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Alessandro Durello 28 gennaio 2015

SOCIAL CROWD LEARNING Captare innovazione attraverso i social network

Oggi mi sono svegliato e come al solito mi sono fatto la mia rassegna stampa di rito;

ovviamente al cellulare… la carta la lasciamo a sovvenzioni per sprechi statali e a romantici vintage della carta per pulire i vetri. Articoli belli e meno belli, come sempre. Quello che mi ha colpito di più fa riferimento alle notizie che ho personalmente approfondito attraverso app e device: edicola, libri, social, ecc... Le mie letture arrivavano principalmente da link postati sulle bacheche di:

Facebook (Report Deloitte FB, articolo Future Trend nelle PR), LinkedIn (Student Ambassador Program, LinkedIn University Ranking), Twitter (Social media, i migliori amici del tuo business), Pinterest (Nuove tecnologie per cicloturismo), Tumblr (Nuovi lavori di un grafico che mi appassiona). Tutto scontato ovviamente... o forse no?

Il tema centrale di questo articolo non è scoprire l’acqua calda parlando di:

"socia leaning", "learning by networking”.

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con il termine social crowd learning si identifica una modalità di selezione di i n f o r m a z i o n i r i l e v a n t i derivata da un network fortemente focalizzato.

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Alessandro Durello 28 gennaio 2015

Nell’era del "learning by doing" credo, infatti, non sia banale, possedere un Network Social selezionato e focalizzato.

Avere la pazienza di scremare, aggiungere, eliminare nodi della propria rete è (a mio avviso) sicuramente una skill importante, oltre a rappresentare un lavoro di cesello continuativo, unitamente alla capacità di tradurre le novità in termini di business.

Filtrare frequentemente il proprio network in termini di:

A. efficienza nella ricerca (sfruttando la diminuzione dei tempi nel reperimento di informazioni calzanti),

B. efficacia della ricerca (utilizzando il carattere innovativo dell'information crowdsourcing e, più specificatamente, del social crowd learning, per avere informazioni rilevanti ed aggiornate), focalizzandosi nella traduzione in business del carico informativo e monetizzazione rapida, non possono che essere un plus per chi lavora.

La vera sfida futura, però, verrà orientata (sempre a mio avviso) sulla possibilità di misurare tre tipologie di interazione:

1. Livello Ambiente Economico - Impatto generale di queste "skills" (che non crescono in modo lineare ne in modo esponenziale, per motivi che tratterò prossimamente) sul business in termini di produttività e innovazione (ottimo

a rgomento pe r un pape r un i ve rs i t a r i o ) . #multichannellearningineconomics

2. Livello Settore Economico - Impatto di queste "skills" nei differenti settori economici. #multichannelfunnellearning

3. Livello Social Recruiting - misurazione delle skills personali (non attraverso Klout score, in cui l'algoritmo da importanza e pondera il peso dell'ampliezza del network a discapito della sua specificità), metriche di valutazione e possibilità di certificazione (abbastanza semplici da misurare e testare).

Voi come la pensate? [email protected]

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Imparare dai social network è davvero proibito?

“ tre porte aperte all’analisi quantitativa di nuove skills nell’era dei social network”