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1861-2011 150° Anniversario Unità d’Italia (di Paola Poppi)

150° unita' d'italia

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150° Anniversario Dell' Unità d' Italia, presentazione dell' insegnante Paola Poppi - scuola Primaria "G.Lodi"

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1861-2011

150° Anniversario Unità d’Italia(di Paola Poppi)

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LE PAROLE DEL PRESIDENTEDELLA REPUBBLICA

• ….”Celebrare quell'anniversario, centocinquant'anni di Italia unita,

non è un rito retorico. • Non possiamo come Nazione pensare

il futuro senza memoria e coscienza del passato…”

• (dal Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Palazzo del Quirinale, 31/12/2010)

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150° ANNIVERSARIO UNITÀ D’ITALIA

• Il 17 Marzo 2011 ricorre il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

• Nel corso del 2011 molte sono le iniziative e le cerimonie ufficiali organizzate per ricordare quell’evento.

• Per il centocinquantenario dell'Unità d'Italia il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha promosso un itinerario nei “Luoghi della Memoria”, partito da Genova il 5 Maggio scorso.

• Proprio dallo scoglio di Quarto il 5 maggio 1860 prese avvio, con la Spedizione dei Mille, la fase conclusiva del lungo percorso del movimento per l'Unità, che sarebbe culminata il 17 Marzo 1861 nella Proclamazione dello Stato Unitario.

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150° ANNIVERSARIO UNITÀ D’ITALIA

Con la deposizione di una corona d'alloro alla stele di Quarto, luogo storico da cui partì la spedizione dei Mille, Napolitano inaugura l'anno di celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. (foto tratta da multimedia quotidiano.net)

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I FRANCOBOLLI• Sempre il 5 maggio 2010 è uscita la serie di francobolli che apre i festeggiamenti per il

150° Anniversario dell’Unità d’Italia. • Realizzati da Angelo Merenda, i quattro i francobolli , riuniti in foglietto, riproducono

opere pittoriche che custodiscono la memoria del Risorgimento Italiano e sono dedicati rispettivamente ad altrettante tappe del processo di unificazione:

• la PARTENZA DI GARIBALDI DA QUARTO : il quadro fa parte della collezione conservata nel Museo Nazionale del Risorgimento di Torino

• lo SBARCO A MARSALA : il quadro appartiene alla Fondazione Bergamo nella Storia – Museo Storico di Bergamo

• la BATTAGLIA DI CALATAFIMI : il quadro è esposto al Museo del Risorgimento di Milano

• L’INCONTRO DI TEANO : il quadro che ritrae Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II nello storico incontro di Teano si trova al Palazzo Pubblico di Siena.

• A completare la grafica del foglietto, del valore complessivo di 3,10€, è raffigurata una scena della storica impresa garibaldina ispirata ad un’antica incisione, oltre al logo tricolore realizzato per i festeggiamenti del secolo e mezzo dell’Unità italiana.

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IL COMITATO NAZIONALE DEI GARANTI PER LE CELEBRAZIONI

• E’ stato istituito un I Comitato dei Garanti per le Celebrazioni che ha il compito di verificare e monitorare il programma delle iniziative legate alle celebrazioni dell'Unità Nazionale, sulla base delle informazioni trasmesse dal Comitato interministeriale.

• Dal 23 novembre 2007, data dell'istituzione del Comitato dei Garanti ,fino al 20 aprile 2010 il Comitato dei Garanti è stato presieduto dal Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

• A seguito delle dimissioni del Presidente Ciampi, l'incarico della Presidenza del Comitato dei Garanti è stato conferito al Prof. Giuliano Amato.

• I Componenti del Comitato sono scelti tra personalità qualificate, appartenenti a diversi ambiti del mondo della cultura, che possano così garantire un orientamento politico e culturale pluralistico.

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IL COMITATO NAZIONALE DEI GARANTI PER LE CELEBRAZIONI

• La composizione, così come prevista dall'ultimo Decreto del 9 luglio 2010, è la seguente:

• Giovanni Allevi, Gaetano Armao, Maria Lucia Baire, Walter Barberis, Vittorio Bo, Roberto Bolle, Pietrangelo Buttafuoco, Pierluigi Ciocca, Michele Coppola, Piero Craveri, Pasquale De Lise, Ernesto Galli della Loggia, Andrea Giardina, Louis Godart, Stefano Lucchini, Francesco Margiotta Broglio, Claudio Martelli, Alberto Melloni, Fiorenza Mursia, Lorenzo Ornaghi, Francesco Perfetti, Roberto Pertici, Andrea Riccardi, Elena Aga Rossi, Giovanni Sabatucci, Giovanni Tassani, Gianni Toniolo, Marcello Veneziani

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IL LOGO UFFICIALE• Tre bandiere tricolore che sventolano a rappresentare i tre

giubilei del 1911, 1961, 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni: è il logo del 150º Anniversario dell'Unità d'Italia che si celebrerà nel 2011.

• Il logo è pensato per essere una immagine-segnale che ricordi il coraggio, il sogno, la gioia profondamente umana che accompagnò i fatti che portarono all'Unità d'Italia: per tirarli fuori dai libri di Storia e trasformarli in emozione ancora attuale. Un logo allegro, positivo, vivo.

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IL LOGO UFFICIALE

• Scendendo dai motivi ideali più nel dettaglio grafico, "la forma della bandiera è il risultato di uno studio che integra le suggestioni di festa, di vele gonfie e di volo d'uccello. Con la reiterazione della forma, si accentua il senso di coralità".

• Quanto al percorso di creazione del logo, "si parte dall'indagine sui simboli sedimentati, primo fra tutti: il tricolore, declinato in una composizione piena di energia, che evoca lo sventolare di bandiere in festa". Inoltre, "il logo si presta ad essere facilmente adottato all'interno dei tanti progetti che si svolgeranno nel Paese, senza invadere la specificità di ogni manifestazione". (dal sito italiaunita150.it)

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IL LOGO UFFICIALE

• Siamo in attesa dell’autorizzazione necessaria da parte del Coordinatore dell'Unità Tecnica di Missione per l’uso del logo.

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1861: NASCE L'ITALIA• “Il Senato e la Camera dei Deputati hanno

approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue:

• Articolo Unico: • Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e

suoi Successori il titolo di Re d'Italia. • Ordiniamo che la presente, munita del

Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".

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1861: NASCE L'ITALIA• Sono le parole che si possono leggere nel documento della Legge • n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come Proclamazione

ufficiale del Regno d'Italia, che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del Parlamento, nella quale è stato votato il relativo Disegno di Legge.

• l 21 aprile 1861 quella Legge diventa la n. 1 del Regno d'Italia.• In circa due anni, dalla primavera del 1859 alla primavera del 1861,

nacque, da un 'Italia divisa in sette Stati, il nuovo regno.• Un percorso che parte dalla vittoria militare degli eserciti franco-

piemontesi nel 1859 e dal contemporaneo progressivo sfaldarsi dei vari Stati italiani, che avevano legato la loro sorte alla presenza dell'Austria nella penisola ,e si conclude con la Proclamazione di Vittorio Emanuele II Re d'Italia. (dal sito italia unita 150.it)

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17 MARZO 2011

• Il 17 Marzo 2011, giorno• del 150° Anniversario

dell’Unità d’Italia, sarà Festa Nazionale.

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PER SAPERNE DI PIÙ

Le tappe principali delProcesso di Unificazione

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IL RISORGIMENTO

• Il Risorgimento è quel processo storico che portò alla formazione dello Stato Nazionale Unitario in Italia.

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• Il Congresso di Vienna si tenne tra Ottobre 1814 e Giugno 1815, dopo la sconfitta di Napoleone.

• Le nazioni che vi parteciparono decisero di ristabilire la situazione politica esistente in Europa prima della Rivoluzione Francese e di Napoleone.

• I re tornarono sui loro troni e fu restaurata la monarchia assoluta, furono cioè abolite la divisione dei poteri e le riforme.

• I rappresentanti di Austria, Russia e Prussia strinsero un patto, la Santa Alleanza, con il quale si promettevano reciproco aiuto in caso di ribellione dei popoli o di invasione da parte di altri Stati.

• Iniziò il periodo della Restaurazione.

IL CONGRESSO DI VIENNA

Il Congresso di Vienna (stampa - Raccolta Bertarelli - Milano)

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• Al Congresso di Vienna del 1815 gli Stati vincitori contro Napoleone decisero il nuovo assetto geografico e politico dell'Europa :

• -Regno d’Inghilterra• -Confederazione Germanica• -Regno Austro-Ungarico• -Regno di Prussia• -Impero Russo• -Regno di Francia• -Regno di Spagna• -Regno del Portogallo• -Regno di Svezia• -Regno di Norvegia• -Impero Ottomano • -l’Italia suddivisa in tanti Stati

L’EUROPA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA

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L’ITALIA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA

• Dopo il Congresso di Vienna, l’Italia fu nuovamente divisa in tanti piccoli Stati, ognuno col proprio sovrano e le proprie leggi:

• -il Regno di Sardegna : Piemonte, Val d’Aosta, • Liguria e Sardegna, con a capo i Savoia• -il Lombardo-Veneto faceva parte • dell’Impero Austro-Ungarico, sotto il • dominio dell’Austria• -lo Stato Pontificio : comprendeva parte • dell’Emilia e l’Italia Centrale con a capo il • papa• -il Regno delle Due Sicilie : comprendeva • l’Italia Meridionale e la Sicilia sotto la • dinastia dei Borboni• -il Graducato di Toscana• -i Ducati di Modena , Parma e Massa Carrara• -il Principato di Lucca

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In tutta Europa la Restaurazione degli antichi regimi non bloccò del tutto la diffusione delle idee di libertà, uguaglianza, fratellanza della Rivoluzione Francese.

Tuttavia, la stretta sorveglianza della polizia rendeva molto difficile l’organizzazione concreta di azioni di protesta.

Così, coloro che combattevano per il ritorno della libertà cominciarono a incontrarsi di nascosto e a riunirsi in società segrete.

LE SOCIETÀ SEGRETE

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• Le società segrete avevano scopi diversi nei vari Paesi .

• Dove la Nazione era indipendente, come in Spagna, esse lottavano per la libertà e i diritti costituzionali.

• Dove invece, come in Italia, il Paese era diviso e sottomesso al dominio straniero, volevano prima di tutto

• l’indipendenza e l’unità nazionale.

• In Italia la società segreta più importante fu la Carboneria,

• chiamata così perché i suoi aderenti, • per nascondere la loro attività alla

polizia, fingeva di trovarsi per vendere il carbone e usava il linguaggio dei carbonai.

LA CARBONERIA

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I MOTI del 1820 - 21• Nel 1820 scoppiarono i primi moti

rivoluzionari in Spagna. • Anche in Piemonte , nel Lombardo-

Veneto e a Napoli i Carbonari organizzarono rivolte.

• Dovunque in Europa e in Italia le insurrezioni furono represse; molti degli organizzatori furono uccisi, condannati al carcere o costretti all’esilio.

• Due tra i maggiori carbonari italiani, Silvio Pellico e Pietro Maroncelli, furono arrestati dalla polizia austriaca e condannati ad una dura pena nel carcere austriaco dello Spielberg.

• Silvio Pellico raccontò questa sua esperienza nel libro “Le mie prigioni”.

Il dipinto di Giovan Battista Biscarra ritrae il momento della partenza da Venezia di Silvio Pellico e Pietro Maroncelli, diretti al carcere dello Spielberg

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• Nel 1830 scoppiarono nuovi moti rivoluzionari in diverse parti d’Europa: Francia, Olanda, Grecia …

• In Italia le rivolte scoppiarono in Romagna, nello Stato Pontificio, a Modena.

• Le insurrezioni, però, fallirono e molti degli organizzatori furono imprigionati o condannati a morte.

• Tra gli insorti spicca la figura di Ciro Menotti, che nel 1831 guidò i moti a Modena.

• Fu arrestato e condannato a morte.

I MOTI del 1830 - 31

Ciro Menotti

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GIUSEPPE MAZZINI E LA “GIOVINE ITALIA”

• Giuseppe Mazzini nacque a Genova nel 1805.

• Si iscrisse alla Carboneria e partecipò ai falliti moti del 1820. Fu arrestato e costretto all’esilio in Francia, in Svizzera e in Inghilterra.

• Nel 1831, dopo aver riflettuto sugli errori dei primi moti rivoluzionari, fondò a Marsiglia una nuova società segreta, la Giovine Italia.

• Le idee di Mazzini si proponevano di rendere l’Italia una, libera, indipendente, repubblicana.

• Per realizzare ciò, Mazzini riteneva che era necessario coinvolgere tutto il popolo nella lotta per l’indipendenza e la libertà.Giuseppe Mazzini

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VINCENZO GIOBERTI E CARLO CATTANEO

• I patrioti italiani protagonisti del Risorgimento non erano tutti a favore della formazione di uno Stato Italiano unitario.

• C’era chi pensava che le tante realtà italiane potessero convivere meglio in uno Stato federale, come gli Stati Uniti d’America.

• Il sacerdote piemontese Vincenzo Gioberti era favorevole ad una federazione dei regni allora esistenti, guidata dal papa.

• Il milanese Carlo Cattaneo proponeva una federazione di repubbliche rette dalla borghesia.

Vincenzo Gioberti Carlo Cattaneo

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• Nel 1848 fu un anno di grandi cambiamenti.

• In tutta Europa scoppiarono nuovi moti rivoluzionari :

• a Parigi dove il popolo si ribellò contro il re e fu proclamata la Repubblica

• in Germania, dove fu concessa la Costituzione, presto, però revocata

• in Austria, dove gli scontri indussero l’Imperatore a promettere la Costituzione.

IL 1848

Insurrezione in Germania

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IL 1848• Anche in Italia il popolo insorse chiedendo

soprattutto libertà e indipendenza :• a Venezia cacciarono gli Austriaci e fu

proclamata la Repubblica• a Milano, dopo cinque giornate di scontri,

gli insorti costrinsero gli Austriaci ad abbandonare la città e a rifugiarsi nel ”Quadrilatero”, formato dalle quattro città fortificate di Mantova, Verona, Peschiera e Legnago

• a Roma venne cacciato il papa Pio IX e fu proclamata la Repubblica

• a Firenze, Brescia, Modena e Parma.• I patrioti lombardi chiesero al re di

Sardegna, Carlo Alberto, di intervenire con l’esercito in loro aiuto.Le cinque giornate di Milano

dipinte da Baldassarre Verazzi

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CARLO ALBERTO DI SAVOIA• Carlo Alberto di Savoia nacque a Torino

nel 1798. • Fu Re di Sardegna dal 1831 al 1849.• Ha legato il suo nome alla

promulgazione Statuto albertino, che rese il Regno di Sardegna, prima, e l'Italia, poi, una Monarchia costituzionale.

• Lo Statuto albertino rimase in vigore fino all'adozione della Costituzione Italiana.

• Nel 1848 dichiarò guerra all’Austria. Sconfitto nel 1849, abdicò (rinunciò al titolo di re) in favore del figlio Vittorio Emanuele II.(I Guerra d’Indipendenza)

Carlo Alberto

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PAPA PIO IX• Pio IX (Giovanni Mastai Ferretti) divenne

papa nel 1846. • Nei primi due anni del suo pontificato

governò lo Stato Pontificio con una progressiva apertura alle richieste libertarie della popolazione, concedendo una Costituzione.

• Nel1848 la rivolta che portò alla costituzione della Repubblica Romana lo costrinse a rifugiarsi a Gaeta.

• Nel 1850 fece ritorno a Roma grazie alla protezione delle truppe francesi di Napoleone III.

• Nel 1870, alla caduta di Napoleone III, le truppe del Regno d'Italia entrarono a Roma ed il Papa si ritirò nel Vaticano rifiutando di riconoscere il nuovo Stato.

Papa Pio IX

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IL CANTO DEGLI ITALIANI• Il mazziniano Goffredo Mameli,

patriota e poeta, morto durante la difesa della Repubblica Romana, fu l’autore dell’Inno Nazionale “Il Canto degli Italiani”, noto come “Fratelli d’Italia”.

• Michele Novaro ne scrisse la musica; compose decine di canti patriottici e organizzò spettacoli per la raccolta di fondi destinati alle imprese garibaldine.

• In quel periodo furono composti molti canti popolari sulla libertà, come “Addio, mia bella, addio”.

Goffredo Mameli Michele Novaro

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LA I GUERRA D’INDIPENDENZA• Le rivolte popolari convinsero Carlo

Alberto, re di Sardegna, a concedere la Costituzione, lo Statuto Albertino.

• Il 23 Marzo 1848 Carlo Alberto dichiarò guerra all’Austria.

• Iniziava la I Guerra d’Indipendenza.• In un primo tempo il Granducato di

Toscana, lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie si allearono col Piemonte, poi sia il Papa che il re di Napoli ritirarono le loro truppe.

• Dopo alcune vittorie iniziali, nel 1849 l’esercito piemontese fu sconfitto a Custoza e a Novara.

• La Lombardia e il Veneto restarono sotto il diretto governo dell’Austria.

Battaglia di Novara

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• Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II.

• Negli Stati italiani tutto tornò come prima: i vari sovrani, anche sotto la pressione dell’Austria, revocarono le riforme concesse nel 1848.

• Le piccole repubbliche di Roma e Venezia furono abbattute dagli eserciti austriaco e francese.

• Il Regno di Sardegna, nonostante la sconfitta subita, mantenne i propri confini .

LA I GUERRA D’INDIPENDENZA

La Repubblica romana

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VITTORIO EMANUELE II DI SAVOIA• Vittorio Emanuele II era il

primogenito di Carlo Alberto di Savoia-Carignano, re di Sardegna, e di Maria Teresa d'Asburgo-Toscana.

• Diventò Re di Sardegna nel 1849, dopo l'abdicazione di Carlo Alberto .

• Per i sentimenti patriottici che l’animarono, fu chiamato il Re Galantuomo.

• Partecipò come comandante supremo alla II e alla III Guerra d’Indipendenza.

• Fu il primo Re d’Italia.

Vittorio Emanuele II

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CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR

• Dopo la sconfitta contro l’ Austria Vittorio Emanuele II affidò il governo a Camillo Benso Conte di Cavour.

• L’obiettivo di Cavour era quello di unificare l’Italia sotto la famiglia reale dei Savoia , ma per fare questo occorreva portare il Regno di Sardegna all’altezza delle nazioni europee più progredite.

• Migliorò le condizioni economiche del Piemonte : fece costruire canali di irrigazione, strade, ferrovie .

• Stabilì un’alleanza militare con la Francia di Napoleone III in cambio della cessione di Nizza e della Savoia. Camillo Benso Conte di Cavour

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LA II GUERRA D’INDIPENDENZA• Poiché la Francia sarebbe

intervenuta solo se fosse stata l’Austria ad attaccare il Piemonte, Cavour cercò di provocare l’intervento militare austriaco.

• Nel 1858 lungo il confine con la Lombardia si concentrarono le truppe piemontesi e i volontari provenienti da ogni parte dell’Italia. L’Austria ne ordinò il ritiro.

• Al rifiuto di Cavour, l’Austria dichiarò guerra al Piemonte.

• Iniziava la II Guerra d’Indipendenza.• Napoleone III mandò i suoi soldati in

aiuto del Piemonte.

La Battaglia di Solferino

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• Garibaldi, tornato dall’America, ottenne il comando dell’esercito dei volontari, i Cacciatori delle Alpi.

• L’esercito austriaco fu ripetutamente sconfitto a Magenta, Solferino e San Martino.

• Mentre si combatteva in Lombardia e in Veneto, i patrioti dell’Emilia e della Toscana insorsero, cacciando i loro sovrani e chiedendo l’annessione (l’unione) al Piemonte; così accadde anche in alcune città dello Stato Pontificio.

• Napoleone III, alleato del papa, firmò l’armistizio di Villafranca con gli Austriaci.

LA II GUERRA D’INDIPENDENZA

La Battaglia di San Martino

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• La Lombardia riuscì a unirsi al Regno di Sardegna.

• Cavour concesse ugualmente alla Francia Nizza e la Savoia, in cambio della possibilità di far decidere ai cittadini l’annessione (l’unione) al Piemonte.

• In Emilia, Romagna e Toscana si svolsero i plebisciti (le votazioni) : i cittadini scelsero di unirsi al Regno di Sardegna, che a quel punto comprendeva gran parte dell’Italia Settentrionale.

LA II GUERRA D’INDIPENDENZA

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GIUSEPPE GARIBALDI• Giuseppe Garibaldi nacque a Nizza nel

1807.• È uno dei personaggi storici italiani più

celebri nel mondo.• Partecipò all’attività della Giovine Italia

di Mazzini, che gli costò l’esilio in America Meridionale, dove combatté nelle guerre per l’indipendenza.

• Nel 1848 tornò in Italia e fu uno dei protagonisti del Risorgimento; nel 1849 combatté in difesa della Repubblica Romana.

• Per il suo impegno a favore della libertà sia in Europa, sia in America meridionale fu chiamato l’ Eroe dei due mondi .

Giuseppe Garibaldi

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• Garibaldi, dopo la Spedizione dei Mille, ebbe molti contrasti con il governo che ne temeva la popolarità e la tendenza ad agire in modo autonomo.

• Nel 1862, mentre avanzava verso Roma, fu bloccato in Aspromonte dall’esercito piemontese.

• Nel 1866 partecipò alla III Guerra di’Indipendenza.

• Nel 1867 tentò ancora la presa di Roma, ma fu respinto dalle truppe francesi , che difendevano la città del papa.

• Si ritirò nell’isola di Caprera (Sardegna), dove morì nel 1882.

GIUSEPPE GARIBALDI

Giuseppe Garibaldi

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LA SPEDIZIONE DEI MILLE• Intanto nella primavera del 1860

erano scoppiati moti anche nel Regno delle Due Sicilie.

• Garibaldi organizzò una spedizione di mille volontari, la cosiddetta Spedizione dei Mille, per liberare l’Italia Meridionale dai Borboni.

• Il 5 Maggio 1860 partì da Quarto, vicino a Genova, a bordo delle navi Piemonte e Lombardo.

• A Talamone, in Toscana, con uno stratagemma, Garibaldi si fece consegnare armi e munizioni dal comandante di una fortezza spagnola.

La partenza di Garibaldi da Quarto Il quadro fa parte della collezione

conservata nel Museo Nazionale del Risorgimento di Torino

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• I garibaldini sbarcarono a Marsala, in Sicilia; in pochi giorni, aiutati anche dalla popolazione, entrarono a Palermo e liberarono tutta l’isola, dopo aver sconfitto l’esercito borbonico a Milazzo.

• Garibaldi risalì la penisola, sbarcò in Calabria e, dopo poche settimane, raggiunse la Campania, liberò Napoli, mettendo in fuga il re Francesco II di Borbone.

• Garibaldi ottenne la sua più grande vittoria militare nella Battaglia del Volturno, mentre i soldati piemontesi si dirigevano verso il Sud, con il re deciso a imporre la propria sovranità sulle regioni conquistate.

LA SPEDIZIONE DEI MILLE

Lo Sbarco a Marsala Il quadro appartiene alla Fondazione

Bergamo nella Storia – Museo Storico di Bergamo

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• Cavour, che temeva un'influenza mazziniana e repubblicana su Garibaldi, sostenuto anche da Napoleone III, inviò truppe nello Stato Pontificio, occupando Marche e Umbria .

• Garibaldi, che per ordine del re Vittorio Emanuele II si era fermato in Campania, incontrò poi il re a Teano e gli “consegnò” le terre da lui conquistate.

• Nel frattempo le Marche e l’Umbria, che facevano parte dello Stato Pontificio, chiesero l’annessione al Piemonte.

LA SPEDIZIONE DEI MILLE

L’incontro di Teano Il quadro che ritrae Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II nello storico incontro di Teano si trova al Palazzo

Pubblico di Siena

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LA PROCLAMAZIONE DEL REGNO D’ITALIA

• Il 17 Marzo 1861 a Torino si riunì per la prima volta il Parlamento Italiano, che proclamò Vittorio Emanuele II Re d’Italia.

• Nasceva il Regno d’Italia, con capitale Torino.

• Nel 1865 la capitale fu trasferita a Firenze, in un progressivo avvicinamento a Roma, che era ritenuta la vera capitale d’Italia.

• Roma diventò capitale nel 1871.Sala del Parlamento del Regno d’Italia

Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino

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L’ITALIA NEL 1861• Per il compimento definitivo

dell’Unità sarebbero occorsi ancora parecchi anni.

• Il territorio del nuovo Regno d’Italia non comprendeva ancora:

• -il Veneto (III Guerra • d’Indipendenza 1866)• -il Lazio e Roma (1870/1871)• - il Trentino e il Friuli (I Guerra • Mondiale 1915/1918) .

L’Italia nel 1861

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PER APPROFONDIRE• Molti sono i testi e i documenti utili ad approfondire le tematiche relative all’Unità d’Italia.

Mi limito a suggerire il materiale consultato di recente, dove si possono trovare alcune notizie poco note

• Un’ampia bibliografia si può trovare sul sito italiaunita150.it• Giorgio Napolitano - PER L’UNITÀ D’ITALIA - (Discorsi e interventi ottobre 2009 – giugno 2010

Verso il 150° Anniversario della fondazione dello Stato Nazionale) - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

• Sito quirinale.it• Aldo Cazzullo - VIVA L’ITALIA - Mondadori • Carlo Fruttero/Massimo Gramellini - LA PATRIA ,BENE O MALE- Mondadori • Siti : quirinale.it , Italiaunita 150.it, pavonerisorse.it, aviazioneitaliana.it,

risorgimentoitalianoricerche.it …• Le foto sono tratte da vari siti internet (Italiaunita 150.it, quirinale.it, wikipedia,

biografieonline.it, museomentana.it, popolodelsud.it, rncmusic.it, webalice.it soldatiniestoria.blog. tiscali.it, tavernacatena.com, wikimedia e altri)