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Censura e
responsabilità
di FacebookBusatto Alessandro 856329
Michieletto Tommaso 834470
Bosin Emanuele 859823
SOCIAL MEDIA 2017
Grafico utenza Facebook
Censura
Ciò che Facebook non permette:
Minacce dirette
Autolesionismo
Organizzazioni pericolose
Bullismo e intimidazioni
Attacchi a personaggi pubblici
Attività criminali
Violenza e sfruttamento sessuale
Beni soggetti a intimidazioni legali
Cosa analizzeremo oggi?
Contenuti che si trovano su facebook, ma dovrebbero essere
rimossi
Contenuti rimossi che rispettavano gli standard della
comunità
Fake news dal punto di vista della responsabilità di facebook
nella loro diffusione
Caso: Steve Stephens
Fotogramma
preso dal video
pubblicato da
Steve Stephens su
Facebook.
Il video è rimasto
online tre ore
prima di essere
rimosso
Metodo di controllo dei post
Algoritmo di riconoscimento pixelControllo umano
Cosa ne pensa Facebook?
9 Agosto 2016 : Facebook è una «tech company», non una «media company»
13 Novembre 2016: «Il 99% dei contenuti diffusi sono da considerarsi perlopiù veritieri»
19 Novembre 2016: «vigilanza più attenta»
15 Dicembre 2016: «Penso a Facebook come una technology company, ma riconosco che abbiamo una responsabilità più grande che costruire tecnologia attraverso cui passa l’informazione»
16 Febbraio 2017: «È responsabilità di FB amplificare i buoni effetti e mitigare quelli dannosi»
Contenuti rimossi ingiustamente
Tom Egeland e il caso della foto della bambina che scappa
dalla guerra in Vietnam.
Rimossa per errore umano.
Altro metododi controllodei post
Segnalazione degli utenti
Contenuti rimossi ingiustamente
Zerocalcare è stato bloccato su Facebook a causa delle
molte segnalazioni ricevute
FACEBOOK vs FAKE NEWSLinee guida per riconoscere notizie false e notizie vere
Non fidarsi dei titoli
Controllare l’URL
Fare ricerche sulla fonte
Google e Germania vs FAKE NEWS
“[…]Il nostro obiettivo è creare un ambiente dove non siano necessarie tante regole e dove le persone su Facebook si sentano motivate a trattare gli altri con empatia e rispetto e sussistano le condizioni per farlo.”
Lettera di Facebook agli utenti