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Le origini della fiera La prima edizione: 1948 Orzinuovi è sempre stato orgoglioso di essere un centro attivo nei campi dell'agricoltura, del commercio e dell'artigianato all'interno della bassa bresciana occidentale. L'idea di costituire una fiera venne suggerita da un impiegato comunale, il signor Remo Calzavacca, che pensò di mettere in evidenza i frutti del lavoro della bassa bresciana. La prima edizione, dal 26 al 30 agosto del 1948, fu incentrata principalmente sull'agricoltura e sull'allevamento. Il merito del grande afflusso alla fiera fu dell'Associazione degli agricoltori, dell'Amministrazione comunale, dei commercianti, degli artigiani e del Moto club Orceano, che furono il sostegno economico

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Le origini della fiera

La prima edizione: 1948Orzinuovi è sempre stato orgoglioso di essere un centro attivo nei campi dell'agricoltura, del commercio e dell'artigianato all'interno della bassa bresciana occidentale.L'idea di costituire una fiera venne suggerita da un impiegato comunale, il signor Remo Calzavacca, che pensò di mettere in evidenza i frutti del lavoro della bassa bresciana.La prima edizione, dal 26 al 30 agosto del 1948, fu incentrata principalmente sull'agricoltura e sull'allevamento. Il merito del grande afflusso alla fiera fu dell'Associazione degli agricoltori, dell'Amministrazione comunale, dei commercianti, degli artigiani e del Moto club Orceano, che furono il sostegno economico dell'edizione.Il successo fu notevole: la fiera seppe far conoscere i frutti della sua terra, gli sviluppi dell'agricoltura e dell'industria.

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La fiera secondo Mino Martinazzoli

Mino Martinazzoli scrisse che dopo la guerra c’era la voglia di ricominciare e, l’idea di rinascita era ben raffigurata nelle decisioni che inaugurarono la prima fiera; era il 1948. L’impulso iniziale fu di pochi, poi trovò via via disponibilità e consenso: si trattava di inventare un’occasione rappresentativa del piccolo capoluogo agricolo e commerciale, un confronto annuale delle novità e dei progressi ed un’opportunità per gli acquisti.

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La risposta degli operatori fu positiva e crescente negli anni, con tutti i necessari aggiustamenti. Risultò anche felice la scelta di radicare le novità nella consistenza della tradizione, quella della sagra annuale in onore del Santo Patrono del paese, San Bartolomeo.

Vincente l’idea di avere una pausa dalla fatica, una festa meritata ed attesa, un’occasione di divertimento dei giovani nell’area ampia dietro il castello, con le giostre e lo zucchero filato e con l' incomparabile piazza che ogni volta accoglie nella sua magica armonia come in un amichevole abbraccio.

 

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Interviste e dichiarazioni dell'epoca

“L'avvenimento è espressione degli sforzi, della volontà e dello spirito della popolosa borgata, che vuole essere all'avanguardia della ripresa produttiva in ogni campo.”

“Alle scuole comunali c'erano una mostra di pittura e scultura, 25 espositori di cui 21 pittori.”

“Umili lavoratori hanno assecondato e reso possibile l'iniziativa, Orzinuovi è un centro vivo sia nella produzione di generi caseari, vinicoli e nell'allevamento. La folla è giunta da tutta la Lombardia: produttori, allevatori e industriali.”

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La fiera negli anni passati

1985-37^ edizione

Continuava una tradizione...

La 37 fiera di Orzinuovi continuava nel rispetto delle tradizioni ormai consolidate nel corso del tempo, con l'attenzione alla specializzazione (con una mostra suinicola, cunicola e quella del cane da caccia). Numerosi i convegni divulgativi o specialistici (tavola rotonda sul tema :"zootecnica e territorio") connessi alle attività produttive, con partecipazioni qualificate nei settori dell'allevamento; largamente presente il settore "ecologia". La fiera concorse a formare la coscienza della salvaguardia dei beni ambientali, continuando ad essere lo specchio della crescita della comunità orceana.

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1988-40^ edizione

Nel 1988, all'apertura della 40^ edizione l'allora ministro dell'agricoltura rendeva omaggio ad una zona con un livello alto dell'agricoltura nazionale, che era allora in una fase difficile: era una stagione nella quale non si produceva più per soddisfare le necessità, ma per far fronte ai desideri, ci si doveva indirizzare verso la qualità e affrontare l'integrazione del sistema agricolo con quello agro-industriale.

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Una fiera sempre più grande

“Nonostante il successo di tutti questi anni è però giunto il momento di rinnovarsi- diceva il presidente Sergio Arminio- Occorrono nuove prospettive e nuovi spazi per

essere al passo coi tempi”. La fiera di Orzinuovi nel 1988 compiva quarant'anni, un ragguardevole traguardo.

La manifestazione orceana aveva bisogno di una struttura dinamica e al passo con i tempi per la sua gestione e per competere con appuntamenti fieristici sempre più specializzati.

Dopo 40 anni di evoluzione si vide il ridimensionamento dell’agricoltura e lo sviluppo con maggiore prepotenza del terziario, la fiera non era più solo esclusivamente agricola, ma anche merceologica. La fiera conquistava nuovi spazi e si guadagnava il riconoscimento ufficiale della regione Lombardia.

Specializzazione e cambiamento erano argomenti di cui si parlava molto.

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1995- 47^ edizione

I tempi erano cambiati e forse era cambiata anche la fiera di Orzinuovi, ma per molti bassaioli continuava ad essere un'occasione di festa, di chiacchiere, per mettersi in mostra e per immergersi in un'atmosfera un po' esclusiva.La fiera era lo specchio dell'economia agricola, del commercio, dell'artigianato, ma era anche storia, crescita civile, artistica e culturale.

Il presidente di allora Flavio Farina con grande soddisfazione sottolineò come l'appuntamento orceano avesse assunto nel tempo molta importanza per l'economia locale, sia a sbocco nazionale che europeo.

Intervista all’ex sindaco Aldo Leonardi

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LA FIERA DI ORZINUOVIedizione 2014

L’apertura I Vigili del fuoco e la Protezione Civile hanno avuto l'onore del taglio del nastro, per

ringraziarli per l'intervento di soccorso alla popolazione sconvolta dal nubifragio del 26 luglio 2014, con cui gli orceani si sono trovati sommersi dall'acqua e dal fango nelle loro case.

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Il mondo agricolo in fieraE' stata rinnovata anche quest'anno l'esposizione delle razze caprine ed equine nel cortile delle Angioline per la felicità dei bambini, con la designazione del re e della regina delle razze Saanen e della Camosciata delle Alpi.La Saanen, originaria della Svizzera, è razza da allevamento intensivo diffusa in Lombardia;La Camosciata delle Alpi è un' ottima produttrice di latte.Nel cortile delle Angioline era stato allestito anche un settore specifico per il mondo dell'agricoltura con macchine agricole e attrezzature funzionali alla sostenibilità ambientale e a nuove forme di lavorazione del terreno.Il Gruppo Alpini era presente con un punto di ristoro per degustare piatti tipici.

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Le associazioni del volontariato

Le associazioni di volontariato sono state protagoniste nel cortile delle scuole elementari con diversi laboratori, proposti per bambini, adolescenti e adulti per tutti e quattro i giorni della manifestazione. Tra questi il progetto L.O.L., frutto di un bando di un corso Cariplo vinto dal Comune di Orzinuovi e dalla cooperativa Tornasole, in cui è molto attiva la presenza della biblioteca orceana; l'associazione “Mille petali Asdc” ha proposto ogni giorno un corso di yoga e conferenze di counseling; l'Officina dell'arte di Orzinuovi ha promosso attività artistiche, corsi di restauro, recupero, intaglio, duratura, decorazione e pittura. Per gli appassionati di restauro di mobili antichi è scesa in campo anche la Cascina Della Fondazione Sagittaria, mentre l'associazione Spazio Donna si è dedicata alla cucina creativa.

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Gastronomia in rosa

La gastronomia è uno dei temi su cui si è concentrata la fiera di Orzinuovi, che da alcuni anni punta sull'esposizione dei prodotti tipici locali: pasta, formaggi a pasta molle, di capra e di vacca, cacao, salumi, olio extravergine di oliva, farine e confetture, ecc. Si è tenuto un convegno dal titolo “Fornelli in rosa”, concentrato sulla cucina tradizionale italiana moderato da Evelina Flachi, la nutrizionista della “Prova del cuoco”, e da Riccardo Lagorio con Isa Mazzochi, cuoca piacentina del ristorante “La Plata” di Borgonovo Val Tidone, Wanda Perrotti, de “ Il Porto” di Moniga del Garda e Marta Grasso del “Tantis” di Novara.Sono state proiettate per il pubblico sei ricette che rappresentano i ristoranti delle rispettive cuoche, considerati tra i migliori in ciascuna delle loro aree. Cucina contemporanea e sua spettacolarizzazione, crisi economica e importanza di mantenere legami solidi con prodotti nati e cresciuti sul territorio sono alcuni dei temi che sono stati trattati; si è parlato anche di valore nutrizionale dei piatti.

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Spettacolo e culturaUn programma intenso di spettacoli e appuntamenti culturali quello della sessantaseiesima edizione. Quest'anno gli spettacoli sono andati in scena nel cuore del paese, nella bellissima piazza Vittorio Emanuele, dove è stato allestito un palcoscenico per ospitare concerti e sfilate di moda. Il programma è stato ricco di convegni, che hanno avuto come denominatore comune il territorio, dall'ambiente all'economia, alla storia, per proiettare la realtà bresciana all'interno dell'Expo. Ci sono stati numerosi intrattenimenti e laboratori, offerti da varie associazioni di volontariato, e visite culturali attraverso il paese, organizzate dalla Pinacoteca orceana e del Parco Oglio Nord. La fiera ha avuto come protagonisti del primo spettacolo un gruppo musicale di giovani orceani, gli Intrigo. Nel cortile delle scuole elementari è andata in scena la commedia dialettale “Na cuceta en cusina”. In chiesa il coro Alpino ha proposto “Canti alpini in fiera” e successivamente c'è stata una sfilata di moda con le migliori firme. In piazza Garibaldi si è esibita la Banda Città musicale di Orzinuovi, mentre per gli appassionati di teatro è stato rappresentato “Alice nel paese delle meraviglie” a cura della compagnia teatrale “Quelli del venerdì”.

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La nuvola e il progetto BIOS

La Nuvola è una cooperativa sociale molto importante in Orzinuovi, perché potenzia i processi di inclusione, di coinvolgimento e di responsabilizzazione.Impiega 120 persone di cui 105 donne e con il progetto BIOS include una rete di servizi integrati, RESIDENZA TERAPEUTICA – CENTRO DIURNO – AMBULATORI, per la cura di minori con disturbo generalizzato dello sviluppo. Durante la fiera, soci e lavoratori della cooperativa sono stati a disposizione dei cittadini e dei visitatori della fiera per promuovere il progetto BIOS e le sue finalità.

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L’ultima giornata

La Fiera si è chiusa con un bilancio più che positivo, con un boom di presenze nelle giornate di sabato e domenica.L'ultimo giorno si è svolto con la tradizionale gara ciclistica, la visita guidata all'interno della pinacoteca per ammirare i dipinti, lo spettacolo del Tribal Fusion, lo spettacolo del comico Vingenzo Regis, l'esibizione della fanfara e il consueto spettacolo pirotecnico allo stadio, con cui tradizionalmente la Fiera chiude.

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La parola al presidente

La fiera si è quindi svolta in quattro giorni, ognuno con iniziative diverse e relative ad ambiti differenti per soddisfare le richieste di persone diverse fasce d'età.Soddisfatto nel frattempo il presidente Andrea Battaglia dell'andamento della Fiera di quest'anno:“C'è stata una grande partecipazione ogni giorno di visitatori e di presenze ai convegni, siamo contenti. Gli stand presenti quest'anno erano abbastanza numerosi, all'incirca gli stessi dell'anno scorso. Orzinuovi è quindi, bene o male, un centro di attrazione per il territorio molto importante. La fiera avrà anche futuro se si specializzerà in qualche settore preciso”.

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Intervista al presidente Andrea Battaglia

Intervista all’assessor Michele Scalvenzi