Riso e zafferano
Riso Zafferano
Origine: India Orientale Arriva in Europa: grazie alla conquista dell‘Asia da parte di Alessandro
Magno All'inizio viene
utilizzato: a scopo terapeutico
Trionfa definitivamente in cucina: nel 1300 con la crisi del mediterraneo
Origine: Iraq e Afghanistan Arriva in Europa: grazie agli
arabi in Spagna All'inizio viene utilizzato: come medicinale e erba
profumata Trionfa definitivamente in cucina: nel Rinascimento come condimento per la
paella
Storia del Riso
Questo prezioso cereale che cresce nell'acqua è originario di una vasta regione che si estende dall'India orientale fino alla Cina meridionale, dove veniva coltivato già nel 4000 a.C. Fu Alessandro Magno, intorno al 330 a.C., dopo la conquista dell'Asia, a introdurre il riso orientale in Europa; intorno all'anno 1000 d.C., la conquista araba delle terre del Mediterraneo occidentale favorì la diffusione della sua coltivazione in Spagna e poi in Sicilia. La tradizione orientale lo identifica con la fertilità ed è per questo che viene gettato agli sposi. All'inizio questo cereale non fu utilizzato come alimento ma come spezia, venduto per scopi terapeutici: il suo decotto veniva prescritto per curare il mal di pancia. Diventò un alimento vero e proprio, a causa della crisi alimentare che si registrò in tutto il Mediterraneo occidentale alla fine del 1300 quando carestie, guerre e epidemie, fecero nascere la necessità di un cibo altamente produttivo in grado di sfamare molte persone. In Italia, la sua coltivazione prese avvio in Lombardia intorno al 1450 e da qui si estese con rapidità a tutte le zone paludose della Pianura Padana
Storia dello Zafferano
La conoscenza di questa spezia, che si ottiene da una parte di un fiore violaceo, risale davvero a tempi molto antichi. Fin dal 3° millennio a.C. veniva coltivata nelle regioni montane tra l'Iran e L'Afganistan e comunque era utilizzata da tutte le civiltà che vivevano sulle coste del Mediterraneo per le sue qualità medicinali aromatiche e come sostanza colorante. La Coltura di questa spezia fu introdotta in Spagna dagli arabi (961 d.C.) e presto si diffuse nel resto dell'Europa. Fu invece un monaco abruzzese, membro del tribunale dell'inquisizione spagnola, ad introdurre questa pianta in Italia nel XIV sec. d.C., anche se sembra che nell'Italia meridionale, in particolare in Sicilia, a coltura fosse già presente. E' nel Rinascimento che comincia ad assumere la sua identità di spezia; oggi viene usata prevalentemente come condimento nel risotto alla milanese o nella paella. Si narra che il risotto alla milanese sia nato per errore nel 1574, durante la costruzione del Duomo di Milano, quando il pittore delle vetrate, durante la celebrazione delle nozze di sua figlia, fece cadere questa polverina gialla nel pentolone del risotto
Gnocchi Burro e Salvia
Patata Origine: America centrale e meridionale . Arriva in Europa intorno al 1570. All’ inizio viene utilizzata come pianta ornamentale. Trionfa definitivamente in cucina alla fine del 1700
Salvia Origine: Bacino del Mar Mediterraneo. Arriva in Europa già nell’antichità. All’inizio viene utilizzata in campo erboristico e farmaceutico per la sua azione disinfettante, digestiva e calmante. Trionfa definitiva in cucina verso il 1200 utilizzandola come condimento per insaporire piatti di carne e condire primi piatti
Spaghetti al pomodoro Pomodoro
Prima della scoperta dell’ America, in Messico e in Perù la « rossa bacca» era già conosciuta, infatti veniva usata come alimento. Era di piccole dimensioni, di odore poco gradevole e di tonalità giallo- dorata. Arrivò in Europa nel 1540 grazie a Hernan Cortés che ne portò alcuni esemplari, ma giunse in Italia solo nel 1596 e qui, a causa del clima, cambiò il suo colore da oro a rosso. All’ inizio fu trattato con diffidenza, molti, infatti, lo consideravano nocivo e pericoloso per la salute; così veniva usato come ornamento, mentre in Francia era utilizzato come pegno d’amore. Il suo trionfo definitivo in cucina si avrà, nel 1700, in Italia, a Napoli, grazie alle numerose ricette create includendo la « rossa bacca»
Spaghetti
Giungono in Europa dal Medio Oriente attraverso gli arabi, nel periodo della loro dominazione in Sicilia (827-1091 d.C.), ma si sono diffusi in tutto il mediterraneo intorno all’anno mille. All’inizio erano usati da pochi e venivano conditi con miele, spezie, zucchero, cannella o formaggio. Gli spaghetti trionfano definitivamente in cucina nella seconda metà del 1600 a Napoli, diventando cibo di cultura popolare.
Questo cereale dai chicchi color del sole è originario del Centro America. Costituiva la base dell’ alimentazione
delle popolazioni di questi territori che lo consideravano un dono prezioso e
non ne buttavano via una sola parte: lo usavano per fare bevande alcoliche, lo
davano da mangiare al bestiame, abbrustolivano le sue pannocchie e usavano i gambi e le sue foglie per
ricoprire i tetti delle capanne.
Arrivò in Europa grazie a Cristoforo Colombo che, al ritorno dal suo primo
viaggio dalle Americhe, portò in Spagna questa pianta. All’ inizio fu
ritenuta solo una curiosità botanica e rimase per molto tempo solo un
ornamento per giardini e palazzi. Solo nel 1600 si avrà una vera e propria
diffusione a livello europeo: in particolare, in Veneto, prese campo l’ usanza di consumarlo sotto forma di
polenta.
Il Mais: la sua storia
•Conosciuto in tutto il mondo fin da tempi antichissimi, queste “spugne
del bosco”, presenti sui territori in più di centomila specie, hanno sempre suscitato la fantasia degli uomini. In
Cina e nell’antica Grecia erano considerate simbolo di lunga vita, ma in generale erano viste con sospetto
a causa della loro velenosità; nel Medioevo fiorirono intorno ad esse
numerose leggende e credenze popolari. Venivano utilizzati anche
come potente veleno per eliminare re e principi dell’ epoca: si narra che
l’imperatore Claudio sia stato avvelenato della moglie Agrippina
utilizzando proprio l’ Amanita Phalloides.
•Alla fine del 1700 nel Regno del Lombardo-Veneto erano venduti nei mercati, per cui furono emanate le prime regole a tutela della salute
Il Fungo: la sua storia