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Gli Storici Latini

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“At non historia cesserit Graecis. Nec opponere Thucydidi Sallustium verear, nec indignetur sibi Herodotus aequari Titum Livium, cum in narrando mirae iucunditatis clarissimique candoris, tum in contionibus supra quam enarrari potest eloquentem, ita quae dicuntur omnia cum rebus tum personis accommodata sunt: adfectus quidem, praecipueque eos qui sunt dulciores, ut parcissime dicam, nemo historicorum commendavit magis”. Quintiliano, X CI

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Esposizione continua di tutti gli eventi, anno per anno : Deriva dagli Annales Pontificum . Solitamente tratta in modo diffuso i periodi iniziale (origini e monarchia) e quello finale; in modo sommario la fase intermedia (anche per la scarsità di fonti) http://www.progettovidio.it/annalisti.asp

QUINTO FABIO PITTORE scrive in greco CATONE(Origines) supera la fase dell’annalistica

in greco VALERIO ANZIATE Riprenderà questa forma LIVIO ( Ab Urbe

Condita libri, 45 libri sino al 168, 97 fino al 9 A.C.)

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Narra fatti recenti e li tratta diffusamente, individuando anche cause remote e riflessi sul presente

CELIO ANTIPATRO sette libri di Historiae dedicati interamente alla seconda guerra punica. Fu dunque il primo autore latino ad adottare il modello greco della monografia storica ; prese come modello lo stile della storiografia tragica ellenistica, usando uno stile ricercato, e ricorrendo al repertorio degli effetti tipici della tragedia

SALLUSTIO (De Coniuratione Catilinae, Bellum Jugurthinum)

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SEMPRONIO ASELLIONE, SISENNA Si dedicano ad un periodo breve.

Spesso gli storici successivi ripartono dal punto d’arrivo precedente (modello Senofonte-Tucidide) . Sallustio nelle Historiae riprende da Sisenna, Ammiano Marcellino da Tacito.

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Narrazioni intermedie tra gli appunti ed un’oera storica compiuta. Spesso sono occasioni per orientare al proprio punto di vista http://it.wikipedia.org/wiki/Commentarius_(Giulio_Cesare) materiali redatti essi stessi in forma letteraria, ma che devono servire da base ad opere più propriamente storiografiche.

Origine sono le cronache regali dei sovrani achemenidi, poi riprese dalle Efemeridi di Alessandro, diventate un genere autonomo, destinato a circolare come tale senza perdere la sua caratteristica di “materiale preparatorio” con i monarchi ellenistici (hypomnemata). Ma il precedente fondamentale di Cesare è l’Anabasi di Senofonte, archetipo di commentario “già perfetto”, autosufficiente.

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La storiografia latina non nasce dall’esigenza scientifica di accertare i fatti, ma da un interesse politico. Dimensione romanocentrica. Questo provoca un restringimento di interessi e una limitazione degli orizzonti della storiografia latina. Poco interesse per gli altri popoli (anche le digressioni etnografiche sono sempre nell’ottica di Roma )

Coltivata soprattutto da senatori e uomini politici, è vista come una prosecuzione dell’impegno politico a servizio dello Stato. E’ perciò evidente il trasferimento nelle opere stoiche di principi, convinzioni, idee che hanno informato la fase di politica attiva degli autori.Ad esempio. Catone elimina i nomi dei generali, riferendosi aloro soltanto con l’indicazione del ruolo, Sallustio difende la memoria di Cesare, negando ogni suo coinvolgimento nella congiura di catilina.

Giudizi su Roma:-giustificazione e celebrazione dell’imperialismo romano (mai messo in

discussione neppure dagli autori più critici, come Sallustio o Tacito)-forte critica alla situazione interna di Roma (preoccupazione, denuncia

della decadenza dei costumi, atteggiamento moralistico e pessimistico