Venti dal Mondo
tour operator, agenzia viaggi [email protected] www.ventidalmondo.it by: Pitagora Srl - Via Caio Manilio 39, 00174 Roma - Tel. 06 768248 – 06 4555 0833 – Aut. Prov. Roma n. 25/2003
Le Condizioni Generali del contratto di viaggio e di assicurazione sono pubblicate nel sito www.ventidalmondo.it – alla voce “Info utili”
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MYANMAR (ex Birmania) e …
relax mare a Ngapali Beach autentico paradiso nel Golfo del Bengala
Affascinante viaggio nel passato di una terra con 2500 anni di storia, ultimo rifugio di un arcaico stile di vita
Ci sono sempre nuove sfide che mi impegnano a sincronizzare il vento fresco della novità con il peso della mia esperienza. Finché funzionerà questo equilibrio, vorrà dire che ho
qualcosa di positivo da costruire (Kruger) .
Partenza da Milano e Roma 2 marzo 2018 - 14 giorni
Un viaggio che tocca le località più belle del Myanmar: la
capitale Yangon con l’imponente “pagoda d’oro”
Shwedagon - i pittoreschi villaggi galleggianti nel corso
della navigazione sul lago Inle - l’antica capitale
Mandalay e le cittadine reali minori - il villaggio di
Mingun reso celebre dalla gigantesca campana (1890) dal
peso di 90 tonnellate - Pagan, culla della civiltà birmana
per visitare il più importante sito archeologico del paese,
emozionandosi alla vista (visita in calesse) dell’immensa
area archeologica dove sorgevano 13mila templi buddisti
(ne restano ancora 2.217). Prima del rientro in Italia, relax
mare a Ngapali Beach dove una distesa di sabbia bianca
e soffice come talco accoglie i visitatori della bella costa
birmana che ha da poco aperto le porte al turismo.
Sulle rive dei grandi fiumi che scendono dall’Himalayana si formarono, già dieci secoli prima di Cristo, le grandi civiltà del Sud-Est asiatico. Sul corso del fiume Irrawaddy, una popolazione
proveniente dalle montagne del Kachin conosciuta dai cinesi con il nome di “mang” che in birmano significa “capi” ma in cinese designa i “barbari”, fece fiorire una civiltà splendida e potente: i
Birmani. 14mila pagode coprirono la pianura di Pagan durante i meravigliosi secoli del Medio Evo asiatico. Enormi cupole d’oro cantavano la gloria del Buddha, “l’illuminato” nel cui nome potenti
principi facevano scorrere fiumi di sangue per edificare grandi imperi, prima di ritirarsi in meditazione per espiare le proprie colpe. Lontano dai “soliti” luoghi di un Oriente troppo legato alle esigenze del turismo di massa, in questo paese è ancora possibile ritrovare la più
intima essenza della lontana Asia, della sua cultura e della sua profonda spiritualità.
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Il programma
“Mingalabar”. Benvenuti in Myanmar la terra dorata e quasi sconosciuta al
turismo moderno. Su di essa hanno scritto Marco Polo, Kipling e Orwell. Le sue
bellezze e il suo mistero hanno affascinato generazioni di viaggiatori. Siete
nell’Asia del misticismo che si svela tra pagode e infinite statue di Buddha. Qui
troverete città con il fascino di un’epoca passata custodite da un popolo che
da generazioni coltiva una terra difficile e aspra e che vi segnerà il cuore.
1° giorno: 2 marzo 2018 – Milano-Roma / Doha /Yangon
Per i partecipanti da Mi/Malpensa: ore 09.45 partenza con volo Qatar Airways per Doha dove è
previsto l’arrivo alle ore 17.00.
Per i partecipanti da Roma: ore 09.50 partenza con volo Qatar Airways per Doha dove è previsto
l’arrivo alle ore 17.45
Incontro di tutti i partecipanti con l’accompagnatore. Ore 20.10, proseguimento con volo Qatar
Airways per Yangon. Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno: 3 marzo 2018 – Yangon
Ore 05.20 arrivo a Yangon, capitale della Birmania. Disbrigo delle formalità d’ingresso, incontro con la
guida locale e trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere riservate e pranzo in hotel.
Yangon è lo specchio della contraddittoria realtà del Paese. Vi convivono il quartiere cinese e indiano,
la Grande Moschea della zona musulmana, gli edifici coloniali e le antiche architetture religiose, gli
ampi viali realizzati dagli inglesi nel periodo dell’occupazione, i laghi, il fiume, i mercati, gli stupa
(monumento buddhista dove vengono conservate reliquie) che scintillano, anche se non c’è il sole.
Città in via di sviluppo (circa 4 milioni di abitanti), Yangon è circondata su tre lati dall’acqua. Il fiume
Hlaing scorre dalle colline di Pegu Yoma verso i quartieri ad ovest e sud della città. Ad est scorre il
torrente Pazundaung, un affluente del Hlaing. A nord si trovano le prime propaggini delle colline Pegu
Yoma e la grande pagoda Shwedagon tra incantevoli laghi artificiali creati dagli inglesi che se ne
andarono nel 1948. Ma non è solo l’enorme pagoda che val la pena di vedere nella capitale. Chi riuscirà
a guardare oltre lo sfacelo degli edifici coloniali scoprirà il fascino di una città cosmopolita del 20°
secolo, con tranquilli e larghi viali alberati e una popolazione cordiale e allegra.
Nel pomeriggio visita della Shwedagon, la “Pagoda d’oro”, la più venerata, monumento simbolo della
nazione birmana. Qui, con un filo di vento il tintinnio delle campanelle d'oro e d'argento spediscono ai
quattro angoli della terra le preghiere raccolte all'ombra dello stupa d'oro coronato da un pinnacolo
di migliaia di diamanti, rubini e zaffiri. All'interno della pagoda, come dice la tradizione, si trovano
otto capelli di Buddha, donati dallo stesso a un mercante in cambio di un po' di miele. La pagoda
veglia su tutta la città, con la sua bellezza dorata che ti chiama e, nel salire la scalinata, la merce
artigianale esposta nei bazar accompagna la salita dove fanno da corona innumerevoli tempietti e
piccole cappelle. È qui dal cono capovolto, dorato e luccicante (quasi 100 m. d'altezza, coperto da
2 tonnellate d’oro) si può ammirare il candore delle pagode disseminate nella città, le grandi chiese di
fede cristiana tutte in mattoni rossi, la grande moschea che indica il quartiere musulmano, dove tutto
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è islamizzato, dalle case ai cibi. Ed è così anche nel quartiere cinese, dove il tempio fitto di dragoni
ornamentali e vari negozi fanno vivere un pezzo di Cina. Lo stesso vale per il quartiere indiano,
impregnato di profumi di spezie, e il tempio protetto all'entrata da due buffe statue di guerrieri
baffuti. Cena di benvenuto con spettacolo di danze tipiche presso un rinomato ristorante sul lago.
3° giorno: 4 marzo 2018 – Yangon / Heho /Lago Inle
Pensione completa. Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Heho, ai confini con
la Tailandia, detta la “Svizzera birmana”. All’arrivo, immediato proseguimento per il Lago Inle, coperto
di ninfee, circondato da una rigogliosa natura tropicale. Arrivo e sistemazione in hotel. Pranzo. Nel
pomeriggio, escursione a bordo delle tipiche imbarcazioni locali nell’incantevole scenario del lago,
circondato da una catena di monti. Sulle sue sponde gli Intha vivono in case su palafitte esercitando la
loro attività di coltivazione su orti galleggianti e di pesca con nasse e reti stando in piedi sulle fragili
imbarcazioni e remando con una gamba in modo davvero singolare. Il lago è limpido, molto vasto e di
particolare suggestione a causa di molteplici fattori ambientali, della serenità della gente e della
soavità dei templi e delle pagode. Sosta per la visita del monastero Nga Pha Kyaung, detto “dei gatti
che saltano”, costruito su palafitte e del mercato galleggiante e della grande pagoda dorata con la
celebre collezione di giganteschi Buddha "protettore dei viandanti". Cena e pernottamento in hotel.
4° giorno: 5 marzo 2018 - Lago Inle
Pensione completa. In mattinata visita al caratteristico mercato tribale di Minethauk, un tipico
villaggio locale, e alle suggestive colline di Inthein dove si trovano più di mille pagode risalenti al XIII
secolo che circondano l’antico monastero. Si raggiunge la zona archeologica in barca attraverso canali
rurali e dopo una breve passeggiata di circa 15 minuti. Pranzo in un ristorante. Nel pomeriggio,
escursione a bordo delle tipiche imbarcazioni locali nell’incantevole scenario del lago, per
completare la visita dei villaggi. Al termine rientro in hotel. Cena e pernottamento.
5° giorno: 6 marzo 2018 - Lago Inle / Heho / Mandalay / Ava
Pensione completa. Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza con volo di
linea per Mandalay, l’ultima capitale monarchica del Paese, una
città giovane: ha, infatti, appena poco più di un secolo. Arrivo
previsto dopo circa un’ora e mezza di volo e trasferimento in
hotel. Pranzo in un ristorante locale. Nel pomeriggio visita
dell’antica capitali di Ava e dei villaggi circostanti. Qui, tra
rovine di palazzi, kyaung e pagode, si trovano le testimonianze
della potenza religiosa e politica dell’alta Birmania tra il XIV e il
XIX secolo, dalla caduta di Pagan fino all’occupazione
britannica. Al termine rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Il nome sembra lirico, suscita immagini antiche, come il languido
fiume Irrawaddy che attraverso la città. Adagiata
disordinatamente nella pianura ricoperta di risaie, Mandalay è
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una città piena di polvere, spesso, molto calda. Qui, la bellezza del paesaggio e la tragedia storica sono
mescolate in modo inestricabile. C’è l’indistruttibile collina con chilometri di scalinate e le sue
straordinarie pagode. Ai suoi piedi il Palazzo reale completamente distrutto, la “Città d’Oro” del re
Mindon. Nel centro della città l’affascinante Mercato di Zegyo affollato, alla sera, di una miriade di
birmani nei loro tradizionali costumi colorati, che offrono ogni genere di merci. Ci sono gli ottimi
artigiani, che lavorano alle loro meraviglie di tradizione centenaria, d’oro, d’argento e di marmo, con
scalpello, filo e telaio. E c’è l’Irrawaddy con le banchine affollate di barche cariche di riso. A poca
distanza da Mandalay sorgono tre antiche città, Amarapura, Ava e Sagaing, che fra il XIV e il XIX secolo
furono le capitali del potente regno dell’Alta Birmania. Sagaing che risale al 1315 è la più antica e fu la
capitale del regno indipendente shan.
6° giorno: 7 marzo 2018 - Mandalay / Amarapura
Pensione completa. In mattinata si raggiunge l’affascinante Amarapura, antica capitale, famosa per i
monasteri e gli atelier dove le donne lavorano al telaio meravigliose sete e cotone etnici. Si visita il più
grande Monastero del paese, il Mahagandayon dove si potrà vivere un’esperienza davvero
particolare con l’incontro di quasi 1000 monaci, adulti e bambini amichevoli ed ospitali. Prima del
pranzo una panoramica delle colline di Segaing, costellate di templi e pagode. Pranzo in ristorante.
Rientro a Mandalay e visita della città,
simbolo della fede buddista e cuore della
cultura birmana; fu l’ultima capitale della
Birmania indipendente dal 1857 al 1885. Il re
Mindon la fece costruire per avverare una
profezia di Gautama Buddha, vecchia di oltre
2.400 anni e la rese splendida adornandola
di templi e monasteri facendo erigere un
palazzo reale imponente come il leggendario
Monte Meru, trasformandone la collina in un
unico immenso santuario. Si visita la pagoda
Kuthodaw dove si trovano 730 lastre di
marmo poste ognuna su un piccolo stupa e
incise le regole buddiste; il monastero ligneo
Shwenandaw che in passato faceva parte
dello stesso comprensorio. Salita infine alla collina di Mandalay dove sono disseminati piccoli templi e
scalinate coperte e dove una moltitudine colorata di monaci, astrologi, venditori ambulanti pregano e
mercanteggiano. Vicino alla sommità si trova una particolare statua del Buddha, unica al mondo per la
particolare posizione simbolica delle mani. Cena in un tipico ristorante della città. Pernottamento.
7° giorno: 8 marzo 2018 - Mandalay / Mingun (escursione in barca) / Pagan
Pensione completa. In mattinata escursione a bordo di tipiche imbarcazioni locali al villaggio di
Mingun (11 km), reso celebre dalla gigantesca campana dal peso di 90 tonnellate, fusa nel 1890.
Visita della pagoda Settawya famosa per l’impronta in marmo del piede del Buddha, il tempio
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Pdawypaya e la pagoda incompiuta. Rientro a Mandalay. Pranzo in un ristorante locale. Partenza in
pullman riservato per Pagan, antica capitale e culla della civiltà birmana. Trasferimento in hotel.
Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.
8° giorno: 9 marzo 2018 - Pagan
Pensione completa. Visita di Pagan, la località più affascinante della Birmania, una delle meraviglie
del mondo patrimonio Unesco. Pagan è un centro monumentale, antica capitale del regno
omonimo fondato all'inizio dell'era cristiana. I monumenti sono circa 500. L'architettura tipicamente
birmana si fonde armonicamente con altre
costruzioni di stile cingalese ed indiano.
L'insieme è sorprendente, con una profusione
di pinnacoli decorativi che si innalzano
nell'arco di 20 Km. Il fervore religioso che ha
prodotto questo immenso complesso sacro fa
intuire l'antico splendore di questa capitale
che visse il suo periodo d'oro dal 1044 al 1077.
Certo oggi rimangono solo i monumenti sacri
costruiti in pietra, seppure così innumerevoli: il
resto della città non esiste più perché gli
edifici erano costruiti con il materiale delle
foreste (tek, palissandro, sandalo e bambù). La
città fu abbandonata improvvisamente alla
fine del 1200, forse a causa di un terremoto o
per paura delle invasioni dalla Cina. Oggi intorno ai templi ed alle pagode vivono solo pochi contadini
che coltivano il terreno e, poco distanti dalle rovine, gli abitanti della nuova Pagan, poveramente
industriosi. Qui si possono acquistare lacche e terraglie che sono da sempre i prodotti tipici. In
mattinata, sostiamo nel colorato mercato di Anyang-U per visitare la splendida pagoda Shwezigon
considerata il prototipo degli stupa birmani e del tempio di Wetkyi-in Gubyakkyi, famoso per le belle
pitture murali sulla vita del Buddha; il tempio di Htilominlo, noto per le decorazioni in gesso; la porta
di Tharaba, esempio più antico dell’architettura di Pagan. Pranzo in ristorante in corso di visite. Nel
pomeriggio si visita il Tempio di Ananda, capolavoro del XII secolo: sono straordinarie costruzioni che
evocano i santuari rupestri scavati dai monaci tra i ghiacci perenni dell’Himalaya. Prima del rientro in
hotel, una suggestiva passeggiata in calesse, alla scoperta degli scorci più affascinanti dei templi e
delle pagode, per sentieri meno battuti e, proprio per questo, ammantati di indubbio fascino.
9° giorno: 10 marzo 2018 - Pagan - Minnanthu
Pensione completa. In mattinata è prevista una breve escursione al caratteristico villaggio di
Minnanthu. Passeggiata attraverso il villaggio per vedere gli usi e costumi della popolazione locale e
visitare le pagode dagli importanti affreschi, fuori dai normali. Proseguimento per Pagan per
completare le visite: il tempio di Myinkaba Gubyaukkyi, famoso per le belle pitture murali sulla vita di
Buddha; il tempio Manuha, che esprime al massimo il sentimento di un Re tenuto in cattività, il tempio
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Nanpaya, capolavoro di scultura, le pagode Seinnyet e Nyima e le loro squisite decorazioni, il tempio
Mingala, una delle ultime costruzioni di Pagan. Alla fine si salirà ad un tempio da dove si potrà godere
un suggestivo tramonto sul fiume Ayeyarwaddy. Pranzo in ristorante in corso di visite. Cena in un
tipico ristorante locale con musiche e danze locali e pernottamento in hotel.
10° giorno: 11 marzo 2018 - Pagan – Thandwe - Ngapali
Pensione completa. Dopo la colazione, trasferimento in tempo utile in aeroporto e partenza con volo
di linea per Thandwe. All’arrivo, trasferimento a Ngapali (20 minuti dall’aeroporto), considerata una
delle più belle spiagge della zona (situata sulla costa occidentale del Myanmar. Sistemazione
nell’Amata Resort and Spa, direttamente sulla spiaggia, immersa nel verde e di grande effetto
scenografico, con piscina sul mare. Struttura molto bella e curata con vista mare spettacolare, sembra
che il mare sia un tutt'uno con l'ingresso del resort. Sistemazione in camere superior. Pranzo. Resto
della giornata a disposizione per attività balneari. Cena e pernottamento.
Le coste birmane, soprattutto quelle affacciate sul Golfo del Bengala e sul Mare delle
Andamane saranno una piacevole sorpresa per chiunque ami le atmosfere ancora
selvagge ed autentiche dove il
silenzio è rotto soltanto dai
rumori della natura e non dalle
musiche assordanti dei villaggi
turistici. La quinta essenza della
bellezza delle spiagge birmane è
rappresentata dalla incantevole
Ngapali Beach. Chilometri di
sabbia bianca, leggera e
soffice come talco si estendono
incontaminati da Ngapali a
Gyeik Taw e si tuffano in un
mare sorprendente, dalle
sfumature di un azzurro
incredibilmente vivace che
invita ad immergersi. Una collana di palme da cocco costeggia la spiaggia creando un
colpo d'occhio spettacolare. Alla fine della giornata si rimane incantati ad ammirare i
famosi tramonti infuocati che colorano il Golfo del Bengala di tutte le tonalità del rosso,
del giallo e dell'arancio, talvolta interrotte dalle sagome in controluce delle canoe dei
pescatori.
11° - 12° giorno – 12 e 13 marzo 2018 Ngapali
Trattamento di pensione completa nel resort. In queste 2 giornate avrete solo l’imbarazzo della
scelta tra le vostre attività preferite: rilassarvi sulla spiaggia bianca, immergervi nell’acqua cristallina,
visitare le numerose isole che costellano la costa, raggiungere la cittadina più vicina e passeggiare
nelle tipiche stradine mentre osservate i pescatori che rientrano dopo la giornata di pesca.
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13° giorno: 14 marzo 2018 - Ngapali – Thandwee - Yangon
Pensione completa con cena dell’arrivederci in ristorante tipico. Dopo la colazione trasferimento
in aeroporto. Volo diretto per Yangon. All’arrivo, incontro con la guida e trasferimento in hotel. Pranzo.
Pomeriggio dedicato al completamento della visita della città, con particolare attenzione
all’antichissima pagoda Sule Paya, situata nel centro storico della città e al grande Buddha reclinato
(Chaukhtatgy), lungo 70 metri, custodito in un grande capannone a forma di pagoda e poco distante
dall'imponente pagoda Shwedagon. Ancora, la Chiesa Imanuel Battista e stradine circostanti, sede
della Corte Suprema, Palazzo della Dogana e Palazzo della Giustizia. La giornata si conclude con una
passeggiata nel tipico quartiere cinese e nel caratteristico Bogyoke Market, il mercato centrale della
città. Inaugurato nel 1926 contiene quasi duemila negozietti che vendono oggetti di lusso e di uso
quotidiano: dai gioielli preziosi alla bigiotteria, dalle antichità alle sete pregiate, ai longyi di semplice
cotone. Cena di arrivederci in un tipico ristorante della città.
14° giorno: 15 marzo 2018 - Yangon / Doha / Italia
Di buon mattino trasferimento in aeroporto. Ore 08.05 partenza volo Qatar Airways per Doha dove è
previsto l’arrivo alle ore 11.45 locali.
Per i partecipanti da Roma: ore 14.50 partenza con volo Qatar Airways per Roma dove è previsto
l’arrivo alle ore 18.55. Per i partecipanti da Milano: ore 15.05 partenza con volo Qatar Airways per
Mi/Malpensa dove è previsto l’arrivo alle ore 19.45.
Quota di partecipazione 15/20 partecipanti – da Roma e Milano: Euro 3.150,00
Supplemento camera singola: Euro 860,00
Tasse aeroportuali (al 15 luglio 2017): Euro 320,00 – Visto d’ingresso in Myanmar: Euro 70,00
Cosa includiamo nel pacchetto base……: passaggio aereo in classe economica con voli di linea
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Qatar Airways; tutti i voli interni previsti nel programma con voli di linea in classe economica;
sistemazione in camera doppia in hotel 4/5 stelle; trattamento di pensione completa come
specificato nel programma; tutti i trasferimenti, le visite, le escursioni, gli ingressi ai musei e siti
archeologici previsti nel programma; guida locale parlante italiano per tutta la durata del viaggio
(escluso durante il soggiorno mare); accompagnatore professionale dall’Italia; facchinaggi in hotel (1
valigia a testa), Assicurazione bagaglio + spese mediche + rischio annullamento viaggio;
Documentazione e kit da viaggio.
Cosa non includiamo nel pacchetto base……: le mance, praticamente obbligatorie (prevedere 50
Euro per persona), visto consolare (€ 65,00), le bevande, i pasti non menzionati, le tasse d’imbarco
locali, le tasse video-fotografiche nei musei e siti archeologici, gli extra di carattere personale e tutto
quanto non espressamente indicato sotto la voce “la quota comprende”.
Modalità di iscrizione al viaggio
Al momento dell’iscrizione: versamento di un 1° acconto di euro 300,00 per persona
– entro il 30 novembre un 2° versamento in acconto pari a euro 400,00 per persona
– Saldo entro il 31 gennaio 2018
Le adesioni possono essere formalizzate in agenzia a Roma, Via Caio Manilio 39
oppure
con bonifico bancario a favore di Pitagora srl – Banca Popolare di Milano – ag. 258 – Roma
Codice IBAN: IT87 F055 8403 2070 0000 0001 681
Validità delle quote di partecipazione
La quota è stata calcolata in base alle tariffe dei vettori aerei in vigore alla data del 15 luglio 2017. I
servizi a terra sono stati calcolati in base ai cambi: 1 Dollaro USA = 0,87 cent di Euro. Eventuali
aumenti nel rapporto cambio usd/euro superiore o inferiore al 3%, adeguamento costi carburante,
oneri aeroportuali, etc… (da verificare 20 giorni prima della partenza) comporteranno
l’adeguamento dei prezzi. Nel caso in cui l’aumento fosse inferiore e/o uguale al 10% del costo
totale del viaggio, il cliente dovrà obbligatoriamente accettarlo (come previsto dalle condizioni
generali di partecipazione) mentre nell’eventualità in cui l’aumento fosse superiore il cliente avrà la
facoltà di accettare la variazione o recedere dal contratto senza pagare alcuna penalità.
Importante: per motivi di carattere operativo il programma potrebbe subire delle variazioni nell’ordine di svolgimento
delle visite, ma non nel contenuto
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MYANMAR (notizie utili)
FORMALITÀ D’INGRESSO
Passaporto: necessario, con validità residua non inferiore a 6 mesi dalla scadenza dal momento
dell'entrata in Myanmar.
Visto d’ingresso: necessario.
La domanda viene fatta online ma ce ne occupiamo noi, serviranno però i seguenti dati:
Cognome e nome – Data e luogo di nascita – Nazionalità - Indirizzo permanente in Italia - CAP
Numero passaporto - Paese di emissione passaporto - Data di emissione e di scadenza.
E’ inoltre necessaria la copia di una fototessera del passeggero con le seguenti caratteristiche
Attenzione: viene accettata immagine unicamente in formato JPEG.
L’invio deve essere fatto via email (1 foto, a colori, a persona … non cumulando nello stesso
documento immagini di due o più clienti)
Seguono le caratteristiche:
- FOTO A COLORI E CON SFONDO CHIARO
- FORMATO 3,8 cm (base) x 4,6 cm (altezza)
- La foto deve essere fatta con espressione normale (non troppo sorridente, senza smorfie …
ecc..) Il volto deve essere chiaramente visibile
Pillole di storia - I primi importanti contatti dei popoli birmani con il mondo esterno avvennero verso la
fine del II secolo d.C., ed in modo particolare con l’India che un po’ alla volta ne influenzò la loro civiltà
introducendo la propria religione e la propria arte. Verso la fine dell’800 ebbe inizio l’era del regno di
Pagan che durò fino al XIII secolo, quando venne conquistato dai Mongoli dal nipote di Genghiz Khan. Al
dominio mongolo subentrò poi il regno Mon, con capitale a Pugu, che durò quasi due secoli. Nel XVI
secolo cominciarono poi ad apparire i primi europei, soprattutto portoghesi, e nel 1531 sorse un nuovo
importante regno che prese il nome di Taungu. Questi regni si combatterono per lunghi anni e ne risultò
la nascita di una nuova dinastia che prese il nome di Alaungpaya e che durante i suoi tentativi di
espansione determinò i primi scontri con i Britannici, ormai pressoché padroni dell’India. La Birmania
cadde sotto la dominazione inglese nel 1824 e questo periodo fu seguito da altre due guerre anglo
birmane. Nel 1886 il Paese divenne una colonia britannica, poi, nel 1937. Nel 1942 i Giapponesi invasero il
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Paese, appoggiati dai Birmani che un anno dopo si proclamarono indipendenti e dichiararono guerra alla
Gran Bretagna. In un secondo tempo però i Birmani si allearono con gli Inglesi per scacciare i Giapponesi
dal Paese. Nel 1948 la Gran Bretagna riconosce l’indipendenza della Birmania e nasce così il governo
dell’Unione Federale Birmana che sotto la guida del primo ministro U Nu (1948 1954) riesce a restaurare
l’ordine pubblico. Nel 1958 un colpo di stato capeggiato dalle destre filoccidentali porta alla dittatura del
generale Ne Win. Alla fine del 1959 U Nu tornò a capo del governo con una larga maggioranza
parlamentare ma fu nuovamente rovesciato, nel 1962, da un altro colpo di stato militare che riportò al
potere il generale Ne Win. La sua politica anti-cinese portò il Paese a violenti scontri interni e verso un
isolamento che diventerà una delle cause delle sue disavventure economiche. Nel 1974 venne emanata
una nuova costituzione, a indirizzo socialista, e Ne Win fu proclamato presidente della Repubblica, carica
che rivestì fino al 1981 quando rinunciò al mandato e venne sostituito dal generale San Yu.
Formalità valutarie e doganali: È obbligatorio
dichiarare, all’entrata ed all’uscita dal Paese,
qualsiasi valuta straniera il cui ammontare superi
il valore di 10.000 Dollari USA. Per coloro che
violano dette disposizioni sono previste pene
detentive. I regolamenti sono restrittivi e
rigidamente applicati. I bagagli dei viaggiatori
possono essere sottoposti a controlli accurati.
Gli alberghi non effettuano servizio di
cambia valute ma per i pagamenti
accettano dollari.
La carta moneta straniera deve essere senza imperfezioni altrimenti non viene accettata dagli
esercenti o negli hotel per i pagamenti (senza pieghe, orecchie, ecc ecc).
Si consiglia di non cambiare molto (es. 100 euro o USD a coppia per tutti il viaggio) in quanto per
gli acquisti molti negozi accettano USD (banconote di piccolo taglio) ed alcuni alberghi iniziano ad
accettare le carte di credito. La moneta locale serve soprattutto per le bevande consumate nei
ristoranti locali e piccoli acquisti a mercati e bancarelle.
Qualsiasi pubblicazione o materiale audiovisivo, considerato dalle Autorità locali di natura
indecente o di contenuto antigovernativo, è sottoposto a sequestro.
E’ illegale l’esportazione di oggetti di culto, di antiquariato e frammenti di monumenti.
Si raccomanda di evitare di raccogliere frammenti di monumenti che apparentemente
giacciono incustoditi. I controlli doganali sono particolarmente attenti e severi.
Mance - (prevedere 50 euro) - in Asia, è considerata una virtù. Dare offerte nei monasteri, mance a guide,
autisti, camerieri ecc. è considerata regola naturale di comportamento, ed è quindi attesa.
Abbigliamento - Portare abiti pratici, consigliamo di vestirsi “a cipolla”: con diversi strati da poter togliere
o mettere a seconda delle temperature. Non indossare pantaloni corti e magliette senza maniche quando si
visitano luoghi di culto in quanto i principali siti turistici del Paese sono buddisti. In tutti i templi che
visiterete bisognerà togliersi le scarpe. In TUTTI i templi non è consentito neanche indossare le
calze/calzini. Molto utile l'utilizzo di una torcia nella visita dei templi di Bagan.
Venti dal Mondo
tour operator, agenzia viaggi [email protected] www.ventidalmondo.it by: Pitagora Srl - Via Caio Manilio 39, 00174 Roma - Tel. 06 768248 – 06 4555 0833 – Aut. Prov. Roma n. 25/2003
Le Condizioni Generali del contratto di viaggio e di assicurazione sono pubblicate nel sito www.ventidalmondo.it – alla voce “Info utili”
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Valuta - 1Euro: = 1550 Kyat circa (al cambio ufficiale). Il cambio valuta è autorizzato solo all’aeroporto,
nelle banche e nei negozi governativi. La valuta locale ha corso legale solo in Myanmar ed è utilizzata per
le spese in loco tranne che per l’acquisto dei biglietti aerei che normalmente viene effettuato in dollari. Gli
Euro iniziano ad essere accettati, e sono comunque sempre accettati negli uffici di cambio. In Birmania non
accettano tagli da 100 dollari la cui serie inizia con le lettere AB o CB (le banconote devono essere
comunque in ottimo stato).
NOTE IMPORTANTI: Si richiede un certo spirito di adattamento nell’affrontare alcuni disagi di trasporto
frequenti durante il viaggio. L’uso delle macchine fotografiche e/o delle video-camere non sempre è
permesso e talvolta è subordinato al pagamento di una tassa variabile.
Dall’agosto del 2003 non è consentito:
a) effettuare pagamenti con carte di credito o bancomat (ultimamente sono accettati i pagamenti con
le carte di credito Mastercard e Visa, ma le linee spesso non funzionano);
b) ritirare denaro in contanti con carte di credito o bancomat;
Si consiglia vivamente ai viaggiatori di arrivare in Myanmar con sufficiente valuta in contanti: Euro
o, preferibilmente,dollari USA. All’arrivo in hotel è prassi che venga richiesto di firmare una
ricevuta in bianco con i dati della carta di credito a garanzia di eventuali extra personali.
Voltaggio - Il voltaggio in uso è 220 V. Quasi tutte le prese a muro richiedono l’uso di spine di tipo
inglese, con tre spinotti piatti disposti a triangolo; ci sono inoltre prese vecchie compatibili con spinotti
rotondi e altre che accettano spine di entrambi i tipi.
Cucina - La cucina locale non è molto varia, ma decisamente gradevole, ottimi gli stufati di carne (pollo,
maiale, manzo, montone) e i piatti a base di verdura. L’elemento fondamentale di ogni pasto è,
ovviamente, il riso, cui si aggiunge un buon assortimento di piatti a base di curry. Ovunque si trovano
ottimi ristoranti cinesi, le cui specialità nulla hanno a che vedere con i monotoni piatti a cui siamo abituati
in Italia. La cucina internazionale è disponibile a Yangon, Mandalay, Bagan. Tra le bevande, oltre all’acqua
minerale reperibile ovunque, tè, alcune marche di birra, Coca Cola, e le altre bibite analoghe.
Telefoni - Le chiamate da telefono fisso possono essere effettuate solo dagli alberghi ed il costo delle
telefonate è molto caro e varia da albergo ad albergo. Gli hotel da 4 stelle in su sono in genere dotati di
business center presso i quali si può accedere alla rete internet; i costi sono però elevati ed i tempi di
attesa lunghi per l’inadeguatezza delle linee telefoniche.
Dall'Italia, prefisso 0095 - Dalla Birmania, comporre lo 0039.
Telefoni cellulari: In Birmania il GSM International Roaming non è attivo e tutti i cellulari provenienti
dall’estero sono inutilizzabili. Per effettuare chiamate internazionali è possibile acquistare una SIM CARD
birmana al costo di Kyat 20000 (circa 20 Euro) con 20 minuti di conversazione. La sim non è ricaricabile.
Comportamento - Siamo in Oriente e ci troviamo in una delle parti del mondo che più ha conservato
intatte le proprie tradizioni. Per la cultura locale ogni forma di esternazione di sentimenti, negativi o
positivi che siano, è considerata estremamente volgare e maleducata. Se doveste avere un problema,
cercate di non arrabbiarvi ma risolvete la cosa con calma. Sorrisi e dolcezza porteranno più frutto.
E’ offensivo: toccare la testa delle persone, puntare con i piedi per indicare persone o case o templi,
ecc.. Le donne non possono toccare i monaci o stargli accanto, o sedersi in posti davanti o in
posizione più’ elevata di dove siede il monaco. Avvisiamo che con la guida e la popolazione birmana
non si può discutere di politica locale. Ricordiamo che ogni Popolo ha le sue tradizioni, usi e
Venti dal Mondo
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costumi, per quanto diversi e incomprensibili ci possano sembrare, sono un interessante stimolo a
guardare la nostra vita in modo diverso.
Sicurezza - In Myanmar la delinquenza comune è rara, scippi, rapine specie nei confronti degli stranieri
non sono un fatto comune. Le occasioni però possono indurre in tentazione perciò applicare le regole del
buon senso.
Acquisti – C’è un artigianato interessante e mercanzie: le lacche (tipiche di Bagan), piccoli portaoli, borse
shan di cotone, legno intagliato, pietre preziose e gioielli, soprattutto rubini, ma attenzione: molti rubini di
vetro rosso attendono al varco gli ingenui! L’acquisto di pietre preziose, gioielli e oggetti di valore deve
essere effettuato esclusivamente presso negozi autorizzati che sono tenuti a rilasciarne ricevuta, necessaria
all’esportazione. L’esportazione illegale di pietre preziose è sanzionata con pene detentive.
Vaccinazioni - Al momento attuale non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria. Si consiglia; non
assumere acqua corrente e non bere latte e bevande di produzione locale evitando di aggiungere il
ghiaccio ; evitare verdura fresca e frutta che non siano state ben lavate con acqua potabile. Si consiglia di
portare oltre ai medicinali di uso personale: aspirina, disinfettanti intestinali, antinfluenzali, fazzolettini
disinfettanti, collirio, cerotti, prodotti contro le punture di zanzare.
Fuso orario – 5,30 ore in avanti rispetto all’Italia.
Clima - Tropicale, contraddistinto da tre stagioni: calda da aprile a maggio (torrida in pianura, ma
piacevole in montagna), monsonica con piogge ed alta umidità da giugno a settembre, fresca da ottobre a
febbraio e temperata a marzo (il tempo è secco, soleggiato, non fa eccessivamente caldo).
Cine/Foto - In Myanmar è tassativamente vietato fotografare o riprendere aeroporti, stazioni ferroviarie,
ponti, edifici governativi, installazioni e automezzi militari. In ogni caso vi consigliamo di chiedere
all’accompagnatore, all’inizio del viaggio, il comportamento da adottare riguardo alla fotografia.
Ambasciata d'Italia a YANGON - No. 3, Inya Myaing Road, Golden Valley, Yangon
Tel.: (00951) 52.71.00 – 52.71.01
Telefono cellulare di reperibilità del Funzionario di turno: (0095) 9.80.32.910 (dall’estero); (09) 80.32.910
(dal Myanmar) - E-mail: [email protected]