34
Ragione ed esperienza: il problema dell’origine della conoscenza

5 ragione ed esperienza fino a kant percorso

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Ragione ed esperienza:

il problema dell’origine della conoscenza

Page 2: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

INTRODUZIONE

Il problema dell’ordine nel mondo,

della conoscenza come spiegazione causale delle cose e della possibilità di sfuggire al rischio dello scetticismo.

Page 3: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

ARISTOTELISMO E NUOVA SCIENZADue erano le teorie ereditate dalla classicità e dal medioevo:

l’innatismo platonico (l’esperienza è occasione per cogliere idee già presenti nell’anima)

l’empirismo aristotelico (le forme sono immanenti alle cose e separabili per astrazione).

L’aristotelismo medievale fu dominato dal principio:

nihil est in intellectu

quod prius non fuerit in sensu.

Page 4: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Aristotele riteneva che la scienza si fondasse sulla dimostrazione sillogistica (valore causale del termine medio) che in quanto ragionamento deduttivo aveva però un carattere tautologico.

Il sillogismo deve essere vero e valido, cioè corretto formalmente ma anche basato su premesse vere.

Il ragionamento induttivo è invece il dominio del probabile, non quello della certezza scientifica.

Page 5: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

La conoscenza necessita anche dell’intuizione razionale che intuendo le essenze permette la dimostrazione razionale.

In conclusione:

la conoscenza razionale dimostrativa esige l’esperienza per essere un sapere fecondo e l’esperienza esige la ragione intuitiva per costruire una conoscenza vera e non solo probabile.

Page 6: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

LA SCIENZA MODERNA*

BaconeBacone FrancescoFrancesco: superare il vecchio empirismo (formiche) e il vecchi razionalismo (ragni). Nuova scienza (api): raccoglie dati e li lavora attivamente – induzione scientifica + orientamento della ragione.

Galileo GalileiGalileo Galilei: sensate esperienze + necessarie dimostrazioni.

Autonomia della ricerca scientifica che ha solo due fonti: esperienza e ragione, contro i pregiudizi della religione, dell’aristotelismo e dele senso comune.

Page 7: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

L’esperienza scientifica è l’esperimento (formulazione di una ipotesi e sua verifica).

Dati scientifici ipotesi spiegare i fatti

Conferme “sperimentali”

la ragione orienta l’osservazione

e filtra i fenomeni osservati riducendoli a proprietà misurabili (quantificabili)

Si coglie la trama matematica delle cose, la struttura misurabile, che essa ha come sua intrinseca proprietà. Osservazione carica di teoria razionale.

Page 8: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

CARTESIO *

Garanzia della verità è la ragione con la sua regola dell’evidenza per distinguere il vero dal falso. Il cogito fonda tale regola con la sua certezza soggettiva (indubitabilità della cosa che pensa).

Indubitabili sono l’Io e Dio: evidenti alla mente umana, ma non l’esistenza delle cose esterne, attestata dai sensi, oscure e confuse. La mente deve allora correggere gli ingannevoli sensi e analizzare le sue idee o rappresentazioni mentali.

Page 9: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

L’esperienza sensibile non ha un effettivo valore conoscitivo, ma semmai una importante funzione pratica: ci dice ciò che ci nuoce o ci giova.

Le qualità sensibili (mutevoli, confuse, soggettive) non sono proprie dei corpi come tali. Chiare e distinte sono solo le proprietà geometriche e misurabili. I corpi hanno come loro sostanza l’essere qualcosa di esteso, proprietà geometrica, non percettiva o sensibile. L’estensione è qualitativamente indifferenziata (spazio euclideo): è una nozione intuitiva e innata. Dunque l’intellezione pura è distinta dall’immaginazione sensibile.

Page 10: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

La materia sensibile si riduce a estensione geometrica: dunque la conoscenza del mondo coincide con la costruzione deduttiva della geometria. Si parte da principi evidenti alla ragione e non dall’esperienza: le leggi della ragione governano l’idea del mondo.

Anche il principio di causalità è valido a priori: ogni cosa ha una causa è evidente !!!

Nella matematizzazione dell’esperienza vi è la cifra galileiana della gnoseologia cartesiana.

Page 11: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

LOCKE*

L’esperienza è l’imprescindibile termine di riferimento per comprendere la natura della ragione quanto della conoscenza.

La ragione ha bisogno del materiale sensibile, esso è la fonte e il controllo di ogni conoscenza. La scienza ha però bisogno di necessità e universalità (concatenazione necessaria di idee, evidenza della ragione).

Egli parte da Cartesio: pensare è avere idee; noi conosciamo non le cose stesse, ma le nostre rappresentazioni delle cose.

Page 12: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Idea: qualunque cosa la mente percepisca in se stessa (immagini sensibili o concetti astratti).

La mente è tabula rasa prima dell’esperienza, è passivamente originaria di fronte alla realtà esterna (idee di sensazione) e alla realtà interna (idee di riflessione). Da qui derivano

le idee semplici

Il potere libero e costruttivo dell’intelletto si esercita poi per generare

le idee complesse

Che sono ricondotte al confine invalicabile dell’esperienza.

Page 13: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

L’idea di sostanza nasce dall’abitudine a constatare che alcune idee semplici sono costantemente unite tra loro.

Nel linguaggio: l’idea di sostanza porta ad usare un unico nome per designare qualità diverse “appartenenti” a un’unica cosa: all’arbitrarietà del significante (il nome usato) egli aggiunge l’arbitrarietà del significato (la dissoluzione dell’idea di sostanza, cioè di essenza universale).

Page 14: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 15: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Le idee indicano solo l’essenza l’essenza nominale nominale delle cose, cioè il nome con cui indicarle

Non esiste nulla di

essenziale nelle cose

Page 16: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

La natura offre similitudini, non essenze, e il linguaggio usa strumenti classificatori propri della mente umana. La conoscenza si fonda su generalizzazioni, operazioni soggettive, compiute con segni: ma dove è finito il rapporto necessario del conoscere con le cose? I nomi sono segni dei segni delle cose: la gnoseologia è semiotica: vi è la costatazione empirica di proprietà comuni e la loro fissazione mediante segni linguistici.

Forte è l’oscillazione tra realismo (verità in re) e mentalismo (verità in dicto): locke favorirà la seconda.

Page 17: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Conoscenza certa

Page 18: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Se non c’è una conoscenza sensibile in atto, la certezza delle cose viene meno: è probabile e ragionevole che gli oggetti esistano anche quando non li percepisco, ma non è certo.

È l’ambito dell’opinione o credenza equiparabile alla credibile ma fallibile testimonianza di altri uomini. Accrescere la conoscenza delle realtà naturali è procurarsi idee adeguate degli oggetti e la matematica può essere un valido modello. La scienza sperimentale invece, poiché non conosciamo l’essenza reale delle cose, può solo, con osservazioni regolari, formulare congetture (generalizzazioni probabili e ipotetiche)

Page 19: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 20: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

LEIBNIZ

HUME

KANT

Page 21: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

LEIBNIZ*

Page 22: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

L’intelletto è principio attivo e indipendente dal corpo e dalla sensibilità: l’innatismo virtuale supera l’empirismo di Locke e anticipa il criticismo kantiano.

Come si può pensare senza essere coscienti? L’anima pensa sempre, ma in modo consapevole (appercezione) o inconscio (percezione): conoscere è portare a chiarezza e distinzione (in atto) ciò che nella coscienza è oscuro e confuso, inconscio (in potenza).

Page 23: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

BERKELEY (1685-1753)

Dunque l’esistenza delle cose consiste nel loro essere percepite: Esse est percipiEsse est percipi

Le percezioni sussistono solo nella mente che le pensa, non possiamo conoscere le cose in se stesse.

Esse esistono nella mente, niente esiste al di fuori della mente

Page 24: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 25: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 26: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Decisamente radicale è la critica all’idea di sostanza:

Page 27: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 28: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

HUME*

Page 29: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 30: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Per associazione costruiamo anche le idee di idee di relazione relazione (ordine mentale in cui collochiamo le

nostre impressioni)

Page 31: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 32: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 33: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso
Page 34: 5   ragione ed esperienza fino a kant percorso

Solo gli enunciati di queste due sono sensati (veri o solo probabili).

La metafisica La metafisica è invece sempre priva di senso poiché non sono evidenti a priori o verificabili a posteriori.