Piccola Comunità di Conegliano 29 ottobre 2009
Seminario Formativo per gli Operatori del Progetto I.De.E.
Pre-incontro all’iniziativa formativa
Investiamo per il vostro Investiamo per il vostro futurofuturo
Obiettivi del presente incontro
Conoscenza degli obiettivi che il Progetto si prefigge con questa iniziativa seminariale
Esplicitazione delle aspettative che ogni partecipante si porta dentro
Identificazione di un punto di incontro tra aspettative personali e aspettative del Progetto, che risulti fattibile
Condivisione di un Piano di lavoro
Investiamo per il vostro Investiamo per il vostro futurofuturo
Obiettivi del Seminario
– sviluppare consapevolezza e competenza per tutte le figure professionali coinvolte nel Progetto
– individuare competenze integrative di “Squadra”.
Investiamo per il vostro Investiamo per il vostro futurofuturo
OPERATOREOBIETTIVO:SERVIZIO
di QUALITÀ
COMPETENZE TECNICHE (conoscenze e capacità)
COMPETENZE ORGANIZZATIVE(capacità e comportamenti)
SVILUPPO COMPETENZE PROFESSIONALI
Modello delle Competenze• Conoscenze• Capacità• Comportamenti
Ruolo Obiettivi• Responsabilità • Relazioni • Risultati
• Condivisione Progetto e Risultati attesi• Chi siamo: i nostri Ruoli / Competenze / Obiettivi• L’Obiettivo comune: fare squadra per il progetto• Le nostre Risorse (tempi, saperi, sensibilità e disponibilità)• La nostra Vision sulle potenzialità delle persone• Come motivare e valorizzare i nostri utenti• Stili di influenzamento (saper guidare e convincere)• Gestire Relazioni: ascolto e comunicazione• Gestire un Gruppo (il patto psicologico, l’obiettivo, il percorso,
l’attenzione alle differenze, la gestione delle resistenze, la comunicazione a due vie)
• Metodi per essere una Squadra efficace: condividere, restare in contatto, passare informazioni, contribuire attivamente al risultato.
Contenuti formativiInvestiamo per il vostro Investiamo per il vostro
futurofuturo
Condizioni soggettive per partecipare
Non è possibile cambiare atteggiamenti, abitudini e comportamenti per pressione esterna
Solo chi decide di farlo per scelta troverà le energie necessarie per riuscirci
Per imparare è necessario desiderare ciò di cui ci si occupa
L'apprendimento è efficace quando c'è motivazione
La motivazione rende piacevole l'apprendimento (riduce la percezione della fatica)
Una partecipazione demotivata nuoce all'interessato e rallenta i motivati.
Vincolo
per ottenere un miglioramento significativo nei comportamenti
è indispensabile un atteggiamento collaborativo
e una partecipazione costante e attiva
Incontro propedeutico
29/10/2009
Incontro propedeutico
29/10/2009
Tempi:il progetto prevede 24 ore di Seminario,
il Calendario proposto è il seguente:
2 ore per pre-incontro
6 ore il 16 novembre (orario 9 – 16 con pausa pranzo)4 ore il 23 novembre (orario 9 - 13 )4 ore il 30 novembre ( “ “ “ )4 ore il 9 dicembre ( orario 14 – 18)
4 ore il 13 gennaio (orario 8,30-12,30)
Formatore/Docente: Caterina Caenazzo
Tempi:il progetto prevede 24 ore di Seminario,
il Calendario proposto è il seguente:
2 ore per pre-incontro
6 ore il 16 novembre (orario 9 – 16 con pausa pranzo)4 ore il 23 novembre (orario 9 - 13 )4 ore il 30 novembre ( “ “ “ )4 ore il 9 dicembre ( orario 14 – 18)
4 ore il 13 gennaio (orario 8,30-12,30)
Formatore/Docente: Caterina Caenazzo
PIANOPIANO DI LAVORO DI LAVORO
1° INCONTRO FORMATIVO
Lunedì 16 novembre 2009
Investiamo per il vostro Investiamo per il vostro futurofuturo
“Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta” Henry Ford
“Follia è: fare la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi” Albert Einstein
“Osare: in progresso si ottiene solo così” Victor Hugo “Sii cambiamento se vuoi vedere avvenire il mondo”
Gandhi “La necessità è la madre dell’invenzione” Platone “Talvolta uno paga di più le cose che ha avuto gratis”
Einstein
FRASI CELEBRI
1°Lavoro attivo
Chi sono Mi rappresento con una metafora
Il mio ruolo Come lo immagino: mission, valori e
vision
Le mie competenze: Cosa penso di poter mettere in questo
gruppo, come vorrei contribuire ai risultati del progetto Idee
In 2 sottogruppi
Confronto e scelta di una metafora per il gruppo Preparazione e Rappresentazione scenica della metafora
del gruppo Valutazione in plenaria delle 2 scene e scelta della
metafora che rappresenta meglio il gruppo
ONNIPOTENZA
IMPOTENZA
POTERE
ASPETTATIVE ALTE
ASPETTATIVE BASSE
DELUSIONE
ASPETTATIVE MAGICHE
DEMOTIVAZIONE
FRUSTRAZIONE COLPEVOLIZZAZIONE
CONO di POTERE
CODICE MATERNO EFFETTO DIPENDENZA
CODICE PATERNO CONTRODIPENDENZA
Atteggiamenti di base
DIPENDENZA
INTERDIPENDENZA
INDIPENDENZACONTRO-
DIPENDENZA
AMBI-VALENZA
ORGANIZZAZIONI
In tempo di guerra: risanamento auto-centratura
In tempo di pace: sviluppo decentramento,
partecipazione
“i ritratti”
In due sottogruppi. Il primo gruppo farà un “ritratto positivo” degli esiti del Progetto Idee. Il secondo gruppo traccerà un “ritratto negativo” degli esiti del Progetto.
Tempo: 15 minuti. Poi in plenaria il gruppo seleziona i tre aspetti negativi da “combattere” e i tre
aspetti positivi da “valorizzare”.
Saranno questi “confronti dialettici” a orientare l’ideatività gruppale nelle ore successive, mediante altre tecniche. Si può somministrare la tecnica dei ritratti facendo produrre dei veri e propri disegni, “positivi” e “negativi”. In questo caso, naturalmente, è auspicabile la presenza di due validi disegnatori.
BISOGNO / ATTEGGIAMENTO / COMPORTAMENTO
BISOGNOBISOGNO MOTIVAZIONEMOTIVAZIONE ATTEGGIAMENTOATTEGGIAMENTO COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO OBIETTIVOOBIETTIVO
IL PROCESSO PER L'INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI VA A RITROSO:DAI COMPORTAMENTI VISIBILI, AI BISOGNI INVISIBILI
La motivazione è energia psichica
investita
per soddisfare
il bisogno
L'atteggiamento rappresenta
una modalità automatica di
organizzazione del
comportamento
L'organizzazione del
comportamento dipende
anche dalla cultura
e dai valori del
soggetto
Comprendere i bisogni
1. Quali azioni metto in atto per comprendere i bisogni del mio interlocutore?
2. Quali azioni metto in atto per “ascoltare”?3. In che modo offro le soluzioni possibili?4. Quale stile di influenzamento attuo per guidarlo o
convincerlo?
Casi CONCRETI simulazioni
Autocasi: ROLE-PLAY
LA SITUAZIONEDescrivere in particolare come si è arrivati a quel momento, il
contesto organizzativo e culturale, i risultati, i vincoli, gli ostacoli.
IL PROFILO DELL’INTERLOCUTOREDelineare in particolare la storia, le caratteristiche, il momento
evolutivo dell’interlocutore L’OGGETTO DEL COLLOQUIOSpecificare gli argomenti trattati durante il colloquio (situazione
comportamento critico) I RUOLI COINVOLTIDescrivere le caratteristiche dei ruoli coinvolti nella situazione IL NOSTRO OBIETTIVO E IL PRESUNTO OB. DELL’ALTRO
Metodo per convincere
Ascoltare Centrarsi sull’altro (empatia) Costruire fiduciaPoi: Informare Spiegare Argomentare
DEFINIRE OBIETTIVO COMUNE
Ascolto
Postura Sguardo Dedicare spazio e tempo Attenzione: centrarsi su interlocutore Riformulare Prendere appunti Cogliere stati d’animo propri e dell’interlocutore
Influenzare
DOMINIO/COMANDO SEDUZIONE MANIPOLAZIONE PERSUASIONE
CON-VINCERE
SULL’ALTRO
CON L’ALTRO
FARE “RETE” Perché? Con chi? Come? Cos’è la “rete”? (vantaggio reciproco nel perseguire i
rispettivi obiettivi?) Quali legami tra i nodi della rete? Quali aspettative? Quali differenze tra rete e squadra?
RIPRENDEREMO QUESTE DOMANDE