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L’aereo non è mai stato un mez-zo di trasporto confortevole. Iristretti spazi dei sedili e della

cabina, gli ingorghi di traffico per giun-gere negli aeroporti, i tempi sempre piùlunghi di accettazione e di controllo si-curezza, i ritardi cronici causati sia dafattori meteo come da obiettivi so-vraffollamenti, la possibilità concretadi non vedere giungere il proprio ba-

gaglio, hanno fatto del trasporto aereouno dei mezzi decisamente meno co-modi. E non crediamo sia affatto un ca-so che laddove il treno ha offerto velo-cità e qualità, la preferenza dei pas-seggeri è progressivamente andata aquesta alternativa. La situazione gene-

� L’incomingOrmai non si può più parlare di previ-sioni dei flussi turistici internazionaliverso l’Italia, ma soltanto di dati certiche evidenziano il grosso calo degli ar-rivi nel nostro paese. E se fino a un paiod’anni fa, Roma non era stata toccatada questo dato negativo, purtroppo,anche la capitale ha dovuto riscontra-re un minore interesse per le sue bel-lezze da parte degli stranieri. Nessunpaese è messo bene economicamente,persino la Germania - che costituiva unmercato molto importante per noi – haun’economia indebolita e incerta e ciòsi riflette anche negli arrivi in Italia. Inquesto scenario – privo per il momen-to di aspettative di una prossima ri-presa – il nostro settore incoming ri-scontra una notevole diminuzione di

Liliana ComandèContinua a pag. 2

Le grosse incertezzedel sistema

turistico italiano

L’Amministrazione del Turismodi Pechino aveva previsto cheil turismo na-

zionale, così come ilsettore ricettivo inter-nazionale, sarebbe fio-rito dopo le Olimpia-di. Il boom turisticopost-Olimpiadi ègiunto prima del pre-visto. Le sedi olimpi-che e il fascino del pa-trimonio storico diPechino rendono lacapitale una città de-gna di essere visitata, ancor più a se-guito di tutta una serie di migliora-menti e lavori di rinnovo che sono sta-ti realizzati nella fase preparatoria al-l’Olimpiadi. L’effetto post-olimpico è

stato molto evidente anche nelle cittàospiti secondarie, tra cui Qingdao,

Tianjin e Shenyang enelle aree circostanti laCittà Proibita. È statomesso in evidenza il for-te potenziale attrattivodei tour di città, in cam-pagna, nella natura del-le aree orientali e occi-dentali del paese. Qualiinnovazioni e quali in-terventi di restyling so-no stati necessari perfronteggiare questo rin-

novato interesse per la Cina? Qual è ilrapporto con il flusso turistico italia-

Martedì 31 marzo, presso la Sa-la Stampa di Palazzo di Mon-tecitorio, l’Osservatorio Par-

lamentare per il Turismo ha presenta-to la proposta di legge costituzionalecon l’obiettivo di riportare la materiadel “turismo” inuna visione dipolitiche nazio-nali. La riformadel titolo V della

Una regia nazionaleper le politiche

del Turismo

Continua a pag. 14

ANNO XVII - N. 4 APRILE 2009 - MENSILE DI TURISMO E CULTURA - Via Nazionale, 204 - 00184 Roma, Tel. 06/4871721 - Fax 06/4871618 - Aut. Trib. Roma 469/92 - 31/7/92 - Tariffa R.O.C.-Poste Italiane S.p.A.- Sped. in Abb.Postale - D.L. 353/2003 (conv. In.L.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma - prezzo a copia € 3,25 - filiale di Roma

Antonella Pino d’AstoreContinua a pag. 8

Antonio BordoniContinua a pag. 10

Iniziano a trapelare dubbi sull’opportunità di ritenere normale l’alto stato

di allerta costantemente attuato negli scali

a pag. 2

Etihad Airways in continuo sviluppo

On line

Viaggi e Offerte Interlinewww.interlinegroup.it

a pag. 12

Lazio: Alta Tuscia

a pag. 4

SpecialeVillaggi

Cina “effetto Olimpico”L’Ente del Turismo Cinese punta anche a far conoscere zone meno note ai turisti italiani

www. travellinginterline.it

EDITORIALE

Roberto Corbella

Xiong Shanhua

Allerta aeroporti:il gioco vale la candela?

Allerta aeroporti:il gioco vale la candela?

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turisti. L’estate è vicina e ci si preparaa raccogliere i frutti di un lavoro basa-to anche sull’ampia offerta balneare ita-liana, ma, per ora i segnali non sono af-fatto incoraggianti né per ciò che ri-guarda il mercato estero né quello in-terno. Non va dimenticato che l’Italiadeve confrontarsi con altre destinazio-ni, soprattutto balneari, molto più com-petitive delle nostre. E questo è un han-dicap che il Bel Paese paga a causa del-le tariffe più alte e spesso non bilan-ciate per il rapporto qualità-prezzo. La stessa Pasqua e tutti i Ponti prima-verili, che erano un traino e un bancodi prova per la stagione estiva, si sonodimostrati deludenti.

� Il congressuale Il settore dei congressi costituisce unavoce molto importante per il turismoincoming. Abbiamo tante società chesi occupano solo di questo campo. Po-lifunzionalità, efficienza, tecnologia eprofessionalità sono le caratteristichesalienti dell’offerta convegnistica, e tut-to questo – a mio avviso – lo possiamooffrire con sicurezza. Il problema è chespesso non abbiamo strutture in gradodi accogliere un numero elevato di per-sone e non abbiamo infrastrutture de-gne di questo nome.Anche questo settore, che ha cono-sciuto periodi di grande lavoro, regi-stra una diminuzione di eventi.

� L’outgoing Anche per questo importante settore,è il caso di parlare apertamente di rea-le disagio da parte degli operatori e de-gli ADV. La situazione economica ci ri-manda quotidianamente un futuro in-certo che continua a raffreddare la pro-pensione per le vacanze all’estero de-gli italiani. Le partenze fanno registra-re non una crescita zero – che equivar-rebbe ad una stabilità di movimenti inuscita - ma una vera e propria contra-zione che rende difficile la sopravvi-

venza di tante piccole e grandi azien-de nostrane. Non ho mai creduto aitrionfalismi di certi operatori che sban-dierano aumenti di passeggeri tra-sportati e a numeri di fatturati elevatio aumentati – da un anno all’altro - inmaniera esagerata, soprattutto quan-do la situazione generale è negativa.La realtà è che molti voli charter sonostati annullati, riducendo l’offerta, e no-nostante ciò, i posti acquistati sono ri-sultati ancora troppi perché non c’eraabbastanza mercato. La stessa cosa èaccaduta a Pasqua quando alcuni T.O.– noti per la programmazione di volispeciali per la Festività – per la primavolta hanno effettuato la loro pro-grammazione solo con voli di linea, po-chi ma sicuri.

� ConclusioniPer l’incoming, dato che i turisti stan-no cambiando, c’è bisogno che l’Italia

esca dalla logica della “rendita di po-sizione”, reagendo con una politica in-telligente, creativa e di comunicazione.C’è la necessità di individuare quali sia-no le attrattive del nostro paese per poifavorirne la conoscenza e, quindi, lafruizione. Beni culturali sì, ma non so-lo. C’è la possibilità – e l’opportunità -di diversificare le nostre offerte turisti-che basate sui grandi mutamenti av-venuti in questi ultimi anni. C’è stata una grande evoluzione com-portamentale con l’avvento di nuoveesigenze.Cultura ma anche benessere; attivitàsportive ma anche mostre ed eventi;natura ma anche divertimento, oppu-re tutte le cose combinate insieme. I turisti sono sempre più alla ricerca diuna vacanza all’insegna di tanti fatto-ri che possono diversificare il loro sog-giorno rendendolo completo. Tuttoquesto, chiaramente, se vogliamo unturismo di massa, a prezzi contenuti,altrimenti tutte queste componenti lepossono trovare nei Paesi nostri prin-cipali competitori, che non sono pochi.Mari, monti, laghi, cultura, sport, re-lax, benessere, enogastronomia, è or-mai un dato di fatto che ci si debbaorientare su una pluralità di esigenzeda soddisfare. Chiaramente, le nostre offerte non sipossono vendere da sole e, quindi, c’èsempre bisogno dell’aiuto delle istitu-zioni e degli enti, impegnati a vario ti-tolo nel turismo. Per l’outgoing, invece, la vedo più ne-ra. Fino a quando non ci sarà una schia-rita sul futuro delle aziende e sull’oc-cupazione, la gente starà attenta a nonspendere i soldi che possono servire atamponare cose più importanti e di pri-ma necessità rispetto ai viaggi.A proposito, a dar retta a quelle azien-de che vendono solo on-line i voli + glihotel, a Pasqua c’è stato un aumentodelle prenotazioni rispetto al 2008. Voiche siete tutti i giorni dentro le agen-zie, potete crederci?

Liliana Comandè

Liliana Comandè

Le grosse incertezzedel sistema

turistico italiano

Segue da pag. 1

2 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

SOMMARIO

EDITORIALE PAG. 1, 2

ALLERTA AEROPORTI ” 1, 10

UNA REGIA NAZIONALE ” 1, 14

CINA “EFFETTO OLIMPICO” ” 1, 8

ETIHAD AIRWAYS ” 2

SPECIALE VILLAGGI ” 4

OTA VIAGGI ” 6

FUTURA VACANZE, ”

MALAYSIA AIRLINES ” 8

MALTA ” 8

TUTTO IL LAZIO È PAESE ” 11

TRASPORTO AEREO ” 10

INTERLINERS IN UZBEKISTAN ” 11

LAZIO: ALTA TUSCIA ” 12-14

EDITORIALE

Editore e Direttore ResponsabileLiliana Comandè

[email protected]

hanno collaborato:

Antonio Bordoni, Cecilia Emiliozzi, Pino Magnani,

Antonella Pino d’Astore,Oriana Schembari, Angelo Sessa

Corrispondenti regionali:

Lombardia: Eleonora Boggio, Giuseppe Curti, Alberto Lentini,

L. Francesca RebonatoLiguria: Virgilio Zanolla

Puglia: Domenico MatarreseTriveneto: Davide Pavanello

Responsabile Relazioni Esterne

Marco Comandè[email protected]

Editrice

Interline International ClubVia Nazionale, 204 - 00184 RomaTel. 06/4871721 - Fax 06/4871618

E-mail: [email protected]

Progetto grafico e impaginazione

Format Roma s.r.l.Stampa

STAMPA & SERVICE - Roma

Spedizione in abb. postaleGruppo 45% - Roma

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

[email protected]

Etihad Airways la compagnia ae-rea nazionale degli Emirati Ara-bi Uniti con base nella capitale

Abu Dhabi, ha da poco inaugurato unanuova rotta da Abu Dhabi con desti-nazione Melbourne. Grazie a questo re-cente operativo, raggiungere l’Austra-lia anche dal nostro paese sarà ancorapiù semplice e veloce. Il nuovo volo,operato dall’Airbus A340-600 in gradodi trasportare 286 passeggeri, 12 in pri-ma classe, 32 in business e 244 in eco-nomy; decolla tutti i giorni da Abu Dha-bi alle 22.35 e atterra a Melbourne alle19.15 del giorno successivo. “Abbiamosviluppato significativamente i nostri col-legamenti verso l’Australia in soli due an-ni, attraverso il lancio di nuove rotte e l’au-mento della nostra presenza su questo mer-cato in forte crescita” dichiara James Ho-gan, Chief Executive di Etihad Airways.“I nostri voli su Sydney e Brisbane sono di-ventati incredibilmente popolari e l’Au-stralia è una destinazione chiave per i viag-giatori sia leisure che business”.Il primo aeromobile della CompagniaAerea degli Emirati Arabi Uniti ad at-terrare nella seconda città più grandedel continente Australiano è stato l’Air-bus A340-600 firmato Formula 1, con

tanto di logo ufficiale della F1 e la ban-diera a scacchi sull’alettone, per cele-brare il Grand Prix all’Albert Park diMelbourne. “Come cittadino di Mel-bourne sono personalmente fiero dell’inve-stimento fatto da Etihad nella comunità diMelbourne", aggiunge James Hogan.“Durante le scorse settimane, abbiamo vi-sto l’Etihad Stadium, in grado di accoglie-re 50 mila visitatori, ospitare i maggiorieventi sportivi della città e il team della Fer-rari Formula1 sponsorizzato da Etihadcompetere al Gran Premio di Melbourne”.Con questo collegamento giornaliero,che coincide anche con la terza desti-nazione in Australia, dopo Sydney eBrisbane, su cui opera Etihad, sale a 51il numero totale delle destinazioni ser-vite dalla compagnia di bandiera di

Abu Dhabi. Sono, invece, 22 gli ope-rativi settimanali che decollano da AbuDhabi con destinazione Australia: 12voli per Sydney, 3 per Brisbane e 7 perMelbourne. Altra buona notizia sul

fronte Australia è stato l’an-nuncio di ‘codeshare’ conQantas, che vedrà Etihad po-sizionare il proprio codice‘EY’ su alcuni dei voli do-mestici operati da Qantas inAustralia e anche sul colle-gamento su Auckland inNuova Zelanda. Altra newsimportante è l’aumento deivoli da Milano Malpensa

ad Abu Dhabi. Da fine marzo, infatti lacompagnia aerea vola dal capoluogolombardo ogni lunedì, martedì, ve-nerdì, sabato e domenica, con un in-cremento di ben due unità in più ri-spetto al passato.

Alberto Lentini

c/c postale n°89133003

Etihad Airways: una compagnia in continuo sviluppo

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4 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

Di Antonella Pino d’Astore

Come si delinea l’offerta dei villaggituristici? Nel ciclo di vita del pro-dotto, siamo ancora in fase di svi-

luppo o siamo ormai alla maturità? Qualiinnovazioni hanno apportato all’offerta glioperatori del sistema affinché il prodottonon perda smalto, ma prosegua nella suafase di crescita? I villaggi turistici rappre-sentano oggi il 30% dell’offerta dei T.O.italiani e hanno visto aumentare la loroquota di mercato in modo costante neglianni. Riscuotono l’apprezzamento di unafascia sempre più grande di pubblico gra-zie anche all’evoluzione che il prodotto haavuto negli ultimi anni. Oggi le strutturesono più curate e i servizi sempre più ric-chi e diversi; animazione presente ma di-screta, facilità di socializzazione e “all in-clusive”, possibilità di fare escursioni e ot-time localizzazioni. Ma il successo del Vil-laggio Turistico è dovuto soprattutto allasegmentazione sui bisogni dei diversi tar-get di clientela. Dietro un clima disteso eprivo di problemi che regna nel Villaggioc’è un’organizzazione funzionante, intel-ligente, attenta, pronta ad accogliere unacomunità che possa esercitare il proprio di-ritto alla pigrizia. L’uomo stanco e osses-sionato dalla vita cittadina, dal cemento,dal lavoro, chiede prima di tutto giornated’ozio e la distensione più completa. Poi ladomanda e l’offerta diventano sempre piùvariegate: attività sportive e ricreative,escursioni alla scoperta e conoscenza delterritorio che ospita il villaggio, benessere,miniclub. Essendo costituito da un’ampiagamma di servizi e disponendo di comfortcome appartamenti e alloggi in struttureprefabbricate come bungalow, cottage e re-sidence in muratura, il Villaggio permetteun’offerta diversificata dal punto di vistadelle spese variabili, come quelle per lo sva-go, gli acquisti e gli spostamenti. È un pun-

to di forza importante considerando il mo-mento in cui versa la propensione alla spe-sa e l’economia in generale, perché pur ac-cogliendo una domanda di massa, si tendea lasciare ai consumatori la possibilità discelta tra le opzioni offerte. Questa è unapanoramica della vasta programmazionedi alcuni dei più rappresentativi T.O. ita-liani specializzati in villaggistica.

� Club Med pioniere dellaformula “tutto compreso”Da più di cinquanta anni Club Med ga-rantisce la sicurezza di un T.O. esperto eorganizzato, con più di 80 villaggi situatinei luoghi più belli del mondo, con anima-tori che rappresentano un centinaio di na-zionalità e più di trenta lingue parlate, af-fermando così la dimensione multicultu-rale. Un modo unico di vivere la vacanza,con cinque stili diversi di Villaggio: “Vi-vere il sensazionale”, “Provare un po’di tutto”, “Scoprire nuove culture”,“Scoprire e vivere lo sport”, “Rigene-rarsi”. Inventore del Mini Club, oggi Club

Med offre 46 Villaggi in cui i genitori pos-sono affidare i più piccoli all’assistenza dispecifiche strutture a essi dedicate, da quat-tro mesi fino a 18 anni. Nel MediterraneoClub Med offre sole, mare e sport con ri-duzioni fino a 250 euro a persona. Il Vil-laggio è anche benessere, momento di quie-te assoluta, solo per se stessi. Bellezza, di-stensione, fitness: il meglio di sé Club Medlo offre nei Wellness Centre, nelle saune enegli hammam. Bellezza o serenità? Vita-lità o viaggio interiore? Nel Centro Be-nessere Passione e nel Centro Benesse-re Evasione, l’ospite è accolto in uno spa-zio immerso nella natura, dall’arredamen-to ispirato all’arte di vivere zen. In questeoasi di dolcezza si procede all’iniziazione atrattamenti benefici quali massaggi etnici,innovativi o più tradizionali. Una riconci-liazione con il proprio corpo che permetteallo spirito di vagabondare liberamente.

� Alpitour: mare, sole e relax tutto italianoTra le numerose proposte di vacanza in Ita-

lia e all’estero, in strutture ideali per cop-pie, single e famiglie con bambini, Alpi-tour World Hotels & Resort offre anchela possibilità di soggiornare in più di unosplendido villaggio turistico situato in Ca-labria. Gli ospiti di ogni villaggio avran-no la possibilità di vivere un soggiorno bal-neare dotato di ogni comfort, all’insegnadel benessere, della buona tavola e del di-vertimento. Grazie ad uno staff d’istrutto-ri e animatori qualificati, il villaggio turi-stico offre la possibilità di godere appienodel mare della Calabria e di usufruire di di-verse strutture sportive, anche attraversol’organizzazione di tornei e di corsi collet-tivi di tennis, calcetto, volley, tiro con l’ar-co e giochi in spiaggia. Per gli amanti de-gli sport acquatici, dello snorkelling, del di-ving o della vela, ma anche per chi vuolededicarsi al relax più assoluto e ai bagni disole, la natura della Calabria e i servizi delvillaggio turistico proposto da AlpitourWorld Hotel & Resorts garantiscono unagamma di opzioni completa, in grado disoddisfare ogni esigenza, compresa quelladegli ospiti più piccoli. Si deve solo sceglieretra massaggi e trattamenti estetici, cock-tail a bordo piscina e serate di ballo e caba-ret, ma anche proposte di escursioni allascoperta della Calabria, dei monti della Si-la, dei Bronzi di Riace conservati nel Mu-seo Nazionale di Reggio Calabria, fino al-le lontane Isole Eolie.

� Eden Village nel mondoImmergersi nelle acque del Mar Rosso, inun’acqua limpida e in un mondo tutto dascoprire, un mondo sottomarino in cui unameravigliosa parete formata rocce e coral-li è popolata da migliaia di crostacei e di pe-sci. Questa è la cornice in cui si posizionauna delle tante proposte Eden VillageGold e Special, presenti in tutte le metepiù attraenti del mondo. Le posizioni pri-vilegiate dei villaggi, gli ambienti acco-glienti, il trattamento all inclusive, le atti-vità di animazione, la ristorazione italianae il miniclub con personale specializzato,sono alcune delle caratteristiche che ga-

SPECIALE

I Villaggi Turistici: alchimia di comunità felici

VillaggiVillaggi

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rantiscono un’alta qualità di servizi e lamassima comodità che si può chiedere aduna vacanza davvero speciale. Anche la Si-cilia è un’isola tutta da scoprire, basta ap-profittare dell’offerta all inclusive Eden Vil-lage, con una qualità di servizio che ha benpochi paragoni in tutto il mondo. Il pac-chetto regala un viaggio tra mare, storia,cultura e arte: dalla Valle dei Templi diAgrigento alle splendide isole Lipari edEolie. I percorsi benessere offerti dai vil-laggi, inoltre, daranno la possibilità di al-legerire lo stress abbracciando i sensi conolii profumati e musiche rilassanti. E a pro-posito di sensi: il gusto sarà appagato siadai piatti tradizionali della cucina medi-terranea, sia dai piatti delle serate tipichee a tema.

� Settemari è “Le Blond”Per i vacanzieri più giovani, alla ricerca didivertimento assoluto, Settemari ha crea-to “Le Blond”, una selezione di villaggi aloro dedicati con caratteristiche particola-ri. Più divertimento: molte attività per co-noscere e vivere al massimo tutte le attra-zioni del territorio che ospita il villaggio.Più libertà: vivere giorno e notte al massi-mo, per tutto il periodo della vacanza. Piùamicizia: un’esperienza unica e indimen-ticabile da vivere con i compagni di viag-gio e gli animatori. I Villaggi “Le Blond”si trovano a Ibiza, Costa Brava, Palmadi Maiorca, Mikonos, Creta, Rodi,Sharm el Sheik, Riccione. Per tutte le etàed esigenze, Settemari Club ha creato unaserie di villaggi internazionali che sorgo-no sulle più belle spiagge d’Egitto, Tuni-sia, Spagna, e si distinguono per la qua-lità dei servizi. Ma il luogo di fuga idealedalla frenesia della vita quotidiana è senzadubbio il SettemariClub Floriana DreamLagoon a Marsa Alam, emozionante,suggestivo, elegante, distensivo. Il club ri-corda un caratteristico Villaggio Nubia-

no con tutti i comfort di un ottimo 4 stel-le. La vasta laguna che si estende di fronteall’hotel assume una moltitudine di sfu-mature colorate che vanno dal turchesesplendente all’indaco intenso, offrendo aquest’angolo di paradiso sul Mar Rossoun’atmosfera quasi maldiviana.

� Valtur: film sotto le stelleNella meravigliosa terra, patria di potentidivinità, culla di artisti e filosofi, sul latonord della provincia di Argolide, sorge ilnuovissimo Village Resort Hydra Bea-ch, nell’area del Peloponneso, tra ricchiulivi e splendida vegetazione. Per rilassar-si completamente al caldo sole della Gre-cia e immergersi nelle sue acque limpide,non resta che raggiungere l’attrezzataspiaggia. Il nuovo Village Resort si collo-ca come fiore all’occhiello del segmento Fa-mily, dove l’intera famiglia può godere diservizi e attività altamente qualificati e de-dicati esclusivamente a loro. Gli ospiti del-lo Young Club, i ragazzi dagli 11 ai 13 an-ni, vivranno giornate intense: scuola di dj,scuola hip hop, notte in campeggio a guar-dare film sotto le stelle, nutella party, escur-sioni al luna park e acqua park, gite in bar-ca. Il Village Resort, tanto amato dalle fa-miglie, si aggiunge ai villaggi di Capo Riz-

zuto, Nicotera e Simeripresenti in Calabria, Ostu-ni e Pizzomunno in Puglia,Baia di Conte e Village Resort ColonnaBeach in Sardegna, Marilleva in Trenti-no, e all’estero in Turchia e Tunisia. Chidesidera una vacanza in assoluto relax ecomfort si rivolge ai Villaggi Classic diPollina e al Village Resort di Favignanain Sicilia, al Village Resort di Santo Ste-fano in Sardegna e infine il Villaggio Si-nai Grand Resort di Sharm el Sheik. IVillaggi Energy di Agadir in Marocco edi El Kebir in Tunisia sono una certezzaper tutti i giovani alla ricerca di una va-canza all’insegna dell’assoluto divertimentoe di forti emozioni, dove poter vivere le gior-nate a ritmo di musica, ballare sulla spiag-gia fino a notte inoltrata, condividere con

gli amici momenti magici da non dimenti-care. Ancora destinazioni indimenticabilie atmosfere magiche nei Villaggi Paradi-se alle Maldive e a Mauritius.

� Atmosphera nei Villaggi Veraclub

Soddisfare ogni esigenza e intendere ilVillaggio in maniera più suggestiva

e personale: ecco i Villaggi Vera-club, esclusivi e splendidamenteposizionati, con una struttura ar-chitettonica perfettamente inse-rita nel contesto ambientale. So-

no tante le attenzioni dedicate al-l’ospite: cene a tema con servizio a

tavolo, serate a tema, programmi digiochi e sport. Dal Kenya a Zanzibar, da

Mauritius al Madagascar, dal Messicoalla Sardegna: seducenti caratteristiche cheuniscono l’incantevole bellezza dei luoghi atutta l’esperienza Veratour. Le giornate neiVillaggi Veraclub iniziano sempre con unsorriso: professionisti del coinvolgimentorenderanno ogni ospite il vero protagonistadella vacanza. In compagnia degli istrutto-ri è possibile cimentarsi in tante disciplinesportive come windsurf, beach volley, bea-ch soccer, spinning, tennis, canoa, immer-sioni. Le dimensioni spesso contenute delvillaggio e la clientela esclusivamente ita-liana permetteranno all’ospite di rilassarsie di godere una vacanza che sin dal primogiorno si rivelerà unica del suo genere.

6 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

SPECIALE VILLAGGI

Da Sciacca in Si-cilia a Porto Ce-sareo in Puglia,

da Rossano Calabro inCalabria e dalla Basili-cata a Santa Teresa diGallura in Sardegna, gli“Speciali Ota Viaggi”sono pronti ad accoglie-re gli ospiti nelle più bel-le destinazioni di vacan-za in Italia, 16 strutture che coniuganoqualità e convenienza. Per tutte le pre-notazioni sui prodotti con marchio“Speciali Ota Viaggi”, in caso di an-nullamento fino a 30 giorni dalla datadi partenza non è applicata alcuna pe-nale. Da sempre il fiore all’occhiello delT.O. è la Sardegna ed è per questo chesull’isola è previsto un servizio d’assi-stenza sempre disponibile per infor-mazioni ed aiuti di ogni genere. Mari-na Resort, Torre Moresca, Calagono-ne Beach, Calafiorita, Marmorata,Gioca in Birdi, Corte Rosada: al clien-te è assicurata una vacanza all’insegnadel relax e della tranquillità, la possi-bilità di affittare barche per divertentiescursioni e per esplorare la meravi-gliosa costa sarda. Ota Viaggi ha atti-vato accordi con le compagnie di na-vigazione Tirrenia, Sardinia Ferries eMoby; tutte le destinazioni possono es-sere raggiunte anche con voli Air One,Meridiana, Alitalia. Prenotando lestrutture alberghiere Speciale Ota Viag-gi della Sardegna, il viaggio in nave ègratis con i pacchetti da 7/10/11/14notti e auto al seguito. Tutta la programmazione Ota Viaggi,oltre ad assicurare vacanze di qualità,offre molte soluzioni convenienti comebambini gratis e sconti per prenotazio-ni anticipate. In una politica di rilanciodel mare del sud Italia, Ota Viaggi sbar-

ca ad Ischia,l’isola del benes-sere e delle curetermali. Un pul-lman GT arriva

a Napoli e da qui l’imbarco è perIschia/Casamicciola; sull’isola, con iltrasferimento verso l’hotel prescelto, ini-zia la vacanza che prevede, tra l’altro,cure termali ed escursioni prenotabilitramite assistenza Ota Viaggi. Sono sta-ti predisposti anche voli di linea e tra-sferimenti da Torino, Milano e Verona,con partenza domenica mattina; i pac-chetti dovranno essere acquistati in ab-binamento ad un soggiorno hotel di mi-nimo sette notti. Nel cuore mondano diIschia, tra ampi giardini e oasi verdi, tracielo e mare, Ota Viaggi ha selezionatostrutture come Felix Terme, CristalloPalace Terme, Zaro, President Terme,Gran Paradiso. Nel menù di Ota Viag-gi, oltre al catalogo Montagna estiva,attrae l’accattivante proposta di Villag-gio Club Ermioni in Grecia, diretta-mente sul mare, lungo la costa est delPeloponneso, a nove chilometri da Por-to Heli. Per chi preferisce approfittaredel dolce clima primaverile, Ota Viaggiorganizza visite ed escursioni delle per-le di Croazia. Con una quota di 350 eu-ro, partendo da Roma in pullman GT,si raggiunge Rabac, sulla costa orienta-le dell’Istria: da qui, per cinque giorni,si andrà alla scoperta di tesori come leisole Brioni, Pola, la città medioevale diLabin, Parenzo e Abbazia.

Antonella Pino d’Astore

16 strutture in Italia che offrono qualità e convenienza

Gli “Speciali” di Ota Viaggi

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Ètempo di sfogliare il catalogo perle prossime vacanze estive e Fu-tura Vacanze, puntuale all’ap-

puntamento, presenta “Mare Italia”,465 pagine con 208 località balneari e48 strutture proposte. Futura Vacanzeè “FV Special” quando offre strutturein rinomate località turistiche con di-vertimento, relax e comfort, garantiteda un ottimo rapporto qualità/prezzo.Nelle più belle località in Sardegna, Ca-labria e Puglia, le proposte Special so-no classificate in “Prestige”, “Family”,“Sprint”, “Zero”e “Easy”. Futura Vacanze consiglia “FV Super”,strutture che si caratterizzano per qua-lità di servizi, posizione e per il livelloqualità/prezzo. È si-curamente super ilnuovo Nyce Club LaVela Hotel e Residen-ce a sei km da Tropea,sul tratto più bello del-la costa calabra. Il ca-talogo delle vacanzepiù belle si sfoglia an-che virtualmente cosìcome propone FuturaVacanze attraverso lanavigazione sul suo si-to www.futuravacan-ze.it. I viaggiatori potranno visitare lasezione dedicata alle offerte speciali pertrovare le migliori proposte aggiorna-te e per consultare i “FV Web”, solu-zioni di vacanza disponibili solo onli-ne. Indipendentemente dalla scelta sulcartaceo o virtuale, i clienti potrannorisparmiare fino al 25% senza limita-

zione di data con la formula “Nice Pri-ce”. Anche per la stagione estiva 2009Futura Vacanze propone la”Nave Gra-tis”per pachetti 2 adulti+ 1 auto con desti-nazione Sardegna eSicilia: il passaggionave è completa-mente gratuito perpartenze di martedìper la Sardegna o conuna minima parteci-pazione alle spese perle partenze di sabato.I pacchetti per la Sar-degna offrono soluzioni per 7 notti maanche per 10/11 notti, con partenze di

martedì o sabato, intutte le strutture “FVSpecial” e in molte “FVSuper”. Futura Vacan-za non dimentica maitrattamenti speciali peri suoi clienti più giova-ni: uno o due bambinifino a 12 anni viaggia-no sempre gratis. An-che nelle proposte “ae-reo+transfer” le tariffesono sicuramente com-petitive per molte

strutture FV Special. Un esempio: peril resort Corte del Salento Club Villa-ge in Puglia, si passa dai 190 euro apersona agli 89 euro a testa se si pre-nota con buon anticipo, mentre i bam-bini fino a 12 anni pagano una quotavolo+transfer che parte da 49 euro. Eper la totale serenità dei viaggiatori, FV

conferma per il 2009 alcuni interessantivantaggi: con “Tasso Zero” la vacanzasi paga in 6 rate senza interessi, con“Futura 100%” si può contare sulla co-pertura assicurativa totale gratuita, con“Vacanze Serene” è possibile annulla-re il viaggio fino a 21 giorni prima del-la partenza senza costi aggiuntivi. Levacanze FV continuano con le propo-ste e i relativi cataloghi “Monti”, “Sa-lute & Bellezza”, “Agriturismo”. In-teressanti le proposte dello ”star bene”secondo Futura Vacanze: un week-endo una settimana nelle migliori SPA, nel-le strutture “benessere light” in cam-pagnia o nei centri minori, dove tra-scorrere il tempo libero all’insegna delremise en forme. Il T.O. non trascura irapporti di collaborazione con le AdV:ha infatti introdotto un nuovo regimeprovvigionale basato sul numero tota-le delle pratiche confermate dalle AdVcon partenza nel periodo 2007/2008.Per questo sono state create quattro ca-tegorie commerciali: Basic, Plus, Part-

ner e Top. Spiega Angela Saran, Diret-tore Generale Futura Vacanze: ”La ri-partizione, pur prevedendo anche per leagenzie di viaggio posizionate nella fasciapiù bassa (Basic) un importante regimecommissionale differenziato per strutturaricettiva, risulta particolarmente vantag-giosa per coloro che ci hanno scelto come in-terlocutore privilegiato. Questa innovazione nasce dalla necessitàdi una politica commerciale premiante peri migliori venditori, ma permette anche acoloro che hanno da poco scoperto i nostrivantaggi di crescere rapidamente, passan-do da una categoria all’altra in funzionedel numero pratiche prenotate, accedendocosì ai regimi commissionali più elevati. Quindi un’agenzia che parte dalla catego-ria Basic può passare alla categoria Plus,Partner o Top già nel corso di quest’annocommerciale. Continuiamo a mantenere ladifferenziazione di commissione in base al-la struttura venduta e nel confidenziale perle AdV viene riportato per ogni albergo/re-sidence e per ognuna delle 4 categorie com-merciali, la percentuale prevista che puòarrivare fino al 16%”.

Antonella Pino d’Astore

SPECIALE VILLAGGI

T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L 7

Futura Vacanze Special e Super

Angela Saran

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no? Quale potere d’attrazione esercitala Città Proibita sull’immaginario delturista italiano? A queste e altre do-mande ha risposto Mr XiongShanhua, Direttore dell’Ufficio Turi-smo della Cina in Italia.Qual è stato l’andamento degli arrivituristici italiani nel corso dell’ultimastagione e che posizione occupano nelflusso outgoing complessivo? Qualeprospettiva di crescita vi aspettate?“Nel 2007 il totale degli arrivi è stato di

220.000, +10.2% rispetto al 2006. Nel2008, fino a novembre, il totale degli arri-vi è stato di 180.000; con dicembre la cifrasale a 215.00. Riguardo ai dati di dicembrevorrei sottolineare che solitamente per lastagione invernale si registrano circa25.000 /30.000 arrivi. I dati sopra elenca-ti includono sia i viaggi leisure sia i viag-gi business. Se si suddividono i dati del2007 e del 2008 tra viaggiatori business eleisure si nota che il leisure nel 2008 ha su-bito una forte contrazione dovuta agli even-ti Olimpiadi e Terremoto, avvenuti duran-te la stagione più importante per i viaggiin Cina, cioè il periodo che va da Maggioad Agosto. La posizione dell’Italia rispettoal mercato Europeo si attesta alla 4°posi-zione, dopo UK, Germania e Francia”.Quali sono le formule di soggiorno

preferite e quanti giorni sono solititrascorrere in Cina gli Italiani?“Il pacchetto più venduto dagli operatori è

di 7 notti 9 giorni che include le visite del-le città di Pechino-Xi’An-Shanghai. Du-rante l’estate il più venduto è Pechino-Xi’An-Guilin-Hangzhou-Suzhou-Shan-ghai, 15gg totali. Gli operatori offrono so-luzioni differenti, inclusa la visita di HongKong ed estensioni mare”.Quali sono le aree di maggiore inte-resse e quelle di nuova scoperta? Suquali regioni o temi intendete spin-gere maggiormente?“L’Ente nazionale del turismo cinese, vuo-le rafforzare la comunicazione sul pacchettobase, per renderlo sempre più conosciuto eapprezzato. Il nostro obiettivo è di far co-noscere zone come Yunnan (sud della Ci-na), un’area interessantissima da vari pun-ti vista, culturale, storico, paesaggistico eottimi servizi. Nella zona si concentra lapiù alta densità di minoranze etniche: 28

gruppi diffe-renti con diversi usi e costumi. Le città dimaggiore interesse sono Dali, Lijiang e Xi-shuanbanna, zona richiestissima dal pub-blico europeo. Per il mercato italiano è mol-to interessante il tour “La via della Seta”,perché è stata per millenni l’unico contat-to tra oriente e occidente (la via della setapartiva da Xi’An e terminava a Roma). L’i-sola tropicale di Hainan con le splendidespiagge di Sanya e servizi lussuosissimi,meta preferita dai viaggiatori Russi, Inglesie Americani. Sono molto richieste le cro-ciere su lussuose navi, per visitare posti in-cantevoli come le Tre Gole”.Che tipi di campagne promozionalisono state elaborate?“Assicuriamo la presenza su Trade maga-zine e consumers. Abbiamo previsto presstour per giornalisti in alcune località del-la Cina poco conosciute e a giugno l’inviodi troupe televisive nazionali per filmare laVia della Seta. Le iniziative per le AdV pre-vedono roadshow nelle principali città ita-liane, in collaborazione con i migliori touroperator sulla destinazione. È stato attiva-to un corso di formazione online in coope-razione con Chinasia Tour Operator. E an-cora viaggi promozionali per agenti di viag-gio in Cina, in collaborazione con i mag-giori tour operator”.Di che genere di servizi e infrastrut-ture si è recentemente dotata la Cina,al fine di supportare lo sviluppo turi-stico? Cos’è cambiato nello scenario

delle compagnie aeree attive sulla de-stinazione? “In Cina vengono inaugurati nuovi cantie-ri ogni giorno. Pechino è dotata di nuove li-nee metropolitane ultimate in occasione dei

giochi olimpici. Il treno Maglev, ilpiù veloce al mondo, collega l’aero-porto internazionale di Shanghai Pu-dong con il centro città, 35 km co-perti in sette minuti. È in fase di co-struzione il treno super veloce che col-legherà Pechino a Shanghai in po-chissime ore. Il ponte tra Hong Konge Macao sarà inaugurato a breve. Ilponte Ninbo, dall’omonima città in-dustriale altamente industrializzatadove hanno sede moltissime industrieitaliane, collega Shanghai in trenta mi-

nuti. Tutte le compagnie aeree hanno i volisulla Cina; Air China è l’unica in Italia adavere un volo diretto Roma-Pechino e Mi-lano Shanghai giornaliero”.Sono stati inaugurati nuovi hotel?Quali sono quelli più originali?“In occasione delle Olimpiadi e non solo,

sono stati inaugurati decine di nuovi hoteldelle più grandi catene internazionali: Mar-riot, Hilton Hyatt, Radisson, Swiss. Sonotra i più lussuosi al mondo”.Che cosa è cambiato nel mercato turi-stico cinese durante questi ultimi anni? “I servizi negli ultimi anni sono miglioratitantissimo. Hotel e infrastrutture d’altissi-mo livello hanno raggiunto gli standardasiatici. La comunicazione è resa sempre piùsemplice con scritte e speaker in inglese nel-le maggiori città. Ci sono sempre più guidespecializzate parlanti in italiano, in ogni zo-na della Cina. Tengo a precisare un elementofondamentale per i viaggi in Cina: la sicu-rezza della destinazione, è in assoluto il pae-se più sicuro per i viaggiatori stranieri”.Quali sono gli operatori italiani concui la Cina lavora maggiormente? Sene sono aggiunti di nuovi?“Molti T.O. ci chiedono di poter iniziarea inserire la Cina nella loro programma-zione, ovviamente per la prossima stagio-ne. Al momento i principali operatori so-no i soliti”.

Antonella Pino d’Astore

Nel terribile 2008, che ha vistotante compagnie aeree segnareun profondo rosso sui propri

bilanci, Malaysia Airlines è riuscita achiudere con un utile di circa 50mi-

lioni di euro. Un risultato nondisprezzabile consideran-

do la difficile congiuntu-ra internazionale. Nel2009, la compagnia ma-lese cercherà di mante-

nere le posizioni di mer-cato in previsione dell’e-

spansione prevista entro il2010, con trenta nuove destinazio-

ni. Anche se fare programmi in questomomento è difficile ed è più realisticopensare che ogni programma subiràuno slittamento di uno o due anni al-meno. Anche così, Malaysia Airlines siè confermata la più vasta flotta del Sudest asiatico: 40.000 passeggeri traspor-tati ogni giorno e oltre 100 destinazio-ni, 32 domestiche 86 internazionali. Perl’Italia, la compagnia opera attualmen-te da Roma a Kuala Lumpur con volidiretti quattro volte a settimana: mar-tedì, venerdì, sabato e domenica. Gli ae-romobili correntemente impiegati perl’operativo sono i nuovissimi Boeing777-200, completamente rinnovati perassicurare il massimo comfort ai pas-seggeri nelle due classi di servizio (Bu-siness ed Economica). La capacità degliaeromobili è di 33 posti in classe Busi-ness e 243 in classe Economica e sonotutti equipaggiati con tecnologie di nuo-va generazione. A partire da fine mar-zo in vigore l’orario “estivo”, con par-tenza da Roma alle 13:45 locali e arrivoalle 07:45 locali della mattina dopo aKuala Lumpur. Dai dati diffusi dall’Entedel Turismo della Malesia sono stati38.945 gli italiani arrivati nel Paese nel2008 (+ 23,3% rispetto al 2007). I mesi

che nel corso dell’anno hanno registra-to un aumento record sono stati: luglio(3.058 visitatori, con un incremento del44,8%), ottobre (3.116 visitatori, +45,5%),ma soprattutto agosto (7.346 visitatori,+ 53,4%).Ma Kuala Lumpur è un hubanche per poi continuare il viaggio ver-so altre destinazioni. Notevole è infattiil network delle destinazioni MalaysiaAirlines, che assicura da Kuala LumpurInternational Airport (KLIA) dei colle-gamenti giornalieri verso le maggioridestinazioni di Sudest asiatico, EstremoOriente (Malesia, Indonesia, Tailandia,Filippine, Myanmar, Vietnam, Cambo-gia, Cina, Giappone) e Australia/Nuo-va Zelanda. Il recente accordo con ilvettore australiano Virgin Blue, assicu-ra inoltre una capillare presenza in tut-te le maggiori mete turistiche del conti-nente “down under”, che possono esse-re raggiunte da Sydney, Brisbane, Mel-bourne, Adelaide o Perth in combina-zione con le tratte aeree intercontinen-tali volate con Malaysia Airlines. Anchele tariffe proposte sono interessanti, gra-zie alla revisione del Fuel Surcharge del15 Febbraio scorso. Unitamente al nuo-vo piano, Malaysia Airlines si proponeal mercato con un assetto completa-mente nuovo, con lo scopo di rafforza-re e implementare la propria posizioneall’interno dello stesso durante il 2009.

8 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

Segue da pag. 1

Malaysia Airlines implementa la propria posizione nel mercato

Adagiata nel cuo-re del Mediter-raneo, Malta è

la destinazione perfettaper chi è in cerca di unameta dove il mare, lacultura, il relax e il con-tatto con la natura fac-ciano la differenza. Infatti, a renderlacosi esclusiva e ad attrarre sempre piùturisti sono proprio le prodigiose bel-lezze naturali e la sua storia millena-ria. Per capire che aria si respira in que-sto periodo di crisi, lo abbiamo chiestoa Simon Kamsky, Responsabile Piani-ficazione Strategica e Marketing per ilSud Europa di Malta, che ci ha rispo-sto:”Nonostante la crisi, siamo riusciti amantenere la nostra situazione e addirit-tura abbiamo registrato un incremento. Nel2008, gli arrivi di italiani a Malta sono au-mentati perfino del 32 per cento rispettoall’anno precedente. Da gennaio a novem-bre 2008, sono stati pari a 134.249 e, sep-pur non siano ancora pervenuti i dati re-lativi al solo mese di dicembre, ci si aspet-ta, in base alle stime del NSO (NationalStatistics Office), che tocchino i 5.000 tu-risti italiani, come nel dicembre 2007. Stia-mo osservando i segni della crisi economi-ca, tuttavia la nostra vicinanza con l’Ita-lia ci permette di stabilizzare le cifre gra-

zie ad altre tipologiedi viaggiatori, che intempi migliori (nondi crisi) avrebberopreferito destinazio-ni a medio o lungoraggio”C’è una strategia

in atto per aumentare gli arrivi?“La nostra strategia principale è quella diaumentare la capacità aerea attraverso ilcorso di tutto il 2009”.Qual è la situazione attuale?“Gennaio 2009 si è chiuso con un aumen-to del 2 per cento rispetto a gennaio delloscorso anno”.Novità in arrivo? “Certo. Nuovi voli sono già operativi daBari e Trapani, altri invece arriveranno nelcorso dei mesi. L’Air Malta volerà, infatti,da Verona a partire da giugno. Inoltre, au-menteremo le nostre spese in pubblicità,con 2 campagne televisive pianificate pro-prio per il 2009”.Guardando i numeri il 2009 non saràcerto l’anno del rilancio …“Infatti, visti i risultati ottenuti finora,credo che per noi non si possa parlare dirilancio, ma di mantenimento e, possibil-mente, di aumento delle performance so-pra citate”.

Alberto Lentini

Malta, così vicina, così diversa

Selvadurai Sinniah e Cinzia Fabbris

Cina “effetto Olimpico”

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10 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

rale è poi decisamente deteriorata do-po gli avvenimenti del 9/11, quandoogni passeggero che sale a bordo devemostrare quello che porta in tasca, nelsuo bagaglio, nella suola delle scarpe,eccetera, il tutto attraverso estenuanticontrolli. I serpentoni che si incontra-no ai terminal di Heathrow sono dive-nuti il simbolo mondiale del disagiodei viaggiatori del mezzo aereo. Tuttociò, dal momento che in ballo è “la si-curezza” è stato accettato come qual-cosa di inevitabile e non discutibile madi certo una prima conclusione la sipuò senz’altro fin qui trarre, e cioè chese i terroristi volevano instaurare la po-litica del terrore e della paura, hannoraggiunto in pieno il loro obiettivo.Attorno al problema è nata una fiorenteindustria di accessori. Così ad esempiose dovete fare un viaggio in aereo e vo-lete portare con voi liquidi, siano essicosmetici, medicinali o semplici be-vande dovete acquistare gli appositicontenitori previsti dai regolamenti.Recentemente si è appreso di un casogiudiziario avviato da un passeggeroil quale si era visto rifiutare l’accesso abordo delle sue racchette da tennis. Ilpasseggero insisteva per portarle in ca-bina dal momento che da nessuna par-te all’aeroporto era scritto che le rac-chette erano considerate oggetti peri-colosi e come tali non trasportabili. Afronte delle sue insistenze era stato fat-to imbarcare insieme ad esse, ma unavolta a bordo gli agenti della sicurez-za lo hanno fatto ridiscendere. Il casofinisce alla Corte di Giustizia Europeadove il viaggiatore ottiene una senten-za favorevole in quanto la Commis-sione UE che aveva emesso il regola-mento sugli oggetti vietati a bordo de-gli aerei, aveva omesso di pubblicare,e quindi ufficializzare, il testo sullaGazzetta Ufficiale. Morale della favo-la: il passeggero deve essere reso edot-to in anticipo di ciò che lui può o nonpuò portare a bordo. La sicurezza aeroportuale, quel com-plesso di operazioni che vengono svol-te negli scali al momento dell’imbarco,ha subìto nel tempo una evoluzioneche si è adattata alla tipologia del cri-mine stesso.L’evoluzione storica delle cause del-l’atto ostile contro l’aeromobile può es-sere così riassunta:� Bomba a bordo a scopo assicurati-vo, per incasso polizza;� Bomba a bordo a scopo politico;� Dirottamento del velivolo sempreper finalità politiche;� Atto kamikazeCome si vede l’escalation segue un per-corso molto preciso. Nelle prime duemodalità l’attentatore evitava di im-barcarsi a bordo del velivolo che pren-deva di mira; nella terza tipologia po-teva avvenire che il dirottatore venis-se ucciso e comunque chi metteva inatto il piano sapeva che si correvanodei rischi, nel quarto ed ultimo tipo diatto ostile, il dirottatore è deciso a im-molarsi insieme a tutto il carico uma-no a bordo del velivolo. Una vera esca-lation che non poteva non condurre aduna revisione completa delle procedu-re di sicurezza.

� Un po’ di storiaNell’immediato dopoguerra, quando

il mezzo aereo stava diffondendosiquale mezzo di trasporto di massa, vifu chi ne approfittò per trarne illecitivantaggi, anche a costo di seminare lamorte fra innocenti passeggeri.Erano i tempi in cui, approfittando de-gli ingenui regolamenti sulla riscos-sione delle polizze assicurative, si met-teva un ordigno all’interno di una va-ligia, questa veniva messa a bordo sen-za che il reale proprietario si imbar-casse e il gioco era fatto. Poi vi furonogli attentati di matrice politica.

� Gli attentati di una volta…Erano le 7.13 di domenica mattina 23giugno 1985 quando l’area smista-mento bagagli dell’aeroporto di Nari-ta a Tokyo fu squassata da una lace-rante esplosione. Due operai moriro-no, quattro furono i feriti. In realtà lavaligia ove era contenuto l’esplosivo,in quel momento secondo lo scheduledella compagnia avrebbe dovuto tro-varsi a bordo del volo Air India 301 checollegava la capitale nipponica conBangkok e quindi l’India. Esattamentea un’ora dall’esplosione di Tokyo, ilBoeing 747 dell’Air India in volo daMontreal a Londra precipitava nell’O-ceano Atlantico, in prossimità delle co-ste irlandesi, con il suo carico umanodi 329 vite. Anche in questo caso la cau-sa dell’incidente fu un’esplosione a bor-do. Se si eccettuano gli eventi del 9/11,quanto accaduto il 23 giugno 1985 sipuò considerare il piano più sangui-noso attuato nei confronti di una com-pagnia aerea in quanto rappresentan-te di una bandiera.In entrambi i casi le indagini ricon-dussero al gruppo separatista BabbarKhalsa il quale in quel periodo lavora-va per la formazione di uno stato au-tonomo da locarsi nel Punjab, deno-minato Khalistan.Ma non tutte le esplosioni a bordo so-no riconducibili a matrici politiche. Al-l’inizio gli attentati, come precisiamonel testo, puntavano all’incasso di po-lizze assicurative.Ed infine si giunse al periodo dei di-rottamenti, soprattutto causati dalla cri-si palestinese. Una novità assoluta chesegnò l’avvio di una nuova fase e dinuove contro-strategie. Il nemico nonera più l’individuo isolato che cercavadi frodare le compagnie assicurative, osconosciuti gruppi che volevano far co-noscere il loro dramma al mondo; gros-so modo fino agli anni ottanta, sarà ilcaso di ricordarlo, non vi era la mareadi vettori che oggi solcano i cieli ma so-lo un vettore di bandiera per ogni Sta-to: colpire questo vettore significavamandare un segnale al governo di ap-partenenza. Nella maggior parte dei casi di dirot-tamento, gli hijackers o si arrendevanodopo estenuanti trattative o venivanouccisi dalle forze di sicurezza. In ognicaso eravamo ben distanti da ciò che èstato messo in atto il 9/11.Nel periodo immediatamente prece-dente agli eventi delle Twin Towers ilterrore a bordo dei velivoli aveva unsolo termine: dirottamento o hijacking;divenne famoso in questo periodo il co-dice 7500 quello che il pilota dovevadigitare sul suo computer di bordo persegnalare agli operatori radar di terral’esistenza di un dirottamento a bordo(7700 è il codice invece per le emer-genze). Fra l’altro “Squawk 7500” è il

titolo di un libro scritto da un pilota,basato su un evento realmente acca-duto. Il 9/11 ha segnato uno spartiac-que fondamentale nel campo della si-curezza del volo. Prima di quella datainfatti tutti i controlli che venivano ef-fettuati partivano dal presupposto chela bomba veniva imbarcata a bordo mache l’attentatore rimanesse a terra e co-munque avesse l’intenzione di scen-dere vivo dal velivolo dirottato. Tuttiricorderanno la procedura di riconci-liazione bagaglio. Ma dopo gli eventi delle Torri Gemel-le, l’Organizzazione Mondiale per l’A-viazione Civile (ICAO) impose il con-trollo del 100% dei bagagli e dei pas-seggeri che si imbarcavano.L’enorme mole di lavoro, di personaleed equipaggiamento atto a svolgerequesto compito ha comportato, e tut-tora comporta, esborsi economici no-tevoli. Il tutto a carico di una industriada sempre afflitta dalla scarsità dei pro-fitti e dal clima di alta concorrenza chesi veniva accentuando a causa della de-regulation che avrebbe portato al falli-mento di nomi insospettabili. L’intro-duzione delle nuove misure di con-trollo sono state accompagnate dallapolemica su chi dovesse farsi caricodelle spese supplementari: i gestori ae-roportuali, i passeggeri, i vettori o i go-verni?Se oggi si facesse un censimento su co-me stanno le cose si troverebbe una si-tuazione molto variegata in quanto, aldi la delle varie tasse aeroportuali na-te per lo scopo e che comunque non co-prono interamente le spese, i governilocali sono intervenuti senza una gui-deline comune chi contribuendo più,chi contribuendo di meno.Ma il problema su cui si inizia a dibat-tere è quello da noi accennato nel tito-lo. Da più parti, da più fonti ci si inter-roga su quanto sia opportuno mante-nere così alto il livello di allerta negliaeroporti, focalizzandosi solo e soltan-to su un aspetto. “Non sono pochi coloroche criticano questa politica, avvertendocome il focalizzarsi così pesantemente sul-lo screening dei passeggeri, lascia scopertigli aeromobili e il trasporto aereo su altrifronti ed altre aree” (Eben Kaplan, “Po-st 9-11 Aviation Security, settembre2006). In questo caso l’autore si riferi-sce ad altri settori del campo aereo la-sciati clamorosamente scoperti, qualicargo e terminal. Ma non manca chispecificatamente si interroga sugliaspetti economici: “nessuno sembra te-ner conto del costo dei ritardi delle parten-ze provocati dai rallentamenti per la sicu-rezza negli aeroporti. Nel 2002 l’economista Roger Congletoncalcola che ogni 30 minuti in più trascor-si dai passeggeri negli aeroporti costano al-l’economia 15 miliardi all’anno, quasi iltriplo dei ricavi annuali dell’industria ae-rea degli anni novanta” (Loretta Napo-leoni, “Economia canaglia”, 2008 Il sag-giatore).I critici dell’attuale sistema non man-cano di far notare come per un dipen-dente aeroportuale sarebbe estrema-mente facile portare a bordo e piazza-re un ordigno esplosivo, o lasciare unarma nascosta in un posto convenutonella cabina passeggeri. D’altra partese gli impiegati aeroportuali riesconoa trafugare i bagagli in arrivo e par-tenza, per quale motivo dubitare chequalcuno di questi non si dovrebbe far

corrompere per piazzare a bordo un in-nocente pacchetto?Sull’argomento sicurezza bisogna es-sere estremamente chiari: se poniamosu un piatto della bilancia il carico divite umane che porta un aereo, e sul-l’altro il costo che si deve sostenere percontrollare chi sale a bordo, effettiva-mente la risposta non può che propen-dere verso il primo aspetto. Ma il pun-to in discussione è un altro: siamo si-curi che questo sia l’unico modo, il piùefficace per contrastare la minaccia? “Un pilota che vola su tratte interconti-nentali mi ha raccontato che schiantarsi conun’autobomba in uno dei terminal dell’ae-roporto di Heathrow all’ora di punta…sa-rebbe molto più facile e più letale che faresplodere un aereo in aria” (come sopra)In uno studio molto dettagliato JohnMueller del dipartimento di scienze po-litiche dell’università dell’Ohio, mettein evidenza come gli Stati in molti ca-si tendono a contro-reagire in modoesagerato alle minaccie: “another com-mon reaction to terrorism is to becomeoverly-protective and to overspend on de-fenses. Sometimes victim countries beco-me so fearful and self-protective that si-gnificant consequences, particularly eco-nomic ones, ensue.” (reaction and over-reactions to terrorism, ottobre 2005) E citando espressamente gli eventi del9/11 Mueller rammenta che se l’im-patto economico diretto delle perditecausate è ammontato a circa 10 miliar-di di dollari, il costo economico soste-nuto nei soli Stati Uniti per mettere inatto e mantenere le misure di sicurez-za ha ecceduto di molto quella cifra.Come si vede quindi nel mondo ci siinizia a interrogare sull’opportunità digravare il trasporto aereo mantenendocontrolli rigorosi, limitati però ad unosolo – sarà il caso di ripeterlo- aspetto:il passeggero-kamikaze. Due sono i sistemi che potrebbero so-stituire l’attuale dispendioso sistemadi controlli. Le cosiddette interviste “al-la israeliana”, ricordando l’ottimo “sta-to di servizio” della compagnia El Alin termini di dirottamenti e sicurezza,o la presenza “discreta” di personaledella sicurezza a bordo del volo, pre-cisando che l’una misura non escludel’altra, come entrambe non escludonola possibilità di continuare a controlla-re bagagli e passeggeri nella fase di im-barco, ricorrendo a modalità più snel-le. L’unico caso di dirottamento riusci-to avente come oggetto un velivolo ElAl, è quello avvenuto il 23 luglio 1968,quindi quale attenuante si può citare ilfatto di essere uno dei primissimi casi,quando un Boeing 707 con 10 membridi equipaggio e 38 passeggeri in volofra Fiumicino e Tel Aviv venne dirot-tato su Algieri. Le trattative durarono40 giorni e alla fine passeggeri ed equi-paggio furono rilasciati. Per quanto riguarda specificatamentel’utilizzo di guardie armate a bordo diaerei ricordiamo che in base a quantoprevisto dal trattato di Prum (27 mag-gio 2005, Austria, Belgio, Germania,Spagna, Francia, Lussemburgo, Olan-da) e il successivo regolamento comu-nitario n. 300/2008, ogni Paese può de-cidere in modo autonomo circa l’uso diguardie armate a bordo degli aeromo-bili registrati nello Stato di apparte-nenza.Noi, in base alle tasse e charges che ab-biamo visto piovere sul settore in esa-

Allerta aeroporti: il gioco vale la candela?Segue da pag. 1

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me nel corso negli anni, avremmo unanostra teoria sul perché le misure con-tinuano a venir adottate con questemodalità. Supponiamo per un mo-mento che la minaccia anziché esserediretta all’aviazione commerciale, laquale come è noto è stata “scaricata”dai governi, avesse preso di mira unmezzo di trasporto interamente con-trollato e gestito dalla mano pubblica,quale è in molti paesi il settore ferro-viario. In tale ipotesi il costo delle mi-sure di sicurezza sarebbe ricaduto in-teramente sullo Stato, salvo gravare ilbiglietto ferroviario di una modesta feeche chiaramente non avrebbe affattocoperto i costi. Ebbene in un tale sce-nario credete davvero che gli Statiavrebbero mantenuto in essere per an-ni un così dispendioso sistema di sicu-rezza, con spese a loro completo cari-co? La risposta –è un nostro personale

parere- è del tutto negativa. Ciò che vo-gliamo dire è che se oggi negli aero-porti, a quasi 10 anni di distanza dagliattentati del 9/11, ancora sono in vi-gore misure così gravemente lesive delnormale scorrimento delle operazioniaeroportuali è solo perché tutto il gra-vame economico di esse viene assorbi-to in stragrande misura da gestori ae-roportuali, da compagnie aeree e daipasseggeri. La nostra considerazione si basa sul fat-to che l’industria del trasporto aereocommerciale è l’unica al mondo a farsicarico delle più assurde tasse, da quel-la sulla povertà a quella sul rumore, epertanto non ci meraviglia affatto cheanche la security e tutti i costi che essacomporta abbiano trovato un fertile eduraturo terreno di attuazione.

Antonio Bordoni

T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L 11

Nella foto una parte del gruppo di Interliners che ha partecipato al viaggio or-ganizzato nel mese di marzo dall'Interline International Club in collabora-zione con l'Uzbekistan Airlines.

INTERLINERS IN UZBEKISTAN

Perché non considerareeventi di interesse turi-stico anche tutte quelle

manifestazioni, sagre, festeche i piccoli e i piccolissimipaesi del Lazio organizzanotutto l’anno? Questa è statal’idea che ha spinto l’Asses-sorato al Turismo della Re-gione Lazio ad affidare al-l’Agenzia Regionale di Pro-mozione Turistica di Romae del Lazio una campagnapubblicitaria che valorizzas-se l’enorme quantità di “ap-puntamenti” legati alla sto-ria e alla tradizione nel terri-torio laziale. “C’è un vero eproprio patrimonio in termini di culturadietro alla miriade di manifestazioni che sisvolgono nei centri più o meno famosi del-la nostra regione”-ha detto ClaudioMancini, Assessore al Turismo-“e c’èanche un grosso potenziale turistico: spes-so tante iniziative restano a carattere loca-le soltanto perché i piccoli centri hanno ri-sorse limitate e non possono investire incomunicazione. Cercare di sfruttare il loropotere attrattivo facendole conoscere anchealle città più grandi ci sembra un modo disupportare il turismo, oltre che le piccoleeconomie”. Effettivamente, quando siparla di sviluppo turistico del territo-rio, magari scomodando grandi con-cetti o avventurandosi in progetti ma-croscopici, si potrebbe semplicementeguardare quello che già c’è, ed avviaresemplicemente una buona campagna

di marketing. Sono infattimoltissime le iniziative chei piccoli paesi (in tutta l’Ita-lia, per la verità) mettono inatto, magari con pochissimifondi ma con grandi risul-tati. Potrebbero costituireun tipo di offerta estrema-mente interessante sia peril mercato italiano che perquello estero e contribuirealla conoscenza di circuitituristici poco conosciuti.“La campagna è cominciatal’anno scorso”- ha sottoli-neato Federica Alatri, Pre-sidente di Atlazio-“con l’o-biettivo di rendere queste ma-

nifestazioni degli appuntamenti fissi e ri-conoscibili per chi si muove nel Lazio. Imesi di aprile e maggio sono, in partico-lare, ricchissimi di eventi legati alla fedee alla tradizione popolare, che ci restitui-scono notizie affascinanti sull’identità deiborghi laziali”. La campagna prevedevideo in animazione grafica all’inter-no delle stazioni della metropolitanadi Roma, 5.000 manifesti diffusi neivari paesi della regione, spazi pubbli-citari sulla stampa di settore, la pub-blicazione bimestrale di folder con uncalendario di eventi, distribuiti in ab-binamento ad alcuni importanti quo-tidiani. Il sito www.laziofeste.it è inve-ce aggiornato in tempo reale e forni-sce anche indirizzi e numeri telefoni-ci utili.

Cecilia Emiliozzi

“Tutto il Lazio è paese”Al via una nuova campagna di promozione turistica dedicata ai piccoli centri del Lazio

Claudio Mancini

Federica Alatri

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12 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

La Tuscia viterbese, situata nellaparte nord del Lazio, è un vastoterritorio che confina con la To-

scana e con l’Umbria e sicuramente lesue bellezze non hanno nulla da invi-diare alle due regioni così vicine e, percerti versi, così simili. La Tuscia, però, a differenza degli altridue territori, che sono conosciuti e vi-sitati ogni anno da milioni di turistiprovenienti da ogni parte del mondo,ha iniziato da poco tempo a promuo-vere le sue bellezze (che sono vera-mente molteplici) e i suoi prodotti eno-gastronomici (tutti di prima qualità). Una nuova e saggia politica, questa,che si prefigge di favorire l’arrivo di tu-risti sia europei sia italiani. Turisti chepossono diventare un’importante ri-sorsa economica per tutti quei comuni– piccoli e medi – che devono sapersfruttare quanto di importante e unicopossiedono nei loro territori.E in questa splendida provincia lazia-le sono molte le vestigia e le testi-monianze di una storia mille-naria, che la rendono parti-colarmente preziosa e in-comparabile, ad iniziaredalle necropoli degli an-tichi etruschi per prose-guire con la via Franci-gena, forse la strada piùimportante dell’alto me-dioevo perché era percor-sa dai pellegrini che dallaFrancia si recavano a Romaa vedere il Papa seguendo iltracciato della strada consolareCassia.Roma, che assieme alla Terra Santa e aSantiago de Compostela, era meta diun pellegrinaggio religioso, è ancoraoggi un traguardo da raggiungere daviandanti che ripercorrono con lo stes-so animo questa via piena di significa-ti spirituali, sostando proprio nei luo-ghi di culto che nella Tuscia sono statiimportanti tappe prima del raggiungi-mento della città eterna. Ma la Tuscia,cosa ancora più apprezzabile da chi hala possibilità di visitarla, conserva tra-dizioni radicate saldamente nella suapopolazione che le rievoca attraversoeventi – che si effettuano in vari perio-di dell’anno - nei quali si mischiano ilsacro con il profano, la superstizionecon la religione.I suoi territori, che nel passato sono ap-partenuti in modo alternato sia allo Sta-to Pontificio che a nobili casati, quali iFarnese, gli Orsini, i Monaldeschi e iBaglioni, sono ancora oggi un museo acielo aperto per i numerosi castelli, lechiese romaniche, i palazzi nobiliari,gli eremi e i conventi che dominanodall’alto antichi borghi medievale, an-cora perfettamente conservati. Le bellezze delle costruzioni sono pra-ticamente complementari a quelle na-turali, paesaggistiche, archeologiche,folcloristiche e gastronomiche. L’AltoLazio, per chi non lo conosce, è il regnodelle antiche - e ancora misteriose - po-polazioni etrusche, dei paesaggi costi-tuiti da dolci colline, delle fertili pia-nure verdi e dei paesi arroccati sulle al-ture i cui centri urbani sono una conti-nua, piacevole scoperta.

� Recuperare il tempo perduto…La Tuscia si sta finalmente svegliandodal lungo letargo e sta cercando di re-cuperare il tempo perduto attraversouna politica di marketing mirata che sirivolge a coloro i quali sono alla ricer-ca di percorsi al di fuori di un turismostandardizzato che possa soddisfare gli

occhi, la mentee…i piaceri del-

la buona tavola. I 26 Comuni, tutti

compresi nell’AltaTuscia viterbese, si

propongono, quindi, siadi valorizzare l’identità dei luoghi

e delle tradizioni richiamando nei ter-ritori quei turisti che amano i sapori le-gati ad un’antica usanza, sia di offrirenuove forme di turismo alternativo –quali trekking, percorsi in bicicletta, acavallo o vacanze in moto. Una diver-sificazione oggi più che mai necessariaper conquistare differenti fasce di etàed esigenze specifiche. Si potrebbe definire quasi un turismoche spazia dalla ‘Via del Gusto’ ad unaipotetica ‘Via della Storia e della Cul-tura’ in un percorso a ritroso nel tem-po. Ma i 26 Comuni invitano sì alla sco-perta di splendide e mistiche chiese ro-maniche, di tombe etrusche, di castel-li e di borghi dal fascino unico, di vinie di cibi genuini e sicuri, ma anche a vi-sitare alcune riserve naturali protette,come quella di Monte Rufeno, situatanel territorio del comune di Acqua-pendente.Istituita nel 1983, all’interno della ri-serva è possibile ammirare alberi di-ventati quasi rari come l’olmo e l’on-tano oppure osservare animali come lavolpe, i cinghiali, i daini, le martore, itassi e le numerose specie di uccelli(gufi, civette, assioli ecc…) che in que-sti 3.000 ettari di area protetta hannotrovato il giusto habitat. La Riserva, all’avanguardia rispetto adaltre, è dotata di percorsi per disabili eper non vedenti e grazie ai numerosisentieri si possono effettuare interes-santi trekking guidati o piacevoli pas-seggiate a piedi, in mountain bike o acavallo..

� Il buon vino D.O.C. , l’olioD.O.P, le lenticchie.…È notorio che il Lazio è una regione do-ve la vite trova una collocazione idea-le grazie ad una clima favorevole e aterreni argillosi e vulcanici particolar-mente fertili. La Tuscia, soprattutto nella zona checosteggia il lago di Bolsena (quinto la-go italiano e più grande lago vulcani-

co d’Europa), è una terra ricca di vi-gneti e di uliveti che producono vinifamosi come l’Est Est Est, l’Aleatico etanti ottimi rossi, oppure di oli pregia-ti come quelli di Canino, piccolo co-mune che annovera fra i suoi prodottitipici anche gli asparagi. Ma ci sono an-che i legumi – in primis le lenticchie diOnano di antica tradizione – e i ceci diValentano, le patate, il grano, i salumi,la porchetta (più speziata di quella diAriccia) oltre al buon ‘coregone’, sa-porito pesce di lago. La zona è ricca ditanti prodotti tipici che offrono l’occa-sione per un turismo all’insegna del-l’enogastronomia di alta qualità.

� I Comuni che si muovono…Nel 2002 si è costituita l’Associazione‘Strada del Vino della Teverina’, unconsorzio di cui fanno parte 7 comuni:Celleno, Graffignano, Bomarzo, Lu-briano, Bagnoregio, Castiglione in Te-verina e Civitella d’Agliano, nato conlo scopo di far conoscere sia i loro pro-dotti d’eccellenza, ma anche i territoridi produzione locale, che possono fa-re da traino per un turismo accorto erispettoso delle tradizioni e dell’am-biente. Le amministrazioni dei 26 co-muni, grazie alle sovvenzioni della Co-munità Europea e della Regione Lazio,hanno intrapreso un percorso contras-segnato dall’unità dando vita al cosid-detto ‘fare sistema’, auspicabile in ognisettore in quanto tante piccole entitàpossono fare una ‘grossa entità’, piùricca di forza, di risorse e di idee. A tal proposito, il GAL Etruschi, Grup-po di Azione Locale, ha affidato alla so-cietà SL&A di Roma l’organizzazionedi un tour per giornalisti italiani per far‘toccare loro con mano’ il prodotto Al-ta Tuscia. Un interessante press tourideato per far conoscere le aziende lo-cali, i prodotti tipici, le strutture d’ac-coglienza, le bellezze locali e la popo-lazione nella sua quotidianità.Nelle varie conferenze di presentazio-ne dei progetti promossi dai Comunidell’Alta Tuscia Viterbese, i sindaci egli assessori hanno tutti evidenziato glisforzi congiunti e le aspettative di que-sti propositi, che si possono riassume-re con le parole di Paolo Equitani, Sin-daco di Bolsena

“Il nostro territorio fino ad ora è stato fuo-ri dai circuiti turistici. Il nostro è un luo-go lacuale e delicato e sicuramente non vo-gliamo un turismo di massa ma un turi-smo culturalmente interessato a ciò che pos-siamo offrire: storia, cultura, prodotti tipi-ci e contatto con la natura. Speriamo cheil progetto riesca nei suoi intenti. L’esigenzache abbiamo sentito è quella di dare svi-luppo ad un prodotto rilevante per l’eco-nomia locale. Il progetto ha un significatoben preciso: abbiamo un prodotto di qua-lità che può far conoscere le caratterizza-zioni del territorio. Ci sono Regioni chehanno avuto uno sviluppo prima di noi, laToscana e l’Umbria, ma anche noi abbiamostrutture di prim’ordine che per qualità equantità possono soddisfare qualsiasi esi-genza. Il nostro è un territorio molto ama-to dagli abitanti del Nord Europa, con iquali abbiamo un legame affettivo. Tede-schi, olandesi, inglesi, belgi e austriaci fre-quentano da anni queste località, soprat-tutto i primi sono molto affezionati al no-stro lago. Dobbiamo dire che gli stranierici conoscono molto più degli italiani e dob-biamo operare affinché anche questi ultimifrequentino i nostri Comuni. Abbiamo bi-sogno di presenze ma non di grandi numeriperché vogliamo continuare a proteggerel’ambiente così come la nostra identità, cheriteniamo sia un valore aggiunto”. In effetti la ricettività, tranne a Bolse-na, che dispone di alberghi anche di ca-tegoria 4 stelle, è costituita prevalente-mente da agriturismi (e sono circa il60/70% degli agriturismi presenti nelLazio) e dai Bed & Breakfast. Struttu-re che, per ciò che ci è stato dato di pro-vare, soddisfano appieno anche le ne-cessità dei turisti più esigenti. Il progetto c’è, l’entusiasmo pure, au-guriamoci che le speranze riposte inquesti programmi di ‘riscatto’ turisti-co-enogastronomico abbiano il giustoriconoscimento da parte di quanti vo-gliono trascorrere brevi o lunghe va-canze all’insegna di un turismo appa-gante in ogni senso.

� Un esempio di itinerarionon completo ma…di assaggio

CASTIGLIONE IN TEVERINA Castiglione in Teverina, cittadina del-la provincia di Viterbo, sorge su unacollina che si affaccia sulla valle del Te-vere, ai confini tra Lazio ed Umbria. Ilsuo territorio è stato abitato da Villa-noviani ed Etruschi. L’attuale abitato èsorto intorno all’Anno Mille attorno aduna Rocca e nel 1351 vi furono trasfe-riti gli abitanti della distrutta Paterno.Testimonianze dell'antica presenzaetrusca (tra cui molte necropoli e le viecave) sono presenti nei dintorni delpaese (il “comprensorio della Valle deiCalanchi”), proposti per la realizza-zione di un Parco Protetto, mentre delperiodo medievale sono il borgo e laRocca Monaldeschi (XII sec.), da cui èpossibile ammirare un suggestivo pae-saggio di valli, campagne e colline. Ol-tre alle diverse chiese, degno di inte-resse è l’antico Crocefisso in legno(XVI secolo), principale elemento diculto per il paese su cui è incentrata,ogni anno, una manifestazione per ce-lebrarne la grandezza. L’economia agricola, basata essenzial-mente sui vigneti, è testimoniata dallagrande importanza data alla festa delvino nel periodo estivo e dalla presen-za del Museo del Vino.

CIVITA DI BAGNOREGIO La Valle dei Calanchi è caratterizzatada argille sedimentarie accumulatesi

Lazio: Alta Tuscia Un percorso fra le testimonianze degli antichi etruschi, dei pellegrini sulla via francigena, dei castelli e delle chiese medievali, alla ricerca dei buoni sapori di una volta.

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sul fondo del mare che era presente fi-no a circa 680.000 anni fa e che pro-sciugandosi in seguito al sollevamen-to del suolo, ha lasciato dietro di sé unaterra caratterizzata da un’intensa atti-vità vulcanica ed è dominata da Civi-ta di Bagnoregio.La Valle presenta un territorio dalla fi-sionomia mutevole, in una alternanzadi paesaggi dolci ed aspri che arrivanoin crinali argillosi esposti all’erosione,e Civita di Bagnoregio, senza dubbioè il borgo più rappresentativo della Val-le, esempio di meraviglia unico nel suogenere: unita alla “terra ferma” solo daun lungo e stretto ponte, la "Città chemuore", ormai da tempo così chiama-ta a causa dei lenti franamenti delle pa-reti di tufo, racchiudecase medioevali ed unapopolazione di pochis-sime famiglie. Civita èogni anno meta di nu-merosi turisti ed è sta-ta diverse volte utiliz-zata come set cinema-tografico. All'internodel borgo ci sono variecase medievali, la chie-sa di San Donato, ilPalazzo Vescovile, unmulino del '500, la ca-sa natale di San Bona-ventura e la porta diSanta Maria.

BOLSENABolsena ha un centrostorico che si snoda invicoli e stradine, ed èdominato dal CastelloMonaldeschi dal qua-le è possibile godere diun bel panorama sulLago e sulla città. Lacittà è conosciuta per laleggenda legata a San-ta Cristina - la santa eramiracolosamente rie-mersa dal lago dove ilpadre l’aveva gettata -e per il miracolo dell’o-stia sanguinante avvenuto nella chie-sa proprio dedicata alla santa ‘la Basi-lica di Santa Cristina’. Il Castello ospi-ta il Museo Territoriale che conservaimportanti reperti etruschi e romani. Ilcaratteristico quartiere medievale, checostituisce il primo nucleo abitato del-l’attuale Bolsena, venne edificato nelVI sec. d.C. a causa delle numerose in-cursioni dei Longobardi, che costrin-sero la popolazione a ripararsi in que-sta piccola rupe. Bolsena porta inoltretestimonianze del suo passato remotograzie ai numerosi e significativi restimonumentali. Oltre a numerosi scaviarcheologici di origine etrusca, si con-serva anche l’imponente cinta murariaEtrusco-romano dell’antica Volsinii,notevole per la sua lunghezza, infatticopre ben 4 km.

MONTEFIASCONEMontefiascone, nel centro dell’Etruria,ha un inconfondibile profilo disegna-to dal centro storico da cui si ergono lafavolosa cupola di Santa Margherita ela Rocca dei Papi. La Rocca sovrastal’intero abitato ed è circondata da for-tificazione romane e pre-romane, nelcorso dei secoli venne più volte ri-strutturata e abbellita non solo da Ur-bano V ma anche dai successivi Papi,che, la scelsero come meta di villeg-giatura. A fianco della prestigiosa Roc-ca dei Papi fu edificata nel 1493 la po-derosa chiesa di Santa Margherita fa-mosa per la sua immensa cupola, fra le

più grandi d’Italia. Tra le altre chiesedi Montefiascone meritano quella diSant’Andrea riedificata nel XI secolo equella progettata da Sangallo il giova-ne a metà del cinquecento, la chiesacampestre di Santa Maria.Notevole nel centro storico il palazzoComunale sormontato da un impo-nente campanile, il pozzo di UrbanoV e la casa in cui visse l’abate letteratoGiovan Battista Casti intorno al 1750.

CAPODIMONTE E LE ISOLE MARTANA E BISENTINACapodimonte è dominato dal Castel-lo Farnese, e da questo grazioso paesepartono battelli per l’isola Bisentina,fitta di una ricca vegetazione che spa-

zia da fitti boschi dileccio a curatissimigiardini all’italiana,ma anche monumen-ti come il PalazzoFarnese, la Chiesa diSan Giacomo, e lecappelle disposte invari punti dell’isola.E’ situato su un pro-montorio nella partemeridionale del lagodi Bolsena, dove inetà etrusca sorgeval’antica Bisenzio; de-ve la sua peculiaritàalla sua caratteristicaforma peninsulare,Capodimonte, hauna sola entrata, co-me si usava nel me-dioevo, in quanto ècircondata e abbrac-ciata per tutta l’arearimanente dalle ac-que dello splendidolago che la ospita for-mando cosi, una “pe-nisola”.

INTORNO AL LAGODI BOLSENA.Grotte di Castro, sor-ge su una rupe tufa-

cea dei Monti Volsini, sul lato nord oc-cidentale del lago di Bolsena. Fu fon-data nell'Alto Medioevo dagli abitantiscampati alla distruzione della vicinaCivita, alla ricerca di un luogo sicuro edifendibile. Sono presenti sul suo ter-ritorio necropoli Etrusche del VII se-colo a.C. Paese ad economia agricola,ha affiancato alle coltivazioni tradizio-nali di vite, ulivo e frumento, la pata-ta, che ha reso famoso il territorio. Le origini di Grotte di Castro risalgo-no al periodo etrusco, ne sono testi-monianza le numerose necropoli dis-seminate nel suo territorio e la molti-tudine di reperti che ancora oggi riap-paiono alla luce. San Lorenzo Nuovo: questo paese of-fre uno dei più splendidi paesaggi sul-le sponde del lago; inoltre gode di unclima salubre, caratteristica ben nota intutta la zona. Le prime informazionipervenuteci su questo suggestivo abi-tato risalgono al 770 a.C. quando gliEtruschi popolarono questa zona, chia-mando l’odierna San Lorenzo, "San Lo-renzo alle Grotte" proprio perché cir-condato da miriadi di grotte. San Lo-renzo Nuovo ebbe sempre un impor-tante rilevanza strategica dovuta al pas-saggio della Cassia ed infatti fu permolti anni un motivo di disputa fra lachiesa e i signorotti locali.A San Lorenzo Nuovo troviamo laChiesa Collegiata di San LorenzoMartire: risalente al XVII secolo è ca-ratterizzata al suo esterno da una fac-

ciata semplice e lineare sotto opera diNavone, e che, fece incastonare sul por-tone principale lo stemma di Pio IV euna lapide in cui viene ricordato la de-portazione del pontefice da parte deifrancesi, ma è al suo interno che la chie-sa conserva le sue più belle e suggesti-ve opere anche precedenti alla costru-zione della chiesa e che prima eranocustodite nell’antica chiesa del lago.Gradoli, città famosa per i suoi vigne-ti (vi si produce l’aleatico), ma ancheper il centro storico medioevale domi-nato dal Palazzo Farnese eretto nel XIVsec. Il palazzo ospita il Museo del Co-stume Farnesiano. La cittadina affascina i visitatori per lesue stradine e per le sue costruzioni ti-picamente medievali. Altra importan-tissima testimonianza artistica è la chie-sa della Maddalena al cospetto di unafontana a fuso, venne edificata in for-me barocche con un suggestivo cam-panile però dalle forme settecentesche,che al suo sfarzoso interno custodisceuna fonte battesimale marmorea di ori-gine rinascimentale e un affresco “stac-cato” raffigurante la Madonna col Bam-bino. Caratteristica peculiare di questasuggestiva chiesa risiede in un am-biente adiacente alla navata centraleadibita a piccolo museo d’arte sacradove è possibile ammirare un ciclo diaffreschi di scuola manieristica raffi-guranti la Passione del Cristo ed inol-tre 15 tavolette del XVI secolo che raf-figurano i Misteri del Rosario ed unamostra di paramenti liturgici , suppel-lettili sacre, ex voto e candelabri.

ACQUAPENDENTESito nell’alta Tuscia, ai confini con laToscana e l'Umbria, il paese ebbe unruolo determinante nella storia per lasua posizione strategica, essendo at-

traversato dalla via Cassia, (e dal trac-ciato della via Francigena), che gli per-mise di progredire notevolmente, manello stesso tempo lo rese molto vul-nerabile. Nel 964 Oddone I vi costruìun castello che poi passò agli Svevi. Ilmedioevo fu alquanto acceso e tumul-tuoso poiché, con la grande donazionedi Matilde di Canossa dei suoi posse-dimenti alla Chiesa, Acquapendentevenne assoggettata alla diocesi di Or-vieto. La città fu conquistata da Fede-rico I Barbarossa, subendo un lungoperiodo di tirannia fin quando il po-polo, con l'aiuto delle armate pontifi-cie, non si liberò dal giogo nel 1166. Fuuna data memorabile che ancora oggi,nel mese di maggio, viene rievocatacon la festa dei Pugnaloni.Sconvolta, nel periodo rinascimentale,dalle guerre tra i Farnese e gli esercitidei Papi Urbano VIII e Innocenzo X,nell’ottocento Acquapendente conosceuna ripresa economica e culturale chesi manifesta nel settore edilizio, so-prattutto dopo l’annessione al regnod’Italia. La città ospita sia importantimonumenti di origine medievale, tra iquali si possono annoverare la CriptaS. Sepolcro, il Monastero S. Chiara, laTorre Julia De Jacopo e le Chiese di S.Giovanni, S. Francesco, Santa Vitto-ria e S. Agostino, sia di origine rina-scimentale (diversi palazzi e chiese).

TORRE ALFINA Frazione di Acquapendente, si affacciasulla valle del Paglia e rientra tra i Bor-ghi più Belli d’Italia. Durante il me-dioevo rappresentava un baluardo in-vidiabile, infatti con la sua vista con-trollava i confini di tre regioni: Lazio,Toscana e Umbria. Quando Carlo Ma-gno scese verso Roma, nell'809, arrivòda queste parti e un suo fratello diede

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inizio alla famiglia dei Monaldeschi.Camminando attraverso i vicoli delpaese si scoprono angoli caratteristici,e nella piazza principale si erge la pit-toresca Chiesa di S. Maria Assunta, epoi, muretti, antiche case costruite coni materiali colorati provenienti dalle co-late laviche del vulcano e la forte at-trazione verso il castello, dal quale iluoghi appaiano meravigliosi anchegrazie agli immensi panorami.

ONANOÈ situato, come gli altri piccoli borghidella zona, su una rupe tufacea, moltovicino al confine con la provincia di Sie-na. Durante il medioevo subì diversevicissitudini legate al conflitto tra Guel-fi e Ghibellini, ed alla dispute tra si-gnori locali e Stato Pontificio. Dopo ildominio degli Sforza il piccolo borgopassò nuovamente sotto il controllodella Chiesa e successivamente dei Du-chi di Onano. Tra i luoghi da visitare ricordiamo laChiesa di Santa Croce, una costruzio-ne moderna, edificata nel 1956, al cuiinterno sono custodite opere d'arte ri-conducibili al Ruffini e a Claudio Fer-ri. C’è poi il Palazzo Madama, unamaestosa ed imponente fortezza co-struita nella metà del '300, situata alcentro del paese.

PROCENOImmersa nel verde, si trova in una po-sizione che permette di avvistare ilMonte Amiata, il Monte Rufeno, il fiu-me Paglia e la campagna toscana. Il suoborgo medievale si trova in una zonaricca di reperti etruschi e di monumentiromani, medievali e rinascimentali, atestimonianza delle presenze di anti-che civiltà.Secondo la leggenda Proceno fu fon-dato da Porsenna e, fin da allora, do-vette sempre fare i conti con gli inva-sori: il passaggio della Via Cassia fa-voriva non solo gli scambi culturali maanche le prepotenze dei più forti. Per-

la della città è il Castello di Proceno,fortezza medievale del XII sec. sorta suuna collina a guardia e protezione del-l'antico borgo e delle vallate sottostan-ti, luoghi di confine e di cruente batta-glie, è un raro esempio di fortificazio-ne medievale le cui strutture sono nelsuo stato originario. La pianta, di forma pentagonale, in-clude una torre maggiore e due tor-rette secondarie collegate tra loro dacammini di ronda e da un ponte leva-toio. Il complesso include un Fortinocollegato al castello da una parte del-la cinta muraria del borgo. All’inter-no del Castello c’è la sede dell’Asso-ciazione Culturale Ing. Carlo Cec-chini (la famiglia Cecchini Bisoni èproprietaria del castello da circa 300anni), che promuove studi di etrusco-logia e antichità italiche oltre a even-ti musicali e culturali.

VULCIIl parco archeologico di Vulci è natura,archeologia, tradizioni e cultura, ed èstato istituito nell'area occupata nel-l’antichità dalla grande città etrusca. Lestrutture visibili risalgono soprattuttoal periodo romano, ma non mancanointeressanti testimonianze della fase

etrusca, come la cinta muraria, costruitacon blocchi regolari di tufo provvistadi almeno cinque porte. ll'interno delParco sono comprese le grandi necro-poli che occupavano l'area a nord del-la città. Nella Necropoli dell'Osteria, sipuò visitare la Tomba dei Soffitti Inta-gliati, monumentale sepolcro del VIIsecolo a.C. articolato in cinque came-re. Nell'ambiente centrale si conservala raffinata decorazione ad altorilievoche riproduce le travi lignee del soffit-to di un'abitazione. Altre tombe inte-ressanti e da non perdere, la Tomba diFrancois, fra le più famose della civiltàetrusca e la Cuccumella, imponente tu-mulo funerario.

CANINO Nell'immediato entroterra rispetto al-la costa tirrenica, nella Maremma la-ziale, a due passi da Vulci e dalla di-strutta città di Castro. e dolci colline in-torno a Canino si spingono fino a lam-bire la Selva del Lamone e le sue cam-pagne sono molto frequentemente col-tivate a vite e olivo, oltre che famoseper la ricchezza di cacciagione e diasparagi. Il celebre olio Canino extravergine di oliva ha ricevuto la DOPnel 1996. Qui visse e fu sepolto insie-

me alla famiglia, presso la chiesa Col-legiata di Canino, Luciano Bonapartefratello di Napoleone, principe di Ca-nino e Musignano. Inoltre Canino fu laresidenza della famiglia Farnese, e pro-prio qui nacque il 28 febbraio del 1468Alessandro Farnese, in seguito diven-tato Papa Paolo III.

TUSCANIATuscania, tra le più belle e suggestivecittà della Tuscia, è circondata da unpaesaggio vario per le infinite pro-spettive che offre e per la densa e ric-chissima tavolozza di colori, che van-no dai caldi violacei e sanguigni dellerocce ai verdi più vari e preziosi dellavegetazione. Questo paesaggio è parte viva e spiri-tuale della nobiltà di questa città. Quifiorì la misteriosa Tusena, antichissimocentro etrusco; qui restano documentidi vita perenne e di arte dal VII secoloa.C. ai nostri tempi. Ipogei a camere va-stissime, tumuli e cunicoli, sono spar-si ovunque nella campagna circostan-te: un importante rinvenimento pres-so la tomba della Regina, ha portato al-la luce numerosi, interessantissimi e beisarcofagi di fase post-ellenistica dellafamiglia CURUNAS. A Tuscania ci so-no le più importanti chiese romanichefra le quali spiccano per bellezza la Ba-silica di S. Pietro e la stupenda S. Ma-ria Maggiore, set di film che avevanobisogno di una location particolar-mente bella e suggestiva. Tuscania, do-po la fase etrusca, visse come fiorentemunicipio romano: lo dimostrano i ru-deri dell'acquedotto e delle terme. Mail volto battagliero e severo della città,si rivela nei suoi monumenti medievaliai quali la patina del tempo ha un po-co smorzato la tinta sanguigna del tufolocale. Essi sono una testimonianza ori-ginalissima della fede religiosa, del-l'arte e della fierezza dei padri. …E l’Alta Tuscia non finisce qui!

Liliana Comandè

parte seconda della Costituzione, in par-ticolare dell’articolo 117, è stata sotto-scritta da 55 deputati rappresentativi diogni gruppo parlamentare. Tale propo-sta di legge largamente condivisa, po-ne l’accento anche su un rinnovato pat-to tra lo Stato, le regioni, l’associazioni-smo e le imprese. In occasione della con-ferenza stampa, sono state evidenziatecriticità e concause che hanno determi-nato, per l’industria italiana del turismo,la perdita di competitività sui mercatiglobali. Eppure il comparto del turismoconcorre oggi al prodotto interno lordocon apporto di oltre il 10%, una per-centuale che sale ulteriormente valu-tando l’economia dell’indotto. Esso in-fatti coinvolge circa 270.000 imprese,dando lavoro ad oltre 2,3 milioni di per-sone, il 10% circa dell’occupazione to-tale. E mentre i nostri diretti competitoreuropei si sono aperti a nuove forme ea nuovi modelli di specializzazione del-la fruizione turistica, l’Italia stenta a rea-gire e a varare misure anticrisi. L’Os-servatorio Parlamentare per il Turismosottolinea che la titolarità delle politichein materia di promozione e di sostegnodel turismo si è frammentata tra le re-gioni, lasciando allo Stato solo marginilimitati e residuali di intervento, conti-

nuamente esposti al contenzioso costi-tuzionale. “ Proposta impervia e difficile,da inserire in un contesto più ampio” haesordito l’on.Pierluigi Mantini, Presi-dente Osservatorio Parlamentare per ilTurismo. “ La revisione del titolo V ha l’o-biettivo di superare l’attuale empasseistituzionale, che vede le politiche del tu-rismo affidate alla sommatoria, alla sovrap-posizione o alla concorrenza delle iniziativeadottate da ciascun territorio senza alcunefficace coordinamento nazionale e con evi-dente dispersione di competenze tra enti,parcellizzazione delle scarse risorse e molti-plicazione dei centri di spesa, che produco-no disfunsioni e confusioni, impedendo po-litiche nazionali efficienti”. Si delinea dun-que una ricomposizione a livello stata-le delle funzioni di indirizzo e coordi-namento delle politiche nazionali delturismo e soprattutto l’esigenza di con-centrare l’impegno nazionale sul mi-glioramento dell’offerta. Argomento ri-preso ed evidenziato dall’on. Gabriel-la Carlucci, Vice Presidente Vicario Os-servatorio Parlamentare per il Turismo:“Questa è stata una nostra battaglia di tan-ti anni, sin da quando la crisi non era an-cora così grave. Abbiamo sempre creduto nelturismo come settore trainante per lanostra economia. Tuttavia dobbiamo am-mettere che siamo carenti in alcuni aspettidella comunicazione e della promozione. L’of-

ferta culturale deve andare dipari passo con l’offerta turi-stica in generale: per questooccorre una politica naziona-le, così come una politica di e-ticketing, un restyling di fun-zionalità per il portale del tu-rismo. Occorre incentivare lapolitica del low-cost pensandoin modo lungimirante all’of-ferta per i giovani turisti che vogliono visi-tare l’Italia. Siamo convinti dunque che que-sta riforma sia imprescindibile per la pro-mozione unitaria del prodotto turistico ita-liano sui mercati internazionali”. Coordi-namento nazionale è la parola chiave,il riferimento chiaro su quello che deveessere la politica turistica di un paese,una politica che possa evitare lo sper-pero, la frammentazione. La trasversa-lità dell’iniziativa suggerisce anche l’im-portanza di interloquire con le ammi-nistrazioni locali. Claudio Bonetti, pre-sidente Assoturismo, ribadisce: “La tra-versalità, l’indotto nel turismo sono fonda-mentali, tanto quanto lo sforzo per raziona-lizzare le spese. Occorre aprire al più prestoun tavolo di concertazione, rinnovare ilpatto tra istituzioni ed imprese. Nel settoredel turismo la situazione è grave se pensia-mo che molti albergatori vogliono trasfor-mare le proprie strutture da ricettive a resi-denziali. Il turismo inoltre è intersettoriale,

c’è tutta una gamma diproblematicità che vanno af-frontate e gestite a livello na-zionale, continuando a valo-

rizzare le competenze regionali”. Sulla stes-sa lunghezza d’onda, Roberto Corbel-la, presidente Astoi, riflette sulla soffe-renza del settore turistico: “Nei periodidi crisi le aziende sane ne approfittano perristrutturare, tagliare le spese. Anche lo Sta-to deve fare questo: non occorrono più sol-di, occorrono soldi spesi bene. Siamo asso-lutamente d’accordo con la proposta di leg-ge avanzata dall’Osservatorio Parlamenta-re per il Turismo e c’impegneremo ad atti-vare la giusta cassa di risonanza. Il consen-so a questo provvedimento è trasversale pro-prio come lo è il turismo: il turista non haconfini, vuole andare ovunque, arricchire lapropria esperienza di viaggio. Tuttavia peril turismo abbiamo bisogno di norme sem-plici ed omogenee, è essenziale un coor-dinamento centrale. Occorre un forte segnaled’attenzione verso un’industria che altri-menti non si potrà evolvere”.

Antonella Pino d’Astore

Una regia nazionale per le politiche del Turismo

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On. Pierluigi Mantini

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