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IL SEGRETO DEGLI ALTAMURANI

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Page 1: IL SEGRETO DEGLI ALTAMURANI

IL SEGRETO DEGLI ALTAMURANI

In un luogo non molto lontano, tra la città di Gravina e la città di Matera , c’era una città chiamata Altamura . Era chiamata così, perché nell’antichità era circondata da” Alte Mura”. Gli abitanti di questa città erano sempre felici ma nessuno sapeva il perché.

Vicino al centro della città, entrando da Matera, c’era una piazza . Questa piazza non aveva un nome. Non era molto grande ma era un’attrazione per tutti gli abitanti soprattutto per i bambini. In essa c’erano le giostrine , le aiuole erano sempre verdi e gli alberi erano molto alti: insomma era un ottimo luogo in cui rilassarsi e divertirsi.

Al centro della piazza c’era una fontana che celava uno strano segreto che solo gli abitanti del posto conoscevano.

Un giorno dalla città di Matera giunse un signore chiamato Zanardelli. Zanardelli era un politico molto distinto e molto ricco. Aveva lunghi baffi. Era sceso ad Altamura perché incuriosito da ciò che dicevano su questa città.

Giunto ad Altamura osservò la fontana e subito si diresse in una biblioteca la ABMC (archivio, biblioteca, museo, civico) che si trovava nella piazza accanto: voleva scoprire il segreto della fontana!

Qui Zanardelli trovò un libro molto antico fatto di pelle di pecora e di pelle di agnello ed iniziò a sfogliarlo. Il libro parlò- Non mi fare il solletico. Stai attento, io sono molto delicato se vuoi consultarmi fallo con molta cura! E poi cosa vuoi da me , io non ti dirò mai il segreto che tu vuoi scoprire.

Zanardelli non credeva alle sue orecchie e continuò a sfogliare le pagine del libro.

All’improvviso il libro scappò nella chiesa accanto alla biblioteca. Questa era la chiesa di San Domenico. Era una chiesa molto antica che aveva una grande cupola fatta di tanti mattoncini verdi fatti di smaglianti piastrelle maiolicate.

Il libro si nascose dietro un dipinto. Proprio in quel momento ,in chiesa si trovava un frate che si accorse del libro e lo riportò in biblioteca. Il libro fu rinchiuso in una teca di vetro .

Zanardelli riuscì a scoprire il segreto della fontana e degli altamurani: il compito della fontana era quello di far divertire tutti soprattutto i turisti. Ma come? Se i turisti erano tristi ,dalla fontana uscivano grosse bolle di sapone che i visitatori dovevano acchiappare . Le bolle inoltre, cadendo a terra, formavano un manto scivoloso dove tutti scivolavano e si divertivano.

Zanardelli incredulo, andò verso la fontana e l’osservò. Ad un tratto dalla fontana uscirono numerose bolle di sapone. Zanardelli si divertì molto. Mentre cercava di rincorrere una bolla, scivolò e raggiunse un grande monumento situato difronte alla biblioteca. Insieme a lui molti altri raggiunsero lo stesso monumento. Da quel giorno quel monumento che era stato edificato in onore

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dei “Caduti della prima guerra mondiale”, diventò anche il monumento dei “Caduti della fontana”.

Zanardelli disse- Ma com’è divertente questa città! Così decise di regalare ai suoi abitanti tante vasche in pietra piene di acqua e sapone . Queste furono posizionate in tanti luoghi della città in modo da far divertire tutti. Una di queste fu sistemata anche nella biblioteca accanto al libro che aveva svelato la verità.

Gli altamurani ,felicissimi per il gesto compiuto da Zanaedelli, pensarono di dedicare a quest’uomo la piazza in cui si trovava la fontana, chiamandola “Piazza Zanardelli”.

Un giorno mentre tutti si divertivano a giocare con le bolle di sapone, successe una cosa un po’ strana per gli altamurani: una bolla di sapone si allontanò nel cielo azzurro così tanto che alla fine scomparve. Tutti restarono a bocca aperta e iniziarono a chiedersi dove fosse finita… ma nessuno sapeva nulla……

Dopo un po’ si seppe che quella bolla era finita nella città di Siviglia.. Chissà dove e perché era finita lì?