IL CONTRIBUTO DEL SISTEMA
TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI
BOLOGNA ALL’ATTUAZIONE DELLA
POLITICA REGIONALE UNITARIA
Presidenza della Giunta Regionale
6 aprile 2009
INDICE
Premessa 1
1. La politica regionale unitaria 3
2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5
3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20
3.1 La strategia finalizzata all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 20
3.2 Le priorità che concorrono allo sviluppo della strategia promossa dal
sistema territoriale della provincia di Bologna 23
3.3 Il riepilogo delle priorità per l’attuazione del DUP 42
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
1
PREMESSA
Il presente Documento rappresenta il risultato finale del lavoro dell’Ufficio di Presidenza
della Conferenza Metropolitana del Sindaci finalizzato ad indicare le priorità e gli interventi
di sviluppo che, nel periodo di vigenza della Politica Regionale Unitaria, costituiranno i
riferimenti dell’Intesa per l’integrazione delle politiche territoriali, così come previsto dalla
delibera della Giunta Regionale n.1132 del 27/07/2007 per l’attuazione del Documento
Unico di Programmazione (DUP).
Il percorso realizzato nell’ambito dell’ Ufficio di Presidenza della Conferenza Metropolitana
del Sindaci ha consentito di sviluppare la capacità di “fare sistema” e di coinvolgere
l’intero sistema territoriale, coerentemente alla scelta adottata - anche per l’attuazione
della Politica Regionale Unitaria – del metodo della programmazione negoziata. L’Ufficio di
Presidenza (che si è riunito più volte nel mese di marzo) è stato, infatti, il luogo della
concertazione e della cooperazione tra i vari livelli istituzionali del territorio provinciale.
Le priorità e le strategie contenute nel presente documento sono anche il frutto di un
approfondito esame degli strumenti di programmazione alla scala provinciale e
sovracomunale, oltre a raccogliere quanto emerso dagli incontri di confronto attivati
nell’ambito della procedura negoziale prevista dal DUP. Gli incontri, avvenuti in seno alla
Conferenza Metropolitana dei Sindaci, hanno avuto luogo il 18 e 25 marzo 2009 tramite Uffici
di Presidenza. Il confronto con le parti sociali è avvenuto il 30 marzo 2009.
Il documento, dopo una sintesi della strategia, degli obiettivi della Politica Regionale Unitaria
e dei contenuti del DUP, descrive, nella prima parte, il POSIZIONAMENTO E PRIORITÀ DEL
SISTEMA TERRITORIALE PROVINCIALE DI BOLOGNA PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI
DELLA POLITICA REGIONALE UNITARIA. Il posizionamento intende fornire un’indicazione utile
circa le vocazioni ed i fabbisogni del territorio provinciale.
Successivamente, il documento indica il quadro delle priorità facendo riferimento sia alla
progettualità presente e sviluppata già su altri tavoli di programmazione (ad esempio,
l’Accordo quadro del 2006 tra Regione, Provincia e Comune di Bologna) sia, per la parte da
finanziare con i fondi FAS o altre risorse aggiuntive regionali, alle strategie degli strumenti di
pianificazione presenti sul territorio: i Piani Strutturali Comunali, sia in forma singola sia in
forma associata, l’Intesa tra Provincia e Circondario imolese del 2006, il Patto per la qualità
dello sviluppo del Circondario, gli Accordi-quadro per la Montagna ai sensi della L.R. 2/2004.
Questo quadro di riferimento delinea lo specifico CONTRIBUTO DEL SISTEMA TERRITORIALE
DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ALL’ATTUAZIONE DELLA POLITICA REGIONALE UNITARIA. Si tratta
di una cornice programmatica nell’ambito della quale sono indicati gli ambiti strategici, i
temi condivisi e i filoni di lavoro di futura attuazione ma con la definizione di obiettivi,
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
2
ambiti territoriali e attori. Inoltre, confermando il principio dell’equilibrio territoriale nella
definizione della progettualità, costruisce anche uno spazio per il nuovo Piano Strategico
della Provincia.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
3
1. LA POLITICA REGIONALE UNITARIA
La Regione in questi ultimi mesi ha lavorato ad un forte coordinamento tra le politiche, in
particolare nell’ambito della Politica Regionale Unitaria, così come previsto dal Quadro
Strategico Nazionale per il 2007-2013 (QSN), definendo un quadro strategico di riferimento
in cui fosse trasparente e verificabile il contributo dei diversi strumenti e delle diverse fonti di
finanziamento (comunitarie, nazionali, regionali, locali) al conseguimento degli obiettivi e
delle priorità individuati.
Con l’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
nel giugno 2008 del Documento Unico di Programmazione (DUP) si è compiuto un
passo importante nella costruzione della “regione sistema”.
Il DUP si articola complessivamente in dieci Obiettivi. I primi otto Obiettivi hanno carattere
trasversale e sono incentrati sui temi cardine dello sviluppo regionale:
• Obiettivo 1 – Ricerca e Innovazione: Rafforzare l’orientamento e l’impegno del sistema
regionale verso la ricerca e l’innovazione.
• Obiettivo2 – Capitale Umano: Potenziare l’investimento sul capitale umano attraverso
l’innalzamento delle competenze.
• Obiettivo 3 – Sistema Produttivo: Promuovere la competitività del sistema delle filiere e
dei cluster produttivi.
• Obiettivo 4 – Sostenibilità degli insediamenti: Promuovere una maggiore sostenibilità
energetica ed ambientale del sistema produttivo.
• Obiettivo 5 – Mobilità Sostenibile: Rafforzare le infrastrutture per assicurare la migliore
accessibilità al territorio regionale.
• Obiettivo 6 – Welfare e Qualità della vita: Innovare e qualificare il welfare per migliorare
la qualità della vita delle persone.
• Obiettivo 7 – Ambiente e Risorse Naturali: Valorizzare l’ambiente naturale, ottimizzare
la gestione delle risorse idriche e della costa.
• Obiettivo 8 – Patrimonio Ambientale e Culturale: Valorizzare e promuovere il
patrimonio ambientale e culturale.
Gli ultimi due Obiettivi sono pensati come risposta alla specificità dei diversi sistemi territoriali
e verranno attuati attraverso risorse FAS e del Bilancio Regionale
• Obiettivo 9 – Potenziali Territoriali: Valorizzare i potenziali territoriali, consolidare le aree
ex Obiettivo 2.
I territori dell'Emilia Romagna nelle loro diversità e specificità sono tutti collegati in una
unica trama e costituiscono insieme il vantaggio competitivo dell’intero territorio regionale.
La sfida è quella di valorizzare queste differenze e queste specificità, ricomponendole
strategicamente come un vero sistema territoriale integrato.
Le linee d’intervento prevedono due ambiti territoriali principali:
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
4
�� le aree sub regionali ad alta specificità e potenzialità di rilievo per lo sviluppo
regionale;
�� le aree dell’ex Obiettivo 2 - il Sistema Appennino e il Sistema della Pianura orientale.
• Obiettivo 10 – Città: Promuovere la competitività, la qualità e l’attrattività delle città. La
città è riconosciuta in Europa come uno dei principali motori dello sviluppo e
dell’innovazione e snodo fondamentale delle politiche economiche e sociali. Il ruolo
propulsivo delle città risulta ancora più marcato in Emilia Romagna, dove la crescita si è
storicamente intrecciata con l’evoluzione dei sistemi urbani e la capacità di governo e di
organizzazione delle risorse e dei servizi da parte delle istituzioni locali.
Il Documento Unico di Programmazione manifesta numerosi tratti fortemente distintivi; in
questa sede preme sottolinearne due in modo particolare:
a) il coordinamento tra le politiche settoriali regionali e le proposte dei diversi territori,
mettendo in evidenza ed in valore le correlazioni e le integrazioni tra i fondi disponibili
(FESR, FSE, FAS, risorse regionali e locali);
b) il ricorso alla programmazione negoziata per la definizione di quadri condivisi di priorità,
in grado di coinvolgere in un percorso di concertazione e co-decisione le Province, i
Comuni e le Organizzazioni Economiche e sociali rappresentative e favorire, quindi, la
sintesi tra gli interventi di sistema della Regione e gli interventi per lo sviluppo di ciascun
territorio
SCHEDA INFORMATIVA Il DUP della Regione Emilia-Romagna in sintesi
Il DUP, approvato dalla Assemblea Legislativa con la Delibera 180 del 25 giugno 2008, è stato concepito nell’ambito del Quadro Strategico Nazionale (QSN) assumendone i principi alla base della programmazione degli interventi e delle risorse per il periodo 2007-2013.
La definizione degli obiettivi DUP è avvenuta: - prendendo come riferimento le priorità del Quadro Strategico Nazionale, i contenuti della
Delibera CIPE n. 166 del 2007 in attuazione del QSN e della programmazione del Fondo FAS, le scelte contenute nei Programmi Operativi Competitività (FESR), Occupazione (FSE);
- prendendo come riferimento gli Indirizzi del Piano Territoriale Regionale; - verificando la coerenza con: gli orientamenti del DPEF 2009-2011; - i programmi europei ai sensi dell’obiettivo 3 Cooperazione territoriale; - il Piano di Sviluppo Rurale (FEASR); le leggi e i programmi di finanziamento regionali - interrelati con la strategia quali il Programma per la Ricerca e il Trasferimento
Tecnologico, il Piano Telematico, il Piano di Azione Ambientale, il Piano Energetico, il Piano regionale integrato dei trasporti, Leggi Regionali quali la n. 30/96, la n. 2/04 così come modificata dalla n. 10/08, la n. 19/98 ecc.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
5
2. IL POSIZIONAMENTO DEL SISTEMA TERRITORIALE PROVINCIALE
Il posizionamento del sistema territoriale della provincia di Bologna è stato predisposto
attraverso l’analisi di alcuni indicatori statistici (aggiornati a dicembre 2008) e l’estrapolazione
dei tratti programmatori salienti degli strumenti di programmazione provinciale e
sovracomunale.
Il quadro che segue consente di rilevare, nell’alveo di ciascun obiettivo del DUP, le
peculiarità, le potenzialità e le eccellenze del territorio sulle quali fare leva per consolidare e
qualificare i percorsi di sviluppo locale.
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Politica Regionale Unitaria 2007-2013
20
3. LE STRATEGIE DI SVILUPPO DEL SISTEMA TERRITORIALE
3.1 La strategia finalizzata all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
La Politica Regionale Unitaria e la strategia operativa del DUP può essere inquadrata e
collocata, in una traiettoria di sviluppo fondata su alcune scelte di carattere generale,
esplicitate, come detto, nei più recenti strumenti di pianificazione territoriale e settoriale e
declinate, in una logica di equilibrio territoriale, tra città capoluogo, pianura, montagna e il
territorio del circondario imolese.
In generale, le strategie avviate a livello provinciale puntano a fare leva sulle tante
eccellenze presenti sul territorio per consolidare e ampliare gli effetti di sviluppo che queste
esercitano, valorizzando la massima integrazione possibile tra le funzioni dell’area
metropolitana di Bologna e il resto della provincia.
Per quanto riguarda, specificatamente, l’area metropolitana bolognese, risultano rilevanti
come ambiti di intervento sia il rafforzamento della vocazione internazionale dell’area
metropolitana bolognese, in un ottica di sistema e di servizio per l’intero territorio regionale,
sia il rafforzamento delle infrastrutture a sostegno della rete dei poli di eccellenza per la
ricerca e l’innovazione per la competitività del sistema produttivo.
La programmazione territoriale a diversa scala territoriale (Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale e Piano Strutturale Comunale di Bologna) promuove la
vocazione internazionale dell’area metropolitana bolognese e della città di Bologna,
attraverso il potenziamento delle grandi polarità (Ospedali, Fiera, Università, Aeroporto,
Stazione Ferroviaria) e la conseguente realizzazione dei progetti di carattere infrastrutturale
(people mover, metrotramvia, sistema ferroviario metropolitano ecc.) che hanno la capacità
di collegare le linee di trasporto “locali” e i grandi nodi di comunicazione, favorendo la
mobilità sostenibile.
In provincia di Bologna sono concentrati numerosi centri di ricerca e di innovazione
tecnologica pubblica e universitaria che rappresentano un patrimonio unico di
conoscenze e di sapere in ambito regionale e nazionale. Su questa base trova fondamento il
progetto di riqualificazione della Manifattura Tabacchi (BAT), che prevede il recupero
dell’immobile (oggi solo parzialmente destinato ad attività di produzione) per ospitare e
concentrare in un unico “polo” i più importanti centri di ricerca e di trasferimento tecnologico
(ENEA, CNR, ASTER, laboratori universitari ecc.). Il sistema produttivo potrà contare anche
su un sistema qualificato di infrastrutture energetiche e ambientali localizzate nelle aree
industriali ecologicamente attrezzate, previste dal PTCP della Provincia di Bologna e,
alcune delle quali, candidabili a beneficiare dei finanziamenti previsti dai fondi FESR.
In relazione alla complessiva dimensione delle aree di pianura, è rilevante segnalare la
predisposizione di Piani Strutturali Comunali in forma associata. Nei Documenti Preliminari
delle Associazioni e Unioni di Comuni per i quali è stata conclusa la Conferenza di
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
21
Pianificazione (Reno Galliera, Terre di Pianura, Valle dell'Idice, Terre d'Acqua e parte di
Cinque Valli, mentre per il Nuovo Circondario Imolese la conferenza è in fase conclusiva) è
possibile riconoscere la sostanziale condivisione a livello provinciale di alcune principali
scelte strategiche, tra cui: lo sviluppo della rete insediativa e produttiva nella sua struttura
policentrica; la stretta coerenza fra le politiche dei servizi pubblici, l’accessibilità con la rete
del Servizio Ferroviario Metropolitano e le eventuali scelte urbanistiche di espansione
urbana; la riqualificazione urbana, il recupero del patrimonio edilizio storico ed il riuso delle
aree dismesse; lo sviluppo dell’offerta urbana dei centri maggiori, in termini qualità,
completezza e attrattività, attraverso l’estensione della gamma di servizi pubblici e privati.
La felice collocazione geografica dell’Appennino Bolognese, di connessione tra Emilia-
Romagna e Toscana, strategica per gli scambi tra l’Europa, il resto della nostra Penisola e il
Mediterraneo costituisce la naturale vocazione/propensione in coerenza della quale è stata
adottata - a partire dall’Intesa Istituzionale di Programma per la Montagna ai sensi della L.R.
2/04 - una precisa idea forza come base della programmazione dello sviluppo di questa
parte del territorio provinciale. Si tratta dell’equazione posizione geografica + qualità
ambientale + sistema di mobilità + assetto produttivo + servizi = distretto qualità di
montagna.
Di rilevante carattere strategico è stata l’azione sviluppata congiuntamente dalle Comunità
Montane bolognesi in forma associata e con il coordinamento della Provincia di Bologna, su
alcuni temi, in particolare:
• la qualità della montagna bolognese, valorizzando, anche attraverso l’azione
sinergica di APT, le eccellenze e peculiarità turistiche delle diverse vallate;
• l’introduzione e sperimentazione di energie rinnovabili (idroelettrica, eolica,
solare e fotovoltaica, biogas, biomasse, compostaggio). Il tema energetico
costituisce, infatti, un settore di punta per la montagna bolognese che ha nel centro
CISA dell’Appennino, luogo privilegiato per l’applicazione in campo produttivo della
ricerca effettuata sulle energie da fonti rinnovabili.
Coerentemente a questo impegno pregresso si sostiene, come priorità per la
programmazione dei prossimi anni, lo sviluppo di iniziative di trasferimento e produzione del
sapere, soprattutto nei settori della gestione del territorio, della protezione attiva
dell’ambiente, della mobilità sostenibile, dell’agricoltura e dell’innovazione.
In una logica di valorizzazione delle eccellenze e potenzialità territoriali, tratto distintivo ed
elemento di competitività per il sistema territoriale provinciale è l’esperienza del territorio del
circondario imolese, Ente pubblico voluto dai Comuni del territorio che si colloca con una
posizione di “cerniera” tra l’Emilia e la Romagna, non solo da un punto di vista geografico ma
anche da un punto di vista culturale e produttivo. In questa parte della provincia di Bologna si
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
22
sono nel tempo sperimentate soluzioni amministrative sempre più evolute, superando le
diverse articolazioni esistenti e fondendole in un unico livello sovra comunale, con lo scopo
di migliorare la capacità di risposta degli Enti Locali alle esigenze espresse dai cittadini e di
valorizzare al meglio le innovazioni istituzionali proposte dall’Amministrazione Regionale.
Il Circondario è anche il luogo dove si sono sperimentate importanti operazioni di
riqualificazione urbana (ad esempio del comparto dell’Osservanza) e di valorizzazione delle
risorse ambientali e naturali (in particolare nella Valle del Sillaro). Entrambe le esperienze
sono state oggetto di un apposito programma d’Area.
Inoltre, Imola ha da poco messo in funzione una centrale di cogenerazione a turbogas,
dispone di una infrastruttura unica come l'autodromo, ha elaborato un progetto di consegna
merci in ambito urbano che privilegia i mezzi a basso impatto ambientale.
Nel circondario operano numerose realtà d'impresa specializzate nella produzione di veicoli
elettrici, pannelli fotovoltaici e nella microcogenerazione.
La città dispone, dunque, di infrastrutture e del know how necessari per poter diventare un
centro di ricerca, sperimentazione e sviluppo di queste tecnologie ed in particolare delle
soluzioni di mobilità sostenibile.
E’ in questo humus che si sviluppa il PSC associato e il “NUOVO PATTO PER LA QUALITA’
DELLO SVILUPPO DEL CIRCONDARIO IMOLESE 2009-2013”, documento strategico e
operativo in continuità con le politiche di sviluppo locale avviate dal 2004 e che si basa su un
approfondito e strutturato confronto di carattere partecipativo con gli stakeholders locali.
Il Nuovo Patto individua linee strategiche che vanno dal rafforzamento e valorizzazione del
sistema produttivo allo sviluppo dell’energia rinnovabile, dall’integrazione sociale alla
valorizzazione dell’offerta turistica culturale ed ambientale, dall’agricoltura alle infrastrutture
materiali ed immateriali, all’innovazione della pubblica amministrazione.
Trasversalmente al territorio montano e al circondario imolese, è rilevante la strategia di
promozione del patrimonio culturale e ambientale e di qualificazione dell’offerta
turistica. Si tratta, infatti, di due aree che presentano peculiari risorse di pregio e la cui
rilevanza può rappresentare un potenziale volano per lo sviluppo socio - economico
provinciale. L’azione del sistema turistico provinciale si muove in direzione dello sviluppo di
forme di turismo evoluto indirizzato ad un’azione di attrazione in campo nazionale e
internazionale, incentrate su conoscenza e scoperta dei valori del territorio, favorendo e
stimolando le proficue connessioni con l’agricoltura, l’artigianato e le produzioni che più
hanno bisogno di intessere rapporti internazionali. L’intervento dell’Asse IV FESR e dei Piani
di Valorizzazione e Promozione del Territorio si concentra: nell’area imolese con la
valorizzare della storia e della tradizione motoristica locale e delle risorse ambientali e
paesaggistiche della Valle del Santerno; nel resto dell’Appennino bolognese, con la
valorizzazione dell’area archeologica di Monte Bibele e dell’area dell’alto Reno con l’obiettivo
di ampliare l’offerta del patrimonio culturale.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
23
3.2 Le priorità che concorrono allo sviluppo della strategia promossa dal
sistema territoriale della provincia di Bologna
Le priorità del sistema territoriale sono state tratte dai seguenti programmi ed atti:
- Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale1,
- Intesa fra Regione Emilia - Romagna e Provincia di Bologna - Linee di
Programmazione per il sistema di Istruzione, di Formazione e per il Lavoro. Triennio
2007/20092,
- Atto aggiuntivo all’Intesa generale quadro (Igl) tra Governo e Regione Emilia-
Romagna del 2007,
- Programma Rurale Integrato Provinciale3,
- Piano di gestione della qualità dell'aria della Provincia di Bologna4,
- Piano Operativo degli Insediamenti Commerciali5,
- Piano della Mobilità Provinciale6,
- Piano Provinciale Gestione Rifiuti7,
- Piano di Tutela delle Acque8,
- Programma Turistico di Promozione Locale 9,
- Sistema Turistico Locale della Provincia di Bologna10,
- Programma di Valorizzazione e Promozione dei Territori11,
- Intesa per l’integrazione delle azioni contro la crisi e per salvaguardare l’occupazione e il
sistema produttivo tra Ufficio di Presidenza della Conferenza Metropolitana dei Sindaci,
Camera di Commercio, Associazioni imprenditoriali, Organizzazioni sindacali,
- Accordo tra il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dei Trasporti, la Regione Emilia
Romagna, la Provincia di Bologna, il Comune di Bologna, il Gruppo FS S.p.A. per il
completo sviluppo ed attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano - 19 giugno 2007,
- Piani Strutturali Comunali sia in forma singola sia in forma associata,
- PSC associato del Circondario,
1 Delibera del Consiglio Provinciale n. 19 del 30/03/04
2 Delibera di Giunta Regionale n. 1447/2007 “Approvazione delle Intese fra la Regione Emilia-
Romagna e le Province di Bologna, Parma e Reggio Emilia per la programmazione 2007/2009 del sistema formativo e del lavoro in attuazione della Delibera di G.R. n. 680/2007 e Delibera del Consiglio Provinciale n. 60 del 7/09/07 3 Delibera del Consiglio Provinciale n. 75 del 20/11/2007
4 Delibera del Consiglio Provinciale n. 69 del 09/10/2007
5 Delibera del Consiglio Provinciale n. 41 del 15/07/2008
6 Delibera del Consiglio Provinciale n. 17 del 06/05/2008
7 Delibera del Consiglio Provinciale n. 7 del 10/02/2009
8 Delibera di Giunta Provinciale n. 177 dell’08/04/2008
9 Delibere di Giunta Provinciale n. 33 del 29/01/2008 e n. 26 del 27/01/2009
10 Delibera del Consiglio Provinciale n. 58 del 28/10/2008
11 Delibera di Giunta Provinciale n. 110 dell’11/03/2009
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
24
- Accordo quadro per La Città Metropolitana di Bologna sottoscritto nel 2006 da Regione,
Provincia e Comune di Bologna,
- Intesa Istituzionale di Programma per la Montagna ai sensi della L.R. 2/0412 ,
- Accordo quadro per l’Introduzione e la Sperimentazione di energie rinnovabili nella
Montagna bolognese,
- Accordo quadro per la creazione di un Distretto delle Qualità della Montagna
Bolognese,
- Accordo quadro per il miglioramento dell’accessibilità e dei sistemi di interfaccia delle
stazioni ferroviarie della linea Porrettana e della linea Direttissima e la
sperimentazione di nuovi servizi di trasporto “a domanda” nelle aree di crinale e a
sostegno dell’utenza sociale,
- Accordo quadro per la difesa attiva del territorio della Comunità Montana Cinque Valli
Bolognesi,
- Accordo quadro anno 2005 in attuazione dell’Intesa Istituzionale di programma
dell’Area appenninica della Provincia di Bologna – Asse Viabilità e Difesa del Suolo,
- 1° Accordo quadro per lo sviluppo delle zone mont ane attuativo dell’Intesa
Istituzionale di Programma – Obiettivo “Valorizzazione turistica ed ambientale del
territorio per il Sistema del parco del Fiume Santerno”,
- Accordo quadro in attuazione delle Intese Istituzionali L.R. 2/2004 per la realizzazione
di un Polo di Formazione Professionale nella montagna bolognese,
- Intesa per il concorso del Nuovo Circondario Imolese nelle funzioni di programmazione
e pianificazione della provincia di Bologna e conferimento di funzioni, compiti e attività
e accordo per la regolamentazione dei rapporti relativi alle risorse finanziarie, umane e
strumentali (L.R. 6/2004),
- Nuovo Patto per la Qualità dello Sviluppo del Circondario Imolese 2009-2013,
- altre fonti (tra le quali il Progetto Poly Metrex Plus).
Ne consegue che alcune priorità risultano già condivise tra il sistema territoriale e la
Regione, altre sono indicazioni emerse dal territorio, per le quali è stata verificata da parte
della Provincia la coerenza con gli obiettivi della politica regionale unitaria.
12
Delibera di Giunta Regionale n. 271/2005
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
25
Obiettivo 1 DUP: Ricerca e Innovazione
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione13
Polo per l’innovazione tecnologica
Rafforzare e valorizzare le aree e le strutture dedicate alla ricerca presenti sul territorio
metropolitano, coordinandole al fine di costituire un “polo per l’innovazione tecnologica”.
Riconvertire e riqualificare le aree dismesse per la creazione di un polo tecnologico per la
ricerca.
Potenziamento della funzione fieristica
Accordo territoriale per un aumento della superficie espositiva (50.000 mq.), per una
maggiore sinergia della struttura con le altre funzioni urbane e il sistema della mobilità
urbana e una maggiore integrazione e programmazione unitaria a scala regionale (in
particolare verso le attività della Fiera di Rimini) verso un vero e proprio sistema fieristico
regionale, nell’ambito dell’autonomia statutaria e decisionale delle singole società.
Risorse di eccellenza del territorio
Potenziare nel campo della salute e della medicina, strutture specialistiche (come il
Montecatone Rehabilitation Institute), strutture di ricerca (Istituto Nazionale per lo studio e il
controllo dei tumori e delle malattie ambientali B. Ramazzini) e favorire la presenza di un
vero e proprio piccolo distretto di imprese specializzate nella protesica (Budrio) e ad attività
di riabilitazione. Inoltre, è da ricordare la connessione di queste eccellenze con un settore
economico ad elevata specializzazione, quale quello connesso al termale e la salute di
Porretta, Castel S.Pietro e Valle del Sillaro (Fitness Valley) generante numerose altre attività
private.
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
Realizzazione di un tecnopolo sulle tecnologie per l’automazione, industriale, i nuovi
materiali, nanotecnologie, telecomunicazioni e scienze della vita.
Realizzazione di un polo di formazione nel campo dell’automazione meccanica
13
Fonte: PTCP – “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di competitività economica del territorio”
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
26
Obiettivo 2 DUP: Capitale umano
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione14
Costruzione di un vero e proprio sistema di formazione permanente integrato tra
istruzione superiore, formazione professionale e università, per intervenire sistematicamente
nel raccordo tra scuola e mondo del lavoro e, nell’ambito del mondo del lavoro, per
l’aggiornamento tecnologico e professionale del personale dipendente e dei responsabili di
impresa nonché nella formazione individuale dei singoli cittadini.
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
In attuazione dell’obiettivo 2 del DUP, vengono confermate quali priorità condivise tra
la Regione ed il sistema territoriale provinciale di Bologna le priorità e le azioni già
contenute nell’Intesa per la formazione e il lavoro per il triennio 2007-09 e nel Programma
Rurale Integrato Provinciale (PRIP) – PSR.
In riferimento all’Intesa per la formazione lavoro del triennio 2007-2009 sono identificate
priorità su diversi temi tra cui: formazione continua sui temi chiave dell’innovazione
tecnologica ed organizzativa, supporto alle nuove imprese innovative (formazione per
manager ed imprenditori), favorire l’adattabilità dei lavoratori (in particolare dei più deboli),
prevedere interventi di supporto ai lavoratori over 45, numerose priorità diversificate sul
tema delle misure atte a favorire il reinserimento nel mercato del lavoro ecc..
Sul versante del PRIP di Bologna, per quanto riguarda l’ambito della misura 111 del PSR di
formazione professionale volta agli operatori agricoli, sono stati identificati alcuni temi
prioritari a cui si rimanda. E’ stato deciso altresì di attribuire priorità, nell’ambito della misura
331 “formazione degli operatori economici” destinata ai potenziali beneficiari delle misure
degli assi 3 e 4, anche in questo caso facendo riferimento a temi formativi considerati
preferenziali.
14
Fonte: PTCP – “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di competitività economica del territorio)
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
27
Obiettivo 3 DUP: Promuovere la competitività del sistema delle filiere
e dei cluster produttivi
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione
Dagli strumenti di programmazione emerge una forte attenzione al comparto del
manifatturiero, traino storico del sistema produttivo bolognese. I settori “Science based”, i
settori della meccanica avanzata e della motoristica sono riconfermati in più sedi quali
generatori di alto valore aggiunto e con forti ricadute per l’intera economia regionale, ai quali
si aggiungono le imprese operanti nei settori innovativi.
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
Sostegno a Progetti di ricerca collaborativa delle PMI. Bando POR FESR – Asse 1
Sostegno a progetti di introduzione di ICT nelle PMI e sostegno a progetti per la creazione di
reti tra imprese, per l’innovazione tecnologica e organizzativa nelle PMI. bando POR FESR
– Asse 2
Sostegno a progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali bando POR
FESR – Asse 3
Sostegno a progetti di qualificazione ed innovazione delle imprese di servizi e turismo nel
campo della valorizzazione e qualificazione del patrimonio culturale ed ambientale . Criteri di
priorità contenuti nei bando POR FESR – Asse 4
Parte di queste misure hanno già visto importanti assegnazioni di risorse a favore del
sistema produttivo del territorio provinciale bolognese
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
28
Obiettivo 4 DUP: Sostenibilità degli insediamenti
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione15
Le aree produttive ecologicamente attrezzate
La Provincia di Bologna ha inserito organicamente il tema delle Apea nell’assetto del
territorio definito dal proprio Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp art. 9.1 e
9.3), approvato nel 2004.
Per garantire la piena attuazione delle prescrizioni del PTCP a partire dal 2004 la Provincia
ha sviluppato rilevanti attività finalizzate alla definizione di linee guida, strumento operativo di
supporto all’effettivo raggiungimento della qualifica di “Ecologicamente Attrezzato”. Sono
stati inoltre approvati dalla Giunta provinciale i criteri e il sistema di valutazione per
l’attribuzione della qualifica di Apea ai nuovi ampliamenti delle aree industriali.
Oltre a Ponte Rizzoli (Valle dell’Idice) a cui è stata già attribuita la qualifica e approvato il
piano particolareggiato, gli altri ambiti sovracomunali di sviluppo per i quali sono aperti tavoli
di confronto sono:
��Tavernelle (Terre d’Acqua – Sala Bolognese e Calderara di Reno),
��Cento di Budrio (Terre di Pianura – Budrio),
��S. Carlo Cinque Castelli – Castel Guelfo e Castel S. Pietro),
Inoltre a Camugnano (Alta e Media Valle del Reno) è stata proposta una sperimentazione in
un piccolo insediamento in montagna.
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
La Regione Emilia Romagna, al fine di incentivare e promuovere il raggiungimento delle
caratteristiche di APEA, ha previsto all’interno del proprio Programma Operativo Regionale
2007-2013 misure finalizzate alla qualificazione energetico-ambientale degli insediamenti
industriali.
La programmazione è suddivisa in due periodi, per il primo triennio sono stati riservati 22
milioni di euro su base regionale, circa altrettanti per il secondo. L’assegnazione delle risorse
avverrà attraverso procedure di tipo negoziale fra Regione e Province. Oltre al POR, altre
linee di finanziamento sono legate ad un protocollo sulla qualificazione ambientale degli
insediamenti industriali siglato tra Provincia e Regione (12 mln a livello regionale).
La Provincia di Bologna a dicembre 2008 ha candidato 5 ambiti produttivi distribuiti sul
territorio provinciale:
15
Fonte: Studio provinciale realizzato in ottemperanza all’Accordo tra la Regione Emilia-Romagna e le Province per la realizzazione di aree di insediamento produttivo
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
29
1. Ponte Rizzoli (Ozzano Emilia);
2. S. Carlo (Castel Guelfo);
3. Cento di Budrio (Budrio);
4. Gumiera (Camugnano);
4. Tavernelle (Sala Bolognese e Calderara di Reno).
Alla data della redazione del presente documento le procedure negoziali sono ancora in
corso.
Ulteriore tema di priorità condivisa è riferito alla riduzione dei rifiuti e l’ottimizzazione nella
loro gestione, attraverso il potenziamento del recupero e la prevenzione della produzione di
rifiuti.
A questo fine si rimanda ai contenuti e alle modalità di attuazione della procedura di
selezione sviluppata ai sensi della Dlg 238 /2009 in attuazione del Piano di Azione
Ambientale 2008-2010 che potrà vedere interessato il territorio provinciale di Bologna.
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
30
Obiettivo 5 DUP: Mobilità sostenibile
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione16
Viabilità
Realizzare il completamento della Complanare San Lazzaro Ozzano, la quarta corsia
autostradale Bologna - Imola, la Variante alla Strada Provinciale Galliera, il completamento
della Trasversale di Pianura a Sala, Budrio e Medicina, la Nuova Bazzanese, il nodo
ferrostradale di Casalecchio, il nodo di Rastignano, l’Intermedia di Pianura e il
completamento della LungoSavena e della rete di viabilità indicata nelle priorità del Piano
della Mobilità Provinciale.
Trasporto ferroviario
Realizzare gli impegni per nuove infrastrutture, per nuovo materiale rotabile e per la gestione
del servizio ferroviario contenuti nell’Accordo per la completa realizzazione del Servizio
Ferroviario Metropolitano sottoscritto nel giugno 2007.
Trasporto collettivo in ambito di bacino
Valorizzare il servizio del trasporto collettivo di bacino su gomma (sub-urbano ed
extraurbano), migliorarne l’affidabilità e massimizzarne l’integrazione e l’intermodalità;
Integrare il Servizio Ferroviario Metropolitano con il trasporto suburbano su gomma e con
il trasporto privato (attrezzamento delle stazioni con parcheggi, fermata bus coperta, piste
ciclabili, percorsi di avvicinamento pedonale qualificati, ecc.); favorire la specializzazione
funzionale delle stazioni e fermate; valorizzare le aree limitrofe alle fermate del SFM con
servizi pubblici, attività commerciali, attività private attrattive, residenza.
Logistica e le piattaforme logistiche
Potenziare le relazioni e le sinergie fra le piattaforme logistiche bolognesi (interporto,
aeroporto, CAAB, Centergross) anche in relazione alle strutture portuali e logistiche di
Ravenna; promuovere progetti specifici che favoriscano un recupero di competitività della
ferrovia, almeno per taluni segmenti del trasporto di merci; individuare le potenzialità di
relazione con le infrastrutture che supportano il cabotaggio: porto di Ravenna e porto fluviale
di Ferrara.
Alle priorità che emergono dai documenti programmatici è importante ricordare l’atto
aggiuntivo all’Intesa generale quadro (Igl) tra Governo e Regione Emilia-Romagna, che
prevede come interventi prioritari (in ordine di valore strategico):
16
Fonti: PTCP – “Accessibilità del territorio”, Progetto Poly Metrex Plus, PTCP – “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di competitività economica del territorio”
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
31
• Servizio Ferroviario Metropolitano, realizzazione e potenziamento
• Passante autostradale, insieme al potenziamento della tangenziale e opere
connesse
• Nodo di Casalecchio
• Variante alla ex SS 65 della Futa in corrispondenza di Rastignano.
• Raddoppio della tratta ferroviaria Bologna – Verona, potenziamento dal punto di
vista tecnologico della ferroviaria Bologna – Bari, ultimazione del “Sistema di
Comando e Controllo della circolazione e Apparati Centrali Statici” - Nodo di
Bologna.
• Linea 1 della metropolitana di Bologna (Fiera – Stazione F.S. – Ospedale Maggiore –
Borgo Panigale)
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
La Regione Emilia Romagna attribuisce un rango strategico primario agli interventi collegati
alla mobilità sostenibile, finalizzati all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e al
miglioramento della qualità dei collegamenti pubblici regionali e tra questi e quelli nazionali.
In recepimento delle priorità espresse in diverse sedi istituzionali e programmatorie inoltre,
assume carattere prioritario l’integrazione del Servizio Ferroviario Metropolitano per
favorire gli spostamenti fra la città di Bologna ed il territorio provinciale, oltre che
quelli interni alla città di Bologna.
A tal fine la Regione ha già avviato interventi che riguardano il sistema della mobilità in
provincia di Bologna avvalendosi di finanziamenti derivanti dall’Accordo con il Ministero
Infrastrutture, art. 15 D.Lgs 422/97. Nel dettaglio si tratta di interventi per la realizzazione,
rifacimento, adeguamento o soppressione di passaggi a livello, la manutenzione
straordinaria e adeguamento linea elettrica (area Bazzano – Vignola); il rinnovamento binario
e risanamento della massicciata tra le stazioni di Crespellano e Bazzano; il risanamento
strutture in c.a. del ponte sul torrente Samoggia; la realizzazione nuova stazione di Zola
Predosa; la rettifica tracciato di Zola Predosa; la realizzazione 5 sottopassi e viabilità
alternativa per sostituzione passaggi a livello; altre opere come interramenti, piani di assetto
idrogeologico relativi ad alcuni interventi, acquisto ricambi per elettrotreni, ecc.
Si tratta di interventi per complessivi 11,8 milioni di euro circa;:
Attraverso i fondi FAS regionali, verranno attuati progetti per SCMT/SSC di terra, la
velocizzazione Bologna-Portomaggiore, il proseguimento interramento Bologna-
Portomaggiore, la SSE Mezzolara, l’adeguamento di passaggi a livello con interventi
tecnologici per la linea Casalecchio-Vignola, opere civili per la stazione Bazzano e CTC
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
32
unico per la linea Casalecchio-Vignola. Si tratta di interventi per complessivi 38,5 milioni di
euro circa sempre finalizzati al miglioramento della rete ferroviaria regionale.
Con ulteriori fondi relativi all’accordo con il Ministero Infrastrutture sono previsti interventi per
il sottopasso via Edera e per gli apparati centrali Zola Predosa Vignola. Si tratta di interventi
per complessivi 4,5 milioni di euro.
Si segnala, inoltre, l’acquisto di materiale rotabile per l’intera rete regionale, per un totale di
oltre 216 milioni di euro. L'impiego del materiale rotabile, per sua stessa natura, non è
collocabile puntualmente in uno specifico bacino provinciale. Quello di Bologna potrà sempre
contare su gran parte del nuovo materiale per i servizi che gravano su di esso, in particolare
per quelli ricompresi nel Servizio Ferroviario Metropolitano.
Sempre in relazione al tema della mobilità, in applicazione dell’Accordo Regione Emilia
Romagna, Provincia e Comune di Bologna dell’agosto 2006, verrà data piena attuazione
attraverso i fondi FAS al potenziamento dei sistemi di trasporto collettivo nelle aree urbane,
da favorire con la realizzazione del People Mover17 che collegherà la nuova stazione
ferroviaria centrale all’aeroporto Guglielmo Marconi, effettuando un’unica fermata intermedia
presso Bertalia-Lazzaretto.
17
Cfr. Accordo dell’agosto 2006 tra Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), relativamente ad impegni reciproci volti a favorire la realizzazione dell’opera pubblica denominata “people mover”.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
33
Obiettivo 6 DUP: Welfare e qualità della vita
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione18
Il sistema dei poli ospedalieri
Redistribuire in ambito provinciale l’offerta di servizi di assistenza ospedaliera
potenziandone la qualità in relazione alle richieste assistenziali attuali ed allo sviluppo delle
conoscenze e delle tecnologie. L’Accordo Territoriale, predisposto per l’attuazione del PTCP,
prevede la qualificazione del ruolo del Polo ospedaliero all’interno di un più ampio quadro
strategico di sviluppo sia dei servizi sanitari in Bologna che in relazione agli altri presidi
ospedalieri presenti sul territorio ed il miglioramento dell’accessibilità al Policlinico con mezzi
pubblici, attraverso misure in grado di soddisfare il fabbisogno di spostamenti sia di carattere
urbano che di scala provinciale.
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
E’ in corso di attuazione l’accordo tra regione Emilia-Romagna e Provincia di Bologna per il
sistema formativo e per il lavoro in base al quale vengono attribuite risorse per il triennio
2007-2009.
18
Fonte: PTCP_ “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di competitività economica del territorio”
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
34
Obiettivo 7 DUP: Ambiente e risorse naturali
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione19
Salvaguardia e valorizzazione della biodiversità: Strutturare il sistema delle aree
protette. Conservare la residua biodiversità presente e puntare alla realizzazione di un
sistema di reti ecologiche (di livello locale, provinciale e di importanza nazionale ed europea,
come la Rete Natura 2000).
Assetto idrogeologico: individuare e tutelare, in coerenza con le previsioni dei piani di
bacino, gli ambiti territoriali caratterizzati da fenomeni di dissesto idrogeologico e di
pericolosità idraulica.
Individuare misure di lungo termine per conseguire gli obiettivi di qualità dell’aria indicati
dalla legislazione vigente. Le azioni di miglioramento sono indirizzate in particolare al
Trasporto pubblico locale, al trasporto su ferro, al sistema insediativo ed al sistema
produttivo.
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
Dall’attuazione del DUP e del PAR FAS attraverso la declinazione del Piano di Azione
Ambientale della Regione Emilia Romagna si configurano alcuni ambiti prioritari riferiti a:
��miglioramento dell’ambiente nello spazio rurale;
�� gestione e trattamento delle acque negli ambiti urbani (in particolare acque reflue),
sicurezza idraulica, sostegno al deflusso minimo vitale (Piano Provinciale di Tutela
delle acque) e ottimizzazione delle risorse idriche;
�� biodiversità e tutela degli habitat e delle specie.
Si tratta, in riferimento al primo punto, in particolare di rafforzare e promuovere dinamiche
rivolte alla sostenibilità e alla sicurezza del territorio per il miglioramento dell’ambiente nello
spazio rurale.
Per la priorità collegata alla gestione delle acque, in attuazione del PAR FAS 2007-2013 si
configurano possibili interventi prioritari in materia di applicazione della disciplina degli
scarichi delle acque reflue urbane con particolare attenzione ai trattamenti più spinti per
l’abbattimento dei nutrienti e la disinfezione per i depuratori che influenzano corpi idrici con
prelievi potabili, la predisposizione di vasche di prima pioggia, il progressivo riutilizzo delle
acque reflue.
19
Fonti: PTCP – “Qualità ambientale”, Piano di gestione della qualità dell'aria della provincia di Bologna
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
35
Sul tema della risorsa idrica e alla sicurezza idraulica emerge dal territorio provinciale la
proposta di interventi per la realizzazione di invasi nella fascia pedecollinare per il sostegno
del deflusso minimo vitale nell’ambito di quanto previsto dal Piano Provinciale di Tutela delle
Acque, la realizzazione di interventi di ottimizzazione della gestione delle risorse idriche e di
valorizzazione dell’ambiente naturale previsti nel Nuovo Patto per la Qualità dello Sviluppo
del Circondario Imolese 2009 – 2013 e di interventi per la sicurezza idraulica in pianura.
Sul tema della biodiversità gli interventi saranno mirati a rafforzare l’efficienza dei sistemi
naturali strategici per la tutela di habitat e specie, posti all’esterno delle aree naturali protette
esistenti (Parchi e Riserve) anche attraverso la riqualificazione ed il risanamento ambientale,
la creazione di connessioni ecologiche, il miglioramento dei sistemi naturali e più in generale
la corretta fruizione del patrimonio ambientale.
A questo fine si potrà fare riferimento al Piano di Azione Ambientale della Regione Emilia
Romagna ai sensi della Dlg 238/2009 in attuazione del Piano di Azione Ambientale 2008-
2010.
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
36
Obiettivo 8 DUP: Valorizzare e promuovere il patrimonio ambientale e culturale
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione
Programma Rurale Integrato Provinciale
- La misura 313 del PSR “Incentivazione delle attività turistiche” indica come priorità gli
itinerari della Strada dei Vini e dei Sapori Colli d’Imola e Strada dei Vini e dei Sapori
Città, Castelli, Ciliegi.
- Inoltre, vengono indicati come priorità i progetti che: si collocano in sinergia rispetto
alle potenzialità del territorio, mettono in valore l’aspetto commerciale turistico e delle
produzioni agroalimentari e si integrano operativamente con l’associazione che
rappresenta la Strada.
PTCP – “Qualità ambientale”
- Sviluppo del sistema di offerta turistica.
- Potenziare i servizi di accoglienza ed ospitalità negli snodi della mobilità;
- Favorire la creazione un sistema integrato di offerta di servizi di qualità (con
particolare riferimento all’offerta turistica, agrituristica, ricreativa,culturale, didattico-
scientifica, ma anche gastronomica e di produzioni tipiche).
- Recuperare e valorizzare complessi architettonici storici non urbani per funzioni
metropolitane qualificanti o a servizio della fruizione del territorio rurale.
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
Programmi di Promozione e Valorizzazione del Territorio – FESR Asse IV
Il PVPT attraverso un percorso di concertazione con le parti istituzionali, economiche e
sociali, individua quattro aree.
Nel Circondario Imolese, con l’intervento “Imola, cuore della Terra dei Motori” si intende
realizzazione uno spazio museale e documentale all’interno dell’Autodromo di Imola allo
scopo di valorizzare la storia e la tradizione motoristica locale. Il progetto si concretizza
attraverso la realizzazione di un centro documentale\mediateca, di uno spazio museale
permanente, di uno spazio espositivo temporaneo (ad es. per mostre fotografiche) e di
spazi polivalenti.
Nell’area appenninica delle Cinque Valli, si prevede la valorizzazione dell’’area
archeologica di Monte Bibele attraverso la promozione di manifestazioni in grado di
ampliarne la conoscenza e la fruizione, anche in rapporto alle risorse espresse dal
Museo Fantini. L’intervento si pone l’obiettivo di favorire un’ottica di turismo sostenibile, di
creare un centro d’interesse di valore nazionale, di stimolare l’identità culturale e la
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
37
capacità di aggregazione della comunità, di creare sinergie tra il parco, gli enti e la libera
iniziativa privata ed, infine, implementare le attività complementari ed integrative del
reddito agricolo.
Nell’area dell’alto Reno, l’obiettivo dell’intervento “Le Terre Alte della Montagna
Bolognese - Ambiente, Sport, Cultura e Benessere” è quello di ampliare l’offerta del
patrimonio ambientale e culturale in quanto potenziale per lo sviluppo del turismo
sostenibile e creare le condizioni per una migliore fruizione del territorio e per il
superamento dei confini amministrativi comunali nella comunicazione delle opportunità
turistiche dell’Alta Valle del Reno. Nello specifico, la realizzazione del palazzo della
cultura e dello sport “Enzo Biagi” permette, attraverso la sua multifunzionalità, la
realizzazione di manifestazioni sia di carattere sportivo sia culturale.
Nella pianura della Valle del Samoggia, l’intervento “Riqualificazione di Villa Edvige e del
Parco Campagna” fa leva sulla presenza di due poli con potenzialità di forte offerta e di
servizio turistico, ad ampia facilità di accesso: il Parco Giardino Campagna e la Villa
Edvige Garagnani, sede dello IAT intercomunale, situati nel Comune di Zola Predosa. Il
progetto mira a potenziare il ruolo del territorio a servizio di un’offerta turistica di area
vasta, attraverso la valorizzazione e la messa a sistema integrata delle strutture già
esistenti, con una riconversione funzionale delle stesse.
In generale, gli interventi proposti hanno l’obiettivo di contribuire a creare spazi attraenti
per i visitatori ed i turisti, dove investire, lavorare e vivere: i progetti prevedono azioni
finalizzate a riqualificare e promuovere aree e beni pubblici a valenza culturale ed
ambientale destinandoli a luoghi di servizio alla popolazione ed al turista e a favorire la
qualificazione dell’offerta di servizi finalizzati ad innalzare il livello di fruibilità del
patrimonio naturale e culturale.
I progetti prioritari di valorizzazione sono
- “MotorValley: realizzazione spazio museale del circuito di Imola”
- “La Valle del Reno: realizzazione del palazzo della cultura e dello Sport attrattore
culturale dell'intera area”
- “Archeologia a monte Bibele: valorizzazione e accessibilità del parco archeologico”
- “Villa Edvige-Garagnani e Parco campagna: riqualificazione spazi e locali a fini
espositivi e convegnistici - Recupero della rete dei percorsi storici del parco
Campagna”
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
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Obiettivo 9 DUP: Valorizzare i potenziali locali, consolidare le aree ex ob 2
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione
Intesa istituzionale per la montagna ai sensi della LR n. 2/04
- Sicurezza del Territorio, tutela e valorizzazione della qualità ambientale;
- Sicurezza del Territorio, assetto idrogeologico e valorizzazione delle aste fluviali,
Protezione civile, Qualità ambientale e pianificazione urbanistica sostenibile,
Infrastrutture minori e rete sentieristica, Silvicoltura; Sistema dei Parchi;
- Cultura/sistemi scolastici e formativi;
- Sviluppo di iniziative di trasferimento e produzione del sapere, soprattutto nei settori
dell’assetto del territorio, della protezione attiva dell’ambiente, dell’agricoltura e
dell’innovazione;
- Supporto alle associazioni culturali del territorio, Supporto e potenziamento delle
strutture didattiche del sistema scolastico esistente sul territorio, Attività di formazione
professionale, Supporto alla creatività giovanile, Supporto alle attività culturali in
campo storico-archeologico;
- Riqualificazione e sviluppo delle strutture formative;
- Distretto della Qualità di Montagna, Sistema turistico locale dell’Appennino
Bolognese - Marketing territoriale, Agricoltura, sviluppo rurale e valorizzazione dei
prodotti tipici, Risparmio energetico e fonti energetiche rinnovabili, Commercio;
- Servizi al cittadino ed al territorio/sistemi infrastrutturali di collegamento e telematica;
- Gestione unificata di servizi e funzioni comunali, Sviluppo e sostegno delle politiche
socio-sanitarie, Politiche abitative, Mobilità delle persone e delle merci, Servizi alle
imprese, Azioni di sostegno ai centri minori, Sviluppo dei Piani di E-Goverment;
Anche il Programma Rurale Integrato Provinciale – PSR e l’Asse 4 Leader dello stesso
PSR individuano temi catalizzatori strettamente correlati alla valorizzazione e sviluppo
del territorio rurale, a cui si rimanda per il dettaglio specifico di azioni.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
39
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
TEMI DESCRIZIONE AMBITO
TERRITORIALE Sviluppo e valorizzazione del territorio
Patto per la Qualità dello Sviluppo del Circondario imolese
Area del circondario imolese
Mobilità sostenibile e qualificazione delle aree fluviali
Completamento della rete dei percorsi ciclopedonali e della sentieristica, in particolare lungo le aste fluviali
Terre d’Acqua
Terre di Pianura
Valle dell’Idice
Reno-Galliera
Paesaggio e qualità ambientale
Tutela delle aree protette, del paesaggio e delle biodiversità
Reno-Galliera
Paesaggio e qualità ambientale
Progettazione paesaggistica integrata Terre di Pianura
Riqualificazione dei centri e recupero edifici pubblici
Recupero, riqualificazione, riutilizzo di edifici pubblici dismessi da destinare ad utilizzo pubblico
Terre d’Acqua
Terre di Pianura
Riqualificazione e recupero aree produttive
Recupero, rifunzionalizzazione e adeguamento ambientale e tecnologico delle aree produttive
Terre di Pianura
Valorizzazione risorse culturali ed ambientali
Rete museale storico-archeologico-ambientale, percorsi provinciali Archeologici ed Ecomusei
Terre d’Acqua
Terre di Pianura
Mobilità e riqualificazione stazioni SFM
Realizzazione del progetto unitario di riconoscibilità del SFM, anche attraverso la riqualificazione di alcune stazioni SFM come centralità urbane
Territori di pianura
Sviluppo e valorizzazione del territorio
Realizzazione dell’Art e Science Center Casalecchio e Sasso Marconi
Sviluppo e valorizzazione del territorio
Accordi Quadro per la Montagna Appennino
Sviluppo e valorizzazione del territorio
Patto per la Qualità dello Sviluppo del Circondario imolese, relativamente alle aree montane
Valle del Santerno
Sviluppo turistico Riqualificazione di infrastrutture per il turismo invernale
Lizzano in Belvedere
Valorizzazione risorse culturali ed ambientali
Sistema territoriale a rete della Linea Gotica, anche valorizzando l’esperienza della Scuola di Pace di Monte Sole
Appennino
Sviluppo rete telematica e qualificazione servizi ai cittadini e alle imprese
Contrasto al digital divide attraverso la realizzazione dell’ultimo miglio per il collegamento alla Rete lepida di cittadini e imprese
Appennino
Sviluppo e valorizzazione del territorio
Appennino come distretto dell’energia sostenibile
Appennino
Mobilità sostenibile e qualificazione delle aree fluviali
Completamento delle piste ciclabili lungo Reno
Appennino
Mobilità e riqualificazione linee ferroviarie
Qualificazione Linea Porrettana e Linea Direttissima ed integrazione con il trasporto a chiamata
Appennino
Valorizzazione risorse culturali ed ambientali
Valorizzazione integrata del patrimonio ambientale e culturale delle 5 Valli Bolognesi
Appennino
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
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Obiettivo 10 DUP: Promuovere la competitività, la qualità
e l'attrattività della rete delle città
��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione
PTCP – ““Accessibilità del territorio”
- Trasporto collettivo in ambito urbano: Realizzare un sistema di trasporto pubblico ad
elevata capacità in ambito urbano:;
- Realizzare e completare il Servizio Ferroviario Metropolitano,
PTCP – “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di
competitività economica del territorio”
- Valorizzare il Centro Storico di Bologna, quale luogo focale dell’offerta di qualità
urbana, dell’offerta culturale, dell’offerta commerciale, per i residenti dell’intera area
metropolitana, per gli utenti della città e per il turismo;
- Valorizzare gli ulteriori luoghi urbani dotati di centralità e di identità, attraverso
progetti urbani che ne recuperino i connotati storici e ne accrescano la complessità
funzionale e l’attrattività: in primo luogo le aree urbane centrali degli altri comuni
attorno al capoluogo, nonché i nuclei insediativi di impianto storico inglobati nella
prima periferia del capoluogo, quali: Bolognina, Corticella, Borgo Panigale, ecc.;
- Ridisegnare l’intero complesso della stazione di Bologna, dei supporti infrastrutturali
necessari al suo funzionamento, delle sue relazioni sia con l’ambito urbano
circostante che con il territorio più vasto, sfruttando anche le straordinarie occasioni
di riorganizzazione delle aree ad essa connesse, perché essa possa diventare una
porta di accesso qualificata, funzionale ed integrata per la città e il territorio
metropolitano;
- Centralità della riqualificazione urbana e della politica per la casa in affitto.
L’attenzione della pianificazione comunale, prima e piuttosto che all’ulteriore
dilatazione urbana, è rivolta a governare le trasformazioni interne del territorio
urbano. Occorre mantenere quelle caratteristiche di mix funzionale
abitativo/produttivo/commerciale, che è caratteristica indispensabile di un equilibrato
tessuto urbano. Ad ogni operazione di trasformazione, nella misura in cui produce
nuovo valore immobiliare, devono corrispondere significative contropartite a favore
della collettività locale, in termini di manutenzione diffusa degli edifici e di spazi
pubblici, di ammodernamento dell’infrastrutturazione urbana e di rinnovo delle reti
tecnologiche, di miglioramento delle condizioni di benessere ambientale. La
trasformazione urbana deve contribuire inoltre alla messa in campo di una politica
articolata per rispondere alle nuove domande di accesso alla casa;
Politica Regionale Unitaria 2007-2013
42
- Distretto per la produzione culturale. Il territorio bolognese ha le caratteristiche per
diventare un vero e proprio distretto per la produzione culturale. Un’occasione
particolare per Bologna è rappresentata dall’industria nascente del multimediale in
grado di trattenere nella città – e quindi nella sua struttura sociale e culturale - le
intelligenze creative che vi hanno svolto il proprio percorso formativo. Le attività di
produzione multimediale e culturale rappresentano una delle tipologie di attività più
congeniali ad una pianificazione urbanistica attenta alla salvaguardia dei caratteri
funzionali integrati della periferia storica e alla ri-valorizzazione per usi produttivi dei
contenitori dismessi presenti in tali contesti;
- Potenziamento della funzione fieristica;
��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP
- Qualificazione della rete museale: Palazzo D’Accursio, Manifattura delle Arti,
Museo dei Trasporti, Museo Marconi, Museo della Civiltà Contadina di Villa Smeraldi;
- Interventi relativi all’eventuale opportunità a valere sul nuovo piano casa (Bologna e
Imola);
- Realizzazione del progetto unitario di riconoscibilità del SFM, anche attraverso la
riqualificazione di alcune stazioni SFM come centralità urbane;
- Completamento rete piste ciclabili e nuova sentieristica nella collina bolognese
(Bologna e Comuni interessati);
- Interventi previsti dal Patto per la Qualità dello Sviluppo del Circondario imolese
ad Imola, compreso l’intervento per il completamento dell’Osservanza.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
43
3.3 Il riepilogo delle priorità per l’attuazione del DUP
A partire dalla strategia complessiva espressa dal sistema territoriale, si è proceduto dunque
mettendo in risalto e a valore tutti le proposte coerenti con gli obiettivi della Politica
Regionale Unitaria ed, al contempo, in grado di contribuire alla costruzione della regione
sistema.
E’ importante preliminarmente ribadire che la Politica Regionale Unitaria intende agire in
maniera il più possibile incisiva su alcuni temi cardine dello sviluppo regionale, che
spaziano dall’economia della conoscenza all’ambiente, dalla mobilità sostenibile alla
valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, dal sistema produttivo al welfare, ma
anche dare risposte efficaci e coordinate alle specificità che i sistemi territoriali
manifestano, prevedendo la possibilità, con due appositi obiettivi territoriali (il 9 e il 10), di
sviluppare proposte “a misura” di territorio, sia che si tratti di area montana o di un’area
urbana od, ancora, di un’area con potenzialità di rilievo per lo sviluppo regionale.
Nella tabella seguente sono esplicitate le proposte regionali condivise con il sistema
territoriale e le proposte locali ritenute un fattivo contributo alla costruzione della regione-
sistema, in rapporto agli obiettivi del DUP ed ai programmi di finanziamento.
Coerentemente alla strategia operativa del DUP, si tratta di tutte quelle proposte rispondenti
ad una serie di criteri, quali:
- contenuti fortemente correlati con le priorità strategiche regionali,
- capacità di coinvolgimento di una pluralità di soggetti istituzionali (locali e regionali),
- capacità di rimuovere importanti ostacoli alla crescita armonica e sostenibile del territorio,
- dimensione finanziaria di rilievo,
- completamento di interventi realizzati in periodi di programmazione precedenti.
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