1
Via Regia Corte, 15 Tel/Fax 0931 37085 C.F. 80002370890 96100 Siracusa
Codice meccanografico SRIC829005 e-mail [email protected] [email protected]
sito web www.icvittorinisr.it
a.s. 2014-15
2
Capitolo1 Introduzione al POF 1.1 Chi siamo e dove siamo p.4 1.2 Interventi realizzabili in ambito didattico formativo p.5 1.3 Interventi realizzabili per organizzazione interna p.5 1.4 Organigramma p.6
Capitolo2 Cenni storici e contesto socio-economico-culturale 2.1 L’origine della scuola nel quartiere Akradina p.9 2.2 Caratteristiche della comunità sociale del territorio p.9 2.3 Caratteristiche strutturali p.10
2.3.1 sede centrale p.10 2.3.2 scuola dell’infanzia plesso di via Mazzanti p.11
2.4 Domanda educativa p.12 2.4.1 I bisogni p.12 2.5 Caratteristiche dell’alunno in ingresso p.13
Capitolo 3 Le risorse dell’istituto 3.1 Risorse umane e professionali p.14 3.1.1 settore infanzia p.15 3.1.2 settore primaria p.18 3.1.3 settore secondaria p.19 3.1.4 risorse professionali esterne p.20 3.2 Risorse materiali p.21 3.2.1 sede centrale p.21 3.2.2 plesso Mazzanti p.23 3.2.3 risorse strutturali esterne p.24 3.3 Risorse finanziarie p.24
Capitolo 4 Offerta Formativa 4.1 Finalità culturali p.25 4.2 Obiettivi specifici nei tre settori: riferiti ai traguardi di competenze
Previsti dalle Indicazioni Nazionali p.27 4.2.1 scuola dell’Infanzia p.27
4.2.2 scuola primaria e secondaria p.28 4.3 Intervento formativo p.29 4.4. Accertamento dei prerequisiti- obiettivi minimi trasversali p.30 4.4.1 scuola dell’infanzia p.30 4.4.2 scuola primaria e secondaria p.31 4.5 Interventi specifici per gli alunni che evidenziano bisogni educativi speciali p.32
4.5.1 attività di recupero potenziamento, di sostegno per i DSA e i diversamente abili e di valorizzazione delle eccellenze p.32
4.5.2 calendarizzazione annuale della documentazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali p.37
4.5.3.Il PDP e la scheda di rilevazione p.38 4.5.4 Profilo Dinamico Funzionale p.62 4.5.5 Contenuti del P.D.F. ed il significato per la scuola p.63 4.5.6 attività progettuali curricolari ed extracurricolari p.64 4.5.7 curricolo essenziale p.64
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Capitolo 5 Organizzazione interna e flessibilità 5.1 Finalità culturali p.66 5.2 Adattamento calendario scolastico p.66 5.3 Flessibilità oraria p.67 5.4 Organizzazione del settore infanzia nella nostra scuola p.67 5.4.1 organizzazione delle sezioni e distribuzione dei docenti
plesso Regia Corte p.68 5.4.2 organizzazione delle sezioni e distribuzione dei docenti
plesso Mazzanti p.69 5.5. Organizzazione del settore primario p.70 5.5.1 assetto orario discipline p.71 5.5.2 assetto distribuzione oraria e assegnazioni alle classi p.72 5.6 Organizzazione del settore secondario di I grado nella nostra scuola p.74 5.6.1. assetto orario discipline p.74 5.7 Progettazione p.75 5.8 Quadro riepilogativo di tutti i progetti dell’offerta formativa
curricolari-extracurricolari-verticali p.75 5.8.1 monitoraggio e verifica dei progetti p.82 5.8.2 scheda di sintesi dei progetti p.82 5.8.3 attività opzionali/laboratori p.83 5.8.4 progettazione d’istituto p.83 5.8.5 curricolo continuità e orientamento p.86 5.8.5.1 il curricolo p.86 5.8.5.2 continuità p.88 5.8.5.3 orientamento p.90 5.8.6 bisogni e finalità educative del “progetto d’istituto” p.92
Capitolo 6 Area di valutazione e dell’autovalutazione p.94 6.1 Strumenti di valutazione p.95
6.2 Le ragioni e la necessità dell’autovalutazione p.96 6.3 Interazione scuola-famiglia p.97 6.4 Percezione degli elementi di innovazione e della qualità dei progetti p.97 6.5 Valutazione nella scuola dell’infanzia p.98 6.5.1 Criteri di riferimento p.98 6.6 Valutazione nella scuola primaria p.99 6.6.1 Bisogni formativi p.99 6.6.2 obiettivi formativi p.100 6.6.3 obiettivi formativi trasversali meta cognitivi p.100 6.6.4 obiettivi didattici generali per aree disciplinari p.101 6.6.5 modalità e strumenti di valutazione p.102 6.6.6 criteri di misurazione e valutazione p.103 6.6.7 valutazione del comportamento p.103 6.6.8 criteri per lo svolgimento degli scrutini finali p.103 6.7 Valutazione nella scuola secondaria di I grado p.105 6.7.1 bisogni formativi p.105 6.7.2 obiettivi formativi p.105 6.7.3 obiettivi formativi trasversali meta cognitivi p.106 6.7.4 obiettivi didattici generali per aree disciplinari p.106 6.7.5 modalità e strumenti di valutazione p.107 6.7.6 percorsi che favoriscono il raggiungimento degli obiettivi p.107 6.7.7 criteri per lo svolgimento degli scrutini finali p.107
4
6.7.8 la disciplina delle assenze p.108 6.7.9 la valutazione dell’alunno DSA p.108 6.7.10 la valutazione degli alunni diversamente abili p.110 6.8 Le rilevazioni degli apprendimenti p.111 6.9 Progetto valutazione degli apprendimenti p.116 6.10 Certificazione delle competenze p.117
6.10.1 certificazione delle competenze della scuola primaria p.117 6.10.2 certificazione delle competenze della scuola secondaria di I grado p.119
Capitolo 7 Area dell’organizzazione 7.1 Funzioni strumentali p.121 7.1.1 piano di lavoro delle funzioni strumentali p.123 7.2 Lo staff p.125 7.3 Dipartimenti p.126 7.4 Linee programmatiche dipartimenti p.126 7.4.1 dipartimento sostegno verticale p.126 7.4.2 dipartimenti disciplinari p.126 7.5 Formazione p.127
Capitolo 8 Organi collegiali 8.1 Consiglio d’istituto p.128 8.2 Giunta esecutiva p.130 8.3 Collegio docenti p.130 8.3.1 struttura organizzativa p.131 8.4 Consiglio di classe/interclasse/intersezione p.132 8.5 Comitato di valutazione p.134 8.6 Organo di garanzia p.134 8.7 GLH d’istituto p.135 8.8 GOSP d’istituto p.136 8.9 Piano annuale delle attività p.137
Capitolo 9 La Carta dei Servizi 9.1 Premessa p.144 9.2 Principi fondamentali p.144 9.3 Condizioni ambientali della scuola p.147 9.4 Servizi amministrativi p.148 9.5 Organizzazione e regole p.149 9.5.1 funzionamento organi collegiali p.149 9.6 Rapporti fra istituto enti e ditte p.150 9.7 Regolamento d’istituto p.152 9.7.1 competenze del personale p.153 9.7.2 norme riguardanti i genitori p.157 9.7.3 l’organizzazione scolastica p.158 9.7.4 norme di funzionamento p.163 9.7.5 comportamenti corretti norme di comportamento ai fini della Convivenza civile p.166 9.7.6 procedure dei reclami e valutazione del servizio p.170 9.8 Area didattico educativa p.171 9.9 Patto di Corresponsabilità p.171 9.10 Regolamento uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione p.175 9.11 Regolamento d’istituto per la somministrazione dei farmaci in orario Scolastico p.182
5
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AL POF 1. 1 CHI SIAMO E DOVE SIAMO
L’Ottavo Istituto Comprensivo sorge a Siracusa, nel quartiere Akradina, in via Regia Corte n° 15, ed è
costituito da tre ordini di scuola:
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di primo grado
ubicati in due diverse strutture: in via Regia Corte (la scuola secondaria di primo grado, la scuola
primaria e sei sezioni di scuola dell’infanzia) e in via Mazzanti (quattro sezioni di scuola dell’infanzia).
Il Collegio dei docenti, per sviluppare e realizzare appieno la sua azione, ha adottato una
organizzazione che si articola in staff, dipartimenti e commissioni.
Lo staff è una struttura presente nella scuola che coordina l’organizzazione della stessa, è
coordinato dal Dirigente ed è costituito da:
Docenti collaboratori del D.S.
Docenti responsabili di Funzione Strumentale
Docenti referenti dei tre ordini di scuola.
Lo staff si riunisce periodicamente ed è convocato dal Dirigente scolastico.
I dipartimenti coinvolgono esclusivamente i docenti della scuola secondaria di primo grado e
vi si accede in funzione delle discipline insegnate. Ogni dipartimento è coordinato da un docente
responsabile. I dipartimenti sono convocati dal coordinatore e sono delle strutture che elaborano
“materiali” didattici e ricerche epistemologiche.
Le Funzioni Strumentali attivate nel corrente anno scolastico sono le seguenti:
FUNZIONE STRUMENTALE DEL P.O.F. E GESTIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA.
SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI E COORDINAMENTO DELLE NUOVE
TECNOLOGIE INFORMATICHE.
CURRICULO VERTICALE. CONTINUITA’, INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO.
COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PER GLI STUDENTI.
RELAZIONI CON IL TERRITORIO E IL MONDO DELL’ INFORMAZIONE.
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROGETTI CON ENTI ESTERNI.
ORGANIZZAZIONE, COORDINAMENTO E GESTIONE DELLE VISITE GUIDATE E DEI
VIAGGI D’ISTRUZIONE
COORDINAMENTO DELLA VALUTAZIONE E DELL’ AUTOVALUTAZIONE
6
ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DELLA DISABILITA’, DEI DSA E DELLO
SVANTAGGIO.
LA PROGETTAZIONE della scuola, deliberata dal Collegio dei docenti prevede:
1. I PROGETTI CURRICULARI
2. I PROGETTI EXTRACURRICULARI
3. I PROGETTI IN VERTICALE
4. I PROGETTI ESTERNI E NAZIONALI
L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO è realizzata attraverso il monitoraggio delle assenze, la
valutazione degli apprendimenti ed il livello di gradimento dell’organizzazione.
La valutazione del processo di apprendimento è: iniziale, per la rilevazione dei livelli di partenza e dei
bisogni; in itinere, per il raggiungimento degli obiettivi quadrimestrali; e finale, per la rilevazione degli
obiettivi a medio e lungo termine. Le prove Invalsi fanno parte integrante dei processi di valutazione.
1. 2 INTERVENTI REALIZZABILI IN AMBITO DIDATTICO- FORMATIVO
Analisi delle risorse professionali interne;
Distribuzione dei compiti in funzione delle competenze;
Ottimizzazione delle risorse professionali per elevare la qualità dell’intervento educativo e
didattico;
Strutture orarie in funzione delle esigenze dei tre ordini di scuola;
Programmazione delle ore opzionali in ottemperanza alla L. 53/2003 ( per la Scuola Primaria);
Flessibilità nella struttura oraria (Scuola dell’Infanzia);
Sospensione delle attività didattiche, nel rispetto delle tradizioni del luogo.
1. 3 INTERVENTI REALIZZABILI PER L’ORGANIZZAZIONE INTERNA
Strumenti comuni e condivisi di progettazione e valutazione;
Organigramma per facilitare il coordinamento e il flusso comunicativo e lo snodo
organizzativo;
Nomina dei collaboratori del Dirigente Scolastico;
Individuazione e nomina delle Funzioni Strumentali da parte del Collegio Docenti.
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1.4 ORGANIGRAMMA
L’Ottavo Istituto Comprensivo di Siracusa viene costituito il 1° settembre 1999, in seguito al
piano provinciale di dimensionamento scolastico.
VIII ISTITUTO COMPRENSIVO “E. VITTORINI”
Via Regia Corte, 15 96100 Siracusa
tel. e fax: 0931/37085
SCUOLA
SECONDARIA
Via Regia Corte, 15
Tel. 093137085
SCUOLA
PRIMARIA
Via Regia Corte, 15
Tel. 0931468957
SCUOLA
DELL’INFANZIA
Via Regia Corte, 15
Tel. 0931468957
SCUOLA
DELL’INFANZIA PLESSO MAZZANTI
Via Mazzanti
Tel. 0931750096
Dirigente scolastico:
Dott.ssa Rosanna Olindo
Ins. Gianna Corallo “Collaboratore vicario del D.S. ”
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ORGANI COLLEGIALI e ORGANI D’ISTITUTO
Collegio dei Docenti
Consiglio d’Istituto
Consiglio di classe/interclasse/intersezione
Dipartimenti disciplinari
Comitato di valutazione
Giunta Esecutiva
GLI di Istituto
N. 7 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
N. 11 COLLABORATORI SCOLASTICI
D.S.G.A.
Dott.ssa Maria Scandurra
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CAPITOLO 2. CENNI STORICI E CONTESTO SOCIO- ECONOMICO-CULTURALE
2.1 L’ORIGINE DELLA SCUOLA NEL QUARTIERE AKRADINA Il quartiere Akradina si espande grazie all’insediamento ed allo sviluppo del Polo Industriale, che
comprende i comuni di Siracusa, Priolo, Melilli ed Augusta.
La scuola, nata negli anni 70, era ubicata in Via Tisia 47, con il nome “Scuola Media Statale di viale
Zecchino”; successivamente viene trasferita in Viale Polibio 83 e, nel 1974, in seguito alla richiesta
del Collegio dei Docenti ed all’approvazione degli organi competenti (Giunta municipale, Prefettura e
Ministero della P. I.), con D.M. 30/10/74, la scuola assume la denominazione di “Scuola Media
Statale-Elio Vittorini”, in memoria dello scrittore siracusano.
Il 1° settembre 2000, in seguito al piano provinciale di dimensionamento scolastico, la scuola diventa
Istituto Comprensivo: nasce, cosi, l’“Ottavo Istituto Comprensivo - E. Vittorini” di Siracusa.
2. 2 CARATTERISTICHE DELLA COMUNITA’ SOCIALE E DEL TERRITORIO La scuola è ubicata all’interno del quartiere Akradina, con una presenza prevalente di edifici
residenziali; le uniche testimonianze storiche sono le Catacombe di Vigna Cassia e le Latomie dei
Cappuccini.
Le strutture aggreganti e di incontro risultano inadeguate, fatta eccezione per la “Cittadella dello
Sport”, dove si tengono incontri nazionali ed internazionali di varie discipline sportive; altre strutture
sono di tipo privato. I maggiori punti di incontro per i giovani sono le sale da gioco e le piccole piazze.
Il quartiere avverte la carenza di adeguati servizi sociali, culturali e di aree verdi, che andrebbero
sviluppati con opportuni finanziamenti. Negli ultimi anni si è registrato qualche fenomeno di devianza
minorile. Tale fenomeno è, in parte, da attribuirsi all’insufficienza di strutture educative idonee
all’occupazione del tempo libero; è per ovviare a tali problematiche che la scuola si fa carico di
organizzare attività in orario extracurricolare.
La popolazione scolastica è eterogenea. La maggior parte degli alunni appartiene al ceto sociale
medio – alto e dimostra di possedere un bagaglio d’esperienza e di abilità adeguate all’arricchimento
e al potenziamento scolastico; solo una minima parte manifesta svantaggi socio – culturali e pochi
sono gli alunni extra comunitari o stranieri.
10
2.3 CARATTERISTICHE STRUTTURALI 2.3.1 Sede centrale
La struttura dell’ edificio è costituita da due livelli: uno superiore ed uno inferiore, con una superficie
complessiva di circa 5.000 mq. L’edificio è dotato di riscaldamento, acqua calda, lampade
d’emergenza, segnali luminosi che indicano le vie d’uscita, estintori ed idranti, ed è cosi composto:
Il piano superiore comprende:
N° 11 aule normali per le lezioni frontali (sc. secondaria di I grado)
N° 1 aula normale per le lezioni frontali (sc. primaria);
N° 1 aula adibita per la presidenza;
N° 1 aula per la vice-presidenza;
N° 3 uffici per il personale amministrativo;
N° 1 sala dei professori;
N° 4 aule speciali ( lab. Informatica 1, lab. Informatica 2, lab. Artistico e lab. Scienze);
N° 4 servizi igienici (M);
N° 4 servizi igienici (F);
N° 2 servizio per disabili;
N° 3 servizi per il personale docente e non docente;
N° 1 vano-guardiola all’ingresso, con ammesso vano in cui trovasi il quadro di comando
generale dell’impianto elettrico.
Uscite di sicurezza contrassegnate da numeri da 1 a 5
Il piano inferiore comprende:
N° 22 aule normali per le lezioni frontali (Scuola dell’infanzia e sc. primaria);
N° 1 auditorium;
N° 1 sala biblioteca;
N° 1 aula di musica “Nino Cirinnà”
N° 1 ambulatorio medico;
N° 4 servizi igienici (M);
N° 4 servizi igienici (F);
N° 4 servizi igienici scuola dell’infanzia;
N° 1 servizio per disabili;
N° 1 servizio per il personale docente e non docente;
N° 1 palestra coperta.
Uscite di sicurezza contrassegnate da numeri da 6 a 13.
11
Le zone immediate di raccolta sono state individuate:
nell’atrio esterno d’ingresso;
nel cortile prospiciente l’edificio scolastico, che immette nella zona-parcheggio;
nello spazio antistante la parte posteriore della scuola, dove si immettono molte uscite di
sicurezza.
2.3.2 Scuola dell’infanzia Plesso di via Mazzanti
L’edificio, realizzato su un piano, è ubicato in via Mazzanti a Siracusa (quartiere Akradina).
E’ fornito di riscaldamento, acqua calda, lampade d’emergenza, estintori ed idranti ed è così
composto:
N° 4 aule normali per le lezioni frontali;
N° 1 aula per il personale non docente;
servizi igienici inseriti nelle aule per tre sezioni (nella IV sezione i servizi si trovano nell’atrio
dell’edificio scolastico).
N° 1 servizio igienico per il personale docente e non docente;
N° 1 ampia sala di raccolta all’ingresso;
N° 1 ripostiglio;
N° 1 sala mensa;
uscite di sicurezza.
La zona di raccolta è stata individuata nello spazio antistante l’edificio scolastico.
La sicurezza in entrambi gli edifici è regolamentata, così come nei luoghi di lavoro in genere, ai sensi
della L. 626/94, ora del T.U. “Salute e sicurezza”, D. lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008.
12
2.4 DOMANDA EDUCATIVA
2.4.1 I BISOGNI
DEL TERRITORIO
Rafforzamento dell’identità socio-culturale
Clima sociale positivo
Strutture di aggregazioni culturali e sportive
DELL’UTENZA
Potenziamento dei linguaggi
Conoscenza delle lingue straniere Conoscenza e uso delle tecnologie multimediali
Educazione alla tolleranza, alla solidarietà e alla convivenza civile
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2.5 CARATTERISTICHE DELL’ALUNNO IN INGRESSO
Caratteristiche dell’alunno
BISOGNI RISORSE
Attivazione della motivazione
Capacità cognitive
Potenziamento dell’autostima
Abilità motorie
Rafforzamento della Convivenza civile
Differenze culturali
Conoscenza della propria Scala di valori
Interesse per le nuove tecnologie
Riconoscimento del proprio stile cognitivo
Interesse per le Lingue straniere
Arricchimento di stimoli culturali
Interesse per le Esperienze scientifiche
14
CAPITOLO 3 LE RISORSE DELL’ISTITUTO 3.1 RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
PROSPETTO SINTETICO D’ISTITUTO
ALUNNI
Classi e Sezioni:
Alunni in situazione di Handicap
Alunni
DOCENTI
Docenti Docenti di sostegno
Docenti di religione cattolica Totale
PERSONALE ATA
Amministrativi
Ausiliari
Totale
3.1.1
38
22
F. M. Tot. 388 482 870
76
17
4
88
7
11
18
15
SEZIONI
Alunni diversamente abili
Alunni
Docenti di classe
Docenti di sostegno Docenti di religione cattolica
Il personale A.T.A. (ausiliari)
SETTORE INFANZIA
PLESSO MAZZANTI / PLESSO VIA REGIA CORTE
10
3
F. M. Tot. 99 128 227
23
3
1
4
16
SEZIONI
Alunni diversamente abili
Alunni
Docenti
Docenti di sostegno Docenti di religione cattolica
Il personale A.T.A. (ausiliari)
4
1
F. M. Tot. 46 53 99
8
1 6
1
2
SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO MONTESSORI
17
SEZIONI
Alunni diversamente abili
Alunni
Docenti
Docenti di sostegno Docenti di religione cattolica
Il personale A.T.A. (ausiliari)
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO VIA REGIA CORTE
6
4
F. M. Tot. 53 75 128
12
2
1
2
18
3.1.2
Classi Alunni diversamente abili
Alunni
Docenti su posti comuni Docenti di sostegno Docenti di religione cattolica
Il personale A.T.A. (ausiliari)
18
15
F. M. Tot. 183 246 429
25
10
4
3
SETTORE PRIMARIA
19
3.1.3
SETTORE SECONDARIA
Classi Alunni diversamente abili
Alunni
Docenti Docenti di sostegno Docenti di religione
Il personale A.T.A. Ausiliari
10
4
F. M. Tot. 106 108 214
19
4
1
4
20
3.1.4 RISORSE PROFESSIONALI ESTERNE
A.S.L. N° 8 – (Unità Multi Disciplinare N° 2)
Assessorati alle Politiche Scolastiche e alle Politiche Sociali
Uffici Comunali della Protezione Civile
Circoscrizione Territoriale Quartiere Akradina
Croce Rossa Italiana e AVIS
Glip (Gruppo di Lavoro Interprovinciale per la Diversabilità)
I.N.D.A. (Istituto Nazionale Dramma Antico)
Biblioteca comunale
Ispettorato Agricoltura e Foreste
Medico Scolastico
Associazione “Piccola Accademia Teatro Giovani”
Comando Provinciale dei Carabinieri
Comando Provinciale Vigili del Fuoco
Comando Provinciale dei Vigili Urbani
Redazioni di testate giornalistiche varie
Ufficio parrocchiale Sacro Cuore
21
3.2 RISORSE MATERIALI 3.2.1 Sede Centrale
La scuola dispone di:
Biblioteca per alunni e insegnanti;
Palestra coperta, ben attrezzata;
N.° 1 Laboratorio linguistico e informatico;
N.° 1 Laboratorio d’informatica multimediale;
N.° 1 Laboratorio d’informatica mobile, completo di I-Pad (Tablet);
N.° 1 Laboratorio scientifico;
N.° 1 Laboratorio di creatività;
N.° 1 Ambulatorio medico;
Aula-laboratorio, comprendente anche strumenti informatici, per attività con alunni
diversamente abili;
Sala di proiezione;
Sala dei professori;
Aula di musica;
Strumenti musicali (pianoforte, strumenti a percussione e a fiati);
Strumenti audiovisivi;
Strumentazione di audio-illuminazione,(Microfoni, mixer, casse, luci.) per spettacoli;
Piccoli attrezzi tecnici e scientifici e numerosi sussidi didattici;
LIM in tutte le aule della Scuola Secondaria di I Grado e in quasi tutte le aule di Scuola
Primaria e in alcuni Laboratori.
22
SCHEDA SINTETICA RIEPILOGATIVA, DEL MATERIALE DIDATTICO E TECNOLOGICO, IN DOTAZIONE AI LABORATORI DELL’ISTITUTO.
LOCAZIONE MATERIALI A DISPOSIZIONE
Laboratorio Informatico n°1.
N°18 postazioni, dotate di P.C., N°2 stampanti, N°1 LIM, un televisore, un videoregistratore, un lettore DVD, un amplificatore,un decoder digitale, un diaproiettore, una fotocamera digitale, un video-proiettore, uno scanner, un radioregistratore, una videocamera digitale.
Laboratorio Informatico n°2. e Laboratorio Linguistico.
N°20 postazioni, dotate di P.C.e n°2 stampanti.
Laboratorio Informatico Mobile.
Moderno supporto mobile, per il trasporto e la ricarica di n° 25 I-Pad (Tablet), di ultima generazione.
Laboratorio Scientifico.
Laboratorio, dotato dei migliori e moderni strumenti per svolgere attività didattiche, sperimentali. Dalle diverse e fedeli riproduzioni del “corpo umano” alla strumentazione relativa ai microscopi di ultima generazione ed a tutta quella serie di strumenti, indispensabili, per effettuare situazioni sperimentali “reali”. N°1 P.C.e raccolta di materiale audiovisivo (cd e dvd) per conoscere il pianeta Terra, dal punto di vista naturale e fisico.
Aula di Musica.
Strumenti a percussione ed a fiati, nacchere e triangoli. Microfoni panoramici e non, più aste di supporto. N°1 pianoforte, un P.C. un mixer e una LIM. Moderno e completo impianto di Service audio-illuminazione, per ogni tipo di manifestazione e evento.
Laboratorio di Creatività. Forno per Ceramica e spazioso piano di lavoro.
Biblioteca.
Prestigiosa raccolta, di diversi generi letterari, di autori vari. Uno schermo elettronico, una lavagna luminosa, un videoproiettore, un amplificatore, un mixer, n°2 casse acustiche, microfoni, un P.C., un televisore e un lettore DVD.
Palestra.
Panche, tappeti, materassi, una cavallina, parallele, un’asse di equilibrio, spalliere, un quadro svedese, clavette, funi, cerchi, birilli, palloni, ecc…
AREE E SPAZI DISPONIBILI
Campo di Pallavolo
Spazio Attività all’ Aperto
Area Verde Spazio Interno e area attrezzata, con giostre e scivoli.
23
3.2.2 Plesso Mazzanti – Scuola dell’infanzia --
MATERIALI QUANTITA’ LOCAZIONE
COMPUTER
1
AULA
LETTORE DVD VIDEOREGISTRA
TORE
1
AULA
CASSE PER AMPLIFICAZIONE
2
AULA
MIXER AUDIO
1
AULA
MATERIALE DI FACILE
CONSUMO
AULA
SUSSIDI DIDATICI
AULA
PICCOLI ATTREZZI GINNICI
AULA
24
AREE E SPAZI DISPONIBILI
Area verde
Area attrezzata con giostre e scivoli all’aperto
Area di raccolta
3.2.3 RISORSE STRUTTURALI ESTERNE
Campo Scuola “P. Di Natale”, per I Giochi della Gioventù, per i Giochi Sportivi Studenteschi e
le Attività di Giocosport;
Cittadella dello Sport “C. Lo Bello”, per i Giochi della Gioventù, per i Giochi Sportivi
Studenteschi e le Attività di Giocosport;
Parrocchia “Sacro Cuore”, per Attività Religiose e Musicali.
3.3 RISORSE FINANZIARIE
Risorse ministeriali e regionali.
Risorse specifiche per l’autonomia amministrativa e didattica.
Risorse nazionali per progetti specifici (PON, ecc)
Risorse Europee per partenariati (ERASMUS +)
Contributi dei genitori degli alunni, finalizzati alle visite guidate, ai viaggi d’istruzione e ad
attività di carattere facoltativo, ecc.
Eventuali contributi di enti locali, società, soggetti privati, ecc.
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CAPITOLO 4. OFFERTA FORMATIVA
4.1 FINALITÀ CULTURALI
Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento d’identità culturale e progettuale che elabora,
da una parte, il progetto formativo in sintonia con le esigenze del contesto culturale, sociale,
economico e di tutte le agenzie presenti nel territorio e, dall’altra, le prescrizioni a livello nazionale.
Il POF quindi è il documento fondamentale che ogni singola Scuola adotta nell'ambito della propria
autonomia (D.P.R. 275/99), è l’identità stessa dell’istituto e offre le indicazioni sulla “vita” che in esso
si organizza e si conduce. In esso, inoltre, si esplicitano gli impegni assunti nei confronti del personale
della scuola, degli studenti, delle famiglie e del territorio. Il POF dunque è un documento “aperto e
trasparente”, dinamico e rappresenta il democratico processo dell’autonomia scolastica.
Il progetto nasce dalla necessità di:
Favorire e realizzare l'integrazione di tutti gli allievi, anche diversamente abili, in quanto tutti
riconosciuti e valorizzati nella loro diversità, nella irripetibile, unica, singolare personalità che
costituisce il valore di ogni individuo, in un contesto comunitario sempre più complesso e
variegato.
Proporre percorsi formativi funzionali all'apprendimento ed alla crescita educativa, al fine di
raggiungere il successo formativo.
Prevenire il disagio, determinato da fattori familiari, culturali e sociali, offrendo un clima
positivo che infonda negli allievi senso di protezione, sostegno emotivo, disponibilità ed
interesse ad apprendere.
La SCUOLA, quindi, si pone al servizio dell'utenza e si propone come istituzione:
26
UMANA CULTURALE
Suscitando la motivazione e facendo sì che ognuno trovi, nel
gruppo dei pari e negli adulti, figure di riferimento, utili alla sua
crescita emotiva ed affettiva.
Adottando strategie affinché l’alunno stia bene con se stesso, con gli altri e con le istituzioni.
Proponendo modelli, valori, conoscenze di riferimento; dedicando spazi e tempi per esplicitarli e facendo
in modo che gli alunni elaborino il proprio stile di vita.
Confermando e rafforzando i modelli positivi, correggendo o rimuovendo quelli distorti attraverso discussioni,
ricerche, confronti ed esperienze, evitando imposizioni autoritarie e
ricattatorie.
Tentando di rimuovere il malessere e l’aggressività,
risalendo alle cause.
Tutelando dagli stereotipi e dai condizionamenti, privilegiando nella scelta dei contenuti quelli che hanno maggiore rilevanza nel vissuto degli
alunni.
Arricchendo l’attività scolastica di strategie mirate all’individuazione e alla
cooperazione per coinvolgere nel processo d’apprendimento - formazione, tutti gli alunni.
Favorendo il dialogo, il confronto, la collaborazione, la
socializzazione e l’integrazione.
Stimolando la motivazione culturale, proponendo conoscenze ed abilità
spendibili, che migliorano la qualità della vita; un apprendimento finalizzato
ad un “saper per” e ad un “fare per”, che stimoli emozioni tali da mettere la
persona in gioco nella sua complessità.
Accogliendo ed offrendo, ai propri allievi, un clima positivo che infonda senso di protezione,
sicurezza, fiducia, disponibilità, attenzione, dove ognuno si senta
stimato ed apprezzato.
DI PROMOZIONE
27
4.2 OBIETTIVI SPECIFICI NEI TRE SETTORI: RIFERITI AI TRAGUARDI DI COMPETENZE, PREVISTI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI
4.2.1 SCUOLA DELL’INFANZIA
AREE DI APPRENDIMENTO IL SÉ E L’ALTRO ( Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme )
Favorire lo sviluppo della socialità, del senso morale e dell’immagine di sé.
Favorire i momenti di vita pratica offrendo sicurezza, curiosità ed autonomia.
Soddisfare i bisogni dei bambini di esplorazione, di crescita emotiva ed accettazione.
IL CORPO IN MOVIMENTO ( Identità, autonomia, salute )
Favorire la capacità di conoscenza senso percettiva della realtà.
Favorire la capacità di percepire e rappresentare il proprio corpo, in posizioni statiche e
dinamiche.
Favorire la capacità di padronanza del corpo e del movimento, a livello grosso-motorio e fine-
motorio.
I LINGUAGGI, LA CREATIVITA’ E L’ESPRESSIONE ( Gestualità, arte, musica, multimedialità )
Favorire la capacità di espressione e comunicazione attraverso linguaggi non verbali, mimico
gestuale, ed iconico.
Favorire la capacità di espressione creativa e musicale.
Favorire la capacità di ascolto, comprensione ed espressione orale.
I DISCORSI E LE PAROLE ( Comunicazione, lingua, cultura )
Favorire la capacità di espressione e comunicazione attraverso linguaggi non verbali, mimico
gestuale, ed iconico.
LA CONOSCENZA DEL MONDO ( Ordine, misura, spazio, tempo, natura )
Favorire la capacità di comprendere gli aspetti ed i significati della realtà e dell’ambiente.
Favorire la capacità di discriminazione, generalizzazione ed astrazione.
Favorire la capacità di riconoscere e leggere segni grafici e simboli.
Favorire la capacità di percepire e di discriminare lo spazio ed il tempo.
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4.2.2 SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA ( ITALIANO – LINGUE COMUNITARIE – ARTE E IMMAGINE - MUSICA – CORPO MOVIMENTO SPORT)
Saper esprimere il proprio potenziale emotivo ed affettivo, favorendo positive relazioni
sociali;
Acquisire coscienza delle proprie risorse e consolidare l’autonomia sociale e operativa nel
rispetto di sé, degli altri e delle regole;
Acquisire i linguaggi specifici, per produrre in modo creativo.
Ascoltare, comprendere ed esprimersi in maniera corretta;
Leggere, comprendere e produrre testi di vario tipo;
Riconoscere le strutture della lingua e le sue regole;
Conoscere, comprendere e padroneggiare gli elementi del linguaggio visivo e musicale;
Sviluppare la capacità di percepire, rappresentare e padroneggiare il proprio corpo nello
spazio e nel tempo, in posizioni statiche e dinamiche.
AREA STORICO-GEOGRAFICA (STORIA – GEOGRAFIA)
Saper orientare e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi per capire la
dimensione storica, geografica e sociale della realtà;
Acquisire le conoscenze e le norme vigenti che regolano la vita del cittadino, nei vari
aspetti del vivere civile.
Saper osservare ed esplorare la realtà circostante per individuare, descrivere e classificare
fenomeni.
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA (MATEMATICA – SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI - TECNOLOGIA )
Acquisire adeguati strumenti concettuali per cogliere analogie, differenze e relazioni
nell’ambito logico –matematico;
Saper utilizzare i linguaggi logici, statistici e procedure informatiche per classificare,
realizzare indagini e interpretare i dati dell’esperienza;
Saper costruire ragionamenti, grafici e relazione per giungere alla risoluzione di problemi.
Saper osservare ed esplorare la realtà circostante per individuare, descrivere e classificare
fenomeni del mondo fisico- biologico e tecnologico;
Acquisire conoscenze ed avere consapevolezza del rapporto diretto fra corretta
alimentazione, stile di vita e salute;
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Comprendere aspetti essenziali della metodologia e della ricerca tecnologica e scientifica.
4.3 INTERVENTO FORMATIVO
Il Collegio dei Docenti ritiene di migliorare l’azione formativa e didattica attraverso una serie
d’interventi mirati quali:
Strutture orarie in funzione delle esigenze dei tre ordini di scuola.
Programmazione delle ore opzionali in ottemperanza al D.P.R. 89 del 20 Marzo 2009.
Flessibilità attuata dai tre ordini di Scuola:
- la scuola dell’infanzia, attraverso la flessibilità della struttura oraria, con il tempo normale di
sette ore giornaliere e quello ridotto di cinque;
- la scuola primaria e secondaria adottano una flessibilità nell’organizzazione della struttura
oraria, attraverso l’utilizzo delle ore a disposizione, per effettuare eventuali sostituzioni di colleghi
assenti e per svolgere attività alternative per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento
della religione cattolica.
Unità oraria per tutti gli ordini di scuola è di 60 minuti.
Potenziamento della lingua inglese.
Potenziamento delle tecnologie.
Potenziamento dell’area linguistica e scientifica.
Adattamento del calendario scolastico L. 275/99 art. 5 comma 2. nel rispetto delle tradizioni
del luogo.
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4.4 ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI - OBIETTIVI MINIMI TRASVERSALI 4.4.1 Scuola dell’infanzia
Colloqui con le famiglie;
Osservazioni passive, prove oggettive e soggettive dell’espressività e delle abilità del bambino,
nei campi di esperienza, previsti dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo (D.M. 31-07-2007):
IL SÉ E L’ALTRO Percezione di se stessi e degli altri, nella nuova vita sociale
Conoscenza delle principali regole
IL CORPO IN MOVIMENTO Conoscenza del proprio corpo
Orientamento spaziale
I LINGUAGGI, LA CREATIVITÀ E L’ESPRESSIONE Capacità manipolative
Capacità esplorative
Capacità creative
I DISCORSI E LE PAROLE Capacità di ascolto
Capacita di comprensione
Capacità di espressione
LA CONOSCENZA DEL MONDO Capacità di osservazione
Capacità di esplorazione
Organizzazione spaziale e temporale
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4.4.2 Scuola Primaria e secondaria Colloqui con le famiglie, colloqui individuali e/o di gruppo con gli alunni, per :
1. individuare i bisogni specifici e di apprendimento;
2. prevenire il disagio emotivo e/o sociale;
3. costruire rapporti significativi;
4. rafforzare e motivare la libera espressione del sé, nel rispetto degli altri e delle regole.
Prove d’ingresso attraverso griglie d’osservazione, questionari e prove di completamento per
individuare i livelli di competenza nelle seguenti aree disciplinari, previste dalle Indicazioni
Nazionali per il curricolo (D.M. 31-07-2007):
INDICATORI DEL COMPORTAMENTO
Rispetto delle regole di convivenza civile.
Rispetto del patto educativo di corresponsabilità e del regolamento d’Istituto.
Frequenza e puntualità
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Capacità di ascolto
Capacità di osservazione
Capacità di comprensione
Capacità di produzione
Capacità creative e musicali
Capacità manipolative
Capacità senso-motorie
Capacità condizionali e coordinative.
AREA STORICO-GEOGRAFICA
Capacità di percepire e collocare eventi, nel tempo e nello spazio.
Capacità di osservazione
Capacità di individuare relazioni.
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA Capacità di classificare
Capacità logiche
Capacità operative.
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L’accertamento dei prerequisiti consente di individuare i punti forti e i punti deboli d’ogni
alunno, d’ogni sezione o classe, condizione irrinunciabile per elaborare un curricolo aderente ai
reali bisogni dell’alunno, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali.
Tale curricolo è esplicitato per campi di esperienza, nella scuola dell’infanzia dal piano
operativo annuale; per discipline nella scuola primaria dalla progettazione d’interclasse e,
nella scuola secondaria dalla progettazione dei singoli consigli di classe.
4.5 INTERVENTI SPECIFICI PER GLI ALUNNI CHE EVIDENZIANO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
4.5.1 Attività di recupero, di potenziamento, di sostegno per i DSA e i diversamente
abili e di valorizzazione delle eccellenze. (Bisogni educativi “speciali”.)
La scuola offre percorsi alternativi e personalizzati, per gli alunni che presentano difficoltà di
apprendimento e/o gravi carenze sotto il profilo educativo - didattico e/o socio-culturale; ciò al fine
di ridurre gli svantaggi culturali e formativi e potenziare l’inclusione e la qualità delle competenze
dei nostri alunni. Il 27 Dicembre 2012 è stata emanata dal MIUR la direttiva “Strumenti d’intervento
per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
e successivamente la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, nelle quali si fa presente che l’identificazione
degli alunni con disabilità non avviene esclusivamente sulla base dell’eventuale certificazione, ma
è possibile far riferimento al modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning)
per individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) degli alunni. I BES possono presentarsi con
continuità, oppure per periodi circoscritti della vita dell’alunno, in quanto le cause che li generano
possono anche avere origine fisica, biologica, fisiologica, psicologica o sociale. Quindi, risulta
chiaro che non è possibile porre l’attenzione sui soli DSA, ma è necessario prestare maggiore
attenzione in classe e cercare di individuare tutti quegli alunni che necessitano di un’attenzione
speciale a causa di uno svantaggio sociale e culturale in cui vivono, a causa della presenza di
DSA e/o disturbi evolutivi specifici, ovvero perché l’inadeguata conoscenza della lingua italiana
rappresenta un ostacolo. L’area dei Bisogni Educativi Speciali, conosciuta in Europa come Special
Educational Needs, rappresenta quell’area dello svantaggio scolastico che comprende tre grandi
sotto-categorie:
quella della disabilità;
quella dei disturbi evolutivi specifici;
quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
33
All’interno dei Disturbi Evolutivi Specifici rientrano:
i DSA;
i deficit del linguaggio;
i deficit delle abilità non verbali;
i deficit della coordinazione motoria;
i deficit dell’attenzione e dell’iperattività.
Il funzionamento cognitivo limite, invece, rappresenta il limite di separazione fra disabilità e
disturbo specifico.
Com’è bene comprendere, queste problematiche non possono essere tutte certificate ai sensi della
legge 104/92, proprio perché non rappresentano delle patologie invalidanti. Di conseguenza si
rendeva necessaria una normativa di riferimento che garantisse a questi alunni la possibilità di
ricevere la giusta attenzione in ambito scolastico.
Per i soggetti che presentano Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), per assicurare il
successo formativo, nel rispetto dell’applicazione della legge 170/2010 - del D.M. 5669/2011 e
delle linee guida, ; la scuola predispone percorsi personalizzati.
Oltre alla normale progettazione individualizzata per gli alunni diversamente abili, la scuola attiva
percorsi di sperimentazione legati alla C. M. 1/88 sulla continuità educativa per i portatori di
handicap, che presentano difficoltà legate alla socializzazione e all’inserimento scolastico.
In questa prospettiva, il progetto di integrazione del nostro Istituto ha la finalità di promuovere
atteggiamenti positivi ed interazioni socio-culturali, alla luce di quanto stabilito dalle Linee guida per
l'integrazione degli alunni con disabilità – MIUR – 4 agosto 2009, oltre alla normativa tradizionale
di riferimento, che sistematizza l'inserimento dei ragazzi diversamente abili nella scuola
dell'obbligo, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 e 38 della Costituzione, è
costituita principalmente dalla legge n° 517/1977, dalla C.M. n° 258/1983, dalla C.M. n° 250/1985,
dalla L. 104/1992.
Responsabili dell'integrazione scolastica, ciascuno in base ai propri compiti e ruoli, sono:
il docente di sostegno
il Consiglio di Classe
il GLI
il GLIP
le agenzie territoriali di tipo educativo, specialistico, istituzionale
la famiglia
l'intera comunità scolastica
34
Le attività di recupero e integrazione, vengono svolte, soprattutto, nel periodo iniziale dell’anno
scolastico e/o nel periodo successivo alla valutazione quadrimestrale.
Per valorizzare la fascia degli alunni “eccellenti”, i consigli di classe e/o di interclasse,
predispongono invece momenti di approfondimento, sia a livello curricolare sia extracurricolare.
Gli interventi si articolano attraverso progetti strutturati su quattro assi formativi:
Recupero delle abilità di base, per gruppi di alunni anche di classi diverse ma omogenei
per competenze. Gli alunni bisognosi saranno segnalati dai consigli di classe o interclasse,
in seguito all’analisi della situazione di partenza. L’attività è obbligatoria e curricolare e/o
extracurricolare.
Recupero delle abilità disciplinari, per gruppi di alunni appartenenti a classi parallele,
omogenei per competenze. La partecipazione alle attività, extracurricolari, viene
demandata alla responsabilità dei genitori, in seguito a segnalazione da parte dei consigli di
classe e/o interclasse.
Recupero della motivazione all’apprendimento, per tutti gli alunni che presentano
scarso interesse per le attività scolastiche, o con problemi di controllo attentivo e/o della
condotta. Le attività sono obbligatori e si svolgono in orario antimeridiano.
Potenziamento e valorizzazione delle eccellenze, per tutti gli alunni in possesso di abilità
e conoscenze già consolidate e motivati all’arricchimento personale. Le attività si svolgono
sia in ore curriculari sia in ore extracurriculari e si inseriscono nell’ambito di tutte le
occasioni formative.
Finalità principale dell'intervento educativo per i soggetti diversabili è l'integrazione di quest’ultimi,
con modalità diverse e specifiche per ogni singolo alunno e per la classe in cui è inserito l’alunno
diversamente abile. Gli obiettivi generali, che mirano ad una reale integrazione, riguardano:
l’autonomia;
la socializzazione;
l’acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative, ed espressive;
la conquista graduale di strumenti operativi basilari: linguistici, logico-matematici.
In questa linea programmatica, la nostra scuola favorisce la costruzione di una progettazione
globale dell’inclusione degli alunni diversabili:
- valorizzando tutte le forme espressive attraverso le quali l’alunno possa realizzare e
sviluppare le proprie potenzialità, dando pari dignità a tutti i linguaggi;
35
- ponendo attenzione alla pluralità delle intelligenze affinché accanto ai livelli di intelligenza
logico-astratta venga considerata importante anche l’intelligenza senso-motoria e pratica
e siano soprattutto tenuti presenti i processi di socializzazione;
- considerando nell’alunno disabile prima le potenzialità e poi la patologia e quindi
favorendo lo sviluppo delle abilità conoscitive, operazionali e relazionali proprie della sua
persona. Compito della scuola è, infatti, quello di portare a maturazione le potenzialità di
sviluppo proprie di ognuno;
- dando priorità all’intervento educativo;
- utilizzando per gli alunni diversamente abili criteri diversi di valutazione, che tengano
conto del grado di maturazione raggiunto dall’alunno sia globalmente sia a livello degli
apprendimenti realizzati, senza confronti con gli obiettivi e i contenuti essenziali ed
irrinunciabili individuati per gli altri alunni;
- non separando l’alunno diversamente abile dalla classe, evitando di separare il meno
possibile gli interventi di recupero e sostegno dalla normale attività scolastica,
articolandola sempre, invece, per gruppi di livello in modo da offrire a tutti gli alunni la
possibilità di dare contributi e di crescere;
- favorendo la continuità educativa attraverso contatti con la scuola primaria di provenienza
per gli alunni in ingresso e contatti con la scuola secondaria di II grado prescelta per gli
alunni in uscita;
- favorendo l’accoglienza ad inizio d’anno con la visita alle strutture della scuola, con la
conoscenza delle attività formative che dovranno intraprendersi durante l’anno, con la
conoscenza del Regolamento d’Istituto.
- utilizzando la flessibilità dell’orario dell’insegnante di sostegno alla luce delle scelte del
P.E.I. e delle necessità che dovessero eventualmente crearsi;
- utilizzando la flessibilità dell’organizzazione scolastica curriculare con l’introduzione di
attività progettuali, anche in parziale sostituzione dei contenuti programmatici di alcune
discipline, tra le quali i progetti di laboratorio espressivo, manipolativo, psicomotorio.
Nell'ambito degli obiettivi generali il Consiglio di Classe/ Interclasse/ Intersezione, sulla base del
Profilo Dinamico Funzionale e dopo l'analisi della situazione di partenza elaborato dall'insegnante
di sostegno, definisce il Piano Educativo Personalizzato che illustra:
le aree e le modalità di intervento
gli obiettivi specifici relativi alle singole discipline
competenze
i contenuti
la metodologia
gli strumenti
36
le modalità di verifica
i criteri di valutazione
la scansione oraria
II comma 5 dell'art. 12 L.104/92 identifica alcuni momenti significativi dell'iter finalizzato alla piena
integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap:
- L'individuazione dell'alunno come persona handicappata
- La definizione di una diagnosi funzionale
- La predisposizione di un P.D.F.
- La formulazione di un PEI
- Le occasioni di verifica degli interventi realizzati e di aggiornamento della documentazione.
La realizzazione degli interventi previsti nel Piano Educativo Personalizzato coinvolge, a diversi
livelli, tutte le figure di riferimento importanti per l’allievo; per consentire un recupero globale è
infatti necessario mantenere i contatti con le diverse strutture che si occupano degli alunni con
handicap, sia all'interno sia all'esterno della scuola. Nella didattica del "sostegno" risulta
essenziale:
l’esplicitazione della "nostra" idea di alunno e dei "presupposti teorici" della nostra
formazione; (si ritiene che l'alunno debba avere x caratteristiche, accettare y regole,
contribuire al progetto di questo tipo di didattica)
la "relazione comunicativa" alunno-insegnante;
l'auto "presentazione" dell'alunno, effettuata anche a distanza di tempo, e intesa come
"autovalutazione" delle proprie competenze;
la considerazione del "livello di partenza";
il fattore "eterocronia" (= tempi diversi);
la considerazione negativa della regressione (= un ritorno indietro per "caricarsi
emotivamente");
attivare una pedagogia dell'ascolto e dell'accettazione che porti ad una
"individualizzazione" dell’insegnamento-apprendimento.
Le linee guida su cui si è fondato e si fonda l'intervento della nostra scuola per l'integrazione degli
alunni diversamente abili e svantaggiati sono quelle dell'autonomia e della partecipazione alla
vita sociale, tenendo presente che, secondo la definizione dell'OMS, è il sistema sociale che fa di
una disabilità un handicap nel momento in cui questa non consente ad un individuo di soddisfare
le aspettative della società stessa.
Partendo dal principio universalmente condiviso dei diritti-doveri del diversabile, l'intervento della
scuola, nell'intento di raggiungere gli obiettivi suddetti, cerca di fornire non solo idee, ma anche
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soluzioni operative, poiché gli scopi dell'istruzione sono uguali per tutti gli studenti, anche se
possono variare i mezzi necessari per conseguirli.
La reale integrazione si ha quando l'alunno viene messo in condizione di partecipare alle attività
che i docenti prevedono per la classe ed anche a quelle promosse da altri consigli di classe -
classi aperte - favorendo il processo formativo dell'alunno, mediante la strutturazione di una
programmazione ad hoc che consente a ciascuno di lavorare secondo le proprie capacità. Viene in
questo modo superata la concezione assistenziale che diviene gestione del bisogno e la
funzione docente diventa flessibile.
4.5.2 CALENDARIZZAZIONE ANNUALE DELLA DOCUMENTAZIONE DEGLI ALUNNI
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ALUNNI DSA
1° FASE (MESE DI OTTOBRE) 1° FASE (MESE DI OTTOBRE)
Diagnosi funzionale Certificazione Specialistica
Profilo Dinamico Funzionale - PEI Comunicazione al Consiglio di classe/ interclasse / sezione
Analisi della Situazione di Partenza Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta e dei suoi punti di forza
2° FASE (MESE DI NOVEMBRE) 2° FASE (MESE DI NOVEMBRE)
Definizione obiettivi generali Costruzione del Piano Didattico Personalizzato
Obiettivi educativi Obiettivi didattici Condivisione del Piano Didattico Personalizzato con la Famiglia e le Figure Specialistiche di riferimento
Gerarchizzazione degli obiettivi intermedi Osservazione dei processi di apprendimento
Selezione dei contenuti Osservazione delle strategie di insegnamento
Strategie mezzi didattici, spazi e tempi
Forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche
Stesura programmazione educativo-didattica individualizzata
3° FASE (I e II QUADRIMESTRE) 3° FASE (I e II QUADRIMESTRE)
Osservazione in itinere, intermedia e finale dei processi di apprendimento e integrazione
Osservazione in itinere, intermedia e finale dei processi di apprendimento
Valutazione sul livello globale di maturazione e apprendimento nelle singole discipline
Osservazione dell’applicazione delle misure compensative e dispensative
Eventuale ricalibrazione della programmazione individualizzata
Verifica Finale PDP
PEI – Verifica per i soggetti alla fine di un ciclo scolastico
Relazione finale
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4.5.3 IL PDP e la scheda di rilevazione
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
VIII ISTITUTO COMPRENSIVO “ELIO VITTORINI” ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCHEDA per l’ Alunno/a __________________________________ Classe _______ sez. __________ Individuazione di Alunni con BES da parte del Consiglio di Interclasse e/o Classe, ai sensi della C.M. 6 Marzo 2013, dà compilare in sede consiliare in riferimento a considerazioni di carattere psicopedagogico – didattico e da osservazioni sistematiche, quali:
Tipo di osservazioni x
Osservazioni Comportamentali
Osservazioni Relazionali
Prove di ingresso
Verifiche scritte
Verifiche orale
Valutazioni
Colloqui con lo studente
Colloqui con i genitori
Altro
Si evidenziano carenze nelle aree / funzioni evidenziate:
Area x x x x x Area linguistica Lettura Scrittura Comprensione Produzione Area logico matematica
Calcolo Uso di linguaggi specifici
Comprensione di procedure
Applicazioni di procedure
Area motoria Schema corporeo
Lateralizzazione
Coordinazione dinamica generale
Abilità fino motorie
Area artistica tecnico-pratica
Visuo spaziale e temporale
Uso di linguaggi specifici
Uso di strumenti tecnici
Applicazioni di procedure
Funzioni /
capacità
x x x x x
Comportamentale e Relazionale
Rispetto delle del materiale proprio ed altrui
Rispetto delle regole e delle consegne
Relazioni con il gruppo dei pari
Relazioni con gli adulti
Memorizzazione di definizioni - regole e formule
Memoria Recupero di informazioni
Applicazione di contenuti disciplinari
Rielaborazione dei contenuti disciplinari
Attenzione
Labile Difficoltà a mantenere il contatto oculare
Passivo Iperattivo
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Si presume svantaggio:
Socio-economico
Linguistico-
culturale Di non conoscenza della cultura e della lingua
italiana (alunni stranieri)
Pertanto: Il Consiglio di Classe delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato (PDP), calibrato sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.
Periodo:
1° Quadrimestre 2° Quadrimestre Intero anno scolastico
Si allega al Registro, Verbale N° ____ Data ______________ Il Coordinatore _______________
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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO BES (Svantaggio)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Scuola Primaria Classe ____ sezione ____
1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO/A
Cognome e nome
Data di nascita
BES
Svantaggio socio-economico
Svantaggio linguistico- culturale
Svantaggio di non conoscenza della cultura e della lingua italiana
Informazioni dalla famiglia
Aspetti emotivo – affettivo - motivazionali
Caratteristiche del percorso didattico pregresso
Altre osservazioni
2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI NELLE VARIE AREE (Le informazioni sono state ricavate da prove standardizzate, scritte ed orali, di verifica eseguite in classe)
Area Ambito Osservazioni dei docenti di classe- Finale
Si No In parte
AREA LINGUISTICA
LETTURA
Nella norma
Stentata
Lenta
Altro:
SCRITTURA
Corretta
Con inversioni - sostituzioni -omissioni
Con errori ortografici e sintattici
Altro:
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COMPRENSIONE
Globale
Essenziale
Parziale
Altro:
PRODUZIONE ORALE
Adeguata Essenziale
Lacunosa
PRODUZIONE SCRITTA Ideazione Stesura Revisione
Pertinente
Essenziale
Lacunosa
Con errori ortografici e sintattici
USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Utilizza la terminologia specifica
GRAFIA
Chiara
Poco comprensibile
AREA
STORICO-GEOGRAFICA
ORGANIZZAZIONE SPAZIO -TEMPORALE
Conosce ed utilizza in modo adeguato gli indicatori temporali
AZIONI DI CAUSA ED EFFETTO
Sa individuare in modo adeguato relazioni di causa ed effetto
LINEA DEL TEMPO Conosce ed utilizza in modo adeguato la linea del tempo
USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica
AREA LOGICO MATEMATICA
CALCOLO Processi di conteggio
Errori di rappresentazione mentale di tipo quantitativo
Proprietà delle quattro operazioni
USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica
Utilizza in modo adeguato la simbologia specifica
COMPRENSIONE DI PROCEDURE
Difficoltà nel comprendere procedure di calcoli
Errori di comprensione
APPLICAZIONE DI PROCEDURE
Difficoltà nell’applicare le procedure di calcolo
Errori nella scelta di strategie
Errori nell’applicazione di formule
AREA ARTISTICA E TECNICO OPERATIVA
VISUO SPAZIALE E TEMPORALE
Difficoltà nel seguire la direzione procedurale
USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Utilizza la terminologia specifica
Utilizza la simbologia specifica
USO DI STRUMENTI TECNICI
Utilizza adeguatamente gli strumenti
Utilizza in modo improprio gli strumenti
APPLICAZIONE DI PROCEDURE
Difficoltà nell’esecuzione pratica di procedure
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AREA MOTORIA
SCHEMA CORPOREO
Strutturato
Non strutturato
LATERIZZAZIONE
Definita
Incerta
COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
Adeguata
Impacciata
ABILITA’ FINO MOTORIE
Adeguate
Carente
AREA COMPORTA-MENTALE E RELAZIONALE
RISPETTO DEL MATERIALE PROPRIO ED ALTRUI
In modo adeguato
Solo parzialmente
RISPETTO DELLE REGOLE E DELLE CONSEGNE
In modo adeguato
Solo parzialmente
RELAZIONI CON IL GRUPPO DEI PARI
Adeguate
Conflittuali
RELAZIONI CON GLI ADULTI
Adeguate
Dipendente dalle figure parentali
COMPORTAMENTO Passivo
Iperattivo
Adeguato
3. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO ( – Segnare con una X la casella corrispondente):
Si No In parte
Memorizzazione di definizioni- regole e formule
Difficoltà a memorizzare filastrocche, poesie, regole, ecc.
Tabelline, formule, sequenze e procedure
Definizioni e termini specifici delle discipline
Recupero delle informazioni
Adeguato
Difficoltoso
Solo con l’utilizzo di schemi e parole chiave
Altro:
Organizzazione delle informazioni
Integra i nuovi contenuti con le conoscenze pregresse
Struttura le informazioni in modo funzionale in forma scritta
Struttura le informazioni in modo funzionale in forma orale
Altro:
Attenzione Adeguata
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Inadeguata
Selettiva
Facile alla distraibilità
4. STRATEGIE E STRUMENTI UTILIZZABILI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO Sono state utilizzate in modo adeguato? segnare con una X la casella corrispondente, in riferimento a quelle scelte):
Si No In parte
Modalità di svolgimento del compito assegnato - Strategie e strumenti
Evidenziare
Identificare parole–chiave Utilizzare mappe e/o schemi per la costruzione del testo
Schematizzare Utilizzare mappe concettuali Utilizzare testi con immagini Ricorrere all’insegnante per spiegazioni ulteriori Ricorre ad un compagno Utilizzare la sintesi vocale Usare programmi di video scrittura al pc Utilizzare il correttore ortografico Altro:
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI - PER IL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI, SI FA RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI ESSENZIALI INDICATI NELLE SINGOLE PROGETTAZIONI
Segnare con una x le discipline coinvolte:
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA Italiano Inglese Musica Arte/immagine Educazione fisica
AREA STORICO - GEOGRAFICA Storia Geografia
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO -TECNOLOGICA
Matematica Scienze Tecnologia
6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE (Segnare con una x quelle scelte)
Rafforzare l’autostima Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad apprendere”
44
Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”
Sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di apprendimento Individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe …).
7. MISURE DISPENSATIVE (Segnare quelle scelte con una X)
Dai tempi standard
Dal copiare dalla lavagna
Dalla dettatura di testi/o appunti
Da un eccessivo carico di compiti
Dallo studio mnemonico di formule, tabelline, testi scritti, poesie, ecc.
Altro:
8. STRUMENTI COMPENSATIVI (Segnare con una x quelle scelte)
Strumenti specifici:
Tabelle, formulari, tavola pitagorica; uso di immagini schemi e mappe concettuali, schemi e mappe per la costruzione del testo; schemi e mappe concettuali elaborati dai docenti; calcolatrice Uso adeguato e guidato del testo
9. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE (Segnare con una x quelle scelte)
Interrogazioni programmate
Compensazione con prove orali di compiti scritti
Uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali
Valutazioni più attente ai contenuti che alla forma
Programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte
Questionari a risposta breve e/o multipla
10. PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano:
Le modalità di aiuto*
* Note Chi?/ Come?/ Per quanto tempo?/ Per quali attività e/o discipline /Strumenti compensativi utilizzati a casa?
Consegnato ai Sigg. Genitori Si No Data _______________ Firma
Per il Consiglio di classe l’insegnante prevalente _____________________ Il Dirigente scolastico Dott.ssa Rosanna Olindo _________________
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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO BES (Svantaggio)
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Scuola Secondaria di primo grado
Classe ____ sezione ____
1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO/A
Cognome e nome
Data di nascita
BES
Svantaggio socio-economico
Svantaggio linguistico- culturale
Svantaggio di non conoscenza della cultura e della lingua italiana
Informazioni dalla famiglia
Aspetti emotivo – affettivo - motivazionali
Caratteristiche del percorso didattico pregresso
Altre osservazioni
2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI NELLE VARIE AREE (Le informazioni sono ricavate da prove standardizzate eseguite in classe)
Area Ambito Osservazioni dei docenti di classe
Si
No
In Parte
AREA LINGUISTICA
LETTURA
Nella norma
Stentata
Lenta
Altro:
SCRITTURA
Corretta
Con inversioni - sostituzioni -omissioni
Con errori ortografici e sintattici
Altro: COMPRENSIONE
Globale Essenziale
46
Parziale
Altro:
PRODUZIONE ORALE
Adeguata Essenziale
Lacunosa
PRODUZIONE SCRITTA Applicazione delle procedure di: Ideazione - Pianificazione Stesura - Revisione
Pertinente
Essenziale
Lacunosa
Con errori ortografici e sintattici
USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI Utilizza adeguatamente la terminologia specifica
GRAFIA
Chiara
Poco comprensibile
AREA STORICO-
GEOGRAFICA
ORGANIZZAZIONE SPAZIO -TEMPORALE
Conosce ed utilizza in modo adeguato gli indicatori topologici e temporali
AZIONI DI CAUSA ED EFFETTO Sa individuare in modo adeguato le relazioni di causa ed effetto
LINEA DEL TEMPO Conosce ed utilizza in modo adeguato la linea del tempo
USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica
AREA LOGICO -MATEMATICA
CALCOLO
Conosce le proprietà delle quattro operazioni
Fa errori di rappresentazione mentale di tipo quantitativo
Sa risolvere espressioni aritmetiche e/o algebriche
USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica
Utilizza in modo adeguato la simbologia specifica
Adeguata la comprensione, l’assimilazione e l' esposizione dei contenuti
COMPRENSIONE DI PROCEDURE Difficoltà nel comprendere procedure di calcoli
Errori di comprensione
APPLICAZIONE DI PROCEDURE Difficoltà nell’applicare le procedure di calcolo
Fa errori nella scelta di strategie
Fa errori nell’applicazione di formule
AREA ARTISTICA E
VISUO SPAZIALE E TEMPORALE Ha difficoltà nel seguire la direzione procedurale
USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI Utilizza la terminologia specifica
Adeguate abilità grafico-manuali
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TECNICO OPERATIVA
USO DI STRUMENTI TECNICI Utilizza adeguatamente gli strumenti di misura (goniometro, riga, squadra, ecc)
Utilizza adeguatamente gli strumenti per e il disegno artistico e tecnico
APPLICAZIONE DI PROCEDURE Ha difficoltà nell’esecuzione pratica di procedure
AREA MOTORIA
SCHEMA CORPOREO Strutturato
LATERALIZZAZIONE Ben definita
In via di strutturazione
COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE
Adeguata
Impacciata
ABILITA’ FINO MOTORIE Adeguate
Non adeguate
AREA SOCIO AFFETTIVA, COMPORTA-MENTALE E RELAZIONALE
RISPETTO DEL MATERIALE PROPRIO ED ALTRUI
In modo adeguato Solo parzialmente
RISPETTO DELLE REGOLE E DELLE CONSEGNE
In modo adeguato
Solo parzialmente
RELAZIONI CON IL GRUPPO DEI PARI
Adeguate
Conflittuali
RELAZIONI CON GLI ADULTI Adeguate
COMPORTAMENTO Passivo
Iperattivo
3. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Osservazioni dei docenti di classe Si
No
In Parte
Memorizzazione di definizioni- regole e formule
Difficoltà a memorizzare filastrocche, poesie, regole, ecc.
Difficoltà a memorizzare tabelline, formule, sequenze e procedure
Difficoltà a memorizzare definizioni e termini specifici delle discipline
Recupero delle informazioni Adeguato
Lento
Solo con l’utilizzo di schemi e parole chiave
Altro:
Organizzazione delle informazioni
Integra i nuovi contenuti con le conoscenze pregresse
Struttura le informazioni in modo funzionale in forma scritta
Struttura le informazioni in modo funzionale in forma orale
Altro:
48
Attenzione Adeguata
Inadeguata
Selettiva
Facile alla distraibilità
4. STRATEGIE E STRUMENTI UTILIZZABILI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO (segnare con una X e spuntare quelle scelte )
Osservazioni dei docenti di classe Si
No
In Part
e
Modalità di svolgimento del compito assegnato - Strategie e strumenti
Evidenziare
Identificare parole–chiave Utilizzare mappe e/o schemi per la costruzione del testo
Schematizzare Utilizzare mappe concettuali Utilizzare testi con immagini Ricorrere all’insegnante per spiegazioni ulteriori Ricorre ad un compagno Utilizzare la sintesi vocale Usare programmi di video scrittura al pc Utilizzare il correttore ortografico Altro:
5. OBIETTIVI DISCIPLINARI - PER IL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI, SI FA RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI ESSENZIALI INDICATI NELLE SINGOLE PROGETTAZIONI
SEGNARE CON UNA X LE DISCIPLINE COINVOLTE
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA
Italiano Inglese Francese/Spagnolo Musica Arte/immagine Educazione fisica
AREA STORICO - GEOGRAFICA Storia Geografia / Approfondimento di geografia
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO -TECNOLOGICA
Matematica Scienze Tecnologia
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6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE (Segnare quelle scelte con una x)
Rafforzare l’autostima Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad
apprendere” Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo
stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa” Sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di
apprendimento Individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe …).
7. MISURE DISPENSATIVE (segnare quelle scelte con una X) Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:
Dai tempi standard
Dal copiare dalla lavagna
Dalla dettatura di testi/o appunti
Da un eccessivo carico di compiti
Dallo studio mnemonico di formule, tabelline, testi scritti, poesie, ecc.
Altro:
8. STRUMENTI COMPENSATIVI (segnare quelle scelte con una X) L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:
Strumenti specifici:
Tabelle, formulari, tavola pitagorica; uso di immagini schemi e mappe concettuali, schemi e mappe per la costruzione del testo; schemi e mappe concettuali elaborati dai docenti; Calcolatrice Uso adeguato e guidato del libro di testo
9. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano (segnare con una X) :
Interrogazioni programmate
Compensazione con prove orali di compiti scritti
Uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali
Valutazioni più attente ai contenuti che alla forma
Programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte
Verifiche scritte con obiettivi minimi
Questionari a risposta breve e/o multipla
50
9.1 VALUTAZIONE ESAME DI STATO
L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di:
Disciplina Misure dispensative Strumenti compensativi Tempi aggiuntivi
Italiano
Storia
Geografia / Approfondimento
Matematica / Scienze
Inglese
Francese / Spagnolo
Tecnologia
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Prove Invalsi
10. PERIODO
1° Quadrimestre 2° Quadrimestre Intero anno scolastico
11. PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano:
Le modalità di aiuto*
* Note Chi?/ Come?/ Per quanto tempo?/ Per quali attività e/o discipline /Strumenti compensativi utilizzati a casa?
Approvato dai Sigg. Genitori Si No Firma
Per il Consiglio di classe il coordinatore Prof. _____________________ Siracusa _____________ Il Dirigente scolastico Dott.ssa Rosanna Olindo ___________________
51
DSA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Scuola Primaria
Classe ___ sezione ____ 1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO/A
Cognome e nome
Data e luogo di nascita
Diagnosi specialistica 1
Informazioni dalla famiglia
Aspetti emotivo- affettivo- motivazionali 2 - 3
Caratteristiche percorso didattico pregresso 4
Altre osservazioni 5
Note 1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista 2. Relazionalità con compagni/adulti (sa relazionarsi / interagire, partecipa agli scambi comunicativi)
approccio agli impegni scolastici (è autonomo, necessita di azioni di supporto…) capacità organizzative (sa gestirsi, sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro …)
3. Consapevolezza delle proprie difficoltà: ne parla, le accetta, elude il problema … 4. Documentazione del percorso scolastico pregresso attraverso colloquio e\o informazioni desunte da
griglie osservative ( continuità con ordini o classi precedenti di scuola). 5. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta e dei suoi punti di forza.
2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (Le informazioni possono essere ricavate dalla diagnosi specialistica e/o da prove
standardizzate eseguite in classe)
Ambito Diagnosi
Osservazioni dei docenti di classe
Velocità
52
LETTURA
Correttezza
Comprensione
SCRITTURA
Tipologia errori Diagnosi
Osservazioni dei docenti di classe
Dettato
Produzione testi: - Ideazione - Stesura - Revisione
Grafia
CALCOLO
Diagnosi
Osservazioni dei docenti di classe
A mente
Scritto
ALTRI DISTURBI ASSOCIATI
Diagnosi Osservazioni dei docenti di classe
Note
Diagnosi specialistica
Prove standardizzate e/o semistrutturate
Osservazione libera o sistematica (lettura subvocalica, segue con il dito, tempo impiegato in relazione alla media della classe nella lettura ….)
Schede di autovalutazione (come leggo … come scrivo … come studio …)
Livelli di competenza nella lettura e scrittura (competenza fonologica a livello della parola, livello di struttura delle sillabe, livello dei suoni iniziali e finali della parola, tutti i singoli fonemi)
Comprensione dei messaggi orali e scritti
Comprensione di tipologie di testi (comprensione letterale, inferenziale, costruttiva, interpretativa, analitica, valutativa)
Competenza linguistica (fonologica, lessicale, morfologica e sintattica)
Competenza nell’area del calcolo, leggere e scrivere correttamente i numeri - processi di conteggio - processi lessicali – processi semantici, significato dei numeri rappresentazione mentale di tipo quantitativo,- e di sintassi, valore posizionale delle cifre, - calcolo a mente – calcolo scritto. (Composizione e scomposizione di insiemi, di numeri, raggruppamento, arrotondamento alla decina, si evidenziano errori di applicazione di formule, di procedure, scelta di strategie, errori visuospaziali, difficoltà ad imparare le tabelline, ad eseguire calcoli scritti, …)
3. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Osservazione
Memorizzazione delle procedure
53
Recupero delle informazioni
Organizzazione delle informazioni
Note - Informazioni ricavabili da: colloquio con i genitori e osservazioni dei docenti
Capacità di memorizzare procedure (filastrocche, poesie, date, definizioni, termini specifici delle discipline, formule, strutture grammaticali, regole che governano la lingua, …)
Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni.
Interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari.
4. a STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO (segnare con una X e spuntare quelle scelte )
Strategie utilizzate
Sottolinea
Identifica parole–chiave Fa schemi Fa mappe concettuali Utilizza la sintesi vocale
Modalità di affrontare il testo scritto
Usa la video scrittura al pc Utilizza il correttore ortografico Schematizza
Modalità di svolgimento del compito assegnato
Ricorre all’insegnante per spiegazioni Ricorre ad un compagno Necessità di continui stimoli E’ lento E’ autonomo
Riscrittura di testi con modalità grafica diversa
Altro
b STRUMENTI UTILIZZATI (segnare quelle scelte con una X)
Strumenti informatici Fotocopie adattate Tabelle Appunti scritti al PC Registrazioni Materiali multimediali Testi con immagini Testi con ampie spaziature Altro:
5. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’INTERNO DEGLI
OBIETTIVI DISCIPLINARI PER IL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Italiano Inglese . Musica Arte/immagine
54
Educazione Fisica
AREA STORICO-GEOGRAFICA Storia Geografia
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Matematica Scienze Tecnologia
6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE (segnare quelle scelte con una x)
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad
apprendere” Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo
stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa” Sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di
apprendimento Individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe …).
7. MISURE DISPENSATIVE (segnare quelle scelte con una X) Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: Dalla presentazione contemporanea dei quattro caratteri (nelle prime fasi dell’apprendimento) Dalla lettura ad alta voce Dal prendere appunti Dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per
gli alunni senza DSA) Dal copiare dalla lavagna Dalla dettatura di testi/o appunti Da un eccessivo carico di compiti Dallo studio mnemonico di formule, tabelline, testi scritti (poesie, ecc.) Dallo studio della lingua straniera in forma scritta
8. STRUMENTI COMPENSATIVI (segnare quelle scelte con una X) L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:
Strumenti specifici:
Tabelle, formulari, tavola pitagorica uso di immagini schemi e mappe concettuali schemi e mappe per la costruzione del testo schemi e mappe concettuali elaborati dai docenti calcolatrice
Computer
foglio di calcolo programmi di videoscrittura correttore ortografico sintetizzatore vocale stampante e scanner
Risorse audio Registratore (per prendere appunti, registrare spiegazioni) libri parlati, libri digitali … calcolatrice parlante sintesi vocale
Software didattici free
Altro Lettura ad alta voce dell’insegnante
55
N.B. - Si ricorda che le strutture grafiche (tipo diagrammi e/o mappe) possono servire ai ragazzi con DSA per trasporre e organizzare le loro conoscenze.
9. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano (segnare con una X) : Interrogazioni programmate Compensazione con prove orali di compiti scritti Uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali Valutazioni più attente ai contenuti che alla forma Programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte Prove informatizzate Questionari a risposta breve e/o multipla Verifiche scritte con obiettivi minimi
10. PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano (segnare con una X):
I compiti a casa
Le modalità di aiuto*
Approvato dai Sigg. Genitori Si No
* Note Chi?/ Come?/ Per quanto tempo?/ Per quali attività e/o discipline /Strumenti compensativi utilizzati a casa?
Insegnanti di classe _____________________ __________________ ___________________ Genitori _____________________________ _____________________________
Tecnico competente __________________________________________ (Se ha partecipato alla stesura del documento) Referente DSA Prof.ssa Caterina Catalano ___________________________________
Siracusa _________ Dirigente scolastico Dott.ssa Rosanna Olindo _________________
56
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA
Scuola Secondaria di primo grado
Classe ____ sezione ____
1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO/A
Cognome e nome
Data e luogo di nascita
Diagnosi specialistica 1
Dislessia – Disgrafia – Discalculia -
Informazioni dalla famiglia
Aspetti emotivo- affettivo- motivazionali 2 - 3
Caratteristiche percorso didattico pregresso 4
Altre osservazioni 5
Note 5. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista 6. Relazionalità con compagni/adulti (sa relazionarsi/ interagire, partecipa agli scambi comunicativi)
approccio agli impegni scolastici (è autonomo, necessita di azioni di supporto…) capacità organizzative (sa gestirsi, sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro …)
7. Consapevolezza delle proprie difficoltà: ne parla, le accetta, elude il problema … 8. Documentazione del percorso scolastico pregresso attraverso colloquio e\o informazioni desunte da
griglie osservative ( continuità con ordini o classi precedenti di scuola). 5. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta e dei suoi punti di forza.
2. DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (Le informazioni possono essere ricavate dalla diagnosi specialistica e/o da prove
standardizzate eseguite in classe)
Ambito Diagnosi
Osservazioni dei docenti di classe
LETTURA
Velocità
Correttezza
57
Comprensione
SCRITTURA
Tipologia errori Diagnosi
Osservazioni dei docenti di classe
Dettato
Produzione testi: - Ideazione - Stesura - Revisione
Grafia
CALCOLO
Diagnosi
Osservazione dei docenti di classe
A mente
Scritto
ALTRI DISTURBI ASSOCIATI
Diagnosi Osservazione
Note
Diagnosi specialistica
Prove standardizzate e/o semistrutturate
Osservazione libera o sistematica (lettura subvocalica, segue con il dito, tempo impiegato in relazione alla media della classe nella lettura ….)
Schede di autovalutazione (come leggo … come scrivo … come studio …)
Livelli di competenza nella lettura e scrittura (competenza fonologica a livello della parola, livello di struttura delle sillabe, livello dei suoni iniziali e finali della parola, tutti i singoli fonemi)
Comprensione dei messaggi orali e scritti
Comprensione di tipologie di testi (comprensione letterale, inferenziale, costruttiva, interpretativa, analitica, valutativa)
Competenza linguistica (fonologica, lessicale, morfologica e sintattica)
Competenza nell’area del calcolo, leggere e scrivere correttamente i numeri - processi di conteggio - processi lessicali – processi semantici, significato dei numeri rappresentazione mentale di tipo quantitativo,- e di sintassi, valore posizionale delle cifre, - calcolo a mente – calcolo scritto. (Composizione e scomposizione di insiemi, di numeri, raggruppamento, arrotondamento alla decina, si evidenziano errori di applicazione di formule, di procedure, scelta di strategie, errori visuospaziali, difficoltà ad imparare le tabelline, ad eseguire calcoli scritti, …)
3. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Osservazione Memorizzazione delle procedure
Recupero delle informazioni
Organizzazione delle informazioni
Note - Informazioni ricavabili da: colloquio con i genitori e osservazioni dei docenti
Capacità di memorizzare procedure (filastrocche, poesie, date, definizioni, termini specifici delle discipline, formule, strutture grammaticali, regole che governano la lingua, …)
58
Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni.
Interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari.
4. a STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
(segnare con una X e spuntare quelle scelte )
Strategie utilizzate
Sottolinea
Identifica parole–chiave Fa schemi Fa mappe concettuali Utilizza la sintesi vocale
Modalità di affrontare il testo scritto
Usa la video scrittura al pc Utilizza il correttore ortografico Schematizza
Modalità di svolgimento del compito assegnato
Ricorre all’insegnante per spiegazioni Ricorre ad un compagno Necessità di continui stimoli E’ lento E’ autonomo Riscrittura di testi con modalità grafica
diversa Altro
b STRUMENTI UTILIZZATI (segnare quelle scelte con una X)
Strumenti informatici Fotocopie adattate Schemi e mappe Appunti scritti al PC Registrazioni Materiali multimediali Testi con immagini Testi con ampie spaziature Altro:
4. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI PER IL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Italiano
Inglese
Spagnolo
Musica
Arte/immagine
Educazione Fisica
AREA STORICO-GEOGRAFICA
Storia
59
Geografia / Approfondimento di geografia
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Matematica
Scienze
Tecnologia
6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE (Segnare quelle scelte con una x)
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad
apprendere” Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo
stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa” Sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di
apprendimento Individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe …).
7. MISURE DISPENSATIVE (segnare quelle scelte con una X) Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: Dalla lettura ad alta voce Dal prendere appunti Dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per
gli alunni senza DSA) Dal copiare dalla lavagna Dalla dettatura di testi/o appunti Da un eccessivo carico di compiti Dallo studio mnemonico di formule, tabelline, testi scritti (poesie, ecc.) Dallo studio della lingua straniera in forma scritta
8. STRUMENTI COMPENSATIVI (segnare quelle scelte con una X) L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:
Strumenti specifici:
Tabelle, formulari, tavola pitagorica; uso di immagini schemi e mappe concettuali schemi e mappe per la costruzione del testo schemi e mappe concettuali elaborati dai docenti calcolatrice
Computer
foglio di calcolo Programmi di videoscrittura correttore ortografico sintetizzatore vocale stampante e scanner
60
Risorse audio Registratore (per prendere appunti, registrare spiegazioni) libri parlati, libri digitali calcolatrice parlante sintesi vocale
Software didattici free
N.B. - Si ricorda che le strutture grafiche (tipo diagrammi e/o mappe) possono servire ai ragazzi con DSA per trasporre e organizzare le loro conoscenze.
9. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano (segnare con una X) :
Interrogazioni programmate Compensazione con prove orali di compiti scritti Uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali Valutazioni più attente ai contenuti che alla forma Programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte Verifiche scritte con obiettivi minimi Prove informatizzate Questionari a risposta breve e/o multipla
9.1 VALUTAZIONE ESAME DI STATO L'alunno nella valutazione delle diverse discipline si avvarrà di:
Disciplina Misure dispensative
Strumenti compensativi
Tempi aggiuntivi
Italiano
Storia
Geografia / Approfondimento
Matematica / Scienze
Inglese
Francese / Spagnolo
Tecnologia
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Prove Nazionali Invalsi
10. PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano (segnare con una X):
I compiti a casa
61
Le modalità di aiuto*
* Note Chi?/ Come?/ Per quanto tempo?/ Per quali attività e/o discipline /Strumenti compensativi utilizzati a casa? Interventi di tipo psicopedagogico?
Approvato dai Sigg. Genitori Si No
Coordinatore di classe Prof.ssa ___________ Insegnanti di classe _____________________ __________________ ___________________ _____________________ __________________ ___________________ _____________________ __________________ ___________________ Genitori _____________________________ _____________________________
Tecnico competente __________________________________________ (Se ha partecipato alla stesura del documento) Siracusa __________________ Dirigente scolastico Dott.ssa Rosanna Olindo _________________
62
4.5.4 IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
E’ uno strumento di osservazione dell'alunno disabile ed è la condizione preliminare per la
predisposizione del PEI, al quale è strettamente legato. Prevede la descrizione funzionale del
soggetto in diverse aree o assi ed ipotizza per le stesse l'area prossimale di sviluppo (quali abilità
è possibile raggiungere attraverso le competenze di intervento). E' dinamico perché descrive un
soggetto in evoluzione e deve essere aggiornato in relazione alla situazione che il soggetto
presenta. Le osservazioni devono essere effettuate da tutti gli insegnanti della classe. Oltre alle
osservazioni, presuppone una diagnosi clinica e una diagnosi funzionale elaborate dall'equipe
sanitaria competente. Il PDF nasce all'interno della Legge 104/92 che definisce i rapporti tra
disabili ed istituzioni inquadrandoli entro una logica di servizi tendenti all'integrazione e alla
collaborazione. Ne deriva che l'utilizzo dello strumento ha senso in quanto indirizza verso
l'incontro, la ricerca di alleanza e complementarità fra le parti che interagiscono col soggetto
disabile.
II Profilo viene predisposto congiuntamente dall'équipe socio-sanitaria, dalla scuola e dalla
famiglia. Per la sua realizzazione la scuola attiva i contatti opportuni nel periodo giugno-settembre
per l'anno scolastico successivo (casi in entrata). Le parti coinvolte programmano non meno di tre
incontri nel corso dell'anno scolastico per il suo aggiornamento. L'insegnante di sostegno,
coadiuvato dai colleghi della classe, dopo aver raccolto tutte le osservazioni necessarie, procede
alla sua stesura.
L’utilizzo consapevole del Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) richiede la comprensione dei
significati e delle intenzionalità proprie dello strumento.
Occorre ricordare che il P.D.F. nasce all’interno della L.104/92 che definisce i rapporti tra portatori
di handicap e istituzioni, inquadrandoli entro una logica di servizi tendenti all’integrazione ed alla
collaborazione. Ne deriva che l’utilizzo dello strumento ha senso in quanto indirizza verso
l’incontro, la ricerca di alleanze e la complementarietà fra le parti che, in forme diversa e con
diverse competenze, interagiscono col soggetto disabile.
L’incontro non è fondato sull’analisi e l’osservazione (appartenente alla propria cultura ed ai
paradigmi) e la gestione dell’intervento (appartenente alla propria metodologia, alla propria tecnica
e strumentazione), ma è fondato sulla descrizione funzionale (come io operatore vedo il soggetto
nel mio contesto e sull’area prossimale di sviluppo (quali abilità è possibile che sviluppi attraverso
le mie competenze ed il mio intervento).
L’esistenza dello spazio di possibile incontro fra sistemi, logiche e specializzazioni diverse
permette una regolazione collaborativa fra conoscenza sul soggetto e progetto di lavoro sul
soggetto.
63
4.5.5 CONTENUTI DEL PDF ED IL SIGNIFICATO PER LA SCUOLA
Il PDF porta in superficie due modelli operativi da sempre latenti nella scuola:
1) Il modello appartenente ad una concezione della scuola come sistema chiuso.
In quest’ottica il PDF è un ulteriore strumento da compilare in modo adempitivo. Importante è la
forma che prende sostanza attraverso frasi da adattare, scalette predefinite... Il soggetto disabile
diviene approssimazione al modello prestampato; non è identità, ma similarità per avvicinamento
alla descrizione standard.
2) Il modello appartenente ad una concezione della scuola come sistema aperto. In quest’ottica il
PDF è uno strumento di conoscenza e di incontro-confronto fra le parti che interagiscono con il
soggetto disabile
Il soggetto disabile non è soltanto ciò che la scuola riesce a descrivere, ma è persona, unità che va
ben oltre la pluralità degli interventi e delle letture. L’utilizzo significativo degli assi interni al PDF
può risultare opportunamente diverso in relazione alla tipologia del servizio ed al soggetto.
I nove assi possono avere una diversa importanza per la singola scuola e per le diverse situazioni
di handicap. E’ il soggetto disabile, con la sua funzionalità, che determina l’utilizzazione del PDF e
non,viceversa, la compilazione pedissequa e predeterminata del PDF, che determina una lettura
del soggetto.
IMPLICAZIONI:
ogni soggetto disabile avrà una sua organizzazione del PDF (la scelta degli assi e l’ordine con
cui vengono analizzati sono definiti in relazione al suo handicap ed al servizio che utilizza il
PDF.)
ogni soggetto disabile avrà una sua compilazione del PDF (il profilo non è uno strumento da
compilare dall’inizio alla fine, sempre e comunque, ma va elaborato in relazione alla situazione
che il soggetto presenta).Vi è in questo modo di operare un passaggio fondamentale: dallo
strumento-genericità all’alunno-singolarità.
Poiché il disabile ha un suo rapporto con il mondo ed una sua selezione della realtà, l’insegnante
deve operare una selezione del PDF attraverso un utilizzo consapevole per avvicinarsi il più
possibile, attraverso la descrizione, alla realtà del soggetto. Pur se in modo riduttivo, potremmo ad
esempio evidenziare come nello strumento si possa operare una suddivisione degli assi per
ricondurli ad aree di maggiore ampiezza. L’attenzione non è posta nella ricerca del punto di vista
unico e specialistico, ma nella diversità, che crea ricchezza di confronto e possibilità di crescita.
64
4.5.6 LE ATTIVITA’ PROGETTUALI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI
In base agli ordini di scuola, oltre alla partecipazione degli alunni diversabili alle diverse forme di
progettazione della scuola, come i progetti di ampliamento dell’offerta formativa e i PON, sono
realizzati progetti specifici a sfondo laboratoriale finalizzati all’integrazione e al potenziamento delle
aree deficitarie degli alunni diversabili, prevedendo obiettivi trasversali.
In questa prospettiva vengono attivati progetti di psicomotricità, manipolazione, espressività
verbale e non verbale, educazione ritmico-musicale in cui viene coinvolto l’intero gruppo classe.
4.5.7 CURRICOLO ESSENZIALE ANNO 2014/2015
I soggetti diversamente abili dell’VIII Istituto Comprensivo sono 22
Scuola dell’Infanzia: 4 psicofisici
Scuola Primaria: 11 psicofisici
2 sensoriale (udito)
1 sensoriale (vista)
Scuola Secondaria di primo grado: 4 psicofisici
Considerato che l’integrazione è la premessa indispensabile affinché ogni persona possa
realizzarsi completamente e che la diversità non può essere ritenuta un ostacolo, bensì una
risorsa, la scuola si propone di:
evitare che le diversità si trasformino in difficoltà di comportamento e di apprendimento:
conoscere le attitudini personali, il vissuto e la situazione di partenza come premessa
delle strategie che la didattica deve elaborare per ogni alunno;
considerare le attività di sostegno come strategie che fanno parte del processo di
lavoro della classe;
favorire una collaborazione continua con le famiglie e con le strutture socio-sanitarie
del territorio, per un intervento integrato di tutte le agenzie formative.
Per garantire efficacia al processo educativo, l’attenzione sarà posta al soggetto in prima persona,
ai suoi stili e ritmi di apprendimento. Le discipline costituiranno non solo la finalità dell’azione
didattica ma, soprattutto, lo strumento per acquisire una sempre maggiore autonomia di abilità
spendibili nel quotidiano, in vista di una futura integrazione nel contesto sociale.
Il processo di monitoraggio dell’apprendimento avverrà attraverso attività periodiche di verifica. Il
curricolo integrato unitario segue l’alunno diversamente abile per tutto il ciclo scolastico di base e
consente di rilevare il raggiungimento delle competenze.
65
AREA PSICOMOTORIA
Sa usare il corpo in risposta alle varie stimolazioni e sa decodificare le
informazioni visive, uditive, tattili e cinestetiche.
Ha acquisito lo schema corporeo e usa, in modo sempre più autonomo, i diversi
schemi motori e posturali in relazione a varianti spazio-temporali.
AREA AFFETIVO-RELAZIONALE
Ha maturato autonomia personale, intesa come consapevolezza della propria
identità e conseguente gestione dei rapporti relazionali.
Sa accettare l’altro, sa condividere ed adattarsi alle regole essenziali del gruppo.
Sa relazionarsi in modo adeguato alle situazioni contestuali.
AREA COGNITIVA
Sa decodificare vari tipi di messaggi, tenendo conto delle diverse situazioni
comunicative.
Sa esprimere le proprie idee, i propri stati d’animo e messaggi utilizzando vari tipi di
linguaggio.
Possiede le strumentalità linguistiche di base per un uso consapevole della lettura e
della scrittura.
Possiede il concetto di quantità e di relazioni spazio-temporali.
Possiede le tecniche operative di base finalizzate alla risoluzione di semplici
situazioni problematiche.
Sa usare i cinque sensi per osservare la realtà ed i fenomeni ad essa collegati.
Sa discriminare semplici nessi logici nel rapporto uomo-ambiente.
66
CAPITOLO 5. ORGANIZZAZIONE INTERNA E FLESSIBILITA’
5.1 FINALITA’ CULTURALI
Il POF dell’VIII Istituto Comprensivo nasce:
dalla necessità di favorire e realizzare l'integrazione di tutti gli allievi (anche
diversamente abili, in quanto tutti riconosciuti e valorizzati nella loro diversità, nella
irripetibile, unica, singolare personalità che costituisce il valore di ogni persona) in un
contesto comunitario sempre più complesso e variegato;
dall'esigenza di proporre percorsi formativi funzionali all'apprendimento ed alla crescita
educativa, al fine di raggiungere il successo formativo;
dall'esigenza di prevenire il disagio, determinato da fattori familiari, culturali e sociali,
offrendo un clima positivo che infonda agli allievi senso di protezione, sostegno
emotivo, disponibilità ed interesse ad apprendere.
La Scuola, quindi, si pone al servizio dell’utenza tenendo conto delle caratteristiche dell’alunno in
entrata, individuandone i punti di forza e i punti di debolezza, affinché i primi servano da elementi
fondanti per approcciare e risolvere i secondi; in tal senso, la scuola si connota come istituzione di
promozione umana e culturale.
5.2 ADATTAMENTO CALENDARIO SCOLASTICO
Per l'anno scolastico 2014/15 è stata deliberata dagli Organi Collegiali l'apertura per il 17
Settembre. Sono stati deliberati, inoltre, cinque giorni di sospensione dell'attività didattica, anche
per offrire all'utenza la possibilità di rispettare le tradizioni locali.
A.S. 2014/2015
SOSPENSIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE
Termine lezioni 9 giugno 2015
Festività natalizie dal 22 dicembre 2014 al 06 gennaio 2015
Festività pasquali dal 2 aprile al 7 aprile 2015
Festa dell’autonomia siciliana: 15 maggio 2015
Da aggiungere:
31 ottobre
8 dicembre
13 dicembre
16-17 febbraio
25 aprile
1 maggio
2 giugno
67
5.3 FLESSIBILITA' ORARIA
Il Collegio dei docenti ha deliberato per l’anno scolastico 2014/2015 di riconfermare la flessibilità
oraria, per soddisfare i bisogni dell’utenza e le esigenze delle famiglie.
La Scuola dell’Infanzia effettua l’alternanza dei turni.
La Scuola Primaria e Secondaria adottano una flessibilità nell’organizzazione della struttura
oraria, attraverso l’utilizzo delle ore a disposizione, per effettuare eventuali sostituzioni di colleghi
assenti e per svolgere attività per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione
cattolica.
5.4 ORGANIZZAZIONE DEL SETTORE DELL’INFANZIA NELLA NOSTRA SCUOLA
La Scuola dell'infanzia è organizzata in sette sezioni eterogenee e tre sezioni omogenee, per un
numero complessivo di 10 sezioni.
Sezioni a tempo normale: N° 40 ore di lezione settimanali, suddivise in 5 giornate, con chiusura
nella giornata del sabato. Il servizio mensa è gestito dal Comune, con il contributo delle famiglie.
Orario: dalle ore 8.00 alle 16.00.
L'attività è organizzata in unico Curricolo, organizzato in campi di esperienza, finalizzati ad offrire
una didattica attiva, rispettosa della centralità dell'alunno e dialogata, che valorizza la dimensione
relazionale.
Per due ore giornaliere si attuerà la contemporaneità di due docenti, per poter realizzare attività
laboratoriali.
AREE DI APPRENDIMENTO
IL SÉ E L’ALTRO Le grandi domande Il senso morale
Il vivere insieme
IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità Autonomia Salute LINGUAGGI CREATIVITÀ ESPRESSIONE
Gestualità Arte Musica Multimedialità
I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione Lingua Cultura
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Ordine Misura Spazio Tempo Natura
68
5.4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI E DISTRIBUZIONE DEI DOCENTI PLESSO REGIA CORTE ANNO SCOLASTICO 2013/2014.
SCHEMA ESPLICATIVO SCUOLA DELL'INFANZIA
I SEZIONE BARBAGALLO CARMELA FAZZINO FRANCA CASSIA CONCETTA (sostegno) II SEZIONE SERRA CARMELA SCRIBANO GIOVANNA III SEZIONE D’URSO AMELIA (CICERO ROSA suppl.) TOMASI ELEONORA IV SEZIONE GIANNONE NUCCIA MINCELLA GIUSEPPINA V SEZIONE REALE FRANCESCA BONAVOGLIA ALESSIA VI SEZIONE CORALLO GIANNA MARIA BARBAGALLO MARIA GRAZIA PALAZZOLO GRAZIELLA (sostegno)
INSEGNANTE RELIGIONE CATTOLICA : RICCIARDO ROSARIA
INSEGNANTE COLLABORATORE DEL D.S.: CORALLO GIANNA
INSEGNANTE REFERENTE DIDATTICA : SERRA CARMELA
69
5.4.2 ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI E DISTRIBUZIONE DEI DOCENTI PLESSO MAZZANTI ANNO SCOLASTICO 2013/2014.
SCHEMA ESPLICATIVO SCUOLA DELL'INFANZIA
I SEZIONE PANEBIANCO DANIELA VITALE MARILU’ II SEZIONE RONSIVILLO ANGELA SANTORO ELENA III SEZIONE MESSINA ERMINIA TRIGILI MADDALENA LAGONIGRO KATIA (sostegno) IV SEZIONE ARCIERI ROSANNA FILETTI STEFANIA INSEGNANTE RELIGIONE CATTOLICA : RICCIARDO ROSARIA INSEGNANTE REFERENTE DI PLESSO : TRIGILI MADDALENA
70
5.5 ORGANIZZAZIONE DEL SETTORE PRIMARIO NELLA NOSTRA SCUOLA
In ottemperanza al D.P.R. 89 del 20 Marzo 2009, la scuola primaria ha progettato, per tutte le sue
17 classi, un curricolo con 30 ore, di cui 27 obbligatorie e 3 opzionali, come da tabella:
Schema esplicativo
CLASSI PRIME – SECONDE – TERZE – QUARTE - QUINTE
DISCIPLINE ORE
CURRICULARI ORE OPZIONALI
Italiano 6/5/4 2 ore Laboratori area linguistico/espressiva Arte e Immagine 2
Storia 2 Geografia 2 Matematica 4 1 ora Laboratorio
area matematico/ scientifica
Scienze naturali e sperimentali 2
Inglese 1/2/3 L’inglese cambia
in base alla classe
Tecnologia 1 Musica 2 Corpo movimento sport 2 Religione o Attività alternativa
1
Ore 27 CURR. 3 ORE OPZ. Totale ore settimanali 30
Le ore opzionali sono scelte dai genitori. Le ore opzionali, con metodologia laboratoriale, sono
programmate per classi (vedi tabelle laboratori scuola primaria).
La distribuzione delle 17 classi è sintetizzata nella seguente tabella:
TIPO DI CLASSE
NUMERO DI CLASSI
PRIME 5
SECONDE 3
TERZE 3
QUARTE 3
QUINTE 3
71
5.5.1 ASSETTO ORARIO DISCIPLINE Assetto orario delle discipline classi prime -seconde-terze-quarte-quinte Schema esplicativo. discipline Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Italiano 6h 5h 5h 5h 5h Arte e imm 2h 2h 2h 2h 2h Musica 2h 2h 2h 2h 2h Motoria 2h 2h 2h 2h 2h Storia 2h 2h 2h 2h 2h Geografia 2h 2h 2h 2h 2h Scienze 2h 2h 2h 2h 2h Matematica 5h 5h 4h 4h 4h Tecno.e inf. 1h 1h 1h 1h 1h Inglese 1h 2h 3h 3h 3h Religione 2h 2h 2h 2h 2h Lab.op. 3h 3h 3h 3h 3h Tot. 30h 30h 30h 30h 30h
72
5.5.2 ASSETTO DISTRIBUZIONE ORARIA E ASSEGNAZIONE ALLE CLASSI Docenti di scuola Primaria Anno scolastico 2014/2015. Schema esplicativo
L’organico della scuola primaria è costituito da 30 docenti: 24 insegnanti su posto comune 4 specialisti di religione cattolica 10 insegnanti di sostegno
Insegnanti Distribuzione delle 22h Aloschi Margherita 22 h sostegno II A - II C – III B – IV A Anastasio Annarita 2 h I E Ardizzone Maria 22 h sostegno IV B Assenza Rosario 22 h sostegno IV C Bellassai Franca 22 h sostegno V A Borderi Rosaria 22 h II B Cacciola Santa Antonella 22 h I D - IV A Cannata Erminia 22 h II A Carbone Lucia 22 h IV C Cassarino Rita Concetta 22 h V A Ciaffaglione Sebastiana 22 h Rel Catt I A/B - III A/B/C - IVA/B/C - VA/B Chimirri Emilia 22 h I E Ciccio Antonina 22 h sostegno IIB Cirmi Vincenza 22 h II A – II B – II C – II D Corvo Maria Carmela 22 h sostegno III C Delle Cave Velia 22 h III A Di Natale Maria 22 h III C Distefano Giuseppa 22 h I C Di Stefano Maria 22 h V B Di Maria Cristina 22 h sostegno I A Golino Vera 22 h II A – V A – V B – V C Magnano Patrizia 22 h I A – III B Magro Carmela 22 h II D – II C Mammana Dalila 2 h I D Manzella Grazia 22 h V C Mauro Letteria 22 h sostegno I C Papa Assunta 22 h II B - III A – III B – III C Poltino Concita 22 h sostegno IV C Ricciardo Rosaria 10 h Rel Catt II A – II B – II C – II D – I C Rizzo Viviana 22 h IV A Salemi Patrizia 22 h IV A – IV B – IV C – V B Santoro Rosamaria 22 h I B- I C- I D- IV C Sciara Antonia 22 h IV B- IV C Senia Chiara 22 h II C Smriglio Maria 22 h sostegno V C Sirugo Maria Concetta 22 h I A – I E – IV A – IV B Testaferrata Carmela 22 h I B Zito Maria Rosaria 22 h I A
73
ORARIO SCUOLA PRIMARIA A.S.2014/2015.
DOCENTI Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Bellassai - 4A 4A 4A 4A 4A - 4A 4A 4A 4A - 4A 4A 4A 4A 4A o.e. - 4A 4A 4A 4A - - 4A 4A 4A 4A -
Bonnici 5D 5D - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Borderi - - - 1B 1B 1B 1B 1B 1B 1B 1B 1B 1B 1B - - 1B 1B 1B 1B 1B 1B 1B 1B - - - 1B 1B 1B
Boscarino 2C 2C 2C 2C - - 2C 2C 2C 2C - - 2C 2C 2C 2C - - 2C 2C 2C 2C 2C - 2C 2C 2C 2C S -
Cacciola - - 1B 5C 5C 5A 5B 4C 3C 3A 5A 5A 3A 3A 1A 1C 5C 5B 3C 3C S - - - 5B 4C 4C - - -
Cannata 1A 1A - - - - 1A 1A 1A 1A 1A 1A - - - 1A 1A 1A 1A 1A 1A 1A 1A 1A 1A 1A 1A - 1A 1A
Carbone 3C 3C 3C 3C 3C 3C - - - 3C 3C 3C - - - 3C 3C 3C - - 3C 3C 3C 3C 3C 3C 3C 3C 3C 3C
Cassarino 4A 4A 4A 4A 4A 4A 4A 4A - - - - 4A 4A 4A 4A 4A 4A 4A 4A 4A 4A 4A - 4A 4A 4A - - -
Ciaffaglione 2B 3B 4B - - - 4C 3B 4A 4A 2A 2B 3C 3C 3A 2C 2C 2A 4B 3A 5A 5A - - 4C 5B 5B - - -
Ciccio 1B 1B 1B 1B 1B o.e. 1B 1B 1B 1B - - 1B 1B 1B 1B 1B - 1B 1B 1B 1B 1B - - - - 1B 1B 1B
Corvo 3A 3A 1A 2B - - - 2B 3A 2B 1A 1A o.e. 1A 2B 3A 3A - 1A 2B 2B 3A 3A - - - 3A 2B 1A 1A
Delle Cave 2A 2A 2A 2A - - 2A 2A 2A 2A - - 2A 2A 2A S - - 2A 2A 2A 2A - - 2A 2A 2A 2A 2A 2A
Di Benedetto 5C 4B - - 3C 3C - 5C 5C 4B 3C 3C 5C 5C 4B 4B 3C 3C o.e. 3C 3C - - - - 5C 5C 4B 3C 3C
Di Natale o.e. 2C 2C 2C 2C 2C - - - 2C 2C 2C 2C 2C 2C - - - 2C 2C 2C - 2C 2C 2C 2C 2C 2C 2C 2C
Distefano G. 5C 5C - - - - 5C 5C 5C 5C 5C 5C 5C 5C - - - - 5C 5C 5C 5C 5C 5C 5C 5C 5C 5C 5C 5C
Di StefanoM. 4B 4B - - - - 4B 4B 4B 4B 4B 4B 4B 4B 4B 4B 4B 4B - - - - 4B 4B 4B 4B 4B 4B 4B 4B
Magnano - - - 2B 2B 2B 2B 2B 2B - - - 2B 2B 2B 2B 2B 2B - - 2B 2B 2B 2B 2B 2B 2B 2B 2B 2B
Magro 1D 1D 1D 1D 1D 1D 1D 1D 1D o.e. - - 1D 1D 1D 1D 1D 1D - - - 1D 1D 1D 1D 1D 1D 1D - -
Manzella 4C 4C 4C 4C 4C 4C - - 4C S 4C 4C 4C 4C 4C 4C - - 4C 4C 4C 4C - 4C - - - 4C 4C 4C
Mauro 5D 5D 5D 5D - - 5D 5D 5D 5D 5D o.e. 5D 5D 5D 5D - - 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D - -
Muccio - - 5C 4B 4B 4B - - - 4C 4A 4A 5D 5D 5C 5C 4C 4C - 4B 4B 4B 4C 4A - - 5D 4A 4A 4A
Papa 2C 2B 2B - 2A 2A 2C 2C 2C 2B 2B 2A - - 5D 2A 2A 2C 2B 2B - 2C 2A 2A 5D 5D - - - -
Pennavaria - - - - S 5B 3C 3C S 5A 3A 3A - - 3C 5B 5B 3B 3A S 3B S 5A 5A 3B 3B 3B 3B - -
Platania 3B 3B 3B 3B 3B - o.e. 3B 3B 3B 3B - 3B 3B 3B 3B 3B - - 3B 3B 3B 3B - - - 3B 3B 3B 3B
Poltino 3C 3C 3C 3C 3C 3C - 3C 3C 3C 3C 3C - - - 3C 3C 3C - - 3C 3C 3C o.e. 3C 3C 3C 3C 3C -
Ricciardo 1A 1A 5C 5C 1B 1B 1C 1C 1D 1D
Rizzo 3A 3A 3A 3A 3A 3A 3A 3A 3A - - - - - - 3A 3A 3A - - 3A 3A 3A 3A 3A 3A 3A 3A 3A 3A
Santoro - - 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D - - - 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D 5D - - - 5D 5D 5D
Sciara 3B - 3B 3B 3B 3B 3B o.e. 3B 3B 3B 3B 3B 3B 3B 3B 3B - 3B 3B - 3B 3B 3B - - - - 3B 3B
Senia 1C 1C 1C - 1C 1C 1C 1C 1C 1C 1C 1C 1C 1C 1C - - - 1C 1C 1C 1C 1C 1C 1C 1C - - - -
Sorbello 1B 1B 1A 1C S 1A - - - 1D 1D 1D 1A 1A 1B 1B 1C 1C 1D 1D 1D - - - - - 1B 1A 1C 1C
Smriglio 4C 4C 4C 4C 4C - - - 4C 4C 4C 4C 4C 4C 4C 4C - - 4C 4C 4C 4C 4C - - 4C 4C 4C 4C o.e.
Testaferrata 5B 5B 5B 5B 5B - - 5B 5B 5B 5B 5B 5B 5B 5B - - - 5B 5B 5B 5B 5B 5B - - - 5B 5B 5B
Zito 5A 5A 5A 5A 5A - 5A 5A 5A - - - 5A 5A 5A 5A 5A 5A 5A 5A - - - - 5A 5A 5A 5A 5A 5A
74
5.6 ORGANIZZAZIONE DEL SETTORE SECONDARIO DI PRIMO GRADO NELLA
NOSTRA SCUOLA
Come previsto dal D.P.R. 89 del 20 Marzo 2009, le ore settimanali obbligatorie passano da
29 a 30, suddivise in 5 giornate.
Orario: dalle ore 8.00 alle 14.00
ORGANIZZAZIONE ORARIA ALUNNI
GIORNI DELLA
SETTIMANA
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI
TERZE
5
4
3
3
ORARIO
INGRESSO
USCITA
8.00
14.00
8.00
14.00
8.00
14.00
5.6.1 ORARIO SCUOLA SECONDARIA A.S.2014/2015
75
5.7 PROGETTAZIONE
LA PROGETTAZIONE della scuola, deliberata dal Collegio dei docenti, dai consigli di
classe/interclasse/intersezione prevede:
I PROGETTI CURRICULARI
I PROGETTI EXTRACURRICULARI
I LABORATORI OPZIONALI
I PROGETTI D’ISTITUTO
I PROGETTI ESTERNI
I PROGETTI NAZIONALI
PROGETTO ERASMUS +
I singoli progetti sono depositati nei registri dei verbali o in presidenza, nel fascicolo progetti.
Una scheda riassuntiva è presente in questo documento, organizzato per settore:
Scuola dell’infanzia : Progetti Curriculari ed Extracurriculari;
Scuola primaria: Progetti Curriculari, Extracurriculari ed i Laboratori Opzionali;
Scuola secondaria di primo grado: Progetti Curriculari ed Extracurriculari.
Per i tre ordini di scuola : I Progetti in Verticale, Esterni e Nazionali.
5.8 QUADRO RIEPILOGATIVO DI TUTTI I PROGETTI DELL’OFFERTA FORMATIVA
CURRICULARI - EXTRA CURRICULARI – VERTICALI .
PROGETTI REALIZZATI CON FONDI EUROPEI
Progetto Erasmus +: Technology For Life
E’ un progetto di collaborazione strategica nell'ambito del programma Erasmus + KA2, tra 6 scuole
di 6 diversi paesi europei: Grecia, Italia, Svezia, Polonia, Slovacchia e Turchia. Il progetto è
orientato alla ricerca di nuovi metodi di apprendimento e di insegnamento per migliorare le
conoscenze degli studenti nelle Scienze e nella Tecnologia. Gli studenti impareranno come la
tecnologia può fornire loro una vita più semplice e sicura. Le discipline coinvolte sono: Scienze,
ICT, Arte e Lingua Inglese Essi impareranno a fare ricerche per ottenere le corrette informazioni e
diventeranno consapevoli dell'importanza della lingua inglese come lingua veicolare e strumento di
comunicazione. Studieranno, inoltre, la storia della tecnologia in generale e di come essa abbia
influenzato la nostra vita in tutti questi anni, incoraggiando gli adolescenti a diventare futuri
76
scienziati. Il progetto intende stabilire relazioni sociali sane attraverso la conoscenza delle diverse
culture europee, delle lingue e dei valori; gli studenti acquisiranno le competenze necessarie per il
loro sviluppo personale, per la loro attività professionale e per una cittadinanza europea attiva.
Verrà creato un ambiente più moderno, dinamico, impegnato e professionale all'interno di ogni
istituzione scolastica coinvolta. L’obiettivo è fare della dimensione europea un elemento vitale e
motivante dell'esperienza educativa sia per gli allievi che per il personale della scuola, fornendo
l'interazione fra le culture in modo che venga rafforzata la consapevolezza degli alunni di essere
cittadini europei.
Gli obiettivi saranno raggiunti attraverso le attività del progetto quali: produzione di saggi,
disegni, concorsi, esperimenti, modellismo, realizzazione di una rivista web, workshops, mostre e
filmati.
PROGETTI REALIZZATI CON PARTNERS ESTERNI.
La scuola accoglie molteplici iniziative proposte da partners esterni ai fini dell’ampliamento
dell’offerta formativa
Progetto Telethon
La fondazione Telethon promuove sul territorio nazionale il progetto “Telethon a Scuola” con
l’obiettivo di sensibilizzare alunni docenti e genitori sulle problematiche legate alle malattie
genetiche e per promuovere la ricerca scientifica e la cultura della solidarietà.
Progetto UNICEF "Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi”,
Il progetto, vede la collaborazione tra l’UNICEF Italia e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca (MIUR), è in linea con le indicazioni per l’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione”, dove l'educazione civica, alla partecipazione e alla cultura della legalità costituisce
parte integrante del processo educativo e dimensione trasversale a tutti i saperi.
Il progetto acquista particolare rilevanza nell’ambito delle attività di prevenzione di forme di
esclusione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo. Alla sua base vi sono un approccio e
una metodologia che mirano a creare un ambiente educativo nel quale tutti - adulti, bambini e
ragazzi - possano star bene e in cui sia facile e appassionante apprendere e insegnare.
Progetto “ Educazione alla legalità”
Incontro sulle tematiche di educazione alla legalità indette dalla Polizia di Stato di Siracusa, per
proficui momenti di formazione civica alla cultura della legalità ed il rispetto delle regole,per
trasmettere soprattutto tra i giovani, un messaggio di dialogo tra l’Istruzione, Polizia di Stato e i
cittadini. Classi coinvolte quinte classi scuola primaria e terze classi scuola secondaria primo
grado.
77
Progetto “ Legalità Un Casco Vale Una Vita”
Incontri didattici indetti dell’Arma dei Carabinieri di Siracusa alla formazione della legalità.
Classi coinvolte terze scuola secondaria primo grado.
Progetto “Educazione alla Legalità Economica”
Gli incontri organizzati dalla Guardia di Finanza con gli studenti verteranno sui temi del contrasto
sugli illeciti fiscali, delle falsificazioni, delle contraffazioni, delle violazioni dei diritti d’autore nonché
dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre , al fine di coinvolgere attivamente gli
studenti, al progetto “Insieme per la Legalità”.
Sensibilizzazione ai giovani sul significato della legalità economica.
Classi coinvolte quarte e quinte Scuola Primaria e terze classi Scuola Secondaria primo grado.
Tg baby
In collaborazione con l’emittente Video66 di Siracusa gli alunni del nostro Istituto realizzeranno una
serie di interviste su vari argomenti d’attualità ed esperienze didattiche che verranno trasmesse
dall’emittente televisiva.
Memorial Cirinnà
Il nostro Istituto vuole ricordare la figura del Maestro Nino Cirinnà. Uomo di profonda umanità e
generosità, ha dedicato tutta la sua vita alla musica e a trasmettere ai giovani, allievi e non, i veri
valori e i sani principi di umanità e di dedizione verso la professione.Organizzare questa
manifestazione vuol dire continuare la sua opera di insegnamento.
Giochi sportivi studenteschi
Il progetto inoltre vuole realizzare orientamento allo sport e diffusione dei suoi valori positivi e del
fair play. Risponde all'esigenza di promuovere la conoscenza di sé, dei differenti ambienti e delle
differenti possibilità di movimento, nonché alla necessità di prendersi cura della propria persona e
del proprio benessere.
Progetto Compostiera
L’associazione Rifiuti Zero Siracusa promuove la strategia rifiuti zero che si basa su 10 punti tra
cui, tra gli altri, oltre al compostaggio, anche la raccolta differenziata, il riciclaggio, il riuso e
recupero, e la tariffazione puntuale.
Durante la settimana UNESCO (i Paesaggi della bellezza dalla valorizzazione alla creatività) che si
è svolta dal 18 al 24 Novembre, l’istituto Comprensivo “Elio Vittorini” di Siracusa aveva affrontato
tematiche relative al rispetto della natura e dell’ambiente attraverso, essenzialmente, due eventi:
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• la consegna da parte dell’associazione Rifiuti Zero di una compostiera messa a disposizione
dal Comune di Siracusa
• l’attivazione di un laboratorio creativo, organizzato con l’associazione Slow food che ha
portato a realizzare un orto nella scuola.
Durante l’incontro di mercoledì 11 dicembre è stato spiegato agli studenti i principi che stanno alla
base del processo di compostaggio, l’utilizzo della compostiera e come sia possibile attraverso la
raccolta differenziata riuscire a produrre della parte umida dei nostri rifiuti un ottimo compost,
concime naturale che potrà essere utilizzato dagli studenti per l’orto realizzato nell’area della
scuola.
Gli studenti, attraverso questa iniziativa inizieranno a separare la parte organica dei rifiuti prodotti e
a destinarla alla compostiera che sarà, a regime, gestita direttamente dagli alunni con l’aiuto degli
insegnanti.
Si tratta di una sperimentazione di compostaggio che viene effettuata per la prima volta in una
scuola pubblica a Siracusa.
Progetto “Promozione sana alimentazione” in collaborazione on ASP
L’obiettivo primario è di migliorare la salute e lo stile di vita dei ragazzi educandoli ad una corretta
alimentazione e attività fisica. Anche i genitori e gli docenti della scuola verranno attivamente
coinvolti nel progetto.
Progetto “Programma il Futuro” : la programmazione informatica
L'Ora del Codice è un movimento globale che coinvolge decine di milioni di studenti in oltre 180
paesi da celebrare nella settimana dall’ 8 al 14 dicembre 2014, per favorire l’avvicinamento dei
giovani al pensiero computazionale.
Progetto “Yoga della Risata”
Si chiama Yoga della Risata la particolare tecnica che porta a ridere senza nessun motivo insieme
ad altre persone anche sconosciute. La risata auto-indotta ed autostimolata può essere facilmente
trasformata in una risata reale se si è in gruppo. Ridere è contagioso e si trasmette più facilmente
quando si ride in un gruppo con un buon contatto oculare. La respirazione profonda stimola, grazie
al movimento ritmico dei muscoli addominali e del diaframma, una diramazione sinaptica del
nostro sistema nervoso producendo un senso di calma e aumentando l’apporto di ossigeno
all’organismo. Una “sessione di risate”, in media ha una durata di 20 minuti, in cui si inizia con una
lunga serie di respirazioni guidate a cui segue dello streching per sciogliere i muscoli e la
ripetizione del vocalizzo “HO-HO-HA-HA-HA” unito al movimento e al battito ritmico delle mani che
aiutano a creare un buon livello di “energia di gruppo”.
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Progetto “Arcobaleno” proteggere i bambini: un impegno da grandi
Per sensibilizzare i genitori e i docenti; fornire loro alcune informazioni utili a riconoscere i segni
dell’abuso e ad attivare, quando occorra, la rete territoriale di intervento. Il fenomeno dell’abuso
sull’infanzia, infatti, può assumere diverse forme e presentarsi in contesti differenti; appare sempre
più importante perciò, il ruolo della scuola nell’attivazione di interventi di prevenzione.
Progetto “Area Marina Protetta”
Obiettivo del progetto è quello di promuovere attraverso una inedita sinergia istituzionale tra il
Consorzio Plemmirio, l'Ufficio Scolastico Regionale e l'Arpa Sicilia, l'educazione ambientale come
materia scolastica nelle scuole siracusane e sviluppare in maniera decisiva e capillare la
promozione tra i più giovani di quelle "buone pratiche" indispensabili per la salvaguardia
dell'ambiente e dell'ecosistema marino.
Progetto “Eco Albero”
Si tratta di un'iniziativa per incrementare il riciclaggio ed evitare gli sprechi in un momento di crisi
economica che richiede una rivisitazione delle nostre abitudini quotidiane. Le lattine verranno
utilizzate per allestire degli alberi di Natale in città nell’ambito di un progetto in collaborazione con il
Comune di Siracusa.
Progetto “biblioteca comunale”
La biblioteca di Siracusa da sempre collabora con le scuole del territorio, al fine di promuovere la
passione per la lettura e di avvicinare i bambini e i ragazzi alla loro biblioteca, un luogo
amichevole, piacevole ed utile per il tempo libero o per le attività scolastiche.
Attività di raccolta differenziata (RAEE e altro)
Per educare alunni, docenti, personale ATA e genitori attraverso reti di collaborazione con
Siracusa Differenzia, Rifiuti Zero e aziende nel territorio (Ionica Ambiente).
Progetto Archaeo Maris: alla scoperta dei fondali marini (Educazione allo sviluppo
sostenibile)
Il progetto ha il fine di portare alle nuove generazioni la conoscenza delle ricchezze archeologiche.
La Soprintendenza insieme alle scuole e alle università (MIUR), in questo progetto si propone la
valorizzazione e promozione di iniziative atte a portare al territorio la conoscenza dei Beni culturali.
Settimana UNESCO 2014
Dal 24 novembre 2014 al 20 gennaio 2015 la mostra prevede dei percorsi interattivi.
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Progetto Atletica Leggera
La scuola ha stipulato una convenzione con l’Associazione Selena per la realizzazione di un
progetto di atletica leggera che miri: a favorire lo sviluppo cognitivo, stimolando la capacità di
iniziativa e di risoluzione dei problemi; ad aiutare gli allievi ad acquisire elevati livelli di autonomia
personale, di consapevolezza corporea e di competenze motorie.
Progetto fare sport a scuola
Prevede il coinvolgimento di tutte le classi scuola primaria per l’intero anno scolastico a partire da
novembre. Gli alunni faranno 2 ore settimanali di educazione fisica seguiti da un Tutor Sportivo
reclutato da apposita graduatoria , il quale avrà cura di prevedere percorsi
di integrazione di alunni disabili.
Progetto Icaro: educazione stradale
Il Progetto Icaro è una campagna di sicurezza stradale nata nel 2001, promossa dalla Polizia
Stradale insieme ai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell'Istruzione e la Fondazione
Ania delle compagnie di assicurazione per la sicurezza stradale, con il coordinamento scientifico
del dipartimento di psicologia della Sapienza, Università di Roma e del Movimento Italiano Genitori
(moige) che in undici edizioni ha coinvolto oltre 100.000 studenti di 161 città italiane. L'incidente
stradale è la prima causa di morte per i giovani, in Italia come in Europa, e l'obiettivo del progetto
e' quello di far capire ai ragazzi che il rispetto delle regole è l'unica strada per tutelare la vita e la
sana voglia di divertimento.
Lezione di disostruzione delle vie aeree
L’Associazione ambiente e Salute ha tenuto una lezione per i docenti ed i genitori al fine di
ottenere un’adeguata prevenzione per tutti coloro che hanno il compito di accudire i bambini
perché siano informati sul possibile rischio d’inalazione di corpi estranei e su come sia necessario
esercitare un attento controllo durante il gioco e l’alimentazione.
Associazione OLTRE Onlus
L'associazione di ascolto oncologico simultaneo, nasce come pensiero di speranza e diventa un
progetto di ascolto e assistenza alla persona malata e al suo nucleo famigliare.
Per garantire la costanza e l'efficacia diventa indispensabile poter contare sull'aiuto concreto di
quanti condividano questi ideali. C'è la possibilità di aiutare con un gesto di solidarietà
acquistando un Babbo Natale di cioccolato artigianale per un contributo di € 5,00.
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Un Natale con i Bambini Talassemici
L’associazione Piera Cutino offre il panettone artigianale siciliano di alta qualità Fiasconaro a
fronte di una donazione minima di 11 euro.
Nutrire il mondo, preservare il pianeta.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministero degli Affari
Esteri, propone di dedicare, nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, l’attività
didattica nella giornata mondiale dell’alimentazione, il 16 ottobre 2014, alle tematiche relative
all’agricoltura familiare. Gli alunni hanno realizzato, in occasione di questa giornata, un orto.
PROGETTI REALIZZATI CON IL FIS
Progetto di lingua inglese “CAMBRIDGE CERTIFICATE”
L'asse portante di questo progetto è il potenziamento della lingua straniera inglese curricolare,
mediante l’incremento della motivazione ed un forte stimolo all’autovalutazione nel processo di
insegnamento/apprendimento. Costante dell'intero percorso formativo è l'apprendimento graduale
delle abilità linguistiche e l'accrescimento dell'interesse per la lingua e la cultura straniera.
Progetto Coro Scolastico
Il progetto del CORO SCOLASTICO rappresenta un efficace strumento formativo e di diffusione
del linguaggio e della cultura musicale tra gli allievi, le famiglie, il territorio, in un’ottica di continuità
e rinnovamento dei percorsi didattici intrapresi. E’, altresì, una realtà apprezzata che ha favorito e
continua a favorire preziose esperienze di scambio, arricchimento e stimolo delle potenzialità di
ciascun alunno, riconoscendone e sviluppandone le eccellenze, attraverso un canale comunicativo
universale come quello musicale.
Progetto “Pasticciando imparo”
Il progetto mira a potenziare l’emotività, la socialità, la creatività del bambino.
Le attività saranno strutturate in modo da favorire il più possibile la partecipazione attiva del
bambino in tutte le fasi attraverso: la conoscenza di diversi materiali (sabbia, creta, plastilina, carta
pesta, pasta di sale ecc. ); l’interazione verbale e quindi la socializzazione delle esperienze; lo
sviluppo tattile-sensoriale.
82
5.8.1 MONITORAGGIO E VERIFICA DEI PROGETTI
Tutti i progetti dell’offerta formativa verranno monitorati dai docenti referenti, in itinere e a loro
conclusione.
Ciò consentirà di valutare non solo gli obiettivi conseguiti ma, il rispetto dei tempi e le finalità
previste da ogni singolo progetto, la ricaduta all’interno della classe/sezione, ma soprattutto,
l’indice di gradimento e la partecipazione dei gruppi di alunni coinvolti. I dati registrati e allegati con
schede di sintesi e relazioni conclusive dei docenti referenti, consentiranno di comprendere gli
aspetti negativi e positivi registrati durante lo svolgimento delle diverse fasi progettuali, per meglio
pianificare ed elaborare i futuri progetti curriculari ed extracurriculari.
5.8.2 SCHEDA DI SINTESI DEI PROGETTI
VIII ISTITUTO COMPRENSIVO “E. VITTORINI” - SR -
SCHEDA DI SINTESI (DA ALLEGARE AD OGNI SINGOLO PROGETTO PER IL POF) A.S. 2014/2015
TITOLO DEL PROGETTO
SETTORE A CUI E’ DIRETTO
TIPO DI PROGETTO (CURR.,
EXCURR., OPZ.O., RECUP., ECC.)
FINALITA’
OBIETTIVI
ATTIVITA’
TEMPI (QUADR., N. ORE, ECC.)
SPAZI
CLASSI O
N° ALUNNI COINVOLTI
ORGANIZZAZIONE
METODOLOGICA
ESPERTI ESTERNI
PRODOTTO
VERIFICA E/O VALUTAZIONE
83
5.8.3 ATTIVITA’ OPZIONALI/LABORATORI
Scuola dell’Infanzia
- Laboratorio di Psicomotricità e Attività motoria, rivolto agli alunni di tre/quattro e cinque
anni;
- Laboratorio di Inglese rivolto a tutti i bambini di 5 anni.
- Laboratorio di prescrittura, prelettura e precalcolo, rivolto a tutti i bambini di 5 anni.
- Laboratorio Amico Libro, rivolto agli alunni di tre/quattro e cinque anni;
- Laboratorio artistico- manipolativo, rivolto agli alunni di tre, quattro e cinque anni.
Scuola Primaria
Nella Scuola Primaria le attività opzionali per le classi 1a, 2a, 3a, 4a e 5a saranno svolte, attraverso i
seguenti laboratori:
- Laboratorio linguistico
- Laboratorio artistico-espressivo
- Laboratorio logico-matematico
5.8.4 PROGETTAZIONE D’ISTITUTO 2014/2015.
La programmazione d’interventi formativi è l’insieme di decisioni/azioni che servono per tradurre
nel concreto quotidiano le linee progettuali.
“PROGETTARE IN UNA LOGICA GENERATIVA E DI SVILUPPO PER LA SCUOLA”
I bisogni formativi dell’utenza ci vengono dettati dal P.O.F.:
Rafforzamento dei linguaggi
Conoscenza della lingua straniera
Conoscenza e uso delle tecnologie multimediali
Educazione alla tolleranza, alla solidarietà e alla convivenza civile.
L’offerta formativa si propone di:
Valorizzare la continuità educativo-didattica.
Considerare l’orientamento come occasione di consapevole progettazione del percorso di
vita dell’alunno.
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Garantire attività di recupero e sostegno, considerando sia il “ritardo delle conoscenze
disciplinari” sia le carenze relazionali, che incidono negativamente sullo sviluppo
dell’espressione e dell’apprendimento in genere dell’alunno.
Attraverso la progettazione d’Istituto, gli alunni dovranno raggiungere i seguenti macro-obiettivi:
Acquisire la padronanza di mezzi per esprimere la propria personalità e per sapersi
esprimere utilizzando diversi linguaggi.
Maturare la consapevolezza delle proprie potenzialità per interagire con gli altri e per
costruire un proprio progetto di vita.
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PROGETTAZIONE D’ISTITUTO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
AREA DEI
LINGUAGGI
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Valutazione Servizio di Qualità VSQ
CONTINUITA’E
ORIENTAMENTO
RECUPERO E
POTENZIAMENTO
DELLE ABILITA’
VALUTAZIONE E
AUTOVALUTAZIONE
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5.8.5 CURRICOLO CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Nella progettazione d’istituto per l’anno scolastico 2013/2014 fondamentale è il ruolo dato al
“Curricolo” ed alle numerose attività progettate negli incontri dei nostri alunni, durante le
attività della “Continuità” e dell’”Orientamento”.
5.8.5.1 IL CURRICULO. Il “Curricolo” si riferisce al corso di studi che la nostra Istituzione scolastica presenta nelle sue linee
guida e nelle sue finalità.
Realizzato a misura d’”alunno”, strettamente correlato al “percorso formativo” progettato per i
discenti della scuola, altro non è che un percorso delineato nel tempo, nello spazio e in tutte le
risorse umane e materiali necessarie a svolgerlo.
Tale percorso formativo si articola nei “curricoli specifici” relativi alle varie discipline, ossia i
“percorsi culturali”, connessi alle diverse forme di conoscenza o “saperi”.
La nostra progettazione curriculare rimanda dunque, ad un piano d’azione: unitario e coerente. Ciò
permette alla nostra Istituzione, di organizzare il servizio, anche nei momenti di raccordo tra le
classi ponte e di orientare l’attività d’insegnamento/apprendimento nei diversi momenti della
quotidianità “scolastica”, ma anche durante le fasi di scelta dei nostri alunni nel loro nuovo
percorso formativo verso la Scuola Secondaria di 2°Grado.
Il piano esplicitato all’interno del Curricolo inoltre, fissa l’itinerario attraverso il quale gli alunni
sono chiamati all’incontro culturale, con i saperi.
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Le componenti del Curricolo d’Istituto. Curricolo di scuola →percorso formativo.
Bisogno di formazione degli allievi.
Condizioni concrete per la realizzazione.
Modalità di utilizzo di: tempi-spazi-attrezzature-
risorse umane ed economiche.
Profili delle competenze in
uscita dai 3 ordini di scuola.
PERCORSI TRASVERSALI
DISCIPLINE NUCLEI TEMATICI.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA
COMPETENZA.
OBIETTIVI SPECIFICI. CONTENUTI CULTURALI.
OBIETTIVI MINIMI. METODOLOGIA.
STRUMENTI – MATERIALI.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE.
88
5.8.5.2 LA CONTINUITA’.
FINALITA’
OBIETTIVI
Favorire lo star bene a scuola e prevenire il disagio.
Stabilire un primo approccio, con ambienti e persone appartenenti al successivo ordine di scuola.
Creare momenti di raccordo, tra i diversi ordini di Scuola presenti nell’Istituto.
Far scoprire, agli alunni, nuove modalità di stare a scuola e di “fare” scuola.
Creare aspettative positive nei confronti dell’ingresso, nella Scuola del grado successivo.
Progettare e realizzare lavori di gruppo, in un clima di reciproca collaborazione.
Sviluppare fiducia nelle proprie capacità. Promuovere un confronto continuo, tra i docenti dei 3 ordini di Scuola, sulle metodologie sui contenuti disciplinari e sui criteri di valutazione, per impostare al meglio, i percorsi formativi degli alunni.
Garantire un percorso formativo, unitario e continuo.
Pubblicizzare le iniziative e le attività, inerenti alla Continuità.
Promuovere la nostra Scuola, nel territorio.
La “Continuità” nella formazione educativa, trova la sua migliore realizzazione nell’idea stessa dell’Istituto Comprensivo, che accompagna l’allievo in tutto il suo percorso nella Scuola di base. Nel corso degli ultimi anni scolastici nel nostro Istituto, la sensibilità verso tale tematica è cresciuta notevolmente. Pertanto la funzione strumentale Area 3 nella sua sezione dedicata alla Continuità, è organizzata secondo le seguenti linee programmatiche.
LE ATTIVITA’
Monitoraggio degli alunni, iscritti nelle classi ponte;
preparazione di una Unità Formativa, inerente al progetto Continuità presentato;
coinvolgimento dei soggetti interessati(docenti alunni/genitori)
incontri docenti/alunni classi ponte, durante l’anno scolastico;
organizzazione e cura di una o più giornate, di ”Scuola aperta”;
organizzazione degli incontri docenti-genitori degli alunni delle classi ponte, in previsione delle iscrizioni, all’anno scolastico 2013/2014;
promozione del nostro Istituto nel territorio,attraverso apposite locandine ed inserimento nel sito della Scuola, delle iniziative più significative, inerenti alla Continuità;
coordinamento dei lavori della Commissione a supporto.
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TEMPI DI ATTUAZIONE. Le attività, saranno distribuite nel corso dell’anno scolastico.
Il docente incaricato della funzione strumentale, controllerà costantemente la partecipazione di tutti
i soggetti interessati e coinvolti nelle attività proposte, verificandone l’adeguato svolgimento e
l’efficacia delle stesse, apportandovi se necessario, gli opportuni aggiustamenti.
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5.8.5.3 L’ORIENTAMENTO. Per concludere, presentiamo l’ultimo tappa del percorso formativo, elaborato per i nostri alunni,
che consiste nell’importante scelta del “dopo”.
Questo momento decisionale così importante per i ragazzi, viene seguito e supportato, da
tutte le attività di “Orientamento” che la Scuola ha attivato; questo per consentire agli alunni
di poter contare su un servizio di informazione dettagliato ed aggiornato, delle Scuole Secondarie
di 2°Grado presenti sul territorio, ma anche, di poter chiarire ogni piccolo dubbio riguardante la
“scelta”.
Inoltre i ragazzi potranno:
acquisire la conoscenza di sé per stabilire rapporti interpersonali, di collaborazione,
amicizia e di partecipazione alla vita scolastica;
sviluppare competenze orientative che consentano loro, di scegliere responsabilmente ed
autonomamente, l’attività scolastica, più adatta alle personali esperienze e capacità.
OBIETTIVI SPECIFICI
-Saper identificare le proprie preferenze e
carenze. -Saper identificare e
valutare le proprie abilità scolastiche.
-Saper confrontare e discutere la propria
valutazione di se stesso, con
la valutazione data da altri.
-Saper analizzare la struttura della Sc.Superiore.
-Conoscere le risorse e le opportunità offerte dalle Scuole del territorio, per meglio orientarsi e saper
scegliere consapevolmente.
-
FASI
-Somministrazione Test.
-Discussioni-riflessioni, sul
problema della scelta al termine della terza media.
-Tutoraggio alunni in difficoltà.
-Incontri Scuola – famiglia.
-Contatti con gli Istituti Superiori
del territorio.
-Partecipazione ad attività organizzate, per i ragazzi, con i referenti degli Istituti Superiori
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OLOGRAMMA
Ascoltare – comprendere – comunicare – conoscere – leggere – interpretare – riflettere – scrivere – produrre – rappresentare – esprimere – apprezzare
PROCEDURE
AGIRE Processo personale
di elaborazione FARE Esperienza diretta,
vissuto
PAROLE, ISTRUZIONI, STORIE, SIMBOLI, COLORI, SUONI, FRASI,
DIALOGHI, TESTI, CODICI, IMMAGINI, RITMI.
SAPERE Conoscenze, concetti,
competenze
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5.8.6 BISOGNI E FINALITA’ EDUCATIVE DEL “PROGETTO D’ISTITUTO”
Il nostro Istituto Comprensivo
si propone di raggiungere obiettivi strettamente legati:
ai bisogni dei ragazzi e delle ragazze;
alla situazione socio-ambientale nella quale si trovano;
alle priorità formative che derivano dall’organizzazione sociale, culturale ed economica del
nostro tempo e che si evincono dalle finalità istitutive della scuola dell’infanzia, primaria e
secondaria di primo grado;
individua percorsi differenziati che consentano ad ogni alunno/a di raggiungere, in una
situazione di benessere sul piano relazionale e di apprendimento, il pieno sviluppo della
propria persona sotto tutti i punti di vista;
tiene conto delle esigenze dettate dalla realtà in cui opera promuovendo progetti, percorsi e
attività finalizzati alla crescita globale degli alunni/e nel rispetto delle esigenze formative e
sociali;
si offre anche come luogo di incontro e scambio di esperienze, di relazioni necessarie ad una
crescita equilibrata e a una strutturazione degli apprendimenti;
si propone di monitorare costantemente i cambiamenti dei bisogni degli alunni.
Gli insegnanti, individuati i bisogni comuni, progettano dei percorsi educativi, finalizzati alla
formazione di persone responsabili e autonome, in grado di stare con gli altri e di dare un
significato alla realtà che li circonda.
I bisogni generali e le finalità prioritarie che l’Istituto intende perseguire sono così schematizzati:
Bisogni Finalità
Acquisire le abilità strumentali di base e ampliare le proprie conoscenze
Formare persone che sappiano operare, conoscere e comunicare
Socializzare, comunicare e relazionarsi con gli altri
Trasmettere come valori: solidarietà, libertà delle conoscenze, parità dei diritti, rispetto delle diversità, coscienza dei propri doveri, senso di responsabilità
Acquisire e sviluppare autonomia Creare situazioni relazionali positive in cui l’alunno/a stia bene e possa apprendere con successo
Costruire e rafforzare un’immagine positiva di sé
Favorire lo sviluppo e l’armonica coesistenza delle dimensioni affettive, sociali e intellettuali nella formazione personale degli alunni/e
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COMPETENZE / ABILITA’
L’impegno degli insegnanti è finalizzato a far acquisire al termine del ciclo degli studi le seguenti
competenze e abilità nell’ambito relazionale e cognitivo.
Ambito relazionale
Acquisire la consapevolezza che le conoscenze scolastiche non sono fine a se stesse, ma
sono parte di un progetto di formazione personale.
Instaurare rapporti positivi con i pari e gli adulti.
Rispettare le regole di convivenza civile.
Acquisire coscienza di sé, dei propri interessi, delle proprie aspirazioni, delle proprie attitudini
e abilità.
Intervenire nelle attività di gruppo in modo ordinato, pertinente e costruttivo.
Acquisire la capacità di operare scelte personali, autonome, adeguate a sé e alla realtà
circostante.
Rispettare le consegne.
Assumere impegni e responsabilità.
Comprendere che il proprio contributo favorisce il successo del gruppo.
Essere autonomo nei procedimenti e nella produzione di lavori completi, impostati con
correttezza.
Ambito cognitivo
Acquisire un corretto e proficuo metodo di studio.
Usare in modo preciso e personale i linguaggi, gli strumenti, i materiali e le tecniche specifiche
delle singole discipline.
Comprendere, analizzare e rielaborare informazioni, dati e contenuti.
Usare in modo appropriato le capacità coordinate spazio-temporali.
Saper valutare il proprio prodotto ed, eventualmente, attuare l’autocorrezione.
Sviluppare il pensiero critico.
Sviluppare la propria creatività e manualità utilizzando al meglio le situazioni formative offerte
dalla scuola.
Applicarsi con regolarità e cura nello studio e nell’esecuzione dei compiti.
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CAPITOLO 6. AREA DELLA VALUTAZIONE E DELL’AUTOVALUTAZIONE La valutazione costituisce uno degli aspetti più complessi e delicati della scuola e riveste, sempre
più, un carattere di centralità nel processo d'insegnamento-apprendimento. In primo luogo,
rappresenta un elemento insostituibile in grado di consentire la raccolta e l’analisi di tutte quelle
informazioni necessarie per affrontare con efficacia quel complesso di processi decisionali relativi
alla programmazione e alla realizzazione dell’intervento didattico: non giudicare ma conoscere
per meglio operare. Nel raccordo tra valutazione dei saperi disciplinari, articolazione delle
dimensioni del comportamento e certificazione delle competenze non va perso l’intreccio tra
sapere, saper fare, saper essere. Ciò significa che qualsiasi pratica valutativa non deve perdere di
vista l’unità e l’unicità della persona e la continuità del processo formativo.
La valutazione, pertanto, è una operazione complessa, che investe tutti i processi che si attivano
nei vari contesti della vita scolastica, come tale costituisce una dimensione dell’attività
complessiva della Scuola concretamente integrata nel discorso educativo.
I fattori da controllare e monitorare sono:
l’azione educativa e didattica;
l’interazione scuola – famiglia;
la percezione degli elementi di innovazione da parte degli operatori e dell’utenza e la
qualità dei progetti
AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Monitoraggio e Valutazione del processo formativo
L’azione educativa e didattica, quale oggetto di verifica e valutazione, assume la configurazione di
campo d’indagine per la individuazione tempestiva degli interventi di regolazione dei processi di
insegnamento-apprendimento.
Pertanto si opererà attraverso:
Monitoraggio:
- mensile e/o bimestrale con :
- rilevazione dell’andamento del processo di apprendimento
- osservazioni sistematiche
- correttivi in itinere
Valutazione:
- valutazione ex ante: rilevazione livelli di partenza e dei bisogni
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- valutazione in itinere: raggiungimento degli obiettivi bimestrali
- valutazione a completamento
- rilevazione raggiungimento degli obiettivi a medio e lungo termine (quadrimestrali)
Alla fine del percorso educativo e didattico di ogni ciclo, saranno valutati i livelli raggiunti nelle
seguenti abilità:
Abilità Socio-Relazionali
a. Conoscere se stesso
b. Sapersi relazionare con l’altro nel rispetto delle differenze culturali.
c. Essere abituato alla partecipazione democratica
d. Rispettare l’ambiente
Abilità di comunicazione
Comunicare con gli altri sia a voce sia per iscritto
Trovare e selezionare le informazioni
Abilità pratiche
Essere autonomo nell’operare in situazioni sociali e di lavoro
Essere capace di assumersi responsabilità e di prendere iniziative
Abilità a risolvere problemi e prendere decisioni
Essere capace di selezionare ed elaborare informazioni necessarie ad affrontare le
situazioni
Saper decidere e agire in modo appropriato
Essere capace di trovare motivazioni interne
6.1 STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Settore dell’infanzia
Scheda di rilevazione della situazione di partenza
Griglia di osservazione
Prove strutturate e semistrutturate
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Settore scuola primaria e secondaria di primo grado
Scheda di rilevazione della situazione di partenza
Griglia di valutazione della situazione di partenza
Griglia per la rilevazione delle abilità metacognitive
Griglia per la compilazione della scheda quadrimestrale
Scheda di valutazione quadrimestrale
6.2 LE RAGIONI E LA NECESSITÀ DELL’AUTOVALUTAZIONE
La realtà scolastica è investita in modo sempre più evidente da una domanda di qualità, da una
richiesta di un servizio formativo che sia adeguato alle esigenze di una società sempre più
complessa, nella quale le conoscenze sono divenute una chiave di accesso indispensabile.
La legge sull’autonomia scolastica prevede per le istituzioni scolastiche autonome l’obbligo di
adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del
raggiungimento degli obiettivi.
L’autonomia, quindi, comporta il passaggio dall’autoreferenzialità alla verifica dei risultati.
Ogni scuola si assume le proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro e dei
suoi esiti attraverso una autovalutazione intesa sia come capacità di valutare criticamente il proprio
operato e di apprendere dall’esperienza, sia come consapevole assunzione di scelte e di
comportamenti educativi e didattici. Intesa in questo senso essa è una delle espressioni più alte
dell’autonomia della scuola.
Autovalutare è necessario per:
Garantire la qualità del processo formativo
Attestare il livello qualitativo dell’istituto
Accertare i risultati raggiunti
Individuare le strategie che migliorino la qualità del servizio offerto
L’autovalutazione
Consente un controllo sistematico dei risultati poiché è occasione di verifica e di revisione
interna;
Valorizza l’identità della scuola in quanto le strategie autovalutative divengono lo strumento
con cui la scuola può interrogare se stessa e il suo funzionamento e riconoscere le proprie
peculiarità e i propri difetti.
Legittima l’autonomia della scuola che si fa carico dei risultati del proprio lavoro e ne "rende
conto" ai soggetti interni ed esterni, potenziando in questo modo la sua natura
professionale e la propria autonomia decisionale;
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Coinvolge direttamente gli operatori riconoscendone la specifica funzione di soggetti a cui
spetta primariamente il compito di tradurre in decisioni ed operazioni le risultanze del
processo valutativo;
Promuove un’azione di miglioramento continuo;
Il suo obiettivo a breve termine è ottenere informazioni valide sulle condizioni, le funzioni, gli
scopi e la produttività di una scuola.
La revisione conduce all'azione su specifici aspetti organizzativi o curricolari della scuola;
è un'attività di gruppo che coinvolge i partecipanti in un processo collegiale;
il suo scopo è il miglioramento/sviluppo della scuola.
6.3 INTERAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA
Monitoraggio
- Presenza dei genitori nelle attività collegiali
- Collaborazione dei genitori per la realizzazione di progetti
- Monitoraggio della struttura oraria e dell’applicazione del D.P.R. 89 del 20 Marzo 2009
- Percezione dell’organizzazione della scuola.
Strumenti
- Questionari
- Griglie per la raccolta dati
6.4 PERCEZIONE DEGLI ELEMENTI DI INNOVAZIONE E DELLA QUALITA’ DEI PROGETTI
Monitoraggio
- Questionari
- Griglia raccolta dati.
Valutazione
- rilevazione dei punti deboli e forti
- correttivi atti a valutare il processo
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6.5 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli
apprendimenti ma come verifica dell’intervento didattico, al fine di operare con flessibilità sul
progetto educativo, infatti l’adeguatezza delle proposte dipende sempre dalla risposta dei bambini.
Attraverso l’utilizzo dei vari strumenti, quali osservazioni mirate, check-list, annotazioni
estemporanee ( nelle conversazioni, nelle attività di routine, nei giochi liberi e guidati) e prove
strutturate, non solo si verifica il livello di progresso di ciascun bambino riguardo l’identità,
l’autonomia alle competenze e al senso della cittadinanza acquisiti, ma in particolare si valutano la
qualità e l’ efficacia dell’azione didattica al fine di adeguare e personalizzare le proposte e
riequilibrare gli interventi formativi.
Anche la documentazione è una modalità valutativa che consente un confronto fra ciò che si
pensava di fare e ciò che si è fatto, quindi per modificare e riproporre.
Per documentazione s’intende la raccolta organizzata di materiali prodotti da ciascun bambino, di
tutti i percorsi formativi realizzati durante l’anno scolastico. L’osservazione metodica e strutturata
dei bambini è un momento fondamentale del percorso educativo.
Riteniamo importante scegliere innanzi tutto cosa “osservare” per verificare l’andamento dei
processi di apprendimento in atto e per ricalibrare le opportunità educative e le strategie al fine di
permettere a tutti i bambini di arrivare ai traguardi di sviluppo ritenuti essenziali.
E’ stata elaborata una griglia con i traguardi che si ritiene i bambini possano raggiungere ai vari
livelli di età, sulla base delle Indicazioni per il Curricolo, utilizzata dalle insegnanti per rilevare in
itinere il progredire degli apprendimenti nei vari ambiti e l’andamento generale di ogni bambino.
6.5.1 Criteri di riferimento:
L’osservazione non richiede l’utilizzo di attività specifiche né di prove oggettive con
specifici protocolli.
Si tiene conto e si registra la migliore prestazione prodotta dal bambino nell’ambito
delle normali attività didattiche, che per loro natura abbracciano i diversi ambiti di sviluppo.
I limiti di approssimazione di questo tipo di valutazione possono essere compensati
attraverso il confronto tra i docenti della sezione che operano sullo stesso gruppo di
bambini.
La valutazione dei livelli di sviluppo prevede in particolare:
Un momento iniziale, per delineare un quadro della situazione di partenza
Dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare e
individualizzare le proposte educative e i percorsi di apprendimento
Dei bilanci finali per la verifica degli esiti.
99
6.6 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
La valutazione ha valenza formativa ed è intesa nella sua accezione più ampia di strumento che
pone in relazione di reciprocità obiettivi, allievi, esperienze di apprendimento e scelte educative.
Essa si intreccia con la progettazione e rappresenta un elemento costante del percorso formativo.
Gli insegnanti per mezzo di test d’ingresso valutano la situazione di partenza dell’alunno.
Attraverso osservazioni sistematiche sono verificati “in itinere” i progressi nella maturazione
complessiva della personalità e nell’apprendimento rispetto al livello di partenza. Al termine di ogni
quadrimestre viene valutato sul documento di valutazione, l’avvicinamento agli obiettivi educativo -
didattici, la continuità dell’impegno e della partecipazione, nonché il grado di socializzazione.
6.6.1 BISOGNI FORMATIVI
I bisogni formativi sono stati rilevati attraverso l’individuazione della situazione di partenza degli
alunni; le osservazioni sistematiche degli alunni da parte dei docenti; il confronto tra docenti nelle
riunioni degli organi collegiali e negli incontri informali.
BISOGNI DELL’UTENZA
Sicurezza e autonomia
Conoscere se stessi
Conoscere e scoprire
Esprimere se stessi
Stare con gli altri
Acquisire competenze
IN RISPOSTA LA SCUOLA :
Organizza un ambiente sereno, accogliente all’interno del quale è possibile accompagnare
ciascun alunno nella costruzione di autonomia personale, operativa e intellettiva.
Favorisce opportunità guidate per definire e razionalizzare i propri limiti, le proprie capacità
e potenzialità.
Favorisce attività di laboratorio, esperienze, ricerche e stimoli plurimi che consentano
l’acquisizione delle conoscenze come riflessione sulla realtà e scoperta del mondo.
costruisce occasioni di educazione dell’emotività e di espressione dei sentimenti e degli
stati d’animo.
Costruisce occasioni di riflessione sui temi della solidarietà, dell’amicizia, dello stare
insieme e propone attività didattiche che sperimentino il lavoro di gruppo.
100
Propone attività didattiche che, attraverso le modalità del “saper fare”, contribuiscano a
sviluppare conoscenze abilità e competenze nei diversi ambiti del sapere.
6.6.2 OBIETTIVI FORMATIVI
Educare al rispetto dell’ambiente, della collettività, del singolo, della diversità etnica,
sociale, religiosa, psico-fisica, per una migliore qualità della vita.
Educare al cambiamento per poterlo orientare, gestire,valutare.
Educare la capacità di adattarsi a situazioni diverse.
Educare all’autonomia di giudizio, al pensiero critico e al pensiero creativo.
Educare all’ascolto e alla conoscenza delle proprie emozioni e della propria affettività per
promuovere una relazione positiva nei confronti degli altri.
Conferire senso alla vita cogliendone i valori più importanti.
Tali obiettivi costituiscono il presupposto per la stesura della progettazione, sulla base
dell’identificazione delle abilità e di quei “saperi essenziali” volti all’acquisizione di competenze
indispensabili alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale, nel quale si vive per
interagire con esso positivamente.
6.6.3 OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI METACOGNITIVI
Rapporto con se stesso
Avere coscienza del proprio corpo e delle sue relazioni con l’ambiente.
Raggiungere la capacità di controllo del linguaggio, dei gesti e del comportamento.
Essere consapevoli delle proprie risorse e dei propri limiti.
Esprimere le proprie idee senza essere condizionati dal giudizio altrui.
Rapporto con gli altri
Intervenire nelle conversazioni in modo appropriato rispettando l’ordine degli interventi.
Ascoltare e rispettare le idee degli altri anche se diverse dalle proprie.
Rispettare gli altri nelle loro diversità fisiche e culturali.
Lavorare insieme agli altri per la realizzazione di un progetto comune, rispettando e
valorizzando il ruolo di ognuno.
101
Partecipazione all’attività scolastica
Seguire con attenzione le proposte didattiche svolte in classe.
Essere attivo nel lavoro di gruppo e rispettare le consegne date.
Impegno e responsabilità
Portare regolarmente gli strumenti necessari per lo svolgimento delle attività.
Portare a termine il lavoro con continuità e precisione.
Rispettare consapevolmente le norme stabilite nel codice di classe e in quello della scuola.
Autonomia
Portare a termine le attività senza bisogno di stimoli continui.
Affrontare le difficoltà e arrivare da solo alla giusta soluzione dei problemi.
Pianificare i propri impegni scolastici
6.6.4 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI PER AREE DISCIPLINARI
Gli obiettivi generali che si propongono sono i seguenti:
Saper ascoltare con attenzione gli altri.
Saper lavorare in gruppo.
Lasciare gli ambienti scolastici utilizzati ordinati
Rispettare il regolamento d’Istituto.
Partecipare al dialogo formativo.
Fare richieste precise e pertinenti.
Acquisire progressiva autonomia.
Sapersi impegnare nel proprio lavoro.
Saper mantenere la concentrazione per il tempo richiesto.
Saper esaminare le consegne scritte e orali.
Saper scegliere strategie risolutive adeguate al compito.
Saper cogliere le caratteristiche testuali.
Saper classificare le parti che costituiscono il tutto.
Saper operare confronti e collegamenti.
Saper comunicare efficacemente nell’espressione scritta e orale.
Saper utilizzare con proprietà il linguaggio specifico di ogni disciplina.
Saper adeguare l’espressione alla situazione comunicativa.
Saper distinguere i tipi di errori.
Saper valutare il proprio processo di apprendimento.
102
6.6.5 MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Modalità
L’insegnante valuta ciascun allievo con regolarità e trasparenza; si astiene nel giudicare in maniera
definitiva, valorizza gli aspetti che possono offrire prospettive di sviluppo, presta attenzione alle
componenti emotive ed affettive dell’apprendimento; regola la propria azione educativa in
relazione ai risultati. In sede di valutazione finale giudica con obiettività e imparzialità le
conoscenze e le competenze acquisite da ciascun allievo, rispettando l’opinione dei colleghi.
Considera il rendimento medio degli allievi un obiettivo importante, ma non trascura né il recupero
di quelli in difficoltà, né la valorizzazione dei più dotati.
Strumenti
Si tenderà ad utilizzare una vasta gamma di strumenti di verifica finalizzati ad acquisire una
pluralità di elementi per la valutazione.
Prove empiriche / soggettive (prove non strutturate)
- domande a risposta aperta
- interventi alla lavagna
- forme diverse di comunicazione scritta e orale
- conversazioni e/o dialoghi
Prove oggettive (prove strutturate)
- test a scelta multipla
- prove di corrispondenza
- questionari a risposta V/F
- compilazione di tabelle
Altri strumenti di valutazione
Rilevazione nazionale sulle competenze degli alunni della classe seconda e quinta della scuola
primaria a cura dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI).
103
6.6.6 CRITERI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
La valutazione sommativa periodica e finale relativa a ciascuna disciplina del curricolo è espressa
in decimi e riportata anche in lettere sul documento di valutazione da far visionare alle famiglie
alla fine del primo quadrimestre e consegnare alla conclusione dell’anno scolastico.
I voti dell’area della sufficienza vanno dal “sei” al “dieci”
I voti dell’area dell’insufficienza sono “quattro” e “cinque”
6.6.7 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Nella scuola primaria il comportamento è valutato attraverso un giudizio descrittivo in base ai
seguenti macroindicatori:
Area della relazionalità
Area dell’autonomia, partecipazione, responsabilità.
Area della metacognizione
Rispetto a questi criteri generali la corrispondenza giudizio-comportamento fa riferimento alle
seguenti valutazioni:
Giudizio sintetico
OTTIMO = competenze pienamente raggiunte
DISTINTO = competenze raggiunte
BUONO = competenze acquisite
SUFFICIENTE = competenze acquisite a livello essenziale
NON SUFFICIENTE = competenze non ancora acquisite
Per quanto riguarda la valutazione della religione cattolica si allega una scheda al documento di
valutazione con giudizio espresso in modo sintetico:
NON SUFFICIENTE/ SUFFICIENTE/ BUONO/ DISTINTO/ OTTIMO
6.6.8 CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI
In sede di scrutinio finale i docenti valutano e registrano il conseguimento degli obiettivi formativi
previsti per ciascun alunno.
104
Dichiarazione di ammissione
Per essere ammessi alla classe successiva è necessario che in sede di scrutinio, si deliberi una
votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento.
Dichiarazione di non ammissione
In presenza di particolari situazioni di criticità, di rilevanza tale da compromettere gravemente il
processo di apprendimento in atto, prefigurando oggettivamente l’impossibilità di conseguire gli
obiettivi formativi previsti, i docenti all’unanimità possono in via eccezionale NON AMMETTERE
l’alunno alla classe successiva.
La dichiarazione di non ammissione richiede una dettagliata relazione da parte dei docenti dove
siano esplicitate le difficoltà, le carenze, le lacune nell’apprendimento evidenziate dall’alunno nel
corso dell’anno.
Alunni diversamente abili
Gli insegnanti valutano con particolare attenzione, la situazione degli alunni diversamente abili
che nel corso dell’anno hanno usufruito di un piano educativo individualizzato.
Esiti finali degli alunni in uscita
La scuola primaria si propone di tener conto delle diversità individuali degli alunni, per recuperare
le situazioni di svantaggio e promuovere le eccellenze; vengono indicati i traguardi delle
competenze in uscita che dovrebbero essere raggiunte al termine della scuola primaria.
La disciplina delle assenze
In caso di assenze prolungate dopo cinque giorni (compresi i festivi) per il rientro a scuola è
obbligatorio il certificato medico.
Per riconoscere la validità dell’anno scolastico è richiesta la presenza di almeno ¾ del monte ore
annuale personalizzato.
105
6.7 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
La valutazione è un processo molto complesso che comincia con l’attività di programmazione
attuata dai docenti all’apertura dell’anno scolastico, prima dell’inizio dell’attività didattica.
I docenti riuniti, in dipartimenti per aree disciplinari prima, e nei Consigli di classe poi, concordano
l’attività educativa - didattica da svolgere durante l’anno scolastico. Dopo avere individuato i
bisogni formativi, fissano gli obiettivi formativi, gli obiettivi formativi trasversali, meta cognitivi e gli
obiettivi generali per aree disciplinari che devono tendere a trasformare le capacità di ciascun
alunno in competenze, raggiunte mediante un apprendimento unitario e motivante.
6.7.1 BISOGNI FORMATIVI
Sviluppo armonico ed integrale della persona in tutte le direzioni, da quella etica e religiosa a
quella operativa e creativa, da quella estetica e affettiva a quella cognitiva, sociale e civile.
Bisogno di costruirsi una identità personale più sicura.
Bisogno di ritrovarsi in un clima sociale e accogliente.
Bisogno di vivere esperienze gratificanti nella realtà giornaliera della vita scolastica.
Bisogno di acquisire competenze strumentali e cognitive.
Rispetto delle diversità per ogni essere umano.
Bisogno di interiorizzare le regole della convivenza democratica.
6.7.2 OBIETTIVI FORMATIVI - Approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé rafforzando l’autostima.
- Conoscere la personale scala dei valori.
- Conoscere i cambiamenti fisici, psichici e affettivi dell’adolescenza.
- Saper gestire il proprio processo di crescita.
- Conoscere l’importanza della vita di gruppo e di un buon rapporto con gli altri.
- Educare al dialogo, ad esprimere la propria opinione, a riconoscere le ragioni degli altri e
i propri errori.
- Far acquisire la necessità della collaborazione e della partecipazione alle attività ed ai
momenti della vita scolastica.
- Valorizzare le risorse di ogni alunno, indicando le modalità per sviluppare le proprie
potenzialità e per aiutarlo a costruire un concetto positivo e realistico di sé.
- Comprendere la validità dell’istruzione per un arricchimento intellettuale e morale.
- Sviluppare la capacità di comunicare utilizzando i linguaggi verbali e non verbali.
- Educare alla solidarietà.
- Sapersi relazionare con i compagni e gli adulti.
106
- Migliorare il coinvolgimento nel gruppo eliminando prevaricazioni e discriminazioni di
ordine sociale.
- Acquisire uno stile di vita e un comportamento improntato al rispetto di sé e degli altri.
- Educare a rispettare, difendere, valorizzare l’ambiente e il patrimonio storico-artistico e
culturale del territorio.
6.7.3 OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI METACOGNITIVI
- Migliorare la partecipazione alle attività scolastiche; rendere più continuativo l’impegno,
più motivato e consapevole l’interesse.
- Abituare gli alunni ad essere costanti e puntuali rispetto agli impegni scolastici.
- Avviare all’acquisizione di un valido metodo di lavoro.
- Fare acquisire una sufficiente capacità organizzativa e autonomia operativa.
- Potenziare le capacità dell’alunno in relazione alla maturità psicoaffettivorelazionale e
all’incremento di tutte le abilità percettive e sensomotorie.
6.7.4 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI PER AREE DISCIPLINARI
Gli obiettivi generali che il Consiglio di Classe si propone di raggiungere sono i seguenti:
- Sviluppare le capacità linguistiche degli allievi, per consentire loro di esprimersi in modo
comprensibile, agevolare la comunicazione e identificare meglio la realtà.
- Introdurli al metodo scientifico per rendere possibile il loro accostamento in maniera
consapevole ai diversi fenomeni del mondo fisico, tentando di far loro cogliere le relazioni e
di tradurle in dati quantificabili.
- Far comprendere oltre all’evento specifico del passato, anche gli aspetti politici, sociali,
economici e culturali che connotano i periodi storici studiati.
- Ampliare la loro conoscenza della realtà geografica, facendo loro cogliere i fenomeni dei
luoghi oggetto di studio.
- Introdurli alla conoscenza delle lingue straniere, al fine di ampliare le loro possibilità
comunicative e recettive della realtà in cui vivono.
- Promuovere in loro lo sviluppo del senso estetico, attraverso il riconoscimento delle opere
artistiche e delle espressioni musicali.
- Consolidare le abilità tecniche e operative facendo scoprire la dimensione formativa e
educativa della manualità.
- Far comprendere la dimensione religiosa e della vita.
107
- Far prendere coscienza della propria corporeità attraverso un armonico sviluppo psico –
fisico che facilita l’inserimento sociale.
6.7.5 MODALITÀ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti affidata agli insegnanti responsabili delle
attività educative e didattiche, viene espressa in decimi, secondo la seguente scala decimale.
Per il profitto saranno valutate le seguenti voci:
Conoscenze
Abilità e competenze
I compiti a casa, regolarmente corretti, classificati e registrati concorrono all’elaborazione dei
giudizi sommativi.
6.7.6 PERCORSI CHE FAVORISCONO IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
- frequenza assidua delle lezioni
- partecipazione attenta e attiva alle lezioni
- esecuzione accurata e ordinata dei compiti, cura e riordino del lavoro fatto in classe.
Per quanto riguarda la valutazione del comportamento l’indicatore su cui ci si basa è il
regolamento d’istituto.
6.7.7 CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI
DICHIARAZIONE DI AMMISSIONE
Il giudizio di promozione sarà adottato nei confronti degli alunni che in tutte le discipline abbiano
raggiunto, con riferimento ai parametri e agli obiettivi stabiliti dal Consiglio di classe, un livello di
profitto almeno sufficiente. (C. M. n. 50 20/06/2009 e D.P.R. 122 del 2009)
La deliberazione di ammissione in presenza di una o più insufficienze va effettuata sulla base dei
seguenti requisiti:
una preparazione dell’alunno di conoscenze ed abilità sufficienti a garantire una
compensazione delle carenze, nella fase iniziale dell’anno scolastico successivo;
l’attitudine ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma;
la partecipazione assidua alle lezioni.
108
La scuola inserirà una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione da
trasmettere alla famiglia dell’alunno (Chiarimenti alla circolare n. 50 prot. n. 6051 08/06/2009).
DICHIARAZIONE DI NON AMMISSIONE
La dichiarazione di non ammissione in caso di insufficienze gravi richiede:
La presenza di insufficienze gravi.
La constatazione che l’alunno non ha autonomia nel lavoro scolastico.
La partecipazione discontinua e superficiale al dialogo educativo.
La dimostrazione che, l’insieme delle insufficienze in singole discipline determina, comunque,
una carenza nella preparazione complessiva in riferimento ad abilità e competenze richieste.
Il Consiglio di classe perviene alla dichiarazione di non ammissione, dopo aver verificato la
situazione dell’alunno in riferimento alle conoscenze e alle abilità acquisite:
nelle singole discipline in cui ha riportato votazione insufficiente,
nel gruppo di materie affini ad esse.
Va tenuto nel debito conto anche il percorso di crescita personale dell’alunno rispetto alla
situazione di partenza. La non ammissione viene dichiarata anche nel caso in cui l’alunno riporti
nella condotta un voto inferiore alla sufficienza.
6.7.8 LA DISCIPLINA DELLE ASSENZE
L’art. 11 del Decreto legislativo 59/2004 prevede, ai fini della validità dell’anno, la frequenza di
almeno 3/4 dell’orario annuale personalizzato. Per casi eccezionali, l’Istituzione scolastica può
stabilire motivate deroghe al suddetto limite.
6.7.9 LA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO CON DSA
L’alunno con DSA ha bisogno che la didattica sia adattata alle sue reali esigenze. L’obiettivo non
può essere quello di eliminare gli esiti del deficit ma quello di cercare di arrivare alla migliore
prestazione possibile. Tali adattamenti riguardano le strategie didattiche con le misure
dispensative, gli strumenti compensativi ed il processo valutativo (LEGGE n 170 dell’ 8 ottobre
2010).
a) Strategie didattiche e misure dispensative
Nei confronti degli alunni con DSA è necessario che gli insegnanti valutino con attenzione le
consegne didattiche e le rapportino sempre alle difficoltà degli alunni stessi. C'è il rischio che il
109
problema specifico, se non adeguatamente affrontato, investa anche le aree dell'apprendimento
che non sono assolutamente compromesse con effetti nefasti anche sulla personalità di questi
alunni e, in generale, sul loro rapporto con la scuola.
L'atteggiamento attento e responsabile dell'insegnante rappresenta sempre la migliore garanzia
per ridurre gli esiti del disturbo.
E’ necessario :
- organizzare e valorizzare nei primi anni di scolarizzazione l’intervento didattico coniugandolo
con l’intervento riabilitativo ;
- mantenere lo stampato maiuscolo finché l’alunno non abbia acquisito la sicurezza in tutti i
gruppi consonantici (il passaggio al corsivo non deve essere obbligatorio);
- evitare la lettura ad voce alta in classe o organizzarla in modo che non venga vissuta con
frustrazione;
- evitare la sottolineatura degli errori per il rischio che questi permangano a causa del rinforzo
visivo;
- evitare la copiatura di lunghi testi dalla lavagna;
- svolgere costantemente il controllo dei compiti scritti dal bambino sul diario;
- evitare la dettatura di testi che dovranno poi essere usati come materiale di studio;
- consegnare delle schede, chiare e ben strutturate, sul quale l’alunno possa studiare dato che
non potrà farlo sui propri appunti o su dettati;
- aiutare l'alunno a organizzare il proprio studio: selezionare i contenuti del testo da studiare,
individuare pochi "concetti chiave" in relazione tra loro;
- utilizzare mappe concettuali e associare mediatori visivi sia nella fase di comprensione degli
argomenti sia per lo studio individuale;
- personalizzare il lavoro da svolgere a casa considerando che per l'alunno con DSA certe
attività richiedono tempi di gran lunga maggiori;
- dispensare, ove è necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta e adottare una
didattica di tipo orale con supporti visivi e uditivi.
b) Gli strumenti compensativi
Sono costituiti da quegli strumenti che permettono di ridurre la difficoltà funzionale derivante dal
disturbo.
Per gli alunni con DSA, il computer è oggi uno strumento compensativo tra i più importanti ed
efficaci, utilizzabile in modo flessibile per rispondere a diverse situazioni problematiche.
E’ quindi utile e necessario che questi alunni vengano avviati precocemente all’uso di questo
strumento.
Con un normale programma di videoscrittura, dotato di correzione ortografica, si offre all'alunno
con problemi di disortografia la possibilità di individuare rapidamente molti errori ortografici.
I problemi relativi alla qualità grafica del testo (disgrafia) possono essere superati con un normale
programma di videoscrittura che permette di rileggere il testo prodotto.
110
L'uso della sintesi vocale applicata al computer: usata come "eco di scrittura" (il computer
pronuncia le parole man mano che vengono scritte) permette agli alunni con disortografia di
ricevere un feedback di controllo particolarmente potente perché sfrutta contemporaneamente più
canali sensoriali differenti (vista e udito). Inoltre, può essere usata anche come supporto alla
lettura per migliorare la comprensione del testo scritto; anche in questo caso i risultati sono migliori
se l'informazione sonora è associata ad un controllo visivo (ad esempio, appare sul video la parola
evidenziata che in quel momento viene pronunciata dalla sintesi).
Si ottengono risultati positivi favorendo :
- registrazioni audio degli argomenti di studio; l'alunno dovrà essere opportunamente
stimolato a registrare le lezioni e aiutato nello studio con schemi e grafici,
- l’utilizzo di audiolibri di narrativa. I ragazzi con DSA possono accedere gratuitamente ai
servizi di "libro parlato" organizzati per gli utenti non vedenti che offrono una scelta di titoli
di letteratura per ragazzi, compresi i più recenti best seller, con registrazioni di ottima
qualità.
- In caso di difficoltà di calcolo (discalculia) si possono superare molti problemi esecutivi
con l'uso di una semplice tavola pitagorica e calcolatrice
L’utilizzo di questi strumenti varia per età, scolarità e gravità; l’obiettivo non è solo quello di
compensare il deficit, ma più in generale di promuovere l'autonomia cognitiva, personale e
soprattutto l’apprendimento.
L'alunno con DSA non ha bisogno di sconti, ma di una valutazione formativa che sappia davvero
verificare le competenze acquisite e far emergere gli apprendimenti che, nonostante le difficoltà,
vengono raggiunti.
Si consiglia di:
- preferire in generale le prove orali al posto di quelle scritte;
- nelle prove scritte accertarsi, con un breve colloquio iniziale, che tutte le consegne
siamo state davvero comprese. Può essere utile anche un analogo colloquio finale
per capire se le risposte date sono davvero consapevoli;
- predisporre verifiche scalari, con il testo chiaro graficamente ;
- valutare in modo costruttivo, separando l’errore dal contenuto. Anche visivamente,
segnare in modo diverso gli errori effettivamente legati all'oggetto della verifica da
quelli di tipo strumentale (che possono essere ignorati o comunque sempre
considerati in rapporto all'impegno e ai possibili miglioramenti in corso).
6.7.10 Valutazione degli alunni diversamente abili
Tutti gli insegnanti titolari della classe dell’alunno con disabilità sono corresponsabili
dell’attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell’azione didattica-
educativa. La valutazione non può mai essere delegata al solo insegnante di sostegno.
111
La valutazione degli alunni disabili, in tutte le classi del primo ciclo, da parte degli insegnanti è
ricondotta al piano educativo individualizzato - PEI - ed è espressa con un voto in decimi.
L’esame conclusivo del primo ciclo può svolgersi con prove differenziate, comprensive della
prova nazionale INVALSI, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso
dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al Piano Educativo Individualizzato, a cura dei
docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle
ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.
Gli alunni disabili possono sostenere le prove finalizzate alla valutazione del rendimento scolastico,
comprese quelle di esame, con l’uso di ausili loro necessari.
Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito
formativo. Tale attestato è titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli
fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di
istruzione e formazione.
6.8 LE RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI.
Nell’ambito del Servizio Nazionale di Valutazione, in relazione alle Prove Invalsi, al termine
dell’anno scolastico 2013/2014, nel nostro Istituto, si è proceduto con la rilevazione degli
apprendimenti conseguiti dagli studenti, delle classi 2^ e 5^ della Scuola Primaria e delle classi 3^
della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Le Prove Invalsi, prove oggettive standardizzate, puntano alla misurazione oggettiva dei livelli di
apprendimento, raggiunti dagli studenti, concentrandosi su alcuni degli aspetti di base, più
importanti dei due ambiti fondamentali del sapere, e cioè:
la comprensione della lettura,
la comprensione della matematica.
Le prove oggettive standardizzate, a cui sono sottoposti i nostri studenti, sono strutturate sia su
domande complesse, che estremamente lineari.
Esse, somministrate su larga scala, si basano su un quadro di riferimento pubblico,
che rende espliciti i contenuti delle prove, le tipologie di domande, i processi cognitivi indagati ed i
compiti richiesti agli obiettivi.
I RISULTATI DELLE PROVE, SVOLTE NEL NOSTRO ISTITUTO.
A seguire sono riportate le tabelle sintetiche, riassuntive dei risultati Invalsi, che gli alunni della
nostra istituzione scolastico hanno raggiunto nelle classi quinte di Scuola Primaria e nelle classi
prime, seconde e terze, della Scuola Secondaria di Primo Grado, relative alle prove di Italiano e
Matematica.
113
Punteggi Generali - Scuola secondaria di 1° grado Italiano- classi III
Punteggi Generali - Scuola Primaria Italiano - classi V
116
6.9 PROGETTO VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La scuola dell’autonomia può governare se stessa solo adottando forme di monitoraggio e
valutazione, si veda il D.P.R. n. 275 del 1999 che all’art. 4 prevede una “valutazione periodica dei
risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati”.
Per la scuola si pone l’obbligo di rendicontazione (accountability), in un contesto in cui si va
diffondendo il sistema degli accreditamenti. Nella norma non è indicata la forma da dare alla
valutazione pertanto ogni scuola può decidere di realizzare una valutazione interna
(autovalutazione, autoanalisi) o affidarsi ad un ente valutativo esterno, con un percorso che può
dar luogo alla certificazione di qualità. Certamente nell’autoanalisi, essendo il soggetto valutatore
all’interno dell’istituto, si raggiunge il massimo potenziale di coinvolgimento ma anche di
autoreferenzialità, il che richiede rigore metodologico e costante attenzione alle dinamiche
autogiustificative o autopunitive.
L’autoanalisi rappresenta lo strumento privilegiato se si vuole dirigere l’azione valutativa verso
azioni di miglioramento, con la partecipazione e la responsabilizzazione degli insegnanti e del
personale Ata, ma anche di genitori, studenti, figure esterne di rilievo per la scuola, valorizzando
l’autonomia dell’istituto scolastico. Per questo motivo vanno esplicitati presupposti teorici che
motivano un’ autoanalisi di istituto quali: l’empowerment cioè “sentire di essere in grado di fare”, la
complementarietà quale processo della valutazione che permette l’introduzione di azioni di
miglioramento ed infine l’azione valutativa come opportunità per la formazione dei docenti e
riflessione sulla pratica professionale.
La funzione strumentale, per quanto riguarda il processo di valutazione degli apprendimenti, ha
elaborato il progetto sulla valutazione di Istituto che coinvolge, per quest’anno scolastico, le
classi 4° e 5° della scuola primaria e le classi prime della scuola secondaria di 1° grado.
Il progetto intende somministrare agli alunni delle classi citate una prova di italiano e matematica
per verificare i requisiti posseduti ed utili alla frequenza della classe, una prova in itinere per
verificare le conoscenze e le abilità acquisite a metà dell’anno scolastico ed infine una prova finale
per certificare il percorso svolto durante l’anno scolastico.
I docenti della classi in oggetto sono chiamati a preparare collegialmente le prove unitarie, a
somministrarle ed infine a correggerle. La funzione strumentale elaborerà un quadro sinottico
finale.
La finalità del progetto è la ricerca di un insegnamento quanto più unitario possibile che permetta
di all’alunno di elaborare competenze utili alla risoluzioni di test standardizzati quali le prove
INVALSI. Si vuole, altresì, ricercare una valutazione unitaria e quanto più oggettiva possibile, per
rispondere alle richieste che giungono dall’ Unione Europea.
117
6.10 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
6.10.1 Certificazione delle Competenze della Scuola Primaria
VIII ISTITUTO COMPRENSIVO “ELIO VITTORINI” Via Regia Corte, 15 Tel/Fax 0931 37085 C.F. 800002370890
96100 Siracusa
In base al percorso scolastico, si certifica che:
L’allievo/a _____________________________________________________________________________ ( cognome e nome )
nat __ a ___________________________ (……………...………………..…..) il_________________ (comune di nascita) (provincia o stato estero di nascita) (data di nascita)
ha raggiunto i seguenti livelli di competenza
COMPETENZE DISCIPLINARI
Livello base
Livello medio
Livello avanzato
In Italiano legge e comprende testi di vario tipo, sa trarne informazioni e li sa interpretare Utilizza strutture linguistiche ai diversi scopi e produce testi in modo coeso e coerente
In Inglese comprende frasi ed espressioni di uso quotidiano Parla e si esprime nelle situazioni quotidiane. Produce brevi testi scritti
In Matematica sa operare con i numeri, i simboli e gli strumenti propri della disciplina Conosce e applica procedimenti matematici in diversi contesti, utilizzando schemi e rappresentazioni
Osserva e descrive fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale. E’ consapevole dell’importanza delle tecnologie ed è capace di coglierne aspetti positivi e negativi
Comprende i principali cambiamenti intervenuti nei diversi tempi storici ed in essi sa collocare diverse civiltà Sa orientarsi nello spazio, collocando fenomeni ed avvenimenti
E’ consapevole che l’arte, la musica, l’espressione corporea riescono a far esprimere sentimenti ed emozioni. Sa riconoscere i significati di opere, brani musicali, dando a essi forma, utilizzando tecniche, materiali e strumenti.
118
COMPETENZE TRASVERSALI
COMPETENZE PERSONALI Livello
base Livello medio
Livello avanzato
Esprime interesse, impegno e costanza nelle attività di apprendimento
Manifesta equilibrio emotivo e resistenza alle difficoltà
Si rapporta in modo positivo con i compagni COMPETENZE CIVILI
Sa stare bene con se stesso, ha cura della propria salute
Agisce in modo responsabile, dimostrando capacità nell’organizzazione delle attività di studio
Sa prendere coscienza del mondo che lo circonda, lo sa rispettare ed in esso cerca il proprio ruolo
COMPETENZE PROCEDURALI
Utilizza le tecnologie informatiche come mezzo di comunicazione e come strumento didattico
Sa presentare ricerche ed elaborati individuali e/o di gruppo
Riconosce problemi li analizza e ne propone soluzioni valide Siracusa, …………………….. (data dello scrutinio finale)
Dirigente scolastico Dott.ssa Rosanna Olindo
119
6.10.2 Certificazione delle Competenze della Scuola Secondaria di Primo Grado
VIII ISTITUTO COMPRENSIVO “ELIO VITTORINI” Via Regia Corte, 15 Tel/Fax 0931 37085 C.F. 800002370890
96100 Siracusa
Il Dirigente Scolastico e il Presidente di Commissione Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato,
CERTIFICANO che l’alunno/a ……………………………………………...............………………………………………………….
……………………………………………...............………………………………………………….
nat …… a ………………………..................…………..(…...........……) il ….....……..........……….. ha superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione
con la valutazione finale di
……../10
Nel percorso formativo e nelle prove d’esame l’alunn…. ha conseguito i seguenti livelli di
competenza nelle discipline di studio:
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
Descrittori disciplinari Livello Voto
Italiano
[Cornice85]
Inglese
[Cornice86]
Seconda lingua comunitaria (Francese/Spagnolo)
[Cornice87]
Storia/Cittadinanza e Costituzione Conoscere e comprendere il passato dell’uomo. Costruire quadri di civiltà. Stabilire relazioni fra eventi storici. Utilizzare il linguaggio specifico. Conoscere i fondamenti della convivenza civile. Sviluppare nell’alunno le fondamentali dimensioni della persona e del cittadino. Geografia
[Cornice88]
Matematica
Conoscere e comprendere i concetti propri della disciplina. Saper individuare e applicare relazioni e proprietà inerenti gli argomenti trattati. Risolvere problemi di applicazione delle conoscenze acquisite. Comprendere ed usare il linguaggio matematica.
120
Scienze naturali e sperimentali
Conoscere gli elementi propri della disciplina. Osservare i fatti e fenomeni, anche con l’uso degli strumenti. Comprendere ed usare il linguaggio specifico della disciplina.
Tecnologia
Conoscere processi sperimentali attraverso la descrizione, la classificazione, il metodo e la verifica dei risultati. Comprendere ed usare il linguaggio specifico della disciplina.
Musica
[Cornice89]
Arte e immagine
[Cornice90]
Corpo movimento e sport
[Cornice91]
Livello di competenza Iniziale (6): la competenza è acquisita nella sua forma più essenziale e si esprime tramite procedure semplici. L’analisi delle informazioni e dei dati si articola attraverso meccanismi conosciuti.
Intermedio (7): la competenza si esprime attraverso una accettabile autonomia e buona consapevolezza delle conoscenze e abilità connesse, parziale integrazione dei diversi saperi. (8): la competenza si esprime attraverso una buona autonomia, discreta consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse, completa integrazione dei diversi saperi.
Avanzato (9): la competenza si esprime attraverso conoscenze consolidate, analisi e rielaborazione critica della informazioni, attuazione di procedure logiche in contesti assegnanti.
Esperto (10): la competenza è acquisita in forma consolidata e consapevole; evidenzia conoscenze approfondite e utilizzate in contesti diversi e interdisciplinari, attraverso l’applicazione di procedure logiche complesse; la rielaborazione delle informazioni risulta critica e personale. *La “lode” può essere assegnata dal Consiglio di classe con votazione unanime e aggiunta al voto finale. (D.P.R. 122 del 22/06/2009, art.3 comma 8)
Data ………………………………………………..
Il Dirigente scolastico Il Presidente della Commissione
121
CAPITOLO 7. AREA DELL’ORGANIZZAZIONE
7.1 FUNZIONI STRUMENTALI
Il Collegio dei Docenti identifica le funzioni strumentali, si esprime sia sul numero e la tipologia di
funzioni da attivare, sia sui criteri di attribuzione ed i nominativi dei docenti destinatari (art. 33
C.C.N.L. 2006/2009). Il gruppo di docenti responsabili delle Funzioni Strumentali ha il compito di:
- qualificare l’offerta formativa della scuola in relazione alla domanda;
- tenere sotto continuo controllo la realizzazione del processo educativo-didattico;
- sviluppare i livelli di comunicazione all’interno della scuola e verso l’esterno e diffondere e
socializzare le attività svolte e i risultati conseguiti.
Il Collegio dei Docenti individua le seguenti Funzioni Strumentali :
“FUNZIONE STRUMENTALE POF E GESTIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA”. “SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI E COORDINAMENTO DELLE NUOVE
TECNOLOGIE INFORMATICHE”. “CURRICULO VERTICALE ,CONTINUITA',INTEGRAZIONE E ORIENTAMENTO”. COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PER GLI STUDENTI. “RELAZIONI CON IL TERRITORIO E IL MONDO DELL'INFORMAZIONE”. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROGETTI CON ENTI ESTERNI. “ORGANIZZAZIONE ,COORDINAMENTO E GESTIONE DELLE VISITE GUIDATE E
DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE”. “COORDINAMENTO DELLA VALUTAZIONE E DELL'AUTOVALUTAZIONE”. “ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DELLA DISABILITA',DEI D.S.A. E DELLO
SVANTAGGIO”.
122
QUADRO RIASSUNTIVO DEI COMPITI DELLE FIGURE STRUMENTALI
Funzioni strumentali
Docenti F.S. Obiettivi
“ Funzione strumentale POF e gestione dell'offerta
formativa”.
Marialetizia Zanti
Marcella Caramma
a. Coordinamento dell’attività del piano formativo. b. Coordinamento della progettazione. c. Valutazione dell’attività del piano.
“Sostegno al lavoro dei docenti e
coordinamento delle nuove tecnologie
Informatiche”.
Giuseppe Aliano
a. Gestione del piano di formazione e aggiornamento.
b. Revisione e/o predisposizione della modulistica. c. Coordinamento dell’utilizzo delle nuove
tecnologie. d. Accoglienza dei nuovi docenti e. Gestione del sito web. f. Registro elettronico
“Curriculo verticale,continuità,i
n-tegrazione e orienta-
mento”.Coordinamen-to degli interventi e dei servizi per gli
studenti.
Luigi Fretto
a. Coordinamento delle attività per gli studenti. Continuità e integrazione.
b. Coordinamento delle attività di orientamento.
“Relazioni con il territorio e il mondo dell’informazione”. Organizzazione e
gestione dei progetti con enti esterni.
Patrizia Salemi
Graziella Palazzolo
a. Coordinamento e gestione dei rapporti con il
mondo dell’informazione.
“Organizzazione, coordinamento e
gestione delle visite guidate e dei viaggi
d’istruzione”
Angela Sapienza Giovanna Scribano
a. Organizzazione e coordinamento delle visite
guidate e dei viaggi d’istruzione. b. Gestione dei rapporti con enti e ditte.
“Coordinamento della valutazione e
dell'auto valutazione”.
Maria Nanì
a. Predisposizione schede di analisi. b. Individuazioni delle azioni di miglioramento per
l'a.s.2014/2015.
“Organizzazione e coordinamento della disabilità,dei DSA e dello svantaggio”.
Caterina Catalano
a. Pianificazione e coordinamento dei rapporti interni con i referenti del dipartimento di sostegno ed esterni:
MIUR – GLH - ASP- UMD. b. Pianificazione, coordinamento e garanzia del diritto allo studio dell’alunno con DSA. c .Individuazione del disagio,come determinato da
fattori familiari, culturali e sociali. d. Sportello d’ascolto.
123
7.1.1 PIANO DI LAVORO DELLE FUNZIONI STRUMENTALI
1. FUNZIONE STRUMENTALE POF E GESTIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA.
Obiettivi operativi:
a. Coordinamento dell’attività del piano:
Rielaborazione e stesura del POF 2014/2015 Rivisitazione della brochure ai fini divulgativi e dell’ opuscolo sintetico.
b. Coordinamento della progettazione curricolare ed extracurriculare:
Raccolta, tramite schede riassuntive, dei progetti curriculari ed extracurriculari. c. Valutazione dell’attività del piano:
Verifica della fattibilità del POF. Autovalutazione e autoanalisi dell’istituto.
2. SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI E COORDINAMENTO DELLE NUOVE
TECNOLOGIE INFORMATICHE.
Obiettivi operativi:
a. Gestione del piano di formazione e aggiornamento: - iscrizione on line di docenti a corsi di formazione - organizzazione dei corsi di aggiornamento deliberati dal Collegio Docenti;
b. Revisione e/o predisposizione della modulistica:
- predisposizione dei moduli di iscrizione ai tre ordini di scuola..
c. Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie:
- Consulenza sull’uso delle tecnologie
- Pubblicizzazione di informazioni su software e hardware di interesse didattico
d. Accoglienza dei nuovi docenti:
- forma di assistenza, supporto e consulenza ai docenti in ingresso nella scuola per
trasferimento o in anno di prova.
e. Sito web dell’istituto: - rinnovo abbonamento del dominio della scuola;
- aggiornamento continuo del sito web della scuola
f. Registro elettronico: - supporto ai docenti sull’utilizzo del registro elettronico.
124
3. CONTINUITA', INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO.
COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PER GLI STUDENTI.
Obiettivi generali:
1.scuola primaria – scuola secondaria di 1° grado
- promuovere interazioni tra i due contesti educativi.
- utilizzare gli elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni "in entrata" in vista della
formazione delle classi.
- proporre percorsi curriculari continui relativamente ad aree di intervento educativo comune.
- proporre iniziative per realizzare attività comuni tra gli alunni delle classi degli anni ponte insieme
ai loro insegnanti.
- promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli alunni diversamente
abili.
2. scuola secondaria di 1° grado-scuola secondaria di 2°grado
- promuovere interazioni tra i due contesti educativi.
- organizzare incontri con docenti referenti ed alunni degli istituti superiori del territorio
4. RELAZIONI CON IL TERRITORIO E IL MONDO DELL'INFORMAZIONE.
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROGETTI CON ENTI ESTERNI.
Obiettivi operativi:
a. Coordinamento e gestione dei rapporti con il mondo dell’informazione:
Raccolta di articoli giornalistici in un' apposita rassegna stampa.
Coordinare i rapporti con il mondo dell’informazione al fine di pubblicizzare le attività
della scuola.
Proporre i progetti e le iniziative che si sviluppano sul territorio.
5. ORGANIZZAZIONE,COORDINAMENTO E GESTIONE DELLE VISITE GUIDATE E DEI
VIAGGI D'ISTRUZIONE.
Obiettivi operativi:
a. Coordinamento visite guidate e gite d’istruzione.
Organizzazione delle visite e delle gite
125
Elaborazione del regolamento gite
b. Rapporti con enti e ditte:
Colloqui con i responsabili.
6. COORDINAMENTO DELLA VALUTAZIONE E DELL'AUTOVALUTAZIONE.
Obiettivi operativi:
a. Rilevazione delle aree di debolezza, intermedia e di eccellenza. Monitoraggio in itinere del
progetto educativo.
b. Controllo e monitoraggio della qualità organizzativa e gestionale della scuola attraverso
l’autoanalisi.
7. ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DELLA DISABILITA', DEI DSA E
DELLO SVANTAGGIO.
Obiettivi operativi:
a. Pianificazione e coordinamento dei rapporti interni, con i referenti del Dipartimento di
sostegno ed esterni, con il MIUR – GLH – ASP/UMD.
Elaborazione del Pei;
predisposizione del lavoro, per il GLH d’Istituto;
predisposizione e successiva richiesta dei Posti di Sostegno.
b. Pianificazione,coordinamento e garanzia del “Diritto allo studio degli alunni con DSA.
Controllo del percorso formativo dell’alunno con DSA;
Rapporto con i docenti e rapporto docenti/famiglia;
Percorsi di recupero e documentazione da fornire al docente, con alunno con DSA.
c. Individuazione del disagio,determinato da fattori familiari,culturali e sociali.
d. Sportello di Ascolto.
Ascolto attivo per alunni – genitori – personale; per rafforzare la comunicazione e la
dimensione affettivo/relazionale.
7.2 LO STAFF
Lo staff è un’ altra struttura presente nella scuola che coordina l’organizzazione della stessa, esso
è coordinato dal Dirigente ed è costituito da docenti che rivestono un ruolo all’interno della scuola
quali:
Docente con funzione di Vicario;
2° docente collaboratore;
Docenti responsabili dei singoli dipartimenti;
Docenti responsabili di funzione strumentale;
126
Docenti referenti didattici e responsabili di plesso.
Docenti responsabili di laboratorio.
Lo staff si riunisce periodicamente ed è convocato dal Dirigente scolastico.
7.3 DIPARTIMENTI Il dipartimento è una articolazione del collegio docenti ed è un luogo di dialogo, di confronto e di
aggiornamento.
Esso si avvale della professionalità dei suoi componenti e del sostegno reciproco, nel rispetto della
libertà di pensiero e della autonomia operativa dei singoli docenti e può operare anche in sotto-
gruppi di lavoro.
I docenti del dipartimento si riuniscono allo scopo di:
- Riflettere sulla disciplina e sulla sua valenza formativa.
- Individuare i segmenti educativi irrinunciabili e gli opportuni collegamenti con le altre discipline.
- Distinguere fra competenze tecniche e abilità: specifiche e trasversali, scegliendo i percorsi più
consoni al raggiungimento del profilo formativo delineato dall’istituto.
- Adoperarsi per creare un ambiente interattivo fra “il mondo della disciplina: linguaggi,
procedure, contenuti” e il mondo “esterno”, affinché i processi di apprendimento avvengano in
modo naturale ed integrato ed i contenuti disciplinari risultano significativi agli occhi dell’alunni.
- Rivisitare la progettazione e i programmi alla luce della L. 53/03, del decreto legislativo N.
59/04 e del decreto legislativo N. 226/2005.
I dipartimenti attivati per l’anno scolastico 2013/2014 sono:
Dipartimento di sostegno verticale Dipartimenti disciplinari.
7.4 LINEE PROGRAMMATICHE DIPARTIMENTI 7.4.1 Dipartimento di Sostegno Verticale
Coordinatore:Prof.ssa Catalano.
Componenti: Artale – Patania - Zanti. (Sc. Secondaria di 1° grado)
Aloschi – Ardizzone – Assenza - Bellassai – Ciccio – Corvo – Di Maria - Mauro –
Poltino - Smriglio. (Sc. Primaria)
Lagonigro – Palazzolo. (Sc. dell’Infanzia)
7.4.2 Dipartimenti disciplinari Scuola Secondaria di primo grado.
Area artistico - espressiva:
Coordinatore Prof.re Fretto
Componenti: Proff. Aliano, Cultrera, Cilio
127
Area linguistico-storico-geografica:
Coordinatore:Prof.ssa Piro.
Componenti: Proff. Bruno,, De Luciano, Liotta, Messina, Nanì, Regolo, Sapienza,
Terranova, Caramma.
Area matematico - tecnologica:
Coordinatore:Prof.ssa Testa
Componenti: Proff. Glorioso, Romano, Scamporlino, Di Fede.
7.5 FORMAZIONE
Come deliberato in Collegio dei Docenti e nel Piano Annuale di Lavoro del personale Ata,
sono emerse le seguenti richieste per quanto concerne l’attività di formazione e
aggiornamento per l’anno scolastico 2014/2015:
1. Corso di formazione utilizzo LIM.
2. Corso di formazione sulla Sicurezza.
(Con prove di evacuazione)
3. Corso Sito web, registro on line e dematerializzazione.
4. Corso disostruzione vie aeree - Protezione Civile
5. Corso Nuove metodologie didattiche
128
CAPITOLO 8 ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello
territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate
e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici.
Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e
studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e
lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un
contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei
Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono
garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e
territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola
si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni
8. 1 IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di
autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce
come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al
consiglio l'adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la
conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla
partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative assistenziali.
Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di
classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della
scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che
l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano dell'offerta
formativa elaborato dal collegio dei docenti.
Inoltre il consiglio di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi,
all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione,
di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del
circolo o dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le
competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
129
Il Consiglio di Istituto è l’Organo Collegiale in cui sono rappresentate le varie componenti
scolastiche e vi fanno parte:
Il Dirigente Scolastico, Dott. ssa Rosanna Olindo (membro di diritto)
n. 8 docenti eletti:
Catalano Caterina
Sciara Antonia
Cultrera Antonio
Palazzolo Graziella
Cannata Erminia
Serra Carmela
Senia Chiara
Terranova Antonella
n.1 Componente Ata
Gennaro Carmelo
n. 6 Genitori eletti:
Genovese Rossella
Nizza Marco
Primavera Alessandro
Sambito Carmela
Nocita Carlo
Battaglia Maria
E’ presidente del Consiglio d’Istituto è Genovese Rossella
E’ segretario del Consiglio d’Istituto è Terranova Antonella.
Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti di eleggibilità sono sostituiti, per surroga, dai
primi non eletti della rispettiva lista di appartenenza.
Il Consiglio d’Istituto ha potere deliberante su:
Bilancio preventivo e conto consuntivo
Adozione del Regolamento interno
Criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed
extrascolastiche (corsi di recupero e sostegno, visite guidate e viaggi d’istruzione)
Utilizzazione degli edifici e delle attrezzature della scuola
130
Partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di interesse educativo
Promozione di contatti con altre scuole
Criteri generali relativi alla formazione delle classi
Adattamento del calendario scolastico e dell’orario delle attività
Esprime il parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto.
8.2 GIUNTA ESECUTIVA
Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, art.2, comma 3, entro il 31
ottobre la giunta esecutiva ha il compito di proporre al Consiglio di circolo/istituto il programma
delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal
parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori.
Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello
di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le
indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e
quelli del precedente esercizio finanziario. Inoltre, la giunta esecutiva predispone il conto
consuntivo da portare a delibera del consiglio di istituto.
Fanno parte del Consiglio d’Istituto :
a) Il Dirigente Scolastico, Dott.ssa Rosanna Olindo
b) Il D.S.G.A., Dott.ssa Maria Scandurra
c) n. 1 Docente, Palazzolo Graziella
d) n. 1 Componente A.T.A., Gennaro Carmelo
e) n. 2 Genitori eletti: Battaglia Maria.
Nizza Marco.
8.3 COLLEGIO DEI DOCENTI
È il più importante tra gli organi collegiali della scuola, responsabile, dell’impostazione didattico-
educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e in armonia con le
decisioni del consiglio di circolo o di istituto.
Mentre il consiglio di circolo o di istituto ha prevalenti competenze economico-gestionale (vedi ad
es. l’approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo e l’elaborazione dei criteri per
l’impiego dei mezzi finanziari e per l’organizzazione generale del servizio scolastico), il collegio dei
docenti mantiene l’esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e
all’organizzazione didattica e, comunque, delibera autonomamente in merito alle attività di
progettazione a livello d’istituto e di programmazione educativa e didattica.
131
Il collegio elegge infine nel suo seno i docenti che fanno parte del comitato di valutazione del
servizio del personale docente e, come corpo elettorale, i suoi rappresentanti nel consiglio di
circolo o di istituto.
Essendo state sottratte al collegio dei docenti le competenze "gestionali" in senso stretto, non
compete più ad esso la scelta dei collaboratori intesi come staff della dirigenza scolastica per
specifici compiti di gestione e di organizzazione (cm 30.8.2000 n. 205). La nomina di collaboratori
è quindi una prerogativa del dirigente scolastico, mentre al collegio compete la nomina dei
responsabili delle funzioni obiettivo e, eventualmente, di altre figure che operino solo sul versante
educativo e didattico e non su quello della gestione.
Il collegio dei docenti è composto da tutti i docenti in servizio nel circolo o nell’istituto ed è
presieduto dal dirigente scolastico; ne fanno parte anche i supplenti temporanei, limitatamente alla
durata della supplenza, nonché i docenti di sostegno che assumono la contitolarità delle sezioni o
delle classi in cui operano. Principali compiti del Collegio dei Docenti:
1. avanza proposte sulla formazione e la composizione delle classi e sullo svolgimento delle altre
attività scolastiche;
2. valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica;
3. provvede all’adozione dei libri di testo e alla scelta dei sussidi didattici;
4. adotta e promuove iniziative di sperimentazione;
5. autorizza le sperimentazioni metodologico - didattiche quando coinvolgono più insegnanti o
richiedono l’utilizzazione straordinaria di risorse dell’amministrazione scolastica;
6. promuove iniziative di aggiornamento e delibera su una serie di temi;
7. approva il piano dell’offerta formativa.
8.3.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dal DPR n. 416/74 e confluite nel
T.U. n.297/1994. Si insedia all’inizio di ogni anno scolastico e si riunisce ogni volta che il Dirigente
ne ravvisi la necessità o su richiesta della maggioranza dei suoi componenti, nei limiti previsti dal
CCNL vigente.
Alcuni compiti del Collegio dei Docenti:
Elegge i docenti che dovranno fare parte del “Comitato di valutazione del servizio del personale
insegnante”;
Nomina le Commissioni dei docenti che avranno l’incarico di coordinare l’andamento didattico,
la programmazione ed ogni altra attività scolastica;
Individua le Funzioni strumentali e gli obiettivi da raggiungere;
Elegge i responsabili delle Funzioni Strumentali;
132
Il collegio si riunisce ogni volta che il dirigente scolastico lo ritenga necessario o quando un terzo
dei componenti ne faccia richiesta, e comunque, almeno una volta per ogni trimestre o
quadrimestre. Le riunioni del Collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario di lezione. Le
funzioni di segretario del collegio sono attribuite dal capo d’istituto ad uno dei collaboratori.
Per la validità delle adunanze è necessaria la presenza della metà più uno dei componenti; le
delibere sono adottate a maggioranza assoluta dei voti (in caso di parità prevale il voto del
presidente).
8.4 CONSIGLIO DI CLASSE/INTERCLASSE/ INTERSEZIONE
I consigli di classe (scuola secondaria di primo grado), interclasse (scuola primaria) ed
intersezione (scuola dell’infanzia), sono le sedi più dirette in cui si coordina e si amplia la
collaborazione tra componenti scolastiche ( docenti, genitori).
Principali compiti dei suddetti Consigli:
analisi della situazione degli alunni;
progettazione, in base all’analisi, delle attività didattiche, stabilendo le strategie, le modalità di
intervento e gli strumenti di lavoro comuni per il conseguimento degli obiettivi programmati;
individuazione, allo scopo di ogni possibile recupero dei casi di scarso rendimento o di
comportamento poco corretto degli alunni;
proposte circa le attività parascolastiche ed extrascolastiche, l’adozione dei libri di testo e
l’acquisto di sussidi didattici;
proposte da portare al vaglio del Collegio dei Docenti circa l’azione educativa e didattica e le
iniziative di sperimentazione .
Le riunioni dei consigli sono presiedute dal Dirigente Scolastico oppure dal coordinatore della
classe. Esse hanno luogo in orario non coincidente con quello delle lezioni.
I consigli di classe o di interclasse sono presieduti dal dirigente scolastico, che attribuisce le
funzioni di segretario verbalizzante ad uno dei docenti membri del consiglio stesso.
Per prassi consolidata, non prevista dal T.U., i capi d’istituto nominano per tutto l’anno un docente
coordinatore, incaricandolo di presiedere in loro vece il consiglio, nonché un docente segretario.
Tali funzioni debbono essere formalizzate con lettera d’incarico e vanno ritenute attività aggiuntive
e come tali retribuibili con il fondo dell’istituzione scolastica.
I consigli si riuniscono in ore non coincidenti con l’orario di lezione, col compito di formulare al
collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione nonché agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.
Le competenze relative al coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari nonché alla
valutazione periodica e finale degli alunni spettano ai consigli con la sola presenza dei docenti.
Per l'anno scolastico 2014/2015,suddetti Consigli, risultano così costituiti:
133
Coordinatori /Segretari Consigli di classe Scuola Secondaria di primo grado.
1^ A
Coordinatore: Prof.ssa Terranova
Segretario: Prof. Scamporlino
1^ B
Coordinatore: Prof.ssa Caramma
Segretario: Prof. ssa Zanti
1^ C
Coordinatore: Prof.ssa Liotta
Segretario: Prof. Messina
• 1^ D
Coordinatore: Prof.ssa Regolo
Segretario: Prof.ssa Di Fede
2^ A
Coordinatore: Prof.ssa Glorioso
Segretario: Prof.ssa Artale
2^ B
Coordinatore: Prof.ssa Piro
Segretario: Prof.ssa Aliano
2^ C
Coordinatore: Prof.ssa Testa
Segretario: Prof.ssa Cilio
3^ A
Coordinatore: Prof.ssa Fretto
Segretario: Prof.ssa Patania
3^ B
Coordinatore: Prof.ssa Sapienza
Segretario: Prof. Cultrera
3^ C
Coordinatore: Prof.ssa Nanì
Segretario: Prof.ssa Catalano
Dipartimenti Scuola Primaria e Coordinatori /Segretari Consigli di Interclasse.
Monoennio:
Coordinatrice: Insegnante Zito
Segretario: Insegnante Chimirri
Componenti: Tutti gli Insegnanti delle classi prime.
134
Primo Biennio
Coordinatrice: Insegnante Di Natale
Segretario: Insegnante Borderi
Componenti: Tutti gli Insegnanti delle classi seconde e terze.
Secondo Biennio
Coordinatrice: Insegnante Rizzo
Segretario: Insegnante Di Stefano
Componenti: Tutti gli Insegnanti delle classi quarte e quinte.
Dipartimenti Scuola dell’Infanzia e Coordinatori /Segretari Consigli di Intersezione.
Coordinatrice: Insegnante Panebianco
Segretario: Insegnante Tomasi
Componenti: Tutte le Insegnanti delle sezioni.
8.5 COMITATO DI VALUTAZIONE
Ha il compito di valutare l'anno di formazione del personale docente e di riabilitazione dei docenti
su richiesta, ed esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in prova.
E' composto da quattro membri effettivi e da due membri supplenti, eletti (fra i docenti) dal Collegio
dei Docenti. E' presieduto dal Dirigente Scolastico.
Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico alla
conclusione dell'anno scolastico di riferimento, agli effetti della valutazione del periodo di prova
degli insegnanti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Ai fini della conferma
dell’assunzione a tempo indeterminato, i docenti, al termine dell’anno di formazione, discutono con
il comitato per la valutazione del servizio una relazione sulle esperienze e sulle attività svolte. Sulla
base di essa e degli altri elementi di valutazione forniti dal D.S., il comitato esprime il parere per la
conferma del contratto a tempo indeterminato. Il Comitato dura in carica un anno scolastico. Non
essendovi, nel corrente anno scolastico, docenti neo immessi in ruolo il suddetto comitato non è
stato eletto
8.6 ORGANO DI GARANZIA
L’organo di garanzia è composto da: (3 docenti membri effettivi, 3 doc. supplenti, 2 genitori elettivi
e 2 supplenti).
N.B. Non ancora nominato.
135
Dirigente Scolastico: Dott.ssa Rosanna Olindo.
Collaboratore vicario: Ins. Corallo Gianna.
n. 2 genitori eletti in seno al Consiglio d’Istituto:
Doc. Supplenti:
Tale Organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all’interno della quale ognuno
ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di comportamento adeguate per
promuovere ed assicurare una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle
norme.
3. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono:
- prevenire e affrontare tutti i problemi e conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti e
personale della scuola e in merito all’applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;
- esaminare i ricorsi presentati dagli studenti dell’istituto in seguito all’irrogazione di una sanzione
disciplinare a norma di regolamento di disciplina.
Il funzionamento dell’Organo di Garanzia è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e
famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti
degli insegnanti e viceversa.
Esso si riunisce per legittimare o meno le sospensioni superiori ai tre giorni comminate agli alunni
dalla Giunta Esecutiva, sentito il Consiglio di classe.
8.7 GLH DI ISTITUTO
In riferimento alla legge n.104/92, comma 2 art.15 (legge quadro sugli alunni portatori di handicap)
e successivo D.M. 26/06/92 viene costituito il gruppo di lavoro, a livello di Istituto, composto dalle
seguenti figure:
Dirigente Scolastico: Dott.ssa Rosanna Olindo
Medico scolastico: Dott. Spatola
Pedagogista dell’AUSL n.8: Dott. S. Tondo
Rappresentante Assessorato Solidarietà sociale: Dott.ssa Zagarella
Rappresentante Cooperativa di Riabilitazione “Amica”: Dott.ssa M. Procopio
Rappresentante Cooperativa di Riabilitazione “ S. Martino”: Dott.ssa Rebessi
Rappresentante Cooperativa Labeform( DSA): Dott.ssa C. Avolio
Rappresentante Ass. Maieutica (DSA) Dott.ssa A Campisi
Referente coordinatori di classe sc. Secondaria : Prof.ssa Nanì
136
Referente sc. Primaria : ins. Di Natale
Funzione strumentale (BES): Prof.ssa C. Catalano
Docente specializzato sc. Primaria: Ins.. Poltino
Docente specializzato sc. dell’infanzia: Ins. Palazzolo
Docente specializzato sc secondaria: prof.ssa M. Zanti
Rappresentante dei genitori sc. Secondaria: Sig.ra Paola Ficarri in Sipione / sig. Papale
Rappresentante dei genitori sc. Primaria: Sig.ra S. cantatore in Colombo / L. Fava in Scordino
Rappresentante dei genitori sc. dell’Infanzia: sig.ra Giulia Sesta
Compiti:
Il gruppo di lavoro presiede alla programmazione generale dell’integrazione scolastica e ha il
compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo
individualizzato dei singoli alunni; inoltre ha:
▪ Competenze di tipo organizzativo ( assegnazione di ore di attività di sostegno ai singoli
alunni; pianificazione dei rapporti con operatori extrascolastici; consulenze esterne; gestione e
reperimento di risorse materiali; censimento delle risorse informali; ecc.).
▪ Competenze di tipo progettuali e valutativo (formulazione di progetti per la continuità fra
ordini di scuola; progetti relativi all’organico; progetti per l’aggiornamento del personale; ecc.).
▪ Competenze di tipo consultivo (proposte di collaborazione e tutoring fra docenti; proposte di
confronto interistituzionali; costituzione di banche dati; ecc.).
8.8 GOSP DI ISTITUTO
Il Gruppo Operativo di Supporto Psico-Pedagogico è finalizzato ad attività per la prevenzione del
fenomeno della dispersione scolastica ed è composto oltre che dal Dirigente Scolastico, dalla
prof.ssa Nanì, dalla prof.ssa Catalano e dalla insegnante Di Natale.
137
8.9 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ SCOLASTICHE FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO: CALENDARIO DEGLI ADEMPIMENTI E ATTIVITA’ COLLEGIALI SCUOLA SECONDARIA, PRIMARIA E DELL'INFANZIA, PER L'ANNO SCOLASTICO 2013/2014.
Scuola secondaria di I grado
143
IL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DELL'ISTITUTO E DEI 3 ORDINI DI SCUOLA,SOPRA RIPORTATO, E’ SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI, CHE VERRANNO COMUNICATE IN ITINERE E COMUNQUE TEMPESTIVAMENTE COMUNICATE,A TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI, CON APPOSITA CIRCOLARE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO.
144
CAPITOLO 9. LA CARTA DEI SERVIZI
9.1 PREMESSA
Art. 1 L’istituto considera finalità generali del proprio operare pedagogico i principi di cui agli
articoli 3, 21, 33 e 34 della Costituzione della repubblica Italiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali. E’ compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione
politica, economica e sociale del paese. (art. 3).
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e
ogni altro mezzo di diffusione. (art. 21 -1° comma).
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme
generali sull’istruzione e istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. (art. 33).
La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è
obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di
raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse
di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite pèr
concorso. (art. 34).
Art. 2 La Carta dei Servizi fa, inoltre, propri i principi fondamentali indicati dal disposto ministeriale
di uguaglianza, imparzialità e regolarità, accoglienza ed integrazione, diritto di scelta,
partecipazione, libertà di insegnamento e aggiornamento del personale, garantendone la concreta
attuazione con le disposizioni dei successivi capitoli.
9.2 PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 3 – Uguaglianza e imparzialità:
La pari opportunità formativa verrà garantita attraverso l’adozione di:
a) criteri collegiali nell’assegnazione degli alunni alle classi che tengano conto delle
esigenze economiche e organizzative degli alunni e delle loro famiglie, ma anche della
necessità pedagogica di favorire il massimo di socializzazione possibile tra sessi, di
145
integrazione culturale tra studenti di religione, lingua, razza, etnia diversa, e secondo fasce
di livello. E’ consentito, ai fratelli minore degli alunni, ancora frequentanti, di inserirsi nella
medesima sezione dei fratelli maggiori, a condizione che vengono scelte le stesse attività
opzionali. Gli alunni ripetenti possono cambiare sezione, su richiesta dei genitori e previa
valutazione del Dirigente.
c) soluzioni organizzative dell’orario delle lezioni in grado di contemperare con le
esigenze di studenti di religioni diverse da quella cattolica e, di didatticità. Si può tenere
conto di particolari esigenze dei docenti, purché siano compatibili con i criteri sopra citati.
d) provvedimenti atti a garantire la piena offerta formativa con fornitura gratuita di
strumenti e materiali didattici, compatibilmente con le disponibilità finanziarie della scuola,
agli studenti di condizioni socio – economiche disagiate;
e) provvedimenti atti ad eliminare eventuali barriere architettoniche per alunni portatori di
handicap fisico;
f) scelta dei libri di testo, nel rispetto delle finalità istituzionali della scuola e delle
potenzialità degli alunni.
Art. 4 – Regolarità del servizio
In presenza di conflitti sindacali, oltre al rispetto delle norme di legge e contrattuali, la scuola si
impegna a garantire:
a) ampia e tempestiva informazione alle famiglie, attraverso l’utilizzazione di diversi
canali, sulle modalità e sui tempi dell’agitazione;
b) i servizi minimi essenziali di custodia e vigilanza sugli utenti;
c) presenza attiva e vigilanza di tutti gli operatori della scuola, in rapporto all’orario di
lavoro e alle mansioni dei singoli dipendenti.
Art. 5 - Accoglienza e integrazione
La scuola garantisce l’accoglienza degli alunni e dei genitori attraverso:
a) iniziative atte a far conoscere strutture, forme organizzative, regolamento d’istituto,
progetto d’istituto ai nuovi iscritti, attraverso l’apertura dell’intera giornata della scuola,
denominata “ Scuola aperta”. I giovani e le loro famiglie possono visitare la scuola, le
strutture, i laboratori ed acquisire informazioni;
146
b) iniziative atte a conoscere gli alunni nuovi iscritti attraverso test e questionari (socio –
affettivi, cognitivi, culturali, etc.) per conoscere i punti forti ed impostare una corretta
progettazione annuale educativa e didattica;
c) uno sportello di ascolto, uno spazio per facilitare il dialogo educativo e prevenire i disagi;
d) la consegna a richiesta e dietro rimborso del costo di duplicazione, di copia del Progetto
Educativo di istituto, della Carta dei servizi e del Regolamento interno;
e) l’organizzazione, entro Dicembre, di incontri tra genitori degli alunni nuovi iscritti e
docenti del consiglio di classe per una prima reciproca conoscenza;
f) iniziative di aggiornamento obbligatorio degli operatori, compatibilmente con la
disponibilità delle risorse finanziarie.
Art. 6 – Obbligo scolastico e frequenza:
a) l’Istituto si impegna a prevenire e controllare l’evasione e la dispersione scolastica;
b) l’Istituto garantisce la realizzazione di iniziative, anche in collaborazione con soggetti
esterni (USL, associazioni di volontariato, èquipes socio – psico – pedagogiche) tendenti a
far conoscere la propria offerta formativa a quelle famiglie i cui figli hanno abbandonato
l’attività scolastica;
c) l’Istituto garantisce, nei confronti dei propri diritti, forme di monitoraggio, specie nei primi
mesi di attività, tendenti ad orientare, recuperare, integrare quanti incontrano difficoltà
cognitive o di socializzazione e conseguenti strategie didattiche mirate, a cura dei consigli
di classe.
Art. 7 – Partecipazione, efficienza e trasparenza
L’Istituto considera la trasparenza, nei rapporti interni amministrativi e in quelli con l’utenza,
condizione fondamentale per favorire la partecipazione democratica alla gestione sociale della
scuola. Verranno pertanto garantiti, con modalità coerenti con i valori di cui all’art. 21 della
Costituzione attraverso l’istituzione di bacheche:
a) una bacheca d’Istituto dove saranno affissi, in via permanente una copia del
Regolamento di Istituto, della Carta dei servizi, del POF, il piano di evacuazione in caso di
calamità; verranno mantenuti affissi, per un tempo limitato, gli atti del Consiglio d’Istituto,
del collegio dei docenti, della giunta esecutiva, delle RSU, i servizi offerti alla scuola da
soggetti esterni (iniziative sportive, teatrali, culturali, etc.);
b) una bacheca del personale A.T.A. contenente in via permanente l’organigramma e le
mansioni;
147
c) una bacheca del personale docente contenente l’organigramma dei coordinatori didattici,
dei responsabili dei laboratori, della biblioteca e della palestra, l’elenco del personale
docente con la materia insegnata, l’orario delle lezioni, di ricevimento e della disponibilità di
ogni singolo insegnante; il calendario delle riunioni;
d) una bacheca sindacale per tutti i dipendenti.
A disposizione in segreteria:
a) progettazione educativa e didattica;
b) relazione finale dei risultati conseguiti.
Inviati a casa o illustrati personalmente dai docenti:
a) valutazioni;
b) convocazioni alle riunioni;
c) comunicazioni.
Art. 8 – Libertà d’insegnamento e aggiornamento del personale
a) la libertà d’insegnamento si realizza nel rispetto della personalità dell’alunno;
b) l’esercizio della libertà di insegnamento si fonda sul presupposto della conoscenza
aggiornata delle teorie psico – pedagogiche, delle strategie didattiche, delle moderne
tecnologie educative e sul confronto collegiale con gli altri operatori;
c) l’aggiornamento è un obbligo per l’amministrazione e un diritto – dovere per il docente;
d) l’assegnazione dei docenti alle classi, nel rispetto della continuità “diritto-dovere”, hanno
precedenza sui trasferimenti, previa richiesta scritta del docente da inoltrare entro il 30
agosto, sentito il parere del collegio e valutazione del dirigente.
9.3 CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
Art. 9 L’Istituto garantisce i seguenti standard minimi di sicurezza, igiene e accoglienza:
a) la sicurezza degli alunni all’interno del complesso scolastico con adeguate forme di
vigilanza da parte dei dipendenti (docenti e non docenti);
b) l’igiene dei servizi con intervento ripetuto durante la giornata lavorativa, oltre che a fine
attività giornaliera, da parte dei collaboratori scolastici;
148
9.4 SERVIZI AMMINISTRATIVI
Art. 10 L’Istituto garantisce celerità, trasparenza, efficacia ed efficienza dei servizi scolastici,
secondo le successive disposizioni:
a) l’orario di servizio del personale A.T.A. fissato dal C.C.N.L. in 36 ore settimanali, verrà
attuato in 5 giorni lavorativi, utilizzando orario unico, orario flessibile, turnazioni, rientri
pomeridiani, ore in eccesso da compensare con giornate libere e/o permessi. Il piano di
lavoro annuale predisposto dal D.S.G.A. terrà conto di tutte le esigenze di servizio
programmate. L’ organizzazione di situazioni imprevedibili verranno considerate di volta in
volta;
b) l’orario di ricevimento per l’utenza, salvo particolari esigenze nel periodo delle iscrizioni,
viene fissato dalle ore 10,00 alle ore 12,00 nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì e dalle
ore 16,00 alle ore 17,00 nei giorni di Martedì e Giovedì;
c) durante l’anno scolastico, i certificati per gli alunni verranno rilasciati:
1. entro tre giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda per certificazioni di
iscrizione e frequenza;
2. a vista i diplomi originali, sempre che siano pervenuti in tempo utile gli stampati dell’Istituto
Poligrafico dello Stato;
3. a vista i certificati sostitutivi di diploma, ove non siano pervenuti in tempo gli stampati
dell’Istituto Poligrafico dello Stato.
f) le pagelle saranno consegnate dal docente coordinatore didattico della classe entro sette
giorni dalle operazioni di scrutinio;
g) prima dell’orario di apertura il pubblico potrà essere ricevuto solo per appuntamento,
dopo l’orario di chiusura sarà ricevuto solo il pubblico presente;
h) l’orario di ricevimento della Presidenza verrà affisso all’albo generale della scuola. Il
dirigente inoltre riceve previa richiesta, anche telefonica;
i) tutti gli operatori disporranno di un cartellino identificativo, da tenere bene in vista per
tutta la durata del servizio;
l) l’operatore scolastico che risponde al telefono è tenuto a comunicare la denominazione
dell’Istituto, il proprio nome e la qualifica rivestita. L’utente è tenuto a dichiarare le
generalità e la natura dell’informazione richiesta.
149
9.5 ORGANIZZAZIONE E REGOLE
9.5.1 FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI
Art. 11 Il funzionamento degli organi collegiali avverrà nel rispetto delle successive norme e
procedure:
a) la convocazione, da effettuarsi con C.I., che sarà affissa all’albo generale dell’Istituto,
deve essere disposta con un preavviso di almeno cinque giorni e deve contenere l’ordine
del giorno e in allegato i materiali su cui si chiede la deliberazione dell’organo convocato.
b) di ogni seduta deve essere redatto processo verbale, firmato dal Segretario, che lo
consegnerà in Presidenza entro e non oltre gg. 5 a decorrere dalla data della ricezione. Il
processo verbale verrà approvato all’inizio della seduta successiva dai componenti
l’organismo.
Art. 12 Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico su propria iniziativa o su
richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei componenti. Il Consiglio di norma si riunisce
almeno tre volte a quadrimestre. Può essere convocato in via straordinaria per motivi di urgenza.
Art. 13 Il Collegio dei docenti è convocato per gli adempimenti di cui al D.P.R. 297/94 e per
quanto previsto dalla presente Carta dei servizi, con C.I., affisso, allo albo e fatto sottoscrivere da
tutti i docenti per presa visione. Di norma, da almeno 5 giorni prima della seduta, presso l’Ufficio di
Presidenza saranno depositati tutti i materiali soggetti a deliberazioni, che i componenti il collegio,
a richiesta, possono avere in fotocopia.
150
9.6 RAPPORTI TRA ISTITUTO, ENTI E DITTE
Art. 14 L’Istituto garantisce le seguenti procedure negli acquisti e nelle vendite, in conformità alla
lettera a) dell’art. 34 del decreto interministeriale 28/05/1975, provvedendo nella delibera di
acquisto o di vendita a:
a) individuare le caratteristiche necessarie dell’oggetto da acquistare o vendere;
b) fissare la data e l’ora ultimative entro le quali dovranno pervenire alla segreteria le
relative offerte, indicando contestualmente la data di apertura delle buste;
c) predisporre un unico dettaglio da utilizzare per tutti gli inviti;
d) informare che le offerte, nella misura minima di tre, dovranno pervenire in busta siglata
a mezzo di raccomandata del servizio postale statale;
e) informare che l’offerta dovrà pervenire sigillata e controfirmata ai lembi di chiusura e che
sull’esterno dovrà essere indicato l’oggetto della fornitura e/o dell’acquisto, nonché la data
di scadenza dell’offerta e la dicitura “OFFERTA NON APRIRE”;
f) garantire che le buste vengano aperte nella seduta del Consiglio d’Istituto. Nei casi
particolari in cui l’acquisto o vendita non possa avvenire nel rispetto della procedura
indicata, il Consiglio d’Istituto può, su proposta motivata della Giunta, adottare procedure
diverse nel rispetto delle norme vigenti.
Art. 15 Il Consiglio di Istituto, nella sua prima seduta è presieduto dal Dirigente Scolastico, fino
alla elezione, tra i rappresentanti dei genitori membri del consiglio, del proprio Presidente, con le
seguenti procedure:
a) l’elezione ha luogo a scrutinio segreto;
b) sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio;
c) viene eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, rapportata al
numero dei componenti del Consiglio;
d) qualora non si raggiunga tale maggioranza nella prima votazione, il Presidente verrà
eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che abbiano partecipato alla votazione il
51% dei componenti in carica;
e) a parità di voti è eletto il più anziano di età;
f) il consiglio elegge anche un vicepresidente con le stesse modalità previste per la
elezione del Presidente.
151
Art. 16 Il Consiglio è convocato dal presidente della Giunta esecutiva o almeno di un terzo dei
componenti il Consiglio stesso.
Art. 17 Non si può deliberare su questioni che non siano state poste all’ordine del giorno.
Per casi di comprovata urgenza e necessità, su richiesta di almeno un terzo dei componenti e
previa approvazione della maggioranza, il Presidente ammette la discussione dopo l’esaurimento
degli argomenti previsti all’ordine del giorno, per l’eventuale possibile delibera.
Art. 18 L’ordine della trattazione può essere invertito su richiesta di uno o più componenti e dietro
approvazione della maggioranza.
Art. 20 Le sedute e gli atti del Consiglio sono pubblici.
Nella seduta del CONSIGLIO D’ISTITUTO il pubblico non ha diritto di parlare ed il Presidente,
inoltre, ha la facoltà di allontanarlo se di impedimento al regolare svolgimento dei lavori.
Art. 21 Possono partecipare alle sedute del Consiglio, con funzione consultiva su temi specifici,
persone appositamente inviate per fornire pareri tecnicamente qualificati.
Art. 22 Il Dirigente Scolastico convoca il Consiglio di classe e la Giunta Esecutiva per approvare
eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, ogni qualvolta gli organismi siano tenuti a
deliberare per competenza, a norma dell’art. 328 del T.U..
Art. 23 Il Dirigente Scolastico convoca il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti:
a) alle scadenze programmate del piano annuale delle attività;
b) alla conclusione dell’anno di formazione del periodo di prova;
c) ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
Art. 24 Tutti i genitori hanno diritto di esprimere separatamente dentro la scuola il loro pensiero nel
rispetto delle seguenti norme:
a) la diffusione di materiali e l’utilizzazione della bacheca per l’affissione di volantini, di
giornali murali e altro non possono essere vietate a condizione che i documenti esposti o
fatti circolare per l’Istituto riportino i dati identificati di chi li ha prodotti o di chi li diffonde;
152
b) il divieto di propaganda elettorale all’interno dei locali della scuola, fatta eccezione per la
propaganda relativa alla elezione degli organi collegiali;
c) la diffusione non avvenga durante le ore di lezione.
Art. 25 Tutti i genitori hanno diritto di utilizzare i locali e le attrezzature della scuola per riunirsi, nel
rispetto delle norme di cui agli art. 13, 14 e 15 del testo unico e delle seguenti modalità:
a) sia fatto conoscere a tutti l’ordine del giorno della riunione con un preavviso, in via
ordinaria, di almeno 48 ore;
b) venga rispettato il diritto al dissenso e al voto contrario durante lo svolgimento
dell’assemblea;
c) sia riconosciuto al personale docente il diritto alla parola su richiesta dell’interessato.
9.7 REGOLAMENTO D’ ISTITUTO
PREMESSA
Il presente Regolamento d’Istituto è predisposto in applicazione dell’art.6, lettera A del D.P.R.
31/05/1974 N. 416. Il presente Regolamento va a sostituire il precedente in vigore negli scorsi anni
scolastici.
Nel mese di settembre del 2010 il Consiglio di Istituto delibera l’adozione del presente
Regolamento di Istituto.
Il Regolamento è vincolante per tutte le componenti (docenti, personale non docente, allievi,
genitori) ed ha validità sino a che il Consiglio di Istituto non vi provveda con nuova deliberazione.
Il presente Regolamento si propone di sollecitare la partecipazione di tutte le componenti
scolastiche, nel rispetto delle funzioni e delle competenze specifiche di ognuno, per un corretto e
proficuo funzionamento dell’ Istituto stesso.
PRINCIPI E NORME GENERALI
Art.1.1 La scuola è luogo di formazione culturale dello studente in quanto, attraverso il dialogo, la
ricerca e le norme della convivenza civile, ne promuove lo sviluppo personale, culturale,
professionale e sociale.
Art.1.2 La scuola riconosce la validità formativa del dibattito tra opinioni e posizioni differenti,
senza distinzioni ideologiche e di fede religiosa. Tutti coloro che vi operano, con pari dignità, pur
153
nella diversità dei ruoli, s’impegnano a perseguire la chiarificazione ed il confronto delle rispettive
opinioni, coerentemente con le finalità educative adottate.
Art.1.3 La scuola mira, attraverso l’operato attento e professionale dei docenti, allo sviluppo delle
potenzialità dello studente, al recupero delle situazioni di svantaggio, in vista del pieno
conseguimento degli obiettivi prefissati dall’Istituto, a seconda della specificità dei diversi ordini di
scuola.
Art.1.4 La scuola, intesa come luogo di formazione dello studente, deve favorire una crescita tale
da portare alla responsabilizzazione di ogni allievo in merito al proprio andamento scolastico.
PARTE PRIMA
9.7.1- COMPETENZE DEL PERSONALE
IL PERSONALE DOCENTE
Il docente promuove la formazione socio-culturale dei discenti, pertanto è responsabile dei
propri alunni, ne controlla la disciplina, il comportamento etico-sociale, l’osservanza dei doveri e
del regolamento d’istituto. Egli deve essere un modello di correttezza per gli alunni, di
conseguenza dovranno essere rispettate le seguenti norme:
Il docente deve trovarsi nei locali dell’istituto almeno cinque minuti prima dell’inizio delle
lezioni, per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni e deve controllare l’ordinato
ingresso degli alunni nelle rispettive aule. Qualsiasi ritardo va tempestivamente comunicato
in segreteria e giustificato al Dirigente Scolastico. L’alternarsi dei docenti, in base all’orario
di lezione, deve avvenire con rapidità. In caso di ritardo motivato del collega, l’insegnante
affiderà gli alunni ad un collaboratore scolastico per raggiungere tempestivamente la classe
dell’ora successiva.
Il docente della prima ora controllerà, giornalmente, le giustificazioni di assenze ed i ritardi
degli alunni i quali, se frequenti, vanno comunicati con scadenza mensile presso gli uffici
della Dirigenza utilizzando il modello consegnato ai coordinatori.
L’insegnante, durante la propria ora di lezione, non può lasciare la classe senza aver
provveduto ad affidarla alla responsabilità di un altro insegnante o di un collaboratore
scolastico.
Durante l’intervallo, che si svolge per tutti dalle ore 10.00 alle ore 10.15,e dalle 12.00 alle ore
12.15, gli alunni sono affidati alla vigilanza del docente della seconda e della 4 ora, che potrà
mandarli nei locali WC due alla volta.
Al termine della ricreazione, i docenti inviteranno gli alunni a riprendere subito il proprio
posto ed a preparare l’occorrente per l’ora successiva.
154
Il personale docente ha libero accesso ai locali dell’istituto; qualunque altra persona abbia
necessità di conferire con il personale insegnante, aspetterà il termine del servizio
dell’interessato previa autorizzazione. In casi urgenti e su espressa richiesta del Dirigente
Scolastico sarà possibile conferire immediatamente con la persona richiesta. E’ opportuno
evitare di conferire con i genitori nel cortile della scuola, possibilmente alla presenza di altri
genitori. E’ fatto divieto interloquire con rappresentanti di case editrici non autorizzati.
L’assenza dal servizio deve essere comunicata entro le ore 8.00, al fine di consentire la
tempestiva sostituzione dell’insegnante assente. Il docente è tenuto a partecipare alle
riunioni degli OO.CC. e dei gruppi di lavoro/ commissioni secondo quanto previsto dal
Piano Annuale delle Attività deliberato dal Collegio dei Docenti. In caso di impedimento alla
partecipazione, deve necessariamente comunicare alla scuola la propria assenza prima
dell’inizio della riunione e giustificarla anche con autocertificazione. Nel mese di giugno il
docente è impegnato nelle attività programmate e deliberate. Le eventuali assenze vanno
comunicate e giustificate.
Il docente assente provvederà a produrre al Dirigente Scolastico la relativa comunicazione
scritta, corredata di opportuna documentazione, entro cinque giorni dall’inizio dell’assenza
(vedasi nuove regole legge Brunetta).
Ogni docente è tenuto a rispettare l’orario di ricevimento affisso all’albo.
Durante le ore di servizio i docenti, anche se non espressamente impegnati, devono
sostare nella sala docenti del plesso scolastico evitando di affollare i corridoi.
E’ severamente vietato fumare in tutti i locali della scuola, compresi i cortili esterni, in orario
di lezione.
Per svolgere attività didattiche fuori dall’edificio scolastico, programmate dagli organi
collegiali, i docenti richiederanno per iscritto relativa autorizzazione al Dirigente Scolastico,
comunicando i tempi, le classi interessate ed i nomi degli accompagnatori. In caso di
attività che coinvolgono più classi, ogni docente resterà accanto ai propri alunni per
controllarne il comportamento (vedasi Regolamento Gite Scolastiche).
In caso di malessere di un alunno durante le ore di lezione, il docente cercherà di
soccorrerlo, anche con l’aiuto del personale ausiliario addetto, avviserà subito il Dirigente
Scolastico o il Collaboratore Vicario e coinvolgerà le apposite figure preposte, designate in
base alla L.626/94 ed al D. Lgs. 81/2008 (vedasi Regolamento Somministrazione Farmaci)
e comunicherà le condizioni di salute dell’alunno alla famiglia.
La palestra viene utilizzata prioritariamente per l’attività sportiva secondo uno schema
orario da redigere all’inizio delle attività scolastiche annuali; l’utilizzo per attività diverse, per
le quali manchino spazi adatti, avverrà nelle ore in cui la palestra resta libera. In caso di
utilizzo per attività improrogabili, i docenti di attività motorie saranno avvertiti
tempestivamente.
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L’aula d’informatica, il laboratorio linguistico, il laboratorio scientifico, il laboratorio artistico e
la biblioteca dei quali sono responsabili un docente ed un collaboratore appositamente
designati, vengono utilizzate da tutte le classi, secondo un prospetto orario elaborato su
indicazione scritta e concordata dagli insegnanti all’inizio dell’anno scolastico.
Al suono della campana, il docente accompagnerà la classe fino all’uscita, vigilando sul
comportamento degli alunni e affidando gli alunni solo ed esclusivamente ai genitori o ad
apposite persone da loro stessi delegati con apposito modulo presentato all’inizio dell’anno
scolastico. Pur utilizzando il buon senso visto che si tratta di minori, i docenti non hanno
l’obbligo di andare oltre il proprio orario di servizio, che si conclude al suono de lla
campana, in attesa che i genitori vengano a prelevare i propri figli. Pertanto, in caso di
ritardo eccessivo (oltre i 5 minuti), i docenti lasceranno gli alunni non prelevati dai genitori
nell’androne. Non vi è obbligo di vigilanza da parte dei collaboratori, ma solo ricorso al
buon senso che deve essere condiviso con i genitori. I docenti che ravvisino casi di
reiterato ritardo dei genitori all’uscita dalla scuola di bambini, devono darne comunicazione
scritta al D.S., il quale provvederà a richiamare i genitori ad una corretta azione di vigilanza
sui propri figli oltre l’orario di servizio dei docenti. In caso di notevole ritardo senza
comunicazione della famiglia saranno contattate le forze dell’ordine. Nel caso della scuola
secondaria di I grado i docenti accompagneranno gli alunni all’uscita. Per gli alunni che
vanno a casa da soli sarà necessaria la compilazione di un modulo di autorizzazione dei
genitori.
Ogni docente è responsabile della propria attività d’insegnamento ed è tenuto, in qualsiasi
momento, a renderne conto al Dirigente Scolastico, mettendo a disposizione tutti gli atti e la
documentazione educativa. Ogni docente parteciperà con professionalità alla stesura della
programmazione educativo-didattica e alla progettazione curriculare ed extracurriculare e
collaborerà ai fini della continuità orizzontale e verticale ai fini di una buona omogeneità tra
i vari ordini di scuola, tenendo aggiornati i registri personali e degli OO.CC.
Il docente si presenterà alle riunioni degli organi collegiali con quanto previsto nelle relative
circolari; in particolare, in fase di scrutini avrà tutti gli atti di sua competenza in perfetto
ordine e non abbandonerà la seduta prima dell’avvenuta verbalizzazione e della consegna
di tutta la documentazione. Tutte le decisioni prese dagli OO.CC. hanno carattere riservato,
pertanto non si potrà, per nessun motivo, riferire ad altri quanto discusso.
L’insegnante deve assicurare una valutazione trasparente e tempestiva. Il docente ha il
dovere di salvaguardare il diritto dello studente alla riservatezza secondo quanto previsto
dalla normativa sulla privacy.
Il personale docente è tenuto ad informarsi delle comunicazioni che provengono sia
dall’esterno che dall’interno della scuola, consultando quotidianamente l’albo della scuola e
firmando le circolari prodotte dagli uffici della dirigenza. E’, inoltre, tenuto a conoscere ed
applicare la documentazione redatta e deliberata dagli OO.CC. quali Regolamento
156
d’Istituto, Regolamento Gite, Regolamento Somministrazione Farmaci, Contrattazione
Integrativa d’Istituto e le norme fondamentali della scuola, tra le quali soprattutto quelle
relative alla sicurezza (D.Lgs. 81/2008), il Contratto Nazionale, le Circolari Ministeriali ecc.
Il Dirigente Scolastico farà sempre riferimento alle norme precedenti e darà
tempestivamente notizia delle nuove norme da applicare.
IL PERSONALE AUSILIARIO
Il personale ausiliario è tenuto a prestare l’orario di servizio previsto dalle norme vigenti e,
per motivate esigenze, anche ore di servizio aggiuntive, secondo quanto previsto dal vigente
C.C.N.L.
I turni di servizio sono stabiliti in relazione alle esigenze dell’istituzione scolastica e secondo
quanto previsto dal Piano Annuale di lavoro redatto dal D.S.G.A., adottato con Decreto del
Dirigente Scolastico.
Il personale ausiliario, oltre alle regolari attività di pulizia,
Provvede ad aprire e chiudere cancelli, porte e finestre dell’istituto.
Si accerta che, alla fine dell’orario scolastico, tutte le utenze (luce, acqua, ecc.) siano
adeguatamente scollegate.
Provvede a rispondere al citofono ed al telefono.
Provvede ad accertarsi del’identità di qualsiasi persona estranea alla scuola che voglia
entrare nei locali scolastici.
E’ tenuto alla vigilanza nei corridoi, per gli alunni che si rechino ai serv izi igienici o escano
dalle aule per qualunque altro motivo.
Provvede ad un’adeguata assistenza e vigilanza nei servizi igienici, durante l’intervallo ed
in qualunque altro momento della giornata scolastica.
Provvede, nella scuola dell’infanzia, alla preparazione igienica dell’aula mensa ed
all’assistenza durante i pasti.
Procura il materiale didattico richiesto dai docenti durante le ore di lezione e lo ripone, dopo
l’uso, dove è custodito.
Provvede all’adeguato utilizzo della macchina fotocopiatrice, secondo le modalità
organizzative prestabilite (richiesta scritta).
Provvede, per ovvi motivi di sicurezza, ad impedire l’accesso nei locali scolastici agli
accompagnatori degli alunni.
Provvede alla vigilanza degli alunni durante la momentanea assenza dell’insegnante.
Provvede all’assistenza nei casi di necessità, compresi quelli relativi ad alunni
diversamente abili (con incarico specifico).
157
Provvede, solo nei casi eccezionali in cui i bambini siano impossibilitati, a trasportare gli
zaini (circostanza comprovata da apposito certificato medico), evitando così l’accesso dei
genitori nelle aule.
Provvede alla vigilanza all’entrata ed all’uscita dalla scuola degli alunni, nonché al cancello
che porta al parcheggio interno, riservato esclusivamente al personale della scuola.
Provvede, in caso di assenza di docenti, alla eventuale suddivisione degli alunni nelle varie
classi ed all’accompagnamento degli stessi per l’uscita, dopo averli riuniti e messi in fila,
nella postazione assegnata nel cortile della scuola.
9.7.2 NORME RIGUARDANTI I GENITORI
I genitori sono tenuti ad osservare l’orario d’ingresso e d’uscita, evitando il più possibile
uscite anticipate ed ingressi posticipati. E’ fatto espresso divieto, per ovvi motivi di
sicurezza, entrare nei locali scolastici in qualunque momento, senza l’autorizzazione del
D.S.
E’ vietato lasciare i propri figli nell’androne della scuola per un tempo superiore ai 15
minuti, oltre l’orario d’uscita; si fa presente che, in tale lasso di tempo, i collaboratori
scolastici non hanno, comunque, responsabilità di vigilanza, per cui, in caso di incidenti
degli alunni e se questi ultimi dovessero causare danni alla scuola o a terzi, tale evento
ricadrebbe sulla responsabilità dei genitori, che sono venuti a prelevarli in ritardo.
I genitori sono, altresì, tenuti a rispettare le norme fissate per i colloqui o, qualora sorga la
necessità di un colloquio urgente, hanno l’obbligo di concordarlo con i docenti tramite
richiesta scritta, evitando di disturbare le normali attività didattiche. Per la scuola
secondaria di primo grado i colloqui avvengono settimanalmente con i singoli docenti;
subito dopo l’entrata in vigore dell’orario definitivo delle lezioni, viene affisso all’albo della
scuola l’orario di ricevimento dei professori, che vede la sua conclusione nel mese di
Maggio; dopo tale termine non sarà più possibile richiedere colloqui agli insegnanti. Per la
scuola dell’infanzia e per la scuola primaria i colloqui avvengono per bimestre con l’intera
equipe pedagogica; sono programmati nel piano annuale delle attività dei docenti e
vengono comunicati di volta in volta con avvisi scritti alle famiglie.
I genitori hanno il dovere di seguire l’andamento scolastico dei propri figli, collaborando con
i docenti per appianare eventuali difficoltà.
I genitori hanno il diritto di accedere agli uffici di Dirigenza e di Segreteria,
rispettando gli orari di ricevimento previsti. Per ovvie ragioni di sicurezza è fatto
divieto a gruppi consistenti di genitori di accedere agli uffici di dirigenza: nel qual
caso è necessario scegliere un rappresentante del gruppo che venga delegato a
conferire con il Dirigente Scolastico. Se, invece, i genitori volessero optare per
essere ricevuti tutti, è necessaria una formale richiesta scritta di assemblea
158
sottofirmata da almeno 15 persone da presentare 5 giorni prima della data prescelta,
indicando altresì la motivazione della richiesta.
I genitori hanno il diritto di richiedere in visione o in copia tutti i documenti non soggetti al
segreto d’ufficio relativi alla situazione scolastica del proprio figli, previa richiesta scritta, ai
sensi della normativa vigente, al D.S.
Il genitore (o chi ne fa le veci) deve sottoscrivere il documento di valutazione, le
comunicazioni del D.S. e dei docenti, le giustificazioni delle assenze e dei ritardi.
I genitori sono tenuti a rilasciare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni urgenti
durante l’orario scolastico e ad informare tempestivamente gli uffici di Segreteria in caso di
variazione dello stesso.
I genitori sono tenuti a delegare per iscritto qualunque altra persona maggiorenne che
venga a prendere e ad accompagnare il proprio figlio. La suddetta delega, inserita su
apposito modulo consegnato all’inizio dell’anno scolastico, deve riportare gli estremi del
documento di riconoscimento della persona delegata. I collaboratori scolastici e gli
insegnanti si riservano il diritto di richiedere l’esibizione di tale documento.
In caso di uscite didattiche e/o viaggi d’istruzione, i genitori devono presentare al D.S.
relativa richiesta di partecipazione, debitamente compilata e firmata per eventuale
autorizzazione.
In caso di alunni figli di genitori separati o divorziati, saranno rispettate le norme relative al
loro affidamento, debitamente documentate con sentenza del giudice, presentate
riservatamente al D.S.
I genitori possono riunirsi in assemblea nei locali scolastici, previa richiesta scritta
specificante data, orario, o.d.g., inoltrata al D.S.
PARTE II
9.7.3 – L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Entrata
L’entrata degli alunni nei tre ordini di scuola del nostro Istituto è così regolamentata:
Scuola dell’ Infanzia
Entrata dalle ore 8.00 alle ore 8.45.
Gli insegnanti delle varie sezioni accolgono gli alunni nelle classi. Oltre tale
orario, gli alunni verranno accolti dal personale ATA che provvederà ad
159
accompagnarli in classe. E’ assolutamente vietato l’ingresso di genitori e
l’accompagnamento in classe dei propri figli. In caso di urgenti comunicazioni
che attengano alla salute dei bambini, i genitori provvederanno a farne
richiesta ai collaboratori, i quali informeranno subito i docenti, che
autorizzeranno l’eventuale ed eccezionale ingresso nella classe per un breve
colloquio.
Scuola Primaria
Entrata alle ore 8.05.
Gli alunni sono accolti dai docenti nelle zone organizzate ed assegnate alle
singole classi nel cortile della scuola. Entrano al suono della campana,
secondo l’ordine stabilito, evitando di fare confusione e chiasso nei corridoi. In
caso di intemperie, i genitori eviteranno di attendere nel cortile molto tempo
prima dell’orario di ingresso; il portone di ingresso potrà essere aperto alle ore
8.00 e gli alunni potranno raggrupparsi con i propri insegnanti nell’androne
della scuola ed insieme si avviarsi nelle classi al suono della campana. Per
ovvie ragioni di sicurezza è vietato ai genitori creare situazioni di confusione e
di affollamento nell’androne infilandosi tra i bambini e i docenti.
Scuola Secondaria di I° Grado
Entrata alle ore 8.00
Gli alunni entrano in maniera ordinata, per classe e in fila, evitando di correre
e fare chiasso nei corridoi, mentre i docenti della prima ora li attenderanno
nelle classi. In caso di intemperie, gli alunni attenderanno sotto la tettoia al di
fuori dell’androne fino alle ore 8.00, quando accederanno all’androne, sotto la
sorveglianza dei collaboratori scolastici ed alle ore 8.00 si avvieranno nelle
classi.
Uscita
L’uscita degli allievi nei tre ordini di scuola del nostro Istituto è così regolamentata:
Scuola dell’ Infanzia
Uscita dalle ore 15.30 alle ore 16.00
I genitori, o persona provvista di delega, secondo quanto comunicato dai
genitori stessi, all’inizio dell’anno scolastico, su apposito modulo, possono
160
ritirare, ordinatamente, i propri figli, opportunamente e per tempo preparati dai
docenti, all’ interno delle classi evitando di creare situazioni di affollamento e
confusione. E’ vietato, se non in casi eccezionali, ritirare i propri figli in altri
orari rispetto a quelli indicati.
Scuola Primaria
Uscita alle ore 13.55
I docenti accompagnano gli allievi fino alle postazioni assegnate nel cortile
della scuola e li consegnano ai genitori o a persona delegata.
In caso di intemperie, gli alunni saranno consegnati ai genitori nell’androne
della scuola. In quest’ultimo caso i genitori dovranno assolutamente creare
situazioni di confusione e affollamento che possano mettere in pericolo i
bambini e gli operatori scolastici.
Scuola Secondaria di I° Grado
Uscita alle ore 14.00
Al termine delle lezioni i docenti accompagnano gli studenti all’ ingresso
principale della scuola.
Inoltre, nell’orario di uscita si dovranno rispettare le seguenti norme:
L’uscita dovrà avvenire in modo ordinato: senza correre, senza spingere e senza gridare.
Il personale ausiliario in servizio assisterà all’uscita, coadiuvando opportunamente il personale
docente per la sorveglianza nell’atrio e sulle scale.
Le uscite anticipate possono essere autorizzate solo se il genitore, o chi ne fa le veci, ne fa
comunicazione scritta sul diario per la Scuola Primaria e sull’ apposito “Libretto per le
Giustificazioni” per la Scuola Secondaria di I° Grado. Vanno, in ogni caso limitate ai casi di
estrema necessità.
L’alunno può uscire solo se prelevato da un genitore o da persona delegata per iscritto dai
genitori stessi. La persona delegata dovrà essere maggiorenne.
Qualora gli alunni debbano lasciare la scuola per motivi imprevisti (ad es. indisposizione) il
genitore, o la persona delegata, al momento del ritiro, deve compilare una richiesta scritta.
L’autorizzazione, normalmente concessa dal Dirigente Scolastico o da un suo collaboratore,
può, in caso di necessità, essere concessa dal docente di classe.
161
Per uscite anticipate che abbiano carattere di continuità, devono sussistere giustificati motivi e l’
autorizzazione viene rilasciata dal Dirigente Scolastico il quale provvederà a comunicarle ai
docenti di classe.
Per gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria è obbligatorio l’uso del grembiule.
Intervallo
L’ intervallo costituisce una fase dell’attività didattica in cui si accentua l’obbligo di vigilanza sugli
allievi, in maniera da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose (Circolare 16/4/75 n.
105 Art. 17, comma f, e norme successive).
L’ intervallo, quale momento educativo della giornata, è obbligatorio ed ha la durata minima di
15 minuti.
L’ intervallo si terrà in aula/negli spazi comuni e qualora le condizioni meteorologiche lo
consentano, si svolgerà all’aperto. In questo caso si farà attenzione ad evitare giochi o
comportamenti pericolosi.
La vigilanza degli alunni durante l’ intervallo compete al personale docente.
Il personale ausiliario assiste al piano e negli spazi comuni interni ed esterni durante l’intervallo,
con particolare attenzione per la zona dei servizi igienici, intervenendo in caso di pericolo o
necessità e segnalando ai docenti eventuali comportamenti degli alunni degni di attenzione.
Le uscite degli alunni della scuola secondaria di I grado, in orari diversi da quello previsto per
l’intervallo, vanno segnate sul modulo attaccato alla cattedra.
Assenze, ritardi
3. Le assenze degli alunni devono essere puntualmente annotate sul registro di classe.
4. Nella scuola primaria e secondaria di primo grado, gli alunni che, senza documentato
motivo, giungono in ritardo a scuola, saranno ammessi in classe con regolare permesso
firmato dal D.S. o da un suo collaboratore, ma dovranno giustificare il ritardo.
Periodicamente, sarà effettuato un controllo dei ritardi dei singoli alunni. Dopo cinque casi
di ritardo, i genitori dovranno accompagnare i propri figli a scuola per conferire con il D.S.
circa la motivazione della reiterazione dei ritardi. Il docente ha l’obbligo di segnare il ritardo
sul registro di classe. E’ vietato agli alunni l’ingresso alla seconda ora di lezione, tranne che
in casi del tutto eccezionali e dietro giustificazione motivata dei genitori.
5. Tutte le assenze devono essere giustificate in forma scritta dai genitori, o da chi ne fa le
veci, utilizzando il diario, nella Scuola Primaria e l’ apposito “Libretto delle Giustificazioni”,
nella Scuola Secondaria di I° Grado.
162
6. Qualora, dopo l’assenza, l’ alunno si ripresenti a scuola sprovvisto di giustificazione, la
Direzione provvederà a darne comunicazione alla famiglia.
7. Qualora il docente ritenga che le assenze degli alunni non siano adeguatamente
motivate, troppo prolungate o eccessivamente numerose, ne darà comunicazione al
Dirigente Scolastico che valuterà l’ opportunità di convocare i genitori.
8. Per le assenze che superino i 5 giorni, è richiesto il certificato rilasciato dal medico
curante con attestazione di possibilità di rientro dell’alunno in quanto esente da malattie/ o
secondo normativa vigente.
9. Nel caso di malattie infettive o pediculosi, i genitori sono tenuti ad avvisare
tempestivamente il Dirigente Scolastico perché provveda, a sua volta, ad informare le
autorità competenti per il seguito di competenza sanitaria.
10. Le famiglie sono tenute a rispettare il calendario scolastico. Si fa appello alla loro
sensibilità e responsabilità affinché le assenze siano limitate alle situazioni strettamente
necessarie.
11. Si potrà disporre, in casi eccezionali, pur provvedendo alla regolare vigilanza, la non
ammissione in classe degli allievi in ritardo sistematico, se non dopo aver accertato in
tempo reale le reali motivazioni con la famiglia.
12. In caso di ripetuti ritardi da parte degli alunni, i docenti avviseranno il Dirigente
Scolastico che provvederà alla convocazione della famiglia.
13. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le attività
programmate dal Consiglio di Classe (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite didattiche,
viaggi di studio). In nessun caso gli allievi possono essere privati della possibilità di
partecipare alle attività programmate (Circ. 16/4/75 n. 105 Art. 17, comma d, e norme
successive);
Infortuni degli alunni
Gli infortuni in ambito scolastico sono eventi ad alto rischio di probabilità, sia per il personale in
servizio, sia per gli alunni.
Gli obblighi che scaturiscono dagli infortuni degli alunni e del personale, nonché i connessi
adempimenti, fanno capo alla diretta responsabilità del D.S. nella sua veste di datore di lavoro.
Quando un allievo subisce un infortunio durante le attività didattiche, l’ insegnante, dopo aver
prestato i primi soccorsi come indicato prima, deve tempestivamente avvertire la segreteria per il
seguito di competenza .
L’ insegnante deve, inoltre, redigere una relazione scritta che contenga la descrizione dell’
incidente, le generalità dell’ alunno coinvolto e dei testimoni, il luogo, il giorno e l’ ora dell’
incidente.
163
La scuola dovrà essere provvista di tutte le dotazioni di “Pronto Soccorso” previste per legge. La
responsabilità della gestione e della verifica periodica di tale materiale è affidata al personale ATA
adeguatamente formato e nominato.
In caso di necessità di trasporto in ospedale, a seguito di infortunio, sono da osservare le seguenti
disposizioni:
La Segreteria Scolastica, il personale ATA o i docenti chiameranno il Servizio di Pronto
Intervento;
L’allievo infortunato sarà accompagnato all’ospedale dall’insegnante della classe o da un
collaboratore scolastico con autorizzazione scritta;
La Segreteria, il personale ATA o i docenti avviseranno immediatamente la famiglia;
La classe rimasta eventualmente priva di insegnante verrà, dal Dirigente Scolastico o da un suo
collaboratore affidata ad altri insegnanti;
Il docente presenterà entro 24 ore relazione scritta dell’ infortunio accaduto. Entro lo stesso
tempo va consegnato in segreteria a cura dei docenti e/o dei genitori, l’ originale del certificato
rilasciato dall’ ospedale e/o dal medico.
Tutela degli alunni
Per la tutela della salute degli allievi è assolutamente vietato fumare nelle aule scolastiche e negli
spazi interni ed esterni della scuola soprattutto durante l’orario delle attività didattiche.
Sarà compito del D.S. far rispettare il divieto all’ interno dell’ istituzione scolastica.
Comunicazione scuola / famiglia
Le modalità di incontro e comunicazione scuola-famiglia vengono definite annualmente sulla base
del Piano Annuale delle attività dei docenti.
Nel rapporto scuola-famiglia, si assume l’ impegno di valorizzare, nel corso dell’ anno scolastico,
sia la dimensione collegiale (incontro del genitore con il Consiglio di
Classe/Interclasse/Intersezione), sia la dimensione individuale (incontro del genitore con il gruppo
docente della classe/sezione).
La scuola svolge la propria funzione educativa in piena collaborazione con le famiglie degli allievi
di cui ricerca la presenza e l’ apporto costruttivo. I rapporti con le famiglie avvengono attraverso i
momenti collegiali (Consigli di Classe, Assemblee ecc. e momenti individuali.
Gli incontri vengono fissati in una fascia oraria compatibile con gli impegni dei genitori e con gli
impegni di servizio dei docenti.
164
Nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria i colloqui con i genitori hanno carattere
bimestrale e avvengono alla presenza del gruppo docente che opera nella classe.
La scuola fa pervenire, in tempo utile, alle famiglie comunicazioni scritte riguardanti eventuali
variazioni. La Scuola dell’Infanzia affigge nella bacheca di sezione, non solo le variazioni ma tutte
le comunicazioni di routine.
PARTE III
9.7.4 - NORME DI FUNZIONAMENTO
Utilizzo locali edifici scolastici
La scuola è la sede naturale della comunità scolastica i cui componenti: alunni, docenti,
personale ausiliario e genitori hanno diritto di agibilità all’interno dell’edificio scolastico. In
particolare la componente genitori potrà svolgere le sue riunioni all’ interno degli spazi scolastici
secondo le seguenti modalità:
1. La richiesta dei locali scolastici dovrà essere presentata in segreteria almeno 5 giorni prima
della data prevista per la riunione;
2. La richiesta dovrà contenere la data, l’ ora e l’ ordine del giorno della riunione;
3. Per le riunioni di classe la richiesta dovrà essere firmata da almeno 1 rappresentante di
classe/sezione o da 1/5 dei genitori della classe; per le riunioni del Comitato Genitori e le sue
Commissioni, la richiesta dovrà essere firmata dal Presidente del Comitato Genitori;
4. Il/i responsabile/i della riunione si fa/fanno carico di lasciare i locali in ordine e di far rispettare il
divieto di fumo;
5. Durante le riunioni dei genitori sarà garantita la presenza di almeno un collaboratore ATA, con il
compito della apertura e chiusura della scuola.
6. La eventuale concessione di locali e di attrezzature scolastiche deve essere autorizzata dal
Consiglio di Istituto.
Aule speciali e conservazione delle dotazioni
Le strutture, gli arredi e le dotazioni di materiale didattico della scuola sono di patrimonio di tutti
gli utenti e come tali sono pienamente disponibili all’uso. Per una loro ottimale utilizzazione il
D.S. nomina dei docenti “responsabili” a cui affidare la cura delle attrezzature, dei sussidi
165
didattici e del materiale librario contenuti nelle aule speciali, nei laboratori, nelle biblioteche e
nelle palestre.
L’utilizzo dei laboratori è aperto a tutte le classi, previa una programmazione concordata da
parte dei docenti.
Il funzionamento della biblioteca è regolato in modo da facilitarne l’uso con la presenza di un
docente. Il docente o i docenti responsabili dei servizi di biblioteca individuano le regole da
rispettare nell’accesso ai prestiti, segnalando gli eventuali problemi che richiedono l’ attenzione
del D.S. o degli Organi Collegiali. Ci si affida al senso di responsabilità degli utenti, sia per
quanto concerne la conservazione sia per la sollecita restituzione dei libri. Gli alunni sono tenuti
a risarcire i libri eventualmente smarriti e a far riparare o a risarcire il materiale e i sussidi di
proprietà della scuola danneggiati. I libri prestati ai ragazzi devono rientrare entro il termine
stabilito dall’ insegnante.
Uso dei locali scolastici da parte di terzi
Si prevede l’ uso dei locali scolastici, ad esclusione delle aule dove si svolgono le normali attività
didattiche, da parte di gruppi, enti, associazioni non aventi scopo di lucro che organizzano attività
con finalità culturali, sociali, educative, sportive o ricreative o finalizzate all’ integrazione degli
stranieri, nel rispetto dei criteri sotto indicati.
Il parere favorevole da parte del Consiglio di Istituto è subordinato al rispetto delle seguenti
condizioni:
- Le attività per le quali è richiesto l’ uso dei locali devono svolgersi in orario extrascolastico;
- Deve essere garantita la pulizia con modalità da concordare tra chi organizza le attività e chi è
responsabile dell’ Istituto;
- Nel caso dell’ utilizzo delle palestre spetta all’ Amministrazione Comunale concedente
concordare con i richiedenti le modalità di pulizia, apertura e chiusura dell’ edificio scolastico;
- Il responsabile dell’ uso dei locali è tenuto a vietare l’ accesso agli spazi non indicati nel
provvedimento di concessione e a vigilare che non siano usati sussidi o materiale della scuola,
salvo diverso accordo con il D.S.;
- In ogni momento il D.S. può disporre modifiche dell’ orario e del calendario concordati, quando l’
attività scolastica risulti disturbata;
- Gli eventuali danni recati alle strutture o alle attrezzature devono essere rimborsati.
Il D.S. è autorizzato a dare parere favorevole all’ uso dei locali scolastici, nel rispetto di quanto
previsto nel presente articolo, quando il Consiglio di Istituto non sia in grado di rispondere in
tempo utile con apposita delibera.
166
PARTE IV
9.7.5 - COMPORTAMENTI CORRETTI
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO AI FINI DELLA CONVIVENZA CIVILE
Nell’ intento di “amministrare” le libertà di ognuno e di tutti i componenti della comunità scolastica,
si rende necessario fissare alcuni parametri di comportamento.
L’ allievo/a avrà cura di arrivare a scuola sempre puntuale;
Nel tempo tra l’ entrata a scuola e l’ inizio delle lezioni non è permesso vociare
smoderatamente, né produrre rumori molesti o fare giochi ed avere comportamenti pericolosi;
Ogni alunno/a dovrà essere fornito di tutto l’ occorrente. A tale proposito si raccomanda la
massima cura del materiale scolastico;
Ad ogni alunno/a si richiede una abbigliamento consono all’ ambiente scolastico; è, inoltre,
vietato masticare chewing-gum durante le lezioni;
Non è consentito l’ uso del telefono cellulare all’ interno degli edifici scolastici e durante tutto il
periodo di svolgimento delle attività didattiche e dell’ orario scolastico tempo scuola (
intervallo);
E’ consentito, agli alunni, l’ uso del telefono della scuola per situazioni di estrema urgenza;
Non sono ammessi oggetti estranei all’ insegnamento (giocattoli, figurine, giornaletti, coltellini,
giochi elettronici, ecc.);
Ogni alunno/a è responsabile dei danni arrecati alle suppellettili scolastiche in genere.
Qualsiasi danno e guasto va segnalato ed eventualmente risarcito. All’atto dell’iscrizione ogni
famiglia provvederà a dare alla scuola, in forma simbolica, 2 euro per eventuali danni causati
dagli alunni in generale in quanto, come insegnano l’esperienze pregresse, non si riesce mai a
scoprire il colpevole di eventuali danneggiamenti.
Al termine delle lezioni gli alunni/e lasceranno la scuola ordinatamente ed educatamente. Si
coglie l’ occasione per ricordare che un comportamento corretto e civile deve essere tenuto
anche all’ esterno della scuola, sia all’ingresso che all’uscita.
Regolamento disciplinare degli alunni
I valori collegati al Patto di Corresponsabilità (vedasi a seguire) del nostro Istituto che si
richiamano sono i seguenti:
finalità educativa dei provvedimenti disciplinari (rafforzamento del senso di responsabilità)
diritto all’esposizione delle ragioni dello studente
non influenza della sanzione disciplinare sul profitto scolastico
167
non sanzionabilità della libera espressione di opinioni
riparazione del danno e possibilità di conversione della sanzione in attività a favore della
comunità scolastica
natura personale della responsabilità disciplinare.
Agli alunni che manchino ai doveri scolastici, o che offendano la disciplina, il decoro e la morale
sono inflitte, secondo la gravità della mancanza, delle sanzioni disciplinari. Il procedimento
disciplinare viene avviato con la comunicazione degli insegnanti al D.S. e con la conseguente
contestazione dell’addebito al genitore dell’alunno, il quale avrà la possibilità di addurre le proprie
giustificazioni in seno al Consiglio di Classe/Interclasse al quale potrà essere invitato.
Poiché i provvedimenti disciplinari devono avere finalità educative, miranti al rafforzamento del
senso di responsabilità, nell’irrogazione della sanzione si dovrà tener conto della possibilità di
trasformare la punizione in un servizio da rendere alla scuola e, comunque, si dovrà valutare la
situazione personale dell’allievo.
In casi di reiterati comportamenti indisciplinati, parallelamente all’avviamento del procedimento
disciplinare, si procederà con l’attivazione di un progetto di recupero educativo individualizzato,
concordato tra i genitori dell’alunno e i docenti della classe. Se la verifica del percorso educativo
programmato dovesse evidenziare esiti negativi, si procederà alla ri-progettazione del piano
educativo individualizzato e alla eventuale consultazione di figure esperte. Un particolare lavoro di
prevenzione e sensibilizzazione educativa verrà dedicato alle problematiche del bullismo.
In nessun caso può essere sanzionata la libera espressione di opinioni correttamente manifestate.
Le sanzioni per carenze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame, sono inflitte dalla
commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Per le mancanze disciplinari vengono attuate, progressivamente, le seguenti sanzioni:
Ammonimento verbale da parte dell’insegnante;
Allontanamento temporaneo dalle lezioni (10 minuti), come forma di riflessione per il proprio
comportamento, sotto sorveglianza del collaboratore addetto al corridoio con obbligo di non
lasciare la posizione dietro la porta;
Comunicazione scritta sul diario per le famiglie, comportante l’obbligo di accompagnamento
del genitore;
Colloqui negli uffici del D.S.;
Comunicazione alle famiglie, mediante cartolina o telefonata, per richiesta di colloquio;
Trascrizione dell’avvenimento sul registro di classe;
Riunione, in sede tecnica, del Consiglio di Classe/Interclasse;
Responsabilizzazione, mediante assemblea, di tutti i genitori del Consiglio di
Classe/Interclasse considerato;
Sospensione fino a tre giorni dell’alunno, anche con eventuale obbligo di frequenza, che
avverrà a discrezione del D.S., sentito il Consiglio di Classe/Interclasse;
168
Convocazione dell’Organo Collegiale di Garanzia, per sospensioni che superino i tre giorni: le
consegne di tale provvedimento saranno, inoltre, trasmesse all’U.S.P.;
In casi ripetuti di gravità eccezionale (disagio, droga, bullismo, violenza, comportamento
anomalo, ecc.), il Consiglio di Classe/Interclasse coinvolgerà il servizio di Neuropsichiatria, per
seguire gli alunni a rischio.
Le sanzioni di cui ai punti b) e i) vengono inflitte dagli OO.CC. competenti, che deliberano a
maggioranza.
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso, da parte dei genitori degli alunni, ricorso all’Organo Di
Garanzia interno, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.
Nel caso in cui l’alunno abbia causato danni a beni comuni della scuola o a materiale scolastico
appartenente ai compagni od al personale dell’istituto, la famiglia sarà tenuta al risarcimento
obbligatorio dei beni deteriorati.
I comportamenti che configurano mancanze disciplinari sono di seguito elencati in ordine
crescente di gravità:
Inosservanza dei doveri scolastici, negligenza abituale, assenze continuate ed ingiustificate;
Atti che offendano la disciplina, il decoro, la morale e che turbano il regolare funzionamento
della scuola;
Danneggiamento di materiale scolastico appartenente ai compagni e/o al personale scolastico;
Sottrazione di oggetti o denaro altrui;
Atti vandalici compiuti in danno alle strutture, agli arredi, ai sussidi didattici e a tutto ciò che
appartiene al patrimonio della scuola;
Azioni irrispettose esercitate nei confronti del D.S., del corpo docente e non docente, dei
compagni;
Atti offensivi ed oltraggiosi compiuti nei confronti del personale scolastico e dei compagni;
Atti di violenza contro il personale della scuola e contro i compagni;
Azioni di cui si ravvisano estremi di reato o che mettano in pericolo l’incolumità altrui.
169
Modifiche del Regolamento
Gli articoli del presente regolamento possono venire modificati o integrati a maggioranza assoluta
dai componenti in carica del Consiglio di Istituto. Le modifiche al Regolamento possono essere
richieste anche da un solo membro del Consiglio di Istituto.
NORME DI PREVENZIONE IGIENICO-SANITARIA
COMPORTAMENTI PERSONALE SCOLASTICO PER LA PREVENZIONE IGIENICO-
SANITARIA
Tutto il personale della scuola, ciascuno in base al proprio ruolo, è tenuto ad osservare i seguenti
comportamenti finalizzati alla prevenzione sanitaria e al mantenimento delle condizioni igieniche
dei locali scolastici:
DOCENTI
- controllare periodicamente, con scadenza settimanale, gli armadi collocati nelle aule e nei
laboratori (solo sub consegnatari) e segnalare tempestivamente l’eventuale presenza di
escrementi e di altri situazioni che potrebbero destare il sospetto della presenza di topi;
- non accumulare e ammassare nelle aule e nei ripostigli materiali di tipo didattico e non
(giocattoli, ceste, cartelloni, peluche, oggetti cartacei ecc.) soprattutto se inutilizzato, avendo
cura nella custodia dei beni in uso per ragioni d’ufficio, come previsto nell’art. 2 comma 4 del
Codice di Comportamento dei Dipendenti della P.A.;
- nel periodo di sospensione dell’attività didattica nel periodo estivo consegnare al personale Ata
le chiavi degli armadi in modo tale da consentirne il controllo;
- PERSONALE ATA
- controllare periodicamente, con scadenza settimanale, gli armadi collocati nelle varie aree della
scuola (sala professori, corridoi, ripostigli, locali di deposito del materiale per le pulizie ecc.) e
segnalare tempestivamente l’eventuale presenza di escrementi e di altri situazioni che
potrebbero destare il sospetto della presenza di topi;
- non lasciare per tempi prolungati le porte antipanico e le altre aperture della scuola;
- riordinare e ripulire con scadenza mensile i locali di deposito e i ripostigli, soprattutto quelli
meno utilizzati, evitando di far accatastare materiali di vario genere;
- curare al meglio possibile l’igiene della scuola e degli arredi nelle aree assegnate, segnalando
per iscritto tempestivamente al DSGA la necessità di specifici detergenti e materiali per la
pulizia ed eventuali situazioni anomale nelle zone curate dalla ditta esterna;
- nei periodi di sospensione dell’attività didattica, controllare settimanalmente tutti i locali della
scuola e, soprattutto nel periodo estivo, durante la momentanea sospensione dell’intervento
della ditta esterna, in base ai turni di servizio e non al settore assegnato all’inizio dell’anno
scolastico, procedere ogni dieci giorni a ripulire e arieggiare tutte le aule e controllare armadi e
ripostigli;
170
- tenere ordinati gli uffici amministrativi evitando di accumulare materiali cartacei o di altro tipo
che siano inutilizzati;
TUTTO IL PERSONALE
- non lasciare in nessuna area della scuola residui di cibo o cibi di qualsiasi genere anche se
ermeticamente confezionati;
- vigilare costantemente gli alunni per l’assunzione quotidiana di comportamenti corretti ai fini
della prevenzione e del mantenimento delle condizioni igieniche dei locali della scuola;
- segnalare immediatamente condizioni osservate di anomalia dei locali scolastici che potrebbero
provocare l’accesso di roditori, insetti e animali infestanti;
- partecipare alla formazione/informazione organizzata secondo quanto previsto dal D.Lgs.
81/2008 sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
- DSGA
- vigilare costantemente ed effettuare controlli periodici sul servizio prestato dal personale Ata
per la rilevazione in itinere dell’esecuzione degli ordini di servizio testè elencati;
- procedere alla segnalazione agli organi competenti dei materiali di inventario in disuso da
dismettere, previa consultazione col Dirigente Scolastico;
- organizzare un controllo periodico degli archivi al fine procedere all’eliminazione, secondo i
termini di legge, della documentazione non più utile dal punto di vista amministrativo.
9.7.6 PROCEDURE DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Art. 27 – Procedura dei reclami: Qualsiasi reclamo va presentato oralmente e/o per iscritto al
Capo d’Istituto e/o al responsabile amministrativo.
Art. 28 – Valutazione del servizio:
La scuola si propone l’ obbiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico
attraverso il monitoraggio dei seguenti fattori di qualità:
a) grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza sul piano amministrativo e didattico;
b) efficacia delle attività di recupero e sostegno e loro incidenza sul terreno della selezione e su
quello degli abbandoni;
c) efficacia delle iniziative volte all’orientamento scolastico e a quello lavorativo;
d) livello di soddisfacimento della domanda di aggiornamento e riqualificazione professionale
degli operatori;
e) tassi di utilizzazione di impianti, attrezzature, laboratori, patrimonio librario;
171
f) capacità di utilizzazione piena delle risorse finanziarie ( fondo incentivazione, fondi statali su
progetti specifici, fondi europei);
g) efficienza della rete informatica (tempestività della socializzazione e delle informazioni, della
distribuzione delle circolari, nell’offerta di attività extrascolastiche da parte di soggetti esterni,
etc.).
9.8 AREA DIDATTICO – EDUCATIVA
Art. 29 – Il Collegio dei docenti, quale responsabile della qualità delle attività educative,
utilizzando i poteri di autorganizzazione, si articola in commissioni di lavoro. Le commissioni
verranno presiedute da un coordinatore incaricato con atto formale di nomina, su proposta del
collegio dei docenti o dal Capo d’Istituto.
Art. 30 – Entro il mese di novembre, il Capo di Istituto predisporrà un calendario di massima delle
attività, da sottoporre alla approvazione degli organi competenti per materia e da affiggere all’albo
dell’Istituto.
Art. 31 – Funzioni e responsabilità delle Commissioni:
a) contribuire all’elaborazione del Progetto Educativo d’Istituto;
b) proporre al collegio criteri di valutazione omogenei e vincolanti su:
tutti i tipi di prove;
l’articolazione dei giudizi;
attività e progetti integrativi.
c) elaborare test di valutazione del graduale apprendimento degli alunni da somministrare per
classi parallele e tendenti ad accertare il livello delle conoscenze e delle capacità maturate;
d) garantire con specifiche iniziative ( riunioni con i docenti del precedente ciclo di studi degli
alunni nuovi iscritti, acquisizione e integrazione del fascicolo personale dell’alunno nuovo
iscritto, etc. ) la continuità educativa.
9.9 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ Il Patto di corresponsabilità è la dichiarazione esplicita di alleanza fra scuola, famiglia e alunni.
Costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per
potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare i discenti al successo scolastico.
Coinvolge tutti i componenti della comunità scolastica e impegna i docenti, gli alunni, i genitori.
172
I GENITORI
I genitori che scelgono questo Istituto Comprensivo sottoscrivono con i docenti il presente
patto di corresponsabilità.
Accettano e condividono i valori, le finalità e le scelte educative esplicitate nel POF e nei progetti
educativi e didattici di classe, alla cui elaborazione possono concorrere con proposte e pareri
tramite i propri rappresentanti.
Dichiarano di essere consapevoli del ruolo primario che esercitano per la buona educazione dei
figli e si impegnano, in collaborazione con la scuola, a seguirne il percorso formativo:
incoraggiando i propri figli nello studio, per fare in modo che lo vivano come un momento di
arricchimento e di soddisfazione, anche se faticoso, non limitandosi alla richiesta di bei voti;
aiutando i propri figli a trovare le strategie e i percorsi di studio più proficui al fine di
ricavarne un’esperienza che dà soddisfazione;
rendendo i propri figli in grado di avere degli obiettivi realistici sui risultati del proprio
apprendimento;
mettendo i propri figli nelle condizioni di raggiungere una vera concentrazione durante lo
studio;
responsabilizzando i propri figli in merito ai valori costituzionali e a quelli legati alla
convivenza civile (rispetto, tolleranza, comprensione delle diverse culture, dei diversi
comportamenti, della diversa condizione sociale e religiosa);
aiutando i propri figli nei momenti di difficoltà, sostenendoli nello sforzo, segnalando ai
docenti le difficoltà e concordando con loro le strategie più opportune per risolverli;
aiutando i propri figli ad assumersi le proprie responsabilità in caso di errori e a considerare
la possibilità della riparazione del danno.
I genitori si impegnano:
a partecipare alle riunioni indette dalla scuola (assemblee di classe, colloqui, ecc.);
a controllare quotidianamente il diario dei propri figli;
a controllare giornalmente l’esecuzione dei compiti;
173
a controllare che il proprio figlio sia sempre fornito del materiale scolastico necessario;
a controllare costantemente i risultati scolastici nelle diverse discipline;
a seguire e rispettare il Regolamento d’Istituto e gli altri Regolamenti interni della scuola;
a creare situazioni di dialogo e interazione costruttiva con la scuola, evitando
comportamenti che possano determinare ingiustificate situazioni di procurato allarme;
a informarsi, ai fini di una corretta e consapevole partecipazione alla vita scolastica, della
normativa relativa all’organizzazione della scuola;
a versare euro 2,00, in aggiunta alla quota assicurativa, come simbolico contributo
all’onerosa manutenzione dei locali dove gli studenti non possono essere vigilati(per es. i
bagni) o assumono comportamenti scorretti, malgrado la vigilanza del personale scolastico,
che producono effetti sugli arredi, sulle strumentazioni e sui materiali dell’istituto.
GLI ALUNNI
Gli alunni che frequentano questo Istituto Comprensivo accettano e condividono i valori contenuti
nello statuto degli studenti e delle studentesse.
Si impegnano inoltre:
a rispettare gli altri, chi è più debole e svantaggiato, chi è diverso da sé per cultura,
religione e luogo di provenienza;
a rispettare il patrimonio pubblico (oggetti, arredi, attrezzature, materiale didattico);
a rispettare le consegne e lo svolgimento dei compiti a casa;
a far firmare ai genitori gli avvisi;
ad assumere comportamenti corretti durante le gite scolastiche e a seguire tutte le
indicazioni e le consegne date dai docenti, in modo tale da non mettere in pericolo né se
stessi, né gli altri;
a rispettare le norme di convivenza civile (non sporcare, non buttare carte per terra, non
correre nei corridoi, non fare scherzi con l’acqua, non attardarsi nei servizi,ecc.);
a non utilizzare un linguaggio offensivo e giudicante nei confronti degli adulti e dei
compagni;
a non portare il cellulare a scuola oppure a tenerlo rigorosamente spento;
174
a non ricorrere a forme di aggressività fisica per risolvere i conflitti ;
a rivolgersi, per la risoluzione di eventuali conflitti, al docente presente o al coordinatore di
classe per l’avvio della procedura di risoluzione pacifica del conflitto stesso;
a rivolgersi al coordinatore di classe per richiedere aiuto quando si presenta un problema di
apprendimento in una disciplina, al fine di trovare insieme una soluzione concreta ;
a rivolgersi ai docenti di classe, ed eventualmente allo sportello di ascolto, in caso di
problematiche sia scolastiche sia personali;
ad affrontare i problemi e gli ostacoli dello studio ricordando che spesso le grandi difficoltà
possono essere scomposte ed affrontate un po’ alla volta in modo autonomo.
I DOCENTI
I docenti del nostro Istituto Comprensivo si impegnano:
a garantire un processo formativo con pari opportunità per tutti, prestando attenzione agli
allievi con maggiori difficoltà;
a dichiarare preventivamente ai ragazzi gli scopi da raggiungere sia per favorire la loro
consapevolezza sia per potenziare la loro capacità di organizzare e pianificare lo studio in
funzione del raggiungimento degli obiettivi;
a favorire momenti di ascolto privilegiato degli allievi e di risoluzione dei conflitti interni al
gruppo classe;
a gestire i gruppi classe sulla base di un’attenta analisi psicologica degli allievi;
a riconoscere e valorizzare le potenzialità e le diversità di intelligenza, evitando valutazioni
negative;
a favorire l’allenamento allo studio e alla fatica che inevitabilmente lo studio comporta;
a favorire la conoscenza del mondo e delle connessioni esistenti tra le diverse discipline;
ad utilizzare il diario/libretto scolastico per informare la famiglia sia sull’ andamento
scolastico/difficoltà di studio sia sul comportamento dei propri figli ;
a favorire forme sistematiche di valutazione che consentano ai genitori di sostenere,
incoraggiare e promuovere il miglioramento continuo delle capacità dei propri figli;
175
a valorizzare il contributo delle famiglie all’ interno dei momenti istituzionali attraverso
l’ascolto dei loro interventi, la loro costante consultazione e l’ invito ad esprimere le loro
proposte.
LA SCUOLA
La scuola in tutte le sue componenti si impegna :
a realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto reciproco;
a garantire e favorire l’ attuazione dell’ offerta formativa;
a garantire ad ogni componente della comunità scolastica la possibilità di esprimere e
valorizzare le proprie potenzialità, instaurando un rapporto di fiducia reciproco al fine di
condividere l’analisi dei problemi e delle soluzioni.
9.10 REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI
D’ISTRUZIONE
Premessa
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, rivestono un ruolo importante nella
formazione dei giovani e costituiscono un valido strumento nell’azione didattico – educativa
(CM 14/10/1992 n. 291). Sul piano educativo consentono un positivo sviluppo delle dinamiche
socio-affettive del gruppo classe e sollecitano la curiosità di conoscere. Sul piano didattico
favoriscono l’apprendimento delle conoscenze, l’attività di ricerca e conoscenza dell’ambiente.
Affinché queste esperienze abbiano un’effettiva valenza formativa devono essere considerate
come momento integrante della normale attività scolastica. Richiedono pertanto, un’adeguata
programmazione didattica e culturale predisposta dalla Scuola fin dall’inizio dell’anno scolastico.
Il presente Regolamento si fonda sulla normativa vigente ed è stato elaborato tenendo
presenti le esigenze dell’Istituto nell’ambito dell’autonomia della Scuola.
Art. 1
Tipologie di attività
Si intendono per:
1. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: le uscite si effettuano nell’arco di una sola giornata,
per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del territorio del comune
e/o dei comuni territorialmente contigui.
176
2. VISITE GUIDATE: si effettuano nell’arco di una sola giornata, con divieto di viaggiare in orario
notturno, , al di fuori del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui.
3. VIAGGI D’ISTRUZIONE: si effettuano in più di una giornata e comprensive di almeno un
pernottamento fuori sede.
4. VIAGGI CONNESSI AD ATTIVITA’ SPORTIVE.
Art. 2
Finalità
I viaggi d’istruzione devono contribuire a:
Migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra studenti e docenti;
Migliorare l’adattamento alla vita di gruppo ed educare alla convivenza civile;
Sviluppare il senso di responsabilità e autonomia;
Sviluppare un’educazione ecologica e ambientale;
Favorire la conoscenza diretta di aspetti significativi della realtà storica, culturale ed
ambientale promuovendo l’incontro tra realtà e culture diverse;
Sviluppare la capacità di interpretare criticamente l’evoluzione storica, culturale e sociale
del nostro territorio;
Rapportare la preparazione culturale dei discenti con le esigenze espresse dalla realtà
economica e territoriale di riferimento.
Art. 3
Destinazioni
Essendo le spese completamente a carico delle famiglie è consigliabile scegliere mete non troppo
lontane e saranno prese in considerazione prioritariamente, ma non elusivamente, visite e viaggi
per gruppi composti da 2 o più classi.
Scuola dell’Infanzia:
Ai bambini saranno offerte solo uscite didattiche la cui meta dovrà essere al massimo a 70/80 km
dalla scuola. Ciascuna classe potrà usufruire di uscite e di eliminare la partecipazione dei genitori
nelle visite guidate, ad eccezione della prima uscita per gli alunni di tre anni.
Scuola primaria:
Agli alunni delle classi prime e seconde saranno offerte uscite didattiche ed eccezionalmente
visite guidate sconfinati nelle province limitrofe; agli alunni delle terze quarte saranno offerte
uscite e visite guidate, mentre alle classi quinte sarà offerto un viaggio d’istruzione. Ciascuna
classe può usufruire di uscite nell’arco dell’ano scolastico.
177
Scuola Secondaria di primo grado:
Agli alunni saranno offerte tutte le tipologie di visite e viaggi aventi ognuno una durata massima di
5/6 giorni.
Le classi terze potranno partecipare a viaggi all’estero, previa autorizzazione dell’USP, secondo la
prassi indicata dalla normativa vigente e considerando, comunque, le esigenze di contenimento
della spesa pubblica attraverso un’attenta analisi delle risorse disponibili e dei costi preventivabili,
soprattutto quelli a carico delle famiglie, evitando situazioni discriminatorie che vanificherebbero la
stessa natura e finalità dei viaggi d’istruzione.
E’ opportuno, quindi, prima di procedere alla scelta di mete che presuppongono costi elevati,
effettuare sondaggi presso le famiglie.
Art. 4
Proponenti e iter procedurale
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione devono essere funzionali agli obiettivi
educativi, didattici e culturali della Scuola e fanno parte integrante della programmazione
educativa, didattica e formativa delle singole classi.
Essi vanno progettati dal Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione ad inizio anno scolastico,
su apposito modulo in cui saranno chiaramente indicati: gli eventuali docenti accompagnatori, la
classe interessata, il periodo di svolgimento, la meta e il programma, gli obiettivi didattico -
educativi di massima.
Art. 5
Destinatari
Per le uscite didattiche che non comportano onere alle famiglie o al massimo, il biglietto
dell’autobus di linea urbana, il consenso dei genitori potrà essere cumulativo e richiesto all’inizio
dell’anno scolastico, anche se cinque giorni prima è obbligatorio darne comunicazione scritta alle
famiglie e fare richiesta al DS. Per tutte le tipologie che comportano spese a carico delle famiglie si
dovrà richiedere il consenso dei genitori volta per volta.
Gli alunni saranno trasportati solo su mezzi autorizzati forniti da imprese abilitate al trasporto
viaggiatori con servizio di noleggio autobus, iscritte negli appositi registri regionali e in regola con
le specifiche norme CEE e legge in materia.
Per visite a luoghi e musei all’interno della città, i genitori, di comune accordo, possono chiedere,
per iscritto, al DS di accompagnare e riprendere i figli con mezzo proprio, sollevando la scuola da
qualunque impegno assicurativo.
Per le visite guidate e i viaggi d’istruzione il numero degli alunni partecipanti non deve essere
inferiore alla metà più uno del gruppo classe, ad eccezione dei viaggi d’istruzione che prevedono il
pernottamento.
178
Gli alunni che non partecipano svolgono normale attività didattica con uno degli insegnanti di
classe o, se in numero limitato anche tramite inserimento in altra classe.
Non verrà rimborsato quanto già versato a quegli alunni che, per qualsiasi impedimento, non
possano partecipare alle attività previste. Per la mancata partecipazione a viaggi d’istruzione, per
seri e documentati motivi, viene disposto il rimborso, su richiesta, sulla base di quanto riconosciuto
dall’agenzia viaggi: in ogni caso, le condizioni di viaggio saranno illustrate alle famiglie
precedentemente alla prenotazione. Per casi eccezionali di salute si farà riferimento alla polizza
assicurativa.
Il Consiglio di classe valuta la partecipazione o meno ai viaggi di istruzione degli studenti
che hanno avuto provvedimenti disciplinari.
Art. 6
Periodo di effettuazione
Considerata la necessità di garantire il completo svolgimento dei programmi di insegnamento, si
ravvisa l’opportunità di contenere i viaggi entro i seguenti limiti: non possono essere effettuati
viaggi negli ultimi trenta giorni di scuola , salvo casi specifici legati alla peculiarità del progetto
(attività sportive, eventi particolari, scambi, visite in ambienti naturalistici o presso enti istituzionali).
Pertanto, si consiglia di organizzare tutte le uscite entro il 10 maggio per la scuola primaria e
secondaria; e per la scuola dell’infanzia entro il 5 giugno.
E’ opportuno che i viaggi non coincidano con particolari attività istituzionali: scrutini, esami, elezioni
scolastiche ecc.
Per ragioni di sicurezza non è possibile programmare iniziative in data coincidente con festività e
ricorrenze che prevedono afflusso di turisti.
Art. 7
Criteri organizzativi generali
Essendo uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione con obiettivi didattici e formativi
approvati dal Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione la loro organizzazione compete
principalmente ai docenti accompagnatori di osservare il seguente iter.
FASI:
Definizione nel primo Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione del piano annuale delle
uscite, visite e viaggi d’istruzione, con l’indicazione delle mete, della durata, del periodo
indicando gli obiettivi cognitivi, culturali, relazionali di tali attività e le modalità di
valutazione.
Approvazione del Consiglio d’Istituto del piano generale delle uscite, visite e viaggi.
Organizzazione da parte del docente referente.
Comunicazione del programma dettagliato ad alunni, genitori e docenti.
179
Dieci giorni prima dell’uscita i docenti interessati e gli studenti partecipanti formalizzeranno
la loro richiesta al DS producendo la documentazione e provvedendo a regolare gli aspetti
finanziari.
E’ competenza del DS annullare l’uscita di qualunque tipologia, anche se già autorizzata,
qualora vengano a verificarsi fattori imprevisti di rischio dovuti a calamità, maltempo ecc.
Art. 8
Accompagnatori
La funzione di accompagnatore, per la particolarità dell’incarico, è svolta dal personale docente.
Non è esclusa la partecipazione del capo d’istituto tenuto conto degli aspetti positivi che la sua
persona rappresenta per gli alunni e per eventuali contatti con autorità. Considerata la valenza
didattica ed educativa dei viaggi di istruzione, i docenti accompagnatori devono aver dato la
disponibilità, appartenere alla classe e possibilmente avere affinità con l’ambito disciplinare
attinente al viaggio. Nella programmazione dei viaggi d’istruzione deve essere prevista la presenza
di un docente ogni 15/20 alunni, il numero dei docenti accompagnatori è fissato da un minimo di
una unità ogni 15 alunni fino a un massimo di tre unità per classe ove ricorrano particolari
esigenze. Per i viaggi in cui sia presente un allievo diversamente abile si rende necessaria la
presenza dell’insegnante di sostegno e è consentita la partecipazione del genitore; in caso di
assenza del docente di sostegno, si prevede la nomina di un altro docente anche se non
specializzato. Per gli alunni con grave handicap è consentita anche la partecipazione di una unità
del personale ATA e/o assistente tecnico.
Nel caso di un improvviso impedimento di un accompagnatore, il Dirigente provvederà per quanto
possibile, alla sua sostituzione con l’insegnante di riserva previsto obbligatoriamente
nell’organizzazione del viaggio. In ogni caso, di norma, ciascuna classe deve avere un proprio
insegnante come accompagnatore, salvo necessità contingenti, con accordo preliminare dei
docenti o particolari esigenze didattico educative, l’insegnate potrà essere sostituito per seri e
comprovati motivi .
Durante il viaggio l’accompagnatore è tenuto all’obbligo della vigilanza degli alunni con
l’assunzione delle responsabilità di cui agli artt. 2047-2048 ( “culpa in vigilando”) del Codice Civile,
con l’integrazione di cui all’art. 61 della legge 11/07/80 n. 312, che ha limitato la responsabilità
patrimoniale della scuola ai soli casi di dolo o colpa grave.
E’ consentita la partecipazione al genitore rappresentante di classe e, ove ricorrano particolari
esigenze, a uno scelto a sorteggio tra i genitori disponibili. La partecipazione dei genitori non dovrà
costituire fattore di limitazione alla partecipazione degli alunni ma il loro numero potrà essere
aumentato solo ed esclusivamente qualora si presenti la necessità di ricoprire posti vuoti
nell’autobus. Il numero dei posti disponibili verrà ripartito equamente fra le classi partecipanti e il
180
numero dei genitori non dovrà essere superiore a cinque unità per classe e scelte per sorteggio
fra i richiedenti.
I genitori partecipano a proprie spese e sotto la propria responsabilità sollevando la scuola
da qualunque impegno assicurativo.
Art. 9
Responsabile del viaggio
Per ogni viaggio d’istruzione uno dei docenti accompagnatori funge da responsabile del Viaggio
che garantisce il rispetto del programma e assume le opportune decisioni nei casi di necessità,
consulta tempestivamente il Dirigente Scolastico ogni volta si renda
opportuno o necessario.
Art. 10
Documentazione
Dieci giorni prima di un’uscita, visita guidata e viaggi d’istruzione devono essere presentati i
seguenti documenti:
Richiesta di autorizzazione visita guidata e viaggi d’istruzione al DS debitamente compilata
in tutte le sue parti dai docenti.
Per ogni docente accompagnatore dichiarazione di impegno a partecipare all’uscita visita
guidata e viaggi d’istruzione con assunzione dell’obbligo di vigilanza.
Modello di formula d’impegno da parte dei genitori o di chi ne esercita podestà genitoriale,
da allegare al programma dell’uscita didattica, visita guidata e viaggi d’istruzione .
Richiesta autorizzazione uscita didattica, visita guidata e viaggi d’istruzione al Ds
debitamente compilata in tutte le sue parti da parte del genitore o chi ne esercita potestà
genitoriale.
Elenco degli alunni partecipanti, distinti per classe e per gruppi con l’ indicazione del
docente accompagnatore di ciascun gruppo.
Le ricevute del versamento di tutte le quote sul c/c intestato all’Istituto Scolastico, per le
uscite didattiche e le visite guidate le quote saranno ritirate dal referente.
La relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici.
Attestati previsti sulla sicurezza dei mezzi utilizzati.
Specifica polizza assicurativa contro infortuni di alunni e docenti accompagnatori.
Documento d’identità per gli alunni.
Autorizzazione al trattamento e alla diffusione dei dati personali da parte dei genitori.
Scheda di Valutazione e Monitoraggio Viaggi d’Istruzione.
181
Art.11
Quote di partecipazione
Le quote di partecipazione saranno raccolte dai rappresentanti di ciascuna classe e versate sul
C/C della scuola o consegnate al referente in orari e giorni prestabiliti.
E’ consentito l’accreditamento al Dirigente o ad uno dei docenti accompagnatori di una somma di
denaro per piccole spese da regolarsi in contanti durante il viaggio.
Art. 12
Regole di comportamento durante il viaggio
Gli alunni durante lo svolgimento dei viaggi sono tenuti a rispettare le regole previste dal
Regolamento d’Istituto. Inoltre sono tenuti ad assumere comportamenti corretti nei confronti del
personale addetto ai servizi turistici e rispettosi degli ambienti e delle attrezzature alberghiere, dei
mezzi di trasporto messi a loro disposizione, dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico. Per
eventuali danni si riterranno valide le regole e le sanzioni previste dal patto di corresponsabilità
compresi nel regolamento d’Istituto. Quindi, eventuali danni saranno risarciti dalle famiglie. Gli
alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma, sotto la
direzione e la sorveglianza dei docenti incaricati, senza assumere iniziative autonome. Eventuali
episodi di violazione del regolamento di disciplina segnalati nella relazione dei docenti
accompagnatori avranno conseguenze disciplinari in sede. Sarà comunque compito del Consiglio
di Classe valutare il profilo disciplinare degli alunni, tenuto conto anche del comportamento
mantenuto durante i viaggi d’istruzione . Il Consiglio di Classe potrà disporre la non ulteriore
partecipazione delle classi a successivi viaggi d’istruzione.
Art. 13
Aspetti nella scelta della ditta di trasporti
Nella scelta della ditta di autotrasporti deve essere osservata la procedura di cui all’art. 34 del D.L.
28 maggio 1975, che prevede l’acquisizione agli atti del prospetto comparativo di almeno tre ditte
interpellate.
I criteri della scelta della ditta fornitrice del servizio saranno: qualità del servizio offerto ed
economicità e saranno tenute in considerazione eventuali esperienze di servizi offerti nel passato
che hanno mostrato un buon livello qualitativo.
I preventivi dovranno pervenire in busta sigillata entro la data prefissata dall’amministrazione
scolastica e saranno esaminati e vigilati dalla Giunta esecutiva nella seduta precedente a quella in
cui il Consiglio sarà chiamato a deliberare in proposito.
Dopo i lavori della Giunta, il prospetto comparativo predisposto dalla Segreteria, sarà presentato al
Consiglio d’Istituto per la delibera in proposito.
182
La ditta di autotrasporti scelta dovrà produrre, al più presto e comunque prima di effettuare il
servizio, completa documentazione attestante tutti i requisiti prescritti dalla legge in relazione agli
automezzi usati (C-M 291/92) garantendo che, qualora, per motivi del tutto eccezionali, sia
necessario tenere l’automezzo in movimento per un periodo superiore alle nove ore giornaliere
siano presenti sul mezzo due autisti e fornendo (o garantendo) di questi, fotocopia della patente D
e del certificato di abilitazione professionale.
E’ fatto divieto assoluto dei mezzi privati degli insegnanti o dei genitori per il trasporto degli alunni,
tranne nei casi previsti dal presente regolamento.
Art. 14
Riferimenti finali
Il presente regolamento ha validità triennale ( intesa per anno scolastico) fatti salvi aggiornamenti e
integrazioni a carattere migliorativo ai sensi delle norme vigenti contenute nei diversi orientamenti
normativi in particolare:
nella Circolare Ministeriale n. 253 del 14.08.1991;
nella Circolare Ministeriale n. 291 del 14.10.1992;
nella Ordinanza Ministeriale n. 132 del 15.05.1990.
nella Circolare Ministeriale n. 623 del 02.10.1996.
nel Decreto legislativo n. 111 del 17.03.1995 che da attuazione alla Direttiva 314/90/CEE
concernente i pacchetti turistici ed in ogni loro eventuale successiva modificazione ed
integrazione.
al Registro regionale delle imprese esercenti il noleggio pullman con conducente.
alle specifiche e vigenti norme di legge sui trasporti:
Decreto Legislativo 44/2001
Decreto Legislativo 28/1975 art 34.
9.11 REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN ORARIO SCOLASTICO
Premessa
Di norma non si somministrano farmaci ai bambini in orario di frequenza scolastica.
È noto tuttavia come vi siano situazioni cliniche o di handicap per le quali la somministrazione o
meno di un farmaco potrebbe rendere difficile o ridurre l’integrazione scolastica dei bambini
interessati.
È pertanto dovere dell’istituzione scolastica, solo in questi casi, impegnarsi ad individuare le
soluzioni organizzative e tecniche che rendano possibile la somministrazione di farmaci senza
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incidere nella frequenza scolastica, attraverso la concertazione con la famiglia, le strutture
sociosanitarie, gli enti locali, ognuno per la propria responsabilità.
Al fine di tutelarne il diritto allo studio, la salute ed il benessere all’interno della struttura scolastica,
il presente documento definisce gli interventi finalizzati all’assistenza degli studenti frequentanti la
scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado, che necessitano della
somministrazione di farmaci in orario scolastico.
Ai sensi e nel rispetto delle norme vigenti, in particolare:
VISTO il Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n.626, concernente “il miglioramento della
sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro”, e le successive modificazioni
ed integrazioni;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente il
regolamento per l'autonomia scolastica;
VISTO il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, concernente “norme generali sull'ordinamento
del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e successive modifiche ed
integrazioni;
VISTO il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
VISTO il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto scuola;
VISTO che attualmente non esiste una normativa quadro sulla materia della somministrazione dei
farmaci in orario scolastico
VISTO il documento "Atto di Raccomandazioni del 25 novembre 2005 contenente le Linee-Guida
per la definizione di interventi finalizzati all'assistenza di studenti che necessitano di
somministrazione di farmaci in orario scolastico", predisposto dal Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca d'intesa con il Ministero della Salute ( allegato 1) ;
CONSIDERATA la necessità di regolamentare questo settore facendo riferimento ai principi
generali contenuti nelle norme e linee programmatiche sopra indicate si stabilisce il
seguente regolamento:
Art. 1
Somministrazione dei farmaci
La somministrazione di farmaci nella scuola non è da intendersi quale sostitutivo delle cure
familiari ma quale prassi da attuare solo nei casi di assoluta necessità riconosciuta dai servizi
competenti, i quali rilasciano l’autorizzazione dopo aver verificato la fattibilità della
somministrazione da parte di personale non in possesso di cognizioni specialistiche di tipo
sanitario, e la non discrezionalità tecnica da parte dell'adulto che interviene (né in relazione
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all’individuazione degli eventi in cui occorre somministrare il farmaco, né in relazione ai tempi, alla
posologia e alle modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco).
Art. 2
Somministrazione continua o ciclica di farmaco per via orale, cutanea, inalatoria,
congiuntivale (non parenterale) ecc.
La somministrazione deve essere considerata una forma di assistenza “parentale”, in quanto non
richiede un addestramento tecnico professionale.
In ambito scolastico essa può essere effettuata alle seguenti condizioni:
1. che gli operatori scolastici diano la propria disponibilità alla somministrazione dei
farmaci in orario scolastico (art. 4 Linee guida MIUR- Ministero della Sanità);
2. che la richiesta formale della famiglia sia accompagnata da certificazione medica della
patologia di cui è affetto l’alunno;
3. che la somministrazione debba avvenire necessariamente in orari coincidenti con
l’orario scolastico;
4. che siano definite le modalità di conservazione del farmaco;
5. che la richiesta di somministrazione sia accompagnata da un’adeguata informazione
al personale della scuola incaricato;
6. che la somministrazione del farmaco sia scevra da effetti collaterali rischiosi o
pericolosi;
7. che eventuali effetti collaterali, ancorché non pericolosi, siano comunque stati illustrati
a chi è incaricato di effettuare la somministrazione;
8. che il farmaco sia fornito dalla famiglia dell’alunno.
Compiti di cui ai punti 4-5-6-7 sono di competenza del Medico curante (pediatria di libera scelta,
medico di medicina generale, specialista)
Al Dirigente della Scolastico spetta il compito di :
1. richiedere l’autorizzazione dell’ASL e/o l’attestazione di fattibilità rilasciata dal Direttore
del distretto territorialmente competente;
2. individuare gli operatori eventualmente disponibili alla somministrazione;
3. destinare un locale in cui effettuare la somministrazione, nel rispetto della riservatezza
e richiedere all’ente locale l’eventuale attrezzatura per la conservazione del farmaco;
4. garantire l’organizzazione dell’esecuzione di quanto indicato sul modulo di
prescrizione alla somministrazione dei farmaci
5. garantire la corretta e sicura conservazione dei farmaci e del materiale in uso;
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6. in occasione dei passaggi ad altre scuole concordare la trasmissione della
documentazione necessaria per la continuità del progetto
In difetto delle condizioni sopradescritte, il Dirigente Scolastico è tenuto a darne comunicazione
formale e motivata:
a. ai genitori o agli esercitanti la potestà genitoriale
b. al Pediatra di famiglia o al medico specialista
c. all’ASL.
All’Ente Locale (ASL) spetta il compito di :
a. autorizzare la somministrazione del farmaco sollevando il Dirigente della scuola da
qualsiasi responsabilità legale;
b. fornire l’eventuale attrezzatura (armadietto o frigorifero) per la conservazione del
Farmaco.
Art. 3
Somministrazione continua di farmaco per via parenterale (iniettiva)
La somministrazione continua di farmaci per via parenterale (iniettiva), può essere affidata solo a
personale con competenze sanitarie o a familiari dell’interessato o a persone delegate dalla
famiglia dello stesso.
Il farmaco sarà fornito dalla famiglia dell’alunno.
Al Dirigente Scolastico spetta il compito di :
1. destinare un locale in cui effettuare la somministrazione, nel rispetto della
riservatezza;
2. richiedere l’eventuale attrezzatura (armadietto o frigorifero) per la conservazione del
farmaco.
3. concedere l’accesso alla scuola nell’orario previsto per la somministrazione al genitore
o ad eventuale personale incaricato della somministrazione;
4. procedere, nell’ambito delle prerogative scaturenti dalla normativa vigente in tema di
autonomia scolastica, e qualora la famiglia non sia in grado di provvedere in modo
diretto o attraverso propri delegati, all’individuazione di altri soggetti istituzionali del
territorio con cui stipulare accordi e convenzioni (Azienda USL, Associazioni di
volontariato, Croce Rossa, ecc);
5. garantire l’organizzazione dell’esecuzione di quanto indicato sul modulo di
prescrizione alla somministrazione dei farmaci
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6. garantire la corretta e sicura conservazione dei farmaci e del materiale in uso;
7. in occasione dei passaggi ad altre scuole concordare la trasmissione della
documentazione necessaria per la continuità del progetto.
La Pediatria dell’ASL:
- collabora attivamente nella ricognizione di risorse di personale che provveda alla
somministrazione del farmaco
- fornisce a tale personale le necessarie informazioni ed istruzioni.
In difetto di tali risorse il Dirigente scolastico è tenuto a darne comunicazione formale e motivata ai
genitori o agli esercitanti la potestà genitoriale e all’ASL.
All’Ente Locale spetta il compito di:
- autorizzare la somministrazione del farmaco sollevando il Dirigente della scuola da
qualsiasi responsabilità legale.
- fornire l’eventuale attrezzatura (armadietto o frigorifero) per la conservazione del
farmaco.
- fonire tutte le indicazione e procedure che l’Istituto Scolastico deve mettere in atto in
presenza di particolari circostanza che possano scaturire dopo la somministrazione.
Art. 4
Intervento d’emergenza
La scuola, in situazioni di emergenza, si impegna ad allertare il soccorso medico, con chiamata
immediata del 118 e contestualmente della famiglia, attuando quanto previsto dal regolamento
interno (Piano di emergenza).
Art. 5
Formazione del personale dei servizi educativi e scolastici
Il Dirigente Scolastico individua, preferibilmente nell’ambito del personale già nominato come
addetto al Pronto soccorso (ai sensi del D.L. 626/94 e D.M. 388/03), gli operatori scolastici
(docenti, collaboratori scolastici, personale educativo/assistenziale) disponibili a somministrare i
farmaci, e ai quali deve essere garantita prioritariamente l’informazione e la formazione specifica.
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Art. 6
Conservazione dei farmaci
Il personale scolastico, incaricato alla somministrazione del farmaco, provvederà ad assicurarne la
conservazione in luogo sicuro, al di fuori della portata dei bambini.
Inoltre la scuola, in collaborazione con l’Ente Locale, si impegna ad individuare uno spazio ben
identificabile e possibilmente dotato di lavandino, ad uso sanitario (ambulatorio), per gli interventi
di somministrazione dei farmaci e, più in generale, per l’assistenza del bambino, sia in situazioni di
routine che di emergenza .
All’interno di tale ambiente, dovranno essere collocati appositi armadietti per la custodia dei
farmaci da somministrare e per il materiale di primo soccorso.
Nel medesimo ambiente dovrà inoltre essere presente un lettino o brandina rigida, da utilizzare in
caso di necessità. Art. 7
Procedura per richiesta di somministrazione di farmaci a scuola
Richiesta e Procedura
1. La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai
genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà genitoriale (allegato n. 1) accompagnata
da certificazione medica della patologia di cui è affetto l’alunno.
2. Il modulo di prescrizione, (allegato n. 2), deve contenere, esplicitati in modo chiaramente
leggibile, senza possibilità d'equivoci e/o errori:
a. nome e cognome dell’alunno/a
b. nome commerciale del farmaco o principio attivo per i farmaci generici
c. posologia
d. modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco
e. durata della terapia
f. eventuali effetti collaterali ed interazioni con altri farmaci.
3. I genitori firmano l’autorizzazione per la somministrazione di farmaci per via parenterale
(iniettiva), a personale con competenze sanitarie o a familiari dell’interessato o a persone
delegate dalla famiglia dello stesso (allegato n. 6).
4. I genitori firmano l’assenso alla conservazione e alla somministrazione nei luoghi individuati
(allegato n. 4).
5. I genitori firmano la Liberatoria di responsabilità del genitore (allegato n. 5)
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6. Il Dirigente scolastico verifica quanto sopra scritto agli articoli 2, 3, 5,6, ed invia copia della
documentazione ai servizi competenti (ASL), i quali rilasciano l’autorizzazione alla
somministrazione del farmaco sollevando il Dirigente della scuola da qualsiasi
responsabilità legale.
7. Per ogni richiesta accolta all’interno dell’Istituto deve essere compilato l’allegato 3.
8. I criteri a cui si atterranno i medici curanti per il rilascio della prescrizione per la
somministrazione di farmaci a scuola sono:
a. l'assoluta necessità;
b. la somministrazione indispensabile in orario scolastico;
c. la non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco, né in relazione ai tempi, né
alla posologia, né alle modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco;
d. la fattibilità della somministrazione da parte del personale non sanitario.
9. Per quanto concerne i criteri cui si atterranno i medici di base per il rilascio delle
certificazioni e la valutazione della fattibilità delle somministrazioni di farmaci da parte di
personale non sanitario, nonché per la definizione di apposita modulistica, sono auspicati
accordi tra la scuola, gli Enti locali e le ASL competente.
10. La modulistica in allegato si deve ritenere provvisoria in attesa degli accordi come al punto
9.
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Art. 8
Durata del protocollo
Il presente protocollo decorre dall’anno scolastico 2009/10 e resta valido a tempo indeterminato, fatte salve le revisioni che si renderanno necessarie nel tempo.
Art. 9
Allegati al Protocollo
Si allegano al presente protocollo, quale parte integrante e sostanziale, i segg. documenti di
riferimento
Elenco allegati
Allegato n. 1 Modulo di richiesta dai genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà
genitoriale
Allegato n. 2 Modulo di prescrizione
Allegato n. 3 Modulo di comunicazione del Dirigente Scolastico al personale
interessato alla somministrazione
Allegato n. 4 Modulo di assenso alla conservazione e alla somministrazione dei
farmaci nei luoghi individuati.
Allegato n. 5 Liberatoria di responsabilità del genitore
Allegato n. 6 Autorizzazione per la somministrazione continua di farmaci per via
parenterale (iniettiva)
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Allegato n. 1
RICHIESTA DI SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI DA COMPILARE A CURA DEI GENITORI
DELL’ALUNNO E DA CONSEGNARE AL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il sottoscritto ……………………………………………….…………….…………………………...
genitore di ……………………….……………………………………………………………………
nato a………………………………………..……………. il ………………………………………..
residente a …………………………… in via…………………………………...……………………
frequentante la classe ………………. della Scuola ………………………….………………………
sita a …………………..………. in via………………………..…………………………………..….
facente parte dell’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SIRACUSA “ELIO VITTORINI”
constatata l’assoluta necessità dell’assunzione del farmaco prescritto, come da allegata
certificazione medica rilasciata in data………………..dal Dr
……………………………………………………., e nell’impossibilità di somministrare personalmente
il farmaco per i seguenti motivi:
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
chiede la somministrazione in ambito ed orario scolastico dei farmaci.
Si autorizza fin d’ora l’intervento.
Acconsento al trattamento dei dati personali e sensibili ai sensi del D.lgs 196/03 (i dati sensibili
sono i dati idonei a rivelare lo stato di salute delle persone).
Luogo e Data………………………………………………………………………
Firma del genitore o di chi esercita la patria potestà
……………………………………………………………………………………..
Numeri di telefono utili:
• Pediatra di libera scelta/Medico Curante _______________________________
• Genitori _________________________________________________________
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Allegato n. 2
PRESCRIZIONE DEL MEDICO CURANTE (PEDIATRA DI LIBERA SCELTA O MEDICO DI
MEDICINA GENERALE) ALLA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN AMBITO SCOLASTICO
Attestato lo stato di malattia dell’alunno (v. allegato)
Vista la richiesta dei genitori e constatata l’assoluta necessità
SI PRESCRIVE
LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI SOTTOINDICATI, DA PARTE DI PERSONALE NON
SANITARIO, IN AMBITO ED IN ORARIO SCOLASTICO ALL’ALUNNO/A
Cognome …………………………………..…. Nome…………………………………………………..
Luogo e Data di nascita …………………………………………………………………………...……..
Residente a ……...…………………………………………………. in via ……………………………...
……………………………………………………Telefono …………………………………………….
del seguente farmaco
Nome commerciale del farmaco ………………………………………………………………………….
Modalità di somministrazione …………..……………………………….. Dose ………………………..
Orario: 1^ dose … … … … 2^ dose … … … … 3^dose … … … … 4^ dose … … … …
Durata terapia: dal…………………………………….. al………………………………………………..
Modalità di conservazione del farmaco ……………….…………………………………….……………
note …………………………………………………………….…………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………..
Si dichiara
Che tale somministrazione non richiede il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né
l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte del somministrante.
Luogo e Data ……………………………………………………………………………….……………..
Timbro e firma del Medico di Medicina Generale o Pediatra
……………………………………………………………………………………………………………..
Nota: RACCOMANDAZIONI DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITÀ E DELLA
RICERCA E DEL MINISTRO DELLA SALUTE DEL 25.11.2005
Art. 2 – Tipologia degli interventi – La somministrazione di farmaci deve avvenire sulla
base delle autorizzazioni specifiche rilasciate dal competente servizio delle ASL; tale
somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo
sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’adulto.
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Allegato n. 3
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SIRACUSA “ELIO VITTORINI”
Scuola……………………………………………………………………………………………………
Piano per la somministrazione farmaci in orario scolastico allo/a
Alunno/a ……………………………………………………..………………………………………….
frequentante la classe ……………………………………………………………………………………
Nome commerciale del farmaco da somministrare ……………………………………………………..
…………………………………………………………………………..…….…………………………
Luogo di conservazione del farmaco …………………………………………..………………………..
Luogo di somministrazione del farmaco …………………………………….………………………….
Note………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Il farmaco viene somministrato secondo le modalità della prescrizione allegata da:
1^ Persona incaricata della somministrazione …………………………………………………………..
nei giorni di………………………………………………...dalle ore ……………. alle ore ……………
2^ Persona incaricata della somministrazione ………………………………………………..…………
nei giorni di…………………………………………….…..dalle ore …………..… alle ore ………..…
3 Sostituto .……………………………………………………………………………………………....
Luogo e Data …………………………………………………………………………………………….
Firma per accettazione del personale incaricato
1……………………………………………………………………………………………………
.
2……………………………………………………………………………………………………
.
3……………………………………………………………………………………………………
.
Il genitore (per accettazione)
______________________________________________________________________________
Il Dirigente scolastico
_____________________________________________________________________________
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Allegato n. 4
Modulo di assenso alla conservazione e alla somministrazione dei farmaci nei luoghi
individuati.
Il sottoscritto ………………………………………….……………………………………………...
genitore di ……………………………………………………………………………………………
nato a…………………………………. il ……………………………………….…………………..
residente a …………………………… in via…………………………………..……………………
frequentante la classe ………………. della Scuola ……………….…………………………………
sita a …………………..………. in via…………………………………………………………..….
facente parte dell’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SIRACUSA “ELIO VITTORINI”
Autorizza la conservazione e la somministrazione del farmaco nei luoghi individuati dal
Dirigente Scolastico.
Luogo e data………………………………………………………………………………………..
Firma del genitore o di chi esercita la patria potestà
………………………………………………………………………………………...……………..
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Allegato n. 5
Liberatoria di responsabilità del genitore
Il sottoscritto ………………………………………….………………………………………………...
genitore di ………………………………………………………………………………………………
nato a……………………………………………………….. il ………………………………………..
residente a …………………………… in via………………………..…………………………………
frequentante la classe ………………. della Scuola ……………….……………………………………
sita a …………………..………. in via………………………………….…………………………..….
facente parte dell’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SIRACUSA “ELIO VITTORINI”
Solleva il Dirigente Scolastico e il personale interessato da ogni responsabilità conseguente alla
somministrazione del farmaco prescritto.
Luogo e data……………………………………………………………………………………………...
Firma del genitore o di chi esercita la patria potestà
…………………………………………………………………………………………………………….
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Allegato n. 6
Autorizzazione /Delega per la somministrazione continua di farmaci per via parenterale
(iniettiva)
Il sottoscritto ………………………………………….……………………………………………...
genitore di ……………………………………………………………………………………………
nato a…………………………………. il ……………………………………….…………………..
residente a …………………………… in via…………………………………..……………………
frequentante la classe ………………. della Scuola ……………….…………………………………
sita a …………………..………. in via…………………………………………………………..….
facente parte dell’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SIRACUSA “ELIO VITTORINI”
Autorizza
la somministrazione continua del farmaco per via parenterale (iniettiva), a personale con
competenze sanitarie nei luoghi individuati dal Dirigente Scolastico o
Delega
La seguente persona _________________________________________________________
a somministrare il farmaco per via parenterale (iniettiva) nei luoghi individuati dal Dirigente
Scolastico.
Luogo e data………………………………………………………………………………………..
Firma del genitore o di chi esercita la patria potestà
………………………………………………………………………………………...……………..
9.9 SERVIZIO ALL’UTENZA: INFORMAZIONI GENERALI
Il Dirigente Scolastico, dott.ssa Rosanna Olindo, riceve nella giornata del Martedì dalle 11,30 alle
13,00.
La segreteria è aperta al pubblico dalle ore 10,00 alle ore 12,00 nelle giornate di Lunedì, Mercoledì
e Venerdì e dalle 16,00 alle 17,00 nelle giornate di Martedì e Giovedì.