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35 TO mercoledì 23 dicembre 2015 19 DAI COMUNI PIANEZZA Ha creato l’EuroCredito, una moneta complementare Bilucaglia imprenditore dell’anno Ha inventato il sostituto dell’e u ro Cristiano Bilucaglia IL FATTO Ieri in Duomo i funerali dell’ultimogenita di Adriano Addio a Lalla Olivetti «Credeva nei sogni» ANCHE MUGNAIA Laura “Lalla” Olivetti con il vestito da Mu- gnaia, personaggio stori- co del Carnevale di Ivrea da lei interpretato nel 1979. Per Ivrea ha la- vorato alla candidatura della città a patrimonio mondiale dell’Unesco. Il suo ultimo sogno che po- trebbe diventare realtà già il prossimo anno Ô Ivrea Una folla silenziosa e commossa ha salutato per l’ultima volta Laura “Lalla” Olivetti, ultimogenita di Adriano Olivetti, stroncata sabato sera, all’età di 64 anni, da una brutta malattia nella sua casa in collina di via Monte Navale. Dalle 8 alle 11,30 autorità civili, militari, esponenti del mondo imprenditoriale e cit- tadini le hanno reso omaggio nella camera ardente allesti- ta nell’atrio del municipio. A fianco del feretro i figli Nico- la, Giacomo, Beniamino De Liguori, il cugino Matteo Oli- vetti, consigliere comunale in maggiornaza, i parenti ar- rivati da Milano, Roma, Fi- renze e dall’estero. Esposto anche il gonfalone della cit- tà, quello delle spille d’oro Olivetti e la foto con il vestito da Mugnaia, personaggio storico del Carnevale di Ivrea da lei interpretato nel 1979. A mezzogiorno il feretro è partito alla volta del Duomo dove era in programma la messa officiata da monsignor Edoardo Cerrato e dal vesco- vo emerito Luigi Bettazzi. «Di Lalla Olivetti ho sempre ammirato la tenacia con cui ha portato avanti gli ideali del padre - ha detto Bettazzi - . La ringrazio per il bene che ha voluto a questa città». Nata a Torino, la Olivetti si è laureata con lode, in Lettere e Filosofia all’Università di Roma “La Sapienza”. Dal 1979 è stata membro del cda della Fondazione Adriano Olivetti. Come consigliere della Fondazione si è occu- pata, prevalentemente, della costituzione dell’archivio storico. Dal 1997 è stata pre- sidente della Fondazione Adriano Olivetti. Membro dell’E ur o pe a n Union Committee, dal 2004 al 2008 ha rappresentato le Fondazione europee, ade- renti alla European Founda- tion Centre. Nel 2015 ha rice- vuto il premio Unesco Om- bre della Sera. Per Ivrea ha lavorato alla candidatura della città a patrimonio mon- diale dell’Unesco. Il suo ulti- mo sogno che potrebbe di- ventare realtà, forse, già il prossimo anno. Andrea Bucci RIVAROLO Stroncato da un infarto al volante della sua auto Dolore per Benvenuti Portò l’Ivrea in serie C Ô Rivarolo Stroncato da un infarto men- tre era al volante della sua Fiat 500 Abar- th. Mario Benvenuti, 78 anni, imprendito- re molto conosciuto in tutto il Canavese, è morto così, nel tardo pomeriggio di lune- dì, nei pressi della rotonda di piazza Chioratti, in pieno centro e a pochi passi dalla sua casa, una villa con un parco di svariati ettari che si affaccia sulla via centrale. A nulla sono valsi i soccorsi. L’equipe del 118 per oltre trenta minuti ha praticato un massaggio cardiaco che purtroppo si è rivelato inutile. Mario Benvenuti lega il suo nome all’im- presa Nicma, multinazionale che opera nel settore della pulizia tecnica e civile con sede a Favria e stabilimenti a Ozegna, Moncalieri e in Turchia, Tunisia e Serbia. Ma la sua fama è dovuta anche al calcio, visto che ha ricoperto per diversi anni la carica di presidente dell’Ivrea. Sotto la sua presidenza, insieme all’amico Giulia- no Zucco che ricopriva l’incarico di am- ministratore delegato, la squadra arancio- ne ha raggiunto nel 2003 il campionato professionistico di serie C2 riuscendo nel- la stagione 2005/06 a issarsi fino all’allora serie C1 dopo aver vinto lo spareggio ai play-off. Dopo un anno la squadra retro- cesse nuovamente in C2 e Mario Benve- nuti ne rimase presidente fino alla stagio- ne 2007/2008. Poi la società andò incon- tro a una serie di problemi finanziari, la coppia Benvenuti-Zucco uscì di scena e la società per un anno non si iscrisse più ad alcun campionato. Oggi, dopo varie vicis- situdini finanziarie, l’Ivrea milita nel giro- ne A di Terza categoria. I funerali di Mario Benvenuti saranno celebrati oggi, alle 15,30, nella chiesa parrocchiale di San Giacomo a Rivarolo Canavese. [a.b.] A POCHI PASSI DA CASA Mario Benvenuti è morto lunedì a pochi passi da casa. Il suo nome resterà per sempre legato all’avventura dell’Ivrea Calcio che con lui arrivò fino alla serie C1 Ô Cristiano Bilucaglia è uno fra gli imprenditori più innovativi dell’attuale panorama economico italiano. Qua- ranta anni, originario di Domodossola, recentemente è stato insignito del titolo di “Imprenditore dell’anno” nell’ambito della rassegna “Eccellenze 2015” organizzata dall’amministrazione comunale di Pianezza. Un premio che ha ricevuto nelle scorse settimane direttamente dalle mani del sindaco Antonio Castello e dell’assessore al Lavoro, Enzo Romeo, gli amministratori del primo Comune italiano che sta sperimentando un proprio circuito di moneta complementare per dar linfa e vitalità alle imprese e più servizi ai privati. Un riconoscimento per l’attività sin qui svolta da parte del padre dell’EuroCredito, la prima e più nota moneta complementare italiana targata “VisioTrade”, ma anche di “Zero”, il primo Social Utility Network che azzera le bollette con il metodo del “passaparola”. Questo premio cosa rappresenta per lei? «Un importante traguardo. Credo che il dovere di ogni buon imprenditore sia quello di rivolgere uno sguardo all’area in cui vive e opera, in uno scambio bilaterale reciproco fra pubblico e privato ma anche fra imprese e istituzioni. E un grazie deve essere rivolto al sindaco Antonio Castello e a tutta l’amministrazione comunale, che ha voluto onorarmi di questo ambito premio». Lei è il padre dell’EuroCredito, la moneta comple- mentare, ma anche del modello di business basato sul moderno baratto fra imprese e privati. Possono essere considerati un valido aiuto per la ripresa economica dell’imprenditoria? «Assolutamente sì. Al giorno d’oggi, pagare per tempo è diventato un problema ed è anche una delle principali cause della morte dell’imprenditoria. Con il baratto impren- ditoriale, le aziende scambiano servizi anche multilateral- mente, con pagamenti pressoché in tempo zero. Ma non sempre si può attuare lo scambio di servizi ed è per questo che entra in gioco la moneta complementare, ovvero un’unità di conto virtuale ma del tutto simile all’euro che diventano dei veri e propri crediti da spendere in un circuito sempre più in espansione». In termini di Pil, cosa ha portato l’EuroCredito? «Ad un micro Pil di 120 milioni di euro, con 3mila aziende che hanno deciso di aderire a questo progetto. E di queste, ben il 70% sono fra Torino e provincia». Ci sono altre realtà, oltre a Pianezza, che han deciso di investire sulla moneta complementare? «Sì. Sia in Piemonte sia in Sicilia, come nel caso di Messina, dove sono in corso i contatti per esportarlo». Lei è anche conosciuto per “Zero”, un sistema innovativo di pagare le bollette... «Lo reputo il futuro. Tra le mie attività, sono anche titolare di due aziende che erogano servizi nell’ambito della telefonia e di gas ed energia. Ho deciso di dare vita a una sorta di social network dove ogni utente sottoscrive un contratto di fornitura servizi e se porterà amici e conoscenti gli sarà riconosciuto uno sconto sulla stessa bolletta. Più ne porterà e più i costi rasenteranno lo gratuità. Anche questo è un modo per ridare un futuro ai cittadini. Se divideremo gli sforzi e condivideremo i risultati, da una parte forse saremo meno ricchi ma di certo saremo più contenti». Claudio Martinelli

Bilucaglia premiato imprenditore 2015 a Pianezza

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TO mercoledì 23 dicembre 2015 35TO mercoledì 23 dicembre 2015 19DAI COMUNI

PIANEZZA Ha creato l’EuroCredito, una moneta complementare

Bilucaglia imprenditore dell’annoHa inventato il sostituto dell’e u ro

Cristiano Bilucaglia

IL FATTO Ieri in Duomo i funerali dell’ultimogenita di Adriano

Addio a Lalla Olivetti«Credeva nei sogni»

ANCHE MUGNAIALaura “Lalla” Olivetticon il vestito da Mu-gnaia, personaggio stori-co del Carnevale di Ivreada lei interpretato nel1979. Per Ivrea ha la-vorato alla candidaturadella città a patrimoniomondiale dell’Unesco. Ilsuo ultimo sogno che po-trebbe diventare realtàgià il prossimo anno

Ô Ivrea Una folla silenziosae commossa ha salutato perl’ultima volta Laura “Lalla”Olivetti, ultimogenita diAdriano Olivetti, stroncatasabato sera, all’età di 64 anni,da una brutta malattia nellasua casa in collina di viaMonte Navale.Dalle 8 alle 11,30 autoritàcivili, militari, esponenti delmondo imprenditoriale e cit-tadini le hanno reso omaggionella camera ardente allesti-ta nell’atrio del municipio. Afianco del feretro i figli Nico-la, Giacomo, Beniamino DeLiguori, il cugino Matteo Oli-vetti, consigliere comunalein maggiornaza, i parenti ar-rivati da Milano, Roma, Fi-renze e dall’estero. Espostoanche il gonfalone della cit-tà, quello delle spille d’oroOlivetti e la foto con il vestitoda Mugnaia, personaggiostorico del Carnevale di Ivreada lei interpretato nel 1979.A mezzogiorno il feretro èpartito alla volta del Duomodove era in programma lamessa officiata da monsignorEdoardo Cerrato e dal vesco-vo emerito Luigi Bettazzi.«Di Lalla Olivetti ho sempreammirato la tenacia con cuiha portato avanti gli idealidel padre - ha detto Bettazzi -. La ringrazio per il bene cheha voluto a questa città».Nata a Torino, la Olivetti si èlaureata con lode, in Lettere eFilosofia all’Università diRoma “La Sapienza”. Dal1979 è stata membro del cdadella Fondazione Adriano

Olivetti. Come consiglieredella Fondazione si è occu-pata, prevalentemente, dellacostituzione dell’a rc h i vi ostorico. Dal 1997 è stata pre-sidente della FondazioneAdriano Olivetti.Membro del l ’E u r o pe a nUnion Committee, dal 2004al 2008 ha rappresentato leFondazione europee, ade-

renti alla European Founda-tion Centre. Nel 2015 ha rice-vuto il premio Unesco Om-bre della Sera. Per Ivrea halavorato alla candidaturadella città a patrimonio mon-diale dell’Unesco. Il suo ulti-mo sogno che potrebbe di-ventare realtà, forse, già ilprossimo anno.

Andrea Bucci

RIVAROLO Stroncato da un infarto al volante della sua auto

Dolore per BenvenutiPortò l’Ivrea in serie CÔRivarolo Stroncato da un infarto men-tre era al volante della sua Fiat 500 Abar-th. Mario Benvenuti, 78 anni, imprendito-re molto conosciuto in tutto il Canavese, èmorto così, nel tardo pomeriggio di lune-dì, nei pressi della rotonda di piazzaChioratti, in pieno centro e a pochi passidalla sua casa, una villa con un parco disvariati ettari che si affaccia sulla viacentrale.A nulla sono valsi i soccorsi. L’equipe del118 per oltre trenta minuti ha praticato unmassaggio cardiaco che purtroppo si èrivelato inutile.Mario Benvenuti lega il suo nome all’im -presa Nicma, multinazionale che operanel settore della pulizia tecnica e civilecon sede a Favria e stabilimenti a Ozegna,Moncalieri e in Turchia, Tunisia e Serbia.Ma la sua fama è dovuta anche al calcio,visto che ha ricoperto per diversi anni lacarica di presidente dell’Ivrea. Sotto la

sua presidenza, insieme all’amico Giulia-no Zucco che ricopriva l’incarico di am-ministratore delegato, la squadra arancio-ne ha raggiunto nel 2003 il campionatoprofessionistico di serie C2 riuscendo nel-la stagione 2005/06 a issarsi fino all’alloraserie C1 dopo aver vinto lo spareggio aiplay-off. Dopo un anno la squadra retro-cesse nuovamente in C2 e Mario Benve-nuti ne rimase presidente fino alla stagio-ne 2007/2008. Poi la società andò incon-tro a una serie di problemi finanziari, lacoppia Benvenuti-Zucco uscì di scena e lasocietà per un anno non si iscrisse più adalcun campionato. Oggi, dopo varie vicis-situdini finanziarie, l’Ivrea milita nel giro-ne A di Terza categoria.I funerali di Mario Benvenuti sarannocelebrati oggi, alle 15,30, nella chiesaparrocchiale di San Giacomo a RivaroloCanavese.

[a . b. ]

A POCHI PASSI DA CASAMario Benvenuti è morto lunedì a pochipassi da casa. Il suo nome resterà persempre legato all’avventura dell’IvreaCalcio che con lui arrivò fino alla serie C1

Ô Cristiano Bilucaglia è uno fra gli imprenditori piùinnovativi dell’attuale panorama economico italiano. Qua-ranta anni, originario di Domodossola, recentemente èstato insignito del titolo di “Imprenditore dell’a nn o ”nell’ambito della rassegna “Eccellenze 2015” organizza tadall’amministrazione comunale di Pianezza. Un premio cheha ricevuto nelle scorse settimane direttamente dalle manidel sindaco Antonio Castello e dell’assessore al Lavoro,Enzo Romeo, gli amministratori del primo Comune italianoche sta sperimentando un proprio circuito di monetacomplementare per dar linfa e vitalità alle imprese e piùservizi ai privati. Un riconoscimento per l’attività sin quisvolta da parte del padre dell’EuroCredito, la prima e piùnota moneta complementare italiana targata “V i s i o Tr a d e ”,ma anche di “Zero”, il primo Social Utility Network cheazzera le bollette con il metodo del “passa parola”.

Questo premio cosa rappresenta per lei?«Un importante traguardo. Credo che il dovere di ogni buonimprenditore sia quello di rivolgere uno sguardo all’area incui vive e opera, in uno scambio bilaterale reciproco frapubblico e privato ma anche fra imprese e istituzioni. E ungrazie deve essere rivolto al sindaco Antonio Castello e atutta l’amministrazione comunale, che ha voluto onorarmidi questo ambito premio».

Lei è il padre dell’EuroCredito, la moneta comple-mentare, ma anche del modello di business basatosul moderno baratto fra imprese e privati. Possonoessere considerati un valido aiuto per la ripresaeconomica dell’imprenditoria?

«Assolutamente sì. Al giorno d’oggi, pagare per tempo èdiventato un problema ed è anche una delle principalicause della morte dell’imprenditoria. Con il baratto impren-ditoriale, le aziende scambiano servizi anche multilateral-mente, con pagamenti pressoché in tempo zero. Ma nonsempre si può attuare lo scambio di servizi ed è per questoche entra in gioco la moneta complementare, ovveroun’unità di conto virtuale ma del tutto simile all’euro chediventano dei veri e propri crediti da spendere in un circuito

sempre più in espansione».In termini di Pil, cosa ha portato l’EuroCredito?

«Ad un micro Pil di 120 milioni di euro, con 3mila aziendeche hanno deciso di aderire a questo progetto. E di queste,ben il 70% sono fra Torino e provincia».

Ci sono altre realtà, oltre a Pianezza, che han decisodi investire sulla moneta complementare?

«Sì. Sia in Piemonte sia in Sicilia, come nel caso di Messina,dove sono in corso i contatti per esportarlo».

Lei è anche conosciuto per “Zero”, un sistemainnovativo di pagare le bollette...

«Lo reputo il futuro. Tra le mie attività, sono anche titolare didue aziende che erogano servizi nell’ambito della telefoniae di gas ed energia. Ho deciso di dare vita a una sorta disocial network dove ogni utente sottoscrive un contratto difornitura servizi e se porterà amici e conoscenti gli saràriconosciuto uno sconto sulla stessa bolletta. Più ne porteràe più i costi rasenteranno lo gratuità. Anche questo è unmodo per ridare un futuro ai cittadini. Se divideremo glisforzi e condivideremo i risultati, da una parte forse saremomeno ricchi ma di certo saremo più contenti».

Claudio Martinelli