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Vene e Trombosigiusto ogni tanto chiedersi sequello che si è scelto di fare sia giusto, oppure no. Ma che cosa vuol dire “giusto”?

E’ giusta un’azione necessaria e buona,della quale qualcuno ha bisogno per stare meglio?E’ giusta per chi la fa o per chi ne trae beneficio?

Quale prezzo si deve pagare per fare qualcosa che si ritiene giusto?E’ troppo alto rispetto al risultato che raggiungeremo?Parlare di Trombosi vent’anni fa sembrava stravagante:

oggi sappiamo che era, ed è, giusto e necessario.La parola Aterosclerosi sempre più spesso si trasforma in Aterotrombosi

Cardiovascolare, per decisione interdisciplinare, d’ora in avanti indicheràtutte le malattie del sistema circolatorio, non solo quelle del cuore.

Trombosi delle arterie e Trombosi delle vene:sono identiche?

Mentre gli scienziati e i clinici discutono e si mettono d’accordo,noi siamo arrivati alla conclusione

che il nostro lavoro è giusto.Per voi , che avete scelto di seguirci, di leggerci, di sostenerci.E per coloro che vivono accanto a voi, e ai quali volete bene.

Il PresidenteLidia Rota Vender

ALT - ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALLA TROMBOSI - ONLUS

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Che cosa sono le vene?Sono vasi che portano il san-gue dalla periferia al cuore: èsangue sporco, carico di scoriee povero di ossigeno, che ilcuore, come una pompa, spedi-sce nei polmoni, a ripulirsi.Senza la spinta del cuore ilsangue si fermerebbe, e inpochi minuti sarebbe comple-tamente coagulato.

Perché il sangue è rosso?Perché contiene l’Emoglobi-na, una proteina “rossa” chetrasporta il ferro: il ferro sicarica sulle spalle l’ossigenoda portare alle cellule. Quantopiù il sangue è ossigenato,tanto più è rosso vivo.Nelle persone che hanno l’ane-mia (pochi globuli rossi e/opoco ferro), il sangue è rossoma più trasparente.

Il sangue è sempre rosso?SI, ma quello che circola nellevene è più scuro di quello checircola nelle arterie, perchécontiene meno ossigeno.

Perché il sangue è liquido?Perché deve scorrere, portan-do nutrimento e recuperandotossine e rifiuti (anidride car-bonica) da smaltire attraversogli organi filtro (ghiandolesudoripare, rene, fegato..) e i

polmoni. Se il sangue si fermao rallenta la propria corsa neivasi, coagula.

Che cos’è un coagulo?E’ una piccola quantità di san-gue che da liquida diventa gel epoi crostosa.

Perché si forma?Per una buona intenzione: perarrestare una emorragia, perguarire una ferita, o un tessutoinfiammato o malato.

Che cos’è un Trombo?E’ un coagulo di sangue che siforma in un punto e in unmomento in cui non si sarebbedovuto formare.

Quando si forma?Ci vogliono almeno tre condi-zioni, perché si formi un Trom-bo: che la circolazione del san-gue rallenti, che ci sia unosquilibrio fra le sostanze pro-e quelle anti-coagulanti, che cisia il contatto del sangue consostanze con le quali normal-mente non entra in contatto.

Come si forma?Le vene e le arterie sono tubielastici, foderati all’interno dapiastrelle (endotelio) aderentile une alle altre: quando unaferita, un processo infiammato-

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Trombosi edEmbolia

ANNO XVI - N. 62

Maggio 2007

Direttore responsabileClaudia Rota

Testi diLidia Rota VenderAlessandra GiorgettiMaria Chiara ChistoniSergio Oliveri

EditoreALT - Associazioneper la Lotta alla Trombosi - OnlusVia Cesare Correnti, 1420123 Milanotel. 02-720.11.444fax [email protected]

Comitato scientificoValentin FusterZaverio M. RuggeriJohn MartinIrwin H. RosenbergGiorgio AgrifoglioRosario BrancatoAngelo BranziMarco CattaneoSergio CoccheriGaetano CrepaldiGiovanni de GaetanoLeandro GennariGian Franco GensiniAdalberto GrossiDaniela MariRoberto SterziIl Presidente di SISET

Segreteria scientificaMarco MoiaFrancesco Saverio Dioguardi

Realizzazione editorialeStampaLeva Arti Grafiche S.p.AViale Edison, 60520099 Sesto San Giovanni

Abbonamento annuo 17 euroALT - via Cesare Correnti, 1420123 Milanoc/c postale n. 50 29 42 06

In questo numero:

Trombosied Embolia 2

Le Gemme 16

Una finestra sull’Europa 18

Lavori in corso 19

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rio o un virus interrompono la continuitàdella piastrellatura accorrono le piastrine:sono piccole cellule, anzi, frammenti di cel-lule, che si accumulano le une sulle altre, perfermare l’emorragia, cambiando forma,diventando sferiche e irte di spine, come ilriccio di una castagna. Attraverso le spine spruzzano nel sanguesostanze che richiamano i fattori della coa-gulazione a cementare e stabilizzare il coa-gulo.

Che cosa sono i fattori della coagulazione?Sono enzimi, o proteine, definiti con numeriromani (da I a XIII), che funzionano attivan-dosi l’un l’altro: come le tavolette del domi-no, che stanno in piedi una davanti all’altra,la prima cade e travolge la seconda, la secon-da cade e travolge la terza e così via a casca-ta, finchè cadono tutte.

Il coagulo si forma subito?NO, richiede alcuni minuti: è il frutto di unprocesso complesso, molto sofisticato, comequasi tutto in biologia e in medicina. Mentre coagulano, i fattori procoagulantivengono tenuti sotto controllo dagli anticoa-gulanti, che fanno la guardia affinché il pro-cesso non si estenda: ogniqualvolta un fatto-re della coagulazione attiva quello davanti,deve essere in grado di richiamare l’attenzio-ne degli anticoagulanti, che tengono a bada ilprocesso.

Perché il Trombo è dannoso?Perché blocca o rallenta la circolazione delsangue e l’arrivo dell’ossigeno alle cellule.

E’ sempre grave?NO, dipende dal tipo di vaso in cui si forma,arteria o vena, dalla dimensione del vaso,grande, piccolo e a volte addirittura micro-scopico, dall’importanza delle cellule cherimangono senza ossigeno. Le cellule soffro-

no sempre, ma in modo diverso. Se ilTrombo si forma in un’arteria blocca l’arri-vo dell’ossigeno, se si forma in una venaimpedisce al sangue di defluire e infarciscele cellule, che rimangono affogate in un san-gue incapace di nutrirle. La gravità dipende anche dal tipo di Trom-bosi, completa o parziale, e dalla rapiditàcon cui il Trombo si scioglie, dal fatto che siala prima volta che si manifesta oppure chesi tratti di una recidiva, dal fatto che si fram-menti e lasci partire Emboli.

Quali tipi di Trombosi esistono?Due: arteriosa e venosa.

Quale è più grave?Di solito la Trombosi arteriosa, perché lamancanza di ossigeno fa morire le cellulerapidamente per soffocamento.

La Trombosi è una malattia?NO, è il fenomeno che provoca la malattia,anzi le malattie, malattie diverse che pren-dono nome dall’organo colpito. Per esempio la Trombosi coronarica provocaun Infarto del miocardio, la Trombosi cere-brale provoca l’Ictus.

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E la Trombosi venosa?Se colpisce braccia o gambe viene definitaTrombosi Venosa Superficiale (TVS), co-munemente chiamata flebite o tromboflebite,oppure Trombosi Venosa Profonda (TVP).Se colpisce altri organi viene definita con ilnome dell’organo colpito: Trombosi retinica(retina=occhio), cerebrale, splenica (milza),renale, intestinale, ovarica, peniena…

La Trombosi venosa può guarire da sola?SI, a volte. La Trombosi ha una sua storia naturale: unavolta formatasi, può sciogliersi da sola,oppure estendersi all’interno del vaso colpi-to (nelle vene il sangue va dalla periferia alcuore, quindi anche il Trombo si estendeverso il cuore) oppure frammentarsi semi-nando nel sangue circolante piccoli o grandiEmboli che, una volta raggiunto il cuore,proseguono verso il polmone, dove attraver-so le arterie polmonari raggiungeranno unramo tanto piccolo da poter essere ostruito,provocando un’Embolia polmonare o unInfarto polmonare.

Perché la Trombosi venosa è grave?Perché è una malattia subdola: non sempredà segni di sé, a volte si manifesta solo dopoaver fatto gravi danni. Una volta guarita tende a tornare, soprattut-to se non è stata riconosciuta in tempo o cura-ta con i farmaci adatti e per un tempo congruo.

E’ frequente?La Trombosi è la prima causa di morte e digrave invalidità in Italia, e in tutti i Paesiindustrializzati. La Trombosi venosa colpisce 1 persona su1000, ogni anno, nella popolazione generale.

Perché è pericoloso un Trombo nelle gambe?Perchè può bloccare completamente la circo-lazione del sangue, provocando gonfiore,dolore, rossore, impossibilità di camminare.Perché può provocare Embolia polmonare,frammentandosi. Perché, se curata male, la Trombosi ritorna edistrugge il sistema delle valvole contenutenelle vene, rovinandone l’elasticità e provo-cando la comparsa di vene varicose o, peg-gio, di ulcere (sindrome post flebitica).

Perché le malattie da Trombosi non si chiamano semplicementeTrombosi?Perché fino a pochi anni fa non si sapeva chea provocarle fosse una causa comune, laTrombosi. Solo alla fine degli anni ’80 si ètrovata la prova che l’Infarto miocardico ècausato da un Trombo in un’arteria coro-narica! E così per gli altri organi.

Perché si scatena una Trombosi?Le malattie da Trombosi sono malattie disquadra: ci vogliono più complici per com-piere il delitto, non un solo killer.Le arterie si ammalano spesso: aterosclero-si, colesterolo alto, diabete, pressione alta,fumo, droga, elevati livelli di omocisteina,malattie infiammatorie (arterite) o malattie

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infettive (meningite). Dove c’è malattia c’èinfiammazione e il sistema della coagulazio-ne forma un Trombo per guarirla. Anche uno spasmo vasale, come avvieneper uno spavento, un grande dolore, un attac-co di ansia o di paura, può interrompere ilflusso del sangue, da solo o scatenando unaTrombosi.Nelle vene contano di più la velocità con cuiil sangue torna al cuore, la presenza di osta-coli alla sua corsa (come un addome globosoper il grasso o per una gravidanza), lo squi-librio dei fattori della coagulazione che au-menta la densità del sangue, per difetto difattori anticoagulanti o per eccesso di fattoriprocoagulanti, l’imperfezione del sistemaper presenza di fattori mutati (mutazioneLeiden del fattore V o mutazione della pro-trombina), elevati livelli di omocisteina, ilfumo di sigaretta, la perdita di elasticità pro-vocata dagli ormoni (gravidanza, anticonce-zionali, menopausa), da una tiroide che fun-

ziona poco o male, da una malattia infiam-matoria delle ovaie o dell’utero, dalla pre-senza di un tumore, che rallenta la circola-zione oppure confonde il sistema liberandonel sangue sostanze procoagulanti…Nessuna di queste situazioni è in grado dasola di provocare una Trombosi: ma la pre-senza di più fattori di rischio aumenta laprobabilità che il sistema si squilibri e perdail controllo, generando una Trombosi.

La Trombosi è curabile?SI, ma prima deve essere sospettata, poidiagnosticata, e poi curata. È importante che il medico sospetti unaTrombosi, per poterla diagnosticare e curaree che non dimentichi che deve curare l’orga-no ma anche “riequilibrare” il sistema.Altrimenti, curata una Trombosi, se ne for-merà un’altra, in un altro organo, o nelmedesimo. È come se un’automobile uscita di strada per

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occlusione arteriapolmonare letto capillare

polmonare

atrio sinistro

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colpa dei freni rotti venisse riutilizzata dopoche è stata sistemata la carrozzeria, ma non ifreni: finirà presto di nuovo per avere unincidente.

Che cos’è la Trombosi venosa profonda?Il Trombo ostruisce una o più vene del siste-ma profondo delle gambe o delle braccia.Quando la Trombosi colpisce le gambe, disolito comincia nelle vene interne del pol-paccio o del piede e si estende a quelle dellacoscia fino all’inguine e oltre. La Trombosi venosa profonda più raramentecolpisce l’arto superiore.

Che cos’è la Flebite?E’ un processo infiammatorio, di solitoacuto, che provoca Trombosi parziale o tota-le di una vena superficiale. Può essere causa-ta da sostanze irritanti (spesso si manifesta in

una vena in cui è stata praticata un’iniezioneo un prelievo di sangue), oppure da processiinfiammatori sistemici (malattie croniche,malattie autoimmuni). A volte è il primo sintomo di un problemapiù complesso, soprattutto quando arriva aciel sereno e si ripete. Può verificarsi anche nei giovani, spessodopo un trauma o dopo un esercizio musco-lare violento o che comporta un accresci-mento rapido della muscolatura (ad esempionei vogatori o in coloro che fanno pesistica).

La Trombosi venosa dell’arto superiore è grave?È grave come tutte le altre, anche se il brac-cio non è considerato un “organo nobile”come il cervello o il cuore: ma chi l’ha avutasa che provoca molto dolore, e spavento. È molto grave quando provoca Embolia pol-monare.

Come si può riconoscere la Trombosi venosa?La gamba (o il braccio) si gonfia, fa maleanche a riposo, è calda e arrossata. La sensazione può essere quella di un cram-po che non passa. Ma la diagnosi clinicadella Trombosi venosa profonda, basata suisintomi e sui segni, è poco affidabile.Quando c’è il sospetto di Trombosi, il pa-ziente deve essere urgentemente avviato auna diagnosi strumentale, con un ecocolor-doppler.5Quando si deve sospettare una Trombosi?Sempre quando i sintomi descritti si manife-stano in una persona che ha già avuto unaTrombosi o una Flebite in passato, o porta ungesso per un trauma, è reduce da un inter-vento chirurgico, usa la pillola anticonce-zionale, è in gravidanza o nel periodo dopoil parto, quando è, o è stata, a letto a lungoper una malattia, ha avuto un Ictus cerebra-

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Trombosi venosa è estesa, è rimasta misco-nosciuta o è stata mal curata.

E’ una malattia frequente?È la terza causa di morte e in Italia colpisceuna persona su 100 mila ogni anno: a 30giorni dalla diagnosi 11 persone su 100, fraquelle colpite, perdono la vita.

Quali sono i sintomi dell’Embolia polmonare?Dolore al torace, mancanza di respiro, battitocardiaco frequente e tosse con tracce di san-gue nella saliva o nel catarro. Sono però sin-tomi non specifici e non esclusivi dell’Em-bolia polmonare. A volte l’Embolia polmona-re non da alcun sintomo. La diagnosi si fa conla scintigrafia polmonare o con la TAC.

Come si cura?Con i farmaci anticoagulanti (eparine e dicu-marolici) e in casi particolari con i tromboli-tici.

Si guarisce?SI, si può guarire completamente. A volte, quando l’Embolia è stata grave, lapressione del sangue all’interno delle picco-le arterie del polmone rimane alta (iperten-

le, porta un catetere venoso centrale, ha untumore.

Come si cura la Trombosi?Con farmaci anticoagulanti, che riducono lacapacità del sangue di coagulare e lo rendo-no quindi più “fluido”: solo in casi rari confarmaci trombolitici che sciolgono il Trombopiù rapidamente.I farmaci antitrombotici sono numerosi, po-tenti ed efficaci: quando usarli, come usarli ein quale dose deve essere deciso dal medico.Il paziente deve essere ligio e disciplinatonel rispettare le prescrizioni per avere il mas-simo vantaggio ed evitare conseguenze assaispiacevoli, come un’emorragia o una nuovaTrombosi.

Che cos’è la sindrome post-flebitica?È l’insieme dei disturbi che si manifestanodopo una Trombosi in una gamba che conti-nua ad essere più gonfia dell’altra, più “pe-sante”, compaiono macchie scure sulla pellee vene dilatate. Nei casi più gravi compaionoulcere, spesso a livello della caviglia. I sintomi possono iniziare quasi subito dopola Trombosi, ma più spesso a distanza ditempo (da pochi mesi a qualche anno).

Cos’è l’Embolia polmonare?È la complicanza più grave e più temutadella Trombosi venosa, superficiale o piùspesso profonda.Parti del Trombo formatosi in una vena pos-sono staccarsi ed essere trasportate dal flus-so sanguigno fino al polmone: prendono ilnome di Emboli e se, attraverso il cuore, rag-giungono il polmone provocano Emboliapolmonare.

Quando si verifica?Una Trombosi venosa profonda non ricono-sciuta e non curata si trasforma in Emboliapolmonare nel 40% dei casi. L’Embolia polmonare è più probabile se la

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sione polmonare), e questo richiede al cuoreuno sforzo maggiore per pompare il sanguenel circolo polmonare: è così che il cuore, avolte, si dilata.

L’Embolia polmonare è ereditaria?NO, come la Trombosi. Ma possono essere ereditarie alcune dellecause dell’Embolia, per esempio lo squili-brio nel sistema della coagulazione del san-gue (trombofilia).6

Trombosi delle vene cerebrali

Che cos’è?È un Ictus, provocato dalla chiusura di unao più vene del cervello. Di solito dà sintomi meno clamorosi dellaTrombosi arteriosa, ma è un evento comun-que grave e che va sospettato, diagnosticatoe curato.

Capita spesso?Non sappiamo quanti Ictus siano provocatida una Trombosi delle vene o delle arteriecerebrali: ma sappiamo che colpisce spessole giovani donne. I numeri disponibili si riferiscono a tutti i tipidi Ictus: in Italia ogni anno 150.000 personesono colpite per la prima volta da Ictus, è unnumero enorme, se si pensa che equivale agliabitanti di una grande città.

È mortale?Non quanto l’Ictus da Trombosi di un’arteriacerebrale: ma può lasciare gravi invalidità.L’Ictus è la prima causa di invalidità nellepersone adulte e la terza causa di morte.

Si può evitare?SI. Ma bisogna sapere che esiste, difendersicon i farmaci quando è necessario, conosce-re i fattori di rischio, correggerli se è possi-

bile: vivere e mangiare in modo più sano,con meno grassi, meno sale, più pesce, piùfrutta, più verdura, dimagrire se il peso èeccessivo, tenere la pressione arteriosa sottocontrollo, fare attività fisica regolare, nonesagerare con gli alcoolici, meno fumo.

Quali sono i segnali di un Ictus?Sono improvvisi: non si riesce a muovere unbraccio o una gamba o si perde sensibilità, labocca si storce, si parla con difficoltà, non sicapisce quello che gli altri dicono, si perde lavista in un occhio, si ha un mal di testa im-provviso e molto violento.

Che cosa si deve fare?Chiamare il 118 o farsi portare subito inospedale.

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È importante intervenire subito non appenasi riconoscono i campanelli d’allarme.

Chi rischia di avere un Ictus?Chi soffre di malattie del cuore (fibrillazio-ne, infarto, problemi alle valvole) o dellearterie (carotidi), chi ha il diabete, chi ha lapressione alta, chi fuma, chi usa stupefacen-ti, chi ha dei famigliari che hanno avuto l’Ic-tus.

Può tornare?SI, come sempre accade con le malattie daTrombosi, soprattutto quando non è statocurato correttamente e per un tempo adegua-to, oppure quando non è stata riconosciuta erimossa la causa che l’ha determinato.

Trombosi delle vene dell’arto superiore

Le braccia possono essere colpite da Trombosi venosa?SI, anche se più raramente delle gambe.

Quali vengono colpite?Le vene superficiali, quelle che si vedonocome strie bluastre in trasparenza sotto lapelle, oppure le vene profonde.

Esiste la tromboflebite del braccio?SI, è un sinonimo che indica una Trombosidi una vena superficiale del braccio, o diuna vena profonda.La prima spesso è provocata da sostanze irri-tanti iniettate in vena (per esempio durante lecure endovenose, spesso con farmaci conte-nenti ferro) ma non sempre.A volte si presenta spontaneamente, e puòessere il primo segno di una malattia infiam-matoria nascosta, o di un difetto della circo-lazione del sangue.

Flebite è diverso da Trombosi?NO, un tempo si usava il termine Flebite perindicare un rigonfiamento di una vena super-ficiale, visibile, rossa, dolente, “infiamma-ta” (in medicina di solito le parole che termi-nano con il suffisso “ite” indicano una ma-lattia infiammatoria di un organo o di unaparte). Oggi sappiamo che la conseguenza dellaFlebite è comunque la Trombosi, perché l’in-fiammazione della parete attiva la coagula-zione del sangue: a volte infatti si usa il ter-mine Tromboflebite.Insomma, dobbiamo imparare a chiamarlaTrombosi venosa, superficiale o profondache sia.

La Trombosi del braccio è più rara di quella della gamba?SI, su 100 Trombosi venose solo 2 o 3 colpi-scono l’arto superiore.

È curabile?SI, ma deve essere sospettata, diagnosticata ecurata.

E’ pericolosa?NO. Ma lo diventa quando viene sottovalu-tata, dal paziente o dal medico, o non vienediagnosticata, o non viene curata, o viene cu-

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rata con farmaci inadeguati, o per un perio-do di tempo insufficiente, o a dosi inadegua-te.Anche la Trombosi di una vena del bracciocomporta il rischio che un frammento sistacchi e provochi Embolia polmonare,esattamente come la Trombosi degli artiinferiori.

Quali sono i fattori di rischio?Sono quelli comuni a tutte le Trombosi: mapesano molto i fattori di rischio locali.Per esempio:- trauma o intervento chirurgico al braccio

o alla spalla, soprattutto se tocca muscoli,ossa o tendini

- rallentamento del ritorno del sangue veno-so al cuore, per esempio per dimensioneridotta del canale in cui passa la venaall’interno dell’osso della spalla che sichiama clavicola

- ingrossamento dei linfonodi che si trova-no sotto l’ascella, causato da una malattiainfiammatoria o proliferativa

- asportazione chirurgica di queste stessestazioni linfatiche ascellari, per esempiodopo un intervento sulla mammella

- presenza di un catetere venoso indispen-sabile in persone che assumono farmacichemioterapici: spesso sono colpiti ibambini affetti da leucemia, durante lachemioterapia.

Colpisce solo le vene del braccio?NO, tutte le vene del braccio e del collo pos-sono essere colpite: i sintomi sono propor-zionali all’importanza della vena.Danno sintomi importanti le Trombosi dellasucclavia, dell’ascellare, della giugulare.

Colpisce anche le persone sane?SI, paradossalmente può colpire persone par-ticolarmente sane che svolgono attività gin-nico sportiva intensa, soprattutto quelle cheprovocano un rigonfiamento massiccio della

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muscolatura della spalla, come accade negliatleti, soprattutto del canottaggio o del solle-vamento pesi.In particolare rischiano le atlete, che a questifattori aggiungono spesso il rischio legatoall’uso di ormoni o alla gravidanza.

Quali sono i sintomi?Dolore, gonfiore, rossore del braccio: se lavena colpita è superficiale diventa dura,dolente, come un cordone.Se è colpita una vena profonda i sintomisono legati al rallentamento della circolazio-ne provocato dal Trombo, quindi gonfiore,anche della mano, e spesso comparsa di unreticolo di vene bluastre e superficiali sulpetto: sono vene di solito quasi chiuse che siaprono per riportare al cuore per altre vie ilsangue bloccato dalla Trombosi.

Trombosi della retina

Cos’è la retina?E’ la parte terminale del nervo ottico, che siallarga come il delta di un fiume, e come lamembrana della macchina fotografica perce-pisce le immagini, trasmettendole al cervel-lo, che ci permette di comprenderle. Come tutti gli organi ha bisogno di nutrimen-to, che riceve da un’arteria, e di scaricare ilsangue sporco, attraverso la vena. L’esame che permette di visualizzare la cir-colazione all’interno della retina è la fluo-rangiografia.

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Che cos’è la Trombosi retinica?È la formazione di un Trombo nel sistemacircolatorio della retina: in una vena o inun’arteria, grandi o piccole.

Come si manifesta?All’improvviso, spesso senza una causaapparente.

È grave?Dipende dalla dimensione del vaso colpito edalla sua importanza. Se si chiude l’arteria centrale della retina ildanno può essere grave, con perdita comple-ta della capacità di vedere, improvvisa e tota-le, senza alcun dolore, in pochi istanti. La Trombosi della vena retinica è molto piùfrequente ma generalmente ha una prognosimigliore e i suoi effetti sono meno catastro-fici. La Trombosi della retina, arteriosa o venosa,colpisce ogni anno circa 100 mila italiani(2,5 italiani su 1000 sopra i 40 anni e 5 soprai 60 anni) e in molti casi porta alla cecità: nelmondo è la seconda causa di cecità da pato-logia retinica.

Quali sono i sintomi della Trombosi venosa?Sono simili a quelli della Trombosi arterio-sa: improvvisa incapacità di vedere una partepiù o meno estesa del campo visivo, come sefosse calata la nebbia, con o senza sfavillii,ma sempre senza dolore. I sintomi possono migliorare spontaneamen-te in alcuni casi, soprattutto se viene rispar-miato il ramo centrale.

Come si fa la diagnosi?La diagnosi è semplice, soprattutto se è pos-sibile eseguire una fluorangiografia.

Chi rischia di più?Chi ha la fibrillazione atriale o un’altra arit-mia, o ha una malattia delle valvole del cuore

o ha il cuore dilatato o scompensato, dalquale possono partire Emboli. Chi soffre di glaucoma, di ipertensione, didiabete, che danneggiano le pareti delle arte-rie e provocano Aterotrombosi, per esempiodelle carotidi, chi assume terapie ormonali, osoffre di malattie croniche o neoplastiche. Ma ancora oggi sappiamo poco, troppo poco. 8Come si cura?La Trombosi venosa retinica era consideratafino a pochi anni fa una malattia incurabi-le, tanto che l’Accademia Americana diOftalmologia si limitava a raccomandare unsupporto psicologico immediato per questipazienti, considerati candidati a diventareciechi.Per fortuna negli ultimi anni molto è cambia-to: si possono ottenere buoni risultati con ifarmaci anticoagulanti o antiaggreganti, infunzione del distretto colpito e della causache ha determinato la Trombosi. E si è scoperto che uno squilibrio della coa-gulazione (Trombofilia o Ipercoagulabilità)così come può essere responsabile di Trom-bosi in altri distretti può essere corresponsa-bile di una Trombosi della retina. Se un elevato livello di omocisteina nel san-gue può essere complice nel provocare unaTrombosi retinica, probabilmente ridurre ilivelli di omocisteina nel sangue sarà di aiutoper impedire una nuova Trombosi, una voltacurata la prima.

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Serve la terapia con il laser?È una scelta di competenza dell’oculista, epuò aiutare a limitare i danni.

Si può prevenire?SI, riconoscendo ed eliminando precoce-mente i fattori di rischio generali (iperten-sione arteriosa, malattie cardiovascolari, dia-bete mellito, aterosclerosi, dislipidemie) elocali (glaucoma). Brusche e transitorie riduzioni della capacitàdi vedere sono a volte un campanello d’al-larme di una sofferenza del circolo cerebra-le.La Trombosi retinica viene classificata fra leTrombosi cerebrali.

Trombosi venosa in gravidanza

Che nesso c’è fra gravidanza e Trombosi?L’assetto ormonale della donna gravida, ilrallentamento della circolazione del sanguedi ritorno al cuore attraverso le vene, causa-to soprattutto dall’aumento di volume del-l’addome e dell’utero gravido, e dall’even-tuale prolungata permanenza a letto, la per-dita di elasticità delle pareti delle vene: sonotutti fattori che moltiplicano per cinque ilrischio di Trombosi in gravidanza rispettoal rischio della stessa donna non gravida.

Il parto è un momento di rischio?SI, per l’aumento delle pressioni nell’addo-me, per il contatto fra le sostanze liberatedalla placenta e il sangue, per l’enorme scon-quasso nella circolazione del sangue creatodal travaglio.

Il periodo dopo il parto è pericoloso?SI, per tutto il puerperio (quaranta giornidopo il parto) il rischio di Trombosi rimanemolto più alto del normale.Il parto crea una situazione di rischio simile

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a quella legata agli interventi chirurgici, inparticolare il parto con taglio cesareo: laprobabilità di una complicanza trombotica èaumentata fino a 10 volte rispetto al parto pervia naturale.

L’aborto comporta un rischio?SI, esattamente come la gravidanza, il partoe il puerperio.

Chi rischia di più?Il rischio di Trombosi in gravidanza può au-mentare ulteriormente se si associano:- l’immobilizzazione a letto prolungata- un forte aumento di peso o il sovrappeso

preesistente- il diabete, l’ipertensione, il fumo- l’uso di estroprogestinici prima del conce-

pimento

Madonna di Munch

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- l’avere avuto più gravidanze- le cardiopatie- i disordini del sistema della coagulazione

del sangue (trombofilia)- l’aver già avuto Flebiti o Trombosi- la presenza di vene varicose.

Quali sono i segnali?Dipende dal distretto colpito: - in caso di Trombosi delle gambe, dolore o

gonfiore alla gamba o alla coscia; - in caso di Embolia polmonare, difficoltà

di respiro, affaticabilità improvvisa, conaccelerazione del battito cardiaco, e dolo-re al torace, tosse e saliva striata di san-gue.

- in caso di Trombosi cerebrale, perdita disensibilità di una parte del corpo, incapa-cità di coordinare i movimenti, perditadella vista, svenimento.

Si cura?SI, è possibile curare qualunque tipo diTrombosi in gravidanza purché si usino ifarmaci adatti.Sono sconsigliati i dicumarolici, nel primoe nel terzo trimestre, perché possono provo-care malformazioni nel bambino.Sono efficaci le eparine, soprattutto le mo-derne eparine a basso peso molecolare, chenon oltrepassano la barriera placentare,circolano solo nel sangue della madre e sonoin grado di guarire completamente laTrombosi.Una Trombosi in gravidanza è un eventodrammatico, ma è una storia che può finirebene, se viene sospettata e poi diagnosticatae curata come si deve.

Si può prevenire?Alcune donne rischiano più di altre: le varicisono un fattore di rischio, e portare le calzeelastiche durante il giorno per tutta la duratadella gravidanza negli Stati Uniti è addirittu-ra consigliato a tutte le donne.

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CALZE ELASTICHE:

ISTRUZIONI PER L’USO

La mattina, dopo l’igiene personale,ridistendersi a letto, sollevando legambe e appoggiandole alla testieradel letto o al muro per favorire ilritorno del sangue al cuore e lo svuo-tamento delle vene superficiali.Rimanere in questa posizione peralmeno 5 minuti. Può essere utile unmassaggio con pressione leggera eutilizzando borotalco a partire dallapunta del piede fino all’inguine,come se si volesse svuotare la gamba,che infatti diventa più sottile e piùpallida. Poi indossare le calze.Per favorire il ritorno del sangue alcuore durante la notte, sistemare unsupporto di dieci centimetri sotto ipiedi del letto o della rete (non sottoil materasso perché durante la nottele gambe tendono a piegarsi e a sci-volare verso il basso e si perde l’effi-cacia di questo sistema).Portare le calze durante il giorno,soprattutto se si prevede di stare alungo i piedi.Portare le calze solo durante il gior-no e soprattutto se si prevede di starea lungo in piedi, di camminare o difare attività fisica.Non è necessario portare le calze almare: non esporre le gambe al solediretto durante le ore più calde,camminare a riva con l’acqua chearriva alla coscia.

Utile il nuoto, soprattutto stile dorso.

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Trombosi delle vene dell’intestinoe del circolo portale

La Trombosi può colpire anche l’intestino?SI, quando il Trombo si forma in un’arteria oin una vena del circolo mesenterico o addo-minale.

Chi rischia di più?Queste Trombosi sono più frequenti nei ma-schi con più di 50 anni che soffrono di ma-lattia sistemica infiammatoria o neoplasti-ca, o di insufficienza cardiaca, o hanno giàavuto in passato Trombosi o Embolia, omalattia arteriosa periferica.Ma possono colpire anche i giovani, soprat-tutto se soffrono di colite e di diverticoli.

Come si manifesta?Con un dolore addominale improvviso, loca-

lizzato o esteso, a volte irradiato al dorso,anche con febbre alta.La Trombosi delle vene intestinali puòsimulare l’appendicite acuta o la peritonite.In alcuni casi si associano diarrea, vomito,oppure chiusura dell’alvo a feci e gas (occlu-sione intestinale).Può essere presente sangue nelle feci.

Quali rischi comporta?Se si tratta di una Trombosi venosa, i sinto-mi possono esser sfumati, a volte addiritturainconsistenti: finché non compare un retico-lo venoso bluastro sulla parete addominale,tentativo di compenso delle vene superficialiche cercano di superare l’ostacolo profondo.Molto più grave è la Trombosi arteriosache provoca un Infarto intestinale, cioè lanecrosi di una parte dell’intestino e del-l’omento (la membrana a “ventaglio” chetiene unito l’intestino), con peritonite e avolte perforazione dell’organo fino alloshock.

Che cos’è il circolo portale?È l’insieme delle vene che drenano il sanguedal fegato: la principale è la Vena porta.

Esiste una Trombosi della Vena porta?SI, il Trombo si può formare all’interno dellaVena porta, di uno dei suoi rami, oppurenelle vene sovraepatiche (sindrome di Budd-Chiari): la pressione delle vene aumenta, ilsangue ristagna in tutto il distretto gastroen-terico, la circolazione rallenta anche nellevene dell’esofago, che possono dilatarsi e, incasi estremi, rompersi (varici esofagee).

Quali sono le cause?La Trombosi della Vena porta può essereidiopatica (non si riesce a individuare lacausa scatenante) oppure può essere la con-seguenza della tendenza del sangue a coagu-lare troppo, come si verifica nelle pazientiche assumono ormoni o che hanno un tumo-

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re, o una malattia infiammatoria del fegatoacuta o cronica (epatite o cirrosi).

Come si cura?Con la chirurgia e con i farmaci anticoagu-lanti.

Giovani e Trombosi

La Trombosi colpisce solo gli anziani?Assolutamente NO, diventa più probabile conil passare degli anni, ma le statistiche rivelanoche le malattie da Trombosi si verificano an-che prima dei 40 anni, più spesso di quel chesi crede negli adolescenti, perfino nei bambi-ni e nei neonati.Su 100 persone colpite, 3 hanno meno di 40anni. In Italia, ogni anno, la Trombosi colpiscequindicimila bambini (da neonati ad adole-scenti).

Quali sono le cause della Trombosi giovanile?L’assetto trombofilico (squilibrio del sangueche tende a coagulare troppo: vedi SALTOprecedenti), cocaina, stress, malformazionicongenite non note, mutazioni genetiche deifattori della coagulazione, elevati livelli diomocisteina, ormoni, tumori. Perché si verifichi una Trombosi non bastauna causa, ci vogliono più fattori: uno

squilibrio del sistema della coagulazione delsangue, una lesione dell’endotelio che pia-strella l’interno delle vene o delle arterie, e unrallentamento della circolazione del sangue.La presenza contemporanea di alcune e tuttequeste situazioni aumenta il rischio di Trom-bosi venosa.Grazie ai progressi della ricerca scientificaoggi siamo in grado di identificare in moltis-simi casi l’alterazione del sangue che ha con-tribuito a determinare la Trombosi.

Com’è vissuta la Trombosi giovanile?Dipende dalla gravità e quindi dal distrettocolpito. È comunque difficile per un giovane,che si credeva immortale, accettare un even-to improvviso, inaspettato e pesantementeinvalidante come una malattia da Trombosi.

La Trombosi, venosa o arteriosa, è unamalattia di squadra, è grave, ma può essereprevenuta e curata. Per evitarne le conseguenze, è indispensabi-le che venga sospettata, diagnosticata cor-rettamente e poi curata in modo adeguato. Il paziente deve essere informato, e motivato,perché la sua collaborazione è determinante.Il medico ha gli strumenti per diagnosticare ecurare. La prevenzione e la cura hanno successo solose medico e paziente lavorano insieme.Anche grazie ad ALT.

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STIAMO TRASLOCANDOdal 1° settembre 2007 ci troverete in:

VIA LUDOVICO DA VIADANA, 520122 MILANO

TELEFONO, FAX, MAIL RIMANGONO INVARIATI

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IL CONSIGLIOAntonio Auricchio, presidenteRaimonda Filippone, segretarioElisabetta Carutti - Emilia GiordanoFrancesca Reverberi - Gianfranca SpottiOrietta Persico - Tiziana Zametta

Comitato ScientificoSophie Testa, responsabile - Adriano Alatri - Oriana PaolettiSalvatore Pirelli, cardiologoLuigi Bettoni, neurologoDaniele Arisi, neuropsichiatra infantileCarlo Poggiani, pediatraGiovanni Fasani, pediatra del territorioAmilcare Acerbi, pedagogista

FEBBRAIO 2007

CONVEGNO DONNE E TROMBOSI Presso l’Aula Magna della Azienda IstitutiOspedalieri si è tenuto il Convegno “Donnee Trombosi”: dalle Trombosi giovanili alleTrombosi in gravidanza per concludere conle Trombosi in menopausa, un excursuscompleto sulle malattie da Trombosi nelladonna.

APRILE 2007

CONTRO LE TROMBOSI:BURRACOALT Gemma di Cremona in collaborazionecon l’Associazione dilettantistica BurracoTorrazzo Cremona, ha organizzato un torneodi beneficenza presso l’Hotel Continental,

per raccogliere fondi da dedicare alla pre-venzione e alla ricerca scientifica nel campodelle malattie da Trombosi.

MARZO 2007

MUSICAL MENOPAUSEÈ andato in scena al Teatro Ponchielli diCremona: il musical ha saputo raccontarecon il sorriso e con leggerezza un periododelicato e rischioso come la menopausa. I fondi raccolti verranno utilizzati a sostegnodei progetti di prevenzione nella donna.Grazie a tutti coloro che si sono dedicati atrasformare questo evento in un successo.

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Sull’albero di ALT sono fiorite treGemme: una a Cremona, una a Ber-gamo e una a Bari. Sono nate dallavolontà e dalla determinazione di perso-ne che hanno sposato la causa di ALT.Stanno già dando frutti, e di giorno in

Per informazioni:ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi -Onlus -Gemma di Cremona

Sede: Centro Emostasi e Trombosi - AO Istituti OspitalieriLargo Priori 1 - 26100 Cremona - Tel/Fax 0372/405457E-mail:[email protected]

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lica di Santa Maria Maggiore grazie allaCongregazione della Misericordia Maggiore(Opera Pia Mia) si è svolto un concertobenefico a sostegno di ALT Gemma diBergamo. Grazie a tutti coloro che ci hannosostenuto.

Aprile 2007 RACCOLTA FONDIProseguono le azioni di raccolta fondi desti-nate a sostenere i progetti di prevenzionedelle malattie da Trombosi nella donna.

Per informazioni:ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi -Onlus -Gemma di BergamoSede: Ospedali Riuniti Pad. 30Largo Barozzi 1 - 24100 Bergamo - Tel/Fax 035/266809E-mail: [email protected]

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Marzo 2007 CONCERTO DI SOLIDARIETÀDiretto da Valentino Donella presso la Basi-

giorno acquisteranno forza e trasmette-ranno coinvolgente entusiasmo: sarannola forza con cui l’albero di ALT si arric-chirà di nuovo vigore e raggiungerà isuoi obiettivi istituzionali, arrivando sem-pre più vicino a chi ha bisogno di noi.

IL CONSIGLIOMilena Tinaglia Curnis, presidenteMarika Curnis, segretarioEttore Gabrieli, tesoriereGiovanna Bosatelli - Caterina GabrieliClaudia Pandini - Quirino Pelandi - Maridda Rota

Comitato ScientificoAnna Falanga, responsabileTiziano Barbui, oncoematologiaAngelo Colombo, patologia neonataleLuigi Frigerio, ginecologoAntonello Gavazzi, cardiologoM.Antonietta Auriemma, neonatologaMassimo Camerlingo, neurologoBruno Censori, neurologoGuido Molinero, fisiatraMaria Teresa Lorenzi, medico di famigliaMonica Meroli, dirigente ASL

LA GEMMA DI BARIE’ nata a Bari la 3° gemma ALT, forte-mente voluta dal prof. Nicola Ciavarellache ha dedicato la propria vita professiona-le alla studio dei meccanismi dell’Emo-stasi e della Trombosi e alla cura dei mala-ti affetti da patologie della coagulazione.Auguriamo alla nuova Gemma di Baribuon lavoro a sostegno della missione diALT nella prevenzione e nella ricerca nelcampo delle malattie da Trombosi.

Per Informazioni Centro Emofilia e Trombosi - Ospedale PoliclinicoPiazza Giulio Cesare, 11 - 70124 BariTel. 080/5592028 - Fax. 080/5593113E-mail: [email protected]

IL CONSIGLIOVittoria Metteo, presidenteNicola Ciavarella, responsabile scientificoRiccarda Scaringella, tesorierePompeo Traversi, segretarioGlauco Lucio Ambrosi - Giuseppe De StasioElena Pasqual Marsettin - Gaetano PiepoliDomenico Pinto - Luisa Roncalli

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UN NUOVO PROGETTO EUROPEO:EUROPEAN HEART HEALTH STRATEGY(STRATEGIA EUROPEA PER LA SALUTE DEL CUORE)

Che cos’è?Lanciato nell’aprile 2007, si svolgerà con-temporaneamente in tutti i Paesi dell’UE, incollaborazione con EHN - European HeartNetwork, con ESC – European Society ofCardiology e con OMS - OrganizzazioneMondiale della Sanità.In Italia sarà coordinato da ALT in collabo-razione con FIpC - Fondazione Italiana per ilCuore.Obiettivo: ridurre l’impatto delle malattiecardiovascolari in Europa focalizzando l’at-tenzione sulle donne.

Perché?Infarto, Ictus, Embolia, Aterosclerosi eTrombosi sono la prima causa di morte nelledonne e negli uomini in Europa, uccidonoquasi 2 milioni di europei ogni anno, la metàdi tutti i decessi. Se poi non sono mortali, possono lasciaredisabilità devastanti. Se potessimo ridurre la prevalenza di iper-tensione, ipercolesterolemia, sovrappeso eobesità e fumo potremmo salvarne la metà.La situazione è in miglioramento nell’Eu-ropa del Nord, Sud e Ovest, ma purtroppo in

peggioramento nell’Est e nel Centro.Le malattie cardiovascolari uccidono più deitumori e costano all’Unione Europea oltre169 miliardi di euro l’anno: 327 euro per cia-scun cittadino europeo! La solo perdita di produttività conseguentecosta all’UE più di 35 miliardi l’anno. La prevenzione delle malattie vascolari è unapriorità nella politica di salute pubblica del-l’Unione Europea.Il Trattato dell’UE, condiviso da tutti i Paesiaderenti, sancisce l’urgenza e la necessitàdi azioni mirate a ridurre l’impatto dellemalattie cardiovascolari, a proteggere lasalute dei cittadini europei e a migliorare laqualità della loro vita.

Prima fase: Lancio contemporaneo in tutti iPaesi dell’Unione della Carta Europea perla Salute del Cuore.La carta verrà condivisa dai professionistidella salute e da Enti e Aziende impegnatisul fronte della prevenzione, a sostegno econferma della dichiarazione di San Valen-tino sottoscritta il 14 febbraio 2000 a Bru-xelles.

“Tutti i bambini nati nel nuovo millenniohanno il diritto di vivere almeno fino a 65 anni senza soffrire di malattie

cardiovascolari evitabili”

Elsinore – maggio 2007EHN - ANNUAL WORKSHOPAND GENERAL ASSEMBLY 25 Paesi europei parteciperanno ai lavori inrappresentanza delle organizzazioni aderentia EHN.

Una finestra sull’EurUna finestra sull’Europaopa

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Febbraio 2007

MILANOGrazie alla disponibilità di RCS - Corrieredella Sera Magazine, presso la sala Buz-zati del Corriere della Sera si è tenuto unevento eccezionale che ha visto in colle-gamento vari Membri del Comitato Scien-tifico di ALT: dagli Stati Uniti Zaverio M.Ruggeri, direttore della Divisione di Emo-stasi e Trombosi Sperimentale di ScrippsResearch Institute - San Diego - Californiae Valentin Fuster, direttore di - Cardio-vascular Institute - Mount Sinai MedicalCenter - New York; da Milano Giovannide Gaetano, direttore dei Laboratori diRicerca dell’Università Cattolica diCampobasso, e Lidia Rota Vender.Tema: “Prevenire le malattie vascolari: sipuò e si deve”. Trasmessa sul sito delCorriere, la discussione è stata seguita intutto il mondo.

UN CUORE PER S. VALENTINODopo la distribuzione dell’Agenda diALT 2007 allegata al Magazine, RCS haaiutato concretamente la prevenzioneallegando al Magazine per San Valentinoun piccolo cuore morbido e liquido. I fondi raccolti permetteranno ad ALT difinanziare il progetto Europeo di preven-zione delle malattie cardiovascolari nelladonna (vedi finestra sull’Europa).Per l’occasione, RCS ha regalato ad ALTspazi pubblicitari sul Corriere, con enor-me generosità. ALT ringrazia.

Marzo 2007

CUORE DI DONNADal 27 marzo è inlibreria “Cuore diDonna”, scritto aquattro mani da Li-dia Rota Vender eMario Pappagallo;storie di donne e deiloro cuori, finite be-

ne, raccontate da un medico, una donna,che insieme alle emozioni descrive lepaure, i sintomi e le gioie che accompa-gnano una malattia, il rapporto con imedici, il lieto fine. Le storie sono alter-nate a capitoli che spiegano che cos’è uninfarto, quali sono i sintomi di un ictus, diuna trombosi, di un cuore malato, qualisono i fattori di rischio, capitoli che entra-no nel merito e danno risposte.E poi le ricette del cuore, per trasforma-re la gioia di stare a tavola in uno stru-mento di salute, raccolte da ValentinaMarini Clarelli.

Lavoriin corso

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L’obbiettivo? Coinvolgere le donne inmodo dolce, complice e intelligente, af-finché non dimentichino l’importanza dimantenere la salute del loro cuore e nonsolo. I proventi della vendita del libro verran-no devoluti ad ALT.

Aprile 2007RISCHIO DI TROMBOSI IN GRAVIDANZAPer molto tempo si è affermato che le donnegodono di maggiore protezione dalle malat-tie cardiovascolari rispetto agli uomini.Negli ultimi anni, studi clinici ed epidemio-logici hanno dimostrato che le donne posso-no essere colpite tanto quanto gli uomini,anzi di più. Stress e stile di vita errato sonole cause principali, ma anche la poca atten-zione riservata alla prevenzione specifica-mente nelle donne.Il rischio di incorrere in malattie da Trom-bosi è mediamente più alto nella donna in etàfertile che nell’uomo, in particolare questorischio aumenta in gravidanza: la probabi-lità che una donna sviluppi Trombosiaumenta di 5 volte quando aspetta un bambi-no e di 25 volte nei 40 giorni dopo il parto. ALT ha concentrato l’attenzione sulla pre-venzione della Trombosi venosa e dell’Em-

CONSIGLIO DIRETTIVO ALTL’assemblea del 27 marzo 2007 haratificato la nuova composizionedel Consiglio Direttivo di ALT conla nomina di:Alessandro Orlandi, consigliere evicepresidenteSergio Coccheri, vicepresidenteFrancesco Donatelli, consigliereMaria Chiara Chistoni, segretariogeneraleOttorino Beltrami, presidente ono-rario

Aldo Carlevaro, che ha rinunciatoalla carica, è stato nominato sociobenefattore.

e del Collegio dei Revisori dei Conti: Pier Paolo Piccinelli, presidente Mario Sirabella, revisore effettivoLidia Grigioni, revisore effettivoMarco Pardi, revisore supplenteFabio Capezzone, revisore supplente

E’ stato attivato il Comitato Consultivo per le Gemme, del quale fanno parte alcuni consiglieri diALT e i presidenti delle Gemme.

bolia nel periodo della gravidanza con ilprogetto “Rischio di malattia cardiovasco-lare nella donna in gravidanza”, che si èrecentemente avviato nella provincia diCremona, grazie all’impegno della GemmaALT di Cremona. Il progetto è stato reso pos-sibile grazie alla collaborazione della

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Direzione Generale Famiglia e SolidarietàSociale della Regione Lombardia, dellaASL di Cremona e di un’azienda sensibile egenerosa come Pfizer Italia.L’obiettivo è quello di aiutare le donne in gra-vidanza di qualunque etnia, con un linguag-gio semplice e facilmente comprensibile, anon sottovalutare l’importanza dei fattori dirischio ben noti, quali l’eccessivo aumento dipeso, il fumo, la famigliarità, l’inattività fisi-ca e a riconoscere immediatamente eventualisintomi premonitori di malattie da Trombosiche in gravidanza non solo sono più probabi-li, ma assumono una dimensione particolar-mente drammatica per la madre e il bambino.

OPERAZIONE “BASSO IN SALE”La prevenzione delle malattie vascolaririchiede un attento controllo dei fattori dirischio, uno dei quali è certamente l’iperten-sione: un’alimentazione quotidiana poveradi sale è il primo passo per aiutare la riduzio-ne dei livelli della pressione arteriosa, chesappiamo essere una dei principali complicidella squadra che determina le malattie daAterotrombosi. Si è avviata la collaborazione tra ALT eNostromo che prevede la presenza del logoALT su alcuni prodotti a basso contenuto disale e una percentuale sul venduto che andràa sostegno delle campagne di prevenzione diALT.

L’operazione è stata autorizzata dopo attentavalutazione da parte del prof. FrancescoDioguardi del Comitato Scientifico di ALTche ha valutato e approvato la documentazio-ne relativa alle caratteristiche organolettichee di confezionamento dei prodotti che porte-ranno il marchio ALT.Da Aprile 2007 la linea “Basso in Sale” èdisponibile presso le più importanti catenedella grande distribuzione. ALT e Nostromohanno ideato inoltre il Ricettario del Cuore,che contiene ricette da preparare utilizzandoi prodotti della linea “Basso in Sale”. IlRicettario del Cuore verrà allegato ad alcuneconfezioni nel periodo di lancio del prodotto.

“5X1000”La nuova finanziaria 2007, dopo moltitentennamenti, ha mantenuto la possibili-tà di devolvere il “5x1000” delle impostealle Onlus.Il Ministero del Tesoro non ha ancora

Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale,

delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute

che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

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In aggiunta a quanto indicato nell’informativa sul trattamento dei dati, contenuta nel pa

si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia dell

Codice fiscale del

beneficiario (eventuale)

Finanziamento agli enti

della ricerca sanitaria

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FIRMA

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Codice fiscale del

beneficiario (eventuale)

FIRMA

Codice fiscale del

beneficiario (eventuale)

FIRMA

di delle finalità destinatarie della quota del ci

ltre la facoltà di indic

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di

Aiutare la vita non le costa nulla!Per devolvere il Suo 5 per mille

a favore di ALT e le sue iniziativecontro la Trombosi, firmi nell’apposito

riquadro riportato in tutti i modelliper la dichiarazione dei redditi 2006

(CUD 2007, 730/1 bis e Unico), inserendo il codice fiscale di ALT.

Grazie!Associazione

per la Lotta alla Trombosi

ONLUS97052680150

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comunicato i risultati della campagnadello scorso anno, che aspettiamo confiducia, augurandoci di sommarli ai risul-tati di quest’anno e, speriamo, dei prossi-mi anni. Vi terremo aggiornati.

GENEROSITÀSamsung Electronics Italia e Microsoft Ita-lia hanno donato 4 schermi piatti e 2 pac-chetti Office 2007. ALT ringrazia.

FONDO GABRIELLA ATTARDIDopo averci seguito fin dall’anno dellanascita di ALT, è mancata Maria Ga-briella Attardi. In memoria della sua tena-cia e del suo sorriso è stato istituito un fon-do a suo nome dedicato allo studio delleinterazioni fra Trombosi e Tumori.

GOLF - TROFEO ALT Iniziato in gennaio a Roma presso ilCastelgandolfo Golf Club, continua lasua strada faticosa ma remunerativa il

Trofeo di Golf, giunto alla XIX edizione.37 gare, ospitate nei più prestigiosiCircoli italiani, permetteranno di conti-nuare a finanziare il progetto “Adotta unnuovo medico contro la Trombosi”, chepermette a un giovane medico di specia-lizzarsi in Medicina Interna presso l’Uni-versità degli Studi di Milano.I giocatori a fine gara compilano il que-stionario “Quanta salute hai in tasca?”,strumento di stimolo a uno stile di vitasano. Anima e motore del trofeo MariaChiara Chistoni, aiutata dalla sorellaSerena: ad ambedue grazie di cuore.

I VOLONTARIÉ difficile trovare tempo da dedicare concontinuità a un’Associazione non profit:molti lo fanno. A loro il nostro grazie.

ALT A TEATROAlle Società organizzatrici Premier Srl,

22Eventi e Studio Cuore si èaggiunta l’agenzia di spetta-coli MG di Maria GraziaRoncali di Brescia: a tutte loroun grazie speciale per averscelto di destinare ad ALTparte degli introiti degli spet-tacoli.

CATANZAROAl Convegno AICE (Associa-zione Italiana Centri Emo-filia), organizzato dal dottorGaetano Muleo, da anni no-stro sostenitore, è stato con-cesso il patrocinio di ALT.

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LA TROMBOSI È UN NEMICO CHE POSSIAMO COMBATTERE INSIEME

Per questo ho deciso di sottoscrivere un abbonamento annuale a SALTO e disostenere l’Associazione per la Lotta alla Trombosi.Ho scelto di abbonarmi in qualità di:

■■ Socio Ordinario e 17 ■■ Socio Benemerito e 300

■■ Socio Sostenitore e 60 ■■ Nuovo ■■ Rinnovo

Faccio pervenire il mio contributo attraverso:

■■ Versamento su conto corrente postale n. 50294206

■■ assegno bancario non trasferibile intestato all’Associazione per la Lotta alla Trombosi - Onlus

■■ bonifico bancario sul c/c n° 000000013538 ABI 05048 CAB 01604 CIN Vpresso: Banca Popolare Commercio e Industria Ag 4 - Milano

SALTO 62

■■ addebito carta di credito ■■ Carta Attiva ALT ■■ Carta Sì ■■ MasterCard ■■ VISA

n° carta ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

mese/anno di scadenza ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

data di nascita ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

firma del titolaredella carta

Avrò diritto a ricevere SALTO in abbonamento postale a questo indirizzo

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CAP Città

Provincia Età Telefono

ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALLA TROMBOSI - OnlusVia Cesare Correnti, 14 - 20123 Milano - tel. 02 720 11 444

Si prega di compilare in stampatello e di inviare in busta affrancata a: ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi - Via Cesare Correnti, 14 - 20123 Milano

In ottemperanza al TESTO UNICO PRIVACY (D.lgs.n.196/2003), Le ricordiamo che i Suoi dati anagrafici sono registrati all’interno dei nostri database a seguito di unSuo esplicito consenso. La nostra informativa privacy, insieme all’elenco aggiornato dei responsabili e ai diritti d’accesso dell’interessato, è pubblicata sul nostrosito Internet www.trombosi.org, nella sezione Informativa.

HANNO PARLATO DI NOI

Mariagrazia Mazzoleni: L’Eco di Bergamo - Alessandro Pellizzari, MarioPappagallo: Starbene - Sara Gandolfi: Corriere della Sera Magazine - FrancescoBrancati: Ansa - Alberto Ceresoli: L’Eco di Bergamo - Livia Zacchetti: Viversani &Belli - Luciana Golem: Natural Style - Sara Annoni: Terzo Settore - RobertoCodazzi, Nicola Arrigoni: La Provincia di Cremona - Ilda Bassi: Corriere della Sera- Fabio Canesi: La vita Cattolica (Cremona) - Tina Mazza: Il Cavaliere d’Italia

E inoltre grazie alle redazioni di: Today Pubblicità - A Anna - Il Messaggero (Latina) - Il Messaggero (Frosinone) -Corriere Medico - Il Meridiano - Il corriere di Sesto

Web: www.humanitasalute.it www.vita.it www.cremonaweb.it www.corriere.itwww.vivicorato.it

Radio e TV: Maria Luisa Agnese per “Dietro la notizia”: RCS - Luigi Ripamonti: RCS -Antonella Vianini: TG4 - Radio Voce della Speranza - Pinuccio del Menico:Telenova - Nicoletta Carbone per Essere e benessere: Radio 24.

ALT RINGRAZIA

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2007

CALENDARIO GARE20 gennaio - ROMA - GOLF CLUB CASTELGANDOLFO10 e 11 febbraio - ROMA - OLGIATA GOLF CLUB11 febbraio - BRESCIA - GARDA GOLF COUNTRY CLUB

11 febbraio - BERGAMO - LA ROSSERA GOLF COUNTRY CLUB25 febbraio - UDINE - GOLF CLUB LIGNANO

25 febbraio - VARESE - GOLF CLUB VARESE4 marzo - ANCONA - CONERO GOLF CLUB4 marzo - BOLOGNA - GOLF CLUB LE FONTI24 marzo - MILANO - LUCCHESI G.C. IL LAGHETTO28 marzo - MILANO - GOLF CLUB MILANO31 marzo - ORISTANO - IS ARENAS GOLF & COUNTRY CLUB9 aprile - MILANO - BARLASSINA COUNTRY CLUB22 aprile - SASSARI - PEVERO GOLF CLUB26 aprile - COMO - LA PINETINA GOLF CLUB13 maggio - CAGLIARI - CIRCOLO GOLF IS MOLAS

27 maggio - COMO - GOLF VILLA D'ESTE

2 giugno - VERONA - GOLF CA' DEGLI ULIVI

6 giugno - COMO - GOLF CLUBMONTICELLO

12 luglio - GROSSETO - GOLF CLUBPUNTA ALA

14 luglio - MILANO - MOLINETTO COUNTRY CLUB21 luglio - BRESCIA - ARZAGA GOLF CLUB2 agosto - ROVIGO - ALBARELLA GOLF CLUB26 agosto - MILANO - GREEN CLUB LAINATE6 ottobre - COMO - MENAGGIO & CADENABBIA GOLF CLUB

20 ottobre - MILANO - GOLF CLUB ZOATE21 ottobre - VERBANIA - GOLF CLUB ALPINO DI STRESA

24 ottobre - COMO - GOLF CLUB CARIMATE1 novembre - ALESSANDRIA - CIRCOLO GOLF

MARGARA1 novembre - VERBANIA - GOLF CLUB DES ILES

BORROMÉES1 novembre - PADOVA - GOLF DELLA MONTECCHIA1 novembre - PIACENZA - CROARA COUNTRY CLUB3 novembre - BRESCIA - FRANCIACORTA GOLF CLUB

4 novembre - PARMA - GOLF CLUB LA ROCCA4 novembre - PRATO - LE PAVONIERE GOLF

& COUNTRY CLUB10 novembre - TREVISO - ASOLO GOLF CLUB

25 novembre - ROMA - GOLF MARCO SIMONE8-9 dicembre - ROMA - GOLF DI ROMA - ACQUASANTA

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TROFEO ALT

GOLF E’ PREVENZIONE E SALUTE

RINGRAZIA:

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