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Delibera n. 25/2014/VSGF
REPUBBLICA ITALIANA
CORTE DEI CONTI
La Sezione del controllo per la Regione Sardegna
composta dai magistrati:
Anna Maria Carbone Prosperetti Presidente
Maria Paola Marcia Consigliere Relatore
Valeria Mistretta Consigliere
Lucia d’Ambrosio Consigliere
Valeria Motzo Consigliere
Roberto Angioni Referendario
Nella Camera di consiglio del 9 aprile 2014;
Vista la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 di approvazione
dello statuto speciale della Sardegna;
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con R.D.
12 luglio 1934, n. 1214 e successive modifiche e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21,
recante le norme di attuazione dello Statuto speciale per la Sardegna e
il decreto legislativo 9 marzo 1998 n. 74, cha ha apportato modifiche al
predetto decreto;
Vista la deliberazione n. 1/2012/INPR di approvazione del programma
di attività con cui è stato approvato il controllo sulla gestione avente ad
oggetto il monitoraggio delle società e degli organismi partecipati dai
Comuni della Sardegna e la ricognizione delle politiche di dismissione;
Vista la nota del 21 marzo 2014 con la quale il Magistrato istruttore
Consigliere Maria Paola Marcia ha deferito la relazione istruttoria in esito
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anche alle risposte acquisite da ciascun Comune, proponendone la
discussione e l’approvazione in Camera di consiglio;
Visti gli esiti delle interrogazioni e delle verifiche effettuate nelle banche
dati esistenti presso la Corte dei conti (SIQUEL e SIRTEL);
Vista l’ordinanza n. 11/2014, con la quale il Presidente della Sezione di
controllo ha convocato la Sezione stessa per la discussione in camera di
consiglio della relazione in oggetto;
Considerato che il presente monitoraggio costituisce il primo stadio di
rilevazione di una diffusa e rilevante fenomenologia e che potrà
costituire la base per successivi approfondimenti anche in sede di
controlli sulla gestione;
Udito il Relatore Consigliere Maria Paola Marcia;
D E L I B E R A
Previa approfondita e completa disamina degli atti e delle
argomentazioni proposte, di approvare in Camera di consiglio l’allegata
relazione di controllo avente ad oggetto il “Monitoraggio delle società
e degli organismi partecipati dai Comuni della Sardegna e
ricognizione delle politiche di dismissione”;
O R D I N A
che la deliberazione nonché la correlata relazione siano trasmesse al
Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, al Presidente della
Giunta regionale, all’Assessore regionale agli Enti locali, al Consiglio
delle autonomie locali della Sardegna, agli Enti locali, all’ANCI e all’UPI.
Così deliberato nella Camera di consiglio del 9 aprile 2014.
Il RELATORE IL PRESIDENTE
(Maria Paola Marcia) (Anna Maria Carbone Prosperetti)
Depositata in Segreteria in data 11 aprile 2014
IL DIRIGENTE
(Giuseppe Mullano)
Delibera n. 25/2014/VSFG
Corte dei conti
Sezione del controllo per la Regione autonoma della Sardegna
Monitoraggio delle società e degli organismi partecipati dai Comuni della
Sardegna e ricognizione delle politiche di dismissione.
(Deliberazione n. 1/2012/INPR del 16 gennaio 2012)
Magistrato relatore
Consigliere Maria Paola Marcia
Per la revisione e l’analisi economico–finanziaria funzionari:
Sig. ra Patrizia Deriu
Sig. Ignazio Soriga
Impostazione grafica: Sig.ra Daniela Scardigli
SOMMARIO
SINTESI E VALUTAZIONI CONCLUSIVE ....................................................................... 1
CAPITOLO I ................................................................................................................ 9
IL MONITORAGGIO DELLE SOCIETA’ E DEGLI ORGANISMI PARTECIPATI DAI COMUNI
DELLA SARDEGNA ....................................................................................................... 9
1. Note metodologiche e attività istruttoria svolta dall’Ufficio di controllo. ........................ 9
2. Il quadro normativo di riferimento: principi generali. .............................................. 11
3. Gli esiti della documentazione acquisita nel corso dell’istruttoria. .............................. 13
CAPITOLO II ............................................................................................................. 19
LE DELIBERE DI RICOGNIZIONE, DISMISSIONE O CONSERVAZIONE DELLE
PARTECIPAZIONI SOCIETARIE ................................................................................. 19
1. La delibera motivata di autorizzazione al “mantenimento” delle partecipazioni:
presupposti e termini richiesti dalla normativa. ............................................................. 19
2. Gli indirizzi, la vigilanza e i controlli sulle partecipazioni. ......................................... 20
3. La “cessione” delle “partecipazioni vietate” prevista dalla normativa. ........................ 24
4. L’analisi delle deliberazioni assunte dai Comuni della Sardegna. ............................... 24
CAPITOLO III ........................................................................................................... 35
I COMUNI CHE POSSIEDONO SOCIETA’ IN HOUSE .................................................... 35
1. Le risultanze del monitoraggio con riguardo alle società in house. ............................ 35
CAPITOLO IV ............................................................................................................ 43
I COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 30.00 ABITANTI ................................. 43
1. Considerazioni generali. ...................................................................................... 43
2. Il Comune di Cagliari. ......................................................................................... 44
3. Il Comune di Sassari. .......................................................................................... 52
4. Il Comune di Quartu Sant’Elena. .......................................................................... 54
5. Il Comune di Olbia. ............................................................................................. 55
6. Il Comune di Alghero. ......................................................................................... 57
7. Il Comune di Nuoro. ........................................................................................... 58
8. Il Comune di Oristano. ........................................................................................ 60
CAPITOLO V .............................................................................................................. 63
I COMUNI CON PARTECIPAZIONI IN FONDAZIONI E ISTITUZIONI .......................... 63
1. Le istituzioni e le fondazioni: profili generali. .......................................................... 63
2. I Comuni con partecipazione in fondazioni. ............................................................ 66
CAPITOLO VI ............................................................................................................ 75
I COMUNI CON ALTRE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DI RILIEVO ........................... 75
1. Le risultanze del monitoraggio. ............................................................................ 75
CAPITOLO VII ........................................................................................................... 81
I COMUNI SENZA PARTECIPAZIONI SOCIETARIE ..................................................... 81
O CON PARTECIPAZIONI SOCIETARIE E CONSORTILI MINORI ................................. 81
1. Le risultanze del monitoraggio. ............................................................................ 81
ELENCO TABELLE
N. 1 Comuni che non dichiarano partecipazioni Pag. 15
N. 2 Comuni che hanno adottato la deliberazione di ricognizione
Pag. 23
N. 3 Comuni che hanno società in house Pag. 37 N. 4 Comuni con più di 30.000 abitanti Pag. 44
N. 5 Società partecipate indirettamente dal Comune di Cagliari
Pag. 45
N. 6 Società partecipate direttamente dal Comune di Cagliari Pag. 46
N. 7 Consorzi partecipati direttamente dal Comune di Cagliari Pag. 46
N. 8 Consorzi partecipati indirettamente dal Comune di Cagliari
Pag. 46
N. 9 La partecipazione in Associazioni del Comune di Cagliari Pag. 47
N. 10 Società e organismi partecipati dal Comune di Cagliari – Dati finanziari (2011)
Pag. 48
N. 11 Società e organismi partecipati dal Comune di Cagliari – Dati finanziari (2012)
Pag. 49
N. 12 Società e organismi partecipati dal Comune di Cagliari – Costi del personale
Pag. 50
N. 13 Società e organismi partecipati dal Comune di Cagliari – Costi del personale proquota a carico del Comune
Pag. 51
N. 14 Società e organismi partecipati dal Comune di Sassari – Dati finanziari e di personale (2011)
Pag. 53
N. 15 Società e organismi partecipati dal Comune di Quartu S.Elena – Dati finanziari e di personale (2011)
Pag. 54
N. 16 Società e organismi partecipati dal Comune di Olbia – Dati finanziari e di personale (2011)
Pag. 56
N. 17 Società e organismi partecipati dal Comune di Alghero – Dati finanziari e di personale (2011)
Pag. 58
N. 18 Società e organismi partecipati dal Comune di Nuoro– Dati finanziari e di personale (2011)
Pag. 59
N. 19 Società e organismi partecipati dal Comune di Nuoro – Costi del personale proquota a carico del Comune
Pag. 60
N. 20 Società e organismi partecipati dal Comune di Oristano – Dati finanziari e di personale (2011)
Pag. 62
N. 21 Società e organismi partecipati dal Comune di Oristano – Costi del personale proquota a carico del Comune
Pag. 62
N. 22 Comuni che possiedono quote in istituzioni Pag. 65
N. 23 Comuni che possiedono quote in fondazioni Pag. 68
N. 24 Quadro riepilogativo delle fondazioni nei Comuni della Sardegna
Pag. 72
N. 25 Fondazioni che si occupano di cultura, attività museali e teatrali
Pag. 73
N. 26 Fondazioni che si occupano di attività sanitarie e assistenziali
Pag. 73
N. 27 Fondazione con attività di promozione del patrimonio enogastronomico
Pag. 73
N. 28 Fondazione che si occupa di innovazione tecnologica in zootecnia
Pag. 73
N. 29 Quadro riepilogativo Comuni che hanno partecipazioni in fondazioni e istituzioni
Pag. 74
N. 30 Comuni che hanno partecipazioni di rilievo in altre società
Pag. 76
Sintesi e valutazioni conclusive
1
Dismissione delle società o organismi partecipati
SINTESI E VALUTAZIONI CONCLUSIVE
1. La presente indagine della Corte dei conti ha, innanzitutto, evidenziato che il comparto
“partecipazioni” in capo agli Enti locali rappresenta una realtà complessa e poco indagata in
ambito regionale, che risulta difficile ricondurre a unitari schemi di analisi o monitoraggio.
Tra le difficoltà che si frappongono ad una ricostruzione analitica del comparto vi è, in primo
luogo, la resistenza o, in molti casi, la difficoltà dei Comuni a rendere puntuali dichiarazioni in
ordine al proprio patrimonio di partecipazioni. Tali condizioni sono testimoniate anche
dall’attività degli organi di revisione, i quali, a loro volta, sulla materia hanno prodotto
frequentemente relazioni/verbali che non ricostruiscono correttamente il quadro di riferimento
per ciascun ente.
La Sezione ha potuto riscontrare, sotto questo profilo, la carenza delle relazioni rese dai
revisori ai sensi dell’art. 1 commi 166 e seguenti della legge 266/2005 in quanto omettono di
dar conto in forma puntuale delle diverse partecipazioni possedute dai Comuni, vanificando le
stesse esigenze portate a fondamento dei controlli in argomento, direttamente riferibili alla
necessità di ricostruire i flussi finanziari interni alla finanza territoriale per esigenze conoscitive
funzionali al coordinamento da parte dello Stato della finanza pubblica nazionale allargata.
2. Le gestioni interessate, infatti, assumono ormai significativa consistenza finanziaria ed
organizzativa all’interno delle problematiche di finanza pubblica, attestata dalla sistematica
introduzione di numerose norme nell’arco degli ultimi anni, seppure di carattere frammentario
e contingente.
Tuttavia, attese le necessità di contenimento della spesa pubblica, il Legislatore risulta
certamente fermo nella direzione di inibire o contenere la acquisizione/costituzione di nuove
partecipazioni in organismi comunque denominati, né deve intendersi in senso contrario
l’espressa abrogazione del comma 32 dell’art. 14 del D.L. 78/2010 (che conteneva stringenti
obblighi di riduzione o liquidazione delle partecipazioni a carico degli enti locali, correlati a
fasce demografiche di grandezza, entro termini prefissati), apportata dalla legge di stabilità per
il 2014 (l. 147/2013, art. 1 comma 561) e la sopravvenuta incostituzionalità o abrogazione di
alcune disposizioni di “spending review” (v. art. 4 e art. 9 D.L. 95/2012; v. sentenze Corte
Cost. n. 229 e n. 236 del 2013 e l. 147/2013; art. 1 comma 562).
Semmai, il quadro normativo potrebbe risultarne semplificato, restando confermato il canone
fondamentale secondo cui non possono essere conservate o costituite società aventi per
oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il
perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente
partecipazioni, anche di minoranza, in tali società (art. 3 comma 27 l. 244/2007), e, in ogni
Sintesi e valutazioni conclusive
2
Dismissione delle società o organismi partecipati
caso, l’assunzione di nuove e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dal
competente Consiglio comunale con motivata delibera sulla verificata sussistenza dei
presupposti come sopra individuati (art. 3 comma 28 cit. l. 244/2007). Ne discende l’obbligo di
dismettere quelle vietate entro termini prefissati, ora differiti al 31 dicembre 2014 (art. 3
comma 29 l. 244/2007 e art. 1 comma 569 l. 147/2013 come modificato dall’art. 2 comma 1
D.L. 16/2014).
È ormai normativamente chiarito, inoltre, che dette partecipazioni, quanto a tipologie
giuridiche, si devono intendere estensivamente e ricomprendono qualsiasi “organismo”,
comunque denominato, dotato di personalità giuridica, non strettamente societario ma
caratterizzato dalla “dominanza pubblica”1, secondo indici presuntivi da indagarsi volta per
volta, tali da provare il legame esistente in sede di costituzione o in sede organizzativo-
finanziaria con l’ente locale e con il suo bilancio. In tali termini espressamente recitano
numerose norme e lo stesso TUEL (cfr. art. 147 quinquies TUEL; i novellati art. 18 e 76 del
D.L. 112/2008; art. 3 comma 30 l. 244/2007).
3. Dal quadro di principi sinteticamente delineato, il sistema normativo fa discendere
fondamentali conseguenze.
La prima postula, in sintesi, che le società o organismi, comunque denominati, direttamente o
indirettamente controllati, di totalitaria o prevalente partecipazione pubblica, i cui bilanci sono
sostanzialmente alimentati da fondi pubblici (seppure percepiti quale corrispettivo per la
prestazione di servizi), devono conformarsi agli stessi canoni gestionali cui sono tenute le
pubbliche amministrazioni, secondo quanto confermato dalla stessa legge di stabilità per il
2014 (v. art. 1 commi 553 e seguenti l. 147/2013), per evitare elusioni di principi fondamentali
di buon andamento, di imparzialità, economicità e tutela del mercato e della libera
concorrenza. Le condizioni prescritte all’interno degli organismi partecipati per lo svolgimento
delle attività producono effetti, peraltro, anche sul piano della responsabilità amministrativo-
contabile, alla quale potrebbero essere chiamati i dirigenti di tali organismi davanti al giudice
contabile per danni causati al patrimonio sociale (v. in ultimo Cassazione, sezioni unite civili, n.
26283/2013 per gli organi di società in house).
La seconda comporta l’istituzione di un rigoroso sistema di monitoraggio all’interno dell’ente
locale del flusso di risorse erogate alle partecipate, l’adozione di indirizzi gestionali da rivolgere
alle stesse e incisivi controlli sulla loro conseguente attuazione (cosiddetto sistema di
governance). Tali obblighi sono già espressamente contemplati dal TUEL con riferimento alle
Istituzioni (art. 114 TUEL), ma devono trovare applicazione nei confronti di tutti gli organismi
1 Per la nozione di “organismo di diritto pubblico” v. Cons. di Stato in sede giurisdizionale, Sezione sesta, n. 01574/2012; v. anche esplicitazioni sugli “organismi partecipati”, contenute nelle linee guida per la compilazione dei questionari dei consuntivi di Comuni da trasmettere alla Corte dei conti.
Sintesi e valutazioni conclusive
3
Dismissione delle società o organismi partecipati
strumentali, e quindi richiedono apposite previsioni di carattere regolamentare da introdurre a
cura degli enti locali negli atti costitutivi/istitutivi di tutti gli organismi e delle restanti tipologie
societarie o partecipative (società, consorzi, associazioni, fondazioni ecc…).
La terza, in attuazione della prospettiva di consolidamento dei bilanci e dei conti pubblici in
generale, si coglie nel nuovo art. 147 quinquies TUEL (controllo sugli equilibri finanziari) il
quale recita che “…il controllo sugli equilibri finanziari implica anche la valutazione degli effetti
che si determinano per il bilancio finanziario dell’ente in relazione all’andamento economico-
finanziario degli organismi esterni…”. Ma tale principio è già contenuto nell’art. 172 TUEL, il
quale prevede tra gli allegati al bilancio di previsione del Comune “…le risultanze dei rendiconti
o conti consolidati delle unioni di comuni, aziende speciali, consorzi, istituzioni, società…”.
In conclusione, solo l’attivazione di un compiuto sistema di governance può assicurare il
rispetto dell’assetto normativamente previsto per il comparto gestionale in esame.
4. La presente ricognizione ha interessato tutti i 377 Comuni della Regione (v. cap. I
paragrafo 3).
Solo 25 Comuni dichiarano di non possedere partecipazioni (v. capitolo I, tabella 1 pag.
15).
I restanti 352 Comuni avrebbero dovuto procedere alla completa ricognizione delle
partecipazioni possedute onde poterne valutare la compatibilità con i requisiti richiesti dalla
legge per autorizzarne la conservazione e, in caso negativo, disporne la dismissione.
E’ risultato che solo 54 Comuni hanno adottato una o più deliberazioni del Consiglio
comunale aventi ad oggetto decisioni di conservazione o dismissione, non sempre
previa adeguata ricognizione di tutte quelle possedute.
Si è potuto riscontrare in questa sede di controllo che tale circostanza, invero, è dovuta in gran
parte alle carenze conoscitive da parte degli uffici comunali (per la mancanza dei controlli
sopradescritti) di quelle che sono le concrete condizioni operative e finanziarie presenti
all’interno degli organismi partecipati. La mancata conoscenza di detti apparati esterni ha
prodotto atti deliberativi dei Consigli comunali sprovvisti di adeguata istruttoria tecnica,
provvisti, invece, di generica motivazione, ovvero meramente ripetitivi della formula secondo
cui l’organismo partecipato viene conservato in quanto deputato a svolgere attività d’ interesse
comunale.
Nella quasi totalità dei casi, infatti, le decisioni consiliari non espongono a presupposto delle
stesse fondamentali dati patrimoniali e organizzativi propri dell’organismo che si vuole
conservare, né espongono considerazioni sulla convenienza economica per il Comune della
conservazione stessa. In altri casi, quando si decidono dismissioni, si è riscontrato che le
procedure di liquidazione subiscono pesanti rallentamenti e vengono differite nel tempo.
Sintesi e valutazioni conclusive
4
Dismissione delle società o organismi partecipati
Pertanto, la genericità delle deliberazioni consiliari acquisite in istruttoria, tutte esaminate
dall’ufficio di controllo della Sezione, non consente di ricavare un quadro di notizie affidabili in
ordine alla consistenza organizzativa-gestionale-finanziaria dei diversi organismi partecipati dai
Comuni della Sardegna, né di valutare l’aderenza delle stesse deliberazioni alle condizioni
prescritte dalla legge (nei casi in cui autorizzano la conservazione delle partecipazioni).
In ragione di ciò si impone un richiamo agli Organi di revisione, (i quali lamentano sul punto
scarsa collaborazione dagli uffici comunali) affinché procedano per il futuro con puntualità alle
prescritte rilevazioni da trasmettere alla Corte dei conti.
5. Considerando, in ogni caso, l’alto numero di Comuni che hanno dichiarato in sede istruttoria
di possedere diverse partecipazioni (dichiarando nel contempo di non aver adottato alcuna
delibera consiliare di ricognizione o autorizzazione a conservarle o a dismetterle), la Sezione ha
provveduto a censirle, distinguendo tra esse le tipologie più importanti come quelle con
partecipazione totalitaria o prevalente (in house, istituzioni, fondazioni), ovvero altre in
organismi con diversa configurazione giuridica.
Per i Comuni al di sopra dei 30.000 abitanti (Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Quartu S.
Elena, Olbia, Alghero) alle notizie acquisite in sede istruttoria si accompagnano alcuni
significativi dati estrapolati dal sistema SIQUEL, per dar conto della significatività organizzativa
e finanziaria ormai assunta dal comparto gestionale in oggetto nell’ambito d’interesse degli enti
locali, nonché dei rischi finanziari e delle ricadute che si potrebbero determinare a carico degli
stessi enti locali per effetto di problematiche che investono le partecipate, quali le ripetute
perdite d’esercizio o i costi ridondanti sostenuti per gli apparati (organi e personale).
L’importanza di monitorare attentamente l’evoluzione della spesa nei bilanci degli organismi
partecipati è attestata dagli approfondimenti svolti nei confronti dei detti Comuni (v. cap. IV).
Le relative tabelle presentano, infatti, allarmanti sistematiche perdite di esercizio e pesanti
dotazioni di personale con quantificazione dei relativi costi. La Sezione, in un’ottica di
consolidamento del tutto indicativa, ha proceduto all’analisi dell’aggravio che si
determinerebbe a carico della spesa di personale del Comune, aggiungendovi quella delle
partecipate, considerata pro-quota. Le risultanze espongono dati estremamente critici per
l’aumento che si determinerebbe nella spesa per il personale, della sua incidenza nella spesa
corrente e per la crescita della stessa spesa corrente, con tutti gli effetti in ordine al rischio del
mancato rispetto degli obiettivi del patto di stabilità. (v. tabelle da n. 10 a n. 20 v. cap. IV da
pag. 48 a pag. 62).
6. L’analisi delle attività che svolgono gli organismi partecipati – alla luce delle presenti
risultanze - non si presenta sempre aderente alle finalità istituzionali generali proprie dei
Sintesi e valutazioni conclusive
5
Dismissione delle società o organismi partecipati
Comuni, secondo quanto invece richiesto dalla normativa come condizione indispensabile per la
loro conservazione.
Ad avviso della Sezione, si richiede, in conseguenza, un apposito impegno di ciascun Comune
nella direzione di apportare la prescritta razionalizzazione al comparto delle proprie
partecipate, innanzitutto provvedendo con esaustiva ricognizione, quindi assumendo le
decisioni di dismissione per quelle da considerarsi vietate.
La Sezione deve precisare che, in sede di decisione, dovrà essere valutata dal Comune non
solo l’aderenza ai fini istituzionali, ma, soprattutto, dovrà essere motivata la convenienza
economica della formula prescelta per il perseguimento delle finalità istituzionali attraverso
l’esternalizzazione.
7. Con riguardo alle criticità gestionali che possono determinare danni al patrimonio degli
organismi partecipati (e, seppure indirettamente, anche ai bilanci comunali che li alimentano)
la Sezione deve rammentare che può concretizzarsi responsabilità erariale: “…l’azione di
responsabilità trova fondamento nel comportamento di chi, quale rappresentante dell’Ente
partecipante o comunque titolare del potere di decidere per esso, abbia colpevolmente
trascurato di esercitare i propri diritti di socio, in tal modo pregiudicando il valore della
partecipazione, ovvero in comportamenti degli amministratori o dei sindaci tali da
compromettere la ragione stessa della partecipazione sociale dell’Ente pubblico, strumentale al
perseguimento di finalità pubbliche ed implicante l’impiego di risorse pubbliche, o da arrecare
direttamente pregiudizio al suo patrimonio…” (in ultimo v. Cass. S.U. 5491/2014).
8. Tra gli obiettivi della presente indagine si è posta la verifica dell’istituzione di uffici
all’interno di ciascun Comune appositamente incaricati dei compiti di indirizzo e di
controllo nei confronti delle proprie partecipate.
La tabella n. 2, cap. II pag.23, evidenzia che tra i 54 Comuni che hanno effettuato la prevista
ricognizione, 21 Comuni non dispongono di alcun ufficio incaricato di compiti di
controllo. Si deve, quindi, sottolineare con preoccupazione il deficit informativo che si è
determinato nel tempo e che potrebbe aver influito negativamente anche sulle ricognizioni già
effettuate dai Consigli comunali, non supportate, come già sottolineato, da adeguate istruttorie
tecnico-conoscitive.
Tra i Comuni che dichiarano società in house (sono 27, v. tabella n. 3, cap. III pag. 37) 5
non hanno ancora istituito uffici deputati a indirizzi e controlli sulle in house e sulle altre
eventualmente possedute. Inoltre, si riscontra che in maggioranza trattasi di servizi o uffici già
preposti a compiti istituzionali specifici, rispetto ai quali i presenti compiti rivestono carattere
aggiuntivo, con tutte le perplessità conseguenti in ordine alla effettività del funzionamento del
sistema di governance .
Sintesi e valutazioni conclusive
6
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tutti i Comuni superiori a 30.000 abitanti dichiarano di aver istituito appositi uffici di
indirizzo e controllo (tabella n. 4, cap. IV pag. 44). A tal riguardo la Sezione sta avviando le
verifiche ai sensi del novellato art. 148 TUEL (controlli esterni), comportanti l’analisi
semestrale di effettività di funzionamento del complessivo sistema di controlli interni, e si
riserva puntuali osservazioni di merito.
9. Tra gli 11 Comuni che dichiarano istituzioni, 7 di essi non hanno adottato alcuna
delibera di ricognizione e 4 di essi non hanno incaricato alcun ufficio di effettuare i controlli
(tabella n. 21, cap. V pag. 65). Ad avviso della Sezione, la situazione si manifesta
particolarmente critica con riguardo agli organismi strumentali in esame,
considerando il consistente impegno finanziario ed organizzativo investito nelle istituzioni
scrutinate (Scuole civiche di musica), palesemente non aderente alle prescrizioni di cui all’art.
114 TUEL. Tra l’altro, la Sezione ha messo in evidenza che al consistente impegno di ciascun
Comune si aggiunge quello finanziario a carico del bilancio regionale, con un programma di
spesa per il 2013-2014 già autorizzato in 1.500.000,00 euro. La Sezione intende richiamare
anche l’Amministrazione regionale alla vigilanza sulle modalità di utilizzo di tali risorse,
attivando le necessarie verifiche periodiche e condizionando all’esito delle stesse l’erogazione
dei contributi a ciascun Comune richiedente (v. cap. V paragrafo 1).
10. Tra i 38 Comuni che dichiarano di possedere fondazioni in via totalitaria (sono la
maggioranza) o in partecipazione, 30 Comuni non hanno adottato la deliberazione di
ricognizione e, quindi, di autorizzazione alla conservazione, mentre 21 di essi non
hanno ancora investito alcun ufficio di compiti di controllo (tabella n. 24, cap. V pag.
74). Ad avviso della Sezione anche questa situazione (riepilogata nella tabella n. 28, cap. V
pag. 75) manifesta molte criticità considerando l’elevato numero di enti da considerarsi
strumentali a tutti gli effetti, e necessita di tempestivi riscontri da parte di ciascun Comune
interessato, preliminarmente nella direzione di verificare l’aderenza delle loro attività con
quelle consentite dal citato art. 3 comma 27 della legge 244/2007 (v. cap. V paragrafo 2).
In ogni caso, la Sezione richiama i rispettivi organi di revisione alla corretta
rilevazione dei fatti finanziari e gestionali afferenti alle istituzioni e alle fondazioni,
riferendoli compiutamente sia agli Organi del Comune, sia alla Sezione di controllo della Corte
dei conti, in ossequio alle responsabilità loro intestate dall’art. 114 del TUEL e per effetto delle
implicazioni sul bilancio del Comune affermate dall’art. 147 quinquies (controlli sugli equilibri
finanziari).
11. Ulteriormente, la Sezione ha selezionato altre partecipazioni societarie da considerarsi
di qualche rilievo, compatibilmente con l’ enorme quantità di dati e notizie pervenuti, spesso
Sintesi e valutazioni conclusive
7
Dismissione delle società o organismi partecipati
frammentari e contraddittori e tali da comportare impegnativi compiti istruttori. Le risultanze
sono riferite analiticamente al capitolo VI e riguardano 23 Comuni. La selezione prende
avvio dalle testuali dichiarazioni degli stessi Comuni, i quali, pur possedendo ciascuno diverse
partecipazioni, non configurano le partecipazioni in esame come in house, né come istituzioni o
fondazioni, di qui il loro carattere residuale. Analizzando le diverse situazioni, si riscontrano
partecipazioni di rilievo seppure non di maggioranza, in società con diversificate attività sociali,
spesso di carattere imprenditoriale (in ambiti, per esempio, di gestione servizi portuali,
trattamento e smaltimento rifiuti, servizi promozione turistica, servizi depurazione acqua
potabile ed industriale, servizi igiene urbana e ambientale, progettazione o realizzazione
infrastrutture ecc…). Anche in questo comparto si registra massicciamente, in 18 Comuni sui
23 considerati, la mancata operazione di ricognizione motivata da parte dei Consigli
comunali, funzionale ad autorizzarne la conservazione (v. tabella n. 29, cap. VI pag.
78). Analoga criticità si segnala per il numero di Comuni risultati sprovvisti di uffici di indirizzo
e controllo, pur in presenza di numerose e diversificate partecipazioni in vari organismi e
società (v. cap. VI).
12. In conclusione della presente indagine la Sezione, prendendo atto delle risultanze sin qui
riferite, considerata la rilevanza assunta dal comparto “partecipazioni”, tale da risultare sotto
osservazione da parte delle maggiori pubbliche istituzioni a tutti i livelli territoriali, centrali e
regionali, ribadisce all’attenzione degli Organi di vertice dei Comuni la necessità di provvedere
tempestivamente alla preliminare ricognizione delle proprie partecipazioni a vario titolo
possedute nei diversi organismi o società, per individuare quelle da considerarsi vietate
secondo le richiamate disposizioni di legge, al fine di avviarne la cessione nei termini previsti
dalla legge di stabilità per il 2014.
Nel contempo dovrà essere promossa ogni iniziativa di razionalizzazione di quelle di cui si
autorizza la conservazione, le cui attività, si vuole rammentare, sono tenute espressamente a
concorrere al perseguimento delle finalità finanza pubblica e devono ispirarsi a canoni di sana
gestione finanziaria. A tali fini la Sezione raccomanda l’immediata istituzione o individuazione
degli uffici incaricati in ogni Comune di divulgare gli indirizzi generali o specifici destinati a
ciascuno degli organismi partecipati e di svolgere appositi conseguenti controlli.
Si deve rammentare, infatti, che i principali atti di governo del Comune dovranno essere
varati tenendo conto anche delle situazioni finanziarie presenti negli organismi
strumentali e partecipati, onde valutarne adeguatamente la ricaduta e l’incidenza nei
bilanci comunali, sia a preventivo (come nel caso degli accantonamenti da prevedersi nel
bilancio comunale per effetto delle perdite d’esercizio degli organismi in questione ai sensi della
legge di stabilità 2014, art. 1 commi 551 e seguenti; o nel caso degli allegati al bilancio di
previsione del Comune prescritti dall’ art. 172 lett. b) del TUEL), sia in corso d’esercizio
Sintesi e valutazioni conclusive
8
Dismissione delle società o organismi partecipati
(controllo sugli equilibri finanziari, cui concorre anche l’andamento economico-finanziario degli
organismi gestionali esterni ai sensi del cit. art. 147 quinquies TUEL), sia in sede di rendiconto.
Capitolo I
9
Dismissione delle società o organismi partecipati
CAPITOLO I
IL MONITORAGGIO DELLE SOCIETA’ E DEGLI ORGANISMI PARTECIPATI DAI COMUNI
DELLA SARDEGNA
• Premessa e oggetto. La Sezione del controllo della Corte dei conti nel deliberare il proprio
programma annuale di controllo successivo sulla gestione ai sensi e per gli effetti di cui all'art.
3, commi 4 e 5, della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche ed integrazioni, ha
disposto l’indagine di controllo successivo2 sulle politiche di dismissione delle società
partecipate da parte degli Enti locali della Sardegna.
1. Note metodologiche e attività istruttoria svolta dall’Ufficio di controllo.
• Innanzi tutto, considerando che l’analisi delle iniziative dei Comuni rivolte a dismettere le
partecipazioni societarie presuppone la preliminare ricognizione di tutte le partecipazioni
possedute dovendosi distinguere tra esse le diverse tipologie giuridiche, in sede
istruttoria si è ravvisata la necessità di articolare l’indagine estendendola ad ulteriori profili.
Infatti, anche alla luce delle disposizioni di legge in tal senso intervenute nella materia,
l’ambito gestionale in esame è stato esteso fino a ricomprendere3 “…enti, agenzie e organismi
comunque denominati e di qualsiasi natura giuridica…che esercitano, anche in via strumentale,
funzioni fondamentali…o funzioni amministrative spettanti a comuni, province…”.
• Al fine di pervenire alla completa ricognizione delle partecipazioni come sopra intese, si
sono considerati anche gli esiti dei controlli esercitati dalla Corte dei conti (nei confronti dei
bilanci degli Enti locali a preventivo e a consuntivo) a seguito delle relazioni provenienti dagli
Organismi di revisione contabile, redatte secondo gli schemi informatizzati (che alimentano la
banca dati S.I.Q.U.E.L.), che contengono apposita sezione dedicata agli “Organismi
partecipati” (ai sensi dell’art. 1 comma 166 e seg. legge 266/2005).
Pertanto, si sono considerati rientranti in tale categoria, come sopra definita, le società
totalmente o parzialmente controllate dall’Ente locale, le istituzioni, le associazioni, le
2 V. deliberazione n. 01/2012/INPR del 16 gennaio 2012. 3 Cfr. D.L. 95/2012, convertito in legge 135/2012, art. 9, comma 1. La Corte costituzionale ha poi dichiarato l’incostituzionale di numerosi comuni del cit. art. 9 (sent. 236 del 17-24 luglio 2013). La definizione di “organismo di diritto pubblico” è esplicita anche dal D.Lgs. 163/2006, art. 13 comma 26. In giurisprudenza vedere Consiglio di stato in sede giurisdizionale, sez. sesta, n. 01574/2012 che contiene ampia illustrazione delle caratteristiche rivestite dall’organismo di diritto pubblico.
Capitolo I
10
Dismissione delle società o organismi partecipati
fondazioni, i Consorzi e le Aziende speciali e altre figure di carattere marginale (per esempio
GAL, gruppo azione locale).
• L’Ufficio istruttore ha provveduto in conseguenza ad inviare agli Organi di vertice
(interessando anche i Funzionari responsabili dei Servizi Finanziari) di tutti i 377 comuni della
Sardegna specifica richiesta4 di informazioni su tutte le società/organismi partecipati
degli Enti, domandando la compilazione di apposita modulistica predisposta dall’Ufficio di
controllo e la trasmissione della necessaria documentazione avente ad oggetto le dismissioni
delle partecipazioni, consistente nelle deliberazioni dell’Organo competente di conservazione o
meno delle società ritenute “necessarie” per il perseguimento della missione istituzionale
dell’Ente.
Dalla presente ricognizione sono state escluse le Province “storiche” nei cui confronti la
Corte dei conti ha già definito apposite indagini di controllo vertenti sulle loro partecipazioni
societarie e sugli strumenti di governance adottati5.
Una così capillare attività di ricognizione si è resa necessaria sia per richiamare gli enti alla
necessità di garantire un puntuale aggiornamento della banca dati delle partecipazioni degli
enti locali (già parzialmente disponibile da parte della Corte dei conti attraverso il sistema
S.I.Q.U.E.L.), sia per sollecitare la individuazione, da parte degli stessi Enti, delle
partecipazioni rivolte alla produzione di beni e servizi non strettamente necessari per il
perseguimento delle proprie finalità istituzionali, al fine di segnalare la necessità della
dismissione, secondo le disposizioni di legge sulla materia.
I Comuni hanno fornito le risposte con la compilazione della richiamata scheda di
rilevazione delle diverse partecipazioni6; ciò nondimeno, il 10% circa degli Enti locali (su
complessivi 377) non aveva compilato la modulistica predisposta dall’Ufficio di controllo7.
In prossimità della definizione dell’istruttoria si è reso a tal fine necessario trasmettere nota
in data 7 febbraio 2014, intimando la comunicazione delle notizie richieste entro il termine
prefissato.
In esito a tale iniziativa hanno ulteriormente risposto 53 Enti.
4 Nota n. 5489 del 12/7/2012. 5 V. delibera n. 16/2010/FRG per la Provincia di Sassari; del. n. 53/2011/FRG per la Provincia di Oristano; del. n. 57/2011/FRG per la Provincia di Nuoro e del. n. 34/2012/VSGE per la Provincia di Cagliari e le successive indagini di verifica delle misure di carattere consequenziale adottate dalle Province. 6 L’attività di rilevazione è risultata oltremodo complessa e articolata, atteso il gran numero di soggetti interessati e le oggettive difficoltà di comunicazione dovute ai continui aggiornamenti degli indirizzi di posta elettronica degli Enti Locali che hanno spesso reso necessario, per l’Ufficio istruttore, la reiterazione dell’invio del questionario ai nuovi indirizzi e, in oltre centotrenta casi, il coinvolgimento dei Sindaci e dei Segretari comunali degli Enti per ottenere adeguato riscontro. L’Ufficio di controllo ha, comunque, offerto la massima disponibilità interloquendo con tutti di funzionari comunali che avvertivano la necessità di ottenere chiarimenti e delucidazioni per la corretta compilazione della scheda di rilevazione. 7 Trattasi, in particolare, di enti minori per i quali spesso è risultata impossibile la comunicazione telematica, oppure in altri casi - nonostante il documentato riscontro di ricevimento ed i diversi solleciti - per mero difetto di collaborazione, si è tardato a produrre risposta.
Capitolo I
11
Dismissione delle società o organismi partecipati
Si precisa dunque, conclusivamente, che tutti i Comuni della Sardegna hanno
compilato la modulistica e risultano ricompresi nella presente ricognizione.
Il quadro informativo risultante dalle notizie e dai dati acquisiti in questa sede di controllo a
mezzo delle schede debitamente sottoscritte dagli Organi dei Comuni, è stato messo a
confronto e implementato con i dati presenti nella banca dati SIQUEL (acquisiti nel corso del
2013 relativi ai rendiconti 2011), nonché con i dati e le notizie pervenute dai Sindaci a mezzo
delle relazioni semestrali sull’efficacia e l’adeguatezza del sistema dei controlli interni8
(limitatamente agli Enti superiori ai 15.000 abitanti, ai sensi dell’art. 148 TUEL).
2. Il quadro normativo di riferimento: principi generali.
Si deve premettere che nel corso degli esercizi 2012-2013 (nei quali si è svolta la presente
attività di controllo), numerosi sono stati gli interventi normativi, non sempre di carattere
organico, e quelli giurisprudenziali (sentenze della Corte costituzionale) che hanno
profondamente inciso sulla materia all’esame, determinando per l’effetto anche un quadro di
riferimento gestionale in costante movimento all’interno di ciascuna realtà comunale, con
conseguenti notevoli difficoltà per questa Sezione di intercettare con puntualità le
fenomenologie interessate.
Infatti la materia affrontata, cioè gli strumenti per la governance delle partecipazioni
societarie o di altri organismi esterni all’Ente locale, è stata oggetto anche recentemente di
interventi normativi di carattere restrittivo, a mezzo delle norme recate dalla legge di stabilità
per il 2014 (legge 147/2013).
In termini generali, va ribadito che, detti interventi sono dettati sia dall’esigenza di tenere
sotto controllo tutti i flussi di finanziamento che si trasferiscono dal bilancio dell’Ente a quelli
delle partecipate (ovvero da ragioni di risparmio e di oculata spendita delle pubbliche risorse),
sia dalla necessità di imporre il rispetto di alcuni principi organizzativi di diritto pubblico anche
all’interno dei soggetti partecipati, in quanto totalmente o parzialmente alimentati da risorse
pubbliche (per esempio, modalità di reclutamento, acquisti di beni, composizione degli organi).
Tali disposizioni rispondono dichiaratamente allo scopo di evitare che, per il tramite di attività
conferite all’organismo esterno, l’Ente locale possa eludere fondamentali principi di governo del
sistema pubblico e di tutela della libera concorrenza di mercato, oggi ritenuti strumentali alla
tutela e al coordinamento della finanza pubblica.
In tale materia si richiamano l’art. 18 del D.L. 112/2008 (come in ultimo modificato dalla
legge di stabilità 2014, art. 1 comma 557 L. 147/2013), l’art. 76 del D.L. 112/2008 (come in 8 L’art. 148 del D.L.gs. 267/2000 è stato sostituito dall’art. 3 comma 1 lett. e) del D.L. 174/2012, convertito in l. 213/2012.
Capitolo I
12
Dismissione delle società o organismi partecipati
ultimo modificato anche dalla legge di stabilità 2014, L. 147/2013 art. 1 comma 558), l’art. 3
bis D.L. 138/2011 (come in ultimo modificato dalla legge di stabilità 2014 comma 559 L.
147/2013). Tali disposizioni, tra l’altro, espressamente incardinano un criterio di
consolidamento tra le spese di personale dell’ente e quelle delle società, nonché limiti
assunzionali cui devono soggiacere sia l’Ente locale sia le società (sulla materia v. la
deliberazione n. 14 del 28 dicembre 2011 della Corte dei conti in sezione Autonomie).
Il processo del consolidamento dei bilanci della finanza territoriale decentrata risulta,
inoltre, ormai avviato soprattutto per effetto delle disposizioni recate dal D.Lgs. 23 giugno
2011 n. 118 (disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle Regioni degli Enti locali e dei loro organismi in attuazione della legge di delega
sul federalismo fiscale, L. 5 maggio 2009 n. 42) e dai successivi D.PC.M. attuativi in data
28.12.2011, i quali hanno definito in concreto anche la fase della sperimentazione dei nuovi
modelli di scritture di bilancio.
Le disposizioni all’esame recano fra le scritture previste quelle di bilancio consolidato (v. cit.
D.P.C.M. art. 19 e seguenti). A tali fini nelle scritture delle pubbliche amministrazioni, a
corredo delle stesse, deve essere attribuita massima evidenziazione alle scritture degli enti e
organismi strumentali e agli elenchi delle partecipazioni possedute.
Il citato D.P.C.M. precisa, per ora limitatamente agli enti in sperimentazione, che il
rendiconto della gestione comprende anche la gestione dei propri organismi strumentali, tra cui
si ricomprendono espressamente le istituzioni regolate dall’art. 114 TUEL (v. art. 9 cit.
D.P.C.M.) e nel citato D.P.C.M., nel titolo dedicato al bilancio consolidato, detta,
rispettivamente, le nozioni di enti strumentali (art. 21), società controllate (art. 22), società
partecipate (art. 23).
Inoltre, nella direzione di garantire canoni di buona amministrazione all’interno delle società
partecipate, secondo i principi del diritto pubblico, numerose recenti disposizioni dettano nuove
prescrizioni al regime di affidamenti contrattuali in favore delle società (v. D.L. 13 agosto 2011
n. 138, convertito in legge 148/2011, art. 3 bis).
Vengono, inoltre, imposti obblighi di trasparenza e pubblicità di carattere obbligatorio sia a
carico degli Enti locali (v. art. 22 D. Lgs. 33/2013), consistenti nell’inserimento dell’elenco delle
società nel proprio sito istituzionale, unitamente alle condizioni dei loro bilanci nell’ultimo
triennio, sia a carico delle società partecipate per ulteriori esigenze di prevenzione e
repressione della corruzione e dell’illegalità (v. art. 1 L. 190/2012).
In ultimo la citata legge di stabilità per il 2014 (legge 147/2013) ha previsto dettagliate
conseguenze per il caso di ripetute perdite d’esercizio nelle partecipate, fino alla loro
liquidazione (v. art. 1 commi 551 e seguenti), secondo canoni già regolamentati dal cit. D.L.
78/2010 art. 6, comma 19.
Capitolo I
13
Dismissione delle società o organismi partecipati
In conclusione, in ragione delle ricadute che si determinano sui bilanci degli Enti locali e sui
loro assetti organizzativi, gli Enti locali dovranno monitorare con la massima attenzione le
problematiche di spesa e gestionali che si svolgono all’interno delle loro società/organismi
partecipati.
Viene il tal modo delineata la prospettiva organizzativa e finanziaria alla quali tutti gli Enti
locali dovranno conformarsi, senza trascurare il fatto che lo stesso TUEL già prevede che al
bilancio di previsione devono allegarsi le risultanze dei rendiconti o conti consolidati delle
unioni di comuni, aziende speciali, consorzi, istituzioni e società costituite per l’esercizio di
servizi pubblici (v. art. 172 lett. b) TUEL).
Anche le Sezioni riunite della Corte dei conti, sul presupposto che sussiste nell’ordinamento
un tendenziale principio inteso a rilevare unitariamente le voci contabili riferite alla spesa per il
personale tra Ente locale e soggetto a vario titolo partecipato al fine di rendere più trasparente
la gestione delle risorse, (SSRR n.3/2011/QM), hanno successivamente confermato la
necessità <<…di scandagliare il bilancio secondo criteri che possono prescindere dalla
imputazione formale ed attengono alla effettiva qualità della spesa giacché il limite riferito
esclusivamente ad elementi tratti dal bilancio dell’Ente può non rivelarsi equo in quanto non
tiene conto dei diversi modelli di governance e dei processi di esternalizzazione che
meriterebbe una più accurata valutazione…>>.
3. Gli esiti della documentazione acquisita nel corso dell’istruttoria.
I Comuni hanno prodotto la scheda di rilevazione debitamente sottoscritta dagli Organi di
vertice contenente l’indicazione delle partecipazioni possedute, la loro forma giuridica, la
tipologia di appartenenza (in house, di servizi, fondazioni, consortili ecc.) con l’indicazione della
quota di partecipazione societaria per ognuna di esse.
Gli Enti non hanno puntualmente allegato la deliberazione del Consiglio comunale relativa
alla conservazione/dismissione delle società. Nella stragrande maggioranza dei casi è stata
dichiarata la mancata adozione di tale provvedimento.
E’ risultato che circa i 2/3 dei Comuni della Sardegna non possiedono partecipazioni
significative, se si esclude la modesta quota relativa ad Abbanoa S.p.a., all’ATO Sardegna9 o
9 Con la Legge regionale n. 29 del 17 ottobre 1997, la Regione Autonoma della Sardegna (RAS) ha disciplinato la riorganizzazione del servizio idrico ad uso civile nel rispetto dei principi stabiliti dalla Legge nazionale n. 36 del 1/5/1994 (cd. Legge Galli), a sua volta adottata in recepimento della normativa europea. La legge regionale ha previsto la razionalizzazione della gestione dell’acqua potabile, attraverso l’individuazione di un unico Ambito Territoriale Ottimale (ATO), di un unico gestore (Abbanoa) e di un’unica tariffa. In precedenza il sistema contava oltre 130 gestori, tra società di capitali e gestioni comunali, con abnormi disparità di trattamento tra i territori. L’Autorità d’Ambito ha optato per l’affidamento diretto del Servizio Idrico Integrato ad un unico soggetto: una società per azioni interamente a capitale pubblico, (secondo le modalità di cui all’art. 113, comma 5 lett. c) del Testo Unico degli Enti Locali), così escludendo il ricorso alle procedure mediante gara.
Capitolo I
14
Dismissione delle società o organismi partecipati
ad analoghe quote societarie in specie di natura consortile (Gal, Consorzi). Trattasi, in questo
ultimo caso, di una diffusa attività di collaborazione sovracomunale che interessa soprattutto
gli Enti con spiccata attività turistico-ricettiva.
E’ risultato, sinteticamente, quanto segue:
1. i Comuni che dichiarano di non possedere partecipazioni sono 25;
2. i Comuni che hanno adottato la delibera di dismissione delle società partecipate sono 54
(v. cap. II);
3. i Comuni che dichiarano di possedere società in house sono 27 (v. cap. III);
4. i Comuni che dichiarano di possedere partecipazioni in Fondazioni sono 38 (v. cap. V);
5. i Comuni che dispongono di Istituzioni sono 11 (v. cap. V);
6. i Comuni con altre partecipazioni societarie di rilievo sono 23 (v. cap. VI);
7. i Comuni che superano i 30.000 abitanti con esclusione delle Province, già
destinatari delle disposizioni10 di cui all’art. 14 comma 32 del D.L. 78/2010, sono in
numero di 7 (v. cap. IV);
8. i restanti 266 Comuni detengono partecipazioni non significative (v. cap. VII).
La tabella e il grafico che seguono indicano i Comuni che dichiarano di non avere
partecipazioni (tabella 1) e la rappresentazione sintetica delle diverse tipologie di
partecipazione in società/organismi detenute dai Comuni della Sardegna (grafico 1).
Da riscontri finali è emerso però, che i Comuni di Ghilarza, Marrubiu, Olzai e Ossi
pur avendo dichiarato in questa sede di non possedere partecipazioni in alcun
organismo, hanno partecipazioni in istituzioni (scuole civiche di musica, v. cap. V,
paragrafo 1).
La Regione autonoma della Sardegna ha istituito il Servizio Idrico Integrato, ha previsto che il territorio regionale sia delimitato in un unico ambito territoriale ottimale e ha stabilito che i confini territoriali di tale ambito siano quelli della Regione Sardegna. I Comuni e le Province ricompresi nel territorio dell’ambito territoriale ottimale hanno il compito di riorganizzare il Servizio Idrico Integrato, costituito dall’insieme dei servizi pubblici di adduzione e distribuzione di acqua ad uso esclusivamente civile, di fognatura e depurazione delle acque reflue. A tal fine, i Comuni e le Province della Sardegna costituiscono un consorzio obbligatorio dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia organizzativa e patrimoniale, denominato Autorità d’Ambito. Il suo ordinamento è disciplinato dallo Statuto. Il 25 settembre 2003 l’Autorità d’Ambito nasce formalmente con l’insediamento dell’Assemblea dei rappresentanti degli Enti Locali della Sardegna. L’Autorità d’ambito svolge funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato, con esclusione di ogni attività di gestione del servizio con l’obiettivo fondamentale di garantire gli utenti e la collettività sulla qualità e livelli di servizio. L’Autorità controlla il Servizio e l’attività del gestore. E’ stata data vita a un soggetto gestore avente la forma giuridica di società di capitali, unicamente partecipate dai Comuni rientranti nell’unico Ambito e perfettamente configurata in house, che retroagisce alla data di decorrenza dell’affidamento, 1° gennaio 2005. All’atto di sottoscrizione della fusione, SIDRIS ha assunto la denominazione Abbanoa s.p.a. I suoi azionisti altro non erano che i 299 comuni già soci delle società consorziate e transitoriamente la Regione Sardegna per il tramite di ESAF, Ente in liquidazione. Abbanoa ha prestato il suo servizio in base ad una convenzione con una durata di 26 anni, sulla base del Piano d’Ambito approvato nel 2002. 10 L’art. 14, comma 32 D.L. 78/2010 prevedeva il divieto di istituire nuove società per i Comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti e l’obbligo di cedere quelle istituite nel caso di perdite di bilancio negli ultimi esercizi. I Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti potevano detenere la partecipazione in una sola società, dovendo mettere in liquidazione le restanti. L’art. 14 comma 32 del D.L. 78/2010 è stato abrogato dall’art. 1 comma 561 legge di stabilità 2014 (legge 27.12.2013 n. 147).
Capitolo I
15
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 1
Comuni che non dichiarano partecipazioni
1 Comune di Bessude
2 Comune di Bottidda
3 Comune di Dualchi
4 Comune di Escolca
5 Comune di Florinas
6 Comune di Ghilarza
7 Comune di Girasole
8 Comune di Irgoli
9 Comune di Ittireddu
10 Comune di Lodé
11 Comune di Lotzorai
12 Comune di Magomadas
13 Comune di Marrubiu
14 Comune di Nuraminis
15 Comune di Olzai
16 Comune di Onanì
17 Comune di Ossi
18 Comune di Palmas Arborea
19 Comune di Sadali
20 Comune di Sarule
21 Comune di Siliqua
22 Comune di Siniscola
23 Comune di Sorgono
24 Comune di Vallermosa
25 Comune di Villamassargia
Capitolo I
16
Dismissione delle società o organismi partecipati
Grafico n. 1
Le partecipazioni in società e organismi nei Comuni della Sardegna
Normativa e recenti decisioni della Corte Costituzionale.
� Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165: contenente “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche”; art. 1, comma 2.
� Decreto legislativo 4 luglio 2006 n. 223 (c.d. D.L. Bersani): convertito nella Legge 4 agosto 2006, n.
248, con modificazioni, recante “disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la
razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale”;
art. 13 “Norme per la riduzione dei costi degli apparati pubblici regionali e locali e a tutela della concorrenza”.
� L.R. 25 maggio 2012 n. 11, art. 3.
� L.R. 25 luglio 2008 n. 10: “Riordino delle funzioni in materia di aree industriali”; art. 2 “Trasferimento di
funzioni agli enti locali”; art. 3 “Funzioni dei consorzi industriali provinciali”; art. 4 “Organi dei consorzi industriali
provinciali”; art. 5 “Disposizioni per l’attivazione dei consorzi industriali provinciali”; art. 6 “Personale degli Enti”.
� D.L. 25 giugno 2008 n. 112: convertito nella l. 6 agosto 2008 n. 133, come modificato dal D.L. 1 luglio 2009
n. 78, convertito nella l. 3 agosto 2009 n. 102 e dal D.L. 25 settembre 2009 n. 135, convertito in legge n. 166
Capitolo I
17
Dismissione delle società o organismi partecipati
del 20 novembre 2009, art. 18 “Reclutamento del personale delle società pubbliche”; art. 23 bis “Servizi pubblici
locali di rilevanza economica”; art. 76.
� L. 24 dicembre 2007 n. 244: come modificata dal d.l. 29 novembre 2008 n. 185, convertito con l. e dalla l. 18
giugno 2009 n. 69 e dalla l. 102 del 2009. V. anche D.P.C.M. 26 giugno 2007, art. 3 comma 13 “Decorrenza delle
modifiche statutarie”; art. 3 comma 27 “Limiti alla costituzione e alla partecipazione in società delle
amministrazioni pubbliche”; art. 3 comma 28 “Autorizzazione per mantenimento della partecipazioni”; art. 3
comma 29 “Termine per la cessione delle partecipazioni vietate”; art. 3 comma 30 “Trasferimenti delle risorse
umane, finanziarie e strumentali rideterminazione dotazioni organiche”; art. 3 comma 31 “Individuazione
provvisoria delle dotazioni organiche”; art. 3 comma 32 “Asseverazione da parte dei collegi dei revisori e gli
organi di controllo”.
� Legge 27 dicembre 2006 n. 296: come modificata dal d.l. 112 del 2008, convertito nella l. 133 del 2008, art 1
comma 587 “Pubblicità delle partecipazioni delle amministrazioni pubbliche in società e consorzi”; art. 1 comma
588 “Sanzione per mancata o incompleta comunicazione dei dati”; art. 1 comma 589 “Conseguenza inosservanza
delle disposizioni”; art 1 comma 590 “Principio fondamentale coordinamento della finanza pubblica per le
regioni”; art. 1 comma 591 “Pubblicità dei dati”; art. 1 comma 725 “Determinazione dei compensi nelle società di
comuni o province”; art. 1 comma 726 “Determinazione dei compensi nelle società interamente partecipate da
più enti locali”; art. 1 comma 727 “Rimborso spese di viaggio e indennità di missione”; art. 1 comma 728
“Determinazione dei compensi nelle società a partecipazione mista di enti locali o altri soggetti pubblici o privati”;
art. 1 comma 729 “Limite del numero dei componenti del consiglio di amministrazione delle società totalmente
partecipate da enti locali”; art. 1 comma 730 “Principio di coordinamento per la legislazione regionale”; art. 1
comma 734 “Amministratori di enti pubblici o a partecipazione pubblica”.
� D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267: art. 112 “Servizi pubblici locali”; art. 113 “Gestione delle reti ed erogazione dei
servizi pubblici locali di rilevanza economica”; art. 113 bis “Gestione dei servizi pubblici locali privi di rilevanza
economica”; art. 114 “Aziende speciali ed istituzioni”. V. anche art. 147 quater e nuovo assetto dei Controlli
interni deliberato dal D.L. 174/2012, convertito in L. 213/2012.
� Decreto legge 31 maggio 2010, n. 78: recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di
competitività economica convertito, con modificazioni, nella Legge n. 122 del 30 luglio2010, art. 6 e art. 8
comma 2.
� Lgs. 23 giugno 2011 n. 118, in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle
Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi.
� D.L. 13 agosto 2011 n. 138: coordinato con la legge di conversione 14 settembre 2011, n. 148, recante:
“Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”, art. 3 e 3 bis.
� L. 12 novembre 2011 n. 183: (legge di stabilità 2012).
� Decreto legislativo 6 luglio 2012 n. 95: art. 4 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con
invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”.
� L. 147 dicembre 2013 (legge di stabilità 2014) art. 1 commi 551 e seguenti.
� Codice civile: come modificato dal D.lgs. 17 gennaio 2003 n. 6 e dell’art. 13 l. 25 febbraio 2008 n. 34 (legge
comunitaria 2007), art. 2445 e seguenti, in particolare art. 2449 “Delle società con partecipazione dello Stato e di
enti pubblici”; art. 2450 “Amministratori e sindaci nominati dallo Stato o da enti pubblici”.
� L. 6 novembre 2012 n. 190, art. 1: prevenzione e repressione corruzione e illegalità nella p.a.
� D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33, art. 11 e 22: obblighi di trasparenza e pubblicità.
� Corte Costituzionale, Sentenza 08-06-2012 n. 148: in tema di divieto ai Comuni con popolazione inferiore a
30.000 abitanti di costituire società.
� Corte Costituzionale, Sentenza 23 luglio 2013 n. 29 sull’art. 4 del D.L. 95/2012.
� Corte Costituzionale, Sentenza 24 luglio 2013 n. 236 sull’art. 9 del D.L. 95/2012.
Capitolo II
19
Dismissione delle società o organismi partecipati
CAPITOLO II
LE DELIBERE DI RICOGNIZIONE, DISMISSIONE O CONSERVAZIONE DELLE
PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
1. La delibera motivata di autorizzazione al “mantenimento” delle partecipazioni:
presupposti e termini richiesti dalla normativa.
• Nonostante ripetuti interventi modificativi o abrogativi sul comparto in esame di carattere
frequentemente disorganico, dalle disposizioni dettate dalla legge finanziaria per il 2008 (legge
24.12.2007 n. 244) si desumono i fondamentali canoni gestionali applicabili, i quali risultano
espressamente destinati alle diverse tipologie di partecipazioni in società, enti o organismi,
comunque denominati.
Tali disposizioni, in particolare, precisano che “…l’assunzione di nuove partecipazioni e il
mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall’Organo competente con delibera
motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27. La delibera….è
trasmessa alla sezione competente della Corte dei conti” (art. 3 comma 28 legge 24.12.2007
n. 244).
I presupposti richiesti a giustificazione della assunzione o conservazione delle partecipazioni
consistono nella necessaria aderenza delle attività societarie a quelle istituzionali proprie del
Comune. Recita, infatti, il citato comma 27 “…le amministrazioni…non possono costituire
società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente
necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere
direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società”.
• L’organo competente alle decisioni sulla materia è il Consiglio comunale, tra le cui
attribuzioni il TUEL cita la costituzione di istituzioni e aziende speciali, la partecipazione
dell’ente locale a società di capitali, gli indirizzi da assumere da parte delle aziende pubbliche e
degli enti dipendenti sovvenzionati o sottoposti a vigilanza, nonché la nomina dei
rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni (art. 42 TUEL).
Nonostante il previsto obbligo, si è potuto costantemente verificare la mancata
trasmissione alla Sezione regionale per la Sardegna delle deliberazioni in argomento
da parte degli Enti.
In questa sede sono state, in conseguenza, acquisite le deliberazioni di autorizzazione alla
conservazione delle partecipazioni assunte dai Consigli comunali, delle quali si da conto
distintamente con riguardo a ciascun Comune nel proseguo del capitolo.
Capitolo II
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Dismissione delle società o organismi partecipati
• I Comuni che hanno adottato le deliberazioni in oggetto sono 54 e vengono citati
nella tabella n. 2. In via generale si deve, tuttavia, osservare che i provvedimenti esaminati
espongono genericità di motivazioni sotto il profilo della doverosa esplicitazione delle ragioni
portate a sostegno della autorizzazione alla conservazione delle partecipazioni, come di seguito
illustrato.
2. Gli indirizzi, la vigilanza e i controlli sulle partecipazioni.
• Nell’ambito delle problematiche gestionali da riferirsi alla materia in esame, riveste primaria
importanza l’effettività di svolgimento di adeguati indirizzi e controlli da parte del Comune nei
confronti dei propri soggetti partecipati e la conseguente istituzione di apposito ufficio/unità
operativa cui conferire le responsabilità dei compiti di controllo. Tale obbligo è ora previsto
espressamente per le società non quotate dall’art. 147 quater del TUEL11, con le cadenze
temporali ivi indicate. Tale necessità si fonda sul particolare legame esistente tra Comune e
organismo partecipato, il cui bilancio è alimentato parzialmente o esclusivamente (a seconda
della tipologia di partecipazione) da fondi di pubblica provenienza cioè attraverso oneri a carico
del bilancio comunale.
In applicazione di tali principi, la legge di stabilità per il 2014 (l. 147/2013) prescrive ora
espressamente il perseguimento di canoni di sana gestione, secondo criteri di economicità ed
efficienza, tutti rivolti alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, a carico di aziende
speciali, istituzioni e società partecipate dalle amministrazioni locali, a partecipazioni di
maggioranza, diretta e indiretta (art. 1 comma 553 cit. legge 147/2013).
Ne consegue, perciò, un immediato obbligo a carico dei Comuni titolari delle stesse
partecipazioni di dettare adeguati indirizzi e di svolgere ogni controllo rivolto ad assicurare il
rispetto di tali finalità.
Pertanto, gli obblighi di indirizzo, controllo e vigilanza si impongono in ogni caso a
carico degli Enti locali per le diversificate forme e modalità di partecipazioni (società
in house, istituzioni, fondazioni ecc…), in considerazione delle possibili ricadute
finanziarie negative che esse determinano a carico dei bilanci comunali.
I controlli da svolgersi possono essere diversamente articolati, dovendosi, però, in tutti i
casi estendere alle modalità/quantità di finanziamento degli organi e degli apparati
amministrativi degli organismi partecipati e alla verifica delle attività e dei loro bilanci. Si
impone, in conseguenza, la previsione di indirizzi e di controlli in ordine alle loro modalità di
11 L’art. 147 quater è stato inserito nel TUEL dall’art. 3 comma 1 lett. d) D.L. 174/2012, convertito in l. 213/02012.
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svolgimento, che devono essere contemplati espressamente negli atti istitutivi della
società/organismo, comunque denominati.
Solo in virtù dell’effettività dei controlli in esame e della verifica del rispetto delle finalità di
finanza pubblica, può ammettersi, infatti, l’esternalizzazione delle pubbliche attività e funzioni,
demandandole ad organismi esterni, attesi gli oneri a carico dei bilanci pubblici.
Particolare attenzione viene, quindi, rivolta dalla vigente normativa ai controlli da
esercitarsi d’ora in avanti sui bilanci degli organismi partecipati e alle loro eventuali perdite
d’esercizio. In tale ipotesi, infatti, si impongono specifici adempimenti a carico dei Comuni,
consistenti, tra gli altri, in accantonamenti in fondi vincolati nel bilancio del Comune stesso,
pervenendo alla obbligatoria messa in liquidazione per il caso di risultato d’esercizio negativo
per quattro esercizi consecutivi (v. cit. art. 1 commi 551 e 555, legge 147/2013).
Analogamente, vengono confermati divieti o limiti assunzionali di personale anche a
carico degli organismi partecipati, (gli stessi previsti a carico dell’Ente controllante), nonché
obblighi di contenimento dell’evoluzione della spesa per il personale (v. cit. art. 1 comma 557,
legge 147/2013), peraltro già contemplati nella precedente normativa (v. art. 18 e 76 D.L.
112/2008, convertito in L. 133/2008).
Su tutti i detti ambiti gestionali, in conseguenza si impone l’espletamento di incisivi,
costanti, moduli di indirizzo, di controllo e di vigilanza da parte degli uffici del Comune
interessato, previa apposita esaustiva regolamentazione sia negli atti fondamentali del Comune
sia in quelli statutari/istitutivi degli organismi controllati.
• Anche a carico dei collegi dei revisori dei Comuni interessati si impongono adeguati
compiti di vigilanza e controllo, peraltro già espressamente prescritti con riguardo alle
istituzioni dal TUEL (v. art. 114, comma 7) e in via generale dalle disposizioni dello stesso
TUEL che affermano l’obbligo della vigilanza sugli equilibri finanziari, laddove “…il controllo
sugli equilibri finanziari implica anche la valutazione degli effetti che si determinano per il
bilancio finanziario dell’ente in relazione all’andamento economico-finanziario degli organismi
gestionali esterni” (v. art. 147 quinquies TUEL, commi 1 e 3).
• Pertanto, in ragione di tali ineludibili necessità, la presente ricognizione ha espressamente
previsto e domandato ai Comuni di indicare se e quale Ufficio sia preposto alle attività di
controllo e vigilanza sugli Organismi partecipati. La tabella n. 2 nell’esporre l’elenco dei Comuni
che ha adottato una o più delibere di ricognizione, conservazione o dismissione, indica nel
contempo se lo stesso Comune sia altresì dotato del necessario ufficio per gli indirizzi e i
controlli sugli organismi stessi.
Dall’esame dei dati esposti in tabella n. 1 e n. 2 si ricava una prima considerazione.
A fronte di soli 25 Comuni che dichiarano di non possedere partecipazioni in
società/organismi esterni (v. tabella n. 1 nel cap. I, par. 4), solo 54 Comuni hanno provveduto
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ad assumere proprie deliberazioni per valutare, previa adeguata ricognizione, l’opportunità di
conservare le partecipazioni possedute, in tal caso dovendole autorizzare motivatamente,
secondo le prescrizioni di legge, in caso contrario dovendone decidere la dismissione. I restanti
298 Comuni, pur titolari di partecipazioni, non hanno adottato alcuna deliberazione di
ricognizione.
Quanto alla previsione di uffici interni al Comune preposti agli indirizzi e alla vigilanza nei
confronti degli organismi partecipati, dalla tabella n. 2 si ricava che nella maggior parte detti
compiti vengono intestati a servizi/uffici già titolari di compiti fondamentali, con qualche
perplessità in ordine alla loro concreta effettività di svolgimento.
Da tale stato di cose potrebbero conseguire effetti pregiudizievoli per il buon andamento
delle gestioni e dei bilanci sia del Comune che degli Organismi partecipati o la mancata
tempestività di interventi correttivi.
La mancata adeguata valutazione della sussistenza o meno dei requisiti per la
conservazione di ciascuna delle partecipazioni, inoltre, comporta il mancato rispetto
dell’obbligo di cessione delle partecipazioni vietate, come di seguito si esporrà.
Grafico n. 2
Incidenza dei Comuni che hanno adottato la deliberazione di
ricognizione/dismissione
Il grafico che precede indica la percentuale dei Comuni che hanno regolarmente adottato la
deliberazione di ricognizione (comportante la dismissione/conservazione) delle partecipazioni
societarie, mentre la tabella n. 2 espone l’elenco dei Comuni e indica in apposita colonna
l’istituzione o meno dell’Ufficio preposto ai controlli delle stesse partecipazioni presso ciascun
Comune.
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Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 2 Comuni che hanno adottato la deliberazione di ricognizione
Ente Ufficio preposto attività di controllo
1 Comune di Aidomaggiore NO 2 Comune di Alghero SI (Servizi finanziari)
3 Comune di Arborea SI (Uff. Segreteria e Uff. Tecnico)
4 Comune di Arbus SI (Serv. Tecnico e Serv. Fin.)
5 Comune di Arzana Si (Servizio Tecnico e Segreteria)
6 Comune di Badesi NO
7 Comune di Baunei SI (Servizio AA.GG.) 8 Comune di Berchidda SI (Serv. Fin.) 9 Comune di Bonnanaro SI (Settore Amm.vo) 10 Comune di Bosa SI (Serv. Finanz. e AA.GG.) 11 Comune di Busachi NO
12 Comune di Cabras SI (Serv. AA.GG.)
13 Comune di Cagliari SI (Serv. bil. soc. partec. Controllo analogo)
14 Comune di Domus de Maria
NO
15 Comune di Fordongianus
NO
16 Comune di Golfo Aranci SI (Segreteria)
17 Comune di Gonnosfanadiga
NO
18 Comune di Iglesias NO
19 Comune di Ilbono SI (Serv. Amm.vo e Fin.) 20 Comune di Lanusei SI (Area Affari Giuridici e Economici) 21 Comune di Loceri NO
22 Comune di Loiri Porto San Paolo SI (Serv. Fin. e LL.PP.) 23 Comune di Monti SI (Segretria - Ragioneria) 24 Comune di Neoneli NO 25 Comune di Nule (Sindaco) NO 26 Comune di Olbia SI (Uff. Controllo Partecipate)
27 Comune di Oristano SI (Comitato controllo analogo)
28 Comune di Padru (Sindaco e Asessore al Bilancio) NO 29 Comune di Perdasdefogu SI (Controllo politico - amministrativo) 30 Comune di Portoscuso SI (Servizi AA.GG.)
31 Comune di Pula SI (Serv. Fin. e del Patrimonio)
32 Comune di San Teodoro NO 33 Comune di Sanluri 34 Comune di Sant'Antioco
NO
35 Comune di Santa Teresa Gallura
NO
36 Comune di Sassari SI (Direttore Generale) 37 Comune di Sedilo NO 38 Comune di Selargius SI (Serv. Fin. e del Patrimonio)
39 Comune di Serrenti
NO
40 Comune di Siamaggiore NO 41 Comune di Sorso SI (Serv. Fin. Serv. gestione territorio) 42 Comune di Stintino
NO
43 Comune di Talana
44 Comune di Telti SI (AA.GG. e Segreteria) 45 Comune di Tempio Pausania SI (Serv. Fin.) 46 Comune di Tergu
47 Comune di Thiesi SI (Serv. Fin. e Tecnico)
48 Comune di Tortolì SI (Area Finanza e Tributi) 49 Comune di Tula
NO
50 Comune di Turri SI (Uff. Tecnico e Fin.)
51 Comune di Ulassai SI (Uff. AA.GG.)
52 Comune di Valledoria NO 53 Comune di Villasimius SI (Dirigente del settore) 54 Comune di Villa Verde NO *I comuni in grassetto appartengono alla fascia superiore ai 15.000 abitanti e tra questi i Comuni di Quartu S:Elena e Nuoro non hanno adottato la deliberazione (v. cap. IV).
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3. La “cessione” delle “partecipazioni vietate” prevista dalla normativa.
La normativa sopracitata dispone che “…le società e le partecipazioni vietate ai sensi del
comma 27…” devono essere cedute a terzi nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica
(cfr. art. 3, comma 29 cit. legge 244/2007).
Il termine, precedentemente fissato per le cessioni in esame, è stato in ultimo prorogato
dalla legge di stabilità per il 2014 (quattro mesi dall’entrata in vigore della stessa legge
successivamente portati a dodici ex art. 2 D.L. 6 marzo 2014 n. 16), la quale dispone che
decorso detto termine la partecipazione non alienata mediante procedura di evidenza pubblica
cessa ad ogni effetto. La normativa in esame ulteriormente dispone che entro dodici mesi
successivi alla cessazione la società deve liquidare in denaro il valore della quota del socio
cessato in base ai criteri di determinazione fissati dall’art. 2437 ter, secondo comma del codice
civile (cfr. art. 1 comma 569 legge 27.12.2013 n. 147, legge di stabilità 2014).
La citata legge di stabilità per il 2014 reca altre disposizioni sulla materia espressamente
rivolte alle “…aziende speciali, istituzioni e società partecipate dalle pubbliche amministrazioni
locali…”. Tali norme riguardano le conseguenze che si determinano per effetto dell’eventuale
risultato di esercizio o saldo finanziario negativo riportato da detti soggetti partecipati, dettano
loro alcuni parametri di funzionamento gestionale da svolgersi secondo canoni di sana gestione
ispirati a prezzi di mercato, prevedono limitazioni dei compensi agli organi per effetto del
reiterato risultato annuale negativo ecc… (cfr. art. 1, commi da 551 a 562 cit. legge
147/2013).
4. L’analisi delle deliberazioni assunte dai Comuni della Sardegna.
In generale si ravvisa che le deliberazioni acquisite dai Comuni risultano carenti sotto il
profilo dei presupposti istruttori e, conseguentemente, di quelli motivazionali. Le delibere in
questione omettono, infatti, di riportare a corredo le notizie significative in relazione ai risultati
delle attività gestorie svolte dagli enti/organismi partecipati e ai loro risultati contabili-
finanziari (entrate/proventi, spese/costi, utili o perdite di bilancio). In concreto le deliberazioni
in questione non sono corredate di adeguata istruttoria tecnico-finanziaria sulle complessive
condizioni organizzativo-patrimoniali di ciascun organismo, non consentendo ponderate
valutazioni sulla convenienza economica della loro conservazione.
Ne consegue la scarsa attendibilità e significatività delle autorizzazioni consiliari alla
conservazione delle partecipazioni.
Nei casi di deliberazioni che contengono decisioni di messa in liquidazione o dismissione, le
stesse paiono solo parzialmente provviste di motivazioni in ordine, tra gli altri, al mancato
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conseguimento dei risultati concreti da parte dei soggetti partecipati e al sopravvenuto
improprio sostegno finanziario agli organi e alle strutture societarie, ovvero in ordine alla non
opportunità di procedere a ricapitalizzazioni a carico dei bilanci del Comune. Anche in questi
casi le istruttorie tecniche portate a corredo risultano del tutto insufficienti a deliberare
compiutamente.
Peraltro, poiché si registrano numerosi casi di messa in liquidazione di partecipazioni cui
non sono tempestivamente seguite le dovute procedure amministrative, si precisa che nella
direzione di definire le procedure pendenti devono particolarmente attivarsi sia gli uffici del
Comune deputati alla vigilanza e ai controlli, sia gli Organi di revisione.
Alla luce di quanto fin qui precisato, si riportano, per ciascuno dei Comuni (in ordine
alfabetico) le principali notizie ricavate dalle rispettive deliberazioni del Consiglio comunale,
ovvero l’indicazione delle partecipazioni di cui sia stata autorizzata la conservazione e quelle
per le quali sia stata disposta la dismissione.
1. Comune di Aidomaggiore. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 26 agosto 2011, l’Ente dispone
la cessione della propria quota (2%) della società “Centro Servizi Losa” s.r.l. all’Unione dei Comuni di
pertinenza (Guilcier). Rimangono attive:
a) ATO Sardegna (0,5%);
b) Consorzio turistico “Lago Omodeo” (quota 9,09%);
c) GAL Montiferru Barigadu Sinis (quota 0,62%).
2. Comune di Alghero. Contrariamente alle risposte già fornite a mezzo della scheda di rilevazione, il Comune di
Alghero in prossimità della chiusura istruttoria, ha dichiarato di aver assunto 3 deliberazioni (note email del 7
marzo 2014).
La deliberazione commissariale n. 15 del 30.12.2011 espone il quadro complessivo delle partecipazioni, composto
da n. 10 organismi (consorzi, s.r.l., s.p.a., società in house, azienda speciale, fondazione), e delibera il
mantenimento riconoscendone le finalità che rispetterebbero i requisiti della normativa vigente.
La deliberazione della Giunta comunale n. 250 del 17.07.2013 sul presupposto di voler formulare proposte al
competente Consiglio, evidenzia le partecipazioni asseritamente obbligatorie (Abbanoa spa, quota 1,09%del
valore nominale di euro 1.086.167,00; Consorzio Industriale Provincia di Sassari, quota del 20% del valore
nominale di euro 3.873,40); propone al Consiglio di alienare quelle che non svolgerebbero servizi o funzioni di
carattere fondamentale per l’Ente (Porto ricerche s.r.l.; Consorzio Porto di Alghero scarl; STL Sardegna Nord
Ovest Soc. Cons. a r.l.); propone di conservare le restanti, suggerendo che la Giunta venga incaricata delle
operazioni di valutazione della convenienza ed opportunità delle conseguenti scelte da assumersi per la concreta
dismissione degli organismi partecipati.
In ultimo, la deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 17 settembre 2013, avente ad oggetto esclusivamente
la società Alghero in house s.r.l. unipersonale, alla quale si dà mandato per la predisposizione, in collaborazione
con i competenti servizi comunali, di un piano industriale di riorganizzazione e risanamento finanziario, atto a
consentire la prescrizione aziendale, attese le note difficoltà di finanziamento anche per effetto della riduzione
progressiva dei contributi regionali riconosciuti per la stabilizzazione degli LSU.
3. Comune di Arborea. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 61 del 23/09/2011 è stata disposta la
liquidazione della società AR.CO. (Arborea Costruzioni, quota di partecipazione 51%) che si occupava della
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progettazione e realizzazione di infrastrutture e servizi.
4. Comune di Arbus. L’Ente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 6 giugno 2012 ha effettuato la
ricognizione delle proprie partecipazioni, disponendo il mantenimento delle seguenti quote societarie:
a) Abbanoa S.p.a. (0,4%);
b) “Villaservice” S.p.a. (12,50%) servizi di depurazione e smaltimento rifiuti;
c) ATO Sardegna (0,5%);
d) GAL Monte Linas (8,78%) promozione del territorio;
e) Organismo di Bacino n. 24 (rete gas).
5. Comune di Arzana. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 19/11/2010, l’Ente dispone la
liquidazione della Società SIPAL S.R.L.- Società intercomunale per la promozione dei prodotti agro-alimentari
locali, di cui deteneva la quota del 14,9%.
Rimangono attive le seguenti partecipazioni:
a) ATO Sardegna (0,25%);
b) Abbanoa S.p.a. (0,06%);
c) Società di servizi socio-sanitari S.p.a. (quota di partecipazione 10%);
d) Consorzio per la gestione fondi PON Sicurezza (quota 10%);
e) Consorzio per la gestione di risorse forestali e ambientali (quota non definita).
6. Comune di Badesi. L’Ente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 59 dell’11/11/2010 ha disposto lo
scioglimento e la messa in liquidazione della Società “STL Gallura Costa Smeralda”.
Rimangono in capo all’Ente:
a) L’Agenzia di Sviluppo per l’Anglona (quota 6,67%);
b) Abbanoa S.p.a. (quota 0,05%);
c) Il GAL Alta Gallura (quota 10%);
d) Consorzio Operatori Turistici di Badesi (quota 5,26%);
e) ATO Sardegna (quota 0,1%).
7. Comune di Baunei. Con deliberazione n. 32 del 29/10/2008 il Consiglio Comunale ha autorizzato il
mantenimento delle quote azionarie possedute dal Comune di Baunei nella società “Marina di Baunei e Santa
Maria Navarrese” S.r.l. che di fatto gestisce ed eroga servizi di interesse generale “pur operando nell’ambito di
attività non strettamente necessarie alle finalità istituzionali del Comune”.
8. Comune di Berchidda. Il Comune con deliberazione del Consiglio Comunale n. 80 del 31 dicembre 2010 ha
censito le proprie partecipazioni societarie, stabilendo di mantenere la società in house “Multiservice Limbara”
s.r.l. e la partecipazione all’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale in quanto sussistono i presupposti di cui al
comma 27 dell’art. 3 della legge 244/2007 per il legittimi mantenimento delle partecipazioni dal momento che le
sopracitate società svolgono attività di produzione di beni e servizi di interesse generale e necessari per il
perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente. Con deliberazione n. 64/2010 era già stata disposta, invece, la
messa in liquidazione della S.t.l. Gallura s.p.a.
9. Comune di Bonnanaro. L’Ente con deliberazione del consiglio comunale n. 8 del 28 febbraio 2011 ha effettuato
la ricognizione delle partecipazioni comunali in società finalizzata al loro mantenimento o alla loro
cessione/liquidazione ai sensi dell’art. 3, commi 27, 28 e 29 della legge 244/2007. Con tale deliberazione l’Ente
ha stabilito di cedere a terzi, nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica, entro il 31/dicembre/2011 le
seguenti partecipazioni:
a) Logudoro Goceano Soc. Cons. a r.l. - Attività: Sostegno e promozione dello sviluppo rurale (quota
0,96% pari ad € 500);
b) Logudoro Meilogu Soc. Cons. a r.l. (quota 3,17 pari ad € 1.549,32);
c) Sistema turistico locale Sardegna nord-ovest Soc. Cons. a r.l. - Attività: Favorire la crescita
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economica, sociale e culturale della comunità (quota 0,22% pari ad € 219,06).
L’Ente ha deliberato di mantenere la quota di partecipazione (0,03%) della società Abbanoa s.p.a. e dell’Autorità
d’ambito Territoriale Ottimale della Sardegna (0,06%), in presenza dei presupposti di cui all’art. 3 della richiamata
normativa.
10. Comune di Bosa. L’Ente con deliberazione n. 56 del 29/12/2010 conferma la volontà di mantenere la società
“Porto di Bosa” S.p.a. (quota di partecipazione 20%) gestione servizi portuali comunali;
11. Comune di Busachi. Con deliberazione n. 34 del 29/12/2010, il Consiglio Comunale ha deciso di mantenere la
quota di partecipazione in Abbanoa S.p.a. (0,1%).
12. Comune di Cabras. L’Ente con deliberazione consiglio comunale n. 63 del 29 settembre 2010 ha disposto la
liquidazione della società mista “Mercato ittico Cabras” Soc. Cons. a r.l. costituita per la gestione del Mercato
ittico comunale (quota di partecipazione 60%); con deliberazione consiglio comunale n. 74 del 29 dicembre 2010
ha disposto la liquidazione della società mista “Sinis - S. Vicenzo” Soc. Cons. a r.l. per la gestione del compendio
ittico dello stagno di Cabras (quota di partecipazione 40%).
13. Comune di Cagliari. Il Comune di Cagliari aveva dichiarato con la scheda di rilevazione di non aver ancora
assunto deliberazioni di ricognizione. Solo in prossimità della chiusura dell’istruttoria (nota email del 6 marzo
2014) ha comunicato di aver successivamente adottato le seguenti deliberazioni:
- Società Multiservizi: con deliberazione consiliare n. 68 del 09/10/2012 si è dato luogo alla riduzione del
capitale sociale in conseguenza dei provvedimenti di cui all’articolo 2447 c.c. e ad una generale
ristrutturazione, mediante trasformazione della forma giuridica in società a responsabilità limitata;
- Società Ippica: con deliberazione consiliare n. 4 del 29/01/2013 si è proceduto all’approvazione di modifiche
statutarie volte all’adeguamento dello Statuto alla normativa vigente ed alla contestuale trasformazione della
forma giuridica in società a responsabilità limitata;
- Istituzione Scuola Civica di Musica: con deliberazione consiliare n. 34 del 16/07/2013 è stata deliberata la
soppressione della Istituzione e l’internalizzazione delle funzioni svolte dall’organismo strumentale;
internalizzazione la cui operatività è ormai pienamente vigente a decorrere dal 09/10/2013;
- Con deliberazione consiliare n. 77 del 19/12/2013 con oggetto <<Ricognizione del “sistema delle
partecipate” del Comune di Cagliari, indirizzi generali agli organismi partecipati e definizione del
“Gruppo Comune di Cagliari” ai fini della formazione del Bilancio consolidato>> è stata effettuata la
ricognizione prevista dalle norme;
- Con deliberazione consiliare n. 78 del 19/12/2013 è stata adottata la procedura per lo scioglimento e la
liquidazione della Società Multiservizi Srl.
Con riguardo ai documenti solo in ultimo pervenuti dal Comune di Cagliari, considerata la loro delicatezza e
complessità, nonché l’ampiezza delle questioni giuridiche sollevate riscontrate all’interno di alcuni organismi, la
Sezione, limitandosi in questa sede a una mera presa d’atto, deve riservare ogni approfondimento e valutazione
ad una apposita sede di controllo sulla gestione o in sede di esame delle relazioni del collegio dei revisori sui
bilanci annuali interessati dalle operazioni di riorganizzazione deliberate.
14. Comune di Domusdemaria. Con deliberazione consiglio comunale n. 13 del 30 maggio 2012, il Comune ha
disposto la liquidazione della SGS Società Gestione Servizi Domusdemaria-Chia s.p.a. che si occupava di diversi
servizi pubblici di rilevanza economica (quali servizio di mensa scolastica, servizio scuolabus, servizio pulizia
edifici comunali, servizio pulizia spiagge ecc.) di cui deteneva l’intera quota societaria.
15. Comune di Fordongianus. Con deliberazione n. 49 del 29/12/2010, il Consiglio Comunale ha deciso di
mantenere la quota di partecipazione in Abbanoa S.p.a.
16. Comune di Golfo Aranci. Con deliberazione n. 48 del 24 settembre 2012 è stata disposta lo scioglimento
anticipato e la conseguente messa in liquidazione della società GESVAMAR S.r.l. che si occupa della gestione e
sviluppo delle attività marittime.
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17. Comune di Gonnosfanadiga. L’Ente con deliberazione del consiglio comunale n. 53 del 29 novembre 2010,
integrata con deliberazione n. 61 del 21 dicembre 2010, ritenendo che le società partecipate dal comune svolgano
attività di produzione di servizi di interesse generale e di servizi necessari per il perseguimento delle attività
istituzionali del comune, ha disposto il mantenimento della partecipazione posseduta nelle seguenti società:
a) Abbanoa s.p.a. (quota di partecipazione 0,48%);
b) Villaservice s.p.a. con attività di gestione servizio smaltimento rifiuti solidi urbani (quota di
partecipazione 12,5%);
c) G.A.L. Linas Campidano Soc. Cons. a r.l. con attività di promozione, consulenza e realizzazione
programmi di sviluppo locali (quota di partecipazione 8,7%).
18. Comune di Iglesias. E’ stata adottata la delibera del Commissario Straordinario n.73 del 16/11/2010 di
conservazione della totale partecipazione della società s.r.l. “ I.S. Iglesias Servizi” che si occupa di assistenza
socio sanitaria, case di riposo e servizio tecnico manutentivo del patrimonio comunale e del verde pubblico.
19. Comune di Loiri Porto San Paolo. L’Ente con deliberazione del consiglio comunale n. 2 del 25 gennaio 2011
effettua la ricognizione delle società partecipate e delibera di mantenere la quota di partecipazione nel “Consorzio
Pegaso” (quota 25%) che si occupa della gestione di un mattatoio sovracomunale; nella società “I&G Gallura”
s.p.a. (quota 0,553%) che si occupa della gestione e distribuzione del gas metano in quanto “svolgono attività di
produzione di servizi di interesse generali e di servizi necessari per il perseguimento delle attività istituzionali del
Comune”. Con le stesse motivazioni, con delibera del consiglio comunale n. 93 del 21/12/2010, l’Ente aveva già
deciso di mantenere la totalità delle partecipazioni della società in house “Multiservice” s.r.l. ai sensi dell’art. 28
della legge 244/2007. Il Comune conserva, altresì, la partecipazione nell’A.T.O. Sardegna (quota 0,19%) e nel
Consorzio Area Marina Protetta di Tavolara-Capo Coda Cavallo (quota 25%) che si occupa di tutela ambientale,
ricerca scientifica e promozione turistica in quanto società istituite mediante disposizioni di legge.
20. Comune di Ilbono. Con deliberazione del consiglio comunale n. 25 del 28 dicembre 2012, l’Ente ha confermato
il mantenimento della partecipazione nella società Abbanoa (quota 0,056%) ed ha disposto la liquidazione della
Società Intercomunale per la promozione dei prodotti agroalimentari locali (Sipal s.r.l.) quota di partecipazione
14,29%. La società, costituita nel 2001, era inattiva e in perdita (“Le perdite hanno determinato l’erosione del
capitale sociale portandolo al di sotto del minimo legale stabilito dall’art. 2463 del c.c.”).
21. Comune di Lanusei. L’Ente ha effettuato la ricognizione delle proprie partecipazioni societarie con deliberazione
Consiglio Comunale n. 40 del 30 settembre 2013, autorizzando la conservazione delle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a. con quota di partecipazione 0,16%;
b) Consorzio Bacino Imbrifero Montano del Flumendosa (quota non definita);
c) Consorzio Sviluppo Cultura e Legalità (quota di partecipazione 12,50%);
d) G.A.L. Ogliastra (quota di partecipazione 1,45%).
L’Ente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 39 del 30 settembre 2013 aveva disposto la dismissione della
Società intercomunale per la promozione dei prodotti agroalimentari (Sipal con quota di partecipazione 21,43%).
22. Comune di Loceri. L’Ente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 33 del 5/maggio/2012 dispone la
dismissione della società SIPAL S.R.L.- Società intercomunale per la promozione dei prodotti agro-alimentari
locali, di cui deteneva la quota del 14,29%.
Rimane la partecipazione in:
a) Abbanoa S.p.a. con quota di partecipazione 0,03%;
b) Consorzio Mattatoio in compartecipazione con il comune di Bari Sardo e di cui non si conosce la quota di
partecipazione societaria.
23. Comune di Monti. Con deliberazione del consiglio comunale n. 62 del 23 dicembre 2010, l’Ente ha autorizzato il
mantenimento di partecipazioni (ritenendole coerenti con i requisiti previsti dalla normativa vigente) nelle
seguenti società:
Capitolo II
29
Dismissione delle società o organismi partecipati
a) Gallura Sviluppo s.r.l. relativa alla promozione e gestione di attività dirette allo sviluppo economico
produttivo ed occupazionale (quota di partecipazione 2,91%);
b) I&G Gallura S.p.A. organismo individuato dalla RAS per la gestione associata del servizio per la
distribuzione del gas (quota di partecipazione 5,55%);
c) Abbanoa S.p.A. (quota di partecipazione 0,17%).
L’Ente ha deciso, invece, di disporre la liquidazione della società Res Tipica in comune soc. cons. a r.l. (settore
agroalimentare promozione enoturismo con quota 0,09%) ed S.T.L. Gallura-Costa Smeralda s.p.a. (promozione
turismo con quota 1,05%).
Il Comune di Monti partecipa ad alcune associazioni che non sono state contemplate nella richiamata
deliberazione di ricognizione. Si tratta dell’associazione “Città del vino” (promozione agroturistica), l’associazione
“Strade del vermentino” (promozione agro) cui vengono fornite dotazioni patrimoniali quali la sede degli uffici, e
l’associazione “Recevin” per la promozione dell’enoturismo.
24. Comune di Neoneli. Con deliberazione n. 2 del 9/2/2011 il Consiglio Comunale ha deciso di conservare la
propria partecipazione in Abbanoa S.p.a. (quota 0,04%).
25. Comune di Nule. Con deliberazione del consiglio comunale n. 27 del 24 agosto 2011, è stato disposto il recesso
del Comune dal Consorzio Sviluppo Civile di Bono. L’Ente ha mantenuto di fatto la partecipazione in Abbanoa con
quota pari allo 0,04% e al Consorzio “Sistema Turistico Locale” di cui detiene lo 0,20% senza, tuttavia, deliberare
per il mantenimento.
26. Comune di Olbia. L’Ente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 119 dell’8/10/2010 approva lo
scioglimento della società “S.T.L. Gallura Costa Smeralda” S.p.a., con deliberazione n. 146 del 20/12/2010
approva lo scioglimento della società “Olbia Expò” s.r.l. infine con proprio atto n. 149 del 23/12/2010 effettua la
ricognizione delle società partecipate dal Comune di Olbia e, preso atto delle dismissioni su richiamate, conferma
il mantenimento delle restanti società (considerate coerenti con il disposto di cui all’art 3, comma 27 della legge
244/07) che qui di seguito si riportano:
a) Gallura sviluppo s.r.l. (quota di partecipazione 49,94%) che si occupa della promozione e gestione
dello sviluppo territoriale della Bassa Gallura;
b) I & G Gallura S.p.a. (quota di partecipazione 76,11%) gestione del servizio idrico integrato, igiene
urbana produzione, distribuzione e vendita del gas;
c) Sinergest Olbia S.p.a. (quota di partecipazione 19,9%) si occupa di gestione dei servizi connessi al
trasporto marittimo nel porto di Olbia;
d) Aspo S.p.a. (quota di partecipazione 100%) che si occupa dell’organizzazione e della gestione dei
servizi di utilità sociale e di tutela ambientale, di trasporto pubblico e, più in generale, di servizi
destinati a soddisfare esigenze pubbliche;
e) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 3,11%).
La deliberazione prende atto che il Comune di Olbia, avendo una popolazione superiore ai 50.000 abitanti non
rientra nella previsione normativa di cui all’art. 14 comma 32 D.L. 78/2010 convertito con legge n. 122 del
30/07/2010 che prevede che i Comuni con popolazione compresa tra 30.000 e 50.000 possano detenere la
partecipazione di una sola società.
27. Comune di Oristano. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 83 dell’11/10/2010, l’Ente effettua la
ricognizione delle partecipazione societarie adottando i provvedimenti conseguenti. Di fatto il Consiglio stabilisce
di conservare, in quanto relative allo svolgimento di attività di produzione e di servizi di interesse generale, le
seguenti società:
a) So.Ge.A.Or. S.p.a. Società di gestione aeroportuale (oggi in liquidazione) con quota di partecipazione
11,97%;
b) Marine Oristanesi S.r.l. quota di partecipazione 86%, società che produce servizi pubblici di interesse
Capitolo II
30
Dismissione delle società o organismi partecipati
generale;
c) Oristano Servizi Comunali società in house (100%) che eroga servizi a beneficio del Comune,
necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali.
Con altra delibera del Commissario Straordinario n. 87 del 10/05/2012 l’Ente stabilisce di cedere al Consorzio
Industriale di Oristano la propria quota di partecipazione (31%) della Società consortile “Oristano ambiente” s.r.l.
28. Comune di Padru. L’Ente con deliberazione n. 51 del 29/12/2010 del Consiglio Comunale ha effettuato la
ricognizione delle proprie partecipazioni societarie autorizzando il mantenimento delle Società “I&G Gallura
S.p.a.” (quota di partecipazione 0,01%) e “Abbanoa S.p.a” (quota 0,22%), dando atto che la STL Gallura Costa
Smeralda S.p.a. è in corso di liquidazione volontaria.
29. Comune di Perdasdefogu. Con deliberazione del consiglio comunale n. 23 del 30/11/2011 l’Ente dismette una
parte della propria quota di partecipazione alla Società consortile “Parco Genos a r.l.” (possiede il 27,27% e cede
il 18%). La società consortile si occupa di ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e
dell’ingegneria. L’Ente dichiara l’intenzione di dismettere anche la quota residua entro il 31/12/2012 .
30. Comune di Portoscuso. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 56 del 29.12.2010, l’Ente dispone la
dismissione delle due società possedute:
a) Società Tonnare Sulcitane (quota di partecipazione 5%);
b) Società Tonnara Su Pranu (quota di partecipazione 5%).
31. Comune di Pula. L’Ente ha adottato la deliberazione n. 49 del 17/12/2013 con la quale il Consiglio Comunale
ha effettuato la ricognizione delle proprie partecipazioni societarie autorizzando il mantenimento delle quote
societarie nelle seguenti partecipazioni:
a) “Pula Servizi e Ambiente s.r.l.” (quota di partecipazione 60,24% - nel questionario è indicata la quota
dell’83% mentre il socio di minoranza “Sardegna Ricerche” detiene il 17%) che si occupa della
gestione amministrativa dei tributi e della gestione del patrimonio immobiliare dell’Ente;
b) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 0, 4%);
c) ATO Sardegna (quota di partecipazione 0,15%);
d) “Agenzia Turistica Costiera Sulcitana” Consorzio che si occupa della gestione dei servizi turistici
(quota di partecipazione 15,63%);
e) Fondazione “Bio Parco di Pula” (quota di partecipazione 100%).
32. Comune di Sanluri. Con deliberazione n. 54 del 29.12.2012 del Consiglio Comunale si è provveduto ad
effettuare la ricognizione delle partecipazioni societarie. L'Ente ha verificato la partecipazione nelle seguenti
società:
a) Società Consortile Villasanta a r.l. che ha come scopo la prestazione di servizi per l’innovazione
tecnologica;
b) Cisa Service S.p.a. (quota di partecipazione diretta 6,3% e partecipazione indiretta 13,70) si occupa
della gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
c) Villaservice S.p.a. (quota di partecipazione 12,5%) servizi di pubblica utilità ambientale e tecnologico.
Il Consiglio Comunale, con la deliberazione richiamata, ha stabilito la cessione della partecipazione nella società
Consortile Villasanta.
Dal questionario risulta che l’Ente detiene anche le seguenti quote di partecipazioni non indicate in
deliberazione:
d) ATO Sardegna 0,43%;
e) Consorzio turistico “Sa Corona Arrubia” 5%;
f) Consorzio CISA 20,4%.
Il Comune di Sanluri possiede, infine, diverse quote in associazioni (Anci, Terra Cruda, Asel, Città del Bio).
33. Comune di Sant’Antioco. Il Comune ha disposto da tempo lo scioglimento di due società miste. In particolare,
Capitolo II
31
Dismissione delle società o organismi partecipati
il Consiglio comunale con propria deliberazione n. 13 del 15 giugno 2005 ha disposto lo scioglimento e la
contestuale messa in liquidazione della società S.P.S. s.r.l. dedita alla progettazione di opere pubbliche e
direzione lavori (quota di partecipazione 51%) e con deliberazione n. 12 del 15 giugno 2005 lo scioglimento e la
contestuale messa in liquidazione della Società “Mari Biu” s.r.l. (gestione e tutela del patrimonio ambientale,
ecologico, artistico ecc.) quota di partecipazione 51%.
Rimangono in capo all’Ente le seguenti partecipazioni:
a) Abbanoa S.p.a. quota 0,8%;
b) GAL Sulcis Iglesiente quota 5,98%;
c) Scuola civica di musica Istituzione di cui possiede l’intera quota (100%);
34. Comune di San Teodoro. Il Consiglio comunale con propria deliberazione n. 14 del 16 maggio 2011 ha
disposto la dismissione con conseguente liquidazione della propria partecipazione nella società “Lo stagno” S.p.a.
(quota 51%) che gestiva la laguna e lo stagno di San Teodoro; nella società “Niuloni” s.r.l. (in house) che gestiva
il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani; nella società “AsterGrid” s.r.l. (in house) che gestiva i
servizi informatici.
35. Comune di Santa Teresa di Gallura. Il Consiglio comunale con deliberazione n. 32 del 17/07/2009 ha
effettuato la ricognizione delle società partecipate ai sensi dell’art. 3, commi 27-33 della legge 244/2007. Con
tale atto il Consiglio ha autorizzato il mantenimento delle partecipazioni nelle seguenti società:
a) Società Multiservizi Silene s.r.l. quota di partecipazione 100% (in house);
b) S.T.L. Gallura Costa Smeralda S.p.a. quota 5,06%;
c) A.T.O. quota 0,27%;
d) Consorzio Industriale Nord-Est Sardegna quota 4,14%;
e) Abbanoa S.p.a. quota 0,31%;
f) Consorzio Rete Porti Sardegna quota 9,88%.
L’Ente, con successiva deliberazione del Consiglio comunale n. 71 del 15/11/2010, dispone di sciogliere la società
S.T.L. Gallura Costa Smeralda e con deliberazione n. 45 del 3/11/2011 recede quale socio del “Consorzio Rete dei
Porti Sardegna”.
36. Comune di Sassari. Il Comune ha effettuato la ricognizione con deliberazione del Consiglio Comunale n. 74 del
4/08/2009 confermando le partecipazioni comunali nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 13,25%);
b) Azienda Trasporti Pubblici ATP, consorzio con quota di partecipazione del 72,13%;
c) Consorzio Industriale Provinciale di Sassari ex Consorzio A.S.I. Ente pubblico economico con quota di
partecipazione del 20%;
d) Demos S.c.p.a. società in house a totale partecipazione pubblica, quota di partecipazione del Comune
di Sassari 3,64%;
e) Società Ippica Sassarese s.r.l. (Società che gestisce l’ippodromo di Sassari) quota di partecipazione
1,31%;
f) So.Ge.A.Al. S.p.a. (Società responsabile della gestione aeroporto di Alghero); La società non è inserita
nel questionario per cui non si conosce la quota di partecipazione;
g) So.Me.A.A.N.S. s.r.l. (Società Mercato agroalimentare del Nord Sardegna) quota di partecipazione
33,3%.
La deliberazione precisa che sono già in corso le procedure di liquidazione del Consorzio Liceo Musicale “L.
Canepa”, la Promin S.c.p.a. ed il Consorzio Z.I.R. “Preda Niedda”.
Il Comune ha espresso l’intenzione di adottare una nuova deliberazione di ricognizione e/o dismissione nel corso
dei prossimi mesi.
37. Comune di Sedilo. L’Ente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29/12/2010 ha effettuato la
Capitolo II
32
Dismissione delle società o organismi partecipati
ricognizione delle società partecipate dal Comune disponendo il mantenimento delle seguenti partecipazioni:
a) Abbanoa S.p.a (quota 0,06%);
b) Centro Servizi Losa S.r.l. (quota 2%);
c) Gal Montiferru-Barigadu-Sinis (quota 0,83%).
Con successiva deliberazione n. 21 del 25/05/2011 il Consiglio Comunale ha disposto la cessione della quota
relativa al Centro Servizi Losa all’Unione dei Comuni del Guilcier.
38. Comune di Selargius. L’Ente ha adottato la deliberazione n. 3 del 17/01/2011 con la quale il Consiglio
Comunale ha effettuato la ricognizione delle proprie partecipazioni societarie autorizzando il mantenimento di
tutte le quote societarie possedute:
a) “Campidano Ambiente s.r.l.” gestione servizi di igiene ambientale (quota di partecipazione 20%);
b) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 0,5%);
c) ATO Sardegna (quota di partecipazione 1,2%);
d) ITS Area Vasta (quota di partecipazione 5,89%);
e) Consorzio del Parco Naturale Molentargius-Saline (quota di partecipazione 3%);
f) Catais Consorzio Assistenza e tutela area industriale Selargius (quota di partecipazione 0,2%);
g) Banca Popolare Etica s.p.a. (quota di partecipazione € 2.582,29).
Tale ultima partecipazione non è indicata nel questionario, peraltro il questionario riporta anche l’Istituzione
“Scuola Civica di Musica” che non è presente nella delibera di ricognizione, come non è presente la fondazione
dedicata a “Faustino Onnis” né sul questionario, né nel deliberato (censita invece nel SIQUEL).
39. Comune di Serrenti. L’Ente ha adottato la deliberazione n. 51 del 28/12/2010 di dismissione/conservazione.
Con tale atto stabilisce di mantenere la partecipazione societaria nella CISA Service S.p.a. e nella società
Abbanoa S.p.a.
40. Comune di Siamaggiore. L’Ente ha effettuato la ricognizione delle proprie partecipazioni con deliberazione del
consiglio comunale n. 4 del 24/01/2011 disponendo il mantenimento della partecipazione in Abbanoa S.p.a.
(0,02%) e nel GAL Montiferru-Barigadu-Sinis (0,39%).
41. Comune di Sorso. L’Ente ha effettuato la ricognizione delle proprie partecipazioni con deliberazione del
consiglio comunale n. 60 del 29/12/2010. Con tale atto è stata disposta la dismissione di due partecipazioni
societarie:
a) La Società consortile p.a. “Demos” di cui deteneva il 3%;
b) La Società consortile a r.l. “S.T.L.” (gestione sistema turistico locale) di cui deteneva il 3,71%.
Con successiva deliberazione del consiglio comunale n. 12 del 09/05/2011, il Comune di Sorso ha disposto la
liquidazione della società mista “Sorso Servizi” s.r.l. partecipata al 60% che si occupava di trasporto e raccolta
dei r.s.u. avendo disposto la esternalizzazione di tale servizio. Di fatto, la deliberazione richiamata ha ritenuto
conformi all’art.3 della legge n. 244/2007 due società di cui ha mantenuto la partecipazione:
a) Abbanoa s.p.a. di cui detiene lo 0, 26%;
b) La società “Romangia” servizi s.r.l. quota di partecipazione 100% (trattasi di società in house che si
occupa della manutenzione degli immobili di proprietà comunale per la cui trattazione si rinvia al
relativo capitolo).
42. Comune di Stintino. L’Ente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 28 aprile 2011 ha deciso di
alienare la quota comunale pari al 25% del capitale sociale della Società “Stintino Navigando s.r.l.” ritenendo che
non sussistano – per il Comune – i presupposti per la conservazione.
43. Comune di Talana. L’Ente con deliberazione del consiglio comunale n. 36 del 17/12/2012 ha disposto la
dismissione di quota parte (6%) della partecipazione societaria al consorzio Parco “Genos” di cui deteneva la
quota del 9,09%, disponendo, quindi, la partecipazione con quota del 3,09% in tale società.
Il Comune di Talana dichiara di detenere quote di partecipazioni in 2 consorzi: Consorzio intercomunale PON
Capitolo II
33
Dismissione delle società o organismi partecipati
sicurezza, sviluppo, cultura e legalità; Consorzio intercomunale BMF (Bacino Imbrifero Montano Flumendosa)
omette, tuttavia, di indicare le quote di partecipazione.
44. Comune di Telti. Con deliberazione del consiglio comunale n. 63 del 27/12/2010, l’Ente ha dismesso la propria
quota di partecipazione (2,54%) nella società Gallura Sviluppo s.r.l. Nel corso del 2011 ha provveduto a liquidare
la propria partecipazione (0,94%) nella STL Gallura Costa Smeralda s.p.a.
Attualmente il Comune ha mantenuto la partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa s.p.a. (0,13%);
b) I&G Gallura s.p.a. (0,56%) società individuata dalla RAS che si occupa della gestione associata del
servizio di distribuzione del gas del bacino n. 5.
45. Comune di Tempio Pausania. Il Comune, con deliberazione del consiglio comunale n. 12 del 10/05/2011, ha
effettuato la ricognizione delle società partecipate e conseguenti adempimenti ex art. 3 L. 244/2007. La
deliberazione riporta le società che, a giudizio dell’Amministrazione comunale, rientrano tra quelle costituite per
l’esercizio di funzioni e servizi istituzionali le cui attività possono essere ricondotte alla produzioni di beni e servizi
strumentali di interesse generale e che, tuttavia, sono state poste in liquidazione dall’Ente:
a) Servizio idrico integrato Tempio Pausania s.r.l. quota di partecipazione 100% posta in liquidazione con
deliberazione consiglio comunale n. 74 del 21/12/2007;
b) Carni Gallura s.r.l. (promozione, valorizzazione e commercializzazione dei beni e dei prodotti tipici
agroalimentari) quota di partecipazione 51% posta in liquidazione con deliberazione del consiglio
comunale n. 37 del 10/09/2009;
c) STL Gallura Costa Smeralda s.p.a. (promozione turistica) quota di partecipazione 3,18%, posta in
liquidazione con deliberazione consiglio comunale n. 77 del 30/11/2010.
L’Ente ha ritenuto di autorizzare la partecipazione nella società Abbanoa s.p.a. di cui possiede la quota pari allo
0,37%.
Dalla disamina del questionario emerge che il Comune di Tempio Pausania partecipa anche ad alcuni consorzi che
risultano essere, tuttavia, in corso di scioglimento quali il Consorzio ZIR Tempio Pausania (6,78%), Consorzio
acque del Vignola (16,66%), Consorzio Alta Gallura (10%). L’Ente partecipa anche al Consorzio ATO Sardegna
(0,78%) e al Centro commerciale naturale Commercio Duemila (1,48%). Possiede, infine, quota di partecipazione
(4,67%) alla Fondazione di partecipazione Gal Alta Gallura (di tali ultime partecipazioni la deliberazione di
ricognizione non fa menzione).
46. Comune di Thiesi. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 in data 11/5/2011, l’Ente effettua la
ricognizione delle proprie partecipazioni societarie, stabilendo di mantenere le seguenti partecipazioni:
a) Abbanoa S.p.a. (quota 0,08%);
b) Logudoro e Goceano S.C. a r.l. (quota 0,96%);
c) S.T.L. S.C. a r.l. (quota 0,54%);
d) Industrie Alim. S.C. a r.l. (quota 2,42%).
Con ulteriore deliberazione n. 46 del 28/10/2011 l’Ente ha deliberato la messa in liquidazione della società di
capitali “Mejlogu Servizi s.r.l.” partecipata al 100%.
47. Comune di Tergu L’Ente con deliberazione del consiglio comunale n. 11 del 20/05/2011 prende atto che l’unica
società partecipata di cui dispone Anglona Ambiente s.r.l. che si occupa della raccolta r.s.u. e di cui detiene la
quota del 27%, risulta non conforme alla intervenuta evoluzione normativa di settore. Dispone pertanto la revoca
dell’atto di costituzione della società mista e favorisce la nascita di una cooperativa sociale locale.
48. Comune di Tortolì. Con deliberazione n. 72 del 27/11/2009 adottata ai sensi dell’art. 3, commi 27-28 L.
244/07, l’Ente ha effettuato la ricognizione delle proprie partecipazioni societarie stabilendo di conservare, in
quanto coerenti con la normativa, le seguenti società:
a) Abbanoa s.p.a. (0,26%);
Capitolo II
34
Dismissione delle società o organismi partecipati
b) Consorzio industriale provinciale dell’Ogliastra (1,90%).
Con la medesima deliberazione è stata disposta la dismissione delle quote della società S.I.M.A. s.p.a. (0,166%)
che si occupava della vendita all’ingrosso di medicinali ed affini ed il commercio al dettaglio di sanitari e affini. Tale
attività è stata giudicata dal consiglio comunale “estranea alla missione del Comune, trattandosi di servizi non
strettamente necessari per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali”.
49. Comune di Tula. Non possiede più partecipazioni societarie avendo deliberato già nel 2006 (deliberazione c.c.
n. 25 del 28/04/2006) la messa in liquidazione della società “Asfodelo” che si occupava della gestione della
struttura ricettiva comprendente ristorante, sala convegni e piscina per l’utilizzazione agrituristica del lago
Coghinas.
50. Comune di Turri Con deliberazione n. 7 del 30/03/2011, il consiglio comunale ha effettuato la ricognizione delle
società partecipate dall’Ente autorizzando il mantenimento di tutte le società che di seguito si elencano, in quanto
svolgono attività di produzione di servizi di interesse generale necessari per il perseguimento delle attività
istituzionali:
a) Abbanoa s.p.a. (0,0358%);
b) Consorzio “Sa Corona Arrubia” (5%) promozione turistica e valorizzazione culturale del territorio;
c) Gal Marmilla Società consortile a r.l. (1,61%) Sostegno e promozione dello sviluppo economico di
un’area rurale.
51. Comune di Ulassai. L’Ente ha provveduto ad effettuare la ricognizione delle proprie partecipazioni societarie
con deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 del 27/12/2010 ed ha, infine, autorizzato il mantenimento delle
seguenti società:
a) Tossilo S.p.a. (quota 0,04%) che si occupa della depurazione delle acque, della raccolta e dello
smaltimento dei rifiuti;
b) Abbanoa S.p.a. (quota 0,04%);
c) Consorzio Bacino Imbrifero montano del Flumendosa;
d) ATO Sardegna (quota 0,17%);
e) Fondazione “La Stazione dell’Arte”.
52. Comune di Valledoria. Con deliberazione n. 38 del 28/06/2011 l’Ente ha stabilito la cessione della
partecipazione nella società “Anglona Ambiente” s.r.l.
53. Comune di Villasimius. Il Comune ha deliberato la conservazione della società in house “Villasimius” s.r.l. con
atto del Consiglio Comunale n. 34 del 30/09/2013. In precedenza l’Ente con deliberazione n. 4 dell’11/01/2011
aveva stabilito di autorizzare il mantenimento della partecipazione nella società “Marina di Villasimius” di cui
detiene la quota del 35%. Entrambi le Società risultano censite nel sistema SIQUEL.
54. Comune di Villa Verde. L’Ente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 del 30/8/2008 ha deliberato la
dismissione della propria partecipazione dal Consorzio del Parco del Monte Arci. Sono rimaste in capo al Comune:
a) Abbanoa S.p.a. (quota 0,02%);
b) GAL Alta Marmilla (quota 1,61%);
c) ATO Sardegna (quota 0,03%);
d) Consorzio “Due Giare” (quota 11,11%) di promozione dello sviluppo turistico.
Capitolo III
35
Dismissione delle società o organismi partecipati
CAPITOLO III
I COMUNI CHE POSSIEDONO SOCIETA’ IN HOUSE
1. Le risultanze del monitoraggio con riguardo alle società in house.
• La ricognizione effettuata a mezzo della presente istruttoria prende in esame distintamente
le diverse formule di partecipazione. Si è potuto così riscontrare quali Comuni della Regione
detengono società in house12.
• Come è noto, l’elaborazione della figura di società in house si deve alla produzione
giurisprudenziale. A tal proposito alla luce degli ultimi interventi giurisdizionali sulla materia, si
possono ricavare gli elementi distintivi che concorrono a delineare le cosiddette società in
house, “…è dunque possibile considerare ormai ben delineati nell’ordinamento i connotati
qualificanti della società in house, costituita per finalità di gestione di pubblici servizi e
definita dai tre requisiti già più volte ricordati: la natura esclusivamente pubblica dei soci,
l’esercizio dell’attività in prevalenza a favore dei soci stessi e la sottoposizione ad un controllo
corrispondente a quello esercitato dagli enti pubblici sui propri uffici”.
Detti requisiti devono trovare il loro fondamento in precise e non derogabili disposizioni
dello statuto sociale.
Ai fini che qui interessano è importante richiamare che “…Quanto infine al requisito del
cosiddetto controllo analogo, quel che rileva è che l’ente pubblico partecipante abbia
statutariamente il potere di dettare le linee strategiche e le scelte operative nelle società in
house, i cui organi amministrativi vengono pertanto a trovarsi in posizione di vera e propria
subordinazione gerarchica. L’espressione “controllo” non allude perciò, in questo caso,
all’influenza dominante che il titolare della partecipazione maggioritaria (o totalitaria) è di
regola in grado di esercitare sull’assemblea della società e, di riflesso, sulla scelta degli organi
sociali; si tratta, invece, di un potere di comando direttamente esercitato sulla gestione
dell’ente con modalità e con un’intensità non riconducibili ai diritti ed alle facoltà che
normalmente spettano al socio (fosse pure un socio unico) in base alle regole dettate dal
codice civile, e sino a punto che agli organi della società non resta affidata nessuna autonoma
rilevante autonomia gestionale…”. (in tali termini, in ultimo, Cassazione, sezioni unite civili,
sent. 26283/13 del 25 novembre 2013).
12 Tale riscontro si palesa utile in quanto si consideri che le società “in house”, in quanto tali, non sono censite nel sistema SIQUEL. Il sistema, infatti, non prevede la formula “in house” tra le caratteristiche della società/organismi partecipati dagli Enti locali.
Capitolo III
36
Dismissione delle società o organismi partecipati
• Anche alla luce della consolidata giurisprudenza sulle condizioni che presiedono alla
istituzione, conservazione, regole di finanziamento e controllo delle partecipate pubbliche, (si
rammenta che anche il controllo analogo è figura di fonte giurisprudenziale) particolare
importanza riveste, in conseguenza, il riscontro effettuato con il presente monitoraggio in
ordine alla istituzione o meno di un ufficio/unità operativa deputato ai controlli nei confronti
delle società in house, di cui si dà conto analiticamente per ciascun Ente nella tabella che
segue e nella disamina effettuata per ciascun Ente.
Si deve ribadire, infatti, l’importanza di un organico sistema di governance all’interno
di ciascun Comune. Occorre, quindi, dotarsi di un regolamento che disponga le regole,
individui gli uffici che presiedono a dettare gli indirizzi alle partecipate e preveda le modalità
per controllarne l’attuazione, dovendosene successivamente riferire agli Organi di vertice del
Comune stesso per le opportune valutazioni e decisioni, tra le quali estrema importanza riveste
la verifica della loro conservazione alla luce della riscontrata o meno convenienza economica.
Detto sistema di regole deve essere introdotto sia negli atti fondamentali/organizzativi del
Comune, sia negli atti istitutivi delle società.
La mancata istituzione o il carente funzionamento degli strumenti di governance che
determinino l’assenza di efficaci controlli sull’attività delle partecipate, può comportare effetti
elusivi delle norme poste a tutela del coordinamento della finanza pubblica e distorsivi di quelle
a tutela della libertà di mercato e della concorrenza.
Di qui la responsabilizzazione degli uffici preposti ai controlli e alla vigilanza, individuati con
la presente ricognizione, chiamati ad esercitare gli stessi controlli/verifiche ordinariamente
svolti nei confronti degli uffici del Comune (cosiddetto controllo analogo).
• Il presente monitoraggio ha evidenziato che nella Regione 27 Comuni possiedono società
in house, tra i quali risultano numerosi quelli che non hanno a tutt’oggi adottato la prescritta
deliberazione motivata di autorizzazione alla conservazione (v. tabella n. 3).
Tra questi ultimi si evidenziano enti di dimensioni intorno e oltre i 30.000 abitanti, quali i
Comuni di Carbonia, Nuoro e Porto Torres.
In relazione all’istituzione di un ufficio comunale deputato agli indirizzi, controlli e vigilanza,
si riscontra che solo quattro comuni (Cagliari, Olbia, Oristano, Pula) indicano un apposito
ufficio per il controllo delle partecipate (preposto al controllo di gestione o al controllo
analogo). Gli altri comuni indicano servizi/uffici già competenti a funzioni fondamentali, alle
quali si dovrebbero aggiungere quelle specifiche in argomento.
Capitolo III
37
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 3
Ente Denominazione Società Attività
1 Comune di Aglientu Servizi Integrati s.r.l. Servizi Pubblici Strumentali NO SI (Uff. Tecnico)
SECAL S.p.a. Riscossione tributi SI (Serv. Fin.)
Alghero in house s.r.l. Manutenzione patrimonio Imm SI SI (Serv. Fin.)
Parco Porto Conte Az Sp Gestione Parco Naturale SI (Serv. Fin.)
3 Comune di Arzachena Ge.Se.Co. S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali SI (Seg. e AA.GG.)
4 Comune di Berchidda Multiservice Limbara s.r.l. Servizi Pubblici Strumentali SI SI (Serv. Fin.)
5 Comune di Buggerru Ospitalità Buggerru S.r.l. Gestione strutture turistiche NO NO
6 Comune di Cagliari Multiservizi Cagliari S.p.a. Servizi Pubblici Strumentali SI Si (Serv. Bilancio e controllo analogo)
7 Comune di Carbonia SOMICA S.p.a. Manutenzione patrimonio Imm NO SI (Segr. Com.)
8 Comune di Castelsardo GE.CAS S.p.a. Manutenzione patrimonio Imm NO SI (Segreteria)
9 Comune di Domusnovas Domuservizi S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali NO SI (Serv Amm. Cont.)
10 Comune di Golfo Aranci GESVAMAR S.r.l. Gestione attività marittime SI SI (Segreteria)
11 Comune di Iglesias I.S. Iglesias Servizi S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali SI NO
12 Comune di Loiri Porto San Paolo Multiservice S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali SI SI (Serv. Fin. e LL.PP.)
13 Comune di Maracalagonis Maracalagonis S.p.a. Servizi Igiene Urbana NO SI (Serv. Fin.)
14 Comune di Nuoro Az. Trasporti Pubblici Cons. Servizi Pubblici Strumentali NO SI (Seg. e Serv. Fin.)
15 Comune di Olbia ASPO S.p.a. Servizi Pubblici Strumentali SI SI (Uff. Controllo Partecipate)
16 Comune di Oristano Servizi Comunali S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali SI SI (Comitato controllo analogo)
Prometeo S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali NO SI (Dirigente del settore)
Ippodromo Chilivani Gestione Ippodromo SI (Dirigente del settore)
18 Comune di Porto Torres Multiservizi S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali NO Si (Serv. Program e controllo)
19 Comune di Pula Pula Servizi e Ambiente S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali SI SI (Area controllo di gestione)
20 Comune di Santa Teresa Gallura Silene Multiservizi S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali SI NO
Demos S.p.a. (in liq.) Attività di sviluppo SI SI (Direttore Generale)
Promin Scpa (in liq.) Piano Integrato Nord Sardegna SI (Direttore Generale)
22 Comune di Serramanna CISA Raccolta rifiuti NO NO
23 Comune di Serrenti CISA Raccolta rifiuti SI NO
24 Comune di Sindia Tossilo Tecnoservice S.p.a. Raccolta Rifiuti NO SI (Segreteria)
25 Comune di Sorso Romangia Servizi S.r.l. Manutenzione patrimonio Imm SI SI (Serv. Fin. Serv. gestione territorio)
26 Comune di Villaputzu Marina Villaputzu S.r.l. Gestione strutture turistiche NO SI (Resp. Area Amm.)
27 Comune di Villasimius Villasimius S.r.l. Servizi Pubblici Strumentali SI SI (Dirigente del settore)
Comune di Sassari
2
17
21
Comuni che hanno società in house
Deliberazione ricognizione
Ufficio preposto attività di controllo
Comune di Alghero
Comune di Ozieri
*I Comuni in grassetto appartengono alla fascia superiore ai 15.000 abitanti.
1. Comune di Aglientu. L’Ente dichiara di avere la totale partecipazione comunale sulla società “Servizi Integrati
Aglientu” s.r.l. che gestisce servizi pubblici e di pubblica utilità nei settori: socio-sanitario e assistenziali, servizi
cimiteriali, servizi relativi alla promozione culturale (biblioteca) attività connesse al servizio di pulizia presso gli
stabili e gli uffici, gestione dei parcheggi a pagamento, servizi turistici. Il comune non ha adottato delibera
di dismissione o di conservazione, al momento “… si stanno valutando le opportune azione in relazione alle
recenti disposizioni normative”. La società è regolarmente censita nel sistema SIQUEL, l’attività di controllo è
svolta dall’Ufficio Tecnico del comune.
2. Comune di Alghero. L’Ente dichiara di possedere l’intera quota di partecipazione di due società in house: la
prima si occupa della gestione e della riscossione delle entrate comunali ed è una società per azioni; la seconda
si occupa della manutenzione del patrimonio immobiliare dell’Ente ed è una s.r.l. Il sistema SIQUEL classifica la
prima quale “Società per le entrate del Comune di Alghero” s.p.a. in forma abbreviata S.E.C.AL. s.p.a. e la
seconda quale “Alghero in house” s.r.l.. L’Ente possiede anche l’intera quota di partecipazione dell’Azienda
speciale Parco di Porto Conte che si occupa della gestione e della promozione del parco naturale regionale.
L’attività di controllo è delegata ai servizi finanziari. Il Comune di Alghero ha adottato la deliberazione di
ricognizione dismissione/conservazione delle società partecipate. Per una più ampia trattazione
vedere il capitolo relativo ai Comuni sopra i 30.000 abitanti.
Capitolo III
38
Dismissione delle società o organismi partecipati
3. Comune di Arzachena. Il Comune dispone di una società a totale partecipazione comunale denominata
GE.SE.CO. s.r.l. (Gestione multiservizi socioassistenziali, verde, parcheggi ecc.). L’Ente dichiara l’intenzione di
adottare la delibera di conservazione/dismissione in tempi brevi, ma il Comune non ha ancora deliberato. La
società è regolarmente censita nel sistema SIQUEL. Il controllo è affidata alla Segreteria e AA.GG. dell’Ente.
4. Comune di Castelsardo. L’Ente dispone di una società per azioni in house (censita nel SIQUEL come GE.CAS.
S.p.a.) che si occupa della gestione del porto turistico e della manutenzione ordinaria del patrimonio comunale.
L’attività di controllo è delegata all’Ufficio di Segreteria dell’Ente. Il Comune non ha adottato delibera di
dismissione o di conservazione.
5. Comune di Berchidda. L’Ente detiene l’intera quota di partecipazione della “Multiservice Limbara” s.r.l. che si
occupa prevalentemente della raccolta dei rifiuti (non pericolosi) ma anche della mensa e manutenzioni varie. Il
Comune con deliberazione del Consiglio Comunale n. 80 del 31 dicembre 2010 ha deciso di mantenere la
partecipazione societaria in quanto “in presenza dei presupposti di cui al comma 27 dell’art. 3 L. 244/2007”.
La società è regolarmente censita nel SIQUEL. Le attività di controllo sono di pertinenza del responsabile
dell’area finanziaria.
6. Comune di Buggerru. L’Ente dichiara la partecipazione esclusiva della società “Ospitalità Buggerru” s.r.l. che si
occupa della gestione di hotels, residences, ostelli della gioventù e altre attività legate al turismo. La società è
censita nel sistema SIQUEL e non è stata deliberata la conservazione/dismissione.
7. Comune di Cagliari. Il Comune detiene l’intera quota di partecipazione della società “Multiservizi Cagliari” S.p.a.
che svolge attività di gestione dei servizi pubblici e di pubblica utilità in genere del Comune di Cagliari. L’Ente
detiene anche l’intera quota di partecipazione (100%) dell’istituzione “Scuola civica di musica”. L’Ufficio delegato
al controllo è il Servizio Bilancio, settore Società partecipate, controllo analogo. Il Comune ha adottato la
deliberazione di ricognizione delle società partecipate. Per una più ampia trattazione vedere il
capitolo relativo ai Comuni sopra i 30.000 abitanti. Sulla critica situazione economica che ha interessato la
“Multiservice Cagliari” (ripetute crescenti perdite d’esercizio), tale da determinare inizialmente i provvedimenti di
cui all’art. 2447 c.c. (riduzione del capitale al di sotto del limite legale) e successivamente lo scioglimento e la
messa in liquidazione, peraltro con effetti dal 2014, la Sezione si è già riservata opportuni approfondimenti e
valutazioni (v. cap. II, paragrafo 3).
9. Comune di Carbonia. L’Ente possiede la totale partecipazione nella società “Somica” s.p.a. che si occupa della
manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici degli edifici pubblici comunali, degli impianti
sportivi, delle strade e della segnaletica stradale, del cimitero comunale della manutenzione e cura del verde
pubblico e di altre aree, della gestione dei servizi di pulizia nei mercati comunali ecc. La società dunque, come
sostenuto nel questionario, svolge attività di produzione di beni e servizi necessari per il perseguimento delle
finalità istituzionali del Comune. L’Ufficio preposto all’attività di controllo è quello del segretario comunale. Non
è stata adottata la deliberazione di conservazione/dismissione. La società risulta censita nel SIQUEL
come società mista a prevalenza pubblica
10. Comune di Domusnovas. Il Comune dichiara di possedere la totale partecipazione di una s.r.l. che si occupa di
attività di servizi. Dal SIQUEL risulta che tale società è censita come “DomuServizi” s.r.l. L’attività di controllo è
svolto dal settore amministrativo-contabile e dal collegio dei revisori. Non è stata adottata la deliberazione
di conservazione/dismissione.
10. Comune di Golfo Aranci. L’Ente detiene il 100% delle quote della società GESVAMAR s.r.l. che si occupa della
gestione e sviluppo delle attività marittime. Il Comune precisa che la società è in liquidazione. Risulta
regolarmente censita nel sistema SIQUEL. Preposto al controllo è l’Ufficio di Segreteria dell’Ente. E’ stata
adottata la deliberazione di dismissione.
11. Comune di Iglesias. L’Ente dichiara di possedere la totale partecipazione di una società s.r.l. (censita nel
SIQUEL come I.S. Iglesias Servizi) che si occupa di assistenza socio sanitaria, case di riposo e servizio tecnico
Capitolo III
39
Dismissione delle società o organismi partecipati
manutentivo del patrimonio comunale e del verde pubblico. Nel questionario non si da conto dell’Ufficio preposto
al controllo. E’ stata adottata la delibera di conservazione n. 73 del 16/11/2010.
12. Comune di Loiri Porto San Paolo. L’Ente possiede la totalità delle partecipazioni della società in house
“Multiservice” s.r.l. che si occupa della gestione dei rifiuti, tributi, pulizia degli edifici comunali, scuolabus e
parcheggi pubblici. Con delibera del consiglio comunale n. 93 del 21/12/2010, l’Ente ha deciso di
mantenere - ai sensi dell’art. 28 della legge 244/2007 – la partecipazione societaria. Preposti all’attività di
controllo sono i responsabili delle aree LL.PP. Economico-finanziaria e Socio-culturale. La società è censita nel
SIQUEL.
13. Comune di Maracalagonis. L’Ente dichiara nel questionario di possedere l’intera quota di partecipazione della
società “Maracalagonis” s.p.a. che si occupa del servizio di igiene urbana. Nel SIQUEL è censita come società
mista a prevalenza pubblica. Preposto al controllo è il servizio economico-finanziario. L’Ente precisa che è in
corso l’istruttoria per la dismissione della partecipazione sulla base della deliberazione del Consiglio Comunale n.
15 del 16/02/2012, al momento la deliberazione di ricognizione non risulta adottata.
14. Comune di Nuoro. Il Comune detiene una quota di partecipazione in una sola società in house: si tratta
dell’Azienda Trasporti pubblici che si occupa, appunto, di attività di trasporto pubblico locale, gestione dei
parcheggi sotterranei ed in superficie, gestione servizio scuolabus. La forma giuridica è quella consortile (l’altro
consorziato è la Provincia di Nuoro). Viene precisato che il Consorzio è in fase di trasformazione in S.p.a.
L’attività di controllo è delegata al settore competente per materia con il coordinamento della segreteria
generale e del settore finanziario per l’aspetto contabile. Il Comune di Nuoro non ha ancora adottato la
deliberazione di ricognizione per la dismissione/conservazione delle partecipazioni societarie. Per
una più ampia trattazione vedere il capitolo relativo ai Comuni sopra i 30.000 abitanti.
15. Comune di Olbia. L’Ente detiene l’intera quota di partecipazione (100%) nella società in house “Aspo” s.p.a. che
si occupa della riscossione tributi, manutenzione segnaletica stradale, di trasporto pubblico (disabili e disagiati) e
la mediateca, dell’organizzazione e della gestione dei servizi di utilità sociale e di tutela ambientale. Il Comune
detiene, inoltre la quota del 76,11% della società in house (altro socio è la Provincia) che si occupa della
manutenzione del decoro dei monumenti pubblici, delle manutenzioni ordinarie delle fontane cittadine, del
monitoraggio della discarica comunale dismessa e dei servizi complementari di igiene urbana. L’Ente con
deliberazione del Consiglio Comunale n. 149 del 23/12/2010 (ricognizione delle società partecipate)
conferma il mantenimento delle due società considerate coerenti con il disposto di cui all’art 3,
comma 27 della legge 244/07. L’Ufficio incaricato del controllo è il “Servizio del controllo sulle società
partecipate” che fa riferimento al Segretario Generale. Per una più ampia trattazione vedere il capitolo
relativo ai Comuni sopra i 30.000 abitanti.
16. Comune di Oristano. Il Comune possiede l’intera quota di partecipazione della società in house “Oristano
Servizi Comunali” s.r.l. I servizi previsti all’atto della costituzione della società e attualmente espletati dalla
stessa sono relativi alla cura e manutenzione del verde pubblico, al servizio di pulizia dell’arenile di Torregrande,
al servizio sfalcio stradale e pulizia antincendio, al servizio di pulizia degli stabili comunali, al servizio di pulizia,
apertura e chiusura dei mercati civici, al servizio di sorveglianza e corretta conduzione dei cimiteri, al servizio di
informazione di intermediazione tra uffici comunali e sedi circoscrizionali, ai servizi a chiamata e al servizio di
pulizia dei locali sede degli uffici circoscrizionali e dei locali sede della biblioteca decentrata. La costituzione della
società ha consentito la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili impiegati dal Comune di Oristano e di
avviare un percorso per la loro riqualificazione professionale con significativo risvolto sociale. Attualmente i
lavoratori impiegati sono in numero di 46. L’attività di controllo è delegata ad un comitato per il controllo
analogo composto da un Presidente, dal Segretario Generale e da un dirigente competente per materia. L’Ente
ha adottato la delibera di ricognizione delle società partecipate. Per una più ampia trattazione
vedere il capitolo relativo ai Comuni sopra i 30.000 abitanti.
Capitolo III
40
Dismissione delle società o organismi partecipati
17. Comune di Ozieri. L’Ente possiede due società in house: la prima “Soc. Prometeo” s.r.l. che si occupa di servizi
pubblici locali (asili nido, casa di riposo, mense) e di servizi strumentali (manutenzioni immobili comunali ecc.),
la seconda “Soc. Ippodromo di Chilivani” che si occupa della gestione dell’ippodromo di Ozieri. Il Comune
possiede anche il 100% dell’Istituzione “S. Michele”, organismo strumentale dell’Ente locale dotato di autonomia
gestionali per la gestione della biblioteca comunale, delle strutture museali e dei beni artistici e culturali del
Comune. L’Ente possiede quota in Abbanoa (0,31%) nell’ATO Sardegna (0,69%) ed ha diverse attività consortili
in società in liquidazione ( Consorzio Industriale ZIR di Chilivani, ALIM: S.r.l. Industrie alimentari del
Mediterraneo, Pro.Ti.Ama Valorizzazione territorio, GAL Anglona/Monte Acuto). Non è stata adottata la
deliberazione di ricognizione societaria.
18. Comune di Porto Torres. L’Ente detiene l’intera quota societaria della “Multiservizi” s.r.l. che si occupa della
manutenzione del verde pubblico, la pulizia degli stabili comunali, la gestione del canile comunale e
l’organizzazione di corsi di scuola civica di musica. La società è regolarmente censita nel SIQUEL, al controllo è
preposto il Servizio di programmazione e controllo dell’Ente, il Consiglio comunale non si è pronunciato
sulla necessità di mantenere o dismettere la società.
19. Comune di Pula. L’Ente detiene l’83% della società “Pula Servizi e Ambiente” s.r.l. (il socio di minoranza
“Sardegna Ricerche” detiene il 17%) che si occupa della gestione amministrativa dei tributi e della gestione del
patrimonio immobiliare dell’Ente. Il Comune ha adottato la deliberazione di ricognizione delle società.
20. Comune di Santa Teresa di Gallura. L’Ente possiede l’intera partecipazione nella società “Silene Multiservizi”
s.r.l. che si occupa della gestione del porto turistico, verde pubblico, parcheggi, farmacia comunale e centro
servizi. Nel questionario non si fa riferimento ad alcuna attività di controllo. Il mantenimento della società è
stato deliberato dal Consiglio comunale con atto n. 32 del 17/07/2009. La società è censita nel sistema
SIQUEL.
21. Comune di Sassari. L’Ente detiene una piccola quota di partecipazione (3,64%) della società in house a totale
partecipazione pubblica, la Demos S.p.a. che ha per scopo “…l’accompagnamento ed il supporto tecnico
specialistico all’attività di programmazione socio-economica e territoriale e alle iniziative di sviluppo della
Sardegna”. Altra modesta quota partecipativa (1,2%) il Comune la possiede nella società in house a totale
partecipazione pubblica, Promin S.c.p.a. nata nel 1996 con il compito di gestire i fondi e le attività del Piano
Integrato d’Area del Nord Sardegna, promuovendo la nascita di nuove aziende e sostenendone l’iniziale sviluppo.
Entrambe le società nel questionario sono indicate in liquidazione. Tutte le attività di controllo delle
partecipazioni societarie sono delegate al Direttore Generale dell’Ente. Il Comune ha adottato la
deliberazione di ricognizione per la dismissione/conservazione delle partecipazioni societarie. Per
una più ampia trattazione vedere il capitolo relativo ai Comuni sopra i 30.000 abitanti.
22. Comune di Serramanna. L’Ente detiene quota di partecipazione nella società in house a totale partecipazione
pubblica che si occupa del trattamento rifiuti (Cisa Service S.p.a.) e la quota del 29,4% del Consorzio
Intercomunale di Salvaguardia Ambientale che si occupa della raccolta dei rifiuti e del SUAP. Entrambi gli
organismi sono censiti nel SIQUEL. L’Ente non ha adottato deliberazione di dismissione/conservazione.
23. Comune di Serrenti. L’Ente dichiara di partecipare ad una società intercomunale in house a totale
partecipazione pubblica destinata ad attività di servizi strumentali agli enti proprietari: la CISA Service S.p.a.
che si occupa della produzione di compost di qualità. Da una disamina dell’attività e dalla stessa denominazione
la CISA Service S.p.a. sembrerebbe una derivazione del Consorzio Intercomunale di Salvaguardia Ambientale
(CISA appunto) di cui il Comune di Serrenti detiene il 17,8% che si occupa, tra l’altro, della raccolta dei reflui
urbani e industriali e della gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani in diversi Comuni
(Segariu, Sanluri, Furtei, Serrenti, Samassi, Samatzai, Nuraminis, Serramanna, Villasor). Entrambi gli organismi
sono censiti nel SIQUEL. L’Ente ha adottato la deliberazione n. 51 del 28/12/2010 di
dismissione/conservazione. L’attività di controllo viene effettuata dai servizi competenti in ogni fase dei
Capitolo III
41
Dismissione delle società o organismi partecipati
procedimenti connessi: non esiste un Ufficio, servizio o unità operativa specifica preposta all’attività di controllo.
24. Comune di Sindia L’Ente indica quale società in house la propria partecipazione alla “Tossilo Tecnoservice” s.p.a.
gestore del sistema di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani “di proprietà” del Consorzio industriale
di Macomer. In realtà la società di cui trattasi è censita nel SIQUEL quale società mista a prevalenza privata. Il
Comune non ha deliberato la dismissione/conservazione della partecipazione societaria. L’Organo
deputato al controllo è l’ufficio di Segreteria.
25. Comune di Sorso. L’Ente dichiara di possedere l’intera partecipazione societaria della società “Romangia” servizi
s.r.l. che si occupa della manutenzione degli immobili di proprietà comunale. Con deliberazione del consiglio
comunale n. 60 del 29/12/2010, il Comune di Sorso ha disposto la conservazione (ritenendola
conforme all’art.3 della legge n. 244/2007) della società. Nel questionario si fa riferimento alle attività di
controllo richiamando i settori finanze, politiche culturali e gestione del territorio. La società è censita nel
sistema SIQUEL.
26. Comune di Villaputzu. Il Comune dispone di una società in house che si occupa della gestione dei servizi nel
porto turistico di Porto Corallo sito nel territorio di Villaputzu. Dal SIQUEL risulta che trattasi della “Marina di
Villaputzu” s.r.l. qualificata come totalmente pubblica con un unico socio partecipante (da non confondersi con la
società “Marina di Porto Corallo” che è una società per azioni ormai in liquidazione di cui l’Ente deteneva la quota
del 55%). Il Consiglio comunale ha adottato l’atto n. 20 del 20/06/2011 relativo alla “ricognizione
delle società partecipate e verifica dei presupposti del loro mantenimento ai sensi dell’art. 3 della
legge 244/2007” con il quale è stato deciso di rinviare ad altra seduta la discussione. L’attività di controllo è
delegata al responsabile dell’area amministrativa.
27. Comune di Villasimius. L’Ente nel questionario dichiara di possedere l’intera partecipazione (in house) della
“Villasimius” s.r.l. che si occupa in via esclusiva di attività di servizi di supporto al Comune. Il Comune ha
deliberato la conservazione della società (con atto del Consiglio Comunale n. 34 del 30/09/2013). Non esiste un
ufficio preposto all’attività di controllo, questa è delegata ai vari servizi comunali ciascuno per la propria
competenza. La società è censita nel SIQUEL.
Capitolo IV
43
Dismissione delle società o organismi partecipati
CAPITOLO IV
I COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 30.00 ABITANTI
1. Considerazioni generali.
La Sezione ha ritenuto utile procedere ad una elaborazione condotta su dati ed elementi
conoscitivi tali da significare esaustivamente la consistenza e la tipicità della fenomenologia di
cui trattasi.
Si ritiene, quindi, utile proporre lo schema di analisi che segue in quanto incentrato sui
Comuni al di sopra dei 30.000 abitanti, i quali rappresentano quelli più importanti nel territorio
regionale e ricomprendono tutti i Comuni capoluogo delle Province storiche (Cagliari, Nuoro,
Sassari e Oristano).
L’analisi presentata fornisce per ciascun Comune, oltre alle tipologie di partecipazioni
distinte per forma giuridica ed attività espletata, significativi dati finanziari per ciascuna di esse
(dati di bilancio, dotazioni e spese di personale). I dati e le notizie riferite provengono non solo
dalle dichiarazioni rese da ciascun Comune nella presente istruttoria, ma anche dalla banca
dati SIQUEL, alimentata dalle relazioni annuali degli Organi di revisione pervenute nel corso del
2012-2013 (sui rendiconti 2011). In relazione alla spesa per il personale (che rappresenta una
delle voci di costo maggiormente significativa anche all’interno dei diversi organismi
partecipati) si propone l’analisi della sua potenziale incidenza a carico del bilancio del Comune
interessato pro-quota. Pertanto, per ciascuna partecipazione viene indicativamente elaborata la
quota di spesa per il personale che graverebbe sul Comune nell’ottica tendenziale del
consolidamento dei bilanci.
Detta quota viene, inoltre, sommata alla spesa in atto per il personale dipendente del
Comune stesso. L’importanza di tali indicazioni, seppure di massima, deriva dal fatto che
l’incremento che si determinerebbe sulla spesa per il personale del Comune (nonché sulla
crescita della sua incidenza nell’ambito della spesa corrente) sarebbe destinato a determinare
l’incremento della stessa spesa corrente del bilancio comunale con tutti gli effetti penalizzanti
anche in ordine al rispetto delle regole del patto di stabilità.
I Comuni che superano i 30.000 abitanti secondo i dati Istat aggiornati al 01/01/2013, sono
sette: Cagliari (149.575), Sassari (125.672) Quartu Sant’Elena (69.443), Olbia (55.131),
Alghero (40.685), Nuoro (36.379) e Oristano (31.095). Il primo Comune con popolazione
inferiore ai 30.000 abitanti è Carbonia (28.684).
Capitolo IV
44
Dismissione delle società o organismi partecipati
Solo in chiusura dell’istruttoria sono pervenute notizie integrative da parte, tra gli altri, dei
Comuni di Cagliari ed Alghero, in relazione a deliberazioni consiliari sulla materia intervenute
nel corso del 2013 o in chiusura dello stesso esercizio, atte, quindi a manifestare effetti solo
nei prossimi esercizi finanziari. Di tali notizie si dà conto, tuttavia, nel proseguo della relazione.
Tabella n. 4
Comuni con più di 30.000 abitanti
Ente Deliberazione
ricognizione Ufficio preposto attività di controllo
1 Comune di Cagliari SI SI (Serv. Bilancio e controllo analogo)
2 Comune di Sassari SI
SI (Direttore Generale)
3 Comune di Quartu Sant'Elena
NO SI (Dirigente Settore Program. Strategica)
4 Comune di Olbia SI
SI (Uff. Controllo Partecipate)
5 Comune di Alghero SI SI (Serv. Fin.)
6 Comune di Nuoro NO SI (Segr. e Serv. Fin.)
7 Comune di Oristano SI SI (Comitato controllo analogo)
2. Il Comune di Cagliari.
Il Comune di Cagliari ha trasmesso la propria scheda di rilevazione in data 20.09.2012,
evidenziando l’elenco delle partecipazioni societarie e consortili possedute e distinguendole in
dirette e indirette.
Il Comune ha dichiarato una società in house (Multiservice Cagliari s.p.a.) della quale si
riferisce nel capitolo dedicato (v. cap. III, paragrafo 1).
Anche con riguardo alla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari e all’istituzione Scuola Civica di
Musica si riferisce nel capitolo dedicato a detti organismi (v. cap. V).
Il Comune dichiara di non possedere quote di partecipazione in Aziende speciali.
Con riguardo all’Ufficio/Servizio preposto alle attività di controllo sugli organismi partecipati,
il Comune ha indicato il Servizio Bilancio Società Partecipate Controllo Analogo, competente
alle attività in oggetto a far data da giugno 2012.
Il Comune aveva precisato di non aver ancora adottato la deliberazione consiliare di
ricognizione degli organismi partecipati, intervenuta solo in data 19.12.2013 (del. 77/2013).
Infatti, in data 6 marzo 2014 sono pervenute alla Corte dei conti notizie integrative (di cui
si riferisce al cap. II, paragrafo 3) in ordine a iniziative di riorganizzazione del comparto
partecipazioni, destinate, in ogni caso, a produrre effetti gestionali solo nel corso dei prossimi
esercizi.
Capitolo IV
45
Dismissione delle società o organismi partecipati
La Sezione ribadisce che, attesa la complessità e le criticità evocate dalle deliberazioni
consiliari intervenute e comunicate solo in prossimità della conclusione dei presenti controlli,
deve riservarsi ogni giudizio in apposite ulteriori sedi di controllo.
Di seguito l’elenco delle altre partecipazioni così come dichiarate nel questionario dagli
Organi del Comune. La ricognizione consiliare intervenuta a fine 2013, corredata di allegati che
distinguono le partecipazioni in diverse tipologie, nella sostanza confermano l’assetto già
precedentemente dichiarato, salvo ricomprendere in apposito gruppo quelle per le quali si
dovrà procedere ad attività di liquidazione o dismissione (allegato C e D).
Tabella n. 5
Società partecipate indirettamente dal Comune di Cagliari
N. Denominazione Ente o Società veicolo
Quota di partecipazione
indiretta
Forma giuridica
Attività svolta
1 Technomobility S.r.l.
CTM S.p.a. 67,5 S.r.l. Consulenza ed
assistenza in materia di trasporti
2 Parkar S.r.l. CTM S.p.a. 67,50
S.r.l. Gestione di parcheggi ed
autorimesse e altre attività connesse al trasporto pubblico
locale
3 Tecnocasic S.p.a. CACIP 30,00 S.p.a.
Servizio idrico-ambientale e gestione della “piattaforma ambientale” di Macchiareddu
4 S.M.S Sicurezza
Mobilità Segnaletica S.r.l.
CTM S.p.a. 13,12 S.r.l.
Analisi e progettazione di
piani per la sicurezza stradale
5 ITS Area Vasta
Società Consortile a r.l.
CTM S.p.a. 19,30 Società Consortile a r.l.
Realizzazione e gestione sistemi di ausilio alla mobilità
6 Consorzio Movicom
S.c. a.r.l. CTM S.p.a. 0,06 Società
Consortile a r.l.
Promozione attività di sviluppo
tecnologico dei mezzi “mobile” di pagamento
7 So.G.Aer S.p.a.
Consorzio Provinciale Turistico –
Sardegna Costa Sud
0,003 S.p.a. Servizi connessi al trasporto aereo
8 Feeder and
Domestic Service F.D.S. S.r.l.
CACIP 7,50 S.r.l. Servizi portuali
9 Zona Franca di Cagliari
CACIP 15,00 Società
consortile per Azioni
Gestione della zona franca di Cagliari
10 Porto Industriale di Cagliari S.p.a. CACIP 2,4 S.p.a
Esercizio di Terminal Conteiner
Capitolo IV
46
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 6
Società partecipate direttamente dal Comune di Cagliari
N. Denominazione Quota di
partecipazione diretta
Forma giuridica Attività svolta
1 Società Ippica di Cagliari S.p.a.
69,57 S.p.a. Promozione e sviluppo del cavallo sardo e dello sport
ippico in Sardegna
2 Consorzio trasporti
Metropolitani CTM S.p.a.
67,50 S.p.a. Trasporto terrestre di passeggeri nell’aerea
urbana
3 Abbanoa S.p.a. 17,94 S.p.a. Raccolta, trattamento e
fornitura di acqua
4 ITS Area Vasta Società
Consortile a r.l. 35,70 Società Consortile a r.l. Realizzazione e gestione sistemi di ausilio alla
mobilità
Tabella n. 7
Consorzi partecipati direttamente dal Comune di Cagliari
N. Denominazione Quota di
partecipazione diretta
Forma giuridica Attività svolta
1 Parco Naturale
regionale del parco di Molentargius
45,00 Consorzio ex L.R. 26 febbraio 1999, n. 5
Gestione del Parco di Molentargius
2 Consorzio Provinciale Turistico-Sardegna
Costa Sud 5,00 Consorzio volontario
Si propone di incrementare le attività turistiche nella Provincia di Cagliari
3 ATO-Autorità d’ambito della Sardegna
7,12 Consorzio obbligatorio ex L. 36/94 e L.R.
29/97
Organizzazione del servizio idrico integrato
4 Consorzio Industriale Provinciale Cagliari
CACIP 30,00
Istituito con denominazione CASIC con L. 29 luglio 1957, n. 634. Nel 2008 con L.R. 25 luglio 2008, n. 10 subentra il CACIP
Gestisce l’area industriale di Cagliari
Tabella n. 8
Consorzi partecipati indirettamente dal Comune di Cagliari
N. Denominazione Ente o Società
veicolo
Quota di partecipazione
indiretta
Forma giuridica Attività svolta
1 Consorzio Sardegna Convention Bureau – in liquidazione
Consorzio Provinciale Turistico –
Sardegna Costa Sud
0,1385 Consorzio volontario
Pubbliche relazioni,
comunicazione, promozione e sviluppo del turismo
congressuale
2
Consorzio per la reindustrializzazione dell’area chimica di Assemini-Cagliari con denominazione abbreviata C.RE.A.
CACIP 2,307 Consorzio senza scopo di lucro
Attuazione accordo di
programma per la riqualificazione dei poli chimici
dell’area industriale di Cagliari
Capitolo IV
47
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 9
La partecipazione in Associazioni del Comune di Cagliari
N. Denominazione Quota di
partecipazione diretta
Forma giuridica Attività svolta
1 Confservizi-Cispel Sardegna
Non quantificata. Quota associativa annua € 500 cui corrisponde un (1)
voto
Associazione regionale volontaria
Associazione dei servizi pubblici locali di interesse generale e strumentali, con ruolo di
rappresentanza rivolta a tutti i servizi di interesse pubblico territoriale gestiti o gestibili in
forma di impresa
2 Comitato promotore Città dell’Impresa
Non qualificata Associazione volontaria
Promozione dell’impresa nel territorio comunale di Cagliari
• Dal confronto dei dati contenuti nell’elenco su riportato con i dati contenuti, invece, nel
sistema SIQUEL, si deve constatare che alcune società descritte nel questionario, nonostante la
limitata quota di partecipazione del Comune di Cagliari, in realtà appartengono nella loro
interezza ad enti pubblici e sono da ritenersi in house ovvero a totale partecipazione pubblica
in quanto svolgono attività di servizi strumentali a vantaggio degli enti proprietari. Rientra in
tale tipologia il CTM S.p.a., Consorzio per i trasporti metropolitani, che svolge, infatti, un
servizio strumentale a favore dei consorziati (che sono esclusivamente enti pubblici);
analogamente la “Parkar” S.p.a., che gestisce i parcheggi ed altre attività connesse al
trasporto pubblico locale, la cui quota di partecipazione indiretta per il Comune di Cagliari è del
67,50% (trattasi in realtà della quota di partecipazione alla CTM S.p.a. cui, invece, appartiene
interamente).
Altrettanto dicasi per la società “Technomobility” s.r.l., che si occupa di consulenza ed
assistenza in materia di trasporti, il cui socio unico è ancora CTM S.p.a.
Altra società per azioni censita nel SIQUEL come totalmente pubblica a socio unico è il
“Tecnocasic” S.p.a. (Servizi idrico-ambientali e gestione della piattaforma ambientale di
Macchiareddu) di diretta emanazione del CACIP. Nonostante l’attività svolta non risulti
necessariamente strumentale, anche la Società Ippica di Cagliari S.p.a. compare, comunque, a
totale partecipazione pubblica.
Il Comune partecipa a due Consorzi istituiti con legge regionale: 1) Il CACIP (Consorzio
Industriale Provinciale di Cagliari) istituito con L.R. 25 luglio 2008 n. 10 per gestire l’area
industriale di Cagliari. Va osservato che il Consorzio è censito nel SIQUEL quale partecipazione
mista a prevalenza pubblica, ma in realtà la partecipazione societaria è completamente
pubblica (infatti i soci Cacip, oltre al Comune di Cagliari, sono la Provincia di Cagliari ed i
Comuni di Sestu, Assemini, Elmas, Uta, Sarroch e Capoterra); 2) il Consorzio del “Parco
Naturale Regionale Molentargius – Saline” istituito con L.R. 26 febbraio 1999 n. 5, che si
occupa della gestione del Parco di Molentargius censito nel SIQUEL quale partecipazione
totalmente pubblica.
Capitolo IV
48
Dismissione delle società o organismi partecipati
• Si ravvisa, pertanto, l’utilità di riportare di seguito i dati finanziari più significativi delle
partecipazioni presenti nella banca dati SIQUEL aggiornata nel corso del 2013 e del 2014 (in
base ai rendiconti 2011 e 2012).
Tabella n. 10*
N Denominazione Data CostituzioneTipologia
partecipazione
Numero Componenti
CDA
Totale Dipendenti
Capitale Sociale
Utile dell'Esercizio
Perdite dell'Esercizio
Costo del Personale
1 CTM S.P.A. 06/05/1997Totalmente
pubblica con più partecipanti/soci
5 755 24.529.000,00 547.930,00 31.148.077,00
2CONSORZIO INDUSTRIALE PROVINCIALE CAGLIARI
12/06/1961Mista a prevalenza
pubblica1 37 20.736,00 195.196,00 3.115.023,00
3FONDAZIONE TEATRO LIRICO DI CAGLIARI
19/01/2000Mista a prevalenza
pubblica7 280 5.205.656,00 111.014,00 13.792.011,00
4CONSORZIO TURISTICO SARDEGNA COSTA SUD
24/03/1983 9 1 33.177,00 32.191,00 29.643,00
5TECNOCASIC S.P.A. CON
SOCIO UNICO12/02/1990
Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
1 254 1.000.000,00 4.638.503,00 13.217.338,00
6
SOCIETÀ DI GESTIONE AEROPORTO S.P.A. ED IN FORMA ABBREVIATA SO.GA.ER. S.P.A. O
CAGLIARI AIRPORT S.P.A.
01/08/1990Mista a prevalenza
pubblica6 144 13.000.000,00 4.907.669,00 7.202.379,00
7
PORTO INDUSTRIALE DI CAGLIARI SOCIETÀ PER AZIONI E POTRÀ USARE IL MARCHIO D'IMPRESA
CICT CAGLIARI INTERNATIONAL
CONTAINER TERMINAL
05/08/1994Mista a prevalenza
privata6 218 1.000.000,00 1.975.123,00 11.015.457,00
8FEEDER AND DOMESTIC SERVICE FDS S.R.L.
28/04/1997Mista a prevalenza
privata4 5 280.000,00 4.512,00 267.234,00
9PARKAR SRL (EX CTM
SERVICE)12/08/1998
Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
1 52 77.468,00 69.643,00 1.292.843,00
10 TECHNOMOBILITY S.R.L. 05/11/2001Totalmente
pubblica con unico partecipante/socio
1 4 38.000,00 1.270,00 165.475,00
11MULTISERVIZI CAGLIARI SRL (EX MULTISERVIZI
SPA)27/02/2002
Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
1 21 100.000,00 129.638,00 634.861,00
12CONSORZIO SARDEGNA CONVENTION BUREAU (IN
LIQUIDAZIONE)14/05/2003
Mista a prevalenza privata
1 0 17.000,00 10.158,00 0
13
CONSORZIO PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL'AREA CHIMICA DI
ASSEMINI-CAGLIARI, CON DENOMINAZIONE
ABBREVIATA C.RE.A.
03/06/2004Mista a prevalenza
privata5 0 65.000,00 423,00 0
14 ABBANOA SPA 28/12/2004 Mista a prevalenza pubblica
1 1434 125.643.513,00 11.587.246,00 58.258.171,00
15ITS AREA VASTA
SOCIETÀ CONSORTILE S.R.L.
19/12/2006Mista a prevalenza
pubblica1 0 100.000,00 723,00 0
16CONSORZIO MOVINCOM
S.C.R.L.28/02/2008
Mista a prevalenza privata
7 0 104.200,00 49.333,00 0
17SOCIETA' IPPICA DI CAGLIARI S.P.A.
14/11/1928Totalmente
pubblica con più partecipanti/soci
4 6 257.112,00 212.704,00 170.774,00
18PARCO NATURALE
REGIONALE MOLENTARGIUS - SALINE
01/01/2005Totalmente
pubblica con più partecipanti/soci
3 28 2.754.103,01 2.871.044,19 248.102,37
*Fonte: banca dati SIQUEL alimentata dalle relazioni annuali del Collegio di Revisione (rendiconti 2011).
Capitolo IV
49
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 11*
N DenominazioneData
CostituzioneTipologia
partecipazione
Numero Componenti
CDA
Totale Dipendenti
Capitale Sociale
Utile dell'Esercizio
Perdite dell'Esercizio
Costo del Personale
1 CTM S.P.A. 06/05/1997Totalmente
pubblica con più partecipanti/soci
5 755 24.529.000,00 547.930,00 31.148.077,00
2CONSORZIO INDUSTRIALE
PROVINCIALE CAGLIARI12/06/1961
Mista a prevalenza pubblica
1 37 20.736,00 195.196,00 3.115.023,00
3FONDAZIONE TEATRO LIRICO DI CAGLIARI
19/01/2000Mista a prevalenza
pubblica7 280 5.205.656,00 111.014,00 13.792.011,00
4CONSORZIO TURISTICO SARDEGNA COSTA SUD
24/03/1983 9 1 33.177,00 32.191,00 29.643,00
5TECNOCASIC S.P.A. CON
SOCIO UNICO12/02/1990
Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
1 254 1.000.000,00 4.638.503,00 13.217.338,00
6
SOCIETÀ DI GESTIONE AEROPORTO S.P.A. ED IN FORMA ABBREVIATA SO.GA.ER. S.P.A. O
CAGLIARI AIRPORT S.P.A.
01/08/1990Mista a prevalenza
pubblica6 144 13.000.000,00 4.907.669,00 7.202.379,00
7
PORTO INDUSTRIALE DI CAGLIARI SOCIETÀ PER AZIONI E POTRÀ USARE IL MARCHIO D'IMPRESA
CICT CAGLIARI INTERNATIONAL
CONTAINER TERMINAL
05/08/1994Mista a prevalenza
privata6 218 1.000.000,00 1.975.123,00 11.015.457,00
8FEEDER AND DOMESTIC SERVICE FDS S.R.L.
28/04/1997Mista a prevalenza
privata4 5 280.000,00 4.512,00 267.234,00
9PARKAR SRL (EX CTM
SERVICE)12/08/1998
Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
1 53 77.468,00 69.643,00 1.292.843,00
10 TECHNOMOBILITY S.R.L. 05/11/2001Totalmente
pubblica con unico partecipante/socio
1 4 38.000,00 1.270,00 165.475,00
11MULTISERVIZI CAGLIARI SRL (EX MULTISERVIZI
SPA)27/02/2002
Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
1 21 100.000,00 129.638,00 634.861,00
12CONSORZIO SARDEGNA CONVENTION BUREAU (IN
LIQUIDAZIONE)14/05/2003
Mista a prevalenza privata
1 0 17.000,00 10.158,00 0
13AUTORITA' D'AMBITO
TERRITORIALE OTTIMALE SARDEGNA
25/09/2003Mista a prevalenza
pubblica1 13 7.316.686,63 1.490.653,17 680.443,56
14
CONSORZIO PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL'AREA CHIMICA DI ASSEMINI-CAGLIARI, CON DENOMINAZIONE ABBREVIATA C.RE.A.
03/06/2004Mista a prevalenza
privata5 0 65.000,00 423,00 0
15 ABBANOA SPA 28/12/2004Mista a prevalenza
pubblica1 1434 125.643.513,00 11.587.246,00 58.258.171,00
16ITS AREA VASTA
SOCIETÀ CONSORTILE S.R.L.
19/12/2006Mista a prevalenza
pubblica1 0 100.000,00 723,00 0
17CONSORZIO MOVINCOM
S.C.R.L.28/02/2008
Mista a prevalenza privata
7 0 104.200,00 49.333,00 0
18SOCIETA' IPPICA DI CAGLIARI S.P.A.
14/11/1928Totalmente
pubblica con più partecipanti/soci
3 6 257.112,00 212.704,00 170.774,00
19SCUOLA CIVICA DI
MUSICA01/01/2005
Totalmente pubblica con più partecipanti/soci
4 0 66.956,55 126,50 0
20PARCO NATURALE
REGIONALE MOLENTARGIUS - SALINE
01/01/2005Totalmente
pubblica con più partecipanti/soci
3 28 2.754.103,01 2.871.044,19 248.102,37
*Fonte: banca dati SIQUEL alimentata dalle relazioni annuali del Collegio di Revisione (rendiconti 2012).
Le notizie fornite sui costi del personale sono sostanzialmente identiche per i due esercizi.
Capitolo IV
50
Dismissione delle società o organismi partecipati
I dati così a disposizione permettono di effettuare alcuni approfondimenti di indubbio
interesse. Considerando, infatti, la quota di partecipazione del Comune di Cagliari si può
ottenere in proiezione teorica il riscontro, in termini di spesa per il personale e di numero dei
relativi addetti, che potrebbe essere ascrivibile al Comune.
Tabella n. 12
N Denominazione Totale
Dipendenti
Costo complessivo del
Personale
Quota di partecipazione
%
Percentuale Dipendenti teorica
Percentuale Costo del Personale teorica
1 CTM S.P.A. 755 31.148.077,00 67,50 510 21.024.951,98
2 CONSORZIO INDUSTRIALE PROVINCIALE CAGLIARI 37 3.115.023,00 30,00 11 934.506,90
3 FONDAZIONE TEATRO LIRICO
DI CAGLIARI 280 13.792.011,00 33,00 92 4.551.363,63
4 CONSORZIO TURISTICO SARDEGNA COSTA SUD
1 29.643,00 5,00 0 € 1.482,15
5 TECNOCASIC S.P.A. CON SOCIO UNICO
254 13.217.338,00 30,00 76 3.965.201,40
6
SOCIETÀ DI GESTIONE AEROPORTO S.P.A. ED IN FORMA ABBREVIATA
SO.GA.ER. S.P.A. O CAGLIARI AIRPORT S.P.A.
144 7.202.379,00 0,00 0 € 216,07
7
PORTO INDUSTRIALE DI CAGLIARI SOCIETÀ PER AZIONI E POTRÀ USARE IL MARCHIO D'IMPRESA CICT CAGLIARI INTERNATIONAL CONTAINER TERMINAL
218 11.015.457,00 2,40 5 264.370,97
8 FEEDER AND DOMESTIC SERVICE FDS S.R.L. 5 267.234,00 7,50 0 20.042,55
9 PARKAR SRL (EX CTM
SERVICE) 52 1.292.843,00 67,50 35 872.669,03
10 TECHNOMOBILITY S.R.L. 4 165.475,00 67,50 3 111.695,63
11 MULTISERVIZI CAGLIARI SRL (EX MULTISERVIZI SPA) 21 634.861,00 100,00 21 634.861,00
12 CONSORZIO SARDEGNA CONVENTION BUREAU (IN
LIQUIDAZIONE) 0 0 0,14 0 -
13
CONSORZIO PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL'AREA CHIMICA DI
ASSEMINI-CAGLIARI, CON DENOMINAZIONE ABBREVIATA
C.RE.A.
0 0 2,31 0 -
14 ABBANOA SPA 1.434 58.258.171,00 17,94 257 10.451.515,88
15 ITS AREA VASTA SOCIETÀ CONSORTILE S.R.L.
0 0 35,70 0 -
16 CONSORZIO MOVINCOM
S.C.R.L. 0 0 0,06 0 -
17 SOCIETA' IPPICA DI CAGLIARI
S.P.A. 6 170.774,00 100,00 6 170.774,00
18 PARCO NATURALE REGIONALE MOLENTARGIUS - SALINE
28 248.102,37 45,00 13 111.646,07
TOTALE 2.484 140.557.388,37 1.030 43.115.297,24
Capitolo IV
51
Dismissione delle società o organismi partecipati
Nell’ottica, cioè, del consolidamento dei bilanci, la “teorica” incidenza sul costo complessivo
del personale delle società partecipate a carico del Comune di Cagliari ammonterebbe a €
43.115.297,24 mentre il numero di dipendenti proporzionalmente interessati sarebbe pari a
1.030 unità.
Invece, limitando l’analisi della spesa pro-quota alle sole società strumentali a totale
partecipazione pubblica del Comune e/o in compartecipazione con altri Enti pubblici (in house),
l’incidenza della spesa del personale a carico del Comune di Cagliari, sarebbe quella sotto
evidenziata.
Tabella n. 13
Denominazione Totale
Dipendenti Costo del Personale
Quota di partecipazione
Percentuale Dipendenti
Percentuale Costo del Personale
CTM S.P.A. 755 31.148.077,00 67,50 510 21.024.951,98
FONDAZIONE TEATRO LIRICO DI
CAGLIARI (*) 280 13.792.011,00 33,00 92 4.551.363,63
TECNOCASIC S.P.A. CON SOCIO UNICO
254 13.217.338,00 30,00 76 3.965.201,40
PARKAR SRL (EX CTM SERVICE)
52 1.292.843,00 67,50 35 872.669,03
TECHNOMOBILITY S.R.L.
4 165.475,00 67,50 3 111.695,63
MULTISERVIZI CAGLIARI SRL (EX MULTISERVIZI SPA)
21 634.861,00 100,00 21 634.861,00
ABBANOA SPA 1.434 58.258.171,00 17,94 257 10.451.515,88
PARCO NATURALE REGIONALE
MOLENTARGIUS - SALINE
28 248.102,37 45,00 13 111.646,07
Totale 2.073 118.756.878,37 1.007 41.723.904,60
(*) Il Comune di Cagliari non comunica (ritenendola “indefinibile”) la quota di partecipazione della Fondazione Teatro Lirico. Viene qui attribuita – a titolo meramente esemplificativo - la quota di 1/3, in considerazione della suddivisione statutaria dei componenti (Stato, Regione, Comune di Cagliari).
Come può evincersi dall’esame dei dati riportati nella tabella n. 13 teoricamente l’incidenza
complessiva della spesa per il personale delle società a totale partecipazione pubblica a carico
del Comune di Cagliari sarebbe elevatissima (pari a € 41.723.904,60) in riferimento ad un
altrettanto elevato numero di dipendenti (1.007).
Le cifre risultano consistenti specie se confrontate con quelle – già elevate – relative alle
spese per il personale che il Comune affronta per il proprio ruolo organico. Nell’esercizio
2011 la spesa complessiva per il personale del ruolo organico del Comune di Cagliari era di €
63.101.233,29 (dato contenuto nel questionario relativo al rendiconto dell’esercizio 2011
Capitolo IV
52
Dismissione delle società o organismi partecipati
approvato con delibera C.C. n. 56 del 31/7/2012) a fronte di un numero di addetti pari a 1.443
(dato contenuto nella ricognizione del personale in delibera G.M. n. 108/2012 del 09/05/2012).
In sostanza, per effetto del computo pro-quota del personale che opera sulle sue
partecipate (limitatamente a quelle interamente pubbliche) il Comune quasi raddoppia il
numero dei propri dipendenti, mentre la spesa complessiva supererebbe i 100 milioni di euro.
E’ evidente, a questo punto, l’enorme rilevanza che assumerebbe il corretto accertamento
dell’esatta tipologia societaria giacché, nello specifico, se oltre alla totale partecipazione
pubblica le stesse o alcune di esse dovessero risultare affidatarie dirette di servizi da parte
dell’Ente, risalterebbe la peculiarità di questo dato che – se considerato nel suo insieme -
andrebbe a modificare profondamente la percentuale di incidenza della spesa complessiva del
personale sulla spesa corrente dell'Ente locale (risultata già pari al 31,3% nell’esercizio 2011).
Altra considerazione di rilievo, che non può sottacersi in questa sede, è quella relativa alla
situazione contabile di alcune società partecipate. In particolare la Multiservizi (l’unica che
l’Ente considera in house) registra nel 2012 una perdita d’esercizio pari ad € 129.638,00 e
questo è il quarto esercizio consecutivo in perdita, infatti registrava perdite pari a €
110.078,00 nel 2011, € 108.505,00 nel 2010, € 49.393,00 nel 2009. Tali condizioni sono state
portate a fondamento della deliberazione consiliare che depone la liquidazione della società
(del. 78 del 19/13/2013).
3. Il Comune di Sassari.
• L’Ente ha dichiarato le proprie partecipazioni societarie, tra le quali si riscontrano due
società in house a totale partecipazione pubblica di cui detiene una modesta quota di
partecipazione: 1) il 3,64% nella Demos S.p.a. che ha per scopo “l’accompagnamento ed il
supporto tecnico specialistico all’attività di programmazione socio-economica e territoriale e
alle iniziative di sviluppo della Sardegna”; 2) l’1,2% della società in house a totale
partecipazione pubblica, Promin S.c.p.a., con il compito di gestire i fondi e le attività del Piano
Integrato d’Area del Nord Sardegna. Le società nel questionario sono indicate in liquidazione,
di entrambe si è già trattato nel capitolo relativo (v. cap. III).
Il Comune ha effettuato la ricognizione delle partecipazioni con deliberazione del Consiglio
Comunale n. 74 del 4/08/2009.
Il quadro conoscitivo presente nel sistema SIQUEL è riportato nella seguente tabella.
Capitolo IV
53
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 14*
N Acronimo Denominazione organismoStato attuale
Tipologia partecipazione
Quota di partecipazione
Totale dipendenti
Costo del lavoro per unità di personale
Costo del personaleCapitale sociale
Utile esercizio
Perdite esercizio
1 A.T.P.
AZIENDA TRASPORTI PUBBLICI SASSARI, SOCIETÀ CONSORTILE CHE OPERA
NELL'AMBITO DEL TRASPORTO PUBBLICO.
In attività
Totalmente pubblica con più
partecipanti/soci
72,13% 312 33.303,40 10.390.660,80€ 3.519.378,97 7.072,88
2 DEMOS
DEMOS S.C.P.A., CETRO SERVIZI
PER LA PROGRAMMAZIONE E LO SVILUPPO LOCALE
SOSTENIBILE.
In liquidazioneMista
a prevalenza pubblica
3,64% 9 52.914,10 476.226,90€ 120.000,00 576.809,00
3 S.T.L. S.C.R.L.SISTEMA TURISTICO LOCALE SARDEGNA NORD OVEST. S.C.R.L. PROMOZIONE
In attivitàMista
a prevalenza pubblica
8 3.675,38 29.403,04€ 98.373,00 3,00
4 ABBANOA SPA In attivitàMista
a prevalenza pubblica
13,25% 1434 40.626,30 58.258.114,20€ 125.643.513,00 11.587.246,00
5 PROMIN S.C.P.A.
SOCIETA' PER LA PROMOZIONE INDUSTRIALE DEL NORD SARDEGNA
SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI
In liquidazioneMista
a prevalenza privata
1 15.748,00 15.748,00€ 438.600,00 24.046,00
Fonte: banca dati SIQUEL alimentata dalle relazioni annuali del Collegio di Revisione (rendiconti 2011).
• Nella deliberazione di ricognizione vengono dichiarate le seguenti società, le quali non
risultano inserite nel SIQUEL:
a) Consorzio Industriale Provinciale di Sassari ex Consorzio A.S.I. Ente pubblico
economico con quota di partecipazione del 20%;
b) Società Ippica Sassarese s.r.l. (Società che gestisce l’ippodromo di Sassari) quota di
partecipazione 1,31%;
c) So.Ge.A.Al. S.p.a. (Società responsabile della gestione aeroporto di Alghero); La
società non è inserita nel questionario per cui non si conosce la quota di
partecipazione;
d) So.Me.A.A.N.S. s.r.l. (Società Mercato agroalimentare del Nord Sardegna) quota di
partecipazione 33,3%.
Pertanto, l’assenza di dati finanziari relativi a queste ultime società non consente una
completa elaborazione del valore complessivo delle partecipazioni societarie del Comune di
Sassari in termini di personale addetto e/o di costi per il personale.
Tuttavia è sufficiente considerare – a titolo esemplificativo – anche la sola incidenza della
partecipazione alla società in house che si occupa dei trasporti pubblici (72,13%) e che si
presume affidataria diretta di servizi, con i suoi 312 dipendenti e la spesa per il personale pari
ad € 10.390.660,80 per verificare che al Comune di Sassari andrebbe attribuita una spesa pro-
quota di € 7.494.783,63 per n. 225 dipendenti.
Se questi valori dovessero essere sommati al totale spesa sostenuto per il personale del
ruolo comunale (€ 31.627.613,00) l'incidenza della spesa di personale complessiva sulla spesa
corrente dell'Ente locale (nel 2011 pari al 25,030%), sarebbe decisamente superiore.
Capitolo IV
54
Dismissione delle società o organismi partecipati
La deliberazione di ricognizione precisa che sono già in corso le procedure di liquidazione
del Consorzio Liceo Musicale “L. Canepa”, la Promin S.c.p.a. ed il Consorzio Z.I.R. “Preda
Niedda”.
Il Comune ha espresso l’intenzione di adottare una nuova deliberazione di ricognizione e/o
dismissione nel corso dei prossimi mesi.
4. Il Comune di Quartu Sant’Elena.
• La compilazione del questionario di ricognizione sulle società partecipate effettuata dal
Comune di Quartu Sant’Elena non pare molto puntuale e precisa. L’Ente dichiara di non
possedere alcuna partecipazione in società in house sia a totale partecipazione comunale che
pubblica. Dichiara di detenere quote di partecipazione in altre società quali:
a) ITS Area Vasta Società consortile a r.l. (quota di partecipazione 15,95%) che si occupa
della realizzazione e gestione del sistema di sviluppo integrato della piattaforma
telematica di ausilio alla mobilità nell’area vasta di Cagliari;
b) CTM S.p.a. (quota di partecipazione 7, 5%) Trasporti e mobilità nell’Area Vasta;
c) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 1,44%) Servizio idrico integrato;
d) Consorzio del Parco Regionale Naturale Molentargius-Saline (45%) che si occupa della
gestione del parco;
e) Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (2,99%) controllo servizio idrico integrato.
Il Comune dichiara, inoltre, la propria partecipazione ad una serie di associazioni (quali
ANCI, Proloco, ANUTEL ecc.) non fornite di dotazione patrimoniale e senza finanziamenti
ordinari o straordinari.
• Il sistema SIQUEL riporta il seguente quadro di partecipazioni.
Tabella n. 15*
N Denominazione organismo Tipologia partecipazioneTotale
dipendentiCapitale sociale
Utile dell'esercizio
Perdite dell'esercizio
Costo del lavoro per unità di personale
Costo complessivo del
personale
1 CTM S.P.A.Totalmente pubblica
con più partecipanti/soci755 24.529.000,00 547.930,00 41.255,70 31.148.053,50€
2 PARKAR SRL (EX CTM SERVICE) Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
52 77.468,00 69.643,00 24.862,40 1.292.844,80€
3 TECHNOMOBILITY S.R.L.Totalmente pubblica
con unico partecipante/socio4 38.000,00 1.270,00 41.368,80 165.475,20€
4AUTORITA' D'AMBITO
TERRITORIALE OTTIMALE SARDEGNA13 5.776.647,89 1.540.038,74 49.220,20 639.862,60€
5 ABBANOA SPA Mista a prevalenza pubblica 1434 125.643.513,00 11.587.246,00 40.626,30 58.258.114,20€
6 MUNICIPALE SANT'ELENA S. r.l.Totalmente pubblica
con unico partecipante/socio100.000,00 0,00
7 ITS AREA VASTA SOCIETÀ CONSORTILE S.R.L. Mista a prevalenza pubblica 0 100.000,00 723,00 Non calcolabile
8S.M.S. SICUREZZA, MOBILITA',
SEGNALETICA S.R.L. IN LIQUIDAZIONEMista a prevalenza privata 0 10.000,00 7.767,00 Non calcolabile
9 CONSORZIO MOVINCOM S.C.R.L. Mista a prevalenza privata 0 104.200,00 49.333,00 Non calcolabile
10PARCO NATURALE REGIONALE MOLENTARGIUS - SALINE
Totalmente pubblica con più partecipanti/soci
28 2.754.103,01 2.871.044,19 8.860,80 248.102,40€ Fonte: banca dati SIQUEL alimentata dalle relazioni annuali del Collegio di Revisione (rendiconti 2011).
Capitolo IV
55
Dismissione delle società o organismi partecipati
In materia di personale, si potrebbero formulare le medesime considerazioni quantitative
già svolte per il Comune di Cagliari, trattandosi sostanzialmente delle medesime società già
esaminate per lo stesso Comune di Cagliari.
Il Comune ha precisato che “non detenendo nessuna società in house non ha dismissioni da
fare” e sottolinea che “l’unica società di cui si deteneva l’intero capitale non ha mai svolto
nessuna attività ed è stata liquidata nel corso del 2011” (trattasi della Municipale Sant’Elena
s.r.l.).
In realtà non è strettamente necessario che la società in house appartenga in via esclusiva
ad una sola pubblica amministrazione, risultando sufficiente per contraddistinguerla come
appartenente alla tipologia delle in house che la società sia costituita da capitale interamente
pubblico (anche di più enti pubblici) e ciò si verifica nel caso delle partecipazioni per il Comune
di Quartu. Su tali società l’ente o gli enti pubblici titolari del capitale pubblico devono esercitare
un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e tali società realizzano la parte più
importante della loro attività con l’ente o con gli enti pubblici che la controllano.
Ne consegue che il Comune di Quartu Sant’Elena, disponendo di quote di partecipazione in
società a totale capitale pubblico, non è esente dall’obbligo di ricognizione e da quelli della
verifica della sussistenza dei presupposti di legge per il mantenimento delle partecipazioni.
5. Il Comune di Olbia.
• L’Ente dichiara quote di partecipazione in due società in house:
a) A.S.P.O. S.p.a. a totale partecipazione comunale che si occupa della riscossione
dei tributi, della manutenzione della segnaletica stradale e del trasporto dei
disabili e disagiati;
b) I&G Gallura S.p.a. a totale partecipazione pubblica che si occupa della tenuta del
decoro dei monumenti pubblici, manutenzione ordinaria delle fontane cittadini,
monitoraggio della discarica comunale dismessa, servizi complementari di igiene
urbana.
L’Ente dichiara, inoltre, quote in altre società:
a) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 3,09%);
b) Gallura Sviluppo s.r.l. (quota di partecipazione 49,94%) organismo responsabile
del patto territoriale Bassa Gallura, volto allo sviluppo economico delle aree
rientranti nel patto;
c) Sinergest S.p.a. (quota di partecipazione 19,90%) gestisce la stazione marittima
del porto di Olbia, i relativi fabbricati ed i servizi annessi;
Capitolo IV
56
Dismissione delle società o organismi partecipati
d) S.T.L. Gallura Costa Smeralda S.p.a. in liquidazione (quota di partecipazione
26,74%) promozione del sistema turistico territoriale locale ai sensi della legge
135/2001 e delle norme regionali in vigore. In data 14 marzo 2011 con
deliberazione dell’Assemblea Straordinaria la Società è stata messa in
liquidazione.
L’Ente detiene quote di partecipazione anche in 3 consorzi:
a) CIPNES Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna (quota di
partecipazione 13,89%). Si occupa della progettazione e della realizzazione di
opere di urbanizzazione, delle infrastrutture nelle aree industriali di interesse
sovralocale, di spazi pubblici destinati ad attività collettive; l’acquisizione di aree e
la successiva assegnazione alle imprese degli spazi attrezzati per gli insediamenti
produttivi; la realizzazione e la gestione di impianti comuni per la fornitura di
servizi, la riscossione dei corrispettivi dovuti per i servizi erogati e, più in
generale, tutte le attività finalizzate a favorire lo sviluppo e la valorizzazione delle
imprese industriali. Il CIPNES gestisce, inoltre, gli impianti consortili di
depurazione, potabilizzazione, smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di
compostaggio e trattamento dei rifiuti solidi urbani assimilati;
b) Area Marina Protetta, Tavolara, Punta Coda Cavallo (quota di partecipazione
50,00%). Ente gestore dell’omonima area marina protetta;
c) A.T.O. Sardegna (quota di partecipazione 2,26%).
• Di seguito si riporta una tabella riepilogativa delle società attive quale risulta dal sistema
SIQUEL, ove si riporta anche la S.r.l. Olbia Expo, risultata oggetto di deliberazione del
Consiglio Comunale n. 146 del 20/12/2010 con cui si è disposto lo scioglimento.
Tabella n. 16*
N Denominazione organismo Tipologia partecipazioneTotale
dipendentiCapitale sociale
Utile dell'esercizio
Perdite dell'esercizio
Costo del lavoro per unità di personale
Costo complessivo del
personale
1AZIENDA SERVIZI PUBBLICI OLBIA S.P.A. IN SIGLA
A.S.P.O. S.P.A.
Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
122 1.054.762,00 30.430,00 36.284,90 4.426.757,80€
2 SINERGEST OLBIA SPA Mista a prevalenza privata
3 GALLURA SVILUPPO S.R.L. Mista a prevalenza pubblica 1 10.000,00 39.096,00 9.348,00 9.348,00€
4 OLBIA EXPO SRLTotalmente pubblica
con più partecipanti/soci10.000,00 58.585,00
5 I&G GALLURA SPA Mista a prevalenza pubblica 14 150.000,00 19.270,00 33.866,10 474.125,40€
6AUTORITA' D'AMBITO
TERRITORIALE OTTIMALE SARDEGNA
13 5.776.647,89 1.540.038,74 49.220,20 639.862,60€
7 ABBANOA SPA Mista a prevalenza pubblica 1434 125.643.513,00 11.587.246,00 40.626,30 58.258.114,20€
8CONSORZIO INDUSTRIALE
NORD EST SARDEGNA - CINES
9
CONSORZIO AREA MARINA PROTETTA
TAVOLARA PUNTA CODA CAVALLO
A partecipazione paritaria 50% pubblica 50% privata
Fonte: banca dati SIQUEL alimentata dalle relazioni annuali del Collegio di Revisione (rendiconti 2011).
Capitolo IV
57
Dismissione delle società o organismi partecipati
• Il Comune di Olbia, nell’esercizio 2011 ha calcolato l’incidenza delle spese per il personale
delle società partecipate secondo la metodologia prevista nella deliberazione n. 14/AUT/2011
della Corte dei conti-sezione delle autonomie, ovvero in parziale applicazione dei principi di
consolidamento di bilancio.
L’attività del controllo sulla società partecipate viene svolto dallo staff del Segretario
Generale dell’Ente, Servizio del controllo analogo delle società partecipate.
6. Il Comune di Alghero.
• L’Ente dichiara di disporre di due società in house:
a) La S.E.C.AL. S.p.A. (Società entrate Comune Alghero) per la gestione e la
riscossione delle entrate comunali;
b) La Alghero in house s.r.l. che si occupa della manutenzione del patrimonio
immobiliare dell’Ente.
Con riguardo alla Alghero in house nel corso del 2013 il Consiglio comunale ha dato
mandato affinchè si predisponga un piano di risanamento e razionalizzazione economico
(v. cap. II, paragrafo 3).
Il Comune possiede altresì modeste quote di partecipazione nelle società:
a) Promozione e sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica nell’ambito delle
biotecnologie applicate (quota di partecipazione 1,34%);
b) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 1,09%).
L’Ente possiede l’intera quota di partecipazione nell’Azienda Speciale “Parco di Porto Conte”
che si occupa della gestione e promozione del Parco Naturale Regionale; l’intera quota di
partecipazione nella fondazione META che si occupa della gestione e valorizzazione del
patrimonio culturale, nonché della promozione di eventi e manifestazioni culturali; detiene
altresì quote di partecipazione in quattro consorzi:
a) Consorzio area sviluppo industriale Sassari-Porto Torres-Alghero (quota di
partecipazione 20%) che si occupa della gestione e promozione dei siti
industriali;
b) Consorzio del porto di Alghero (quota di partecipazione 14,28%) per la
promozione e la valorizzazione del porto;
c) Sistema turistico locale Sardegna Nord/Ovest (quota di partecipazione 19,42%)
che si occupa della promozione e gestione del Sistema Turistico Locale;
d) Società consortile per i servizi universitari e la formazione in Alghero (quota di
partecipazione 50%) per la promozione ed il supporto dell’Università.
Capitolo IV
58
Dismissione delle società o organismi partecipati
• Nel loro insieme per le partecipazioni del Comune di Alghero viene indicato dal sistema
SIQUEL un limitatissimo numero di addetti e, di conseguenza, spese per il personale piuttosto
modeste (se si eccettua la società Abbanoa S.p.a. per noti motivi).
Il Comune ha nominato i Servizi Finanziari quali responsabili per le attività di controllo sulle
società partecipate.
Di seguito una tabella riepilogativa delle partecipazioni societarie del Comune di Alghero
ricavata dal sistema SIQUEL aggiornato nel corso del 2013 (sui consuntivi 2011).
Tabella n. 17*
N Denominazione organismo Tipologia partecipazioneTotale
dipendentiCapitale sociale
Utile dell'esercizio
Perdite dell'esercizio
Costo del lavoro per unità di personale
Costo complessivo del
personale
1
CONSORZIO AREA SVILUPPO INDUSTRIALE
SASSARI-PORTO TORRES-ALGHERO
19.367,00 66.388,00
2
PROMOZIONE E SVILUPPO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA NELL'AMBITO
DELLE BIOTECNOLOGIE APPLICATE.
Mista a prevalenza privata 10.000,00 9.974,00
3
SOCIETA' PER LE ENTRATE DEL COMUNE DI ALGHERO S.P.A. IN FORMA ABBREVIATA
S.E.C.AL. S.P.A.
Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
120.000,00 5.035,00
4
SOCIETÀ PER I SERVIZI UNIVERSITARI
E LA FORMAZIONE IN ALGHERO S.C.A.R.L.
Totalmente pubblica con più partecipanti/soci
10.000,00 0,00
5SISTEMA TURISTICO LOCALE SARDEGNA NORD OVEST. S.C.R.L. PROMOZIONE
Mista a prevalenza pubblica 8 98.373,00 3,00 3.675,38 29.403,04€
6 ALGHERO IN HOUSE S.R.L.Totalmente pubblica
con unico partecipante/socio165.000,00 152.388,00
7 FONDAZIONE METATotalmente pubblica
con unico partecipante/socio50.000,00 57,00
8 ABBANOA SPA Mista a prevalenza pubblica 1434 125.643.513,00 11.587.246,00 40.626,30 58.258.114,20€
9
CONSORZIO DEL PORTO DI ALGHERO
SOCIETA' CONSORTILE A RESPONSABILITA' LIMITATA
Mista a prevalenza privata 10.500,00 52.265,00
10
SOCIETA' PER LA PROMOZIONE INDUSTRIALE DEL NORD
SARDEGNA SOCIETA' CONSORTILE PER
AZIONI
Mista a prevalenza privata (in liquidazione) 1 438.600,00 24.046,00 15.748,00 15.748,00€
11AZIENDA SPECIALE
PARCO DI PORTO CONTETotalmente pubblica
con unico partecipante/socio557.965,00
Fonte: banca dati SIQUEL alimentata dalle relazioni annuali del Collegio di Revisione (rendiconti 2011).
7. Il Comune di Nuoro.
• Il Comune non possiede società in house a totale partecipazione comunale ma detiene una
quota di partecipazione nella società a totale partecipazione pubblica che si occupa di attività di
trasporto pubblico locale, gestione dei parcheggi sotterranei ed in superficie, gestione servizio
scuolabus (Azienda Trasporti pubblici). La forma giuridica è quella consortile (l’altro consorziato
è la Provincia di Nuoro). Viene precisato nella rilevazione che il Consorzio è in fase di
trasformazione in S.p.a.
L’Ente dichiara quote di partecipazione in altre due società:
Capitolo IV
59
Dismissione delle società o organismi partecipati
a) La “Nuoro Ambiente” S.p.a. società mista a prevalenza pubblica che si occupa del
servizio di gestione e raccolta differenziata dei rifiuti (quota di partecipazione
51%) che ha 69 dipendenti con un costo di € 2.575.128,30 e perdite d’esercizio
(nel 2011) per € 308.078,00;
b) Abbanoa S.p.a. per la gestione del servizio idrico (quota di partecipazione 4,14%).
Il Comune dichiara anche quote di partecipazione in sei consorzi:
a) Il Consorzio Parco Letterario “Grazia Deledda” (quota di partecipazione 20%) che
si occupa della promozione e gestione dello sviluppo turistico, artigianale,
commerciale, imprenditoriale, valorizzazione dei beni ambientali e architettonici;
b) Il Consorzio pubblica lettura “S. Satta” (quota di partecipazione 25%) che gestisce
il servizio bibliotecario;
c) Il Consorzio “Cuncordia” (quota di partecipazione 20%) con attività finalizzate alla
promozione della legalità e dell’ordine pubblico;
d) Il Consorzio per la promozione degli Studi Universitari della Sardegna Centrale
(quota di partecipazione 50%) con attività finalizzate alla promozione degli studi
universitari;
e) Il Sistema Turistico Locale (quota di partecipazione 5,58%) per la promozione
delle attività turistiche;
f) Il Consorzio Industriale “Prato Sardo” (quota di partecipazione 22,22%) per la
promozione delle attività industriali.
• Di seguito si riporta la tabella delle società partecipate del Comune di Nuoro censite nel
sistema SIQUEL.
Tabella n. 18*
N Denominazione organismo Tipologia partecipazioneTotale
dipendentiCapitale sociale
Utile dell'esercizio
Perdite dell'esercizio
Costo del lavoro per unità di personale
Costo complessivo del
personale
1AZIENDA TRASPORTI PUBBLICI - NUORO
Mista a prevalenza pubblica 68 35.119,00 0,00 0,00 31.864,60 2.166.792,80€
2CONSORZIO PER LA ZONA
INDUSTRIALE DI PRATOSARDO
3 NUORO AMBIENTE S.P.A. Mista a prevalenza pubblica 69 102.000,00 308.078,00 37.320,70 2.575.128,30€
4AUTORITA' D'AMBITO
TERRITORIALE OTTIMALE SARDEGNA
13 5.776.647,89 1.540.038,74 49.220,20 639.862,60€
5CONSORZIO PER LA PUBBLICA
LETTURA "S.SATTA"
6
CONSORZIO PROMOZIONE STUDI
UNIVERSITARI SARDEGNA CENTRALE
Mista a prevalenza pubblica
7 CONSORZIO CUNCORDIA Fonte: banca dati SIQUEL alimentata dalle relazioni annuali del Collegio di Revisione (rendiconti 2011).
Capitolo IV
60
Dismissione delle società o organismi partecipati
Solo per alcune di queste società si dispone dei dati necessari per ricavare una parziale
approssimativa verifica della ricaduta sulla spesa corrente del Comune dei valori relativi al
personale delle partecipate.
Tabella n. 19
Denominazione organismo
Totale dipendenti
Costo del lavoro per unità di personale
Costo complessivo del personale
quota di partecipazione
(%)
Quota dipendenti
Quota Spesa del personale
AZIENDA TRASPORTI PUBBLICI - NUORO
68 31.864,60 2.166.792,80 75,00 51 1.625.094,60
NUORO AMBIENTE S.P.A.
69 37.320,70 2.575.128,30 51,00 35 1.313.315,43
TOTALE 137 4.741.921,10 86 2.938.410,03
Il Comune precisa che l’attività di controllo sulle partecipate è delegata a ciascun settore
competente per materia, con il coordinamento della segreteria generale e del settore
finanziario per l’aspetto contabile.
8. Il Comune di Oristano.
• Il Comune dichiara l’intera quota di partecipazione della società in house “Oristano Servizi
Comunali” s.r.l. (cfr. capitolo relativo alle società in house), che si occupa della cura e
manutenzione del verde pubblico, del servizio di pulizia dell’arenile di Torregrande, del servizio
di pulizia degli stabili comunali.
L’Ente dichiara la partecipazione in altre tre società:
a) Marine Oristanesi s.r.l. (quota di partecipazione 86%) che gestisce il porto
turistico e ha il compito di garantire l’efficienza nei servizi, lo sviluppo e la
valorizzazione della struttura dedicata al diporto e alla pesca;
b) Oristano Ambiente a.r.l. (quota di partecipazione 31%) ha operato nel settore
delle acque reflue, delle acque primarie, dei rifiuti solidi urbani, dei rifiuti
industriali (al momento è in stato di liquidazione);
c) So.ge.a.Or. s.p.a. (quota di partecipazione 11,97%) si tratta della società di
gestione dell’attività aeroportuale al momento in stato di liquidazione.
L’Ente detiene l’intera quota di partecipazione di due istituzioni:
a) I.St.Ar. Istituto studi arborensi, nato per iniziativa comunale opera direttamente
o in collaborazione con Università, Centri di Ricerca, Biblioteca, Archivi Storici,
Associazioni culturali e singoli studiosi nella promozione e organizzazione di
studi, ricerche e pubblicazioni scientifiche volte a contribuire in maniera
Capitolo IV
61
Dismissione delle società o organismi partecipati
sistematica alla conoscenza della civiltà del Giudicato di Arborea e del
Marchesato di Oristano considerato sotto l’aspetto storico, politico, sociale,
istituzionale, economico e culturale;
b) Scuola Civica di Musica che si occupa dell’insegnamento della teoria e pratica
musicale.
Il Comune di Oristano possiede quote di partecipazione in quattro Consorzi:
a) L’A.T.O. (consorzio obbligatorio) con quota 1,41%;
b) “Consorzio Uno” (quota di partecipazione 10%) si occupa della promozione degli
studi universitari nell’area oristanese, con particolare riguardo alle tematiche
attinenti ai beni culturali, il turismo e l’industria agroalimentare;
c) “Consorzio Industriale Provinciale Oristanese” (quota di partecipazione 31,41%) i
suoi compiti principali sono rivolti alla creazione delle condizioni materiali
necessarie per l’insediamento delle Imprese e, tra gli altri, riguardano:
l’acquisizione di aree destinate alle attività produttive e la realizzazione delle
infrastrutture di supporto (strade, acquedotto, fognature, impianto di
depurazione, illuminazione pubblica, raccordo ferroviario);
d) “Consorzio Rete dei Porti Sardegna” (quota di capitale sociale sottoscritta per €
2.582,28) svolge attività di promozione dei consorziati. Non risulta censito nel
sistema SIQUEL.
L’Ente detiene quote di partecipazione in due Fondazioni:
a) “IMC” (International Marine Centre) Centro di ricerca in ambito marino (quota di
partecipazione 49%) presenta perdite negli ultimi tre esercizi;
b) “Sa Sartiglia” che si occupa della valorizzazione della manifestazione “Sa
Sartiglia” e della promozione del turismo (quota di partecipazione 100%).
Presenta perdite negli ultimi tre esercizi.
L’Ente aderisce all’Associazione Italiana Città della Ceramica (complessivi € 1.606,10 per
quota associativa annuale).
L’Ufficio preposto all’attività di controllo delle partecipazioni societarie è il settore
Economico-Finanziario.
L’Ente ha adottato la deliberazione Consiglio Comunale n. 83 dell’11/10/2010, con la quale
ha effettuato la ricognizione delle partecipazioni societarie. Con successiva delibera del
Commissario Straordinario n. 87 del 10/05/2012 l’Ente stabilisce di cedere al Consorzio
Industriale di Oristano la propria quota di partecipazione (31%) della Società consortile
“Oristano ambiente” s.r.l.
Capitolo IV
62
Dismissione delle società o organismi partecipati
• Di seguito si riportano le società partecipate del Comune di Oristano censite nel Sistema
SIQUEL aggiornato nel corso del 2013 (su consuntivo 2011).
Tabella n. 20*
N Denominazione organismo Tipologia partecipazioneTotale
dipendentiCapitale sociale
Utile dell'esercizio
Perdite dell'esercizio
Costo del lavoro per unità di personale
Costo complessivo del personale
1ISTITUTO ARBORENSE PER LA RICERCA E LA DOCUMENTAZIONE SUL GIUDICATO
E SUL MARCHESATO
Istituzione -Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
0 50.000,00 9.697,99
2 IMC FONDAZIONE ONLUSFondazione - Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
1 56.810,00 160.501,00 39.064,00 39.064,00€
3
SOCIETA' CONSORTILE ORISTANO AMBIENTE
A RESPONSABILITA' LIMITATA SIGLA: ORISTANO AMBIENTE SOC. CONS. A R.L.
Mista a prevalenza privata (in liquidazione)
0 34.955,00 3.842,00
4MARINE ORISTANESI SERVIZI
PORTUALI PER IL TURISMO E LA PESCA - S.R.L.
Mista a prevalenza pubblica 3 102.960,00 11.732,00 38.854,70 116.564,10€
5SOCIETA' DI GESTIONE AEROPORTI ORISTANESI SO.GE.A.OR. S.P.A.
Mista a prevalenza pubblica 19 2.652.421,00 1.102.140,00 6.314,58 119.977,02€
6 FONDAZIONE SA SARTIGLIAFondazione - Totalmente pubblica con unico partecipante/socio
5 50.000,00 11.179,00 5.217,40 26.087,00€
7 ORISTANO SERVIZI COMUNALI SRL.Totalmente pubblica
con unico partecipante/socio43 160.000,00 17.575,00 27.478,90 1.181.592,70€
8AUTORITA' D'AMBITO TERRITORIALE
OTTIMALE SARDEGNA13 5.776.647,89 1.540.038,74 49.220,20 639.862,60€
9CONSORZIO INDUSTRIALE PROVINCIALE ORISTANESE
Mista a prevalenza pubblica 22 24.661,00 100.147,00 71.119,60 1.564.631,20€
10CONSORZIO UNO - PROMOZIONE STUDI
UNIVERSITARI DI ORISTANO0 5.676,00 6.069,00
11 SCUOLA CIVICA DI MUSICAIstituzione - Totalmente pubblica
con più partecipanti/soci0 50.000,00 13.022,82
Fonte: banca dati SIQUEL alimentata dalle relazioni annuali del Collegio di Revisione (rendiconti 2011).
Anche in questo caso, limitando l’analisi ai dati contenuti nel SIQUEL, si può calcolare
l’incidenza teorica dei valori relativi al personale degli organismi partecipati ascrivibili al
Comune di Oristano.
Tabella n. 21
N Denominazione organismoTotale
dipendenti
Costo del lavoro per unità di personale
Costo complessivo del
personale
Quota di partecipazione
(%)
Quota numero
dipendenti
Quota spesa del personale
1ISTITUTO ARBORENSE PER LA RICERCA
E LA DOCUMENTAZIONE SUL GIUDICATO E SUL MARCHESATO
0
2 IMC FONDAZIONE ONLUS 1 39.064,00 39.064,00€ 49,00 0 19.141,36€
3
SOCIETA' CONSORTILE ORISTANO AMBIENTE
A RESPONSABILITA' LIMITATA SIGLA: ORISTANO AMBIENTE SOC. CONS. A R.L.
0 0 -€
4MARINE ORISTANESI SERVIZI
PORTUALI PER IL TURISMO E LA PESCA - S.R.L.
3 38.854,70 116.564,10€ 86,00 3 100.245,13€
5SOCIETA' DI GESTIONE AEROPORTI ORISTANESI SO.GE.A.OR. S.P.A.
19 6.314,58 119.977,02€ 11,97 2 14.361,25€
6 FONDAZIONE SA SARTIGLIA 5 5.217,40 26.087,00€ 100,00 5 26.087,00€
7 ORISTANO SERVIZI COMUNALI SRL. 43 27.478,90 1.181.592,70€ 100,00 43 1.181.592,70€
8AUTORITA' D'AMBITO TERRITORIALE
OTTIMALE SARDEGNA13 49.220,20 639.862,60€ 1,41 0 9.022,06€
9CONSORZIO INDUSTRIALE PROVINCIALE ORISTANESE
22 71.119,60 1.564.631,20€ 31,41 7 491.450,66€
10CONSORZIO UNO - PROMOZIONE STUDI
UNIVERSITARI DI ORISTANO0 0 -€
11 SCUOLA CIVICA DI MUSICA 0 0 -€
106 3.687.778,62€ 60 1.841.900,16€ TOTALE
Capitolo V
63
Dismissione delle società o organismi partecipati
CAPITOLO V
I COMUNI CON PARTECIPAZIONI IN FONDAZIONI E ISTITUZIONI
1. Le istituzioni e le fondazioni: profili generali.
Il TUEL definisce l’istituzione come organismo strumentale dell’ente locale per
l’esercizio di servizi sociali, dotato di autonomia gestionale (art. 114 TUEL). Vengono, inoltre,
individuati dal TUEL gli Organi dell’istituzione (consiglio di amministrazione, presidente e
direttore), da nominarsi secondo le modalità stabilite nello statuto dell’Ente locale. Viene
prescritto che l’Ente locale conferisce il capitale di dotazione, determina le finalità e gli indirizzi,
esercita la vigilanza, verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali
costi sociali.
Inoltre, va particolarmente segnalato in questa sede l’obbligo a carico del collegio dei
revisori dell’Ente locale di esercitare le sue funzioni anche nei confronti dell’istituzione e a
tal fine devono essere sottoposti all’approvazione del Consiglio comunale i bilanci a preventivo
e consuntivo dell’istituzione stessa (cit. art. 114, comma 7, TUEL).
La presente ricognizione espone la presenza di istituzioni in 11 Comuni: trattasi quasi
esclusivamente di Scuole Civiche di Musica, ovvero di strutture che, presuppongono un
consistente impegno finanziario ed organizzativo.
A tale ultimo proposito va precisato che l’Amministrazione regionale provvede annualmente
al finanziamento del fondo, istituito con legge regionale n. 28 del 1997, finalizzato alla
concessione di contributi a Comuni, singoli o associati, per l’istituzione e il finanziamento delle
Scuole Civiche di musica. Relativamente all’anno scolastico 2013-2014 il programma degli
interventi in esame prevede l’importo complessivo di 1.500.000 di euro per un bacino d’utenza
indicato in circa 10.000 allievi (delibera di Giunta regionale n. 52/33 del 10.12.1013).
Deve osservarsi che nell’elenco dei beneficiari di contributi regionali allegato alla citata
deliberazione della Giunta regionale si ricomprendono numerosi Comuni che non compaiono tra
quelli della presente ricognizione. Si tratta di Comuni che non hanno reso corrette
dichiarazioni alla Corte dei conti, non indicando in sede di rilevazione istruttorie, le
proprie istituzioni di Scuole Civiche di musica. La Sezione deve pertanto lamentare
l’inaffidabilità delle dichiarazioni rese in sede istruttoria, atteso che diversi Comuni dichiarano
di non avere istituzioni (Arzachena, Bonnanaro, Budoni, Cabras, Calangianus, Domusnovas,
Iglesias, Laconi, Lanusei, Macomer, Nulvi, Nurri, Osilo, Paulilatino, Porto Torres, San Vito,
Capitolo V
64
Dismissione delle società o organismi partecipati
Sinnai, Sorso, Suelli, Tempio Pausania, Valledoria e Villasor) e tra questi anche Comuni sopra i
30.000 abitanti (Nuoro, Olbia e Quartu Sant’Elena); altri addirittura dichiarano di non
possedere partecipazioni in alcun organismo (Ghilarza, Marrubiu, Olzai e Ossi – vedi tab. n. 1).
Tutti i citati Enti, peraltro, come risulta dalle deliberazioni della Giunta regionale, hanno
ricevuto contribuzioni.
Si deve osservare inoltre che, tra i Comuni che hanno dichiarato la partecipazione
nell’istituzione, ben sette non hanno adottato la motivata delibera consiliare di autorizzazione
alla conservazione delle partecipazioni, previa adeguata ricognizione delle stesse.
Inoltre, non si dispone di notizie in ordine alle previste attività di controllo sulle istituzioni,
intestate espressamente a carico del Collegio dei revisori (ex cit. art. 114, comma 7 TUEL).
Conclusivamente, parrebbe alla Sezione che il comparto di partecipazioni negli organismi in
oggetto (istituzioni) a fronte di significativi impieghi di risorse pubbliche, non disponga della
sufficiente considerazione da parte degli Organi dei Comuni, in particolare per quelli per i quali
non è stata assunta la proposta motivata di conservazione o dismissione, corredata di
adeguata istruttoria conoscitiva in relazione alle condizioni organizzative gestionali e
patrimoniali delle istituzioni possedute.
La Sezione deve in conseguenza raccomandare il rispetto delle disposizioni del TUEL e, tra
queste, va ribadito che particolare importanza riveste quella secondo cui “il controllo sugli
equilibri finanziari implica anche la valutazione degli effetti che si determinano per il bilancio
finanziario dell’ente in relazione all’andamento economico-finanziario degli organismi gestionali
esterni” (art. 147 quinquies TUEL, introdotto dall’art. 3 comma 1 lett. d) D.L. 174/2012
convertito in legge 213/2012).
Analoga rilevanza assumono le disposizioni della legge di stabilità 2014, ripetutamente
citata, ove si puntualizzano obblighi di razionalizzazione nella gestione degli organismi esterni,
tenuti a concorrere al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica. E’ evidente che l’assenza di
adeguati indirizzi porterebbe ad eludere detti obiettivi.
La Sezione si riserva ulteriori riscontri circa l’ottemperanza alle richiamate disposizioni in
sede di verifica dei bilanci preventivi e consuntivi ai sensi dell’art. 1 comma 166 e seguenti
legge 266/2005.
Capitolo V
65
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 22 COMUNI CHE POSSIEDONO QUOTE IN ISTITUZIONI
N. Ente Deliberazione ricognizione
Ufficio preposto attività di controllo
1 Comune di Cagliari SI
SI (Serv. Bilancio e controllo analogo)
2 Comune di Capoterra
NO
NO
3 Comune di Mandas
NO
NO
4 Comune di Oristano SI SI (Comitato controllo analogo) 5 Comune di Orosei NO SI (Serv.Amministrativo) 6 Comune di Ozieri NO SI (Dirigente del settore) 7 Comune di Pabillonis
NO SI (Serv. Fin.)
8 Comune di San Sperate
NO SI (Serv. Pubblica Istruzione)
9 Comune di Sant'Antioco SI
NO
10 Comune di Selargius SI SI (Serv. Fin. e del Patrimonio) 11 Comune di Villacidro NO NO
Di seguito si riporta l’elenco dei Comuni della Sardegna che dichiarano di aver dato vita ad
una Istituzione. Si tratta quasi esclusivamente di Scuole Civiche di Musica.
1. Comune di Cagliari. Scuola Civica di musica rivolta ai soggetti che non hanno accesso al Conservatorio. Quota
di partecipazione 100%. La situazione presso il Comune di Cagliari è risultata modificata per effetto della
deliberazione consiliare n. 34 del 16.07.2013 peraltro destinata a produrre effetti negli esercizi futuri – con cui,
preso atto di negative condizioni gestionali (inadeguato funzionamento e assenza di Organi fondamentali per la
conduzione della istituzione che hanno comportato irregolarità di vario genere nei bilanci 2009-2010 e la mancata
deliberazione dei bilanci 2011-2012) si è deliberato “…di stabilire di procedere all’internalizzazione delle funzioni
della Scuola di Musica dando atto che la regolazione degli aspetti organizzativi e di attribuzione delle competenze
per materia ai differenti Servizi sarà operata dalla Giunta Comunale nell’ambito delle proprie competenze...”. si
stabilisce, quindi che “a conclusione del processo di internalizzazione lo svolgimento delle funzioni e delle attività
attuali della Scuola civica verranno ripartite fra i differenti servizi dell’Amministrazione Comunale, utilizzando la
relativa struttura organizzativa e la propria dotazione di personale”.
Anche su tali problematiche presentate dal Comune di Cagliari, la Sezione si riserva ogni valutazione (v. cap. II,
paragrafo 4; cap. III, paragrafo 1; cap. IV, paragrafo 2).
2. Comune di Capoterra. Scuola Civica di musica con contributo una tantum in conto esercizio.
3. Comune di Mandas. Scuola Civica di musica. Quota di partecipazione 100%.
4. Comune di Oristano. L’Ente ha creato l’Istituzione I.St.Ar (Istituzione Studi Arborensi) quota di partecipazione
100% con il fine di promuovere e divulgare ricerche, pubblicazioni e studi scientifici. Il Comune possiede anche la
Scuola Civica di musica per l’insegnamento della teoria e della pratica musicale (quota di partecipazione 100%).
5. Comune di Orosei. Scuola Civica di musica. Quota di partecipazione 100%.
6. Comune di Ozieri. Istituzione “San Michele”. Quota di partecipazione 100%. Organismo strumentale dotato di
piena autonomia per la gestione della biblioteca comunale, delle strutture museali e dei beni artistici e culturali
del Comune, delle strutture teatrali ecc.
7. Comune di Pabillonis. Scuola Civica di musica. Quota di partecipazione 20%.
8. Comune di San Sperate. Scuola Civica di musica. Quota di partecipazione 100%.
9. Comune di Sant’Antioco. Scuola Civica di musica. Quota di partecipazione 100%.
10. Comune di Selargius. Scuola Civica di musica. Quota di partecipazione 100%.
11. Comune di Villacidro. Scuola Civica di musica.
Capitolo V
66
Dismissione delle società o organismi partecipati
2. I Comuni con partecipazione in fondazioni.
• Occorre premettere che la fondazione, disciplinata dagli articoli 14 e ss. del codice civile, si
configura come Ente avente personalità giuridica di diritto privato, che non persegue scopi di
lucro, ma può essere costituita per il perseguimento di fini educativi, culturali, religiosi, sociali
o di altri scopi di pubblica utilità.
La fondazione, pertanto, si caratterizza per la non lucratività dello scopo sociale, e implica
l’assenza di distribuzione di utili.
• Ciò premesso, dalla presente ricognizione si ricava la diffusione di un modello gestionale
poco indagato (in sede dottrinaria e giurisprudenziale) e non sufficientemente regolamentato
legislativamente, quale la “fondazione partecipata” (o fondazione di partecipazione).
Tale istituto giuridico è stato ormai diffusamente utilizzato per favorire la realizzazione di
strutture sul territorio partecipate anche dai privati, atte alla gestione di programmi
culturali/educativi di assistenza ecc…
In sintesi, dunque, la fondazione di partecipazione è un istituto di diritto privato che si
caratterizza per la presenza di uno scopo, definito al momento della sottoscrizione dell’atto
costitutivo da parte dei soci fondatori, e per la partecipazione di una pluralità di soggetti (che,
come detto, possono essere sia pubblici che privati), che condividono le finalità della
fondazione di partecipazione e vi partecipano apportando beni mobili, immobili, denaro, servizi,
dotato di organo direzionale e di sorveglianza in rappresentanza degli enti pubblici
partecipanti.
Parrebbe, in sintesi, che sia l’istituzione che la fondazione si atteggino come forme di
partecipazione alla gestione pubblica di alcuni servizi sociali, rientranti in senso ampio tra le
finalità istituzionali dell’ente locale. Sul punto, in ogni caso, non può non sottolinearsi il chiaro
intento del Legislatore di ridurre la conservazione e la nuova costituzione anche di enti ed
organismi siffatti, comunque denominati, sollecitando gli enti locali alla gestione diretta delle
funzioni fondamentali e amministrative loro attribuite dalla legge.
Chiarire il contesto giuridico di costituzione della fondazione13, in ogni caso, laddove risulta
alimentata da apporti patrimoniali di provenienza pubblica, risulta fondamentale anche per
scoraggiare eventuali pratiche elusive o irregolarità gestionali con riguardo, per esempio, al
regime giuridico applicabile agli affidamenti contrattuali o al regime di reclutamento per il
personale.
Pertanto, nonostante l’abrogazione espressa che ha interessato alcune disposizioni del
decreto “spending review” (ove, in attuazione degli intenti sopra riferiti, si prescriveva
l’espresso divieto di istituire enti, agenzie ed organismi comunque denominati e di qualsiasi
13 V. parere reso dalla Sezione controllo Lazio, deliberazione n. 151/2013/PAR.
Capitolo V
67
Dismissione delle società o organismi partecipati
natura esercitanti funzioni fondamentali o amministrative conferite agli enti locali, nel
contempo disponendo l’accorpamento o la soppressione di quelli già esistenti per evidenti
ragioni di risparmio, e razionalizzazione della spesa, v. art. 9 D.L. 95/2012 e art. 1 comma 562
legge 147/2013), va rammentato che, in ogni caso, il vigente quadro normativo determina
rigorosi parametri operativo-gestionali espressamente rivolti alle istituzioni e alle fondazioni,
oltreché alle aziende speciali e alle società partecipate, i cui bilanci sono prevalentemente se
non esclusivamente alimentati da fondi pubblici (v. cap. II paragrafi 1 e 3).
Anche in questo caso, il quadro conoscitivo afferente alle loro condizioni organizzativo-
finanziarie avrebbe dovuto, evidentemente, porsi a fondamento dell’attività istruttoria
preliminare all’adozione delle deliberazioni consiliari di conservazione.
Senonché dalla tabella n. 21 si ricava che pochissimi Comuni (6 Comuni su 38)
hanno provveduto a riconsiderare la razionalizzazione da apportare al comparto,
valutando la sussistenza o meno dei requisiti prescritti per autorizzare la conservazione degli
organismi strumentali all’esame.
Dalla analisi istruttoria delle notizie relative alle fondazioni, si ricava un quadro articolato
ma caratterizzato dalla totale o prevalente partecipazione pubblica. In conseguenza,
particolare rilievo negativo assume il fatto che la maggior parte di tali organismi non sia stata
considerata nelle relazioni sui bilanci da parte dei collegi dei revisori (pervenute alla Corte dei
conti ai sensi dell’art. 1 commi 166 e seg. l. 266/2005) non risultando, infatti, censite nel
sistema SIQUEL.
A mezzo, quindi, della presente ricognizione diventa possibile disporre di un esaustivo
quadro di notizie, in forza del quale si impongono raccomandazioni di ottemperanza rivolte
agli Organi di revisione verso la corretta predisposizione delle prossime relazioni sui bilanci
con riguardo agli enti locali titolari di fondazioni, integrando adeguatamente le stesse relazioni.
Pertanto, si ribadisce che ai fini del rispetto delle disposizioni dettate dalla legge di stabilità
2014 (l. 27.12.2013, n. 147) dovranno essere attentamente monitorati dagli Organi degli enti
locali i risultati d’esercizio di tali soggetti (art. 1 comma 551); le modalità di realizzazione dei
loro risultati gestionali (art. 1 comma 553); le politiche di assunzione del personale e
l’evoluzione della spesa per il personale (art. 1 comma 557).
In tutti gli ambiti gestionali soprarichiamati si giustificano, in conseguenza, pregnanti
interventi di indirizzo e di controllo da parte degli Organi dell’Ente locale che detiene la
partecipazione di maggioranza, diretta o indiretta.
Sono 38 i Comuni della Sardegna che dichiarano di aver fornito dotazioni
patrimoniali e/o comunque di partecipare al sostentamento di fondazioni, disponendo di
potere di indirizzo e di controllo, per complessive 28 fondazioni. Di seguito si riporta l’elenco.
Capitolo V
68
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 23
COMUNI CHE POSSIEDONO QUOTE IN FONDAZIONI
N. Ente Deliberazione ricognizione
Ufficio preposto attività di controllo
1 Comune di Alghero SI
SI (Serv. Fin.)
2 Comune di Barumini NO SI (Uff. Fin/Amm.) 3 Comune di Benetutti NO NO
4 Comune di Bitti NO SI (Uff.Amm. e AA.GG.) 5 Comune di Bortigiadas
NO (Consiglio Comunale) NO
6 Comune di Bultei
NO
NO
7 Comune di Burcei
NO SI (Sett. Politiche Sociali)
8 Comune di Cagliari SI SI (Serv. Bilancio e controllo analogo) 9 Comune di Calasetta NO SI (Serv.Amm.) 10 Comune di Cuglieri NO NO
11 Comune di Goni
NO SI (Area.Amm. Segreteria)
12 Comune di Guamaggiore
NO
NO
13 Comune di Guspini
NO
NO
14 Comune di Isili NO (Sindaco) NO
15 Comune di Luogosanto NO NO
16 Comune di Maracalagonis NO SI (Serv. Fin.) 17 Comune di Meana Sardo
NO
NO
18 Comune di Nuragus
NO
NO
19 Comune di Nurri
NO
NO
20 Comune di Orani NO NO
21 Comune di Oristano SI SI (Comitato controllo analogo) 22 Comune di Orotelli NO SI (Resp. Servizi Socio culturali) 23 Comune di Orroli
NO
NO
24 Comune di Pula SI
SI (Area controllo di gestione)
25 Comune di San Basilio
NO SI (Uff. Rag. Segretario Comunale)
26 Comune di Santa Maria Coghinas NO NO
27 Comune di Sarroch NO NO
28 Comune di Selargius SI SI (Serv. Fin. e del Patrimonio) 29 Comune di Siddi
NO
NO
30 Comune di Sinnai
NO
NO
31 Comune di Suelli
NO
NO
32 Comune di Tempio Pausania SI SI (Serv. Fin.) 33 Comune di Thiesi SI SI (Serv. Fin. e Tecnico) 34 Comune di Tonara NO NO
35 Comune di Ulassai SI
SI (Uff. AA.GG.)
36 Comune di Uta
NO
NO
37 Comune di Villacidro
NO
NO
38 Comune di Villamar NO SI (Uff.Ragioneria)
Capitolo V
69
Dismissione delle società o organismi partecipati
1. Comune di Alghero. L’Ente possiede l’intera quota di partecipazione della fondazione META che si occupa di
gestire e valorizzare il patrimonio culturale e di promuovere eventi e manifestazioni culturali. Il Comune ha
adottato la deliberazione di ricognizione per la dismissione/conservazione delle partecipazioni
societarie. Per una più ampia trattazione vedere il capitolo relativo ai Comuni sopra i 30.000 abitanti.
2. Comune di Barumini. Il Comune detiene l’intero controllo della fondazione “Barumini sistema cultura” che si
occupa della gestione dei beni e delle attività culturali dell’Ente.
3. Comune di Benetutti. Dalla lettura del questionario si evince l’esistenza di una fondazione di cui non si dichiara
l’entità di partecipazione e si asserisce che non ha mai svolto nessuna attività. In effetti trattasi della fondazione
denominata “Mercuria” totalmente pubblica con un unico socio partecipante (l’Ente, che detiene l’intera quota di €
10.000) costituita nel 2009 per offrire servizi sanitari e assistenziali ma che, di fatto, non ha mai esercitato (dati
SIQUEL).
4. Comune di Bitti. Il questionario riporta l’esistenza della fondazione dedicata a “Giorgio Asproni”. L’atto istitutivo
del nuovo organismo (come risulta da notizie di stampa) è stato firmato nel dicembre 2011 dal Presidente della
Regione Autonoma della Sardegna, dal Sindaco di Bitti e da un rappresentante dell’Associazione “Asproni” di
Cagliari. Non si conoscono le quote di partecipazione, la fondazione non è censita nel SIQUEL.
5. Comune di Bortigiadas. Dal questionario risulta l’esistenza di una fondazione GAL Alta Gallura partecipata allo
0,46% che si occupa di pubblica amministrazione e difesa, che nel database SIQUEL è catalogata quale “Unione
di comuni”.
6. Comune di Bultei. Il questionario riporta l’esistenza di una fondazione senza scopo di lucro con finalità di
solidarietà sociale nel campo dell’assistenza sanitaria e sociale. La fondazione non risulta censita nel sistema
SIQUEL e di fatto - come precisato dal responsabile del servizio ragioneria - non ha mai operato ed i fondi in un
primo momento destinati, sono stati stralciati dal bilancio.
7. Comune di Burcei. L’Ente detiene la quota del 10% in una fondazione denominata “Polisolidale fondazione di
partecipazione” con fondo di dotazione iniziale di € 60.000,00 e che si occupa della gestione di servizi socio
assistenziali, sanitari ed educativi. La fondazione è stata costituita con i Comuni di Sinnai e Maracalagonis.
8. Comune di Cagliari. Il Comune capoluogo indica il possesso di quota (non definita) nella Fondazione Teatro
Lirico di Cagliari che gestisce il teatro e le attività connesse. Il Comune compartecipa con la Provincia di Cagliari
che detiene il 6,5%. Il Comune ha adottato la deliberazione di ricognizione per la
dismissione/conservazione delle partecipazioni societarie a fine 2013. Per una più ampia trattazione
vedere il capitolo relativo ai Comuni sopra i 30.000 abitanti.
9. Comune di Calasetta. L’Ente dichiara nel questionario di aver istituito con deliberazione del consiglio comunale
n. 28 del 24/07/2012 la fondazione MACC (Museo d’arte contemporanea). Per la costituzione è stato stanziato il
fondo di dotazione di € 10.000,00. La fondazione (non lucrativa e di utilità sociale) svolge “attività di tutela,
promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, delle attività culturali e dello
spettacolo, delle attività di formazione superiore e di ricerca scientifica, della organizzazione di mostre eventi ed
iniziative di tipo culturale, delle attività di promozione e valorizzazione di attività sportive, ludico-motorie, sociali,
turistiche, del tempo libero, ricreative e legate al benessere della persona”. La fondazione non risulta censita nel
SIQUEL.
10. Comune di Cuglieri. L’Ente dichiara di possedere la Fondazione “Serralutzu Flores” cui il Comune fornisce
contributi ordinari, straordinari e nomina i rappresentanti negli Organismi sociali; inoltre svolge attività di scuola
materna paritaria. Una seconda Fondazione “Santa Maria ad Nives” è una casa di riposo per anziani. Entrambi gli
organismi non risultano censiti nel sistema SIQUEL, né riportati nella compilazione del questionario di cui alla
legge 266/2005.
11. Comune di Goni. L’Ente nel questionario dichiara di possedere la quota di partecipazione del 2,33% in una
fondazione che si occupa della promozione dello sviluppo sociale, culturale ed economico della popolazione. La
Capitolo V
70
Dismissione delle società o organismi partecipati
fondazione non è registrata nel sistema SIQUEL (con ogni probabilità trattasi di GAL).
12. Comune di Guamaggiore. Il questionario riporta la partecipazione in una fondazione che poi si rivela essere un
Gal della Trexenta per la promozione dello sviluppo socio-economico. Non risulta censita nel SIQUEL.
13. Comune di Guspini. Dal SIQUEL risulta la “Fondazione Guspini per la vita” in stato di liquidazione. L’Ente, infatti,
nel questionario non la dichiara.
14. Comune di Isili. L’Ente dichiara la partecipazione in una fondazione di partecipazione di Seulo con quota del
3,33% che si occupa dello sviluppo economico del territorio. Si tratta del Gal Sarcidano Barbagia di Seulo. Non
risulta registrata nel SIQUEL.
15. Comune di Luogosanto. Riporta nel questionario una fondazione di partecipazione, in realtà si tratta del Gal
Galluta Monte Acuto.
16. Comune di Maracalagonis. L’Ente detiene la quota del 16,66% nella “Polisolidale fondazione di partecipazione”,
fondazione costituita con i Comuni di Burcei e Sinnai, con fondo di dotazione iniziale di € 60.000,00 (di cui €
10.000,00 del Comune di Maracalagonis) e che si occupa della gestione di servizi socio assistenziali, sanitari ed
educativi.
17. Comune di Meana Sardo. Riporta la presenza di una fondazione ma trattasi di GAL.
18. Comune di Nuragus. Per iniziativa del fondatore Comune di Nuragus è stata costituita la fondazione denominata
"NUREID". Il Comune di Nuragus è fondatore necessario, tenuto a concorrere alla formazione del patrimonio
iniziale della Fondazione con l'apporto di euro 47.500,00. Sono ammessi anche i soci Fondatori Privati, le persone
fisiche e giuridiche o gli enti collettivi, anche non dotati di personalità giuridica, che concorrano alla formazione
del patrimonio della Fondazione, successivamente alla sua costituzione, con un apporto di danaro non inferiore a
euro 5.000,00 (euro cinquemila).
I fondatori privati sono esclusi dalla gestione della fondazione. La Fondazione si propone di mantenere, sviluppare
e promuovere la ricerca scientifica applicata e il trasferimento tecnologico, sostenere l'innovazione nel comparto
ovino del proprio territorio, inteso come bene pubblico. In particolare si intende promuovere lo sviluppo del
comparto ovino attraverso l'innovazione tecnologica, il miglioramento delle condizioni e della qualità del lavoro, il
ricambio generazionale, nonché l'attività di infrastrutturazione rurale. La Fondazione non risulta censita nel
sistema SIQUEL e non è menzionata nel questionario di cui alla legge 266/2005. I rappresentanti della
Fondazione sono eletti dal Comune (svolgono attività a titolo gratuito), l’Ente non dispone del potere di indirizzo
ma mantiene il potere di controllo. Non sono fornite notizie circa gli uffici competenti ad effettuarlo.
19. Comune di Nurri. Riporta nel questionario una fondazione di partecipazione con quota del 3,19%, si tratta del
Gal Sarcidano Barbagia di Seulo che non risulta presente nel sistema SIQUEL.
20. Comune di Orani. Il Comune detiene il controllo della Fondazione Nivola per la gestione del museo titolato
all’artista, per la valorizzazione dell’opera e del messaggio artistico di Costantino Nivola; per lo studio dell’arte
contemporanea e delle relative forme di comunicazione; per lo studio delle espressioni artistiche, in forma scritta,
visiva, orale; per lo studio delle trasformazioni artistiche, sociali, culturali della Sardegna nella realtà
contemporanea. La fondazione è stata istituita con L.R. n. 35/90 ed il Comune di Orani ha trasferito alla
fondazione la proprietà dei locali museali con atto rep. del 18/03/2002. La fondazione ad intera partecipazione
pubblica, non risulta censita nel sistema SIQUEL.
21. Comune di Oristano. L’Ente dichiara di detenere l’intera quota di partecipazione della Fondazione “Sa Sartiglia”
che si occupa della valorizzazione della manifestazione “Sa Sartiglia” e della promozione del turismo. Il Comune
detiene anche il 49% della fondazione onlus “IMC” (International Marine Centre) Centro di ricerca in ambito
marino. Il Comune ha adottato la deliberazione di ricognizione per la dismissione/conservazione delle
partecipazioni societarie. Per una più ampia trattazione vedere il capitolo relativo ai Comuni sopra i
30.000 abitanti.
22. Comune di Orotelli. L’Ente detiene, con la Regione Autonoma della Sardegna, la partecipazione nella
Capitolo V
71
Dismissione delle società o organismi partecipati
Fondazione “Salvatore Cambosu” (a totale partecipazione pubblica). Istituita per promuovere, realizzare e
sostenere ogni iniziativa volta a stimolare la lettura, la conoscenza e la ricerca relative alle opere e al pensiero di
Salvatore Cambosu; La Fondazione è stata costituita il 22 marzo 2007, con lo scopo, tra l'altro, di acquisire e
trasformare in museo la casa natale dell'autore e istituire un premio letterario nazionale rivolto ai giovani scrittori.
La Fondazione Cambosu non risulta censita nel sistema SIQUEL ed il Comune di Orotelli non la menziona nei
questionari di cui alla legge 23 dicembre 2005, n. 266. In materia di controlli, le attività di verifiche sono
effettuate dal Responsabile del Servizio Socio culturale nonché dalla stessa Giunta Comunale e dal Consiglio. I
trasferimenti regionali (che transitano nel bilancio del Comune di Orotelli) sono rendicontati alla Regione Sarda.
23. Comune di Orroli. Riporta nel questionario la già rilevata fondazione di partecipazione Gal Sarcidano Barbagia di
Seulo, con quota del 4,76%.
24. Comune di Pula. Il Comune detiene il 100% della Fondazione “Bio Parco di Pula” la cui attività svolta è relativa
alla conservazione ed alla valorizzazione della flora e della fauna della Sardegna.
25. Comune di Santa Maria Coghinas. Dichiara in questionario l’esistenza di una fondazione interamente
partecipata dall’Ente. Da colloqui intercorsi col servizio finanziario si è poi chiarito che trattasi dell’organismo
Santa Maria delle Grazie (censita semplicemente nel SIQUEL come “Onlus” e non come fondazione) che si occupa
di sanità con strutture di assistenza residenziale per anziani e disabili con un fondo di dotazione per l’esercizio
2011 pari ad € 1.658.402,67 e per la quale l’Ente nomina il relativo c.d.a. Il servizio finanziario ha assicurato che
il Comune non partecipa in via ordinaria con contributi finanziari e non ha mai ripianato le perdite.
26. Comune di San Basilio. Riporta nel questionario l’esistenza di una fondazione di con quota del 2,33% che si
occupa dello sviluppo sociale, culturale ed economico della popolazione del territorio, e che non risulta presente
nel sistema SIQUEL. Trattasi con ogni probabilità di Gal.
27. Comune di Sarroch. Dichiara nel questionario la partecipazione – quota 100% - ad una fondazione che si svolge
attività di biblioteca per la conservazione e trattamento di materiali biologici per lo studio dei rapporti tra
ambiente e salute. Non si possiedono altre notizie. Non è registrata nel sistema SIQUEL.
28. Comune di Selargius. L’Ente nel questionario non dichiara la partecipazione a fondazione. Il sistema SIQUEL
riporta l’esistenza di una fondazione di partecipazione mista a prevalenza pubblica titolata a “Faustino Onnis”.
29. Comune di Siddi. Dichiara la partecipazione (quota 33,33%) alla fondazione mista a prevalenza pubblica
“Accademia Casa Puddu” che si occupa della promozione del patrimonio enogastronomico ed accademia alta
formazione. Risulta costituita nel 2010 ed è censita dal SIQUEL. (Trattasi del ristorante S’Apposentu di Roberto
Petza non è chiaro l’interesse pubblico alla partecipazione ed in particolare la coerenza con l’art. 3 l. 244/2007).
30. Comune di Sinnai. L’Ente detiene la quota del 40,00% nella “Polisolidale fondazione di partecipazione”,
fondazione costituita con i Comuni di Burcei e Maracalagonis, con fondo di dotazione iniziale di € 60.000,00 e che
si occupa della gestione di servizi socio assistenziali, sanitari ed educativi.
31. Comune di Suelli. Riporta nel questionario l’esistenza di una fondazione che si occupa dello sviluppo locale
(GAL).
32. Comune di Tempio. Riporta nel questionario l’esistenza di una fondazione di partecipazione con quota del
4,67% e con l’obiettivo di sostenere e promuovere la crescita della regione storica della Gallura. Trattasi del Gal
Alta Gallura.
33. Comune di Thiesi. Riporta nel questionario l’esistenza della fondazione “Aligi Sassu” di cui “ha fornito i locali in
comodato d’uso”. Trattasi di una fondazione con attività museale costituita il 20/11/2011, distinta e diversa dalla
“Fondazione Helenita e Aligi Sassu” con sede a Milano e fondata dall’artista.
34. Comune di Tonara. Riporta nel questionario l’esistenza di una fondazione di partecipazione che si occupa dello
sviluppo locale (GAL) delle regioni storiche Barbagia e Mandrolisai, Gennargentu e Supramonte.
35. Comune di Ulassai. Riporta nel questionario l’esistenza della fondazione “La Stazione dell’Arte” che si occupa di
attività museale e dedicata all’artista contemporanea Maria Lai, si occupa di studi e ricerche, convegni, seminari,
Capitolo V
72
Dismissione delle società o organismi partecipati
mostre ed ogni altra iniziativa tendente alla valorizzazione dell’opera e alla divulgazione e approfondimento del
messaggio artistico e umano di Maria Lai. L’Ente ha concesso in comodato la struttura museale ed è l’unico socio
partecipante. La fondazione non è censita nel SIQUEL e non risulta menzionata nel questionario di cui alla legge
266/2005.
36. Comune di Uta. Riporta nel questionario l’esistenza di una fondazione di partecipazione “cui è stata conferita la
proprietà in uso di un immobile” che eroga servizi e prestazioni sociali assistenziali e sanitarie prioritariamente a
persone svantaggiate in quanto portatrici di disabilità fisiche e/o psico-fisiche o anziane e dell’intera comunità. La
fondazione, denominata “Villa A.D.A.” non risulta censita nel sistema SIQUEL e non risulta menzionata nel
questionario di cui alla legge 266/2005.
37. Comune di Villacidro. L’Ente, in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna detiene la “Fondazione
Dessì” istituita con L.R. n. 35/89 che si occupa principalmente dell’analisi sistematica e della valorizzazione
dell’opera letteraria e del messaggio culturale e umano di G. Dessì; la fondazione non risulta censita nel SIQUEL
ed il Comune di Villacidro non la indica tra le partecipazioni nei questionari di cui all’art.1, commi 166 e seguenti,
della legge 23 dicembre 2005, n.266.
38. Comune di Villamar. Il Comune detiene l’intera partecipazione alla Fondazione “Centro servizi alla persona” che
si occupa, dunque, di servizi socio-sanitari.
Tabella n. 24
Quadro riepilogativo delle fondazioni nei Comuni della Sardegna Denominazione organismo Tipologia partecipazione Forma giuridica
1 FONDAZIONE TEATRO LIRICO DI CAGLIARI - Cagliari Mista a prevalenza pubblica Fondazione
2 IMC FONDAZIONE ONLUS - Oristano Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
3 FONDAZIONE SA SARTIGLIA - Oristano Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
4 FONDAZIONE MERCURIA - Benetutti Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
5 FONDAZIONE META - Alghero Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
6 FONDAZIONE GUSPINI PER LA VITA - Guspini (IN LIQUIDAZIONE) Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
7 FONDAZIONE BARUMINI SISTEMA CULTURA - Barumini Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
8 FONDAZIONE BIOPARCO DI PULA - Pula Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
9 FONDAZIONE CENTRO SERVIZI ALLA PERSONA - Villamar Mista a prevalenza pubblica Fondazione
10 ACCADEMIA CASA PUDDU - Siddi Mista a prevalenza pubblica Fondazione
11 FONDAZIONE BIOTECA - Sarroch Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
12 FONDAZIONE SMDG - Santa Maria Coghinas Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
13 FONDAZIONE NIVOLA - Orani Totalmente pubblica Fondazione
14 FONDAZIONE MACC - Calasetta Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
15 FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE POLISOLIDALE - Burcei-Sinnai Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
16 FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE GAL Gallura Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
17 FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE GAL Sarrbus Ger.Trexenta Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
18 FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE GAL BMGS Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
19 FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE FAUSTINO ONNIS - Selargius Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
20 FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI - Uta Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
21 FONDAZIONE NUREID - Nuraghus Mista a prevalenza pubblica Fondazione
22 FONDAZIONE SERRALUTZU FLORES - Cuglieri Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
23 FONDAZIONE SANTA MARIA AD NIVES - Cuglieri Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
24 FONDAZIONE ASPRONI - Bitti Totalmente pubblica Fondazione
25 FONDAZIONE DESSI' - Villacidro Totalmente pubblica Fondazione
26 FONDAZIONE CAMBOSU - Orotelli Totalmente pubblica Fondazione
27 FONDAZIONE ALIGI SASSU - Thiesi Totalmente pubblica Fondazione
28 FONDAZIONE LA STAZIONE DELL'ARTE - Ulassai Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
Capitolo V
73
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 25
Fondazioni che si occupano di cultura, attività museali e teatrali
1 FONDAZIONE TEATRO LIRICO DI CAGLIARI - Cagliari Mista a prevalenza pubblica Fondazione
2 FONDAZIONE NIVOLA - Orani Totalmente pubblica Fondazione
3 FONDAZIONE MACC - Calasetta Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
4 FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE FAUSTINO ONNIS - Selargius Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
5 FONDAZIONE SA SARTIGLIA - Oristano Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
6 FONDAZIONE META - Alghero Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
7 FONDAZIONE BARUMINI SISTEMA CULTURA - Barumini Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
8 FONDAZIONE ASPRONI - Bitti Totalmente pubblica Fondazione
9 FONDAZIONE DESSI' - Villacidro Totalmente pubblica Fondazione
10 FONDAZIONE CAMBOSU - Orotelli Totalmente pubblica Fondazione
11 FONDAZIONE ALIGI SASSU - Thiesi Totalmente pubblica Fondazione
12 FONDAZIONE LA STAZIONE DELL'ARTE - Ulassai Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
Tabella n. 26
Fondazioni che si occupano di attività sanitarie e assistenziali 1 FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE POLISOLIDALE - Burcei-Sinnai Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
2 FONDAZIONE SMDG - Santa Maria Coghinas Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
3 FONDAZIONE SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI "VILLA A.D.A." - Uta Mista a prevalenza pubblica Fondazione di partecipazione
4 FONDAZIONE CENTRO SERVIZI ALLA PERSONA - Villamar Mista a prevalenza pubblica Fondazione
5 FONDAZIONE SERRALUTZU FLORES - Cuglieri Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
6 FONDAZIONE SANTA MARIA AD NIVES - Cuglieri Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
7 IMC FONDAZIONE ONLUS - Oristano Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
8 FONDAZIONE BIOPARCO DI PULA - Pula Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
9 FONDAZIONE BIOTECA - Sarroch Totalmente pubblica con unico partecipante/socio Fondazione
Tabella n. 27
Fondazione con attività di promozione del patrimonio enogastronomico
1 ACCADEMIA CASA PUDDU - Siddi Mista a prevalenza pubblica Fondazione
Tabella n. 28
Fondazione che si occupa di innovazione tecnologica in zootecnia
1 FONDAZIONE NUREID - Nuraghus Mista a prevalenza pubblica Fondazione
Capitolo V
74
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 29
QUADRO RIEPILOGATIVO COMUNI CHE HANNO PARTECIPAZIONI IN FONDAZIONI E ISTITUZIONI
N. Comuni Fondazioni Istituzioni Deliberazione ricognizione
Ufficio preposto attività di controllo
1 Comune di Alghero X
SI
SI (Serv. Fin.)
2 Comune di Barumini X NO SI (Uff. Fin/Amm.) 3 Comune di Benetutti X
NO
NO
4 Comune di Bitti X
NO SI (Uff.Amm. e AA.GG.)
5 Comune di Bortigiadas X NO (Consiglio Comunale) NO 6 Comune di Bultei X
NO
NO
7 Comune di Burcei X NO SI (Sett. Politiche Sociali) 8 Comune di Cagliari X X SI SI (Serv. Bil e controllo analogo) 9 Comune di Calasetta X NO SI (Serv.Amm.) 10 Comune di Capoterra X NO NO 11 Comune di Cuglieri X
NO
NO
12 Comune di Goni X
NO SI (Area.Amm. Segreteria)
13 Comune di Guamaggiore X NO NO 14 Comune di Guspini X NO NO 15 Comune di Isili X
NO (Sindaco) NO
16 Comune di Luogosanto X NO NO
Comune di Mandas X NO NO 17 Comune di Maracalagonis X NO SI (Serv. Fin.) 18 Comune di Meana Sardo X NO NO
19 Comune di Nuragus X
NO
NO
20 Comune di Nurri X NO NO 21 Comune di Orani X NO NO
22 Comune di Oristano X X SI SI (Comitato controllo analogo) 23 Comune di Orosei X NO SI (Serv.Amministrativo) NO
24 Comune di Orotelli X NO SI (Resp. Servizi Socio culturali) 25 Comune di Orroli X
NO
NO
26 Comune di Ozieri
X
NO SI (Dirigente del settore)
27 Comune di Pabillonis X NO SI (Serv. Fin.) 28 Comune di Pula X SI SI (Serv. Fin. e del Patrimonio) 29 Comune di San Basilio X NO SI (Uff. Rag. Segr. Comunale)
30 Comune di Santa Maria Coghinas
X
NO
NO
31 Comune di San Sperate X NO SI (Serv. Pubblica Istruzione) 32 Comune di Sant'Antioco
X SI
NO
33 Comune di Sarroch X
NO
NO
34 Comune di Selargius X X SI SI (Serv. Fin. e del Patrimonio) 35 Comune di Siddi X
NO
NO
36 Comune di Sinnai X
NO
NO
37 Comune di Suelli X NO NO 38 Comune di Tempio Pausania X SI SI (Serv. Fin.) 39 Comune di Thiesi X SI SI (Serv. Fin. e Tecnico) 40 Comune di Tonara X NO NO
41 Comune di Ulassai X
SI
SI (Uff. AA.GG.)
42 Comune di Uta X
NO
NO
43 Comune di Villacidro X X NO NO 44 Comune di Villamar X
NO SI (Uff.Ragioneria)
Capitolo VI
75
Dismissione delle società o organismi partecipati
CAPITOLO VI
I COMUNI CON ALTRE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DI RILIEVO
1. Le risultanze del monitoraggio.
• Di seguito si elencano gli Enti i quali hanno dichiarato di possedere quote societarie tali da
non rivestire i caratteri giuridici propri delle società in house, né delle istituzioni o fondazioni.
• Analizzando le diverse situazioni si riscontrano Comuni con partecipazioni di rilievo, seppure
non di maggioranza, in società con diversificate attività sociali.
Si vedano le quote di partecipazione dei Comuni di Teulada, Stintino, Baunei e Bosa nelle
società di gestione di servizi portuali (rispettivamente del 49%, del 25%, dell’83% e del 20%).
Ancora, per il rilievo economico-imprenditoriale, si devono segnalare le partecipazioni in
società di servizi per trattamento e smaltimento rifiuti per i Comuni di Guspini (12,5%),
Samassi (5,45%), Furtei (4,36%), Sardara (12,50%), Sedini (39% circa), Segariu (4,24%),
Sennori (7% circa), Sinnai (20%), Valledoria (7% circa), Villacidro (38% circa).
Numerosi i casi di partecipazioni in società di servizi e promozione turistici (Baunei, Bosa,
Sardara, Sedini, Segariu, Stintino, Valledoria, Villacidro).
Si registrano partecipazioni in società con ulteriori tipologie di attività quali depurazione e
gestione servizi acqua potabile e industriale o servizi di igiene urbana e ambientale
(Domusnovas, Monserrato, Siligo, Sinnai, Villacidro e Villasor).
Significative, infine, le partecipazioni del Comune di Arborea in società multiservice (quota
del 60%) e di progettazione o realizzazione infrastrutture (51%).
Di carattere isolato la partecipazione in società che gestisce una farmacia (Sestu, quota
70%).
• Come si ricava dalla disamina delle tipologie e di attività sociali nella maggior parte
potrebbe trattarsi di attività che non presentano il nesso di necessaria aderenza al
perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente locale e, conseguentemente, potrebbero
rientrare tra quelle vietate ai sensi dell’art. 3 comma 27 legge 244/2007 (v. cap. II, paragrafo
1).
Senonché, si deve far osservare che i Comuni in esame, salvo qualche eccezione, non
hanno provveduto con deliberazione consiliare alla preliminare ricognizione e conseguente
valutazione della sussistenza delle condizioni di legge per autorizzare la conservazione delle
partecipazioni, come si evince dalla tabella n. 30.
Capitolo VI
76
Dismissione delle società o organismi partecipati
Tabella n. 30
COMUNI CHE HANNO PARTECIPAZIONI DI RILIEVO IN ALTRE SOCIETÀ
N. Ente Deliberazione ricognizione
Ufficio preposto attività di controllo
1 Comune di Arborea
NO SI (Serv. Tecnico e Uff. Segreteria)
2 Comune di Baunei SI
SI (Serv. AA.GG.)
3 Comune di Bosa SI SI (Serv. Finanz. e AA.GG.) 4 Comune di Domusnovas NO SI (Serv Amm. Cont.) 5 Comune di Elmas
NO SI (Serv. Finanz. e Program.)
6 Comune di Furtei
NO
NO
7 Comune di Guspini
NO
NO
8 Comune di Monserrato
NO SI (Dirigente del settore)
9 Comune di Samassi NO SI (Serv. Fin.) 10 Comune di Santa Maria Coghinas NO NO
11 Comune di Sardara
NO
NO
12 Comune di Sedini
NO
NO
13 Comune di Segariu
NO
NO
14 Comune di Selargius SI
SI (Serv. Fin. e del Patrimonio)
15 Comune di Sennori NO NO
16 Comune di Sestu NO SI (Segreteria Generale) 17 Comune di Siligo
NO SI (Uff.Tecnico)
18 Comune di Sinnai
NO
NO
19 Comune di Stintino SI
20 Comune di Teulada
NO
NO
21 Comune di Valledoria SI NO
22 Comune di Villacidro NO NO
23 Comune di Villasor
NO
NO
1. Comune di Arborea. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Società Multiservizi Arborea S.r.l. (quota di partecipazione 60%) che si occupa del servizio di trasporto
scolastico, mensa scolastica, polizia locali comunali. La società è censita nel sistema SIQUEL come
partecipazione diretta tra Enti Locali di 1° livello (parrebbe, cioè, una società in house a totale
partecipazione pubblica) ma il Comune nel questionario la colloca tra “Altre società”;
b) La società AR.CO. Arborea Costruzioni (quota di partecipazione 51%) che si occupa della progettazione e
realizzazione di infrastrutture e servizi. Anche questa società il SIQUEL la colloca come partecipazione
diretta di 1° livello. Si deve evidenziare che in occasione della verifica effettuata dall’Ufficio I di controllo di
questa Sezione sul questionario relativo al rendiconto 2011 ai sensi della legge 266/2005, con lettera di
archiviazione con rilievo del 5/agosto/2013 prot. 4894, venne segnalata la necessità “…che l’Ente definisca
al più presto la messa in liquidazione della Società AR.CO., ovvero l’eventuale cessione delle partecipazioni
come segnalato dall’Organo di Revisione … al fine di evitare l’assunzione di ulteriori impropri oneri di
gestione di una Società ormai in fase di chiusura”. Tale liquidazione venne, infatti, disposta con delibera del
Consiglio Comunale n. 61 del 23/09/2011 non prodotta in allegato nella presente istruttoria.
2. Comune di Baunei. L’Ente detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) “Marina di Baunei- Santa Maria Navarrese” S.r.l. (quota di partecipazione 83%) che gestisce il porto
turistico nella frazione di S. Maria Navarrese; la conservazione di tale partecipazione è stata confermata con
Capitolo VI
77
Dismissione delle società o organismi partecipati
deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 del 29/10/2008;
b) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 0,26%);
c) ATO Sardegna (0,35%);
d) Consorzio Industriale Provinciale dell’Ogliastra (quota 1,52%).
3. Comune di Bosa. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 0,19%);
b) GAL Montiferru Barigadu Sinis (quota di partecipazione 0,66%);
c) Porto di Bosa S.p.a. (quota di partecipazione 20%) gestione servizi portuali comunali confermata con
deliberazione n. 56 del 29/12/2010;
d) ATO Sardegna (0,45%);
e) Consorzio Turistico Costa del Grifone (quota di partecipazione 27%) attività di promozione turistica.
Preposti all’attività di controllo i Responsabili dell’Area Finanziaria e dell’Area AA.GG. e Istituzionali.
4. Comune di Domusnovas. Oltre alla società in house già richiamata, l’Ente possiede il 51% della società “Domus
Acqua” s.r.l. che si occupa della gestione del servizio idrico.
5. Comune di Elmas. Detiene lo 0,22% in Abbanoa, lo 0,35 nell’ATO Sardegna, il 5% nell’attività consortile di
consulenza amministrativo/gestionale e di pianificazione aziendale e il 3,62% in attività di Servizi Territoriali
Locali.
In realtà l’Ente, detiene altre quote di partecipazione non dichiarate nel questionario di rilevazione ma presenti
nel sistema SIQUEL: il 5,16% nel Consorzio Industriale della Provincia di Cagliari (CACIP), lo 0,41% nel Porto
Industriale di Cagliari Società per Azioni, l’1,28% nella “Feeder and Domestic Service” FDS S.r.l., il 5,16% nella
TECNOCASIC S.P.A. con socio unico e lo 0,39% nel Consorzio per la reindustrializzazione dell'area chimica di
Assemini-Cagliari, con denominazione abbreviata C.RE.A.
Nel questionario di cui alla legge 266/2005 (rendiconto esercizio 2011) per l'Ente il revisore ha dichiarato che non
risultano Organismi partecipati.
6. Comune di Furtei. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) CISA Service S.p.a. (quota di partecipazione 4,36%) smaltimento di rifiuti non pericolosi;
b) GAL Marmilla S.c.a r.l. (quota di partecipazione 6,19%) Valorizzazione, potenziamento del settore turistico;
c) ATO Sardegna (0,09%);Consorzio “Sa Corona Arrubia” Promozione turistica del territorio.
7. Comune di Guspini. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 0,35%);
b) Villaservice S.p.a. trattamento e smaltimento rifiuti (quota di partecipazione 12,5%);
c) GAL Linas Campidano (quota di partecipazione 8,78%) Promozione del territorio.
8. Comune di Monserrato. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) “Società Campidano e Ambiente” S.r.l. (quota di partecipazione 20%) che si occupa della gestione di servizi
di igiene ambientale e complementare e della cura e mantenimento del verde pubblico attrezzato;
b) Abbanoa S.p.a. (quota di partecipazione 0,57%);
c) Consorzio I.T.S. Area Vasta a r.l. (quota di partecipazione 4,82%) si occupa della realizzazione e gestione
del sistema di sviluppo integrato della piattaforma telematica di ausilio alla mobilità nell’Area Vasta di
Cagliari.
L’attività di controllo è affidata ai responsabili di settore.
9. Comune di Teulada. Detiene quota di partecipazione (49%) nella società di gestione dei servizi portuali a r.l.
“Teulada Navigando”. La società, a totale partecipazione pubblica, risulta censita nel SIQUEL ma l’Ente non la
indica nel questionario compilato ai sensi della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
10. Comune di Samassi. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) CISA Service S.p.a. (quota di partecipazione 5,45%) smaltimento di rifiuti non pericolosi.
b) ATO Sardegna (quota di partecipazione 0,26%).
11. Comune di Santa Maria Coghinas. Detiene il 45,70% della quota di partecipazione in una società che si
occupa di “attività di servizi per la persona” (nel SIQUEL è censita la SGA CASTELDORIA SRL al 55%).
Capitolo VI
78
Dismissione delle società o organismi partecipati
12. Comune di Sardara. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a. (0,29%);
b) “Villaservice” S.p.a. (12,50%) servizi di depurazione e smaltimento rifiuti;
c) Piano di Sviluppo locale (GAL) 5,86%;
d) ATO Sardegna (0,23%);
e) Consorzio turistico locale (5,55%) “Sa Corona Arrubia”.
13. Comune di Sedini. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a (0,03%);
b) Anglona Ambiente S.p.a. (39,89%) società che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi
urbani;
c) “Sardegna Nord/Ovest STL” s.c.r.l. Cooperativa promozione turistica (0,26%).
14. Comune di Segariu. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) ATO Sardegna (0,01%);
b) CISA Service S.p.a. (quota di partecipazione 4,24%) smaltimento di rifiuti solidi urbani, impianto di
compostaggio;
c) Consorzio turistico locale (5, %) “Sa Corona Arrubia”;
d) Associazione nazionale Città delle Terre Crude.
15. Comune di Selargius. Detiene la partecipazione del 20% nella società di gestione servizi di igiene ambientale
“Campidano Ambiente” s.r.l.
16. Comune di Sennori. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a.;
b) Demos S.p.a. (che si occupa di programmazione);
c) Sistema Turistico Locale SCARL Turismo e Commercio (quota di partecipazione dello 0,84%);
d) Anglona Ambiente s.r.l. riciclo rifiuti (quota di partecipazione dello 7,14%).
17. Comune di Sestu. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a;
b) Farmacia Comunale s.r.l. (quota di partecipazione 70%);
c) Consorzio CACIP (5%).
18. Comune di Siligo. L’Ente detiene il 66,67% nella SI.EL. S.r.l. (Servizi integrati per gli Enti Locali) che si occupa
della gestione del servizio idrico integrato, possiede anche la quota dello 0,22% nella società consortile del
Sistema Turistico Locale del Nord/Ovest Sardegna. L’attività di controllo della SI.EL S.r.l. è affidata all’Ufficio
Tecnico Comunale.
19. Comune di Sinnai. L’Ente oltre alla Fondazione già menzionata possiede le seguenti partecipazioni:
a) “Acquavitana” S.p.a. Gestione del Servizio idrico integrato (quota di partecipazione 49%);
b) “Campidano Ambiente” s.r.l. Servizio di igiene urbana (quota di partecipazione 20%);
c) Abbanoa S.p.a (quota 0,3%);
d) ATO Sardegna (quota 0,8%).
20. Comune di Stintino. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a.;
b) Sistema Turistico Locale Sardegna Nord/Ovest soc. cons. r.l.;
c) Stintino Navigando s.r.l. (quota di partecipazione 25%). Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del
28 aprile 2011 è stata disposta l’alienazione dell’intera quota;
d) Consorzio Rete dei Porti.
L’attività di controllo è affidata ai responsabili di settore.
21. Comune di Valledoria. Detiene quote di partecipazione nelle seguenti società:
a) Abbanoa S.p.a (0,18%);
b) Società consort. mista a r.l. “Sardegna Nord/Ovest” quota di partecipazione 2,59% si occupa della
promozione e sviluppo del sistema turistico locale;
Capitolo VI
79
Dismissione delle società o organismi partecipati
c) Anglona Ambiente s.r.l. (quota 6,95%) che si occupa del trattamento della frazione secca dei rifiuti (con
deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 28/06/2011 è stata disposta la dismissione).
22. Comune di Villacidro. L’Ente, oltre alla Fondazione ed alla Istituzione già richiamate, possiede le seguenti
partecipazioni:
a) “Villaservice” S.p.a. (quota di partecipazione 37,5%) si occupa di trattamento rifiuti, depurazione acque ed
erogazione acqua potabile industriale;
b) Abbanoa S.p.a (0,3%);
c) ATO Sardegna (0,7%);
d) Consorzio Industriale Provinciale Medio (quota non indicata);
e) Campidano GAL Linas Campidano società consortile (quota non indicata).
23. Comune di Villasor. Detiene il 6,10% delle partecipazioni nel Consorzio intercomunale di salvaguardia
ambientale (CISA).
Capitolo VII
81
Dismissione delle società o organismi partecipati
CAPITOLO VII
I COMUNI SENZA PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
O CON PARTECIPAZIONI SOCIETARIE E CONSORTILI MINORI
1. Le risultanze del monitoraggio.
La presente verifica ha accertato che la maggioranza dei Comuni della Sardegna pur non
possedendo partecipazioni societarie significative, detengono la partecipazione obbligatoria in
Abbanoa S.p.a. (v. nota n. 8 a pag. 3) e partecipano ad attività consortili minori.
A conclusione del presente lavoro, si propone l’elenco sintetico degli Enti che dichiarano
partecipazioni in attività consortili.
1. Comune di Abbasanta. L’Ente propone nel questionario una elencazione parziale delle proprie partecipazioni.
Da quanto descritto e da quanto già inserito nel sistema SIQUEL si deve concludere che detiene lo 0,06% in
Abbanoa, lo 0, 15% dell’ATO Sardegna, lo 0,65% nel GAL Montiferru – Barigadu - Sinis ed il 20% nel “Centro
Servizi Losa” S.r.l..
2. Comune di Aggius. Detiene lo 0,04% in Abbanoa e lo 0,14% dell’ATO Sardegna, lo 0,75% nella società di
servizi turistici locali, l’11,11% nel Consorzio Alta Gallura, il 3,39% nel Consorzio Zone Industriali di interesse
regionale.
3. Comune di Alà dei Sardi. Detiene lo 0,14% in Abbanoa, partecipa all’attività consortile che gestisce i fondi
POR, ha contribuito con quota pari ad € 50.000,00 all’Associazione Sant’Antonio e con € 1.000,00 all’Associazione
Rete Cork (interessi locali nel settore sugheriero).
4. Comune di Albagiara. Detiene lo 0,01% in Abbanoa, lo 0, 01% dell’ATO Sardegna, lo 0,09% nel Consorzio
“Due Giare” e lo 0,02% nel GAL locale.
5. Comune di Ales. Detiene lo 0,11% in Abbanoa, lo 0,08% dell’ATO Sardegna ed il 7% nel Consorzio per lo
sviluppo territoriale.
6. Comune di Allai. Detiene lo 0,002% in Abbanoa ed il 9,09% nel Consorzio turistico “Sa Perda Iddocca”.
7. Comune di Anela. Detiene quota nell’ATO Sardegna e il 2,19% nel GAL Logudoro-Goceano.
8. Comune di Ardara. Detiene lo 0,05% in Abbanoa S.p.a.
9. Comune di Ardauli. Detiene lo 0,02% in Abbanoa, lo 0, 06% dell’ATO Sardegna, il 4,63% e il 9,09% in attività
consortili turistiche.
10. Comune di Aritzo. Detiene quota in Abbanoa e lo 0,04% dell’ATO Sardegna.
11. Comune di Armungia. Detiene lo 0,36% in Abbanoa e lo 0,07% dell’ATO Sardegna.
12. Comune di Assemini. Detiene lo 0,6% in Abbanoa, e l’1,1% dell’ATO Sardegna, il 5% nel CACIP e il 2,99 nella
Società Consortile ITS Area Vasta.
13. Comune di Assolo. Detiene quota in Abbanoa e lo 0,03% dell’ATO Sardegna e l’1,61% nell’Organizzazione ed
organismi extraterritoriali.
14. Comune di Asuni. Detiene lo 0,03% in Abbanoa, lo 0, 03% dell’ATO Sardegna e il 9,09% nel consorzio turistico
“Sa perda e’ Iddocca”.
15. Comune di Atzara. Detiene lo 0,27% in Abbanoa e lo 0,08% dell’ATO Sardegna.
16. Comune di Austis. Detiene lo 0,58% in Abbanoa e lo 0,08% dell’ATO Sardegna.
Capitolo VII
82
Dismissione delle società o organismi partecipati
17. Comune di Ballao. Detiene lo 0,6% in Abbanoa, lo 0,08% dell’ATO Sardegna e il 2,33% nel GAL “Sole Grano
Terra”.
18. Comune di Banari. Detiene lo 0,02% in Abbanoa e il 5,29% del Consorzio per la cultura e legalità.
19. Comune di Baradili. Possiede lo 0,06% di Abbanoa e lo 0,08% dell’ATO Sardegna, l’1,67% nel GAL Marmilla e
l’11,11% nel Consorzio “Due Giare” di promozione e sviluppo del territorio.
20. Comune di Baratili San Pietro. Possiede lo 0, 05% dell’ATO Sardegna.
21. Comune di Baressa. Possiede lo 0,05% di Abbanoa e lo 0,04% dell’ATO Sardegna.
22. Comune di Bari Sardo. Detiene lo 0,26% in Abbanoa e il 75% del Consorzio per la gestione del Mattatoio.
23. Comune di Barrali. Possiede lo 0,07% di Abbanoa e lo 0,05% dell’ATO Sardegna.
24. Comune di Bauladu. Detiene lo 0,01% in Abbanoa e lo 0,04% dell’ATO Sardegna.
25. Comune di Belvì. Detiene quota di partecipazione in Abbanoa e lo 0,046 nell’ATO Sardegna, partecipa
all’Associazione Centro Commerciale Naturale di Belvì con lo scopo di favorire lo sviluppo del commercio e
dell’artigianato locale.
26. Comune di Bessude. Non dichiara partecipazioni societarie.
27. Comune di Bidonì. Possiede quota di partecipazione in Abbanoa S.p.a.
28. Comune di Birori. Possiede lo 0,05% nella società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti, lo 0,04% in Abbanoa
S.p.a. e lo 0,01% in ATO Sardegna.
29. Comune di Bolotana. Possiede lo 0,09% di Abbanoa, quota nel Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro-
Sardegna Centrale e lo 0,32% nel Consorzio A.S.I. Sardegna Centrale (in liquidazione).
30. Comune di Bonarcado. Possiede lo 0,09% dell’ATO Sardegna.
31. Comune di Bono. Detiene lo 0, 22% dell’ATO Sardegna, il 9,09 nel Consorzio sviluppo civile, e il 2,91% nel GAL
Logudoro – Goceano.
32. Comune di Bonorva. Possiede lo 0,09% di Abbanoa, lo 0,3% dell’ATO Sardegna, lo 0,57% del sistema turistico
locale Sardegna Nord/Ovest e lo 0,96% del GAL Logudoro Goceano.
33. Comune di Boroneddu. Possiede quota in Abbanoa, lo 0,01% dell’ATO Sardegna, lo 0,41% nel GAL “Terre
Shardana” e il 9,09% nel Consorzio “Lago Omodeo”. Partecipa al Consorzio industriale della Valle del Tirso in
corso di liquidazione.
34. Comune di Borore. Possiede quota in Abbanoa e lo 0,54% nella gestione dell’impianto di termodistruzione dei
rifiuti solidi urbani.
35. Comune di Bortigali. Detiene lo 0, 12% dell’ATO Sardegna, lo 0,31% nell’attività di servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti, lo 0,09 nel Consorzio per l’energia, il 2,54% nell’azione locale del Marghine, è infine
rappresentato in due associazione di cui non detiene quote (Ass. Borghi d’Italia, Ass. Rappresentanza Comuni
della Sardegna).
36. Comune di Borutta. Detiene lo 0,08% in Abbanoa, lo 0, 02% dell’ATO Sardegna, lo 0,04% nel Sistema
Turistico Locale Sardegna Nord/Ovest e lo 0,96% nel GAL Logudoro Goceano.
37. Comune di Bottidda. Non dichiara alcuna partecipazione.
38. Comune di Buddusò. Detiene lo 0,2% in Abbanoa, lo 0, 3% dell’ATO Sardegna, il 5,56 del Bacino n. 5 per la
metanizzazione della Sardegna (I&G), il 9,09% nel consorzio legalità e sviluppo legale, il 20% nel Consorzio
Sviluppo Industriale Provinciale (L.R. 10/2008).
39. Comune di Budoni. Dichiara di possedere l’1,8% in Abbanoa S.p.a.
40. Comune di Bulzi. Possiede lo 0,04% dell’ATO Sardegna e lo 0,17% del STL Sardegna Nord Ovest (promozione
turistica integrata).
41. Comune di Burgos. Possiede lo 0,06% dell’ATO Sardegna, l’ 1,53% del GAL Logudoro-Goceano e il 2,19% del
GAL Goceano-Meilogu-Monte Acuto-Villanova.
42. Comune di Busachi. Possiede quota in Abbanoa e lo 0,11% dell’ATO Sardegna.
43. Comune di Calangianus. Dichiara il 50% (con Luras) nel Consorzio sovracomunale Acquedottistico.
44. Comune di Capoterra. Detiene lo 0,5% in Abbanoa, lo 0,9% nell’ATO Sardegna, il 14,2% nel Consorzio per la
promozione, accoglienza, informazione e assistenza turistica del territorio, il 5% nel Consorzio sviluppo attività
Capitolo VII
83
Dismissione delle società o organismi partecipati
produttive e la partecipazione nell’istituzione Scuola Civica di Musica cui versa solo un contributo una tantum in
conto esercizio.
45. Comune di Cardedu. Detiene lo 0,10% in Abbanoa, fa parte del Consorzio Industriale Provinciale dell’Ogliastra
partecipa con la quota del 5,49 alla Scuola civica di musica dell’Ogliastra (in corso di liquidazione).
46. Comune di Cargeghe. Detiene lo 0,03% nell’ATO Sardegna, lo 0,09% nella S.t.l. sistema turistico locale, il
2,80 nel Consorzio per la metanizzazione Bacino n. 7 ed il 5,01% nell’Associazione GAL Anglona-Romangia.
47. Comune di Carloforte. Detiene la quota del 25% in un Consorzio che si occupa della promozione turistica del
territorio e il 51% nell’Associazione che promuove e sostiene la conservazione e la tutela ambientale (SPIEME San
Pietro Isola Ecologica del Mediterraneo).
48. Comune di Castiadas. Detiene lo 0,08% in Abbanoa, lo 0,14% nell’ATO Sardegna ed il 35% nel Consorzio
“Costa del Sole” già in liquidazione per impossibilità di raggiungimento dell’oggetto sociale.
49. Comune di Cheremule. Detiene lo 0,07% in Abbanoa, lo 0,01%. Lo 0,9% nel GAL Logudoro Goceano e lo
0,1% nel STL Sardegna Nord/Ovest.
50. Comune di Chiaramonti. Detiene partecipazioni in Abbanoa (0,05%).
51. Comune di Codrongianos. Detiene partecipazioni in Abbanoa (0,03%) e lo 0,08% nell’ATO Sardegna.
52. Comune di Collinas. Detiene lo 0,07% in Abbanoa, lo 0,06% nell’ATO Sardegna, l’1,61% nel GAL Alta Marmilla
e il 5% nel Consorzio Turistico “Sa Corona Arrubia”.
53. Comune di Cossoine. Detiene partecipazioni in Abbanoa (0,07%), lo 0,07 nell’ATO Sardegna, lo 0,9% nel GAL
locale e lo 0,02% nel Sistema Turistico Locale.
54. Comune di Curcuris. Detiene partecipazioni in Abbanoa (0,02%) e lo 1,61% del Gal Marmilla, lo 0,02%
nell’ATO Sardegna e l’11,11% nel Consorzio promozione del territorio.
55. Comune di Decimomannu. Detiene lo 0,14% in Abbanoa, lo 0,32% nell’ATO Sardegna e il 2,35% nell’ITS Area
Vasta Società consortile.
56. Comune di Decimoputzu. Detiene lo 0,27% in Abbanoa.
57. Comune di Desulo. Detiene lo 0,07% in Abbanoa e lo 0,19 nell’ATO Sardegna.
58. Comune di Dolianova. Detiene lo 0, 41% dell’ATO Sardegna e lo 0,56% in Abbanoa.
59. Comune di Donori. Detiene lo 0, 12% dell’ATO Sardegna e lo 0,14% in Abbanoa.
60. Comune di Dorgali. Detiene lo 0,90% in Abbanoa e lo 0,21% nell’ATO Sardegna.
61. Comune di Dualchi. Non dichiara alcuna partecipazione.
62. Comune di Elini. Detiene quota in Abbanoa S.p.a.
63. Comune di Erula Detiene lo 0,22% nella società consortile STL, 6,66% nella società consortile “Agenzia
Sviluppo Anglona” e lo 0,06% nell’ATO Sardegna.
64. Comune di Escalaplano. Detiene lo 0,07% in Abbanoa e lo 0,19% nell’ATO Sardegna, partecipa al Bacino
Imbrifero del Flumendosa e dichiara di aver contributo finanziariamente in modo straordinario a 6 associazioni
locali (di cui non detiene quote di partecipazione).
65. Comune di Escolca. Non dichiara alcuna partecipazione.
66. Comune di Esporlatu. Detiene lo 0,01% in Abbanoa e quota nell’attività consortile per la prevenzione e la
diffusione della legalità.
67. Comune di Esterzili. Detiene lo 0,01% in Abbanoa, lo 0,1% nell’ATO Sardegna, il 4,76% nel GAL Sarcidano-
Barbagia di Seulo e versa una quota associativa annuale nel Consorzio Turistico dei Laghi a.r.l.
68. Comune di Florinas. Non dichiara alcuna partecipazione.
69. Comune di Fluminimaggiore. Detiene quota dell’ATO Sardegna ed il 50% in una Associazione che svolge
attività di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, ambientale ed ex minerario del territorio.
70. Comune di Flussio. Detiene lo 0,02% nell’ATO Sardegna ed una modesta partecipazione 0,019% nella società
che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
71. Comune di Fonni. Possiede lo 0,11% di Abbanoa oltre alla partecipazione consortile nel Bacino Idrico Montano,
nel Consorzio Cuncordia (gestione utilizzo fondi PON) e nel Consorzio di Pubblica lettura “S. Satta”. Possiede,
inoltre la quota del 25% nell’Associazione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani con i Comuni di
Capitolo VII
84
Dismissione delle società o organismi partecipati
Orgosolo e Oliena.
72. Comune di Fordongianus. Detiene lo 0,07% dell’ATO Sardegna e lo 0,02% in Abbanoa, partecipa
all’Associazione “Rete centri termali della Sardegna” con quota del 16,66%. Ha adottato la deliberazione n. 49 del
29/12/2010 di ricognizione delle partecipazioni societarie.
73. Comune di Gadoni. Detiene lo 0, 07% dell’ATO Sardegna, quota nel Bacino Imbrifero Montano del Flumendosa
ed il 14,28% in una Associazione che si occupa di valorizzare e riqualificare il commercio.
74. Comune di Gairo. Detiene lo 0,11% in Abbanoa S.p.a. e il 10% nel Consorzio Sviluppo Cultura e Legalità.
75. Comune di Galtellì. Detiene lo 0, 14% dell’ATO Sardegna e lo 0,25% in Abbanoa.
76. Comune di Gavoi. Detiene lo 0,32% in Abbanoa S.p.a.
77. Comune di Genoni. Detiene lo 0, 07% dell’ATO Sardegna, lo 0,06% in Abbanoa e il 9,09% nel GAL Locale, e
l’1,61% nel consorzio di produzione prodotti animali e servizi connessi.
78. Comune di Genuri. Detiene lo 0,02% dell’ATO Sardegna, lo 0,02% in Abbanoa, l’1,66% nel GAL Alta Marmilla e
il 5% nel Consorzio “Sa Corona Arrubia”.
79. Comune di Gergei. Detiene lo 0, 03% dell’ATO Sardegna, lo 0,1% in Abbanoa e il 14,82% nel consorzio intra
comunale “I Sentieri del Grano” per lo sviluppo economico del territorio.
80. Comune di Gesico. Detiene partecipazioni in Abbanoa (0,7%) ed il 14,28% nel Consorzio “Sentieri del grano” e
la partecipazione nel GAL locale.
81. Comune di Gesturi. Detiene partecipazioni in Abbanoa (0,08%) e lo 0,10% del Gal Consortile
“Amministrazione pubblica e difesa”.
82. Comune di Ghilarza. Non dichiara alcuna partecipazione.
83. Comune di Giave. Detiene quota in Abbanoa (0,04%), lo 0,02% nell’ATO Sardegna, lo 0,019% nel STL
Sardegna Nord-Ovest e lo 0,04% nel GAL Logudoro Goceano.
84. Comune di Giba. Detiene lo 0,11% dell’ATO Sardegna.
85. Comune di Girasole. Non dichiara alcuna partecipazione.
86. Comune di Gonnoscodina. Detiene quota in Abbanoa (0,04%), lo 0,03% nell’ATO Sardegna e l’1,61% nel GAL
Marmilla.
87. Comune di Gonnosnò. Detiene la quota di 1,61% in una società a r.l. non meglio definita che si occupa di
“Organizzazioni e Organismi”, e lo 0,09% in un Consorzio che si occupa di “altre attività di servizi”. Tali organismi
non risultano censiti nel SIQUEL. L’Ente possiede la quota dello 0,05% nell’ATO Sardegna.
88. Comune di Gonnostramatza. Detiene partecipazioni in Abbanoa e ATO Sardegna e il 5% del Consorzio “Sa
Corona Arrubia”.
89. Comune di Guasila. Detiene quota in Abbanoa (0,18%), lo 0,16% nell’ATO Sardegna.
90. Comune di Illorai. Detiene quota in Abbanoa (0,03%), lo 0,09% nell’ATO Sardegna, il 2,19% nel GAL
Logudoro Goceano e il 9% nel Consorzio Sviluppo Civile.
91. Comune di Irgoli. Non dichiara alcuna partecipazione.
92. Comune di Ittiri. Detiene partecipazioni in Abbanoa (0,3%) e ATO Sardegna (0,4%), possiede inoltre la quota
dello 0,28% STL, del 2,31% Gal Goceano, dell’8,12% nel Consorzio “Parco G. Deledda”, del 50,21% nel
Consorzio “Cultura e legalità”, del 30,12% nel Consorzio per la metanizzazione del Bacino n. 7.
93. Comune di Ittireddu. Non dichiara alcuna partecipazione.
94. Comune di Jerzu. Detiene quota in Abbanoa (0,23%) e nell’ATO Sardegna.
95. Comune di Laconi. Detiene quota in Abbanoa (0,16%), lo 0,20% nell’ATO Sardegna, l’1,61% nel GAL Marmilla
ed il 9,09% nel Consorzio “Sa Perda ‘E Iddocca”.
96. Comune La Maddalena. Detiene lo 0, 52% dell’ATO Sardegna e lo 0,31% in Abbanoa. Possiede la quota di
partecipazione del 9,02% nella Società a r.l. “Gallura Sviluppo” e nel Consorzio Rete Porti Sardegna.
97. Comune di Laerru. L’Ente fornisce dati non coincidenti con quanto rilevato dal sistema SIQUEL che attribuisce
al Comune lo 0,01% di “Anglona Ambiente s.r.l”, lo 0,03% in Abbanoa S.p.a., lo 0,20% nel Sistema Turistico
Locale Sardegna nord ovest, il 6,75% nell’Agenzia di Sviluppo per l'Anglona ed il 3% nell’“Anglona - Monte Acuto”
società consortile a r.l. in liquidazione.
Capitolo VII
85
Dismissione delle società o organismi partecipati
98. Comune di Las Plassas. Detiene quota nel servizio di acquedotto, fognatura e depurazione e l’1,67% nel Gal
Marmilla.
99. Comune di Lei. Detiene quota in Abbanoa, nell’ATO (0,043%) e nel Gal per la valorizzazione delle risorse
specifiche locali del Marghine (quota 1,26%).
100. Comune di Loculi. Detiene quota in Abbanoa (0,05%).
101. Comune di Lodé. Non dichiara alcuna partecipazione.
102. Comune di Lodine. Detiene quota in Abbanoa.
103. Comune di Lotzorai. Non dichiara quote di partecipazione societarie.
104. Comune di Lula. Detiene quota in Abbanoa.
105. Comune di Lunamatrona. Detiene quota nell’ATO Sardegna, l’1,61% nello sviluppo locale e il 5,1% nei Servizi
Turistici.
106. Comune di Luras. Detiene quota in Abbanoa (0,06%), lo 0,18% nell’ATO Sardegna, il 10% in un Progetto di
sviluppo locale e il 50% (con Calangianus) nel Consorzio sovracomunale Acquedottistico.
107. Comune di Magomadas. Non dichiara quote di partecipazione societarie.
108. Comune di Mamoiada. Detiene lo 0,15% in Abbanoa S.p.a. e il 25% in una attività consortile non specificata e
non censita.
109. Comune di Mara. Detiene lo 0, 01% dell’ATO Sardegna e lo 0,05% in Abbanoa, lo 0,12% in STL Sardegna
Nord/Ovest, l’8% nel Consorzio “Parco G. Deledda” e l’1% nel GAL Logudoro-Goceano.
110. Comune di Martis. Detiene lo 0,04% nell’ATO Sardegna, lo 0,19% nel patto territoriale “Anglona Verde” e il
6,66% nei Servizi Turistici Locali.
111. Comune di Marrubiu. Non dichiara quote di partecipazione societarie.
112. Comune di Masainas. Detiene lo 0,10% in Abbanoa S.p.a., lo 0,08% nell’ATO Sardegna.
113. Comune di Masullas. Detiene lo 0,08% in Abbanoa S.p.a., lo 0,06% nell’ATO Sardegna e il 2,10% del Gal
Marmilla.
114. Comune di Milis. Detiene quota in Abbanoa (0,11%).
115. Comune di Modolo. Detiene lo 0,009% nell’ATO Sardegna ed una piccola quota (0,045%) in una società che
gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
116. Comune di Mogorella. Detiene quota in Abbanoa (0,35%).
117. Comune di Mogoro. Detiene quota in Abbanoa.
118. Comune di Monastir. Detiene lo 0,12% in Abbanoa S.p.a. e lo 0,21% nell’ATO Sardegna.
119. Comune di Monteleone Rocca Doria. Detiene lo 0,03% in Abbanoa, lo 0,01% nell’ATO Sardegna, lo 0,13% in
STL Sardegna Nord/Ovest e l’8,12% nel Consorzio Parco Letterario G. Deledda.
120. Comune di Mores. Detiene lo 0,04% in Abbanoa.
121. Comune di Morgongiori. Detiene lo 0,5% in Abbanoa, il 26,09% nel GAL locale, il 28,2% nel Parco Naturale
Regionale del Monte Arci (L.R. 31/89).
122. Comune di Muravera. Detiene lo 0, 27% dell’ATO Sardegna e lo 0,28% in Abbanoa.
123. Comune di Muros. Detiene lo 0,18% nel Sistema turistico locale Sardegna Nord/Ovest.
124. Comune di Musei. Detiene lo 0,10% in Abbanoa, lo 0,081% nell’Ato Sardegna e l’1,80% nell’attività consortile
relativa all’industria e artigianato.
125. Comune di Narbolia. Detiene lo 0, 10% dell’ATO Sardegna.
126. Comune di Narcao. Detiene lo 0, 21% dell’ATO Sardegna e il 50% dell’Associazione per la promozione e
conservazione, valorizzazione e tutela del sito minerario di Rosas.
127. Comune di Noragugume. Detiene lo 0,01% in Abbanoa, lo 0,03% nell’ATO Sardegna e lo 0,01% nella Società
Tossilo (trattamento e smaltimento rifiuti urbani).
128. Comune di Norbello. Detiene lo 0,74% nell’ATO Sardegna e lo 0,21% nel GAL Montiferru-Barigadu-Sinis.
129. Comune di Nugheddu San Nicolò. Detiene lo 0,03% in Abbanoa S.p.a.
130. Comune di Nugheddu Santa Vittoria. Possiede la partecipazione nella sola Abbanoa.
131. Comune di Nulvi. Possiede la quota del 5,57% nella società di gestione integrata dei rifiuti ed una quota nel
Capitolo VII
86
Dismissione delle società o organismi partecipati
GAL Anglona Romangia.
132. Comune di Nurachi. Detiene lo 0,11% in Abbanoa S.p.a. e lo 0,08% nell’ATO Sardegna.
133. Comune di Nurallao. Detiene lo 0,09% in Abbanoa S.p.a.
134. Comune di Nuraminis. Non dichiara alcuna partecipazione.
135. Comune di Nureci. Detiene lo 0,03% in Abbanoa, lo 0,03% nell’ATO Sardegna e l’11,11% nel Consorzio per la
promozione dello sviluppo turistico.
136. Comune di Nuxis. Dichiara un’unica partecipazione con quota del 5% “Insieme Servizi R.S.A.” SRL che si
occupa di Servizi sanitari e assistenza sociale. La società è in liquidazione.
137. Comune di Ollastra. Detiene lo 0,07% nell’ATO Sardegna e lo 0,62% nel GAL di promozione dell’economia
locale.
138. Comune di Oliena. Detiene lo 0,8% in Abbanoa S.p.a, il 20% in attività consortile sullo sviluppo del territorio, il
33% nell’Associazione nel Servizio di raccolta, gestione e conferimento in discarica di R.S.U.
139. Comune di Ollolai. Detiene lo 0,23% in Abbanoa, il 7,7% nel BIM Taloro sulla produzione di energia elettrica, il
2,71% nel GAL locale.
140. Comune di Olmedo. Detiene lo 0,58% della società consortile S.T.L. e lo 0,15% in ATO Sardegna.
141. Comune di Olzai. Non dichiara alcuna partecipazione.
142. Comune di Onanì. Non dichiara alcuna partecipazione.
143. Comune di Onifai. Detiene lo 0,10% in Abbanoa e lo 0,06% nell’ATO Sardegna.
144. Comune di Oniferi. Detiene lo 0,09% in Abbanoa S.p.a.
145. Comune di Orgosolo. Detiene lo 0,49% in Abbanoa, il 20% nel Consorzio intercomunale “Concordia” (PON
Sicurezza), il 7,69% nel Consorzio BIM Taloro ( gestione acque Bacino Taloro), lo 0,15% nel Consorzio per la
pubblica lettura “S. Satta”.
146. Comune di Orosei. Detiene quota in Abbanoa, lo 0,03% nell’ATO Sardegna, lo 0,36% nella cooperativa
Co.Sa.Fa.Ca. (commercio all’ingrosso di medicinali), l’8,12% nel Consorzio del Parco G. Deledda, e quote non
definite nei Consorzi di pubblica lettura “S. Satta” e di promozione dell’attività lapidea. Possiede l’intera
partecipazione dell’Istituzione Scuola Civica di Musica, e partecipa al Sistema Turistico Locale di Nuoro.
147. Comune di Ortacesus. Possiede la partecipazione nella sola Abbanoa (0,06%).
148. Comune di Ortueri. Detiene lo 0,08% in Abbanoa e lo 0,09% nell’ATO Sardegna.
149. Comune di Orune. Detiene lo 0,21% in Abbanoa S.p.a e l’8,12% nel Consorzio promozione e sviluppo “Parchi
Letterari”.
150. Comune di Oschiri. Detiene lo 0,34% nell’ATO Sardegna.
151. Comune di Osidda. Detiene lo 0,05% in Abbanoa e lo 0,03% nell’ATO Sardegna ed una quota nel GAL locale.
152. Comune di Osilo. Detiene lo 0,25% in Abbanoa e lo 0,43% nel Sistema Turistico Locale.
153. Comune di Osini. Detiene lo 0,07% in Abbanoa, lo 0,073% nell’ATO Sardegna, lo 0,09% in un consorzio per
l’energia elettrica (non censito nel Siquel), partecipa al Consorzio del Bacino Imbrifero alto Flumendosa e al
Consorzio Industriale di Tortolì ma, in entrambi i casi, dichiara di non possedere quote di partecipazione.
154. Comune di Ossi. Non dichiara alcuna partecipazione.
155. Comune di Ottana. Detiene lo 0,2% in Abbanoa, lo 0,05% nell’ATO Sardegna, lo 0,36% del Consorzio ASI in
liquidazione, lo 0 ,38% nel STL locale e partecipa al Consorzio Industriale Nuorese
156. Comune di Ovodda. Detiene lo 0,04% in Abbanoa.
157. Comune di Pabillonis. Detiene lo 0,08% in Abbanoa, lo 0,16% nell’ATO Sardegna, il 5,86% nel GAL Monte
Linas ed il 20% nell’istituzione che si occupa di corsi musicali e attività correlate.
158. Comune di Padria. Detiene quota in Abbanoa, lo 0,07% nell’ATO Sardegna, lo 0,96% nel Gal Logudoro
Goceano e lo 0,12% nel Sistema Turistico Locale Sardegna Nord/ovest.
159. Comune di Palau. Detiene lo 0,18% nell’ATO Sardegna.
160. Comune di Palmas Arborea. Non dichiara alcuna partecipazione.
161. Comune di Pattada. Possiede la partecipazione nella sola Abbanoa (0,095%).
162. Comune di Pau. Detiene lo 0,02% in Abbanoa, lo 0,02% nell’ATO Sardegna, 1,67% nel GAL Marmilla, il 7,8%
Capitolo VII
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Dismissione delle società o organismi partecipati
nel Parco Naturale Regionale Monte Arci.
163. Comune di Pauli Arbarei. Detiene lo 0,05% in Abbanoa, lo 0,4% nell’ATO Sardegna, l’1,61% nel GAL Marmilla
e il 5% nel Consorzio turistico “Sa Corona Arrubia”.
164. Comune di Paulilatino. Detiene lo 0,06% in Abbanoa, lo 0,19% nell’ATO Sardegna, 9,10% nel Consorzio
turistico “Horse Country” (turismo a cavallo), l’8,87% nel Consorzio Industriale Valle del Tirso.
165. Comune di Perdaxius. Detiene lo 0,1% in Abbanoa S.p.a e lo 0,08% nell’ATO Sardegna e lo 0,12% nel GAL
locale.
166. Comune di Perfugas. Detiene lo 0,45% nella società consortile per la promozione e sviluppo del territorio, il
6,66% nella gestione del patto territoriale, lo 0,15% nell’ATO Sardegna e il 5,01% nell’associazione per la
promozione dello sviluppo del territorio.
167. Comune di Pimentel. Detiene lo 0,07% in Abbanoa S.p.a e lo 0,06% nell’ATO Sardegna
168. Comune di Piscinas. Detiene lo 0,06% in Abbanoa e lo 0,04% nell’ATO Sardegna.
169. Comune di Ploaghe. Detiene lo 0,14% in Abbanoa e lo 0,6% nel Consorzio Organizzazione e Organismi
Extraterritoriali.
170. Comune di Pompu. Possiede quota in Abbanoa S.p.a.
171. Comune di Posada. Detiene lo 0,06% in Abbanoa.
172. Comune di Pozzomaggiore. Detiene lo 0,10% in Abbanoa.
173. Comune di Putifigari. Detiene lo 0,04% in Abbanoa S.p.a, lo 0,07% nell’ATO Sardegna, lo 0,19% nella società
consortile Nord/Ovest Sardegna STL e la quota del 3,25% nel Consorzio per la metanizzazione (Bacino n. 7).
174. Comune di Quartucciu. Detiene lo 0,34% in Abbanoa, lo 0,69% nell’ATO Sardegna, 1,75% nel Consorzio di
assistenza e tutela area industriale di Selargius (CATAIS) ed il 4% nel Parco Naturale Regionale Molentargius-
Saline.
175. Comune di Romana. Detiene lo 0,42% in Abbanoa S.p.a, lo 0,01% nell’ATO Sardegna, lo 0,19% nella società
consortile per lo sviluppo turistico locale, l’11,63% nel consorzio per la promozione dei valori sociali e civili e
l’8,12 del consorzio per lo sviluppo del parco letterario.
176. Comune di Riola Sardo. Detiene lo 0,14% in Abbanoa S.p.a.
177. Comune di Ruinas. Detiene lo 0,05% in Abbanoa, lo 0,02% nell’ATO Sardegna, ed il 9,09% nel Consorzio
turistico “Sa perda ‘e iddocca”.
178. Comune di Sadali. Non dichiara alcuna partecipazione.
179. Comune di Sagama. Detiene lo 0,01% nell’ATO Sardegna e lo 0,019% nel servizio di raccolta e trasporto dei
rifiuti solidi urbani.
180. Comune di Samatzai. Detiene lo 0,05% in Abbanoa S.p.a.
181. Comune di Samugheo. Detiene lo 0,09% in Abbanoa e lo 0,21% nell’ATO Sardegna, il 9,09% nel Consorzio
turistico “Sa perda e’ Iddocca”.
182. Comune di San Gavino Monreale. Detiene lo 0,4% nell’ATO Sardegna.
183. Comune di San Giovanni Suergiu. Detiene lo 0,032% nell’ATO Sardegna.
184. Comune di San Nicolò d’Arcidano. Detiene lo 0,19% in Abbanoa e fa parte dell’Unione dei Comuni del
Terralbese.
185. Comune di San Nicolò Gerrei. Detiene lo 0,020% in Abbanoa e lo 0,09% nell’ATO Sardegna.
186. Comune di Santadi. Detiene lo 0,30% in Abbanoa e lo 0,25% nell’ATO Sardegna.
187. Comune di Santa Giusta. Detiene lo 0,09% in Abbanoa, l’1,04% nel Consorzio Industriale Provinciale
Oristanese, lo 0,62% nel Consorzio Parco Monte Arci, lo 0, 12% nel Consorzio Parco Geo Minerario.
188. Comune di Sant’Andrea Frius. Detiene lo 0,11% nell’ATO Sardegna.
189. Comune di Sant’Anna Arresi. Possiede il 51% dell’Associazione che si occupa dei beni storici, ambientali e
culturali.
190. Comune di Sant’Antonio di Gallura. Detiene lo 0,13% in Abbanoa e il 2,29% nel GAL Gallura Sviluppo.
191. Comune di Santu Lussurgiu. L’Ente detiene il 9,09% nel Consorzio turistico Horse Country (ha dichiarato che
intende procedere alla dismissione), lo 0,66% nel GAL Terre Shardane, l’1% in attività di promozione per il
Capitolo VII
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Dismissione delle società o organismi partecipati
cavallo e una serie di collaborazioni con diverse associazioni (con quota non quantificabile) quali il servizio
barracellare, lo sport, la cultura ecc.
192. Comune di San Vero Milis. Quota nell’ATO Sardegna (0,16%), nel Cosorzio Turistico (Horse Country) lo
0,09%.
193. Comune di San Vito. Quota in Abbanoa (0,26%), nell’ATO Sardegna (0,35%) e ha aderito alla formazione del
“Centro Commerciale Naturale di San Vito Fiume Uri” istituito ai sensi della L.R. n. 5 del 18 maggio 2006.
194. Comune di Sarule. Non dichiara partecipazioni societarie.
195. Comune di Scano Montiferro. Quota in Abbanoa.
196. Comune di Selegas. Detiene lo 0,10% in Abbanoa e lo 0,08% nell’ATO Sardegna.
197. Comune di Semestene. Quota in Abbanoa (0,05%) e lo 0,12% nel Sistema Turistico Locale.
198. Comune di Seneghe. Quota in Abbanoa (0,14%), nell’ATO Sardegna (0,13%) e lo 0,53 nel GAL “Terre
Shardana”
199. Comune di Senis. Quota in Abbanoa, nell’ATO Sardegna (0,04%) e l’11,11% in attività consortile di servizi e
l’1,61% nell’”Organizzazione ed organismi extra territoriali”.
200. Comune di Sennariolo. Detiene lo 0,004% in Abbanoa.
201. Comune di Senorbì. Quota nell’ATO Sardegna (0,21%), partecipa al GAL locale e fa parte del bacino 26 per la
metanizzazione, aderisce infine al sistema sovracomunale bibliotecario “Joice Lussu” con sede in Ussana.
202. Comune di Serdiana. Quota in Abbanoa (0,04%).
203. Comune di Serri. Quota in Abbanoa (0,05%).
204. Comune di Settimo San Pietro. Quota nell’ATO Sardegna (0,2%).
205. Comune di Setzu. Quota in Abbanoa (0,01%), nell’ATO Sardegna (0,01%), nel GAL Marmilla (4,44%), nel
Consorzio turistico “Sa Corona Arrubia” (5%).
206. Comune di Seui. Quota nell’ATO Sardegna e nel Consorzio Imbrifero del Flumendosa.
207. Comune di Seulo. Detiene la quota dello 0,07% nell’ATO Sardegna, fa parte del Consorzio Bacino Imbrifero
Montano del Flumendosa, del Consorzio Turistico dei laghi e del Gal Sarcidano Barbagia di Seulo (fondazione) ma
dichiara di non possedere quote di partecipazione di questi organismi.
208. Comune di Siamaggiore. Quota in Abbanoa (0,02%), nell’ATO Sardegna (0,05%) e lo 0,39 nel Gal Montiferru.
209. Comune di Siamanna. Quota in Abbanoa (0,05%), nell’ATO Sardegna (0,06%) e lo 0,26% nel Gal Terre
Shardana.
210. Comune di Siapiccia. Quota in Abbanoa (0,02%).
211. Comune di Silanus. Quota in Abbanoa (0,5%), nell’ATO Sardegna (0,1%), quota nel consorzio turistico STL del
Nuorese. Partecipa all’Associazione “Borghi autentici d’Italia”.
212. Comune di Siliqua. Non dichiara alcuna partecipazione.
213. Comune di Silius. Quota in Abbanoa (0,09%) e lo 0,09% nel Consorzio sull’amministrazione pubblica e difesa.
214. Comune di Simala. Quota in Abbanoa, nell’ATO Sardegna (0,03%), 1,61% nel Gal Marmilla.
215. Comune di Simaxis. Quota in Abbanoa S.p.a.
216. Comune di Sini. Quota in Abbanoa (0,04%), nell’ATO Sardegna (0,03%), 1,61% nel Gal Marmilla e l’11,11%
nel Consorzio “Due giare” attività promozionale del sistema produttivo territoriale.
217. Comune di Siniscola. Non dichiara alcuna partecipazione.
218. Comune di Siris. Quota in Abbanoa (0,02%), nell’ATO Sardegna (0,02%), 1,61% nel GAL locale, lo 0,90% nel
Consorzio per il Parco del Monte Arci.
219. Comune di Siurgus Donigala. Quota in Abbanoa (0,15%), nell’ATO Sardegna (0,15%).
220. Comune di Soddì. Detiene lo 0,01% nell’ATO Sardegna, il 9,09% nel Consorzio Turistico “Lago Omodeo”, lo
0,66% Consorzio industriale Valle del Tirso (in liquidazione), lo 0,41% nel GAL Terre Shardana.
221. Comune di Solarussa. Quota in Abbanoa (0,15%), nell’ATO Sardegna (0,13%), 1,03% nel Consorzio
programma di sviluppo locale.
222. Comune di Soleminis. Detiene lo 0,07% nell’ATO Sardegna.
223. Comune di Sorgono. Non dichiara alcuna partecipazione.
Capitolo VII
89
Dismissione delle società o organismi partecipati
224. Comune di Sorradile. Quota nell’ATO Sardegna (0,04%), 9,09% nel Consorzio turistico “Lago Omodeo” (in
fase di scioglimento), il 2,02% nel Consorzio Industriale Valle del Tirso (in liquidazione), lo 0,62% GAL “Terre
Shardana”. Contribuisce con quote associative a diverse associazioni culturali locali.
225. Comune di Suni. Detiene lo 0,03% in Abbanoa ed una modesta partecipazione 0,05% nella società che si
occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti (Tossilo Tecnico Service S.p.a.).
226. Comune di Tadasuni. Quota in Abbanoa (0,04%) e nell’ATO Sardegna (0,01%), lo 0,41% nel GAL “Terre
Shardana”, il 9,09% nel Consorzio turistico “Lago Omodeo” e lo 0,76% nel Consorzio Industriale della Valle del
Tirso in corso di liquidazione.
227. Comune di Terralba. Quota in Abbanoa (0,27%) e nell’ATO Sardegna.
228. Comune di Tertenia. Quota in Abbanoa (0,04%) e lo 0,09% nell’attività di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
229. Comune di Teti. Quota dello 0,07% nell’ATO Sardegna.
230. Comune di Tiana. Quota dello 0,04% nell’ATO Sardegna.
231. Comune di Tinnura. Quota dello 0,045% nella società ”Tossilo Tecnoservice” S.p.a. servizio raccolta e
smaltimento Rsu.
232. Comune di Tissi. Quota in Abbanoa (0,05%), lo 0,29% nel Sistema Turistico Locale, il 7,41% nel Consorzio di
metanizzazione Bacino n. 7.
233. Comune di Torpè. Quota in Abbanoa (0,07%), lo 0,19% nell’ATO Sardegna e lo 0,18% nel Consorzio di
pubblica lettura “S. Satta”.
234. Comune di Torralba. Quota in Abbanoa (0,03%), lo 0,19% nell’ATO Sardegna, lo 0,18% nel STL Sardegna
Nord/Ovest e lo 0,96% nel GAL Logudoro Goceano.
235. Comune di Tramatza. Quota in Abbanoa (0,06%).
236. Comune di Tratalias. Quota dello 0,07% nell’ATO Sardegna.
237. Comune di Tresnuraghes. Quota in Abbanoa (0,03%).
238. Comune di Triei. Quota in Abbanoa (0,06%).
239. Comune di Trinità d’Agultu e Vignola. Quota in Abbanoa (0,05%), dello 0,2% nell’ATO Sardegna e l’1,26%
nel Sistema Turistico Locale Gallura Costa Smeralda, l’11,11% nel Consorzio Alta Gallura.
240. Comune di Tuili. Quota in Abbanoa (0,08%) e il 5% nel Consorzio turistico locale.
241. Comune di Ula Tirso. Quota in Abbanoa (0,01%) e nell’ATO Sardegna (0,01%) e il 2,35% nel Consorzio
Industriale della Valle del Tirso in corso di liquidazione.
242. Comune di Uras. Quota in Abbanoa (0,21%).
243. Comune di Uri. Detiene lo 0,08% in Abbanoa, lo 0,18% in ATO Sardegna, il 12,63% del POR Sardegna legalità
e sicurezza, l’11,01% rete gas metano, lo 0,41% S.T.L.
244. Comune di Urzulei. Partecipa (con quota non definita) al Consorzio intercomunale PON sicurezza, sviluppo
cultura e legalità, possiede inoltre la quota del 50% del Consorzio unico Utenti Strade Vicinali (dichiarato non
operativo).
245. Comune di Usellus. Detiene quota in Abbanoa, lo 0,06% nell’ATO Sardegna, l’1,61% nell’attività consortile
“Organizzazione e Organismi” e il 2,1% nel Consorzio per la valorizzazione del territorio.
246. Comune di Usini. Detiene lo 0,10% in Abbanoa, lo 0,18% nell’ATO Sardegna, il 10,16% nel Consorzio Cultura
e Legalità ed il 13,67% nel Consorzio Metanizzazione Bacino n. 7.
247. Comune di Ussana. Detiene lo 0,25% in Abbanoa, lo 0,18% nell’ATO Sardegna e lo 0,09% nel Consorzio Cev
per la fornitura di energia elettrica.
248. Comune di Ussaramanna. Detiene lo 0,04% in Abbanoa, lo 0,03% nell’ATO Sardegna, il 2,08% nel GAL
Marmilla ed il 5% nel Consorzio turistico “Sa Corona Arrubia”.
249. Comune di Ussassai. Detiene lo 0,07% nell’ATO Sardegna e lo 0,09% nel Consorzio Energia Veneto (CEV) per
la fornitura di energia elettrica. Fa parte del Consorzio Bacino Imbrifero Montano del Flumendosa (B.I.M.F.) ma
non detiene quote di partecipazione.
250. Comune di Vallermosa. Non dichiara alcuna partecipazione.
251. Comune di Viddalba. Detiene quota in Abbanoa e il 3,2% nella Società “Anglona Ambiente” per il trattamento
Capitolo VII
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Dismissione delle società o organismi partecipati
dei rifiuti solidi urbani.
252. Comune di Villagrande Strisaili. Non dichiara alcuna partecipazione.
253. Comune di Villamassargia. Non dichiara alcuna partecipazione.
254. Comune di Villanovaforru. Detiene lo 0,01% in Abbanoa e l’1,61% nel Gal Marmilla di sviluppo locale, lo
0,03% in ATO Sardegna ed il 5% nel Consorzio “Sa Corona Arrubia”.
255. Comune di Villanovafranca. Detiene lo 0,09% in Abbanoa e l’1,61% nel Gal di sviluppo locale.
256. Comune di Villanova Monteleone. Detiene lo 0,17% in Abbanoa, lo 0,2% nell’ATO Sardegna, l’1,12% nella
Demos Società consortile per la programmazione dello sviluppo locale, lo 0,23% nella STL Nord/Ovest Sardegna,
il 10% nel Consorzio Logudoro-Goceano, l’8,1% nel Consorzio del “Parco G. Deledda”, il 4,80% nel Consorzio
“Cultura e Legalità”.
257. Comune di Villanova Truscheddu. Detiene lo 0,02% nell’ATO Sardegna e lo 0,41% nel GAL “Terre Shardana”.
258. Comune di Villanovatulo. Detiene lo 0,2% in Abbanoa e lo 0,08% nell’ATO Sardegna.
259. Comune di Villaperuccio. Detiene lo 0,07% in Abbanoa S.p.a.
260. Comune di Villasalto. Detiene lo 0,08% in Abbanoa e lo 0,17% nell’ATO Sardegna.
261. Comune di Villa Sant’Antonio. Detiene lo 0,09% in Abbanoa, lo 0,03% nell’ATO Sardegna, l’1,61% nel Gal
Marmilla.
262. Comune di Villa San Pietro. Possiede lo 0,109% nell’attività del servizio idrico integrato e la quota dell’8,33%
nell’Associazione per la promozione turistica del territorio.
263. Comune di Villaspeciosa. Detiene lo 0,13% in Abbanoa e lo 0,10% nell’ATO Sardegna.
264. Comune di Villaurbana. Detiene lo 0,04% in Abbanoa ed il 20,00% nel Consorzio “Parco Naturale Regionale
del Monte Arci”.
265. Comune di Zeddiani. Detiene quota in Abbanoa S.p.a.
266. Comune di Zerfaliu. Detiene lo 0,02% in Abbanoa e lo 0,06% nell’ATO Sardegna e lo 0,39% nel Gal “Terre
Shardana”.