29
IL ROMANICO NELLE ARTI VISIVE C. Romani, S. Spada, G. Zavalloni a cura di A. Cocchi

Il Romanico nelle arti visive

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Il Romanico nelle arti visive

IL ROMANICO NELLE ARTI VISIVE

C. Romani, S. Spada, G. Zavallonia cura di A. Cocchi

Page 2: Il Romanico nelle arti visive

Le rappresentazioni nella scultura e nella pittura del Romanico.

Forme con più volume e

concretezza

Ricca gamma di temi: non solo sacri ma anche

profani

Fantasia

Realismo Doppia sensibilità:

Page 3: Il Romanico nelle arti visive

PITTURA

MOSAICO

Deriva dall’arte romana e tardoantica

Usata nella decorazione pavimentale

Varie tipologie tecniche

PITTURA MURALE

Rari esempi

Tecnica più usata: affresco

Artisti non sempre documentati

MINIATURA

Maggior numero di esempi

Forma artistica più innovativa

Stili diversi in base allo scriptorium

PITTURA SU TAVOLA

Rari esempi

Artisti non sempre documentati

Page 4: Il Romanico nelle arti visive

MOSAICO

Influenza della tradizione bizantina:mosaicisti orientali affiancano le botteghe locali portando aggiornamenti tecnici e stilistici

Tecniche e materiali:

• Opus alexandrinum: marmi preziosi

• Opus tessellatum: piccole tessere• Opus sectile: pezzi di marmo • Utilizzo di semplici ciottoli

Page 5: Il Romanico nelle arti visive

Pavimento musivo del Duomo di Otranto

• Copre tre navate

Complesso tema iconografico:

• scene bibliche• episodi cavallereschi di re Artù • figurazioni del Calendario

• Tondi con Mesi e Segni zodiacali disposti a formare l’Albero della Vita

• Mesi: tema del lavoro con cui l’uomo può redimersi dal peccato originale

Page 6: Il Romanico nelle arti visive

Cristo Pantocratore . Duomo di Cefalù

• Viene mantenuta la tradizione iconografica bizantina

• Situato nel catino absidale del duomo

• Splendente di ori e contrasti cromatici

• Commissionato da re Ruggero II di Altavilla

• Artisti chiamati da Costantinopoli

• Volto di Cristo con espressione umana

Page 7: Il Romanico nelle arti visive

LA PITTURA MURALE

• Ne resta una piccola parte; nel XIX secolo, molti affreschi sono stati scialbati o distrutti.

• Nelle chiese romaniche le ampie superfici delle pareti e delle volte erano a disposizione dei pittori.

• Tecnica più usata: AFFRESCO, combinato con tempera o pittura a secco (stesa su intonaco asciutto).

• Il deterioramento ha reso necessarie ridipinture nei restauri più vecchi.

• Tra i cicli meglio conservati: affreschi della Chiesa San Clemente a Tahull, in Spagna

• In Italia, uno dei cicli più vasti: Affreschi della Chiesa di Sant’Angelo in Formis

Page 8: Il Romanico nelle arti visive

Cristo in gloria con Maria e gli apostoli.Chiesa di San Clemente, Taull

• Affresco conservato nel Museo d’arte Catalana di Barcellona.

• Semplificazione forme, enfatizzazione bidimensionalità e linearismo.

• Sapienti contrasti cromatici, che piacquero ad artisti del ‘900 come Pablo Picasso.

Page 9: Il Romanico nelle arti visive

Storie dell’Antico Testamento. Chiesa di Sant’Angelo in Formis

• Scene narrate in modo vivace nonostante l’influenza bizantina. Movimento, azione, riferimento alla realtà.

• Ricco programma iconografico-messaggio di salvezza, in sintonia con la “rinascita culturale”. Pittura= “bibbia degli illetterati”.

• Le figure si avvicinano ad una rappresentazione naturalistica del soggetto.

Page 10: Il Romanico nelle arti visive

LA MINIATURA• Nel Romanico la miniatura ha assunto

un ruolo-guida per la pittura

• Originalità di soluzioni, innovazione stilistica e sperimentazione.

• I nomi di alcuni miniatori sono stati tramandati perché considerati importanti maestri

• Lo stile varia a seconda dello SCRIPTORIUM in cui sono realizzate.

• Uno dei centri più celebri: “Scriptorium dell’Abbazia di Montecassino”, con biblioteca con 70000 volumi.

Page 11: Il Romanico nelle arti visive

L’architetto Lanfranco, indicato come “mirabile artefice” dirige i lavori del Duomo di Modena. L’opera rappresenta anche una importante testimonianza storica sui ruoli, sulle fasi, sulle tecniche costruttive e sugli strumenti per l’edilizia

Miniatura dalla Relatio de innovatione ecclesiae Sancti Geminiani

Page 12: Il Romanico nelle arti visive

Pittura su tavola• Molto delicata e soggetta a deterioramento per via della deperibilità del legno.

• Scarsa documentazione: Numerose opere rimaste anonime poiché mancano le firme degli artisti e la documentazione sulle opere.

• Alcuni pittori conosciuti sono: Alberto Sotio e Maestro Guglielmo. Altri i sono identificati con nomi convenzionali, come ad esempio il Maestro della Croce 432

Grandi tavole di legno composte da parti sagomate (a croce o a cuspide). Sul retro erano rinforzate da una struttura di assi inchiodate insieme.

Pittura stesa su foglio di cuoio o pergamena incollato sul lato frontale.

Grandi dimensioni perché dovevano essere appese sopra l’altare e ben visibili ai fedeli

Page 13: Il Romanico nelle arti visive

CROCE 432

Autore: Maestro della Croce 432

Firenze, Galleria degli Uffizi

Cristus triumphans: esprime idea di vittoria sulla morte, e metafora per indicare trionfo della Chiesa

Corpo frontale

Volto sereno

Sguardo fisso

Scene della Passione di Cristo dipinte su fondo dorato

Page 14: Il Romanico nelle arti visive

SculturaRuolo fondamentale in rapporto all’architettura. Usata per decorazione esterna e interna delle chiese.Illustra a fedeli illetterati i temi della religione cristiana

Page 15: Il Romanico nelle arti visive

Facciate: spesso decorate con rilievi di tema biblico o evangelico

Portali: istoriati, decorati con molte cornici, figure a rilievo nelle strombature, nelle lunette e sugli architravi.

Portale del Duomo di Pisa Ambone del Duomo di Bitonto

All’interno importanti esempi di scultura si trovano negli amboni, negli altari, nei fonti battesimali, nei capitelli e in tutti gli elementi di arredo.

Page 16: Il Romanico nelle arti visive

Esempi di arte romanica in Spagna:Chiesa abbaziale di Santa Maria a Ripoli

Facciata: ricca di decorazioni

Horror vacui: riempire ogni spazio disponibile.

Portale: decorato in stipiti e archivolti, fasce laterali presentano rilievi organizzati in vari registri secondo precisi programmi iconografici

Page 17: Il Romanico nelle arti visive

Esempi di trumeau: pilastro che divide in due parti l’ingresso della chiesa.Le opere del Maestro Matéo in Spagna

Trumeau del portale centrale della Cattedrale di San Giacomo. Santiago de Compostela.

Doppio portale e rilievi. Cattedrale di San Giacomo. Santiago de Compostela

Page 18: Il Romanico nelle arti visive

Esempi di romanico in Francia:Chiesa della Madeleine. Vézelay

Portale centrale del nartece con trumeau

Portale principale

Page 19: Il Romanico nelle arti visive

Arredamenti in pietra nelle chiese romanicheGià presenti dall’Alto Medioevo:

Transenne

Pontili Cattedre vescovili Pulpiti Amboni

Acquasantiere

Fonti battesimaliAltari

Page 20: Il Romanico nelle arti visive

Esempio di CATTEDRA VESCOVILE

Datata 1084 circa

Materiale: marmo

Altezza: 200 cm (il sedile)

Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia

Il sedile è sostenuto da due elefanti

Page 21: Il Romanico nelle arti visive

Esempio di AMBONE

Gli amboni erano posti uno di fronte all’altro e servivano per leggere le Letture e i Vangeli.

Datato XI secolo

Materiale: marmo

Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia

Page 22: Il Romanico nelle arti visive

WiligelmoIl più grande scultore romanico Italiano

Attivo nel Duomo di Modena (fine XI secolo-inizio XII secolo)

Origine nordica non verificata• Possiede la nomina di Sculptor, meno utilizzata ma più imporrante di Artifex;• La sua arte è indirizzata verso le forme e i motivi dell’antichità;• Incerto il nome Vuiligelmus o Wiligelmus;

Page 23: Il Romanico nelle arti visive

Storie della Genesi. Modena, Duomo.

Peccato originale. Adamo ed Eva si coprono con foglie di fico sapendo di essere peccatori e nudi

Creazione di Eva

Eva viene estratta dalla costola di Adamo

Creazione di Adamo

Dio crea Adamo modellandolo

Dio Padre

Sostenuto da due angeli

Page 24: Il Romanico nelle arti visive

In questa scena Wiligelmo rende attuale la storia della Genesi perché rappresenta Adamo ed Eva realisticamente, come due veri contadini del suo tempo:

• indossano vesti pesanti nei tipici costumi dell’epoca romanica;

• usano la zappa;

• sono curvi e affaticati

La loro fatica è segno di riscatto della colpa col duro lavoro nei campi.

Il Lavoro di Adamo e Eva

Page 25: Il Romanico nelle arti visive

Benedetto Antelami• Attivo: 1178-1230• Incertezza sulla sua origine (notizie scarse)• Lavora alla decorazione del Battistero di Parma

Page 26: Il Romanico nelle arti visive

Battistero di Parma

• Programma unitario che ispira le decorazioni• Opere: Rilievi sulle Lunette dei 3 portali • I Mesi con i lavori dell’uomo e segni dello Zodiaco in altorilievo. • Formelle con lo Zooforo all’esterno

Page 27: Il Romanico nelle arti visive

Deposizione di Cristo dalla croce. Parma, Duomo

Capolavoro del Romanico italiano opera di Benenetto Antelami

Marmo rosa

Composizione sviluppata orizzontalmente

Scena inquadrata su 3 lati da una fascia con tralci realizzata a niello, che dà più risalto ai rilievi

Page 28: Il Romanico nelle arti visive

Maria

Allegoria della Chiesa

Giuseppe d’Arimatea

Clipei con Sole e Luna rappresentati in modo simbolico

Nicodemo toglie un chiodo dalla croce

Allegoria della Sinagoga

Dettaglio centraleCenturione che riconosce Cristo Figlio di Dio

Soldati che giocano a dadi per spartirsi le vesti di Cristo

Dettaglio a destra

Negli angoli

Page 29: Il Romanico nelle arti visive

Presentazione didattica realizzata presso:

a. s. 2016-2017

Progetto e ideazione: