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“I Toscani hanno il cielo negli occhi e l’inferno in bocca”VIAGGIO TRA ZOLLE E NUVOLE NEI

GIOIELLI DELLA VAL D’ORCIA E DELLA VALDICHIANA.

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I Toscani parlano di sé stessi in questo modo:l’eleganza e l’armonia delle creazioni toscane, nell’arte e nell’artigianato, vanno di pari passo con l’arguzia delle espressioni, la ferocia delle loro sentenze.La Toscana è culla dell’arte italiana e della sua lingua.

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In questa lezione parleremo di comeil paesaggio toscano sia l’esitoe l’origine assieme di questo contrasto.La semplicità della cucina toscanal’armonia dei gustiil livello altissimo dei prodotti del territorio:tutto questo è cultura.

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E anche di come tutto questocielo e terra, zolle e sogni,invenzioni diaboliche e sublimisi trovino nelle nostre belle contradee sulle nostre tavole.

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LEZIONE PER L’ISTITUTO ALBERGHIERO SAFFI, IV D ENO

a cura di Paola Corrias

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Fonti:

G. Gurrieri Ceccatelli, Capire la Toscana. Marsilio, Venezia, 1980

P. Petroni, Il grande libro della cucina toscana. Ponte alle Grazie, Firenze, 1991

www.sentierodellabonifica.it

www.valdichianasenese.com

www.valdorcia.it/

www.molinoparri.com

www.italia.it

www.sitiunesco.it

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Val d’Orcia e Val di Chiana

Territorio di origine vulcanica

Sono note le acque termali di

suggestivi centri come Bagno

Vignoni

Territorio di origine alluvionale

Il fiume Chiani e il Canale Maestro della Chiana, col quale è stata bonificata l’intera area (sec. XVIII)

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Il territorio così favorito dalla natura è stato modellato dall’uomo in secoli di storia e di duro lavoro: e l’uomo ne ha

tratto fonte di sostentamento e di guadagno

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L’unicità del paesaggio e del territorio senese unito alle bellezze architettoniche ed artistiche di Siena e di altri centri artistici della provincia (San Gimignano, Pienza, Montalcino, ecc.) hanno indubbiamente favorito lo sviluppo di tale attività tra le aziende agricole. Le attività di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli sono dunque oggi in un rapporto di stretta connessione con quelle legate alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura ed all’allevamento degli animali.

(Piano Locale di Sviluppo Rurale PLSR Siena 2007-2013)

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Sin dagli Etruschi la zona della Val di Chiana è stata abitata e curata

• Gli Etruschi avevano avanzate cognizioni di ingegneria idraulica e seppero sfruttare l’umidità della zona per le proprie necessità.

• Oggi è possibile fare del turismo intelligente in bicicletta, a piedi o a cavallo, sul tracciato delle antiche vie etrusche.

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La Val di Chiana era, nella preistoria, una zona completamente sommersa dall’acqua: i laghi di Chiusi e di Montepulciano ne sono la testimonianza moderna.

Distinguiamo una Val di Chiana aretina ( Foiano della Chiana, Monte San Savino, Lucignano, Cortona)

ed una Val di Chiana senese, che è quella meta della vostra visita, con Montepulciano e Rigomagno.

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Il “bove” chianino era già noto a Etruschi e Romani che lo utilizzavano nei cortei trionfali e per i sacrifici alle divinità per la sua imponenza ed eleganza. Si tratta del bovino più grande del mondo, “il gigante bianco chianino”, e il suo nome trae origine da questa antica terra.

(

Nelle foto, il magnifico animalein occasione di due manifestazioni storiche di grande importanza: a sinistra, lo “Scoppio del Carro”, a Firenze; a destra, il traino del Carroccio nella Piazza del Campo di Siena, in occasione del Palio.

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La costante selezione genetica ha portato ad avere animali da carne di grande pregio e oggi la Chianina ha il marchio IGP riconosciuto dalla Comunità Europea (Indicazione Geografica Protetta Vitellone Bianco Appennino Centrale - Chianina).

Condizione essenziale per l’IGP è la provenienza da bovini di pura razza Chianina di età compresa tra i 12 e i 24 mesi che abbiano avuto un’alimentazione naturale controllata.

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Si tratta della materia prima per le leggendarie “fiorentine”.

Molto apprezzata anche la gastronomia del “Quinto Quarto” che offre le saporite “trippe al sugo” o i “grifi in umido”, piatti questi che “parlano la lingua antica dei mercati” ancora presenti nelle piazze della Val di Chiana, come Bettolle.

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Rigomagnoantico castello presso Sinalunga

“ …il mestiere di mugnai continua in modo fiorente nella famiglia Parri, che si tramanda l'arte molitoria da secoli, risalendo ai tempi delle lotte tra guelfi e ghibellini” 

Visiterete un’azienda importante, il Molino Parri, dalla gloriosa ed antica storia.

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Mulino con macina a pietra(oltre a moderni macchinari), l’azienda ha un “piccolo molino a pietra ristrutturato,con il quale produce farine di nicchia non raffinate,farina di grano Verna ,farine biologiche ,farine a marchio “agriqualità” e farine di cereali ,con le quali far riscoprire i sapori di una volta”.

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Il gioiello della Val di Chiana:Montepulciano

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A circa m. 200 s.l.m. l’amena località è uno scrignodi arte e di cultura enogastronomica.Anticamente si chiamava Mons Policianus, sicché i suoi abitanti si dicono “Poliziani”.Nacquero in questo borgo

Agnolo Ambrogini, detto“il Poliziano”: poeta amico di Lorenzo il Magnifico e maestro dei suoi figli.

S. Agnese Segni

Ed anche il card. Bellarmino, principale accusatore di Galileo.

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Contesa da Siena e da Firenze

le sue opere d’arte si ispirano ora all’una…

…Ora all’altra

PALAZZO RICCI, DI B. PERUZZI, IN STILE SENESE

PALAZZO COMUNALE, ISPIRATO AL PALAZZO DELLA SIGNORIA DI FIRENZE

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Il massimo capolavoro di Montepulciano è San Biagio, alle pendici della collina.IN UN LUOGO COME QUESTO, TEMPIO DEL GUSTO E DELL’ARMONIA, NON POTEVA SORGERE CHE UNA SPLENDIDA CHIESA DEDICATA AL PATRONO DELLA GOLA, SAN BIAGIO.

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San Biagio è tra gli esempi più perfetti di edificio rinascimentale

A pianta quadrata, ovvero a croce greca

è il capolavoro di Antonio da SangalloIl Vecchio

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e si inserisce armoniosamente nella dolce vallata ai suoi piedi

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Montepulciano è celeberrima per i suoi vini…

Immagini tratte da www.consorziovinonobile.it/

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Bella Arïanna con tua bianca manoVersa la manna di Montepulciano:Colmane il tonfano e porgilo a me.Questo liquore, che sdrucciola al core,O come l’ugola baciami e mordemi!O come in lacrime gli occhi disciogliemi!Me ne strassecolo, me ne strabilioE fatto estatico vo in visibilio.Onde ognun, che di LieoRiverente il nome adora,Ascolti questo altissimo decreto,Che Bassareo pronunzia, e gli dia fé:Montepulciano d’ogni vino è il re.

F. Redi, Bacco in Toscana, 1685.

E soprattutto per il Nobile, che il medico e letterato F. Redi celebrò con un poemetto.

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L’umidità della zona, antica piana malarica, definitivamente bonificata dai Lorena, offre una ricca agricoltura, con prodotti di alto livello:La mela rugginosa,caratterizzata da speciale sapidità, consistenza ed elevata conservabilità (più di due mesi fuori dal frigorifero).

Prodotta nella Val di Chiana, su un altopiano posto a 250 m s.l.m., caratterizzato da terreni di medio impasto, fertili, attraversati da un canale di bonifica, con ottima esposizione. Questa regione ha un particolare microclima, che permette alla buccia della mela di acquisire lo strato di ruggine, da cui prende il nome. (www.tuscanative.com/it)

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Molto pregiata anche la porchetta di Monte San Savino

E, per rimanere in tema di carni, i salumi di cinta senese, di tradizione antica, come vediamo nell’affresco del Lorenzetti.

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Oci (a Siena tutto attaccato con l’articolo, “Locio”) e nane sono i termini dialettali con cui si indicano il maschio dell’oca e le anatre. Con le loro uova (anche delle galline) si produce la pasta fatta in casa come ravioli, pappardelle, tagliatelle e “maccheroni” (tagliatelle di dimensioni leggermente maggiori).

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Ma la pasta tradizionale della Val di Chiana (specialmente sul versante senese) si prepara solo con farina e acqua: i pici infatti sono spaghetti fatti a mano e generalmente conditi con sughi di cacciagione.

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LA TERRA DELLA VALDICHIANA ARETINA, SEDE DI PASCOLI DI OVOCAPRINI, È NOTA PER I MILLE TIPI DI PECORINO: TRA QUESTI, FAMOSO È L’ABBUCCIATO ARETINO, UN PECORINO (LOCALMENTE “CACIO”) OTTENUTO CON LATTE CRUDO, CIOÈ NON SOTTOPOSTO A EBOLLIZIONE, DAL GUSTO EQUILIBRATO E ADATTO SIA ALLA STAGIONATURA SIA AL CONSUMO “FRESCO”.

Nella Valdichiana senese, notissimo il caseificio Cugusi:Almeno dagli anni SessantaI Sardi hanno colonizzatoValdichiana, Val d’Orcia e Crete senesi e portato l’antica sapienza casearia sarda In Toscana.

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Qualche ricetta tradizionale:

Frascarelli o “minestra della Sciorna” (Pienza)Ginestrata della Val di ChianaBrustico di ChiusiTegamaccioBuglioneFaraona alla cretaLa Ciancifricola

Le ricette si trovano nell’indispensabile manuale di Petroni.

I vini: Bianco vergine della ValdichianaVino Nobile di MontepulcianoRosso di Montepulciano

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Val d’Orcia

Patrimonio dell’Umanità

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LA VAL D’ORCIA COSTITUISCE UN ECCEZIONALE ESEMPIO DI COME IL PAESAGGIO NATURALE SIA STATO RIDISEGNATO NEL RINASCIMENTO E RISPECCHIA GLI IDEALI DEL "BUON GOVERNO" (XIV E XV SEC.) TIPICI DELLA CITTA’ STATO ITALIANA.

A. Lorenzetti, Effetti del Buon Governo in campagna, 1338-1339, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena

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Anche i depositi di lava dei vulcani ormai spenti di Radicofani e dell’Amiata hanno contribuito a delineare le forme di quest’area; la lava, induritasi, ha dato vita alle pietre scure conosciute come trachiti. Le rocce laviche si susseguono accompagnando il corso del fiume Orcia che taglia la valle e ne esce attraverso una profonda spaccatura.

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La Val d’Orcia ha legato i suoi destini alla via Cassia, la grande strada romana che metteva in comunicazione Roma col nord Italia e che attraversa per intero la valle. Una strada che, per gran parte del suo percorso, ricalca la storica via Francigena, sulla quale è nata Siena, e dove il senso del viaggio ha lo spirito del pellegrinaggio.

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Il sogno di Pio II

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Enea Silvio Piccolominidiventato Papa col nome di Pio IItrasforma il minuscolo borgo medievale,Corsignano in Val d’Orcia,nel quale era nato, nel 1405, in una città ideale.

E’ l’Umanesimo, e Pio II lo interpreta appieno.

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Dalla minuscola CorsignanoLa pieve romanica (XI sec.) di SS. Vito e Modesto

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L’architetto Bernardo Rossellino, di Firenze,

esaudisce il sogno rinascimentale: nasce Pienza, la città di Pio

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Viene rimodellato il Duomo; si erigono i palazzi Piccolomini, Borgia, Ammannati; la

piazza viene arricchita di un armonioso pozzo.

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Il Rossellino s’ispirò ai modelli più perfetti dell’Umanesimo

Il palazzo Rucellai, di L.B. Alberti, a Firenze

Per il proprio palazzo Piccolomini, a Pienza

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Il papa Pio II convinse i suoi più vicini cardinali ad arricchire adeguatamente la

piazza dei suoi sogni

R. Borgia, poi papa Alessandro VI,Fece costruire questo E Giacomo

Ammannati questo

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Il Duomo fu costruito sulla pieve di santa Maria; per farne una quinta scenografica

alla piazza, l’antica chiesa venne orientata diversamente.

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L’Assunzione del “Vecchietta”, nel Duomo di Pienza

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Oggi Pienza è tra le mete turistiche più ambite: arte, paesaggio, storia, enogastronomia sono armoniosamente integrati.

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A pochi chilometri da Pienza, il monastero di sant’Anna in Camprena.

Siamo al limite delle Crete senesi: luoghi scelti per numerosi film…Dal latino “Campus

arenae”, ovvero “campo d’argilla”.

E’ questa una terra arida,

adatta all’allevamento di ovini

alla coltivazione di frumento,

alle cave di creta

con cui vengono realizzati

vasi ed orci.

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Il “Paziente inglese” (9 premi Oscar) è stato girato qui, in quest’oasi di armoniosa

religiosità,affrescata da un grande pittore del

Quattrocento, “Il Sodoma”

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Tipiche della val d’Orciale “strade bianche”sulle quali

si organizza una durissima gara ciclistica

Foto di Tiziano Taddei (Flickr)

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A Monticchiello è celebre il “teatro povero”Dal 1967, nella seconda quindicina di luglio, gli abitanti presentano un "autodramma" (come ebbe a definirlo Giorgio Strehler) elaborato collettivamente nell'inverno che a partire dalla storia della comunità affronta tematiche di attualità.

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La Foce: un monumento della Val d’Orcia, patrimonio UNESCO

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Presso la tenuta ”La Foce” è ambientata la storia vera di una donna inglese e della sua famiglia durante il periodo della guerra civile italiana.

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Buon viaggio con“pane e companatico”

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Con l’augurio di restare una meravigliosa classe, ancora più unita.

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La musica che avete ascoltato è tratta da


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