Download pdf - WATER CITY LIFE

Transcript
Page 1: WATER CITY LIFE

2 3

VENEZIE NEL MONDOQuando l’uomo, circa 100.000 anni fa, ha colonizzato per intero l’ Africa, la sua espansione ha cominciato a river-sarsi sui continenti limitrofi e nell’arco di un tempo molto breve, se parago-nato alle tempistiche dell’evoluzione e alle ere geologiche, ha raggiunto tutte le aree della terra.Negli ultimi 80.000 anni l’uomo si è stanziato in ogni fascia climatica del globo, dando prova della propria ca-pacità di adattamento, colonizzando ambienti apparentemente inadatti e sfavorevoli alle necessità del genere umano. Uno di questi è l’acqua.Ovviamente tutte le civiltà si sono svi-luppate in base alle risorse idriche del luogo; ma alcune, per esigenze di dife-sa, di accesso alle risorse o scarsità di suoli, hanno scelto di vivere sull’acqua, fondando intere comunità tramite in-sediamenti galleggianti o palafitte al di fuori del naturale elemento umano.Ancora oggi troviamo a quasi ogni lati-tudine un gran numero di siti basati su questa tipologia abitativa, che nel cor-so degli anni si sono più o meno strut-turati, assumendo caratteri precari o stanziali, differenziandosi per soluzioni tecnologiche e tipologiche, ma man-tenendo il loro connubio con l’acqua generando un paesaggio urbano asso-lutamente atipico.

nella pagina a fianco

Momento di aggregazione sociale a Ganvié, Benin. Fotomontaggio

in the next page

Social life in Ganvié, Benin. Montage

WATER CITY LIFEstrategie sostenibili per lo sviluppo di insediamenti sull’acquasusteinable strategies for floting villages developementdi Marco Cestarolli

VENICE AROUND THE WORLDWhen the man, about 100,000 years ago, colonized the entire Africa, its ex-pansion began to flood on the neigh-boring continents in a very short time compared to the timing of evolution and it has reached all areas of the earth.Over the past 80,000 years, man has lived in every climate area of the globe, demonstrating its ability to adapt, colonizing unfavorable environments apparently unsuitable to the needs of mankind. One of these is water.Of course, all civilizations based its developed on the water resources of the place, but some, for reasons of de-fense, access to resources or scarcity of soils, have chosen to live on the water, founding communities through set-tlements on floating stilts outside the natural human element.Even today we find in almost all lati-tudes a large number of sites based on this type of housing, which over the years have been more or less struc-tured, taking temporary or permanent character, as opposed to typologi-cal and technological solutions, while maintaining their union with the water to produce an urban landscape abso-lutely atypical.

Page 2: WATER CITY LIFE

4 5

Di questi casi l’esempio più classico e più articolato è sicuramente Venezia, che attraverso il suo elaboratissimo pa-esaggio urbano e all’immaginario che si è costruito intorno ad esso è diventata il simbolo di questa esperienza umana. Questo è vero a tal punto da che nel mondo possiamo trovare innumerevoli “Venezie”, con di versi gradi di autenti-cità e più o meno ispirate all’originale.Possiamo riscontare una categoria di Venezie copiate, che si riferiscono all’immaginario romantico e scenogra-fico dell’originale; come per esempio la ricostruzione di Venezia a Las Vegas, o il quartiere Venice di Los Angeles, dove troviamo una versione “brandificata” e completamente svuotata del suo senso,

in linea con un processo molto comune di restituzione visiva di un luogo, che diventa esportabile ed universale, ma privo del suo sistema di relazioni socia-li e delle necessità grazie alle quali ha assunto quella particolare morfologia.Un altra categoria di “Venezie” sono tutte quelle città che autonomamente hanno sviluppato tecnologie urbane si-mili, come canali, palificazioni o ponti, ma che hanno trovato una declinazione propria e un identità locale specifica. Anche se spesso vengono identificate come le Venezie di..., sempre cercando di associare, per ragioni turistiche, un immaginario prodotto in un luogo ad un altro anche molto differente, queste città, come Amsterdam o tante altre

in questa pagina

Mappatura delle Venezie nel mondo

inthis page

Mapping of Venices around the world

Of these cases, the classic and cer-tainly more complex example is Venice, through its urban landscape and elabo-rate imagery that is built around it has become the symbol of this human ex-perience.This is true to the point that in the world we can find countless “Venice”, with different degrees of authenticity and more or less inspired by the origi-nal.We can rediscover a category of Ven-ice copied, referring to the imaginary romantic and dramatic of the original, such as the reconstruction of Venice in Las Vegas, or the Venice district of Los Angeles, where there is a brand version and completely emptied of its sense,

in line with a very common process of visual form of a place that becomes exportable and universal, but without its system of social relations and needs, thanks to which it has undertaken that particular morphology.Another category of “Venice” are all those cities that have independently developed similar urban technologies, such as canals, bridges or pilings, but who have found their declination and a specific local identity.Often identified as the Venice for... and always trying to associate, for tour-ism, an imaginary product in one place to another very different, these cities, such as Amsterdam or many others in northern Europe, have characteristics

Page 3: WATER CITY LIFE

6 7

nome

Venezie di nome

Venezie di... Venezie embrionali

Venezie copiate Venezie evolute

marchiotecnologia

modo di vivereaspetto formale

dimensionidispositivi urbani

del nord Europa, hanno caratteristiche peculiari proprie molto evolute e strut-turate che le renderebbero paragona-bili alla Venezia originale più sul piano della modalità di fruizione della città o del significato architettonico originale che non su quello della loro apparenza.Una terza categoria in cui possono es-sere raggruppate una parte di questi “casi urbani” è quella che si potrebbe definire delle Venezie in divenire, ovve-ro tutti quei villaggi, collocati soprat-tutto nelle fasce equatoriali e tropicali, costruiti su palafitte o su piattaforme galleggianti che sono l’espressione più pura del vivere sull’acqua.Nella maggior parte dei casi i villaggi su palafitte si collocano all’interno di sistemi lagunari o di delta fluviali che ne favoriscono l’economia locale gene-ralmente legata alla pesca.E’ questa la tipologia di insediamento che più interessa questo lavoro di tesi: la loro natura precaria e a volte estre-mamente temporanea, unita alla loro dipendenza economica da ecosistemi molto delicati la rende molto vulnera-bile ma allo stesso tempo predisposta al cambiamento.

nella pagina precedente

Classificazione delle tipologie di Venezia

in questa pagina

Esempi di Venezie per ognuna delle tipologie

in this page

Typologies of Venice classification

in the next page

Examples on Venices for each calssification

own highly developed and structured which would render more comparable to the original Venice in terms of ways of using the city or the original archi-tectural significance.A third category that can be grouped some of these “cases urban” is what you might call the becoming Venice, which are all those villages located mainly in equatorial and tropical and built on stilts or floating platforms which are the purest expression of life on the water.In most cases the villages on stilts are confined to lagoon systems or river del-tas that favor the local economy gener-ally tied to the fishingThis is the type of town that most inter-ests this thesis: their nature extremely precarious and sometimes temporary, coupled with their economic depend-ence on a very delicate ecosystems makes it very vulnerable but at the same time prepared to change.

Page 4: WATER CITY LIFE

8 9

VENEZIE IN DIVENIRELe Venezie in divenire sorgono in eco-sistemi lagunari spesso situati nella fasce tropicali che sono fra i più deli-cati e quindi tra i primi a risentire dei cambiamenti climatici. L’innalzamento delle acque genera ripercussioni mol-to più sensibili nelle aree costiere dove le quote del terreno sono di poco al di sopra del livello del mare e dove l’alter-nanza delle maree e delle correnti sono all’origine dell’ecosistema. Anche l’aumento o la diminuzione del-le precipitazioni influiscono in maniera diretta su questi ambienti che sono le-gati ai sistemi fluviali e ai bacini sco-lanti posti a monte.Un altro fattore che determina una grossa problematica per l’economia locale degli insediamenti sull’acqua è quello del crescente inquinamento del-le acque. Determinata in parte dall’in-quinamento prodotto dalle città lungo i fiumi a monte, e che riversandosi in essi arriva ad intaccare gli ecosistemi a valle, e in parte dai villaggi stessi che per la loro natura non “infrastrutturale” non sono dotati di sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti e reti fogna-rie, questa degradazione degli ambienti naturali in cui sono immerse le “Ve-nezie” ne provoca un impoverimento economico oltre al calo del livello di salubrità. A questo risultati normalmente seguo-no fenomeni migratori e di abbandono, oppure fortissime trasformazioni eco-nomiche e morfologiche.La valenza patrimoniale di questi siti e la necessità di preservarla è indubbia; tuttavia il loro inserimento nelle liste dell’UNESCO ha procurato una mag-gior visibilità a livello internazionale trasformando alcuni di questi luoghi in nuove mete turistiche. Considerando in oltre che nelle condizioni politico-economiche degli stati in cui la mag-gior parte degli insediamenti analizzati si trova, è difficile che le prescrizioni di protezione dell’UNESCO si possano tra-durre in efficaci azioni a livello locale, la loro ascrizione alle liste di protezione diviene quasi più un pericolo che una soluzione per la salvaguardia del patri-monio architettonico, culturale e pae-saggistico.

in questa pagina

Ganvié in un illustrazione di Toni Demuro

Mappatura delle Venezie in divenire e Itervallo di latitudi di rilevamento

inthis page

Ganvié in an illustration by Toni Demuro

Mappin of developing Venices an latitude range of detection.

BECOMING VENICEThe becoming Venice rise in lagoon ecosystems often located in the trop-ics, which are the most delicate and the first to feel the effects of climate change.The rising waters generates repercus-sions much more sensitive in coastal areas where the level of the ground are a little above the sea level, where the changing of the tides and currents are at the origin of the ecosystem.The increase or decrease in rainfall af-fect directly these environments that are related to river systems and drain-ing basins.Another factor that determines a big issue for the local economy of the set-tlements on the water is that of the growing water pollution. Determined in part by pollution pro-duced by the cities along the rivers ahead and in part from the villages themselves, which by their nature do not “infrastructure” are not equipped with collection systems and disposal of waste and sewage systems, this degra-dation of the natural environment in which they are immersed the “Venice” causes an impoverishment in addition to the economic decline in the level of healthiness.At this results normally follow migra-tion and abandonment, or strong eco-nomic and morphological transforma-tions.The heritage value of these sites and the need to preserve is undoubted but their inclusion in the list of UNESCO has provided greater visibility at the in-ternational level by transforming some of these places in new tourist destina-tions. In addition to the political and eco-nomic conditions of the countries in which most of the settlements is ana-lyzed, it is difficult that the require-ments of protection of UNESCO can be translated into effective action at the local level, their ascription to the lists of protection becomes hardly a danger to the conservation of the architectural heritage, culture and landscape.

Page 5: WATER CITY LIFE

10 11

Oltre a questo vi è un altro fattore che ha determinato l’aumento dei flussi tu-ristici verso mete di questo genere: ne-gli ultimissimi anni assistiamo ad una ricerca sempre più smodata di mete turistiche alternative e almeno appa-rentemente remote. Il fatto che ormai il mercato turistico e in generale i nuovi trend di consumo, siano volti ad offrire “esperienze” più che prodotti concreti, ha fatto si che di riflesso si sviluppas-se molto anche il ramo del turismo di “avventura”. Il genere di siti che sono qui tratta-ti sono esattamente il target ideale di questo genere di turismo e possono es-sere facilmente ricondotti ad un imma-ginario molto comune di città fantasti-che, quasi oniriche, sospese nel vuoto, legate alle loro tradizioni d’altri tempi, inserite in un contesto paesaggistico in cui sarebbe difficile immaginarsi un insediamento umano. Queste mete tu-ristiche danno inoltre la sensazione di raggiungere il modello originale a cui si riferisce tutti l’immaginario del classi-co “resort” con le finte capanne sospese con palafitte sull’acqua cristallina; im-maginario che, per la nuova fascia turi-stica che richiede esperienze più “local” e informali, risulta scomodo.Anche il fatto che l’economia locale di questi luoghi sia di per se già in crisi (come abbiamo già visto: a causa della sua stessa natura precaria e dei cam-biamenti climatici) permette al mer-cato turistico di attecchire molto fa-cilmente e rapidamente. Ciò comporta, come in un circolo vizioso, l’ulteriore perdita di identità locale e la graduale scomparsa delle economie tradizionali oltre agli usi e costumi. A tutto questo si aggiunge il fenome-no per cui questo genere di insedia-menti non sono affatto predisposti ad assorbire questi nuovi flussi e tutte le infrastrutture che si portano dietro, ne-cessarie allo sviluppo del turismo. L’as-senza di piani regolatori e la debolezza dei governi locali lasciano gioco facile alle speculazione e all’urbanizzazione abusiva.

in questa pagina

Grafici dell’aumento dei fattori di rischio ambientale per le aree costiere

in this page

Diagrams of increased environmental risk factors for the coastal areas

In addition to this there is another fac-tor that led to the increase of tourism to places like this: in the last few years we are witnessing an increasingly un-restrained search of alternative tourist destinations and apparently remote. Now the tourist market in general and the new consumption trends are de-signed to provide “experiences” rather than concrete products, has meant that the reflection is very well develop on the tourism of “adventure”.The sites that are discussed here are exactly the ideal target for this kind of tourism and can easily be traced back to a common imaginary of cities, dream-like, suspended in the air, tied to their traditions of the past, included in a landscape in which it would be dif-ficult to imagine a human settlement. These tourist destinations also give the feeling of achieving the original model to which it refers all the imagery of the classic “resort” with fake huts with stilts over the water suspended crystal-line imaginary for the new tourist strip that requires more experience local and informal experience.The fact that the local economy of these places is in itself already in crisis (as we have already seen because of its very nature precarious and climate change) allows the tourist market to take root very easily and quickly. This implies, as in a vicious circle, the further loss of lo-cal identity and the gradual disappear-ance of traditional economies as well as customs and traditions.All of this is the phenomenon that such settlements are not prepared to absorb these new flows and all the infrastruc-ture that they bring with them, neces-sary for the development of tourism. The absence of zoning regulations and the weakness of local governments al-low easy game to speculation and il-legal urbanization.

Page 6: WATER CITY LIFE

12 13

in questa pagina

Grafici di identificazione dei villaggi galleggianti attraverso alcuni indicatori

in this page

Identificatin graphics of floting villages trought some drivers

Nell’ipotesi utopica in cui la protezione dell’UNESCO potesse essere efficace, assisteremmo comunque ad una cri-stallizzazione di questi luoghi, che si svuoterebbero a causa della scomparsa dei mezzi di sostentamento tradizio-nali; lasciando una crisalide vuota di significato a testimonianza del patri-monio dell’umanità. Per aver prova di questo basti pensare a quanto sta ac-cadendo nella Venezia originale in cui tutti i trend fanno pensare ad una tra-sformazione verso un modello di città-museo.E’ quindi indubbio che queste “Venezie nel mondo”, in tempi più o meno rav-vicinati e in forme più o meno radicali, subiranno nei prossimi anni delle for-tissime pressioni umane e ambientali a cui seguiranno altrettanto importanti trasformazioni.Tuttavia questi fenomeni, visti in una certa ottica, possono essere assunti come delle potenzialità: il fatto che questi luoghi vivranno episodi di svi-luppo urbano ci dà la possibilità di pro-vare a produrre nuovi modelli di città che si basino su logiche e dinamiche completamente differenti se non oppo-ste a quelle consuete. Anche la situazione per cui dei paesag-gi considerati patrimonio dell’umani-tà siano soggetti ad un cambiamento inarrestabile ci fornisce l’occasione di ragionare su nuove forme di protezione del patrimonio, che possano essere più elastiche ed adattabili ai nuovi fattori che si stanno palesando, e che possano contenere l’idea di patrimonio “in dive-nire”, dove non si protegge solo l’im-magine di un luogo ma soprattutto il suo significato e le regole su cui si basa e che gli hanno permesso di esistere.Ed è esattamente su questi punti che ci viene in aiuto lo studio dell’esperienza di Venezia.

The utopian assumption that the pro-tection of UNESCO could be effective, however, there will be a crystallization of these places whit a loss of tradition-al livelihoods, leaving an empty chrysa-lis, proof of the heritage of humanity. Just think of what is happening in orig-inal Venice in which all the trends sug-gest a transformation to a model of a city-museum.There is no doubt that these “Venice in the world”, in more or less close together and in a more or less radi-cal, will suffer in the coming years of strong human and environmental pres-sures to be followed by equally impor-tant changes.However, these phenomena, seen in a certain point of view, can be taken as the potential: the fact that these places will experience episodes of urban de-velopment gives us the opportunity to try to produce new models of cities that are based on logic and dynamics quite different if not opposite to those usual.Although the situation in which the landscapes considered heritage are subject to change unstoppable gives us the opportunity to think about new forms of capital protection, which can be more flexible and adaptable to new factors that are revealing, and may contain the idea of heritage “in becom-ing”, where not only protects the image of a place but also its meaning and the rules on which it is based and which allowed him to exist.And it is precisely on these points that comes to our aid the study of the expe-rience of Venice.

Page 7: WATER CITY LIFE

14 15

STRATEGIENelle situazioni ambientali analoghe collocate in occidente abbiamo visto mettere in gioco grandissime opere infrastrutturali per contenere queste problematiche. Queste soluzioni non sono pensabili per la categoria di insediamenti qui presi in esame, che si trovano spesso in paesi che non hanno le capacità economiche per metterle in atto, oppure gli insedia-menti stessi non hanno rilevanza tale da giustificare queste opere di difesa.Le possibili strategie da mettere in atto in questi contesti si devono basare su una gestione dello sviluppo che valoriz-zi le dinamiche urbane già presenti nel territorio e alle forti dinamiche sociali che costituiscono un importante patri-monio umano.La gestione dello sviluppo può esse-re affidata agli enti locali presenti nel territorio e vicini alla popolazione che hanno la possibilità di trovare soluzioni adatte ai singoli contesti e facilmente utilizzabili dalla popolazione. La crescita del settore energetico può essere la chiave per il miglioramento degli standard di vita della popolazio-ne e la sostenibilità energetica il mezzo per l’indipendenza economica e politica delle comunità locali.Queste politiche energetiche sono inol-tre fondamentali per assicurare l’acces-so ai servizi di base a tutti gli abitanti, valorizzando le dinamiche già presenti nel territorio per far fronte ai rapidi cambiamenti che interessano oggi que-sti insediamenti.Ci troviamo di fronte quindi al dato di fatto che questa particolare strategia insediativa nei prossimi 50 anni subi-rà fortissime modificazioni ovunque si trovi nel mondo, in primo luogo a cau-sa delle problematiche ambientali, che stanno venendo però amplificate da una serie di fattori umani quali crescita demografica, espansione urbana e nuo-vi flussi turistici.

in questa pagina

Introduzione di un livello intermedio di servizi nel tessuto urbano

in this page

Introduction of an intermediate level of services in the urban tissue

STRATEGIESIn similar environmental situations placed in the West we have seen put into play huge infrastructure to accom-modate these issues.These solutions are not conceivable for the category of settlements examined here, which are often located in coun-tries that do not have the economic capacity to implement them, or the settlements themselves are not suffi-ciently large to justify these works of defense.The possible strategies to put in place in these contexts must be based on a development management that en-hances the urban dynamics already present in the area and the strong so-cial dynamics that are an important human heritage.Development management can be en-trusted to local authorities in the area and close to the people who have the ability to find solutions adapted to individual contexts and can be easily used by the population.The growth of the energy sector can be the key to the improvement of living standards of the population and energy sustainability means for economic and political independence of local com-munities.These energy policies are also essen-tial to ensure access to basic services to all residents, enhancing the dynam-ics already present in the area to cope with the rapid changes in today’s set-tlements.We are faced with the fact that this particular settlement strategy over the next 50 years will suffer strong chang-es anywhere in the world, primarily because of environmental issues which are being amplified by a number of fac-tors such as human population growth, new urban expansion and tourist flows.

Page 8: WATER CITY LIFE

16 17

IL CASO STUDIO DI GANVIE’ La zona costiera del Benin, è composta da un complesso sistema lagunare in cui si sono sviluppati una serie di vil-laggi interamente costruiti su palafitte sospese sull’acqua. Questi insediamenti hanno sviluppato nel tempo dei raffinati e delicatissimi sistemi di sussistenza legati all’attivi-tà della pesca, che si basa su un com-plesso meccanismo di alternanza della salinità dell’acqua e sulla proliferazione in determinati periodi dell’anno di una particolare pianta che serve da esca per i pesci.Il principale di questi villaggi è Gan-viè, che conta una popolazione di circa 40.000 abitanti, paragonabile quindi a quella dell’area storica di Venezia, ma che a differenza di quest’ultima non presenta un precisa forma urbana e sono quasi del tutto assenti quei dispo-sitivi fisici che normalmente identifica-no una città. Ganviè appare come una sorta di sprawl, composto da abitazioni singole o raccolte per gruppi familiari, spesso adiacenti ad un isolotto affiorante.Questi nuclei abitativi privati sono inseriti, o meglio sovrapposti, ad uno spazio pubblico sconfinato composto dalla superficie del mare.La vita pubblica e tutte le dinamiche urbane si svolgono per mezzo di imbar-cazioni, producendo uno sdoppiamento di livelli funzionali in cui ad una quota zero troviamo tutto il tessuto delle re-lazioni sociali e commerciali, le funzio-ni legate all’economia e alla mobilità. Ad una quota superiore ci sono tutte le abitazioni private più qualche edificio di pubblica utilità o di carattere istitu-zionale. L’intero abitato si compone in modo anamorfico in base alle necessità dettate dall’attività di pesca e a secon-da dell’altimetria delle acque. Questi fattori divengono le direttrici dello sviluppo urbano non essendoci, come in una classica città occidenta-le, delle infrastrutture per la mobilità lungo cui possa svilupparsi la città o dei centri catalizzatori intorno ai quali addensarsi. Tutto intorno al villaggio si sviluppano poi le strutture per la pesca , che ci mostrano come l’intero pae-saggio sia fortemente antropizzato pur non risultando stridente con il contesto naturale.

in questa pagina

La struttura urbana di Ganvié e l’inserimento del progetto

in this page

The urban structure of Ganvie and the inclusion of the new structures

THE CASSE STUDY OF GANVIE’ (BENIN)The coastal area of Benin, is composed of a complex lagoon system in which it has developed a number of villages built entirely on stilts suspended in the water. This has happened histori-cally for defense from other tribes that migrated to the coast from the region, forcing local people to settle outside the mainland.These settlements have developed over time of refined and delicate livelihood systems linked to fishing activity, which is based on a complex mechanism of alternation of the salinity of the water and on proliferation in certain periods of the year of a particular plant that serves as fish bait.The main of these villages is Ganvié, which has a population of 40,000 in-habitants, thus comparable to that of the historical area of Venice, but unlike it does not have a precise urban form and are almost entirely absent those physical devices that normally identify a city.Ganvie looks like a sort of sprawl, made up of individual houses or gathered for family groups, often adjacent to an is-land that seems to be the equivalent of the private garden of the relevance of the individual houses. These private housing are inserted, or rather super-imposed, to a public space boundless compound from the surface of the sea.Public life and all the urban dynamics take place by boat, resulting in a dou-bling of functional levels in which at the sea level we find the social rela-tions and commercial functions related to the economy and mobility.At a higher level there are all private homes and a few buildings of public utility or of an institutional nature. The entire village is composed so anamor-phic according to the needs dictated by fishing and depending altimetry water.These factors become the guiding prin-ciples of urban development because there isn’t, as in a classic western town, infrastructure for mobility along which can be developed in cities catalysts around which thicken. All around the village then develop facilities for fish-ing that show us how the whole land-scape has changed by man although not resulting odds with the natural en-vironment.

Page 9: WATER CITY LIFE

18 19

PROBLEMATICHELa particolare struttura urbana di Gan-viè è estremamente vulnerabile alle pressioni turistiche che stanno portan-do sul luogo tutta una serie di infra-strutture (alberghi, ristoranti, negozi, ecc...) che se non pianificate adeguata-mente potrebbero stravolgerne la par-ticolare morfologia e ergonomia.L’innalzamento delle acque spinge-rà invece l’abitato verso l’interno alla ricerca delle quote ideali per l’edifi-cazione delle palafitte o produrrà una sopraelevazione delle stesse; oltre ad intaccare sensibilmente l’equilibrio dell’ecosistema lagunare che come si è visto si regge su un delicato ricircolo di acque saline e dolci, compromettendo

di riflesso le capacità di pesca della po-polazione locale.Il riscaldamento globale inoltre, e quin-di quello delle acque, sta producendo all’interno della laguna in cui è situato il villaggio, una fortissima proliferazio-ne di alcune specie di alghe che com-promettono ulteriormente l’habitat della fauna ittica locale.Infine, il forte aumento del turismo e il conseguente aumento di infrastrutture, porta l’economia di questo villaggio a slittare da un sistema di sussistenza e commercio locale ad uno legato al tu-rismo ed al suo indotto. Questo fenomeno può diventare l’occa-sione per non far venir meno le capaci-tà di sopravvivenza dell’insediamento.

in questa pagina

Fotopiano di Ganvié e la sovrapposizione dei nuovi insediamenti

nella pagina seguente

Pianta e sezione di una porzione delle nuove strutture

in this page

Ganvié aerial view and overlapping of the new settlements

in the next page

Plan and section of a part of the new buildings

PROBLEMSThe particular urban structure of Gan-vie is extremely vulnerable to the pres-sures of tourism that are leading on the site a number of infrastructure (hotels, restaurants, shops, etc. ...) that if not planned properly and could compro-mise its particular morphology and er-gonomics.The rising waters will push the town to the interior in search of the ideal di-mensions for the construction on stilts or produce an elevation of the same, in addition to significantly affect the equilibrium of the lagoon, which as we have seen is based on a gentle circula-tion of saline water and sweets, con-sequently compromising the fishing

capacity of the local population.Global warming is also producing in-side the lagoon which is located in the village, a massive proliferation of some species of algae that further compro-mise the habitat of the local fish.Finally, the strong increase in tourism and the resulting increase in infrastruc-ture, leads the economy of this village to slip by a system of subsistence and local trade one related to tourism and its allied industries.This may be an opportunity to improve the survivability of the settlement.

Page 10: WATER CITY LIFE

20 21

in questa pagina

Vista del muso della cultura locale

in this page

View of local culture museum

Page 11: WATER CITY LIFE

22 23

in questa pagina

Sezione concettuale: Il nuovo livello di servizio introdotto dal progetto

nella pagina seguente

Diagramma funzionale del sistema infrastrutturale

in this page

Coceptual cut: The new level of service introduced by the project

in the next page

Functional diagram of the infrastructure system

SOLUZIONI PROGETTUALIIl progetto si organizza attorno ad una struttura estensiva di servizi e infra-strutture che permettono a tutti gli insediamenti esistenti e a quelli futuri di usufruire dei servizi di base che un ambiente urbano può offrire.La distribuzione dell’energia elettrica permetterà di migliorare la qualità di vita degli abitanti e il livello di sicurez-za degli insediamenti. Sfruttando la proliferazione delle alghe, è possibile istallare sistemi di produzio-ne energetica basati sulla combustione di bio-gas ottenuto dalla fermentazio-ne delle stesse. Gli impianti si compongono di coltiva-zioni estensive di macro alghe, piat-taforme lignee di stoccaggio ed essi-cazione delle stesse, un impianto di digestione anaerobica che trasforma per fermentazione le alghe in gas che viene poi stoccato in serbatoi che ali-mentano i generatori.Ipotizzando degli adeguati sistemi di incentivazione si può immaginare che la popolazione locale si occupi della raccolta grazie alla trasformazione del-le barene da pesca in coltivazioni delle alghe e del loro trasporto agli impianti di produzione energetica. Questo sistema permette di ottenere quindi una fonte rinnovabile di ener-gia che produce intorno a se anche un senso di comunità e un insieme di rela-zioni sociali generati dalla sua gestione collettiva.

SOLUTIONSThe project is organized around an ex-tensive structure of services and infra-structure which give to all the existing and future settlements the basic serv-ices that an urban environment can of-fer.The distribution of electricity will im-prove the quality of life of the inhab-itants and the security of the settle-ments.Taking advantage of the proliferation of algae, it’s possible to install energy production systems based on the com-bustion of bio-gas from the fermenta-tion.The implants are composed of exten-sive crops of macro algae, wooden platforms storage and drying of the same, a structure of anaerobic diges-tion that transforms for fermentation algae into gas which is then stored in tanks that feed the generators.Assuming the appropriate incentive systems, we can imagine that the local population is concerned with the col-lection thanks to the transformation of the salt marshes by fishery cultivation of algae and their transportation to en-ergy production plants.This system allows therefore a renew-able source of energy which produces around him a sense of community and a set of social relations generated by its collective management.

Page 12: WATER CITY LIFE

24 25

L’indipendenza energetica potrebbe poi portare alla capacità economica di introdurre alcuni dei dispositivi che permettano di aumentare la resilienza della città ai cambiamenti climatici e di assorbire positivamente le nuove pres-sioni “globali”.La creazione di una rete fognaria ren-derà il sistema lagunare più salubre diminuendo il rischio di malattie e l’in-quinamento che, oltre a danneggiare l’ecosistema, è pericoloso per le perso-ne che vivono e si nutrono in questo ambiente.

in questa pagina

Vista delle coltivazioni di alghe. Sullo sfondo il nuovo insediamento

nella pagina seguente

Quantificazione della produzione energetica ottenuta dalle alghe

in this page

View of the cultivation of algae. In the background a new settlement

in the next page

Quantification of energy production obtained from algae

Energy independence could then lead to the economic capacity to introduce some of the devices that increase the resilience of cities to climate change and positively absorb new “global” pressures.The creation of a sewer system will make the lagoon system more healthy, reducing the risk of disease and pol-lution, as well as damaging the eco-system, which it is dangerous for the people who live and feed in this envi-ronment.

Page 13: WATER CITY LIFE

26 27

nella pagina precedente

Sistemi impiantistici per la raccolta dell’acqua piovana, distribuzione dell’energia e fognature

in questa pagina

Sistema costruttivo, impianti e ambienti

in this page

Building system, installations and spaces

in the previuos page

Installations for the collection of rainwater, energy distribution and sewage

Page 14: WATER CITY LIFE

28 29

Nello scenario qui presentato si imma-gina come la città potrebbe dotarsi di sistemi di mobilità pubblica via mare che la mettano in comunicazione con le grosse città lungo la costa (e con ae-roporti e reti autostradali). L’introduzione di piazze e spazi pubbli-ci galleggianti potrebbe generare mag-gior complessità urbana inserendo un nuovo spazio tra l’acqua e le abitazioni. L’inserimento di un livello intermedio tra pubblico e privato diviene una sorta di collante urbano che connette i diver-si ambienti degli insediamenti.Questi luoghi sono progettati come delle nuove polarità attorno alle quali si organizza il tessuto urbano e che re-golano la misura dell’espansione degli insediamenti futuri.Preso atto del continuo aumento de-mografico e turistico che interessa quest’area e della necessità della cre-azione di alloggi, il progetto propone una parziale regolarizzazione dei nuovi insediamenti potenziando la struttura tradizionale.Le nuove strutture composte di più li-velli sono progettate come incubatrici o contenitori di servizi: all’interno del-la struttura modulare trova spazio di espressione la spontaneità e la strati-ficazione tipica di queste realtà e del loro patrimonio storico.La forma della struttura non risulta cosi prestabilita ma si adatta e si evolve in base alle necessità della popolazione.Come gli abitanti, anche i turisti ver-ranno accolti in queste strutture, evi-tando l’impatto di centri turistici limi-trofi e mettendo a contatto diretto i visitatori con le logiche dell’abitato.L’istituzione di mercati coperti galleg-gianti accessibili tramite vie perdonali potrebbero poi portare a ibridare il tu-rismo con l’economia locale. Questi sono solo alcuni dei dispositivi che si può immaginare che nascano sul territorio e che nel loro intorno produr-ranno sistemi di microeconomie, nuovi tessuti relazionali, divenendo nuovi ca-talizzatori per lo sviluppo urbano.

in questa pagina

Vista dalla canoa: I nuovi edifici e il loro rapporto con l’acqua

in this page

View from the canoe: The new buildings and their relationship with water

The scenario presented here can im-agine how the city could equip them-selves with systems of public mobility by sea that put in communication with the major cities along the coast (and therefore with airports, train stations and motorway networks).The introduction of squares and float-ing public spaces could generate greater complexity urban inserting a new space between the water and the housing.The inclusion of an intermediate level between public and private becomes a sort of glue that connects the different urban environments settlements.These sites are designed as new poles around which organizes the urban fab-ric and regulating the measure of ex-pansion of future settlement.Took note of the increasing population and tourism affecting this area and the need for the creation of housing, the project proposes a partial regulariza-tion of settlements reinforcing the tra-ditional structure.The new structures composed of multi-ple levels are designed as incubators or containers of services within the mod-ular structure is space of expression of spontaneity and stratification typical of these realities and their heritage.The shape of the structure is not so predetermined but adapts and evolves according to the needs of the popula-tion.As the inhabitants, even the tourists are welcomed into these structures, avoid-ing the impact of neighboring tourist centers and making direct contact with visitors to the logic of the town.The introduction of markets covered floats accessible by pathways could then lead to hybridize tourism to the local economy.These are just some of the devices that we can imagine that arise in the area: the systems will produce micro-econo-mies, new fabrics relational, becoming new catalysts for urban development and increasing complexity.

Page 15: WATER CITY LIFE

30 31

TECNICA COSTRUTTIVAIl progetto propone una tecnica co-struttiva che rielabora quella dell’ar-chitettura locale delle palafitte lignee.Questa scelta è dovuta alla reperibilità dei materiali lignei in loco a basso co-sto e alla facilità di apprendimento del-la nuova tecnica da parte della popola-zione locale che può essere considerata autosufficiente per la costruzione e il mantenimento delle nuove strutture.Le palafitte sono progettate a parti-re da una struttura modulare di legno composta da pali verticali e travi re-ticolari bidimensionali che ospitano al loro interno la rete di distribuzione dell’elettricità e dello smaltimento dei rifiuti.L’assemblaggio di questi moduli com-pone un’unica grande struttura retico-lare abitabile su più livelli.La distribuzione in diversi piani, oltre ad economizzare lo spazio e l’impatto ambientale degli insediamenti, permet-te di dare spazio alle funzioni pubbliche come i negozi e gli spazi culturali e ag-gregativi e ai alle abitazioni private.

nella pagina affianco

Sistema costruttivo su palafitte e reticolari lignee di consolidamento.

Aggregazione dei singoli moduli

in questa pagina

Rivisitazione del sistema costruttivo tradizionale e modalità di aggregazione

in this page

View of the cultivation of algae. In the background a new settlement

in the previuos page

Construction system on stilts and wooden lattice of consolidation.

CONTRUCTIVE SOLUTIONThe project proposes a constructive system that revises the local architec-ture on stilts.This choice is due to the availability of wood materials on site at low cost and the ease of learning the new tech-nique by the local population that can be considered self-sufficient for the construction and maintenance of new structures.The stilts are designed from a modular structure composed of wood tree verti-cal trunks and two-dimensional truss which house inside them the electric-ity distribution network and waste dis-posal.The assembly of these modules com-prises one large space grid structure on several levels.The distribution into different floors, as well as saving space and the environ-mental impact of the settlements, can give way to public functions such as shops and cultural spaces and private homes.

Page 16: WATER CITY LIFE

32 33

Questa disposizione salvaguarda la privacy e la sicurezza degli abitanti incentivando però la vita pubblica e il senso di comunità tipico dello stile di vita africano.L’affiancamento di due moduli compo-ne un sequenza di due parti abitative separate da uno spazio di connessione.In questa intercapedine del doppio mo-dulo sono collocati gli elementi di con-nessione orizzontali e verticali (come passaggi pedonali e scale) e gli impianti per la raccolta dell’acqua piovana fon-damentale per la vita quotidiana degli abitanti.Questo spazio può essere inoltre assor-bito dalle abitazioni stesse ed essere utilizzato per l’impiantistica domestica.

nella pagina precedente

Piante parziali delle nuove strutture

in questa pagina

Assonometria: mostra la stratificazione dei livelli a partire dall’acqua

in this page

Partial plans of the new structures

in the previuos page

Isometric view: shows the layering of levels starting from the water

This solution protects the privacy and security of the inhabitants, however, encouraging public life and the sense of community typical of the African style of life.The set of two modules composes a se-quence of two parts of housing sepa-rated by a connection space.In this space in the double module are placed the elements of horizontal and vertical connection (such as walkways and stairs) and equipment for the col-lection of rainwater essential for the daily life of the inhabitants.This space can also be absorbed from the building and be used for the do-mestic plant.

Page 17: WATER CITY LIFE

34 35

in questa pagina

Vista dall’interno del complesso: area di mercato

in this page

View from inside the complex: market area

Page 18: WATER CITY LIFE

36 37

in questa pagina

Vista da sott’acqua: le nuove sstrutture e il loro rapporto con la laguna

in this page

View from underwater: the new structures and their relationship with the lagoon

CONCLUSIONICon questo scenario non si vuole pro-porre una pianificazione rigida di un luogo specifico, ma si cerca di esem-plificare come attraverso un atteggia-mento disilluso riguardo alla possibilità effettiva di mantenere perfettamente intatti questo genere di paesaggi urba-ni, ciò possa mutarsi in opportunità di produrre nuovi paesaggi patrimoniali in futuro, basandosi sulle potenzialità for-nite dai nuovi meccanismi del mondo globalizzato. Il tentativo è anche quello di riuscire a passare da una pianifica-zione e progettazione che esporta pro-dotti finiti, ad una che fornisce input e strumenti per lo sviluppo autonomo e spontaneo che è l’unico modo per crea-re luoghi, intesi nella loro accezione più ampia, ovvero spazi più o meno fisici in cui si concentrano le reti relazionali.La spontaneità e la progettazione par-ziale divengono il fulcro di questo lavo-ro, immaginando che questo modo di agire possa produrre interessanti risul-tati, non solo dal punto di vista forma-le, ma pricipalmente per la loro facilità di declinazione.Innescare dei processi piuttosto che esportare prodotti ha il vantaggio di fornire soluzioni perfettamente adat-tabili ai contesti e alle problematiche.L’attenzione si sposta quindi dal pro-getto al meccanismo, facendo della spontaneità, dell’irregolarità un valore fondamentale, che non è solo espres-sione di una specifica cultura ma ri-specchia un atteggiamento potenzial-mente positivo per la risoluzione di innumerevoli problemi.Al giorno d’oggi la pianificazione e la progettazione si trovano in difficoltà nel tenere conto di tutte le nuove dina-miche e modificazioni che avvengono sul territorio. Risulta quindi più effica-ce disegnare degli atteggiamenti, che contemplino al suo interno soluzioni specifiche anche molto differenti tra loro,in modo tale da cercare di rego-lare dei processi di carattere generale. Influenzando di conseguenza tutta la serie di sottoprocessi che li compon-gono, fino ad arrivare alla fitta rete di relazioni sociali.

CONCLUDINGIn this scenario, you do not want to propose a rigid planning of a spe-cific place, but we try to illustrate how through an attitude disillusioned with the possibility to maintain effec-tive perfectly intact this kind of urban landscapes, this could turn into an op-portunity to produce new landscapes assets in future, based on the potential provided by new mechanisms of the globalized world. The attempt is also to be able to move from a planning and design exporting finished products, to providing input and tools for self-de-velopment and spontaneous that is the only way to create places, understood in the broadest sense, ie more or less physical space where some of the rela-tional networks.The spontaneity and partial design be-come the focus of this work, imagining that this kind of behavior can produce interesting results, not only from the formal point of view, but mainly for their ease of declination.Trigger processes rather than exporting products has the advantage of provid-ing solutions that are perfectly adapt-able to the contexts and issues.The focus then moves from the project to the mechanism, making spontaneity, irregularity a fundamental value, which is not only an expression of a specific culture but reflects a potentially posi-tive attitude to solve many problems.Nowadays the planning and design have difficulty in taking into account all the new trends and changes that occur in the area. Is therefore more ef-fective drawing attitudes, that cover inside specific solutions even very dif-ferent from each other, in such a way as to try to regulate the processes of a general nature. Thereby influencing the whole series of subprocesses that com-pose them, up to the network of social relations.