REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
COMUNE DI RONCHI DEI LEGIONARI
VARIANTE N° 3
AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE
ADOTTATA CON DELIBERA CONSIGLIARE N° 18 DEL13.07.2016
RELAZIONE ESPLICATIVA SULLE OSSERVAZIONI ED OPPOSIZIONI PRESENTATE DA PARTE DEI PRIVATI DURANTE IL PERIODO
DI PUBBLICAZIONE
Comune di Ronchi dei Legionari
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OSSERVAZIONE N° 1
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 18413 del 17 agosto 2016 ha per oggetto la modifica ed
integrazione dell’art. 32 Z.t.o. ZONA OMOGENEA D3/H3 “mista artigianale e
commerciale esistente“, delle norme tecniche di attuazione. Con l’osservazione
presentata si richiede che all’interno della zona sia ammesso insediare anche attività
di tipo direzionali ed in particolar modo le attività sportive private quali palestre,
piscine ecc.
Valutazione e parere tecnico
Considerato che con la variante in esame sono state modificate le norme tecniche di
attuazione in diversi punti ed anche introdotte e modificate le attività che è possibile
insediare all’interno di alcune zone si ritiene che l’osservazione presentata sia
pertinente e le attività richieste siano compatibili con le destinazioni d’uso
caratteristiche della zona omogenea H3/D3. Ammettere all’interno della zona
omogenea anche l’attività direzionale significa favorire l’insediamento di attività
ricreative ovvero il recupero e riutilizzo delle superfici dei capannoni esistenti
dismessi per insediare impianti ed attrezzature sportive, tutti di natura privata, quali:
campi di gioco, piscine, maneggi, ecc.
L’art. 32 delle norme tecniche di attuazione viene modificato nel modo seguente.
ART. 32 - ZONA OMOGENEA D3/H3
Mista artigianale e commerciale esistente
1. CARATTERISTICHE GENERALI
La zona comprende un’area in posizione strategica sulla viabilità principale di
accesso al capoluogo interessate da funzioni in atto miste produttive e
commerciali.
2. OBIETTIVI DI PROGETTO
Il Piano, prendendo atto della situazione d’uso che caratterizza tali aree, le
riconosce nella loro configurazione funzionale mista, mirando ad una migliore
integrazione urbanistica e ambientale per riqualificare le aree interessate in
rapporto al contesto.
3. DESTINAZIONE D'USO
Le destinazioni d’uso sono:
• attività artigianale e industriale;
• edifici per la esposizione e commercializzazione dei prodotti delle attività di
cui al precedente punto;
• servizio;
• commerciale al dettaglio per la commercializzazione dei generi non alimentari
a baso impatto di cui all’articolo 2, comma 1, lettera e) della L.R. 29/2005 su
superfici di vendita non superiori a mq 400 per ciascun ambito di
insediamento autonomo, indipendente e privo di qualsiasi collegamento fisico
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o funzionale con altri ambiti all’interno dei quali siano insediate attività del
commercio al minuto;
• commerciale all’ingrosso;
• attività spedizioniere;
• uffici e depositi connessi alle attività produttive;
• servizi e attrezzature collettive connessi alle attività produttive.
• direzionale con esclusione di immobili destinati ad ospitare attività sanitarie
ed assistenziali:
Sono escluse tutte le attività a rischio di incidente rilevante.
OMISSIS
OSSERVAZIONE N° 2
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 19522 del 1 settembre 2016 ha per oggetto la richiesta di una
modifica alle norme tecniche di attuazione (art. 27 punto 5.6 Verde, Sport e
spettacoli all’aperto) al fine di consentire all’interno di una specifica area la
costruzione di un edificio da destinare a “club house” di un circolo tennistico.
Valutazione e parere tecnico
Si ritiene che l’osservazione non sia pertinente in quanto le norme tecniche di
attuazione di fatto già consentono di realizzare quanto richiesto. La norma è
strutturata in modo tale da ammettere all’interno dell’area di realizzare strutture
coperte per le attività sportive in ragione di un rapporto di copertura pari al 50% della
superficie del lotto di pertinenza. Nel caso di specie risultando l’area con una
superficie pari a 3.900 è consentito pertanto la realizzazione di edifici sportivi quali
palestre, piscine, campi di bocce, palazzetto dello sport, campi da tennis coperti etc., fino
ad una superficie coperta massima di 1.950 mq. Le norme consentono di realizzare
all’interno dell’area anche volumi di servizio necessari alle attività svolte quali ad
esempio, servizi di supporto (bar, attività di ristorazione, sala riunioni e convegni,
magazzini, sedi d’associazione, foresteria e alloggi per il custode), palestrine
armonicamente inseriti nel contesto nel rispetto delle norme del Codice ammettendo un
rapporto di copertura pari al 15% della superficie del fondo ovvero, sempre per il caso di
specie si ammette una superficie coperta massima pari a 585 mq. Considerato che alla
data odierna sull’area risultano edificati 1.370 mq per i campi da tennis e 104,04 mq per
la palazzina servizi, si ritiene che quanto richiesto per la nuova realizzazione risulti già
ammesso dalle vigenti norme del PRGC.
OSSERVAZIONE N° 3
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20406 del 12 settembre 2016 ha per oggetto una modifica alle
norme tecniche di attuazione riferite alla zona omogenea C2 ed in particolare si
osserva che a differenza delle altre zone omogenee individuate dallo strumento
urbanistico comunale all’interno di questa zona omogenea si prescrive una distanza
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minima dai confini dei fabbricati pari a mt. 7,50 ed una distanza dei fabbricati dai
confini di zona di 7,50 mt. Nelle altre zone omogenee tali distanze sono di 5,00 mt.
Valutazione e parere tecnico
Considerato che con la variante in esame sono state modificate le norme tecniche di
attuazione in diversi punti e che tali modifiche hanno interessato anche alcuni
parametri urbanistici riferiti alle singole zone omogenee si ritiene che l’osservazione
presentata sia pertinente e che nulla osti a modificare tali parametri accogliendo
positivamente l’osservazione presentata.
L’art. 23 delle norme tecniche di attuazione viene modificato nel modo seguente.
ART. 23 - ZONA OMOGENEA C2
Residenziale di espansione
1. CARATTERISTICHE GENERALI
La zona comprende le aree di espansione a margine degli insediamenti già
consolidati, destinate a nuovi complessi residenziali.
OMISSIS
5. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI
IT max: 10.000 mc/Ha ( salvo diversa specificazione nelle schede dei PRPC –
P.A.C.)
RC max: 30% del lotto;
H max: 7,50 m;
DE min: 10,00 m;
Le distanze minime fra edifici, tra i quali siano interposte strade di
urbanizzazione destinate al traffico dei veicoli (con esclusione della viabilità a
fondo cieco al servizio dei singoli edifici di insediamento) dovranno
corrispondere alla larghezza della sede stradale maggiorata di:
- 5,00 m per lato, per strade di larghezza inferiore a 7,00m;
- 7,50 m per lato, per strade di larghezza compresa fra 7,00m e 15,00m:
Qualora le distanze tra i fabbricati, come sopra computate, risultino inferiori
all’altezza del fabbricato più alto, le distanze stesse dovranno essere
maggiorate sino a raggiungere la misura corrispondente all’altezza stessa.
DC min: - da confini esterni di zona: 7,505,00 m.
- da confini tra lotti interni: 7,505,00 m.
DS min: esterne al comparto min 7,50 m.
OMISSIS
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OSSERVAZIONE N° 4
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20407 del 12 settembre 2016 ha per oggetto la richiesta di
ripristino degli indici edilizi precedenti alla variante n.3 per la Zona Omogenea
comparto C2 – art.23. Si richiede pertanto di ripristinare la distanza minima tra i lotti
interni prevista dalla variante n.3 (ml 7.50) a ml 5.00 e di eliminare la distanza minima
prevista tra i confini di zona.
Valutazione e parere tecnico
L’osservazione in esame ha gli stessi contenuti dell’osservazione n° 3 e pertanto viene
favorevolmente accolta.
OSSERVAZIONE N° 5
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20410 del 12 settembre 2016, ha per oggetto la richiesta di
precisazioni di carattere normativo per la zona B0, ai fini del consolidamento e
sviluppo di un’azienda agricola insediata all’interno della zona.
Nello specifico si richiede che l’adeguamento in altezza dei fabbricatiesistenti sia
riferito agli edifici “circostanti” piuttosto che “adiacenti”, in modo da prendere in
considerazione un intorno più compiuto.Si richiede inoltre una riformulazione della
norma al fine di consentire un incremento della volumetria di ampliamento senza
riferimento a quella esistente e pari a mc. 500.Si chiede infine la revisione del punto
relativo alla determinazione dell’incremento di superficie coperta realizzabile,
attualmente calcolato in relazione a quella esistente.
Valutazione e parere tecnico
Considerato che con la variante in esame sono state modificate le norme tecniche di
attuazione in diversi punti e che tali modifiche hanno interessato anche alcuni
parametri urbanistici riferiti alle singole zone omogenee, si ritiene che l’osservazione
presentata sia pertinente e che nulla osti ad accoglierla positivamente.
Nello specifico il riferimento a consentire un ampliamento in altezza dei fabbricati
esistenti per adeguare l’altezza a quella degli edifici adiacenti e circostanti pare del
tutto legittimo in quanto all’interno di una cortina edilizia che si attesta sul fronte
strada i fabbricati presentano altezze disuguali e questo conferisce al contesto una
propria armonia. Prevedere pertanto l’ampliamento in altezza solo per consentire il
raggiungimento della quota del fabbricato adiacente comporterebbe un allineamento
dei colmi e delle linde di gronda della cortina edilizia andando in qualche modo a
stravolgere quello che è la sua conformazione originale.
Si ritiene altresì che sia possibile accogliere positivamente la richiesta di concedere
l’ampliamento in deroga ai fabbricati esistenti svincolando la cubatura ad una
percentuale della volumetria dei fabbricati esistenti. In questi contesti di antico
impianto, ai quali la zona omogenea B0 fa riferimento, la maggior parte delle volte
sono proprio gli edifici di minori dimensioni che necessitano di volumetrie in
ampliamento. Consentire un ampliamento del solo 20% della volumetria esistente di
fatto non favorisce il recupero di tali fabbricati in quanto l’ampliamento ammesso
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non è sufficiente a consentire un razionale recupero del fabbricato stesso. Nella
maggior parte dei casi sono i fabbricati di maggiori dimensione che invece non
necessitano di incrementi volumetrici in quanto presentano volumetrie che risultano
il più delle volte sovrabbondanti. Si ritiene pertanto di accogliere positivamente
l’osservazione presentata ponendo comunque una la limitazione prevista dall’art. 35
dalle norme di attuazione del PURG dove si prescrive che all’interno delle zone
omogenee di tipo B non si possa superare l’indice fondiario massimo di 4,00 mc/mq.
Viene anche ammesso un aumento della superficie coperta in deroga pari al 50%
della superficie coperta esistente con la limitazione che comunque non potrà essere
superato il rapporto di copertura (RC) pari al 50%.
In accoglimento della osservazione presentata il punto 5 dell’art. 11 delle norme di
attuazione del piano viene ad essere così modificato/integrato.
ART. 11– ZONA OMOGENEA B0
Nuclei storici delle frazioni
1.CARATTERISTICHE GENERALI
La zona si riferisce ad alcuni antichi nuclei urbani, che pur conservando alcuni
elementi di valore architettonico-ambientale, non hanno un’organizzazione edilizio-
urbanistica così complessa, tale da richiedere una pianificazione particolareggiata
preventiva.
L’area rientra nelle zone di recupero ai sensi della L.R. 18/86.
OMISSIS
5. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI
5.1 Interventi di cui al punto 4 del precedente paragrafo 4.
V max: pari a quello esistente autorizzato. In deroga è ammesso un ampliamento
una tantum del volume esistente del:
- 20% fino a max 300 mc per esigenze abitative;
- 30% fino a max 500 mc per esigenze legate alle attività ricettive e
agrituristiche.
- In ogni caso l’indice di edificabilità fondiaria (If) non potrà superare il
limite di 4 mc/mq
H max: pari a quella esistente, aumentabile del 10% per esigenze di abitabilità o
per allineamento con edifici adiacenti e circostanti.
DE min: In caso di ampliamento:
- 10,00 m tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti;
- secondo Codice Civile.
RC: pari all’esistente, aumentabile del 1050 % per gli interventi ammessi dalle
presenti norme con la limitazione che comunque non potrà essere
superato il limite del 50% riferito al lotto d’intervento.
OMISSIS
Comune di Ronchi dei Legionari
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OSSERVAZIONE N° 6
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20645 del 14 settembre 2016, ha per oggetto la proposta di
integrazione delle Norme Tecniche di Attuazione con la definizione di “casa singola”,
riportata nel Capitolo “Schede normative ambiti: definizioni”, come segue:
“Casa singola o isolata: per casa singola o isolata s’intende un edificio unifamiliare
e bifamiliare, circondato su quattro lati da terreno di pertinenza, costituito da una
o due unità immobiliari, comprensive di pertinenze, accessi ed autorimesse.
Si richiede inoltre che tale integrazione sia inserita nell’art.17 – Zona Omogenea B3 –
Residenziale Estensiva, in particolare nel comma 6 “Altri elementi normativi”,
Tipologia edilizia ammessa: case singole o isolate (unifamiliari e/o bifamiliari) e case
binate.
Valutazione e parere tecnico
Considerato che con la variante in esame sono state modificate le norme tecniche di
attuazione in diversi punti e che tali modifiche hanno interessato anche alcuni
parametri urbanistici riferiti alle singole zone omogenee si ritiene che l’osservazione
presentata sia pertinente e che nulla osti ad accogliere positivamente l’osservazione
presentata.
Sul territorio comunale si riscontrano tipologie edilizie eterogenee tra le quali anche
case singole, su lotto di pertinenza singolo, ma con due unità abitative. Questo caso
non risulta di fatto normato. L’osservazione proposta pone rimedio a questa
deficienza presente nelle norme di attuazione. Si procede pertanto ad integrare il
testo delle norme di attuazione nel modo seguente:
ART. 17 - ZONA OMOGENEA B3
Residenziale estensiva
1. CARATTERISTICHE GENERALI
La zona comprende le aree di recente completamento e di espansione già
urbanizzate e con un buon grado di saturazione edilizia, caratterizzate da tipologie
eterogenee miste.
OMISSIS
6. ALTRI ELEMENTI NORMATIVI
Per gli ambiti già assoggettati a P.R.P.C., valgono le relative norme, fatto salva la
possibilità di conformarsi alle presenti disposizioni.
Tipologia edilizia ammessa:
• case singole o isolate (unifamiliari e/o bifamiliari) o binate.
OMISSIS
Vengono modificate anche le definizioni riportate nell’Allegato alle norme tecniche di
attuazione riferite alle Schede normative degli ambiti:
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Schede normative ambiti: definizioni
1) Tipologie:
Casa singola
Per casa singola o isolata si intende un edificio unifamiliare o bifamiliare, circondato
su quattro lati da terreno di pertinenza, costituita da un’unicauna o due unità
immobiliari, comprensiva di pertinenze, accessori e l’autorimessa.
OMISSIS
OSSERVAZIONE N° 7
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20648 del 14 settembre 2016, ha per oggetto la richiesta di
stralcio della variante n.3 per ciò che concerne la previsione di espansione edilizia
presso Zona C2 ambito 1 località Mostegane, Zona C2 ambito 2 località Cave di Selz,
Zona C2 ambito 3 località Mostegane, ritenendo ancora valide le motivazioni
proposte nelle osservazioni depositate in occasione della redazione della variante e
considerando fondamentale il recupero ed il restauro dell’esistente patrimonio
edilizio piuttosto che la dissipazione di suolo agricolo.
Valutazione e parere tecnico
L’osservazione presentata non è pertinente pertanto viene respinta.
OSSERVAZIONE N° 8
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20683 del 15 settembre 2016, ha per oggetto la proposta di
modifica della viabilità ricadente in zona C2 ambito 1 (p.c. 394/1 F.M. 10) mediante la
formazione di una rotatoria in prossimità della p.c. .1732 (sempre di proprietà del
richiedente), prevedendo nel contempo delle aree limitrofe a detta rotatoria,
destinate ad area verde e/o parcheggio. Tale richiesta viene formulata in quanto si
ritiene che la configurazione prevista dalla variante n.3 possa implementare in modo
esponenziale il transito di automezzi fronte l’abitazione della medesima.
Valutazione e parere tecnico
Allo stato attuale, in previsione di rivedere l’intero impianto dell’assetto viabilistico del
quadrante del territorio comunale dove si inserisce il comparto edificatorio C2 “Ambito 1”
l’Amministrazione comunale non ritiene di accogliere l’osservazione presentata in quanto
tale nuova previsione verrebbe di fatto ad interrompere un collegamento viario, in
direzione nord – sud, che nelle previsioni originali del PRGC vigente assume una
importanza rilevante. In futuro, quando si porrà mano ad un piano organico della mobilità
su tutto il territorio comunale l’osservazione presentata potrà essere presa di nuovo in
considerazione.
Si procede a correggere un errore materiale presente nel perimetro della scheda allegata
di specifica per il comparto edificatorio in modo tale da farlo coincidere con il perimetro
riportato nella tavola di zonizzazione del piano.
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OSSERVAZIONE N° 9
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20694 del 15 settembre 2016, interessa il F.M. 5, p.c. 2049 e
890/3, rientranti in zona omogenea B3, ed ha per oggetto la richiesta di integrazione
alle Norme Tecniche di Attuazione, in particolare all’attuale definizione tipologica di
“casa singola” che garantisca la possibilità di essere costituita da una o più unità
immobiliari (binata).
Valutazione e parere tecnico
I contenuti della osservazione coincidono con quelli trattati nella Osservazione n° 6
pertanto l’osservazione si deve ritenere favorevolmente accolta.
OSSERVAZIONE N° 10
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20710 del 15 settembre 2016, interessa le pp.cc. .240-.243/1-
243/2-243/3-243/4-.1954-320/5, F.M. 4, rientranti in zona T ambito 3, ed ha per
oggetto la richiesta di riconfigurazione del perimetro che individua l’area destinata a
verde privato ad uso pubblico e, contemporaneamente, l’ammissibilità a costruire in
aderenza agli edifici esistenti posti a confine nel rispetto delle norme del codice civile.
Valutazione e parere tecnico
L’Amministrazione comunale ritiene di respingere l’osservazione così come formulata in
quanto l’area verde privata ma di pubblico interesse, individuata all’interno della scheda
d’ambito deve mantenere la consistenza attuale.
OSSERVAZIONE N° 11
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20762 del 16 settembre 2016, ha come oggetto l’area con
destinazione urbanistica contraddistinta come “Zona O – Mista residenziale e
terziaria” in cui insiste l’area della Case Pater. In particolare si richiede la revisione
completa di quanto previsto dalla variante per ciò che attiene l’area, le destinazioni
d’uso (contrarietà a quelle commerciali, direzionali ed alberghiere) e gli indici ad essa
relativi (Indice di Fabbricabilità Territoriale ed altezza massima degli edifici).
Valutazione e parere tecnico
La variante non ha interessato l’ambito delle “case Pater” pertanto l’osservazione
non è ritenuta pertinente.
OSSERVAZIONE N° 12
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20764 del 16 settembre 2016, interessa le pp.cc. 404/1 e 405/1,
F.M. 4, attualmente aventi destinazione d’uso C2 ambito 3, per le quali si richiede la
riclassificazione in zona territoriale omogenea B4; in particolare si chiede una
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riperimetrazione dell’area affinché venga esclusa la p.c. 2179 che risulta essere di
altro proprietario non interessato all’esecuzione dell’intervento.
Valutazione e parere tecnico
Il vigente piano regolatore classifica l’area oggetto della osservazione come zona
omogenea di tipo B4 – Di completamento convenzionata. A seguito degli incontri
preliminari svolti presso la sede municipale con tutti i proprietari delle aree ricomprese
all’interno degli ambiti B4 e nel caso in esame anche con i proprietari delle aree
classificate in zona omogenea C2 – ambito 3, era parso di capire che tra le soluzioni
possibili per cercare favorire la concreta attuazione sia all’ambito B4-7 che al comparto
edificatorio ricompreso in zona omogenea C2 –ambito 3, vi fosse la possibilità di
prevedere un unico comparto che unisse i due ambiti e così è stato fatto. Con
l’osservazione presentata da parte dei proprietari delle aree del comparto B4-7 la
soluzione presentata da parte dell’amministrazione comunale non è stata giudicata
corretta, pertanto si procede a ripristinare le destinazioni d’uso previste nella tavola di
zonizzazione del piano escludendo unicamente dall’ambito 7 la porzione di area
individuata catastalmente con la p.c. 2179 che appartiene ad altro proprietario aderendo
alla richiesta avanzata sia dal proprietario stesso dell’area in oggetto che dal proprietario
delle aree che ha presentato osservazione. Vengono di conseguenza ripristinati i confini
del comparto C2-3 contenuti nel PRGC vigente.
OSSERVAZIONE N° 13
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20767 del 16 settembre 2016, interessa le pp.cc. 403/1-406-
404/1-405/1-402/21, F.M. 11, inserite all’interno dell’ambito 3, zona C2 e ha per
oggetto la richiesta di recepimento degli indirizzi e rimedi proposti dai proprietari di
tali particelle.
In particolare si ripropongono le medesime richieste presentate in sede di redazione
del PRGC e si evidenzia la mancata modifica del perimetro Ambito 3 includendo il
tratto terminale di via Cimarosa attualmente inserito nell’ambito 1, ritenendo che lo
stretto legame tra l’ambito 1 e 3, per ciò che concerne la realizzazione di qualsivoglia
intervento, sia penalizzante per i proprietari del secondo ambito.
Ritenendo insostenibile economicamente ogni iniziativa edificatoria, i proprietari
delle particelle evidenziano infine il mancato accoglimento delle seguenti richieste: la
realizzazione dell’ambito tramite due UMI e la non obbligatorietà di realizzare la
strada di collegamento tra gli accessi nord e sud.
Valutazione e parere tecnico
L’osservazione viene parzialmente accolta in quanto non è possibile accogliere in
sede di osservazione la richiesta di modifica del perimetro del comparto edificatorio
così come richiesto in quanto ciò comporterebbe la modifica di diritti di terzi che non
potrebbero opposi, secondo le disposizioni di legge, alle nuove decisioni prese
dall’Amministrazione Comunale. Pertanto il primo punto della osservazione deve
essere respinto.
Nel merito del secondo punto dell’osservazione ovvero dove si richiede la possibilità
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di prevedere l’attuazione del comparto C2-Ambito 3 in tempi differenti ovvero
consentire l’individuazione di due unità minime d’intervento (UMI) si ritiene che tale
richiesta possa essere favorevolmente accolta. Si procede pertanto modificare la
scheda d’ambito riferita al comparto in esame introducendo all’interno della voce
PRESCRIZIONI il seguente nuovo punto:
“ L’attuazione del comparto potrà avvenire per parti prevedendo così due UMI,
definite UMI A e UMI B. In sede di realizzazione di una delle due UMI, la viabilità
interna al comparto dovrà terminare con un voltatesta provvisorio finché non
troverà attuazione la seconda UMI e quindi sarà garantita l’unitarietà del tronco
stradale”
In questa sede non è possibile accogliere la parte della osservazione dove si richiede
che le due UMI abbiano accessi viari diversi e distinti: uno da sud ed uno da Nord
interrompendo così la viabilità interna del comparto nella sua parte centrale. Tale
nuova previsione verrebbe di fatto ad interrompere un collegamento viario, in
direzione nord – sud che, nelle previsioni originali del PRGC vigente, assume una
importanza rilevante. In futuro, quando l’Amministrazione Comunale riterrà di porre
mano ad un nuovo piano organico della mobilità su tutto il territorio comunale anche
la richiesta avanzata nella osservazione potrà essere presa di nuovo in considerazione
così come già relazionato in risposta alla osservazione n° 8 che si riferiva al comparto
edificatorio C2 Ambito 1.
Per effetto del ripristino della zona B4-7 in accoglimento della osservazione n° 12 il
perimetro del comparto C2 – ambito 3 viene riportato alla conformazione del piano
vigente.
Viene anche corretto un errore materiale presente nel perimetro della scheda
allegata di specifica per il comparto edificatorio in modo tale da farlo coincidere con il
perimetro riportato nella tavola di zonizzazione del piano.
Si allega la scheda d’ambito modificata riferita alla ZONA “C2 - AMBITO 3”.
OSSERVAZIONE N° 14
Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20778 del 16 settembre 2016, interessa la p.c. 115/2, F.M. 5,
classificata in zona omogenea B3, e ha per oggetto la richiesta di riconsiderare la
tipologia edilizia ammessa, all’interno della zona omogenea, consentendo anche la
possibilità di costruzioni plurifamiliari.
Valutazione e parere tecnico
Con l’accoglimento delle osservazioni similitrattate in altri punti del presente
documento anche la presente osservazione si deve ritenere favorevolmente accolta
in quanto all’interno della zona omogenea B3, attraverso le modifiche introdotte alle
norme di attuazione (art. 17 punto 6) si ammettono oltre che alle case singole anche
case isolate uni o bifamiliari.
OSSERVAZIONE N° 15
Comune di Ronchi dei Legionari
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Contenuto dell’osservazione
L’osservazione prot. 20786 del 16 settembre 2016, interessa la pp.cc. 3/2-5/1, F.M. 5,
ricadenti in Zona Omogenea B0, ed ha per oggetto la richiesta di inserimento di tali
aree in una nuova zona edificabile omogenea V “VERDE URBANO”, giusto art. 19 del
PRGC. Si chiede, in alternativa, per la stessa zona il ripristino della cubatura
preesistente, al fine di realizzare un manufatto utile alle esigenze familiari e
lavorative, ritenendo che la destinazione d’uso attuale della zona (edificabile) sia
tecnicamente non attuabile.
Valutazione e parere tecnico
La richiesta presentata non è pertinente in quanto non può essere considerata come
“osservazione” al documento di variante adottato ma si configura come nuova richiesta di
variante e pertanto dovrà essere trattata in altra sede.
OPPOSIZIONE N° 16
Contenuto dell’opposizione
L’opposizione prot. 20805 del 16 settembre 2016, interessa la p.c. 143/1, F.M. 5,
ricadente in Zona Omogenea B4 ambito 8, ed ha per oggetto la richiesta, in via principale,
di esclusione della particella 143/1 dall’ambito in quanto già infrastrutturata e
regolarmente accessibile dalla strada pubblica senza dover modificare la viabilità
esistente; in via subordinata, viene richiesta l’eliminazione dell’intero ambito dalla
variante sulla base della sua perdurante mancata attuazione e della sua concreta
irrealizzabilità.
Valutazione e parere tecnico
L’opposizione non è ritenuta pertinente in quanto con la variante n° 3 al PRGC non è stato
posto nessun vincolo di inedificabilità sull’area in esame né tantomeno nessun vincolo di
tipo procedurale. L’area in esame, con il vigente piano regolatore generale comunale, è
classificata in zona omogenea B4 ambito 8. La variante adottata quindi non ha modificato
nulla della previsione urbanistica originaria non avendo modificato né la destinazione
d’uso del bene né le modalità di attuazione del piano sul bene stesso. Il vincolo di tipo
procedurale è stato introdotto con l’approvazione del vigente PRGC e non è stato
modificato dalla presente variante.
Con la variante adottata però è stato modificato il perimetro dell’ambito d’intervento
ricomprendendo al suo interno delle aree non previste dal piano regolatore vigente e ciò
viene a modificare quelli che sono i rapporti percentuali tra le diverse proprietà delle aree
all’interno dell’ambito oltre che al numero di soggetti interessati a dare attuazione alle
previsioni di piano visto che la norma vigente prescrive che l’attuazione dell’ambito è
subordinata alla stipula di una convenzione tra l’amministrazione comunale ed i soggetti
proponenti l’intervento.
Pertanto considerato che l’obbiettivo che si poneva l’Amministrazione Comunale con la
presente variante riguardo all’ambito 8 della zona B4 era quello di cercare di agevolare
l’attuazione del comparto edificatorio concedendo maggiore flessibilità alle indicazioni di
piano; visto che il ricorrente, attraverso l’opposizione presentata, non ritiene che quanto
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proposto dall’Amministrazione comunale abbia conseguito l’obbiettivo prefigurato,si
propone di stralciare la modifica apportata alla scheda d’ambito 8 della zona B4
ripristinando tutte le condizioni, i vincoli e le destinazioni d’uso presenti nel vigente PRGC
revocando di fatto tutte le modifiche introdotte attraverso la variante e che hanno
interessato la zona omogenea B4 – ambito 8.
E’ stata presentata un’ultima osservazione in data 29/09/2016, prot. 21856, relativa
alla p.c. 544 F.M. 4, ricadente in Zona Omogenea, T9. Tale osservazione, risultando
depositata oltre i termini di legge, non è stata presa in esame.
Comune di Ronchi dei Legionari
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ALLEGATI
Osservazione n. 12 – cfr.
Vd 14a) – Vd 14b)
Scheda zona C2 – ambito 1
Scheda zona C2 – ambito 3
Scheda zona B4 – ambito 7
Opposizione n. 16 – cfr.
Scheda zona B4 – ambito 8