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Lorenzo Lotto (1480-1556)
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di Francesco dAssisi e larappresentazione della Nativit;
di brevi cenni sulla storia del presepe; dellantica arte del presepe
napoletano;
della nascita del Natale.
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Il 24 dicembre 1223 una data importante per la tradizione del presepe che nasce,secondo la tradizione, dal desiderio di San Francesco dAssisi di rievocare, in unoscenario naturale, la nascita di Betlemme coinvolgendo il popolo. La notte dellavigilia, al suono delle campane, gli abitanti di Greccio (Ri) furono convocati in unagrotta in cui Francesco aveva pensato di far rivivere la nascita del Redentore.Gli abitanti arrivarono alla grotta a piedi, a cavallo, a dorso d'asino, inconsapevolipastori della sacra cerimonia. Nella grotta Francesco adagi in una vera mangiatoiaun neonato, presentandolo ai fedeli come simbolo del Divino Bambino Ges.Il cardinale Ugolino, Conte di Segni, celebr la Messa circondato dagli animali e dallagente ammutolita. La leggenda vuole che, mentre predicava alla folla, Francesco perun attimo vide il Bambino Ges materializzarsi tra le sue braccia, come anchequalche testimone dichiar di aver visto.Francesco d'Assisi mor due anni dopo senza che la funzione fosse pi ripetuta.Furono i frati francescani, sull'esempio del loro fondatore, a divulgare la tradizionedel presepio tanto che dal 1986 Francesco d'Assisi considerato il patronouniversale.L'episodio di Greccio stato magistralmente rappresentato da Giotto in un affresconella Basilica Superiore di Assisi. Sull'esempio di Giotto molti artisti fecero delpresepio un soggetto per le loro opere. Il primo presepio della storia quindi, grazie aFrancesco dAssisi, un presepio vivente.
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Giotto,
Il presepe diGreggio,
(1296)
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Sono gli evangelisti Luca e Matteo i primi a descrivere la Nativit nei lorobrani, in cui c' gi tutta la sacra rappresentazione che a partire dalmedioevo prender il nome latino di praesepium ovvero recinto chiuso,mangiatoia. Si narra infatti della umile nascita di Ges come riporta Luca"in una mangiatoia perch non c'era per essi posto nell'albergo" (Ev., 2,7)
dell'annunzio dato ai pastori, dei magi venuti da oriente seguendo la stellaper adorare il Bambino che i prodigi del cielo annunciano gi re.Con il tempo e le interpretazioni dei vangeli apocrifi liconografia originale siarricchisce di figure allegoriche come: il bue e l'asino che divengono simbolidel popolo ebreo e dei pagani; i Magi il cui numero di tre permette unaduplice interpretazione, come rappresentanti delle tre et dell'uomo
(giovent, maturit e vecchiaia) e come rappresentanti delle tre razze in cuisi divide l'umanit, la semita, la giapetica e la camita; gli angeli comeesempi di creature superiori; i pastori come l'umanit da redimere e infineMaria e Giuseppe in adorazione per sottolineare la regalit del nascituro.Anche i doni dei Magi sono interpretati con riferimento alla duplice naturadi Ges e alla sua regalit: l'incenso, per la sua Divinit, la mirra, per il suo
essere uomo, l'oro perch dono riservato ai re.
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Giotto,
Adorazione dei Magi,
(1305)
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Beato Angelico,
Adorazione del
Bambino,(1440)
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Piero della Francesca,
Nativit,
(1470 c.)
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Correggio,
Ladorazione dei pastori,
(1530)
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GiorgioVasari
(1546 c.)
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Caravaggio,
Adorazione dei pastori
(1609)
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Leggi il testo e dai la spiegazione dei vocaboli sottolineati
Verso la fine del Seicento nacque la teatralit del presepio napoletano, arricchita
dalla tendenza a mescolare il sacro con il profano, a rappresentare in ogni arte la
quotidianit che animava piazzette, vie e vicoli di Napoli. Apparvero nel presepio
statue di personaggi del popolo come i nani, le donne con il gozzo, i pezzenti, i
tavernari ovvero la rappresentazione degli umili e dei derelitti: le persone tra le qualiGes nasce. Particolarmente significativa fu l'aggiunta dei resti di templi greci e
romani per sottolineare il trionfo del cristianesimo sorto sulle rovine delle colonne
pagane. Nel Settecento il presepio napoletano visse la sua stagione d'oro, usc dalle
chiese dove era oggetto di devozione religiosa per entrare nelle dimore
dell'aristocrazia. Nobili e ricchi borghesi gareggiarono per creare impianti
scenografici sempre pi ricercati. Giuseppe Sanmartino, forse il pi grande scultore
napoletano del Settecento, abilissimo a plasmare figure in terracotta, diede inizio ad
una vera scuola di artisti del presepio. Si dice che la realizzazione del presepio sia
un'arte minore, ma numerosi furono invece gli artisti (figurinisti, sarti, ceramisti,
orafi e artigiani vari), peraltro poco noti e non citati dalla critica ufficiale, che
crearono una vera e propria scuola.
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All'inizio del secolo XVIII il presepe afigure mobili aveva gi una suaconfigurazione ben precisa. Le tresequenze narrative della Nascita nellagrotta-stalla, dell'Annuncio dove l'angeloin un alone luminoso diffonde la Novellatra i pastori addormentati e le greggi, edella Taverna con i clienti chebanchettano all'aperto, si arricchivano di
nuovi particolari.Il presepio napoletano ancora oggicontinua a affiancarsi personaggi dellaNotte Santa con quelli venuti da altrestorie o dalla cronaca contemporanea,possiamo dire che il presepio come lo
specchio del mondo.Per approfondimenti consultate
http://www.napoliepresepe.altervista.org/pastori_presepe_napoletano.htm#
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Leggi il testo e completa con le parole date:
ovvero, accettata, quindi, storica, libert di culto, sole, celebrare, passi,
Cristiana, origine
La decisione di stabilire nel 25 dicembre la data in cui __________ lanascita di Ges fu presa da Giulio I (Papa dal 337 al 352), pochi annidopo la ________ decisione di Costantino che nel 313 aveva concesso la
________________ ai cristiani. Questa data cadde non a caso nel giorno incui veniva salutato dai pagani il solstizio dinverno con feste e banchetti;ma i festeggiamenti per il riallungarsi delle giornate hanno ____________ancora pi antica: risalgono probabilmente agli Egizi, adoratori del DioRa, __________ del Dio del sole.Di sole parla anche Luca nel suo Vangelo: "Verr a visitarci dall'alto un
________ che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre enell'ombra della morte e a dirigere i nostri ______ sulla via della pace" (Lc.1,78-79).Infine i Padri della Chiesa definivano anch'essi Ges come "Sole digiustizia". ________ chiara l'intenzione della Chiesa di sovrapporre una festa
_________ ad una pagana. La data del 25 dicembre fu _________ anchedalla Chiesa Orientale nel 380.
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