CAPITOLO 2β’ POTENZIALE ELETTROSTATICO
Lavoro, tensione e f.e.m.
Consideriamo gli aspetti di LAVORO ed ENERGIA connessi ai campi elettrici
β’ In questa trattazione, consideriamo inizialmente un campo elettrico π¬ππgenerico, non necessariamente βelettrostaticoβ
β’ Calcolo del LAVORO INFINITESIMO compiuto dalla forza elettrica per
muovere una carica ππ di uno spostamento infinitesimo π π:
π πΎ = π β π π
= ππ π¬ππ β π π
= ππ π¬ππ π π cosπ½
= ππ π¬π π π
β’ π½ = angolo tra π¬ e π π
β’ π¬π = π¬ππ ππππ½ = componente di π¬ππ in direzione di π π
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π¬ππ
π π
π½
π¬πππ
Lavoro, tensione e f.e.m.
β’ Si consideri il LAVORO necessario per MUOVERE una carica su un percorso πͺπche va dal punto π¨ al punto π©
1. Si divide il percorso in tratti INFINITESIMI π ππ
2. Si calcola il lavoro π πΎπ per ciascun tratto
3. Si sommano i contributi infinitesimi πΎ = Οππ πΎπ
4. Per uno spostamento finito lungo πͺπ:
πΎπ = ΰΆ±πͺπ
π πΎπ = ΰΆ±πͺπ
π β π π = ππΰΆ±πͺπ
π¬ππ β π π
β’ Vettore π π TANGENTE alla curva C1 in ogni punto
Integrale DI LINEA o CURVILINEO
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Lavoro, tensione e f.e.m.
DEFINIZIONE DI TENSIONE ELETTRICA π»
Tra due punti π¨ e π© relativa al percorso πͺπ
π»π =πΎπ
ππ= ΰΆ±
πͺπ
π¬ππ β π π
β’ πΎπ: lavoro compiuto dalla forza π nello
spostamento della carica ππ da π¨ a π©
lungo il percorso πͺπ
In GENERALE, se lβagente che sposta le cariche ha natura
QUALUNQUE, il lavoro DIPENDE DAL PERCORSO:
π»π π π π¨ π π© πππππ πͺπ β π»π π π π¨ π π© πππππ πͺπ
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π¨ πͺπ
π¬ππ
π©π½π π
A
B
C1
C2
Lavoro, tensione e f.e.m.
β’ Si consideri un PERCORSO CHIUSO:
πΎ = ΰΆ»π β π π = ΰΆ±πͺπ
π β π π + ΰΆ±βπͺπ
π β π π
= ΰΆ±πͺπ
π β π π β ΰΆ±πͺπ
π β π π = πΎπ βπΎπ
β’ IN GENERALE, il LAVORO per un
PERCORSO CHIUSO Γ¨ DIVERSO DA ZERO!
πΎ = ΰΆ»πͺ
π β π π = ππΰΆ»πͺ
π¬ππ β π π
β’ Integrale detto CIRCUITAZIONE
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π¬ππ
π π
πͺ
Lavoro, tensione e f.e.m.
β’ DEFINIZIONE DI FORZA ELETTROMOTRICE relativa ad un percorso chiuso
β° = π. π.π.= ΰΆ»πͺ
π¬ππ β π π
β’ Quindi β° =πΎ
ππper un percorso chiuso
β’ Esprime il rapporto tra LAVORO COMPIUTO
e CARICA, relativo al PERCORSO CHIUSO πͺ
β’ Malgrado il nome, NON Γ UNA FORZA, ma
ha le stesse dimensioni della tensione
β’ Dipende dalle caratteristiche del campo
elettrico e dal tipo di percorso πͺ, non da ππ
β’ In generale Γ¨ DIVERSA DA ZERO
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π¬ππ
π π
πͺ
Lavoro, tensione e f.e.m.
Non tutte le forze ELETTRICHE sono conservative.
Ma: la FORZA ELETTROSTATICA Γ¨ CONSERVATIVA!
Il LAVORO necessario per spostare una carica risulta in questo caso
INDIPENDENTE dal percorso
β’ Inoltre: Il LAVORO su un PERCORSO CHIUSO Γ¨ sempre NULLO
β’ La CIRCUITAZIONE di una FORZA CONSERVATIVA Γ¨ NULLA
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IL CAMPO ELETTROSTATICO
Γ¨ un CAMPO CONSERVATIVO
Il potenziale elettrostatico
β’ Riconsiderando dunque LβINTEGRALE DI LINEA lungo πͺπ visto in precedenza,
ma assumendo ora che si tratti di un CAMPO ELETTROSTATICO π¬ :
πΎπ = ππΰΆ±πͺπ
π¬ β π π
β’ Se il campo Γ¨ conservativo, allora il lavoro NON DIPENDE DAL
PERCORSO, ma solo dai punti di PARTENZA E ARRIVO
β’ Il lavoro puΓ² essere espresso come DIFFERENZA DEI VALORI di
una nuova funzione π½ delle coordinate π¨ e π©
π½π© β π½π¨ = βΰΆ±π¨
π©
π¬ β π π
DEFINIZIONE DI POTENZIALE ELETTROSTATICO π½
π½π© β π½π¨ = π«π Γ¨ la DIFFERENZA DI POTENZIALE (D.D.P.) tra π© e π¨
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Il potenziale elettrostatico
β’ Inserendo la seconda equazione nella prima, si trova che:
πΎπ¨π© = β ππ π½π© β π½π¨ = β ππ π π½
β’ Il LAVORO πΎπ¨π© svolto dalla forza elettrica per portare ππ da π¨ a π© Γ¨
definito dallβOPPOSTO del PRODOTTO di ππ per la d.d.p. π π½
calcolata tra il punto di ARRIVO π© e il punto di PARTENZA π¨
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Energia potenziale
Ricordando che:
1. Ad ogni FORZA CONSERVATIVA Γ¨ associata unβenergia potenziale
2. Il LAVORO di una forza conservativa Γ¨ pari allβopposto della variazione
della corrispondente energia potenziale
Quindi, nel CASO ELETTROSTATICO, vale:
πΎπ¨π© = βππΌπ = β πΌπ π© β πΌπ π¨
β’ Dove πΌπ = ENERGIA POTENZIALE ELETTROSTATICA
β’ Da cui:
π«πΌπ = ππ π« π½
πΌπ = ππ π½
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Una carica di prova ππ posta in un CAMPO ELETTROSTATICO possiede
unβenergia potenziale πΌπ PROPORZIONALE al potenziale π½
Il potenziale elettrostatico
β’ Generalizzando:
β’ Il potenziale π½π in un PUNTO QUALUNQUE dello spazio corrisponde al
LAVORO πΎππ svolto dal campo elettrostatico sulla carica di prova ππ(e diviso per tale valore) per spostarla da infinito al punto considerato
β’ Scelta TIPICA per il potenziale di riferimento:
NULLO ad INFINITO, ovvero π½π = π½β = π
π½π = βπΎππ
ππ
β’ Considerando PERCORSI CHIUSI (π¨ = π©) si ha
πΊ = π¬Χ― β π π = 0 πΎ = πππΊ = 0
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La forza elettromotrice Γ¨ NULLA per campi ELETTROSTATICI
Il potenziale elettrostatico
β’ UNITΓ DI MISURA del potenziale nel S.I. Γ¨ il Volt (V)
β’ 1 Volt = 1 Joule/1 Coulomb
Nuova unitΓ di misura per il campo elettrico!
β’ [E] = 1 Volt/1 metro (quella piΓΉ usata comunemente)
β’ Lβ Β«ELETTRONVOLTΒ»
β’ UnitΓ di misura usata per lβenergia (soprattutto quando si parla di
semiconduttori o di energie di legame)
β’ Rappresenta il lavoro necessario a portare un elettrone da infinito al
potenziale elettrico di 1V
β’ Dalla definizione allora
β’ 1 eV = 1.6 Β· 10β19 C Β· 1 V = 1.6 Β· 10β19 J
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UNITΓ
DI MISURA
V
Obiettivi:
1. Si vuole dimostrare che il campo elettrostatico di qualunque distribuzione di
carica Γ¨ CONSERVATIVO.
2. Si vogliono ricavare le espressioni ESPLICITE per π½ e πΌπ.
Caso piΓΉ semplice:
Calcolo della D.D.P. nel campo generato da una CARICA PUNTIFORME
β’ Bisogna dunque calcolare il lavoro infinitesimo π πΎ della forza π
per un generico spostamento elementare π π della carica di prova ππ
nel campo π¬ generato dalla carica puntiforme π posta in πΆ
(centro del sistema di riferimento in questione)
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Calcolo del potenziale elettrostatico
β’ Si calcola il LAVORO:
π πΎ = π β π π
= ππ π¬ β π π
= πππ
π π πΊπ
π
ππΰ·π β π π
= πππ
π π πΊπ
π π
ππ
= π πΎ π
β’ La funzione integranda π πΎ π risulta
dipendere soltanto dalla variabile π
β’ π rappresenta la distanza tra ππ e π
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π π = proiezione dello
spostamento infinitesimo π πnella direzione ΰ·π del campo:
ΰ·π β π π = π π ππππ½ = π π
π
ΰ·π
π¬
π ππ π
π½
ππ
π
Calcolo del potenziale elettrostatico
β’ Integrando su tutto il percorso dal punto π¨ al punto π©
β’ Ovvero dalla distanza ππ¨ alla distanza ππ©
πΎ = πππ
π π πΊπΰΆ±ππ¨
ππ© π π
ππ
πΎ = βππ π
π π πΊπ ππ©β
ππ π
π π πΊπ ππ¨
β’ Si Γ¨ dunque VERIFICATO che:
Il LAVORO NON DIPENDE dal PERCORSO SEGUITO
β’ Risultato non inatteso poichΓ© la FORZA in questione Γ¨ CENTRALE
(modulo dipende solo dalla distanza π)
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Calcolo del potenziale elettrostatico
Confrontando con le formule precedenti possiamo dedurre:
β’ DIFFERENZA DI POTENZIALE:
π½π© β π½π¨ =π
π π πΊπππ©β
π
π π πΊπππ¨
β’ VARIAZIONE DELLβENERGIA POTENZIALE:
πΌπ π© β πΌπ π¨ =ππ π
π π πΊπ ππ©β
ππ π
π π πΊπ ππ¨
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Calcolo del potenziale elettrostatico
β’ POTENZIALE in un punto a distanza π dalla carica π:
π½ π =π
π π πΊπ π+ πππππππππ
β’ Eβ costante in tutti i punti della superficie sferica di raggio π
con centro nella carica π
β’ ENERGIA POTENZIALE della carica ππ distante π dalla carica π:
πΌπ π =π ππ
π π πΊπ π+ πππππππππ
Entrambi sono definiti a meno di una costante additiva
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Calcolo del potenziale elettrostatico
Calcolo del potenziale elettrostatico
β’ PoichΓ© la forza tra due cariche decresce con la distanza, si suppone che:
π β β π, π¬ β β π, π½ β β π, πΌπ β β π
β’ Dalle definizioni precedenti, ne consegue che:
π½ β = πππππππππ, πΌ β = πππππππππ
Si puΓ² dunque assumere che πππππππππ = πππππππππ = π
POTENZIALE in un punto a distanza π dalla carica sorgente π
π½ π = βΰΆ±β
π
π¬ β π π =π
π π πΊπ π
ENERGIA POTENZIALE della carica ππ distante π dalla carica π
πΌπ π = ππ π½ π = βππΰΆ±β
π
π¬ β π π =π ππ
π π πΊπ π
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β
π·
π
ππ
π
Potenziale di un sistema di cariche
β’ Estensione alla situazione di un campo elettrostatico generato da
un sistema discreto di cariche puntiformi ππ, ππ,β¦, ππ.
β’ Si utilizza il PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE
SOMMA VETTORIALE dei CAMPI ELETTROSTATICI di ciascuna carica
ΰΆ±π¨
π©
π¬ β π π = ΰΆ±π¨
π©
π
π¬π β π π
=πΰΆ±π¨
π©
π¬π β π π
=πΰΆ±π¨
π© ππ
π π πΊππππΰ·π β π π
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Potenziale di un sistema di cariche
β’ Integrando π¨π© π
πππ π π si ottiene:
π½π© β π½π¨ = π
πππ π πΊπ π(π©,π)
β π
πππ π πΊπ π(π¨,π)
β’ Analogamente:
πΎ = β ππΌπ = βππ π½π© β π½π¨ = β π
ππ πππ π πΊππ(π©,π)
β π
ππ πππ π πΊππ(π¨,π)
β’ Per il generico punto nello spazio π· π, π, π vale:
π½ π, π, π = βΰΆ±β
π·
π¬ β π π =π
πππ π πΊπππ
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Il potenziale elettrostatico di un sistema di cariche si ottiene
SOMMANDO I POTENZIALI di ciascuna delle cariche
Esercizio 2.1
β’ Tre cariche uguali ππ = ππ = ππ sono
disposte ai vertici di un triangolo
equilatero di lato π.
β’ Determinare:
1. Il potenziale al centro del triangolo;
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ππ
ππ πππ
ππ
Potenziale di un sistema di cariche
β’ Estensione a distribuzioni continue di cariche:
π½ π· = ΰΆ±π π½ =π
π π πΊπΰΆ±π½
π π
π
β’ π π = carica dellβelemento infinitesimo
β’ π = distanza tra π· e lβelemento infinitesimo π π
β’ π π½ = potenziale infinitesimo prodotto nel punto π· da π π
Lβintegrale va inteso sulla forma dellβoggetto carico
β’ Volume, superficie, o linea
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Energia potenziale di un sistema di cariche
Si consideri il sistema di DUE cariche fisse ππ e ππ, poste alla distanza π.
β’ La loro energia potenziale elettrostatica si esprime come:
πΌπ π =ππ πππ π πΊπ π
Caso 1) Cariche dello STESSO SEGNO:
πΌπ Γ¨ POSITIVA (La forza repulsiva tende ad allontanarle)
β’ Allontanandole: Lavoro πΎ Γ¨ fornito vero lβesterno πΌπ DIMINUISCE
β’ Avvicinandole: Lavoro πΎ esterno speso contro la forza repulsiva
πΌπ AUMENTA
Caso 2) Cariche di SEGNO OPPOSTO:
πΌπ Γ¨ NEGATIVA (La forza attrattiva tende ad avvicinarle)
β’ Allontanandole: πΎ NEGATIVO, πΌπ AUMENTA (diviene meno negativa)
β’ Avvicinandole: πΎ viene fornito allβesterno, πΌπ DIMINUISCE
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β’ Energia necessaria a creare un SISTEMA di piΓΉ cariche puntiformi
β’ Processo di costituzione del sistema prendendo
una carica alla volta e aggiungendolo al resto
β’ Energia potenziale complessiva del sistema:
πΌπ,πππππππ =π
π
πβ π
ππ ππ
π π πΊπ πππ
β’ πππ: mutue distanze tra tutte le coppie di punti
β’ Somma estesa a tutte le coppie di punti
Fattore π/π tiene conto del fatto che nella sommatoria
ci sono termini simmetrici tipo ππ e ππ che NON vanno sommati
due volte
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Energia potenziale di un sistema di cariche
β
πππ
ππ
π1
Energia potenziale elettrostatica
β’ Energia potenziale elettrostatica di una carica esterna ππ distinta dalle
precedenti
πΌπ, ππ π =
π=π
πππ ππ
π π πΊπ ππ
β’ Energia potenziale complessiva del sistema:
πΌπ = πΌπ, πππππππ + πΌπ, ππ
Lβenergia del sistema RIMANE COSTANTE in processi in cui ππsi sposta da una posizione allβaltra
Le variazioni dellβenergia complessiva ΞπΌπ coincidono con le variazioni
dellβenergia potenziale di ππ, ovvero ΞπΌπ,ππ
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Energia potenziale di un sistema di cariche
Esercizio 2.2
β’ Tre cariche uguali ππ = ππ = ππ sono
disposte ai vertici di un triangolo
equilatero di lato π.
β’ Determinare:
1. Lβenergia potenziale elettrostatica
del sistema;
2. Il lavoro necessario a portare
una carica ππ dal centro del triangolo
allβinfinito.
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ππ
ππ πππ
ππ
Moto di una carica in campo elettrostatico
β’ Si supponga di avere una carica ππ di massa π IN MOTO in un campo
elettrostatico π¬
β’ Per il teorema LAVORO β ENERGIA CINETICA:
ππ¬π =π
ππ ππ©
π βπ
ππππ¨
π = πΎ
β’ Il lavoro nel caso elettrostatico
πΎ = βππΌπ = βππππ½ = β πππ½π© β πππ½π¨β’ Uguagliando
π
ππ ππ©
π + πππ½π© =π
ππππ¨
π + πππ½π¨
Scegliendo opportunamente il segno di π«π Γ¨ possibile ACCELERARE
la carica ππ, trasformando lβenergia potenziale in energia cinetica
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CONSERVAZIONE DELLβENERGIA TOTALE durante il moto di ππ
La SOMMA di energia CINETICA e POTENZIALE rimane costante
π¬ = π¬π + πΌπ =π
ππππ + πππ½ = ππππππππ
Lavoro svolto da una forza esterna
β’ Se spostiamo tramite una forza esterna ππππ una carica ππ in un campo
elettrico π¬ da un punto π¨ ad un punto π©, si ha che in questo spostamento
anche il campo compie lavoro. Per il teorema del lavoro β energia cinetica
vale:
π«π¬π = πΎπππ +πΎπππππ
β’ Se lo spostamento Γ¨ fatto con la carica ferma sia in π¨ che in π©:
πΎπππ +πΎπππππ = π β πΎπππ = βπΎπππππ
β’ Dato che il campo elettrostatico Γ¨ conservativo:
πΎπππππ = βππΌ = βππ ππ½
Qualunque sia il tipo di forza esterna possiamo sempre dire che
il lavoro necessario a spostare una carica ferma da una posizione
allβaltra Γ¨ πΎπππ = +ππ ππ½
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Superfici equipotenziali
β’ DEFINIZIONE
β’ Luogo dei punti aventi il MEDESIMO POTENZIALE
β’ SUPERFICIE delimitata dalla condizione π½ π, π, π = ππππππππ
β’ Non Γ¨ necessario compiere alcun lavoro per muoversi
su una superficie equipotenziale
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π¬
π½
Superfici equipotenziali
β’ Linee del campo elettrico PERPENDICOLARI alle superfici equipotenziali
β’ Se le linee del campo fossero tangenti, ci sarebbe
un lavoro NON NULLO per spostare una carica lungo la superficie
β’ CiΓ² consente di RICAVARE LA DIREZIONE del campo elettrico
nel caso sia nota la superficie equipotenziale
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π¬
π½
Superfici equipotenziali
ESEMPI
1. Carica puntiforme
β’ Superfici equipotenziali = sfere concentriche alla carica stessa
2. Dipolo elettrico
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1. 2.
β
Campo come gradiente del potenziale
β’ OBIETTIVO: ricavare il campo elettrico IN OGNI PUNTO conoscendo
lβespressione del potenziale in quei punti
β’ Ci interessa una RELAZIONE LOCALE, non solo integrale
β’ Supponiamo di muovere la carica di prova ππ dal punto π¨(π, π, π) al punto
π© π + π π, π + π π, π + π π
β’ Considero lo spostamento π π = π π ΰ·ππ + π π ΰ·ππ + π π ΰ·ππ con il quale si
passa dalla superficie equipotenziale π½π¨ π, π, π alla superficie
π½π© π + π π, π + π π, π + π π = π½ + π π½
β’ La variazione del potenziale si puΓ² esprimere come:
π π½ = βπ¬ β π π = βπ¬π π π β π¬π π π β π¬π π π
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Campo come gradiente del potenziale
β’ Per il TEROEMA DEL DIFFERENZIALE TOTALE:
π π½ =ππ½
πππ π +
ππ½
πππ π +
ππ½
πππ π
β’ Dunque si ottiene che:
ππ± = βππ½
πππ¬π = β
ππ½
πππ¬π = β
ππ½
ππ
NOTO IL POTENZIALE in un punto, posso RICAVARE IL CAMPO!
β’ Scrittura sintetica: π¬ = β ππππ π½ = β π π½
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Il campo elettrostatico Γ¨ uguale al GRADIENTE del
potenziale elettrostatico cambiato di segno
Una funzione differenziabile in un punto Γ¨ una funzione che puΓ² essere approssimata, a meno di un
resto infinitesimo, da una trasformazione lineare in un intorno abbastanza piccolo di quel punto;
affinchΓ© ciΓ² si verifichi Γ¨ necessario che tutte le derivate parziali calcolate nel punto esistano
Campo come gradiente del potenziale
β’ Si utilizza lβoperatore vettoriale π Β«DELΒ» o Β«NABLAΒ»:
π =π
ππΰ·ππ +
π
ππΰ·ππ +
π
ππΰ·ππ
β’ Si comporta formalmente come un vettore
β’ Acquista significato in due casi
1. Applicato ad una funzione scalare (come il potenziale)
π π½ =ππ½
ππΰ·ππ +
ππ½
ππΰ·ππ +
ππ½
ππΰ·ππ
2. Moltiplicato scalarmente per un altro vettore
CAMPO COME GRADIENTE DEL POTENZIALE
π¬ = β π π½ = βππ½
ππΰ·ππ +
ππ½
ππΰ·ππ +
ππ½
ππΰ·ππ
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Campo come gradiente del potenziale
β’ Per il potenziale si puΓ² dunque riscrivere:
π π½ = β π¬ β π π = π π½ β π π e π½π© β π½π¨ = β ΰΆ±π¨
π©
π¬ β π π = ΰΆ±π¨
π©
π π½ β π π
TEOREMA DEL GRADIENTE
π½π© β π½π¨ = ΰΆ±π¨
π©
π π½ β π π
β’ Spesso puΓ² risultare utile passare alle coordinate polari nel piano
β’ Vettore spostamento:
π π = π π ΰ·ππ + π π π½ ΰ·ππ½
β’ Campo elettrostatico come gradiente del potenziale:
π¬ π, π½ = βππ½
ππΰ·ππ β
π
π
ππ½
ππ½ΰ·ππ½
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π½ π π½
π π ΰ·ππ π π
ππ π½ ΰ·ππ½π
Esercizio 2.3
β’ Si determinino il potenziale ed il campo
elettrostatico generati in un punto π·
sullβasse π da un ANELLO carico
di raggio πΉ avente densitΓ
di carica lineare π
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π
π
Esercizio 2.4
β’ Si determinino il potenziale ed il
campo elettrostatico generati in un
punto π· sullβasse π da un
DISCO carico di raggio πΉ
con densitΓ di carica superficiale π
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π
Esercizio 2.5
β’ Si calcoli lβandamento del potenziale elettrostatico tra due piani indefiniti
paralleli indefinitamente carichi rispettivamente con densitΓ
superficiale π e βπ, partendo dalla definizione di campo elettrostatico.
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Esercizio 2.6
β’ Si calcoli il potenziale nel punto π·
al centro di un quadrato
di lato π = π. π π, supponendo
che le cariche ai quattro angoli valgano:
β’ ππ = +ππ ππͺ
β’ ππ = βππ ππͺ
β’ ππ = +ππ ππͺ
β’ ππ = +ππ ππͺ
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ππ ππ
π
ππ
ππ ππ
π
π·
Potenziale del dipolo elettrico
β’ Due cariche puntiformi +π e βπ
distanti π costituiscono
un dipolo elettrico
β’ Momento di dipolo
π = π π
β’ Con π orientato da βπ a +π
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β
π+
ππ
Potenziale del dipolo elettrico
β’ Potenziale in un generico punto P
π½ π· =π
ππ πΊπ
πβ β π+πβ π+
β’ Se P Γ¨ molto lontano dal dipolo
β’ π β« π
β’ Si ottiene
π½ π· =π ππππ½
π π πΊπ ππ=
π β ΰ·πππ π πΊπ π
π
β’ Da misure di potenziale si ricavano
informazioni su π, ma non sulla costituzione
del sistema
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β
+
πβ β π+ β π ππππ½π+πβ β ππ
Potenziale del dipolo elettrico
β’ Campo elettrostatico del dipolo
π¬ =π
π π πΊπππ(π πππ π½ ΰ·ππ + πππ π½ ΰ·ππ½)
β’ Sullβasse del dipolo
π¬ = π¬π =π π
π π πΊπππ
β’ Nel piano mediano
π¬ = π¬π½ =β π
π π πΊπππ
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π
π
π π¬π
π¬π½
π·
ΰ·ππ
π½
ππ¬
Dipolo in campo elettrico esterno
β’ Risente di 2 forze uguali e opposte
ππ = βππ¬ e ππ = +ππ¬
β’ Coppia con risultante nulla,
ma momento risultante β 0!
π΄ = ππ Γ π + ππ Γ π = ππ β ππ Γ π = ππ Γ π¬ = π Γ π¬
Momento torcente sul dipolo elettrico immerso in un campo esterno
π΄ = βπ π¬ ππππ½ ΰ·ππ
β’ Dipolo tende ad ALLINEARSI al campo elettrico
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π΄
ππ¬
π
π
π
π¬
Dipolo in campo elettrico esterno non uniforme
β’ Campo elettrico non uniforme
β’ La risultante delle forze NON Γ¨ piΓΉ nulla, poichΓ© Γ¨ diverso il valore del
campo nei due punti occupati dalle cariche (a distanza π )
β’ Esempio semplice: π¬ parallelo, concorde e crescente con lβasse π
β’ Si consideri un dipolo diretto lungo x (concorde o discorde)
β’ π¬π, π¬π = valori del campo nelle posizioni delle cariche
β’ π¬π > π¬π , appross. π¬π = π¬π +ππ¬
πππ
β’ La forza risultante:
π = π π¬π β π¬π = πππ¬
ππ
Il dipolo subisce unβaccelerazione
β’ π concorde a π¬: moto verso π positive
β’ π discorde a π¬: moto verso π negative
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β +π π
A
β+π π
B
π
π¬ππ¬π
A
B
Esercizio 2.7
β’ Si determini il potenziale generato da unβASTA ISOLANTE carica di lunghezza
π³, posta lungo lβasse π e avente una carica πΈ distribuita uniformemente, in un
punto π· posto ad una distanza π lungo lβasse π, in corrispondenza di uno dei
due estremi dellβasta.
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xL
d
P
y
Esercizio 2.8
β’ Ricavare unβespressione per il lavoro richiesto ad un agente esterno per
disporre le quattro cariche della figura come mostrato.
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π βπ
π
ππ
βπ π
ππ
π
Esercizio 2.9
β’ In un fulmine, la differenza di potenziale tra i punti dove avviene la scarica Γ¨
π«V = πππ π½e la quantitΓ di carica trasferita πΈ = ππ πͺ.
Determinare:
1. Lβenergia rilasciata durante la scarica;
2. Se tutta lβenergia fosse impiegata per accelerare unβautomobile di
massa ππππ ππ in quiete, quale sarebbe la sua velocitΓ finale?
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Esercizio 2.10
β’ Si consideri una carica elettrica π = βπ. ππ ππͺ uniformemente distribuita su
un anello di raggio π = π. ππ π che giace nel piano ππ e con centro
nellβorigine. Una carica di prova ππ = βπ. ππ ππͺ Γ¨ posizionata sullβasse π nel
punto π = π. ππ π.
1. Determinare il lavoro compiuto da un agente esterno nello spostare la
carica puntiforme nellβorigine.
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Esercizio 2.11
β’ Si consideri una sfera isolante uniformemente carica con densitΓ volumetrica π
di raggio πΉ. Sapendo che il campo della sfera vale
π¬ π =ππ
ππΊππππ π < π < πΉ
π¬ π =ππΉπ
ππΊπππ
πππ π β₯ πΉ
determinare il potenziale elettrico allβinterno della sfera:
1. Assumendo nullo il potenziale al centro;
2. Assumendo nullo il potenziale allβinfinito.
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Esercizio 2.12
β’ Si considerino due sfere metalliche di raggio πΉ = π ππ distanti tra loro
π = ππ. La prima ha carica πΈπ = ππ ππͺ, mentre la seconda ha carica
πΈπ = βππ ππͺ.
Determinare
1. Il potenziale nel punto intermedio;
2. Il potenziale su ciascuna sfera.
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Esercizio 2.13
β’ Si consideri una sfera di materiale isolante di raggio πΉ, uniformemente carica,
il cui potenziale elettrico sulla superficie rispetto allβinfinito Γ¨ π½π = πππ π½.
Sapendo che ad una distanza π = ππ ππ dalla superficie della sfera il
potenziale vale π½π = πππ π½, determinare:
β’ Il raggio πΉ della sfera;
β’ La carica πΈ della sfera.
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Esercizio 2.14
β’ Si consideri un elettrone lasciato in quiete in un campo elettrostatico uniforme
di modulo π¬ = π Γ πππ π½/π, che lo accelera per una distanza π = π. π ππ.
Determinare:
1. Lβenergia cinetica acquistata dallβelettrone;
2. La corrispondente velocitΓ dellβelettrone nel limite non relativistico.
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Esercizio 2.15
β’ Si considerino 3 cariche ππ = ππ ππͺ, ππ = βππ ππͺ e ππ = ππ ππͺ, allineate
sullβasse π ed equidistanti di π = ππ ππ.
1. Determinare il lavoro fatto dalle forze elettrostatiche per allontanare
ππ di altri ππ ππ nel verso delle π positive.
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ππ ππ πππ
ππ