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1 1. Rappresentazione cartografica degli antichi esquimesi della Groenlandia realizzata su pelle di tricheco (preistoria).

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11. Rappresentazione cartografica degli antichi esquimesi della Groenlandia realizzata su pelle di tricheco (preistoria).

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2. Rappresentazioni cartografiche degli abitanti polinesiani delle isole Marshall con conchiglie, bastoncini. (preistoria).

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33. Mappa di Bedolina, figurazione topografica incisa su roccia la più nota fra quelle presenti in Vallecamonica (Camuni, 5000 a. C).

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4. Tavoletta di argilla Ga-Sur raffigurante una porzione di territorio babilonese e relativa ricostruzione (2300 – 2500 a. C.).

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5. Mappa redatta all'epoca del regno di Ramsete IV,. Rappresenta due grandi arterie stradali che corrono orizzontalmente parallele attraverso una regione montuosa rossiccia (1150 a.C.).

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6. Grecia 440 - 425 a.C.

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7. Grecia, 350 - 290 a.C.

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8. Grecia, 276 - 195 a.C.

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9. Grecia, 100 – 70 d. C. Rappresentazione dell’ecumene da parte di Tolomeo, attraverso una proiezione - che oggi chiameremmo conica – finalizzata a ridurre gli errori nella riproduzione della superficie terrestre.

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10. Impero latino, Tavola Peuntingeriana. Si tratta di una carta lunga circa sette metri e alta 34 cm in cui sono rappresentati 120.000 chilometri. Redatta da un certo Castorius nel 375 d. C.

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12. Carte medievali – Ebstorf ed Hereford - est in alto Monaci cristiani, XII- XIII sec. d. C..

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13. Carte realizzate da un geografo e grande viaggiatore arabo, Al- Idrisi, che fu alla corte di Re Ruggero di Sicilia intorno al 1100 d. C.; sud in alto.

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1314. Planisfero di Pirrus de Noha, geografo e cartografo catalano, 1400 ca.

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1415. Rappresentazione territoriale e cosmografica del popolo azteco (XV sec. ca).

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16. Mappamondo di Frate Mauro, veneziano, disegnato verso la metà del XV sec. ca. per il Re di Portogallo, orientato a Sud.

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17. Realizzato dai discepoli delle scuole cartografiche fiamminghe, sulla base delle informazioni raccolte dai grandi esploratori. Si tratta della prima carta a rappresentare l’India, dopo l’arrivo di Vasco de Gama.

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1718. Da Gherard Kramer, Mercatore, olandese.

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21. Il planisfero di Peters (Germani, 1973) nasce da un approccio che, prima ancora che cartografico, è culturale. Peters affermò che non bisognava più "guardare il mondo con gli occhi del nostro paese, ma guardare il nostro paese con gli occhi del mondo". La carta di Peters fu pubblicata nel "Rapporto Brandt" del 1980, nel quale la commissione dell'ONU presieduta da Willy Brandt esortava i paesi ricchi (il Nord del mondo) a impegnarsi per sostenere lo sviluppo dei paesi poveri.

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PRIME DEDUZIONI E INDIVIDUAZIONE DEI MEZZI ATTRAVERSO I QUALI LA CARTOGRAFIA ESERCITA IL SUO POTERE NASCOSTO DI DOMINANZA CULTURALE

Non è vero del tutto vero che lo sviluppo della scienza ha portato ad una maggiore sua obiettività

La cartografia ha un potere di dominazione culturale e ideologica implicito, in quanto insito nel suo stesso linguaggio, fatto di Immagini e simboliNomi di luoghiOmissioniScelta della prospettiva e della proiezione….

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SE NE DEDUCE CHE …

“Ogni carta è innanzitutto un progetto sul mondo, come l’ambivalenza del vocabolo anglosassone plan ancora certifica, e il progetto di ogni carta è quello di trasformare – giocando d’anticipo, cioè precedendo- la faccia della terra a propria immagine e somiglianza.”

Farinelli F., I segni del Mondo. Immagine cartografica

e discorso geografico in età moderna,

La Nuova Italia, 1992

Tale caratteristica, malgrado il progresso scientifico e tecnologico di cui ha ampiamente beneficiato la cartografia in età contemporanea, risulta allo stato attuale invariata.

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CARTOGRAFIA E POTERE POLITICO-MILITARE

La realizzazione di carte geografiche è stata sempre legata ed enti di natura militare e/o statale (IGM)

Da sempre re, generali, figure particolarmente carismatiche nella storia, rappresentanti di associazioni o partiti politici e, talvolta, capi di stato contemporanei vengono raffigurati assieme ad una carta o a un globo

Nella storia la necessità di realizzare carte geografiche è spesso dettata dell’esigenza di difendere il proprio territorio, di delimitarne i confini politici o di estenderli attraverso operazioni militari o pseudomilitari di conquista 21

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TIEPOLO, ALLEGORIA DELL’EUROPA XVIII SEC.

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“La trasposizione grafica dello spazio, che rappresenta l’intima essenza della carta geografica è un’indubbia conseguenza del bagaglio culturale e della visione della realtà del cartografo che la disegna. Questi, infatti, trasfonde in essa coscientemente la “summa” delle conoscenze a lui note, ovvero sia le notizie desunte da altri (studiosi o viaggiatori), sia le sue esperienze dirette (viaggi e misure), più o meno scientificamente comprovate. Meno cosciente (…) è però un’altra trasposizione che il cartografo effettua nel momento in cui egli realizza la sua carta. Nell’impostare il disegno – e quindi nel collocarvi le singole notizie – il cartografo attinge più o meno passivamente a quella che è la concezione politica del suo paese in quel determinato momento.

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“Così il cartografo che vive in un paese potente militarmente e forte economicamente, con mire espansionistiche, collocherà la sua capitale al centro in un modo in cui gli Stati vicini fanno da corona in quanto territori da annettere e da conquistare (…). Di contro il cartografo che opera in un paese politicamente chiuso al suo interno, non interessato a relazioni esterne, limita il suo disegno a singole zone che sembrano emergere dal vuoto. In un Paese circondato da presenze ostili, siano esse umane o costituite da ostacoli naturali, il cartografo restringe invece il suo disegno, evidenziando e sottolineandole zone sicure dalle quali conviene non distaccarsi troppo.

Arena G., Asole G., Palagiano C.,

Cartografia e territori nei secoli,

La Nuova Scientifica, 1997

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UNA CARTA GEOGRAFICA …

… viene abitualmente definita come la rappresentazione ridotta, approssimata e simbolica della superficie terrestre.Le caratteristiche principali di una carta geografica sono dunque

la scala (ossia il coefficiente di riduzione) il sistema di rappresentazione (che è in relazione

con l’approssimazione che si vuol ottenere) la simbologia (che è in relazione al contenuto della

carta, ossia degli oggetti reali che si vogliono rappresentare).

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LE RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE …

… si possono quindi distinguere in equidistanti, equivalenti, isogoniche.

Nelle rappresentazioni equidistanti – carte stradali - si cerca di mantenere il più possibile costante il rapporto fra le lunghezze della carta e della sfera terrestre. Tale condizione non è mai interamente raggiunta perché non è possibile sviluppare una superficie sferica su un piano; è quindi evidente che, soprattutto per carte che rappresentano aree molto vaste, la scala non è mai costante.

Nelle rappresentazioni equivalenti viene mantenuta la proporzionalità tra le aree della carta e quelle corrispondenti della sfera terrestre.

Nelle rappresentazioni isogoniche – carte nautiche - viene riprodotto inalterato, nella carta, ogni angolo definibile sulla superficie terrestre.

Nessuna rappresentazione equivalente può essere isogonica, come nessuna isogonica può essere equivalente; esistono anzi numerose carte nelle quali non è soddisfatta nessuna delle suddette proprietà.

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MERCATORE

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MERCATORE: VANTAGGI

1. Si riconosce la forma sferica della terra, che Magellano aveva dimostrato col suo viaggio di circumnavigazione;

2. È fedele all'asse, nel senso che, dato un qualunque punto della mappa, il nord e il sud si trovano, rispettivamente, verticali sopra o sotto quel punto;

3. È sufficientemente fedele alla posizione, in quanto tutti i punti della terra caratterizzati dallo stesso angolo di incidenza dei raggi solari possono essere rappresentati su di una linea di latitudine parallela all'equatore

4. Viene usato un reticolo rettangolare che chi viaggia per mare o in aereo trova ancora molto comodo. 35

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Deforma le aree quanto più ci avvicinava ai poli (la superficie aumenta, creando problemi di comprensione della realtà)

È rettangolare e, quindi affatto fedele alla realtà;

È stata una proiezione abusata (presente nei libri, nelle riviste, negli atlanti, nei giornali ecc.) e si è così resa portavoce di un’immagine del mondo eurocentrica e viziata dal punto di vista culturale

MERCATORE: SVANTAGGI

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PETERS

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PETERS39

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i continenti assumono una forma allungata, come se avessero fatto una drastica cura dimagrante e sono estremamente deformati verticalmente

l’esatta proporzione delle superfici va a scapito dell’esattezza delle distanze

non è esente da approssimazioni e generalizzazioni

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CARTA DI PETERS: SVANTAGGI

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CARTA DI PETERS: VANTAGGIIN SINTESI LA SUA MAPPA È FEDELE

alla superficie: ogni area (paese, continente, mare) è rappresentata secondo le sue reali dimensioni;

all'asse: tutte le linee Nord-Sud sono verticali. La posizione di ciascun punto è immediatamente verificabile in termini di meridiano o fuso orario;

alla scala: rende numericamente l'esatto rapporto tra la rappresentazione

alla proporzionalità: il grado di deformazione longitudinale lungo il margine superiore della carta è uguale a quello lungo il suo margine inferiore, il che significa rendere regolare la distribuzione degli errori, che così non vengono concentrati tutti nelle aree più lontane dall'Europa;

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all'universalità: permette di costruire reticoli cartografici per ogni parte della superficie terrestre e per l'intera superficie, permettendo di rappresentare qualunque contenuto cartografico;

alla totalità: la terra è completamente rappresentata, senza "tagli" o doppie rappresentazioni (la carta di Mercatore non poteva rappresentare le zone polari);

alla integrabilità: permette di separare intere sezioni terrestri dal margine sinistro e di riunirle alla carta sul margine destro (e viceversa); questo significa che la forma dei continenti e dei mari rimane invariata qualunque sia l'area del globo rappresentata nella zona centrale;

alla adattabilità: la carta si può adeguare a particolari esigenze di contenuti cartografici generali.

CARTA DI PETERS: VANTAGGIIN SINTESI LA SUA MAPPA È FEDELE

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CARTA DI PETERS E GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO

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CARTA DI PETERS E CARTE TEMATICHE

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OLTRE LA CARTA DI PETERS PER UNA GEOGRAFIA E UNA CARTOGRAFIA DELL’EQUITÀ: LE PROSPETTIVE

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