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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
Dipartimento di Civiltà antiche e moderne
Verbale n.2
Il giorno 12 novembre 2015, alle ore 15.00, nell’Aula Magna si riunisce il Consiglio del
Dipartimento di Civiltà antiche e moderne.
Presiede la seduta il Direttore, prof. Mario Bolognari, svolge le funzioni di segretario verbalizzante
il segretario amministrativo dott.ssa Giuseppa La Spada.
Risultano assenti giustificati al Consiglio del Dipartimento del 15 ottobre i Proff: Barbara M.A.,
Campagna L., Cannatà M., Faeta F., La Torre G. F., Mollo F., Pennisi F., Pintaudi, R., Pomponio
F., Puglisi M., Resta C., Scavuzzo C., Sestini V., Sidoti R., Siviero D.
Risultano assenti in data odierna i Proff: Brancato M., Cannatà M., Colicchi E., Durante M., Faeta
F., Forni G., Gensabella M., Ingoglia C., Miglino G., Mora F., Pinzone A., Pomponio F., Raffaele
G., Rizzo F., Torricelli P., e i rappresentanti degli studenti: Bagalà A., Genitori L., Lax I., Micalizzi
A., Scaffidi Fonti C., Vinci P.G.
Il Direttore constata la presenza del numero legale. Sono presenti, e assenti i Sigg.ri:
PROFESSORI ORDINARI
Pr A
1 BOLOGNARI Mario X
2 CALTABIANO Maria X
3 CANNATA’ Maria X
4 COLACE Paola X
5 COLICCHI Enza X
6 CUPAIUOLO Giovanni X
7 D’ANGELO Michela X
8 DONA’ Carlo X
9 DURANTE Matteo X
10 FAETA Francesco X
11 FEDELE Santi X
12 FERA Vincenzo X
13 FORNARO Pasquale X
14 GENSABELLA Marianna X
15 GIONTA Daniela X
16 GIORDANO Giuseppe X
17 GUIDA Saverio X
18 LATELLA Fortunata X
19 LA TORRE Gioacchino Francesco X
20 LINDER Jutta X
21 MALTA Caterina X
22 MONTESANO Marina X
23 PINTAUDI Rosario X
24 PINZONE Antonino X
25 POLTO Corradina x
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26 POMPONIO Francesco X
27 RESTA Caterina X
28 RESTIFO Giuseppe X
29 RIZZO Francesca X
30 SCAVUZZO Carmelo X
31 TORRICELLI Patrizia X
PROFESSORI ASSOCIATI Pr A
1 AMATO Pierandrea x
2 BARBARA Maria Antonietta X
3 BRANCATO Maria Adele X
4 CALIRI Elena X
5 CAMPAGNA Lorenzo X
6 CASTRIZIO Daniele X
7 DAMIANO Luisa X
8 DE ANGELIS Alessandro X
9 de CAPUA Paola X
10 DE MEO Pasquale X
11 FARAONE Rosa X
12 FONTANELLI Giuseppe X
13 GERACI Mauro X
14 LOMBARDO Giuseppe X
15 LOZZI GALLO Lorenzo X
16 MAGAZZU’ Cesare X
17 MANGIAPANE Stella X
18 RACCUIA Carmela X
19 RAFFAELE Giovanni X
20 ROSSI Fabio X
21 TRIPODI Bruno X
22 VILLARI Susanna X
23 UCCIARDELLO Giuseppe X
24 URSO Anna Maria X
RICERCATORI Pr A A
1 BAGLIO Antonino X
2 BRANDIMONTE Giovanni X
3 CAMBRIA Mariavita X
4 CASINI Lorenzo X
5 CATALIOTO Luciano X
6 CENTORRINO Marco X
7 COBIANCHI Roberto X
8 COSTANZO Giovanna X
9 D’AMICO Giovanna X
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10 DAVI' Maria Francesca X
11 DI STEFANO Anita X
12 FATTORINI Gabriele X
13 FORNI Giorgio X
14 GARCIA RODRIGO Maria Luisa X
15 INGOGLIA Caterina X
16 MANDUCA Raffaele X
17 MARCHESI Maria Serena X
18 MEGNA Paola x
19 MIGLINO Gianluca X
20 MORA Fabio X
21 OSTHAKOVA Tatiana X
22 PASSASEO Anna Maria X
23 PENNISI Feliciana x
1. 24 PIRA Francesco x
2. 25 SANTAGATI Elena x
3. 26 SANTORO Rosa X
4. 27 SESTINI Valentina X
5. 28 SINDONI Maria Grazia X
6. 29 SIVIERO Donatella X
7. 30 SPAGNOLO Grazia X
8. 31 TAVIANO Stefania X
9. 32 TRAMONTANA Alessandra X
10. 33 TRICOMI Flavia X
RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO Pr A
1 BENELLI Caterina X
2 GORGONE Sandro X
3 MELIADO’ Claudio X
4 MENDOSA Maria Antonietta X
5 MINUTOLI Diletta X
6 MOLLO Fabrizio X
7 MONACA Mariangela X
8 ONORATO Marco X
9 PARITO Mariaeugenia X
10 PUGLISI Mariangela X
11 RUGGIANO Fabio X
12 SIDOTI Rossana X
13 SPEZIALE Salvatore X
SEGRETARIO AMMINISTRATIVO Pr A
1. LA SPADA GIUSEPPA X
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PERSONALE TECNICO
AMMINISTRATIVO
Pr A
1. MAZZEO Paolo X
2. MILITELLO Gaetano X
DOTTORANDI E ASSEGNISTI Pr A
1. CAMPAGNA GIUSEPPE X
STUDENTI Pr A
1. ASTONE FLAVIANA X
2. BAGALA’ ANDREA X
3. BISAZZA SIMONE X
4. BRUNO MICHELE X
5. CAROE’ ANTONIO X
6. CRESPA ALESSANDRA X
7. DI BARTOLO DILETTA X
8. FARINELLA GIORGIA X
9. GENITORI LUCA X
10. LAX IGNAZIO X
11. LISI ANTONIO X
12. MICALIZZI ALESSIO X
13. SCAFFIDI FONTI CRISTINA X
14. SPANO’ GIADA X
15. VINCI PAOLO GIORGIO X
Constatato il raggiungimento del numero legale, si dà inizio ai lavori.
Comunicazioni del Direttore:
Il Direttore ricorda che è venuto a mancare il prof. Vincenzo Curatola, già docente di questo
Dipartimento, e chiede alla prof.ssa Resta di volere ricordare la figura umana e intellettuale del
collega. La prof. ssa Resta dedica alla memoria del prof. Curatola le seguenti parole:
“Desidero innanzitutto ringraziare il Direttore per avermi sollecitata a ricordare la figura del collega
Vincenzo Curatola, recentemente scomparso, fino al 2011 professore associato di Estetica presso il
nostro Dipartimento e poi andato, in punta di piedi, in pensione. Assolvo volentieri a questo
compito, anche se con profondo rammarico per la sua perdita e non senza un certo imbarazzo,
perché Enzo è stato per me molto di più di un semplice collega, direi un compagno di vita
universitaria e ciò tocca nell’intimo la sfera dei miei sentimenti.
Tutta la carriera universitaria di Vincenzo Curatola si è svolta all’interno della Facoltà di Lettere e
Filosofia dell’Università di Messina, poi divenuta DiCAM, prima come assistente del prof. Cesare
Valenti, professore ordinario di Filosofia teoretica e a lungo anche docente di Estetica, poi come
professore Associato di Estetica. Io lo incontrai quando, studentessa del Corso di Laurea in
Filosofia, seguivo assiduamente i corsi del mio futuro maestro, Cesare Valenti, sia quelli di
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Filosofia Teoretica che quelli di Estetica, all’interno dei quali Curatola teneva cicli di lezioni e
seminari. Successivamente il nostro rapporto si rinsaldò, stretto soprattutto in virtù delle ragioni che
ci avevano condotto, seppure per vie diverse, a vedere in Valenti il nostro comune maestro. Lui,
ancor più di me, ne ha saputo intercettare lo spirito anticonvenzionale, non incline alle logiche
accademiche e di potere, il carattere profondamente anarchico e refrattario ad ogni imposizione
burocratica. L’intolleranza di Enzo nei confronti della compilazione dei registri di ogni specie è
proverbiale e ha fatto disperare – ma alla fine arrendere – tutti coloro che, nel tempo, lo hanno
sollecitato a espletare questa doverosa incombenza. Ciò, tuttavia, non gli impediva di assumersi
delicate responsabilità istituzionali, là dove intravedeva all’orizzonte un impegno etico e politico.
So che negli anni della giovinezza aveva fatto una breve, ma significativa esperienza nel Consiglio
comunale di Villa San Giovanni, come pure fu l’unico, in tempi burrascosi per il nostro corso di
Laurea in Filosofia, a offrirsi di verbalizzare le sedute del Corso di Laurea – Enza Colicchi, allora
Presidente del Corso di Laurea in Filosofia lo ricorderà – sfidando denunce penali. Credo di non
sbagliare affermando che la passione politica – nel senso più nobile ed alto della parola – è stata la
passione fondamentale della sua vita. Anche per questo, studioso sempre curioso e attento al
dibattito filosofico contemporaneo, era insofferente rispetto alla pazienza e spesso anche
all’autoreferenzialità che richiede l’esercizio solitario della scrittura. La sua sfera d’azione prediletta
era piuttosto quella della didattica, nelle quale ha profuso tutte le sue energie, come testimonia il
numero esorbitante di tesi di laurea di cui è stato relatore. Con le giovani generazioni di studenti
sapeva intrattenere un rapporto mai autoritario, improntato alla massima disponibilità e sempre
umanamente attento, sollecito e sensibile. Quel che più gli stava a cuore trasmettere, attraverso il
suo infaticabile esercizio di docente di Estetica, era uno spirito critico, mai supino e ossequioso nei
confronti dei luoghi comuni e delle certezze consolidate, ma soprattutto quell’ansia di libertà alla
quale è rimasto per tutta la sua vita fedele. Se dovessi trovare una sola parola per esprime ciò che
potrebbe restituire il senso ultimo della sua vita di uomo e di filosofo direi che è proprio la libertà il
termine che meglio si adatta come suggello della sua esistenza. Enzo ci ha lasciato una
testimonianza rara nel nostro tempo di conformismi e servilismi, quella che si può restate liberi
anche all’interno di sistemi più o meno totalitari come sempre di più sono quelli in cui ci troviamo a
vivere ed operare. Questa insaziabile e inguaribile passione per la libertà ha sempre anche guidato i
suoi interessi nel campo dell’Estetica, che non a caso prediligevano il campo dell’arte, la poesia, in
particolare, là dove la libertà trova il suo estremo rifugio. Una libertà che per Enzo non è stata mai
intesa come una posa elitaria, ma come esigenza, piuttosto, anche politica, di condividere con gli
altri un mondo meno oppressivo, in cui tutti possano appieno trovare libera espressione e
realizzazione delle proprie aspirazioni.
Grazie, Enzo, per la tua lezione di libertà: malgrado il passare degli anni, questa inattuale passione
che non hai mai smesso di coltivare ti ha consentito di rimane eternamente giovane e forse anche
per questo hai saputo trovare nei giovani studenti che affollavano le tue lezioni interlocutori che non
ti dimenticheranno”.
Applauso da parte di tutto il Consiglio.
Il Direttore porge il benvenuto ai rappresentanti eletti nel Consiglio di Dipartimento della
componente PTA (Mazzeo e Militello), della componente dottorandi e assegnisti (Campagna) e
della componente studentesca (Astone, Bagalà, Bisazza, Bruno, Caroè, Crespa, Di Bartolo,
Farinella, Genitori, Lax, Lisi, Micalizzi, Scaffidi Fonti, Spanò, Vinci).
Il Direttore comunica che è pervenuto Decreto del Direttore Generale n° 2255/2015 prot. n° 63923
del 22 ottobre 2015 con il quale viene nominato il nuovo Segretario Amministrativo Dott.ssa
Giuseppa La Spada.
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Comunica che il 26 ottobre sano stati immessi in ruolo quattro professori associati, di cui tre già
ricercatori di questo dipartimento (Ucciardello, Urso, Faraone) e uno proveniente da altra università
(Lozzi Gallo), tutti vincitori di valutazione comparativa. In pari data sono stati immessi in ruolo due
professori ordinari già in servizio, in qualità di professori associati, presso questo Dipartimento
(Giordano, Montesano). Inoltre, ha afferito a questo Dipartimento, su sua esplicita richiesta e con
provvedimento del Senato accademico dello scorso 30 ottobre, la prof.ssa Damiano, del SSD M-
FIL/02 - Logica e Filosofia della scienza, alla quale porge un cordiale benvenuto.
Inoltre, il Direttore comunica che martedì 24 novembre farà visita al Dipartimento il Magnifico
Rettore; che nella giornata dell’11 novembre sono stati eletti i coordinatori dei CDL in Filosofia
contemporanea (prof. Amato), Metodi e linguaggi del giornalismo (prof. De Meo) e Scienze
storiche (prof. Magazzù).
Si passa quindi alla trattazione dell’o. d. g.:
1) Ratifica Decreto Direttoriale n° 4/2015 del 03/11/2015
Il Direttore dà lettura del proprio decreto n° 4/2015 prot. n° 33552 del 03/11/2015: nomina
componenti delle commissioni relativa agli insegnamenti vacanti nei rispettivi Corsi di Studio
mediante contratti sostitutivi a titolo oneroso; il Consiglio ratifica.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 1); il Consiglio approva
1.Bis Richieste di convenzione di tirocinio: relativo provvedimento.
Il Direttore informa che il Consiglio del corso di laurea Interclasse in Scienze dell’Informazione:
Comunicazione pubblica e tecniche giornalistiche, ha espresso parere favorevole alla stipula di
una Convenzione di tirocinio di Formazione e orientamento con la Società Contanima Srl di
Taormina, proprietaria e gestore del blog Blogtaormina, il cui direttore responsabile è un nostro
ex studente, il dott. Valerio Morabito. Il Direttore pone in votazione l’approvazione della
Convenzione; il Consiglio approva.
Il Direttore informa che lo stesso corso di laurea ha espresso parere favorevole alla stipula di
Convenzione con dall’associazione “Accademia Nazionale Cerimoniale, Immagine e
Comunicazione” di Catania. Pone in votazione l’approvazione della citata Convenzione; il
Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione dell’intero p.1 bis); il Consiglio approva.
2) Regolamento del nuovo DICAM. Approvazione
Il Direttore informa il Consiglio che tutti i Consigli di CDL sono stati formalmente sentiti sul
testo del Regolamento di Dipartimento; che esso ripropone quello approvato in occasione della
istituzione del DICAM, integrato dalle norme relative alle questioni didattiche approvate lo
scorso 13 maggio 2015, con le integrazioni e le modifiche proposte nel Regolamento tipo
approvato dal Senato accademico del 30 ottobre 2015, ove applicabili. Pertanto, non
introducendo novità sostanziali, propone che esso venga approvato articolo per articolo nel testo
già in possesso dei membri del Consiglio, evidenziando soltanto le parti modificate. Quindi, si
procederà all’approvazione dell’intero testo. Avverte, inoltre, che il Senato accademico ha
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sospeso l’esame e l’approvazione del calendario didattico. Poiché il Senato potrebbe approvare
un calendario non compatibile con quello oggi proposto al Consiglio di Dipartimento, propone
di modificare il testo con rinvio al calendario didattico che sarà approvato dal Senato. Ottenuto
il consenso del Consiglio sul metodo di esame ed approvazione, il Direttore passa alla lettura e
all’approvazione degli articoli:
Gli artt. 1, 2 e 3 sono approvati senza modifiche.
L’art. 4 è approvato con la eliminazione del riferimento alla vecchia Facoltà.
Gli artt. 5 e 6 sono approvati senza modifiche.
L’art. 7 è approvato con le modifiche proposte dal Regolamento tipo a proposito della
rappresentanza del PTA e delle modalità di convocazione. Inoltre, sono introdotti nuovi punti
nell’elenco delle funzioni, secondo quanto suggerito dal Regolamento tipo.
L’art. 8 è ampiamente modificato dalle nuove regole introdotte dallo Statuto sulle procedure di
elezione del Direttore. È approvato nella nuova formulazione.
Gli artt. 9 e 10 sono approvati con modifiche previste dal Regolamento tipo, ma non sostanziali.
L’art. 11 è approvato con la sola modifica delle modalità di convocazione.
Gli artt. 12, 13, 14, 15, 16 e 17 sono approvati nella loro formulazione originaria, con alcuni
adeguamenti formali.
L’art. 18 assorbe la prima parte delle norme del Regolamento didattico del Dipartimento,
approvato lo scorso 13 maggio. I commi 1, 2 e 3 sono sostituiti dalla formula riassuntiva che
rinvia al calendario didattico d’Ateneo.
Gli artt. 19, 20, 21 22, 23, 24, 25 e 26 sono approvati così come formulati nel Regolamento
didattico del Dipartimento.
L’art. 27 viene modificato secondo le esigenze attuali, riguardando norme transitorie e finali.
Esaurito l’esame dei singoli articoli, il Direttore pone in votazione l’approvazione dell’intero
Regolamento; il Consiglio all’unanimità approva il Regolamento del DICAM. Il testo definitivo
è qui di seguito riportato:
Università degli Studi di Messina
Regolamento del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
(DiCAM)
(Emanato con D.R. n. del )
Art. 1 - Costituzione del Dipartimento
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Il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne è costituito con Decreto Rettorale n. 1477 del 6 luglio
2015.
Art. 2 - Oggetto del regolamento
Il presente regolamento disciplina le attribuzioni, le modalità di gestione e di funzionamento del
Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, in conformità alla normativa vigente, in particolare alla
legge 240/10 che attribuisce ai Dipartimenti “funzioni finalizzate allo svolgimento della ricerca
scientifica, delle attività didattiche e formative, nonché delle attività rivolte all’esterno ad esse
correlate o accessorie”. Disciplina, altresì, lo svolgimento di attività svolte in concorso con altri
Dipartimenti o Enti.
Art. 3 - Funzioni del Dipartimento
1. Il Dipartimento si organizza in modo autonomo al fine della ottimale promozione e del
coordinamento delle attività di ricerca scientifica. Il Dipartimento promuove e gestisce, anche in
concorso con altri Dipartimenti, lo svolgimento delle attività didattiche e formative nei Corsi di
studio, nei dottorati di ricerca e nelle Scuole di dottorato, secondo le disposizioni della legge e dei
regolamenti universitari; procede alle chiamate di professori e ricercatori. L’offerta didattica del
Dipartimento coinvolge i processi formativi delle attività antropologiche, archeologiche, artistiche,
filologiche, filosofiche, geografiche, letterarie, linguistiche, storiche e della comunicazione,
dall’antichità all’età contemporanea, con corsi di laurea di primo livello, di secondo livello, con
Scuole di Dottorato e con un Centro di ricerca, così come ricordato nell’atto di costituzione del
dipartimento (all. 1).
In particolare, il Dipartimento svolge le seguenti funzioni:
a) promuove e coordina l’attività di ricerca di base ed applicata nei settori scientifico-disciplinari di
pertinenza a suo luogo elencati nel documento costitutivo del dipartimento;
b) coordina ed esegue attività di ricerca e consulenza, anche mediante contratti e convenzioni con
istituzioni e soggetti pubblici e privati, secondo quanto disposto dallo Statuto, dal regolamento
d’Ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità e dal regolamento sulle prestazioni conto
terzi;
c) programma e coordina l’attività didattica e lo svolgimento dei corsi di studio per il
conseguimento delle lauree e delle lauree magistrali, in conformità al Regolamento didattico di
ateneo;
d) concorre, in collaborazione con i collegi dei docenti, all’organizzazione dei corsi per il
conseguimento del titolo di dottore di ricerca di cui alle disposizioni istitutive dei dottorati;
e) concorre, in collaborazione con i rispettivi organi direttivi, all’organizzazione dei corsi di
perfezionamento, dei master e di altre attività formative;
f) collabora con gli organi di governo dell’Università e gli organi di programmazione nazionale,
regionale e locale all’elaborazione ed alla relativa attuazione di programmi di insegnamento non
finalizzati al conseguimento dei titoli di studio previsti dalla legge, ma rispondenti a precise
esigenze di qualificazione e riqualificazione professionale, di formazione di nuovi profili
professionali di alta specializzazione e di educazione permanente;
g) promuove, organizza e patrocina seminari, conferenze, convegni, mostre, campagne di scavo,
incontri di studio e altre iniziative culturali di alto profilo aperte anche alle esigenze del territorio;
h) favorisce la partecipazione dei propri membri e degli studenti dei propri corsi di studio ad ogni
manifestazione che risponda a requisiti di alta scientificità (seminari, conferenze, convegni, ecc.);
i) promuove la pubblicazione e la diffusione delle ricerche condotte al suo interno anche attraverso
le proprie collane e i propri periodici;
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j) organizza su basi di continuità lo scambio dei propri prodotti editoriali con quelli di altri centri di
studio italiani e stranieri;
l) incentiva ogni forma di mobilità, di docenti e di studenti, all’interno di programmi comunitari o
sulla base di specifiche convenzioni e progetti;
m) coordina l’utilizzazione, da parte dei docenti e degli studenti, delle strutture e dei servizi
didattici annessi, fornisce supporto per lo svolgimento delle tesi di laurea e di ogni attività didattica
facente capo alle discipline afferenti;
n) formula la richiesta di posti di professore e di ricercatore, indicandone i settori concorsuali, e
formula le proposte di chiamata dei professori e dei ricercatori;
o) propone l’istituzione e l’attivazione di Centri di ricerca;
p) svolge tutti gli altri compiti previsti dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti.
Art. 4. - Sede Del Dipartimento
1. I locali del Dipartimento sono quelli già occupati dal DiCAM e siti nel Polo Universitario
“Annunziata” (c.da Annunziata, Messina).
Art. 5 - Afferenza al Dipartimento
1. Al Dipartimento afferiscono i Professori di ruolo, i Ricercatori a tempo indeterminato e i
Ricercatori a tempo determinato, che hanno sottoscritto la costituzione o che hanno aderito al
Dipartimento in seguito all’espletamento di procedure di valutazione comparativa, nonché il
personale tecnico, amministrativo ed ausiliario, già in organico alle strutture (Facoltà e
Dipartimenti) che sono confluite nel nuovo Dipartimento. Per il raggiungimento dei suoi fini
istituzionali, il Dipartimento si avvale dei servizi amministrativi offerti dal personale UNILAV allo
stesso assegnato.
2. L’ammissione di nuovi professori e ricercatori avverrà di norma con decorrenza 1° ottobre di
ciascun anno accademico; le chiamate in corso d’anno sono possibili sulla base di disposizioni
legislative o dell’Ateneo di Messina.
3. Sulla richiesta di afferenza delibera motivatamente il Consiglio del Dipartimento. Avverso la
delibera di diniego del Consiglio, l’interessato può proporre ricorso al Senato Accademico, che
delibera motivatamente la destinazione del docente.
3. Nessun professore o ricercatore può far parte di più Dipartimenti. Le richieste di mobilità ad altro
Dipartimento non possono di norma essere presentate dal docente prima di un triennio
dall’afferenza. Tali richieste sono sottoposte al nulla osta dei Dipartimenti interessati e del Senato
Accademico. In casi eccezionali, il Senato Accademico può disporre il trasferimento anche in
carenza del nulla osta dei Dipartimenti interessati.
4. Fatta salva ogni contraria disposizione normativa, il docente che si trasferisce ad altro
Dipartimento dell’Ateneo può chiedere il trasferimento dei fondi e dei beni mobili acquistati con i
propri fondi di ricerca, fatti salvi i diritti degli altri partecipanti alla ricerca. Il Consiglio di
Dipartimento cui il docente originariamente apparteneva delibera motivatamente sulla richiesta del
docente stesso.
5. La gestione del budget riconosciuto al Dipartimento in seguito a trasferimento, pensionamento,
decesso di personale già in forza al Dipartimento o come conseguenza di nuova assegnazione da
parte dei competenti organi di Ateneo terrà conto sia delle esigenze didattiche che di quelle
scientifiche, ma preliminarmente dovranno essere soddisfatte le cogenti esigenze della didattica.
Art. 6 - Organi del Dipartimento
1. Sono organi del Dipartimento:
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- il Consiglio;
- il Direttore;
- la Giunta;
- i Consigli di Corso di studio.
2. Sono, altresì, istituite presso il Dipartimento:
‐ la Commissione paritetica di Dipartimento;
‐ la Commissione per l’Orientamento ed il Tutorato;
3. Il Consiglio, in relazione a determinati problemi o esigenze, può istituire altre Commissioni con
compiti ben delineati e, nel caso, anche con scadenze temporali prefissate.
Art. 7 - Il Consiglio di Dipartimento
1. Il Consiglio è composto da tutti i professori di ruolo, dai ricercatori di ruolo e a tempo
determinato afferenti al Dipartimento, dal Segretario amministrativo, da due rappresentanti degli
assegnisti e dei dottorandi di ricerca, dai rappresentanti degli studenti in misura pari al 15%
dell’intero collegio, nonché da rappresentanti del personale tecnico-amministrativo in misura
correlata a quella del numero dei docenti, secondo le disposizioni vigenti.
a) Il Segretario amministrativo svolge le funzioni di segretario verbalizzante ed ha voto consultivo
per le materie che attengono alla didattica e alla ricerca, deliberativo per ogni altra materia.
b) I due rappresentanti degli assegnisti e dei dottorandi di ricerca durano in carica due anni e sono
rieleggibili anche consecutivamente una sola volta.
c) I rappresentanti degli studenti sono eletti a suffragio universale dagli studenti dei Corsi di studio
alla cui organizzazione e gestione il Dipartimento provvede; durano in carica due anni e sono
rieleggibili anche consecutivamente una sola volta. I rappresentanti degli studenti partecipano
soltanto alle sedute nelle quali si tratta dell’organizzazione generale della didattica e dei servizi e
della individuazione degli obiettivi per la definizione delle linee di sviluppo del Dipartimento e
dell’Università.
d) I rappresentanti del personale tecnico-amministrativo durano in carica tre anni e sono rieleggibile
anche consecutivamente una sola volta; hanno voto consultivo per le materie che attengono alla
didattica e alla ricerca, deliberativo per ogni altra materia.
2. Il Direttore indice le elezioni dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo per il
successivo triennio, dei due rappresentanti degli assegnisti e dei dottorandi di ricerca e dei
rappresentanti degli studenti per il biennio successivo, almeno trenta giorni prima della scadenza del
loro mandato.
3. In caso di impedimento o dimissioni del Direttore le elezioni sono indette dal Decano del
Dipartimento.
4. La presentazione delle candidature relative alle elezioni dei rappresentanti elettivi nel Consiglio
di Dipartimento ha luogo presso la direzione del Dipartimento stesso, entro le ore 12.00 del
ventesimo giorno anteriore a quello fissato per lo svolgimento delle elezioni. Quanto alla elezione
dei rappresentanti degli studenti, per le modalità di presentazione delle liste elettorali si applicano le
norme di cui al regolamento per la elezione dei rappresentanti degli studenti in seno agli organi
collegiali.
5. Le elezioni dei rappresentanti elettivi nel Consiglio di Dipartimento si svolgono con il metodo del
voto limitato a una sola preferenza, fatta eccezione per l’elezione dei rappresentanti degli studenti in
relazione alla quale si prevedono tre preferenze.
6. Nel caso della elezione dei rappresentanti degli studenti, i seggi vengono ripartiti tra liste
concorrenti di candidati in proporzione ai voti riportati da ciascuna lista e, all’interno di queste,
sulla base delle preferenze conseguite da ciascun candidato. Di norma le liste di candidati devono
essere rappresentative di tutti i Corsi di Laurea incardinati nel Dipartimento. Ciascuna delle liste
concorrenti per avere attribuito almeno un seggio deve conseguire il 5% dei voti validi. La
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distribuzione dei seggi tra le liste concorrenti, una volta escluse quelle che non hanno superato la
soglia di sbarramento, viene effettuata secondo il criterio proporzionale applicando il metodo
D’Hondt.
7. Con riguardo alle elezioni dei rappresentanti degli assegnisti, dei dottorandi di ricerca e del
personale tecnico-amministrativo, risultano eletti coloro che hanno riportato il maggior numero dei
voti validamente espressi.
8. Le componenti elettive del Consiglio diverse dalla rappresentanza studentesca non hanno più
titolo di rappresentanza in caso di cessato servizio, trasferimento, volontarie dimissioni o
conseguimento del dottorato di ricerca o termine dell’assegno di ricerca. In tali casi il Direttore
procederà ad indire nuove elezioni per integrare la componente elettiva mancante sino al
completamento del relativo mandato.
9. Il Consiglio di Dipartimento è convocato in via ordinaria dal Direttore, di norma, per via
telematica, con l’invio, tramite e-mail personale, della convocazione a tutti i componenti del
collegio e contestuale pubblicazione della stessa sul sito del Dipartimento. La convocazione deve
contenere l’indicazione della sede, della data e dell’ora della seduta, nonché dell’ordine del giorno,
con l’elencazione analitica degli argomenti da trattare. La convocazione deve avvenire almeno
cinque giorni lavorativi prima della seduta. In caso di urgenza tale termine può essere congruamente
ridotto.
10. Il Consiglio è convocato, altresì, su richiesta sottoscritta da almeno un terzo dei suoi
componenti.
11. Alle adunanze del Consiglio possono partecipare, con voto consultivo e per la sola discussione
di specifici argomenti, soggetti estranei al Consiglio stesso all’uopo invitati dal Direttore. Possono
essere invitati a partecipare alla trattazione di argomenti inerenti il loro ruolo, con voto consultivo,
anche su loro motivata richiesta, pure i coordinatori dei dottorati di ricerca ed i coordinatori dei
Consigli di corso di studio, nel caso in cui non facciano parte del Consiglio di Dipartimento.
12. Per la validità delle adunanze del Consiglio è richiesta la presenza della metà più uno dei suoi
componenti, in relazione agli argomenti di cui all’ordine del giorno. La partecipazione alle sedute
del Consiglio è obbligatoria, salvo giustificati motivi comunicati al Presidente in forma scritta. La
giustificazione deve riportare esattamente le motivazioni dell’impedimento. L’organo collegiale può
non giustificare l’assenza. L’assenza ingiustificata per più di tre sedute consecutive da parte di
rappresentanti eletti comporta la decadenza dalla carica. La decadenza è deliberata dall’organo
collegiale e dichiarata con decreto rettorale.
13. Le deliberazioni del Consiglio sono adottate con voto palese della metà più uno dei presenti,
salvo i casi in cui sia diversamente disposto dalla legge, dallo statuto o da altri regolamenti di
ateneo. Gli astenuti sono considerati presenti. In caso di parità di voti prevale la proposta che abbia
ottenuto il voto favorevole del Direttore.
14. Alle sedute riguardanti la ripartizione dei posti di professore di ruolo e di ricercatore, la richiesta
del bando dei relativi concorsi, nonché la copertura degli insegnamenti per affidamento o per
supplenza o mediante contratto, partecipano solo i professori di ruolo ed i ricercatori. Alle sedute
riguardanti la chiamata di professori ordinari partecipano solo i professori ordinari, a quelle
riguardanti la chiamata di professori associati e ricercatori partecipano solo i professori ordinari e i
professori associati.
15. Il Consiglio di Dipartimento è organo deliberativo, di indirizzo e di controllo ed esercita tutte le
competenze relative alla programmazione delle attività del Dipartimento.
16. Il Consiglio di Dipartimento in particolare:
a) approva le richieste di finanziamento, nei termini e secondo le modalità stabilite dal regolamento
di amministrazione, finanza e contabilità dell’Ateneo, nonché da ulteriori discipline normative che
le riguardino;
b) approva la proposta di budget che lo riguarda;
b) definisce i criteri generali per la utilizzazione delle risorse finanziarie del Dipartimento;
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c) approva le proposte di istituzione dei Dottorati di ricerca, delle Scuole di dottorato, dei Corsi di
perfezionamento, e di aggiornamento, dei Masters e di corsi consimili;
d) stabilisce i criteri generali relativi all’esercizio delle attività da parte del personale
tecnicoamministrativo nonché per l’utilizzo degli spazi e degli strumenti;
e) delibera la partecipazione a Centri di ricerca e a Centri di servizio dell’Ateneo nonché ad altre
istituzioni scientifiche;
f) delibera la stipula di contratti e convenzioni (tra il Dipartimento ed istituzioni e soggetti pubblici
e privati,) relativi all’acquisizione di beni e servizi (alle condizioni e nei) nel limite degli importi
fissati dal Consiglio di amministrazione;
g)deliberare la stipula di contratti e convenzioni tra il Dipartimento ed istituzioni e soggetti pubblici
e privati, relativi a rapporti di collaborazione per l’espletamento dell’attività istituzionale;
h)sottoporre, secondo quanto previsto dal Regolamento generale, le deliberazioni di cui al superiore
punto g) al parere favorevole del Senato accademico ed all’approvazione del Consiglio di
amministrazione;
i)deliberare la stipula di contratti e convenzioni per prestazioni conto terzi e ripartirne i proventi;
j) avanza motivate proposte al Consiglio di amministrazione in merito alla istituzione e
soppressione di corsi di studio;
l) avanza motivate proposte al Senato Accademico riguardanti l’offerta formativa, per quanto di
propria competenza;
m) formula la richiesta di posti di professore di ruolo e di ricercatore, indicandone i settori
concorsuali;
n) approva, a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, le proposte di chiamata dei
professori ordinari nonché, a maggioranza assoluta dei professori di prima e di seconda fascia, dei
professori associati e dei ricercatori;
o) attribuisce annualmente i compiti didattici ai professori e ricercatori del Dipartimento, su
proposta dei Consigli dei corsi di studio, provvedendo alla copertura degli insegnamenti attivati nei
Corsi alla cui organizzazione e gestione il Dipartimento concorre; affida incarichi di insegnamento
al personale docente e ricercatore dell’Ateneo o di altra Università, ovvero provvede alla copertura
degli insegnamenti nei modi previsti dalla successiva lett. l), per i Corsi dei quali il Dipartimento ha
la responsabilità della gestione amministrativa;
p) propone la stipula di contratti per attività didattiche anche integrative;
q) propone l’istituzione delle forme federative ed associative di cui all’art. 5 dello Statuto;
r) delibera sulle istanze dei professori e dei ricercatori volte ad ottenere l’esenzione dall’attività
didattica per motivi di studio e di ricerca, nei limiti stabiliti dalla legge, nonché il nulla osta per
l’assunzione di compiti didattici presso altre sedi universitarie;
s) collabora con gli Organi di governo dell'Ateneo e gli Organi di programmazione nazionale,
regionale e locale, nell'elaborazione ed nell'attuazione di programmi di insegnamento non finalizzati
al conseguimento di titoli di studio previsti dalla legge, ma rispondenti a esigenze di qualificazione
e riqualificazioni professionali, di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione
e di educazione permanente;
t) esercita ogni altra funzione che la legge, lo Statuto e i regolamenti universitari gli attribuiscono.
Art. 8 - Il Direttore del Dipartimento
1. Il Direttore è eletto di norma fra i professori ordinari a tempo pieno afferenti al Dipartimento, nel
rispetto delle disposizioni delle leggi vigenti. In caso di motivato impedimento dei professori
ordinari possono essere eletti i professori associati, ai sensi dell’art. 4, comma 2, D.L. 7 febbraio
2002, n. 8 convertito, con modificazioni, nella legge n. 56 del 2002. L’elettorato passivo è altresì
esteso ai professori associati nel caso di mancato raggiungimento per due votazioni del quorum
previsto per l’elezione, ai sensi dell’art. 8, L. 4 novembre 2010, n. 183. L’elettorato passivo è
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riservato ai docenti che assicurano un numero di anni di servizio almeno pari alla durata del
mandato prima della data di collocamento a riposo, ai sensi dell’art. 2, comma 11, L. n. 240 del
2010. Sono esclusi dall’elettorato sia attivo che passivo tutti i professori sospesi dal servizio a
seguito di provvedimento penale o disciplinare o che si trovino cautelativamente sospesi. I
professori in aspettativa per motivi di famiglia o in congedo straordinario ovvero comandati,
distaccati o in aspettativa obbligatoria per situazioni di incompatibilità hanno diritto al solo
elettorato attivo. Si applicano in ogni caso le cause di ineleggibilità previste dall’art. 54, comma 1,
dello Statuto. Hanno la legittimazione elettorale attiva i professori, i ricercatori, i rappresentanti del
personale tecnico-amministrativo e il segretario amministrativo facenti parte del Consiglio di
Dipartimento nonché tutti gli studenti, i dottorandi e gli specializzandi iscritti a corsi di studio
incardinati nel Dipartimento nonché gli assegnisti afferenti allo stesso. Il voto degli studenti, dei
dottorandi, degli specializzandi e degli assegnisti viene conteggiato nella misura del 30 per cento
del numero dei rappresentanti delle suddette categorie nel Consiglio di Dipartimento. Il Direttore
dura in carica tre anni ed è rieleggibile anche consecutivamente una sola volta.
2. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. In prima votazione, è eletto il candidato che abbia
ottenuto la maggioranza dei voti degli aventi diritto.
3. Per il caso che nessun candidato raggiunga il quorum suddetto, si procede ad una seconda
votazione, al cui esito risulta eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti
validamente espressi. Le schede bianche sono considerate voti validamente espressi.
4. Ove nessun candidato consegua le maggioranze richieste per due votazioni, si fa luogo al
ballottaggio tra i due candidati che hanno riportato il maggior numero dei voti. La votazione di
ballottaggio è valida qualunque sia il numero dei votanti. In caso di parità, è eletto il candidato con
maggiore anzianità nel ruolo e, a parità di anzianità di ruolo, il più anziano per età.
5. In caso di candidati appartenenti al ruolo dei professori associati, qualora nelle due votazioni di
cui ai commi 2 e 3 nessun candidato raggiunga il quorum previsto, prima dell’elezione di
ballottaggio di cui al precedente comma 4, si svolgerà un nuovo turno di votazione secondo le
modalità descritte al comma 3, al quale parteciperanno anche i suddetti eventuali candidati
appartenenti al ruolo dei professori associati. Ove nessun candidato consegua il quorum richiesto, si
procederà all’elezione di ballottaggio di cui al comma 4 tra i 2 candidati, ordinari e/o associati, che
abbiano riportato il maggior numero dei voti.
6.Gli elettori sono convocati dal Decano o, in caso di sua assenza o impedimento, dal professore
ordinario che immediatamente segue per anzianità di ruolo, almeno trenta giorni prima della data
fissata per le votazioni. Le votazioni si devono svolgere almeno trenta giorni prima della scadenza
del Direttore in carica, secondo un calendario prestabilito e con un intervallo da tre a sette giorni tra
una votazione e l’altra. Almeno venti giorni prima della data fissata per le votazioni, sono
presentate al soggetto competente a convocare il corpo elettorale le candidature, corredate di
curriculum scientifico, nonché di eventuale programma, ove quest’ultimo sia previsto dal decreto di
indizione delle elezioni.. I curricula e gli eventuali programmi sono tempestivamente ed
adeguatamente pubblicizzati. I voti espressi in favore di un eleggibile che non abbia presentato
preventivamente la propria candidatura sono nulli.
7. Il voto degli studenti, dei dottorandi, degli specializzandi e degli assegnisti viene conteggiato
nella misura del 30% del numero dei rappresentanti delle suddette categorie nel Consiglio di
Dipartimento. A tal fine si procede alle seguenti operazioni per ciascuna delle suddette componenti:
a) si calcola il “voto complessivo della componente” nella misura del 30% dei rappresentanti in
seno al Consiglio di Dipartimento;
b) si sommano i voti validi degli elettori della componete ottenuti da tutti i candidati alla carica di
Direttore di Dipartimento;
c) si calcola la percentuale conseguita da ciascun candidato sulla somma di cui al punto precedente;
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d) si applica la percentuale così ricavata al “voto complessivo della componente” ottenendo il
“voto equivalente” approssimato fino alla seconda cifra elettorale;
si somma il “voto equivalente” per ciascun candidato ai voti espressi da tutte le componenti
4. Il candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti prescritta è proclamato eletto dal Decano,
viene nominato con Decreto Rettorale ed entro cinque giorni comunica formalmente l’accettazione.
Il Direttore eletto entra in carica all’inizio dell’anno accademico o anticipatamente in caso di
vacanza della carica intervenuta dopo la sua elezione.
5. In caso di mancata accettazione o di cessazione anticipata del Direttore dalla carica, il Decano
indice nuove elezioni entro trenta giorni. Il Direttore eletto a seguito di cessazione anticipata del
Direttore uscente subentra nella carica il giorno dopo la comunicazione di accettazione e conserva
la carica fino al completamento del mandato residuo. Il periodo così ricoperto è computato ai fini
dell’eventuale cumulo e limite di rielezioni. Di norma non si procede al rinnovo se il periodo
residuo del mandato è inferiore a sei mesi. In tal caso, il mandato è ricoperto dal Decano.
6. Il Direttore designa tra i professori del Dipartimento un Vicedirettore che lo sostituisce in caso di
assenza o impedimento, dandone comunicazione al Consiglio di Dipartimento. Qualora anche il
Vicedirettore risulti assente o impedito, le funzioni di Direttore sono esercitate dal Decano o, in
caso di sua assenza o impedimento, dal professore ordinario che immediatamente segue per
anzianità di ruolo. Il Direttore ed il Vicedirettore sono nominati con decreto del Rettore. Il
Vicedirettore è revocato con decreto del Rettore, su proposta del Direttore.
7. Il Direttore, anche su invito dell’Amministrazione centrale, può delegare membri del
Dipartimento allo svolgimento di determinate funzioni; può altresì nominare delle Commissioni per
l’esame di determinati problemi e/o esigenze e la loro risoluzione
8. Il Direttore rappresenta il Dipartimento, fissa l’ordine del giorno del Consiglio e della Giunta, li
presiede e ne attua le deliberazioni; vigila sull’andamento del Dipartimento e ne riferisce con una
relazione scritta una volta all’anno al Consiglio di Dipartimento e al Rettore; svolge ogni altro
compito attribuitogli dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo.
9. Il Direttore di Dipartimento esercita le seguenti attribuzioni:
a) presenta al Rettore le richieste di cui all’art. 7, comma 16, lett. a) del presente regolamento;
b) esercita i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate di competenza del Dipartimento;
c) relaziona annualmente al Senato Accademico sull’attività didattica e di ricerca svolte dal
Dipartimento;
d) fa luogo ad ogni adempimento di legge nonché del regolamento per l’amministrazione, la finanza
e la contabilità dell’Ateneo.
e) stipula contratti e convenzioni, di cui all’art. 7, comma 16, lettere f), g) e i) tra il Dipartimento ed
istituzioni e soggetti pubblici e privati;
f) per importi non superiori a € 10.000, IVA esclusa, può stipulare direttamente contratti e
convenzioni per l’acquisizione di beni e servizi, contratti e convenzioni per prestazioni conto terzi e
conferire incarichi, sottoponendoli al parere del Consiglio nella prima adunanza utile per la
necessaria ratifica;
g) cura, in conformità ai principi di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza,
l’organizzazione amministrativa del Dipartimento e ne è responsabile;
h) nomina, su proposta del Segretario amministrativo, un sostituto dello stesso;
i) adotta, in casi straordinari di necessità e d’urgenza, i provvedimenti indifferibili per il buon
funzionamento del Dipartimento, salvo ratifica del Consiglio;
j) autorizza l’invio in missione del personale docente, tecnico ed amministrativo, dei collaboratori
esterni, nonché del personale non strutturato che svolge attività nel Dipartimento;
k) comunica tempestivamente all’amministrazione universitaria le eventuali variazioni della
composizione del Dipartimento;
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l) organizza, in collaborazione con i Coordinatori dei corsi di studio, l’attività didattica e vigila
sull’andamento della stessa;
m) cura gli adempimenti inerenti all’offerta formativa annuale dei corsi di studio di cui il
Dipartimento è responsabile;
n) nomina, su proposta dei Coordinatori dei Consigli di Corso di studio e in rapporto alle esigenze
didattiche, le commissioni giudicatrici degli esami, delle prove di verifica del profitto e degli esami
finali.
o) esercita ogni altra funzione assegnatagli dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti universitari.
Art. 9 - La Giunta di Dipartimento
1. La Giunta è composta dal Direttore, che la presiede, dal Vicedirettore, con voto consultivo in
presenza del Direttore, e, in misura paritaria ove possibile, da tre professori ordinari, da tre
professori associati e da tre ricercatori. Per l’adozione delle deliberazioni, in caso di parità di voti
prevale la proposta che abbia ottenuto il voto favorevole del Direttore. I membri della Giunta sono
eletti dai componenti di ciascuna categoria a maggioranza semplice degli aventi diritto e durano in
carica tre anni. A parità di voti, viene eletto il più anziano in ruolo e, a parità di anzianità di ruolo, il
più anziano per età. Il rinnovo è contemporaneo per tutte le componenti. Qualora uno dei membri
della Giunta si dimetta o cessi di far parte del Dipartimento o sia impedito per un periodo superiore
a quattro mesi, il Direttore indice un’elezione suppletiva entro trenta giorni. Il mandato del nuovo
componente scade insieme con quello degli altri componenti della Giunta
2. Fanno altresì parte della Giunta, con voto consultivo, i coordinatori delle sezioni, ove costituite.
Della Giunta fa inoltre parte il segretario amministrativo con voto consultivo e funzioni di
segretario verbalizzante. Con voto consultivo partecipano infine i rappresentanti del personale
tecnico-amministrativo, degli assegnisti e dei dottorandi quando si trattino affari concernenti detto
personale.
3. Alle adunanze della Giunta possono partecipare, con voto consultivo e per la sola discussione di
specifici argomenti, soggetti estranei alla Giunta stessa all’uopo invitati dal Direttore. Possono
essere invitati a partecipare alla trattazione di argomenti inerenti il loro ruolo, con voto consultivo,
anche i coordinatori dei dottorati di ricerca ed i coordinatori dei Consigli di corso di studio, nel caso
in cui non facciano parte della Giunta.
4. I provvedimenti di nomina dei componenti elettivi del Consiglio e della Giunta sono di
competenza del Direttore del Dipartimento, il quale ha l’obbligo di comunicare all’amministrazione
centrale i nominativi degli eletti.
5. Per la convocazione della Giunta e le modalità di votazione si applicano le norme previste dal
presente regolamento per il Consiglio di Dipartimento.
6. La Giunta del Dipartimento coadiuva il Direttore nello svolgimento dei suoi compiti ed esercita
le funzioni delegate dal Consiglio di Dipartimento.
Art. 10 - Il Segretario amministrativo del Dipartimento
1. Il Segretario amministrativo è nominato, sentito il Direttore del Dipartimento, con decreto del
Direttore Generale e svolge le funzioni che gli sono attribuite dallo statuto, dai regolamenti
universitari e dal presente regolamento.
2. Coordina le attività amministrative della struttura, curandone lo svolgimento ed assumendone la
relativa responsabilità.
3. Collabora con il Direttore nell’esercizio dei poteri di spesa e di acquisizione delle entrate nonché
per l’attuazione delle deliberazioni assunte dal Consiglio della struttura e per lo svolgimento delle
attività volte al miglior funzionamento del Dipartimento, ivi compresa l’organizzazione di corsi,
convegni e incontri di studi in genere.
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Art. 11 - Il Consiglio di Corso di studio
1. L'istituzione e l'attivazione dei Corsi di studio sono deliberate dal Consiglio di Amministrazione,
previo parere obbligatorio del Senato Accademico, su motivata proposta del Consiglio di
Dipartimento. I corsi di studio facenti capo al Dipartimento sono retti da un Consiglio di Corso di
studio. È compito del Consiglio di Corso di studio collaborare con il Dipartimento
nell’organizzazione e nel coordinamento delle attività didattiche. In particolare spetta al Consiglio
di Corso di studio:
a) esprimere pareri e formulare proposte su ogni questione attinente al corso di studio, compresa la
destinazione dei posti di ruolo, l’attivazione e la copertura degli insegnamenti di competenza del
Corso di studio;
b) esaminare e approvare i piani di studio degli studenti, nonché riconoscere i crediti formativi;
c) avanzare proposte per organizzare il servizio di tutorato;
d) redigere il Manifesto degli Studi
e) adottare ogni altra deliberazione prevista dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti universitari.
2. Fanno parte dei Consigli di Corso di studio i professori di ruolo e i ricercatori afferenti ai corsi,
nonché rappresentanti degli studenti nella misura del 15% dei docenti effettivi del corso di studio.
Alle sedute del Consiglio partecipano, altresì, i professori a contratto ed i supplenti con voto
consultivo.
3. La rappresentanza studentesca è eletta con sistema proporzionale.
4. Il Consiglio di Corso di studio è presieduto da un professore di ruolo, che ha il titolo di
Coordinatore, eletto tra i suoi componenti secondo le modalità stabilite dai successivi commi 8, 9 e
10 e nominato con decreto rettorale. L’elettorato passivo è riservato ai docenti che assicurano un
numero di anni di servizio almeno pari alla durata del mandato prima della data di collocamento a
riposo, ai sensi dell’art. 2, comma 11, L. n. 240 del 2010. Il Coordinatore dura in carica tre anni ed è
rieleggibile anche consecutivamente una sola volta. Il Coordinatore convoca e presiede il Consiglio,
ne fissa l’ordine del giorno e ne attua le deliberazioni.
5. Il Consiglio di Corso di studio è convocato in via ordinaria dal Coordinatore di norma, per via
telematica, con l’invio, tramite e-mail personale, della convocazione a tutti i componenti del
collegio e contestuale pubblicazione della stessa sul sito di Ateneo. La convocazione deve avvenire
almeno cinque giorni lavorativi prima della seduta. In caso di urgenza tale termine può essere
congruamente ridotto. Il Consiglio di Corso di studio è convocato, altresì, su richiesta sottoscritta da
almeno un terzo dei suoi componenti. L’adunanza è valida se interviene la maggioranza degli aventi
diritto a prendervi parte in relazione agli argomenti all’ordine del giorno. La partecipazione alle
sedute del Consiglio di Corso di studio è obbligatoria, salvo giustificati motivi comunicati al
Presidente in forma scritta. La giustificazione deve riportare esattamente le motivazioni
dell’impedimento. L’organo collegiale può non giustificare l’assenza. L’assenza ingiustificata per
più di tre sedute consecutive da parte di un membro eletto comporta la decadenza dalla carica. La
decadenza è deliberata dall’organo collegiale e dichiarata con decreto rettorale.
6. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti, salvo che per determinati argomenti sia
diversamente disposto. Gli astenuti sono considerati presenti.
7. Il Consiglio di Corso di studio designa tra i docenti di ruolo un segretario che coadiuva il
Coordinatore e cura la verbalizzazione delle sedute. Nel caso di assenza o impedimento del
segretario designato, sarà il Coordinatore ad indicare, di volta in volta, chi dovrà assumerne le
funzioni.
8. L’elezione del Coordinatore di Corso di Studio ha luogo a scrutinio segreto e si considera
validamente effettuata qualora vi abbia partecipato la maggioranza degli aventi diritto al voto. In
prima votazione, è eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti degli aventi diritto.
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Per il caso che nessun candidato raggiunga il quorum suddetto, si procede ad una seconda
votazione, al cui esito risulta eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti
validamente espressi. Ove nessun candidato consegua tale maggioranza, si fa luogo al ballottaggio
tra i due candidati che hanno riportato il maggior numero dei voti. La votazione di ballottaggio è
valida qualunque sia il numero dei votanti. In caso di parità, è eletto il candidato con maggiore
anzianità nel ruolo.
9. Gli elettori sono convocati dal Direttore del dipartimento o, in caso di sua assenza o
impedimento, dal professore Decano, almeno trenta giorni prima della data fissata per le votazioni.
Le votazioni si devono svolgere almeno trenta giorni prima della scadenza del Coordinatore in
carica, secondo un calendario prestabilito e con un intervallo da tre a sette giorni tra una votazione e
l’altra.
10. Il candidato che abbia ottenuto la maggioranza dei voti prescritta è proclamato eletto dal
Direttore, viene nominato con Decreto Rettorale ed entro cinque giorni comunica formalmente
l’accettazione. Il Coordinatore eletto entra in carica all’inizio dell’anno accademico o
anticipatamente in caso di vacanza della carica. In caso di mancata accettazione o di cessazione
anticipata del Coordinatore dalla carica, il Direttore indice nuove elezioni entro trenta giorni. Il
Coordinatore eletto a seguito di cessazione anticipata del Coordinatore uscente subentra nella carica
il giorno dopo la comunicazione di accettazione e conserva la carica fino al completamento del
mandato di tre anni.
Art. 12 - Sedute congiunte dei Consigli
1. Qualora se ne ravvisi l’opportunità, al fine di coordinare lo svolgimento delle rispettive funzioni,
su convocazione contestuale del Direttore del Dipartimento e dei Coordinatori, possono essere
indette sedute congiunte del Consiglio di Dipartimento e dei Consigli di corso di studio.
2. Della riunione vengono redatti singoli verbali per ogni organo riunito, dando atto della natura di
seduta congiunta.
3. La presidenza della seduta congiunta spetta al Direttore del Dipartimento, coadiuvato dai
Coordinatori.
4. Ai fini del computo del numero legale, ciascun partecipante sarà considerato presente nella
seduta degli organi di cui fa parte ed avrà diritto di voto e di intervento limitatamente alle materie
trattate dagli stesi organi.
Art. 13 - Commissione Paritetica
1. All’interno del Dipartimento è istituita una Commissione paritetica composta dai rappresentanti
degli studenti facenti parte del Consiglio di Dipartimento e da un ugual numero di docenti afferenti
al Dipartimento stesso eletti dal Consiglio di Dipartimento in modo da assicurare, ove possibile, la
presenza di docenti afferenti a tutti i corsi di studio incardinati nel Dipartimento. La Commissione
paritetica è presieduta dal professore più anziano in ruolo tra gli eletti.
2. La Commissione paritetica rimane in carica due anni; i componenti decaduti vengono integrati
con la stessa procedura seguita per la formazione della Commissione.
3. La Commissione paritetica di Dipartimento svolge i seguenti compiti:
a) formula pareri sull’attivazione e la soppressione di corsi di studio;
b) svolge attività di monitoraggio dell’offerta formativa e della qualità della didattica nonché
dell’attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori e individua gli indicatori
per la valutazione dei risultati delle stesse.
Art. 14 - Commissione per l’Orientamento e il Tutorato
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1. All’interno del Dipartimento è istituita una Commissione per l’Orientamento e il Tutorato
composta:
‐ dal Direttore del Dipartimento o da un suo delegato, che assume le funzioni di Presidente della
Commissione;
‐ dai Coordinatori dei Corsi di studio o dai docenti da essi delegati;
‐ da due studenti eletti dai rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di Dipartimento.
2. La Commissione:
- assicura accoglienza, sostegno e assistenza agli studenti al fine di orientare la scelta nella fase
precedente alle iscrizioni, di prevenire la dispersione ed il ritardo negli studi e di raccordare il Corso
di studio con gli sbocchi professionali;
- sostiene iniziative dirette a far superare agli studenti le eventuali difficoltà di avvio agli studi e a
consentire agli stessi di poter proseguire proficuamente negli studi ed a raccordare il Corso di studio
con gli sbocchi professionali.
3. La Commissione propone attività didattiche formative propedeutiche, intensive di supporto e di
recupero, finalizzate a consentire l’assolvimento di eventuali debiti formativi e l'accesso al primo
anno di corso, attività di tutorato finalizzate all’accertamento e al miglioramento della preparazione
dello studente mediante un approfondimento personalizzato della didattica finalizzato al
superamento di specifiche difficoltà di apprendimento.
Art. 15 - Articolazione interna del Dipartimento
1. Il Dipartimento, sin dalla sua costituzione o per successiva delibera del proprio Consiglio, può
articolarsi in sezioni costituite comunque da un numero di componenti non inferiore al 20% dei
docenti afferenti al Dipartimento e in ragione di specifiche esigenze di carattere scientifico.
2. Gli afferenti alle sezioni eleggono al loro interno un Coordinatore.
3. Le sezioni curano e sviluppano gli aspetti scientifici, omogenei per tematiche, che fanno parte del
progetto scientifico complessivo del Dipartimento.
4. Alle sezioni possono essere demandati compiti organizzativi nell’ambito delle attività del
Dipartimento.
5. La costituzione, la soppressione, l’attività delle sezioni e le modalità di elezione dei loro
Coordinatori sono disciplinate da un regolamento approvato dal Consiglio di Dipartimento.
Art. 16 - Autonomia del Dipartimento
Al Dipartimento è attribuita autonomia gestionale ed amministrativa nei limiti stabiliti dallo Statuto
e dalle restanti norme vigenti.
Art. 17 - Attività didattica del Dipartimento, con particolare riguardo all’offerta formativa
1. Sono attivati presso il Dipartimento i corsi di cui all’elenco allegato.
2. I Corsi di Laurea e i Corsi di Laurea Magistrale attivati presso il Dipartimento, in conformità alle
disposizioni normative vigenti, sono riportati nella banca dati dell’offerta formativa del MIUR.
Art. 18 - Manifesto degli studi e calendario didattico
1.Il Consiglio di Dipartimento approva annualmente il Manifesto degli studi e delibera, nei termini
ed alle condizioni stabiliti dal regolamento didattico di Ateneo, il calendario didattico annuale.
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Il calendario degli esami viene emanato annualmente dal Direttore del Dipartimento, su proposta
dei coordinatori dei singoli corsi di studio, in maniera tale da evitare sovrapposizioni e/o
concentrazioni di date che possano arrecare danno agli studenti.
2. Le modalità di verifica delle attività didattiche possono essere scritte e/o orali e sono specificate
nei programmi delle singole discipline e nei Regolamenti dei corsi di studio. Lo studente può
ritirarsi dall'esame in qualsiasi momento del suo svolgimento.
3. Le commissioni d'esame di profitto devono essere composte da almeno due componenti, e, come
previsto dall'art. 22, comma 6 del Regolamento didattico d'Ateneo, sono nominate dal Direttore del
Dipartimento su proposta del coordinatore del corso di studio nel quale si incardina la disciplina
oggetto di esame.
4. Le tesi di laurea, triennale e magistrale, vengono assegnate almeno sei mesi prima della data
prevista per la discussione. Apposita domanda, controfirmata dal professore relatore, dovrà essere
consegnata al settore "didattica" del Dipartimento. L'assegnazione degli elaborati e delle tesi e le
designazioni dei relatori ed eventuali correlatori devono garantire il più largo ricorso alle
competenze a disposizione del Dipartimento e una equilibrata ripartizione dei carichi relativi.
5. Le sedute di esame di laurea si svolgono, di norma, in tre sessioni all'anno, nei mesi di luglio,
ottobre-novembre e febbraio-marzo.
6. Il calendario delle sedute di laurea e le commissioni sono predisposti dal Direttore del
Dipartimento e pubblicati sul sito internet dello stesso. Nel calendario sono indicati: i componenti
della commissione, il nome del laureando, il titolo della tesi, il nome del relatore e dell'eventuale
correlatore.
7. Lo studente che lo volesse può chiedere di redigere ed eventualmente discutere parte della tesi di
laurea (triennale o magistrale) in una lingua diversa dall'italiano, scelta tra le principali lingue di
comunicazione dell'Unione Europea, fatte salve eventuali norme particolari dei singoli corsi di
studio.
8. La tesi di laurea triennale e magistrale consiste in un elaborato, secondo le caratteristiche previste
dai singoli Regolamenti didattici dei corsi di studio. L'elaborato finale per i corsi triennali potrà
anche avere carattere compilativo, mentre la tesi di laurea per i corsi magistrali dovrà caratterizzarsi
per originalità e buon livello scientifico.
9. Per l'esame di laurea dei corsi triennali, il candidato, dopo una breve introduzione del relatore (e
senza la presenza di un correlatore), esporrà il proprio lavoro a una commissione formata almeno da
sette componenti. Per l'esame di laurea magistrale, il candidato, dopo la presentazione del relatore e
l'intervento di un correlatore, esporrà il proprio lavoro a una commissione formata da almeno sette
componenti.
10. L'attribuzione del punteggio all'esame di laurea parte dalla media ponderata comunicata dalla
Segreteria, alla quale verrà aggiunto 1 punto se lo studente consegue il titolo entro la sessione
invernale successiva al completamento del terzo anno (laurea triennale) o del secondo anno (laurea
magistrale). La commissione, tenuto conto della relazione del relatore, e nel caso della laurea
magistrale anche di quella del correlatore, nonché della discussione effettuata dal candidato, avrà
poi a disposizione sino ad un massimo di 5 punti per la laurea triennale e sino ad un massimo di 7
punti per la laurea magistrale, attribuiti a maggioranza. L'eventuale attribuzione della lode, in
aggiunta al punteggio massimo di 110 punti, è subordinata all'accertata rilevanza dei risultati
raggiunti dal candidato e alla valutazione unanime della commissione; può inoltre essere conferita
soltanto ai candidati che, sommando la media ponderata, l'eventuale bonus e il voto attribuito alla
tesi, raggiungano un punteggio superiore a 110/110.
Art. 19 - Attività didattica, con particolare riguardo all’organizzazione
1. L'attività didattica dei corsi di laurea, triennali e magistrali, è articolata in due semestri. Per tali
attività didattiche si prevede la corrispondenza di 1 CFU = 6 ore per le lezioni e di 1 CFU = 10 ore
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per le esercitazioni. Nessun insegnamento frontale può essere impartito, di norma, per più di due ore
consecutive.
2. Il calendario delle lezioni viene stabilito dal Direttore del Dipartimento, dopo che i coordinatori
dei singoli corsi di laurea lo avranno predisposto. Il calendario dovrà rispettare ragioni di equilibrio
di distribuzione degli insegnamenti all'interno dei corsi di laurea, in armonia con le attività
dell'intero Dipartimento. Le variazioni al calendario didattico da parte di singoli docenti vanno
concordate con il coordinatore del corso di studio e autorizzate dal Direttore.
3. Ai sensi dell'art. 30, comma 2, del Regolamento didattico d'Ateneo, in caso di assenza prolungata
di un docente, che comporti la non validità del corso di lezioni a lui affidato, il Direttore, di
concerto con il corso di studio interessato, nominerà un altro docente per assicurare la continuità del
corso di insegnamento e lo svolgimento degli esami.
4. La gestione delle attività didattiche non inerenti ai corsi di laurea, triennali e magistrali, è
demandata ai collegi o consigli dei docenti di ciascuna di tali attività (dottorati, master, scuole di
specializzazione, percorsi di eccellenza), di concerto con il Direttore del Dipartimento, il quale ha il
compito di armonizzarle con tutte le altre attività.
Art. 20 - Idoneità linguistiche e abilità informatiche
Il Dipartimento, in attuazione dell'art. 4, comma 6 del Regolamento didattico d'Ateneo, provvede,
attraverso commissioni nominate dal Direttore, all'accertamento delle abilità informatiche e
dell'idoneità di una lingua straniera dell'Unione Europea, in conformità ai livelli di competenza
richiesti dai corsi di laurea. L'accertamento può essere sostituito dalla presentazione di una
certificazione conseguita presso istituti qualificati, convalidata dalla commissione stessa.
Art. 21 - Crediti a scelta
1. I crediti a scelta dello studente possono essere conseguiti, preliminarmente, attraverso esami
relativi a discipline insegnate nel Dipartimento o, se non attivate, nell'Ateneo.
2. È possibile acquisire tali crediti anche con la partecipazione a seminari, conferenze, convegni,
attività cinematografiche o teatrali, visite guidate ecc., tutte iniziative che devono essere organizzate
da docenti, strutture dell'Ateneo o comunque da quest'ultimo riconosciute.
3. La richiesta di riconoscimento delle iniziative deve essere presentata, da uno o più docenti
dell’Ateneo, ai corsi di studio o al Dipartimento, attraverso una circostanziata istanza che contenga
tutti i dati necessari (programma, impegno orario, modalità di rilevazione delle presenze,
svolgimento di relazione da parte dello studente con relativo impegno orario, verifica finale). I
consigli interessati deliberano il riconoscimento dell’attività, affidando ai docenti proponenti il
compito di rilasciare agli studenti la certificazione necessaria per la convalida dei CFU conseguiti,
secondo le procedure previste dai successivi commi 6 e 7.
4. I Regolamenti didattici dei corsi di studio possono prevedere e regolare casi particolari di attività
valide per il conseguimento dei CFU a scelta dello studente, sempre rispettando il principio del
riconoscimento preventivo da parte di una struttura universitaria.
5. Possono essere valutate esclusivamente le attività svolte durante il periodo di iscrizione
universitaria, fermo restando l'eventuale riconoscimento di esami sostenuti in una carriera
universitaria pregressa.
6. L'attribuzione dei CFU per le attività al comma 2 avverrà sulla base della congruità dell'iniziativa
con gli obiettivi formativi del corso di studio e secondo la seguente tabella (resta inteso che
l'impegno complessivo dello studente deve rispettare la proporzione di 25 ore per 1 CFU = 1
ECTS):
21
per attività frequentate per 2-3 h (con impegno individuale aggiuntivo dello studente di 4-3
h) CFU 0,25
per attività frequentate per 4-5 h (con impegno individuale aggiuntivo dello studente di 8-7
h) CFU 0,50
per attività frequentate per 6-7 h (con impegno individuale aggiuntivo dello studente di 12-
11 h) CFU 0,75
per attività frequentate per 8-10 h (con impegno individuale aggiuntivo dello studente di
17-15 h) CFU 1
e relativi multipli sino ad un massimo di CFU 2 per ogni singola iniziativa.
7. La convalida di detti CFU da parte del consiglio di corso di studio avverrà su richiesta dello
studente interessato e sulla base di una dettagliata attestazione, rilasciata dal responsabile
dell'iniziativa, contenente tutti i dati utili a valutare l'effettiva partecipazione dello studente.
Art. 22 - Altre attività e tirocini formativi e di orientamento
l. Per altre attività formative si intende: ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e telematiche,
relazionali o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, attività formative volte ad agevolare le
scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare
accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento disciplinati dal Ministero del Lavoro e
della Previdenza sociale. La tipologia di queste attività formative è regolata dai singoli corsi di studio.
2. I tirocini devono essere svolti presso strutture dell’Ateneo oppure presso enti con esso
convenzionati, la lista dei quali è consultabile nel sito internet del Dipartimento, o ancora presso
strutture esterne quali cantieri di scavo e ricognizione archeologica, magazzini di materiali
archeologici, artistici, librari, archivistici, monumenti oggetto di rilievi, ecc., se gestiti, attraverso
regolare rapporto di concessione o convenzione di collaborazione con specifici enti
(Soprintendenze, musei, parchi archeologici, biblioteche, enti locali), da docenti del Dipartimento,
che figureranno quali responsabili del tirocinio.
3. Il riconoscimento delle attività previste nel presente articolo da parte dei consigli di corso di studio
(secondo la proporzione di legge pari a 25 ore = 1 CFU = 1 ECTS) avviene in seguito alla presentazione di
un attestato di presenza e partecipazione all'attività stessa.
Art. 23 - Corsi singoli e conseguimento di CFU extracurriculari
1. Per quanto riguarda i corsi singoli, si rinvia a quanto previsto dai deliberati dell'Ateneo.
2. Per quanto concerne il conseguimento di CFU extracurriculari, si fa presente che non c’è limite
per i corsi attivati nel corso di laurea di appartenenza, mentre, per gli insegnamenti attivati in altri
corsi di laurea, esso non può essere superiore a 24 CFU.
Art. 24 - Riconoscimento CFU e mobilità studenti
1. I corsi di studio possono riconoscere crediti acquisiti da studenti provenienti da altri corsi di
studio dell'Ateneo o di altri Atenei. Tale riconoscimento avverrà sulla base della corrispondenza tra
le attività formative e i settori scientifico-disciplinari dei corsi di provenienza e di arrivo.
2. Qualora risultassero differenze di CFU tra i crediti conseguiti in precedenza dallo studente e
quelli richiesti dai corsi DICAM, sarà consentito colmare tale differenza con esami pari al valore
dei crediti mancanti.
3. Gli studenti in mobilità in uscita che usufruiscono di programmi di scambio istituzionalizzati
(Erasmus, protocolli esecutivi, ecc.) devono concordare il loro piano di studio (Learning agreement)
secondo l'ordinamento didattico del loro corso di studio. L'approvazione di tale piano da parte del
consiglio di corso di studio deve avvenire obbligatoriamente prima della partenza. Il riconoscimento
22
degli studi compiuti all'estero e dei relativi crediti avverrà in conformità al piano di studio
approvato e all'ordinamento del corso di studio di appartenenza. Il periodo di mobilità consiste, di
norma, in un semestre. Gli studenti stranieri che trascorrono un periodo di studi nel DICAM,
usufruendo di un programma di scambio istituzionalizzato (Erasmus, protocolli d'intesa, ecc.),
saranno seguiti da un tutor nell'ambito del corso di studio di riferimento.
Art. 25 - Valutazione della qualità dei corsi di studio
1. Nel rispetto delle metodologie interne di valutazione della qualità della didattica definite
all’Ateneo, la Commissione paritetica può avanzare motivata proposta riguardante l’elaborazione di
autonomi indicatori di valutazione della qualità della didattica.
2. La Commissione paritetica definisce le modalità più adeguate al fine della valutazione della
qualità degli insegnamenti impartiti, anche sulla base di questionari o interviste agli studenti,
previamente informati in merito al sistema di qualità adottato. Sugli esiti della valutazione suddetta
la Commissione paritetica riferisce al Consiglio di Dipartimento che li trasmette con eventuali
osservazioni al Nucleo di valutazione. Il Consiglio di Dipartimento terrà conto degli esiti della
valutazione in sede di assegnazione dei compiti didattici dei docenti.
Art. 26 - Modalità di approvazione del regolamento
Il presente regolamento è deliberato dal Consiglio di Dipartimento, sentiti i Consigli di corso di
studio, e trasmesso al Senato Accademico che, previo parere favorevole del Consiglio di
Amministrazione, lo approva.
Art. 27 - Disposizioni transitorie e finali
1. Per quanto non previsto dal presente regolamento, valgono le disposizioni contenute nello Statuto
d’Ateneo, nel regolamento didattico e nel regolamento d’Ateneo per l’amministrazione, la finanza e
la contabilità e nelle disposizioni normative vigenti.
I singoli articoli sono stati tutti approvati. Il Direttore pone in votazione l’intero testo; il Consiglio
approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 2); il Consiglio approva.
3) Delega alla Giunta di Dipartimento
Il direttore ricorda che l’art. 9, comma 6, del Regolamento del DICAM, recita: «La Giunta del
Dipartimento coadiuva il Direttore nello svolgimento dei suoi compiti ed esercita le funzioni
delegate dal Consiglio di Dipartimento». Ricorda anche che di recente il Consiglio ha approvato
una delega alla Giunta. Pertanto, propone di confermare la delega con il testo che segue:
«1. Delegare alla Giunta del Dipartimento le seguenti funzioni:
a. Stabilire i criteri generali relativi all’esercizio delle attività da parte del personale tecnico-
amministrativo nonché per l’utilizzo degli spazi e degli strumenti (art. 26, punto c. dello
Statuto; art. 7, punto d. del Regolamento).
23
b. Deliberare la stipula di contratti e convenzioni tra il Dipartimento e istituzioni e soggetti
pubblici e privati, alle condizioni e nei limiti degli importi fissati dal Consiglio di
amministrazione (art. 26, punto f. dello Statuto; art. 7, punto f. del Regolamento).
c. Deliberare sulle istanze dei professori e dei ricercatori volte ad ottenere l’esenzione
dall’attività didattica per motivi di studio e di ricerca, nei limiti stabiliti dalla legge, nonché
il nulla osta per l’assunzione di compiti didattici presso altre sedi universitarie (art. 26, punto
n. dello Statuto; art. 7, punto n. del Regolamento).
d. Deliberare su tutte le materie relative alle competenze attribuite ai disciolti dipartimenti ante
L. 240: impegni di spesa, liquidazioni (entro la cifra massima di € 15.000,00), operazioni di
bilancio (esclusa la approvazione annuale e il consuntivo).
e. Predisporre lo schema di bilancio annuale e del consuntivo da proporre al Consiglio.
2. Le deliberazioni della Giunta possono essere richiamate dal Consiglio per una verifica ed
eventuale ratifica, anche con modifiche, su richiesta, da avanzare entro dieci giorni dalla
pubblicazione sul sito istituzionale del Dipartimento, da parte del direttore o di cinque componenti
della Giunta o da un quinto dei componenti del Consiglio.
3. In casi di urgenza, comprovata e documentata in relazione a scadenze poste dalle istanze
superiori, la Giunta può deliberare anche su ulteriori materie, con l’obbligo di sottoporre i deliberati
alla ratifica del Consiglio, entro e non oltre trenta giorni. Sono in ogni caso escluse dal presente
comma le deliberazioni relative all’approvazione del bilancio, all’indizione di bandi di qualsiasi
natura, alle procedure di copertura degli insegnamenti, nonché all’approvazione dell’offerta
formativa».
Il direttore pone in votazione il testo così come sopra riportato; il Consiglio approva.
Il direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 3); il Consiglio approva.
4) Elezione della Giunta di Dipartimento
Il Direttore ricorda che il Regolamento prevede che la Giunta sia così composta: dal Direttore,
che la presiede, dal Vicedirettore, con voto consultivo in presenza del Direttore, e, in misura
paritaria ove possibile, da tre professori ordinari, da tre professori associati e da tre ricercatori.
Ricorda anche che alcuni componenti sono subentrati nel corso del 2015 e possono essere
confermati, mentre altri devono necessariamente lasciare la Giunta, poiché non assicurano il
triennio prima della messa in quiescenza. Tenendo conto di tutto ciò e applicando i criteri
previsti dal Regolamento, il Direttore propone i seguenti nominativi:
Linder, Malta, Rizzo, De Angelis, Campagna, Ucciardello, Catalioto, Baglio, Meliadò.
Il prof. Casini, pur apprezzando la proposta, osserva che sarebbe stato opportuno utilizzare un
metodo diverso, dando alle diverse categorie la possibilità di decidere autonomamente le diverse
candidature. Il Direttore fa osservare che la Giunta ha compiti esecutivi e risponde sempre al
Consiglio, pertanto deve corrispondere a criteri di efficienza e operatività e non di
rappresentanza. Inoltre, considerati alcuni cambiamenti intervenuti nel corso degli ultimi sei
mesi, ritiene che sia utile un ragionamento complessivo per evitare la estromissione di
componenti eletti di recente e che non hanno potuto esercitare la loro funzione con continuità.
24
Poiché non vi sono ulteriori osservazioni, il Direttore pone in votazione i nominativi dei
professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori. Il Consiglio approva la proposta
con 4 astenuti.
Infine, il Direttore pone in votazione l’elezione dell’intera Giunta; il Consiglio elegge i
nominativi indicati.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 4); il Consiglio approva.
5) Elezione della Commissione paritetica, componente docente
Il Direttore ricorda che il Regolamento prevede la elezione di una componente docente della
Commissione paritetica pari a quella degli studenti. Pertanto, essendo 15 i rappresentanti
degli studenti, si dovrà procedere alla elezione di 15 docenti, rappresentativi delle diverse
qualifiche e dei diversi corsi di laurea. Il Direttore propone i seguenti nominativi:
Fera, Donà, Montesano, Latella, La Torre, Villari, Urso, Mangiapane, Di Stefano,
Brandimonte, Centorrino, Sindoni, Puglisi, Speziale, Gorgone.
Il Consiglio all’unanimità approva la proposta ed elegge i componenti della Commissione
paritetica.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 5); il Consiglio approva.
6) Nomina del referente all’orientamento
Il Direttore, dopo aver ringraziato per l’impegno profuso, con significativi risultati positivi,
dal prof. Cesare Magazzù, per diversi anni referente per l’orientamento, propone di eleggere
la prof.ssa Mariavita Cambria nuovo referente. Il Consiglio all’unanimità approva la
proposta ed elegge la prof. Cambria.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 6); il Consiglio approva.
7) Nomina del referente alla disabilità/DSA
Il Direttore propone di confermare quale referente per la disabilità / DSA la prof.ssa Elena
Santagati, che ha iniziato da circa un anno e mezzo un proficuo lavoro al servizio degli
studenti, non senza difficoltà causate dalla situazione finanziaria, dalla complessità del
nostro edificio e dalle particolari esigenze formative dei nostro corsi di laurea. Il Consiglio
approva la proposta, con la sola astensione della prof. Santagati, ed elegge la prof. Santagati
referente per la disabilità/DSA.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 7); il Consiglio approva.
8) Nomina del referente all’e-learning
Il Direttore riferisce che di recente, a seguito delle iniziative d’Ateneo, è stato richiesto dal
prorettore alla didattica, prof. Perconti, la nomina di un referente per le attività di e-learning
del Dipartimento; è stata anche richiesta la nomina di un referente TA, funzione per la quale
il Direttore ha indicato il dottor Giovanni Quartarone. Come docente il Direttore propone il
prof. Alessandro De Angelis; il Consiglio approva all’unanimità la proposta ed elegge il
prof. De Angelis referente per le attività di e-learning.
25
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 8); il Consiglio approva.
9) Nomina del referente per la Mobilità Internazionale
Il Direttore richiama l’attenzione del Consiglio sull’importanza di una attività nel campo
della Mobilità internazionale, anche alla luce delle denunce circostanziate e pertinenti più
volte fatte dal referente prof. Fornaro. Incertezze normative, insufficienza amministrativa,
conflitti di competenze, carente accoglienza per l’incoming, sono alcune delle lamentele
segnalate. Il Direttore, pertanto, ringrazia a nome di tutto il Consiglio il prof. Pasquale
Fornaro, che per anni ha ricoperto la funzione di referente Erasmus, cercando di sopperire
alle carenze richiamate. Il Direttore prende atto dell’indisponibilità del collega a proseguire
l’impegno e quindi propone di individuare un nuovo referente nella persona del prof. Fabio
Rossi. Il Consiglio approva la proposta all’unanimità ed elegge il prof. Rossi referente per la
Mobilità internazionale.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 9); il Consiglio approva.
10) Nomina della Commissione biblioteca
Il Direttore ricorda che agli inizi del 2015 è stata nominata una Commissione biblioteca che ha
lavorato per la formulazione del Regolamento per il prestito e ancora sta lavorando per
elaborare le proposte di nuove acquisizioni in cartaceo. Essendo il lavoro in corso, il Direttore
propone di confermare la composizione così come definita a suo tempo. I nominativi sono i
seguenti:
Giuseppe Ucciardello
Valentina Sestini
Giorgio Forni
Alessandro De Angelis
Giovanni Raffaele
Susanna Villari
il rappresentante degli studenti Alessio Micalizzi
la responsabile della biblioteca Francesca De Francesco
Coordina la Commissione il prof. Giuseppe Lipari,
Il Direttore pone in votazione la proposta; il Consiglio approva all’unanimità.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 10); il Consiglio approva.
11) Nomina del gruppo di AQ ( Assicurazione della Qualità) SUA-RD
Il Direttore ricorda che il gruppo di AQ della SUA-RD è stato nominato in Consiglio solo
recentemente e che ha iniziato il suo lavoro in previsione della scadenza del 2016. Propone,
pertanto, di confermare i nominativi a suo tempo eletti:
Mario Bolognari
Marianna Gensabella
Francesco Pomponio
Paola de Capua
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Elena Caliri
Raffaele Manduca
Caterina Benelli.
Il Direttore pone in votazione la proposta; il Consiglio approva all’unanimità.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 11); il Consiglio approva.
12) Nomina della Commissione per l’Orientamento e il Tutorato (art. 14 del Regolamento del
Dipartimento)
Il Direttore ricorda che l’art. 14 del Regolamento di Dipartimento prevede l’istituzione di una
Commissione per l’Orientamento e il tutorato, così composta:
‐ dal Direttore del Dipartimento o da un suo delegato, che assume le funzioni di Presidente della
Commissione;
‐ dai Coordinatori dei Corsi di studio o dai docenti da essi delegati;
‐ da due studenti eletti dai rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di Dipartimento.
Le funzioni della Commissione sono le seguenti:
- assicura accoglienza, sostegno e assistenza agli studenti al fine di orientare la scelta nella fase
precedente alle iscrizioni, di prevenire la dispersione ed il ritardo negli studi e di raccordare il
Corso di studio con gli sbocchi professionali;
- sostiene iniziative dirette a far superare agli studenti le eventuali difficoltà di avvio agli studi e a
consentire agli stessi di poter proseguire proficuamente negli studi ed a raccordare il Corso di
studio con gli sbocchi professionali.
- propone attività didattiche formative propedeutiche, intensive di supporto e di recupero,
finalizzate a consentire l’assolvimento di eventuali debiti formativi e l'accesso al primo anno di
corso, attività di tutorato finalizzate all’accertamento e al miglioramento della preparazione dello
studente mediante un approfondimento personalizzato della didattica finalizzato al superamento di
specifiche difficoltà di apprendimento.
Poiché le figure della componente docente sono previste dal Regolamento, il Direttore, per
completare la composizione della Commissione, propone i due studenti designati dai
rappresentanti, nelle persone di Antonio Lisi e di Antonio Caroè.
La prof.ssa Caltabiano chiede che la rappresentanza degli studenti rispetti la parità di genere. La
richiesta non è accolta dagli studenti.
Il Direttore pone in votazione le proposte come formulate; il Consiglio approva con la astensione
della prof. Caltabiano.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 12); il Consiglio approva.
13) Convenzione con l’INPS per la gestione del Master di I livello dal titolo “Etica delle
risorse umane, tecniche narrative e Counseling”, anno accademico 2015-2016.
Approvazione e autorizzazione alla stipula.
27
Il Direttore riferisce che l’INPS regionale ha approvato e finanziato il Master di I livello dal
titolo “Etica delle risorse umane, tecniche narrative e Counseling” per l’anno accademico 2015-
16. Pertanto si deve procedere alla stipula della Convenzione che consentirà l’erogazione delle
somme necessarie per lo svolgimento delle attività del Master, il cui responsabile è la prof.ssa
Paola Ricci, che ha voluto mantenere presso questo Dipartimento la gestione amministrativa del
Master, nonostante la sua afferenza ad altro Dipartimento. Il Direttore dà lettura dello schema di
Convenzione:
Iniziative Accademiche a sostegno delle politiche formative e occupazionali
Convenzione
ANNO ACCADEMICO 2015/2016
L’anno duemilaquindici, il giorno 27 del mese di ottobre, presenti l’INPS, Direzione Regionale
Sicilia, d’ora innanzi definito “Istituto”, rappresentato nella persona del Direttore Regionale, dott.
ssa Maria Sciarrino, el’Università degli studi di Messina, d’ora innanzi definita “Ateneo”,
rappresentato nella persona del Direttore del Dipartimento di “Civiltà antiche e moderne”.
PREMESSO che il Regolamento 463/98 prevede, oltre l’erogazione obbligatoria delle prestazioni
sociali istituzionali (convitti e case albergo, soggiorni estivi e borse di studio) in favore di giovani e
anziani, l’opportunità di introdurre “altre prestazioni a carattere sociale a favore degli iscritti e dei
loro familiari, istituite con delibera del Consiglio di Amministrazione, adottate sulla base delle
linee strategiche definite dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, nel rispetto dell’equilibrio
finanziario della gestione”;
TENUTO CONTO che tra gli ambiti di attività relative alle prestazioni di welfare è previsto il
supporto all’inserimento nel mercato del lavoro in favore dei giovani,figli e orfani dei dipendenti
iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e figli e orfani dei pensionati utenti
dell’INPS, gestione dipendenti pubblici;
CONSIDERATO che in data 28 luglio 2015 è stato pubblicato un Avviso di accreditamento e
convenzionamento, per l’anno accademico 2015/2016, di Master Universitari di primo e secondo
livello, di Corsi Universitari di Perfezionamento e di percorsi formativi equivalenti promossi da
Atenei stranieri;
PRESO ATTO che, in riscontro al suddetto avviso di selezione, l’Ateneo ha presentato all’Istituto
la propria candidatura per l’accreditamento ed il convenzionamento del Master in “Etica delle
risorse umane, tecniche narrative e Counseling”;
28
VISTO che l’Istituto ha esaminato la suddetta proposta di iniziativa accademica al fine di
constatarne la piena rispondenza ai requisiti richiesti nell’Avviso di selezione e di classificarla come
idonea al convenzionamento;
CONSIDERATO che con Determinazionedel Direttore della Direzione Regionalen. 27 del 9
ottobre 2015 si è proceduto con l’accreditamento della proposta oggetto di convenzionamento;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ART.1
L’Ateneo si impegna ad organizzare, per l’anno accademico 2015/2016, il Masterin“Etica delle
risorse umane, tecniche narrative e Counseling”,di durata annuale, per il quale ha presentato idonea
proposta di accreditamento e convenzionamento a seguito dell’avviso di selezione pubblicato
dall’Istituto. Il master dovrà essere improrogabilmente attivato entro il 30 Aprile del 2016.
ART.2
Le modalità di svolgimento dell’iniziativa accademica, la durata e ogni altra prescrizione sono
riportate nella scheda tecnica di candidatura allegata alla presente convenzione, di cui costituisce
parte integrante, e nei requisiti minimi descritti nell’Avviso di accreditamento, anch’essa parte
integrante della presente convenzione.
ART.3
L’Istituto si impegna a finanziare, per l’anno accademico 2015-2016, fino ad un massimo di 7borse
di studio per la partecipazione all’iniziativa accademica. L’Ateneo si impegna a riservare un
numero equivalente di posti in favore dei beneficiari indicati dall’Istituto.
L’ importo unitario della borsa di studio è pari ad € 7.000,00 per un valore complessivo di
€49.000,00.
Le somme dovute per l’effettivo numero di beneficiari partecipanti, saranno corrisposte
direttamente all’Ateneo, secondo le seguenti modalità:
- 50% entro 60 giorni dalla ricezione della formale richiesta da parte del soggetto proponente,
da inoltrarsi all’Istituto dopo l’inizio del percorso formativo;
- 50% entro 60 giorni dalla ricezione della formale richiesta da parte del soggetto proponente,
da inoltrarsi all’Istituto dopo la conclusione del percorso formativo.
Nel caso di corsi biennali il pagamento avverrà con le medesime modalità.
La predetta documentazione dovrà essere inviata ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
ART.4
29
1- L’Istituto cura la pubblicazione e la promozione del bando di concorso rivolto agli utenti,
l’istruttoria delle domande di partecipazione al suddetto concorso, verificando i requisiti di
ammissione dei candidati, e redige la graduatoria di assegnazione delle borse di studio.
2. La graduatoria del concorso, riferita al Master, sarà predisposta successivamente alla
comunicazione dell’elenco degli ammessi da parte dell’Ateneo, sulla base del punteggio ottenuto
sommando la votazione di ammissione al Master, rapportata in centesimi, determinata ad
insindacabile valutazione e giudizio dell’Ateneo, con il punteggio corrispondente alla classe di
indicatore ISEE, come di seguito indicato:
fino a
da
da
da
da
da
€ 8.000,00
€ 8.000,01
€ 16.000,01
€ 24.000,01
€ 32.000,01
€ 40.000,01
a € 16.000,00
a € 24.000,00
a € 32.000,00
a € 40.000,00
Punti 15
Punti 12
Punti 10
Punti 7
Punti 5
Punti 0
3. A parità di punteggio complessivo, verrà data priorità al valore assoluto ISEE inferiore.
ART.5
1- L’Ateneo cura la pubblicazione, anche sul proprio sito internet, del bando di ammissione al
Master. L’Ateneo cura l’istruttoria delle relative domande di ammissione, la selezione per l’accesso
tramite una commissione appositamente nominata, la redazione della graduatoria di merito degli
ammessi (con valutazioni in centesimi), i conseguenti adempimenti amministrativi e la gestione
didattica e amministrativa del percorso accademico.
2- L’Ateneo cura, inoltre, la gestione finanziaria e contabile del percorso accademico, il cui titolo
finale è rilasciato dall’Università degli Studi di Messina.
ART. 6
1- L’Istituto provvede alla verifica della conformità dell’iniziativa accademica con quanto indicato
nella scheda tecnica di candidatura e coni requisiti descritti nell’Avviso di Accreditamento.
2- L’Ateneo si impegna ad informare a cadenza trimestrale e, comunque, a richiesta dell’Istituto, la
Direzione Regionale Sicilia circa l’effettiva frequenza dei borsisti.
ART. 7
L’Ateneo si impegna a far fronte alle esigenze di docenza, di organizzazione e gestione del percorso
accademico, ricorrendo alle risorse e alle metodologie indicate nella scheda tecnica di candidatura.
ART. 8
1- Le parti si impegnano alla promozione congiunta dell’iniziativa con gli strumenti di
comunicazione disponibili.
2- L’Ateneo provvede a promuovere la partecipazione al concorso per l’erogazione delle borse di
studio da parte dell’INPS, attraverso il proprio sito istituzionale e con ogni altra pubblicazione
promozionale relativa all’iniziativa accademica.
ART. 9
30
1- L’Ateneo assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della
Legge 136/2010 e successive modifiche. In particolare, si impegna a fornire all’Istituto gli estremi
identificativi del conto corrente bancario che utilizzerà per le operazioni finanziarie relative alla
convenzione e ad indicare le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare sul
conto stesso. L’Ateneo provvede a comunicare tempestivamente ogni eventuale modifica relativa ai
dati trasmessi.
2-L’Istituto si impegna ad effettuare i pagamenti relativi alla presente convenzione con strumenti
idonei a consentirne la tracciabilità, registrati sul conto corrente dedicato alla convenzione.
Art. 10
Le parti acconsentono, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, che i “dati personali”
raccolti in relazione alla presente convenzione siano trattati esclusivamente per le finalità di cui alla
presente convenzione.
ART. 11
Per tutto quanto non previsto nella presente convenzione, si fa riferimento alla normativa nazionale
ed europea in materia di ordinamenti didattici ed alla regolamentazione vigente presso l’Ateneo.
ART. 12
Per qualsiasi controversia giudiziaria è competente il Foro di Roma.
ART. 13
La presente convenzione è registrata esclusivamente in caso d'uso, ai sensi dell’art. 4 del dPR n.
131/86,tariffa parte II, a cura e spese del richiedente. Ciascuna parte contraente provvederà alle
spese di bollo per l’esemplare di propria spettanza.
La presente convenzione si compone di 13 articoli, è redatta in duplice copia originale e ha validità
per la durata dell’iniziativa accademica oggetto della stessa.
Roma, li __________
Per l’Ateneo
Per l’Istituto
Direttore Regionale
C.I.G. 64205830B5
ATENEO TITOLO CODICE Attività
Tipologia
o Livello durata
N.
borse
richiest
e
Costo BorsaTotale costo
richiesto
punteggio
tirocini
(1 -3 -5)
punteggio
placement
(0-1-2-3-4)
punteggio
totale
n.
borse
asseg
nate
TOT. COSTO
punteggi
progetto
formativo
(0-1-2-3)
Università degli Studi di
Messina - Dip. Civiltà antiche e
moderne
Etica delle risorse
umane, tecniche
narrative e
Counseling
UniMe - Etica
Risorse Umanemaster I annuale 8 7.000 56.000,00 5 0 3 1 1 10 7 49.000,00
31
Il Direttore pone in votazione l’approvazione dello schema di Convenzione tra il Dipartimento e
l’INPS regionale; il Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 13); il Consiglio approva.
14) Protocollo d’intesa con il Comune di Tortora (CS) per le attività di scavo nel sito di
Blanda. Rinnovo per ulteriori quattro anni. Approvazione e autorizzazione alla stipula.
Il Direttore ricorda che tra questo Dipartimento e il Comune di Tortora, provincia di Cosenza,
esiste un Protocollo d’intesa per le attività di scavo nel sito denominato Blanda, attività seguite
dal prof. Mollo, al quale chiede di illustrare la proposta di rinnovo del Protocollo esistente. Il
prof. Mollo illustra i contenuti del Protocollo e riassume brevemente le attività svolte finora e
quelle in programma. Il Direttore ringrazia il prof. Mollo per le delucidazioni fornite al
Consiglio, avvertendo che sarà lo stesso prof. Mollo ad essere delegato per la firma, in qualità di
direttore scientifico dello scavo. Quindi procede alla lettura dello schema di Protocollo da
sottoscrivere, nel testo qui di seguito riportato:
PROTOCOLLO D’INTESA
Tra il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di
Messina
E
Comune di Tortora (CS)
PREMESSO:
-che da parecchi anni il territorio del comune di Tortora (CS) è interessato da intense
ricerche archeologiche condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della
Calabria;
-che il comune di Tortora ha particolarmente a cuore la conoscenza, la salvaguardia, la
tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e storico-archeologico che insiste sul
suo territorio tanto da realizzare uno dei più importanti poli museali calabresi, Il Museo di
Blanda, ed ha in corso di realizzazione il parco Archeologico di Blanda sul Palecastro,
iniziative cui il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne ha fornito tutto il supporto
scientifico in ogni sua fase;
CONSIDERATO:
-che il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina
(d’ora in poi Dipartimento) svolge attività di studio, ricerca topografica ed archeologica
del mondo antico, preistorico, classico e romano, e che ha da anni tra i suoi obiettivi di
ricerca lo studio del territorio dell’antica Blanda, che insiste nell’area del Comune di
Tortora (CS), d’ora in poi Comune;
-i proficui risultati scientifici che il Dipartimento attraverso suoi membri ha prodotto
nell’area dell’antica Blanda e l’esistenza di sperimentati rapporti di collaborazione tra
Dipartimento e Comune maturati negli anni passati,
32
-l’interesse manifestato anche dalla Soprintendenza Archeologia della Calabria al
proseguimento e all’ampliamento delle ricerche archeologiche, in funzione di un’efficace
opera di tutela ed anche di piena valorizzazione del sito, che si è sostanziata con la
collaborazione scientifica per la realizzazione del Museo e del Parco Archeologico di
Blanda;
-l’utilità di sviluppare la collaborazione nel campo della ricerca, della tutela e della
valorizzazione oltre che nel campo della formazione e dell’aggiornamento dei giovani
archeologi;
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO
TRA
Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, con
domicilio fiscale in Messina (C.F. ), Polo Universitario dell’Annunziata, 98169,
rappresentato dal Direttore Pro-Tempore, Prof. Mario Bolognari,
e
Comune di Tortora (CS), rappresentato dal Sindaco pro-tempore, Ing. Pasquale
Lamboglia
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Art. 1 - Sulla base di una sperimentata e fattiva collaborazione tra le parti, già sostanziata
da ben due protocolli di intesa, il primo del 2002, valevole per due anni, il secondo del
2010, valevole per quattro anni (di cui si propone il rinnovo con questo nuovo protocollo),
gli Enti ritengono utile, attraverso il presente accordo, definire un rapporto di
collaborazione sistematico. L’attività di ricerca alla base del presente accordo riguarderà il
territorio dell’antica Blanda compreso nel comune di Tortora ed avrà per oggetto la ripresa
degli scavi sui siti di Palecastro, sede dell’abitato lucano e romano di Blanda, e di San
Brancato, area della necropoli arcaica, classica ed ellenistica, secondo tempi e modi da
concordare di volta in volta tra le parti e da sottoporre all’approvazione della
Soprintendenza Archeologia della Calabria, che anche attraverso la richiesta di una
specifica concessione di scavo.
Art. 2 – Il presente accordo decorre dalla data di stipula ed avrà una durata di quattro
anni, al termine dei quali potrà essere rinnovato in base ai risultati ottenuti e con le
eventuali modifiche ritenute opportune. Di anno in anno, anche sulla base di eventuali
finanziamenti che si renderanno disponibili per indagini mirate, specifici piani di lavoro
elaborati da Dipartimento e Comune, da sottoporre all’esame della competente
Soprintendenza, definiranno nel dettaglio il programma delle attività e i termini delle
rispettive operatività.
Art. 3 – Il Dipartimento, che assume la Direzione scientifica delle ricerche, sarà
rappresentato dal Prof. Fabrizio Mollo; il Comune sarà invece rappresentato dal Sindaco
pro-tempore.
33
Art. 4 – Alle attività di scavo, ricognizione e studio dei materiali parteciperanno docenti,
collaboratori e studenti dei Corsi di Laurea Triennali in “Lettere”, curriculum
archeologico, e del Corso di Laurea Magistrale “Archeologia del Mediterraneo” oltre a
dottorandi della Scuola di Dottorato in Scienze Storiche ed Archeologiche del
Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina.
Ognuno dei convenuti sarà responsabile dell’incolumità, dei danni verso terzi e
dell’osservanza delle norme relative al rapporto di lavoro dei propri collaboratori oltre che
la normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Art. 5 – Per una maggiore efficacia nelle conduzione delle attività sul territorio, il Comune
si impegna a facilitare le operazioni di ricognizione e di eventuale scavo mettendo a
disposizione mezzi e strutture e a favorire la presenza di ricercatori e studenti, mettendo a
disposizione gli alloggi necessari, nel numero e nel periodo che di anno in anno si
converrà, a seconda delle esigenze oltre a mettere a disposizione le strutture museali ed i
magazzini per attività di laboratorio e didattica.
Art. 6 – Le parti metteranno a disposizione, nei limiti delle proprie possibilità, le strutture
e le attrezzature oltre che le competenze tecniche e scientifiche necessarie all’espletamento
delle attività concordate, inclusa la documentazione grafica e fotografica.
Art. 7 – Le parti concorderanno tempi e modalità di presentazione dei risultati delle
attività di ricerca al pubblico e agli organi di stampa; il Dipartimento sarà responsabile
della pubblicazione scientifica dei risultati ottenuti, secondo modalità da concordare con la
competente Soprintendenza.
Art. 8 – Le parti si impegnano, ciascuna per le proprie possibilità e competenze, a
presentare eventuali proposte di finanziamento e progetti agli Enti Superiori competenti
(Provincia di Cosenza, Regione Calabria, MiBAC, Comunità Europea).
Per il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di
Messina, con domicilio fiscale in Messina (C.F.), Polo Universitario dell’Annunziata
Il Direttore scientifico dello scavo
Prof. Fabrizio Mollo
Per il Comune di Tortora (CS)
Il Sindaco
Ing. Paquale Lamboglia
Il Direttore pone in votazione l’approvazione dello schema di Protocollo d’intesa tra il DICAM e il
Comune di Tortora (CS); il Consiglio approva.
34
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 14); il Consiglio approva.
15) Protocollo d’intesa tra il DICAM e il Liceo classico T. Campanella di Reggio Calabria
per attività di orientamento. Approvazione e autorizzazione alla stipula.
Il Direttore comunica che da parte del Liceo Campanella di Reggio Calabria è stata avanzata la
proposta di formalizzare i rapporti già avviati con nostri colleghi, che hanno svolto attività di
orientamento, attraverso un Protocollo d’intesa tra il Liceo e il nostro Dipartimento. Il
Protocollo avrebbe la durata di un anno. Il Direttore invita il prof. Meliadò a illustrare la
proposta, avendone seguito l’iter fino ad oggi. Il prof. Meliadò illustra i particolare del
Protocollo e riferisce sulle attività già svolte e su quelle in programma per il prossimo futuro.
Il Direttore, ringraziando il prof. Meliadò, procede alla lettura dello schema del Protocollo che
qui di seguito viene riportato:
PROTOCOLLO D’INTESA
L’ANNO 2015, IL GIORNO , DEL MESE DI novembre,
PRESSO IL LICEO CLASSICO "T. CAMPANELLA" DI REGGIO CALABRIA
TRA
il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne
dell'Università degli Studi di Messina
nella persona del Direttore
E
il Liceo Classico “T.Campanella” di Reggio Calabria
nella persona del Dirigente Scolastico Maria Rosaria Rao
VISTO l’art. 21 della L. 15 marzo 1997, n. 59, che attribuisce alle istituzioni scolastiche
l’autonomia funzionale, sulla base della quale realizzare le opportune interazioni con le autonomie
locali, i settori economici e produttivi e le associazioni del territorio, al fine di un’integrazione
efficace fra realtà territoriali e offerta formativa;
VISTA la legge 24 giugno 1997, n. 196, recante Norme in materia di promozione
dell’occupazione, e in particolare l’art. 18 sui tirocini formativi e di orientamento;
VISTO il Decreto interministeriale 25 marzo 1998, n. 142, contenente il regolamento di
attuazione dell'art. 18 della legge 196/97;
VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il regolamento recante
norme in materia di autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche, ai sensi del
citato art. 21 della legge 59/97;
VISTA la L. 241 del 1999 come modificata dalla L. 15 del 2005;
35
VISTO il Decreto MURST 3 novembre 1999, n. 509 recante norme concernenti l’autonomia
didattica degli atenei e che prevede fra l'altro la possibilità per le università di riconoscere come
crediti formativi universitari, secondo criteri predeterminati, le conoscenze e le abilità professionali
certificate ai sensi della normativa vigente in materia;
VISTA la Direttiva Ministeriale 16 agosto 2000, n. 202 sul sistema di formazione continua del
personale della scuola;
VISTO il Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44 concernente l'autonomia
negoziale delle istituzioni scolastiche;
VISTA la legge 14 febbraio 2003, n. 30, recante Delega al Governo in materia di occupazione e
mercato del lavoro, e in particolare l’art. 2 sul riordino dei contratti a contenuto formativo e di
tirocinio;
VISTA la legge 28 marzo 2003, n. 53, recante Delega al Governo per la definizione delle norme
generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia d’istruzione e formazione
professionale, e in particolare l’art. 4 sull’alternanza scuola-lavoro;
VISTO il D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 76, "Definizione delle norme generali sul diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera c) della Legge 28 marzo
2003, n.53";
VISTO il D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, "Definizione delle norme generali relative all'alternanza
scuola-lavoro, ai sensi dell'art. 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53";
VISTA la Legge 11 gennaio 2007, n. 1, "Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi
dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di
raccordo tra la scuola e le università", che sostituisce gli articoli 2, 3 e 4 della legge 10
dicembre 1997, n. 425, in particolare l'art. 1, comma 1;
VISTO il D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 21, "Norme per la definizione dei percorsi di orientamento
all'istruzione universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica, per il raccordo tra la
scuola, le università e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché per la
valorizzazione della qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi
di laurea universitari ad accesso programmato di cui all'art.1 della legge 2 agosto 1999 n. 264, a
norma dell'art. 2, comma 1 lettere a), h), c) della legge 11. gennaio 2007, n.1";
VISTO il D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 22, "Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle
professioni e al lavoro, a norma dell'art.2, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n.1";
CONSIDERATO che il conseguimento delle finalità dell’Università e delle singole Istituzioni
Scolastiche autonome sollecita un rapporto di collaborazione stabile e continuativo nell’ottica di
favorire un proficuo rapporto tra le due realtà e rendere più agevole il passaggio dei giovani dalla
scuola all’Università;
CONSIDERATO che l’Università intende rafforzare le iniziative rivolte alle scuole per
contribuire e sviluppare l’innovazione e consolidare la cultura della collaborazione con il sistema
educativo di istruzione e formazione;
CONSIDERATO che i cambiamenti sociali, culturali, economici e le complessità che
caratterizzano la società attuale hanno determinato processi d'innovazione e trasformazione
significativi di tutti i Paesi, riconoscendo e valorizzando il ruolo fondamentale della componente
studentesca nella vita della scuola e della comunità accademica, rendendo necessaria l’attività di
orientamento formativo;
CONSIDERATO che è interesse delle predette Istituzioni cooperare allo studio, sviluppo e
diffusione di pratiche e percorsi di orientamento formativo di qualità, attraverso l'interscambio di
conoscenze, modelli e reciproche esperienze anche finalizzate al raggiungimento di obiettivi
comuni ed alla promozione delle proprie attività nei rispettivi campi di azione.
PREMESSO CHE
36
Per contrastare e prevenire la dispersione scolastica e formativa, obiettivo prioritario dell’U.E., le
parti convengono di realizzare iniziative dirette ad un più efficace raccordo tra istruzione secondaria
e percorsi accademici superiori quali:
- promuovere e sostenere, nel rispetto dei principi costituzionali dell’autonomia scolastica e della
libertà della ricerca e dell’insegnamento, un piano strategico per favorire un raccordo sempre
più stretto e proficuo tra le scuole, le università, e gli enti pubblici e privati;
- rafforzare e sviluppare il grado di qualità e di innovazione dell’istruzione e della formazione
richiesto dagli standard europei;
- sostenere il coordinamento tra i soggetti istituzionalmente competenti nel settore
dell’orientamento;
- mettere a disposizione degli studenti e dei docenti strumenti orientativi informativi e formativi
sulla valutazione e autovalutazione delle competenze e abilità, sui percorsi formativi con
particolare riferimento a quelli artistici, sul mercato del lavoro e delle professioni;
- sostenere il riconoscimento e la valutazione dei crediti formati personali da spendere negli
itinerari scolastici e formativi;
- favorire la diffusione di tirocini di orientamento nella scuola e nell’Università e Istituti di Alta
Formazione;
- contribuire alla individuazione delle competenze – chiave, indispensabili per la formazione della
persona ed ai fini dell’occupazione;
- formare risorse umane dotate di alte conoscenze e di elevata cultura di base nonché di
competenze professionali idonee ad accedere al mondo del lavoro.
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
1. Le parti nel pieno rispetto dei reciproci ruoli ricercano e sperimentano d’intesa percorsi, progetti
e metodologie, che consentano un raccordo organico e funzionale tra la Scuola e l’Università e al
fine di dare priorità ad interventi di orientamento attraverso stages, tirocini, seminari e percorsi
formativi da effettuarsi sia presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne (DICAM)
dell'Università di Messina sia presso il Liceo Classico “T.Campanella” di Reggio Calabria, sotto la
responsabilità di questo Liceo Classico “T.Campanella”, dallo stesso progettati, attuati e valutati, in
collaborazione con il DICAM al fine di consentire agli studenti degli ultimi due anni del Liceo di
svolgere percorsi di orientamento e formazione.
2. Le parti concordano sul fatto che i percorsi individuati devono essere considerati una modalità
formativa a cui si accede per scelta non residuale, ma che risponde ai bisogni individuali di
formazione e ai diversi stili cognitivi. Tali percorsi, pertanto, si configurano come una metodologia
didattica innovativa che valorizza l’aspetto formativo dell’apprendimento, ponendo pertanto
prioritariamente l’accento sulle competenze trasversali e sulle abilità mentali e comportamentali di
base oltre che sugli aspetti di professionalità.
3. In tale prospettiva, i percorsi non costituiscono un nuovo canale scolastico o un terzo canale
formativo, ma si configurano, invece, quale ulteriore modalità metodologica di acquisizione delle
conoscenze e competenze previste dai percorsi tradizionali.
Durata
1. Lo sviluppo del progetto formativo di cui al presente accordo avrà durata annuale (anno
scolastico 2015-2016) e potrà essere rimodulato in itinere, sulla base dei risultati derivanti dalle
azioni di monitoraggio che saranno realizzate nonché dall’evolversi del quadro normativo di
riferimento.
37
Struttura dei modelli di percorsi formativi
1. In generale i progetti formativi, si articoleranno intercalando periodi di formazione d’aula con
esperienze di apprendimento integrate, coerenti ed in piena sintonia con gli obiettivi formativi
costitutivi del curriculum formativo del percorso di studi al quale l’allievo è iscritto.
2. L’attività per gli studenti avrà carattere orientativo e/o anche finalizzata all’acquisizione di
competenze spendibili nel mercato del lavoro.
3. Le attività di insegnamento saranno preferibilmente articolate in unità formative autoconsistenti e
autonomamente certificabili tenuto conto delle disposizioni vigenti in materia di crediti formativi e
certificazione.
Compiti dei soggetti attuatori
Per promuovere i progetti formativi oggetto del presente accordo, i soggetti sottoscrittori
realizzeranno, d’intesa fra loro, le seguenti azioni:
Il Liceo Classico “T.Campanella” di Reggio Calabria:
a) coordinerà azioni di informazione, per diffondere tra i docenti, gli allievi e le loro famiglie, la più
ampia conoscenza delle opportunità che il percorso sperimentale presenta;
b) fornirà le necessarie indicazioni circa le modalità di gestione dell’iniziativa, assicurando le
opportune azioni di assistenza tecnica;
c) coordinerà l’attività di monitoraggio e valutazione.
Il DICAM
a) individuerà i docenti, le attività e gli spazi che garantiscano l’azione formativa propria delle
attività concordate;
b) curerà la sensibilizzazione e l’orientamento dei soggetti coinvolti;
c) curerà le attività di diffusione e pubblicizzazione dell’iniziativa, dei suoi punti di forza e di
debolezza;
d) collaborerà alle attività di progettazione e preparazione degli interventi, fornendo laddove
richiesto anche assistenza tecnica.
Monitoraggio e valutazione delle esperienze
1. Per un’efficace realizzazione degli obiettivi del presente protocollo d’intesa i soggetti firmatari, si
assumono il compito di individuare, promuovere e verificare le fasi e le modalità di attuazione del
presente accordo e delle intese operative conseguenti, nonché di monitorarne i risultati.
Per il DICAM dell'Università di Messina Per il Liceo Classico “T.Campanella” di Reggio
Calabria
______________________________________ ______________________________________
Il Direttore pone in votazione l’approvazione dello schema. Il Consiglio aprova.
38
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del punto 15); il Consiglio approva.
Escono i rappresentanti del personale TA, dei dottorandi e assegnisti e degli studenti
15.bis Richiesta nuovo bando per contratti sostitutivi a titolo oneroso relativi ai
seguenti insegnamenti:
L-
LIN/14
Lingua Tedesca 12 72 Interclasse Lingue Letterature
straniere e Tecniche della mediazione
linguistica
I Anno Comune ad entrambi i percorsi
L/11-L/12
L-
LIN/14
Lingua Tedesca 2 6 36 Lingue moderne letterature e
traduzione: II anno Corso di Laurea
magistrale
Il Direttore ricorda che ,con nota prot. n° 62580 del 19/10/2015,il Rettore ha emanato il decreto
n° 2230/2015 per il conferimento delle supplenze degli insegnamenti vacanti presso i
dipartimenti di Ateneo per l’a.a. 2015-2016. Considerato che per gli insegnamenti di Lingua
Tedesca (L-LIN/14) cfu 12 ore 72 CdS Interclasse Lingue Letterature straniere e Tecniche della
mediazione linguistica e Lingua Tedesca 2 (L-LIN/14) cfu 6 ore 36 CdS Lingue moderne
letterature e traduzione non sono pervenute domande, il Consiglio, viste le esigenze didattiche e
nell’interesse degli studenti, essendo state espletate senza esito tutte le procedure ordinarie di
copertura dell’insegnamento, ai sensi del regolamento relativo, delibera di richiedere la
pubblicazione di un nuovo bando di contratti sostitutivi, a titolo oneroso, con procedura
d’urgenza dei suddetti insegnamenti. Il Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione dell’intero p.15 bis); il Consiglio approva.
15.ter Richiesta nuovo bando per contratti sostitutivi a titolo oneroso relativi al
seguente insegnamento:
L-LIN/14 Lingua Tedesca I 9 54 Lingue moderne letterature e
traduzione: II anno Corso di Laurea
magistrale
Il Direttore informa il Consiglio che per tale insegnamento era stato bandito un contratto
sostitutivo a titolo oneroso, con procedura d’urgenza ed era pervenuta la sola domanda del
candidato Stefania Genovese. La commissione con funzione istruttoria, nominata con D.D. n°
4/2015 prot. n° 66631 del 03/11/2015 nelle persone dei proff J.Linder, L. Lozzi Gallo, G.
Miglino ha deliberato che l’unico candidato non era idoneo all’assegnazione di detto
insegnamento. Il Consiglio approva la delibera della commissione e delibera di richiedere
l’attivazione di un nuovo bando di contratto sostitutivo, a titolo oneroso con procedura
d’urgenza.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p.15 ter; il Consiglio approva.
16) Relazione annuale sull’attività didattica e scientifica del RTD prof. Marco Onorato:
relativo provvedimento.
Il Direttore dà lettura della Relazione sull’attività didattica e scientifica svolta dal Prof.
Marco Onorato dal 10/10/2014 al 10/10/2015, in qualità di Ricercatore a tempo determinato,
39
in servizio presso il DICAM nel SSD L-FIL-LET/04 “Lingua e Letteratura Latina”, che qui
di seguito si riporta:
ATTIVITÀ SCIENTIFICA
Durante questo primo anno la mia attività scientifica è stata dedicata principalmente all’ultimazione
di una monografia intitolata Il canto del centauro. Studio sulla tecnica poetica di Sidonio
Apollinare e prossima alla pubblicazione per i tipi della Paolo Loffredo Iniziative Editoriali
nell’ambito della prestigiosa Collana di Studi Latini diretta da Giovanni Cupaiuolo e Valeria
Viparelli. Il corposo volume (circa 300 pagine) rappresenta l’approdo di un percorso di ricerca
pluriennale vòlto ad esplorare le coordinate dell’ars sottesa alla produzione poetica di Sidonio
Apollinare, una figura di intellettuale tra le più complesse ed interessanti del panorama tardoantico
nonché il letterato più rappresentativo della Gallia del V sec. d. C., costretta ad una progressiva
capitolazione dinnanzi alle pressioni barbariche e ad un ineluttabile allentarsi del rapporto con il
potere centrale. Profondamente legato alla natìa Arvernia, Sidonio ha saputo fronteggiare con
ammirevole duttilità gli incerti di una aetas mundi iam senescentis, accantonando la chimera
individualistica dell’affermazione poetica e politica per calarsi con coraggio e determinazione nel
ruolo di “senatore-vescovo”, ossia di aristocratico che cerca nella dignità ecclesiastica i mezzi e
l’autorevolezza per giovare alla propria patria. La ricchezza e la varietà delle sue esperienze
biografiche si riverberano nell’estrema sfaccettatura delle sue opere letterarie, depositarie della
secolare eredità della tradizione classica ormai contaminata con i frutti più maturi della cultura
cristiana. La produzione dello scrittore lugdunense reclama quindi una vera e propria stratigrafia
critica che, una volta enucleate le molteplici sfumature della Musa sidoniana, non si disperda nei
rivoli di contributi parziali ma sfoci semmai in una rilettura complessiva.
Di qui l’idea di un lavoro che, inserendosi nel quadro di un generale fervore di studi intorno alla
produzione letteraria di Sidonio, mira soprattutto a comprendere se lo scrittore galloromano,
nell’ambito di una produzione le cui maggiori peculiarità espressive permangono nel passaggio
dalla poesia alla prosa e dall’esuberanza giovanile alla morigeratezza teoricamente imposta dalla
maturità e dalla carica episcopale, abbia percorso la via di un intransigente formalismo soltanto a
causa di un intrinseco deficit della spiritualità della sua epoca e per via del retaggio degenerato degli
anni di formazione presso il grammaticus e il rhetor. Per rispondere a tale interrogativo ho dunque
deciso di elaborare un’indagine che, scegliendo quale specimen significativo il corpus delle opere
poetiche sidoniane (inclusi i carmi incastonati all’interno delle epistole), cercasse di illustrare come
la fedeltà a determinati canoni estetici e metodologici testimoni la consapevolezza dell’efficacia di
una tecnica alimentata da solidi presupposti culturali e compatibile con una variegata gamma di
generi, contesti e finalità espressive. Una tecnica che, sebbene non assistita da un gusto sempre
felice, agli occhi dello studioso di poesia latina riveste un particolare interesse non solo per la sua
caratura squisitamente tardoantica, ma anche per le speciali cure riservate alla sfera della dispositio,
in seno alla quale ogni singola parola, attinta ai modelli del passato con sagacia intertestuale o
creata ex novo con sensibilità preziosistica, si fa tessera di un mosaico complesso ed ambizioso.
Ai fini di una compiuta rivalutazione di questa scaltrita ars ho intrapreso non tanto uno scrutinio
sistematico degli innumerevoli accorgimenti linguistici, retorici e metrici adottati nei versi di
Sidonio quanto piuttosto una disamina di significative linee di tendenza che portano alla luce per la
prima volta l’esistenza di una ratio compositiva in grado di offrire un’adeguata e riconoscibile
cornice alla lussureggiante veste espressiva e, al tempo stesso, di conferire una sorprendente
coesione ai diversi livelli del testo poetico. Proprio nell’intento di dimostrare la sostanziale
omologia dei criteri che presiedono alla genesi e alla rifinitura di aspetti cruciali dei carmi sidoniani
ho deciso di impostare la mia analisi come uno scavo progressivo, che, partendo dalla
macrostruttura (ossia dalle principali modalità di découpage di temi e topoi nell’impianto delle
opere), è giunta alla trattazione di specifiche soluzioni formali caratterizzate da un’elevata incidenza
40
nelle opere del poeta galloromano e, dunque, emblematiche tanto del conclamato formalismo
sidoniano quanto della feconda sinergia tra ordito complessivo e soluzioni di dettaglio.
Sempre nel quadro di tale passaggio dagli epifenomeni alle dinamiche più minute e ‘carsiche’,
non è mancata una ricognizione dei preziosismi linguistici che sono rintracciabili nei versi del
Lugdunense e che, oltre ad essere sintomatici del rapporto dell’autore con i suoi modelli,
ribadiscono l’ossequio ad alcune coordinate di fondo: anche nel conio di ricercati lessemi
beneficiari di una dimensione di unicità, infatti, Sidonio concilia il gusto dell’alchemica
metamorfosi del notum in novum con una cura quasi maniacale dei riflessi del singolo termine
sull’architettura e sull’apparato retorico e metrico del componimento. Quest’ultima sezione del
volume ha richiesto un impegnativo e sin qui mai tentato lavoro di analisi della facies lessicale
dell’intero corpus poetico sidoniano ed è approdato ad esiti di assoluta originalità nel panorama
degli studi sullo scrittore lugdunense: non soltanto, infatti, è stato possibile enucleare per la prima
volta i 41 lessemi sidoniani etichettabili come hapax assoluti, ma, dopo una loro catalogazione in
base alla categoria grammaticale di appartenenza, alla struttura morfologica e alla distribuzione nei
componimenti e nei relativi contesti metrici, è stata anche elaborata un’inedita ricostruzione della
loro variegata eziologia, al fine di illustrare la sintonia tra i meccanismi di creazione linguistica e
altri aspetti dell’arte poetica di Sidonio.
Sempre Sidonio è stato il baricentro di ulteriori versanti dell’attività scientifica da me svolta durante
il primo anno da RTD. Nel quadro dello scandaglio critico delle opere del Lugdunense, infatti, è
maturato anche un articolo intitolato “Tigrifer Niphates: a proposito dell’anfibologia nei carmi di
Sidonio Apollinare” e pubblicato nella rivista Bollettino di Studi Latini (44, 2014, pp. 70-82). Lo
studio ha offerto il primo tentativo di interpretazione organica dell’uso della tecnica anfibologica
nelle opere poetiche di Sidonio Apollinare, muovendo dal superamento dell’ormai vieto pregiudizio
della critica verso la presunta “préciosité ridicule” del poeta e dalla consapevolezza di come i
numerosi wordplays disseminati nelle opere sidoniane siano non tanto una congerie di orpelli
retorici destinati a rinsaldare l’immagine huysmaniana di un esteta decadente, quanto piuttosto una
preziosa chiave d’accesso alle dinamiche di una produzione letteraria che trova nel virtuosismo
della parola la sua principale ragion d’essere e, forse, l’unica risorsa per una proficua aemulatio di
una tradizione illustre.
Altra esperienza significativa dell’anno appena concluso è stata, poi, a partire dalla prima metà del
2015, la partecipazione al progetto internazionale Sidonius Apollinaris for the 21st Century,
finanziato dalla British Academy e dal Leverhulme Trust di Londra, coordinato da Gavin Kelly
(University of Edinburgh) e Joop van Waarden (Universiteit van Amsterdam) e finalizzato alla
realizzazione di una serie di commenti a tutte le opere in versi e in prosa di Sidonio Apollinare.
Nell’ambito di tale progetto mi è stato conferito l’incarico di realizzare un commento all’ottavo
libro dell’epistolario sidoniano (un libro che, a dispetto della sua capitale importanza ai fini della
ricostruzione dell’iter letterario dell’autore, sinora non è mai stato oggetto di apposite cure
esegetiche). Negli ultimi mesi, dunque, ho iniziato a dedicarmi alla stesura di questo nuovo ed
impegnativo volume.
Il quadro della mia attività scientifica non sarebbe, però, completo se non citassi gli ultimi frutti
della mia collaborazione con il periodico Bollettino di Studi Latini. Tale collaborazione, che
prosegue ininterrottamente dal 2001 e che mi vede autore di recensioni nonché di un regolare
spoglio di ben 38 riviste di settore (29 periodici online e 9 in formato cartaceo) in piena sintonia con
la mission di puntuale informazione bibliografica da sempre abbracciata dal Bollettino, nell’ultimo
anno ha prodotto:
- spoglio delle seguenti riviste: Acta Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricae 52, 2012, 4;
Bryn Mawr Classical Review febbraio - settembre 2014; Bulletin of the Institute of Classical
Studies 56, 2013, 2; Classica et Christiana 9, 2014, 1-2; Cuadernos de Filología Clásica.
41
Estudios Latinos 34, 2014, 1; Emerita 82, 2014, 1; I quaderni del ramo d’oro 5, 2012; Pan
n. s. 1, 2012; Phoenix 67, 2013, 3-4; Studia Humaniora Tartuensia 14, 2013 (lo spoglio è
apparso in “Bollettino di Studi Latini” 44, 2014, pp. 803-808, 810-811, 816, 828, 834)
- spoglio delle seguenti riviste: Acta Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricae 53, 2013;
Annali Online di Ferrara - Lettere 9, 2014, 1; Bryn Mawr Classical Review ottobre 2014 -
gennaio 2015; Bulletin of the Institute of Classical Studies 57, 2014, 2;
ClassicoContemporaneo 0, 2014; Commentaria Classica. Studi di filologia greca e latina 1,
2014; Cuadernos de Filología Clásica. Estudios Latinos 34, 2014, 2; Dictynna 11, 2014;
Dionysus ex machina 5, 2014; Emerita 82, 2014, 2; Interférences 8, 2015; I quaderni del
ramo d’oro 6, 2013-2014; Phoenix 68, 2014, 1-2; Plekos 16, 2014; Res antiquae 11, 2014;
Revue de Linguistique Latine du Centre “Alfred Ernout” De lingua Latina 9, 2014 e 10,
2015 (lo spoglio è apparso in “Bollettino di Studi Latini” 45, 2015, pp. 378, 381-383, 389,
396-399, 408-409, 423-426)
- recensione di: Varrão, Das coisas do campo, ed. Matheus TREVIZAM, Campinas, Editora da
Unicamp, 2012 (la recensione è apparsa in “Bollettino di Studi Latini” 45, 2015, pp. 298-99)
- recensione di: Le elegie di Massimiano, testo, traduzione e commento a cura di Alessandro
FRANZOI. Note biografiche e storico-testuali. Appendix Maximiani, a cura di Paolo
MASTANDREA e Linda SPINAZZÈ. Amsterdam, Adolf M. Hakkert editore, 2014 (la
recensione è apparsa in “Bollettino di Studi Latini”, 45, 2015, pp. 344-347)
- recensione di: Richard JENKYNS, God, Space, & City in the Roman Imagination. Oxford,
Oxford University Press, 2013 (la recensione è apparsa in “Bollettino di Studi Latini”, 45,
2015, pp. 352-354)
- recensione di: Confines. El extremo del mundo durante la antigüedad, edd. Fernando
PRADOS - Iván GARCÍA - Gwladys BERNARD. Alicante, Publicaciones de la Universidad de
Alicante, 2012 (la recensione è apparsa in “Bollettino di Studi Latini” 45, 2015, pp. 360-
362)
- recensione di: Santiago MONTERO, El Emperador y los ríos. Religiόn, ingeniería y política
en el Imperio Romano. Madrid, Universidad Nacional de Educación a Distancia, 2012 (la
recensione è apparsa in “Bollettino di Studi Latini” 45, 2015, pp. 369-370).
ATTIVITÀ DIDATTICA
L’attività didattica da me svolta durante il mio primo anno da RTD è naturalmente legata ai due
insegnamenti che mi sono stati conferiti: Letteratura latina (CFU 9) nell’ambito del Corso di
Laurea triennale in Lettere, percorso “Archeologico”, e Letteratura latina I (CFU 6), nell’ambito
del Corso di Laurea magistrale Interclasse in Tradizione Classica e Archeologia del Mediterraneo,
percorso “Tradizione Classica”.
Il corso da me tenuto alla triennale di Lettere per complessive 54 ore di lezione è stato articolato in
tre moduli: nel primo (Immagini di Arianna: da Catullo alle arti figurative) è stata affontata la
tradizione del mito di Arianna (la principessa cretese figlia di Minosse e protagonista di celebri
vicissitudini sentimentali legate alle figure dell’eroe ateniese Teseo e del dio Bacco) con particolare
riguardo per le attestazioni nell’ambito di opere quali il carme 64 di Catullo e la decima Eroide di
Ovidio. La scelta di questi due testi è stata finalizzata a fornire agli studenti una conoscenza
approfondita del versante letterario di un mito che per dei futuri archeologi è di straordinaria
importanza, alla luce sia del suo precoce ingresso nel patrimonio di leggende archetipiche che
alimentarono l’immaginario di due popoli come quello greco e quello latino, sia della straordinaria
fortuna da esso goduta nell’arte antica, che se ne servì come tema figurativo per pitture, sculture,
bassorilievi e sarcofagi. Tramite il commento dei testi di Catullo e di Ovidio si è, dunque, cercato
non solo di sviscerare le peculiarità diegetiche ed espressive di due delle opere più celebri
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dell’intera latinità, ma anche di confrontare le intersezioni o le divergenze tra la tradizione letteraria
e quella figurativa del mito e di verificare se Catullo e Ovidio, nel narrare l’affascinante storia di
Arianna, abbiano tratto spunto dalle rappresentazioni artistiche o, viceversa, se elementi della
versione catulliana e ovidiana del mito siano poi riscontrabili nell’arte dell’epoca in cui vissero i
due poeti o in quella delle epoche successive. La lettura delle opere di Catullo e Ovidio è stata
inoltre il punto di partenza per la disamina di alcuni fenomeni linguistici che si manifestano
all’altezza del I sec. a. C., allorché, su iniziativa dell’élite culturale romana, si assiste ad un processo
di normalizzazione e cristallizzazione della lingua latina che tende ad obliterare alcuni tratti ancora
presenti nei secoli precedenti: risalendo alle origini di tale processo e procedendo ad un confronto
con le epoche anteriori, ho dunque fornito agli studenti gli strumenti basilari per una corretta
decifrazione della veste linguistica di fonti latine risalenti sia all’età arcaica che a quella
tardorepubblicana.
Il secondo modulo (L’ekphrasis nel romanzo latino) è stato incentrato sul Satyricon di Petronio e
sulle Metamorfosi di Apuleio, testi altamente rappresentativi della tecnica dell’ekphrasis, le cui
origini risalgono addirittura all’Iliade e, in particolare, alla descrizione dello scudo forgiato da
Efesto per Achille nel diciottesimo libro del poema omerico. La consapevolezza delle coordinate
fondamentali di tale tecnica (consistente nella vivida descrizione di oggetti di diversa natura ma
soprattutto di opere d’arte o, comunque, di manufatti che siano frutto di una lavorazione pregiata) e,
in particolare, dei limiti di stilizzazione che essa inevitabilmente comporta si rivela cruciale per una
matura consultazione dei testi letterari latini che, rappresentando Realien e creazioni artistiche
antiche, si propongono quali fonti imprescindibili per l’archeologo.
Nel terzo e ultimo modulo (Storia della letteratura latina), infine, si è cercato di fornire agli
studenti un’adeguata conoscenza di autori, opere, generi e contesti della poesia e della prosa latina.
Triplice è stata l’articolazione anche del corso da me tenuto alla magistrale di Tradizione Classica e
Archeologia del Mediterraneo per complessive 36 ore di lezione. Il primo modulo (L’evoluzione del
genere epitalamico dai poetae novi a Sidonio Apollinare) è stato dedicato allo studio
dell’evoluzione del genere epitalamico nell’ambito della letteratura latina e, in particolare, della
specifica forma di canto nuziale che è l’epitalamio in esametri, attestato per la prima volta nel I sec.
a. C. nei carmina docta del liber catulliano e nella produzione di altri neoteroi e poi destinato ad
essere ripreso dapprima nel I d. C. all’interno di quell’elegante e manierata raccolta di carmi di
occasione che sono le Silvae di Stazio, quindi nel IV d. C. tanto da un poeta cristiano come Paolino
di Nola quanto da uno pagano come Claudiano e, infine, nel sec. V d. C. da Sidonio Apollinare. In
coerenza con i precipui obiettivi formativi di una laurea magistrale (che deve mirare non soltanto ad
arricchire il bagaglio di conoscenze degli studenti ampliandolo con approfondimenti di taglio
specialistico, ma anche a fornire una buona padronanza di metodologie spendibili in future
esperienze professionali legate alla ricerca, all’insegnamento o ad altri ambiti), i testi latini in
programma, oltre ad essere argomento di alcune lezioni frontali di carattere introduttivo, sono poi
divenuti oggetto di un’attività seminariale che ha visto gli studenti diventare i protagonisti e
dimostrare di saper applicare in modo autonomo le tecniche di analisi da me illustrate.
Il secondo modulo (Storia della lingua letteraria latina) è stato dedicato alla ricostruzione dell’arco
evolutivo della lingua letteraria latina, che è cosa ben diversa dalla storia della letteratura latina
L’intento, infatti, non è stato quello di fornire ai frequentanti una mera reduplicazione di
un’esperienza di studio già affrontata - con diversi livelli di complessità e ricchezza - sia a scuola
che nel primo triennio universitario, ma l’approfondimento di un aspetto specifico e senz’altro più
tecnico: le diverse modulazioni della lingua letteraria nell’usus degli scrittori latini, nel quadro
dell’adozione di un’ottica al tempo stesso diacronica (ossia attenta ai mutamenti indotti dalle
diverse fasi della storia della cultura romana, della letteratura latina, dell’evoluzione dei generi e
della produzione letteraria dei singoli autori) e sincronica (ossia con particolare riguardo per la
lingua intesa come tassello di quel complesso mosaico che è la poetica di un autore).
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Nel terzo e ultimo modulo (Gli strumenti informatici per lo studio della lingua e della letteratura
latina), invece, si è provveduto a fare acquisire agli studenti un’adeguata conoscenza teorica e
padronanza pratica delle innumerevoli risorse informatiche (disponibili su supporto fisico o online)
che, durante gli ultimi anni, hanno sensibilmente agevolato e reso ancor più ‘scientifico’ lo studio
della lingua e della letteratura latina.
A chiusura del bilancio della didattica svolta durante il mio primo anno da RTD, infine, ricordo che
ho regolarmente espletato un’attività di ricevimento di studenti e tesisti e che, su sollecitazione
degli studenti della magistrale, ho svolto anche un ciclo di esercitazioni in cui, sotto la mia guida e
con l’ausilio di una strumentazione messa a disposizione da me, i frequentanti hanno potuto
utilizzare per la prima volta le risorse informatiche illustrate a lezione, saggiandone in prima
persona tanto le potenzialità quanto, soprattutto, i limiti, che invitano a considerarle non come
surrogati ma come mezzi ancillari dell’acribia del filologo.
Presa conoscenza della relazione, il Consiglio unanime si esprime sull’attività didattica e
scientifica svolta dal Prof. Marco Onorato presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne
definendola altamente positiva. Il Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione dell’intero p.16); il Consiglio approva.
17) Relazione annuale sull’attività didattica e scientifica del RTD prof. Mariaeugenia
Parito: relativo provvedimento.
Il Direttore dà lettura della Relazione sull’attività didattica e scientifica svolta dalla Prof.ssa
Mariaeugenia Parito che ha preso servizio, in qualità di Ricercatrice a tempo determinato nel SSD
SPS/08 – Sociologia dei processi culturali e comunicativi il 30.12.2010. Alla scadenza dei tre anni
previsti, ha ottenuto il rinnovo del contratto in quanto ha superato i parametri previsti dall’Ateneo.
Dalla presentazione dell’ultima relazione in data14.11.2014 a tutt’oggi ha svolto le attività di
seguito indicate.
Attività didattica. Le sono stati attribuiti i seguenti insegnamenti:
a.a. 2014/2015 e a.a. 2015/16 (18 cfu, 108 ore)
“Comunicazione Politica” (SPS/11), 6 cfu, nel CL triennale Scienze dell'informazione
Comunicazione Pubblica e Tecniche Giornalistiche, (primo semestre);
“Comunicazione Pubblica” (SPS/08), 6 cfu, nel CL triennale Scienze dell'informazione
Comunicazione Pubblica e Tecniche Giornalistiche (secondo semestre);
“C.I. Nuove Tecnologie dell’Informazione” (SPS/08), 6 cfu nel CL Magistrale Metodi e
Linguaggi del Giornalismo ( secondo semestre).
Tesi e Commissioni di laurea.
Ha seguito come relatore, o sta continuando a seguire in vista delle prossime sedute di laurea, circa
10 tesi di laureandi dei Corsi di laurea triennale e del Corso di laurea specialistica nei quali ha avuto
affidamento di carico didattico. È stata nominata correlatore per circa 6 tesi, facendo parte delle
Commissioni di Laurea degli stessi corsi di laurea.
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Attività istituzionali
Componente della Commissione Paritetica nel Dipartimento del DiCAM
Componente supplente del Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Ateneo di Messina
Attività di ricerca
I temi di ricerca sui quali ha lavorato sono focalizzati sulle relazioni tra sistema mediale e sistema
politico-istituzionale nello scenario della modernità avanzata, con riguardo soprattutto ai processi di
cosmopolitizzazione e europeizzazione.
Ha analizzato in particolare: le dinamiche della personalizzazione nel quadro della comunicazione
politica in Italia; l’influenza dell’esplosione della quantità d’informazioni in circolazione sulla
fiducia delle persone nei sistemi esperti; le modalità di reazione e di tematizzazione del sistema
mediale italiano di fronte alla crisi economico-finanziaria.
Un altro tema d’interesse è stato la costruzione della visibilità sociale dei diritti delle persone, con
particolare attenzione al tema della disabilità e dell’uguaglianza di genere
I risultati delle analisi sono in parte confluiti nelle pubblicazioni e negli interventi ai convegni più
sotto indicati e in parte costituiscono materiale in fase di elaborazione per iniziative già
programmate e pubblicazioni in preparazione.
Pubblicazioni
Gli altri (?) cittadini: comunicazione pubblica e disabilità, in M. Gensabella (a cura di) “Vedere
la disabilità: per una prospettiva umanistica” Rubettino, Soveria Mannelli, 2014 – Isbn
9788849843286;
Grillo e Renzi. Icone post-politiche tra sfiducia e fede, in “Comunicazione Politica”, 1/2015, pp
3-26 – Rivista di fascia A − Issn 1594-6061, Doi 10.3270/79398;
Il leader (non) politico è il messaggio. La personalizzazione da Berlusconi a Grillo e Renzi, in
Humanities, 7/2015, pp. 27-55, Issn 2240-7715;
La linea sottile tra consumare e sprecare, in R. Sobrero (a cura di) ”Sostenibilità, sobrietà,
solidarietà. Nuovi traguardi per la comunicazione”, pp. 51-52, Fondazione Pubblicità Progresso,
Isbn 9788894030518;
Euroelections as European media event in B. Mitu, S. Poulakidakos (eds) “Media Events: A
Critical Contemporary Approach”, Palgrave Mcmillan, Houndmills Basingstoke, Isbn
9781137574282 (in stampa a marzo 2016);
L’uguaglianza di genere nella costruzione narrativa dell’identità europea, in I. Bartholini (a
cura di) “Sguardi di genere”, Franco Angeli (in corso di stampa);
Interventi in Convegni, Giornate di studio, seminari
11-12-13 dicembre 2014, discussant nella sessione “Le campagne europee e la dimensione
strategica” nel convegno annuale dell’Associazione italiana di Comunicazione Politica: “La
comunicazione politica in Europa tra populismi e antipolitica”, tenuto presso l’Università di
Catania;
8 marzo 2015, relazione Sessismo nei media e campagne di sensibilizzazione contro la violenza
di genere, nella giornata conclusiva del ciclo di seminari “Violenza di genere: riconoscerla,
prevenirla, contrastarla”, DiSGeSI, Università di Messina
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8 maggio 2015, relazione Chiesa e comunicazione sociale nella giornata di studi “Annibale
Maria Di Francia tra apostolato sociale, attività educativa e impegno culturale” organizzato
dall’ordine dei Rogazionisti in collaborazione con l’Università di Messina;
5 giugno 2015, relazione L’Europa narrata dai media, nella giornata di studio “Messina, 60 anni
dopo. Dalla Piccola Europa all’unificazione del continente” in occasione delle celebrazioni per
60 i anni della conferenza di Messina, organizzato dal Consiglio Italiano del Movimento
Europeo in collaborazione con l’Università di Messina ;
16 giugno 2015, Nuovi giornalismi nell’era digitale, seminario di formazione per giornalisti
organizzato dal DiCAM, Università di Messina
Presa conoscenza della relazione, il Consiglio unanime si esprime sull’attività didattica e
scientifica svolta dalla Prof.ssa Mariaeugenia Parito presso il Dipartimento di Civiltà antiche e
moderne definendola altamente positiva. Si propone pertanto agli Organi Collegiali dell’Ateneo
il rinnovo del contratto a tempo determinato per un ulteriore anno. Il Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione dell’intero p.17); il Consiglio approva.
18) Relazione annuale sull’attività didattica e scientifica del RTD prof. Mariangela
Monaca: relativo provvedimento.
Il Direttore dà lettura della Relazione sull’attività didattica e scientifica svolta dalla Prof.ssa
Mariangela Monaca nel periodo 14 novembre 2014-13 novembre 2015, per un totale di oltre
1500 ore di attività, in qualità di Ricercatrice a tempo determinato in servizio presso il
DICAM, s.s.d. M-STO/06 che qui di seguito si riporta:
1) Attività didattica frontale:
Lezioni, esercitazioni, seminari per gli studenti dei seguenti Corsi:
- Lezioni di “Storia delle religioni”, per gli studenti del Corso di Laurea in Lettere, Curr.
Storia, CFU 6, I semestre a.a. 2014-15, ore 36, DICAM
- Seminari di “Storia delle religioni”, per gli studenti di “Tradizioni religiose” del Corso di
Laurea Magistrale in Scienze storiche (docente C. Magazzù), I semestre a.a. 2014-15, ore
12, DICAM
- Lezioni di “Storia dei paesi isalmici”, per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in
Scienze Storiche, CFU 6, I semestre a.a. 2014-15, ore 36, DICAM
- Lezioni di “Storia delle religioni”, per gli studenti del Corso di Laurea in Lettere, Curr.
Storia, CFU 6, I semestre a.a. 2015-16, ore 36, in corso, DICAM
- Lezioni di “Storia delle religioni”, per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Metodi
e Linguaggi del Giornalismo, CFU 6, I semestre a.a. 2015-16, ore 36, in corso, DICAM
- Lezioni per gli studenti del Dottorato di Ricerca in “Scienze Storiche, Archeologiche e
Filologiche”, DICAM - Università di Messina, Coordinatore prof. V. Fera.
- Lezioni per gli studenti del Dottorato di Ricerca in “Storia delle forme culturali Euro-
mediterranee: studi storici, geografici, religiosi, linguistici e letterari”, DICAM - Università
di Messina, Coordinatore prof. Santi Fedele.
- Lezioni a titolo gratuito di Storia delle religioni presso l’Istituto Superiore di Scienze
Religiose di Reggio Calabria, a.a. 2014-2015, ore 6.
2) Attività di supporto alla didattica ed alla ricerca:
- Ricevimento di studenti e laureandi per almeno 6 ore settimanali.
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- Partecipazione alle sessioni d’esame come Presidente di Commissione e come Membro;
partecipazione alle sessioni di laurea del DICAM.
- Relatore di numerose tesi di Laurea Triennale in Storia delle Religioni, e di Laurea
Magistrale in Scienze Storiche del DICAM. Correlatore di numerose Tesi in Storia del
Cristianesimo.
- Organizzazione e predisposizione dei materiali necessari per lezioni e seminari.
- Correzione delle tesi di laurea, relazioni e correlazioni.
- Tutor per l’orientamento degli studenti del Corso di Laurea in Lettere Curr. Storico
- Delegato alle attività di orientamento in ingresso per gli studenti dei Licei e degli Istituti di
Istruzione superiore di Reggio Calabria e Provincia. Per lo svolgimento di tale attività nelle
scuole reggine ha dedicato oltre 60 ore, di cui 43 circa nel mese di maggio 2015.
- Delegato del Coordinatore del Corso di Laurea in Lettere come Presidente della
Commissione d’esame per l’accertamento delle Abilità Linguistiche
- Incentivazione delle attività di internazionalizzazione e realizzazione di un accordo quadro
con l’Università di Malaga.
- Ricerca bibliografica in biblioteche del settore ed on-line.
- Partecipazione alla formulazione di progetti Horizon 2020, a carattere pluridisciplinare e in
accordo con un partenariato internazionale
3) Attività gestionali ed organizzative:
- Partecipazione ai Consigli di Corso di Laurea, di Dipartimento, di Dottorato.
- Gestione delle attività, dei progetti e delle collaborazioni intraprese come rappresentante della
Cattedra di Storia delle religioni del DICAM.
- Partecipazione alle attività ed alle riunioni delle Società Scientifiche del Settore di cui è
membro (SISR, EASR, IAHR, AST, AIEP, GIROTA).
- Gestione e aggiornamento del sito www.sisr.unime.it, come membro del Consiglio Direttivo ed
Internet Officer della Società Italiana di Storia delle religioni.
4 ) Attività di ricerca
Le sue ricerche si sono rivolte soprattutto alla storia religiosa del mondo ellenistico-romano, del
tardoantico e del cristianesimo dei primi secoli - con particolare attenzione alle prassi magiche,
divinatorie e taumaturgiche ed al dibattito tra pagani e cristiani nei sec. IV e V. Oggetto di studio
sono stati altresì i problemi inerenti al tema del dialogo interreligioso e il problema metodologico
nella ricerca storico-religiosa.
a) partecipazione a Congressi come relatore:
- II Conferenza di ricerca Trilaterale (italo-franco-tedesca) su “Il lato oscuro della
tardoantichità”, Villa Vigoni, Como, 8-10 ottobre 2014
- International Conference, Beyond Conflicts. Cultural and Religious Cohabitations in
Alexandria and in Egypt, between the I and VI cent. CE, Naples, 17-19 September 2014,
organizzata da L. Arcari.
- Tra Costantino e i Vandali. Convegno internazionale per Enzo Aiello, a cura di L. De Salvo,
DICAM, Università di Messina, 29-30 ottobre 2015
- Ad astra per corpora. Astrologia y Sexalidad en el mundo antiguo, Università di Malaga,
Spagna, 19-21 febbraio 2015
- Sibille. Incontro per NaxosLegge, Giardini Naxos, 11 settembre 2015
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- III Conferenza di ricerca Trilaterale (italo-franco-tedesca) su “Il lato oscuro della
tardoantichità”, Villa Vigoni, Como, 8-11 ottobre 2015
b) organizzazione di Convegni o Seminari:
- Europa e Religioni. Dialogando di libertà, Incontro di studio a cura di M. Monaca, DICAM,
Università di Messina, 14 aprile 2015
- Sotto i raggi di Venere. Seminario del Prof. Aurelio Perez dell’Università di Malaga, a cura
di M. Monaca, DICAM, Università di Messina, 9 giugno 2015
b) collaborazione a progetti di ricerca internazionali:
- Progetto Hermes (HUM312), Responsabile del progetto: Prof. Aurelio Pérez Jiménez. Sede
del progetto: Departamento de Filología Griega, Estudios Árabes, Lingüística General y
Documentación. Facultad de Filosofía y Letras de la Universidad de Málaga;
- Progetto (FFI2010-17047) "Cosmogonía y escatología en Grecia Antigua. Influjos y
paralelos con el Próximo oriente", Responsabile del Progetto: Prof. Dr. Alberto Bernabé,
Catedrático de Filología Griega. Departamento de Filología Griega y Lingüística
Indoeuropea de la Universidad Complutense de Madrid;
- Progetto Hombres y dioses. Literatura, religión y filosofía entre Oriente y Occidente.
Responsabile del Progetto: Prof. Dr. Alberto Bernabé, Catedrático de Filología Griega.
Departamento de Filología Griega y Lingüística Indoeuropea de la Universidad Complutense
de Madrid.
- Progetto Trilaterale per la collaborazione Italia-Germania-Francia su Il lato oscuro della
tardoantichità, cooordinato da H. Seng (Francoforte), C.O. Tommasi (Pisa), L. Soares
Santoprete (Bonn).
- Attività di ricerca in collaborazione con il LaborEst dell’Università Mediterranea di Reggio
Calabria, diretto dal prof. F. Calabrò, in seno al progetto "CuRCHuMA - Cultural Routes: the
Core of Humanism in the Mediterranean Area". Fa parte dal 2015 del Comitato scientifico
della omonima rivista LaborEst.
- Attività in seno all’Accordo Quadro di Collaborazione con l’Università di Malaga, referente
Prof. Aurelio Pérez Jiménez.
5) Pubblicazioni 2014-15
Contributi in volumi e Articoli in rivista
1. 2015 – M. Monaca, C. Schiariti, Tra Kosmos e Polis: ripensando al Mediterraneo antico, in
LaborEst 10, 2015, p. 11-16
2. 2015 - Da “Saggezza olimpica e mistica eleusina” a “Misteri e Teologie”. Annotazioni
storico–religiose, in Giuffré Scibona C. – Mastrocinque A. (eds.), Ex pluribus unum, Ed.
Quasar, Roma 2014, p. 133–147
3. 2015- Giulia Sfameni Gasparro. 1. La vita. 2. Bibliografia, in Giuffré Scibona C. –
Mastrocinque A. (eds.), Ex pluribus unum, Ed. Quasar, Roma 2014, p. 3–30
4. 2014 - L’attenzione al disabile nel cristianesimo dei primi secoli, tra cura del corpo e
terapia dell’anima, in M. Gensabella Furnari (ed.), Vedere la disabilità, Per una prospettiva
umanistica, Rubbettino, Soveria Mannelli 2014, p. 99-117
5. 2014 – Tra Efeso e Calcedonia: annotazioni alla Terapeutica di Teodoreto di Cirro, in SEA
Augustinianum 140, Roma, p. 593–602 – ISBN: 9788879611381
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6. 2014 - Notiziario della Società Italiana di Storia delle Religioni. Anni 2012-2013, in SMSR
80 (2/2014), p. 831-838 - – ISSN: 0393–8417
7. 2014- Mito y Magia en Grecia y Roma: note al volume edito da Emilio Suárez de la Torre &
Aurelio Pérez Jiménez (Supplementa MHNH 1, Libros Pórtico, Universitat Pompeu Fabra,
Barcelona 2013), in MHNH 13 (2013), p. 268-275 – ISSN 1578-4517
Pubblicazioni in bozza:
8. Gli Oracula Sibyllina: la profezia sibillina e l’unicità di Dio, in H. Seng (cur.),
Theologische Orakel in der Spatantike. Atti, Frankfurt am main 2015
9. La grotta: una via di ascesi al femminile, in Rites and Symbols of Caves in the Antiquity, in
SMSR 2015
10. Notiziario della Società Italiana di Storia delle Religioni. Anno 2014, in SMSR 2015
11. Between Cyril and Isis: noteson the iatromantic cults in the Alexandria of the 5th
century, in
Arcari L. (ed.), Beyond Conflicts. Cultural and Religious Cohabitations in Alexandria and
in Egypt, between the I and VI cent. CE, Collana Studies and Texts in Antiquity and
Christianity (J.C.B. Mohr Siebeck) Tuebingen 2015
12. Tra ricchezza e povertà, libertà e responsabilità: note alla Terapeutica di Teodoreto di
Cirro, in SEA Augustinianum 2015
13. Conversando con Porfirio: note alla Therapeutike di Teodoreto di Cirro, in H. Seng, C.
Tommasi, L. G. Soares Santoprete (eds. ), Il lato oscuro della tardoantichità, 1. Frankfurt
am main 2015
14. pro;ç to;n ajçtevra th'ç ∆Afrodivthç. Tra gemme e papiri: la valenza erotica di
Afrodite, MENE 2015
15. Costantino tra maghi e indovini: legislazione e prassi, in L. De Salvo – E. Caliri (eds.), Tra
Costantino e i Vandali, 2015
Pubblicazioni in stampa:
16. Sibilla, una mutazione profetica, in Atti dell'Accademia Peloritana dei Pericolanti. Classe di
Lettere e Filosofia. Messina. Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane, 2012 p. 153-163
17. La ricerca della verità, tra veri e falsi oracoli. Note dal X libro della “Terapeutica” di
Teodoreto di Cirro , in Atti dell'Accademia Peloritana dei Pericolanti. Classe di Lettere e
Filosofia. Messina. Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2013
18. Note sulla 101esima eresia, in Atti dell'Accademia Peloritana dei Pericolanti. Classe di
Lettere e Filosofia. Messina. Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane 2014
19. Angeli, cosiddetti dèi, e demoni malvagi nella visione terapeutica di Teodoreto di Cirro, in
Baglioni I., Politeismo, Costruzione e Percezione delle Divinità nel Mediterraneo Antico
(10-14 giugno 2014, Velletri)
20. Tra filosofi, maghi e teurgi: note sui rituali di Ecate nelle gemme e nei Papiri, in H. Seng,
C. Tommasi, L. G. Soares Santoprete (eds. ), Il lato oscuro della tardoantichità, 2. Frankfurt
am main 2016
21. “Donne e divinazione nel mondo romano: tra realtà storica e finzione letteraria”, Sanchez
Leon M.L. et alii (edd.), Homo religiosus. Mediadores con lo divino en el mundo
mediterráneo antiguo (Congreso Internacional sobre historia de las religiones Palma de
Mallorca, 13-15 octubre 2005), Palma de Mallorca, 1385-1410
22. Universi religiosi al femminile, in Monaca M. (a cura di), Donne e religioni. Ripensando la
Mulieris Dignitatem, in La Chiesa nel Tempo, 2014 .
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Presa conoscenza della relazione, il Consiglio unanime si esprime sull’attività didattica e
scientifica svolta dalla Prof.ssa Mariangela Monaca presso il Dipartimento di Civiltà antiche
e moderne definendola altamente positiva. Il Consiglio approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione dell’intero p.18); il Consiglio approva.
18.bis Relazione annuale sull’attività didattica e scientifica del RTD prof. Rossana Sidoti:
relativo provvedimento.
Il Direttore dà lettura della Relazione sull’attività didattica e scientifica svolta dalla Prof.ssa
Rossana Sidoti nel periodo 30/12/2014 -30/12/2015, in qualità di Ricercatrice a tempo
determinato in servizio presso il DICAM, SSD L-LIN/07 – LINGUA E TRADUZIONE –
LINGUA SPAGNOLA che qui di seguito si riporta:
ATTIVITÀ DIDATTICA
La Dott.ssa Rossana Sidoti ha svolto regolarmente l’attività didattica affidatale dall’ex Facoltà di
Lettere e Filosofia (oggi DICAM), impartendo i seguenti insegnamenti:
A.A. 2014-15 – (primo semestre)
Lingua spagnola II per il Corso di Laurea triennale Interclasse in Lingue e Letterature Straniere,
Teorie e Tecniche della Mediazione linguistica;
A.A. 2014-15 – (secondo semestre)
Lingua spagnola – Traduzione professionale III anno per il Corso di Laurea triennale Interclasse
in Lingue e Letterature Straniere, Teorie e Tecniche della Mediazione linguistica.
I programmi delle suddette discipline sono stati articolati secondo gli obiettivi stabiliti per
ciascun corso di laurea, relativamente ai diversi anni di corso. In particolare, essi hanno perseguito i
seguenti obiettivi formativi:
Lingua spagnola II (comune L11-L12): L’insegnamento della materia vuole sviluppare negli
studenti, attraverso un approfondimento teorico e un’ attività pratica, con ascolto, lettura e
commento di vari testi: 1) la capacità di identificare, in seguito a un accurato studio delle
caratteristiche linguistiche proprie di ogni varietà, la provenienza linguistica di un determinato
parlante (varietà diatopica); 2) la capacità, in base al rapporto che si stabilisce tra gli interlocutori e
alla situazione comunicativa, di distinguere i vari registri (formale, informale); 3) la capacità, in
base alla classe sociale ed al grado di istruzione linguistica di un determinato parlante (livello
culturale), di riconoscere le diverse forme di usare una lingua (varietà diastratica); 4) la capacità di
distinguere le varianti che può presentare una lingua nel corso della sua evoluzione storica (varietà
diacronica). Lo studio delle varietà linguistiche contribuisce allo sviluppo della competenza
sociolinguistica dello studente. Per raggiungere una padronanza e dominio della lingua spagnola si
richiede, dunque, una conoscenza delle varietà linguistiche, tanto diafasiche quanto diatopiche, che
ne fanno una lingua di gran cultura.
Il corso si prefigge di consolidare negli studenti la competenza linguistica della lingua presa in
esame non intesa solo come conoscenza di regole combinatorie ma anche come memorizzazione
delle preferenze che regolano certi gruppi di parole (locuzioni, collocazioni, formule di routines,
ecc.), preferenze che in parte sono arbitrarie e vanno dunque incamerate nel lessico mentale. Lo
scopo è avviare gli studenti allo sviluppo della competenza lessicale attraverso lo studio delle
combinazioni lessicali proprie ed idiosincrasiche della lingua spagnola (caratteristiche formali e
semantiche), differenziare le distinte unità fraseologiche e migliorare la competenza fraseologica
attraverso l’uso di strumenti linguistici quali i Corpus di concordanza e i dizionari combinatori.
50
Data l’idiosincrasicità delle unità prese in esame, il corso prevede inoltre che lo studente sia in
grado di stabilire delle equivalenze pragmatiche tra le due lingue prese in considerazione e di
dimostrare l’utilità delle unità fraseologiche nell’apprendimento di una L2, con lo scopo di
sviluppare la competenza lessicale e comunicativa, sia per la frequenza con la quale ricorrono nel
linguaggio quotidiano sia per la comprensione di alcuni aspetti culturali specifici che esse veicolano
all’interno della lingua che le produce.
La materia prevede una parte dedicata alla teoria e pratica della sintassi dello spagnolo. Per la
vicinanza linguistica fra lo spagnolo e l’italiano l’analisi tende a riflettere sulle strutture della
lingua italiana e della lingua spagnola funzionalmente equivalenti, sulle strutture
morfosintatticamente affini ma non identiche tra i due sistemi e sulle dissimmetrie della sintassi
verbale per la distribuzione dei modi e dei tempi profondamente differenziate.
Lingua spagnola-Traduzione professionale III anno (L12): Il corso si pone come obiettivo
quello di avviare gli studenti alla pratica della traduzione mediante l'analisi e la risoluzione dei
problemi linguistici e traduttivi che sorgono a partire dai testi elaborati in classe, di ampliare le
conoscenze precedentemente acquisite e indirizzarli al raggiungimento delle competenze
terminologiche di base legate ai linguaggi specialistici, fornendo loro metodologie specifiche e gli
strumenti tecnici necessari per operare con successo nell'ambito della traduzione specializzata.
Durante il corso verranno analizzate le norme e le convenzioni afferenti a tipologie testuali diverse
alla luce di un’analisi contrastiva tra la lingua italiana e la lingua spagnola. Il corso presta
particolare attenzione al linguaggio della comunicazione professionale, commerciale e pratica e,
nello specifico, al linguaggio della corrispondenza professionale (richieste, ordini d’acquisto,
proposte e offerte commerciali, richieste di preventivo, spedizioni, verbali di riunioni,
comunicazione disservizi, contratti di lavoro, proposta di partnership, lettere per organizzare
meeting, conferenze, seminari, esempi di annunci di lavoro, inserzioni, risposte alla inserzioni,
curricula, lettere di presentazione e referenze, lettere di dimissioni, etc.) attraverso un ampio
repertorio di esempi pratici e modelli concreti. Il corso riguarda, inoltre, lo studio della traduzione
di testi appartenenti a generi letterari di vario tipo, riguardanti sia opere di notevole rilievo sia
letteratura di massa che investe altri campi espressivi contemporanei. Il presente modulo formativo
mira a fornire gli strumenti teorici e pratici per approcciarsi in maniera concreta al ruolo di
traduttore letterario. Gli studenti si confrontano con testi ed autori, seguendo, per quanto riguarda
strategie e tecniche di traduzione gli spunti offerti dal docente e dai vari manuali e trattati di teoria
della traduzione analizzati durante lo svolgimento delle lezioni. In particolar modo pone l’accento
sulla difficoltà di poter trasferire l’identità culturale, evidenziando i vari casi in cui il traduttore può
trovarsi di fronte a termini della cultura del testo di partenza inesistenti nella cultura d’arrivo, e su
come procedere (strategie e tecniche) per superarli attraverso gli strumenti linguistici offerti dalla
cultura d’arrivo.
Inoltre la Dott.ssa Sidoti
•ha fatto parte delle commissioni di laurea per i seguenti Corsi di laurea: Interclasse in Lingue e
Letterature Straniere, Interclasse in Lingue e Letterature Straniere, Teorie e Tecniche della
Mediazione linguistica, svolgendo il compito di relatore e correlatore, per il Corso di Laurea
triennale Interclasse in Lingue, Letterature straniere e Tecniche della Mediazione Linguistica, il
Corso di Laurea triennale in Interclasse in Lingue e Letterature straniere
•ha presieduto le commissioni di esame delle seguenti discipline: Lingua spagnola II classe L11-
L12 scritto e orale (2014-15); Lingua spagnola-Traduzione professionale L12 (2014-15)
•ha fatto (periodo 2014-2015) parte della Commissione di esami per il pre-laurea per il corso di
laurea Interclasse in Lingue e Letterature Straniere, Teorie e Tecniche della Mediazione linguistica.
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ATTIVITÀ SCIENTIFICA
Durante l’anno 2014-15 la Dott.ssa Sidoti ha svolto una notevole attività scientifica i cui risultati
saranno esposti in convegni e pubblicazioni scientifiche in sede nazionale e internazionale. Tale
attività si è incentrata principalmente sulle linee di ricerca qui di seguito descritte:
• Ricerca storico-filologica atta ad esaminare in prospettiva diacronica l’evoluzione storica del
verbo spagnolo hacer rintracciabile e direttamente connessa alla sua combinatoria (cf.
pubblicazione n. 1). L’analisi permette di concentrarsi sulle problematiche associate alle abitudini
linguistiche legate alla componente culturale ed etimologica della lingua spagnola, lingua che
presenta durante il corso degli anni delle differenze nella scelta dei verbi operanti come supporto.
Senza voler elargire spiegazioni o precisazioni di tipo semantico che ci avrebbero obbligato, volente
o nolente, a discostarci dall’obiettivo primario della nostra ricerca, indagando nella relazione che
esiste tra il significato delle parole e le loro proprietà combinatorie, tale studio focalizza l’attenzione
principalmente sullo studio della combinatoria lessicale del verbo hacer dal XIII al XX sec., sul
modo in cui alcune parole impongono, come condizione della loro frequenza d’uso, la presenza di
altre parole.
Attraverso tutta una serie di testimonianze scritte che vanno dal XIII sec. fino al XX sec., siamo
riusciti a cogliere il momento, che potrebbe chiaramente essere oggetto di discussione, in cui,
cronologicamente parlando, la comunità spagnola ha modificato le sue preferenze o tendenze
combinatorie dal verbo hacer, quando accompagnato da un sostantivo, a favore del verbo dar. Non
tutti i sostantivi appartenenti ad una classe lessicale specifica tendono nel tempo a selezionare il
medesimo verbo di supporto e, quindi, a comportarsi in modo del tutto omogeneo rispetto alle loro
restrizioni sintattico-semantiche. Alcuni, per circostanze difficili da determinare linguisticamente,
sviluppano la tendenza ad adottare come verbo di supporto una soluzione differente, tanto da far
entrare in conflitto o in competizione, solo per un certo periodo di tempo, a partire dagli esempi
riscontrati nei corpus consultati, i verbi hacer e dar. Dal punto di vista descrittivo la nostra ricerca
si rivela interessante quando la presenza o stabilità del verbo hacer, rispetto al verbo dar, con un
determinato gruppo di sostantivi, qui suddivisi per classi semantiche, viene minata dalle selezioni
naturali ed imprevedibili della comunità ispana che in un momento dato decide, in modo puramente
arbitrario di adottare un verbo di supporto differente da quello precedentemente impiegato
stabilizzando o istituzionalizzando così le loro preferenze nel tempo. Una restrizione semantica,
quest’ultima, che portò tutta una serie di sostantivi a concorrere con il verbo dar che, acquisendo la
capacità di selezionarli, nel corso degli anni venne progressivamente a sostituire, ‘desplazar’ e,
infine, a ‘relegar en el olvido’, il verbo hacer. Nell’intento di voler sbrogliare la matassa embricata
che gira intorno all’evoluzione linguistica del verbo hacer, si sono rivelati di grande aiuto, tra i vari
corpus diacronici esistenti per lo spagnolo, il CORDE ed il CDH e, tra i vari corpora di riferimento
per lo spagnolo attuale, il CREA. Le testimonianze contenute nei suddetti corpora si sono rivelate
preziose per marcare le selezioni naturali di determinati sostantivi che, attraverso gli anni, hanno
modificato le loro preferenze combinatorie, selezioni linguistiche quest’ultime che per non
dipendere da regole di natura grammaticale rendono davvero difficile spiegare l’idiosincrasia o
idiosincrasicità di tali fenomeni.
•Nell’ambito degli studi fraseologici sono distinte le posizioni riguardo cosa si intenda per unità
fraseologica. Uno degli obiettivi del presente lavoro (cf. pubblicazione n. 2) è dimostrare come le
collocazioni, il cui termine si presta a numerose interpretazioni, debbano essere considerate,
sebbene alcuni autori da una prospettiva linguistica non le classifichino come tali, unità
fraseologiche a tutti gli effetti, e non solo perché il significato che acquisisce un lessema in
collocazione, per il vincolo semantico che unisce i costituenti di cui questa si compone, dipende dal
lessema con il quale si combina ma anche per la tendenza a sviluppare, i suoi elementi costitutivi,
52
l’esclusione semanticamente immotivata di altri. Inoltre, essendo le collocazioni, come tutte le unità
lessicali appartenenti ad una classe, caratterizzate da proprietà intersecabili con altre categorie
linguistiche, con il presente contributo pretendiamo, prendendo come spunto gli studi di alcuni tra i
più importanti linguisti, (Hausmann, 1979, 1989; Lewis, 1993; Corpas Pastor, 1996; Koike, 2001;
Higueras García, 2006; Osorio Olave y Serra Sepúlveda, 2012), di delimitare, per mezzo di una
caratterizzazione semantica e formale delle medesime, il confine tra queste ed altri fenomeni
fraseologici, quali locuzioni e composti sintagmatici che, spesso, per compenetrarsi tra loro, creano,
anche tra lessicologi e fraseologici una certa confusione.
Oltre a segnalare punti in comune e divergenti tra le collocazioni, locuzioni e composti sintagmatici,
il presente studio ci permette di riflettere se, per la distanza che separa le collocazioni dal resto delle
unità fraseologiche, tale categoria dovrebbe essere esclusa, a dire di alcuni, come oggetto di studio
della fraseologia. Se una delle principali caratteristiche delle unità fraseologiche è la stabilità
sintattico-semantica, è possibile, quando la trasparenza semantica del nucleo o il processo di
selezione combinatoria non si annulla, considerare le collocazioni delle unità fraseologiche a tutti
gli effetti? Sebbene gli elementi di cui una collocazione si compone non agiscano semanticamente
in blocco e stabiliscano tra loro una relazione sintattica che gli permette, di conseguenza, di
mantenere la loro identità referenziale e categoriale, consideriamo che il significato figurato che
certe collocazioni acquisiscono fa sì che tra i suoi costituenti si stabilisca un grado di coesione
semantica tale da far in modo che la combinazione funzioni, come se di strutture prefabbricate si
trattasse, come un’unità. Per il grado di lessicalizzazione, sebbene non si possa parlare di
idiomaticità, che le contraddistingue, considerata come la caratteristica essenziale che determinate
unità dovrebbero avere per essere considerate fraseologiche, per la stabilità arbitraria, determinata
quest’ultima dall’uso frequente e non da regole grammaticali, con cui determinate unità si
riproducono, per la restrizione lessicale e la precisione semantica di cui gode la combinatoria,
riteniamo doveroso ed opportuno affermare che le collocazioni non dovrebbero essere considerate
solo come un ibrido o in opposizione ad altri fenomeni ma come una categoria dai tratti
riconoscibili che contribuisce ad arricchire quelle strutture stabili della lingua che ricevono il nome
di unità fraseologiche.
• Studio pragmatico-fraseologico atto ad esaminare la relazione di equivalenza pragmatica che
esiste tra le costruzioni con verbo di supporto (CCVA) formate da un verbo di supporto + sostantivo
e i correlati verbali semplici corrispondenti, ponendo l’accento, in particolar modo, sul loro
funzionamento come atti linguistici realizzativi (cf. pubblicazione n. 3). L’obiettivo è dimostrare, a
partire dalle caratteristiche che permettono di determinare se un atto conserva o no suddetto valore
che non sempre esiste una corrispondenza biunivoca tra una costruzione con verbo di supporto ed il
verbo semplice corrispondente per quanto concerne la realizzatività: se una delle due espressioni è
realizzativa, ciò non implica che l’ altra lo sia, e viceversa. Comprendere l’obiettivo perlocutivo a
cui il parlante mira mediante l’ atto comunicativo è di fondamentale importanza per determinare
fino a che punto in spagnolo i verbi dichiarativi, che si caratterizzano per la loro realizzatività,
mantengono nella costruzione con verbo di supporto corrispondente il medesimo valore (effetto,
forza) e viceversa. Lo studio si occupa, in particolar modo, dei verbi che indicano “permesso” e
“volontà” (sugerir e permitir ) e delle corrispettive contropartite verbo-nominali hacer+sugerencia
e dar+permiso con lo scopo di misurarne il grado di realizzatività e di verificare non solo se il
valore, normalmente presente in enunciati che contengono verbi semplici, viene trasferito in
maggior o minor grado in enunciati con costruzioni verbo-nominali ma anche se la lettura
realizzativa delle CVN dipende dal tipo di complemento che accompagna il sostantivo.
•Nell’ambito della didattica dello spagnolo come lingua straniera la Dott.ssa Sidoti si è occupata
(cf. pubblicazione n. 4) di fomentare l’uso, da parte dei professori di spagnolo di E/LE, del fumetto
ispano, uno strumento didattico che permette di acquisire le abitudini linguistiche proprie del
registro colloquiale, di addentrarsi nella cultura degli ispanoparlanti, di promuovere la
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corrispondenza di significati da un sistema culturale all’altro ed un uso autentico e spontaneo della
lingua. Se consideriamo che uno studente di L2 per imparare a destreggiarsi in un contesto
informale dispone solo dei modelli comunicativi presenti nel libro di testo, è possibile dedurre che,
l’inclusione nei materiali didattici di esempi d’uso reali si rende necessaria per quegli studenti che
vogliono avere una visione più amplia dell’ uso reale della lingua spagnola ma anche sentirsi più
integrati ad una cultura che non gli appartiene. La proposta didattica riunisce, senza voler essere
esaustiva, gli obiettivi di una presentazione generale sul tema. In definitiva, si rivela un input per
quegli studenti che vogliono familiarizzare, potenziando la loro autonomia, con i fenomeni
linguistici e sociolinguistici peculiari della conversazione colloquiale con i quali potrebbero
scontrarsi in un contesto di immersione.
PUBBLICAZIONI PRODOTTE NELL’ANNUALITÀ 2014-15
MONOGRAFIE
1) SIDOTI, R., Evoluzione storica del verbo di supporto spagnolo hacer in costruzioni verbo-
nominali, Aracne editrice srl., Roma, ISBN 978-88-548-8821-0 (in corso di stampa: data di
edizione 7 dicembre 2015)
ARTICOLI SU RIVISTA e ATTI DI CONVEGNO
2) _______. «Alcune riflessioni sull’inclusione delle collocazioni come oggetto degli studi
fraseologici», in Scrittura, immagine, comunicazione. Percorsi di lettura tra intertestualità,
intersemiotica e interculturalitá, Aracne editrice srl., Roma (in corso di stampa)
3) _______. «El grado de realizatividad entre los verbos de lengua ‘sugerir’ y ‘permitir’y su
contropartida verbo-nominal», Lingue e Linguaggi, vol.15, Università del Salento (in corso
di stampa)
4) «La riqueza de la oralidad a través del cómic », ILLUMINAZIONI, (in corso di stampa)
CONVEGNI INTERNAZIONALI: PARTECIPAZIONE
XXIX Convegno AISPI (Milano, novembre 2015): Reti, irradiazioni e confluenze nelle culture
ispaniche con Poster scientifico dal titolo “Evolución histórica del verbo de soporte hacer a partir
del siglo XIII hasta nuestros días en construcciones verbo-nominales”
PARTECIPAZIONE PROGETTO DI RICERCA
La Dott.ssa Sidoti partecipa in qualità di collaboratore al:
PRA 2008/2009 Programma di Ricerca Ordinario - Bando Rettorale del 29/03/2010, Prot.
ORME09MH8Y Università degli Studi di MESSINA - P.zza S. Pugliatti, 1 – MESSINA
Responsabile scientifico del programma di ricerca: Giovanni Brandimonte (DICAM, Università
degli Studi di Messina, L-LIN/07)
Area Scientifico-Disciplinare su cui insiste il programma di ricerca: 10 - Scienze dell'antichita',
filologico-letterarie e storico-artistiche
Tipologia della ricerca: computazionale
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Titolo del Programma di Ricerca: Studi di lessicografia bilingue: progetto di realizzazione di un
dizionario bilingue (ITA-SPA) di collocazioni, suddivise per livelli di competenze linguistiche.
Obiettivi: l’aspetto innovativo del progetto è dato dal suo obiettivo finale, ovvero la pubblicazione
di un dizionario bilingue italo-spagnolo delle collocazioni di uso attuale (al giorno d'oggi,
inesistente), ma soprattutto dalla suddivisione delle stesse combinazioni lessicali in livelli di
competenze linguistiche (seguendo il quadro di riferimento europeo) allo scopo di fornire un
prodotto finale utile sia dal punto di vista traduttologico che da quello glottodidattico. Il I anno della
ricerca sarà prevalentemente dedicato alla raccolta del corpus generale di collocazioni in lingua
spagnola, selezionate in base diversi criteri (frequenza d’uso, registro) a cui farà seguito l'analisi e
individuazione degli equivalenti in lingua italiana. Il II anno prevede la redazione del dizionario
stesso, dopo un'attenta analisi del criterio di lemmatizzazione e di suddivisione per livelli.
Presa conoscenza della relazione, il Consiglio unanime si esprime sull’attività didattica e
scientifica svolta dalla Prof.ssa Rossana Sidoti presso il Dipartimento di Civiltà antiche e
moderne definendola altamente positiva. Si propone pertanto agli Organi Collegiali
dell’Ateneo il rinnovo del contratto a tempo determinato per un ulteriore anno. Il Consiglio
approva.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 18 bis); il Consiglio approva
19) Ratifica del decreto del Direttore repertorio n. 3/2015 del 28 ottobre 2015 relativo
all’assegnazione dell’insegnamento di Filologia germanica del corso di laurea in
Lingue, Letterature e tecniche della mediazione linguistica; dell’insegnamento di
Filologia germanica del corso di laurea magistrale in Lingue moderne;
dell’insegnamento di Letteratura greca I del corso di laurea in Lettere, curriculum
classico.
Il Direttore riferisce che l’insegnamento di Filologia germanica non ha avuto ancora un
provvedimento di copertura, in attesa dell’immissione in ruolo del prof. Lozzi Gallo, avvenuta
soltanto lo scorso 26 ottobre. Poiché la disciplina è prevista nel primo semestre, il Direttore ha
ritenuto urgente adottare un provvedimento, previsto dal Regolamento, e che viene portato a
ratifica. Con lo stesso provvedimento il Direttore ha provveduto a sostituire la prof. Cannatà, in
congedo per motivi di salute, con il prof. Meliadò, che ha accettato il nuovo carico didattico di
Letteratura greca I. I due insegnamenti, con le relative coperture, sono stati già inseriti
nell’Anagrafe della didattica e sul sistema ESSE3.
Il Consiglio ratifica.
Il Direttore dà lettura della verbalizzazione del p. 19); il Consiglio approva
Non essendoci altri punti all’o.d.g., il Direttore sottopone all’approvazione del Consiglio il verbale,
già approvato nel sui singoli punti, per quanto riguarda gli orari di inizio e fine e l’elenco delle
presenze; il Consiglio approva.
La seduta è tolta alle ore 17,35.
Il Segretario Il Direttore