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CUOCHI CUOCHI NUOVINUOVI
ASTI 06/02/2007Dr.ssa Renza BerrutiDr.ssa Renza BerrutiDr.ssa Renza Berruti
Avete fatto nella vostra vita esperienze di formazione che ritenete importanti o significative (sia in positivo che in negativo)?
Come vorreste fosse un corso di formazione?
Cosa vi aspettate Cosa vi aspettate da da QUESTO corso?corso?
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REGOLE DEL GRUPPOREGOLE DEL GRUPPO
• Diritto all’ascolto di ogni partecipante
• Diritto alla parole di ogni partecipante
• Rispetto di tutte le opinioni personali
• Nessun giudizio di valore sulle persone
• Discrezione sulle informazioni legate alle persone
INFORMAZIONE
Informazione è in generale qualunque notizia o racconto. Qualunque comunicazione scritta o orale contiene informazione.
I dati in un archivio sono informazioni.
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PEDAGOGIA
L’arte e la scienza di insegnare ai bambini
ANDRAGOGIA
L’arte e la scienza di aiutare gli adulti ad apprendere (M. Knowels)
… formazione pedagogica: i concetti
• il bisogno di conoscere
• il concetto di sé
• il ruolo dell’esperienza
• l’orientamento verso l’apprendimento
• la motivazione
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Il bisogno di conoscere
… formazione pedagogica: i concetti
I discenti hanno bisogno solo di sapere che devono apprendere quello che insegna loro il docente se vogliono andare avanti ed essere promossi; non necessitano di sapere come ciò che apprendono si applicherà nella loro vita reale
… formazione pedagogica: i concetti
Il concetto che l’insegnante si fa del discente è quello di una personalità dipendente, perciò il concetto di sé del discente alla fine diventa quello di una personalitàdipendente
Il concetto di sé del discente
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… formazione pedagogica: i concetti
Ruolo dell’esperienza
Il vissuto esperienziale del discente ha poco valore come risorsa per l’apprendimento, l’esperienza che conta è quella del docente, di chi ha redatto il libro di testo e di chi ha prodotto i vari supporto audiovisivi
… formazione pedagogica: i concetti
Orientamento verso l’apprendimento
I discenti hanno un orientamento verso l’apprendimento centrato sulle materie
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… formazione pedagogica: i concetti
La motivazione
I discenti sono motivati ad apprendere da moventi esterni: voti, approvazione o disapprovazione dell’insegnante, pressioni da parte dei genitori
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… formazione andragogica: i concetti
L’arte e la scienza di aiutare gli adulti ad apprendere
Definizione di adulto:
• definizione biologica
• definizione legale
• definizione sociale
• definizione psicologica
… formazione andragogica: i concetti
Diventiamo adulti biologicamente quando raggiungiamo l’età della riproduzione
Diventiamo adulti legalmente quando raggiungiamo l’età in cui la legge ci dice che possiamo votare, prendere la patente…….
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… formazione andragogica: i concetti
Diventiamo adulti socialmente quando iniziamo ad assumere un ruolo adulto, come quelli di lavoratore a tempo pieno…..
Diventiamo adulti psicologicamente quando arriviamo ad un concetto di noi stessi come persone autonome e responsabili della nostra vita.
… formazione andragogica: i concetti
Il bisogno di conoscere
Gli adulti sentono l’esigenza di sapere perché occorra apprendere qualcosa
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… formazione andragogica: i concetti
Il concetto di sé del discente
Gli adulti hanno un concetto di sé come persone responsabili delle loro decisioni, della loro vita
… formazione andragogica: i concetti
Il ruolo dell’esperienza del discente
Gli adulti entrano in una attività di formazione con una esperienza che è maggiore di quella dei giovani, ma anche di diversa qualità
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… formazione andragogica: i concetti
Orientamento verso l’apprendimento
L’orientamento all’apprendimento degli adulti è centrato sulla vita reale
… formazione andragogica: i concetti
Motivazione
Benchè gli adulti rispondano ad alcuni moventi esterni, le motivazioni più potenti sono le motivazioni interne (il desiderio di una migliore posizione nel lavoro, autostima, qualità della vita,…..)
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AutonomiaDipendenzaConcetto di sé
Centrato sui problemi
Centrato sulle materie/abilità
Orientamento all’apprendimento
Applicazione immediata
Applicazione posticipata
Prospettiva temporale
RisorsaOggettivamente limitata
Esperienza
ANDRAGOGIAPEDAGOGIA
RUOLO DELLA FORMAZIONE NEL CAMBIAMENTORUOLO DELLA FORMAZIONE NEL CAMBIAMENTO
• La formazione deve essere finalizzata al cambiamento dei comportamenti “non sani” ed alla valorizzazione dei comportamenti salutari
• deve integrarsi ed essere coerente con la realtà in cui si interviene
• la formazione non può colmare carenze strutturali ed organizzative
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Precontemplazionenon si pensa di cambiare
Contemplazionesi pensa di cambiare
Preparazioneci si prepara a cambiare
Azionesi cambia
MantenimentoSi mantiene il cambiamento
Ricaduta
Modello degli stadi del cambiamento (Di Clemente Prochaska)
Proc
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Quanto spesso usi il preservativo
quasi mai o mai
qualche volta
sempre
Domanda 1 risposta 1 domanda 2 risposta 2 domanda 3 risposta 3 STADIO
MANTENIMENTO
AZIONE
PREPARAZIONE
PRECONTEMPLAZIONE
CONTEMPLAZIONE
Più di 6 mesi
Nei prossimi 6 mesi comincerai a utilizzare sempre il preservativo?
Da quanto tempo usi il preservativo durante ogni rapporto sessuale?
Nei prossimi 6 mesi comincerai a utilizzare sempre il preservativo?
6 mesi o meno
certo
certo
No/Non sono sicura
No/Non sono sicura
Nei prossimi 30 giorni comincerai a utilizzare sempre il preservativo?
certo
No/Non sono sicura
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La possibilità di usufruire di alimenti salubri e sicuri è un diritto fondamentale in quanto requisito necessario per la promozione e la tutela della salute umana. Questa affermazione è stata espressa nella Conferenza Internazionale sulla Nutrizione del 1992 e nel Summit Mondiale sull'Alimentazione del 1996. Negli anni successivi l'Unione Europea (http://europa.eu.int/) predispone il "Libro bianco per la sicurezza alimentare" che individua 84 azioni prioritarie, distribuite in 19 aree strategiche di intervento (contaminanti, salute animale, igiene, nuovi prodotti alimentari, pesticidi, etichettature, nutrizione, ecc.) con lo scopo di proteggere la salute del consumatore controllando l'intera catena alimentare (from farm to fork).
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Il Progetto dell'Unione Europea "The First Action Plan for Food and Nutrition Policy2000-2005" si basa sulla necessità di sviluppare una politica per l'alimentazione e la nutrizione in grado di proteggere e promuovere la salute, riducendo le malattie correlate al consumo di cibi; le azioni intraprese di conseguenza dovranno anche contribuire allo sviluppo socioeconomico dei paesi interessati.
Il cibo contiene sia naturalmente, sia per aggiunta volontaria o involontaria, una grande varietà di sostanze; alcune desiderabili come nutrienti, fibre, altre non desiderabili come tossine di origine naturale, residui di pesticidi, micotossine, farmaci per uso veterinario o altri agenti chimici che possono venire in contatto con l’alimento durante l’intero ciclo di lavorazione (es. rilascio da materiale usato per imballaggio).
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Contaminanti di natura CHIMICA
Fattori antinutrizionali: inibiscono la biodisponibilità
Tossine
Contaminanti da agenti naturali (micotossine, tossina botulinica)
Agenti tossici che derivano da processamento/trattamento degli alimenti: lipoperossidasi, prodotti di pirolisi(IPA)
Nitrosamine
Contaminanti occasionali
Radionuclidi
PCB (PoliCloroBifenoli), PBB (BifeniliPoliBromurati)
Metalli pesanti (Pb, mercurio, Cadmio)
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Residui da trattamenti farmacologici
Sostanze usate in zootecnia, alimenti medicati, ormoni
Sostanze provenienti da cessione del contenitore (monomeri, plastificanti,…)
Additivi volontari (anidride solforosa, solfiti, formaldeide, nitrati, nitriti)
Contaminanti di natura FISICA
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Contaminanti di natura MICROBIOLOGICA
FATTORI FAVORENTI CRESCITA BATTERICAFATTORI FAVORENTI CRESCITA BATTERICA
Temperatura
Tempo
Umidità
Ph
Ossigeno
Luce
Spore
Tossine
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ATTIVITA' DELL' ACQUA ( Aw)
La quasi totalità dei prodotti freschi ha valori di aw superiori a 0,95 equindi può sostenere lo . sviluppo di quasi tutti i microrganismi (fanno eccezione i batteri steno - alofili, le muffe xerofile, ed i lieviti steno...osmofili)
Pochi alimenti hanno un'attività dell'acqua inferiore a 0,95
La maggior parte dei batteri non cresce ad aw < 0,90
Gli ambienti con 0,61 < aw < 0,85 (marmellate, sciroppi, prodotti da forno, miele, cioccolatini, marzapane, ecc..) possono quindi essere alterati solamente da lieviti e muffe; unica eccezione sono i batterialofili, che si accrescono ad aw 0,75 (soluzioni cariche di clorurosodico).
Nessun microrganismo è in 2rado di svilupparsi in substrati conattività dell'acqua inferiore a 0,61 (verdure, frutta, carni essicate; pasta secca, biscotti, crackers; cacao in polvere, latte in polvere,ecc..)
by REB 98
If",
Le esotossine si trovano. in genere al di fuori della cellula batterica, vengono distrutte da temperature di" 60 - 80°C (termolabili). Sono in grado di produrre - esotossine: bacillo difterico, bacillo tetanico, bacillo botulinico, il vibrione del colera.
Le en do tossin e sono sostanzecostituenti della cellulabatterica, sono meno tossiche delle esotossine, sono termoresistenti, cioè resistono al .
riscaldamento a 100 °C;in genere si liberano dopo la disgregazione della cellula batterica. Fra i batteri con proprietà endotossiche ricordiamo: salmoneUe, escherichia coli, ecc.
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GRAZIEGRAZIE
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