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Comunicare e Coinvolgere con i Metaprogrammi

Appunti ed esercizi sui Metaprogrammi

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Comunicare e Coinvolgere con i Metaprogrammi

PNL e Relazione

Se devi aprire una porta blindata, puoi provare con la dinamite oppure con la chiave giusta.

La PNL ci aiuta ad individuare la chiave empatica per aprire le porte relazionali.

Sviluppare una Relazione Sintonica

Condividere la stessa mappa

Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.

Federico Fellini

La Mappa non è il Territorio

La Realtà: tra percezione e rappresentazione

Realtà Esterna Filtri

Elaboro una mia rappresentazione

del mondo

Rappresentazione Interna

Modalità in cui Interpreto e

Decodifico la Realtà

EsperienzeCredenzeCulturaInteressi

Entrare nella Mappa dell’Altro• La Realtà Esterna viene filtrata da ognuno in base alle proprie

credenze, convinzioni, cultura, esperienze, ecc…

• La Realtà Esterna diventa Realtà Interna – “la mia mappa del mondo”.

• Il modo in cui ho filtrato la Realtà Esterna è il medesimo con cui filtro la descrizione della mia Realtà Interna – il mio linguaggio è espressione del mio modo di vedere e interpretare la realtà.

• Comprendere il linguaggio (Rappresentazione Linguistica) permette di comprendere la Rappresentazione Interna (Mappa) del mio interlocutore.

La Relazione SintonicaLa Relazione è Sintonica, e dunque efficace, quando si comprende la Mappa dell’altro: il suo modo di interpretare la realtà.

Una comunicazione non efficace è quella che non supera i “filtri” dell’altro e che non permette di mettere in comune la mia mappa con quella del mio interlocutore e viceversa.

Il mio linguaggio può influenzare i comportamenti del mio interlocutore nella misura in cui viene compreso secondo i filtri dell’interlocutore.

Per sviluppare Relazione Sintonica devo comprendere i filtri dell’altro.

Immagine Gruppo 1 Immagine Gruppo 2Immagine Proiettatain Plenaria

Per comprendere il concetto di Filtri Percettivi si distribuisce ai partecipanti divisi in due gruppi due immagini (Sassofonista e Viso di Donna). Proiettando l’immagine ambigua si chiede ai

partecipanti di indicare cosa vedono. Poi osservando l’immagine iniziale, chiedere nuovamente se vedono qualcosa di diverso.

Ognuno di noi reagisce in modi diversissimi a messaggi identici

C’è chi ama la sfida e chi ha bisogno di continue rassicurazioni,

Chi provoca gli eventi e chi reagisce alle circostanze,

Chi è spinto dal senso del doveree chi invece ama esplorare le possibilità,

Chi cerca informazioni all’esternoe chi decide in maniera autonoma...

I Metaprogrammi

Conoscere i METAPROGRAMMI del nostro interlocutore ci permette di parlargli usando lo stesso linguaggio, di capire e di essere capiti più facilmente,

di sapere a che cosa egli presti più attenzione, di creare maggiore sintonia.

Cosa sono i MetaprogrammiSono "programmi" per lo più inconsci che guidano e dirigono i nostri processi mentali - RADAR

Influenzano il modo in cui rappresentiamo la nostra esperienza, costruiamo le nostre mappe

mentali e le nostre strategie decisionali

Se siamo consapevoli dei Meta-Programmi, riusciamo a capire le strategie decisionali dei nostri interlocutori

Possiamo utilizzare questa conoscenza per aiutare i nostri

interlocutori a prendere decisioni

METAPROGRAMMI a Selezione Primaria

Esercizio 1:

Leggendo il testo, tratto dal romanzo ““Il giorno in più “di Fabio Volo, cosa ti colpisce maggiormente del linguaggio usato dall’autore?

Cosa noti? Quali elementi ricorrenti puoi individuare nel suo modo di descrivere la sua esperienza?

Esercizio 1:

Qualche sera dopo la partenza di Michela, sono andato a cena da Silvia. Abbiamo mangiato tutti e tre insieme, io Silvia e Margherita. Più tardi ho messo a letto la bambina: non ci voleva andare, ma dopo aver pianto un po’ si è addormentata.

Io e Silvia ci siamo spostati sul divano e abbiamo chiacchierato a lungo. È stata una bella serata. Con lei succedeva spesso. Prima di raccontarle tutti i dettagli di quel che avevo visto all’aeroporto, mi ha parlato di lei e di Carlo: “L’altra sera siamo andati ad una cena e oltre ai soliti amici c’erano anche Patrizia e Piero”.

“Patrizia e Piero?”

“Sì… Piero, l’amico di Alessandro, quello con cui va sempre a giocare a tennis”.

“Ah, ho capito chi è … come mai era a cena con voi?”

“Perché Patrizia è amica della moglie di Giorgio”

“Giorgio chi? … Vabbè non importa, vai al dunque. Perché mi dici questo?”

“Perché durante la serata lei lo abbracciava, gli prendeva la mano, lo chiamava amore… e io li ho invidiati un casino. Loro avevano quel che io ho sempre sognato di avere, ma non sono riuscita ad ottenere. Io ho fallito con il mio matrimonio”.

METAPROGRAMMI a Selezione Primaria

Esercizio 2:

Leggendo il testo, tratto dal romanzo ““Il giorno in più “di Fabio Volo, cosa ti colpisce maggiormente del linguaggio usato dall’autore?

Cosa noti? Quali elementi ricorrenti puoi individuare nel suo modo di descrivere la sua esperienza?

Esercizio 2:

Inutile dire perché sono a Parigi. Voglio avere un figlio con Michela. Sono passati tre mesi dall’ultima volta che l’ho vista e non solo non mi sono dimenticato di lei ma addirittura è cresciuto in me ogni tipo di desiderio nei suoi confronti.

Voglio un figlio con Michela perché per me lei è sempre stata una casa con un tetto di vetro: posso osservare il cielo sentendomi al sicuro.

Ora cammino lasciandomi alle spalle Places del Vosge, sono su Rue de Rivoli e cammino fino all’Hotel de Ville. Mi tolgo il maglione perché è uscito un raggio di sole e anche la camminata mi scalda. Sono le 10 e mezza. Potrei passare davanti a Notre Dame e prendere il Boulevard Saint –Michel. Ma preferisco fare un tragitto più bello.

METAPROGRAMMI a Selezione Primaria

Meta-Programma Focus di Attenzione

Persone Chi

Luoghi Dove

Cose Quale oggetto

Informazioni Perché

Attività Come e Cosa

Tempo Quando

I Filtri di Attenzione: i Metaprogrammi - 1

Persone – Chi: Tendenza a prestare maggiore attenzione agli esseri umani specifici.• Es.: Sono andato a cena con Mario e Luca, due colleghi di

lavoroLuoghi – Dove: Tendenza a prestare maggiore attenzione al luogo/collocazione spaziale.• Es.: Lavoro vicino al Colosseo, precisamente nei pressi della

fermata della Metro.Cose – Cosa, Quale oggetto: Tendenza a prestare maggiore attenzione agli oggetti e alla loro decrizione• Es.: Sono andato in vacanza a Miami con l’aereo e lì ho preso

un’auto a noleggio con la quale ho percorso 2000 km.

I Filtri di Attenzione: i Metaprogrammi - 2

Informazioni– Perché: Tendenza a prestare maggiore attenzione al perché e a spiegare il perché di una propria azione.• Es.: Sono andato in quel ristorante perché si mangia il pesce.Attività– Come o Cosa: Tendenza a prestare maggiore attenzione alle attività svolte – usando molti verbi.• Es.: Al lavoro parlo con molte persone, rispondo al telefono...Tempo – Quando: Tendenza a prestare maggiore attenzione alla collocazione temporale “precisa” – parlando di date e orari • Es.: Avevo l’aereo alle 12.30 e sono arrivato in aeroporto solo

10 minuti prima, per fortuna il mio volo era in ritardo di 60 minuti.

METAPROGRAMMI a Selezione Funzionale

Esercizio 3:

Leggendo il testo, tratto dal manuale “La prima mela” di Renata Borgato, cosa ti colpisce maggiormente del linguaggio usato dall’autrice?

Cosa noti? Quali elementi ricorrenti puoi individuare nel suo modo di descrivere la sua esperienza?

Esercizio 3:

Ieri mattina in corso Buenos Aires ho incontrato il mio amico Mario che stava prendendo un cappuccino e aveva sul piattino anche un croissant e aveva il cappello grigio che gli sta tanto bene. Dovevamo parlare del suo contributo a quel mio libro sulla formazione che sto scrivendo ormai da un anno e mezzo e che non riesco mai a concludere. Per questo ci siamo incontrati al bar dell’angolo dove ci troviamo sempre bene. Io gli ho chiesto come stava e come era andato il week-end e lui mi ha risposto «Bene!».Gli ho esposto subito le mie preoccupazioni per il libro e gli ho detto che stavo pensando di rivederlo completamente per migliorare l’impianto. Lui mi ha ascoltato con interesse, poi mi ha detto: «Credo che tu non possa evitarlo. Dovresti infatti non introdurre tanti interventi per non appesantire troppo il testo. Bisogna stare attenti a non mettere troppi stimoli che si rischia di non approfondire».«Hai ragione – ho risposto – io faccio sempre così! Anche con il libro precedente ho scritto una quantità di cose che poi non ho potuto fare a meno di togliere. Ma questo testo è molto diverso da quello precedente. E poi ogni volta che si scrive un pezzo si fa sempre qualcosa di diverso da quello che si è fatto prima».«Sono assai preoccupato di non riuscire a finire il libro. Ci sto lavorando da tanto e ho coinvolto tante persone che ho paura di perderci la faccia».«Che cosa pensano gli altri è il meno, tu saresti deluso?»«Sì, sono sempre molto affezionato a quello che scrivo e faccio fatica a staccarmi dalle mie modalità di lavoro».«Comunque anche questa esperienza può esserti utile per non cadere in futuro nella trappola di mettere troppa carne al fuoco; un’altra volta eviterai di voler mettere nel libro assolutamente tutto».«Ti ricordi? È proprio quello che mi è accaduto con il libro precedente».«Ma puoi fare in modo che non succeda con il prossimo!»

METAPROGRAMMI a Selezione Funzionale

Meta-Programma Preferenze Comunicative Dicotomiche/Alternative

Dettaglio Specifico Globale/Generico

Direzione Lontano da Verso

Ragione Necessità Possibilità

Affiliazione Giocatore Libero Giocatore di Squadra

Referenza Interna (Secondo me) Esterna (Dicono che)

Attenzione Obiettivo Processo

Relazione/Confronto Somiglianza Differenza

Azione/Controllo Reattivo Proattivo

Tempo Passato Presente Futuro

Riconoscere i Metaprogrammi

Esercizio 4:

Quali Meta Programmi sono stati utilizzati?

Sono convinto che Connectance sia un partner interessante per le imprese. Una consulenza utile nel settore delle Risorse Umane

per evitare di dover svolgere da soli tutte le attività importanti.

Le alternative di servizi che offrono sono molteplici, alcune anche molto innovative, possono diventare un punto di riferimento per

le aziende che vogliono investire nello sviluppo delle persone.

Riconoscere i Metaprogrammi

Esercizio 5:

Quali Meta Programmi sono stati utilizzati?

La vostra azienda è chiaramente un’organizzazione attiva nel comunicare al mercato, quindi per non deluderla, ho immaginato

questo pacchetto di servizi per promuovere la sua realtà senza che il management si debba preoccupare di fare altri

investimenti.

Molti clienti hanno già aderito al pacchetto in promozione: una fiera di grande respiro, in una location elegante, una rivista ricca

di servizi, immagini di grande impatto…

Riconoscere i Metaprogrammi

Esercizio 6: ROLE PLAY A COPPIE X 2

“A” attraverso domande invita “B” a parlare di una persona che gli è piaciuta dal primo incontro. “A” domanda a “B” come ha

fatto a decidere/capire che quella persona gli piaceva.

“B” attraverso domande invita “A” a parlare di una persona che NON gli è piaciuta fin dalla prima volta. “B” domanda a “A” come

ha fatto a decidere/capire che quella persona non gli piaceva.

“C” osserva e restituisce ad “A” i Meta-Programmi utilizzati.

“D” osserva e restituisce a “B” i Meta-Programmi utilizzati.

METAPROGRAMMI DETTAGLIO/CHUNKS

Livello di Dettaglio

AMPIO/GENERALE DETTAGLIATO/SPECIFICO

Visione d'insieme E' importante capire il problema nel suo

insieme La strategia prima i dettagli dopo I grandi temi Quello che conta sono le grandi idee Le tendenze generali Complessivamente va meglio Non entriamo subito nei dettagli Prima le cose importanti e poi i dettagli

La differenza la fanno i dettagli E' importante capire cosa fare prima e

cosa fare dopo Non si capisce la complessità del

problema se non si guarda ai dettagli Quello che conta sono i fatti specifici E' importante andare sullo specifico

prima di decidere Non possiamo trascurare alcun dettaglio

Usare i Metaprogrammi Dettaglio

Esercizio 7: ROLE PLAY A COPPIE IN ACQUARIO

“A” descrive una immagine con un linguaggio “PEZZI PICCOLI”

“B” descrive una immagine con un linguaggio “PEZZI GRANDI”

Il resto del gruppo deve comprendere le immagini descritte.

METAPROGRAMMI DETTAGLIO/CHUNKS

Domande di Estrazione:Porre domande aperte e descrittive - Mi racconta una sua giornata lavorativa tipo?

Suggerimenti per ampliare la mappa:

• Chunks Down/Pezzi Piccoli: Puoi darmi una visione d’insieme del problema/situazione?

• Chunks Up/Pezzi Grandi: Mi aiuti a comprendere meglio i dettagli? Puoi descrivere nel dettaglio la situazione?

METAPROGRAMMI DIREZIONE

Approccio al Problema

VERSO VIA DA

Voglio, Vorrei Mi piacerebbe fare così Preferisco questo Sto cercando di ottenere Sto provando a raggiungere Non vedo l'ora di arrivare Il mio obiettivo è (positivo) La mia scelta è (positiva)

Non voglio Non mi piace questa situazione

Non vedo l'ora di cambiare Sto cercando di liberarmi

Vorrei evitare che Sono preoccupato che Ho paura che accada

Purché non succeda che Cercherò di tenermi lontano dai guai

Usare i Metaprogrammi Direzione - 1

Esercizio 8: ROLE PLAY A COPPIE IN ACQUARIO

“A” parla di un problema con un linguaggio “VIA DA”

“B” risponde e sollecita “A” con un linguaggio “ANDARE VERSO”

Usare i Metaprogrammi Direzione - 2

Esercizio 9: IN 2 SOTTOGRUPPI

Elaborate la pubblicità di un prodotto (automobile, farmaco, computer)

Un gruppo usa il Meta Programma VERSO

Un gruppo usa il Meta Programma VIA DA

METAPROGRAMMA “VERSO”

Le persone con Meta-Programma VERSO sono focalizzate sull’obiettivo, vedono la meta ancor prima di partire e pensano in termini di risultato da raggiungere.

+ Parlano di ciò che intendono ottenere, conquistare, gli obiettivi e le mete.- Spesso sottovalutano le conseguenze o gli ostacoli.

Per motivarli: elenca tutti i vantaggi e gli obiettivi che potrà raggiungere (immagina dove potrai arrivare …)

METAPROGRAMMA “VIA DA”

Le persone con Meta-Programma VIA DA sono focalizzate sulle difficoltà, le conseguenze negative.

Bravi a capire cosa evitare per non compromettere tutto; a volte questo li rallenta molto

Vogliono evitare i problemi. Citano situazioni problematiche, ostacoli: “evitare, non avere, prevenire, individuiamo il problema”

Per motivarli: elenca tutti gli svantaggi del non prendere una decisione. “Pensa a tutti i vantaggi che stai evitando…”Dopo aver evidenziato i rischi che vuoi evitare, quali sono i vantaggi che stai evitando?

METAPROGRAMMI DIREZIONE

Domande di Estrazione:Porre domande per comprendere la motivazione: “Cosa ti spinge a...?”

Suggerimenti per ampliare la mappa:

• Verso: Hai tenuto in considerazione gli ostacoli/impedimenti?

• Via da: Cosa ottieni agendo in questo modo? Quali vantaggi vuoi ottenere?

METAPROGRAMMI RAGIONE

Filtro della Ragione

POSSIBILITÀ NECESSITÀ

Posso, Possiamo Potremmo fare così Le soluzioni possibili sono... E' possibile che succeda Probabile, Probabilmente Le scelte possibili, Abbiamo diverse opzioni Quali altre scelte ci sono?

Devo, Dobbiamo E' necessario fare così

E' indispensabile che ... E' vitale per noi...

E' inevitabile... Non abbiamo altra scelta C'è solo una cosa da fare

Devo assolutamente

Usare i Metaprogrammi Ragione

Esercizio 10: ROLE PLAY A COPPIE – IN ACQUARIO

• “A” parla di un problema con un linguaggio “NECESSITÀ”

• “B” risponde e sollecita “A” con un linguaggio “POSSIBILITÀ”

METAPROGRAMMI RAGIONE

Suggerimenti per una comunicazione efficace:

• Possibilità: “Hai valutato altre possibilità/tutte le alternative?” “Tieni presente che puoi anche fare in questo modo…”

• Necessità: “Devi farlo per forza?” “Cosa succederebbe se non lo facessi?” Offro indicazioni precise da seguire “Devi fare in questo modo”.

METAPROGRAMMI AFFILIAZIONE

Modalità di Lavoro

TEAM PLAYER/COOPERAZIONE

Abbiamo elaborato un progetto … La nostra azienda ha ricevuto una nuova

commessa Questo corso ci sta dando grandi

soddisfazioni Io, insieme al mio team, abbiamo

progettato un nuovo programma Il team sta lavorando bene

Lavoro meglio da solo Faccio prima a farlo io che a spiegarlo

agli altri Grazie al mio contributo hanno ottenuto

quello che gli serviva Sono molto soddisfatto del lavoro che sto

facendo

BATTITORE LIBERO/INDIPENDENZA

METAPROGRAMMI AFFILIAZIONE

Suggerimenti per una relazione efficace:

• Cooperazione: Dare la possibilità di lavorare insieme ad altri. Dare dei riferimenti di team.

• Indipendenza: Valorizzare il singolo, farlo sentire protagonista o distinto dal resto del gruppo.

METAPROGRAMMI REFERENZA

Filtro di Riferimento per Valutare

REFERENZA INTERNA REFERENZA ESTERNA

Me ne sono reso conto Sono soddisfatto Lo so io! Secondo me … Ritengo che … Io so quali sono le conseguenze

Me l’hanno detto Mi è stato confermato da …

Tutti dicono che … Ho ricevuto un premio

Gli altri pensano che io … Se farò così allora gli altri penseranno

che …

METAPROGRAMMI REFERENZA – ESTERNA

Le persone con Meta-Programma REFERENZA ESTERNA hanno bisogno di altre persone per motivarsi, per convincersi, cercano consenso. Ricercano sia opinioni di terze parti, sia info esterne (statistiche, testimonianze, notizie). Disposti a cambiare idea.

Fanno riferimento a persone o fonti esterne, cercano il consenso anche col non-verbale

Per motivarli: fornisci dati, riferimenti, commenti di altri: “ Altri clienti dicono che , ti confermo, riceverai una risposta positiva da, pensa a ciò che diranno…”

METAPROGRAMMI REFERENZA – INTERNA

• Le persone con Meta-Programma REFERENZA INTERNA Sanno ciò che è giusto per loro. Fanno fatica a ricevere critiche, commenti. Accettano info, ma le rielaborano. Non danno e non amano ricevere feed-back.

• Per motivarli: “Solo lei può decidere, dipende solo da lei, mi dirà lei se è una proposta di interesse per lei…”

Usare i Metaprogrammi Referenza

Esercizio 11: IN 2 SOTTOGRUPPI:

Ciascun sottogruppo elabora un discorso per fornire un feedback ad un collaboratore.

• Feedback correttivo ad un collaboratore REFERENZA INTERNA

• Feedback elogiativo ad un collaboratore REFERENZA ESTERNA

METAPROGRAMMI REFERENZA

• Suggerimenti per ampliare la mappa:

• Interna: “Come lo sai? Sulla base di che cosa sostieni questa tesi?”“Se agissimo in questo modo, quale sarebbe la tua opinione?”

• Esterna: “E se tu potessi decidere autonomamente cosa faresti?”“E tu cosa pensi di questo? Sei d’accordo con l’opinione di Mario?”

METAPROGRAMMI ATTENZIONE

Filtro di Attenzione

OBIETTIVO/RISULTATO

Quel che conta sono i risultati Dobbiamo assolutamente raggiungere

l'obiettivo A qualunque costo ci arriveremo Bisogna controllare i numeri Non c`è tempo per condividere tutte le

decisioni Chi cela fa bene, chi non ce la

fa...pazienza Il fine giustifica i mezzi

Quel che conta sono i rapporti con i Clienti

Dobbiamo fare attenzione al clima aziendale

Senza la motivazione non riusciamo La condivisione è fondamentale

La fedeltà dei Clienti conta di più di ogni altra cosa

Il rispetto delle regole è fondamentale per la convivenza

PROCESSO/RELAZIONI

Usare i Metaprogrammi Attenzione

Esercizio 12: IN 2 SOTTOGRUPPI

• Un sottogruppo elabora un elenco di svantaggi del Meta Programma PROCESSO e vantaggi del Meta Programma

OBIETTIVO

• Un sottogruppo elabora un elenco di svantaggi del Meta Programma OBIETTIVO e vantaggi del Meta Programma

PROCESSO

METAPROGRAMMI ATTENZIONE

Domande di Estrazione:• “Mi parli di un tuo progetto?”

Suggerimenti per ampliare la mappa:

• Obiettivo: “Come riuscirai ad ottenere il tuo obiettivo?”“Se facessi prima X, poi Z pensi che possa funzionare?”

• Processo: Organizzare scadenze e fasi di lavoro. Programmare i momenti di incertezza.

METAPROGRAMMI RELAZIONE/CONFRONTO

Modalità di Confronto

CONSENSO / SOMIGLIANZA CONTRAPPOSIZIONE/DIFFERENZA

Guardiamo quello che funziona Troviamo una via di mezzo Valorizziamo i punti di forza Capiamo cosa c'è di buono Quello che mi piace in questa soluzione

è che.. Trovo molto positivo... Sono daccordo Condivido, sono in parte d'accordo Pensiamo la stessa cosa

Secondo me non funziona Ci sono almeno tre cose che non vanno

bene Non sono d'accordo

Lavoriamo per correggere gli errori prima di tutto

Non funzionerà mai, non ha senso Faccio l'avvocato del diavolo

Non posso essere d'accordo, mi dissocio Abbiamo interessi diversi

METAPROGRAMMI RELAZIONE/CONFRONTO

Suggerimenti per una relazione efficace:

• Somiglianza: Evidenziare continuità e similitudini per far intraprendere un cambiamento.

• Differenza: Proporre differenze e novità. Utilizzare domande alternative: ti interessa A o B, o entrambi.Tecnica del Disaccordo sul disaccordo: “So che non sarai d’accordo con me, ma ti dico che…”

METAPROGRAMMI AZIONE/CONTROLLO

Soggetto che svolge l’azione / esercita il controllo

PROATTIVO/SE STESSO REATTIVO/ALTRI

Io decido; io voglio decidere Io voglio essere il primo (tra i primi a

decidere) La responsabilità individuale è una virtù Non aspettiamo che decidano prima gli

altri Meglio decidere subito Pianifichiamo l'attività, così decidiamo noi

le cose importanti Proponiamo di fare

Prima di decidere devo consultarmi con... Non voglio essere il primo che ha deciso

una cosa del genere Vorrei prima sapere cosa hanno deciso

Meglio non decidere troppo in fretta Prima di agire è meglio valutare

attentamente la sutuazione Cosa stanno facendo altri nella stessa

situazione?

Usare i Metaprogrammi Azione/Controllo

• Esercizio 14: ROLE PLAY A COPPIE – IN ACQUARIO

• “A” parla di un problema con un linguaggio “REATTIVO”

• “B” risponde e sollecita “A” con un linguaggio “PROATTIVO”

METAPROGRAMMI AZIONE/CONTROLLO

Le persone con Meta-Programma REATTIVO aspettano che l’iniziativa la prendano gli altri.

E’ un buon analista, ama riflettere sulle cose prima di agire, aspetta che tutto sia chiaro.

“Meglio rifletterci su…” usa spesso condizionali, frasi lunghe e contorte. Prima di rispondere ci pensa due volte.

Il rischio è che il tempo per riflettere sia troppo…

Per motivarli: Lasciargli il tempo per riflettere e decidere, porre una data limite per avere una “reazione”.

METAPROGRAMMI AZIONE/CONTROLLO

• Le persone con Meta-Programma PROATTIVO tendono a proporre, generano gli eventi, fanno accadere le cose; si muovono in autonomia.

• “voglio fare”, “ho scelto di”, “non è il momento di aspettare”. Scalpita, è impaziente.

• Potrebbe trovarsi avanti rispetto agli altri. Poco riflessivo, è uomo d’azione. Come venditore tende a forzare la chiusura

• Per motivarli: Farlo sentire protagonista e autonomo nel prendere l’iniziativa.

METAPROGRAMMI AZIONE/CONTROLLO

Suggerimenti per ampliare la mappa:

• Proattivo: Farlo sentire protagonista e permettergli di poter prendere l’iniziativa.

• Reattivo: Anticipare la causa prevedibile che potrà generare la sua reazione: “Ti succederà questo, preparati ad agire in questo modo…”

METAPROGRAMMI TEMPO

Orientamento Temporale

PASSATO FUTURO Abbiamo sempre fatto

così La nostra esperienza ci

insegna Tutte le volte che abbiamo

provato ha/non ha funzionato

Cerchiamo prima di capire cosa ha/non ha funzionato

Squadra che vince non si cambia mai

Guardiamo avanti Da ora in poi Le nostre prospettive Il futuro è di chi se lo

inventa Le nuove idee sono

importanti Squadra che vince si può

cambiare…

PRESENTE Ho intenzione di trovare

un buon lavoro Non mi piace aspettare:

ogni cosa deve essere fatta immediatamente senza attendere che qualcosa cambi per convincersi ad agire

Perché rimandare a domani?

Usare i Metaprogrammi

Esercizio 15: ROLE PLAY A TRIADE

• “A” assume 3 Meta-Programmi (ad es.: Proattivo/Team Player/Referenza Esterna) Dopo averli individuati li comunica

a “C”

• “B” vuole chiedere ad “A” di fargli un favore. Pone alcune domande ad “A” per comprendere i suoi Meta-Programmi.

Formula la richiesta del favore in coerenza con i Meta-Programmi che ha colto.

• “C” Osserva e restituisce a “B” il livello di efficacia.

Riconoscere i Metaprogrammi

Esercizio 16:

Quali Meta Programmi potete cogliere nei dialoghi dei seguenti brani di film?

Notate una maggiore/minore sintonia quando i metaprogrammi sono sintonici/distonici?

Sintesi delle Domande di Estrazione - 1

• Chunks - Porre domande aperte e descrittive - Mi racconta una sua giornata lavorativa tipo?

• Direzione - Porre domande per comprendere la motivazione: “Cosa ti spinge a...?”

• Possibilità/Necessità Cosa ti spinge a…? Quale ragione ha motivato la tua scelta?

• Squadra/Battitore Libero – Come sei abituato a lavorare?

• Referenza - “Come ti sei accorto che…? Da cosa hai capito che..?”

• Attenzione - “Mi parli di un tuo progetto?”

• Relazione/Confronto -“Che relazione c’è tra X e Y? / Come vedi il confronto tra Z e K?”

• Azione/Controllo - “A cosa è dovuto questo problema? / Ti senti responsabile per il problema?”

Sintesi delle Domande di Ricalco/Ampliamento - 1

• Chunks Down: Puoi darmi una visione d’insieme del problema/situazione?• Chunks Up: Mi aiuti a comprendere meglio i dettagli? Puoi descrivere nel dettaglio

la situazione?• Verso: Hai tenuto in considerazione gli ostacoli/impedimenti?• Via da: Cosa ottieni agendo in questo modo? Quali vantaggi vuoi ottenere?• Possibilità: Hai valutato altre/tutte le alternative? Puoi fare in altro modo? Tieni

presente che puoi anche fare in questo modo…• Necessità: Cosa succederebbe se non lo facessi?• Cooperazione: Dare la possibilità di lavorare insieme ad altri. Dare dei riferimenti di

team.• Indipendenza: Valorizzare il singolo, farlo sentire protagonista o distinto dal resto

del gruppo.• Ref. Interna: Come lo sai? Sulla base di che cosa sostieni questa tesi? Se agissimo

in questo modo, quale sarebbe la tua opinione?

Sintesi delle Domande di Ricalco/Ampliamento - 2

• Ref. Esterna: E se tu potessi decidere autonomamente cosa faresti? E tu cosa pensi di questo? Sei d’accordo con l’opinione di Mario?

• Obiettivo: Come riuscirai ad ottenere il tuo obiettivo? Se facessi prima X, poi Z pensi che possa funzionare?

• Processo: Organizzare scadenze e fasi di lavoro. Programmare i momenti di incertezza.

• Somiglianza: Evidenziare continuità e similitudini per far intraprendere un cambiamento.

• Differenza: Proporre differenze e novità. Utilizzare domande alternative: ti interessa A o B, o entrambi.Tecnica del Disaccordo sul disaccordo: “So che non sarai d’accordo con me, ma ti dico che…”

• Proattivo: Farlo sentire protagonista e permettergli di poter prendere l’iniziativa.• Reattivo: Anticipare la causa prevedibile che potrà generare la sua reazione: “Ti

succederà questo, preparati ad agire in questo modo…”