Documentazione narrativa
Ascoltarsi ..Raccontarsi.
Emozioni.
Ins. Alessandra Ortolano
Abstract
Nel corso del primo e del secondo quadrimestre le insegnanti delle classi quarte della Scuola
PrimariaA . M .Corradi e della Scuola dell Infanzia di Via Arenazze hanno progettato e
realizzato una Unit di apprendimento dal titoloAscoltarsi Raccontarsi. Emozioni.
Le sfondo metodologico ha privilegiato la didattica inclusiva con percorsi centrati sull
apprendimento cooperativo e sulla meta cognizione con attivit laboratoriali per favorire lo
sviluppo di conoscenze e abilit,ma soprattutto la costruzione di competenze cognitive,meta
cognitive e sociali . I bambini hanno condiviso ,guidati e stimolati dalle docenti,un percorso di
scoperta del s che esplicita alcuni fondamentali bisogni della dimensione fisica,cognitiva ed
affettiva. L attenzione stata particolarmente rivolta alle Emozioni .
Il primo passo nell educare al ben-essere emotivo dare voce a ci che si prova
Goleman
Elemento cardine dell esperienza
Lidea vincente dell esperienza fa riferimento ad uno stato di ben-essere emotivo e psicologico nel
quale il bambino in grado di sfruttare le proprie capacit cognitive e emozionali per rispondere
alla vita di ogni giorno ,per conoscere se stesso e gli altri, per adattarsi ai propri conflitti interiori e
alle condizioni esterne.
La conoscenza delle proprie emozioni ,detta anche autoconsapevolezza una competenza
fondamentale per gestire al meglio le diverse situazioni della vita.
Questa Unit di apprendimento ,al fine di coinvolgere un numero maggiore di docenti all interno
dell Istituzione Scolastica,ha previsto anche la partecipazione della Scuola dell Infanzia attraverso
il Progetto Comenius ed il Progetto Continuit. I docenti sono riusciti cos a realizzare una fattiva
continuit verticale attraverso incontri di progettazione ed attivit laboratoriali con le classi
coinvolte. I bambini delle classi quarte della Scuola Primaria hanno preso per mano, con attivit
di tutoraggio, i piccoli alunni della Scuola dell Infanzia di cinque anni e li hanno accompagnati
lungo il percorso didattico alla scoperta del proprio corpo e delle proprie emozioni.
A conclusione dell Unit di apprendimento,come situazione di compito, stato realizzato un
miniconvegno,gestito autonomamente dagli alunni,alla presenza dei bambini della Scuola dell
Infanzia e della Scuola Primaria e dei genitori .Inoltre verr realizzato un miniconvegno nel mese
di maggio a conclusione del Progetto Comenius ed una rappresentazione teatrale nel mese di
giugno.
Premessa
In questo anno scolastico, la frequenza del Corso di Perfezionamento presso l Universit di Chieti ,
ha favorito lattivazione di un modello di progettazione per competenze volto a superare un
modello di insegnamento-apprendimento basato prevalentemente sulla didattica tradizionale e a
favorire il coinvolgimento attivo dei docenti e di ogni alunno, costruttore della propria conoscenza e
protagonista consapevole dei percorsi di apprendimento gestiti in collaborazione con i compagni. In
sostituzione del modello didattico tradizionale,basato prevalentemente sulla lezione frontale, si
dato spazio ad un modello formativo per favorire il ruolo attivo, riflessivo e propositivo dell alunno
e del docente al fine di attivare un processo di transfert didattico e sperimentare nuove modalit di
insegnare e di apprendere.
Lunit di apprendimento: Ascoltarsi . Raccontarsi .Emozioni
Lunit di apprendimento stata occasione per approfondire il livello di progettazione e
soprattutto di microprogettazione di percorsi metacognitivi e laboratoriali in grado di coinvolgere
cognitivamente ed emotivamente tutti gli alunni rendendoli protagonisti consapevoli dei propri
processi di apprendimento attraverso modalit cooperative. Alcune attivit laboratoriali sono state
svolte attraverso incontri programmati tra i bambini della Scuola dell Infanzia e i bambini della
Scuola Primaria con momenti di tutoraggio da parte degli alunni pi grandi.
Parlare un bisogno ,ascoltare un arte - (Goethe)
Una riflessione sulla continuit scolastica tra didattica, pedagogia, psicologia e . metodo.
In questa Unit di apprendimento, che ha previsto anche incontri in continuit con la Scuola dell Infanzia , i docenti hanno cercato di eliminare il carattere ripetitivo e privo delloriginario spirito pedagogico della continuit. Si declinata la continuit su tre piani: curricolare -progettuale,
psicologico e metodologico.
La continuit pi diffusa e praticata dalle scuole quella curricolare -progettuale , la continuit psicologica stata attivata nel lavorare sullaspetto emotivo dei bambini cercando di rendere meno problematico il passaggio da un ordine scolastico allaltro. Nel corso dell intero quadrimestre si cercato di creare occasioni di conoscenza tra i bambini di cinque anni e i bambini
delle classi quarte della Scuola Primaria anche per favorire la conoscenza nei diversi ambienti di
apprendimento.
Laltra dimensione della continuit quella metodologica che rappresenta laspetto pi complesso da realizzare, ma anche quello pedagogicamente pi significativo. Le insegnanti
,attraverso un lavoro di co -progettazione,hanno concordato metodi e strategie meta cognitive e
sociali da attivare. Una continuit applicata a tutto tondo per contribuire quindi al miglioramento
della qualit formativa della scuola, favorendo nei soggetti in apprendimento lo sviluppo dei
processi metacognitivi che richiedono il passaggio dal livello descrittivo e nozionistico della
conoscenza (cosa, quando, dove) a quello esplicativo (come, perch), riformulando il sapere in
termini di una maggiore consapevolezza e valenza cognitiva.
Competenze trasversali attese
Esprimere esperienze ed emozioni in unampia variet di mezzi di comunicazione.
La comunicazione nella madrelingua
Esprimere ed interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta
ed interagire adeguatamente sul piano linguistico in vari contesti culturali e sociali.
La comunicazione nella lingua straniera
Affrontare in lingua straniera una semplice ed essenziale comunicazione .
Imparare a imparare
Acquisire, elaborare e assimilare le nuove conoscenze e abilit per usarle e applicarle in contesti
diversificati.
Le competenze sociali e civiche
Interagire in modo costruttivo nella vita sociale per partecipare alla vita civile in modo propositivo e
costruttivo.
Consapevolezza ed espressione culturale
Traguardi per lo sviluppo delle competenze delle discipline coinvolte
Italiano
Ascolto e parlato
Interagire in modo collaborativo in una conversazione.
Comprendere il tema e le informazioni essenziali di una esposizione.
Ascoltare e comprendere testi di vario tipo riconoscendone fonte, tema ed intenzione dellemittente.
Formulare domande precise durante o dopo lascolto.
Organizzare un discorso orale sul tema affrontato.
Lettura
Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.
Leggere vari testi (narrativi, poetici e teatrali Il piccolo principe)
Usare opportune strategie per analizzare il contenuto.
Scrittura
Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di unesperienza.
Produrre un testo teatrale collaborando attivamente con i compagni nella realizzazione di un prodotto
collettivo.
Lingua inglese
Ascolto e parlato
Comprendere oralmente e per iscritto i punti essenziali di un semplice e breve testo
Esporre argomenti di studio in modo semplice e con laiuto delle immagini .
Lettura
Leggere brevi storie con l aiuto delle immagini.
Scrittura
Produrre risposte a semplici questionari .
Religione cattolica
Assumere comportamenti rispettosi verso gli altri.
In allegato si riporta lo schema di macroprogettazione dellUDA. (ALLEGATO 1).
ALUNNI DOCENTI
COGNITIVE
- Comprendere messaggi di diverso tipo
- Comunicare idee e informazioni utilizzando linguaggi e supporti diversi
- Progettare la situazione di compito riguardante il percorso svolto, utilizzando
le conoscenze apprese e le abilit
acquisite.
COGNITIVE
- Affinare la capacit di progettare percorsi didattici inclusivi
- Affinare la capacit di osservare processi, azioni, relazioni e di ascoltare
attivamente gli alunni in azione
- Affinare la capacit di documentare processi e prodotti.
METACOGNITIVE
Imparare ad imparare organizzare il proprio
apprendimento utilizzando varie fonti e varie
strategie metacognitive(meta-ascolto e
metacomprensione).
METACOGNITIVE
Affinare la capacit di riflettere costantemente
sulle azioni intraprese al fine di riprogettare con
maggiore incisivit e consapevolezza
SOCIALI
Interagire in modo costruttivo contribuendo
allapprendimento condiviso e alla realizzazione di prodotti comuni
SOCIALI
Affinare la capacit di interagire in modo
costruttivo con i colleghi nei momenti di
progettazione e documentazione dellUDA, in una logica cooperativa che valorizzi la scuola
come comunit di pratiche.
Metodologie
Le attivit sono state focalizzate su metodologie di tipo attivo e costruttivo, capaci di mettere al
centro lalunno e di renderlo consapevole dei propri comportamenti, facendolo riflettere
costantemente sui propri processi di apprendimento. Nello specifico sono stati attivati percorsi
laboratoriali che hanno privilegiato la disposizione del setting per favorire la comunicazione
circolare. L organizzazione dell aula risultata poco flessibile per l indisponibilit di spazi idonei
che permettessero una migliore composizione dei gruppi. Attraverso il Circle time si offerta la
possibilit ai bambini di comunicare con tutti i membri del gruppo guardando in viso ogni
interlocutore,sedendosi faccia a faccia e ginocchio a ginocchio .Si favorita, in questo modo, una
conoscenza reciproca pi approfondita, si sono costruiti rapporti interpersonali gratificanti e
scambio di opinioni .
Metodi di comunicazione attiva
Brain-storming: strategia comunicativa che consente la produzione di numerose idee intorno ad
un argomento, oggetto di discussione. La quantit diventa generatrice di qualit, a patto che
linsegnante riesca a sospendere ogni forma di giudizio sulle idee espresse ed accettare, almeno nella fase iniziale, tutto ci che ai ragazzi viene in mente per operare una scelta successiva,
collettiva e condivisa.
Brainwriting una variante del brainstorming; le idee in libert vengono scritte su un cartellone o
sul computer, invece che espresse oralmente.
Tutoring :tre sono le parole chiave che sottendono lazione tutoriale. Esse
sono:accompagnamento - consapevolezza-orientamento.
Accompagnare significa non lasciare solo colui che si trova a dover fare un cammino
,apprezzandolo , valorizzandolo, proteggendo dalla solitudine ,dallo scoraggiamento e lo
smarrimento La consapevolezza si esprime nell assunzione di responsabilit riguardo a s e al
proprio cammino. Come va? Come andata? Cosa succede ed successo ?
Lorientamento viene inteso come accompagnamento verso la consapevolezza della propria identit
e del proprio progetto di vita.
Cooperative - learning: metodo di insegnamento che consiste nel dare rilevanza al lavoro di
gruppo per incrementare sia le competenze cognitive che sociali. Si impara ragionando con i pari,
facendo, riflettendo sui processi cognitivi e di relazione per comprendere in modo significativo
Cosa si sta facendo e perch? .
Nei gruppi cooperativi metacognitivi gli obiettivi sono chiari,concordati e condivisi,i ruoli sono
distribuiti tra tutti i componenti del gruppo e la partecipazione strutturata con cura dall insegnante
.Tutti vengono coinvolti in modo attivo e partecipativo. Nei gruppi cooperativi metacognitivi la
riflessione continua:dopo una serie di azioni ci ferma sempre a riflettere sui sistemi di
comunicazione,sugli aiuti reciproci,sulla valorizzazione degli apporti di ciascuno,sull
autovalutazione dei processi(modalit go and stop).
Diario di bordo: raccolta individuale di appunti,disegni e attivit per pervenire ad una rilettura e
riflessione sui prodotti ,sui percorsi e sui processi attivati .Vengono considerati e ripercorsi eventi e
cambiamenti,date,spiegazioni causali ed affettive. Si determina anche un potenziamento della
comunicazione ,intesa sia come capacit di verbalizzare,di prendere appunti sia di ascoltare l altro
che racconta ,creando occasioni per dare vita a corrispondenze,assonanze e affinit nel gruppo. La
ricchezza del lavoro nasce giorno per giorno e lascia traccia visibile dell esperienza , dei processi e
dell IO. Nel diario infatti si possono annotare ricordi,avvenimenti che hanno particolarmente
colpito,sentimenti e pensieri
Le attivit sono state effettuate in classe attraverso la procedura del cooperative informale. I lavori
sono stati organizzati in macro e microgruppi. Ogni gruppo ha utilizzato delle regole interne ,
rispettato turni di parola e procedure decisionali .Allinterno del gruppo c stata una suddivisione
dei ruoli(chi coordina,chi tutela il raggiungimento del compito affidato ecc ) . Le difficolt
incontrate nella gestione dei gruppi sono state relative alla espressione di giudizi e critiche che
hanno determinato a volte piccole tensioni che sono state superate lentamente , con il procedere
delle attivit e con l aiuto dell insegnante.
La procedura metodologica ha previsto:
I fase Lavoro individuale
II fase Lavoro a coppie
III fase Lavoro in microgruppo
IV fase Intergruppo
V fase Revisione meta cognitiva come riflessione sui processi utilizzando le domande stimolo (Come hai lavorato? Cosa ha funzionato e cosa no? Perch?......)
La conoscenza dell uomo ha questo di speciale:passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stessi . (Italo Calvino)
Motivazione
Il dimensionamento scolastico attivato in questo anno ha determinato un forte cambiamento nella
mappa delle scuole della citt di Chieti. La Scuola in cui opero come insegnante di Scuola Primaria,
stata inserita in un Comprensivo ,che non era quello originario e questa situazione ha
determinato, in me ,una situazione di disorientamento e di incertezza .La frequenza del Corso di
Perfezionamento,l incontro con docenti di altre realt scolastiche, l esigenza di svolger attivit di
ricerca-azione nelle classi,hanno determinato in me una forte motivazione a ricercare una unit
progettuale e condivisa anche se tutta da costruire nella Istituzione scolastica . Da qui lidea di
partecipare anche ad un Progetto Comenius e di coinvolgere in questa avventura anche la Scuola
dell Infanzia. Nonostante le diverse e numerose difficolt , il risultato e l effetto di questo lavoro
stato importante ;la possibilit di analizzare e riflettere sulla pratica di insegnamento ,la necessit di
pianificare ,rimodulare il proprio operato hanno determinato un miglioramento continuo ed efficace
della mia professionalit.
Analisi del contesto -Caratteristiche della scuola (dal POF)
Scula Primaria A.M. Corradi: La scuola primaria Anna Maria Corradi del 2 Comprensivo di Chieti situata in una zona poco distante dal centro della citt, nel quartiere Santa Maria. Si trova
in una posizione strategica, sulla strada che collega il centro alla stazione degli autobus e poco
distante dalla strada a scorrimento veloce che collega la citt alla zona dellUniversit e dellOspedale. La struttura risalente agli anni 50 ospita anche la scuola dellinfanzia Via Arenazze. Ledificio scolastico si sviluppa su tre livelli ed circondato da un ampio e rigoglioso giardino recintato, dove si svolgono numerose attivit di osservazione e ricerca ambientale. I bambini che
frequentano la scuola provengono dalle diverse parti della citt;al momento la scuola ospita pochi
bambini stranieri. L Unit di apprendimento ha coinvolto 34 bambini delle classi quarte della Scuola Primaria e 30 piccoli alunni di cinque anni della Scuola dell Infanzia.
Dichiarazione del problema
Nelle classi quarte in cui opero,assisto quotidianamente a conflitti tra pari e a difficili relazioni
interpersonali anche con le insegnanti. In questo anno scolastico l assenza della docente di
matematica lungo quasi tutto il periodo del primo quadrimestre e l arrivo di una nuova insegnante
dell area antropologica avevano generato una situazione di iniziale di sbandamento .L arrivo di
due nuove bambine nella sezione A non avevano facilitato la relazione ; a volte risultava difficile
gestire i conflitti e garantire il rispetto delle regole di convivenza. La problematica sociale aveva
determinato anche una problematica di tipo motivazionale soprattutto nella necessit di creare un
clima di collaborazione in classe nonch stimolare l interesse e la motivazione. Gli
alunni,solitamente, hanno difficolt a raccontarsi e a raccontare i propri vissuti emotivi ;sono
sempre portati ad osservare gli altri ma hanno difficolt ad osservare se stessi; manifestano inoltre
difficolt nell ascolto e nell attenzione. E nata cos l esigenza di iniziare un percorso basato sull
ascolto e sulla scoperta di se stessi attraverso un viaggio interiore alla scoperta dell io e delle
proprie emozioni.
Sentire non ascoltare . vedere non guardare.
Competenze chiave di cittadinanza
Imparare a imparare:stimolare l acquisizione di strategie per organizzare il proprio
apprendimento e il metodo di studio nel lavoro personale o in progetti condivisi.
Comunicare:comprendere e interpretare criticamente messaggi diversi per genere e
complessit,trasmessi utilizzando linguaggi verbali,non verbali e simbolici.
Collaborare e partecipare:fare propri e rispettare diritti e doveri fondamentali di ognuno.
Progettare: rielaborare le conoscenze apprese per condividere e realizzare insieme progetti legati al
contesto di appartenenza.
Centralit della persona
(dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell Infanzia e del primo ciclo d istruzione)
Le finalit della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende,con l originalit
del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e
agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono
sempre tener conto della singolarit e complessit della persona ,della sua articolata identit,delle
sue aspirazioni,capacit e delle sue fragilit,nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente
posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti:cognitivi,affettivi,relazionali
,corporei,estetici ,etici,spirituali ,religiosi.
Per l insegnante
Il modello Coaching:
Caring(il prendersi cura del discente nelle sue difficolt iniziali)
Modeling(loffrire al discente il modello della propria expertise)
Scaffolding(l incoraggiamento e il sostegno offerti al discente-apprendista)
Fading(la riduzione graduale del sostegno del docente a fronte della crescente sicurezza acquisita )
Progetto Comenius
Il progetto denominatoEducation in Values;Valuing ourselvs,our environments and our cultures
prevede il coinvolgimento della Spagna(scuola capofila) ,della Scozia,della Turchia,della Polonia,della
Grecia,dell Italia e dell Ungheria.
Obiettivi principali del progetto:
1. Conoscenza e rispetto per noi stessi,fisicamente e psicologicamente. 2. Conoscenza dei problemi ambientali a livello locale,regionale e globale,suggerendo possibili
alternative locali o soluzioni in ogni paese e comuni a tutti i paesi membri.
3. Conoscenza dei punti salienti di ciascun paese in termini di religione,programmi scolastici,cultura,gastronomia . e di conseguenza sviluppare un elenco di regole di base di convivenza democratica.
La documentazione del percorso riguarder soltanto il primo obiettivo principale.
Classi coinvolte Scuola Primaria IV A e IV B-Scuola dell Infanzia (bambini di cinque anni)
Discipline coinvolte Asse linguistico -espressivo Italiano Inglese -Religione cattolica
Risorse esterne Esperti teatrali delTeatro del giardino di Fabio Di Cocco
Tempi e spazi Primo e secondo quadrimestre dell a .s. 2012\2013
Spazi Edificio scolastico della scuola primaria e della scuola dell infanzia ;
aule attrezzate in base alle diverse necessit .
Autovalutazione
Aspetti che identificano le buone pratiche e le pratiche meno buone nellautovalutazione dellapprendimento e dei processi di apprendimento (Boud, 1995)
Buona pratica Cattiva pratica
Lapprendimento degli studenti al centro della
valutazione
La valutazione viene influenzata da richieste esterne
o di tipo istituzionale
esiste un obiettivo ben definito, per introdurre
lautovalutazione
lautovalutazione considerata una risposta alle
esigenze legate al corso
lidea che gli studenti hanno del processo viene presa
in considerazione prima di introdurre
lautovalutazione
si d per scontato che i metodi usati altrove possano
essere introdotti nel proprio programma senza alcuna
modifica
gli studenti vengono coinvolti nello spiegare i criteri
di valutazione
gli studenti usano i criteri stabiliti unicamente dagli
altri
gli studenti possono influenzare il processo di
valutazione
il processo di valutazione viene imposto agli studenti
il modo di procedere viene elaborato in ogni fase del
processo di valutazione
lautovalutazione condotta in modo
impressionistico
gli studenti valutano il loro apprendimento in
relazione all attivit svolta
lautovalutazione viene usata unicamente per valutare
capacit generali come per esempio le capacit
comunicative
gli studenti esprimono lautovalutazione in termini
qualitativi
lautovalutazione viene condotta in base a scale di
valutazione le cui tappe non sono esplicitamente
definite
si usano giudizi specifici e ben fondati vengono accettati giudizi generici e non motivati
i risultati della valutazione sono usati per determinare
certi tipi di processi decisionali
i dati della valutazione non vengono usati
lautovalutazione una delle molte strategie
complementari per stimolare allapprendimento
lautovalutazione legata ad un ambito specifico
senza connessioni con altre strategie
lautovalutazione investe lintero corso lautovalutazione resta confinata a discipline
considerate secondarie
gli insegnanti sono disposti a condividere il percorso gli insegnanti controllano tutti gli aspetti della
valutazione
il feedback qualitativo una parte della valutazione lautovalutazione subordinata ad una valutazione di
tipo quantitativo
lautovalutazione parte di un processo creativo in
cui gli studenti sono attivi
la valutazione fatta dallesterno e non tiene in
alcuna considerazione le valutazioni espresse dagli
studenti
lautovalutazione viene introdotta gradualmente
insieme a una migliorata capacit negli studenti di
apprendere in modo autonomo
lautovalutazione un caso isolato e non stata
preparata in alcun modo
Bibliografia
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Sitografia
Mi illumino di testo
http://for.indire.it
Guida per il docente
www.laterza.it
www.nonsoloscuola.org
www.iprae.tn.it
Percorso metodologico
I Fase Avvio
Warm up
Il nostro viaggio inizia con la lettura del testo La storia della matita di Paulo Coelho.
Prima di iniziare opportuno ricordare ai bambini le regole della conversazione (turni di parola,si ascolta chi
parla )ma anche che tutti hanno la possibilit di partecipare alle conversazioni \ discussioni ;tutti devono
concorrere alla scelta e alla presa delle decisioni.
Setting
I bambini sono seduti in cerchio,hanno la possibilit di guardarsi in viso e di toccarsi ginocchio-ginocchio
mentre ascoltano la lettura dell insegnante. Il testo si presta ad una semplice drammatizzazione attraverso
oggetti scolastici come la matita,il temperino,la gomma ecc .
Pre ascolto
I bambini formulano ipotesi sul contenuto del testo in base al titolo .Le ipotesi vengono registrate dall
insegnante sulla lavagna.
Ascolto
Lascolto viene supportato dalla drammatizzazione dell insegnante.
A volte, ci si ferma, sui momenti nodali della storia rappresentati dalle cinque qualit.
Dopo -ascolto
Verifica delle ipotesi iniziali
Verifica comprensione del testo attraverso discussione libera.
Testo narrativo -La storia della matita.
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. A un certo punto, le domand:
Stai scrivendo una storia che capitata a noi? E che magari parla di me.
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
E vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, pi importante delle parole, la matita con la quale scrivo.
Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto.
Incuriosito il bambino guard la matita, senza trovare alcunch di speciale.
Ma uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!
Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualit: se riuscirai a trasporle
nellesistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.
Prima qualit: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi
passi. Dio: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volont.
Seconda qualit: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. E unazione che
provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta pi appuntita. Ecco perch devi imparare a
sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
Terza qualit: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ci che sbagliato.
Correggere unazione o un comportamento non necessariamente qualcosa di negativo: anzi, importante
per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
Quarta qualit: ci che realmente importante della matita non il legno o la sua forma esteriore, bens la
grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.
Ecco la quinta qualit della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ci che farai nella
vita lascer una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione.
Paulo Coelho
Attraverso un Brainstorming vengono scritte le riflessioni alla lavagna
Riflessioni degli alunni
Le cose brutte si possono cancellare ma lasciano un segno nella vita(Giovanni).
Non importante l aspetto esteriore ma quello che si ha dentro(Alessio) .
Con la sincerit possiamo scoprire le parole del cuore(Alice).
Dobbiamo sopportare dei dolori che ci portano alla crescita(Giada).
Sono state poi individuate le parole chiave del testo .
Sollecitazione cognitiva dell insegnante
E tu ti sei mai sentito come la matita?
Hai mai avuto l impressione di essere entrato dentro un temperino?
Cosa significa per tedipende tutto dal modo in cui guardi le cose?
Cosa ne pensate di questo testo?
L immagine della matita ,che racchiude al suo interno la mina, ha permesso ai bambini di comprendere
meglio la differenza tra l aspetto esteriore e il mondo interiore , che sebbene nascosto , risulta ricco di
molteplici emozioni.
La riflessione sul testo ha permesso agli alunni di cogliere il messaggio nell ambito di una situazione
emozionale vera.
Una conoscenza priva di contestualizzazione una conoscenza povera(Edgar Morin)
Si pervenuti alla conclusione che:
possibile imparare per storie e attraverso le storie .
Ogni racconto si presta ad essere approfondito attraverso un lavoro linguistico specifico mediante
conversazioni di classe per verificare la comprensione ,le abilit di ascolto,attenzione e concentrazione ,per
attivare confronti tra il messaggio esplicito ed implicito della storia per far parlare i bambini delle loro
esperienze ,far emergere pensieri ed opinioni personali.
Suggerimento per ampliare l argomento:lettura del brano - La lezione della farfalla autore anonimo.
Ricostruzione del percorso di ascolto e autovalutazione
I bambini hanno ricostruito le fasi del lavoro di ascolto,cercando di individuare le attivit che hanno
permesso di comprendere meglio il testo letto dall insegnante.
Ogni bambino ha ricevuto un questionario relativo alla sua partecipazione all attivit,al modo in cui si
sentito e alle strategie di ascolto attivate.
Questionario a risposta aperta
Ti piaciuto il testo ascoltato?
Cosa ti ha colpito di pi?
Pensi che questo lavoro sia stato utile per imparare ad ascoltare meglio?
Cosa hai imparato di nuovo?
Cosa ti piacerebbe cambiare nel percorso seguito?
Ti piaciuto lavorare in gruppo ? Perch?
Riflettendo insieme sull attivit svolta in classe , i bambini hanno scoperto di essere diventati i protagonisti
del percorso attivato dall insegnante. Il lavoro ha aiutato ad ascoltare meglio,ad ascoltarsi reciprocamente,a
rispettare i turni di parola e a collaborare. Gli alunni hanno anche imparato a condividere le loro idee,a
raccontarle agli altri,a concentrarsi sulla loro interiorit e sul loro IO.
II fase Implementazione
1) Viaggio alla ricerca di se stessi
Scopriamo cosa c all interno della matita.
Ma chi sono IO? Come sono?
Il mio portfolio per:
Agire nel presente pensando al proprio
futuro
Autovalutazione
Autoconsapevolezza
Responsabilit del proprio
apprendimento
Cos un portfolio?
Brainstorming:chiacchierata introduttiva con esemplificazioni tratte dalla vita reale.
Cosa ? Cosa non un portfolio dello studente?
Condivisione della scheda di progettazione
I bambini cominciano a raccogliere foto ,disegni ,testi narrativi , poesie ,dettagli personali,domande e
risposte sul proprio vissuto per realizzare un prodotto creativo in grado di dare una fotografia ad alta
definizione di se stessi. Vengono man mano inserite parti che riguardano la famiglia,la scuola ,i cibi e gli
sport preferiti .Alcune parti del portfolio vengono compilate in italiano ,altre in inglese. Le sezioni in
italiano vengono scelte autonomamente dagli alunni,le parti in inglese invece vengono completate a scuola
con la supervisione dell insegnante.
Anche i bambini della scuola dell infanzia completano con l aiuto delle insegnanti il proprio portfolio
,caratterizzato dal proprio autoritratto e da immagini .
2) Un Cerchio per parlarsi e raccontarsi.
Nel corso di una giornata scolastica i bambini delle classi quarte incontrano i bambini della scuola dell
infanzia e si raccontano nel Cerchio per parlarsi e raccontarsi attraverso le immagini e attraverso le
presentazioni contenute in ogni portfolio. Narrare i propri vissuti,ascoltare le narrazioni degli altri significa
anche prendersi cura di s e degli altri;praticare un dialogo con se stessi non perdendo di vista i rapporti
interpersonali.
Le insegnanti concordano e progettano delle attivit che incoraggino i piccoli bambini a cercare l aiuto di
un amico speciale quando sono in difficolt. Si avvia cos un tutoraggio tra i bambini pi grandi e quelli pi
piccoli. Il tutoring rimanda al concetto di responsabilit intesa come cura. Cos dopo aver attivato il
Cerchio per parlarsi e raccontarsi ogni bambino di cinque anni sceglie liberamente un bambino grande,si
siede accanto a lui avviando una iniziale conoscenza. Il clima, nel corso dell attivit, risultato disteso e
collaborativo,l impegno di tutti,grandi e piccoli, ha determinato un gradevole momento di accoglienza. L
uso di un nuovo spazio ambiente senza banchi n cattedra,la riscoperta delle aule che per molti
rappresentavano un vissuto dell infanzia , i colori attraenti ,i materiali invitanti hanno determinato nei
grandi un momento di gradevole pausa dalle attivit didattiche.
Progetto Comenius :alcuni Portfolio sono stati inviati in Scozia , altri sono giunti a noi dai diversi Paesi
stranieri. L osservazione e la lettura in lingua inglese sono state occasione per tutti di scoperta,riflessione e
confronto.
Prestare attenzione alla biografia del bambino sia come valorizzazione del vissuto personale ,sia come
capacit di evocare il passato permette di rendere l alunno consapevole della propria storia ,facendolo
diventare protagonista,attore del proprio percorso scolastico.
3) Le riflessioni personali diventano Poesie .
Sollecitazione cognitiva dell insegnante :Immaginate di trovarvi sul bordo di un pozzo dei desideri.
esprimete i vostri pensieri agli altri ,poi scriveteli su un foglio come se fosse una poesia senza rime.
Se potessi essere un animale,sarei.perch..
Se potessi essere un uccello,sarei.perch
Se potessi essere un fiore,sareiperch.
Se potessi essere un albero,sarei perch.
Se potessi essere uno strumento musicale,sarei.perch
Se potessi essere una strada,sarei.perch.
Se potessi essere un gioco,sareiperch.
Se potessi essere un cartone,sareiperch
Se potessi essere un cibo,sarei.perch
Se potessi essere un colore ,sarei..perch
Sono diverso da ogni altra persona perch..
Sono uguale ad ogni altra persona perch.
I bambini scrivono le loro poesie poi le leggono ad alta voce alla classe.
I bambini che solitamente faticano a raccontarsi, hanno liberamente parlato dei loro desideri .
Mi sono divertita molto .a casa ho imparato la poesia a memoria (Giada).
Dalle riflessioni sui desideri emerge che la soddisfazione degli stessi ci rende FELICI.
Ma cos la felicit?.....E l infelicit?
Che cosa ci rende felici? Quando ci sentiamo infelici?
Non possiamo essere sempre felici,ma bello ,dopo un momento brutto..esserlo nuovamente (Giada).
Le nostre poesie sul tema della felicit e delle emozioni.
La vita meravigliosa
Per noi amare la nostra vita un grande dono,
che non ci regala nessuno.
La vita una cosa bellissima
che non bisogna sprecare
perch si ha una sola volta.
La vita ci regala tanti amici
con cui viviamo felici.
Noi dobbiamo AMARE tutti i bambini del mondo,
perch condividiamo lo stesso cuore,
viviamo le emozioni
superando le barriere.
Alunni: Giada,Riccardo,Vincenzo ,Martina
Domande stimolo dell insegnante
Che cosa sono le emozioni? Come nascono?Come si riconoscono?Le emozioni sono belle?Sono brutte?Che
cosa fai quando ti emozioni?Quali sono le emozioni della mamma,del pap e delle maestre? Dove si
trovano?
I bambini formulano ipotesi ,richiamando alla memoria momenti del proprio vissuto.
Dentro di me c l amicizia (Irene)
Dentro di me ci sono le emozioni (Chiara)
Dentro di me c il cuore ( Alice)
L insegnante , per sollecitare la riflessione legge la poesia
Il cuore .
Oggi,un bimbo mi chiede: Ma il cuore sta sempre nello stesso posto,oppure,ogni tanto,si sposta?
Va a destra e a sinistra?.
Io: No,il cuore resta sempre nello stesso posto. A sinistra.
Ed intanto penso Poi,un giorno,crescerai ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi,senza
abitare,davvero,nessun luogo.
Ti sale in gola quando sei emozionato.
O precipita nello stomaco quando hai paura o sei ferito.
Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti e sembra volerti uscire dal petto.
Altre volte invece,fa cambio col cervello.
Crescendo imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani.
E il pi delle volte,ti torner indietro un po ammaccato.
Ma tu non preoccupartene. Sar bello uguale .O forse,sar pi bello ancora.
Questo per,lo capirai solo dopo molto, molto tempo.
Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo pi un cuore .Di averlo perso .E ti affannerai a cercarlo in un ricordo,in
un profumo,nello sguardo di un passante,nelle vecchie tasche di un cappotto malandato.
Poi ci sar un altro giorno..un giorno un po diverso..un po speciale..un po importante.
Quel giorno capirai che non tutti hanno un cuore ."
Domande stimolo del docente
Ti mai capitato di pensare di non avere un cuore? Quando?
Hai mai visto un cuore ammaccato?
Rilessione
L altro giorno Serena piangeva perch la maestra di storia l aveva accusata di una cosa che lei in realt non
aveva fatto. Serena cercava di giustificarsi con la maestra ,ma lei non credeva alle sue parole..cos Serena
aveva il cuore ammaccato. (Giulia)
Si vede bene solo con il cuore l essenziale invisibile agli occhi . (Il Piccolo Principe)
4) Lavoro di apprendimento cooperativo Love Yourself
Attraverso attivit di brainstorming con riflessioni sul s e attraverso un intervista scritta che abbiamo
intitolato I nostri bisogni fondamentali sono emersi bisogni e necessit che riguardano :
Questi bisogni devono essere riconosciuti per tutti per una vita autenticamente umana. Sono bisogni
inalienabili che vanno garantiti;sono DIRITTI della persona.
I bisogni dell uomo come fondamento dei diritti della persona.
Lavori in apprendimento cooperativo in continuit con la scuola dell Infanzia
Recupero delle informazioni
I bambini delle classi quarte leggono ai piccoli dell infanzia alcune riflessioni circa i bisogni fondamentali
dell uomo. Anche i piccoli alunni hanno precedentemente affrontato lo stesso argomento con le insegnanti e
partecipano attivamente alla discussione. Si decide di progettare e realizzare insieme un cartellone di sintesi
per raggruppare le informazioni emerse. Il lavoro viene organizzato attraverso piccoli gruppi misti di alunni
della Scuola Primaria e dell Infanzia con assegnazione di ruoli.
Dimensione fisica-cibo,casa,cure
Dimensione cognitiva-
istruzione,informazione
Dimensione affettiva e morale-affetto
stima,libert ,felicit,pace
Gruppo mani:Alice ,Marco,Elisabetta,Isabella,Francesco,Chiara Ludovica,Irene,Lorenzo
Con le mani posso fare i disegni e posso scrivere .
Gruppo cuore:Michele,Eleonora,Giada,Beatrice,Giulia S.,Giulia D.,Ksadygia
Nel cuore ci sono le emozioni.
Gruppo testa:Leonardo,Alessio , Andrea,Fabio,Serena ,Maria, Asia
Nella testa c il cervello.
Gruppo pancia:Giulia,Bianca,Greta,Filippo R.,Francesca,Achille,Francesco,Andrea
Nella pancia c il cibo .
Gruppo gambe: Federico,Filippo O.,Alessandro,Francesco,Daniele
Con le gambe posso fare gli sport.
Gruppo corpo:Giulia,Marco, Serena ,Luigi
Abbiamo riunito tutte le parti dei diversi gruppi di lavoro e progettato la realizzazione del cartellone
venuto fuori un vero capolavoro.
Ogni parte del corpo stata indicata con il nome in inglese,i bambini pi grandi hanno guidato
quelli pi piccoli nellindividuare le giuste parole attraverso giochi di abbinamento immagine
parola.
CLIL Biology and Science The Human body.
Attraverso attivit laboratoriali in continuit con la Scuola dell Infanzia abbiamo anche realizzato
Lalbero della vita.
I lavori sono stati inviati in Scozia per partecipare al concorso indetto dai partners stranieri per il
logo del Progetto. Non stato scelto il lavoro della nostra scuola bens quello della Turchia ma l
impegno ,la motivazione di grandi e piccoli nel realizzarli sono stati lodevoli.
Durante le attivit laboratoriali il docente osservatore annota ,utilizzando una griglia di
osservazione per i comportamenti nell ambito dei diversi contesi di apprendimento (griglia n.)
5 ) Laboratorio di teatro a scuola La storia tra le storie
Il progetto di laboratorio teatrale rappresenta un evento-simbolo del percorso operativo sulle
emozioni che coinvolge l insegnante di lingua,i bambini delle classi quarte e gli esperti esterni del
Teatro del giardino nelle persone di Fabio e Enza.Il percorso dura da gennaio a maggio 2013 e si
concluder con una rappresentazione teatrale nel mese di giugno 2013 alla presenza di genitori
,insegnanti e piccoli alunni della Scuola dell Infanzia. Il salto di qualit dato dalla presenza di
figure esterne al contesto scolastico che hanno grande carisma e attrattiva nonch dall idea di
lavorare non su un testo precostituito ma su un racconto frutto della fantasia e del coinvolgimento di
tutti gli alunni .La scuola si trasforma . la palestra diventa un teatro e un palcoscenico e i
bambini diventano attori-protagonisti pronti a liberare le loro emozioni.
Fase di avvio - Lettura
La lettura in classe riservata solo ad alcuni capitoli del testo.
Alcuni bambini hanno autonomamente acquistato il libro e l hanno letto nella sua interezza.
Capitoli : Il piccolo principe e la volpe ( l amicizia).
La rosa ( la vita ).
Il pozzo (miraggio in cui l acqua nettare).
Il re ( bisogno di comandare),
Fasi :
- Lettura lenta e attenta del testo (sequenze,parole chiave,informazioni esplicite e implicite ,uso del vocabolario per scoprire il significato delle parole sconosciute)
- Riflessioni su ambiente,sequenze,personaggi, luoghi,messaggio dell autore.
Per ogni capitolo ,ciascun bambino ha liberamente sottolineato la parte del testo che
maggiormente lo aveva colpito e ne ha dato motivazione scritta. Le riflessioni sono poi state
lette in classe e raccolte nel diario di bordo.
Le riflessioni di Alice
Capitolo Il pozzo. Ho pensato che quel pozzo, forse esiste veramente ed un po speciale;esso contiene l amore .. non lacqua ,perch si trova nel cuore e si pu trovare solo con le emozioni e i sentimenti.
Capitolo Il re.
Il re dice che giudicare se stessi molto difficile .Secondo me,infatti,bisogna riconoscere i
propri difetti per migliorarli e soltanto cos si pu diventare una persona che ragiona nel
giusto modo.
L attenzione della classe stata rivolta in particolare alla frase conclusiva del capitolo
dedicato all incontro tra il Piccolo principe e la volpe.
Si vede bene solo con il cuore ..L essenziale invisibile agli occhi.
Non stata data alcuna spiegazione circa la comprensione del messaggio implicito della
frase; per il momento . tutto rimasto sospeso.
Sollecitazione cognitiva dell insegnante
Domande da porsi prima,durante, e dopo la lettura
Prima
Cosa sappiamo di questo capitolo?(attivazione delle conoscenze pregresse)
Cosa pensiamo di imparare?(previsione)
Questo capitolo ci sembra interessante?(previsione)
Durante
Ci che leggiamo ha un senso?
Cosa possiamo fare per capire meglio?
Dovremmo continuare a leggere,tornare indietro a rileggere o fermarci e utilizzare una
strategia?
Come continuer la lettura?Cosa succeder ancora?Come finir?
Dopo
Qual la nostra opinione?
Cosa pensiamo?
Quali sentimenti,emozioni proviamo?
Gioco Viaggio nell immaginario.
Mi concentro sul mio respiro,ad occhi chiusi provo a guardare me stesso dall esterno.
Come sono io ? Distratto o attento? Riesco ad ascoltare le mie emozioni?
Anche le emozioni possono parlare e raccontare una storia.
Durante l esercizio qualche volta il silenzio rotto.
Fabio( lesperto) afferma :E dell essere umano il bisogno di farsi ascoltare dagli altri.
Gioco e drammatizzazione delle vocali
Ogni vocale ha la sua emozione,in teatro non seguono l ordine grammaticale
I-rabbia
O- dolore
E -meraviglia
U- morte
A- paura
Ogni vocale pu essere raccontata con il nostro corpo.
6 ) Scriviamo un racconto
L insegnante coinvolge i bambini nella scrittura di un racconto fantastico in cui ognuno diventa
protagonista di numerose avventure. Dopo aver ricordato che ogni genere di racconto ha uno scopo
preciso ed costruito con ingredienti particolari(scopo,personaggi,situazioni avventurose,luoghi
magici,prove da superare ecc ) ogni alunno si mette individualmente a lavoro .
1 Momento
Scrittura autonoma del proprio racconto.
Io invento la mia storia d avventura ..Io sono il protagonista
2 Momento
Disegno di un autoritratto in cui ognuno disegna se stesso, immerso nei luoghi dellavventura
narrati.
3 Momento
L insegnante raccoglie tutti i materiali e sollecita i bambini a raccontare agli altri la propria storia
, i compagni ascoltano.
Tutti i disegni e le storie vengono raccolte insieme per realizzare un libro.
4 Momento
L insegnante sollecita il gruppo classe a costruire La storia delle storie con i materiali scelti
,rintracciando possibili collegamenti tra questi .Si costruisce insieme una struttura (storyboard) che
mappi dia ordine ai vari contenuti. Ogni contenuto potr essere spostato per dare senso al progetto
narrativo. Gli alunni ,divisi in quattro piccoli gruppi,suggeriscono le collocazioni per i vari
materiali facendo nascere una iniziale struttura narrativa.
5 Momento
I capo-gruppi raccontano al gruppo classe la struttura narrativa individuata e le diverse collocazioni
per i vari materiali. Gli alunni mettono insieme le loro esperienze,discutono e votano La storia tra
le storie.
La storia individuata diventa storia da drammatizzare alla presenza dei genitori e degli alunni della
Scuola dell infanzia.
III Fase - Ricostruzione del percorso e revisione metacognitiva
I concetti base della metacognizione
introspezione autoconsapevolezza
Nei gruppi cooperativi meta cognitivi la qualit del lavoro di gruppo stata rilevata ricorrendo a
quattro indicatori:
1. gli obiettivi Nei gruppi cooperativi meta cognitivi gli obiettivi sono significativi,chiari,delimitati,concordati e
condivisi;inoltre sono sia cognitivi che sociali;
2. i ruoli Nei gruppi i ruoli sono distribuiti tra tutti i componenti del gruppo,sono
chiari,delineati,condivisi;
3. la partecipazione Nei gruppi la partecipazione strutturata con cura dall insegnante:tutti vengono coinvolti in modo attivo e partecipativo attraverso dei contratti formativi nei quali si concordano insieme gli obiettivi ,le fasi ,i tempi di lavoro;
4. la riflessione La riflessione continua :dopo una serie di azioni ci si ferma sempre a riflettere sui legami tra
ragazzi,sui sistemi di comunicazione,sugli aiuti reciproci,sulla valorizzazione degli apporti di ciascuno.
Domande a risposta aperta
In quale momento hai avuto bisogno dellaiuto di un compagno?
In quale momento hai aiutato un compagno in difficolt?
Pensi che questo lavoro sia stato utile per imparare ad ascoltare meglio? Perch?
Cosa hai imparato di nuovo?
Ti senti pi o meno sicuro nellaffrontare lascolto di un testo dopo aver svolto queste attivit?
Cosa ti piacerebbe cambiare nel percorso seguito?
Ti piaciuto lavorare in gruppo? Perch?
Come abbiamo utilizzato i ruoli concordati all interno del gruppo?
Abbiamo rispettato i tempi assegnati?
Quali sono i punti forti e quali quelli deboli?
Quali sono stati i momenti pi belli del lavoro e quali meno belli?
Che cosa ho imparato? Disposizioni chiamate in causa:
Pensare e comunicare con chiarezza
Raccogliere le informazioni in tutti i sensi
Ascoltare con comprensione
Creare,immaginare con la mia fantasia
Lavorare con impegno
Lavorare bene nel gruppo costruendo un incontro e
confronto costruttivo con i
compagni
Mantenere viva lattenzione Comprendere le richieste e regolare la mia azione in loro
funzione
Rimanere aperto all apprendimento seguendo il
percorso con motivazione ed
interesse
Riflettere su me stesso e sulle
mie emozioni
Acquisire fiducia in me stesso Porre problemi e comunicare liberamente con i miei compagni
Abbiamo imparato a CONDIVIDERE unendo tutte le nostre forze
Ricostruzione del percorso e riflessione sui processi attivati
COSA FANNO I BAMBINI COSA FANNO I DOCENTI
I bambini ricostruiscono e riflettono sul percorso
individuando i punti di forza e di debolezza ed
esprimendone la motivazione per poter gestire al meglio
situazioni analoghe in altri contesti.
Coordinano la discussione, osservano e rilevano le
competenze metacognitive acquisite.
Risultati
I ragazzi ora sono in grado di riflettere sui processi attuati ,sui prodotti conseguiti,sulle emozioni interiori e
su quelle provate durante le diverse fasi dell intero percorso.
IV Fase -Progettiamo un miniconvegno
Sapevamo dallinizio che a fine quadrimestre ci sarebbe stato un convegno alla presenza dei genitori.
Per prepararlo abbiamo lavorato cos:
Gruppo classe
Abbiamo riguardato insieme tutto il lavoro svolto per scegliere solo ci che volevamo raccontare e
mostrare al pubblico.
Lavoro individuale
Ognuno ha pensato e scritto una proposta per la giornata (dove, come, quando ecc..)
Lavoro di gruppo
In gruppo abbiamo prodotto ununica proposta/scaletta delle attivit
Intergruppo
I referenti dei gruppi hanno socializzato le proposte
Gruppo classe
Insieme abbiamo deciso come realizzare il convegno.
Durante il lavoro la docente ha osservato senza intervenire; ha scritto su alcuni fogli, completato le griglie
di osservazione sul modo di collaborare e comunicare.
SITUAZIONE DI COMPITO
Levento conclusivo dellUDA ha previsto come compito di prestazione la progettazione e la realizzazione
di un miniconvegno durante il quale gli alunni hanno presentato i lavori prodotti e attivato una riflessione
sui processi e sul percorso in presenza di genitori ,docenti ed alunni. La prestazione di compito occasione
utile per manifestare, in una situazione reale, le competenze attese da parte degli alunni, unici protagonisti
della situazione; i docenti osservano e registrano il livello di acquisizione delle competenze.
Competenze osservate - Trasversali
C1 Interagire in modo costruttivo contribuendo allapprendimento condiviso e alla realizzazione di prodotti comuni
C2 Comunicare idee e informazioni utilizzando linguaggi e supporti diversi
C3 Organizzare il proprio apprendimento anche in funzione delle proprie strategie
metacognitive.
C4 Progettare la situazione di compito riguardante il percorso svolto utilizzando le
conoscenze apprese e le abilit acquisite.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Partecipare a scambi comunicativi con compagni e docenti.
Comprendere e utilizzare testi di tipo diverso utilizzando strategie di lettura.
Utilizzare le conoscenze sul linguaggio visivo per rielaborare le immagini attraverso strumenti diversificati.
Progettazione del miniconvegno in classe COSA FANNO I BAMBINI COSA FANNO I DOCENTI
In vista della situazione finale, i bambini rileggono il
diario di bordo, rievocano e discutono sulle attivit
svolte durante il percorso al fine di progettare il mini-
convegno, selezionandone i lavori e i momenti
significativi.
Sollecitano, tramite il brainstorming, la discussione
e le riflessioni, utilizzando il diario di bordo e
coordinando gli interventi della classe.
Gli alunni individualmente stendono una proposta
progettuale delle attivit da presentare prevedendo
che cosa fare e come farlo.
Osservano le modalit di comunicazione e di
progettazione, al fine di rilevare le competenze
acquisite.
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE N.1 UTILIZZATA DURANTE IL PERCORSO
In gruppo, analizzano, spiegano e confrontano le
proposte individuali, ed elaborano un progetto
condiviso tenendo conto dei tempi, dello spazio, degli
strumenti e delle risorse umane a disposizione.
Osservano le dinamiche relazionali e le modalit di
comunicazione e di progettazione, al fine di rilevare
le competenze acquisite.
I referenti dei gruppi, estratti a sorte, socializzano i
progetti e i bambini commentano con riflessioni
personali man mano che vengono presentati
evidenziandone i punti di forza e di debolezza.
Coordinano gli interventi, osservano le dinamiche
relazionali e le modalit di comunicazione e di
progettazione, al fine di rilevare le competenze
acquisite.
La classe, poi, decide e condivide le attivit e le
modalit di presentazione delle stesse, definisce tutti
gli aspetti e i compiti inerenti le scelte fatte.
Coordinano gli interventi, osservano le dinamiche
relazionali e le modalit di comunicazione e di
progettazione, al fine di rilevare le competenze.
NOME
ALUNNI
C1/C2
Attiva
C4
Gestisce
Modalit
dinterazione
Modalit
di comunicazione
Strumenti e risorse
Risp
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Accetta i su
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Realizzazione del miniconvegno
Griglia di osservazione n.2
COSA FANNO I BAMBINI COSA FANNO I DOCENTI
I bambini realizzano e gestiscono il miniconvegno. Osservano le dinamiche relazionali e le modalit
di comunicazione al fine di rilevare le
competenze acquisite.
NOME ALUNNI
C. 2
Comunica utilizzando il codice
Tipologia
Modalit
Orale
Scritto
Iconico
- grafico
In m
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Griglia di osservazione n.3
NOME ALUNNI
Riflette
sui processi attivati
sui prodotti elaborati
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Conclusione
Nodi critici
Mancanza di spazi idonei per le attivit laboratoriali
Difficolt nella co-progettazione .
Difficolt di trasferire le modalit di progettare per competenze e di diffondere la pratica della documentazione.
Impossibilit di utilizzare LIM e strumenti multimediali poich il plesso di appartenenza ne sprovvisto.
Trasferibilit
Le modalit di lavoro proposte sono trasferibili a condizione che i docenti siano disposti a limitare il tempo
dedicato alla didattica frontale a vantaggio di modalit di lavoro maggiormente attive, cooperative e
metacognitive, le uniche in grado di costruire competenze durature e spendibili in contesti futuri dai nostri
alunni .Ma se le attivit proposte generano apprendimento consapevole e motivazione perch sono ancora
cos poco diffuse nei contesti scolastici? Sicuramente per la difficolt legata alla pianificazione attenta di
ogni proposta didattica e al dispendio notevole di tempo ed energia necessario per documentare le attivit.
Che fare? E assolutamente necessario non arrendersi e continuare a sperare che la sfida di una progettazione
mirata, attenta, consapevole, inclusiva venga raccolta da un numero sempre maggiore di docenti, a partire da
quelli del Comprensivo di appartenenza.
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA IPOTESI DI
MIGLIORAMENTO
ALUNNI - lavoro coinvolgente e divertente
- positivi i lavori di gruppo
- ci siamo aiutati
- abbiamo capito meglio come ascoltare
- ci piaciuto usare il pc
- a volte cera confusione
- stato difficile organizzare il convegno
- non sempre tutti erano coinvolti
- lavorare di pi con i gruppi
- usare di pi il computer
- invitare pi spesso i genitori
DOCENTI - maggiore coinvolgimento degli alunni demotivati
- aumento dei rapporti di collaborazione
- maggiore disponibilit ad ascoltare
- momenti di buona confusione a volte
difficili da gestire
- difficolt a coinvolgere alcuni alunni
- difficolt a microprogettare e a
documentare
- carenza di sussidi multimediali
- coinvolgere pi classi e docenti
- microprogettare in modo pi attento
e consapevole
GENITORI - abbiamo capito cosa fanno i nostri figli a scuola
- la tematica trattata risultata interessante
- esperienza del
convegno da
ripetere pi volte
durante lanno
Metodi e strumenti di valutazione
Vari metodi e strumenti possono essere utilizzati per raccogliere le informazioni necessarie.
Questionari. Elenco delle domande da porre agli intervistati .
Osservazioni. I dati di valutazione vengono raccolti osservando il comportamento dei partecipanti
(insegnanti, alunni, altri). Sar necessario identificare accuratamente quali tratti comportamentali si
dovrebbero osservare e quali significati possono essere dedotti da questi.
Interviste, questionari orali, sia strutturati, semi-strutturati o aperti.
Incontri per stimolare le persone a riflettere sulle cose e per discuterne. Cos facendo la valutazione
avviene in modo implicito.
Prodotti scritti . Scrivere le esperienze come potente mezzo per riflettere.
Presentazioni, dire agli altri quello che succede nel progetto ti obbliga a riflettere su questo. Anche questo
metodo pu rivelarsi un potente stimolatore per imparare dalle esperienze.
Commenti / recensioni da parte di esperti interni o esterni / colleghi. E opportuno invitare gli altri ad
osservare per dare un parere su ci che essi percepiscono del progetto .
GRIGLIA DI VALUTAZIONE FINALE DELLUNIT DI APPRENDIMENTO
PROCESSO
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CRITERI FOCUS DELLOSSERVAZIONE
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Comunicazione e
socializzazione di
esperienze e
conoscenze
4
Lallievo ha unottima comunicazione con i pari, socializza
esperienze e saperi, ascoltando e interagendo positivamente
ed arricchendo-riorganizzando le proprie idee in modo
dinamico
3
Lallievo comunica con i pari, socializza esperienze e saperi,
ascoltando, interagendo positivamente e con buona capacit
di arricchire-riorganizzare le proprie idee
2
Lallievo ha una comunicazione essenziale con i pari,
socializza alcune esperienze e saperi, ascolta in modo non
continuo
1
Lallievo ha difficolt a comunicare e ad ascoltare i pari,
disponibile saltuariamente a socializzare le esperienze
Relazione con i
docenti e le altre
figure adulte
4
Lallievo entra in relazione con gli adulti in modo aperto e costruttivo
3
Lallievo si relaziona con gli adulti adottando un
comportamento pienamente corretto
2
Nelle relazioni con gli adulti interagisce generalmente con
correttezza
1 Lallievo si relaziona con gli adulti in modo dipendente
Cooperazione e
disponibilit ad
assumersi incarichi e
a portarli a termine
4
Nel gruppo di lavoro disponibile alla cooperazione, assume
volentieri incarichi, che porta a termine con notevole senso di
responsabilit
3
Nel gruppo di lavoro abbastanza disponibile alla
cooperazione, assume incarichi e li porta generalmente a
termine con responsabilit
2
Nel gruppo di lavoro accetta di cooperare,portando a termine
gli incarichi avvalendosi del supporto dei docenti e del
gruppo
1
Nel gruppo di lavoro coopera solo in compiti limitati, che
porta a termine solo se sollecitato
Autonomia
4
completamente autonomo nello svolgere il compito, nella
scelta degli strumenti e/o delle informazioni, anche in
situazioni nuove e problematiche. di supporto agli altri in
tutte le situazioni
3
autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli
strumenti e/o delle informazioni. di supporto agli altri
2
Ha unautonomia limitata nello svolgere il compito, nella
scelta degli strumenti e/o delle informazioni ed abbisogna
spesso di spiegazioni integrative e di guida
1
Non autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli
strumenti e/o delle informazioni e procede solo se supportato
Co
mu
nic
azi
on
e
S
oc
iale
Comunicazione con i
pari e gli adulti
4
Comunica con scioltezza, coerenza e precisione con i docenti
e con i pari circa il lavoro, le cose da fare o fatte, le proprie
intenzioni. Comunica con efficacia i propri stati danimo e ascolta gli altri
3
Comunica con buona efficacia le proprie idee, intenzioni, le
procedure da seguire e seguite. Ascoltando altri, comunica a
sua volta i propri stati danimo
2
Comunica idee, intenzioni e procedure dietro sollecitazione
del gruppo o del docente. Esterna i propri stati danimo con
espressioni non verbali, verbalizzandoli se sollecitato
1
Ascolta le comunicazioni altrui e solo dietro precise domande
stimolo del docente comunica circa il lavoro e le cose da fare
o fatte
Utilizzo del
linguaggio verbale e
scritto
4
Ha un linguaggio ricco e articolato, usando anche termini
specifici in modo pertinente, adeguandolo al contesto, allo scopo e ai destinatari
3
La padronanza del linguaggio, compresi i termini specifici
da parte dellallievo soddisfacente; ladeguamento al
contesto, allo scopo e ai destinatari generalmente corretto
2
Utilizza un linguaggio standard con minimi apporti di tipo
specifico ; ladeguamento al contesto, allo scopo e ai
destinatari non quindi sempre pertinente.
1
Utilizza un linguaggio essenziale, senza apporti di tipo
specifico e tecnico. Im
para
re a
im
pa
rare
Capacit di trasferire
le conoscenze
acquisite
4
Ha uneccellente capacit di trasferire saperi e saper fare in
situazioni nuove, con pertinenza, adattandoli e rielaborandoli
nel nuovo contesto
3
Trasferisce saperi e saper fare in situazioni nuove, adattandoli
e rielaborandoli nel nuovo contesto, individuando
collegamenti
2
Trasferisce i saperi e saper fare essenziali in situazioni nuove
e non sempre con pertinenza
1
Usa saperi e saper fare acquisiti solo nel medesimo contesto,
non sviluppando i suoi apprendimenti
Ricerca e gestione
delle informazioni
4
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con attenzione
al metodo. Le sa ritrovare e riutilizzare al momento
opportuno e interpretare secondo una chiave di lettura.
3
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con discreta
attenzione al metodo. Le sa ritrovare e riutilizzare al
momento opportuno, d un suo contributo di base all
interpretazione secondo una chiave di lettura
2
Lallievo ricerca le informazioni di base, raccogliendole e
organizzandole in maniera appena adeguata
1
Lallievo ha un atteggiamento discontinuo nella ricerca delle
informazioni e si muove con scarsi elementi di metodo
Consapevolezza
riflessiva e critica
4
Riflette su ci cha ha imparato e sul proprio lavoro cogliendo
appieno il processo personale svolto
3
Riflette su ci cha ha imparato e sul proprio lavoro cogliendo
il processo personale di lavoro svolto, che affronta in modo
critico
2 Coglie gli aspetti essenziali di ci cha ha imparato e del
proprio lavoro e mostra un certo senso critico
1 Presenta un atteggiamento esecutivo e indica solo preferenze
emotive (mi piace, non mi piace)
Sp
irit
o d
i in
izia
tiva
e i
ntr
ap
ren
den
za
S
oci
ale
Superamento delle
crisi
4 Lallievo si trova a suo agio di fronte alle crisi ed in grado di scegliere tra pi strategie quella pi adeguata e stimolante
dal punto di vista degli apprendimenti
3
Lallievo in grado di affrontare le crisi con una strategia di
richiesta di aiuto e di intervento attivo
2
Nei confronti delle crisi lallievo mette in atto alcune
strategie minime per tentare di superare le difficolt
1
Nei confronti delle crisi lallievo entra in confusione e chiede
aiuto agli altri delegando a loro la risposta
Capacit di scelta e
decisione
4
Sa operare con opzioni diverse e assume decisioni efficaci
3
Prende decisioni di fronte a opzioni diverse in modo
pertinente, anche se non sempre sa esplicitare i criteri di
scelta
2
Prende decisioni in presenza di opzioni diverse, con il
supporto del gruppo e del docente per assumere i criteri
1 Mette in atto le decisioni concordate in modo esecutivo
Pianificazione del
lavoro e rispetto dei
tempi
4
Dopo avere analizzato la consegna, pianifica in autonomia le
fasi del lavoro e rispetta i tempi organizzandosi in modo
efficace
3
Dopo il confronto col gruppo, mette a punto una buona
pianificazione del lavoro, rispettando sostanzialmente i tempi
2
Segue la pianificazione messa a punto dal gruppo e ha
bisogno della sollecitazione e del supporto del gruppo per
rispettare i tempi di consegna
1
Mette in atto esecutivamente la pianificazione concordata dal
gruppo e deve essere costantemente supportato per il rispetto
dei tempi
Creativit
4 Formula con fluidit idee nuove e originali, elabora modalit
nuove di lavoro, realizza produzioni originali
3
Formula idee e apporta contributi personale al processo di
lavoro, realizza produzioni abbastanza originali
2
Lallievo propone idee e contributi consueti al lavoro,
mettendo in atto procedure note nella realizzazione dei
prodotti.
1
Lallievo mette in atto procedure e idee messe a punto dal
gruppo di lavoro
Autovalutazione
4
Lallievo dimostra di procedere con una costante attenzione
valutativa del proprio lavoro e mira al suo miglioramento
continuo
3 Lallievo in grado di valutare correttamente il proprio lavoro e di intervenire per le necessarie correzioni
2
Lallievo svolge in maniera essenziale la valutazione del suo lavoro e gli interventi di correzione, con il supporto dellinsegnante e del gruppo
1
La valutazione del lavoro avviene mediante domande precise
e strutturate domande stimolo dellinsegnante
GRIGLIA DI VALUTAZIONE FINALE DELLUNIT DI APPRENDIMENTO
PRODOTTO
DIM
EN
SIO
NI
DI
OS
SE
RV
AZ
ION
E
CRITERI FOCUS DELLOSSERVAZIONE
PU
NT
EG
GIO
Efficacia comunicativa
rispetto allo scopo
4
Il linguaggio utilizzato nella realizzazione del prodotto, nella
sua illustrazione e presentazione chiaro, ben strutturato, ben
calibrato rispetto al contesto, allo scopo, alla funzione e al destinatario
3
Il linguaggio utilizzato nella realizzazione del prodotto, nella
sua illustrazione e presentazione strutturato e rispettoso
dello scopo, con qualche incertezza
2
Il linguaggio utilizzato corretto e rispondente al tema, ma
generico
1 Il linguaggio utilizzato essenziale
Utilizzo di tipologie
testuali specifiche
4
Vengono utilizzate le tipologie testuali pi adeguate per la
realizzazione, illustrazione del prodotto
3
Vengono utilizzate in modo pertinente ed efficace alcune
tipologie testuali
2
Vengono utilizzate alcune tipologie testuali, utilizzando un
linguaggio corretto, ma essenziale, non sempre calibrato sulle
esigenze comunicative delle diverse fasi del lavoro
1
Vengono utilizzate poche tipologie testuali, non sempre
calibrate sulle esigenze comunicative delle diverse fasi del
lavoro e con linguaggio generico, essenziale, poco preciso
CO
RR
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TE
ZZ
A, P
RE
CIS
ION
E, F
UN
ZIO
NA
LIT
A
Correttezza,
completezza
4
Il prodotto completo in tutte le sue parti, correttamente
eseguito e pienamente rispondente a tutti i parametri della
consegna, con soluzioni anche originali
3
Il prodotto correttamente eseguito e completo, rispondente
in modo sufficiente ai parametri della consegna
2
Il prodotto sostanzialmente corretto, pur presentando
incompletezze in alcune parti
1 Il prodotto incompleto ed eseguito in modo sommario
Precisione, funzionalit,
efficacia
4
Le soluzioni adottate sono precise, pienamente funzionali,
efficaci dal punto di vista pratico
3 Le soluzioni adottate sono precise, corrette e funzionali
2
Le soluzioni adottate sono in gran parte corrette e funzionali,
pur presentando alcune imprecisioni e debolezze
1
Il prodotto presenta scorrettezze esecutive ed imprecisioni
che ne compromettono la funzionalit
Prodotti realizzati
- Slide show di sintesi dell UDA
- Documentazione multimediale del percorso di bordo
- Libro La storia tra le storie.
Allegati
- 1 - Macroprogettazione unit di apprendimento Ascoltarsi.Raccontarsi .Emozioni
- 2 - Oggetto didattico Progettiamo e realizziamo un miniconvegno
- 3-Griglie di osservazione in itinere e finali
Titolo UDA
AscoltarsiRaccontarsi.
Emozioni.
Sfondi
TEMATICO Esplorazione e scoperta del s e dellaltro.
METODOLOGICO - Percorsi di ascolto attivo e parlato
- Percorsi di meta comprensione testuale
- Percorsi di produzione testuale
Tempo Dicembre 2012\ Maggio 2013
Classi coinvolte
Scuola Primaria:Classe IV A-Classe IV B
Scuola dell Infanzia (bambini di cinque anni)
Competenze
trasversali attese
La comunicazione nella madrelingua
Esprimere ed interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia
orale sia scritta ed interagire adeguatamente sul piano linguistico in vari contesti
culturali e sociali.
La comunicazione nella lingua straniera
Affrontare in lingua straniera una semplice ed essenziale comunicazione .
Imparare a imparare
Acquisire, elaborare e assimilare le nuove conoscenze e abilit per usarle e
applicarle in contesti diversificati.
Le competenze sociali e civiche
Interagire in modo costruttivo nella vita sociale per partecipare alla vita civile in
modo propositivo e costruttivo.
Consapevolezza ed espressione culturale
Esprimere esperienze ed emozioni in unampia variet di mezzi di comunicazione.
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
(delle discipline
coinvolte)
ITALIANO
Ascolto e parlato
Interagire in modo collaborativo in una conversazione.
Comprendere il tema e le informazioni essenziali di una
esposizione.
Ascoltare e comprendere testi di vario tipo
riconoscendone fonte, tema ed intenzione dellemittente.
Formulare domande precise durante o dopo lascolto.
Organizzare un discorso orale sul tema affrontato.
Lettura
Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura
espressiva ad alta voce.
Leggere vari testi (narrativi, poetici e teatrali ecc)
Usare opportune strategie per analizzare il contenuto.
Scrittura
Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la
traccia di unesperienza.
Produrre un testo teatrale collaborando attivamente con i
compagni nella realizzazione di un prodotto collettivo.
LINGUA
STRANIERA
Ascolto e parlato
Comprendere oralmente e per iscritto i punti essenziali di
un semplice e breve testo
Esporre argomenti di studio in modo semplice e con
laiuto delle immagini .
Lettura
Leggere brevi storie con l aiuto delle immagini.
Scrittura
Produrre risposte a semplici questionari .
RELIGIONE
CATTOLICA
Assumere comportamenti rispettosi verso gli altri.
Compito unitario di
apprendimento
SITUAZIONE MOTIVANTE
SITUAZIONE CONCLUSIVA
Progetto Comenius
Miniconvegno (italiano/inglese con il CLIL)
Mese Maggio 2013
Conoscere gli altri per conoscere s
stessi attraverso viaggi reali o
immaginari.
Presentazione multimediale .
Miniconvegno
Mese Marzo 2013
PERCORSO METODOLOGICO
I FASE DI AVVIO
Predisposizione del SETTING
Circle-time
ATTIVAZIONE DELLE CONOSCENZE PREGRESSE
Brainstorming,brainwriting.
Osservazioni spontanee nel gruppo,discussioni libere e guidate,domande
stimolo.
MOTIVAZIONE AL COMPITO
Dalla lettura del raccontoLa storia della matita e dalla osservazione di
immagini significative ,precedentemente selezionate ,si stimolano gli alunni
a raccontarsi attraverso i propri desideri.
IO chi sono? Se fossisarei..
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI E DEI PREREQUISITI
Lettura condivisa dei dati emersi
Filmati-foto
ESPLICITAZIONE DELLUDA
Condivisione del percorso progettuale .Domande stimolo circa il lavoro che
si andr a realizzare ;ipotesi sul tipo di attivit che gli alunni si aspettano di
svolgere.
II FASE DI
IMPLEMENTAZIONE
SOLLECITAZIONE COGNITIVA DEL DOCENTE
Predisposizione di domande stimolo;organizzazione del materiale;utilizzo di
immagini (flashcards,parole calde,didascalie.);letture di testi di vario
tipo:narrativi,poetici,ecc;utilizzo di presentazioni ppt ,filmati
DVD,simulazioni;ascolto di brani musicali.
RIFLESSIONI E RIELABORAZIONI INDIVIDUALI DELLALUNNO
questionari strutturati e non
diari di bordo
comunicazioni di esperienze
rielaborazioni orali e scritte
disegni e sequenze didascaliche
schede di lettura e di comprensione del testo
LAVORI DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Laboratori espressivi e grafico-pittorici ,rielaborazioni di racconti, ,diario di
bordo,drammatizzazioni,attivit di scrittura creativa per stilare un testo
teatrale,giochi di simulazione e di ascolto attivo.
III FASE DI
METACOGNIZIONE
RICOSTRUZIONE DEL PERCORSO E DEI PROCESSI DA PARTE
DEGLI ALUNNI
Prima fase con alunni disposti in cerchio
Domande guida per stimolare gli alunni a ricordare collettivamente i
momenti fondamentali delle esperienze,il gradimento delle attivit ed i
problemi incontrati. I bambini sono disposti in semicerchio per favorire
lascolto e la comunicazione.
Analisi e riflessioni sugli ambiti tematici individuati:
diversi valori culturali (infanzia privilegiata,infanzia negata) Gli stimoli per la discussione saranno:
-ricostruzione delle fasi e delle modalit di lavoro
-luci ed ombre del percorso
-aspetti positivi e negativi del lavoro di gruppo
-suggerimenti per percorsi futuri.
Seconda fase
In questa fase verranno somministrati questionari per stimolare ulteriori
riflessioni finalizzate a:
-confronto tra le conoscenze pregresse e quelle acquisite
-presa di coscienza tra differenti modi di essere
-assunzione dei diversi punti di vista
Terza fase
In questa fase verranno somministrate schede finalizzate a :
-valutare il proprio contributo nel gruppo
-esplicitare le modalit di lavoro nel gruppo
-valutare l importanza dell intergrupp
AUTOVALUTAZIONE
Prima del momento di autovalutazione, utile recuperare verbalizzazioni,
cartelloni, disegni, testi, poesie e quantaltro gli alunni abbiano prodotto
nella fase di preconoscenza, ovvero durante la situazione del brainstorming,
per confrontare le abilit e le competenze pre e post laboratoriali.
COLLABORAZIONI
Centro Servizi Culturali di Chieti
Il teatro del Giardino di Fabio Di Cocco
MODALIT DI
DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTAZIONE
Fotografica
Cartacea(testi prodotti dagli alunni,riflessioni,diario di bordo )
Grafico -pittorica(cartelloni,disegni,..)
Filmati,slide-show multimediale
Schede di osservazione,autovalutazione.
DOCENTI COINVOLTE
Docenti contitolari delle classi quarte della Scuola Primaria
Docenti della Scuola dell Infanzia.