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Fissismo-Creazionismo
Cos’è?
Il fissismo è la teoria biologica secondo la quale le specie vegetali ed
animali sono destinate a rimanere sempre uguali a sé stesse.
Il fissismo si contrappone dunque all'evoluzionismo.
Le teorie fissiste erano legate ad un'interpretazione letterale
della Genesi, e cioè all'idea di un'unica creazione originaria di tutte le specie viventi (creazionismo). Il riferimento alla creazione iniziò a venir meno,
soprattutto nella cultura francese, in epoca illuministica
Aristotele
Linneo
Aristotele
Aristotele, il primo grande
biologo della storia, credeva che
tutti gli esseri viventi potessero
essere disposti in una scala
gerarchica, cioè ordinata per
complessità crescente. In questa
gerarchia (chiamata poi Scala
Naturae «scala della natura»), gli
organismi più semplici occupano
lo scalino più basso, l’uomo
quello più alto e tutti gli altri
organismi si trovano in una
posizione intermedia.
LinneoIl suo merito maggiore fu la definizione e l'introduzione nel 1735 della nomenclatura binomiale, basata sul modello aristotelico di definizione mediante genere prossimo e differenza specifica,.Con questo metodo tassonomico a ciascun organismo sono attribuiti due nomi: il primo si riferisce al Genere di appartenenza dell'organismo stesso ed è uguale per tutte le specie che condividono alcuni caratteri principali (nomengenericum); il secondo termine, che è spesso descrittivo, designa la Specie propriamente detta (nome triviale o nome specifico).
Attualismo
La teoria dell’ Attualismo afferma che i lenti processi naturali che si verificano sulla superficie della Terra (come la formazione delle montagne e l'erosione, l'escavazione dei letti dei fiumi e così via) siano avvenuti seguendo un ritmo costante nel corso della storia della Terra.
Afferma anche che ciò che vediamo accadere oggi (in ambito astronomico, geologico, paleontologico, ecc.) può essere usato per interpretare ciò che è accaduto in passato.
Hutton
Hutton
• James Hutton fu fra i primi a comprendere il ruolo fondamentale degli agenti esogeni nel modellamento della superficie terrestre e intuì il ruolo determinante del fattore tempo in geologia. Fu infatti il primo grande studioso a intuire l'antichità della Terra: molti milioni di anni, non i 6000 anni che le attribuivano sulla base di una grottesca interpretazione troppo letterale della Bibbia. In questo Huttondifendeva una visione razionale della scienza, priva di pregiudizi.
Catastrofismo
Secondo questa teoria
la Terra sarebbe stata
interessata nel corso della sua
lunga storia da eventi
catastrofici, di breve durata, di
carattere violento ed
eccezionale. Si opponeva quindi
alla teoria dell'uniformitarismo,
secondo la quale qualunque
processo che si sia esercitato in
un lontano passato continua ad
agire anche nel presente
Cuvier
Cuvier
Georges Cuvier intendeva
spiegare in questo modo
l'esistenza dei fossili, che egli per
primo riconobbe come
appartenenti a specie estinte,
cioè le specie scomparse nel
corso degli eventi catastrofici.
Cuvier basò la sua teoria
principalmente su due
osservazioni: l'evidenza
di estinzioni di massa e l'assenza
di forme graduali tra una specie
e l'altra
Lamarck
• Jean-Baptiste Lamarck, il cui
nome completo è Jean-Baptiste
Pierre Antoine de Monet
cavaliere di Lamarck (Bazentin-
le-Petit, 1º agosto 1744 – Parigi,
18 dicembre 1829), è stato un
naturalista, zoologo, botanico,
enciclopedista e chimico
francese. Introdusse verso la fine
del XVIII secolo il termine
"biologia" ed elaborò la prima
teoria dell'evoluzione degli
organismi viventi basata
sull'adattamento e sulla
ereditarietà dei caratteri acquisiti,
conosciuta come lamarckismo
DarwinTEORIA DELL’EVOLUZIONE
DELL’UOMO
1) VARIABILITA’ INTRASPECIFICA
2) LOTTA PER L’ESISTENZA
3) SOPRAVVIVENZA SEI PIU’
ADATTI
4) SELEZIONE NATURALE
5) NASCITA DI NUOVE SPECIE
6) ESTINZIONE DELLA SPECIE
NeodarwinismoLa Sintesi moderna si basa sulle teorie di Darwin, ma se il naturalista
britannico non seppe trovare risposta alla fonte delle variazioni e delle
mutazioni degli individui, la nuova corrente si avvale dei principi di
Gregor Mendel, che furono estesi dagli individui alle popolazioni. Per
questa ragione questa teoria è denominata più precisamente
Neodarwinismo mendeliano.
Il Neodarwinismo cerca di dare anche prova tangibile all’evoluzione
stessa, dando importanza assoluta a discipline come la Geologia, ma
soprattutto la Paleontologia assume un ruolo rilevante nella dimensione
della Sintesi moderna.
Il punto di vista espresso dalla corrente del neodarwinismo non è fisso
ed univoco, ma influenzato da diverse personalità, e si sta ancora
formando del tutto.
Ernst Mayr
Ernst Mayr
Ernst Mayr definì le specie come “gruppi di popolazioni naturali realmente esistenti o potenzialmente interfeconde e isolate riproduttivamente da altri gruppi simili”. Da questo enunciato si evince la chiara importanza raggiunta dalla genetica all’interno della biologia. La selezione naturale trova il suo naturale completamento: non è più semplicemente una lotta per la sopravvivenza, che vede uscire vincitore chi meglio si adatta all’ambiente, ma l’importanza si sposta dal più forte al più prolifico, in quanto riesce ad influenzare maggiormente il pool genetico della popolazione di cui fa parte.
Il focus passa quindi dagli individui ai geni
Interpretazioni del
Neodarwinismo
OVVIAMENTE IL
NEODARWINISMO E’ ANCORA
IN EVOLUZIONE, INFATTI
SCIENZIATI COME Dawkins E
Margulis STANNO DANDO LA
LORO INTERPRETAZIONE DEL
NEODARWINISMO, MA COME
SUCCEDE SPESSO LE LORO
TEORIE SONO MOLTO
DISCUSSE E CRITICATE
TANTO CHE ANCORA NON
SONO STATE RICONOSCIUTE
COME INVECE LO SONO
QUELLE PRECEDENTI
Un'altra disciplina scientifica,
la sociobiologia, fondata nel
1975, per merito dello
zoologo Edward O. Wilson,
utilizza il modello
neodarwiniano per indagare
il comportamento degli
esseri umani, grazie alla
collaborazione tra le scienze
sociali e la biologia.
Una corrente filosofica diffusa nel
XIX secolo, il cosiddetto
"neodarwinismo sociale",
ovverosia l'idea che, nell'ambito di
un'economia liberal-capitalista, il
soggetto forte dovrà avere la
meglio sul soggetto debole, per
garantire un miglioramento delle
condizioni della collettività,
influenza ancora oggi le politiche
internazionali
Richard Dawkins
Lo studioso che pone maggiormente l’accento questo concetto, talvolta estremizzandolo, è Richard Dawkins, che nel suo libro The Selfish Gene si chiede su quale livello intervenga la selezione naturale, ed individua l’unità fondamentale evolutiva nel gene, e tenta di spiegare anche l’etologia mediante l’egoismo dei geni stessi, che tentano di affermarsi e conservarsi attraverso gli individui che costituiscono le specie, visti come macchine di sopravvivenza. Secondo Dawkins bisogna partire dal livello più basso possibile per dare una spiegazione a questo fenomeno. Questa visione ha creato molti dibattiti, essendo basata per lo più su assunti non verificabili, ma ha fornito comunque diversi spunti interessanti.