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L’ANTICO EGITTO L’ANTICO EGITTO

Antico egitto

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Lezione a cura di Tiziano Ziglioli dal sito www.campustralenuvole.altervista.org

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L’ANTICO EGITTOL’ANTICO EGITTO

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“Chiunque visiti quel paese si rende conto, anche senza averne sentito parlare prima,che la parte dell’Egitto cui approdano i Greci e’ una terra acquisita, un dono del fiume (Nilo).”

Erodoto (Storie II,5)

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La civiltà dell’antico Egitto fuLa civiltà dell’antico Egitto fu

• una civiltà agricolaagricola e…

• una civiltà urbanaurbana,

• come quella mesopotamica,

• anche se con notevoli differenze, rispetto a quest’ultima.

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La civiltà dell’antico Egitto si sviluppòLa civiltà dell’antico Egitto si sviluppò

• nella parte settentrionale della Valle del Nilo, e precisamente…

• nel tratto che va dalla foce del fiume (il cosiddetto Delta o Basso Egitto) alla prima cateratta, a Siene, l’odierna Assuan, (Alto Egitto),

• per un totale di circa 1200 Km di lunghezza.

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Il legame dell’Egitto con il Nilo è Il legame dell’Egitto con il Nilo è sempre stato fortissimosempre stato fortissimo

• La fertilità della valle era assicurata dalle piene regolari, che si verificavano da giugno ad ottobre;

• a causa del limo depositato dall’inondazione la terra nera e fertile della valle faceva un netto contrasto con quella sterile e rossiccia del deserto libico e arabico circostante.

• Per la sua funzione benefica, il Nilo stesso era considerato un dio benefico…

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… e come ogni dio buono, che doveva essere osannato per la benevolenza elargita e supplicato perché essa non venisse mai meno, anche il Nilo riceveva inni e preghiere, come questa:

• Salute a te, o Nilo, che sei uscito dalla terra,

che sei venuto per far vivere l’Egitto!Occulto di natura, oscuro di giorno, lodato dai suoi seguaci;

è lui che irriga i campi, che è creato da Ra per far vivere tutto il bestiame;che disseta il deserto, lontano dall’acqua:

è la sua rugiada, che scende dal cielo […];

è lui che produce l’orzo e fa nascere il grano perché siano in festa i templi.Se è pigro, i nasi sono otturati e tutti sono poveri,

si diminuiscono i pani degli dèi e periscono milioni di uomini.

Se è crudele, tutta la terra inorridisce, grandi e piccoli gridano.Sono ricompensati gli uomini quando si avvicina.

Quando comincia ad alzare, il paese è in giubilo, tutti sono in gioia.Ogni mascella prende a ridere, tutti i denti sono scoperti nel riso.

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• Ma non tutti gli anni la piena era della stessa entità.

• Era considerata ideale una piena di sedici cubiti ( 1 cubito = mezzo metro circa).

• Una piena superiore o inferiore poteva provocare gravi danni o la carestia.

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“Quando il Nilo ingrossa, inonda non solo il Delta, ma anche parte delle regioni dette libiche e arabiche, per un’estensione di circa due giornate di marcia per ciascun lato […]; quando ha inondato il paese, solo le città affiorano dalle acque, simili alle isole del Mare Egeo […] Quando ciò si verifica, gli Egiziani non navigano più secondo la corrente del fiume, ma vanno sulle barche attraverso la pianura.”

Erodoto (Storie II,19)

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Le inondazioni regolari non evitavano ai Le inondazioni regolari non evitavano ai contadini un pesante lavoro agricolo:contadini un pesante lavoro agricolo:

• infatti l’inondazione richiedeva lo scavo e la manutenzione di canali, la costruzione di argini e la delimitazione dei confini, con il continuo aggiornamento delle mappe catastali;

• a sua volta queste attività richiedevano un enorme impegno organizzativo gestito da un potere centralizzato;

• proprio queste necessità (lavoro organizzato / impegni centralizzati) portarono alla formazione di un regno forte, accentrato e ben organizzato, che durò, fra alterne vicende, per più di 3000 anni.

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Cronologia dell’antico Egitto (I)Cronologia dell’antico Egitto (I)

• Nel V millennio a.C.Nel V millennio a.C. nella Valle del Nilo si insediarono tribù nomadi dell’Africa settentrionale e altre provenienti dall’Asia, che diventarono col tempo sedentarie.

• Questi “primi egiziani” evolvendo si trasformarono in agricoltori, agevolati dalle enormi potenzialità ambientali.

• Tra il 4500 ed il 3100 a.C.Tra il 4500 ed il 3100 a.C. il territorio dell’Egitto era diviso in due regni: – uno a Nord: IL BASSO EGITTOIL BASSO EGITTO;

– uno a Sud: L’ALTO EGITTOL’ALTO EGITTO. • Questa prima fase della storia dell’antico Egitto viene

chiamata “Periodo predinastico”“Periodo predinastico”.

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Cronologia dell’antico Egitto (II)Cronologia dell’antico Egitto (II)• Verso il 3100 a.C. il faraone Narmer/MenesNarmer/Menes unificò i due

regni e cinse le due corone dell’Egitto: quella bianca e a bulbo dell’Alto Egitto e quella piatta e rossa del Basso Egitto, come si vede nella famosa Tavoletta di Narmer, che è stata definita “il primo documento storico al mondo”.

• I faraoni spesso vennero rappresentati con le due corone sul capo, una dentro l’altra, distinte per forma e colore ma unite sul capo del sovrano, a ricordare l’esistenza dei due antichissimi regni, che mantennero sempre una loro identità: più agricolo e pacifico il Basso Egitto; più guerriero e fiero l’Alto Egitto.

• Con Narmer/Menes ebbe inizio la serie delle 31 dinastie31 dinastie di sovrani dell’Egitto, cha va dal 3100 al 332 a.C.dal 3100 al 332 a.C., anno in cui l’Egitto fu conquistato da Alessandro Magno, dopo una lunghissima storia.

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La Tavoletta di NarmerLa Tavoletta di Narmer

Particolare della Particolare della Tavoletta di NarmerTavoletta di Narmer

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Le corone dell’Alto e Basso EgittoLe corone dell’Alto e Basso Egitto

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Regni e periodi intermediRegni e periodi intermedi

• La storia dell’Antico Egitto è stata tradizionalmente divisa in regni e periodi intermedi.

• I RegniI Regni corrispondono a fasi di potenza e di stabilità dell’Egitto, durante i quali il potere centrale dei faraoni era ben saldo e il regno era unito;

• II periodi intermediperiodi intermedi corrispondono invece a fasi di debolezza e di frammentazione politica, durante i quali il regno era diviso o addirittura venne occupato da invasori stranieri.

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3100 a.C.3100 a.C. • Il Faraone Narmer/MenesNarmer/Menes

unifica Alto e Basso Egitto in un unico Regno, con capitale Menfi, nel Basso Egitto.

Antico RegnoAntico Regno dal 2650 al 2200 a.C.dal 2650 al 2200 a.C.

• Fu un periodo di pace e di prosperità economica.

• Venne costruita la prima piramide: quella “a gradoni” del faraone GioserGioser, a Saqqara.

• Vennero costruite le altre grandi piramidi, tra cui quelle del complesso di Giza: le famose piramidi di CheopeCheope, ChefrenChefren e MicerinoMicerino, tutti faraoni della IV dinastia.

Primo periodo intermedioPrimo periodo intermediodal 2200 al 2040 a.C.dal 2200 al 2040 a.C.

• Periodo di carestie e di anarchia.

• Il potere venne suddiviso fra i governatori locali, perciò andò perduta l’unità del regno.

Medio RegnoMedio Regno

dal 2040 al 1786 a.C.dal 2040 al 1786 a.C.• Riunificazione del regno

e allargamento dei confini grazie ai Faraoni di Tebe, che diventò la nuova capitale.

• Si allargarono i confini alla Libia (ovest), alla Palestina (nord – est) e alla Nubia, l’attuale Sudan (a sud).

Secondo periodo Secondo periodo intermediointermedio

dal 1786 al 1570 a.C.dal 1786 al 1570 a.C.• Invasione degli HyksosHyksos,

che occuparono il Delta e restarono in Egitto per oltre un secolo, introducendo in Egitto i cavalli e i carri da guerra.

• Nuova perdita di unità del Regno: in questo periodo restò indipendente solo l’Alto Egitto.

Nuovo RegnoNuovo Regnodal 1570 al 1085 a.C.dal 1570 al 1085 a.C.

• Periodo di massima potenza militare dell’Egitto, grazie ai faraoni guerrieri della XVIII e XIX faraoni guerrieri della XVIII e XIX dinastia.dinastia.

• Il Faraone Tutmosis IIITutmosis III conquistò tutta l’area siro-palestinese.

• Il Faraone Ramses IIRamses II, attaccato dagli Ittiti, li sconfisse nella Battaglia di Qadesh (Kadesh) nel 1275.

• Ramses II fece realizzare moltissime opere monumentali, tra cui il grandioso tempio di Abu Simbel.

• Nel 1200 l’Egitto fu attaccato dai Popoli del Mare, respinti con grande dispendio di risorse umane ed economiche da Ramses Ramses IIIIII.

Epoca tardaEpoca tardadal 1085 al 332 a.C.dal 1085 al 332 a.C.

• A partire dal 1085 il regno si divise nuovamente e fu invaso e governato da popoli stranieri: Libici, Nubiani, Assiri.

• Nel 525 a.C. venne conquistato dai PersianiPersiani del re Cambise.

• Nel 332 a.C. venne conquistato da Alessandro MagnoAlessandro Magno.

• Nel 30 a.C. venne conquistato dai RomaniRomani e divenne una provincia.

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LA SOCIETLA SOCIETÀ DELL’ANTICO EGITTOÀ DELL’ANTICO EGITTO

• Anche in Egitto, come in Mesopotamia, la maggior parte della popolazione era costituita da contadinicontadini, che lavoravano alle dipendenze del Faraone o dei grandi templi di Memfi o di Tebe e abitavano nei numerosi villaggi sparsi lungo la Valle.

• Un’altra porzione della popolazione, meno numerosa, era costituita dagli ““specialisti”specialisti”, che abitavano nelle città: mercanti, artigiani, soldati, scribi, che dipendevano dal Palazzo reale o dai templi.

• La categoria degli scribiscribi era molto differenziata: si andava dai semplici scrivani agli alti funzionari di palazzo. Molto differenziata era anche la categoria dei sacerdotisacerdoti.

• L’uomo più potente del Regno, dopo il Faraone, era il visirvisir, cioè il primo ministro, che si occupava dell’amministrazione quotidiana del Regno.

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Il Faraone e le sue prerogativeIl Faraone e le sue prerogative

• La parola “faraone”“faraone” deriva dall'espressione egiziana “per-aa”“per-aa”, che significa "grande casa“"grande casa“, cioè il palazzo reale. A partire Nuovo Regno, questo termine veniva usato proprio per designare il sovrano. Era questo un modo indiretto per indicarlo e perciò, secondo le convinzioni degli Egizi, una forma rispettosa, perché così si evitava di chiamarlo direttamente con il nome di nascita.

• Come capo supremo dello Stato, il Faraone aveva tutti i poteri, a lui appartenevano tutte le terre dell’Egitto, egli era l’unico vero sacerdote (gli altri erano solo suoi rappresentanti), a lui spettava il comando supremo dell’esercito e ogni impresa militare o anche commerciale era condotta a nome suo.

• Secondo gli Egizi, ilil Faraone era un dio incarnatoFaraone era un dio incarnato, che discendeva dal cielo per regnare su di loro, e proprio per questa ragione si consideravano un popolo eletto.

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Il Faraone e la morteIl Faraone e la morte• Fino a quando stava sul trono, il Faraone veniva identificato con il dio

HorusHorus, che si manifestava agli uomini come un falco, mentre al momento della morte era considerato come OsirideOsiride, il padre di Horus, un dio che moriva per poi rinascere nell'aldilà. Il nuovo faraone era a sua volta Horus e così per sempre.

• Il Faraone era identificato anche con RaRa, il sole. Come il sole, che di giorno splende nel cielo e di notte scompare, viaggiando attraverso il “paese dei morti” (l’Occidente), così il Faraone in vita è figlio di Ra e protettore di MaatMaat (la dea della giustizia e dell’armonia cosmica), invece nella morte è identificato con Osiride, il sovrano del regno dei morti.

• Sia in vita che in morte il Faraone esercita la sua opera benefica sull’Egitto, facendo da mediatore – in quanto dio - fra gli uomini e gli altri dei.

• La natura divina dei Faraoni spiega perché essi per circa mille anni siano stati sepolti in quelle gigantesche costruzioni che sono le piramidi o, in seguito, nelle ricchissime tombe scavate nel sottosuolo della Valle dei re a Tebe: in entrambi i casi si trattava di tombe costruite non per dei comuni mortali ma per delle divinità.

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La religione egizia (I)La religione egizia (I)• Gli Egizi praticavano una religione politeista fondata su

numerosissime divinità che derivavano dagli antichi culti delle tribù che si erano anticamente stanziate lungo le sponde del Nilo.

• Era una religione naturalistica, a cui si rivolgeva il contadino con le sue speranze e le sue necessità: il fiume con le sue piene, il vento del deserto, l’ibis ed il coccodrillo, la leonessa, il gatto,lo sciacallo ecc.

• Nella religione egiziana antica fu tipica la zoolatria, il culto degli animali, e lo zoomorfismo delle figure divine, che si combinò poi con l’antropomorfismo (per esempio, Osiride e sua moglie Iside erano rappresentati in forma umana).

• Gli antichi non si meravigliavano della molteplicità degli dei Egizi, ma si stupivano della zoolatria e della abbondanza di animali sacri. Scrive ad esempio lo storico greco Diodoro Siculo:

“Essi adorano fuor di misura certi animali non solamente vivi, ma anche già morti, come gatti, cani, sparvieri, ibis e coccodrilli.

• Possiamo oggi affermare però che il culto degli animali ha radici antiche nei culti totemici tribali della preistoria e che molti totem delle primitive comunità del Nilo erano animali,consuetudine che poi trasmise nelle figure divine in sembianze umane.

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La religione egizia (II)La religione egizia (II)• Gli dei localiGli dei locali erano numerosissimi e ricevevano un

fervido culto dagli abitanti delle varie province …• ma alcune divinità locali assunsero l’importanza di

divinità nazionalidivinità nazionali e vennero venerate in tutto l’Egitto.• È il caso dei grandi dèi solari collegati con la figura del

Faraone: RaRa (il dio Sole, divinità di Memfi), Horus Horus e soprattutto Amon Amon (dio di Tebe, che divenne il dio supremo del pantheon egizio, tanto da essere assimilato al dio Ra sotto il nome di Amon-Ra);

• oppure è il caso delle divinità collegate con la sfera della morte e delle speranza nella vita ultraterrena, come OsirideOsiride, dio dei morti e loro giudice; sua moglie IsideIside, dea-madre benigna e compassionevole; AnubiAnubi, il dio-sciacallo che presiede alla mummificazione.

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La riforma religiosa del “Faraone eretico”, La riforma religiosa del “Faraone eretico”, Akhenaton/EknnatonAkhenaton/Eknnaton• Amenofi IVAmenofi IV, noto anche come AkhenatonAkhenaton fu l'ultimo importante sovrano

della XVIII dinastia (1372-1354 a.C.) e trasformò radicalmente, anche se brevemente, la religione e la cultura del proprio paese.

• All'inizio del suo regno decise di dare una svolta alla religione e cominciò ad adorare un nuovo dio, AtonAton, che egli riteneva essere l'unico vero Dio. A differenza delle altre divinità egizie Aton non era rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani.

• Amenofi IV rinominò se stesso in Akhenaton ("Colui che serve Aton") e trasferì la capitale in una città appositamente costruita: Akhet-AtonAkhet-Aton (“Orizzonte di Aton”), oggi Tell el-Amarna.

• Questo Faraone, predecessore di Tutankamon, e marito della bellissima NefertitiNefertiti, rivide radicalmente il mondo religioso egiziano, istituendo una singolare forma di monoteismo, che era anche una sfida diretta contro la casta sacerdotale.

• Quando infatti Akhenaton dichiarò Aton come dio supremo e se stesso come l'unico portavoce, i potentissimi sacerdoti di Amon a Tebe si trovarono improvvisamente privi di potere, ed ovviamente scontenti.

• La riforma religiosa produsse anche una nuova forma d’arte nota come “arte amarniana”.

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Immagini di Akhenaton rappresentato Immagini di Akhenaton rappresentato come sommo sacerdote e… in famigliacome sommo sacerdote e… in famiglia

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Nefertiti, “La bella è arrivata”Nefertiti, “La bella è arrivata”

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Inno ad AtonInno ad Aton• Ti levi bello all’orizzonte del cielo,

Aton vivente che hai iniziato la vita;quando sorgi all’orizzonte orientale,riempi ogni terra della tua bellezza,sei bello, grande, splendente, alto su ogni terra.I tuoi raggi circondano le terre fino al limite di tutto ciò che hai creato.[...]Sei lontano, ma i tuoi raggi sono sulla terra,sei davanti ma non si conosce la tua via. [...]Come sono numerose le tue opere,sono nascoste alla vista,o dio unico, a cui nessuno è uguale.Hai creato la terra secondo il tuo desiderio,quando eri solo,e gli uomini, e il bestiame, e ogni animale selvatico,tutto ciò che è sulla terra, camminando sui suoi piedi,e tutto ciò che è nel cielo, volando con le sue ali,i paesi stranieri, la Siria e la Nubia, e il paese d’Egitto.Tu hai messo ogni uomo al suo posto.provvedendo ciò che gli è necessario.Ognuno ha il suo cibo ed è contata la durata della sua esistenza. [...]

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Il Il Libro dei mortiLibro dei morti

• Fondamentalmente il Libro dei MortiLibro dei Morti è una sorta di manuale da portarsi appresso nel lungo e difficile cammino nell'aldilà fino a giungere al cospetto di Osiride. Infatti, dopo morti, non si giungeva subito al Paradiso o all'Inferno, ma bisognava affrontare una serie di ulteriori prove che, senza questo libro in aiuto, era quasi impossibile superare.

• Quasi tutti i sarcofagi vennero internamente dipinti con il Libro dei Morti, o, in alternativa, il papiro veniva posizionato accanto alla mummia del defunto.

• Lo scopo del testo è per l'appunto, il conseguimento di spirito eletto al quale si giunge attraverso un percorso disseminato di pericoli e insidie, che si possono superare solo conoscendo e recitando le formule magiche appropriate.

• Nel capitolo centoventicinque del Libro dei morti viene descritto uno dei passaggi che l’uomo dell’Antico Egitto doveva affrontare dopo la sua morte per raggiungere i Campi dei Giunchi : la pesatura del la pesatura del cuore ed il giudizio divinocuore ed il giudizio divino.

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La pesatura del cuoreLa pesatura del cuore

• Nella pesatura del cuore Il dio Anubi accompagnava il defunto nella sala del tribunale di Osiride (la sala delle due Maat) dove, alla presenza di quarantadue giudici, doveva affrontare il giudizio divino.

• Anubi, a volte sostituito da Horus, deponeva il cuore del defunto su un piatto della bilancia, mentre sull’altra veniva posata una piuma, simbolo della dea Maat e rappresentazione della giustizia e dell’equilibrio cosmico.

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• La pesatura era sorvegliata dal dio ThotThot (il dio con la testa di Ibis) che in qualità di cancelliere, registrava l’esito del giudizio, mentre il defunto recitava la sua confessione:

• la prima davanti ad OsirideOsiride, • la seconda davanti ai 42 giudici42 giudici ed ognuno di loro rappresentava una colpa o un

peccato. • Il defunto si discolpava mediante una confessione detta "negativa" perché svolta sulla

negazione d'aver commesso ingiustizie o atti malvagi (generalmente di carattere religioso o rituale);

Il giudizio divinoIl giudizio divino

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• Se il cuore, gravato da troppe colpe, faceva pendere la bilancia, il defunto veniva divorato dalla dea AmmitAmmit, la mostruosa entità preposta alla distruzione dello spirito, nel caso di verdetto sfavorevole del tribunale osiriano,” e condannato ad essere annullato per l’eternità.