Prof. Andrea Pane
a.a. 2020-2021
Università degli Studi di Napoli Federico II
Corso di laurea magistrale in Architettura 5UE
Professore Associato di Restauro
Il corso di Laboratorio di restauro mira a fornire all’allievo le
conoscenze fondamentali, di tipo metodologico e operativo, per
l’elaborazione di un progetto di restauro, a scala architettonica e
urbana.
Dando per acquisite le nozioni di tipo storico e teorico che l’allievo
ha già appreso con l’insegnamento di Teorie e storia del restauro, il
corso intende dunque sviluppare più nello specifico le problematiche
attuali del restauro, a partire dall’estensione del concetto di
patrimonio, agli orientamenti metodologici della disciplina, fino
all’approfondimento delle conoscenze tecnico-operative necessarie
alla redazione di un qualificato progetto di conservazione, fondato
sulla piena consapevolezza della complessità interdisciplinare che
questo tipo di lavoro porta con sé.
Al termine del corso l’allievo architetto avrà dunque acquisito tanto
gli strumenti di comprensione e lettura dell’insieme dei valori
storici, culturali, tecnici e materici che compongono il patrimonio
della nostra memoria, quanto la capacità di definire un intervento
tecnico-operativo per la loro conservazione.
Il corso è articolato in lezioni teoriche accompagnate da proiezioni, sopralluoghi sull’area oggetto di studio ed
esercitazioni finalizzate alla redazione di un progetto di restauro a scala architettonica o urbana.
Il corso è articolato in lezioni teoriche accompagnate da proiezioni, sopralluoghi sull’area oggetto di studio ed
esercitazioni finalizzate alla redazione di un progetto di restauro a scala architettonica o urbana.
Esso sviluppa i seguenti contenuti:
parte I – Principi e metodologia del restauro
evoluzione del concetto di tutela dalla Carta di Venezia agli orientamenti attuali; concetti di minimo intervento, di reversibilità, di
compatibilità e durabilità dei materiali; dimensione urbana della conservazione in Italia tra storia e attualità; principali documenti di
indirizzo per la salvaguardia dei beni culturali; quadro legislativo del patrimonio culturale in Italia, Codice dei Beni Culturali e del
Paesaggio e articolazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
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Il corso è articolato in lezioni teoriche accompagnate da proiezioni, sopralluoghi sull’area oggetto di studio ed
esercitazioni finalizzate alla redazione di un progetto di restauro a scala architettonica o urbana.
Esso sviluppa i seguenti contenuti:
parte I – Principi e metodologia del restauro
evoluzione del concetto di tutela dalla Carta di Venezia agli orientamenti attuali; concetti di minimo intervento, di reversibilità, di
compatibilità e durabilità dei materiali; dimensione urbana della conservazione in Italia tra storia e attualità; principali documenti di
indirizzo per la salvaguardia dei beni culturali; quadro legislativo del patrimonio culturale in Italia, Codice dei Beni Culturali e del
Paesaggio e articolazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
parte II – Progettazione del restauro
metodologia della progettazione del restauro architettonico: ipotesi, progetto, verifica, monitoraggio, manutenzione; ricerca storica,
rilievo e diagnostica per il restauro; sperimentazioni e casi di studio; adeguamento funzionale e normativo; prevenzione e protezione
incendi; restauro e impianti; accessibilità degli edifici e dei siti storici.
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Il corso è articolato in lezioni teoriche accompagnate da proiezioni, sopralluoghi sull’area oggetto di studio ed
esercitazioni finalizzate alla redazione di un progetto di restauro a scala architettonica o urbana.
Esso sviluppa i seguenti contenuti:
parte I – Principi e metodologia del restauro
evoluzione del concetto di tutela dalla Carta di Venezia agli orientamenti attuali; concetti di minimo intervento, di reversibilità, di
compatibilità e durabilità dei materiali; dimensione urbana della conservazione in Italia tra storia e attualità; principali documenti di
indirizzo per la salvaguardia dei beni culturali; quadro legislativo del patrimonio culturale in Italia, Codice dei Beni Culturali e del
Paesaggio e articolazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
parte II – Progettazione del restauro
metodologia della progettazione del restauro architettonico: ipotesi, progetto, verifica, monitoraggio, manutenzione; ricerca storica,
rilievo e diagnostica per il restauro; sperimentazioni e casi di studio; adeguamento funzionale e normativo; prevenzione e protezione
incendi; restauro e impianti; accessibilità degli edifici e dei siti storici.
parte III – Tecniche di conservazione
dissesti statici e quadri fessurativi; elementi di sismica applicata agli edifici in muratura; ruolo del consolidamento strutturale nel
progetto di restauro architettonico; problemi di umidità degli edifici: diagnosi e risanamento; tecniche di conservazione delle superfici:
diagnosi e interventi, commissione NORMAL e norma UNI 11182-2006.
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Il taglio di via Duomo nel denso tessuto
del centro antico di Napoli
(foto da drone M. Facchini, 2019).
via Duomole cortine edilizie di
In continuità con il lavoro svolto nel Laboratorio
di restauro 2019/20, a tutti gli studenti del corso, suddivisi in
gruppi di lavoro di 3/4 persone, è assegnato lo studio di
uno degli edifici prospicienti via Duomo al fine di elaborare
un progetto di restauro che dimostri l’acquisizione di tutte
le conoscenze di ordine metodologico e operativo impartite
durante il corso e la comprensione dell’insieme dei valori
storici, culturali, tecnici e materici che compongono il
nostro patrimonio urbano.
Vista di via Duomo da via Foria nella condizione attuale
(foto M. Velo).
via Duomole cortine edilizie di
Antonio Francesconi, Nuova via del Duomo da Foria alla Marina, pianta generale del progetto, disegno a china acquarellato, firmato da Francesconi con la dicitura «L’autore e Direttore
della via del Duomo» e controfirmato dai vice sindaci della sezione Pendino Errico Guida, Vincenzo Marzano, Giuseppe Barra e Carmine Masucci, Napoli, 5 giugno 1881 (collezione Paolo
Valerio, foto Archivio dell’arte Luciano e Marco Pedicini).
La complessa vicenda che culminerà con la realizzazione di via Duomo (1839-1887) rappresenta, infatti, un significativo
esempio di trasformazione urbana che coinvolge gli edifici preesistenti: il taglio della strada definisce due nuove cortine
edilizie, modificando, così, caratteri e organizzazione spaziale degli edifici e del tessuto urbano preesistente.
via Duomole cortine edilizie di
via Duomole cortine edilizie di
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via Duomole cortine edilizie di
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via Duomole cortine edilizie di
via Duomole cortine edilizie di