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L’INTERESSE PIÙ ALTO È QUELLO DI TUTTI N. 1 | 2012 Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

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Una raccolta di storie di collaborazione virtuosa tra Enti Locali e Finanza Etica. Dall'asset building al microcredito, dalla produzione di energia da fonti rinnovabili alla cooperazione sociale e ancora, housing sociale, legalità e molto altro ancora.

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L’INTERESSE PIÙ ALTOÈ QUELLO DI TUTTI

N. 1 | 2012

Enti Locali eFinanza Etica:insieme verso un nuovo welfare

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INDICE

EDITORIALE

Enti Locali e Finanza Etica: un’alleanza da rafforzare…………………………………………………3per costruire un nuovo welfare | Ugo Biggeri

AREA NORD OVEST 5

Agriforest - Il verde pubblico come risorsa a Torino ……………………………………………………5

Asset Building - Banca Etica e la Provincia di Torino sperimentanonuove forme di welfare civile…………………………………………………………………………………………………………………… 6

Comune di Malegno - Energia (pulita) a scuola …………………………………………………………………8

Settimo Rottaro - Il rispetto per l’ambiente inizia al parco giochi ……………… 9

Progetto “Si può fare” - Provincia di La Spezia, Legacoop, Confcooperative e Banca Etica insieme ai servizi sociali e sanitari per favorire l’inserimento lavorativo delle persone fragili ……………………………… 10

AREA NORD EST 12

AREA CENTRO 17

AIM di Vicenza e Banca Etica - Pannelli fotovoltaici su scuole e discariche ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………12

Sole per tutti - A Modena la prima cooperativa ad azionariato popolare per il fotovoltaico sul tetto della scuola………………………………………………………… 13

Banca Etica e le Farmacie Comunali di Padova - Progetto di Marketing Sociale ……………………………………………………………………………………………………………14

Regione Veneto e Banca Etica - Insieme per aiutare i migranti a diventare imprenditori nei Paesi d’origine ………………………………………………………………………16

Carbonia Iglesias - Microcredito in Sardegna con la Provincia di Carbonia Iglesias ……………………………………………………………………………………………………………………………………… 17

Sardegna al Sole - Comune di Loceri e Banca Etica insieme per la sostenibilità energetica delle strutture pubbliche …………………………………… 18

Le mani per vivere insieme - Edilizia sostenibile e housing sociale: autocostruzione a Senigallia ……………………………………………………………………………………… 20

AREA SUD 22

Banca Etica e gli enti locali del Sud alleati per la lotta all’impoverimento, il diritto alla casa, la legalità e l’avvio di microimprese ……………………………………………… 22

Supporto agli Enti locali per lo sviluppo territoriale e l’infrastrutturazione sociale ………………………………………………………………………………………………………………… 25

CRONACHE DI UNA PARTNERSHIP COSTRUTTIVA 27

BANCA ETICA IN CIFRE 29

In copertina: Casa Famiglia “Casa Betania” a Roma - aperta dalla Cooperativa Sociale“L’Accoglienza” finanziata da Banca Etica. Foto © Rocco Rorandelli / TerraProject

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EDITORIALE

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Banca Etica è una banca nata dalterzo settore e dai suoi volontari,ma prima ancora di ottenere leautorizzazioni a operare comebanca ha ricevuto l’appoggio pio-nieristico di molti enti locali.Comuni, Province e Regioni chesono diventati soci perché hannocompreso il valore potenziale diuna banca che nasce da unaspinta popolare e che è dedicataa dare credito alle reti sociali, al-l’economia civile, a tutte quellerealtà che rafforzano l’idea di cit-tadinanza e il valore delle rela-zioni tra le persone.Una banca che, per mantenerequesto suo impegno, pubblica sulweb tutti i finanziamenti erogati:l’unica in Italia e una delle po-chissime al mondo.Dopo 13 anni di attività possiamodire che Banca Etica ha mante-nuto le promesse lavorando so-prattutto con il mondo non profitma non solo. È una banca coope-rativa in attivo dalla nascita e chereinveste gli utili per miglioraresempre le proprie attività: +24%di crediti erogati nel 2011 a favo-re di cooperative sociali, associa-

zioni, enti non profit e srl attivi inservizi cruciali per il bene comu-ne: dalla gestione di asili nido ecentri di accoglienza per personenon autosufficienti, all’erogazio-ne di servizi per l’ambiente, co-me la raccolta differenziata o lagestione di parchi cittadini, finoal finanziamento di impianti adenergia rinnovabile sugli edificipubblici.

Nel corso degli anni con alcuniEnti Locali si sono potute svilup-pare delle innovative collabora-zioni nel campo del microcredito,dell’educazione finanziaria e del-l’asset building, dell’housing so-ciale o dell’autocostruzione, dinuove forme di welfare parteci-pato. Alcune di queste iniziativesono descritte in questo fascicolo;tutte consentono agli enti pubblicidi “moltiplicare” in qualche modole scarse risorse disponibili per iservizi alla cittadinanza. Sempre più spesso Banca Etica sitrova a svolgere un altro ruolocruciale per il mantenimento deiservizi esistenti: quello di antici-pare ai soggetti che erogano pre-

stazioni sociali per conto dell’entepubblico i contributi che purtroppovengono erogati con ritardi cre-scenti.In un momento come quello chestiamo vivendo in cui i tagli alle ri-sorse degli enti locali sembranoinevitabili, strumenti finanziari in-novativi come quelli della finanzaetica possono aiutare a creare for-me di mutualità locale per un nuo-vo welfare. Una sfida che appare ancora piùimportante, se si pensa a quegliEnti Locali rimasti a loro volta vit-tima della speculazione finanzia-ria selvaggia che innescato la cri-si che stiamo vivendo.In questo difficile cammino, in cuiil Terzo Settore stesso dovrà rein-ventarsi, il ruolo degli Enti Localiè fondamentale sia in termini disemplificazioni normative sia intermini di supporto all’innovazio-ne e sia, crediamo, nel consenti-re, attraverso la partecipazioneal capitale sociale ad esperienzefondamentali in questo campocome quelle di Banca Etica, dipoter continuare a crescere e fa-re innovazione sociale.

Enti Locali e FinanzaEtica: un’alleanza da rafforzare per costruire un nuovo welfare

di Ugo BiggeriPresidente di Banca Popolare Etica

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ENTI LOCALI SOCI DI DI BANCA ETICA

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il comune socio

la provincia socia

la regione socia

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Ferrara

Trieste

Gorizia

Venezia

Verona

Parma

Pavia

Lecco

Torino

Biella

Novara

Alessandria

Vercelli

Brescia

Varese

Mantova

Reggio Emilia

Genova

Savona

Imperia

Modena

La Spezia

Bologna

Forlì - CesenaRavenna

Pescara

Potenza BrindisiTaranto

Foggia

Caserta

Salerno

Vibo Valentia

Ragusa

Siracusa

Macerata

Prato

Firenze

Livorno

Lucca

Massa Carrara

Arezzo

L’Aquila

Roma

Sassari

Cremona

Emilia Romagna53 Comuni7 ProvinceLa Regione

Friuli Venezia Giulia5 Comuni2 ProvinceLa Regione

Trentino Alto Adige9 Comuni

Veneto48 Comuni4 Province

Liguria5 Comuni4 Province

Lombardia70 Comuni5 Province

Piemonte27 Comuni5 ProvinceLa Regione

Valle D’AostaIl Comune di AostaLa Regione autonoma

Abruzzo2 Comuni2 Province

Lazio8 Comuni1 ProvinceLa Regione

Marche5 Comuni1 ProvinceLa Regione

Sardegna4 Comuni1 Provincia

Toscana32 Comuni6 ProvinceLa Regione

Umbria3 Comuni

Basilicata1 Provincia

Calabria4 Comuni1 ProvinciaLa Regione

Campania7 Comuni2 Province

Molise1 Comune

Puglia14 Comuni3 ProvinceLa Regione

Sicilia2 Comuni2 Province

GLI ENTI SOCI DI BANCA ETICA

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La Cooperativa Agriforest gestisce un ampio spazio verde al con-fine tra la città di Torino e nell’immediatezza della collina dellacittà. La cooperativa – cliente di Banca Etica dal 2004 – conta oggi16 soci; 30 lavoratori impiegati nella manutenzione del verde e 10impiegati nella struttura pubblica che offre bar, ristorante, gela-teria e aule di educazione ambientale. Agriforest rappresenta un’esperienza molto significativa per l’im-pegno a favore dell’educazione ambientale rivolta al pubblico ge-nerico e in modo speciale ai ragazzi delle scuole elementari e

medie della città di Torino e della cintura metropolitana (I e II cintura).La cooperativa agricola è stata fondata nel 1979 da Renzo Minetti (attuale vicepresidente), e da altri 5 sociattivi nel campo del “verde” e della manutenzione dei parchi pubblici torinesi. Non a caso Torino, è una delle prime città d’Italia per estensione del verde pubblico e per numero di pianteattualmente presente nel tessuto urbano e sub-urbano (circa 29.000 piante presenti). L’investimento di un milione e mezzo di euro, finanziato da Banca Etica con la fidejussione del Comune diTorino ha permesso di recuperare dei fabbricati settecenteschi (Villa Anglesio) fatiscenti e abbandonati damolti anni, e di adibire i locali ad uso privato in un contesto pubblico, in quanto i tre corpi immobiliari (casadel custode, attuale laboratorio del miele gestito dall’Associazione Propolis; bar ristorante con 80 posti co-perti più altrettanti posti all’aperto d’estate; locale gelateria e aule didattiche) sono inseriti all’interno di uninteressante parco pubblico cittadino, Parco del Nobile.L’avventura parte dall’aprile 2006, data di approvazione della Concessione a favore della cooperativa agri-cola dei vasti terreni e dei fabbricati (complessivamente circa 1.000 mq coperti adibiti a varie attività de-scritte). La durata della Concessione è trentennale al canone annuo di € 5.400, in questo modo una vastaarea pubblica di verde con annessi fabbricati adibiti ad uso pubblico/privato è stata riqualificata dal Co-mune di Torino a “costo zero”. Il Comune successivamente, nel 2009, ha rilasciato a Banca Etica la garan-zia fideiussoria collaterale all’operazione dimutuo chirografario (per 25 anni).La cooperativa mantiene fede a tutti gli im-pegni finanziari con precisione e imprendi-torialità, nonostante il periodo particolar-mente difficile per la cooperazione sociale ela cooperazione in genere per la crisi finan-ziaria, i tagli degli Enti pubblici al bilancioche toccano in particolare le voci “verde”,scuole e trasporti, oltre ai “servizi per lapersona”. Agriforest assume e ha assuntopersone disabili; ha ospitato persone ap-partenenti all’etnia rom e dunque, pur nonessendo ufficialmente una cooperativa so-ciale di tipo B, è un esempio di imprendito-rialità sociale applicata al mondo agricoloed economico della città.Banca Etica ha finanziato i lavori a condizionidi particolare favore e con un’attenzione allarealtà all’epoca non riscontrabile pressonessun altro istituto di credito italiano.

AgriforestIl verde pubblicocome risorsa a Torino

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AREA NORD OVEST

Veduta di Torino

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Fragili Orizzonti è il nome dato al programma di contrasto alla vul-nerabilità sociale avviato nel 20051 dalla Provincia di Torino. L’obietti-vo primario del Programma è quello di confrontarsi con il fenomenodella “vulnerabilità sociale”, proponendo azioni specifiche di soste-gno al credito e al risparmio dei cittadini. Tali azioni si sono concre-tizzate rispettivamente nella sperimentazione del microcredito indivi-duale e dell’Asset Building: due misure innovative pensate comeintegrative rispetto alle tradizionali politiche di sostegno al reddito. Lasperimentazione è stata avviata operativamente nel 2007-2008. At-tualmente è prorogata fino alla fine di del 2012, e coinvolge 9 territo-ri consortili della Provincia di Torino.L’espressione Asset Building all’interno della sperimentazione di “Fra-gili Orizzonti” indica la realizzazione di un percorso di risparmio inte-

grato e finalizzato alla costruzione di un patrimonio individuale o familiare. Per ogni euro messo da partedalle famiglie la Provincia ne aggiunge un altro fino a un massimo di € 1500 per nucleo familiare. BancaEtica, in quanto partner progettuale si è occupata dell’elaborazione di un possibile modello operativo dasperimentare nella provincia di Torino, attraverso una ricerca sul campo, valutando in particolar modo lesperimentazioni più consolidate negli Stati Uniti e in Canada2.Come partner finanziario Banca Etica si occupa, invece, dell’apertura e della gestione dei c/c, dell’eroga-zione a fine percorso, dell’accompagnamento individuale e del corso di formazione che si compone di 5 in-contri collettivi in cui si affrontano l’analisi del concetto di consumo e di risparmio, l’analisi dei comporta-menti e delle abitudini quotidiane e domestiche, e infine, i concetti base della finanza in generale e dellafinanza etica in particolare. Accanto allo sviluppo dei moduli formativi è previsto, inoltre, un sistema di ac-

compagnamento personale chemira all’analisi puntuale delleabitudini di spesa di ciascun be-neficiario grazie alla compilazio-ne mensile di schede di bilanciofamiliare. Le tipologie di target inizialmenteindividuate sono state quattro:giovani studenti, famiglie con figlipiccoli, donne iscritte al CPI e per-sone con problemi ai denti in curapresso l’Asl. Il 2010, a causa delperdurare della crisi e delle sueconseguenze, ha visto l’ingressodi una nuova tipologia di benefi-ciari: nuclei conosciuti o in caricoai servizi sociali.

Asset BuildingBanca Etica e la Provincia di Torinosperimentano nuove forme di welfare civile

1 Cfr. Estratto del verbale dell’adunanza LXIX, del 25 ottobre del 2005, avente per oggetto l’approvazione del programma triennale delle politichepubbliche di contrasto alla vulnerabilità sociale e alla povertà, Prot. N. 399755/2005, p. 3. Per maggiori  informazioni su tutto il Programma cfr. il sito http://www.provincia.torino.it/sportellosociale/vulpov.2 Per un approfondimento sul tema vedi il report Assets building: costruzione di risorse per una progettualità personale e collettiva, (a cura di Banca Popolare Etica), Provincia di Torino, Assessorato solidarietà sociale- Politiche giovanili - programmazione sanitaria, Torino, Novembre2007.

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SPECIALE COLLABORAZIONI CON ENTI LOCALI

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Un investimento progettuale su ambiti della quotidianità come la casa, la famiglia, l�istruzione, la salute potrebbe apportare un buon aiuto nel miglioramento

del benessere delle famiglie o dei singoli.Il progetto di Asset Building vuole agire in tal senso, proponendo un percorso di

SOSTEGNO AL RISPARMIO FINALIZZATO E INTEGRATO.

La Provincia di Torino con Banca Etica,

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• Risparmiare fino a € 1500 in un tempomassimo di un anno

• Finalizzare il risparmio• Rapporto di integrazione 1:1• Apertura di un c/c tecnico presso Banca Etica

a costo 0 sul quale versare il risparmio e ricevere integrazione

• Compilazione di schede di bilancio mensili;• Partecipazione a incontri collettivi

di formazione• Certificare l’“investimento” effettuato

• 182 beneficiari, così suddivisi:> 28 ragazzi (tra i 18 e i 25) > 128 famiglie con bimbi piccoli> 3 donne iscritte al centro per l’impiego> 11 nuclei in cura odontoiatrica presso ASL> 12 nuclei seguiti dai servizi sociali

• Dei 182 beneficiari> 144 hanno già concluso il percorso> 9 hanno abbandonato> 29 sono in fase di completamento

• Totale integrazione: € 173.061

Per quanto riguarda la finalizzazione del risparmio è interessante fareuna diversificazione per target, dal momento che la tipologia di perso-ne coinvolte determinava l’ambito delle finalizzazioni. Le famiglie con fi-gli hanno quasi tutte orientato il proprio risparmio per fare un interven-to in casa (arredo, acquisto cameretta figli, o abbattimento mutuo) e perdestinarlo ai figli attraverso un deposito a loro intestato. Gli studenti, dalcanto loro, hanno dedicato la maggior parte dei propri risparmi a pro-seguire il loro percorso formativo all’università, e in parte per acquista-re strumentazione di supporto, quale pc o macchine fotografiche. In al-cuni casi è stato dedicato anche per la patente e/o acquisto auto. I nucleiin cura presso l’Asl hanno tutti risparmiato per potersi permettere l’ac-quisto della protesi. Infine il nuovo gruppo di beneficiari legati ai servizisociali, per quanto non abbiano ancora terminato la sperimentazione,sembrano orientati a risparmiare per spese legate alla casa.La sperimentazione dell’Asset Building, in quanto misura di sostegno alrisparmio, si configura a tutti gli effetti come politica di contrasto allavulnerabilità sociale e di promozione della famiglia. Ha permesso di ra-gionare sul nucleo familiare in termini di asset, cioè come un vero e pro-prio bene. Questo significa dedicare alla famiglia risorse e investimen-ti. Il progetto ha fatto emergere chiaramente l’importanza della tuteladel risparmio familiare da parte dei pubblici poteri, in aggiunta alla tu-tela del risparmio individuale. Infine, anche se con più difficoltà, si è af-fermata anche la dimensione collettiva del risparmio che vada oltre lasfera individuale e personale. Percorsi di risparmio collettivo finalizza-ti ad esempio all’autocostruzione, o all’acquisto di impianti fotovoltaicio semplicemente di mezzi di trasporto in condivisione, contribuisconoulteriormente alla valorizzazione dei legami privati in un’ottica di inte-resse pubblico. La sperimentazione della Provincia di Torino, la primasu territorio italiano, ha portato frutti fuori confini arrivando fino al Co-mune di Venezia, il quale, sulla scia del territorio torinese, ha avviatonell’anno 2009 una sperimentazione analoga.

Il manifesto del Programma FragiliOrizzonti (grafica Riccardo Gagliarducci)

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Malegno è un piccolo Comune delle Provincia di Brescia (Valle Camo-nica) con circa 2.200 abitanti. È socio di Banca Etica con 30 azioni eBanca Etica ha recentemente erogato un finanziamento di€ 52.900per permettere l’installazione di un impianto fotovoltaico di kW 19,80sul tetto della scuola elementare: un impianto che permetterà allascuola di abbattere i costi della bolletta consumando energia pulita. Il Comune di Malegno – che ha ottenuto certificazione ISO 14001 e cer-tificazione ambientale EMAS – è un ottimo esempio del tipo di progettilocali che Banca Etica intende sostenere.

Melegno, infatti, storicamente esprime un forte interesse alle tematiche ambientali. In collaborazione conaltri 4 Comuni limitrofi ha sviluppato il progetto Sviluppo Sostenibile dell’Altopiano del Sole: un’iniziativa cheimpegna le amministrazioni locali a orientare le forniture di beni dei Comuni verso prodotti realizzati conmateriale riciclato, diminuendo così le risorse necessarie per la loro produzione e riducendo quindi anchei costi a carico dell’ente.Il costo sopportato da un Comune, infatti, non è solo quello derivante dal prezzo di un bene, ma anche lespese di manutenzione e per lo smaltimento al termine dell’utilizzo. Per questo è importante modificare ipropri approvvigionamenti di beni e servizi attraverso l’impiego di prodotti che, per le modalità di costru-zione, siano meno dannosi per l’ambiente durante l’intero ciclo di vita. Con questa iniziativa i cinque Comuni intendono innescare processi di sviluppo economico dell’Altopiano delSole, sia nella direzione della realizzazione di filiere produttive innovative, sia verso forme di turismo di ca-rattere sostenibile, al fine di inserire il territorio in circuiti turistici diversi, orientati a una maggiore attenzioneall’ambiente. L’Altopiano del Sole ha intrapreso questo percorso attraverso attività di formazione dei propri dipendenti econ campagne di sensibilizzazione rivolte ai fornitori del territorio e della collettività in generale. Il tutto èstato reso possibile grazie a un finanziamento ottenuto dalla Regione Lombardia (Ob. 2 Misura 3.5, Sotto-misura A), la quale ha premiato l’iniziativa dell’Altopiano.

Comune di MalegnoEnergia (pulita) a scuola

Veduta diMelegno (BS)

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Il Comune di Settimo Rottaro si trova a circa 60 km da Torino, nelle vi-cinanze di Ivrea. È un piccolo paese di circa 600 abitanti che fa del-l’armonia del paesaggio e della campagna in cui è immerso un puntodi forza.In quest’ottica nel 2007 l’amministrazione comunale decise di instal-lare un impianto fotovoltaico della potenza di 27 kWp su tettoie e pen-siline presenti all’interno di un parco cittadino, con annesso parcogiochi e area mercatale. Con l’impianto, che Banca Etica ha finanziatoa inizio 2008 per un importo di € 290.000 (su € 322.000 di spesa com-

plessiva), viene alimentata l’illuminazione pubblica del parco stesso e la casetta del custode. L’energia ec-cedente è venduta alla rete.Il finanziamento è stato chiesto a Banca Etica dall’allora sindaco Francesco Comotto, che nel presentarel’iniziativa ai suoi concittadini ha scelto Banca Etica per dare maggiore coerenza e valenza sociale all’inve-stimento.Certamente un’iniziativa di questo genere portata avanti da un Ente pubblico, soprattutto in una piccolacomunità, ha carattere di esempio e di stimolo per le persone coinvolte.

Settimo RottaroIl rispetto perl’ambiente inizia al parco giochi

Alcune immagini del parco cittadino di Settimo Rottaro (TO) e dell'impianto fotovoltaico finanziato da Banca Etica

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Il Progetto “Si può fare” promosso dalla Provincia di La Spezia è de-dicato all’inserimento nel mercato del lavoro di persone fragili a causadi disabilità, tossicodipendenza, detenzione nel circuito penale extra-carcerario. È l’attuazione della Delibera della Regione Liguria n. 1932del 2009 che ha introdotto una sperimentazione in questo settore,chiedendo che gli interventi fossero supportati da partenariato localifra i servizi sociali e socio-sanitari di ASL, Comuni e Ministero Giusti-zia, le Associazioni di Categoria e Sindacali e il Terzo Settore.A La Spezia si è candidata un’Associazione temporanea d’impresa fraLegaCoop e Confcooperative che sul territorio vantavano già espe-rienze di collaborazione di notevole successo in vari progetti dedicatialla formazione e all’inserimento lavorativo di persone svantaggiatenel mercato del lavoro. Attorno ai due soggetti gestori si è costituito un partenariato che com-prende – oltre alle Centrali Cooperative e all’Ente di Formazione Isfor-coop in qualità di partner tecnico – i diversi servizi territoriali presentinel Tavolo Inclusione Sociale, istituito dalla Provincia nel 2008 percreare uno strumento di collaborazione fra i diversi attori del sistemasocio-sanitario e l’ambito delle imprese (sociali e non) e i settori dellaFormazione Professionale e dei Servizi all’Impiego Provinciali. Al par-tenariato partecipa anche Banca Etica.

L’Assessore alla Formazione Professionale della Provincia, Paola Sisti, è stata la promotrice di questa formainnovativa di lavoro di rete, che al momento ha consentito di incrementare fortemente il livello di integra-zione fra i soggetti e i margini di efficienza ed efficacia delle azioni: «È sicuramente una delle esperienze me-

Progetto “Si può fare” Provincia di La Spezia,Legacoop,Confcooperative e Banca Eticainsieme ai servizisociali e sanitari per favorirel’inserimentolavorativo dellepersone fragili

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AREA NORD OVEST

glio riuscite in questi anni. Grazie alla forte cooperazione fra i Soggetti delTavolo, abbiamo dato risposte di qualità a tutti i settori dello svantaggiosociale, evitando frammentazioni, sprechi di risorse e approcci assi-stenzialistici. Il Progetto “Si può fare” è stata la prima occasione in cui ilTavolo si è sperimentato non solo come soggetto di programmazione, macome soggetto attuatore e i risultati stanno andando ben oltre le aspet-tative. Abbiamo fortemente creduto in questo modello, ma anche i diversisoggetti chiamati a collaborare hanno mostrato di crederci altrettanto».Sergio Pinazzi, referente per il Progetto per conto del capofila Lega-Coop, ritiene che uno dei punti di forza del Progetto – oltre alla forterete fra i soggetti – sia la sua versatilità di risposte: «Abbiamo messoin campo un mix di strumenti, che fossero progressivamente adatti allediverse tipologie di svantaggio e ai diversi livelli di autonomia raggiunti daisoggetti: dai laboratori ai tirocini, dalle attestazioni di competenza agliincentivi alle stabilizzazioni a tempo indeterminato, includendo anche lacreazione d’impresa assistita da consulenze sul business plan, incentiviallo start-up e microcredito agevolato».Il percorso di Creazione d’Impresa prevede un ruolo specifico perBanca Etica. Riccardo Tavelli, referente progettuale per conto di Conf -cooperative, ci spiega come sia avvenuto il coinvolgimento di BancaEtica: «Abbiamo ritenuto che fosse importante coinvolgere Banca Eticasia per le sue competenze tecniche in merito alla validazione dei BusinessPlan che sarebbero scaturiti dall’azione di creazione d’impresa, sia pervalorizzare ancor di più – attraverso l’erogazione dei microcrediti all’im-presa – la sua presenza sul territorio spezzino, nel quale sono già attiveimportantissime iniziative di microcredito alle famiglie, finanziamento diprogetti sociali etc.».Banca Etica, infatti, in esito ai percorsi di creazione d’impresa, puòsupportare le neo-nate Cooperative Sociali – dove andranno a inse-rirsi alcuni destinatari del Progetto – con un Microcredito sino a €25.000. Il Progetto – che si concluderà a maggio 2012 ed è partito a luglio 2011 –ha visto coinvolti soggetti provenienti dalle tre aree di svantaggio pre-viste dalla Delibera Regionale e ha realizzato sino ad oggi i seguentirisultati, coinvolgendo circa 70 persone:• 35 tirocini attivati di cui 9 con attestazione di competenza• 7 stabilizzazioni a tempo indeterminato già avvenute e 3 da effet-

tuarsi a breve• 2 laboratori per un totale di 10 utenti• 2 percorsi di creazione d’impresa (9 utenti in tutto).

Vedute di La Spezia

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AREA NORD EST

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I pannelli fotovoltaici sui tetti di una ventina di scuole comunali e sulladiscarica di Monte Crocetta sono uno dei risultati più significativi dellacollaborazione tra Banca Etica e l’AIM (Aziende Industriali MunicipaliVicenza spa) di Vicenza.L’azienda municipalizzata è oggi una holding cui fanno capo una ven-tina di aziende che gestiscono l’erogazione di gas, elettricità; illumi-nazione pubblica; calore; telecomunicazioni; igiene urbana; trasportopubblico e parcheggi in tutta la città di Vicenza e in molti Comuni li-mitrofi. La holding è interamente di proprietà del Comune di Vicenzache a sua volta è socio storico di Banca Etica.

AIM si è avvicinata a Banca Etica nel 2009 per ottenere il finanziamento necessario per installare impianti fotovoltaici su diversi immobili di proprietà del Comune di Vicenza. In particolare sono stati installati un im-pianto fotovoltaico sopra l’immobile della discarica di Monte Crocetta, e ulteriori impianti fotovoltaici sopra unaventina di scuole comunali. Di recente Banca Etica ha finanziato anche esigenze di liquidità operative.Gli impianti fotovoltaici permettono a tutta la cittadinanza di respirare un’aria più pulita, mentre le strutture sco-lastiche del comune si vedono alleggerire la bolletta elettrica di circa € 1.000 l’anno per ciascun istituto. Con l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili il Comune di Vicenza e l’AIM hanno dato una testimonianzadi attenzione all’ambiente, al risparmio energetico e all’utilizzo responsabile dell’energia. Con le linee au-toliquidanti e di scoperto di c/c, l’AIM fa fronte alle temporanee esigenze di liquidità per pagamenti correnti,

in attesa di ricevere i flussi d’incasso delle bollette edelle utenze. La scelta di installare pannelli fotovoltaicisui tetti delle scuole fatta a Vicenza qualche anno fa erauna vera innovazione per l’epoca. Ora sta diventando unelemento di attenzione massima per molti enti pubblicie locali. Si susseguono in tutta Italia iniziative, nuovi pro-getti e soluzioni alternative per poter installare impiantia utilizzo di fonti rinnovabili, con l’intento di coinvolgeree far partecipare all’investimento anche privati e realtàgiuridiche e sociali del territorio.

AIM di Vicenzae Banca EticaPannelli fotovoltaicisu scuole ediscariche

ANNO 2011

• Scoperto di c/c di € 2.000.000 a revoca, per an-ticipo flussi bollettazione

ANNO 2009

• Mutuo chirografario di € 250.000 a 7 anni, perl’installazione di un impianto fotovoltaico sul-l’immobile della discarica di Monte Crocetta diproprietà del Comune di Vicenza; finanziato il100% del costo

• Mutuo chirografario di € 2.000.000 a 7 anni, perla “solarizzazione” di circa 20 scuole comunalicon l’installazione di impianti fotovoltaici di 20kWp cadauno; finanziato il 100% del costo

• Scoperto di c/c di € 750.000 a revoca, per ela-sticità di cassa

I FINANZIAMENTI EROGATI DA BANCA ETICA AD AIM

Vedutadi Vicenza

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Dammi tre parole: sole, scuola e sinergia. Ovvero “Sole per tutti”, laprima cooperativa ad azionariato popolare per la costruzione del tettofotovoltaico sulla Scuola elementare “Saliceto Panaro” di Modena.Scopo della cooperativa, costituitasi il 20 luglio 2011, è la riqualifica-zione dell’edificio scolastico e l’installazione di un impianto solare fo-tovoltaico di 1.960 metri quadrati che provvederà completamente alfabbisogno energetico della scuola. Il nuovo impianto prevede anchel’installazione di uno strato di coibentazione termica di 12 centimetri.Questa soluzione tecnica contribuirà al benessere dei piccoli studenti,permetterà un risparmio annuo di circa il 30% sul consumo di ener-gia per il riscaldamento e il condizionamento della struttura aumen-tando la classe energetica dell’edificio stesso. L’investimento pluriennale del progetto è pari a circa € 450.000. Di

questi € 184.500 sono stati raccolti, nel giro di un mese, tramite la sottoscrizione di 738 quote per un to-tale di 49 cittadini. Il massimo delle quote, dal valore di 250 euro cadauna, che ciascun soggetto maggio-renne può avere, è 40. Il vantaggio economico per i soci cooperatori è pari al 3,2% annuo netto (comeminimo) corrisposto dal 2° anno fino al 20° anno, anno di conclusione del progetto. La rendita finanziariae il funzionamento dell’impianto possono essere monitorati o grazie all’assemblea annuale di bilancio, op-pure, in maniera più puntuale, tramite il sito internet di cui ogni socio ha login e password.La differenza rispetto alle quote sarà coperta da un mutuo a tasso fisso di Banca Etica. Ma Banca Eticanon partecipa al progetto solo con capitale economico ma addirittura con capitale umano. Infatti, diversi socidi Banca Etica sono diventati soci della cooperativa.Simona Arletti, Assessore all‘Ambiente del Comune di Modena, afferma che «la cooperativa solare è unprogetto sperimentale, unico in Italia, che ha suscitato l’immediato interesse di genitori, insegnanti e cittadini».La soddisfazione aumenta nel constatare che è stato un vero e proprio lavoro di squadra tra Amministra-zione, cittadini e i numerosi soggetti coinvolti. L’intento è estendere la sperimentazione ad altri edifici sco-lastici, non solo per una questione di etica ambientale, ma anche per migliorare il benessere delle scuole,grazie al miglioramento dell’efficienza energetica.In definitiva i benefici sono molteplici: i soci aderenti si vedono remunerata la quota di adesione, il comunene riceve un grande beneficio in termini di abbattimento della bolletta energetica e riqualificazione degliimmobili, la scuola riceve qualche contributo in più da finalizzare all’ampliamento dell’offerta formativa,qualche artigiano e installatore locale riceve commesse e lavoro. Insomma, in piccola scala si tratta di un vero progetto di sviluppo locale, cittadinanza attiva, socialità peril bene comune. Il funzionamento e la produzione dell’impianto sono garantiti alla cooperativa da appositepolizze assicurative per tutti i 20 anni successivi all’installazione. Diversi sono i promotori dell’iniziativa:accanto all’Assessorato all’Ambiente del Co-mune di Modena c’è anche la Direzione didatticaX Circolo, con la collaborazione di LegaCoop,Banca Etica, Centro del Risparmio EnergeticoDomotecnica e Agenzia per l’Energia e lo Svi-luppo Sostenibile di Modena.Questo progetto rientra nel più ampio filonedegli acquisti collettivi di energia alternativa,che in altre parole possono essere visti e svi-luppati come veri e propri progetti di assetbuilding collettivi!

Sole per tutti A Modena la primacooperativa adazionariatopopolare per ilfotovoltaico sultetto della scuola

La scuolaelementare“SalicetoPanaro” di Modena

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A settembre 2004 Banca Etica, assieme ai partner Pharmacoop Srl,Coop Adriatica e Coopersviluppo Spa, si è aggiudicata il bando digara per l’acquisizione del 75% del capitale sociale della Società Far-macie Comunali di Padova SpA. Un intervento che è nato dalla vo-lontà di partecipare attivamente ai processi di privatizzazione deiservizi pubblici proprio per salvaguardare e incentivare la “socialità”delle farmacie comunali.La banca è sempre stata convinta che i processi di privatizzazione nonsono di natura meramente economica, bensì toccano nel profondo siala relazione tra pubblico e privato, sia la questione del valore dei ser-vizi e del controllo dei cittadini. Per questo, alla luce di un processo giàdeciso e avviato di privatizzazione, è nato un progetto che si propo-neva l’obiettivo di garantire il controllo delle farmacie da parte della

società civile, evitando così una gestione puramente “privatistica” di un servizio che noi continuiamo a ri-tenere “pubblico”. Ancor oggi la funzione di Banca Etica in questo contesto è prevalentemente di garante rispetto al perse-guimento degli obiettivi fissati nella “Carta Etica”, che esplicita quei valori e criteri per una gestione socialedelle farmacie, il cui rispetto è stato considerato condizione necessaria per qualsiasi ipotesi gestionale/im-prenditoriale. Tale codice non si limita a indicare i valori di riferimento, ma cerca di declinarli operativa-mente (assistenza e prevenzione alle fasce deboli della popolazione, collaborazione con le organizzazionidella società civile, ecc…).

È un progetto innovativo a livello nazionale che si propone di sviluppare un’attività in cui coesistono in si-nergia gestione economica e sostenibilità sociosanitaria, con particolare attenzione all’ambiente e alla pro-fessionalità dei 28 operatori impiegati nelle 6 farmacie nel Comune di Padova (www.padovafarmacie.it).

Banca Etica e le FarmacieComunali di PadovaProgetto diMarketing Sociale

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Comunali di Padova.

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Punti fondamentali che individuano la mission del progetto farma etica,e sui quali si fondano le finalità operative della “Carta Etica” sono:1. La farmacia quale centro cittadino di educazione sanitaria e pro-

motrice di salute e benessere.2. La logica strategica che privilegia il servizio alla comunità rispetto

al business.3. Il servizio gestito nella logica della professionalità seguendo criteri di

sana gestione ed efficienza operativa.4. La farmacia quale anello della catena sanitaria in collaborazione,

sul territorio, con le categorie e le associazioni di farmacisti.

Il progetto di Marketing Sociale, affidato a Banca Etica, valorizza la“socialità” di Farmacie Comunali, coinvolgendo la società civile pado-vana in una serie di iniziative rivolte alle fasce di popolazione a più altorischio di emarginazione. In particolare le Farmacie Comunali di Pa-dova sostengono e partecipano:• Il progetto “ESPAÇO ESPERANÇA”: un progetto di cooperazione in-

ternazionale nei confronti della popolazione di Contagem, una cittàsatellite della grande Belo Horizonte, capitale dello stato di MinasGerais in Brasile. Con un contributo di € 8.000 annui, vengono for-mati operatori socio-sanitari popolari che utilizzano la medicina po-polare e naturale nella cura delle persone povere. Il progetto inol-tre permette di sostenere iniziative orientate alla sanità, nutrizionedei bambini e delle loro famiglie (allattamento materno, educazio-ne igienico-sanitaria, sensibilizzare alle vaccinazioni, al controllo delpeso dei bambini e alle visite pediatriche), permettono di salvaremolte vite di bambini da morte prematura. Alcuni farmacisti pado-vani hanno anche visitato i luoghi del progetto sperimentando e la-vorando con alcuni operatori socio-sanitari del luogo.

• Il progetto World Social Agenda: dal 2009 gli operatori delle Far-macie partecipano in attività formative rivolte agli insegnanti e aglistudenti sui temi degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Peresempio il 2011 ha visto il coinvolgimento di 2 farmaciste nel pro-getto SALUTE, GENERE, DIVERSITÀ - Migliorare la salute ma-terna (www.worldsocialagenda.org).

Infine, dalla collaborazione tra Banca Etica, la società civile e Farma-cie Comunali SpA, sta prendendo piede il progetto di gestione, tramiteuna cooperativa sociale, di un servizio sanitario in ambiti non sufficiente-mente serviti dal SSN (odontoiatria, ginecologia, fisioterapia) a prezzi cal-mierati, su un immobile di proprietà di Farmacie Comunali di Padova.Obiettivo del progetto è quello di rispondere ai bisogni del territorio(in particolar modo delle fasce più deboli della popolazione, in situa-zione di povertà o di marginalità) e ai bisogni del Terzo Settore, alla ri-cerca di ambiti innovativi di intervento (vedi cooperative sociali cheoperano nell’ambito sanitario).

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La Regione del Veneto, unitamente al partenariato pubblico-privato costi-tuito all’interno del progetto Su.Pa., Successful Paths, co-finanziato dal-l’Unione Europea e in collaborazione con Banca Popolare Etica, hapromosso l’attuazione di uno strumento finanziario a favore della crea-zione d’impresa dei migranti nei loro Paesi di origine. L’intervento si iden-tifica come un’avanguardia a livello europeo nella promozione dellepolitiche di co-sviluppo e ha richiesto un forte impegno sia in termini di ar-chitettura finanziaria, sia di cooperazione istituzionale, per poter superarele numerose criticità prodotte dal carattere innovativo. Il progetto Su.Pa.(Successful paths, supporting human and economic capital of migrants) è unprogetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del “Programmatematico di cooperazione con i Paesi terzi nelle aree della migrazione e

dell’asilo”. Banca Etica è tra i partner dell’iniziativa. Il progetto si propone di sostenere i percorsi di “ritorno pro-duttivo” dei migranti senegalesi nel proprio Paese di origine, in particolare nella Regione di Kaolack. A tal fine Su.Pa. intende:• rafforzare la cooperazione istituzionale nel campo dell’immigrazione tra le Regioni di origine e di desti-

nazione coinvolte nel progetto;• sradicare le difficoltà che presenta l’accesso al credito per i migranti;• promuovere percorsi innovativi per sostenere il ritorno del capitale umano ed economico in Senegal.Il progetto mira a risolvere alcuni problemi specifici:• mancanza di politiche dirette al supporto del ritorno di capitale umano ed economico nel Senegal attra-

verso strumenti adeguati;• cooperazione istituzionale insoddisfacente fra Regioni di partenza e di arrivo dei migranti coinvolte nel pro-

getto;• barriere all’autoimprenditorialità e alla cultura d’impresa, mancanza di riconoscimento delle qualifiche

professionali acquisite e, in alcuni casi, discriminazione da parte degli operatori economici;• mancanza di un adeguato partenariato pubblico-privato che raccolga i principali operatori, capace di ge-

nerare condizioni ideali di supporto alle iniziative economiche dei migranti nei Paesi di partenza;• difficoltà nell’accesso al credito, mancanza di fiducia nelle relazioni con il sistema bancario, mancanza

delle garanzie creditizie necessarie alla partenza di nuove imprese;• spreco di risorse economiche nei Paesi di origine e di destinazione dovuto all’alto costo del servizio di

trasferimento delle rimesse.

I PARTNER Leader: Regione del VenetoAltri Partner: Regione di Kaolack (Senegal), Regione Marche (Italia), Regione del Veneto - Sede di Bruxelles,ANAEM - Agence Nationale de l’Accueil des Etrangers et des Migrations (Francia), Veneto Lavoro, CON-FESEN, Banca Popolare Etica.

I BENEFICIARI Il principale gruppo di beneficiari è costituito dagli aspiranti imprenditori che fanno partedelle comunità di migranti e dalle associazioni di migranti in Veneto, Marche e Francia, e dalle comunità inSenegal destinatarie delle rimesse. Il progetto però porterà benefici all’intera comunità di migranti che vi-vono nei territori di arrivo delle rimesse, in particolar modo sotto l’aspetto della creazione di strumenti fi-nanziari nuovi che mirano a diminuire i costi che gravano sul flusso delle rimesse dall’Italia al Senegal. Ilprogetto è indirizzato anche alla comunità degli operatori finanziari che operano in Italia, Francia e nell’areadell’intervento in Senegal. Per tutte le informazioni e approfondimenti si rimanda al blog del progetto.

Regione Venetoe Banca Etica Insieme per aiutare imigranti a diventareimprenditori neiPaesi d’origine

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Ha preso l’avvio di recente il programma di microcredito voluto dallaProvincia di Carbonia Iglesias e realizzato in collaborazione con BancaPopolare Etica per favorire l’occupazione e l’avvio di piccole impresenel territorio. La provincia conta 130 mila abitanti e 30 mila disoccu-pati ed è una di quelle che maggiormente ha subito la crisi finanzia-ria, diventando la provincia italiana con il più basso PIL pro capite.Per contribuire a fronteggiare questa difficile situazione la Provinciaha deciso di ricorrere al microcredito e di disporre un fondo di garan-zia di € 145.000. Banca Etica erogherà prestiti per un valore comples-sivo pari al doppio del fondo di garanzia stanziato dalla provincia nelprimo anno di applicazione del protocollo di intesa (il moltiplicatore èdunque inizialmente di 1 a 2 per un totale di € 290.000 erogabili), per

poi arrivare a un moltiplicatore di 1 a 3 nel secondo anno e di 1 a 4 nel terzo anno.I prestiti avranno un importo compreso tra i 5.000 e i 15.000 € da rimborsare in un massimo di 7 anni a con-dizioni agevolate. Potranno accedervi giovani tra i 18 e i 36 anni, donne e persone svantaggiate che abbianoun’idea imprenditoriale, le competenze per realizzarla, ma siano prive di quelle garanzie patrimoniali ne-cessarie per accedere a prestiti bancari tradizionali.Il carattere innovativo del microcredito sta nel fatto che non si interviene con una forma di assistenzialismo,ma dando alle persone un’opportunità per rimettersi in gioco e per mettere a frutto le proprie capacità ecompetenze. Per questo uno degli elementi chiave del progetto sta nell’accompagnamento che viene offertoai beneficiari che potranno contare su un servizio di assistenza sia nella fase preliminare di presentazionedella domanda e predisposizione del progetto di impresa, sia nella fase successiva di start-up e consoli-damento dell’attività. Nello spirito della mission di Banca Etica particolare attenzione sarà dedicata al finanziamento dei progettimicro-imprenditoriali che abbiano una chiara vocazione sociale: servizi di assistenza all’infanzia, agli an-ziani o alle persone svantaggiate. L’esperienza di Banca Etica sul territorio nazionale dimostra infatti comegli investimenti in questi settori siano in grado di avviare un circolo virtuoso a beneficio di tutto il territoriocoinvolto.

CarboniaIglesiasMicrocredito in Sardegna con la Provincia diCarbonia Iglesias

Firma dellaconvenzionetra Banca Eticae Provincia di CarboniaIglesias

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Sole, mare, turisti, vacanza. Per molti la Sardegna è questo. Ma il so-le della Sardegna è anche molto altro: nel bel mezzo dell’estate 2008è nato uno dei più importanti progetti di produzione di energia rinno-vabile della Sardegna grazie a un piccolo comune, Loceri, di 1.300 abi-tanti, una banca giovane, nata nel 1999 e un’idea di sviluppo respon-sabile ed economicamente sostenibile. In anni in cui il fotovoltaico ancora non aveva conquistato lo spazio cheha oggi, il comune di Loceri ha investito € 706.541 per l’installazionedi impianti fotovoltaici nel suo territorio e ha posto le basi per la na-scita di un gruppo d’acquisto di impianti fotovoltaici denominato “Sar-degna al Sole”. Il progetto ha visto l’erogazione da parte di Banca Etica di un finan-ziamento a favore del Comune di Loceri per oltre € 700,000 finalizza-to all’installazione di 5 impianti fotovoltaici su strutture pubbliche(scuola media, scuola elementare, piscina comunale, il campo spor-tivo, Palazzo del Comune di Loceri).Grazie al progetto che Banca Etica ha portato avanti insieme al Co-mune sono stati concessi altri 20 finanziamenti per impianti fotovol-

taici installati da cittadini ed aziende. Questi ultimi hanno goduto di un tasso più vantaggioso rispetto aquello di mercato ma soprattutto è stato messo a loro disposizione uno sportello di orientamento pressogli uffici del Comune per offrire al cittadino informazioni su aspetti tecnici, normativi e finanziari. Un ser-

Sardegna al Sole -Comune di Loceri e Banca Eticainsieme per la sostenibilitàenergetica delle strutturepubbliche

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vizio innovativo che ha garantito l’orientamento tecnico, finanziario e assicurativo e un servizio d’interme-diazione per la presentazione delle domande di partecipazione al bando della regione Sardegna per il fi-nanziamento a fondo perduto del 20% dell’impianto fotovoltaico.

«Per Banca Etica quello di Loceri è stato un importante investimento sia dal punto di vista ambientale chefinanziario nel settore delle energie rinnovabili. Un investimento realizzato proprio nell’anno in cui abbia-mo aperto il nostro primo ufficio sull’Isola, con la presenza di un banchiere ambulante. Siamo nati per so-stenere uno sviluppo della persona e dell’ambiente armonioso e responsabile e siamo lieti che il nostro ar-rivo in Sardegna sia stato accompagnato dallo nascita di un progetto così importante» racconta il direttoregenerale di Banca Etica, Mario Crosta. «Siamo contenti anche dell’innovazione che questo progetto harappresentato. Ci sono altre esperienze di gruppi d’acquisto ma la novità a Loceri è stata rappresentata dalfatto che l’ente locale è diventato protagonista del proprio territorio e ha segnato il passo, diventando ca-pofila di altri Comuni per la realizzazione di impianti. È anche centrale, e culturalmente vincente, l’incen-tivo ai cittadini a partecipare. Banca Etica è intervenuta mettendo a disposizione le risorse finanziarie chesono diventate complementari all’utilizzo dei contributi statali e regionali e che sono necessarie per per-mettere al cittadino di realizzare l’impianto». 

Veduta diLoceri (OG)

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Il Comune di Senigallia ha aderito al progetto “Le mani per vivere in-sieme” promosso dalla Provincia di Ancona nell’ambito del Piano re-gionale di edilizia residenziale per il triennio 2006/2008. Il progettoprevede la realizzazione di 20 alloggi ad alta efficienza energetica in lo-calità Cesano di Senigallia, attraverso il metodo dell’autocostruzione,di cui il 50% riservato a cittadini extracomunitari.Il Consorzio Abn a&b Network Sociale Perugia e il Consorzio Solida-rietà, Cooperativa Sociale ONLUS di Senigallia, sono i soggetti checoordinano il programma di autocostruzione, assumendo il ruolo tec-nico e organizzativo nell’individuazione degli autocostruttori, nella pro-gettazione e nella direzione dei lavori necessari alla realizzazione delleunità immobiliari in autocostruzione.

CHE COS’È L’AUTOCOSTRUZIONEPer autocostruzione si intende quel processo edilizio attraverso il quale le persone si costruiscono partedella casa con le proprie mani risparmiando su gran parte dei costi di manodopera e sul profitto dell’im-prenditore, riducendo pertanto il costo complessivo di costruzione degli alloggi. Ogni autocostruttore siimpegna a dedicare, nell’arco della durata del progetto, parte del proprio tempo libero o di quello dei pro-pri familiari a lavorare in cantiere, secondo le vigenti norme edili di sicurezza e sotto la guida di professio-nisti ed esperti del settore.

COSA VERRÀ REALIZZATOLa superficie fondiaria è di mq 2.990 e la superficie utile lorda edificabile è di mq 2.247. La tipologia edili-zia è costituita da case abbinate a schiera. Gli alloggi realizzabili sono 20, con caratteristiche di bioediliziae risparmio energetico. Gli alloggi sono finalizzati alla residenza primaria e non possono essere né locatiné alienati fino al 26 giugno 2020. Il mutuo per l’acquisto e la costruzione delle case è concesso da Banca Etica. I beneficiari inizieranno a pa-gare le rate a lavori terminati, così da non dover pagare contemporaneamente la rata del mutuo e il canone

di fitto nell’abitazione in cui attualmente allog-giano. Il Consorzio ha scelto Banca Etica per la suaesperienza e la sua finalità sociale. Entrambi iConsorzi tutor del progetto sono soci di BancaEtica. La Cooperativa Edilizia “Le mani per vivere in-sieme” è stata costituita nel luglio del 2010 ed ècomposta da 13 uomini e 7 donne di varie nazio-nalità ed etnie di cui: 4 Operai, 2 Artigiani, 2 Impiegati, 2 Infermieri, 2 Poliziotti, 1 Came-riera, 1 Carabiniere, 1 Casalinga, 1 Commer-ciante, 1 Elettricista, 1 Operatrice Sanitaria, 1 Parrucchiera, 1 Pizzaiolo. Il Consiglio di Am-ministrazione ha avuto solo l’incombenza delraggiungimento dei 20 soci necessari all’avviodel progetto, poi, lo scorso mese di marzo, con-clusasi la procedura, si è data la possibilità agli

Le mani pervivere insiemeEdilizia sostenibilee housing sociale :autocostruzionea Senigallia

Veduta diSenigallia (AN)

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AREA CENTRO

autocostruttori di autogestirsi.Nella prima assemblea, infatti, inuovi soci hanno eletto le per-sone che faranno parte del nuovoConsiglio di Amministrazione.Tutti i soci, per “autocostruirsi” lacasa, dovranno lavorare nel can-tiere sotto la guida di personalespecializzato che metterà a lorodisposizione materiale studiatoappositamente per persone noncompetenti. Dopo tanto lavoro preparatorio fi-nalmente il 21 agosto 2011 è sta-to inaugurato il cantiere. Pur tramille difficoltà legate alla speri-mentalità del progetto i lavori pro-cedono alacremente con grandesoddisfazione anzitutto dei socidella cooperativa, del Consorzio Solidarietà e del Consorzio ABN (che in qualità di soggetti tutor accompa-gnano il percorso) e degli amministratori pubblici che hanno creduto e investito su questo progetto.

UN PROGETTO INNOVATIVO E REPLICABILE!“Le mani per vivere insieme” è un progetto di autocostruzione cooperante finalizzato a rispondere alle esi-genze di costruzione e gestione del proprio habitat (non esclusivamente di realizzazione della casa) attra-verso l’erogazione di lavoro manuale e organizzativo, riducendo molto la sequenza di deleghe e mediazioniche caratterizzano il ciclo della costruzione abituale (committenza, utenza, progettista, impresa) ed il costocomplessivo dell’intervento. Ma non solo. Il progetto è anche co-finanziato con il fondo ministeriale perl’inclusione sociale degli immigrati e gli alloggi sono destinati sia a cittadini italiani, sia a cittadini stranieriregolarmente residenti. Poiché l’integrazione dei cittadini immigrati è un processo complesso, difficile e nonscontato, il cantiere di autocostruzione non si limiterà alla mera edificazione delle case, ma lavorerà anchealla costruzione delle relazioni fiduciarie tra le persone appartenenti a culture diverse in modo da renderepossibile una convivenza interetnica basata su una forte coesione sociale.Il progetto rappresenta anche una risposta al caro abitazione che frena o addirittura impedisce l’acquistodi una casa.Una delegazione del Comune di Arezzo, interessata a replicare l’esperienza in terra toscana, ha visitato ilcantiere. «L’attenzione verso l’autocostruzione di altre amministrazioni e ora anche dei media nazionali – afferma lapresidente Casagrande – ci fa piacere ma, allo stesso tempo, non ci sorprende. “Le mani per vivere in-sieme” è un progetto originale che, coniugando coesione sociale e integrazione multiculturale, vuole dareuna risposta innovativa, solidale e di qualità ai temi dell’abitazione e del diritto alla casa, evitando la mar-ginalizzazione delle fasce più deboli della popolazione e costruendo una vera e propria comunità» (la cita-zione è tratta da www.anconatoday.it).

Il progettodell’autocostruzione“Le mani per vivereinsieme”

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Page 22: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

L’operatività di Banca Etica al Sud si è sin dalle origini contraddistinta per un forte approccio progettuale. Gli Enti Locali sono stati tra gli in-terlocutori privilegiati, anche, in virtù del forte coinvolgimento e radi-camento che i soci della Banca Etica organizzati sul territorio hannogarantito.L’idea che la Finanza Etica debba essere in grado di produrre una ri-sposta forte alle specifiche esigenze territoriali ha portato a rifletteresul ruolo che un istituto come Banca Etica può svolgere per promuo-vere occasioni di sviluppo locale e di sostegno alle politiche di welfare. Alla base di ogni intervento c’è stata la convinzione che un possibile ri-scatto del Sud può avvenire a partire dalla rivisitazione di politichepubbliche incentrate esclusivamente su forme di assistenzialismo.Le aree in cui Banca Etica è intervenuta in collaborazione con diversiEnti Locali del Mezzogiorno sono state: il contrasto all’impoverimento,il disagio abitativo, l’emersione dal lavoro nero, il supporto all’im-

prenditoria femminile e lo start-up di impresa.Lo strumento maggiormente utilizzato è stato quello del microcredito sia per rispondere ad esigenze socio-assistenziali, sia per supportare la nascita e il consolidamento di nuove imprese. L’elemento che accomuna tutte queste esperienze è il modello operativo che prevede la presenza dell’Entepubblico che costituisce un fondo di garanzia, di un altro soggetto radicato territorialmente che svolge un’at-tività di selezione e di accompagnamento e di Banca Etica che eroga il finanziamento e ne segue il rientro.A partire dal 1999 sono stati avviati progetti di microcredito socio-assistenziale con la Regione Puglia, laRegione Calabria, la Provincia di Potenza, il Comune di Lamezia Terme e il Comune di Putignano.

Banca Etica e gli enti localidel Sudalleati per la lottaall’impoverimento,il diritto alla casa,la legalità e l’avviodi microimprese

AREA SUD

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Progetto “Puglia Aperta e Solidale” - l'esperienza delle A.S.I.A (Agenzie Sociali di Intermediazione Abitativa)

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Page 23: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

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AREA SUD

Progetto A.S.I.A. per il diritto alla casa degli immigrati Regione Puglia 2011

Destinatari Azioni Fondo di garanzia Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Cittadini stranieri,immigrati, residenti

Sostegno allalocazione e allamanutenzione

straordinaria dialloggi

300.000 € di cui 30.000 €a valere sul Fondo digaranzia per progetti

di microcredito in Italiadi Etica Sgr

Agenzie Socialiper

l’IntermediazioneAbitativa

min 1.000 €max 2.500 €

12 25.000 €

Progetto “Credito Etico” Provincia di Potenza 2005

Destinatari Azioni Fondo digaranzia

Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Lavoratori precari, anche immigrati:atipici, cassaintegrati, in mobilità olavoratori autonomi, residenti nella

provincia di Potenza

Spese derivanti dasituazioni

d’emergenza checondizionano laqualità della vita

500.000€ FondazioneAntiusuraInteresseUomo diPotenza

max 5.000 €max 10.000 €

per ilavoratoriautonomi

15 100.000 €

Progetto AMICA (Azione Microcredito Calabria) Fondazione Calabria Etica 2007

Destinatari Azioni Fondo di garanzia

Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Lavoratori a basso reddito,neoassunti, giovani, anche

stranieri, famiglie, pensionati

Spese derivanti da situazioni

d’emergenza checondizionano laqualità della vita

30.000 € Caritasdiocesane

min 1.000 € max 5.000 €

10 75.000 €

Programma di microcredito “Solidarietà” Comune di Lamezia Terme 2009

Destinatari Azioni Fondo di garanzia

Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Famiglie, giovani, donne,lavoratori atipici

Spese derivanti dasituazioni

d’emergenza checondizionano laqualità della vita

150.000 € Caritasdiocesane ecooperative

socialiconvenzionatecon il Comune

min 1.000 € max 20.000 €

10 200.000 €

Progetto di microcredito Comune di Putignano 2011

Destinatari Azioni Fondo di garanzia

Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Residenti in temporaneadifficoltà economica

Spese derivanti dasituazioni

d’emergenza checondizionano laqualità della vita

30.000 € Caritasdiocesane,

organizzazionidi volontariato

territoriali

min 1.000 € max 5.000€

3 inistruttoria

10.000 €

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Page 24: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

AREA SUD

24

Progetto AMICA (Azione Microcredito Calabria) Fondazione Calabria Etica 2007

Destinatari Azioni Fondo di garanzia

Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Giovani imprenditori (ditteindividuali); cooperative

ed enti non profit

Creazione econsolidamento di

microimprese

70.000 € Caritasdiocesane

min 5.000 € max 15.000 €

10 150.000 €

Programma di microimpresa Comune di Lamezia Terme 2009

Destinatari Azioni Fondo di garanzia

Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Imprese anche a titoloindividuale

Start-up econsolidamento

aziendale

200.000 € Organizzazionie liberi

professionisticonvenzionati

min 5.000 € max 25.000 €

11 150.000 €

Progetto “Diamo Credito alle Donne” Provincia di Foggia 2005

Destinatari Azioni Fondo di garanzia

Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Imprese femminili comedefinite dalla L. 215/1992 con sede legale e attivitàprevalente in provincia

di Foggia

Start-up econsolidamento

aziendale

200.000 € Comitato mistolocale

max 15.000 € 20 300.000 €

Progetto “Comunità che guardano al futuro” del Gruppo di Azione Locale Molise verso il 2000-2005 convenzione esaurita

Destinatari Azioni Fondo di garanzia

Soggettoterritoriale

Importoerogabile

n. Finanz.al 2/2012

Creditoerogato

Imprese singole e associatenei settori: servizi alla

comunità locale, servizi perl’accoglienza e l’animazione

turistica, commercio epubblici esercizi di prossimità,

artigianato di prossimità

Microprogettiaziendali

selezionatinell’ambito di

un bando

200.000 €60.000 €

fondointeresse

Gal Molise per

accompagn.,selezione,

formazione pre avvioattività

max 30.000 € 10 250.000 €

I progetti di microcredito imprenditoriale avviati al Sud:

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Page 25: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

25

AREA SUD

Un altro ambito nel quale si è orientata l’azione della banca al Sud è statoil supporto agli Enti Locali per lo sviluppo territoriale e l’infrastruttura-zione sociale. Tali attività sono state realizzate, prevalentemente, attra-verso L’APE, nello spirito della costruzione di un sistema integrato.

L’APE - Agenzia per la Promozione della Cooperazione Sociale, èstata costituita l’8 marzo 2001, dai soci Drom, Coopfond e Banca Etica,a cui successivamente si è unita Sefea. L’agenzia è nata per fornireservizi riguardanti lo sviluppo e la qualificazione dell’ imprenditorialitàsociale al fine di favorire l’occupazione, l’inclusione sociale, l’organiz-zazione del nuovo welfare, lo sviluppo di economie e sistemi locali conparticolare riguardo alle aree a più forte rischio di marginalità sociale

e per favorire il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Anche in ragione di ciò, l’oggetto socialedel consorzio prevede la gestione di iniziative di sviluppo, nonché lo svolgimento di attività di sostegno e fi-nanziamento e di prestazioni di servizi a favore di cooperative e/o consorzi di cooperative sociali, costituiteai sensi della Legge 8 novembre 1991 n. 381 e imprese sociali, con lo scopo di realizzare e promuovere laloro crescita e diffusione. I soci che costituiscono L’APE possono vantare, a loro volta, una notevole espe-rienza nel settore dell’Impresa sociale.Il compito dell’Agenzia per lo Sviluppo della Cooperazione Sociale si può racchiudere in due filoni/compitiprincipali:• servizi allo sviluppo della imprenditorialità sociale;• finanza per lo sviluppo di cooperative sociali o piccole e medie imprese sociali (PMIS) e consorzi di coo-

perative sociali.La missione operativa dell’agenzia può pertanto essere sintetizzata in azioni di:• pre-formazione e formazione per nuovi soggetti della cooperazione sociale;• autoformazione per i soggetti e i quadri delle cooperative sociali già operanti e con particolare riguardo

al Mezzogiorno;• informazione e orientamento alla imprenditorialità sociale, alla ricerca di leggi di sostegno e finanzia-

mento, reperimento di risorse finanziarie per imprese sociali nuove o già operanti;• consulenza personalizzata alle imprese sociali vecchie e nuove;• fornitura di servizi di promozione, di sviluppo e di consolidamento delle PMIS.Rispetto ad analoghe iniziative, e per la stessa natura dei soci, l’agenzia svolge un ruolo di aiuto al reperi-mento e dotazione dei fabbisogni finanziari nelle forme più propriamente identificabili in:• microcredito;• linee di credito a breve e medio periodo;• prestiti partecipativi;• sottoscrizione di capitale sociale a riscatto;che si possano aggiungere e affiancare a risorse e contributi altrimenti e altrove reperiti.

L’APE ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di imprese sociali, in particolare servendosi dagli strumentimessi a disposizione dal Fondo Sociale Europeo attraverso numerosi progetti. L’attività del consorzio si èsvolta principalmente nelle regioni del Sud Italia con particolare riferimento alla Campania e alla Puglia.In queste due regioni, oltre a partecipare a numerosi progetti Equal, ha gestito la Sovvenzione Globale inpartenariato con altri soggetti operanti nel terzo settore. Tuttavia, il consorzio, grazie alla rete di rapportiche ha creato nel corso della sua attività, ha preso parte a interventi messi in atto anche in altre regioni delCentro e nel Nord del Paese.

Supporto agliEnti Locali per lo sviluppoterritoriale el’infrastrutturazionesociale

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Page 26: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

AREA SUD

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Piccoli Sussidi Campania

4 azioni specifiche:• Azione 1 - “Qualità e consolidamento dei servizi offerti da soggetti operanti nel settore sociale“

• Azione 2 - “Aiuti alla creazione di impresa e all’autoimpiego“

• Azione 3 - “Percorsi per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati“

• Azione 4 - “Partecipazione al capitale di rischio”

• 6,3 mln euro importo complessivo

• 5,2 mln euro disponibili per i beneficiari

Piccoli Sussidi Puglia

4 azioni specifiche:• Azione 1 - “Consolidamento delle organizzazioni operanti nell’ambito dell’inclusione sociale e la-

vorativa, attraverso il rafforzamento della qualità dei servizi offerti dalle stesse”

• Azione 2 - “Creazione di nuove imprese operanti nel campo dell’inclusione sociale e dei servizi dicura alla persona, anche attraverso processi di spin-off, finalizzati a sostenere l’inse-rimento lavorativo di soggetti svantaggiati”

• Azione 3 - “Misure di accompagnamento finalizzate a consentire l’accesso e la permanenza nelmercato del lavoro e nelle attività di formazione di soggetti non completamente auto-nomi”

• Azione 4 - “Partecipazione al capitale di rischio”

• 9,8 mln euro importo complessivo

• 8,2 mln euro disponibili per i beneficiari

Nel corso del 2012 saranno attivate tre nuove iniziative progettuali: Sovvenzione Globale Puglia, JeremieCampania e Jeremie Sicilia.

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Page 27: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

27

AREA SUDBANCA ETICA E GLI ENTI LOCALI:CRONACHE DI UNA PARTNERSHIP COSTRUTTIVA

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Page 28: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

28

BANCA ETICA E GLI ENTI LOCALI:CRONACHE DI UNA PARTNERSHIP COSTRUTTIVA

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Page 29: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

BANCA ETICA

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Banca Popolare Etica è una real-tà unica nel panorama bancarioitaliano e internazionale. È infatti la sola banca che – ac-canto alla trasparenza in tutti iprocessi – garantisce una desti-nazione dei finanziamenti mirataesclusivamente ad ambiti di inte-resse collettivo: dalla cooperazio-ne sociale (in particolare quellalegata ai servizi socio-assistenzia-li) alla cooperazione internazio-nale, dalla tutela dell’ambientealla promozione della cultura,dalle energie rinnovabili all’agri-coltura biologica.

Nata nel 1999, Banca Etica ope-ra oggi su tutto il territorio na-zionale con 16 filiali e una rete di“banchieri ambulanti” e offre aipropri clienti un’ampia gamma diprodotti e servizi che permetto-no una completa operatività ban-caria (libretti di risparmio, conticorrenti, bancomat, carte di cre-dito, obbligazioni, mutui primacasa, prestiti personali, fondid’investimento etici).

Informazioni dettagliate sull’attivitàe sui servizi offerti sono consultabilisul sito www.bancaetica.it

BANCA ETICA IN CIFRE13 anni di crescita per l’economia sociale

Sopra: sui terreniconfiscati alla mafia -Cooperativasociale Lavoro e Non Solo,Corleone (PA)

I soci persone giuridiche di Banca Etica rappresentano il 15% del capitale sociale (il restante 85% sono persone fisiche).La torta mostra la distribuzione percentuale delle diverse categorie di persone giuridiche socie. Dati 2010.

I soci persone fisiche di Banca Etica

Associazioni

40%

Onlus

27%

Società cooperative

7% Enti Pubblici

8%

Aziende di credito

1%

Scuole

1%

Società sportive

1%

Consorzi e Comitati

1%

Società Profit e Ditte individuali

8%

Parrocchie

4%

Sindacati

2%

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Page 30: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

BANCA ETICA

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Distribuzione % dei finanziamentiaccordati da Banca Etica per setto-re di intervento. Il 31% dei finanzia-menti circa va a iniziative socio-assistenziali, educative e di inseri-mento al lavoro. Il 28% a progettiper il miglioramento della qualitàdella vita, l’accesso allo sport e al-la cultura, il 7% a iniziative di vo-lontariato internazionale, coopera-zione allo sviluppo e commercioequo e solidale. Il dato relativo all’ambiente – in cuiBanca Etica è molto impegnata –risulta sottodimensionato in quan-to moltissimi finanziamenti con-cessi a persone fisiche o giuridicheper interventi volti al miglioramen-to dell’efficienza energetica ricado-no nelle voci Persone Fisiche oServizi Socio Sanitari (erogati ap-punto dalle cooperative).

I settori finanziati in % su totale finanziamenti erogati nel 2011

Servizi socio-sanitari, educativi, lotta all’esclusione

e inserimento lavorativo

34%

Altro

15%

Tutela ambientale e salvaguardia dei beni culturali

3%

Cooperazione allo sviluppo,commercio equo e solidale,volontariato internazionale

7%

Qualità della vita, sport, iniziative culturali

24%

Persone fisiche

16%

0,00

100,00

200,00

300,00

400,00

500,00

600,00

700,00

800,00

20112010200920082007200620052004200320022001anno

impieghi

tota

le im

port

o (m

ln e

uro)

69,087,4

150,0

209,0

270,0322,4

370,0422,0

539,0

641,0

761,0

I finanziamenti erogati da Banca Etica a favore dell’economia sociale in Italia sono cresciuti costantemente fino asestuplicarsi. I fidi sono andati a sostegno di migliaia progetti nei quattro principali ambiti di intervento: cooperazionesociale, cooperazione internazionale, ambiente, cultura e società civile. Oggi Banca Etica sta finanziando oltre 5 milaprogetti in queste aree.

I finanziamenti all’economia sociale - 2001/2011 (milioni di euro)

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Page 31: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

CONTATTI

Per conscere meglio Banca Popolare Eticamettiti in contatto con i nostri ResponsabiliCulturali d’Area

AREA NORD EST(Emilia Romagna - esclusa la provincia di Piacenza - Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto)

Ivan Pesaresi presso filiale di Bologna, Viale Masini 4, int. 2/E 40126 Bologna tel. 051 444733 - cell. 366 6272007 e-mail: [email protected]

AREA NORD-OVEST(Valle D'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria e provincia di Piacenza)

Alberto Hoch Via Musei 31, 25121 Brescia tel. 030 2937655 / 030 2400988 - cell. 333 6782691 e-mail: [email protected]

AREA CENTRO (Toscana, Umbria, Marche, Sardegna, Lazio, Abruzzo)

Emiliana Renella Via Toscana 48 00185 Roma tel. 06 45403218 e-mail: [email protected]

AREA SUD(Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia)

Teresa MasciopintoVia Ottavio Serena, 30 70126 Bari tel. 080 5028909 e-mail: [email protected]

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Page 32: Enti Locali e Finanza Etica: insieme verso un nuovo welfare

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Stampato nell’aprile 2012

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