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“Narrator i del territorio per bambini” (Progetto Baby’s Hills) Alessandria, 20 marzo 2014 Cambiano Dr.ssa Martina TNPEE –Psicologo-Psicoterapeuta [email protected]

Corso 20 marzo :Psicologia dell'età evolutiva -Dott.ssa Cambiano

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“Narratori del territorio

per bambini”

(Progetto Baby’s Hills)

Alessandria, 20 marzo 2014

Cambiano Dr.ssa Martina

TNPEE –Psicologo-Psicoterapeuta

[email protected]

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..mi chiamo....mi aspetto.. (post-it)

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..Oggi noi consideriamo i bambini competenti,

pronti e capaci di fronteggiare qualsiasi

vicissitudine dell’esistenza, di adattarsi agli

estranei e a qualsiasi ambiente fin dai primi

anni, di trattare un’interminabile flusso di

informazioni, di saper fare scelte valide e

prendere decisioni sin da molto piccoli..ma lo

saranno veramente?!

David Elkind (1996)

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Si può essere INTELLIGENTI senza essere

maturi..soprattutto emotivamente!!

--è bene non confondere

informazione con

comprensione!

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..i bambini continuano ad avere alcuni BISOGNI FONDAMENTALI da soddisfare per poter crescere sereni e fiduciosi..

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I bisogni nei primi sei anni di vita..e

oltre

AMORE : “sono contento di stare con te!” –aumenta il senso di sicurezza personale; i primi 3 anni sono fondamentali per il legame di attaccamento e per la strutturazione dei MOI. Hanno bisogno di sentire che le persone a cui è affezionato gli prestano attenzione, sono disponibili ad aiutarlo.. Gli riconoscono il diritto di occupare uno spazio nel mondo!

--per noi ..è IMPORTANTE RICORDARE IL NOME!!!

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..egocentrismo da rispettare..

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significa aver riguardo dei tempi della crescita, ascoltarlo, mostrarsi fiduciosi per ciò che crescendo un bambino potrà

diventare; rispondere alle sue richieste con sincerità; non fare paragoni, non etichettarlo “nanetto”, “ottuso” mostrare interesse

per quello che fa..

RISPETTO

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TEMPO DEGLI ADULTI E STABILITA’..la qualità è più importante della quantità!.. Se però si scende al di sotto di un certo standard.. anche la qualità si riduce

un buon rapporto si crea con il contatto fisico, il dialogo, il poter scegliere delle attività insieme..

la stabilità consente di prevedere gli eventi, coglierne il senso e farsi un’idea realistica delle conseguenze che comportano le azioni

La stabilità nasce dalle REGOLE! e dalle ROUTINES

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-- stabilità .. anche solo presunta!

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TEMPO DEI BAMBINI

i bambini sono più vicini ai tempi della natura, hanno bisogno di pause per elaborare le esperienze

.. ma attenti! saranno pause SOLO per i bambini..

l’interesse per attività e comportamenti va di pari passo con la maturazione

Non sopravvalutare ma NON sottovalutare le loro capacità; il metro di paragone? il divertimento dell’adulto..

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ADULTI RESPONSABILI

bisogna essere moralmente più forti;

indicare norme di comportamento (che poi rispettiamo) e intervenire quando necessario; alcuni interventi devono essere immediati e non sottoposti a patteggiamenti;

indicare i limiti con l’amore e la sollecitudine è più efficace dell’atteggiamento autorevole (severità ed autorità) ma anche di quello lassista permissivo..

Incoraggiare all’autonomia senza ignorare i bisogni di dipendenza

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SOSTEGNO ALLA CRESCITA

hanno bisogno di acquisire COMPETENZE SOCIALI come cooperare, fare amicizia, gestire i conflitti (non diamole per scontate!!)..tutto ciò richiede incoraggiamento e modelli positivi..

imparare a chiedere ciò di cui si ha bisogno e nel sapere dilazionare le gratificazioni! (soddisfare un capriccio è controproducente!)

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GIOCO

..per tutta l’infanzia i bambini hanno bisogno di giocare.. perché giocando si può sbagliare senza sentirsi sminuiti e imparare dagli errori..

Il gioco genera piacere, benessere e fa sentire liberi .. consente di recuperare energie, di curare piccole ferite psicologiche, di trovare adattamenti e soluzioni sul piano della fantasia

Si mettono in campo le strategie per regolare le loro interazioni: come fare amicizia, come fare la pace.. l’arte della trattativa!

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..sperimentiamo il GIOCO

I° GIOCO

5 GIOCATORI (4+1)

N. OSSERVATORI

3’ DI GIOCO

STATO D’ANIMO (5 FOGLI + BIRO)

II° GIOCO

5 GIOCATORI

N.OSSERVATORI

5’ DI GIOCO

STATO D’ANIMO (5 FOGLI + BIRO)

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..ciascuno ha la sua idea di gioco..

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..continuiamo con le BUONE

PRASSI..

..la DANZA della GENTILEZZA (inclinazione innata ma troppo spesso perduta) perché può essere oscurata da altri impulsi: affermarsi, vincere

I bambini modellano i propri comportamenti su quelli delle persone con cui vivono .. i piccoli si specchiano nei grandi..

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LA NEGLIGENZA AFFETTIVA: un’incuria

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..quindi? Quanta partecipazione..

BISOGNA DIRE TUTTO?

..dire la verità che un bambino può comprendere ovvero assimilare con tutti i risvolti emotivi annessi; ci sono parole che informano, incuriosiscono, tranquillizzano e spaventano.. l’ ETA’ è il fattore critico

ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA attraverso..

scambi emotivi;

parlare delle emozioni;

Idee e sentimenti;

ridurne l’intensità diventando più consapevoli degli stati d’animo

Favole ed esempi

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..usa altre vie COMUNICATIVE chi non ha le parole GIUSTE!!

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le REGOLE vanno

esplicitate..PRIMA!Orari di entrata ed uscita

Materiale: condivisione, norme d’utilizzo

Rispettare i turni, aiutare i compagni

Scansione attività

Comportamento (norma implicita)

Il garante delle norme che consentono un buon funzionamento del gruppo siete VOI!!

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Il passaggio delle REGOLE

.. può non essere noioso: creatività.. mi hanno insegnato il passo della tartaruga quando ho il bicchiere in mano..

riflessioni “fuori tema”: ai bambini servono per essere certi di poter escludere definitivamente altre spiegazioni a cui magari erano ormai affezionati

Il linguaggio: strumento per pensare, con le parole il pensiero può svilupparsi al meglio

comunicare con un bambino in crisi .. riconoscere i suoi sentimenti, di solito, FUNZIONA

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..scheda A : collera..

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GESTIRE I CONFLITTI

Tra OPERATORI: avvertono subito se ci sono riserve, resistenze, screzi, sfiducia o scarsa simpatia..

Il CLIMA DI TENSIONE favorisce le incomprensioni

CONFLITTO: cercare di risolverlo (cosa sto facendo? strategia di intervento..) a) evento scatenante b) in che misura ho contribuito al conflitto? la mia reazione? altri punti di vista? È possibile uscire dall’impasse? Chiedere a Y per mediare? Faccio/non faccio (i conflitti sono mezzi per allontanare/recuperare)

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SIMULAZIONE

I°FASE: volontà “costruttiva” – uditori?

II°FASE: chi è il responsabile? Entrambi?

III°FASE: ascolto – c’è lo spazio per entrambi (HAI/SEI)

IV°FASE: riassunto del problema /allentare la tensione

V°FASE: rigidità/flessibilità

VI°FASE: vantaggi/inconvenienti/conseguenze

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..prevenire i conflitti

TOLLERANZA: accettare e rispettare le diversità

ATMOSFERA: un clima positivo nasce dal confronto, dal dialogo, dalla condivisione

COMUNICAZIONE: i contenuti ma soprattutto i modi

ASSONANZA: linguaggio e metalinguaggio

AZIONE “PENSATA”: controllo dell’umore

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SINERGIA FAMIGLIA-OPERATORI

I bambini che PARLANO, prendono posto nel gruppo, sono interessati a voi, alle attività c’informano della loro base sicura di provenienza.. possono tollerare..

I bambini che NON PARLANO, guardano spesso i genitori, chiedono la ripetizione di rituali del saluto etc hanno bisogno

a) della vostra FANTASIA

b) del PROGRAMMA

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LA SOCIALIZZAZIONE: 1/3 compiti 3-6 aa.

In famiglia

Le prime amicizie: aiuta a penetrare in territori che si ha paura di affrontare; a compensare le proprie debolezze; ecco perché “ci si muove almeno in coppia” –ricrea la fusione materna-; rinforza l’identità sessuale.

Valorizzare i punti di forza e ostacolare un clima di competizione ansiogena..

Educarli alla differenza, “curiosi” nei confronti della diversità fisica, comportamentale, culturale. (Favola del CAMALEONTE)

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.. “a collaborare s’impara..non si nasce!!”..

Scuola = microcosmo che è l’immagine dell’universo reale e della vita sociale ricaduta cognitiva, relazionale..

..prima dei 4 anni è difficile sfruttare la forza coesiva e propulsiva di un gruppo..

dai 4 ½ ai 6 ½ si raggiunge l’abilità, soprattutto giocando

in età prescolare: non c’è la consapevolezza del danno, servono le NORME degli adulti per regolarli “la maestra non vuole etc…” in età scolare omertosi.. Es. lotte

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..un CONFRONTO

..una COPPIA

..una FUSIONE DI IDEE

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..LA MENTE? una SPUGNA..assorbe tutto

In assenza di GRIGLIE INTERPRETATIVE i messaggi che arrivano al cervello: eccitano, s’insinuano, suscitano emozioni, generano desideri ed insicurezza (es. parlano giocando..)

TV: quanto e come? Perché nuoce soprattutto ai minori

a) Il gioco è attivo.. davanti alla TV solo quando fa zapping

b) Il b.no che gioca è in relazione psicologica e fisica; il telespettatore è sempre isolato anche se in compagnia!

c) Il gioco richiede degli sforzi, un impegno continuativo..

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..la dipendenzadalla noia “sollevata” dalla TV..

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…> i 6: l’età scolare.. SPAZI FISICI-MENTALI

ATMOSFERA: luogo, n°partecipanti, intese, ritmi

2 momenti “difficili”: gli inizi (cronobiologi/cronopsicologi) es. vantaggio finlandese: - h di insegnamento, buona didattica.. migliori nella comprensione/matematica

Gruppo-classe o gruppetto o folla: vantaggi/svantaggi

Rispetto delle regole > 8 aa.: troppo tardi!

Impegni: da calcolare.. il tempo libero!

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“potenza” delle REGOLE.. anche nei

rapportiFermezza e garbo negli interventi educativi

Comunicazione con ascolto delle loro esigenze

“vogliono essere trattati da grandi”: con moderazione

Necessità di un sistema di regole coerenti (proteggono o bambini, forniscono stabilità e punti di riferimento; prevedono gli interventi altrui, pianificano le proprie azioni

Rapporti paritetici-simmetrici / asimmetrici

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.. sembra facile ma non lo è “ascoltarli”..

problema di ordine PRATICO: il TEMPO, i RITMI della vita

problema di ordine PSICOLOGICO: proiezioni, interpretazioni sulla base di aspettative.. I bambini calzano l’immagine che gli diamo! e perfettamente..

fattore BIOLOGICO

fattore IDEOLOGICO: crescita accellerata .. forma di non ascolto, attribuisco

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..l’ascolto può partire da..

Conoscere i BISOGNI REALI età correlati;

Rispettare i tempi dell’apprendimento e personali (quando chiacchierate?) – “prestare orecchio”-

Creare dei momenti di confronto (es. tempo delle favole..)

Tipo di comunicazione (non banalizzare, non distorcere il pensiero, non cambiare discorso, non interrompere, non anticipare, non banalizzare, MA incoraggiare, attenzione a completare, responsabilizzare, ha senso?!)

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..L’ASCOLTO?!

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.. “minima” cassetta degli attrezzi..

conoscere i contenuti da trasmettere

saperli trasmettere (strategie didattiche, educative..)

conoscere le tappe dello sviluppo

promuovere il successo dell’apprendimento coltivando la stima di sé, la capacità di sopportare la frustrazione e l’autonomia ed aiutarli a superare paure / insicurezze

gestire il gruppo attraverso la calma, la sicurezza nell’intervento, la comunicazione e la collaborazione

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.. preparazione del primo/unico? incontro..

Lavoro in piccoli gruppi: 10 minuti e 1 portavoce

interesse per ciascuno di loro: nome, caratteristiche (si debbono sentire presto UNICI per voi, individui diversi)

creare le condizioni affinché facciano tutti conoscenza

condivisione del piano di lavoro: trasmette senso di sicurezza e di fiducia

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.. un asso nella manica: il contagio

emotivola comunicazione non è solo quella “verbale” (emozioni inespresse, umori, atteggiamenti, attese reciproche..)

lettura delle informazioni dall’ambiente (disagio, stanchezza, attenzione, motivazione, rivalità ..)

identificazione proiettiva: processo inconscio sulla base del quale una persona assume i sentimenti o lo stato psicofisico di un’altra..come fossero i propri..ovvero CONTAGIO EMOTIVO (la potenza del leader ma anche la stanchezza e lo stato d’animo dell’adulto..)

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.. nuove esperienze se c’è destabilizzazione

L’accettazione di una nuova esperienza comporta destabilizzazioni cognitivo-affettive che si articolano in:

1) “non so ma non so di non sapere”

2) “non so e so di non sapere”

3) “so e so di sapere”

4) “so ma non so più di sapere (automatizzazione)”

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.. I° curare il rapporto tra adulti-colleghi

chiarire in modo schietto i fraintendimenti, la CNV ci smaschererà!

la collega: antipatica / simpatica, per chi ce l’ha.. l’UMORISMO.. è una carta da giocare, vincente (collega che si focalizza sul problema, che fugge, che si sfoga o che trattiene..)

sindrome del “burn-out”

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..II° curare il rapporto tra adulto/genitore

genitori “sotto esame” (commento circoscritto)

genitori aggressivi (“GRAZIE per il consiglio”)

genitori negativi (“buone notizie” sull’attività)

genitori chiacchieroni (“mi perdoni..ma..”)

Genitori “trasgressivi” (vi aspettiamo alle.. 15 min.prima)

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..all’1 aprile.. e non è un pesce!