L’esperienza di un gruppo di psicodramma classico in un Servizio Pubblico di Medicina delle Dipendenze Patologiche – Ser.T.
Itaca ti ha dato
un bel viaggio …
Viaggio all’interno di un gruppo di psicodramma
Dott.ssa Anna Boeri Via Campagna 83
tel. e fax 0523.498.594E-mail: [email protected]
http://www.cppp.it/psicodramma.html
Psicodramma Classico
Psiche (anima)Drama (azione)
Il mondo interno prende forma nell’azione scenica, viene rappresentato, messo fuori ed osservato.
Ideatore J.L. Moreno (1889-1974)
Lo psicodramma privilegia il punto di vista dell’azione(quello che avviene nel momento nel qui ed ora) rispetto a quello del racconto.
E’ un modo di concepire il mondo come relazione di incontro e di aiuto e questo realizza il concetto moreniano di mondo ausiliario per cui ogni persona può diventare agente terapeutico per un’altra.
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il “terapeutico” dello psicodramma ….
“La nostra ipotesi è che ciò di cui un paziente ha
bisogno, più di ogni altra cosa, è di entrare in
contatto con persone che evidentemente hanno un
affetto profondo e caldo per lui … Quanto più il
contatto è caldo, intimo e genuino, tanto più grandi
saranno i vantaggi che il paziente potrà trarre
dalla scena psicodrammatica ..”
J.L.Moreno
Psicodramma Classico
Il mondo ausiliarioche si crea nel gruppo èla base sicura in cuiciascuno sperimenta lapropria verità soggettiva
e accetta quella altrui.
o
Si tratta di una esperienza sociale dove il Sé di ciascuno riceve nutrimento e protezione, dove il gruppo ha una funzione ausiliaria di ogni singolo suo membro.
Psicodramma Classico
E’ compito del direttore creare le condizioni perché tutto ciò si possa realizzare predisponendo il setting, formulando le consegne, scandendo i tempi e scegliendo la strategia di azione.
Il direttore è una presenza calda ed accogliente che mette in gioco la propria umanità e competenza. Egli si limita a governare le regole del contesto senza fornire direttamente proprie interpretazioni.
Psicodramma Classico
E’ centrale nello psicodramma, anche attraverso il corpo, l’utilizzo dell’espressività in chiave relazionale: “l’espressività è costantemente sostenuta dalle consegne del direttore che non si limita ad offrire alle persone l’opportunità di esprimersi ma le mette nelle condizioni di “doversi esprimere” e di farlo in un modo ben contestualizzato. La persona fa l’esperienza dell’esserci attivando un duplice meccanismo mentale: - quello del guardarsi dentro per poi esternare quanto si percepisce di sé
(funzione di doppio) - quello di rendersi conto di essere presente negli altri con le caratteristiche
che questi ci attribuiscono (funzione di specchio)”.
G. Boria
Psicodramma Classico
Nelle sessioni di psicodramma le persone sono stimolate ad un incontro autentico ereciproco con l’altro, in una relazione fra “un Io e un Tu”dove ognuno riesce ad immaginarsi e a sentirsi neipanni dell’altro.
Questo si attua con una tecnica chiamata“inversione di ruolo”
Psicodramma Classico
Nella sessione possiamo avereattività di gruppo o con il protagonista, giocate nella realtào nella semi-realtà.
Questo consente di sperimentarenuovi “ruoli” che ampliano leesperienze del singolo.
La spinta alle risorse creative e spontanee può giovarsi di tutto il materiale scenico e di maschere.
Psicodramma Classico
Il teatro di psicodramma è il luogo dove il gruppo si incontra. Si tratta di uno spazio differenziato dagli usuali ambienti di vita dove la persona si può esprimere nella sua globalità psichica e corporea. E’ composto da un uditorio, un palcoscenico e una balconata.
Psicodramma Classico
UTILIZZO in psicoterapianella promozione della salute nella formazione personale
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il contesto istituzionale
• Il Ser.T. di Cortemaggiore (PC) appartiene al
Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze
Patologiche della Azienda U.S.L. di Piacenza
• Il Ser.T. si occupa di: Tossicodipendenti
Alcolisti
Disturbi del Comportamento Alimentare
Gioco d’Azzardo Patologico
Altre dipendenze
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il contesto istituzionale
L’approccio terapeutico del Ser.T. è MULTIMODALE
e MULTIDISCIPLINARE, l’equipe è formata da
medici, infermieri, psicologi, educatori e assistenti
sociali che integrano le loro competenze finalizzando la
presa in carico dei pazienti a progetti terapeutici
unitari ed individualizzati.
Una particolare attenzione è sempre stata dedicata alla
formazione, ai contenuti relazionali e agli strumenti
relazionali di tutto il gruppo di lavoro.
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il contesto istituzionale
Modellare un gruppo di lavoro che attraverso tutte
le sue figure professionali possa svolgere un
consapevole supporto psicologico mediante
dispositivi ed interventi strutturati o nelle relazioni
informali richiede una costante attenzione alla
funzionalità del gruppo e alla sua “manutenzione”
(Bonfà et al., 2004)
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il contesto istituzionale
E’ importante che le interruzioni di un trattamento non coincidano con l’uscita o l’esclusione dal circuito di cura.
Tutto questo serve alla presa in carico di pazienti gravi che presentano sovente comorbilità di patologie psichiatriche e di dipendenza.
La funzione contenitiva del gruppo di lavoro è utile per tutelare e salvaguardare lo specifico setting psicodrammatico sia nelle fasi iniziali che successivamente per far fronte comune all’eventuale riemersione dei sintomi o nei casi di abbandono.
Itaca ti ha dato un bel viaggio …La storia del gruppo
La compresenza di generi nel gruppo consente il confronto, la possibilità concreta di giocare ruoli diversi finalizzati all’incontro e all’integrazione di componenti materne-paterne, attive-passive volte al superamento di ruoli rigidi dovuti ad esperienze relazionali primarie insufficienti o traumatiche.
Il gruppo nasce nell’ottobre del 1999 con cinque donne con DCA (anoressia, bulimia nervosa e binge eating)Nel 2001 si aggiungono pazienti maschi con problemi di dipendenza da droghe e alcol
Itaca ti ha dato un bel viaggio …La storia del gruppo
Dati ed Esiti (ottobre 2009):
• 34 partecipanti (25 femmine, 9 maschi) fra i 24 e i 50 a.;
• 13 conclusioni positive ritualizzate;
• 4 abbandoni (dal gruppo e dal programma terapeutico)
• 9 interruzioni (dal gruppo ma non dal progr. terap.)
• 8 persone attualmente in carico (1 da 8 anni, 1 da 6 aa. , 1 da 5 aa , 3 da 2 aa, 2 da 1 anno)
Itaca ti ha dato un bel viaggio …La storia del gruppo
Criteri di selezione dei partecipanti:
• paziente in carico con ridimensionamento dei sintomi e con inquadramento diagnostico completato;
• assenza di disturbi psicotici;
• disponibilità a percorsi terapeutici di gruppo.
La proposta di ingresso è portata dal referente terapeutico ed è decisa in equipe
Itaca ti ha dato un bel viaggio … Caratteristiche del setting
• Il gruppo si tiene settimanalmente (dalle ore 18,30 alle 20,45)
• Il teatro è stato allestito dai conduttori in un luogo dedicato e ha le caratteristiche del teatro di psicodramma classico.
• La prima conduttrice (1999/2004) è stata affiancata, nel 2005 da un collega di identica formazione (co-conduzione)
• L’essere in due offre al gruppo tra le tante opportunità quella di elaborare il rapporto con le figure genitoriali.
Itaca ti ha dato un bel viaggio … Caratteristiche del setting
“… in co-terapia, l’evoluzione terapeutica si valuta anche da quanto il paziente è riuscito a ricostruire in sé una madre e un padre integrati, attraverso il cambiamento nella relazione con le figure parentali del gruppo …. in formazione la presenza di due formatori di sesso diversocostituisce una opportunità per far emergere le tematiche del maschile e del femminile …”
Dotti, 1998.
l
Quando ti metterai in viaggio per Itacadevi augurarti che la strada sia lungafertile in avventure e in esperienze.I Lestrigoni e i Ciclopi non temere …
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Sempre devi avere in mente Itaca Raggiungerla sia il pensiero costante Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni ……
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Itaca ti ha dato un bel viaggio, senza di Lei mai ti saresti messo in viaggio …. C. Kavafis
Itaca ti ha dato un bel viaggio …
Il viaggio come metafora del percorso
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il “terapeutico” dello psicodramma ….
•La circolarità simmetrica, la sospensione della risposta, l’inibizione del giudizio ed altre regole tipiche del setting psicodrammatico, consentono esperienze intersoggettive in cui ciascuno si sente accettato e valorizzato nella sua specifica individualità
• Nello stesso tempo confrontarsi con le regole del gruppo (uguali per tutti), consente di fare una buona esperienza del senso del limite e della frustrazione per accedere alla possibilità di auto-regolazione delle emozioni.
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il “terapeutico” dello psicodramma ….
• Nelle storie pregresse dei pazienti sono frequenti traumi e violenze che spesso si ripercuotono sul corpo. Ed è proprio sul corpo che dirigono i loro attacchi distruttivi.
• Come strutturare le attività che riguardano il contatto fisico? Come monitorare costantemente la distanza e la vicinanza tra le persone?
• Si tratta di entrare nella ambivalenza tra il desiderio del contatto e la paura di essere invasi se non feriti.
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il “terapeutico” dello psicodramma ….
• E’ molto importante che il direttore presti attenzione alla formulazione delle consegne, alla scansione dei tempi e delle tecniche e alla salvaguardia dell’intersoggettività.
• E’ anche fondamentale accorgersi quando la fusionalità può prendere una piega angosciante, per orientare il gruppo o il singolo in attività maggiormente individuative
l Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il “terapeutico” dello psicodramma ….
“La poltrona: L’importanza di essere tenuti e contenuti
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Il “terapeutico” dello psicodramma ….
In questa attività il corpo di un compagno/a diventa una poltrona dove la persona sceglie come adagiarsi, sostare e, nello stesso tempo, comunicare al gruppo.
Le progressive modifiche posturali e relazionaliosservabili mostrano come le angoscianti paure, legate alle esperienze mortifere dell’abuso, trovano ristoro e decontaminazione in vitali e rassicuranti esperienze di contenimento corporeo effettuato in un ambiente sicuro e carico di umanità.
Itaca ti ha dato un bel viaggio …un’attività recente: la metafora del muro
Prima partePrima parte: • il gruppo costruisce di un muro con i materiali di scena• il gruppo demolisce il muro
Seconda parteSeconda parte:
• Sdraiati a terra, in contatto l’uno con l’altro, ognuno, a turno, parla dei propri muri simbolici esterni e interni, presenti o passati
Terza parteTerza parte:
• Condivisione: che cosa mi ha colpito delle cose dette dagli altri e perché mi riguarda …
Itaca ti ha dato un bel viaggio ……… la metafora del muro
“Ho cercato sempre di erigere molti muri fra me e la società, fra me e il paese, le
battute svalutanti della gente, ..un altro muro è stato “onora il padre e la madre”anzi, onora la madre .. Questo è stato un muro inabbattibile che ne ha creato unaltro, ancora presente, con le donne …… Il gruppo per me è una sperimentazione dei contatti con il femminile” Carlo
“Per me il muro più grosso è stato il silenzio, penso ad esempio alla incomunicabilità con mia madre, al silenzio fra me e mio marito, al silenzio frame e mio fratello … nel gruppo ogni tanto riesco a togliere qualche mattone”
Erica
“Per me il muro è come un vestito che altri ti cuciono addosso e che stringe e che ingabbia, come l’amore soffocante di mia madre e il disinteresse di mio padre ..Devo ringraziare il gruppo che mi ha aiutato a superare il muro del contatto, anche fisico , con gli altri Sara
“ Il muro con me stessa, a volte mi penso e credo di essere un’altra … nel gruppo mi aiuta il confronto degli altri, dialogo con le mie emozioni
Federica
Itaca ti ha dato un bel viaggio …Voci dal gruppo….
“ Il gruppo è esplorazione. Flusso continuo da te agli altri. Mente, orecchi, bocca, cuore. Entriamo tutti in ballo” Sara
“E’ un luogo sicuro e protetto. Qui si drammatizza e si sdrammatizza allo stesso tempo” Davide
“Questo è un posto di lusso non c’è bisogno di cercare chissà dove. Qui le persone si incontrano davvero. Posso portare anche la mia rabbia, sento che è accolta e io posso sopportarla “ Carlo
“Il gruppo è un luogo dentro di noi, il luogo della coscienza. E’ quel luogo dove, a poco a poco, le cose dentro di noi sconosciute diventano chiare.” Tiziana
Il gruppo è uno stato mentale particolare che mi accompagna durante la settimana. Vivo il gruppo anche fuori. Da fuori, dialogo con il gruppo.” Elisa
l Itaca ti ha dato un bel viaggio …
Voci dal gruppo….