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Primi incontri di consulenza: Primi incontri di consulenza: a che gioco giochiamo a che gioco giochiamo dott.ssa Romana Giulia Colantonio dott.ssa Paol dott.ssa Romana Giulia Colantonio dott.ssa Paol Bisciglia Bisciglia

A che gioco giochiamo

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Le slide sono state presentate nel workhop " Primi Incontri di consulenza" organizzato dall'Associazione Argo e rivolto a Psicologi e Psicoterapeuti

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dott.ssa Romana Giulia Colantonio dott.ssa Paola Biscigliadott.ssa Romana Giulia Colantonio dott.ssa Paola Bisciglia

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danza• Il tipo di ballo• come balliamo

invito

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i livelli di osservazione

•Analisi del contesto•Livello psicologico-relazionale

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A livello sociale il terapeuta e il paziente svolgono quel lavoro di indagine anamnestica e di raccolta di informazioni reciproca che porterà a stabilire un

contratto terapeutico; a livello psicologico i due giocano le prime schermaglie transferali e controtransferali che porteranno ad un’accettazione oppure a un

rifiuto della “coppia”terapeutica. (M.Novellino)

Per realizzare un’alleanza terapeutica, al di là delle ricette tecniche, il metodo consiste essenzialmente nel riconoscere e rispondere al

messaggio psicologico del paziente, quindi nel non lasciare il Bambino inascoltato. Il terapeuta deve mantenersi in una zona di equilibrio per affrontare il livello psicologico in modo da evitare di

cadere in giochi finendo per recitare il ruolo che il pz vorrebbe assegnargli all’interno del proprio copione, ma anche evitando di

ignorare quanto il livello ulteriore gli comunica. (M.Novellino)

L’alleanza terapeutica

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S. Minuchin

Associazione e accomodamento sono due modi per descrivere lo stesso processo. Associazione…allo scopo di stabilire un rapporto con il sistema familiareAccomodamento…gli adattamenti compiuti dal terapeuta per conseguire l’associazione…il terapeuta deve sentire il dolore provato da uno dei componenti che è escluso…e il suo piacere nel sentirsi amato…o in altro modo apprezzato dalla famiglia…il terapeuta partecipa con la famiglia all’esplorazione di alcuni temi. Deve seguire i loro canali e scoprire quali sono aperti, chiusi in parte o bloccati. Deve essere conscio dei contro-meccanismi. Le pressioni fatte dalla famiglia sono elementi che gli permettono di conoscerla. …come il terapeuta si «accomoda», anche la famiglia deve accomodarsi a lui…

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diagnosi il contesto del disagio

cosa osservare?•modo in cui l’individuo o la famiglia o un sottosistema si collegano al sistema terapeutico(chi telefona,chi è informato della tel e del probl, chi è disponibile alla T o alla consultazione, chi non si presenta al primo incontro benchè convocato, la dinamica dell’invio=livello di differenziazione e tolleranza dell’autonomia)•La definizione del problema: il problema visto da ciascuno e il peso che ciascuno ha nel problema, esplicita percezione che il problema è nelle relazioni e c’è una difficoltà collettiva a superarlo •Aspettative (richieste esplicite e implicite) verso la terapia e riconoscimento del proprio potere di cambiamento •Funzionamento relazionale del sistema •Lo stato del sistema (fase del ciclo vitale, famiglie d’origine, ipotesi diagnostica, eventi vitali drammatici e lutti in sospeso, miti)

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e…come mi trovo a ballare con lui???Ovvero: osservo me in relazione col Pz

…e contemporaneamente mostro il mio modo di ballare…

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…qualche trucco

•IO so’ malato …che ne so io??? Gli altri non c’entrano •lei è l’esperto…o il giudice•MI DICA LEI…MI GUARISCA

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Eric Berne: “il gioco psicologico è una serie di transazioni ulteriori ripetitive a cui fa seguito un colpo di scena con uno scambio di ruoli, un senso di confusione accompagnato da uno stato d’animo spiacevole come tornaconto finale, in termini di rinforzo di convinzioni negative su di sé, sugli altri, sul mondo.

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Transazioni ulteriori ripetitive: scambi con doppio livello di comunicazione, uno sociale manifesto e uno psicologico nascosto e inconsapevole

Colpo di scena: quando il messaggio psicologico nascosto viene a galla al punto da determinare uno scambio di ruoli, con conseguente senso di confusione e stati d’animo negativi che rinforzano precise convinzioni, altrettanto negative, su di sé, gli altri e il mondo (tornaconto del gioco).

Il Gioco PsicologicoIl Gioco Psicologico

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Il gioco psicologico è come il gioco con gli scacchi: è fatto di mosse nascoste,di bluff!

G= Gancio chi attiva la prima mossa

A=Anello punto debole dell’altro

R= Risposte serie di scambi sociali

S= Scambio capovolgimento dei ruoli

X= Confusione smarrimento in entrambi i giocatori

TC= Tornaconto stato d’animo negativo e pensiero negativo su di sé, gli altri e il mondo.

La formula G: G+A= R S X TC

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Il Gioco PsicologicoIl Gioco Psicologico

Ponte con l'intrapsichico:offre il vantaggio di poter tenere conto di ciò che

egli effettivamente agisce e del tipo di relazioni sociali che è solito instaurare

Costituente fondamentale di alcune relazioni interpersonali: AT

come teoria della comunicazione e del contatto sociale

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ridefinizione

•della relazione terapeuta-paziente

•della funzione del sintomo nel contesto delle relazioni familiari

•della responsabilità nel cambiamento

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Il Contratto A partire dalla diagnosi e dalla richiesta del paziente, terapeuta e paziente concordano un obiettivo di cambiamento, formulando insieme un contratto terapeutico

Il processo di definizione del contratto è già un modo per promuovere il cambiamento. Stabilire in modo esplicito la direzione del lavoro consente di coinvolgere il paziente nel processo di chiariarificazione del problema e di responsabilizzazione rispetto ad esso e al cambiamento.