Reazione al fuocometodi di prova
Corso di aggiornamento professionisti antincendi
D.M. dellInterno 5 agosto 2011
art.7 comma 8
Arch. Massimo Tarabini
Direttore vice dirigente del Comando VV.F. di Sondrio
5 dicembre 2015
Direttive comunitarie
REQUISITI ESSENZIALI
riferiti alle opere
R E n. 1 Resistenza meccanica estabilit
R E n. 2 Sicurezza in caso dincendio
R E n. 3 Igiene, salute e ambiente R E n. 3 Igiene, salute e ambiente
R E n. 4 Sicurezza duso
R E n. 5 Protezione contro il rumore
R E n. 6 Risparmio energetico e isolamentotermico
I REQUISITI ESSENZIALI SONO APPLICABILI ALLE OPERE
LAPPLICABILIT DEI REQUISITI ESSENZIALI NON RIGUARDA DIRETTAMENTE IL
PRODOTTO, BENS LOPERA CHE LO CONTIENE.
REQUISITO ESSENZIALE N.2 SICUREZZA IN CASO DINCENDIO:
1.GARANTIRE PER UN PERIODO DI TEMPODETERMINATO LA CAPACITA PORTANTEDELLOPERA (REI)
2. LIMITARE LA PRODUZIONE E LA PROPAGAZIONE
DEL FUOCO E DEL FUMO ALLINTERNO DELLOPERA
Direttive comunitarie nel settore antincendio
DEL FUOCO E DEL FUMO ALLINTERNO DELLOPERA
3. LIMITARE LA PROPAGAZIONE DEL FUOCO ALLEOPERE VICINE
4. PERMETTERE AGLI OCCUPANTI DI LASCIARELOPERA OPPURE DI ESSERE SOCCORSI
5.PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA SICUREZZA
DELLE SQUADRE DI SOCCORSO
3
Prevenzione incendi
PREVENZIONE INCENDI
Prevenzione
azioni che intervengono nel
4
Protezione
attiva
Protezione
passiva
azioni che intervengono neldiminuire la probabilit diinnesco
Evento
Ore 18.15 del 13 febbraio 1983,
poco dopo linizio della proiezione di una commediafrancese, un cortocircuito mand a fuoco il cinemaStatuto di Torino: morirono 64 delle 100 personepresenti in sala.
Soffocate dai fumi velenosi prodotti dallacombustione dei materiali sintetici ignifughi !!!;combustione dei materiali sintetici ignifughi !!!;
Incapaci di uscire dalle porte di sicurezza,chiuse a chiave per impedire laccesso dallastrada a spettatori non paganti.
Quella domenica fu il punto di partenza perriscrivere le norme sulla sicurezza nei localipubblici italiani.
5
Reazione al fuoco
Cosa si comprende ?
Importanza di intervenire nelle prima fase
di un incendio
FINALIT
6
6
Ridurre
propagazione
del fuoco e
del fumo
Impedire fronte
fiamma dinvestire
materiali
combustibili
Ridurre velocit
dellincendio
Aumentare tempi
devacuazione
prima del flash-
over
Assicurare agli
occupanti di
lasciare lopera
indenni
REAZIONE AL FUOCO
Definizione ai sensi del D.M. 30/11/1983
Grado di partecipazione di un materialecombustibile al fuoco al quale sottoposto.
In relazione a ci i materiali sono assegnati alle
primo passo dopo levento del febbraio 1983
7
classi 0, 1, 2, 3, 4, 5 con laumentare della loropartecipazione alla combustione.
Quelli di classe 0 (zero) sono non combustibili.
Levoluzione dellincendio
11 22 33 44
8
REAZIONE AL FUOCO
Definizione ai sensi del D.M. 26/06/1984
Grado di partecipazione di un materiale combustibile
al fuoco al quale stato sottoposto
E UNA CARATTERISTICA DEL MATERIALE
UNO STRUMENTO PRESCRITTIVO DI PROTEZIONE
PASSIVA (REI-?) NELLAMBITO DELLA
PREVENZIONE INCENDI
9
SALVAGUARDIA VITA
D.M. 26.06.1984 ** Classificazione direazione al fuoco ed omologazione deimateriali ai fini della prevenzione incendi
** D.M. 03.09.2001 Modifiche ed integrazioni al DM 26.06.1984 concernente laclassificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini dellaprevenzione incendi.
1. Scopo.Stabilire norme, criteri e procedure per la classificazione di
Quadro legislativo nazionale
Stabilire norme, criteri e procedure per la classificazione direazione .. con esclusione dei rischi derivanti dai fumiemessi, in caso d'incendio, dai suddetti materiali.
2.1. Materiale.Il componente (o i componenti variamente associati)
che pu (o possono) partecipare alla combustione inindipendenza della:
propria natura chimica; effettive condizioni di messa in opera per l'utilizzazione.
10
DM 26 giugno 1984
2.3. - Omologazione dei materiali -> autorizzazione allariproduzione del prototipo
2.4. - Certificato di prova. nel quale si certifica la classe di reazione al fuoco del
campione sottoposto ad esame.
2.6. - Marchio di conformit.Indicazione permanente ed indelebile apposta dal
produttore sul materialeproduttore sul materiale
2.7. - Dichiarazione di conformitDichiarazione del produttore con cui attesta la conformit
del materiale al prototipo omologato
3. METODI DI PROVA.
5. Classificazione dei materiali.
I criteri per determinazione classe sulla base dei risultatiottenuti dalle prove effettuate secondo norme UNI
11
6. Impiego dei materiali.
Classe di reazione al fuoco in funzione delladestinazione degli edifici e dell'uso dei materialistessi, prescritta da norme VERTICALI
DM 26 giugno 1984
7. Certificazione.
CSE e i laboratori riconosciuti dal M.I.
12
CSE e i laboratori riconosciuti dal M.I.provvedono allemissione di certificati di prova
8. Procedure per l'omologazione materiali.
Domanda corredata di relativa scheda tecnica.
Classificazione CSE o Laboratori prova
8.2 - Domanda di omologazione.
8.3 - Autorizzazione ministeriale.
DM 26 giugno 1984 - Articolo 8
8.4 - Marchio e dichiarazione di conformit
Ciascun venditore dichiara sotto la propriaresponsabilit civile e penale che il materialevenduto provvisto della dichiarazione,specificando estremi dell'omologazione.
13
Cosa l'omologazione ?
OMOLOGAZIONE (art. 8):
provvedimento, emesso Ministero dellInterno,
di autorizzazione alla riproduzione del
prototipo, prima dellimmissione del prodotto
sul mercato, per la utilizzazione nelle attivit
soggette a prevenzione incendi
DM 26 giugno 1984 - Articolo 8art.8
14
soggette a prevenzione incendi
l'omologazione ha validit 5 anni ed
rinnovabile alla scadenza su domanda del
produttore l'omologazione decade se il
materiale subisce modifiche.
8. Procedure per l'omologazione materiali.
(procedimento ordinario)
Art. 10. - Procedure di classificazione dei
materiali non ai fini dell'omologazione.
DM 26 giugno 1984 - Articolo 10
15
materiali non ai fini dell'omologazione.
Per la classificazione dei materiali ai fini diversi
della omologazione e cio materiali gi in opera,
materiali per usi specifici, materiali per usi limitati
nel tempo, materiali di limitata produzione.
(Procedimento ad hoc)
1. D.M. 26.06.1984 ** Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai finidella prevenzione incendi
2. D.M. 14.01.1985 Attribuzione ad alcunimateriali della classe di reazione al fuoco 0(zero) prevista dallAllegato A1. 1 al D.M. 26giugno 1984. Materiali privi di composti organici =classe 0
Art. 1 (unico articolo)
Quadro legislativo nazionale
Art. 1 (unico articolo)
1) materiali, compatti o espansi a base di ossidimetallici o di composti inorganici ;
2) materiali isolanti a base di fibre minerali (diroccia, di vetro, ceramiche ecc.) privi dilegamenti organici;
3) materiali costituiti da metalli ..
classe di reazione al fuoco 0senza essere sottoposti a prova ISO/DIS 1182.2 16
1. D.M. 26.06.1984 ** Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione deimateriali ai fini della prevenzione incendi
2. D.M. 14.01.1985 Attribuzione ad alcuni materiali della classe di reazione al fuoco0 (zero) prevista dallAllegato A1. 1 al D.M. 26 giugno 1984.
3. 1989 CPD
4. D.M. 06.03.1992 Norme tecniche eprocedurali per la classificazione di reazione alfuoco ed omologazione dei prodotti verniciantiignifughi applicati su materiali legnosi
Quadro legislativo nazionale
Art.2. Utilizzazione I vernicianti ignifughi impiegati in attivitsoggette norme di PI devono essereomologati.
Gli installatori sono tenuti a rilasciare,attestazione di applicazione del prodotto aregola d'arte e nel rispetto delle indicazionicontenute nella dichiarazione del produttore dicui alla norma UNI 9796.
17
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALIDM 6 marzo 1992 - I prodotti vernicianti ignifughi
Prodotti filmogeni atti a migliorare le caratteristiche
di reazione al fuoco del materiale legnoso.
Al supporto cos trattato viene attribuita la
classe del prodotto verniciante
la validit dellefficacia del trattamento viene
limitata a 5 anni !
limiti del campo di applicazione18
Classificazione secondo norma UNI 9796
Nelle attivit soggette alle norme di prevenzione
incendi devono essere utilizzati prodotti
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALIDM 6 marzo 1992 - I prodotti vernicianti ignifughi
vernicianti omologati
Gli installatori devono rilasciare una attestazione
di applicazione del prodotto a regola darte e nel
rispetto delle indicazioni contenute nella
dichiarazione del produttore
Applicabili in ambienti interni prescindendo
dallimpiego (parete, soffitto, ecc.)
Non applicabili su materiali impiallacciati con tranciati
o sfogliati di legno mediante collanti a base di resine
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALIDM 6 marzo 1992 - I prodotti vernicianti ignifughi
o sfogliati di legno mediante collanti a base di resine
termoplastiche
Non applicabili su materiali assemblati a struttura
cellulare o listellare, includenti cavit daria o riempite
con materiale eterogeneo (es. porte tamburate)
Dopo la regolare applicazione il legno assume la classe di
reazione al fuoco del prodotto (0, 1, 2, 3, 4, 5)
06-1984
1989 CPD 89/106/CEE sui prodotti da costruzione
Procedure per la marcatura CE
Nuova classificazione europea
Metodi di prova e di classificazione
Quadro legislativo comunitario CPD
Metodi di prova e di classificazione
OBIETTIVO
1. FACILITARE LA LIBERA CIRCOLAZIONE DEIPRODOTTI NEL MERCATO INTERNO
2. NON RIDURRE I LIVELLI DI SICUREZZAESISTENTI NEGLI STATI MEMBRI
21
CPD
NECESSARIO
Recepire il sistema europeo di classificazione direazione al fuoco dei prodotti da costruzione.
Conformare le opere, in cui vengono installati taliprodotti, al requisito essenziale Sicurezza incaso d'incendio della direttiva 89/106/CE.
Quadro legislativo comunitario
D.M. 10 marzo 2005 -D.M. 15 marzo 2005
DM necessari per potersi adeguare alla direttiva 89/106/CEE (CPD)
D.M. 10 marzo 2005 Introduce il nuovo sistema di prova e la nuova
classificazione recependo i metodi di prova europei.
Prevede anche la possibilit di classificare taluniprodotti senza oneri di prova: in particolare alcuni
D.M. 10 marzo 2005 -D.M. 15 marzo 2005
da CPD
prodotti senza oneri di prova: in particolare alcuniintonaci e alcune lastre in gesso rivestito sonoclassificate A2-s1,d0 oppure B-s1,d0
D.M. 15 marzo 2005 detta i criteri di conversione delle nuove classi:
vecchie classi italiane 0, 1, 2 etc.
nuove euroclassi A1; A2-s1,d0; A2-s1,d1;
B- s1,d0; B-s1,d1; B-s3,d2;
C-s1,d0 etc.23
art.1 : si applica ai materiali da costruzione
NB: E consideratomateriale da costruzione qualsiasi prodotto
fabbricato al fine di essere permanentemente
incorporato inoperedacostruzione
cio
D.M. 10 marzo 2005
per
ipro
dotti
da
cost
ruzi
one
da
lequa
li
pre
scr
itto
ilre
quis
ito
din
cendio
24
cio
la cui rimozione riduce la prestazione delle opere quindi
no mobili imbottiti, no mobili,
no tendaggi, no materiale scenico,
Cla
ssi
di
reazio
ne
al
fuoco
per
imp
ieg
ars
inelle
opere
per
le
della
sic
ure
zza
inca
sod
ince
ndio
Prodotti classificati in base caratteristiche di reazione al fuoco
Vedi tabelle 1, 2 e 3 dellallegato A al DM 10 marzo 2005
TUTTI I PRODOTTI (1)
PAVIMENTI (2)ISOLANTI LINEARI
CAVI ELETTRICI (3)
CLASSE
AGGIUNTIVACLASSE
AGGIUNTIVACLASSE
AGGIUNTIVACLASSE
AGGIUNTIVA
A1 - A1FL
- A1L
- ACA -
A2 PRODUZIONE FUMO (S1,S2,S3)
A2FL
PRODUZIONE
FUMO
A2L
PRODUZIONE
FUMO
B1CA
PRODUZIONE FUMO (S1,S2,S3)
B B B B2
D.M. 10 marzo 2005 -
EN 13501-1 allegato A tabelle 1-2-3
GOCCIOLAMENTO
(d0, d1,d2)
(S1,S2,S3) (S1,S2,S3)
GOCCIOLAMENTO
(d0, d1,d2)
GOCCIOLAMENTO
(d0, d1,d2)
ACIDITA
(a1, a2, a3)
B BFL BL B2CA
C CFL CL CCA
D DFL DL DCA
EGOCCIOLAMEN
TO (d0, d1,d2)
EFL ELGOCCIOLAMEN
TO (d0, d1,d2)
ECA -
F NPD FFLNPD FL
NPD FCANPD
25
DECISIONE 2000/147/CE DECISIONE 2003/632/CE DECISIONE 2006/751/CE
25
FL pavimenti
L prodotti di forma lineare 25
D.M. 10 marzo 2005 -
EN 13501-1 allegato B
Estratto allegato B
D.M. 10 marzo 2005 -
EN 13501-1 allegato C
classe di reazione al fuoco A1 e A1FL senza chesiano sottoposti a prove.
Argilla espansa
Perlite espansa Zinco
Alluminio Vermiculite espansa
Lana di roccia
Vetro multicellulare
Calcestruzzo
Fibrocemento
Ferro
Rame
Alluminio
Piombo
Gesso
Ceramica
Vetro
Cemento
Calce
27
D.M. 10 marzo 2005 -
EN 13501-1 allegato C
Con decisioni della Commissione UE a determinati prodotti viene attribuitaclasse di reazione al fuoco senza che siano sottoposti a prove.
Pannelli
28
D.M. 10 marzo 2005 -
EN 13501-1 allegato C
Con decisioni della Commissione UE a determinati prodotti viene attribuitaclasse di reazione al fuoco senza che siano sottoposti a prove.
Pannelli in cartongesso
COME DEVONO ESSERE MONTATI ?
a) fissati meccanicamente ad una struttura di sostegno EN 14195:b) Direttamente fissati o collegati ad un materiale di supporto compatto enon cavo EN 13963
29
D.M. 10 marzo 2005 -
EN 13501-1 allegato C
Commissione UE a determinati prodotti viene attribuita classe direazione al fuoco senza che siano sottoposti a prove.
Pannelli in laminato
30
D.M. 10 marzo 2005 -
EN 13501-1 allegato C
.. Commissione UE a determinati prodotti viene attribuita classe direazione al fuoco senza che siano sottoposti a prove.
Pannelli di legno da costruzione
31
D.M. 10 marzo 2005 -NUOVE CLASSI EUROPEEEN 13501-1 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione
Classe
Fdevono avere un comportamento nondeterminato o non classificabile in una delleclassi A1, A2, B, C, D, E (NPD)
Classe
Edevono resistere per un breve periodo ad unattacco di piccola fiamma senza sostanzialepropagazione di fiamma (EN ISO 11925)
Classe
Ddevono, oltre che rispondere a quanto richiestoper la classe E, resistere per un tempo pi lungoallattacco di una piccola fiamma senzasostanziale propagazione della fiamma stessa esubire un attacco termico da S.B.I. con rilasciodi calore sufficientemente limitato e ritardato (ENISO 11925 e EN 13823)
32
D.M. 10 marzo 2005 -NUOVE CLASSI EUROPEEEN 13501-1 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione
Classe
C devono rispondere a quanto richiesto per laclasse D, ma con requisiti pi severi; perlattacco termico da S.B.I. devono avere unapropagazione di fiamma laterale pi limitata (ENISO 11925 e EN 13823)
Classe
B
devono rispondere a quanto richiesto per laclasse C, ma con requisiti pi severi (EN ISOB11925 e la EN 13823)
Classe
A2devono rispondere a quanto richiesto per laclasse B relativamente allattacco termico;in condizioni di pieno sviluppo di incendio noncontribuiscono significativamente alla crescitadellincendio ( EN 13823, EN ISO 1182 e EN ISO1716)
Classe
A1non contribuiscono a nessuno stadio dellincendio(EN ISO 1182 e EN ISO1716)
33
EN 13501-1
La normativa europea prende anche inconsiderazione altri due parametri:
D.M. 10 marzo 2005 -
lemissione di fumi s (smoke)
il gocciolamento d (dripping)
34
Classificazione dei fumi
relativa alla quantit ed alla velocit diemissione di un materiale in fase dicombustione ed ordinata su tre classi:
s1 scarsa emissione di fumo
EN 13501-1
D.M. 10 marzo 2005 -
s1 scarsa emissione di fumo
s2 moderata emissione di fumo
s3 forte emissione di fumo
35
35
GOCCIOLAMENTO: tendenza di un materiale a lasciarecadere gocce incandescenti e/o parti distaccate durantee/o dopo lazione della sorgente di calore.
Anche in questo caso vi sono 3 classi di merito:
1. d0 assenza di gocce incendiate entro 600 secondi
EN 13501-1
D.M. 10 marzo 2005 -
secondi
2. d1 poche gocce incendiate e/o particelle incandescenti tra 10 e 600 s
3. d2 molte gocce incendiate e/o particelle incandescenti entro 10 s
0 10s
600 s
d0d1d2
36
37
T
m
tf
Aumento di temperatura
Perdita di massa
Durata dellincendio
Caratteristiche valutate ai fini del metodo di prova
D.M. 10 marzo 2005
allegato A
PCS
FIGRA
THR600sLFS
SMOGRA
TSP600sFs
Potenziale calorifico lordo
Tasso di incremento dellincendio
Rilascio totale di calore
Propagazione laterale del fuoco
Tasso di incremento del fumo
Produzione totale di fumo
Propagazione del fuoco38
fuo
co
de
ipro
do
tti
da
cost
ruzio
ne
dis
cip
lina
ted
asp
eci
fich
ed
isp
osiz
ion
iin
ce
nd
iin
ba
se
al
sist
em
adi
D.M. 15 marzo 2005
Art. 1- Scopo e campo di applicazione1. .. si applica ai materiali da costruzione, .. per i quali
sono richiesti specifici requisiti di reazione al fuoco.2. si considera materiale da costruzione, di seguito
denominato prodotto, qualsiasi prodottofabbricato al fine di essere permanentementeincorporato in opere da costruzione.
Re
qu
isiti
di
rea
zio
ne
al
fuo
co
insta
llati
ina
ttiv
itd
iscip
lina
tete
cn
ich
ed
ip
reve
nzio
ne
ince
nd
icla
ssifi
ca
zio
ne
eu
rop
eo Art. 2- Prodotti incombustibili
1. Laddove per i prodotti sono prescritte caratteristiche diincombustibilit ovvero richiesta la classe 0(zero) di reazione al fuoco, sono utilizzati prodotti diclasse (A1) per impiego a parete e a soffitto, di classe(A1FL) per impiego a pavimento e di classe (A1L) perlisolamento di installazioni tecniche a prevalente sviluppolineare.
39
PRODOTTI DA COSTRUZIONE ESCLUSI I PAVIMENTI PAVIMENTI
A1
A2-s1, d0 A2-s1, d1 A2-s1, d2
A2-s2,d0 A2-s2,d1 A2-s2,d2
A2-s3,d0 A2-s3,d1 A2-s3,d2
B-s1, d0 B-s1, d1 B-s1, d2
B-s2, d0 B-s2, d1 B-s2, d2
A1fl
A2fl-s1 A2fl-s2
Bfl-s1 Bfl-s2
Cfl-s1 Cfl-s2
Dfl-s1 Dfl-s2
E -
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
Introdotti con DM 16/02/2009
B-s2, d0 B-s2, d1 B-s2, d2
B-s3, d0 B-s3, d1 B-s3, d2
C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2
C-s2, d0 C-s2, d1 C-s2, d2
C-s3, d0 C-s3, d1 C-s3, d2
D-s1, d0 D-s1, d1 D-s1, d2
D-s2, d0 D-s2, d1 D-s2, d2
D-s3, d0 D-s3, d1 D-s3, d2
E
E-d2
F
Efl-
Ffl-
40
Alcune classi sono state
eliminate
Tabelle di raffronto Tabelle di raffronto impiego a pareteimpiego a parete
Classe Italiana Euroclasse
classe 0 A1
classe 1 A2 s1d0 B s1d0
A2 s2d0 B s2d0
A2 s3d0 B s1d1
A2 s1d1 B s2d1
A2 s2d1
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
41
A2 s2d1
A2 s3d1
classe 2 A2 s1d2 B s3d0 C s1d0
A2 s2d2 B s3d1 C s2d0
A2 s3d2B s3d2 C s1d1
B s2d2 C s2d1
B s3d2
classe 3 C s3d0 D s1d0
C s3d1 D s2d0
C s3d2 D s1d1
C s2d2 D s2d1
C s3d2
41
TTabelle di raffronto abelle di raffronto impiego a soffitto impiego a soffitto
Classe Italiana Euroclasse
classe 0 A1
classe 1 A2 s1d0 B s1d0
A2 s2d0 B s2d0
A2 s3d0 *A2 s1d1 *
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
A2 s2d1
A2 s3d1
classe 2
*
B s3d0 C s1d0
B s1d1 C s2d0
B s2d1 *B s3d1 *B s3d2
classe 3 C s3d0 D s1d0
C s1d1 D s2d0
C s2d1 _
C s3d1
42
Tabelle di raffronto Tabelle di raffronto impiego a pavimentoimpiego a pavimento
Classe Italiana Euroclasse
classe 0 A1
classe 1 A2 fl s1 B ft s1
A2 fl s2 B fl s2
classe 2 C fl s1
C fl s2
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
C fl s2
classe 3 D fl s1
D fl s2
43
art. 4 prodotti installati lungo le vie di esodo
PARETE SOFFITTO
A2-s1, d0 A2-s1, d1 A2-s1, d2
A2-s2, d0 A2-s2, d1 A2-s2, d2
A2-s3, d0 A2-s3, d1 A2-s3, d2
B-s1, d0 B-s1, d1 B-s1, d2
B-s2, d0 B-s2, d1 B-s2, d2
B-s3, d0 B-s3, d1 B-s3, d2
C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2
A2-s1, d0 A2-s1, d1 A2-s1, d2
A2-s2, d0 A2-s2, d1 A2-s2, d2
A2-s3, d0 A2-s3, d1 A2-s3, d2
B-s1, d0 B-s1, d1 B-s1, d2
B-s2, d0 B-s2, d1 B-s2, d2
B-s3, d0 B-s3, d1 B-s3, d2
C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
equivalenti classe 1
classi non ammesse
44
C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2
C-s2, d0 C-s2, d1 C-s2, d2
C-s3, d0 C-s3, d1 C-s3, d2
D-s1, d0 D-s1, d1 D-s1, d2
D-s2, d0 D-s2, d1 D-s2, d2
D-s3, d0 D-s3, d1 D-s3, d2
E
F
C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2
C-s2, d0 C-s2, d1 C-s2, d2
C-s3, d0 C-s3, d1 C-s3, d2
D-s1, d0 D-s1, d1 D-s1, d2
D-s2, d0 D-s2, d1 D-s2, d2
D-s3, d0 D-s3, d1 D-s3, d2
E
F
art.4-5 PAVIMENTI
Art. 4. lungo le vie di esodo in altri ambienti
A2fl-s1 A2fl-s2
Bfl-s1 Bfl-s2
Cfl-s1 Cfl-s2
Dfl-s1 Dfl-s2
A2fl-s1 A2fl-s2
Bfl-s1 Bfl-s2
Cfl-s1 Cfl-s2
Dfl-s1 Dfl-s2
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
EQUIVALENTI CLASSE 1
EQUIVALENTI CLASSE 2
EQUIVALENTI CLASSE 3
CLASSI NON AMMESSE
Dfl-s1 Dfl-s2
E fl
F fl
Dfl-s1 Dfl-s2
E fl
F fl
45
art.6 prodotti isolanti protetti installati lungo le vie di esodo
PARETE SOFFITTO
A2-s1, d0 A2-s1, d1 A2-s1, d2
A2-s2, d0 A2-s2, d1 A2-s2, d2
A2-s3, d0 A2-s3, d1 A2-s3, d2
B-s1, d0 B-s1, d1 B-s1, d2
B-s2, d0 B-s2, d1 B-s2, d2
B-s3, d0 B-s3, d1 B-s3, d2 C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2
A2-s1, d0 A2-s1, d1 A2-s1, d2 A2-s2, d0 A2-s2, d1 A2-s2, d2
A2-s3, d0 A2-s3, d1 A2-s3, d2
B-s1, d0 B-s1, d1 B-s1, d2 B-s2, d0 B-s2, d1 B-s2, d2
B-s3, d0 B-s3, d1 B-s3, d2 C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2 C-s2, d0 C-s2, d1 C-s2, d2
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
CLASSI AMMESSE CON PROTEZIONE EQUIVALENTE CLASSE 1
CLASSI AMMESSE CON PROTEZIONE EI 30
C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2 C-s2, d0 C-s2, d1 C-s2, d2 C-s3, d0 C-s3, d1 C-s3, d2
D-s1, d0 D-s1, d1 D-s1, d2 D-s2, d0 D-s2, d1 D-s2, d2
D-s3, d0 D-s3, d1 D-s3, d2 E F
C-s2, d0 C-s2, d1 C-s2, d2 C-s3, d0 C-s3, d1 C-s3, d2
D-s1, d0 D-s1, d1 D-s1, d2 D-s2, d0 D-s2, d1 D-s2, d2
D-s3, d0 D-s3, d1 D-s3, d2 E F
46
Art.7 prodotti isolanti installati in altri ambienti
PARETE SOFFITTO
A2-s1, d0 A2-s1, d1 A2-s1, d2
A2-s2, d0 A2-s2, d1 A2-s2, d2
A2-s3, d0 A2-s3, d1 A2-s3, d2
B-s1, d0 B-s1, d1 B-s1, d2
B-s2, d0 B-s2, d1 B-s2, d2
B-s3, d0 B-s3, d1 B-s3, d2
A2-s1, d0 A2-s1, d1 A2-s1, d2
A2-s2, d0 A2-s2, d1 A2-s2, d2
A2-s3, d0 A2-s3, d1 A2-s3, d2
B-s1, d0 B-s1, d1 B-s1, d2
B-s2, d0 B-s2, d1 B-s2, d2
B-s3, d0 B-s3, d1 B-s3, d2
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
EQUIVALENTI CLASSE 1 EQUIVALENTI CLASSE 2
EQUIVALENTI CLASSE 3 CLASSI NON AMMESSE
C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2
C-s2, d0 C-s2, d1 C-s2, d2
C-s3, d0 C-s3, d1 C-s3, d2
D-s1, d0 D-s1, d1 D-s1, d2
D-s2, d0 D-s2, d1 D-s2, d2
D-s3, d0 D-s3, d1 D-s3, d2
E
F
B-s3, d0 B-s3, d1 B-s3, d2
C-s1, d0 C-s1, d1 C-s1, d2
C-s2, d0 C-s2, d1 C-s2, d2
C-s3, d0 C-s3, d1 C-s3, d2
D-s1, d0 D-s1, d1 D-s1, d2
D-s2, d0 D-s2, d1 D-s2, d2
D-s3, d0 D-s3, d1 D-s3, d2
E
F
47
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
Art. 9 - Requisiti di posa in opera
1. I prodotti ammessi nelle varie classi di
reazione al fuoco sono posti in opera in
conformit alle effettive modalit di
installazione e posa in opera a cui stato
48
installazione e posa in opera a cui stato
sottoposto il prodotto
. NB norma EN 13501-1
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
49
D.M. 15 marzo 2005 modificato con D.M. 16 febbraio 2009
Art 10 Impiego dei prodotti per i quali
prescritta la classe di reazione al fuoco
1. I prodotti legalmente commercializzati CEE.,
possono essere impiegati in Italia nelle opere
in cui prescritta la loro classe di reazione al
fuoco, secondo luso conforme alla loro
50
fuoco, secondo luso conforme alla loro
destinazione, se muniti della marcatura CE
prevista dalle disposizioni comunitarie.
In mancanza ed in attesa di dette disposizioni
comunitarie si applica la normativa italiana
vigente
IN SINTESI
1. i parametri che determinano la classe di reazione
al fuoco sono valutati con prove di laboratorio
2. le prove sono eseguite in conformit a norme
che ne devono garantire la ripetibilit e la
D.M. 10 marzo2005 -D.M. 15 marzo 2005
che ne devono garantire la ripetibilit e la
riproducibilit
3. nella norma sono descritti il modello di fuoco,
lapparecchiatura, le procedure e le modalit di
esecuzione della prova
51
IL NUOVO REGOLAMENTO UE
(CPR) 305/2011
PER I PRODOTTI
DA
COSTRUZIONE
52
Construction Products Regulation
Construction Products Regulation
Nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione CPR 305/2011
1 luglio 2013 - CPR
da (CPD 89/106) Direttiva Prodotti da Costruzione
che aveva introdotto la marcatura CE
(abrogata)
CPR (Construction Products Regulation) 305/2011
obiettivo
semplificazioni e obblighi per i vari operatorieconomici (fabbricanti, mandatari, distributori,importatori) che operano nel mercato deiProdotti da Costruzione.
novit
53
Chiarire
elementi di lapproccio prestazionale
significato e uso o no della marcatura CE;
Semplificare
procedura per ottenere il marchio CE anchemediante luso di procedure semplificate
PRINCIPALI OBIETTIVI del CPR
mediante luso di procedure semplificate
Accrescere la credibilit del sistema, graziechiari criteri di notifica Organismi e sorveglianza;
Incrementare larmonizzazione dellecondizioni per la commercializzazione deiprodotti da costruzione
utilizzare un linguaggio tecnico comune
54
La marcatura CE assume un significato chiaro diverso da quello della direttiva
La marcatura CE non attesta pi la conformit del prodotto ad una specificazione tecnica
ma
rappresenta la conclusione di un iter
CPR
rappresenta la conclusione di un iter armonizzato attraverso il quale
si valuta, accerta e garantisce,
mediante procedure di prova o di calcolo e di controllo della produzione
ed infine
si dichiara la prestazione di un prodotto da costruzione
55
La Dichiarazione di Prestazione (DoP)
nuovo concetto chiave del sistema CPR
La Dichiarazione di Prestazione (DoP)
diventa il documento fondamentale che
CPR
sostituisce la
Dichiarazione di Conformit
e senza il quale non pu essere apposta la
marcatura
RESPONSABILITA DEL FABBRICANTE
56
Dichiarazione di Prestazione e marcatura CE
obbligatorie
per ciascun prodotto da costruzione coperto da
norma armonizzata o conforme a una
European Technical Assessment (ETA)
art.4 Le informazioni, sotto qualsiasi forma, sulla
CPR
art.4 Le informazioni, sotto qualsiasi forma, sulla
prestazione di un prodotto da costruzione in
relazione alle caratteristiche essenziali, possono
essere fornite solo se comprese e specificate
nella dichiarazione di prestazione
eccetto nei casi in cui, ai sensi dell'articolo 5,
non stata redatta alcuna dichiarazione di prestazione
57
articolo 5 Deroghe
(In mancanza di disposizioni comunitarie o nazionali)
Prodotti fabbricati in esemplare unico o, suspecifica del committente, in un processo nonin serie;
prodotti fabbricati in situ; prodotti fabbricati con metodi tradizionali o con
metodi atti alla conservazione del patrimonio e
CPR
metodi atti alla conservazione del patrimonio emediante un procedimento non industriale perl'appropriato restauro di opere di costruzioneformalmente protette.
estratto CPR 305/2011 comunque prevista la responsabilitdei soggetti incaricati della sicurezza dell'esecuzione delle opere di
costruzione designati ai sensi delle normative nazionali applicabili.
58
Torniamo alla DoP
Contenuto DoP (articolo 6)
a) il riferimento del prodotto-tipo per il quale ladichiarazione di prestazione stata redatta;
b) il sistema o i sistemi di valutazione e verifica dellacostanza della prestazione del prodotto da costruzione dicui all'allegato V;
CPR
cui all'allegato V;
c) il numero di riferimento e la data di pubblicazione dellanorma armonizzata o della valutazione tecnica europeausata per la valutazione di ciascuna caratteristicaessenziale;
d) il numero di riferimento della documentazione tecnicaspecifica usata ed i requisiti ai quali il fabbricante dichiarache il prodotto risponda.
59
-) l'uso o gli usi previsti, in base alla specifica tecnicaarmonizzata applicabile;
-) l'elenco delle caratteristiche essenziali per l'uso o gli usiprevisti dichiarati;
-) la prestazione di almeno una delle caratteristicheessenziali pertinenti all'uso o agli usi previsti dichiarati;
eventualmente:
-) la prestazione del prodotto da costruzione, espressa in
CPR
-) la prestazione del prodotto da costruzione, espressa inlivelli o classi, o in una descrizione, ove necessario sullabase di un calcolo, in relazione alle sue caratteristiche;
-) la prestazione delle caratteristiche essenziali del prodottoconcernenti l'uso o gli usi, tenendo conto delle disposizionipresenti nel luogo in cui si intende immettere il prodotto sulmercato;
-) per le caratteristiche essenziali elencate, per le quali nonsia dichiarata la prestazione, le lettere NPD
60
Nella CPD, la Dichiarazione di conformit
rimane al fabbricante e le informazioni sul
prodotto sono riportate unitamente alla
marcatura CE apposta sul prodotto stesso
CPR
Nel CPR la Declaration of Performance
DoP
un documento separato dalla
documentazione tecnica ed accompagna
sempre il prodotto
COME ?
61
la Dichiarazione di Prestazione
fornita in forma cartacea o su supportoelettronico
Se il destinatario lo richiede, fornita una copiacartacea della DoP
Pu essere messa a disposizione su un sito webPu essere messa a disposizione su un sito webconformemente alle condizioni fissate dallaCommissione
Nella lingua o nelle lingue richieste dallo Statomembro in cui il prodotto messo adisposizione
62
DoP CPR (Construction Products Regulation) 305/2011
63
Questi documenti non a scopo pubblicitario rilasciati da un
organismo notificato sono da intendersi privi di valore giuridico
e non esaustivi di tutte le possibili applicazioni.
63
esem
pio
di m
arc
atu
ra C
E d
i u
n c
on
tro
so
ffit
to.
Marcatura CE CPR (Construction Products Regulation) 305/2011
64
esem
pio
di m
arc
atu
ra C
E d
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n c
on
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so
ffit
to.
CAPO III
OBBLIGHI DEGLI OPERATORI ECONOMICI
Articolo 11 Obblighi dei fabbricanti
6. All'atto di mettere un prodotto da costruzione a
disposizione sul mercato, i fabbricanti assicurano
CPR (Construction Products Regulation) 305/2011
65
che il prodotto sia accompagnato da istruzioni
e informazioni sulla sicurezza redatte in una
lingua che pu essere facilmente compresa
dagli utilizzatori, secondo quanto stabilito dallo
Stato membro interessato.
CAPO III - OBBLIGHI DEGLI OPERATORI ECONOMICI
Articolo 14 - Obblighi dei distributori
1. , i distributori esercitano la dovuta diligenza perrispettare i requisiti del presente regolamento.
2. Prima di mettere un prodotto da costruzione adisposizione sul mercato, i distributori assicurano cheil prodotto, ove richiesto, rechi la marcatura CE e sia
CPR
il prodotto, ove richiesto, rechi la marcatura CE e siaaccompagnato dai documenti richiesti dal presenteregolamento nonch da istruzioni e informazioni sullasicurezza redatte in una lingua, stabilita dallo Statomembro interessato, .
I distributori assicurano altres che il fabbricante el'importatore abbiano soddisfatto i requisiti di cui,rispettivamente, art.11, (identificazione/imballaggi) eall'articolo 13 (nel dubbio non immette).
66
66
CAPO VI PROCEDURE SEMPLIFICATE (confronto
documentazione no prove)
CAPO V ORGANISMI DI VALUTAZIONE TECNICA
CAPO IV SPECIFICHE TECNICHE ARMONIZZATE
CPR
67
CAPO VII AUTORIT NOTIFICANTI E ORGANISMI
NOTIFICATI (laboratori autorizzati)
CAPO VIII VIGILANZA DEL MERCATO E PROCEDURE DI
SALVAGUARDIA (sicurezza prodotto)
CAPO IX DISPOSIZIONI FINALI (es dati vi web)
In sintesi, obiettivo del regolamento CPR non statodefinire la sicurezza dei prodotti da costruzione
ma garantire che, siano fornite informazioniprecise ed affidabili sulle loro prestazioni.
La marcatura CE
CPR
La marcatura CE
non attesta direttamente alcuna idoneit alluso del prodotto da costruzione
Lidoneit dovr essere valutata dallutilizzatore o dallautorit di controllo in base alle prestazioni
dichiarate in confronto a quelle richieste
68
Abuso terminologico
". La marcatura CE un adempimento
obbligatorio per legge e si basa su
un'autodichiarazione da parte del
fabbricante/importatore, motivo in pi per non
69
fabbricante/importatore, motivo in pi per non
spacciarla come certificazione di prodotto
che,
per definizione, sempre rilasciata da un
organismo terzo accreditato o notificato
Metodi di provaMetodi di prova(trattazione di alcuni i metodi)
7070
UNI 9177 Classificazione al fuoco materiali combustibili
UNI 9176 Preparazione dei materiali accertamento delle
caratteristiche di reazione al fuoco. (Metodi A,B,C,D)
UNI ISO 1182 Prova di non combustibilit
UNI 8456 Materiali combustibili su entrambe le facce
mediante piccola fiamma
UNI 8457 Prodotti combustibili investiti dalla fiamma su
METODI DI PROVA E DI CLASSIFICAZIONE ITALIANE
DM
26
giu
gn
o1984
esm
i
71
UNI 8457 Prodotti combustibili investiti dalla fiamma su
una sola faccia mediante applicazione
UNI 9174 Reazione allazione di una fiamma di innesco
in presenza di calore radiante
UNI 9175 Reazione di manufatti imbottiti sottoposti all'azione
di una piccola fiamma
UNI 9796-2014 Reazione al fuoco di prodotti vernicianti
ignifughi su legno71
DM
appoggiato
avvitato e/o chiodato
incollato su supporto incombustibile
sospeso
disposto a coltello
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
Tipologie di posa in opera di materiali che hanno ottenuto
lomologazioneD
M26
giu
gn
o1984
esm
i
disposto a coltello
verticale inserito a telaio perimetrale
elemento di chiusura verticale
materiale isolante in vista con componente isolante non esposto direttamente alle fiamme
Isolamento come materiale isolante non in vista
applicato su base incombustibile a spatola e/o a spruzzo
72
DM
NB Una moquette omologata per posa in operacome pavimento reagisce al fuoco diversamentese impiegata come rivestimento murale e quindiincollata sulla parete
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
Tipologie di posa in opera di materiali che hanno ottenuto
lomologazioneD
M26
giu
gn
o1984
esm
i
una moquette omologata per posa in operaincollata, non pu nella realt essere installatasemplicemente appoggiata o, peggio, conlinterposizione di un feltro, come soventeaccade.
73
DM
UNI ISO 1182 LASSE 0 (ZERO)
PROVA DI NON COMBUSTIBILIT
Parametri valutati Aumento della temperatura
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
METODI DI PROVA ITALIANI - D.M. 03/09/2001
Aumento della temperatura
Durata delle fiamme
Perdita di massa
74
UNI 8456 Materialicombustibili suscettibili diessere investiti da unapiccola fiammasu entrambe le facce.
Le norme e i metodi di prova - classificazioni
1
2
UNI 8457 e UNI 8457/A1 Materiali combustibili suscettibili diessere investiti dalla una piccola fiamma
su una sola faccia.
7575
UNI 8457 Materiali combustibili suscettibili di essere investiti dalla fiamma su una sola faccia.Reazione al fuoco mediante applicazione diuna piccola fiamma.Il metodo fornisce unindicazione orientativa sullareazione al fuoco di un materiale nella fase iniziale(innesco) di un incendio, sotto lazione di una sorgente
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
METODI DI PROVA ITALIANI - D.M. 03/09/2001
1
(innesco) di un incendio, sotto lazione di una sorgentedi ignizione di limitata entit.
Parametri valutati: tempo di post-combustione tempo di post-incandescenza zona danneggiata gocciolamento
76
UNI 8456Materiali combustibili suscettibili di essere
investiti dalla fiamma su entrambe le facce.Reazione al fuoco mediante applicazione di
una piccola fiamma.
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
METODI DI PROVA ITALIANI - D.M. 03/09/2001
2
Il metodo fornisce unindicazione orientativa sulla reazione alfuoco di un materiale nella fase iniziale (innesco) di unincendio, sotto lazione di una sorgente di ignizione dilimitata entit.
Parametri valutati: tempo di post-combustione tempo di post-incandescenza zona danneggiata gocciolamento
77
UNI 9174 UNI 9174/A1 Reazione al fuoco dei materiali
sottoposti allazione di una fiamma di innesco in presenza
di calore radiante
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
METODI DI PROVA ITALIANI - D.M. 03/09/2001
7878
Ai prodotti imbottiti (poltrone, divani, ecc.) attribuita la classe di reazione 1 IM, 2 IM, 3 IM,all'aumentare del grado di partecipazioneall'incendio, che deve intendersi riferita alcomplesso costituito da rivestimento,imbottitura ed eventuale interposto.
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
Metodi di prova: concetti generali
imbottitura,
79
interposto se previsto,rivestimento
79
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
metodi di prova
a livello nazionale la materia regolamentata dalD.M. 26/06/1984 e smi, che stabilisce:
le metodologie di prova ();la classificazione dei materiali;la procedura di certificazione dei prodotti.
80
UNI 9175 Reazione al
fuoco dei mobili imbottiti
sottoposti all'azione di una
piccola fiamma
80
Marchio di conformitIndicazione indelebile apposta dal produttoresul materiale riportante i seguenti dati:1. nome od altro segno distintivo del
produttore;2. anno di produzione;3. classe di reazione al fuoco;
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
Metodi di prova
3. classe di reazione al fuoco;4. estremi dellomologazione.
81
Dichiarazione di conformitDichiarazione del produttore in cui attesta laconformit del materiale al prototipo omologato.Tale dichiarazione dovr riportare tra laltro gliestremi dellomologazione.
LE PROCEDURE DI PROVA E DI CLASSIFICA EUROPEE (NORME DI SUPPORTO)
EN 13501-1 Classificazione al fuoco dei prodotti da costruzione:
Parte 1 Reazione al fuoco (CPD CPR)
EN 13238: Procedure di condizionamento (Conditioning)
EN ISO 1182: Prova di non combustibilit (Non-combustibility test)
EN ISO 1716: Determinazione del potere calorifico
EN ISO 11925-2: Infiammabilit dei prodotti da costruzione
82
EN ISO 11925-2: Infiammabilit dei prodotti da costruzione
sottoposti al contatto diretto della fiamma (Single flame source test)
EN 13823: Prove di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione
esclusi i pavimenti: esposizione ad attacco termico mediante Single
Burning Item(S.B.I.)
EN ISO 9239-1:Prove di reazione al fuoco per i pavimenti: prova del
pannello radiante
PARAMETRI VALUTATI
Aumento della temperatura
METODI DI PROVA norma EN 13501EN 13501-1METODO PROVA
p.to 5.2
Aumento della temperatura
Durata delle fiamme
Perdita di massa
83
METODI DI METODI DI PROVA PROVA EUROPEIEUROPEI
Infiammabilit
dei prodotti da
METODI DI PROVA norma EN 13501EN 13501-1METODO PROVA
p.to 5.5
84
costruzione
sottoposti al
contatto diretto
della fiamma
(Single flame
source test)
METODI DI PROVA norma EN 13501EN 13501-1METODO PROVA
p.to 5.6
EN ISO 9239-1:: prova del pannello radiante (Burning behaviour of
floorings, using a radiant heat source)
85
Reazione al fuoco nelle
norme verticalinorme verticali(estratti)
Decreto 569 del 20 maggio 1992
APPROVAZIONE REGOLAMENTO CONCERNENTE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIOPER GLI EDIFICI STORICI E ARTISTICI DESTINATI A MUSEI, GALLERIE, ESPOSIZIONI EMOSTRE .
Art. 5 - Disposizioni relative allo svolgimento di attivit negli edifici
1. E' vietato . omissis.
2. E' vietato ..omissis
3. Gli elementi di arredo di combustibili, posti in ogni singolo ambiente, che costituiscono i carichidi incendio elencati anche in allegato al certificato di prevenzione incendi, non possono essereincrementati. Non sono considerati elementi di arredo gli oggetti esposti al pubblico.4. Negli atri, nei corridoi di disimpegno, nelle scale e nelle rampe, non possono essere postielementi di arredo combustibili, oltre al carico di incendio esistente costituito dalle strutture e dalmateriale esposto, .
5. Qualora negli edifici si svolgano nuove attivit . omissis. I nuovi elementi di 5. Qualora negli edifici si svolgano nuove attivit . omissis. I nuovi elementi diarredo combustibili, che siano successivamente introdotti negli ambienti, devonopossedere le seguenti caratteristiche di reazione al fuoco:
a) i materiali di rivestimento dei pavimenti devono essere di classenon superiore a 2;
b) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambi i lati e gli altrimateriali di rivestimento devono essere di classe 1;
c) i mobili imbottiti devono essere di classe 1 IM.
I materiali citati dovranno essere certificati nella prescritta classe direazione al fuoco secondo le specificazioni del D.M. 26 giugno 1984.
87
D.M. 26 agosto 1992 - scuole
3.1. Reazione al fuoco dei materiali.
omissis DM 28/06/1984):
a) negli atrii, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, neipassaggi in genere, consentito l'impiego dei materiali di classe 1 inragione del 50% massimo della loro superficie totale (pavimento + pareti+ soffitto + proiezioni orizzontali delle scale). Per le restanti partidebbono essere impiegati materiali di classe 0;
b) in tutti gli altri ambienti consentito che le pavimentazioni compresii relativi rivestimenti siano di classe 2 e che gli altri materiali dirivestimento siano di classe 1; oppure di classe 2 se in presenza diimpianti di spegnimento automatico asserviti ad impianti di rivelazioneimpianti di spegnimento automatico asserviti ad impianti di rivelazioneincendi. I rivestimenti lignei possono essere mantenuti in opera, tranneche nelle vie di esodo e nei laboratori, a condizione che venganoopportunamente trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1 direazione al fuoco, secondo le modalit e le indicazioni contenute nelD.M. 6 marzo 1992;
c) i materiali di rivestimento combustibili, ammessi nelle varie classidi reazione al fuoco debbono essere posti in opera in aderenza aglielementi costruttivi, di classe 0 escludendo spazi vuoti o intercapedini;d) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce(tendaggi, ecc.) devono essere di classe di reazione al fuoco nonsuperiore a 1.
88
Altre attivit alberghi LL.P.S.
DM 19 APRILE 1994 Attivit ricettiveCaratteristiche costruttive - 6.2. Reazione al fuoco dei materiali
DM 18 MARZO 1996 impianti sportivi
Art. 15 - Strutture finiture ed arredi (reazione al fuoco)
DM 19 AGOSTO 1996 Locali pubblico spettacolo
Art. 2 - Obiettivi
Ai fini della prevenzione degli incendi ed allo scopo di raggiungere iprimari obiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone ealla tutela dei beni, i locali di trattenimento e di pubblico spettacolodevono essere realizzati e gestiti in modo da:
a) minimizzare le cause di incendio;
b) garantire la stabilit delle strutture portanti al fine di assicurare ilsoccorso agli occupanti;
cc) limitare la produzione e la propagazione di un incendioallinterno del locale;
d) limitare la propagazione di un incendio ad edifici e/o localicontigui;
e) assicurare la possibilit che gli occupanti lascino il localeindenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
f) garantire la possibilit per le squadre di soccorso di operare incondizioni di sicurezza. 89
2
2.3.2 Reazione al fuoco dei materiali
Le caratteristiche di reazione al fuoco :
a) negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle rampe, neipassaggi in genere e nelle vie di esodo, consentito limpiego deimateriali di classe 1 in ragione, al massimo, del 50% della lorosuperficie totale (pavimento) + proiezioni orizzontali delle scale); per lerestanti parti debbono essere impiegati materiali di classe 0;
b) in tutti gli altri ambienti .. rivestimento dei pavimenti classe 2 e che gli altri materiali di rivestimento classe 1;
LL.P.S DM 19 AGOSTO 1996
c) i materiali suscettibili su due facce . non superiore a 1;
d) le poltrone ed i mobili imbottiti 1 IM;
e) sedili non imbottiti ma combustibili .. non superiore a 2;
f) i materiali isolanti in vista, con componente isolantedirettamente esposto alle fiamme, devono essere di classe direazione al fuoco non superiore a 1; nel omissis;
g) i materiali di rivestimento combustibili, . , devono essere aderenti a elementi costruttivi o riempiendo con materialeincombustibile eventuali intercapedini. ..omissis tenendoconto delle effettive condizioni di impiego ;
h) materiali .. omologati ai sensi DM 26 giugno 1984 90
i) qualora siano previsti effettivi accorgimenti miglioratividelle condizioni globali di sicurezza dei locali rispetto a quantoprevisto dal presente decreto, quali efficaci sistemi di smaltimentodei fumi asserviti ad impianti di rivelazione automatica degli incendie/o impianti di spegnimento automatico, pu consentirsi limpiego dimateriali di classe 1, 2 e 3 in luogo delle classi 0, 1 e 2precedentemente indicate, con esclusione dei tendaggi, controsoffittie materiali di rivestimento posti non in aderenza per i quali ammessa esclusivamente la classe 1, nonch delle poltrone e deimobili imbottiti per i quali ammessa esclusivamente la classe 1
LL.P.S DM 19 AGOSTO 1996
mobili imbottiti per i quali ammessa esclusivamente la classe 1IM;l) consentito , a parete e a soffitto, rivestimenti lignei
trattati con vernicianti omologati di classe 1 , secondo . DM6 marzo 1992;m) ..omissis;n) consentito limpiego del legno per serramenti esterni ed interni;o) i lucernari devono avere vetri retinati oppure essere costruiti
in vetrocemento o con materiali combustibili purch di classe 1 direazione al fuoco;p) materiali isolanti installati allinterno intercapedini . incombustibili.
91
DM 19/03/2015 ospedali esistenti
15.2 - Reazione al fuoco dei materiali
1. I prodotti da costruzione ed i materiali devonoessere conformi a quanto di seguito specificato, conla precisazione ecc ):
a) atri, corridoi, disimpegni, scale, rampe, passaggi ecc.
consentito l'impiego, in ragione del 50% massimodella superficie totale (pavimento + pareti + soffitto +proiezioni orizzontali delle scale) di prodotti daproiezioni orizzontali delle scale) di prodotti dacostruzione classificati in una delle classi direazione al fuoco rispondenti al sistema diclassificazione europeo di cui al D.M. del 10 marzo2005 e smi indicate con (1) nella seguente tabella, infunzione del tipo di impiego previsto, omissis. Per lerestanti parti devono essere impiegati materialiincombustibili.
DM 19/03/2015 ospedali esistenti
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Impiego Classe dei prodotti
atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei passaggi in genere
Classe italiana Classe europea
a pavimento 1 A2 FL-s1 B FL-s1 C FL-s1
a parete 1
A2-s1, d0
A2-s2, d0
A2-s1, d1
B-s1, d0
B-s2, d0
B-s1, d1
a soffitto 1 A2-s1, d0
A2-s2, d0
B-s1, d0
B-s2, d0
Impiego Classe dei prodotti isolanti esposti alle fiamme
Classe italiana Classe europea
a pavimento 1,
0-1, 1-0, 1-1
A2-s1, d0
A2-s2, d0
B-s1, d0
B-s2, d0
DM 14/07/2015 alberghi sino a 50 posti letto
0-1, 1-0, 1-1 A2-s2, d0
A2-s1, d1
B-s2, d0
B-s1, d1a parete
a soffitto 1,
0-1, 1-0, 1-1
A2-s1, d0
A2-s2, d0
B-s1, d0
B-s2, d0
non esposti
Impiego
Classe protezioni non esposti Classe dei prodotti isolanti non esposti
Classe
italiana
Classe
europea
Classe
italiana
Classe
europea
A pavimento 1 A2FL-s1 BFL-s1
1 A2-s1, d0
A2-s2, d0
A2-s1, d1
B-s1, d0
B-s2, d0
B-s1, d1
A parete 1 A2-s1, d0
A2-s2, d0
A2-s1, d1
B-s1, d0
B-s2, d0
B-s1, d1
A soffitto 1 A2-s1, d0
A2-s2, d0
B-s1, d0
B-s2, d0
1 A2-s1, d0
A2-s2, d0
B-s1, d0
B-s2, d0
qualsiasi Prodotti e/o elementi da costruzione aventi
classe di resistenza al fuoco non
inferiore a EI 30
una delle classi di razione al fuoco indicate
dalla tabella 2 allegata al D.M. 15.03.2005 e
successive modificazioni
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALILe certificazioni
Il modello DICH.PROD. assegna alprofessionista antincendio abilitato ilcompito di accertare, verificare in opera lacorretta posa e la rispondenza alleprestazioni richieste dei prodotti/elementiprestazioni richieste dei prodotti/elementicostruttivi impiegati.
Il modello:
da il compito di verifica al professionista
indica la documentazione da produrre aiVigili del Fuoco modello
NB: il nuovo modello deve essere sottoscrittoesclusivamente da un professionista iscritto negli elenchidel Ministero dell'Interno di cui alla DPR 5 agosto 2011
Il professionista redige DICH.PROD. dopo aver:-accertato che i prodotti impiegati in opera rispondonoalle prestazioni richieste nel progetto approvato;- preso visione delle informazioni e delle procedure
96
- preso visione delle informazioni e delle procedurefornite dal fornitore/produttore;-verificato la corretta posa in opera degli stessi odirettamente o tramite l'acquisizione di dichiarazioni dicorretta posa redatte dagli installatori.il professionista deve fornite indicazioni identificative delprodotto, della sua collocazione nella planimetriaallegata e della documentazione raccolta e consegnata al titolaredell'attivit che dovr essere resa disponibile qualora ritenutonecessario dal responsabile VV.F. dell'istruttoria tecnica.
La documentazione deve essere almeno la seguente:
a) Prodotti omologati: dichiarazione di conformit e
dichiarazione di corretta posa;
b) Prodotti marcati CE: copia dell'etichettatura (o dich.conf. CE o certif. Conf. CE redatte secondo le indicazionidella norma armonizzata di riferimento), documentazione di
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della norma armonizzata di riferimento), documentazione diaccompagnamento alla marcatura CE (riportante lecaratteristiche prestazionali e le eventuali particolaricondizioni per l'impiego del prodotto) e dichiarazione dicorretta posa in opera;
c) Prodotti classificati per la reazione al fuoco non ricadentinei casi a) e b): copia del certificato di prova ai sensidell'art.10 del D.M. 26/6/1984 e dichiarazione di correttaposa in opera;
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALILe certificazioni
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Comando Provinciale VV.F. Sondrio
100
Comando Provinciale VV.F. Sondrio
Arch. Massimo Tarabini