Dott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN RadioattivitàDott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN Radioattività
LA RADIOCONTAMINAZIONE NELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE: NUOVI CONTROLLI PER VECCHIE EMERGENZE
‘‘X Convegno Nazionale degli Istituti Zooprofilattici
Sperimentali sull’Alimentazione Animale’’
Torino, 11 MAGGIO 2017
IZS Piemonte Liguria e Valle d’Aosta
Dott. A. Eugenio Chiaravalle – Dott. Michele Mangiacotti
Istituto Zooproflilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata
Dott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN RadioattivitàDott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN Radioattività
IL CENTRO DI REFERENZA NAZIONALE
PER LA RICERCA DELLA RADIOATTIVITÀ
NEL SETTORE ZOOTECNICO-VETERINARIO
E’ stato Istituito con Decreto del Ministero della Salute del 27 agosto
2004 (G.U. N° 43 del 22 febbraio 2005).
Presso Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata - Struttura Complessa “Chimica”
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SETTORI DIATTIVITÀ
Controlli Radiometrici
e ricercadi alimenti irradiati
Progetti di ricerca e programmi diinterconfronto
Indagini epidemiologiche
e piani dimonitoraggio
Attività di informazione formazione
e consulenza
ATTIVITÀ DEL CRN RADIOATTIVITÀ
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Principali attività di ricerca
Sviluppo, messa a punto ed ottimizzazione di metodiche innovative erapide per la determinazione dei livelli di radiocontaminazione:radionuclidi artificiali e naturali.
Studi e ricerche per la radioprotezione dell’uomo e degli animaliindagando le possibili vie di trasferimento dei radionuclidi ed imeccanismi metabolici coinvolti.
Studi e ricerche di radioecologia, analizzando le principali vie emodalità di trasmissione dei contaminanti nei diversi anelli dellecatene alimentari.
Studi preliminari dei livelli di concentrazione di gas radon nell’aria enell’acqua in aziende zootecniche, impianti di acquicoltura e macellipubblici.
Studi e ricerche sugli effetti dell’irraggiamento degli alimenti,estensione del campo di applicazione dei metodi (CEN) e sviluppodi metodi di identificazione quantitativi per tutte le tipologie di prodottialimentari il cui trattamento con radiazioni ionizzanti è attualmenteconsentito o la cui autorizzazione è in via di definizione.
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emettitori
emettitori
emettitori
Foodirradiation
Spettrometro ICP-MS
Contatore Scintillatore
liquido a ultra basso fondo
Spettrometro (con rivelatore a stato solido)
PSL DNA Comet Assay
TL ESR GC-MS
Cs-134, Cs-137 I-131 Co-60
Sr-90 totale
Isotopi dell’Uranio
Isotopi del Torio Ra-226 Rn-222
Conformità Direttive Europee
1999/2/CE, 1999/3/CE
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Definizioni e Unità di misura
Attività (A):
n° di disintegrazioni nucleari spontanee (dN) nell’unità di tempo (dt):
dove λ (s-1) è la costante di decadimento.
Unità di misura dell’attività:
Bequerel (Bq), definito come 1 disintegrazione per secondo (SI);
Curie (Ci), definito come 3,7∙1010 disintegrazioni per secondo (non SI).
Tempo di dimezzamento (T1/2):
intervallo di tempo in cui l’attività del radionuclide si riduce di un fattore 2 rispetto al suo valore iniziale.
Es. T1/2 Sr-90 = 28,15 y
T1/2 Y-90 = 64,1 h
dt
dNA
teAA 0
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Radioattività
Proprietà di alcune sostanze di emettere radiazioni ionizzanti
corpuscolari (α o β) e elettromagnetiche (raggi γ o X) dovuta alla
trasformazione degli isotopi di un elemento chimico in isotopi di un altro
elemento (decadimento radioattivo);
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Rn-222
Naturali
K-40Pb-214
Bi-214Cs-134 Cs-137
Artificiali
Radionuclidi
Sr-90
Po-210
Radioattività
La radioattività ambientale è costituita da:
- una componente naturale a cui tutti gli esseri viventi sono esposti in
misura maggiore o minore a seconda dell’ambiente in cui vivono,
- una componente artificiale dovuta all’immissione nell’ambiente di
sostanze radioattive dovute all’azione dell’uomo:
incidenti nucleari od emergenze radiologiche, test nucleari in atmosfera o
rilasci controllati.
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Vie di contaminazione
La contaminazione radioattiva dell’ambiente diretta o indiretta
rappresenta un grave problema di ordine sanitario con gravi
conseguenze a breve e lungo termine.
L’inquinamento, infatti, determina la persistenza dei diversi radioisotopi
nelle catene biologiche ed alimentari, che tramite processi di
concentrazione e/o accumulo in alcune sostanze destinate
all’alimentazione animale e umana, possono creare particolari situazioni
di rischio.
DIRETTA INDIRETTA
InalazioneAssorbimento
Cutaneo
CatenaAlimentare
Ingestione
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CONTAMINAZIONE
RADIOATTIVA DEGLI
ECOSISTEMI E DEI PRODOTTI
ALIMENTARI
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Contaminazione degli ecosistemi
terrestri ed acquatici
Principali radioelementi nei sistemi acquatici:
Co-60, Fe-59, lo Zn-65 e il Mn-54 che formano complessi con la materia organica
Ce-144, Zr-92 e Rh-106 presenti forma particolata o colloidale
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Fattori e condizioni che favoriscono la contaminazione:
•scambi di acqua e di sostanze nutritive;
•biochimismo dei vegetali con
conseguente accumulo
nei propri tessuti;
TERRENO PIANTE
ANIMALICARNE/LATTEUOMO
TERRENO VEGETALI UOMO
• composizione e natura dei
sistemi (terreno/fondo marino)
che determinano la dispersione
negli strati più profondi o il
trasferimento ad altri comparti
ambientali dando avvio anche
a processi di
biomagnificazione.
Via indiretta di esposizione
attraverso la catena alimentare
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Trasferimento dei radionuclidi
dall’ambiente alla fauna terrestre Gli animali sia da reddito che selvatici costituiscono i principali
consumatori degli organismi del mondo vegetale. Rappresentano, ai
fini dell’alimentazione umana, dei “convertitori” a volte molto efficaci
delle materie prime vegetali in:
prodotti alimentari quali: (latte, carne, lardo, uova ecc.)
fonti di energia: proteine, vitamine ed oligoelementi.
Costituiscono quindi anelli importanti per la trasmissione dei
radionuclidi al consumatore finale.
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Analisi delle principali vie di
introduzione dei radionuclidi negli
animaliCatena trofica “terreno-piante/mangime-animale” :
La principale via di ingresso è quella tramite gli alimenti di origine vegetale nel
caso degli erbivori (ad es. ruminanti) e di tutte le sostanze che costituiscono la
dieta specifica per gli onnivori (ad esempio cinghiali).
Catena ridotta “terreno-animale” (specie dipendente)
Via indiretta che può diventare un problema anche per gli animali da reddito
soprattutto nel periodo del pascolo ed in particolari ecosistemi (artici ed alpini). Il
grado di influenza di tale fenomeno aumenta con il cambiamento delle condizioni
meteorologiche (precipitazioni atmosferiche, ecc.), stagioni, e dello stato del
pascolo (altezza e tipo dell’erba, tipo di terreno e quantità di animali al pascolo)
Pertanto risulta evidente il ruolo della fonte “terreno” nelle sue componenti di
“zolla erbosa” e “particelle di terreno”.
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In condizioni di penetrazione cronica di Sr-90 e Cs-137 lo stato di equilibrio dei radionuclidi
in tali siti (organi e tessuti) viene raggiunto circa 30-40 giorni dopo l’inizio del consumo della
dieta contaminata.
In seguito (> 40 giorni) la concentrazione dei radionuclidi nel tessuto muscolare e nei
visceri resta costante e negli animali in crescita non cambia significativamente.
Escrezione Ritenzione
Latte Uova Tessuti Organi
Sangue
Sr-90: scheletro
Cs-137: tessuti molli
Distribuzione
Destino dei principali radionuclidi negli
animali
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Coefficienti di passaggio (CP): collegano direttamente il dato di contaminazione del
terreno (espresso come contaminazione superficiale: kBq/m2) alla concentrazione dello
stesso radionuclide nei prodotti alimentari.
Nel caso di prodotti di origine zootecnica tali coefficienti dipendono dalla tipologia dei
terreni considerati:
Coefficienti di passaggio Terreni sabbiosi e silico-argillosiSr-90 Cs-137
Terreni torbosiSr-90 Cs-137
Terreno-latte 0.24 0.11 0.07 0.036
Terreno-carne bovina 0.057 0.28 0.02 0.09
Terreno-carne suina 0.0075 0.06 0.002 0.023
Terreno-carne montone 0.040 0.12 0.001 0.041
Terreno-uova 0.050 0.006 0.02 0.004
Terreno-pollo 0.0004 0.0013 0.0001 0.0004
Ad esempio nel caso di foraggi coltivati su terreni sabbiosi e silico-argillosi con densità dicontaminazione di 800 kBq/m*2 la contaminazione presunta del latte da Cs-137 saràdell’ordine di 88 Bq/l.
Distribuzione dei principali radionuclidi
nei prodotti animali
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CONTAMINAZIONE DEGLI
ALIMENTI AD USO
ZOOTECNICO
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Assorbimento e trasferimento dei
radionuclidi dal suolo alle piante
Generalità
1) Deposizione di particelle radioattive avviene
prevalentemente per via umida e solo in caso di
forte contaminazione risulta determinante anche la
via di deposizione secca sulla superficie fogliare
2) Il destino della contaminazione superficiale segue
due vie:
Assorbimento attraverso le aperture stomatiche
(C-14 e I-131)
Assorbimento attraverso le cellule epidermiche
(Sr-90 e Cs-137)
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Assorbimento e trasferimento dei
radionuclidi dal suolo alle piante
Nel breve periodo
Contaminazione:
• Disomogeneità della deposizione spaziale e
temporale dipendente dalle condizioni climatiche
(precipitazioni, venti, etc.)
• Processo di assorbimento è funzione della specie
vegetale e dei singoli radionuclidi
Processi di assorbimento: sia di tipo fogliare che
radicale
Per il caso dell’assorbimento fogliare si evidenzia
una maggiore mobilità dei radioisitopi del Cs
rispetto a quelli dello Sr.
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Assorbimento e trasferimento dei
radionuclidi dal suolo alle pianteNel lungo periodo
Contaminazione:
A causa di fenomeni dispersivi (evaporazione,
risospensione delle particelle, dilavamento, etc.) i livelli di
contaminazione tendono a ridursi specialmente per i
radionuclidi non assorbiti e l’entità del fenomeno di
decontaminazione fogliare dipende specialmente dalla
morfologia della superficie vegetale.
La fonte principale di contaminazione resta la
deposizione al suolo delle sostanze radioattive.
Processi di assorbimento:
Predominante la via di assorbimento radicale in
relazione alla composizione del suolo e dell’apparato
radicale. I radionuclidi interessati al fenomeno sono quelli
ad emivita lunga quali Sr-90, Cs-137 e Cs-134.
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Assorbimento e trasferimento dei
radionuclidi dal suolo alle piante
Fattori che influenzano l’assorbimento:
Tessitura
pH e Umiditàdel terreno
ApparatoRadicale
Distribuzione radionuclidi nel terreno
Elementi chimici affini
Composizione Terreno
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Assorbimento e trasferimento dei
radionuclidi dal suolo alle piante
La capacità di assorbimento radicale:
1. Varia a seconda del tipo di radionuclide
2. Generalmente i radioisotopi maggiormente assorbiti
appartengono allo Sr.
Scala di assorbimento:
• Sr-89 Sr-90 > > I-131
• I-131> Ba-140> Cs-137; Ru-106> Ce-144 ed altri
prodotti di fissione (Pu-239)
• Valore medio di assorbimento annuo della quota
iniziale presente nel terreno:
0,2 % Cs-137
5 % Sr-90
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Alimenti destinati al bestiame
Ai fini della contaminazione radioattiva gli alimenti
ad uso zootecnico, che risultano essenzialmente di
origine vegetale e con valore energetico differente,
vengono suddivisi in:
1. Foraggi (freschi, insilati, affienati e disidratati)
2. Concentrati (cereali, proteaginose, altri prodotti ad
alto contenuto energetico)
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Distribuzione della contaminazione e
fattori di concentrazione
Foraggi:
La contaminazione a breve termine (I-131) interessa
essenzialmente i foraggi freschi e la parte edule del
prodotto è rappresentata dall’intera pianta
Concentrati:
Solo una quota dei radionuclidi assorbiti (sia per
via fogliare che radicale) viene accumulata nelle
cariossidi ed i valori di traslocazione dall’intera
pianta alle diverse parti eduli risultano più elevati
per il Cs (35-45 %), seguito dallo I (10 %) e dal Ru
(5%)
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Distribuzione della contaminazione e
fattori di concentrazione
Per i foraggi (fieni in particolare) la concentrazione è
dipendente dalla pratica agronomica e dall’umidità
media variabile dal 75-85 % al 15-20 %
Per la categoria dei concentrati (cereali in particolare)
si evidenziano distribuzioni non uniformi con
fenomeni di concentrazione nelle parti periferiche
delle cariossidi. Ne deriva, quindi, la necessità di
determinare i relativi fattori di concentrazione.
Ad esempio per il grano si registrano fattori di
concentrazione del Cs-137 che vanno da 5,2
(germe) a 3,1 (tritello).
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GLI EVENTI DISASTROSI CHE HANNO
CONTRIBUITO IN MANIERA DETERMINANTE
ALLO STATO ATTUALE DI
RADIOCONTAMINAZIONE:
1) Chernobyl
2) Fukushima
INCIDENTI NUCLEARI
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Incidente nucleare di
Chernobyl
CHERNOBYL:26 Aprile 1986
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Incidente nucleare di
Chernobyl
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Incidente nucleare di Chernobyl
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LUNGO TERMINEBREVE TERMINE
CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA
I-131
Cs-134
Cs-137
Sr-90
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CONTAMINAZIONE A BREVE TERMINE
Contaminazione alimenti per animali
La contaminazione da I-131 ha interessato quasi
esclusivamente i foraggi freschi, erba falciata o al
pascolo, in quanto per la sola pratica di
conservazione si verifica un decadimento naturale
dei radionuclidi ad emivita breve.
La distribuzione dei livelli di contaminazione è
risultata disomogenea sull’intero territorio
nazionale. (Presenza di hot spot)
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TIROIDE N° CAMPIONI N° POSITIVI
I-131
(Bq/kg)
min max
BOVINO 158 145 240 2.370.000
EQUINO 136 136 215.000 422.000
OVINO 181 181 6.900 3.145.000
CAPRINO 35 35 3.780 26.200
TIROIDEI-131
Periodo: Maggio-Dicembre 1986
CONTAMINAZIONE A BREVE TERMINE
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LATTE
N°
CAMPIONI N° POSITIVI
I-131 (Bq/L)
min max
BOVINO 360 10 12.60 492
OVINO 92 32 19.4 3160
CAPRINO 133 60 34.10 1440
LATTE
BOVINOOVINO
CAPRINO MIN
MAX
1
10
100
1000
10000
Bq/L
MIN
MAX
I-131
Periodo:
Maggio-Dicembre 1986
Puglia- Basilicata
CONTAMINAZIONE A BREVE TERMINE
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Andamento di I-131 in campioni di latte
1
10
100
1000
10000
11-May 21-May 31-May 10-Jun 20-Jun 30-Jun 1986
Bq/L
LATTE OVINO
LATTE CAPRINO
LATTE BOVINOPuglia - Basilicata
LATTECONTAMINAZIONE A BREVE TERMINE
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CONTAMINAZIONE
A LUNGO TERMINE
Contaminazione alimenti per animali
MAGGIO – DICEMBRE
1986 N° CAMP. N° POSITIVI
CS-134
(BQ/KG)
CS-137
(BQ/KG)
MIN MAX MIN MAX
MANGIMI – FORAGGI
PUGLIA/BASILICATA 66 1 2.53 264.55 9.25 574.06
MANGIMI COMPOSTI
TRENTINO ALTO ADIGE 25 8 2.48 484.96 2.85 1085.73
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Confronto livelli di Cs-137
1986-2016
Cs-137
2016
1986
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INCIDENTE NUCLEARE DI
FUKUSHIMA
11 Marzo 2011
In seguito al terremoto ed al maremoto del giorno 11 marzo 2011 si è verificata la fusione dei noccioli dei reattori della centrale nucleare di Fukushima
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Fukushima: 11 Marzo 2011
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Percorso Nube Tossica
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Disposizione del Ministero della Salute –
16 Marzo 2011
Le importazioni dal Giappone di alimenti di origine animale sono
limitate a poche categorie merceologiche costituite in particolare da
prodotti della pesca e dell’acquacoltura che rappresentano tuttavia
una percentuale minima rispetto al totale delle importazioni da
Paesi terzi, e che analoghe percentuali riguardano gli alimenti di
origine vegetale rappresentati soprattutto da preparazioni alimentari e
non da prodotti freschi.
I PIF e gli USMAF procedono al controllo per la ricerca di
radionuclidi per gli alimenti di origine animale e non animale
prodotti e confezionati dopo l’11 marzo 2011: la partita è sottoposta
a blocco ufficiale sino ad acquisizione della certificazione analitica
attestante l’esito favorevole del controllo.
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ZONE
FAO
Legenda
18 Mar Artico21 Atlantico nord-occidentale27 Atlantico nord-orientale31 Atlantico centro-occidentale34 Atlantico centro-orientale37 Mediterraneo e Mar Nero41 Atlantico sud-occidentale47 Atlantico sud-orientale48 Atlantico antartico51 Oceano Indiano
57 Oceano Indiano orientale58 Antartico dell’oceano indiano61 Pacifico nord-occidentale67 Pacifico nord-orientale71 Pacifico centro-occidentale77 Pacifico centro-orientale81 Pacifico sud-occidentale87 Pacifico sud-orientale88 Pacifico artico
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Controlli Incidente «Fukushima»
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LEGISLAZIONE ORDINARIA
Regolamento CE n° 733/2008 e s.m.i.
Dott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN Radioattività
Regolamento CE n° 733/2008 e s.m.i. (valido fino al 31/03/2020)
Tolleranza massima di radioattività gamma
Prodotti Alimentari
Prodotti lattiero-caseari
Alimenti per lattanti
(fino a 4-6 mesi)
Altri prodotti
alimentari
Cs-134 + Cs-137 370 Bq/kg 600 Bq/kg
Dott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN Radioattività
Reg UE N. 6/2016 della Commissione del 5
gennaio 2016
Impone condizioni speciali per l’importazione di alimenti per animali e
prodotti alimentari originari del Giappone o da esso provenienti a seguito
dell’incidente nucleare nella centrale nucleare di Fukushima.
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Reg UE N. 6/2016 della Commissione del 5
gennaio 2016
Impone condizioni speciali per l’importazione di alimenti per animali e
prodotti alimentari originari del Giappone o da esso provenienti a seguito
dell’incidente nucleare nella centrale nucleare di Fukushima.
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LEGISLAZIONE IN CASO DI
INCIDENTI NUCLEARI ED
EMERGENZE RADIOLOGICHERegolamento (Euratom) n. 52/2016
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Regolamento (Euratom) n. 52/2016
PRODOTTI ALIMENTARI
Livelli massimi(Bq/kg)
RadionuclidiAlimenti
per lattanti (4 ÷ 6 mesi)
Prodotti
lattiero-caseari
Altri prodotti alimentari
esclusi quelli secondari
Alimenti liquidi
Sr-90 75 125 750 125
Cs-134 + Cs-137 400 1000 1250 1000
Pu-239 + Am-241 1 20 80 20
I-131 150 500 2000 500
Reg. Euratom n.2016/52 del Consiglio del 15/01/2016 che fissa i livelli
massimi ammissibili di radioattività per i prodotti alimentari e per gli alimenti
per animali in caso di livelli anormali di radioattività a seguito di un incidente
nucleare o in qualsiasi altro caso di emergenza radiologica :
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che fissa anche i livelli massimi di radioattività
ammessi negli alimenti per animali a seguito di
incidenti nucleari o di altri casi di emergenza da radiazione
MANGIMI
Livelli massimi (Bq/kg)
Radionuclidi Suini Pollame, Agnelli, Vitelli Altri
Cs-134+Cs-137 1250 2500 5000
Regolamento (Euratom) n. 52/2016
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MATERIALI E METODI
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Spettrometro
Modello Oxford Instr. CP 25190
Rivelatore a semiconduttore
Alta risoluzione
HPGe tipo p
Efficienza relativa 25%
Intervallo di energia: 40 keV ÷ 2 MeV
Conteggio:
I campioni di alimenti ad
uso zootecnico sono posti
poi a diretto contatto con
il rivelatore e conteggiati
per la durata di 7200
secondi.
Preparazione del campione:
I concentrati ed i foraggi
(freschi o stagionati) vengono
triturati o tagliati, per rendere il
campione omogeneo, essiccati
in stufa a 105 °C e posti in
Beaker Marinelli
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PROCEDURA ANALISI
Procedura
Taratura in energia
Taratura in efficienza
di conteggio
Verifica di stabilità in
energia ed efficienza
Misure Spettro Bianco
Misure Spettro campione
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Spettri procedura analisi
Taratura in energia Controllo qualità
Spettro del bianco Spettro campione
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Determinazione Radiochimica dello Sr-90
Premesse
È necessaria la separazione dalla matrice e dagli isotopi
radioattivi interferenti.
Quando la matrice è molto complessa (alimenti e mangimi)
devono essere utilizzati diversi stadi di separazione
sequenziale per ottenere una completa purificazione del
radionuclide dagli elementi interferenti.
Con diversi stadi di separazione molto raramente si possono
ottenere rese chimiche quantitative riproducibili, per cui è
necessario aggiungere un “carrier” stabile per calcolare la
resa chimica finale del processo.
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PROBLEMATICHE ANALITICHE NELLA
DETERMINAZIONE DI Sr-90
Lo Sr-90 è chimicamente molto affine al calcio (metalli alcalino-
terrosi), ed essendo il Ca un elemento particolarmente
abbondante in alcuni alimenti e nei mangimi, la separazione dei
due elementi risulta particolarmente complessa.
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Incenerimento del campione macinato (250g) e lisciviazione delle
ceneri in HNO3
8M / HF al 50% a 300°C.
Aggiunta di acido ossalico,
correzione del pH a 4.5 e
precipitazione dell’Ossalato
di Sr
Dissoluzione in H2O2 /
HNO3 8M e rimozione di
due importanti interferenti
radiometrici, il 210Pb ed il 210Bi
Correzione del pH a
1.0 e separazione
dell’Y al t0, mediante
estrazione L/L con
Acido (2 etil,esil)
ortofosforico
(HDEHP)
al 20% in toluene
T ambiente per min. 15gg
LA TECNICA LSC ACCREDITATA PRESSO IL CRN
RADIOATTIVITÀ PER LA DETERMINAZIONE DI Sr-90
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DECADIMENTO RADIOATTIVO
Dott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN RadioattivitàDott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN Radioattività
Purificazione del campione mediante estrazione L/L e
precipitazione selettiva dell’ittrio
Estrazione L/L dell’Y
mediante Acido (2 etil,esil)
ortofosforico (HDEHP)
al 5% in toluene
2 Lavaggi con HCl 0.1 M
2 Estrazioni con HNO3 3 M
Filtrazione, solubilizzazione del filtrato,
aggiunta di cocktail di scintillazione
Aggiunta di
acido ossalico
Precipitazione di
ossalato di ittrio a
pH 2,5
LA TECNICA LSC ACCREDIATA PRESSO IL CRN
RADIOATTIVITÀ PER LA DETERMINAZIONE DI Sr-90
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QUANTULUS WALLAC 1220
VialPMT Guardia
PMT
Campione
Conteggio mediante
Scintillatore Liquido (LSC)
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LA TECNICA ULTRA SENSIBILE
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Oltre che per l’analisi dei mangimi, il metodo è
applicabile per le più importanti matrici di interesse
alimentare:
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TIPO DI CAMPIONE
ENTE PRELEVATORE
Sr-90 Cs-134 Cs-137 I-131 K-40
Fieno ASL 5 Spezzino 10,2 <0,6 <0,7 <0,7 2502
Mangime ASL 3 Genovese <0,6 <0,7 <0,7 80
Mangime ASL 1 Sanremo <0,6 <0,7 <0,7 390
Foraggio ASL 5 Spezzino <0,6 2,2 <0,7 460
Ossa bovine ASL 4 Chiavarese 10,0 <0,6 <0,7 <0,7 9,4
Ossa bovine ASL 4 Chiavarese 12,1 <0,6 <0,7 <0,7 10
Latte ASL 5 Spezzino 0,14 <0,6 <0,7 <0,7 150
Fieno ASL 5 Spezzino 1,2 <0,6 <0,7 <0,7 400
Mangime ASL 3 Genova <0,6 <0,7 <0,7 290
I RECENTI CONTROLLI SUI LIVELLI DI Sr-90 NEI
CAMPIONI PRELEVATI IN LIGURIA (Valori in Bq/kg)
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ATTIVITA’ DEL CRN
“RADIOATTIVITA’’
CONTROLLI UFFICIALI IN ALIMENTI E
MANGIMI IN CONDIZIONI NORMALI
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Principali attività di controllo
Determinazione di contaminanti emettitori, e emettitori in matrici alimentari ed ambientali(RETE RESORAD)
Piani di monitoraggio dei livelli diconcentrazione di attività di emettitori e Sr-90in prodotti alimentari e mangimi
(Piano Nazionale Alimentazione Animale: Cs-137 e
Sr-90)
Controllo di prodotti di origine animale evegetale all’importazione e rilascio di certificatiper l’esportazione
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2011 -2016 Totale Campioni Radioattività γ-emettitori
tipo campione
2011 2012 2013 2014 2015 2016
n. campioni
n. campioni
n. campioni
n. campioni
n. campioni
n. campioni
Alimenti per uso animale
acqua 86 0 1 0 0 0
arbusti 50 0 0 0 0 0
mangimi 94 99 115 311 271 197
Totali 230 99 116 311 271 197
Matrici non alimentari
Casalinghi in acciaio
0 2 (2) 53 (5) 30 (12) 15(7) 10(2)
altri materiali 0 0 7 4 0 0
matrice ambientale
22 0 1 0 26 12
Totali 22 2 61 34 41 22
I numeri tra parentesi indicano le positività
Risultati controlli Alimentazione
Animale e matrici non alimentari: γ-
emettitori
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Ricerca di Sr-90 in Alimenti ad uso umano e animale
2011 2012 2013 2014 2015 2016Range
(min-max)Bq/kg
carni 85 4 24 1 5 4 0.011-0.07
Latte * e derivati 95 10 52 25 22 18 0.006-1.88
prodotti ittici 0 1 1 10 10 5 0.01-0.057
vegetali 0 0 4 0 2 0 0.16-0.27
altri alimenti 0 0 4 1 0 0 0.03-0.1
mangimi 26 0 0 22 50 20 0.03-10
acqua * 86 0 0 0 0 0 0.013-0.13
arbusti 49 0 0 0 0 0 0.35-24.13
* Bq/l
Risultati controlli Alimenti ad Uso
Umano e Animale 2011-2016: (Sr-90)
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Risultati controlli Alimenti ad uso
umano e animale 2011-2016 (Sr-90)
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Valori medi di contaminazione da Sr-90 nelle più
importanti matrici solide di interesse alimentare
e nei mangimi
(dati CRN Radioattività 2011-2017 – campioni analizzati: 340 )
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TIPO DI
CAMPIONE
N. di
campioni
analizzati
Range di
concentrazion
e (Bq/kg)
Attività
media
(Bq/kg)
Materie Prime
Mangimi
88
30
0.03-12.10 1.49
N. Campioni
< M.A.R.
(0.008 Bq/kg)
0
3 0.03 – 1.33 0.22
La contaminazione da Sr-90
nell’alimentazione animale
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CONCLUSIONI
Occorre continuare nell’attività di monitoraggio della
contaminazione da radionuclidi artificiali nell’ambiente e negli
alimenti destinati agli animali
Importanza di tutelare la salute umana a partire da quella animale
riconoscendo il ruolo fondamentale svolto dalla fauna
nell’abbattimento dei contaminanti radioattivi
Estendere gli studi e le indagini verso la classe dei radionuclidi
di origine naturale in quanto contribuiscono in maniera determinante
alla dose efficace nell’uomo (via di esposizione interna)
Sviluppare metodi rapidi e più sicuri per la determinazione della
concentrazione di Sr-90 e di altri importanti radionuclidi alfa
emettitori (isotopi dell’Uranio, Americio, Plutonio ed altri nuclidi
naturali Po-210, etc.)
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Obiettivi Futuri
Intensificare studi e ricerche per la radioprotezione deglianimali estendendo il campo di indagine agli altri tipi dicontaminanti radioattivi ed indagando le possibili vie ditrasferimento dei radionuclidi insieme ai meccanismimetabolici coinvolti.
Proseguire le attività di Vigilanza e Controllo ufficiale suiprodotti ad uso zootecnico ed effettuare monitoraggi sullapresenza e sui livelli dei vari contaminanti radioattivinei foraggi di produzione nazionale e nelle diverse tipologiedi alimenti ad uso zootecnico presenti in fase dicommercializzazione.
Determinare i fattori di accumulo a partire dalla materiaprima fino a giungere al prodotto finito, analizzando edindividuando le fasi critiche del processo di produzione.
Dott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN RadioattivitàDott. A. Eugenio Chiaravalle – CRN Radioattività
Grazie per
l’attenzione