Dagli Antonini ai Severi:
l’impero “globale”
ROMA IMPERIALE - DA AUGUSTO AI SEVERI
CAPITOLO 3
SEZIONE 1
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L’ETÀ DEGLI ANTONINI1
Dopo l’uccisione di
Domiziano (96 d.C.)
viene eletto l’anziano
senatore Marco
Cocceio Nerva
gli imperatori non sono più legati da
vincoli di parentela ma “adottati” dai loro
predecessori in quanto considerati i più
adatti a governare
è detta dinastia
degli Antonini
in realtà il cognomen
Antoninus appartiene
solo ad Antonino Pio
Dopo il principato di
Nerva, per un secolo
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gradito all’aristocrazia,
dopo la tirannide di
Domiziano
Traiano, Adriano,
Antonino Pio, Marco
Aurelio
Transizione pacifica tra un principe e l’altro. Stabilità politica, floridità economica ed espansione territoriale
Politica di collaborazione con il senato. Attenzione ai ceti bassi e medi
I PRINCIPI DELL’ETÀ DEGLI ANTONINI2
Politica interna
Politica estera
pacificazione sociale
rispetta tutte le componenti della società
collabora con il senato
istituisce gli alimenta, borse di studio per i meno abbienti
realizza grandi opere pubbliche
ottiene importanti vittorie
militari, portando l’impero alla
sua massima estensione
la più importante
contro i Daci
Impero
realtà ecumenica unificata da
lingua e diritto di Roma
realtà aperta a esperienze
multiculturali
celebra le sue
vittorie in Dacia
con l’erezione
della Colonna
Traiana
molto amato,
mantiene alto il
consenso nei
suoi confronti
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assume nella
nomenclatura ufficiale
l’epiteto di Optimus
(“Ottimo”)
Traiano
(98-117 d.C.)
politica estera meno
aggressiva
difesa dei confini
abbandona i territori troppo
pericolosi
promuove la costruzione del
vallo di Adrianoattenzione al mondo
delle province: frequenti
viaggi
imperatore tollerante
passione per cultura e
tradizione greca.
Costruzione della Villa
Adriana a Tivoli
in particolare,
predilezione per la
Grecia
Antonino Pio
(138-161 d.C.)
in politica estera
prosegue la strategia
di Adriano
oculato
amministratore
difesa dei confini e
costruzione del vallo di
Antonino
governa con grande
rispetto per il senato4
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Adriano
(117-138 d.C.)
Marco Aurelio
(161-180 d.C.)
“imperatore filosofo”
costante impegno
militare
i movimenti delle truppe
diffondono epidemie di
peste
fronteggia le incursioni di
popolazioni barbariche (Quadi
e Marcomanni)
primi segni di
instabilità e di crisi
le spese belliche
rendono l’economia
meno florida
Commodo
(180-192 d.C.)
rottura con il passato:
Commodo non è adottato, ma
figlio di Marco Aurelio
governa cercando il
favore del popolo
spettacoli e
giochi circensiimpone la divinizzazione della
sua persona, assumendo il
titolo di Ercolefine dell’età degli
Antonini
assassinato in una congiura
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educato alle lettere e alla
filosofia stoica, autore di
un’opera di meditazione
(i Ricordi)
L’ETÀ DEI SEVERI3
Crisi politica dopo
la morte di
Commodo
brevi regni di
Publio Elvio
Pertinace e Didio
Giuliano
Parole chiave
dell’età severiana
autoritarismo e accentramento del
potere
ruolo centrale dell’esercito
importanza delle province
elementi
strettamente
connessi
Settimio Severo
(193-211 d.C.)
militarizzazione dell’impero
aumento della pressione fiscale
svalutazione della moneta
contro gli usurpatori
(Pescennio Nigro e
Clodio Albino) e
contro i Parti
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DAGLI ANTONINI AI SEVERI: L’IMPERO “GLOBALE”
affermazione di
Settimio Severo
il suo regno è caratterizzato
da continue guerre
reclutamento di
barbari
Caracalla
(211-217 d.C.)
governa come un tiranno crudele, appoggiandosi solo
all’esercito
sogna un impero
meno “romano” e
più orientale
quando viene
assassinato
lascia un impero
in crisi
Constitutio
Antoniniana
concede la cittadinanza
romana a tutti gli
abitanti delle province
grazie alla Constitutio Antoniniana,
aumenta le entrate fiscali: i nuovi
cittadini sono soggetti alla tassa di
successione
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figlio di Settimio, fa uccidere il fratello Geta che
avrebbe dovuto essere associato a lui al governo
mostra scarsa attenzione per l’aristocrazia
Marco Opellio
Macrino
(217-218 d.C.)
Elagabalo
(218-222 d.C.)
il vero nome è Vario Avito, ma è
chiamato Elagabalo perché
sacerdote del dio solare siriaco
Elagabal
viene assassinato e gli succede
suo cugino Alessandro Severo
cerca di imporre disciplina
all’esercito e di ridare prestigio
al senato
è assassinato dalle sue truppe;
sale al trono il comandante
Massimino il Trace 8
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Alla morte di Caracalla, è
acclamato imperatore il
prefetto del pretorio
sostituito presto dal
nipote di Settimio
segno di un nuovo clima
religioso
oltre al cristianesimo
si diffondono culti
orientali (del Sole, di
Iside)
Alessandro
Severo
(222-235 d.C.)
Fine della dinastia
degli Severi
L’IMPERO ROMANO, UN “VILLAGGIO GLOBALE”?4
progressiva valorizzazione
di tutte le province
dell’impero
graduale attenuazione
delle differenze fra
persone
frequenti scambi commerciali e
culturali tra diverse aree dell’impero
è una situazione paragonabile alla
moderna globalizzazione?
Struttura
amministrativa
simile in tutto
l’impero
i magistrati che governano le
città hanno ovunque gli stessi
nomi
l’urbanistica ha molti elementi
comuni comuni
Alimentazione
abbondante
circolazione di prodotti
alimentari
ovunque si trova il
garum
si consumano anche
cibi provenienti da
regioni lontane
una salsa di acciughe
di origine spagnola
Impero
greco-romano
forme del potere
romane
cultura greca
questa analisi dello storico Paul Veyne non sminuisce il
contributo degli altri popoli alla civiltà romana 9
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UN ALTRO IMPERO: LA POTENTE CINA DEI QIN E DEGLI HAN5
in Occidente
l’Aquila di Roma,
in Oriente il
dragone cinese
fondato dalla dinastia Qin
(221-206 a.C.)
unificazione politica
centralizzazione del potere
costruzione della Grande
Muraglia
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DAGLI ANTONINI AI SEVERI: L’IMPERO “GLOBALE”
Impero cinese
il re Ying Zheng assume il titolo di
Shi Huangdi, che equivale al
concetto di “primo imperatore”
definito anche
“Impero di
mezzo”
per la posizione centrale che
doveva avere l’imperatore
rispetto alle terre governate
per l’ideale di “giusto mezzo”
della dottrina filosofica e
religiosa del confucianesimo
suddivide il Paese in
province, unifica i sistemi di
scrittura, peso e misura, e
amplia la rete stradale
organizza l’enorme impero e
difende il territorio
Dinastia Han
(206 a.C.-220 d.C.)
Han occidentali (206 a.C.-9 d.C.)
Han orientali (25 d.C.-220 d. C.)periodo di grande
prosperità
impone il
confucianesimo
come dottrina
ufficiale
idee di:
equilibrio
rispetto della tradizione
sottomissione all’autorità
collimavano con la creazione di una solida gerarchia politica e amministrativa
progresso economico
1. Commerci grazie
a un’efficiente rete
stradale
2. Sviluppo
dell’agricoltura
3. Sviluppo della
metallurgia
4. Importanza della
via della seta
Crisi
guerra con i nomadi delle
steppe
lotte interne
crisi dinastiche11
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DAGLI ANTONINI AI SEVERI: L’IMPERO “GLOBALE”
intervallo della dinastia Xin (9-23 d.C.)
soprattutto durante
il governo di Wudi
(141-87 a.C.)
punta all’espansione verso la Manciuria meridionale, la
Corea settentrionale, la Birmania e il Vietnam
rafforza l’autorità imperiale e migliora
la coesione e l’unità culturale dei popoli sui
quali governa