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2013: annus horribilis confronti

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a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei DeputatiForza Italia – Berlusconi Presidente – Il Popolo della Libertà

2013: ANNUS HORRIBILISConfronti

10 gennaio 2014

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EXECUTIVE SUMMARY

La tanto attesa inversione di tendenza dell’economiaitaliana più volte annunciata dal ministro dell’Economia edelle Finanze, Fabrizio Saccomanni, continua a farsiattendere;Forse è il caso di ricordare al presidente del Consiglio Letta ea tutti i membri del governo, che per far ripartire il nostroPaese è necessario far prosperare le imprese, incentivarel’investimento di capitali, far ripartire il mercato del lavoro,tutte cose che non si ottengono a suon di tasse e marchette;Ecco il bilancio del 2013…

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INDICE

Prodotto interno lordo ancora con segno menoUn debito pubblico da recordUn paese che non lavora piùLa non ripresa dei consumi privatiLa lenta ripresa del settore industrialeLa fiducia dei consumatoriLa fiducia delle imprese

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PRODOTTO INTERNO LORDO ANCORA CON SEGNO MENO

PIL: ISTAT CONFERMA, PIL 2013: -1,8%

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Fonte: Istat, dati destagionalizzati

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PRODOTTO INTERNO LORDO ANCORA CON SEGNO MENO

Nel terzo trimestre del 2013 il PIL è rimasto invariatorispetto al trimestre precedente ed è diminuito dell’1,8% neiconfronti del terzo trimestre del 2012;

Tutti i principali aggregati della domanda interna sonodiminuiti:

-0,2% i consumi finali nazionali;-0,6% gli investimenti fissi lordi.

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UN DEBITO PUBBLICO DA RECORD

Debito/PIL: +7,7% rispetto al 2012; +3% rispetto al primotrimestre 2013

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Fonte: Eurostat

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UN DEBITO PUBBLICO DA RECORD

Uno degli obiettivi del governo Letta era quello di ridurre inmaniera strutturale il debito pubblico, i risultati sono pococonfortanti…

I dati Eurostat (aggiornati al II trimestre 2013) registrano unincremento del rapporto debito/PIL del:

+7,7% rispetto al II trimestre 2012;+3% rispetto al I trimestre 2013.

Inoltre, il debito pubblico certificato a novembre 2013 dallaBanca d’Italia, riferito al mese di settembre, è di 2.068miliardi di euro, contro i 1.905 miliardi di novembre 2011(+163 miliardi di euro)

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UN PAESE CHE NON LAVORA PIÙ

OLTRE 350 MILA POSTI DI LAVORO PERSI IN UN ANNO

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Fonte: Istat, dati destagionalizzati

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UN PAESE CHE NON LAVORA PIÙ

TASSO DI DISOCCUPAZIONE SOPRA LA MEDIA EUROPEA

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Fonte: Eurostat

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UN PAESE CHE NON LAVORA PIÙ

Nel 2013 il tasso di disoccupazione è aumentato di 1,4punti percentuali rispetto all’anno precedente, sono oltre350.000 le persone espulse dal mercato del lavoro;

I numero di disoccupati a novembre 2013 è di 3.254.000(pari a 12,7%). In un solo mese 57.000 persone hanno perso illavoro;Sempre più critica la situazione della fascia giovanile (15-24 anni): il numero di giovani disoccupati è di 659.000(pari al 41,6%).

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LA NON RIPRESA DEI CONSUMI PRIVATI

CONSUMI PRIVATI ANCORA IN DIMINUZIONE

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Fonte: Istat, Consumi - (Valori concatenati in milioni di euro - anno di riferimento 2005)

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LA NON RIPRESA DEI CONSUMI PRIVATI

IL DISTACCO DALLA MEDIA EUROPEA

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Fonte: Eurostat

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LA NON RIPRESA DEI CONSUMI PRIVATI

Nel III trimestre 2013 i consumi sono diminuiti del -1,9%rispetto al III trimestre 2012;

Ecco il risultato reale della politica fiscale del governo Letta. Iconsumi privati, che nel 2010 erano addirittura superiorialla media europea, continuano ad essere di segnonegativo.

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LA LENTA RIPRESA DEL SETTORE INDUSTRIALE

LA PRODUZIONE INDUSTRIALE ANCORA IN FASE RECESSIVA

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Fonte: Istat, dati destagionalizzati (base 2010=100)

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LA LENTA RIPRESA DEL SETTORE INDUSTRIALE

Nella media dei primi dieci mesi dell’anno la produzione èscesa del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’annoprecedente.

Ad ottobre, rispetto al mese precedente, si registra unavariazione negativa nel comparto dell’energia (-0,9%), ed unleggero miglioramento dei beni di consumo (+0,8%), dei beniintermedi (+0,6%) e dei beni strumentali (+0,5%).

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LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI

LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI ANCORA LONTANA DAILIVELLI DEL GOVERNO BERLUSCONI

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Fonte: Istat, dati destagionalizzati (base 2010=100)

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LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI

Il cieco rigore della politica economica del governo Montiha depresso inesorabilmente il clima di fiducia e leprospettive per il futuro dei consumatori. Anche con ilgoverno Letta il trend resta al di sotto dei livelli del 2011(governo Berlusconi).

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LA FIDUCIA DELLE IMPRESE

LA FIDUCIA DELLE IMPRESE ANCORA TRABALLANTE

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Fonte: Istat, dati destagionalizzati (base 2010=100)

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LA FIDUCIA DELLE IMPRESE

Dai dati relativi a dicembre 2013 dell’indice del clima difiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentimentindicator) emerge come le imprese non abbiano mai credutoalla reale efficacia delle politiche economiche perseguite dalGoverno Monti, così come dimostrano di non credere fino infondo nemmeno a quelle perseguite dal Governo Letta.

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