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LECH LECHÀ Purìm לך לך פוריםSettimana di arte, cultura e letteratura ebraicaשבוע של אומנות, תרבות וספרות עברית

TRANI, Barletta 2 - 7 marzo 201511 - 16 אדר 5775

Reshìt א Sefarìm ב Yeshivà ג Il canto di Abramo ד ?Chi è rimasto a bottega ה Yom haShabbath ו La notte dell’ebraismo ז

tranese

Regione Puglia

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DIREZIONE ARTISTICA Cosimo Yehudàh Pagliara

Francesco LotoroOttavio Di Grazia

COMMISSIONE SCIENTIFICARav Umberto Piperno Rav Scialom Bahbout

Maskil Valter Di CastroMaskil Gadi Piperno

Maskil Marco Dell’AricciaAndrea Lovato

Daniela PellegrinoGuido Regina

Maria Pia Scaltrito

SEGRETERIA ORGANIZZATIVALuciana Doronzo

UFFICIO STAMPALuciana Doronzo

Enzo Garofalo STAFF DI PRODUZIONE

Daniele BarchettaGianluigi BelsitoSilvia Brighenti Paolo Candido

Mario Raccah CaravellaLorenzo Cinquepalmi

Dov Holzer Danilo Marano

Salvatore NardòMaria Ruth Perrino

Roque PuglieseGrazia Sarah Tiritiello

Antonio Turino

DIREZIONE AMMINISTRATIVAGianni Cuciniello

Regione Puglia

con la collaborazione di

LIBRERIA LA PENNA BLUBarletta A.C.L.I., Trani Antica Casa Vinicola

con il Patrocinio di

Unione Comunità Ebraiche Italiane

Comunità ebraica di Napoli

Fondazione Istituto di Letteratura Musicale

Concentrazionaria, Barletta

Associazione Musicale Suoni del Sud, Foggia American Chamber

of Commerce in Italy

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Ancora a Sud, verso Trani e la Puglia. Una settimana intera di manifestazioni cul-turali che rieditano tradizioni fondamentali dell’ebraismo spaziando oltre i confi-ni della contemporaneità alla ricerca di radici antiche e di prospettive per il futuro. L’intenso titolo di questo festival (Lech Lechà ossia Va’ verso te stesso) richiama simbolicamente la dimensione dell’interiorità, i valori del dialogo spirituale, le ragioni più profonde della relazione con sé stessi e con l’alterità. Dono, quest’ulti-mo, che ha impreziosito per millenni le vicende umane di una minoranza religiosa e culturale, quella ebraica, che si è insediata nel cuore del nostro Paese dissemi-nando di sé e del proprio vitale apporto le popolazioni autoctone. In Puglia, negli ultimi anni, l’ebraismo é tornato a vita nuova: raccolto attorno alla Sinagoga di Trani, sta tracciando nuovi percorsi che arricchiscono la comunità pugliese e la sua storia. 2000 anni fa la Puglia fu terra di approdo e di illuminata stanzialità per gli ebrei fuggiaschi dalla guerra di Palestina, tratti in schiavitù dalle armate romane. 1500 anni dopo la Puglia fu testimone dell’espulsione delle sue comunità ebrai-che ma non le dimenticò. Si mantennero i sepolcri, le vestigia delle sinagoghe, la toponomastica. Gli ebrei scacciati dalla nostra terra non sono mai stati dimenti-cati. Oggi si ricomincia a guardare avanti e comunicare anche attraverso il veicolo della cultura. Per la Puglia, per questa nostra terra, ciò costituisce un segno di gioia e un messaggio di speranza.Silvia Godelli Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia

Decine di eventi e sempre Trani a svolgere la parte del leone della cultura ebrai-ca di Puglia; orgogliosamente presentiamo la settimana del LECH LECHÀ che quest’anno cade in coincidenza con la festa di Purìm durante la quale si svolge-ranno conferenze, presentazioni librarie, concerti, danza, cucina kasher, studio dei testi scritturali e lo Shabbath nell’incantevole scenario di Piazzetta Scolanova dinanzi alla Sinagoga tornata a nuovo splendore dopo recenti lavori di resvtauro. Credo ci siano tutti i presupposti per definire LECH LECHÀ (promosso e sostenuto dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia nonché patrocinato dall’U-nione delle Comunità Ebraiche Italiane) uno dei più importanti eventi dell’ebrai-smo italiano in assoluto. L’impegno per la promozione dell’ebraismo e del dialo-go intermediterraneo promosso dagli ebrei di Puglia è fondamentale nell’Italia ebraica; la Comunità di Napoli, responsabile per la circoscrizione del Meridione, sosterrà con ogni mezzo la rinascita dell’ebraismo nel Mezzogiorno. L’auspicio è che esso si riveli altresì momento ideale per la promozione dei valori dell’intercul-turalità, autentica bandiera dell’ebraismo e delle culture del Mediterraneo.Pier Luigi Campagnano Presidente Comunità ebraica di Napoli

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Il popolo ebraico arrivò nell’I–tal–yà (Terra della rugiada divina) attraverso il più importante varco d’ingresso dell’Oriente in Occidente ossia la Apulia, la terra sen-za porte come ci ricorda la sua radice greca (Apyle); Trani è il capoluogo dell’ebrai-smo di Puglia, ivi insegnava il chacham Isaia ben Mali il Vecchio detto Emanuele, definito da Shlomo Simonsohn il più fecondo autore rabbinico italiano di tutti i tempi, talmudista citato tra i Rishonim, Maestri universali della Legge ebraica se-condi soltanto ai Gaonim babilonesi.Quando si parla di ebraismo, si intende quello che risiede nel coraggio degli ebrei che dopo 500 anni riaprirono la Sinagoga Scolanova di Trani ripristinandone culto e vita ebraica; la rinascita dell’ebraismo pugliese costituisce una inesauribile fon-te di arricchimento della cultura mediterranea ed è stata di stimolo alla rinascita dell’ebraismo in Calabria e Sicilia. I Maestri affermano: “ebreo non è chi vanta la madre ebrea ma chi avrà il nipote ebreo”, paradosso che rende l’idea di come un ebreo trasmetta la propria identità al punto da ipotecarla oggi su quella del figlio di suo figlio. LECH LECHÀ da quest’anno “entra” anche nelle scuole di Trani e Barletta e vuol essere un viaggio verso le proprie radici ebraiche che in Puglia ricrescono dopo secoli di silenzio; un viaggio dello spirito e della mente attraverso i tesori visibili e nascosti non soltanto dell’ebraismo ma delle altre culture sociali e religiose del bacino mediterraneo; un viaggio nello spirito di Abramo che, uscendo da Ur–Ka-sdìm e arrivato in Terra d’Israele continuò il suo viaggio verso il Sud culla della cultura occidentale e rebus irrisolto di coesistenze pacifiche. Oggi, come al mo-mento della nascita (Genesi 25, 26), Giacobbe–Israèl ha nuovamente riafferrato il calcagno del fratello Esaù–Edom, progenitore delle genti italiche secondo la tradizione ebraica. Il Rinascimento ebraico della Puglia è iniziato.La direzione artistica di LECH LECHÀ

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LUNEDÌ 2 • MARZO 2015 • TRANI

SefarimLiceo Statale Classico e Scienze Umane F. De Sanctis alle ore 9:30Thomas Saintourens. Il Maestro. Edizioni Piemmepresenta Francesco Lotoroconduce Danilo MaranoSe tutti questi musicisti fossero sopravvissuti, la cultura umana e il mondo musicale del XX secolo si sarebbero sviluppati diversamente. La musica è fatta d’aria, oltrepassa il filo spinato e confluisce nel libro Il Maestro di Thomas Saintourens tramite storie di uomini e ricercatori di opere perdute.

LUNEDÌ 2 • MARZO 2015 • BARLETTA

ReshitSala Comunità S. Antonio alle ore 17:00I love Israel. Sentimenti dell’ebreo nei riguardi di Eretz Israelrelatore Guido Reginamodera Ottavio Di GraziaIsraele è un’idea prima che uno Stato o una porta d’accesso alle cose dello spirito. Foraggia sentimenti, ispira energie d’amore, scatena odii incontrollabili (da parte di chi Israele non lo conosce) e porta il nome di un patriarca, quel Yaakov che “combattè persino contro Dio”. A parlarne Guido Regina, già Primario di Chirurgia vascolare presso il Policlinico di Bari da anni impegnato nella promozione dei valori e della bellezza intellettuale incarnata nello Stato ebraico.

Sala Comunità S. Antonio alle ore 18:00La kasheruth come profilassi del corpo e della menterelatore Rav Scialom Bahboutmodera Ottavio Di Graziala lezione è dedicata alla memoria di Concetta Dadamo z.l.Il nutrimento materiale è paritetico a quello spirituale, a esso sono dedicati fiumi di pagine di Torà, Mishnà e Talmud al punto che è nata una disciplina, la kasherut. Non si può mescolare latte (o suoi derivati) e car ne durante lo stesso pasto, sono ammessi solo quadrupedi che han-no l’unghia spaccata e sono ruminanti, l’animale va macellato in modo conforme alla hala-chà. Gli animali marini devono avere scaglie e pinne; questo esclude frutti di mare, molluschi e crostacei. Rav Scialom Bahbout, laureato presso il Collegio Rabbinico Italiano è stato tra i

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fondatori della rinata comunità ebraica di Trani; già Rabbino Capo di Napoli, è attualmente Rabbino Capo di Venezia.

SefarimSala Comunità S. Antonio alle ore 19:00 Serena Di Nepi. Sopravvivere al ghetto. Per una storia sociale della comunità ebraica nella Roma del cinquecento. Viella edi-torepresenta l’Autrice del libro Serena Di Nepiconduce Ottavio Di GraziaC’è qualcosa che lega indissolubilmente il popolo ebraico ai libri. Gli ebrei possiedono il Li-bro per eccellenza: la Torà, non solo Legge scritta da Dio e summa della storia dell’Umanità e dell’Universo ma thesaurus della Scienza e Tecnica che segna i meccanismi dell’intelletto, scaffale di idee e valori utili a esercitare il gusto del progresso e della libertà d’espressione. La Torà ha reso quello ebraico un popolo all’avanguardia nella scoperta di metodi di ricerca del sapere umano. Libri di argomento ebraico saranno presentati dagli Autori con la parte-cipazione di giornalisti e uomini di cultura. Ogni libro sarà acquistabile presso lo Stand di editoria e discografia ebraica a margine della relativa presentazione (a cura della Libreria La Penna Blu, Barletta) con una ricca offerta di opere editoriali, saggistica, letteratura religiosa e sociale, romanzi e pubblicazioni recenti di autori ebrei. Il ghetto di Roma nacque nel 1555 con la bolla Cum nimis absurdum e sconvolse la società ebraica al termine di un periodo difficile iniziato nel 1493 con l’arrivo degli ebrei espulsi dalla Spagna e culminato nel 1553 con il rogo del Talmud in piazza Campo de’ Fiori. La ricerca si dipana tracciando un quadro della società ebraica nel periodo precedente l’inaugurazione del ghetto e nei decenni successivi. Serena Di Nepi ha conseguito il dottorato in Storia moderna presso il Dipartimento di storia moder-na e contemporanea dell’Università di Roma La Sapienza, ha collaborato con Museo Ebraico di Roma, Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano.

Il Canto di AbramoSala Athenaeum alle ore 20:00Józef Koffler e l’avanguardia musicale tra le due GuerreRecital pianistico di musiche di Józef Kofflerpianista Elzbieta SternlichtIl compositore, didatta e musicologo polacco Józef Koffler nacque a Stryj (oggi in Ucraina) il 28.11.1896. Studiò a Vienna con Paul Graener, Guido Adler e Felix Weingartner, dal 1921 al 1924 studiò con Arnold Schönberg. Avanguardia della scuola dodecafonica polacca, insegnò composizione dodecafonica a Lwów. Successivamente all’occupazione tedesca dell’Ucraina fu

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catturato con la moglie e il figlio e trasferito presso il Ghetto polacco di Wieliczka, dopo la liquidazione del Ghetto agli inizi del 1944 fu ucciso dalle Einsatzgruppen presso Krosno (nel sud della Polonia). La pianista Elzbieta Sternlicht ha studiato a Varsavia con Zbigniew Drzewiecki e a Parigi con Vlado Perlemuter, Suzanne Roch, Jacqueline Dussol e Magda Tagliaferro. Trasferitasi a Berlino nel 1977 è docente presso la Universität der Künste. Ha tenuto concerti e masterclass in Europa, USA, America Latina e Asia. Ha registrato l’integrale pianistica di Józef Koffler.

Chi è rimasto a bottega?Ristorante Taverna Portanova dalle ore 21:00 alle ore 23:00Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica

A Trani, dalla cena di lunedì 2 marzo alla cena di sabato 7 marzo a pochi passi dalla Sinago-ga Scolanova presso il Ristorante Taverna Portanova (Piazza Ferdinando Lambert 7) si può mangiare kasher sotto stretta sorveglianza del Rabbinato di Napoli al costo promozionale di € 17,00 (diciassette/00).

MARTEDÌ 3 • MARZO 2015 • BARLETTA

SefarimHall Ristorante Il Brigantino 2 alle ore 9:30a cura del Liceo Artistico N. Garrone Thomas Saintourens. Il Maestro. Edizioni Piemmepresenta Francesco Lotoro, Paolo Candidoconduce Danilo Marano

MARTEDÌ 3 • MARZO 2015 • TRANI

Chi è rimasto a bottega?Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00 e dalle ore 21:00 alle ore 23:00Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica

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YeshivàSinagoga Scolanova alle ore 12:00Lezione del Rabbino Capo di Napoli Rav Umber-to PipernoPreghiera pubblica e privata attraverso gli scritti di Ieshaya’ da Trani detto il Mabit

Il luogo in cui si studia la Torà e la Mishnà è chiamato Beth haMi-drash o Yeshivà. Sotto la guida di Rav Umberto Piperno, Rav Scialom

Bahbout, Maskil Valter Di Castro e Maskil Marco Dell’Ariccia si studia approfonditamente Tefillà, Torà, Talmud, Halachà e soprattutto la festa di Purìm che si svol-gerà durante i giorni di LECH LECHÀ. Una full immersion nei testi che costituiscono l’ossatura dell’ebraismo e che danno la cifra del pensiero storico ebraico che guarda alla Torà scritta e orale come guida universale e unica fonte dei valori fondamentali della civiltà euromediter-ranea. Rav Umberto Piperno ha studiato presso il Collegio Rabbinico Italiano di Roma e presso la Yeshiva University a New York. Già Rabbino Capo di Trieste dal 1996 al 2006 e Rabbino della Sephardic Congregation di Riverdale (New York), è attualmente Rabbino Capo di Napoli.

ReshitSinagoga Scolanova alle ore 17:00INAUGURAZIONE SINAGOGA SCOLANOVA dopo i lavori di restauro“…Abramo andò a Sud e arrivò sino a Hebron”. Il nuovo Mezzogiorno ebraico1. Lezione del Rabbino Capo di Napoli Umberto Piperno Democrazia e Repubblica nel commento di Abravanel redatto

a Monopoli la lezione è dedicata alla memoria di Cesare Colafemmina z.l.2. Interventi Renzo Gattegna presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane Pier Luigi Campagnano presidente Comunità ebraica di Napoli Rav Umberto Piperno Rabbino Capo Comunità Ebraica di Napoli Clara Minerva Prefetto della Provincia di Barletta–Andria–Trani Maria Rita Iaculli Commissario prefettizio Comune di Trani Pasquale Cascella Sindaco Comune di Barletta modera Cosimo Yehudàh Pagliara

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3. Lezione del Rabbino Capo di Venezia Scialom Bahbout Il Rotolo di Ester e l’eclissi di Dio la lezione è dedicata alla memoria di Nicola Avraham Zecchillo z. l.

Quando Abramo lasciò Ur–Kasdìm per Canaan, percorse il nuovo paese e ovunque andasse costruiva un altare e proclamava il nome del Dio unico. È scritto (Genesi 12:9): “Abramo cam-minava e viaggiava verso sud”. Nel Meridione d’Italia, dopo la cacciata del 1541, è venuto a mancare l’ebreo come interlocutore nel dialogo tra fedi e culture; tra gli obiettivi di LECH LECHÀ c’è il ritorno e la diffusione dell’ebraismo in Puglia e non c’è occasione più propizia che annunciarne i suoi valori e il suo messaggio etico nel giorno della inaugurazione della Sinagoga Scolanova dopo i recenti lavori di restauro.

ReshitAuditorium S. Luigi alle ore 19:00Antisemitismo metafisico di Heidegger e autoannientamento di un pensiero filosoficorelatori Francesco Fistetti, Ottavio Di Grazia modera Piero Di Nepi

Martin Heidegger (1889 – 1976) definì la Shoah un’operazione di “autoannientamento degli ebrei”. La sconfitta del Reich si tra-sforma nel fallimento di una presunta missione planetaria del popolo tedesco e nel default della carriera accademica del filosofo interdetto dall’insegnamento nel 1946. Per Heidegger lo sterminio della Judenschaft non sarebbe altro che un Selbstvernichtung del quale il popolo ebraico fu causa primaria. Pensiero inquietante ma bandire il pensiero di Heidegger potrebbe non essere la soluzione e non c’è occasione migliore per riflettere sulla Shoah quale contrastare tale dottrina mediante una impietosa analisi cri-tica. Profondo conoscitore del pensiero heideggeriano, Francesco Fistetti è docente di Storia della filosofia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze filosofiche dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari nonchè membro del Collegio del Dottorato di ricerca in Filosofia presso il medesimo Dipartimento. Ottavio Di Grazia, docente di Filosofia Teoretica presso l’I-stituto Superiore di Scienze Religiose di Castellammare di Stabia–Sorrento è altresì docente di Storia dell’Oriente Cristiano e Storia delle Religioni del Mediterraneo presso l’Università S. Orsola Benincasa di Napoli.

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Il Canto di AbramoAuditorium S. Luigi alle ore 20:30Jozef Koffler e l’avanguardia musicale tra le due GuerreRecital pianistico di musiche di Józef Kofflerpianista Elzbieta Sternlicht

MERCOLEDÌ 4 • MARZO 2015 • TRANI

Reshit Liceo Statale Classico e Scienze Umane F. De Sanctis alle ore 9:30Paul Schreiner e il Campo di concentramento croato di Jaseno-vacintroduce Suzana Glavašrelatore Paul Schreiner conduce Ottavio Di Grazia

Il Campo di concentramento croato di Jasenovac registrò 72.193 vitti-me. Paul Schreiner, ingegnere ceramico di fama mondiale nato a Zaga-bria, perse nonni, madre, sorella e zii a Jasenovac, altri suoi parenti fu-rono deportati presso il Campo di Loborgrad e infine ad Auschwitz. Nel 1951 Schreiner emigrò in Israele, ivi fu assunto presso l’Università di Haifa e fondò il primo Dipartimento di Ricerca Tecnologica di Industria Ceramica. Schreiner è autore del libro Memorie sulla Shoah in Croazia. Le testimonianze dirette di tre sopravvissuti curato da Suzana Glavaš, laureata in Lingua e letteratura italiana e in Letterature comparate presso l’Università di Zagabria.

Chi è rimasto a bottega?Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00 te dalle ore 21:00 alle ore 23:00Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinicasi ricorda che mercoledì 4 marzo gli ebrei osservano il digiuno di Ester dall’alba al tramonto

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Sefarìm Auditorium S. Luigi alle ore 11:00Stefano Jesurum. Israele, nonostante tutto. TEApresenta l’Autore del libro Stefano Jesurumconduce Cosimo Yehudàh Pagliara

Israele, nonostante tutto è Il diario di viaggio di un autore che sente con forza l’affinità sentimentale con Israele e la sua realtà, con problemi e angosce che ne attraversano da sempre l’esistenza fisica e morale. Ciò non gli impedisce di vedere odi, pregiudizi, violenza di certe prese di posizione della politica israeliana. Incontra politici, scrittori, artisti e gente comune: israeliani, palestinesi e arabi. Con tutti si confronta e ascolta, varcando il confine che separa non territori e anime. Stefano Jesurum, tra i fondatori di Repubblica e inviato speciale all’Europeo, scrive sul Corriere della Sera. È autore di saggi quali Essere ebrei in Italia e Primo Levi, è consigliere della Comunità ebraica di Milano e membro del Comitato scientifico del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

YeshivàSinagoga Scolanova alle ore 12:00Lezione del Maskil Valter Di CastroDal Taa’nit alla Simchà, dal digiuno alla gioia. Differenze storiche e halachiche tra il digiuno di Ester e gli altri digiuni

Il digiuno di Ester cade alla vigilia di Purìm, il 13 di Adàr e si osserva in ricordo del digiuno di 3 giorni della regina Ester per la salvezza del suo popolo. Come Purìm, questo digiuno non è indicata dalla Toràh. Il digiuno era praticato dagli ebrei prima di una battaglia e anche Moshè, prima di combattere contro Amalèk, fece digiuno. Il digiunare dispone l’animo al raccoglimento e alla preghiera e pre-dispone la misericordia di Dio verso la sofferenza umana.

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ReshitAuditorium S. Luigi alle ore 16:00 Parigi 9 gennaio 2015 e la geopolitica di un nuovo antisemitismorelatori Guido Vitale, Piero Di Nepi, Cosimo Yehudàh Pagliaramodera Dov Holzer

Probabilmente siamo di fronte a un “nuovo” antisemitismo; non religioso o secolare o ideo-logicizzato nel Mein Kampf o camuffato dietro l’antisionismo ma germogliato nelle banlieue metropolitane, generalmente professato da elementi di provenienza mediorientale o nor-dafricana cittadini a pieno titolo dei rispettivi Paesi europei e che talora si nutre non già di estrema destra neonazista ma di sinistra radicale filopalestinese sbandierando un Islam più volte sconfessato dalla maggior parte della popolazione di fede islamica. Su questo tema si confrontano Guido Vitale (coordinatore dei Dipartimenti Informazione e Cultura dell’U.C.E.I. e direttore del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche), Piero Di Nepi (redattore del mensile ebraico Shalom) e Cosimo Yehuda Pagliara (referente regionale della Comunità ebrai-ca di Napoli, avvocato penalista e cassazionista specializzato in penale dell’impresa e pubblica amministrazione).

SefarìmAuditorium S. Luigi alle ore 17:00 Paul Schreiner. Memorie sulla Shoah in Croazia. Le testimonianze dirette di tre sopravvissuti. Tullio Pironti editoreintroduce la curatrice del libro Suzana Glavašpresenta l’Autore del libro Paul Schreiner conduce Ottavio Di Grazia

ReshitAuditorium S. Luigi alle ore 18:30Giornalismo italiano e Stato di Israele; cronaca, riflessione e pre-giudiziorelatori Stefano Jesurum, Guido Vitale, Oscar Iarussimodera Guido ReginaIsraele è forse l’unico Stato sovrano per il quale l’analisi dei giornali sembra talora pervasa da ansia di giudizio; raramente il giornalista affronta imparzialmente la questione israelo–pale-stinese e non di rado il lettore percepisce l’idea di un giornalismo per il quale cronaca e storia talora coincidono. A discutere l’argomento lo scrittore e giornalista del Corriere della Sera Ste-fano Jesurum, il direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale e Oscar Iarussi (giornalista e critico ci-

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nematografico, direttore delle pagine di Cultura e Spettacoli de La Gazzetta del Mezzogiorno e membro della Commissione per la cinematografia del ministero dei Beni e Attività culturali).

Il Canto di AbramoAuditorium S. Luigi alle ore 20:30La letteratura pianistica dedicata all’adolescenzapianisti Lea Lallo, Amelia Merlino musiche di Robert Schumann e Claude DebussyLe giovani pianiste Lea Lallo e Amelia Merlino eseguono rispettivamente Kinderszenen op.15 (scritta da Robert Schumann nel febbraio del 1838 e ispirate dalle lettere scritte dalla moglie Clara Wieck) e Children’s Corner (scritta da Claude Debussy e dedicata a sua figlia Chouchou).

Yeshivà Sinagoga Scolanova dalle ore 19:00 alle ore 21:30Vigilia di Purìm e Prima Lezione di Purìm tenuta dal Maskil Marco Dell’AricciaCirca 2500 anni fa molti ebrei esuli in Babilonia tornarono in Eretz Israel guidati da Ezra e Nehemia mentre altri scelsero di restare sotto re Assuero il quale, dopo aver ripudiato la sua prima moglie, convocò a corte le più belle ragazze delle 127 province del suo regno; fu scelta Ester, ragazza ebrea cresciuta da suo cugino e tutore Mordechai ma di entrambi il re ignorava che fossero parenti ed ebrei. Un giorno Mordechai seppe che alcuni servi congiuravano per uccidere il re: avvertì Ester e il complotto fu sventato. In segno di gra-titudine il re ricompensò Mordechai ma il visir Hamàn prese in odio sia Mordechai che il popolo ebraico. Tramite stratagemmi Hamàn con-vinse Assuero a firmare un editto in base al quale gli ebrei sarebbero stati sterminati in tutto il regno e tirò a sorte il giorno dell’eccidio: il 13 di Adar. Mordechai seppe del piano di Hamàn e chiese l’aiuto di Ester. Benché la regina non potesse presentarsi al re senza un suo in-vito, ella si recò ugualmente da Assuero e lo invitò per il giorno dopo a un banchetto durante il quale Ester smascherò Hamàn e rivelò la sua congiura contro gli ebrei. Assuero ordinò che Hamàn fosse impiccato con i suoi figli e che tutti gli ebrei fossero liberi; la regina Ester ordinò che gli ebrei festeggiassero quel giorno che fu chiamato Purìm a ricordare il capovolgimento delle sorti di Hamàn e Israele.

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GIOVEDÌ 4 • MARZO 2015 • BARLETTA

Reshit Liceo Artistico N. Garrone alle ore 9:30Paul Schreiner e il Campo di concentramento croato di Jasenovac

GIOVEDÌ 5 • MARZO 2015 • TRANI

Yeshivà Sinagoga Scolanova dalle ore 9:00 alle ore 12:00Tefillà di Purìm e Seconda Lezione di Purìm tenuta dal Maskil Marco Dell’AricciaLa lettura della Meghillà accompagnata dal calpestìo dei piedi ogni volta che viene nominato Hamàn. A Purìm occorre adempiere ai precetto di assistere alla lettura del Rotolo di Ester, alla mishlòach manòt (scambio di porzioni di cibo), alla mattanòt laEvionìm (offerte ai poveri) e alla seudàth Purìm (pasto di Purìm dopo la preghiera pomeridiana). In Israele la festa si prolunga anche al 15 di Adàr e viene chiamata Purìm Shushàn (Purìm di Susa). L’uso è che si gioisca cantando, ballando e bevendo vino fin quasi al punto da confondersi eslamando non: arùr Hamàn (maledetto Hamàn) e barùch Mordechài (benedetto Mordechai) ma addirittura il contrario.

ReshitAuditorium S. Luigi alle ore 12:00 “C’è un popolo sparso e diviso…”. Unità del popolo d’Israele e la lezione storica del Purìmrelatori Piero Di Nepi, Roque Pugliese, Attilio Funaromodera Cosimo Yehudàh Pagliara Purìm ci ricorda che spesso molti ebrei cadono nell’errore di assumere usi e costumi sociali non ebraici. Si assimilano, ossia si mascherano. La storia di Ester, ebrea costretta ad assimilarsi e nascondere la propria identità sin quando quella del suo popolo non fosse stata messa in pe-ricolo, insegna che per gli ebrei nulla può essere scambiato con la propria identità. Oggi nuovi Hamàn incitano le masse a rinnegare la storia più recente, distruggere Israele e cancellarlo dalle carte geografiche ma dall’altra parte non c’è più un popolo “sparso e diviso” come narra il Rotolo di Ester. Ebrei italiani di varia provenienza storico–geografica (i romani Piero Di Nepi e Attilio Funaro, il calabrese Roque Pugliese, il brindisino Cosimo Yehudàh Pagliara nelle vesti di moderatore) raccontano il loro vissuto ebraico fornendoci, al di là di differenze e divergenze,

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l’immagine di un popolo che in secoli di Diaspora non ha mai smarrito la forza della propria identità.

Chi è rimasto a bottega?Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00 e dalle ore 21:00 alle ore 23:00Pranzo di Purìm e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica

Yeshivà Sinagoga Scolanova alle ore 17:00Lezione di Cosimo Yehudàh PagliaraBorè perì ha–gafen. Vino kasher, produzione, lavorazione e de-gustazioneBevanda per eccellenza, il vino è sacro sin da quando è grappolo d’uva. Su di esso si recita di Sabato una particolare benedizione, il kiddush. Il vino kashèr deve essere controllato in ogni sua fase dagli ebrei. Ma kashèr deve essere tutto il cibo ebraico, durante Pesach è kashèr persino il bicarbonato e il gas dell’acqua minerale. Eccessivo snobismo religioso? Nient’affatto. Mangiare e bere tutto ciò che si trova al supermercato è quanto di più facile ci sia ma all’ebreo è stato dato un codice di vita differen-te. La libertà è tale quando è regolata dalle leggi e il cibo non fa eccezione.

ReshitAuditorium S. Luigi alle ore 19:00“Je suis Juif”; l’Europa delle culture religiose dopo i fatti di Parigirelatori Andrea Lovato, Ugo Villanimodera Ottavio di GraziaI recenti sanguinosi attentati di Parigi nei confronti del magazine satirico Charlie Hebdo e del supermercato kasher pongono, in modalità differenti, preoccupanti interrogativi su libertà d’e-spressione e satira ma anche su dichiarati piani di violenta destabilizzazione sociale da parte di esponenti terroristi di presunta ispirazione islamica. A discutere sulla delicata tematica Andrea Lovato (docente di Storia del diritto romano, Istituzioni di Diritto romano ed Epigrafia giuridica presso l’Università Aldo Moro di Bari) e Ugo Villani (docente di Diritto dell’Unione europea nel Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia, comunicazione presso l’Università Aldo Moro di Bari, già docente di Diritto dell’Unione europea nella Facoltà di Giurisprudenza dell’U-niversità di Roma La Sapienza e di Diritto internazionale presso la LUISS Guido Carli di Roma).

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Il Canto di AbramoAuditorium S. Luigi alle ore 20:30Il pianoforte romantico tra ‘800 e ‘900 pianista Francesco Raddato musiche di Caesar Franck, Frederic Chopin, Sergej RachmaninovDal Prelude, Chorale et Fugue di Franck agli Etudes–Tableaux di Rachmaninov, pagine di travol-gente romanticismo pianistico. Al pianoforte Francesco Raddato, diplomatosi con il massimo dei voti, lode e menzione presso il Conservatorio di Musica U. Giordano di Foggia (presso il me-desimo Conservatorio sta attualmente conseguendo la laurea di 2o livello) nonchè premiato in numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali.

VENERDÌ 6 • MARZO 2015 • TRANI

Yeshivà Sinagoga Scolanova dalle ore 8:00 alle ore 10:30 Tefillà di Shachrìth e Talmud Torà tenuti dal Maskil Marco Dell’A-riccia

ReshitAuditorium S. Luigi alle ore 12:00L’ebraismo nella vita quotidianarelatore Cosimo Yehudàh Pagliaramodera Salvatore NardòLa parola ebreo non indica una nazionalità né designa un seguace della religione ebraica. Ebreo è chi nasce da madre ebrea o si converte alla religione ebraica. La parola ebreo compare per la prima volta in Genesi 14:13, dove Abramo viene chiamato Avraham ha–ivrì (Abramo l’ebreo) poiché discendente di Ever (terza generazione dopo Sem) o perché, dopo aver lasciato Ur–Kasdìm in Mesopotamia, andò al di là (me–ever) del fiume Eufrate per stabilirsi in Ca-naan, futura Terra d’Israele. Ogni popolo ha il suo fiume, come il Nilo per gli Egiziani o il Da-nubio per l’Europa orientale; per gli ebrei, attraversare l’Eufrate è un gesto che affida i destini di quella regione alla discendenza di Abramo padre di molte nazioni. Ma la storia ha fatto sì che gli ebrei attraversassero loro malgrado parecchi fiumi, non c’è epoca che non abbia visto gli ebrei cacciati dalla loro terra: da Tiglat Pileser, Nebucadnetsar, Roma, Spagna, dal Terzo Reich, Paesi arabi.

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Chi è rimasto a bottega?Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00 Pranzo kasher sotto sorveglianza rabbinica

Yom haShabbath Piazzetta Scolanova alle ore 16:30Lechà Dodì. Pensieri per prepararsi allo Shabbath e danze ebrai-che a libera partecipazioneÈ scritto in Genesi 2:3 che Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, poiché in esso aveva cessato da tutta la Sua opera che Egli stesso aveva creato per poi elaborarla. L’obbligo dello Shabbath investe anche chi lavora alle dipendenze di un ebreo e i suoi animali, affermazio-ne di uguaglianza e dignità umana che precorre i tempi di conquiste sociali. L’osservanza dello Shabbath è legata alle parole shamor (osserva) e zakhor (ricorda). Shamor impone l’astensione da 39 categorie di me-lakhòt inerenti aspetti creativi e attività sociale. Zakhor stabilisce di santificare lo Shabbath, andare in Sinagoga, cantare le zemiròt (canti) durante i pasti, accendere i lumi sabbatici, ospitare parenti e amici, dedicarsi all’intimità fisica e spirituale con il coniuge, studiare i testi sacri. Lo Shabbath inizia il venerdì (per la donna 18 minuti prima del tramonto con l’accensione di due lumi, per l’uomo qualche minuto prima del tramonto con la recita del salmo 92) e termina il Sabato sera all’uscita delle prime tre stelle visibili a occhio nudo con la Havdalà.

Yom haShabbath Sinagoga Scolanova al tramontoTefillat MinchàKabbalat ShabbathHadlakat Neroth

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Yom haShabbath Ristorante Taverna Portanova dalle ore 21:00 alle ore 23:00Cena di ShabbathÈ obbligatorio prenotarsi al ristorante prima dell’entrata dello Shabbath

SABATO 7 • MARZO 2015 • TRANI

Yom haShabbath Sinagoga Scolanova dalle ore 9:00Tefillàt Shachrìth, Musaf

Yom haShabbath Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00Pranzo di ShabbathÈ obbligatorio prenotarsi al ristorante prima dell’entrata dello Shabbath

Yom haShabbath Sinagoga Scolanova dalle ore 17:00Divrè Torà, Minchà, Seudat shelishit, Arvit, Havdalà

La notte dell’ebraismo tranesequartiere ebraico dalle ore 18:30 alle ore 20:00Fascino della Giudecca. Promenade alla riscoperta delle antiche sinagoghe tranesi a cura di Maria Pia Scaltrito con la partecipazione dell’attore Luigi Di Schiena“In due giorni di viaggio arrivai a Trani; grazie alla comodità del suo porto, Trani è luogo di rac-colta dei pellegrini diretti a Gerusalemme; è una città abitata da circa 200 ebrei con a capo rabbi Eliyyà, rabbi Natan e rabbi Yaaqov”, annotava Benjamin meTudela nel 1165. Extracomunitario ante litteram, il popolo ebraico imparò a proprie spese che il governatore del Paese ospitante

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va rispettato e sostenuto con le tasse. Solo così avrebbe beneficiato della patente di residenza (oggi permesso di soggiorno) e dell’esercizio del mestiere. Nel 1063 furono redatti a Trani gli Statuti Marittimi e 2 dei 3 consoli firmatari erano gli ebrei Simone de Brado e Angelo de Bra-mo. Maria Pia Scaltrito ha studiato ebraismo con Cesare Colafemmina e scrive su La Gazzetta del Mezzogiorno.

La notte dell’ebraismo traneseAuditorium S. Luigi alle ore 20:30Hevenu shalom alechem!Concerto di musica ebraica sefardita e askenazitaOrchestra I Suoni del Sud diretta da Francesco Lotorocantanti Veronica Granatiero, Paolo Candidoreading teatrale Gianluigi BelsitoNel Mediterraneo si incrociano tre grandi culture religiose: ebraica, cristiana e islamica. Popoli divisi da conflitti ideologici ma con un’u-nica discendenza, quella di Abramo. A Trani è rinato l’ebraismo, quello che cammina sui piedi e risiede nel cuore dell’ebreo che ama cantare Hevenu shalom alechem (abbiamo portato la pace in mezzo a voi). L’Orchestra I Suoni del Sud diretta da Francesco Lotoro e i cantanti Pa-olo Candido e Veronica Granatiero si esibiranno in un concerto ricco di strepitosi canti della grande tradizione ebraica d’Oriente e d’Occidente mentre l’attore e regista Gianluigi Belsito affabulerà intorno al pen-siero musicale ebraico descrivendo i brani e coinvolgendo il pubblico.

La notte dell’ebraismo traneseRistorante Taverna Portanova dalle ore 21:00 alle ore 23:30Spaghettata di fine Lech Lechà Menù speciale di Motzae Shabbath a soli euro 10,00 (dieci/00)Una meritata spaghettata (rigorosamente kasher) presso il Ristorante Taverna Portanova concluderà i lavori del LECH LECHÀ.

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Si ringrazia la Casa Vinicola Leuci di Guagnano (Lecce), il prof. Riccardo Losappio, l’avv. An-tonio Di Pinto, le sorelle Maria e Francesca Musti, il Ristorante Taverna Portanova di Trani.

CON IL PATROCINIO E SOSTEGNO DIRegione Puglia

Unione Comunità Ebraiche ItalianeComunità ebraica di Napoli

Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, BarlettaAssociazione Musicale Suoni del Sud, Foggia

American Chamber of Commerce in Italy

CON LA COLLABORAZIONE DILibreria La Penna Blu, Barletta

A.C.L.I., TraniAntica Casa Vinicola Leuci, Guagnano (Le)

INFOFrancesco Lotoro cell. 3402381725

Cosimo Yehudàh Pagliara 330877878 [email protected]

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA E UFFICIO STAMPALuciana Doronzo cell. 3470095976

Enzo Garofalo cell. [email protected]

Lech Lechà Settimana di arte cultura e letteratura ebraica

LOCATIONSTRANI• Comunità ebraica di Trani (sez. Comunità ebraica di Napoli), Sinagoga Scolanova

- Piazzetta Scolanova • Auditorium S. Luigi, Piazza Mazzini• Liceo Statale Classico e Scienze Umane F. De Sanctis, Via Tasselgardo 1 • Ristorante Taverna Portanova (Ristorazione kasher in Trani durante il LECH LE-

CHÀ Purìm), Piazza Ferdinando Lambert 7 tel. 0883508386BARLETTA• Liceo Artistico N. Garrone, Via Cassandro 2• Sala Comunità S. Antonio, Via Madonna degli Angeli 2• Sala Athenaeum, Via Madonna degli Angeli 29• Ristorante Il Bigantino 2, Viale Regina Elena