati realizzati percorsi didattici nelle scuole e nel contempo sono stateorganizzate ogni anno per i docenti iniziative di formazione inerenti l’educazioneplurilingue, le competenze in friulano, la didattica delle lingue e le nuove metodologiedidattiche.
RETE IC MARTIGNACCO, IC TAVAGNACCO, IC I UDINEFormazione docenti mirata alla gestione degli alunni DSA in collaborazione conAssociaz. Hattivalab – rete finalizzata alla partnership nel Progetto Speciale Reg. FVGB.E.S. (Be in an Equal School), ente capofila: Comune di Martignacco.
Rete Istituti comprensivi I, II, III, IV, V, VI di Udine – capofila IC IV UdineFormazione/supervisione docenti sulle strategie didattiche per alunni DSA-BES; spor-tello di ascolto psicologico per alunni scuola secondaria di I gr.; realizzazioni di labora-tori in classe per lo sviluppo di competenze trasversali; in collaborazione con Associa-zione A.S.P.I.C. Counseling & Cultura - rete finalizzata alla partnership nel ProgettoSpeciale Reg. FVG “Un villaggio possibile: le emozioni a servizio dell’educazione e del-la comunità” sottoscritto da Associazione A.S.P.I.C. Counseling & Cultura.
RETE “UDINE E NON SOLO” - Rete nata nel 2010 che vede coinvolti Liceo Scientifi-co “Marinelli” (istituto capofila), Istituti Comprensivi di Udine I, II, III, IV, V, VI, IC di Fae-dis, IC di Martignacco, IC di Tarcento, IC di Tavagnacco, IC di Mortegliano, IC di Trice-simo, Educandato Uccellis, I.S.I.S. Malignani. Rete tra le scuole per la sperimentazio-ne, e ricerca/azione sui curricoli verticali da 6 ai 16 anni, la pluridisciplinarità, il plurilin-guismo e il raggiungimento dei traguardi formativi, con la realizzazione di prodotti disintesi in collaborazione tra i vari docenti di ogni grado di scuola.
CENTRO TERRITORIALE DI SUPPORTO – Rete per la partecipazione al progetto“Una rete per crescere insieme” – progetto presentato dal CTS della provincia di Udinein relazione all’avviso MIUR volto a sostenere i progetti delle istituzioni scolastiche fina-lizzati all’integrazione degli alunni con disabilità, secondo quanto disposto dal DM.435/2015. Progetto in rete con ICI, IC II, IC III, IC IV, IC V, IC VI di Udine, IC di Maiano,IC di Aquileia, IC di Faedis, IC di Gemona, IC di Latisana, IC di Pozzuolo, IC di SanDaniele, IC di Tarcento, IC di Tricesimo, ITC "A. Zanon" di Udine, ISIS D’Aronco di Ge-mona, L.S. "N. Copernico".
COMUNICANDO SI IMPARA – IC II Capofila, coinvolge gli IC I, IC III, IC VI - progettoin rete per l’aggìornamento e formazione del personale indirizzato all'incrementodell'inclusività della scuola, finalizzato ad attività formative e laboratoriali per lo svilup-po dell'inclusìvità; per realízzare l'integrazione, favorire un clima di accoglienza svilup-pando in particolare le abilità socialì e comunicative dello studente, partecipare a ini-ziative comuni di collaborazione tra scuola, Enti territoriali, U5L, Enti per la formazíone.
DSL (Digital Storytelling Lab) – Capofila Liceo Classico “J. Stellini” – l’accordo ha adoggetto la collaborazione fra le istituzioni scolastiche aderenti per la realizzazione e ge-
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stione del laboratorio per l’occupabilità di cui l’articolo 1, comma 60, della legge 13 lu-glio 2015, n. 107, sulla base del progetto approvato e finanziato dal MIUR.
RETE AMBITO 8 Regione Friuli Venezia Giulia.
Accordo di rete “SPORT INTEGRATO IN RETE DAI E VAI”- L’Istituto è capofila diuna rete di oltre una dozzina di II.SS. della regione FVG in collaborazione con l’Asso-ciazione Il Melograno. La collaborazione riguarda la definizione degli standard di com-petenze nell’area dello sport integrato ovvero fra studenti abili e persone diversamenteabili delle scuole aderenti, degli enti e delle organizzazioni onlus del territorio provincia-le; la definizione di percorsi formativi e didattici omogenei da effettuarsi in ambito curri-colare ed extracurricolare; lo studio e progettazione condivisa di strumenti e materialispecifici; lo scambio di docenti e/o compresenze per la realizzazione di specifici modulididattici.
CONVENZIONI / ACCORDI / PROTOCOLLI DI INTESA
A. Accordo attuativo della convenzione quadro fra l’Università degli Studi di Udine –Dipartimento di Scienze Umane e le istituzioni scolastiche per lo svolgimento delleattività di tirocinio nell’ambito del corso di studio in Scienze della Formazione Primaria.
B. Protocollo d’intesa tra Comune di Udine, Associazione "Save the Children", ComitatoRegionale Uisp FVG, Associazione “Get Up” e Istituto Comprensivo I di Udine finalizza-to a dare attuazione nella città di Udine alla campagna “Illuminiamo il futuro”, program-ma di interventi di contrasto alla povertà educativa attraverso il supporto a “Punti Lucein rete”.
C. Protocollo d’intesa nell’ambito del Progetto di formazione del personale docente fina-lizzata all’aumento delle competenze per potenziare i processi d’integrazione a favoredi alunni con disabilità e B.E.S. predisposto dal Centro Territoriale di supporto dellaProvincia di Udine con sede presso il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine.
D. Convenzione IC I Udine - Associazione di promozione sociale “Alveare” - Dopo-scuola Integrato – Al fine di soddisfare i bisogni delle famiglie presenti sul territorio, at-tivare una rete di sostegno locale nell’ambito del quartiere e potenziare le attivitàdell’ambito scolastico riferite allo studio, all’espressività e creatività quale parte del pro-getto educativo integrato tra scuola e proposte del territorio, l’Associazione di promo-zione sociale è impegnata a realizzare attività educative a favore della scuola Primaria“E. Fruch” dell’Istituto, in particolare i servizi di doposcuola, la sorveglianza mensa e ilcentro estivo, nonché la gestione di attività educative nei periodi di sospensione delleattività didattiche.
E. CENTRO TERRITORIALE DI SUPPORTO – al fine di dare seguito alle comuni azioniper un comune percorso di formazione dei docenti, finalizzato all’aumento delle compe-tenze e per potenziare i processi di integrazione a favore di allievi con disabilità e biso-
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/Users/maria/Library/Containers/com.apple.mail/Data/Library/Mail Downloads/762E38A4-35A8-46D5-89DA-EFE8D7353B8B/PtOF 2016-19_REVISIONE a.s. 2018-19_APPROVATOCdI 09.11.2018.doc
gni educativi speciali (art.16, comma 1, lettera b, del D.L. 104/2013 convertito, con mo-dificazioni, dalla L.128/2013).
F. EDUCAZIONE MOTORIA E GIOCO SPORT EASYBASKET PER LA SCUOLADELL’INFANZIA - Coordinatore del progetto Michele Mian Dirigente Scuola BASKET –offre ai docenti un supporto utile all’insegnamento dell’attività motoria generale ed algioco-sport in generale, con intervento di istruttori in orario scolastico per la promozio-ne dell’attività sportiva nella scuola dell’infanzia e l’opportunità di corsi di formazioneper gli insegnanti per migliorare l’efficacia della propria azione di insegnamento.
G. ENGLISH IN ACTION - English in Action Italy - Corso intensivo di inglese tenuto dadocenti di madre lingua, per il potenziamento delle competenze linguistiche giàacquisite dagli alunni, sviluppando maggior sicurezza nella comunicazione eaccrescendo la motivazione e l’interesse nell’apprendimento dell’inglese, per gli allievidella primaria e prima classe della secondaria I grado, con costi a carico della famiglia,nel periodo di giugno.
H. EXCOL srl – Corsi per alunni scuola secondaria I grado propedeutici al conseguimentodelle certificazioni ECDL e KET. L’associazione supporta anche gli insegnanti dellascuola primaria con la fornitura gratuita di materiali.
I. COMITATO GENITORI Scuola Primaria “San Domenico” - protocollo d’intesa direttoa rendere la scuola centro di sviluppo culturale e sociale del territorio e a dareprogressivamente attuazione alle disposizioni della L. n. 107/2015, art. 1, c. 2 e c. 7,lett. m).
PARTENARIATI
A. I.S.I.D.E. – Insieme per i Servizi Interculturali di Doposcuola – Educazione integrata.Finalità: facilitare le relazioni e il dialogo tra Istituzioni scolastiche e il territorio, da unlato, e gli alunni stranieri e le loro famiglie, dall’altro; promuovere l’integrazione traalunni stranieri e italiani, intesa come rispetto della diversità e rafforzamento dellapropria identità culturale; prevenire fenomeni di discriminazione/emarginazionescolastica e comunitaria (prot. n. 9085/C23 29 sett. 2014).
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ALLEGATO 1 - PIANO DI MIGLIORAMENTO
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ISTITUTO COMPRENSIVO I - UDINEISTITUTO COMPRENSIVO I - UDINEVia Val di Resia, 13 - 33100 UDINE
Tel 0432 470855 - Fax 0432 547719
Email: [email protected] Pec: [email protected] Sito: 1icudine.gov.itCodice MIUR UDIC84100A – CF 94127270307
PIANO DI MIGLIORAMENTO(PDM)
Il presente Piano è redatto dal Nucleo di Autovalutazione d’Istituto (NAI) sul modello reso disponibile dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE); esso si articola in 4 sezioni:
SEZIONE 1 - Obiettivi di processo più rilevanti e necessari (in tre passi)SEZIONE 2 - Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo (in due passi)SEZIONE 3 - Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato (in tre passi)SEZIONE 4 - Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del PdM (in quattro passi)
SEZIONE 1 - Obiettivi di processo
Nella sezione 5 del RAV l'Istituto ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità.
Passo 1 - Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche Area di processo Obiettivi di processo È connesso alla priorità
Continuità eorientamento
1) Incarico ad un gruppo di lavoro per l'avvio del follow-up dei risultati scolastici conseguiti nel 2° ciclo conindicazioni di obiettivi e piste di lavoro.
Rilevazione sistematica estrutturata dei risultatiscolastici conseguiti nel biennio del 2° ciclo dagli alunni in uscita dalla sc. sec. di I gr.
2) Predisposizione della metodologia / strumentazione necessaria per la rilevazione dei risultati a distanza (RaD): elaborazione foglio Excel da testarecon IISS 2° ciclo. Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussi informativi sui RaD.3) Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati,corredato di proposte per azioni di miglioramento.4) Diffusione/condivisione dei risultati dell'indagine all'interno dellacomunità scolastica (OO.CC.)
Passo 2 - Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Ad ogni obiettivo è attribuito un valore di fattibilità e uno di impatto, determinando unascala di rilevanza.La stima dell’impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere leazioni messe in atto al fine perseguire l’obiettivo descritto.La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità direalizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie adisposizione.Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue:
1 = nullo2 = poco3 = abbastanza 4 = molto5 = del tutto
Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto.
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Tabella 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo elencatiFattibilità(da 1 a 5)
Impatto(da 1 a 5)
Prodotto: valoreche identifica la
rilevanzadell’intervento
1
Incarico ad un gruppo di lavoro per l'avvio del follow-up dei risultati scolastici conseguiti nel 2° ciclo conindicazioni di obiettivi e piste di lavoro.
4 4 16
2
Predisposizione della metodologia / strumentazione necessaria per la rilevazione dei risultati a distanza (RaD): elaborazione foglio Excel da testare con IISS 2° ciclo. Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussi informativi sui RaD.
4 4 16
3
Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati, corredato di proposte per azioni di miglioramento.
4 4 16
4Diffusione / condivisione dei risultatidell'indagine all'interno della comunità scolastica (OO.CC.)
4 4 16
Passo 3 - Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
Per ciascun obiettivo di processo si procede alla definizione dei risultati attesi e degli indicatori su cui basare la misurazione periodica dei processi attivati, ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle azioni intraprese.
Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggioObiettivo di
processo in via diattuazione
Risultatiattesi
Indicatori dimonitoraggio
Modalità dirilevazione
1
Incarico ad un gruppodi lavoro per l'avvio del follow-up dei risultati scolastici conseguiti nel 2° ciclocon indicazioni di obiettivi e piste di lavoro.
Effettiva costituzione del gruppo di lavoro, coincidente con il Nucleo di Autovalutazione d'Istituto (NAI).
Effettiva costituzione del gruppo di lavoro, coincidente con il Nucleo di Autovalutazione d'Istituto (NAI).
Esame documentazione agli atti dell'Istituto.
2 Predisposizione della metodologia / strumentazione necessaria per la rilevazione dei risultati a distanza (RaD): elaborazione
Elaborazione di un questionario strutturato per la rilevazione dei RaD (su foglio elettronico). Presa di contatto con II.SS. 2° ciclo:
Effettiva realizzazione strumenti per acquisizione dati RaD; rispetto della tempistica programmata per
Controllo interno a cura del NAI.
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foglio Excel da testare con IISS 2° ciclo. Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussi informativi sui RaD.
acquisizione disponibilità a collaborare - test funzionalità strumentodi rilevazione - acquisizione dati RaD.
l'acquisizione/gestione dei flussi di dati forniti dalle II.SS. 2° ciclo.
3
Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati, corredato di proposte per azioni dimiglioramento.
Redazione di un primorapporto (provvisorio) di analisi sui RaD rilevati a seguito degli scrutini delle classi prime delle II.SS. 2° ciclo; Redazione di unsecondo rapporto valutativo (completo) sui RaD rilevati a seguito degli scrutini finali.
Rispetto della tempistica programmata (1° rapporto: mar-apr; 2° rapporto: giu-lug). Rispetto suddivisione dei compiti interni al NAI.
Controllo interno a cura del NAI.
4
Diffusione / condivisione dei risultati dell'indagine all'interno della comunità scolastica (OO.CC.)
Confronto all’interno del corpo docente sc. sec. I gr. sui RaD; valutazione / formulazione ipotesi diazioni di miglioramento. Presentazione risultatiindagine in sede di Consiglio di Istituto (DS).
Riunioni Consigli di Classe / Dipartimenti disciplinari / gruppi di lavoro. Esame rapporti dianalisi e valutazione in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Istituto.
Verbali riunioni OO. CC., Dipartimenti, ecc.
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SEZIONE 2 - Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Passo 1 - Azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi amedio e a lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioniObiettivo di processo: 1) Incarico ad un gruppo di lavoro per l'avvio del follow-up dei risultati scolastici conseguiti nel 2° ciclo con indicazioni di obiettivi e piste di lavoro.
Azioneprevista
Effetti positiviall’interno
della scuola amedio termine
Effetti negativiall’interno
della scuola amedio termine
Effetti positiviall’interno
della scuola alungo termine
Effetti negativiall’interno
della scuola alungo termine
Formazione gruppo di lavoro: composizione del gruppo tenendo conto dell'esperienza pregressa (compilazione RAV a.s. 2014/15) e della rappresentatività (più ordini di scuole).
Consolidamento delle competenze tecniche in ordine all'autovalutazione di Istituto in gruppo di lavoro stabile.
Eventuale atteggiamento di delega da parte deicolleghi al gruppo di lavoro dello svolgimento delle attività valutative e dell'individuazione delle azioni di miglioramento.
Specializzazione professionale del gruppo di lavoro (NAI).
Necessità di prevedere ampliamento / rinnovo nella composizione del NAI e formazione dei nuovi componenti.
Obiettivo di processo: 2) Predisposizione della metodologia / strumentazione necessaria perla rilevazione dei risultati a distanza (RaD): elaborazione foglio Excel da testare con IISS 2°ciclo. Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussi informativi sui RaD.
Azioneprevista
Effetti positiviall’interno
della scuola amedio termine
Effetti negativiall’interno
della scuola amedio termine
Effetti positiviall’interno
della scuola alungo termine
Effetti negativiall’interno
della scuola alungo termine
Strutturazione dell'apparato metodologico - tecnico - operativo finalizzato a dare concreta attuazione alla rilevazione dei RaD degli alunni in uscita dall'Istituto e transitati al 2° ciclo.
Dotazione all'Istituto di strumenti innovativi per la valutazione dell'efficacia dei processi formativi messi in atto.
Difficoltà organizzative nel rendere efficiente leprocedure di rilevazione dei RaD; eventuale insufficiente motivazione da parte del corpo docente a prendereparte attivamente aiprocessi di miglioramento promossi.
Ove si riuscisse a rendere efficienti eroutinari i processidi rilevazione dei RaD, l'Istituto disporrebbe di input informativi digrande utilità per orientare consapevolmente le strategie educative ed attivare le opportune azioni di miglioramento
Eventuali rischi di burocratizzazione dei processi.
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Obiettivo di processo: 3) Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati, corredato di proposte per azioni di miglioramento.
Azioneprevista
Effetti positiviall’interno
della scuola amedio termine
Effetti negativiall’interno
della scuola amedio termine
Effetti positiviall’interno
della scuola alungo termine
Effetti negativiall’interno
della scuola alungo termine
Documentare le attività svolte dal gruppo di lavoro epresentare in forma ordinata e analitica i risultati acquisiti, in modo da evidenziare i punti di forza e di debolezza e proporre percorsi di miglioramento dell'azione educativa.
L'Istituto costruisce progressivamente un archivio delle performance dei propri alunni nel passaggio al 2° ciclo dell'istruzione.
Non si rilevano potenziali effetti negativi.
L'Istituto viene a disporre di informazioni sui RaD dei propri alunni in uscita dal1° ciclo funzionali alla costruzione diserie storiche e, quindi, ad analisi di lungo periodo.
Non si rilevano potenziali effetti negativi.
Obiettivo di processo: 4) Diffusione/condivisione dei risultati dell'indagine all'interno della comunità scolastica (OO.CC.)
Azioneprevista
Effetti positiviall’interno
della scuola amedio termine
Effetti negativiall’interno
della scuola amedio termine
Effetti positiviall’interno
della scuola alungo termine
Effetti negativiall’interno
della scuola alungo termine
Condivisione all'interno della comunità scolastica e, in particolare, fra i docenti della scuola secondariadi I grado, dei datiricavati dall'indagine sui RaD.
Dal confronto professionale in ordine ai punti di forza e di debolezza rilevabili dall'analisi auto-valutativa derivano ipotesi coerenti di azioni di miglioramento dei processi educativi messi in atto.
Non si rilevano eventuali effetti negativi all'interno della scuola a medio termine.
Crescita della consapevolezza degli effetti delle strategie educative in atto - crescita dell'autostima professionale del corpo docente - crescita del sensodi appartenenza alla comunità scolastica.
Non si rilevano eventuali effetti negativi all'interno della scuola a lungotermine.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Tabella 5 – Caratteri innovativiObiettivo di processo: 1) Incarico ad un gruppo di lavoro per l'avvio del follow-up dei risultati scolastici conseguiti nel 2° ciclo con indicazioni di obiettivi e piste di lavoro.
Caratteri innovativi dell’obiettivoConnessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Per la prima volta nell'Istituto è costituito un gruppo di lavoro finalizzato
Connessione con il comma 7 dell’art. 1 della legge 107, lett. j prevenzione e contrasto della
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all'autovalutazione della funzionalità ed efficacia dei processi educativi ed organizzativi ed orientato all'attivazione di azioni di miglioramento.
dispersione scolastica.
Obiettivo di processo: 2) Predisposizione della metodologia / strumentazione necessariaper la rilevazione dei risultati a distanza (RaD): elaborazione foglio Excel da testare con IISS 2° ciclo. Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussi informativi sui RaD.
Caratteri innovativi dell’obiettivoConnessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Per la prima volta nell'Istituto viene avviato un processo di rilevazione dei RaD degli alunni in uscita dalla scuola secondaria di I gr. con caratteri strutturati e di sistematicità, finalizzato ad ottenere un feedback circa l'efficacia e la funzionalità dei processi educativi attivati.
Connessione con il comma 7 dell’art. 1 della legge 107, lett. j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; lett. a) valorizzazione delle competenze linguistiche; lett. b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Obiettivo di processo: 3) Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati, corredato di proposte per azioni di miglioramento.
Caratteri innovativi dell’obiettivoConnessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Per la prima volta nell'Istituto vengono messiin atto e documentati processi di ricerca-azione diretti all'autovalutazione dell'efficacia e funzionalità dell'azione educativa a distanza (nel 2° ciclo).
Connessione con il comma 7 dell’art. 1 della legge 107, lett. j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; lett. a) valorizzazione delle competenze linguistiche; lett. b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Obiettivo di processo: 4) Diffusione/condivisione dei risultati dell'indagine all'interno della comunità scolastica (OO.CC.)
Caratteri innovativi dell’obiettivoConnessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Nell'Istituto e, in particolare, all'interno del corpo docente della scuola secondaria di I grado, vengono promossi momenti di confronto professionale diretti a favorire l'autoriflessione e la consapevolezza degli effetti delle metodologie didattiche e delle scelte educative adottate.
Connessione con il comma 7 dell’art. 1 della legge 107, lett. j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; lett q) definizione di un sistema di orientamento.
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SEZIONE 3 - Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processoindividuato
Passo 1 - Impegno delle risorse umane e strumentali
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuolaObiettivo di processo: 1) Incarico ad un gruppo di lavoro per l'avvio del follow-up dei risultati scolastici conseguiti nel 2° ciclo con indicazioni di obiettivi e piste di lavoro.Figureprofessionali
Tipologia diattività
Ore aggiuntivepresunte
Costo previstoFonte finanziaria
Dirig. ScolasticoComposizione NAI - incarichi
2 -
L'attività rientra fra le funzioni istituzionali dell’organo
Docenti - - -Personale ATA - - -
Altre figure (Collegio docenti)
Approvazione commissioni- gruppi di lavoro
2 -
L'attività rientra fra le funzioni istituzionali dell’organo
Obiettivo di processo: 2) Predisposizione della metodologia / strumentazione necessariaper la rilevazione dei risultati a distanza (RaD): elaborazione foglio Excel da testare con IISS 2° ciclo. Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussi informativi sui RaD.Figureprofessionali
Tipologia diattività
Ore aggiuntivepresunte
Costo previstoFonte finanziaria
Dirig. Scolasticoattività di indirizzo e supervisione
12 -
Lo svolgimentodell'attività è
ricompreso neicompiti
istituzionaliconnessi al
ruolo.
Docenti
Costruzione questionario di rilevazione strutturato su foglio elettronico.Test con II.SS. 2° ciclo. Organizzazione e attuazione rilevazione dati 1° e 2° qdr. (gestione flussi informativi).
16 750,00 FIS
Personale ATA - - - -Altre figure - - - -Obiettivo di processo: 3) Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati, corredato di proposte per azioni di miglioramento.Figure Tipologia di Ore aggiuntive Costo previsto Fonte
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professionali attività presunte finanziaria
Dirig. Scolasticoattività di indirizzo e supervisione.
10 -
Lo svolgimento dell'attività è ricompreso nei compiti istituzionali connessi al ruolo.
Docenti
Redazione di un rapporto (provvisorio, in progress) di analisi sui RaD aconclusione del Iqdr.Redazione del rapporto finale dianalisi e valutazione generale dei RaD in esito agli scrutini finali.
10 470,00 FIS
Personale ATA - - - -Altre figure - - - -Obiettivo di processo: 4) Diffusione/condivisione dei risultati dell'indagine all'interno della comunità scolastica (OO.CC.)Figureprofessionali
Tipologia diattività
Ore aggiuntivepresunte
Costo previstoFonte finanziaria
Dirig. Scolastico
Presentazione risultati indagine in sede di riunione del Collegio Docenti e del Consiglio d'Istituto.
8 -
Lo svolgimento dell'attività è ricompreso nei compiti istituzionali connessi al ruolo.
Docenti
Sensibilizzazionee condivisione con i colleghi (a cura del NAI) risultati dell'indagine in sede di riunioni di OO.CC. , Dipartimenti disciplinari, momenti di confronto formalie informali.
18 0
Attività ricomprese nella funzione docente.
Personale ATA - - - -Altre figure - - - -
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Tabella 7 - Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e serviziObiettivo di processo: 1) Incarico ad un gruppo di lavoro per l'avvio del follow-up dei risultati scolastici conseguiti nel 2° ciclo con indicazioni di obiettivi e piste di lavoro.Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Formatori - -Consulenti - -Attrezzature - -Servizi - -Altro - -Obiettivo di processo: 2) Predisposizione della metodologia / strumentazione necessaria per la rilevazione dei risultati a distanza (RaD): elaborazione foglio Excel da testare con IISS 2° ciclo. Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussi informativi sui RaD.Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Formatori - -Consulenti - -Attrezzature - -Servizi - -Altro - -Obiettivo di processo: 3) Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati, corredato di proposte per azioni di miglioramento.Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Formatori - -Consulenti - -Attrezzature - -Servizi - -Altro - -Obiettivo di processo: 4) Diffusione/condivisione dei risultati dell'indagine all'interno della comunità scolastica (OO.CC.)Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Formatori - -Consulenti - -Attrezzature - -Servizi - -Altro - -
Passo 2 - Tempi di attuazione delle attività
Tabella 8 -Tempistica delle attività
AttivitàPianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu LugCostituzione gruppo di lavoro (Nucleo di Autovalutazione di Istituto - NAI)
X
Costruzione questionario di rilevazione RaD strutturato su foglio elettronico.
X X
Test / aggiustamenti strumento di rilevazione (questionario strutturato su foglio elettronico) con II.SS. 2° ciclo.
X
Organizzazione / attuazione rilevazione esiti 1° qdr. classi prime II.SS. 2° ciclo
X X
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(gestione flussi informativi).Organizzazione / attuazione rilevazione esiti scrutini finali classi prime II.SS. 2° ciclo (gestione flussi informativi).
X
Redazione di un rapporto (provvisorio, in progress) di analisi sui RaD a conclusione scrutini I qdr. II.SS. 2° ciclo.
X X
Redazione del rapporto finale di analisi e valutazione generale dei RaD in esito agli scrutini finali II.SS. 2° ciclo.
X
Condivisione / diffusione primi risultati dell'indagine (RaD in esito agli scrutini del Iqdr. II.SS. 2° ciclo). Confronto fra docenti sc. sec. I gr. sui contenuti primo rapporto dianalisi (in progress) redatto dal NAI.
X X
Condivisione / diffusione risultati dell'indagine (RaD in esito agli scrutini finali II.SS. 2° ciclo). Confronto fra docenti sc. sec. I gr. sui contenuti rapporto finale dianalisi e valutazione redatto dal NAI.
X X
Passo 3 - Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimentodell'obiettivo di processo
Tabella 9 - Monitoraggio delle azioniObiettivo di processo: 1) Incarico ad un gruppo di lavoro per l'avvio del follow-up dei risultati scolastici conseguiti nel 2° ciclo con indicazioni di obiettivi e piste di lavoro.
Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Criticitàrilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di aggiustamenti
21/11/2015Delibera Collegio docenti -Incarico.
Documentazioneagli atti dell'Istituto.
- - -
Obiettivo di processo: 2) Predisposizione della metodologia / strumentazione necessaria per la rilevazione dei risultati a distanza (RaD): elaborazione foglio Excel da testare con IISS 2° ciclo. Interazione con IISS 2° ciclo per la gestione dei flussi informativi sui RaD..
Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Criticitàrilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di aggiustamenti
14/12/2015
Verifica stato di avanzamento processo di costruzione del questionario di rilevazione RaD strutturato su foglio elettronico.
Esame materiali/documentazione prodotti.
- - -
06/02/2016
Verifica stato di avanzamento testing / aggiustamenti strumento di rilevazione (questionariostrutturato su foglio elettronico) con II.SS. 2° ciclo.
Esame congiunto con II.SS. 2° ciclo funzionalità / efficienza strumentazione di rilevazione RaD predisposta
- - -
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19/03/2016
Verifica acquisizione / completezza dati rilevazione esiti 1° qdr. Classi prime II.SS. 2° ciclo. Verifica efficienza / funzionalità gestione flussi
Rapporto fra datiriferiti agli alunni effettivamente acquisiti / dati potenziali.
- - -
30/06/2016
Verifica acquisizione / completezza dati rilevazione esiti scrutini finali classi prime II.SS. 2° ciclo.
Rapporto fra datiriferiti agli alunni effettivamente acquisiti / dati potenziali.
- - -
Obiettivo di processo: 3) Elaborazione di un report di analisi e valutazione dei dati rilevati, corredato di proposte per azioni di miglioramento.
Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Criticitàrilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di aggiustamenti
30/04/2016
Verifica stato di avanzamento nella redazione del rapporto (provvisorio, in progress) di analisi sui RaD a conclusione scrutini I qdr. II.SS. 2° cicl
Esame interno algruppo di lavoro (NAI) sullo svolgimento delle attività programmate.
- - -
09/07/2016
Verifica stato di avanzamento nella redazione del rapporto finale di analisi e valutazione sui RaD in esito agli scrutini finali II.SS. 2° ciclo.
Esame interno algruppo di lavoro (NAI) sullo svolgimento delle attività programmate.
- - -
Obiettivo di processo: 4) Diffusione/condivisione dei risultati dell'indagine all'interno della comunità scolastica (OO.CC.)
Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Criticitàrilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di aggiustamenti
30/04/2016
Verifica effettiva realizzazione di attività di sensibilizzazione / diffusione informazioni fra idocenti della sc. sec. I gr. sui primi risultati dell'indagine (RaD in esito agli scrutini del I qdr. II.SS.2° ciclo).
Esame verbali riunioni OO.CC.
- - -
16/07/2016 Verifica effettiva realizzazione di attività di sensibilizzazione / diffusione informazioni fra idocenti della sc. sec. I gr. sui risultati dell'indagine (RaD in esito agli scrutini
Esame verbali riunioni OO.CC.
- - -
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SEZIONE 4 - Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
Passo 1 - Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l’andamento del Piano di Miglioramento per ciascuna delle prioritàindividuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 del RAV).
Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Esiti deglistudenti
Priorità Traguardo sez. 5 RAVData
rilevazioneIndicatori scelti
Risultatiattesi
Risultatiriscontrat
iDifferenza
Considerazionicritiche e
proposte diintegrazione e/o
modifica
Risultati a distanza
Rilevazione sistematica e strutturata dei risultati scolastici conseguiti nel biennio del 2° ciclo daglialunni in uscita dalla sc. sec. I gr.
Individuazione/correzione di elementi eventualmente migliorabili nei processidi insegnamento /apprendimento e/o nell'orientamento in uscita.
22/10/2016
Qualità/quantità degli eventuali interventi correttivi nelle strategie didattiche delle discipline nelle quali fossero emerse - in base alla rilevazione operata - RaD particolarmente negativi.
Predisposizione/attuazione di azioni di miglioramento nelle strategie didattiche delle discipline caratterizzate da RaD particolarmente negativi, da deliberare in sede di Consigli di classe / Dipartimenti disciplinari.
- - -
Risultati a distanza
Rilevazione sistematica e strutturata dei risultati scolastici conseguiti nel biennio del 2° ciclo daglialunni in uscita dalla sc.
Individuazione/correzione di elementi eventualmente migliorabili nei processidi insegnamento
23/10/2017 Qualità/quantità degli eventuali interventi correttivi nelle strategie
Predisposizione/attuazione di azioni di miglioramento nelle strategie
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Esiti deglistudenti
Priorità Traguardo sez. 5 RAVData
rilevazioneIndicatori scelti
Risultatiattesi
Risultatiriscontrat
iDifferenza
Considerazionicritiche e
proposte diintegrazione e/o
modifica
sec. I gr./apprendimento e/o nell'orientamento in uscita.
didattiche delle discipline nelle quali fossero emerse - in base alla rilevazione operata - RaD particolarmente negativi.
didattiche delle discipline caratterizzate da RaD particolarmente negativi, da deliberare in sede di Consigli di classe / Dipartimenti disciplinari
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Passo 2 - Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolasticanelle azioni pianificate. Se il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione,coordinamento e valutazione, è altresì necessario programmare le modalità con cui tuttal'organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo.
Tabella 11 - Condivisione interna dell'andamento del Piano di MiglioramentoStrategie di condivisione del PdM all'interno della scuola
Momenti di condivisione interna Persone coinvolte StrumentiConsiderazioni nate dalla condivisione
Confronto in sede di riunione degliOO.CC. e delle loro articolazioni interne (Collegio docenti - Consiglidi classe e Dipartimenti disciplinaridella scuola secondaria di I gr.)
Personale docente - Dirigente scolastico.
Esame e discussione critica del rapporto di analisi e valutazionedei RaD elaborato a cura del NAI.
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Passo 3 - Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esternodell'organizzazione scolastica
Tabella 12 - Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola Metodi / Strumenti Destinatari TempiPresentazione / condivisione del rapportodi analisi e valutazione dei RaD elaborato a cura del NAI in sede di riunione degli OO.CC. e delle articolazioni interne agli stessi (dipartimenti disciplinari) della scuola secondaria di I gr.
Docenti della scuola secondaria di I gr., con particolare riguardo alle discipline per le quali fossero emersi risultati particolarmente negativi dall'analisi dei RaD.
Fase iniziale dell'annoscolastico (settembre - dicembre)
Tabella 13 - Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esternoMetodi / Strumenti Destinatari TempiPresentazione / illustrazione del rapporto di analisi e valutazione dei RaD elaborato a cura del NAI in sede di riunione del Consiglio di Istituto. Pubblicazione del rapporto sul sito web dell'Istituto.
Genitori degli alunni - comunità scolastica cittadina
Mese di dicembre di ciascun anno scolastico.
Passo 4 - Componenti del Nucleo Interno di Valutazione e loro ruolo
Tabella 14 - Composizione del Nucleo Interno di ValutazioneNome RuoloProf.ssa FIGLIOLIA Maria docente Matematica Sc. secondaria I gr., 1^ collab. DS.M.a MILANESE Patrizia docente Sc. primaria, 2^ collab. DS.M.a POLO Anna docente Sc. primaria.
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Istituto Comprensivo I - UdineProgetti a.s. 2018/19
PLESSO TITOLO AMBITO REFERENTE DESTINATARI ORE DOCENTI ORE FUNZ. ATA ESPERTI EST. MATERIALE
ISTITUTO IPDA PREVENZIONE (INDIVIDUAZIONE PRECOCE DSA)
DE CRIGNIS CINZIA ALUNNI GRANDI DELL’INFANZIACLASSI PRIME E SECONDE DELLA PRIMARIA
44 30 12 PROVE ZERO PER ALUNNIGUIDA PER INS. COINVOLTI
ACCOGLIENZABENESSERE DA INDIVIDUARE ALUNNI NUOVI
ISCRITTI NEI TRE ORDINI DI SCUOLA
DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
MIUR - AREE A RISCHIO E A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO
PREVENZIONE E CONTRASTO DISPERSIONE
M.a ANNA POLO ALUNNI DIVERSE SEZIONI/CLASSI
140
DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
PROGETTO SPECIALE Bando Reg. FVG “B.E.S.-Be in an Equal School” capofilaRete IC Martignacco
INCLUSIONE DA INDIVIDUARE ALUNNI DIVERSE SEZIONI/CLASSI
Hattivalab
DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
PROGETTO SPECIALE Bando Reg. FVG ”La comunità si mette in rete 2” capofila rete IC I Udine
CONTRASTO DISPERSIONE
DA INDIVIDUARE ALUNNI DIVERSE SEZIONI/CLASSI
ASPIC
DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
PROGETTO SPECIALE Bando Reg. FVG “Cittadinanza digitale tra competenze e responsabilità. Dalle scuole al territorio” capofilarete IC Roveredo in Piano.
PREVENZIONE DA INDIVIDUARE ALUNNI DIVERSE SEZIONI/CLASSI
MEC
DIVERSI ORDINI DI SCUOLA
Programma Immigrazione 2018 Reg. FVG – Progetti scuola-
INCLUSIONE DA INDIVIDUARE ALUNNI DIVERSE SEZIONI/CLASSI
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/Users/maria/Library/Containers/com.apple.mail/Data/Library/Mail Downloads/762E38A4-35A8-46D5-89DA-EFE8D7353B8B/PtOF 2016-19_REVISIONE a.s. 2018-19_APPROVATO CdI 09.11.2018.doc
territorio – Rete 5 IC Udine
TIEPOLO PROGETTO SPECIALE Bando reg. FVG “Nuova ECDL a scuola: nuove competenze digitali per il XXI secolo” capofila rete IC III Udine
TECNOLOGICO FIGLIOLIA MARIA SELEZIONE ALUNNI DIVERSE CLASSI
EXCOL srl
TIEPOLO PROGETTO SPECIALE Bando reg. FVG “Dieci più- percorsi di connessione tra scuola e teatro” capofila rete IC IIIUdine
ARRICCHIMENTO CULTURALE
DA INDIVIDUARE SELEZIONE ALUNNI DIVERSE CLASSI
CONSULENTE PIETRO SIDOTI
TIEPOLO PROGETTO SPECIALE Bando reg. FVG “Giovani peer davvero” capofila IC I Udine
PREVENZIONE – CONTRASTO DISAGIO – INCLUSIONE
FIGLIOLIA MARIA ALUNNI DIVERSE CLASSI
ASS. GetUp
RODARI PROGETTO SPECIALE bando reg.FVG “IMAGEcontaminAction”capofila rete IC Palmanova
ARRICCHIMENTO CULTURALE
CAMERA GABRIELLA
CLASSI PRIME Co.S.M.O.SCS
ISTITUTO PROMOZIONE E SUCCESSO FORMATIVO DEGLIALUNNI STRANIERI(Reg. FVG – Programma Immigrazione 2018 “ - Integrazione scolastica)
RECUPERO /POTENZIAMENTOIT/MAT
POLO ANNA ALUNNI NAIALUNNI STRANIERI ALUNNI CON CITT. IT.E NON IN DIFFICOLTA’
235 h LAB.L2110 h REC/POT
50 110h (MEDIAZIONE)
SEDI INFANZIA E PRIMARIA
FRIULANO LINGUISTICO ROSSI LAURA ALUNNI CHE ADERISCONO ALL’INSEGNAMENTO
DOCENTI INTERNIDOCENTI ESTERNIDA INDIVIDUARE
30hX13sez.=390h30hX16gr=480h
TIEPOLO “Ven cun nô a cognossi la nestre citât”
LINGUISTICO ORTIS LAURA ALUNNI CHE ADERISCONO ALL’INSEGNAMENTO
10 10 20hESPERTO DA INDIVIDUARE
FRUCH VAI COL TEDESCO LINGUISTICO PACIFICO PAOLA CLASSI 4^, 5^ 30 TUTOR MAT
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/Users/maria/Library/Containers/com.apple.mail/Data/Library/Mail Downloads/762E38A4-35A8-46D5-89DA-EFE8D7353B8B/PtOF 2016-19_REVISIONE a.s. 2018-19_APPROVATO CdI 09.11.2018.doc
FACOLTATIVO 30 ESPERTOFIN. PON
SAN DOMENICO LET’S SPEAK ENGLISH
LINGUISTICO ROMAN SONIA CLASSI 4^, 5^FACOLTATIVO
60 TUTORFIN PON
60 ESPERTOFIN PON
RODARI LOGICAMENTE MATEMATICO PALMISANO BEATRICE
CLASSI 4^FACOLTATIVO
30 TUTORFIN. PON
30 ORE ESPERTOFIN. PON
BENEDETTI L’ARTE DELLO YOGA
BENESSERE DE CRIGNIS CINZIA TUTTI GLI ALUNNI 2 6hX4 sez.=24h
BENEDETTI BIBLIOTECA ESPRESSIVO DE CRIGNIS CINZIA ALUNNI MEDI E GRANDI
10 6 MAT 56€
BENEDETTI SPORTIVAMENTE INSIEME
MOTORIA ELEGANTE ELENA TUTTI GLI ALUNNI 8hX4sez.=32h
BENEDETTI LA MUSICA CHE E’ IN NOI
MUSICALE ELEGANTE ELENA TUTTI GLI ALUNNI 32 ORE TOTALI (INS. TODERO)
BOOMWHACKERSdo maggiore diatonici BWDG (8 tubi)6 SET (DA 8 TUBI)COSTO 150 € ca
CENTAZZO SPORTIVAMENTE INSIEME
MOTORIA MARSON LAURA TUTTI GLI ALUNNI 8hX2sez.=16h
CENTAZZO BIOMUSICA MUSICALE MARSON LAURA TUTTI GLI ALUNNI 10hX2sez.=20h
CENTAZZO INGLESE LINGUISTICO COCETTA MONICA I GRANDI 30hAnche doc. interna
PRIMO MAGGIO SPORTIVAMENTE INSIEME
MOTORIA VENIER MERI TUTTI GLI ALUNNI 8hX3sez.=24h
PRIMO MAGGIO BIOMUSICA MUSICALE VENIER MERI TUTTI GLI ALUNNI 10hX3sez.=30h
PRIMO MAGGIO INGLESE LINGUISTICO VENIER MERI I GRANDI 20 h Mat. Consumo € 127,61
TAVERNA SPORTIVAMENTEINSIEME
MOTORIA OLIVO LUCIANA TUTTI GLI ALUNNI 8hX4sez.=24h
TAVERNA MI MUOVO, IMPARO, MI DIVERTO
MOTORIA MESTRONI FLAVIASOLERO ANNA PAOLA
BAMBINI MEDI SEZ.A
30 6
TAVERNA BIOMUSICA MUSICALE OLIVO LUCIANA TUTTI GLI ALUNNI 10hX4sez.=40h
DIVISIONE ALPINA JULIA
IMPARIAMO A GIOCARE, GIOCHIAMO PER IMPARARE
MOTORIA CARLESSO NICOLETTA
4 A, 5 A, 5B 45(INS. CARLA’) 2 MAT SPORTIVO
DIVISIONE ALPINA JULIA
INSIEME È PIU’ BELLO!UNA NOTA TIRA L’ALTRA 2
MUSICALE CARLESSO NICOLETTA
TUTTE LE 7 CLASSI TOT. 2 ORE (programm./verifica)
7h X7 cl. = 49hDIPLOMATI CONSERVATORIO DA INDIVIDUARE
DIVISIONE ALPINA ENGLISH FOR LINGUISTICO GIORIETTO TUTTE LE 7 CLASSI 12hX7cl.=84h
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/Users/maria/Library/Containers/com.apple.mail/Data/Library/Mail Downloads/762E38A4-35A8-46D5-89DA-EFE8D7353B8B/PtOF 2016-19_REVISIONE a.s. 2018-19_APPROVATO CdI 09.11.2018.doc
JULIA FUN! AMELIA DOC M. LINGUAda individuare
FRUCH SPORT: IMPEGNO E PASSIONE!
MOTORIA FERUGLIO MARIA TUTTI GLI ALUNNI DELLA SEDE
50 (INS. CARLA’) 20h totaliESPERTO DI RUGBY
MAT SPORTIVO 100 €
FRUCH INSIEME È PIU’ BELLO!MATEMATICA IN GIOCO - BIS
MATEMATICO VORANO LODIA CLASSI 3, 4^, 5^ 2 6 7hx3cl.=21hESPERTOESTERNO
MAT.50 €
FRUCH INSIEME È PIU’ BELLO!SCIENZE: PICCOLI SCIENZIATI SCOPRONO
SCIENTIFICO INCORONATO PAOLA
CLASSI 1^, 2^ 6 7hX2cl.=14hESPERTO ESTERNO
MAT. 50€
FRUCH PEDIBUS, A PIEDI NEL QUARTIERE
BENESSERE MILANESE PATRIZIA
ALUNNI COINVOLTI 10
FRUCH INVALSI…LET’S DOIT!
LINGUISTICO TONUTTI IRENE CLASSI 4 ^ E 5^ 7hX2cl.=14hDOC.M.LINGUAda individuare
MAT. 50€
FRUCH UN MONDO DI COLORI
ESPRESSIVO PATRIZIA MILANESE
TUTTE LE CLASSI 65
FRUCH DEUTSCH, MACHT SPAß
LINGUISTICO PACIFICO PAOLA CLASSI 4^ E 5^ 32 (attività di potenziamento)
9 MAT 30€
RODARI TEATRO ESPRESSIVO TODERO ENRICAMANETTI M. FRANCESCA
TUTTE LE CLASSI 50 FOTOCOPIE
RODARI TANTE VOCI, UNA VOCE
MUSICALE TODERO ENRICA TUTTE LE CLASSI 20 ore prog/progr.20 ore sorveglianza
Fotocopie
BOOMWHACKERSdo maggiore diatonici BWDG (8 tubi)6 SET (DA 8 TUBI) 150 € ca.
BOOMWHACKERSDo magg diatonici bassi BWJG (7 tubi)1 SET 50 € ca.
RODARI ENGLISH KEEP GOING!
LINGUISTICO TODERO ENRICA MANETTI M.FRANCESCA
TUTTE LE CLASSI 2 7hX10 cl.=70hDOC.M.LINGUA da individuare
FOTOCOPIE
RODARI DEUTSCH, KOMM MIT!
LINGUISTICO PACIFICO PAOLA CLASSE 5^ 32 (attività di potenziamento)
9 MAT 30€
RODARI DEUTSCH, KOMM MIT!
LINGUISTICO PACIFICO PAOLA CLASSI 4 A E 4B 20 9
RODARI INSIEME E’ PIU’ MATEMATICO TODERO ENRICA TUTTE LE CLASSI 2 7hX10cl.=70h FOTOCOPIE
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/Users/maria/Library/Containers/com.apple.mail/Data/Library/Mail Downloads/762E38A4-35A8-46D5-89DA-EFE8D7353B8B/PtOF 2016-19_REVISIONE a.s. 2018-19_APPROVATO CdI 09.11.2018.doc
BELLO!ETA BETA 2
MANETTI M.FRANCESCA
ESPERTO ESTERNO
SAN DOMENICO GIOCHIAMO PER IMPARARE, IMPARIAMO A GIOCARE
MOTORIA CARLA' M. SOFIA ALUNNI DELLE CLASSI 1^, 3^, 4^, 5^
60 (INS. CARLA’) // // // //
SAN DOMENICO INSIEME E’ PIU’ BELLO!SENTI CHE VOCI 2
MUSICALE TAVERNA CRISTINA
TUTTE LE 5 CLASSI // // // 7hX5cl.=35hDIPLOMATI CONSERVATORIO DA INDIVIDUARE
ACQUISTO LETTORE CD
SAN DOMENICO RECUPERO E POTENZIAMENTO
RECUPERO /POTENZIAMENTOIT/MAT
ROMAN SONIA TUTTE LE CLASSI 70 X DUE INSEGNANTI IN ORARIO AGGIUNTIVO
// 38 // //
SAN DOMENICO CANTO, SUONO, LEGGO E GIOCO!”
ESPRESSIVO COMITATO GENITORI SAN DOMENICO
ALUNNI SAN DOMENICO – RODARI – FRUCH – BENEDETTI - 1° MAGGIO IN ORARIO EXTRA-SCOLASTICO
20 ore 800,00 PROIETTORE E GIOCHI-CANCELLERIA-LIBRI
SAN DOMENICO E.R.T. DANZA ESPRESSIVO CARLA’ SOFIA TUTTE LE CLASSI Sarà specificato a settembre ‘18
TIEPOLO TIEPOLO VA IN SCENA
ESPRESSIVO FIGLIOLIA MARIA CLASSI1^2^3^
36 120 12 20 totali mat.per scenografie = € 200
4 microfoni ad archetto = €100
TIEPOLO Sperimentare il Futuro - Industria 4.0
ARRICCHIMENTO CULTURALE
FIGLIOLIA MARIA CLASSI1^2^3^
FONDAZIONE PITTINI /IMMAGINARIO SCIENTIFICO
TIEPOLO PROGETTO “DAI E VAI”
MOTORIA/DISAGIO ZILLI ANNACHIARA CLASSI1^2^3^
ASS. MELOGRANO Prof. DANNISI
TIEPOLO Progetto “LI.KE – Competenze chiave per la vita eper la scuola”
BENESSERE FIGLIOLIA MARIA CLASSI1^2^3^
Da individuare – ATS in partenariato con Comune di Udine, II.CC. di Udine, Ed. “Uccellis”, ASUIUD, UniUd, Comuni di Campoformido, Pradamano, Pozzuolo del F., Tavagnacco
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