Protocollo di preparazione del paziente alla chirurgia
urologica
Bozza di lavoro
Marzo 2014
Redatto da
Brachelente Carlo
De Simone Andrea
Indice
Premessa 3
Aspetti metodologici 4
Livelli di prova e forza delle raccomandazioni 5
Digiuno preoperatorio 6
Preparazione intestinale dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico 9
Tricotomia 13
Doccia preoperatoria 15
Sintesi delle raccomandazioni per la chirurgia urologica 16
Procedura di preparazione per gli interventi di endourologia e
chirurgia urologica 17
2
PREMESSA
Nella pratica quotidiana ci sono domande a cui, spesso, si risponde attraverso delle
consuetudini così consolidate da non verificarne periodicamente l’attualità con le
evidenze scientifiche. Tra di esse vi è sicuramente la domanda è necessario lasciare
digiuno il paziente dalla mezzanotte?
La regola “nulla per os dopo la mezzanotte” costituisce uno dei pilastri della
preparazione preoperatoria in pazienti adulti, la razionalità di questo approccio è stata
messa in discussione a metà degli anni novanta (Moon, 1995). I principi di
“fisiologia” ci indicano che i liquidi ingeriti lasciano rapidamente uno stomaco
sano, entro 10-20 minuti ne viene eliminata circa la metà del contenuto gastrico. Si
deve considerare che, in stato di digiuno lo stomaco può produrre fino a 50 ml/h di
succo gastrico e diminuisce il pH del contenuto gastrico, eventi entrambi
pericolosi per un’eventuale ab ingestis (Greenfield et al., 1997)
In assenza di fattori di rischio quali obesità, reflusso gastro-esofageo, disfagia,
alterazioni della motilità gastrointestinale, disturbi delle vie aeree e disordini metabolici
come il diabete mellito, l’assunzione di liquidi fino a 2-3 ore prima dell’intervento
chirurgico non aumenta il rischio di aspirazione e/o rigurgito rispetto al
mantenimento del digiuno dalla sera precedente e può aiutare i pazienti a controllare la
sensazione di sete (Bono e Dutto 2006; Brady, Kinn, Stuart, 2009).
Attraverso questo documento cercheremo di affrontare in modo sistematico gli aspetti
cardine della preparazione del paziente ad un intervento chirurgico: la preparazione
intestinale, il digiuno preoperatorio e la tricotomia. Esso è stato elaborato con l’obiettivo
di produrre delle raccomandazioni fondate sulle recenti evidenze scientifiche per
guidare l’agire infermieristico nella preparazione, appropriata, del paziente
all’intervento chirurgico in elezione, e quindi indichino :
1. Il digiuno preoperatorio: quale è il periodo di digiuno più appropriato per il
paziente sottoposto ad intervento chirurgico?
2. La preparazione intestinale quando è indicata e quale è il metodo più
appropriato?
3. La tricotomia quando è indicata e quale è il metodo più appropriato?
4. La doccia preoperatoria è appropriato eseguirla?
3
Aspetti metodologici
L’approccio metodologico per la valutazione della linea guida è stato il seguente:
1. È stata eseguita una ricerca bibliografica per cercare le migliori evidenze scientifiche attraverso selezionare le raccomandazioni oggetto dell‘elaborato. La ricerca è stata svolta attraverso le banche dati di agenzie sanitarie nazionali e governative, nonché delle principali società scientifiche italiane;
2. Il criterio di inclusione ha previsto di selezionare preferibilmente linee guida elaborate nel contesto italiano che offrano raccomandazioni prodotte con le migliori evidenze scientifiche. Sono state esclusi dalla ricerca tutti i documenti, che non danno evidenza della metodologia su cui sono costruite le raccomandazioni;
3. Il metodo utilizzato è stato quello indicato nel Manuale metodologico, come produrre diffondere e aggiornare linee guida per la salute pubblica, del Ministero della Salute;
4. È stata eseguita una ricerca attraverso la banca dati del Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità http://www.snlg-iss.it/;
5. Sono state selezionate le raccomandazioni per rispondere ai quesiti sopra citati.
4
Livelli di prova
I Prove ottenute da più studi clinici controllati e/o revisioni sistematiche di studi randomizzati
II Prove ottenute da un solo studio randomizzato di disegno adeguato
III Prove ottenute da studi di coorte non randomizzati con controlli concorrenti o storici o loro metanalisi
IV Prove ottenute da studi retrospettivi tipo caso controllo o loro metanalisi
V Prove ottenute da studi di casistica “serie di casi” senza gruppo di controllo
VI Prove basate sull’opinione di esperti, o comitati di esperti come indicato in linee guida o consensus conference
Forza delle Raccomandazioni:
A Indica una particolare raccomandazione sostenuta da prove scientifiche di buona qualità, anche se non necessariamente di tipo I o II
B Si nutrono dubbi sul fatto che quella particolare procedura o intervento debba essere sempre raccomandato ma si ritiene che la sua esecuzione debba essere attentamente considerata
C Esiste una sostanziale incertezza a favore o contro la raccomandazione di eseguire la
procedura od intervento
Bibliografia
Manuale metodologico, come produrre diffondere e aggiornare linee guida per la salute pubblica, Ministero della salute 2011 http://www.snlg-iss.it/cms/files/LG_prevenzione_manuale.pdf; ultimo accesso maggio 2013
5
IL DIGIUNO PREOPERATORIO
Valutazione preoperatoria (Categoria VI A):
Per la valutazione preoperatoria deve essere eseguita l’analisi della documentazione
clinica, l’esame fisico e il colloquio con il paziente; inoltre si deve includere la
valutazione di disturbi di reflusso gastro esofageo, sintomi di disfagia o altri disturbi
della motilità gastrointestinale, potenziali disturbi delle vie aeree e disordini metabolici
(diabete mellito), che possono incrementare il rischio di rigurgito con aspirazione
polmonare. I pazienti devono essere informati del periodo di digiuno preoperatorio e
delle sue ragioni con sufficiente anticipo rispetto all’intervento. La verifica del rispetto
della prescrizione di digiuno deve essere effettuata al momento dell’intervento. Quando
queste raccomandazioni non sono seguite, i professionisti devono valutare il rapporto
rischi-benefici del procedere ugualmente, in relazione alla quantità di liquidi o di solidi
ingeriti
Digiuno preoperatorio da liquidi (Categoria VI A) :
E’ appropriato digiunare dall’assunzione di liquidi per 2 ore o più prima della procedura
operatoria che richieda anestesia generale, regionale o sedazione/analgesia. Tra gli
esempi di liquidi sono inclusi: acqua, succo di frutta senza polpa, tea chiaro e caffè nero.
I liquidi chiari non includono alcool. Il volume dei liquidi ingeriti è meno importante
del tipo di liquido ingerito.
Digiuno preoperatorio da solidi o latte materno (Categoria VI A):
È appropriato il digiuno dall’assunzione di cibi leggeri o latte non umano per 2 (due)
ore o più prima della procedura operatoria in elezione che richieda anestesia generale,
anestesia regionale, o sedazione/analgesia.
6
Griglia di sintesi delle raccomandazioni dei periodi di digiuno
(ASA fasting guideline 2009)
Alimenti o bevande Adolescenti e adulti bambini
Liquidi chiari o trasparenti 2 h 2 - 4 h
Latte materno - 4 h
Latte in formula per neonati 6 h 6 h
Latte vaccino 6 h 4 - 6 h
Pasto leggero 6 h 6 h
Pasto pesante(cibi fritti
grassi e carne)
8 h 8 h
fibre 6-12 -
7
Bibliografia
Assistenza preoperatoria I parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico S.Orsola Malpighi
Assistenza preoperatoria II parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico S.Orsola Malpighi
American Society of Anesthesiologist Task Force on Preoperative Fasting. (1999) Prac-
tice guidelines for preoperative fasting and the use of pharmacologic agents to reduce
the risk of pulmonary aspiration: application to healthy patients undergoing elective
procedures. A report by the American Society of Anesthesiologist Task Force on Preop-
erative Fasting. Anesthesiology, 90(3),896–905.
Brady M, Kinn S, Stuart P. (2009) Preoperative fasting for preventing perioperative
complications in children. Cochrane Database of Systematic Reviews, Issue 3.
Greenfield SM, Webster GJ, Vicary FR. (1997) Drinking before sedation. British medi-
cal journa;314,162.
Royal College of Nursing (2005) Clinical practice guideline Perioperative fasting in
adults and children. http:.rcn.org.uk/data/assets/pdf_filee/009/78678/002800.pdf
La preparazione del paziente all’intervento chirurgico per la prevenzione della ferita
chirurgica, Linea guida – evidenced based, Ospedale Niguarda Ca’Granda 2005
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PREPARAZIONE INTESTINALE DEI PAZIENTI SOTTTOPOSTI AD
INTEVENTO CHIRURGICO
La preparazione intestinale dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico è
RACCOMANDATA (Categoria IV A) nei seguenti casi :
La pulizia intestinale può comunque essere utile nei casi in cui:
vi sia necessità di identificare patologie quali piccoli tumori o sia indicata una
colonscopia intraoperatoria;
si proceda ad interventi che coinvolgono organi pelvici o vasi sanguinei a
decorrenza addominale;
l’intervento o la condizione del paziente possa ostacolare o rendere dolorosa
l’evacuazione post operatoria (immobilità, suture, pazienti stitici, anziani ecc.);
il paziente sia sottoposto ad un intervento di chirurgia addominale alta e toracica
(nel post operatorio può mancare la forza di spinta necessaria per
l’evacuazione);
si preveda nel post operatorio l’uso prolungato di oppioidi che possono
provocare stipsi;
il paziente abbia un’insufficienza respiratoria tale da limitare il consumo di
ossigeno necessario allo sforzo per l’evacuazione.
Alla luce di queste evidenze il dogma che la preparazione intestinale sia sempre
necessaria prima dell’intervento chirurgico deve essere riconsiderato. Tuttavia queste
contributi dalla ricerca da soli non guidano la decisone assistenziale perché devono
essere declinati con le caratteristiche del contesto, con situazioni specifiche di pazienti
La valutazione preoperatoria è sempre RACCOMANDATA (Categoria VI A)
Per la valutazione preoperatoria deve essere eseguita l’analisi della documentazione
clinica, l’esame fisico e il colloquio con il paziente; inoltre si deve includere la
valutazione di disturbi di reflusso gastroesofageo, sintomi di disfagia o altri disturbi
della motilità gastrointestinale
9
Negli interventi addominali che non interessano l’intestino, lo svuotamento dello stesso
pare non essere indicato, così come non è indicata strettamente alcuna preparazione
intestinale per interventi a carico di altri distretti corporei. Tuttavia la preparazione
intestinale (generalmente ma non necessariamente mediante misure rettali), potrebbe
essere raccomandabile laddove si preveda un allettamento prolungato oppure una
difficoltà alla mobilizzazione o anche laddove la canalizzazione nel postoperatorio
possa essere prevedibilmente ritardata o infine laddove un colon disteso possa
condizionare una meccanica respiratoria inadeguata. Tali condizioni sono:
stipsi cronica (specie nelle donne)
età avanzata (alterata funzionalità della muscolatura liscia nell’anziano)
varianti anatomiche (dolicocolon)
terapia assunta cronicamente (es. calcio antagonisti)
co-patologie:
a) disfunzione disautonomica nel soggetto diabetico
b) insufficienza respiratoria moderata-severa
ripercussioni sulla meccanica respiratoria dell’atto chirurgico stupore
diaframmatico dopo chirurgia toracica e addominale alta
prevedibile somministrazione prolungata di oppiacei nel periodo
postoperatori
C – Quando è controindicata
La preparazione intestinale è controindicata in alcune situazioni cliniche:
vomito recidivo o stato occlusivo o ileo meccanico
dolori addominali a genesi non chiara
emorragia del tratto gastro-enterico
stato di male anginoso o angina per sforzi di minima entità
aborto imminente
gravidanza in fase iniziale
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Opzioni disponibili per la preparazione intestinale (tratto da CIO S.Anna di Cuneo)
Metodo Vantaggi Svantaggi considerazioni
Misure rettali:Effetto:meccanico.Enteroclisma/Clistere:750±250 mldi acquaeglicerina 200ml/L
Interventoprogrammabile daparte dello staffsanitario (es.pomeriggio delgiorno precedentel’intervento)
Intervento assistenziale chevede direttamente coinvoltoil personale sanitario• Pulizia solo del colon edell’ampolla• Efficacia in 1-2 h• Possibile incontinenza neglianzianiAccettazione da parte delpaziente non sempre
buona
Prudenza inpazienti cardiopaticiin compenso labile• Probabilmentepreferibile inalcune tipologie dipazienti:• Cardiopatici• Nefropatici• Disionici• Disidratati• Grandi anziani
Catartici perosfarmaci:• sodiofosfato• PEGEffetticollaterali:disidratazioneAssunzione con2-3 L di liquidichiari
Buona efficacia• Pulizia di tuttol’intestino• Minore carico dilavoro per ilpersonale sanitario• Migliore accettazioneda parte del paziente• Parametro di efficaciaben valutabile: fecichiare e liquide• “Se non ci sono segniclinici di malattiagastrointestinale acarico del trattodistale (se cioè lamucosa del colondiscendente e delsigma-retto èintegra), non siassocia adaumentatatraslocazionebatterica (sodioprospettico,randomizzato su 82pazienti)”
Effetto desiderato nontotalmente prevedibileper i seguenti parametri:- Latenza di effetto: nonbreve e correlata all’attivitàperistaltica individuale delpaziente- Entità di effetto• Possibile alterazione delmetabolismo dell’acqua(disidratazione)• Possibile alterazione dell’assetto elettrolitico)• Accettazione dell’assunzionedi liquidi non sempre
buona
Somministrazione lamattina del giornoprecedente l’interventoSe il ricovero avviene ilgiorno precedentel’intervento, dare ilcatartico non appenaesplicate le proceduredi ricovero; in questomodo l’intervallo utileper verificare l'efficaciaè > 12 hPrudenza in pazienti:• cardiopatici incompenso labile• con assettoelettroliticospecie per ilpotassio, nonottimizzato• disidratati• nefropaticiNon prescrivere lapreparazione adomicilio nelle categoriea rischioMisura da condividerecon il MDG nellecategorie a rischio
11
Bibliografia:
Brugnolli A.(2008): Assistenza al paziente nel periodo preoperatorio. Dossier InFad, n.
3 (43).
Guenaga KKFG, Matos D, Wille-Jørgensen P. (2009) Mechanical bowel preparation for
elective colorectal surgery. Cochrane Database of Systematic Reviews, Issue 1.
National Institute for Health and Clinical Excellence. (2008) Surgical site infection. Pre-
vention and treatment of surgical site infection. Practice guidelines. [Online].
www.nice.org.uk [accesso 11 aprile 2010].
Assistenza preoperatoria I parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico S.Orsola Malpighi
Assistenza preoperatoria II parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico S.Orsola Malpighi
Preparazione preoperatoria, documento descrittivo, CIO Azienda Sanitaria Ospedaliera
S.Anna di Cuneo 2004
Preparazione preoperatoria del paziente, IPASVI http://www.ipasvi.it/print/click-
salute/21.htm(ultimo accesso 05/2013)
12
TRICOTOMIA
La ricerca sulla prevenzione delle infezioni delle ferite chirurgiche ha dimostrato che
NON È NECESSARIO ESEGUIRE LATRICOTOMIA PER DIMINUIRE IL
RISCHIO INFETTIVO. Occorre perciò valutare l’opportunità di eseguire la
rimozione dei peli sul sito chirurgico, tenendo presente i problemi connessi
all’accesso alla zona ed alla visibilità: la tricotomia può rendersi necessaria per
diverse ragioni, ma NON DEVE ESSERE CONSIDERATA UNA MISURA
PREVENTIVA DELLE INFEZIONI DELLE FERITE CHIRURGICHE. Il metodo
più comunemente utilizzato, ovvero la rasatura con lametta, ha dimostrato di
provocare una maggior incidenza di infezioni, mentre è stato dimostrato che LA
TRICOTOMIA ESEGUITA CON TAGLIACAPELLI È PIÙ SICURA E
COMPORTA UN MINORRISCHIO D’INFEZIONE delle ferite, a prescindere dal
momento in cui viene eseguita rispetto all’intervento. Anche l’uso di sostanze
depilatorie è più sicuro dell’uso della rasatura, nonostante si possano verificare eventi
avversi dovuti all’insorgenza di irritazioni cutanee e di allergie: per questa ragione,
l’uso del taglia capelli deve essere preferito comunque all’uso delle sostanze
depilatorie
RACCOMANDAZIONI
RASATURA VERSO NON RASATURA - Al fine di diminuire il rischio d’infezione
della ferita chirurgica, laddove possibile, è preferibile procedere alla chirurgia senza
eseguire la tricotomia, piuttosto che utilizzare rasoi a lametta (Categoria IB).
RASATURA VERSO L’USO DEL TAGLIACAPELLI - Qualora sia necessaria, lo
strumento preferibile per eseguire la tricotomia al fine prevenire il rischio infettivo della
ferita chirurgica è il tagliacapelli (Categoria IA).
RASATURA VERSO DEPILAZIONE - In pazienti sottoposti a chirurgia pulita
addominale la depilazione, mediante l’uso di creme o saponi depilatori, è preferibile alla
rasatura con lametta al fine di ridurre il rischio d’infezione della ferita chirurgica
(Categoria IB).
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TEMPISTICA DELLA TRICOTOMIA PREOPERATORIA - Al fine di prevenire
il rischio dell’infezione della ferita chirurgica, la tricotomia eseguita con tagliacapelli
deve essere realizzata entro il più breve tempo possibile dall’intervento chirurgico,
preferibilmente meno di 2 ore prima (Categoria IB).
Bibliografia
Assistenza preoperatoria I parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico S.Orsola Malpighi
Assistenza preoperatoria II parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico
Tricotomia pre operatoria e incidenza di infezioni della ferita chirurgica, Best prace
progetto INfad Vol 7 n2 2003 http://aifa.progettoecce (ultimo accesso 04/2013)
La preparazione del paziente all’intervento chirurgico per la prevenzione della ferita
chirurgica, Linea guida – evidenced based, Ospedale Niguarda Ca’Granda 2005
Preparazione preoperatoria del paziente, IPASVI http://www.ipasvi.it/print/click-
salute/21.htm(ultimo accesso 05/2013)
14
DOCCIA PREOPERATORIA
L’esecuzione di una doccia o di un bagno preoperatorio è utile a diminuire la
colonizzazione microbica della cute, ma non alla riduzione dell’incidenza delle
infezioni della ferita chirurgica. Uno studio con più di 700 pazienti ha evidenziato che
due docce preoperatorie antisettiche con clorexidina riducono la conta delle colonie
batteriche di 9 volte, mentre lo iodio-povidone riduce la conta di 1,3 volte. I prodotti a
base di clorexidina gluconato richiedono diverse applicazioni per ottenere il massimo
effetto antimicrobico tanto da rendere necessarie, di solito, più docce antisettiche.
Raccomandazione
1. Richiedere che i pazienti eseguano la doccia o il bagno preoperatorio utilizzando un
agente antisettico, almeno la notte prima del giorno dell’intervento (Categoria IB).
Bibliografia
Assistenza preoperatoria I parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico S.Orsola Malpighi
Assistenza preoperatoria II parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico
Tricotomia pre operatoria e incidenza di infezioni della ferita chirurgica, Best prace
progetto INfad Vol 7 n2 2003 http://aifa.progettoecce (ultimo accesso 04/2013)
La preparazione del paziente all’intervento chirurgico per la prevenzione della ferita
chirurgica, Linea guida – evidenced based, Ospedale Niguarda Ca’Granda 2005
Preparazione preoperatoria del paziente, IPASVI http://www.ipasvi.it/print/click-
salute/21.htm(ultimo accesso 05/2013)
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SINTESI DELLE RACCOMANDAZIONI PER LA CHIRURGIA UROLOGICA
Tipo di intervento Valutazione
preoperatoria
Preparazione
intestinale
Digiuno
preoperatorio
Tricotomia Doccia
preoperatoria
Agobiopsia
prostatica
raccomandata Con clistere 2
h prima
dell’intervento
Da liquidi 2h
Da solidi 6h
Raccomandata Raccomandata
con antisettico
litotrissia raccomandata Con clistere o
purga
Da liquidi 2h
Da solidi 6h
Non
raccomandata
Raccomandata con antisettico
Nefrecretomia e
chirurgia scrotale
peniena
raccomandata Con clistere o
macrogol
Da liquidi 2h
Da solidi 6h
Raccomandata Raccomandata con antisettico
Resezione trans
uretrale della
prostata,
cistoscopia o TURV
raccomandata Con clistere o
macrogol
Da liquidi 2h
Da solidi 6h
Non
raccomandata
Raccomandata con antisettico
Adenomiomectomia
prostatica, altri
interventi sulla
vescica, cistectomia
con apertura
dell’intestino
raccomandata Con clistere o
macrogol
Da liquidi 2h
Da solidi 6h
Raccomandata Raccomandata con antisettico
Chirurgia Urologica Protesica
Raccomandata Con clistere o
macrogol
Da liquidi 2h
Da solidi 6h
Raccomandata Raccomanda
ta con
antisettico
16
PROTOCOLLO DI PREPARAZIONE PER GLI INTERVENTI DI
ENDOUROLOGIA E CHIRURGIA UROLOGICA
Dall’analisi della letteratura abbiamo estratto le principali raccomandazioni per definire
in modo certo quando è opportuno praticare il digiuno preoperatorio quanto tempo
prima è necessario iniziarlo. Per la prevenzione dell’infezione del sito chirurgico si
sottolinea l’importanza della doccia preoperatoria, e la corretta esecuzione della
tricotomia, tali aspetti a volte sono sottovalutati tra le pieghe di consolidate routine che
si discostano dalle evidenze della letteratura. Nell’elaborato abbiamo raccolto le
raccomandazioni per eseguire in modo appropriato la preparazione intestinale nel
preoperatorio, anche se delle recenti esperienze presenti in letteratura hanno mostrato
che in molti casi può non essere praticata secondo gli schemi tradizionali. Queste
indicazioni presenti in letteratura ci mostrano come sia che praticare una preparazione
preoperatoria più appropriata consente una più rapida riabilitazione del paziente nel
post intervento. Risultati incoraggianti in tal senso emergono da esperienze consolidate
in interventi di chirurgia maggiore dell’intestino (Fast track), che in interventi di
endourologia e chirurgia urologica minore (Boarin 2013). Alla luce di queste evidenze
abbiamo elaborato una tabella riassuntiva con le raccomandazioni per la preparazione
del paziente da sottopprre ad intervento chirurgico Urologico. Proponiamo di attuare
presso il reparto di Urologia la preparazione agli interventi chirurgici osservando le
modalità esposte nella seguente tabella riassuntiva. Nella tabella non è inserita la
raccomandazione inerente la doccia preoperatoria in quanto essa è sempre
raccomandata.
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Patologia Intervento Preparazione
intestinale
tricotomia Dieta
preoperatoria
Ipertrofia
prostatica
benigna
Enucleazione
prostatica con
laser ad Holmio
(Holep)
Resezione trans-uretraledi adenoma prostatico(Turp)Incisione della prostata(TuipP)
1 clistereevacuativo 2 oreprima dellamanovra
Nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Sospettaneoplasiaprostatica
Ago-biopsie prostatichetransrettali
1 clistereevacuativo 8 oreprima dellamanovra
nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Neoplasiavescicale
Resezione trans-uretraledi neoformazionevescicale
(Turv/Turbk)
1 clistereevacuativo 8 oreprima dellamanovra
Nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Sospettaneoplasiavescicale
Cistoscopia con
mapping
1 clistereevacuativo 8 oreprima dellamanovra
Nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Calcolosirenale
Ureterorenoscopia
(Urs)
1 clistereevacuativo 8 oreprima dellamanovra
Nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Sclerosi delcollovescicale
Resezione trans-uretraledel collo vescicale(Turbn
1 clistereevacuativo 8 oreprima dellamanovra
Nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Stenosiuretrale
Uretrotomia
endoscopica
1 clistereevacuativo 8 oreprima dellamanovra
Nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a
18
6 h primadell’intervento
Posizionamentonefrostomia
percutanea
Nessuna Regionepubica +scroto eperineo conCrema E. oclipper
Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Idrocele
Varicocele
Resezione tunica
vaginale
Legatura vene
spermatiche
1 clistereevacuativo 8 oreprima dellamanovra
Regionepubica +scroto eperineo con Crema E.clipp
Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Fimosi circoncisione Nessuna Nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Frenulo breve Frenuloplastica Nessuna Nessuna Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Incontinenza
urinaria
Posizionamento diTot/Tvt-Ams 800Iniezione di
tissucol
Nessuna Regione pubica + perineo con Crema E. o clipper
Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Neoplasia
prostatica
Prostectomia radicale
Con clistere o
macrogol
Regione pubica + perineo con Crema E o clipper
Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
Neoplasia
renale
Nefrectomia Con clistere o
macrogol
Addominale con Crema Epilatoria o clipper
Liquidi chiari fino a 2 hprima, 3+pastina fino a6 h primadell’intervento
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Bibliografia
Assistenza preoperatoria I parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico S.Orsola Malpighi
Assistenza preoperatoria II parte, Centro Studi EBN, Azienda Ospedaliera di Bologna
Policlinico
Boarin M Scampini G et al, Revisione delle Modalità di preparazione dei pazienti
sottoposti a interventi di endourologia, L’infermiere N 4/2013 www.ipasvi.it ultimo
accesso 08/12/2013
Dean A, Fawcett T. (2002). Nurses' use of evidence in pre-operative fasting. Nurs Stand. 17(12):33-7.
Guenaga KKFG, Matos D, Wille-Jørgensen P. (2009) Mechanical bowel preparation for
elective colorectal surgery. Cochrane Database of Systematic Reviews, Issue 1.
La preparazione del paziente all’intervento chirurgico per la prevenzione della ferita
chirurgica, Linea guida – evidenced based, Ospedale Niguarda Ca’Granda 2005
Preparazione preoperatoria del paziente, IPASVI http://www.ipasvi.it/print/click-
salute/21.htm (ultimo accesso 05/2013)
Sugihara T., Yasunaga H., et al Does mechanical bowel preparation improve quality of
laparoscopic nephrectomy? Propensity score-matched analysis in Japanese series.
Urology 2013;81(1):74-9.
Soreide E., Eriksson L. et al, (2005). Pre-operative fasting guidelines: an update. Acta
Anaesthesiol Scand. 49(8):1041-7.
Tricotomia pre operatoria e incidenza di infezioni della ferita chirurgica, Best prace
progetto INfad Vol 7 n2 2003 http://aifa.progettoecce (ultimo accesso 04/2013)
20