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Page 1: Una volta che le pareti sottoposte ad azioni trasversali sono vincolate in testa, le pareti possono essere verificate come travi semplicemente appoggiate,

Una volta che le pareti

sottoposte ad azioni

trasversali sono vincolate

in testa, le pareti possono

essere verificate come

travi semplicemente

appoggiate, sottoposte ad

una carico uniforme,

coerentemente con

quanto indicato al

paragrafo 7.8.1.5.2.-

NTC2008.

Page 2: Una volta che le pareti sottoposte ad azioni trasversali sono vincolate in testa, le pareti possono essere verificate come travi semplicemente appoggiate,

Si ripetono le verifiche a pressoflessione fuori dal piano considerando lo schema

statico di trave doppiamente appoggiata.VERIFICHE A PRESSOFLESSIONE FUORI DAL PIANO

l = Lunghezza paretet = Spessore Pareteσ0 = tensione normale media riferita all'area totale della sezione

gmcoefficiente di sicurezza=Msollecitante/Mresistente

VERIFICHE SISMICHE - sisma lungo x

Numero Indicativo l t h M N Mu Verifica gm

(m) (m) (m) (kNm) (kN) (kNm)1 1 5.3 0.25 3.1 2.57 126.74 13.84 SI 0.192 2 2.12 0.25 3.1 2.67 61.83 6.54 SI 0.413 3 1.67 0.25 3.1 2.50 36.89 4.07 SI 0.614 4 4.43 0.15 3.1 0.61 63.50 4.16 SI 0.155 5 1.3 0.15 3.1 0.70 21.80 1.39 SI 0.516 6 1.15 0.15 3.1 0.59 15.87 1.05 SI 0.577 7 1.2 0.25 3.1 2.37 23.66 2.65 SI 0.908 8 5.07 0.15 3.1 0.76 83.69 5.36 SI 0.149 9 8.14 0.25 3.1 2.64 212.30 22.87 SI 0.12

10 10 2.75 0.25 3.1 2.42 56.11 6.26 SI 0.3911 11 1.66 0.25 3.1 2.64 36.84 4.06 SI 0.6512 12 2.39 0.25 3.1 2.68 59.73 6.48 SI 0.4113 13 1.28 0.25 3.1 2.63 35.75 3.81 SI 0.6914 14 0.7 0.25 3.1 2.16 11.76 1.34 NO:schiacciamento 1.6115 15 3.02 0.15 3.1 1.14 68.03 4.09 SI 0.2816 16 3.16 0.15 3.1 1.24 75.12 4.45 SI 0.2817 17 3.02 0.15 3.1 1.14 69.25 4.14 SI 0.2718 18 1 0.15 3.1 1.50 27.86 1.58 SI 0.9519 19 0.9 0.15 3.1 1.55 25.68 1.44 NO:schiacciamento 1.0720 20 2.94 0.15 3.1 1.19 69.50 4.13 SI 0.2921 21 1.89 0.25 3.1 2.67 48.31 5.22 SI 0.5122 22 1.57 0.25 3.1 2.67 42.45 4.55 SI 0.5923 23 1.13 0.25 3.1 2.66 27.81 3.02 SI 0.8824 24 3.92 0.25 3.1 2.63 89.27 9.81 SI 0.27

du f

ltM

85.01

200

2

N.B. Si ripetono le verifiche a pressoflessione fuori dal piano considerando lo schema

statico di trave doppiamente appoggiata. Le verifiche per le pareti che non sembrano

verificate non sono significative. Si dovrebbe lavorare sull’unità di lunghezza della

parete.

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La verifica è la stessa che viene fatta per pareti interne o tramezzi sottoposti ad azioni

orizzontali. (N.B. La verifica delle pareti non portanti per azioni fuori dal piano è più

penalizzata di quella per pareti portanti)

Questo ci fa riflettere anche sul fatto che lo schema adottato per le pareti in

precedenza, per le pareti interpretate come mensole, non è corretto, o meglio lo è solo

per certi rapporti di sforzo normale e taglio.

La parete non ribalta se pNNs

hF

2

Ma quindi la parete ribalta

sempre! 5.2

s

hNNTSF pd

Altra cosa è la parete sollecitata nel piano:

La parete non ribalta se pNNb

hF

25.2

b

h

N.B. Le relazioni precedenti valgono solo a Pistoia!

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L’introduzione del concetto di fascia di piano ci fa capire progettualmente l’importanza,

quando si apre un vano all’interno della muratura, di “cerchiare”l’apertura.architrave

rinforzo delle mazzette: serve ai maschi!!

rinforzo inferiore: serve alla fascia !!

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Fino ad ora ci siamo occupati più che altro del comportamento globale del fabbricato, a

parte le pareti sollecitate da azioni ortogonali. Vediamo il funzionamento per

MECCANISMI LOCALI.

Il nome è già esemplificativo del tipo di problema dell’edificio: si tratta si “singole parti

dell’edificio” che possono andare a collasso attraverso atti di moto rigido.

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Page 7: Una volta che le pareti sottoposte ad azioni trasversali sono vincolate in testa, le pareti possono essere verificate come travi semplicemente appoggiate,

In generale nell’edificio in muratura possono attivarsi meccanismi di collasso secondo

tre diversi livelli:• Collasso del materiale per mancanza di coesione

Tale tipo di collasso è difficilmente quantificabile e va evitato in via preventiva prima di

procedere a qualsiasi verifica dell’edificio.

•Collasso di singola parte dell’edificio per atti di moto rigido

Si tratta di individuare le parti che possono “svincolarsi” dalle altre

tenendo conto della tessitura muraria, dei tiranti, etc. tali collassi

possono essere verificati analiticamente.

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•Collasso delle pareti nel proprio piano

Si tratta di verificare il comportamento di alcune pareti sottoposte ad azioni orizzontali.

Tali collassi possono essere valutati analiticamente.

Per valutare l’entità del cuneo di distacco, possiamo fare riferimento alla figura

seguente, dove una parete isolata è sottoposta ad un’azione sismica F in testa.

Uguagliando il momento resistente a quello ribaltante si ottiene:

tghbtgfhbtghbhtghbC k

332

02

6

1

6

1

2

1

3

2

2

1

Si ottiene quindi il moltiplicatore critico

h

ftgC kcrcr

03

2

1

Da notare come il primo termine resistente dipenda dalla coesione, il secondo

dall’attrito, il terzo dalla forma.

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In generale alla comparsa della prima fessura la coesione vien meno e rimane soltanto

l’attrito.

N.B.: importanza degli interventi di cuci-scuci !!!!

Imponendo l’equilibrio alla traslazione, si ottiene:

tgfhb

tghbtghbC k

22

1 2

02

Si ottiene quindi il moltiplicatore critico

hfC k

cr

02

In verità il cuneo oltre a ruotare tende anche a scorrere sulla porzione retrostante.

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Imponendo l’uguaglianza tra i due moltiplicatori si ottiene:h

f kcr

0

L’angolo limite risulta comunque piuttosto ampio. Anche in un muro a secco (τ0k=0)

ponendo γ=2.2 t/m3 per f=0.4 ed h=3m risulta αcr 22°. Bastano piccoli valori di

coesione perché si abbiano angoli veramente elevati.