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C O M U N E D I L U C E R APROVINCIA DI FOGGIA

REGOLAMENTO DELLAPOLIZIA URBANA

REGOLAMENTO DELLA POLIZIA URBANA

TITOLO I

DISPOSIZIONI GENERALI

ART. 1FINALITA’

1. Il Regolamento di Polizia Urbana disciplina, in conformità ai principi generalidell’ordinamento giuridico ed in armonia con le norme speciali e con le finalità dello Statutodella Città, comportamenti ed attività comunque influenti sulla vita della Comunità cittadinaal fine di salvaguardare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini e la più ampiafruibilità dei beni comuni e di tutelare la qualità della vita e dell’ambiente.

ART. 2FUNZIONI DI POLIZIA URBANA

1. Le funzioni amministrative di polizia urbana concernono le attività di polizia che sisvolgono esclusivamente nell'ambito del territorio comunale che non sono propriedell'Autorità dello Stato ai sensi del Decreto Legislativo 18/08/2000 n. 267 “Testo Unicodelle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.

ART. 3OGGETTO ED APPLICAZIONE

1. Il Regolamento di Polizia Urbana, per il perseguimento dei fini di cui all’art. 1, detta norme,autonome od integrative di disposizioni generali o speciali, in materia di:

a) Sicurezza e qualità dell’ambiente urbano;b) Occupazione d’aree e spazi pubblici;c) Quiete pubblica e privata;d) Attività commerciali;e) Protezione e tutela degli animali.

2. Oltre alle norme contenute o richiamate dal presente regolamento, dovranno essere osservatele disposizioni stabilite per singole circostanze dall’Autorità Comunale e gli ordini, ancheorali, dati dai funzionari comunali e dagli Agenti di Polizia Municipale, nonché daifunzionari dell’Azienda Sanitaria Locale, nei limiti dei poteri loro riconosciuti dalle leggi edai regolamenti.

3. Quando, nel testo degli articoli, ricorre il termine “Regolamento” senza alcunaqualificazione, con esso deve intendersi il Regolamento di Polizia Urbana.

ART. 4DEFINIZIONI

1. Ai fini della disciplina regolamentare è considerato bene comune in generale lo spazioUrbano tutto, ed in particolare:

a) Il suolo di dominio pubblico, ovvero di dominio privato ma gravato da servitù di usopubblico costituita nei modi e nei tempi di legge, nonché le vie private apertealpubblico passaggio, quelle risultanti vicinali dalla mappa catastale e le aree diproprietà privata non recintate;

b) I parchi ed i giardini pubblici ed il verde pubblico in genere;c) Le acque interne e le loro difese spondali;d) I monumenti, i portici, gli edifici segnalati e vincolati dalla Sovrintendenza;e) Le facciate degli edifici ed ogni altro manufatto la cui stabilità ed il cui decoro

debbano essere salvaguardati;f) Gli impianti e le strutture di uso comune, collocati sui beni indicati nelle lettere

precedenti;g) I parcheggi e gli altri spazi destinati ad uso pubblico anche solo tramite prescrizioni

nella concessione, autorizzazione o convenzione edilizia;h) Gli spazi posti su manufatti realizzati direttamente dal Comune o da terzi in

scomputo di oneri di urbanizzazione, trascorsi cinque anni dalla realizzazione senzacontestazioni legali da parte dei proprietari;

i) Gli spazi dismessi a seguito di prescrizioni connesse ad approvazioni di concessionio di autorizzazioni edilizie.

2. Per fruizione di beni comuni s’intende il libero e generalizzato uso dei medesimi daparte di tutti i cittadini, senza limitazioni o preclusioni, nel rispetto delle norme di cui alRegolamento. La fruizione dei beni comuni è sempre subordinata a preventiva concessioneod autorizzazioni.

3. Per utilizzazione di beni comuni s’intende l’uso particolare che di essi sia fatto, in viaesclusiva, per l’esercizio, di norma temporaneo, di attività lecite, anche di carattere privato.L’utilizzazione dei beni comunali è sempre subordinata a preventiva concessione odautorizzazione.

ART. 5CONCESSIONI E AUTORIZZAZIONI

1. Quando, a norma del Regolamento, occorra preventiva specifica concessione odautorizzazione, questa deve essere richiesta, con istanza indirizzata al Sindaco.

2. L’istanza deve essere corredata dalla documentazione che, in relazione al bene che s’intendeutilizzare ed alle modalità di utilizzazione, ovvero in relazione all’ attività che s’intendeesercitare, sia ritenuta necessaria ai fini dell’istruttoria del procedimento.

3. Gli uffici competenti a rilasciare le concessioni o le autorizzazioni, determinano in viagenerale, i termini entro i quali l’istanza deve essere presentata e quale documentazionedebba corredarla. Qualora non sia obiettivamente possibile la determinazione in via generale

per talune specie di concessione/autorizzazione, il responsabile del procedimento provvedeimmediatamente a richiedere la documentazione nel caso specifico necessaria, concedendocongruo termine per la presentazione. Quando sussistono ragioni di particolare urgenza oquando l’utilizzo riguarda superfici non superiori a mq quattro e durata non superiore algiorno il diniego o l’autorizzazione possono essere concesse dal funzionario responsabilesentiti, solo oralmente, i pareri degli altri uffici competenti.

4. Le concessioni e le autorizzazioni hanno validità non superiore ad un anno, decorrente dalgiorno del rilascio, e possono essere rinnovate, ove nulla osti, per uguale periodo. Il rinnovodeve essere richiesto, prima della scadenza e con formale istanza, ai sensi dei commi 1 e 2dal titolare della concessione/autorizzazione.

5. Le concessioni/autorizzazioni che sono utilizzate in modo non conforme alle disposizioniregolamentari o alle condizioni cui siano state in particolare subordinate, possono essererevocate dal funzionario responsabile in qualunque momento, con provvedimento motivato,lo stesso quando lo impongano sopravvenute esigenze di carattere generale.

ART. 6VIGILANZA

1. Il compito di far osservare le disposizioni del presente Regolamento è attribuito, in viagenerale, agli agenti del Corpo di Polizia Municipale, nonché in via speciale e limitatamentealle materie di specifica competenza, ad altri funzionari comunali o di Enti ed Aziendeerogatori di pubblici servizi, a funzionari dell’Azienda Sanitaria Locale, all’A.R.P.A., alleguardie ecologiche volontarie previste dalla legge regionale, e, ove consentito dalla legge eprevisto da specifica convenzione con la Città, personale di altri enti, preposti alla vigilanza.

2. Gli Agenti del Corpo di Polizia Municipale e gli altri funzionari indicati al comma uno,possono, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza e nel rispetto di quanto disposto dallalegge, assumere informazioni, procedere ad ispezioni di cose e luoghi diversi dalla privatadimora, a rilievi segnaletici descrittivi e ad ogni altra operazione tecnica, quando ciò sianecessario o utile al fine dell’accertamento di violazioni di disposizioni del Regolamento edell’individuazione dei responsabili delle violazioni medesime.

3. All’accertamento delle violazioni di disposizioni del Regolamento possono altresìprocedere, senza limitazioni, gli appartenenti a Corpi od Organi di Polizia Statale, conl’obbligo di rapporto di cui al comma due.

TITOLO II

SICUREZZA E QUALITA’ DELL’AMBIENTE URBANO

SEZIONE IDISPOSIZIONI GENERALI DI SALVAGUARDIA DELLA SICUREZZA E DELL’IGIENE

AMBIENTALE

ART. 7COMPORTAMENTI VIETATI

1. A salvaguardia della sicurezza e del decoro della città è vietato:

a) Manomettere o in qualsiasi modo danneggiare il suolo pubblico o di uso pubblico, leattrezzature o gli impianti su di esso o sotto di esso installati, salvo che per gli interventimanutentivi eseguiti, nel rispetto delle norme in proposito dettate dagli specialiregolamenti, da soggetti a tale scopo autorizzati;

b) Imbrattare o danneggiare monumenti, edifici pubblici o facciate di edifici privati visibilidalla pubblica via e le loro pertinenze, i tombini ed i manufatti delle pubblichecondutture e servizi della pubblica illuminazione;

c) Rimuovere, manomettere, imbrattare o fare uso improprio di sedili, panchine, attrezziper giochi, fontane, segnaletica stradale, dissuasori di traffico e sosta, e altri elementid’arredo urbano di pubblica utilità;

d) Sedersi o sdraiarsi per terra nelle strade, nelle piazze, sui marciapiedi, sotto i portici,recando intralcio e disturbo, ovvero ostruendo le soglie degli ingressi;

e) Occupare marciapiedi o tratti di strade riservate ai pedoni con oggetti ingombranti osoffermarsi a scopo di vendite ambulanti; nei giorni di fiera e di mercato è vietatoaccostare sui pubblici monumenti, sulle pubbliche condutture e sulla pubblicailluminazione oggetti esposti in vendita;

f) Arrampicarsi su monumenti, pali della pubblica illuminazione, della segnaletica stradaleo delle tabelle del servizio di trasporto pubblico, inferriate pubbliche o private;

g) Collocare, affiggere o appendere alcunché su beni pubblici e, ove non autorizzati, sulleproprietà private;

h) Scuotere, spolverare o sbattere sulla pubblica via, o dalle finestre, abiti, tappeti, panni,ecc…

i) Utilizzare gli impianti o le attrezzature destinate al gioco dei bambini da parte di chiabbia superato i 12 anni, salvo diversa destinazione del gioco;

j) Praticare giochi di qualsiasi genere sulle strade pubbliche o aperte al pubblico transito,compresi i marciapiedi ed i portici, quando possono arrecare intralcio, disturbo oingombro, ovvero costituire pericolo per sé o per gli altri o procurare danni; è parimentivietato lanciare sassi e palle di neve;

k) Compiere presso fontane pubbliche o comunque su suolo pubblico operazioni dilavaggio, scaricare da autocaravan residui organici ed acque sul suolo, nei recettori dellefogne bianche e comunque fuori dai recettori destinati all’uso;

l) Impedire con veicoli o altro l’utilizzazione di strutture realizzate per consentire ilsuperamento delle barriere architettoniche;

m) Compiere, in luogo pubblico o in vista del pubblico, atti o esporre cose contrarie(fotografie, disegni, figure, pubblicazioni, ecc…) al pubblico decoro, alla moralità ed albuon costume, o che possano recare molestia, disguido, raccapriccio alle persone,nonché soddisfare alle esigenze corporali fuori dai luoghi a ciò destinati;

n) Non raccogliere in appositi sacchetti, fuori dalle aree segnalate a ciò destinate, ledeiezioni dei cani;

o) Accendere fuochi o gettare oggetti accesi nelle strade e nei luoghi di passaggiopubblico;

p) Sparare mortaretti, petardi ed utilizzare bombolette spay schiumogene. Al divieto sideroga la notte di Capodanno dalle ore 23 alle ore 01 del 1° gennaio, esclusivamente perquegli artifici rientranti nelle categorie dei giochi pirici e dei giocattoli, consentiti dallalegge;

q) Ostruire i corsi d’acqua dei fossati, canali o dei laghetti eventualmente esistenti, nonchéversarvi liquidi e solidi;

r) Affiggere od installare materiali pubblicitari per manifestazioni (stendardi, striscioni,cartelli, ecc…) suscettibili di essere abbattuti dal vento in quanto non sufficientementestabili;

s) Non rimuovere entro 2 gg. dal termine della manifestazione i materiali di cui allaprecedente lettera r);

t) Strappare fiori e rovinare il manto erboso nei giardini pubblici.

ART. 8ALTRE ATTIVITA’ VIETATE

1. A tutela dell’incolumità e dell’igiene pubblica è vietato:

a) Ammassare nelle strade, nelle aree di pertinenza delle case, nei terreni di proprietàprivata che si affacciano sulla pubblica via, rifiuti, macerie edili e oggetti ingombranti,salvo che in conseguenza di situazioni eccezionali ed a condizione che siano rimossi nelpiù breve tempo possibile;

b) Utilizzare balconi o terrazzi come luogo di deposito di rifiuti o altri simili materiali,salvo che in conseguenza di situazioni eccezionali ed a condizione che siano rimossi nelpiù breve tempo possibile;

c) Collocare su finestre, balconi, terrazzi o nei vani delle aperture verso la pubblica via overso i cortili, qualsiasi oggetto mobile (vasi fiori, cassette, gabbie uccelli, ecc…) chenon sia convenientemente assicurato contro ogni pericolo di caduta;

d) Procedere all’innaffiatura dei vasi o piante collocate all’esterno delle abitazioniprocurando stillicidio sulla pubblica via;

e) Procedere alla pulizia dei tappeti, stuoie, letterecci, stracci, tovaglie o simili quando ciòdetermini disturbo, incomodo o insudiciamento;

f) Lanciare, distribuire, collocare sui veicoli in sosta sulla pubblica via, volantini o simili,tranne che in occasione di manifestazioni aventi carattere religioso, politico o sindacalee di cui sia data preventiva comunicazione al Sindaco.

g) Lasciare cibo o avanzi per animali in luogo pubblico o aperto al pubblico;h) Detenere o allevare all’interno del centro abitato animali da cortile, fatti salvi gli utilizzi

familiari, e a condizione che siano tutelati l’ igiene pubblica ed il rumore;i) Tenere porcili;j) Tenere nell’ abitato depositi di letame, che deve essere trasportato a destinazione, non

appena estratto dalle stalle, con carri in condizioni tali da impedire qualsiasispargimento solido e liquido;

k) Spargere letame o liquami per qualsiasi uso, anche agricolo, a meno di mt. 100 daqualsiasi abitazione;

l) Il getto libero da fonti di servizio, anche verso l’interno delle case, di materiale didemolizione o altro. Questi materiali dovranno essere guidati entro tramogge o canali oposti in recipienti ed incanalati con debite precauzioni, ammucchiati nei cortili o dentrosteccati e trasportati in modo che nessuna quantità si sparga al suolo. Le demolizionidovranno eseguirsi evitando l’eccessivo sollevamento della polvere, con sufficientiaspersioni di acqua;

m) Stendere panni all’esterno delle finestre e dei balconi sui lati verso la pubblica via perl’intera giornata. Verso i cortili interni delle abitazioni è consentito stendere i panniall’esterno delle finestre o dei balconi, purché sia evitato lo stillicidio e l’altezza deipanni stesi non superi il piano del soffitto dei balconi o la luce delle finestre sottostanti;

n) Tenere accesi i motori, dei veicoli e dei motoveicoli, durante la sosta, la fermata o peraltra causa non dipendente dalla dinamica della circolazione. La disposizione non siapplica alle fasi di riparazione e/o di riscaldamento iniziale dei motori, limitatamenteagli spazi dell’autofficina o rimessa, sempre che gli stessi siano dotati di elementi diraccolta e coinvolgimento dei gas di scarico;

o) Sospendere l’attività di cantiere edile senza le opportune protezioni e recinzioni.S’intende sospesa l’ attività edilizia connessa a provvedimenti edilizi-urbanistici scadutio a seguito di ordinanze;

p) Salire con ciclomotori o altri veicoli a motore sui marciapiedi, basamenti di monumenti,gradini di case private (in aree aperte a pubblico passaggio), aree verdi, piste ciclo-pedonali;

q) Accendere fuochi sia all’interno sia all’esterno delle abitazioni, se il fumo non immettein apposito condotto;

r) Tenere nell’abitato petrolio, benzina, materie infiammabili od esplodenti oltre lequantità occorrenti per i fabbisogni domestici;

s) Mettere o tenere installato filo spinato su strade ed aree pubbliche, o soggette a pubblicopassaggio;

t) Tenere le ringhiere e le reti di cinta di aree private in cattivo stato di manutenzione ocon punte o sporgenze pericolose;

u) Esporre fuori dai negozi oggetti taglienti o con punte o portare tali oggetti in luoghipubblici del centro abitato.

v) Gettare sulle pubbliche vie durante lo svolgimento di cortei funebri, fiori o altri addobbicerimoniali.

ART. 9NETTEZZA DEL SUOLO E DELL’ABITATO

1. Fatta salva l’applicabilità di norme speciali, è vietato gettare, spandere, lasciare cadere o deporrequalsiasi materia liquida o solida sugli spazi od aree pubbliche a qualunque scopo destinate, suglispazi od aree private soggette a pubblico passaggio o comunque d’uso pubblico, nei corsi ospecchi d’acqua o sulle sponde o ripe dei medesimi nonché in cortili, vicoli chiusi od altri luoghi,anche recintati, comuni a più persone.

2. E’ fatto obbligo a chiunque eserciti attività di qualsiasi specie mediante l’utilizzazione distrutture collocate, anche temporaneamente, su aree o spazi pubblici, o d’uso pubblico, diprovvedere alla costante pulizia del suolo occupato e dello spazio circostante.

3. Quando l’attività di cui al comma 2, si protrae nel tempo ed è esercitata in chioschi, edicole oaltre simili strutture fisse, o con banchi mobili, o con dehors, gli esercenti devono collocare, in

posizione conveniente, all’interno dello spazio occupato, un contenitore di capacità non inferiorea 50 litri per il deposito dei rifiuti minuti.

4. L’obbligo della pulizia del suolo pubblico sussiste anche per chi lo imbratti per lo svolgimento diuna propria attività, anche temporanea.

5. E’ fatto obbligo a chiunque eserciti attività di qualsiasi specie in locali prospettanti sulla pubblicavia, o ai quali si accede dalla pubblica via, di provvedere alla costante pulizia del tratto di suolosul quale l’esercizio prospetta o dal quale si accede, fatta salva la possibilità per il Comune diintervenire per il ripristino della pulizia.

6. I proprietari o amministratori o conduttori d’immobili ed i titolari di esercizi pubblici,collaborano con il Comune nel mantenimento della pulizia del tratto di suolo prospicientel’immobile stesso.

7. I titolari di esercizi, davanti ai quali è frequente la dispersione di rifiuti minuti, devono collocaresulla soglia dell’esercizio cestelli di capacità da 50 a 80 litri e travasarne il contenuto conadeguata frequenza. I cestelli muniti di sacchetto, devono essere opportunamente assicuratiaffinché sia impedito il rovesciamento.

8. I proprietari di aree private confinanti con pubbliche vie o da esse visibili, hanno l’obbligo diprovvedere alla costante pulizia delle medesime ed allo sgombero dei rifiuti che siano statidepositati.

9. Nell’esecuzione delle operazioni di pulizia del suolo di pertinenza, è vietato trasferire i rifiutisulla pubblica via e nei fossati o canali laterali. Tutti i rifiuti devono essere raccolti in sacchiconformi alle prescrizioni da depositare chiusi nei contenitori per la raccolta dei rifiuti solidiurbani.

10. Al fine di consentire la pulizia meccanizzata degli spazi pubblici, è fatto obbligo ai proprietari odetentori a qualunque titolo di veicoli di qualsiasi tipo di rispettare i divieti di sosta fissi etemporanei a tale scopo istituiti.

11. In caso di inadempienza il Sindaco, allorché sussistano motivi igienico-sanitari o ambientali,dispone con propria ordinanza, previa fissazione di un termine per provvedere da parte degliinteressati, lo sgombero dei rifiuti accumulati con spese a carico dei soggetti obbligati.

ART. 10RIFIUTI

1. A garanzia dell’igiene ed a tutela del decoro, i rifiuti domestici devono essere conferiti negliappositi contenitori a cura del produttore, che è tenuto a raccoglierli preventivamente in sacchettirinchiusi al fine di evitare la dispersione.

2. Qualora i contenitori di cui al comma 1 siano colmi, non è consentito collocare sacchi che neimpediscano la corretta chiusura, né depositare sacchi all’esterno dei contenitori stessi, salvo chenei giorni di raccolta.

3. In considerazione dell’elevata valenza sociale, economica ed ecologica, i rifiuti per i quali èprevista la raccolta differenziata:

a) vetro, lattine e scatolette;b) indumenti;c) carta, cartone, giornali, libri e riviste;d) pile esauste;e) farmaci scaduti;f) imballaggi e contenitori di plastica

devono essere conferiti nei contenitori a tal fine predisposti. Tali contenitori non devono, inalcun modo, essere utilizzati per il conferimento di materiali diversi da quelli per i quali sonostati predisposti.

4. I rifiuti costituiti da imballaggi di cartone, di qualsiasi volume e dimensione, devono esserecollocati, opportunamente compattati e legati, presso i contenitori per la raccolta dei rifiuti solidiurbani soltanto nella mattina del giorno previsto per la raccolta.

5. I rifiuti costituiti da relitti di elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie,condizionatori) e di mobili, da imballaggi di volume rilevante o altri oggetti ingombranti, nondevono, in alcun caso, essere depositati nei contenitori o presso di essi, né in altro luogodestinato al conferimento dei rifiuti domestici. Per il loro ritiro deve richiedersi specificointervento dell’azienda preposta alla raccolta dei rifiuti solidi urbani che indicherà giorno, ora eluogo di deposito. Essi possono altresì essere conferiti negli appositi centri di raccoltadifferenziata.

6. E’ vietato depositare nei contenitori per la raccolta dei rifiuti domestici residui di lavorazioniartigianali od industriali nonché rifiuti urbani pericolosi o rifiuti tossico-nocivi, che devonoessere smaltiti in conformità a quanto disposto dalla legge.

7. E’ vietato depositare all’interno dei contenitori per la raccolta dei rifiuti solidi urbani macerieprovenienti da lavori edili. Le macerie devono essere, a cura di chi esegue i lavori, conferitedirettamente alle discariche autorizzate utilizzando idonei mezzi di trasporto che ne evitino lacaduta e la dispersione.

8. E’ vietato rimuovere, manomettere, rovistare, rompere, insudiciare e incendiare i contenitori deirifiuti.

ART. 11PULIZIA DEI FABBRICATI E DELLE AREE SCOPERTE E DEI TERRENI NON EDIFICATI

1. I luoghi di uso comune dei fabbricati, nonché le aree scoperte private non di uso pubblico,recintate e non, devono essere tenuti puliti a cura dei rispettivi conduttori, amministratori oproprietari, che devono inoltre conservarli costantemente liberi da materiali di scartoabbandonati anche da terzi.

2. A tale scopo essi devono provvederli delle necessarie recinzioni, canali di scolo o di altre opereritenute idonee onde evitare l’inquinamento e l’impaludamento, curandone con diligenza lamanutenzione ed il corretto stato di efficienza.

3. In caso di inadempienza trova applicazione l’art. 9, comma 11.

ART. 12

PULIZIA DEI MERCATI E BANCHI DI VENDITA ALL'APERTO

1. I concessionari ed occupanti di posti di vendita nei mercati all'ingrosso ed al dettaglio, coperti oscoperti, in qualsiasi area pubblica e di uso pubblico, debbono mantenere pulito il suolo al disotto ed attorno ai rispettivi posteggi, raccogliendo i rifiuti di qualsiasi tipo, provenienti dallapropria attività, in contenitori e conferirli con le modalità indicate nell’apposito regolamento.

ART.13PULIZIA DELLE AREE OCCUPATE DA ESERCIZI PUBBLICI, SPETTACOLI VIAGGIANTI

E SIMILI

1. I gestori di esercizi pubblici che occupino aree pubbliche o di uso pubblico, quali caffè, alberghi,trattorie, ristoranti e simili, devono provvedere alla costante pulizia dell'area occupata, anche conl'installazione di adeguati contenitori, indipendentemente dai tempi in cui viene effettuato lospazzamento da parte dell'apposito servizio della via o piazza prospiciente. I rifiuti così raccoltidevono essere conferiti con le stesse modalità previste per i rifiuti domestici.

2. All'orario di chiusura dell'esercizio pubblico l'area occupata deve risultare perfettamente ripulita.

3. Le aree occupate da spettacoli viaggianti e luna park devono essere mantenute pulite durantel'uso e lasciate pulite dagli occupanti; i rifiuti prodotti devono essere conferiti con le modalitàindicate nell’apposito regolamento.

4. In caso di recidiva nelle violazioni degli obblighi su esposti al primo e secondo comma, puòessere applicata la sanzione accessoria della sospensione dell’autorizzazione rilasciata perl’occupazione di suolo pubblico, per un periodo non superiore a dieci giorni

ART. 14CARICO E SCARICO DI MERCI E MATERIALI. RIMOZIONE DEGLI INGOMBRI

1. Chi effettua operazioni di carico, scarico e trasporto di merci e di materiali, lasciando sull'areapubblica o di uso pubblico rifiuti di qualsiasi genere, deve provvedere, ad operazioni ultimate,alla pulizia dell'area medesima. In caso di inosservanza, la pulizia è effettuata direttamente dalcomune, salvo la rivalsa della spesa sostenuta nei confronti dei responsabili inadempienti.

2. Qualora si verifichi la caduta del carico o di parte di esso da un veicolo su area pubblica o di usopubblico, il proprietario dello stesso è tenuto a procedere, senza indugio, allo sgombero deimateriali ed alla pulizia del suolo. In caso di inosservanza si applicano le disposizioni di cui alcomma precedente.

ART.15DISPOSIZIONI DIVERSE IN TEMA DI PULIZIA DI AREE PUBBLICHE O DI USO

PUBBLICO

1. Le persone che conducono cani o altri animali per le strade e sulle aree pubbliche o di usopubblico, comprese le aree a verde (parchi, giardini e aiuole), sono tenute ad evitare che glianimali sporchino i marciapiedi ed i percorsi pedonali in genere nonché i giardini pubblici ed

altri luoghi frequentati. Nel caso vengano lordate le suddette superfici, le persone che conduconol'animale hanno l'obbligo di provvedere all'asportazione delle feci.

2. Chi effettua attività relative alla costruzione, al rifacimento o alla ristrutturazione di fabbricati ingenere, è tenuto a pulire le aree pubbliche o di uso pubblico che eventualmente risultino sporcateda tali attività e, in ogni caso, a non abbandonarvi residui di alcun genere. In caso diinadempienza trova applicazione l’art. 64 terzo comma.

3. Le carogne o carcasse di animali, giacenti su area pubblica o di uso pubblico, devono essereasportate e smaltite secondo le disposizioni e le modalità stabilite dall’autorità sanitariacompetente.

4. Gli utenti dei servizi igienici pubblici realizzati dal comune sono tenuti a rispettare le norme perl'uso, appositamente indicate. Il comune provvede alla loro manutenzione e pulizia.

5. Per le aree assegnate alla sosta dei nomadi è istituito uno specifico servizio di smaltimento ed inomadi sono tenuti a rispettare le norme previste dall’apposito regolamento.

ART. 16SPURGO POZZI NERI E FOSSE BIOLOGICHE

1. Lo spurgo dei pozzi neri e fosse biologiche deve essere eseguito con veicoli idonei, attrezzati edautorizzati alla raccolta, trasporto e smaltimento.

ART. 17SGOMBERO NEVE

1. Fatte salve diverse disposizioni emanate dall’Amministrazione Comunale, la neve rimossa dacortili o altri luoghi privati non deve, in alcun caso, essere sparsa ed accumulata sul suolopubblico.

2. I proprietari o gli amministratori o i conduttori di stabili a qualunque scopo destinati devonoprovvedere a che siano tempestivamente rimossi i ghiaccioli formatisi sulle grondaie, sui balconio terrazzi, o su altre sporgenze, nonché tutti i blocchi di neve o di ghiaccio aggettanti, perscivolamento oltre il filo delle gronde o da balconi, terrazzi od altre sporgenze, su marciapiedipubblici, cortili privati e aree private soggette ad uso pubblico, onde evitare pregiudizi allasicurezza di persone e cose.

3. Quando si renda necessario procedere alla rimozione della neve da tetti, terrazze, balconi od ingenere da qualunque posto elevato, la stessa deve essere effettuata senza interessare il suolopubblico. Qualora ciò non sia obiettivamente possibile, le operazioni di sgombero devono essereeseguite delimitando preliminarmente ed in modo efficace l’area interessata ed adottando ognipossibile cautela, non esclusa la presenza al suolo di persone addette alla vigilanza. Salvo il casodi assoluta urgenza, delle operazioni di rimozione deve darsi preventiva comunicazione al localecomando di Polizia Municipale.

4. I canali di gronda ed i tubi di discesa delle acque meteoriche debbono essere sempre mantenutiin perfetto stato di efficienza.

5. E’ fatto obbligo ai proprietari o amministratori o conduttori di stabili a qualunque scopo destinatidi segnalare tempestivamente qualsiasi pericolo con transennamenti opportunamente disposti.

6. Alla rimozione della neve dai passi carrabili devono provvedere i loro utilizzatori.

7. L’obbligo stabilito all’art. 9, comma 5, vale anche per la rimozione della neve. Il Sindaco conpropria specifica ordinanza può disporre obblighi per i proprietari, amministratori e conduttori diimmobili, relativamente allo sgombero della neve dai marciapiedi.

8. I privati che provvedono ad operazioni di sgombero della neve dal suolo pubblico non devono inalcun modo ostacolare la circolazione pedonale e veicolare, ed il movimento delle attrezzaturedestinate alla raccolta dei rifiuti.

SEZIONE IIDISPOSIZIONI PARTICOLARI DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE

ART.18

RIPARI AI POZZI, CISTERNE E SIMILI

I pozzi, le cisterne e le vasche costruiti o esistenti su spazi pubblici o aree private, devono averele bocche e le sponde munite di parapetto con sportello ordinariamente chiuso ed altri ripari attiad impedire che vi cadano persone, animali, oggetti o materiali di qualsiasi natura.”

ART.19MANUTENZIONE DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI

1. A salvaguardia del decoro e dell’immagine urbana i proprietari degli edifici le cui facciateprospettano su vie, corsi, piazze, o comunque visibili dello spazio pubblico, devono mantenere lestesse e gli eventuali ambienti porticati, in buono stato di conservazione, procedere alla loromanutenzione ed al rifacimento delle coloriture.

2. Qualora si renda necessario, per il grave stato di abbandono delle facciate degli edifici di cui alcomma 1, il Sindaco con proprio provvedimento, su proposta motivata del competente ufficiotecnico comunale, ordina ai proprietari di procedere al ripristino.

3. Ogni edificio pubblico e privato e le sue attinenze, deve essere tenuto in buono stato dicostruzione e manutenzione, in modo da evitare pericoli al pubblico transito ed alla pubblicaincolumità.

ART.20OPERAZIONI DI VERNICIATURA, CARTEGGIATURA E SABBIATURA SVOLTE

ALL’APERTO

1. E’ fatto obbligo a chiunque proceda a verniciare porte, finestre e cancellate o imbiancarefacciate o muri di recinzione, di apporre ripari e segnalazioni per evitare danni ai passanti.

2. E’ vietato eseguire in ambiente esterno attività di verniciatura a spruzzo, di carteggiatura esabbiatura senza l’uso di impianti di captazione idonei ad evitare la dispersione di gas, polveri evapori nell’ambiente circostante

3. Nei cantieri edili, le operazioni di sabbiatura dovranno essere condotte solo a seguito dell’uso distrumenti e/o modalità (es. teli di protezione sulle impalcature, sistemi con getto d’acqua, etc.)idonei a limitare la dispersione di polveri nell’ambiente esterno, in modo particolare nelle stradeo in altre proprietà.

ART. 21ATTIVITA’ INTERDETTE IN ZONE DI PARTICOLARE INTERESSE AMBIENTALE

1. A salvaguardia delle zone cittadine di particolare interesse archeologico, storico, artistico edambientale, sono interdette al commercio su aree pubbliche, in conformità a quanto previstodalla legge.

2. Sono esclusi dall’interdizione di cui al comma 1 le aree mercatali, limitatamente agli orari dimercato, ed i chioschi autorizzati.

3. All’interno dell’Area Cimiteriale è vietato far uso di apparecchiature radiotelefoniche. E’ vietatoinoltre l’ingresso ai veicoli, ad eccezione di quelli autorizzati.

ART. 22ADDOBBI AD ARREDO DI EDIFICI, STRADE E PIAZZE

1. L’esposizione di addobbi ad ornamento di edifici, strade e piazze può essere autorizzata inparticolari circostanze di interesse generale a condizione che siano rispettati criteri tecnico-estetici e osservate le prescrizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione.

ART. 23INSEDIAMENTI FUORI DELLE AREE COMUNALI APPOSITAMENTE PREDISPOSTE

1. È vietata qualsiasi forma di insediamento, anche sotto forma di accampamento o campeggio, sututto il territorio comunale, al di fuori delle aree comunali a ciò appositamente predisposte. Incaso di accertata violazione al predetto divieto si procede all’allontanamento che è eseguitoprevia notifica agli interessati del relativo provvedimento.

2. Nel caso di occupazione di aree di proprietà privata, trovano applicazione le procedure previstedalle leggi vigenti.

SEZIONE IIIDISPOSIZIONI PARTICOLARI DI SALVAGUARDIA DEL VERDE

ART. 24DIVIETI

1. Nei parchi e nei giardini pubblici, aperti o recintati, nonché nelle aiuole e nei viali alberati èvietato:

a) Danneggiare la vegetazioneb) Procurare pericolo o molestie alla fauna eventualmente ospitata, sia stanziale sia

migrantec) Circolare con veicoli su aiuole, siti erbosi ed altre aree non destinate alla circolazioned) Calpestare le aiuolee) Calpestare i siti erbosi ove sia vietato con ordinanza del Sindacof) Il gioco della pallag) Piantare paletti, tirare corde od altro per delimitare aree di giocoh) Introdurre autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori ad eccezione di quelli autorizzati,

dei portatori di handicap e delle auto di servizio.

2. Le disposizioni di cui al comma 1, lettera b) si applicano altresì nelle zone boschive, nellearee protette e nelle altre aree verdi.

ART. 25DISPOSIZIONI SUL VERDE PRIVATO

1. In conformità a quanto stabilito dal Codice della Strada, quando nei fondi o comunque nelleproprietà private, compresi i condomini, situati in fregio od in prossimità di strade aperte alpubblico transito veicolare o pedonale, sono presenti alberi i cui rami si protendono sullasede stradale, i proprietari hanno l’obbligo di provvedere alla costante regolarizzazione difronde e rami per modo che sia sempre evitata ogni situazione compromissiva dellacircolazione, tanto dei veicoli quanto dei pedoni.

2. Quando la presenza di alberi e/o siepi su fondi o comunque su proprietà privati confinanticon strade aperte al pubblico transito che, in conseguenza della sinuosità delle strade stesse edella loro ridotta sezione, può compromettere la visibilità e così costringere i conducenti diveicoli ad un uso eccessivo delle segnalazioni acustiche, i proprietari hanno l’obbligo dimantenere alberature e siepi in condizioni tali da non costituire mai pericolo od intralcio allacircolazione. In particolare devono opportunamente regolare le siepi e tagliare i rami deglialberi che si protendono sulla carreggiata stradale.

3. E’ fatto obbligo ai proprietari di rimuovere tempestivamente le ramaglie o quant’altro siacaduto sulla sede stradale.

4. Fermo restando quanto disposto dall’art. 9, comma 8, del Regolamento, i proprietari privatidi aree verdi confinanti con luoghi pubblici o da essi visibili, hanno l’obbligo di mantenerlein condizioni decorose. La disposizione vale anche per il verde condominiale.

TITOLO IIIOCCUPAZIONE DI AREE E SPAZI PUBBLICI

SEZIONE IDISPOSIZIONI GENERALI E SPECIFICAZIONI

ART. 26DISPOSIZIONI GENERALI

1. A tutela della sicurezza pubblica e dell’ambiente urbano, è vietato occupare in qualsiasi modo ilsuolo, nonché gli spazi ad esso sottostanti o soprastanti senza preventiva autorizzazionecomunale.

2. Sono soggetti all’obbligo della preventiva e specifica autorizzazione comunale perl’occupazione:a) Le aree e gli spazi di dominio pubblico;b) Le aree e gli spazi di dominio privato gravati da servitù di uso pubblico compresi le gallerie,

i portici ed i relativi interpilastri. I proprietari di tali aree non devono limitarne l’uso;c) I canali, i rii ed i fossi fiancheggianti le strade aperte al pubblico transito;d) Le aree di proprietà privata non recintate.

3. Fermo restando quanto in proposito previsto dal codice della strada, le autorizzazioni perl’occupazione di aree e spazi pubblici, nonché degli altri spazi indicati nel comma 2, sonosubordinate a preventivo parere degli organi tecnici comunali sulla compatibilità dellaoccupazione con le esigenze di carattere generale in materia di ordine pubblico, igiene e, overiguardino parchi, giardini, aree pedonali o di particolare interesse paesaggistico, sullacompatibilità dell’occupazione e delle strutture medianti le quali essa si realizza con le esigenzedi salvaguardia ambientale ed architettonica.

4. Qualora la natura, la modalità o la durata dell’occupazione lo rendano necessario, l’AutoritàComunale può imporre, al titolare dell’autorizzazione, ulteriori e specifiche prescrizioni.

5. L’autorizzazione per l’occupazione delle aree e degli spazi indicati nel presente articolo puòessere negata o revocata quando arrechi intralcio alla circolazione pedonale o veicolare; deveessere negata o revocata quando sia di pregiudizio all’incolumità pubblica o privata e quando siaincompatibile con le esigenze di cui al comma 3.

6. Fermo restando quanto stabilito dall’art. 21, le occupazioni di aree e spazi pubblici perl’esercizio del commercio su aree pubbliche sono soggette alla disciplina dettata dalle vigentinorme legislative in materia, alle disposizioni del Regolamento per l’applicazione e la disciplinadella Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche, nonché alle speciali determinazioni dellaGiunta Comunale o del Sindaco per particolari situazioni o circostanze.

7. Le autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico sono a titolo oneroso, salvo siadiversamente ed esplicitamente disposto.

8. Le autorizzazioni per l’occupazione valgono esclusivamente per il luogo e per la durata in esseindicate.

9. Il suolo pubblico deve essere mantenuto pulito e sgombero da rifiuti ed allo scaderedell’autorizzazione deve essere restituito libero da ogni struttura ed indenne, lo stesso vale per iterreni privati occupati per estensione di quelli pubblici.

SEZIONE IIDISPOSIZIONI PARTICOLARI PER MANIFESTAZIONI ED ATTIVITA’ VARIE

ART. 27OCCUPAZIONI PER SPETTACOLI VIAGGIANTI E MANIFESTAZIONI DI PUBBLICO

TRATTENIMENTO

1. L’occupazione di aree per l’allestimento di attività di spettacoli viaggianti e di manifestazioni dipubblico trattenimento può avvenire solo sulle aree a tal fine preliminarmente determinate conspecifico Regolamento Comunale.

2. In occasione di manifestazioni, in zone non servite da servizi pubblici, il concessionario delsuolo dovrà attrezzare l’area con idonei servizi igienici mobili di uso gratuito, lo stesso inoccasione di manifestazioni di lunga durata o di prevedibile forte afflusso; l’amministrazione siriserva di cedere in uso, ai responsabili delle manifestazioni, propri servizi igienici mobili.

3. L’occupazione di aree o spazi pubblici per l’allestimento di manifestazioni fieristiche ocommerciali è inoltre disciplinata dal Regolamento per l’applicazione e la disciplina della TassaOccupazione Spazi ed Aree Pubbliche.

ART. 28OCCUPAZIONI CON ELEMENTI DI ARREDO

1. A quanti esercitano attività commerciali, artigianali o simili, in locali prospettanti su pubblicavia, o ai quali si accede dalla pubblica via, può essere concessa l’occupazione del suolo pubblicoper collocarvi elementi di arredo (quali ad esempio vasi ornamentali e fioriere) a condizione checiò non pregiudichi in alcun modo la circolazione pedonale, che si tratti di intervento unitariointeressante l’intera via o, quanto meno, l’isolato e che i concessionari mantengano in perfettostato gli elementi medesimi.

2. Analoga occupazione può essere autorizzata, alle condizioni di cui al comma 1, anche a privaticittadini, associazioni, enti che intendono, in tal modo, migliorare la situazione ambientale dellavia o zona in cui risiedono o svolgono la loro attività.

3. La domanda per le occupazioni di cui al presente articolo, sottoscritta da quanti partecipano osono comunque interessati all’iniziativa, deve essere corredata da idonea documentazione, anchefotografica illustrante le caratteristiche e le dimensioni degli elementi di arredo, nonché lemodalità dell’occupazione e la durata della medesima.

4. Le autorizzazioni previste dal presente articolo sono subordinate al parere favorevole delcompetenti uffici comunali, nonché, quando siano interessate aree soggette a vincoli, dellaSoprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici e dei competenti uffici regionali.

ART. 29OCCUPAZIONI CON STRUTTURE PUBBLICITARIE

1. Fermo restando quanto in proposito disposto dal Codice della Strada e quanto previsto dalRegolamento Comunale sugli impianti pubblicitari nessuna struttura a supporto di mezzipubblicitari di qualsiasi tipo o dimensione può essere collocata, anche temporaneamente, su areeo spazi pubblici o di uso pubblico senza preventiva specifica autorizzazione per l’occupazione.

2. Non è consentita la collocazione delle strutture di cui al comma 1 su aree o spazi verdi, compresii viali alberati, quando a giudizio del competente ufficio comunale dalla collocazione possanoderivare conseguenze negative alla vegetazione orizzontale o verticale ed alla gestione del verdepubblico. La collocazione può altresì essere negata quando sia giudicata incompatibile con leesigenze di salvaguardia ambientale e paesaggistica.

3. Quando sia autorizzata l’occupazione del suolo pubblico o di uso pubblico per la collocazione distrutture a supporto di mezzi pubblicitari, la medesima non può porsi in atto se non dopo aversoddisfatto le disposizioni in materia di imposte sulla pubblicità.

4. Qualora la pubblicità sia effettuata mediante striscioni per la collocazione dei quali non si rendanecessario l’uso di specifiche strutture di supporto, l’autorizzazione per l’occupazione del suolopubblico o di uso pubblico è rilasciata contestualmente all’autorizzazione della pubblicità.

5. Nell’ambito ed in prossimità dei luoghi e dei beni situati in zone di particolare interesseambientale e soggetti a tutela ai sensi di legge, non può essere autorizzata la posa in opera dicartelli o di altri mezzi di pubblicità se non previo consenso Comunale.

ART. 30OCCUPAZIONI PER LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’

1. Qualora si renda necessario occupare parte del suolo per l’effettuazione di interventi dimanutenzione di strutture o impianti sotterranei utilizzati per l’erogazione di servizi di pubblicautilità, l’ente erogatore del servizio o l’impresa cui è stato appaltato l’intervento, deve darnecomunicazione al Comando di Polizia Municipale competente per territorio nonché quandol’intervento comporti manomissione del suolo pubblico, al competente Ufficio TecnicoComunale.

2. La comunicazione di cui al comma 1 contenente la precisa indicazione del luogo interessatodall’intervento, le modalità di esecuzione del medesimo e la sua durata (data di inizio e ditermine) deve essere data tempestivamente al fine di consentire ove occorra la predisposizionedei provvedimenti necessari in materia di circolazione stradale. L’Amministrazione Comunalepuò disporre in merito alla programmazione degli interventi al fine di ridurre i disagiconseguenti. Ove si tratti di intervento di urgenza la comunicazione può essere data, a mezzotelefono o telefax, nel momento in cui l’intervento è effettuato.

3. Quando l’intervento interessi strade aperte al pubblico transito, veicolare o pedonale, si devonoosservare scrupolosamente le prescrizioni del Codice della Strada. Analoghe prescrizioni sidevono osservare in ogni circostanza in cui l’intervento si effettui su suolo pubblico o di usopubblico, ancorché non aperto alla circolazione veicolare, quando le circostanze di tempo e diluogo lo impongano a salvaguardia della incolumità pubblica e privata.

4. I ripristini non eseguiti nei termini indicati o mal eseguiti dalle ditte interessate, saranno fattid’ufficio dal Comune di Lucera ed a carico degli interessati.

ART. 31OCCUPAZIONI PER ATTIVITA’ DI RIPARAZIONE DI VEICOLI

1. L’occupazione di suolo pubblico per l’esecuzione di piccole riparazioni da parte di quantiesercitano attività di riparazione di veicoli in locali prospicienti la pubblica via è subordinata aspecifica autorizzazione. Essa può essere rilasciata per uno spazio immediatamente antistantel’officina, di lunghezza non superiore al fronte della medesima e di superficie non superiore amq. 25. L’area deve essere opportunamente segnalata ed identificata, a cura e spese del titolaredell’autorizzazione, secondo le prescrizioni indicate nell’autorizzazione stessa.

2. L’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico non può essere rilasciata per losvolgimento dell’attività di carrozziere.

3. E’ fatto obbligo a chi abbia ottenuto l’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico per gliscopi di cui al comma 1, di evitare operazioni che possano provocare lo spargimento di sostanzeche imbrattino o deteriorino il suolo medesimo e di mantenere lo stesso in condizioni di massimapulizia.

4. L’autorizzazione di cui al comma 1 è valida solo per le ore di apertura dell’esercizio e determina,in tale orario, divieto di parcheggio.

ART. 32OCCUPAZIONI PER TRASLOCHI

1. Chi, in occasione di un trasloco, abbia necessità di occupare parte di suolo pubblico con veicoliper uso speciale e relative attrezzature utilizzati nelle operazioni, deve presentare istanza, induplice copia, al Comando della Polizia Municipale, con l’indicazione del luogo, delledimensioni e del periodo di occupazione.

2. Accertato che nulla osti, il Comando della Polizia Municipale restituisce il provvedimentoautorizzatorio.

3. L’area oggetto di autorizzazione deve essere opportunamente segnalata ed identificata a cura delrichiedente.

ART. 33OCCUPAZIONI DEL SOPRASSUOLO

1. Senza specifica autorizzazione comunale non è consentita la collocazione di insegne, cartelli oaltri mezzi pubblicitari, di tende solari, di bracci, fanali e simili.

2. Per la collocazione di insegne, cartelli o altri mezzi pubblicitari e di tende solari, bracci e fanalivalgono le disposizioni in proposito dettate dal Regolamento Canone Occupazione Spazi ed AreePubbliche e del Regolamento Edilizio.

ART. 34OCCUPAZIONI PER COMIZI E RACCOLTA DI FIRME

1. L’autorizzazione all’occupazione di aree o spazi pubblici per la raccolta di firme in calce apetizioni proposte di legge di iniziativa popolare o di referendum nonché per comizi in periodidiversi da quelli che precedono elezioni o referendum, è concessa previa verifica dellacompatibilità con le esigenze della circolazione pedonale e veicolare. L’autorizzazione deveessere richiesta almeno cinque giorni prima. L’Amministrazione, in presenza di motivate ragioni,può derogare tale termine accogliendo richieste presentate successivamente.

2. In presenza di una pluralità di richieste, riferite alla stesso periodo e luogo, l’AmministrazioneComunale valuterà l’assegnazione in base all’ordine cronologico di presentazione ed alcontenuto di interesse pubblico.

ART. 35MANIFESTAZIONI CON CORTEI

1. I cortei funebri, muovendo dal luogo in cui si trova la salma, dovranno percorrere l’itinerario piùbreve, rispettando le eventuali particolari disposizioni delle Autorità di Pubblica Sicurezza ed idivieti imposti dalla segnaletica stradale, sino a raggiungere il luogo di celebrazione del rito. Overitenuto necessario la Polizia Municipale provvederà ad effettuare idoneo servizio di viabilità.

2. Le processioni religiose o altre manifestazioni non religiose che prevedono cortei di persone o diautoveicoli dovranno seguire gli itinerari preventivamente concordati con il Comando di PoliziaMunicipale secondo le disposizioni del vigente Codice della Strada e dovranno ottenerel’autorizzazione delle Autorità di Pubblica Sicurezza.

SEZIONE IIIDISPOSIZIONI PARTICOLARI PER ATTIVITA’ COMMERCIALI

ART. 36OCCUPAZIONICON DEHORS

1. Ai titolari di esercizi pubblici di somministrazione i cui locali prospettino sullo spazio occupabilepuò essere rilasciata l’autorizzazione per l’occupazione di una porzione delimitata di suolo per lacollocazione di un dehors, a condizione che le strutture utilizzate siano realizzate nel rispetto deicriteri tecnico-estetici, e sempre che non si oppongano ragioni di viabilità, di igiene e disicurezza pubblica.

2. Ai fini del conseguimento dell’autorizzazione di cui al comma 1 si devono osservare, oltre alledisposizioni del presente Regolamento, le procedure indicate nel Regolamento comunale CanoneOccupazione Suolo ed Aree Pubbliche.

3. L’autorizzazione per l’occupazione di cui al presente articolo è temporanea e non può perciòprotrarsi oltre il periodo in essa indicato. Può essere rinnovata per l’anno successivo a domandadel titolare interessato.

ART. 37OCCUPAZIONI PER ESPOSIZIONI DI MERCI

1. A chi esercita attività commerciali in locali prospettanti sulla pubblica via può essere rilasciatal’autorizzazione, nel rispetto delle norme di igiene per l’occupazione del suolo pubblico peresporre merci, purché il marciapiede sul quale l’esercizio si affaccia sia di ampiezza sufficienteper il rispetto delle norme vigenti in materia di circolazione pedonale e l’occupazione non siestenda oltre mt. 1 dal filo del fabbricato.

2. I generi alimentari non possono essere esposti ad altezza inferiore a cm. 70 dal suolo.

3. Le strutture utilizzate per l’esposizione devono essere preventivamente approvate dai competentiuffici comunali.

4. L’autorizzazione di cui al presente articolo è valida soltanto nell’orario di apertura dell’eserciziocommerciale. Le strutture, pertanto, non possono permanere sul suolo dopo la chiusuradell’esercizio stesso.

5. Gli esercenti attività commerciali, artigianali e simili, operanti nelle zone di rilevanza storico-ambientale ovvero in strade che presentino particolari caratteristiche geometriche, possonoottenere l’autorizzazione, purché l’occupazione sia posta in essere con strutture approvate ed acondizione che sia garantita una zona adeguata per la circolazione dei pedoni e delle persone conlimitata o impedita capacità motoria.

6. Il suolo pubblico soggetto all’autorizzazione deve essere costantemente tenuto pulito.

7. Le insegne e cartelli pubblicitari degli esercizi commerciali e pubblici devono essere redatti intermini e forma decorosa. Ai venditori, per attirare un maggior numero di acquirenti, non èpermesso di esporre oggetti che possano menomare il prestigio di personalità e di istituzioni,oppure che rechino noia, in modo qualsiasi, ai passanti.

ART. 38OCCUPAZIONI PER LA VENDITA SU AREE PUBBLICHE NON MERCATALI

1. Fermi restando i divieti previsti dall’art. 24 e quanto disposto dall’art. 39 in materia dicommercio su aree pubbliche in forma itinerante, può consentirsi l’occupazione di suolopubblico, in aree non mercatali, per la vendita di prodotti artistici, artigianali, industriali edagricoli, previa verifica della compatibilità ambientale e a condizione che gli esercenti sianotitolari di licenza per il commercio su aree pubbliche ovvero diretti produttori dei beni posti invendita, purché l’attività sia esercitata con strutture di tipo e caratteristiche approvate daicompetenti uffici comunali, e su aree appositamente individuate a tale scopo, nonché, quandosiano interessate aree soggette a vincoli, dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali edArchitettonici e dai competenti uffici regionali.

2. Nel caso di occupazioni temporanee, stagionali od annuali, le attività di vendita, salvo diversaespressa indicazione nell’autorizzazione devono osservare gli orari stabiliti per attività analogheesercitate in sede fissa.

3. L’accoglimento delle richieste di autorizzazione che riguardino parchi e giardini pubblici, isolepedonali ed aree di particolare interesse ambientale, è subordinato al parere favorevole delcompetente ufficio comunale.

ART. 39COMMERCIO IN FORMA ITINERANTE

1. I titolari di licenza per il commercio in forma itinerante su aree pubbliche, i coltivatori diretti,mezzadri o coloni, possono senza necessità di conseguire l’autorizzazione per l’occupazione disuolo pubblico, esercitare l’attività in forma itinerante, nel rispetto dei seguenti divieti e limiti:a) E’ vietato posizionare i veicoli o le strutture di vendita laddove il parcheggio o la sosta non

siano consentiti dalle vigenti norme in materia di circolazione stradale;b) E’ vietato posizionare i veicoli o le strutture di vendita in cui lo stazionamento reca intralcio

alla regolare circolazione;c) E’ vietato esercitare, per motivi di polizia stradale, il commercio in forma itinerante in tutte

le vie del centro storico;d) non è consentito sostare nello stesso punto per più di un’ora nella stessa giornata trascorsa la

quale i veicoli o le strutture di vendita devono essere spostati e posizionati a non meno di500 metri dal punto precedentemente occupat;

e) a salvaguardia della quiete e per il rispetto dovuto ai luoghi l’attività non può esercitarsi aduna distanza inferiore a metri 200 dal perimetro di ospedali o altri luoghi di cura e dicimiteri;

f) a tutela dell’igiene dei prodotti posti in vendita ed a salvaguardia della incolumità personalela sosta non è consentita in aree non opportunamente pavimentate e comunque, in prossimitàdi scavi o cantieri o altre fonti di polverosità o di esalazioni dannose. Per gli stessi scopi lasosta non è consentita ad una distanza inferiore a metri 100 dai servizi igienici e a metri 200dai depositi di rifiuti;

g) sono interdetti al commercio itinerante i parchi ed i giardini pubblici aperti o recintati,compresi i viali e le strade che li attraversano. In esse è tuttavia consentita la vendita difrutta secca, caldarroste, gelati ed altri simili prodotti, purché effettuata con veicoli di tipo ecaratteristiche approvati dai competenti uffici comunali, sempre che il venditore sia inpossesso della prescritta licenza commerciale.

2. Il Sindaco, con propria ordinanza, potrà vietare temporaneamente il commercio itinerante inspecifiche zone in occasione di particolari eventi.

ART. 40MESTIERI GIROVAGHI

1. A nomadi ed a girovaghi, in mancanza di strutture ed aree specificatamente attrezzate edestinate, è consentita la sosta con le loro carovane, sull’intero territorio comunale, per unperiodo massimo di 48h. Le disposizioni non si applicano alle carovane degli spettacoliviaggianti.

ART. 41

ACCATTONAGGIO

1. E’ vietato raccogliere questue ed elemosine per qualsiasi motivo, causando disturbo ai passanti.

TITOLO IV

TUTELA DELLA QUIETE PUBBLICA E PRIVATA

ART. 42DISPOSIZIONI GENERALI

1. Chiunque eserciti un’arte, un mestiere o un’industria, deve usare ogni accorgimento per evitaremolestie o incomodo ai vicini.

2. I Servizi Tecnici comunali, l’Azienda Sanitaria Locale, su reclamo o d’ufficio, accertano lanatura dei rumori e promuovono i più idonei provvedimenti perché chi esercita arti, mestieri oindustrie proceda all’eliminazione delle cause dei rumori.

3. Nei casi di incompatibilità dell’attività esercitata con il rispetto della quiete delle civiliabitazioni, il Sindaco, su motivata proposta dei Servizi tecnici comunali o dell’Azienda SanitariaLocale, può vietare l’esercizio dell’arte, del mestiere o dell’industria responsabile delle molestieo dell’incomodo.

4. E’ in ogni caso vietato impiantare in fabbricati destinati a civile abitazione attività checomportino l’uso di macchine azionate da motore. Il divieto non vale per le attività checomportano esclusivamente le normali macchine per ufficio o attrezzature medico-sanitarie.

ART. 43LAVORO NOTTURNO

1. Fermo restando quanto previsto da norme superiori in materia di livelli delle emissioni sonore edi superamento di tali livelli, senza specifica autorizzazione comunale, non possono esercitarsi,anche temporaneamente o saltuariamente, attività lavorative che siano fonti anche potenziali, diinquinamento acustico tra le ore 22 e le ore 6.

2. L’autorizzazione ad esercitare attività lavorative tra le ore 22 e le ore 6 è subordinata apreventivo parere dei Servizi Tecnici Comunali e dell’Azienda Sanitaria Locale ed ècomprensiva di tutti gli atti di consenso che le norme superiori prescrivono a tuteladell’inquinamento acustico.

3. Quando, per la natura delle attività, o per le caratteristiche del luogo o dell’ambiente in cui èesercitata, sia ritenuto necessario dai Servizi tecnici comunali o dell’Azienda Sanitaria Locale, ildivieto di esercitare può, con provvedimento del Sindaco, essere esteso ad un periodo più ampiodi quello indicato nel comma 1.

ART. 44SPETTACOLI E TRATTENIMENTI

1. I titolari delle licenze prescritte dalle leggi di pubblica sicurezza per l’esercizio della attività dipubblico spettacolo o di pubblico trattenimento, i titolari degli esercizi pubblici disomministrazione, i titolari di sale pubbliche per biliardi od altri giochi leciti ed i titolari dicircoli privati, devono assicurare che i locali nei quali si svolge l’attività siano strutturati in modo

tale che il livello sonoro, delle emissioni propagate all’ esterno, rispetti sempre i limiti previstidalla legislazione vigente.

2. Ai soggetti di cui al comma 1, è fatto obbligo di vigilare affinché all’uscita dai locali ifrequentatori evitino comportamenti dai quali possa derivare pregiudizio alla quiete pubblica eprivata.

3. Le licenze per lo svolgimento di spettacoli o trattenimenti in luoghi aperti devono indicareprescrizioni ed orari volti ad evitare pregiudizio alla quiete pubblica e privata.

4. L’autorizzazione anche in deroga ai valori limite di cui all’art. 2 comma 3 della legge 26.10.1995n. 447, in tema di inquinamento acustico, per lo svolgimento di attività temporanee e dimanifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneoovvero mobile, deve contenere limiti e prescrizioni stabiliti di volta in volta in relazione allostato dei luoghi, all’orario e tipo di manifestazione, in modo da evitare pregiudizio alla quietepubblica e privata.

ART. 45ABITAZIONI PRIVATE

1. Nelle abitazioni private non è consentito far funzionare apparecchiature fonti di molestie edisturbi, fatte salve le eccezioni di cui ai due commi seguenti.

2. Le apparecchiature di esclusivo uso domestico che producono rumore o vibrazioni non possonofarsi funzionare prima delle ore 7 e dopo le ore 22 nei giorni feriali, dalle ore 8,30 alle ore 22 neigiorni festivi.

3. Gli apparecchi radiofonici e televisivi, nonché gli apparecchi di qualsiasi specie per lariproduzione della musica devono essere utilizzati contenendo sempre il volume delle emissionisonore entro limiti tali da non recare in alcun modo molestie o disturbo ai vicini. La disposizionevale anche per gli analoghi apparecchi installati in esercizi pubblici di somministrazione, speciese ubicati in fabbricati destinati a civile abitazione.

4. Il divieto di cui al comma 1 non si applica nella circostanza dell’esecuzione di lavori diristrutturazione di locali, a qualunque scopo destinati, situati in fabbricati di civile abitazione,purché siano adottati tutti gli accorgimenti e tutte le cautele per contenere il disturbo e non sianoin ogni modo effettuati dalle ore 8 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 20 nei giorni feriali.

5. Nei giorni festivi non possono essere eseguiti lavori di rimozione e demolizione pavimenti erivestimenti. Altri lavori di ristrutturazione potranno essere eseguiti nei limiti di cui al commaprecedente dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19.

6. L’utilizzo di strumenti agricoli a motore quali motoseghe, tagliaerba, falciatrici,motodecespugliatori, ecc. deve avvenire alle ore 8 alla ore 12,30 e dalle 14,30 alle 20 nei giorniferiali e dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 nei giorni festivi.

ART. 46STRUMENTI MUSICALI

1. Chi, nella propria abitazione, faccia uso di strumenti musicali è tenuto ad adottare tutti gliaccorgimenti e tutte le cautele al fine di evitare disturbo ai vicini.

2. Non è in ogni modo consentito l’uso di strumenti musicali, cantare e fare schiamazzi, dalle ore13 alle ore 15 e dalle ore 23 alle ore 9, salvo la totale insonorizzazione del locale in cui lostrumento musicale è usato.

ART. 47SCHIAMAZZI NOTTURNI

1. Dopo le ore 24 è vietato cantare e suonare e fare schiamazzi nelle pubbliche vie.

2. Ripetuti interventi degli organo di vigilanza a seguito di schiamazzi notturni di avventori inentrata e uscita da pubblici esercizi, possono comportare provvedimenti limitativi dell’orario dichiusura in deroga alle disposizioni generali.

3. Fermo restando quanto in proposito prescritto dal codice della strada, i proprietari di veicoli suiquali sia stato installato un dispositivo acustico antifurto devono tarare il medesimo affinché ilsegnale acustico non superi i limiti fissati dalle disposizioni vigenti. Il segnale non deve,comunque, superare la durata complessiva di tre minuti primi, ancorché sia intermittente.

4. La disposizione del primo comma vale anche per i dispositivi acustici antifurto installati inabitazioni, uffici, negozi, stabilimenti, salvo che per la durata del segnale che non può, in alcuncaso, superare i dieci minuti primi.

ART. 48PUBBLICITÀ FONICA

1. La pubblicità fonica non è consentita in un raggio di duecento metri dagli ingressi di areecimiteriali, ospedali, istituti di cura e case di riposo, plessi scolastici.

2. La pubblicità fonica è consentita, previa autorizzazione, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16,30alle ore 18.

3. Deve essere parimenti autorizzata anche la pubblicità fonica fuori dai centri abitati.

4. In ogni caso la pubblicità fonica non deve superare i limiti massimi di esposizione al rumorefissati dalle vigenti disposizioni di legge.

5. Per la pubblicità elettorale si applicano le disposizioni dell’art. 7 delle legge 24 aprile 1975 n.130.

6. In caso di recidiva nelle violazioni degli obblighi e divieti su esposti, può essere disposta lasanzione accessoria della revoca dell’autorizzazione rilasciata.

TITOLO V

MANTENIMENTO, PROTEZIONE E TUTELA DEGLI ANIMALI

ART. 49CUSTODIA, NUTRIZIONE, CURA E RICOVERO DEGLI ANIMALI

1. Ogni animale deve essere custodito ed accudito in modo tale da evitare qualsiasi condizione disofferenza o stress all’animale stesso o di disturbo o molestia alle persone. Ogni animale deveavere a disposizione uno spazio adeguato alle sue necessità, in funzione della taglia delleesigenze biologiche ed etologiche della specie. I locali, i box, i recinti adibiti alla custodia deglianimali devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e d’igiene.

2. Ogni animale custodito deve avere sempre a disposizione l’acqua e deve essere nutritoregolarmente con alimenti adeguati alla specie, salvo diversa disposizione scritta e motivata delmedico veterinario.

3. Il proprietario o il custode controlla con sufficiente frequenza lo stato di salute degli animali eattrezzature ed elimina immediatamente i difetti delle attrezzature che compromettono lecondizioni di salute degli animali oppure prende altre adeguate misure di protezione. Ilproprietario o il custode deve immediatamente ricoverare e sottoporre a cure da un medicoveterinario gli animali malati, feriti o infestati di parassiti, secondo il loro stato.

4. Il proprietario o il custode deve provvedere ricovero per gli animali che non possono adattarsialle condizioni climatiche. Gli animali non possono essere tenuti permanentemente all’oscuro, opermanentemente a luce artificiale, ma si deve riferire alle ore di illuminazione solarerelativamente ad ogni giorno dell’anno. Le voliere per uccelli, salvo deroghe transitoriecertificate dal medico veterinario per esigenze sanitarie, devono avere larghezza, lunghezza,altezza, tre volte superiori all’apertura alare del soggetto più grande presente nelle stesse. E’vietato custodire i pesci in vasche di lunghezza, larghezza ed altezza inferiore a due volte lalunghezza del soggetto più grande presente nella stessa.

5. E’ vietato abbandonare animali domestici.

ART. 50RAPPORTI CON I CANI

1. Fatti salvi eventuali problemi di ordine sanitario, singolarmente comprovati, non c’è limitazionenumerica di detenzione di animali per singolo proprietario. Al proprietario compete di assicurarea ciascun animale le condizioni di benessere e sanità, osservando le comuni norme di igienegenerale.

2. La detenzione di cani in luoghi pubblici e privati, deve prevedere uno spazio di almeno ottometri quadrati per animale adulto, fatte salve particolari esigenze di razza, osservando tutte lenecessarie norme di igiene, illuminazione e benessere animale. Quando siano tenuti legati, adessi deve essere assicurata una catena con fune di scorrimento di almeno cinque metri dilunghezza.

3. I cani attaccati devono potersi muovere senza restare impigliati nell’attacco stesso.

4. L’allacciamento a nodo scorsoio è vietato.

5. I cani tenuti all’aperto devono disporre di un riparo coperto per almeno tre lati oltre il tetto edevono essere dotati di una cuccia di dimensioni adeguate alla mole dell’animale.

6. Nei rapporti con i cani sono vietati l’eccessivo rigore ed esercitare pratiche di addestramento conl’utilizzo di strumenti di punizione che causino all’animale stress o sofferenza fisica.

7. L’impiego dei collari con aculei interni, dei dispositivi a scarica elettrica o che emettano segnaliacustici o agiscono con sostanze chimiche è vietato; sono eccettuati i fischietti di addestramento.

ART. 51MANTENIMENTO DEI CANI

1. I cani, a tutela della incolumità pubblica e privata, devono sempre essere condotti, salvo neiluoghi loro espressamente destinati, al guinzaglio e, se mordaci, anche muniti di museruola.

2. I cani possono essere lasciati liberi, purché sotto il costante controllo del proprietario odell'accompagnatore, esclusivamente nelle aree loro appositamente destinate ed opportunamentedelimitate e segnalate, ove esistano. Dei danni che i cani eventualmente provochino al verdepubblico rispondono i proprietari.

3. Nei luoghi e nei locali privati aperti, o ai quali non sia impedito l'accesso di terzi, la presenza diun cane deve essere segnalata all'esterno ed i cani possono essere tenuti senza museruola soltantose legati nel rispetto di quanto stabilito al successivo quarto comma, ove in tal modo, per ledimensioni del luogo, sia garantita la sicurezza dei terzi, e custoditi in modo da non recare dannoalle persone.

4. A garanzia dell'igiene ed a tutela del decoro, è fatto obbligo ai proprietari di cani ed a chiunque liaccompagni quando siano condotti in spazi pubblici di essere muniti di idonea attrezzatura per laraccolta delle deiezioni e di depositare le medesime negli appositi contenitori , ove esistano.

5. I proprietari di cani o le persone incaricate della loro custodia devono comunque evitare che essisporchino con deiezioni i marciapiedi ed ogni altro spazio pedonale di uso pubblico.

6. È vietato introdurre cani, ancorché condotti al guinzaglio, eccezione fatta per quelli cheaccompagnano persone inabili, nelle aree dei parchi e giardini pubblici, opportunamentedelimitate e segnalate, destinate ai giochi.

7. In caso di situazioni e circostanze eccezionali, possono essere determinate con ordinanzasindacale, più particolari e specifiche disposizioni, anche di carattere temporaneo.

8. E’ vietato condurre cani o altri animali al guinzaglio dalla bicicletta o da qualsiasi altro veicolo.

9. Per quanto non previsto, si applicano le norme di cui al DPR 8 febbraio 1954 n.320(Regolamento di polizia veterinaria)

ART. 52ANIMALI RANDAGI

1. Fatto salvo quanto previsto dalle norme sanitarie in vigore e dalla legge 14 agosto 1991 n. 281 èfatto divieto di catturare animali randagi per qualsiasi scopo, salvo ai fini di soccorso immediato,ferma restando la possibilità di intervento ai fini sanitari, di soccorso e di accudimento per glienti e le associazioni protezionistiche riconosciuti.

ART. 53PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA

1. Fermo restando quanto disposto dall'art. 24, il divieto di procurare pericolo o molestie alla fauna,sia stanziale sia migrante, vale per tutto il territorio comunale.

2. Chi detiene specie selvatiche consentite deve curarne la tenuta e il trasporto in modo da evitaresituazioni di pericolo o di spavento per terzi.

3. Gli animali selvatici tenuti in cattività devono poter disporre delle condizioni climatiche eambientali dei luoghi ove si trovano naturalmente le specie; essi devono avere la possibilità, se lanatura della specie lo richieda, di una vasca d’acqua, di posatoi sopraelevati di dimensioni tali dapermettere all’animale di nuotare, di coricarsi e di ricavare una tana scavandola.

4. E’ vietato detenere animali selvatici alla catena o legati al trespolo.

ART. 54ESPOSIZIONE DI ANIMALI

1. Ferme restando le disposizioni previste dall’art. 69 del T.U. delle Leggi di Pubblica Sicurezza, lelicenze per esporre animali alla pubblica vista devono prevedere inoltre i seguenti requisiti:

a. i locali e le attrezzature devono corrispondere alle specie ed al numero degli animali daesporre o utilizzare e devono essere costruiti in modo che gli animali siano protetti dagliinflussi atmosferici, dai disturbi provocati dai visitatori, dal rumore e dai gas di scarico.

b. gli animali esposti devono poter disporre d’acqua e cibo in recipienti non rovesciabili, avendocura della regolarità della somministrazione e della pulizia dei resti, il pavimento della gabbiaespositiva, deve essere ricoperto di materiale assorbente le deiezioni, e deve essere tenutocostantemente pulito, onde assicurare la massima igiene.

c. è vietato costringere alla convivenza nella stessa gabbia animali tra essi incompatibili.

ART. 55SPETTACOLI VIETATI

1. Fermo restando quanto stabilito dalla legge 22 novembre 1993, n. 473 sono vietati gli spettacoliche causino agli animali stress, condizionamenti o che comportino sollecitazioni eccessive daparte del pubblico.

2. Sono vietati ogni rappresentazione che comporti combattimenti tra animali, l’uso di animali viviper alberi di cuccagna o per bersaglio fisso e simili, le corride ed altre manifestazioni simili.

ART. 56UTILIZZO DI ANIMALI

1. È vietato comunque esibire animali con cuccioli lattanti, da svezzare o animali comunque instato di incuria, denutrizione, in precarie condizioni di salute o sofferenti per le condizioniambientali in cui sono esposti o tenuti in condizioni tali da suscitare l’altrui pietà.

ART. 57VENDITA DI ANIMALI

1. Il commercio di ogni specie animale, ittiche comprese, deve essere esercitato nel rispetto dellenorme di polizia veterinaria e di tutela del benessere degli stessi.

2. I prodotti della pesca destinati ad essere immessi vivi sul mercato devono essere tenuticostantemente nelle condizioni più idonee alla loro sopravvivenza, immersi in vasche munite diossigenatore.

ART. 58PRATICHE VIETATE

1. Oltre le pratiche non consentite di cui agli articoli precedenti, è vietato:a) mettere in atto qualsiasi maltrattamento o comportamento lesivo nei confronti degli animali

e che contrasti con le vigenti disposizioni;b) tenere gli animali in spazi angusti e/o privi dell’acqua e del cibo necessario o sottoporli a

rigori climatici tali da nuocere alla loro salute;c) somministrare cibo o bevande ai volatili in libertà;d) tenere animali in isolamento e/o condizioni di impossibile controllo quotidiano del loro stato

di salute o privarli dei necessari contatti sociali tipici della loro specie;e) detenere animali in gabbia ad eccezione di casi di trasporto e di ricovero per cure e ad

eccezione di uccelli e piccoli roditori;f) addestrare animali ricorrendo a violenze, percosse o costrizione fisica in ambienti inadatti

(angusti o poveri di stimoli) che impediscono all’animale di manifestare i comportamentitipici della specie;

g) ricorrere all’addestramento di animali appartenenti a specie selvatiche;h) colorare o vendere animali colorati artificialmente;i) trasportare o detenere animali, per qualsiasi periodo di tempo, chiusi nei cofani posteriori

delle auto;j) trasportare animali in condizioni e con mezzi tali da procurare loro sofferenza, ferite o danni

fisici anche temporanei; gli appositi contenitori dovranno consentire la stazione eretta,ovvero la possibilità di sdraiarsi e rigirarsi;

k) condurre animali a guinzaglio tramite mezzi di locomozione in movimento;l) procedere ad interventi chirurgici per facilitare la tenuta degli animali da compagnia, come

la resezione dei denti e degli artigli, eccettuati gli interventi di asportazione della falangesupplementare dei cani e gli interventi per prevenire la riproduzione;

m) lasciare sotto il sole animali chiusi in veicoli o rimorchi.

ART. 59TRASPORTO DI ANIMALI SU MEZZI PUBBLICI

1. Il trasporto di animali su mezzi di servizio pubblico è disciplinato da apposito regolamentoadottato dal soggetto che esercita il servizio.

ART. 60ANIMALI LIBERI

1. Il Sindaco con propria ordinanza in situazioni e circostanze eccezionali può disporre misure dicattura e monitoraggio sanitario ovvero di trasferimento di colonie o di controllo numericomediante sterilizzazione degli animali liberi presenti sul territorio cittadino.

TITOLO VI

NORME PARTICOLARI PER GLI ESERCIZI PUBBLICI E PERL’AMMINISTRAZIONE DEGLI STABILI

ART. 61ESPOSIZIONE DEI PREZZI

1. I titolari di esercizi pubblici di somministrazione alimenti e bevande che esercitano laristorazione hanno l'obbligo di esporre, anche all'esterno dell'esercizio, tabelle recanti menù eprezzi.

ART. 62SERVIZI IGIENICI

1. Gli esercizi pubblici di somministrazione e tutti i locali di pubblico ritrovo debbono essere dotatidi servizi igienici, conformi alle norme di Igiene Pubblica, da tenersi a disposizione deifrequentatori.

2. I servizi igienici devono essere sempre puliti e forniti di carta igienica, sapone e asciugamanimonouso.

ART. 63AMMINISTRAZIONE DEGLI STABILI

1. Nell’atrio degli stabili deve essere affisso il nominativo, l’indirizzo e recapito telefonicodell’Amministratore.

.

TITOLO VII

NORME TRANSITORIE E FINALI

ART. 64SANZIONI

1. La violazione di disposizioni del Regolamento è punita ai sensi di legge, con la sanzioneamministrativa per essa determinata nel successivo comma 7, fermo restando l’adeguamentocon provvedimento dell’Organo Comunale competente, nelle ipotesi di variazione legislativadella sanzione amministrativa. La procedura sanzionatoria amministrativa applicata è quellaprevista dalla Legge 24 novembre 1981, n. 689”.

2) Alla contestazione della violazione delle disposizioni del Regolamento si procede nei modi e neitermini stabiliti dalle leggi e dai Regolamenti Comunali.

3) Ogni violazione delle disposizioni del Regolamento e ogni abuso di atto di concessione o diautorizzazione comporta l’obbligo di cessare immediatamente il fatto illecito o l’attivitàabusiva.

4) L’uso di concessioni o di autorizzazioni non conforme alle condizioni cui sono subordinate oalle prescrizioni specifiche in esse contenute, oltre all’irrogazione della sanzione amministrativapuò comportare la sospensione o la revoca della concessione o dell’autorizzazione, inconsiderazione della gravità dell’inosservanza e degli effetti nocivi che essa abbiaeventualmente prodotto.

5) Quando la violazione accertata sia riferita a norme speciali, si applica la sanzione prevista pertale violazione dalla norma speciale o dal testo normativo che la contiene, con le procedure peressa stabilite, salvo che la violazione configuri anche una sanzione illecita di natura diversadalla norma speciale, nel qual caso si applica anche la sanzione disposta in relazione alladisposizione regolamentare violata.

6) Qualora alla violazione di norme di regolamento, o all’inosservanza di prescrizioni specifichecontenute nell’ atto di concessione/autorizzazione, conseguano danni a beni comuni, ilresponsabile, ferma restando l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria perl’accertata violazione, è tenuto al rimborso di tutte le spese occorrenti per il loro ripristino. Oveil responsabile sia minore od incapace, l’onere del rimborso e del pagamento della sanzioneamministrativa pecuniaria graverà su chi esercita la potestà parentale o la curatela, comeprevisto dalla Legge, in tema di responsabilità sostitutiva o solidale.

7) Fatto salvo quanto previsto dal comma 5, le infrazioni alle disposizioni del presenteregolamento o ordinanze dello stesso attuative comportano l’applicazione di una sanzioneamministrativa secondo la seguente tabella:Da 25 € a 150 € Violazione previste nel Titolo II – Sezione III

Violazioni previste nel Titolo III – Sezione IViolazioni previste agli artt. 7 lett. f), i), e j), 8 c. 1 lett. d) e 10 c. 4.

Da 50€ a 300 € Violazione previste nel Titolo II – Sezione I e Sezione IIViolazione previste nel Titolo III – Sezione II e Sezione IIIViolazione previste nel Titolo V

Violazioni previste all’art. 25 c. 1.Da 75 € a 450 € Violazione previste nel Titolo IV

Violazione previste all’art. 52Violazione previste all’art. 58

ART. 65ABROGRAZIONI

1. Con l’entrata in vigore del presente Regolamento di Polizia Urbana sono abrogati e cessanopertanto di avere efficacia il Regolamento di Polizia Urbana approvato con determinazione del 7marzo 1931 ed entrato in vigore il 16 marzo 1932, nonché tutti gli atti ed i provvedimentisostituiti da norme del presente Regolamento o con esse incompatibili.

ART. 66ENTRATA IN VIGORE

1. Il presente regolamento entra in vigore dopo la pubblicazione prevista dallo Statuto.


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