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Simone Weil... e le Simone Weil... e le altre: altre: la filosofia al la filosofia al femminile femminile PariMenti PariMenti Progetto realizzato con il contributo della Regione Toscana INSEGNARE I DIRITTI INSEGNARE I DIRITTI RACCONTARE LE DONNE RACCONTARE LE DONNE EDUCARE ALLA PARITA’ EDUCARE ALLA PARITA’

Donne filosofe

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  • Simone Weil... e le altre:la filosofia al femminile PariMentiProgetto realizzato con il contributo della Regione ToscanaINSEGNARE I DIRITTIRACCONTARE LE DONNEEDUCARE ALLA PARITA

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  • La donna un maschio abortitoDe generatione animalium Aristotele IV sec a.C. Dovete limitarvi a parlare di Dio e della vita virtuosa, e non disputare della divinit Taulero - XIV sec. d.C.

  • per tre motivi sono riconoscente alla sorte: primo, per essere uomo e non bestia, secondo, uomo e non donna, terzo, greco e non barbaro.Talete IV sec. a. C.

  • Non sappiamo se gli angeli hanno portato il loro ministero a Dio, nella formazione della donna

    Sant'Agostino IV sec. d.C.

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  • Le donne sono adatte a curarci ed educarci nell'infanzia, appunto perch esse stesse sono puerili, sciocche e miopi, in una parola tutto il tempo della loro vita rimangono grandi bambini: esse occupano una specie di gradino intermedio fra il bambino e l'uomo, che il vero essere umano. (Arthur Schopenhauer XIX sec.)

  • Dare a una donna ragionamento, idee, intelletto significa mettere un coltello in mano a un bambino.

    (Hippolyte Adolphe Taine XIX sec.)

  • IPAZIA 350- 415 d.C. "Quando ti vedo mi prostro, davanti a te e alle tue parole, vedendo la casa astrale della Vergine, infatti verso il cielo rivolto ogni tuo atto Ipazia sacra, bellezza delle parole,astro incontaminato della sapiente cultura".(Pallada)

  • credo nella filosofia

  • "Quando tracciava una nuova mappa del cielo, Ipazia stava indicando una traiettoria nuova - e insieme antichissima - per mezzo della quale gli uomini e le donne del suo tempo potessero imparare ad orientarsi sulla terra e dalla terra al cielo e dal cielo alla terra senza soluzione di continuit e senza bisogno della mediazione del potere ecclesiastico [...]. Ipazia insegnava ad entrare dentro di s (l'intelletto) guardando fuori (la volta stellata) e mostrava come procedere in questo cammino con il rigore proprio della geometria e dell'aritmetica che, tenute l'una insieme all'altra, costituivano l'inflessibile canone di veritGemma Beretta - Ipazia d'Alessandria, Editori Riuniti-

  • "Verso il cielo rivolto ogni tuo atto"

  • Ipazia [] maestra di filosofia neoplatonica, una disciplina dove convergevano anche studi di matematica e di geometria, al punto che la stessa Ipazia avrebbe inventato anche macchine come un astrolabio piatto, un idroscopio e un aerometro.

    Roma al femminile, a cura di Augusto Franchetti, ed. Laterza

  • Ella giunse ad un tale grado di cultura, che super di gran lunga tutti i filosofi suoi contemporanei. [...]. Per la magnifica libert di parola ed azione, che le veniva dalla sua cultura, accedeva in modo assennato anche al cospetto dei capi della citt e non era motivo di vergogna per lei lo stare in mezzo agli uomini. Infatti, a causa della sua straordinaria saggezza, tutti la rispettavano profondamente e provavano verso di lei un timore reverenziale. Per questo motivo, allora, l'invidia si arm contro di lei. Alcuni, dall'animo surriscaldato, guidati da un lettore di nome Pietro, si misero d'accordo e si appostarono per sorprendere la donna mentre faceva ritorno casa. Tiratala gi dal carro, la trascinarono fino alla chiesa che prendeva il nome da Cesario: qui, strappatale la veste, la uccisero colpendola con i cocci. Dopo che l'ebbero fatta a pezzi membro a membro, trasportati questi pezzi al cosiddetto Cinerone, cancellarono ogni traccia di lei nel fuocoSocrate Scolastico - Historia Ecclesiastica

  • Edith Stein Breslavia,12 ottobre 1891 Auschwitz, 9 agosto 1942

    Il cammino della fede ci porta pi lontano di quello della conoscenza filosofica: ci porta al Dio personale e vicino, a Colui che tutto amore e misericordia, a una certezza che nessuna conoscenza naturale pu dare.

  • Muovendosi allinterno della scuola fenomenologica (studi filosofia a Gottinga con Husserl), la Stein afferma che necessario comprendere e conoscere la realt che ci circonda in tutti i suoi fenomeni, cio in tutte le forme in cui essa appare alla coscienza: tra questi fenomeni possono essere annoverati anche i soggetti estranei a noi con le loro esperienze. Per la Stein l'empatia "l'esperienza di soggetti altri da noi e del loro vissuto". L'esperienza dell empatia non si attua solo al livello della coscienza, ma anche a quello dello spirito, dove si in grado di cogliere il mondo ideale ed i valori che sono alla base della vita spirituale di un altro.

    La ragione diverrebbe irragionevolezza se volesse ostinarsi a fermarsi a ci che pu scoprire con il suo lume e a chiudere gli occhi dinanzi a ci che le reso visibile da una luce superiore.

    Lamore senza verit e la verit senza amore sono la negazione totale della verit... Ma lamore passa come passato Cristo inevitabilmente attraverso il Getsemani e la Croce

  • La ricerca della verit. Dalla fenomenologia alla filosofia cristiana

  • Simone Weil Parigi,3 febbraio 1909 Ashford, 24 agosto1943 Non tocca all'uomo cercare Dio e credere in lui: egli deve semplicemente rifiutarsi di amare quelle cose che non sono Dio. Un tale rifiuto non presuppone alcuna fede. Si basa semplicemente sulla constatazione di un fatto evidente: che tutti i beni della terra sono finiti e limitati,radicalmente incapaci di soddisfare quel desiderio di un bene infinito e perfetto che brucia perpetuamente in noi.

  • Si racconta che il preside del suo liceo la chiamasse imperativo categorico in gonnella, per descrivere ironicamente il suo carattere duro ed intransigente fin dalla tenera et

  • "Sono convinta che l'infelicit per un verso e la gioia per l'altro verso, la gioia come adesione totale e pura alla bellezza perfetta, implicano entrambe la perdita dell'esistenza personale e sono quindi le due sole chiavi con cui si possa entrare nel paese puro, nel paese respirabile, nel paese del reale"

  • Per me, personalmente, ecco cosa ha voluto dire lavorare in fabbrica: ha voluto dire che tutte le ragioni esterne (una volta avevo creduto trattarsi di ragioni interiori) sulle quali si fondavano, per me, la coscienza della mia dignit e il rispetto di me stessa sono state radicalmente spezzate in due o tre settimane sotto i colpi di una costruzione brutale e quotidianaNon sono fiera di confessarlo Mettendosi dinanzi alla macchina, bisogna uccidere la propria anima per 8 ore al giorno, i propri pensieri, i sentimenti, tutto Questa situazione fa s che il pensiero si accartocci, si ritragga, come la carne si contrae davanti a un bisturi. Non si pu essere coscienti.

  • Il lavoro in fabbrica: luomo come ingranaggio

  • La storia della filosofia occidentale una lista di nomi di uomini. E le donne?

    Si pu essere filosofo e donna al tempo stesso?

    Come viene la voglia filosofica alle donne? Accade solo quando vogliono comprendere e cambiare una condizione umana?

    Perch la donna non la si associa al filosofeggiare? Perch licona del filosofo un soggetto maschio?

    A escludere il sesso femminile da un ruolo attivo in filosofia fu davvero loscuramento maschilista?

  • Grazie per lattenzione

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