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Il metodo storico ..inseguire costantemente la "verità" essere consapevole dei limiti della “domandaraccogliere le fonti senza alcuna esclusione a priori, senza avere alcuna "teoria predeterminata" verificare le fonti raccolte selezionarle e farne una gerarchia interpretarle stabilire i fatti/fenomeni e renderli intelligibili procedendo a una loro PERIODIZZAZIONE mercoledì 14 novembre 12

Introduzione allo studio della storia - 7

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La periodizzazione e la storia immediata

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Page 1: Introduzione allo studio della storia - 7

Il metodo storico ..inseguire costantemente la "verità"

essere consapevole dei limiti della “domanda”

raccogliere le fonti senza alcuna esclusione a priori, senza avere alcuna "teoria predeterminata"

verificare le fonti raccolte selezionarle e farne una gerarchia

interpretarle stabilire i fatti/fenomeni e renderli intelligibili procedendo a

una loro PERIODIZZAZIONE

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Linea e puntiIl passato è dal punto di vista cronologico cronologico-temporale temporale un continuum che può essere raffigurato su una linea anche se ciò non significa che la linea sia continua (progresso)

Come tale, e in senso proprio, il continuum è difficilmente sezionabile. La periodizzazione è pertanto, rispetto alla natura intrinseca del passato, artificiale, arbitraria e spesso falsificante.

Il sezionamento e, quindi, la periodizzazione non sono mai assoluti: persistenze e tracce di un’epoca agevolmente si trovano nella precedente o nella successiva.

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Perché Periodizzare

Una ricostruzione del passato che escluda periodizzazioni appartiene all’ambito della cronologia (elencazione e successione ininterrotta di avvenimenti) e non della storia (ricostruzione degli avvenimenti e inquadramento e contestualizzazione).

La periodizzazione è un elemento estrinseco del passato ma è un elemento intrinseco della storia, appartiene a qualsiasi attività storica, cioè di analisi del passato.

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La periodizzazione

La periodizzazione è cruciale perché dà senso al passato ed è il cuore del lavoro dello storico.

Il discrimine è dato dal mutamento. Una realtà statica e non problematica porta alla semplice descrizione, mentre una realtà dinamica e problematica convoglia l'attenzione sul mutamento e porta alla narrazione.

Dato un ambito / tema di partenza la modifica è data dalle crisi, dalle trasformazioni e dai crolli che segnano lo sviluppo contemporaneo di nuove istanze

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La periodizzazione

Proporre una periodizzazione significa sostenere la rilevanza di certi fenomeni storici, identificare

caratteristiche omogenee e durature che concorrono alla definizione di intere epoche / periodi. Le "epoche" così identificate non devono esser considerate rigidamente definite in termini cronologici e soprattutto non devono essere intese come "effettivamente esistite", ma come

modalità di lettura del passato.

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Noi periodizziamo

Anche dal punto di vista individuale, ciascuno di noi, pensando alla propria storia, attua periodizzazioni al fine di “sistemare” e “configurare” gli avvenimenti; ne privilegia alcuni e ne tralascia altri.

Tale operazione consente di leggere la propria storia e interpretarla, mentre rimane individualmente impossibile la ricostruzione e l’analisi totale del passato (cioè di tutti gli istanti che compongono la nostra linea temporale).

Un’ipotetica ripresa filmata della nostra vita non ne sarebbe la storia.

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Quando inizia il tuo - nostro presente?

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Periodizzazioni interneItalia

• ???

• Risorgimento?

• Unità

• Fascismo

• Repubblica

• Boom economico

• Terrorismo

• Berlusconismo?

Pisa• Etruschi

• Romani

• Alto medioevo

• Età comunale

• Età Medicea - Granducale

• Risorgimento e unità

• Boom economico industriale

• Boom turistico

RAI• Fondazione

• Fascismo

• Repubblica

• Boom economico (pubblicità)

• Berlusconismo?

• Rivoluzione digitale

• Boom economico industriale

• Boom turistico

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Le epoche non sono neutre né oggettive

Antichità

Medioevo

Età Moderna

Età Contemporanea

Ma devono tuttavia possedere elementi intrinseci che le descrivano e le differenzino le une dalle altre

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Preistoria / Storia

Scrittura --> ma le civiltà amerinde? L’Italia dell’età del ferro? La cultura celtica?

Grandi civiltà fluviali --> struttura sociale, tecniche, religione, tipi di insediamento, modifiche istituzionali

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Antichità / Medioevo

Mutamento oggettivo della fine dell’impero romano e della civiltà classica

Mutamento graduale e sfumato: crescita di importanza dell’epoca tardo antica

Accento dato alle persistenze in incrocio con i nuovi apporti

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Medioevo / Età Moderna

I primi a parlare di età moderna furono proprio gli uomini della prima età moderna che definirono tale la loro epoca

Usando il termine moderno, nel significato derivante dal latino di recente (modo), essi contrapponevano la loro età a quella immediatamente passata, la media aetas, e l’età antica, la antiqua aetas.

I termini moderno e antico assunsero così carica valorizzante (positiva) rispetto a una indefinita e non meglio definita età di mezzo iniziata con la barbarica corruzione dello splendore romano e terminata con la ripresa e riscoperta della classicità attuate dall’umanesimo

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la Modernitàetichetta apposta a un percorso temporale e strutturale che sembrerebbe proprio delle caratteristiche delle società 'moderne', ossia quelle del mondo occidentale industrializzato

stato accentrato e burocratico

prevalenza allo sviluppo manifatturiero e industriale

allargamento dei confini geografici

crescita della borghesia - uomo nuovo sempre più libero dai dogmi

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MA l’Età Moderna è anche

strage degli indios

conversioni forzate

guerre di religione

caccia alle streghe

stato controllore dei comportamenti individuali

servitù della gleba

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Modernità Contemporaneità

Forte congiuntura (ma larga) con la rivoluzione francese + rivoluzione industriale

Laicismo

MA limiti continuamente in movimento

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Storia immediataNella storiografia del '800 si era fatta strada l'idea che non si potesse correttamente fare la storia del presente, per due motivi: • i fenomeni in corso non si sono completamente sviluppati e quindi non sono ben comprensibili; • lo storico dove porre una certa distanza tra sé e l'evento altrimenti perde di obiettività.

Rischio di determinismo retrospettivo: conoscendo già l'evoluzione di alcuni fenomeni storici siamo portati a riconoscere nella documentazione l'emergere di sentieri, di percorsi verso determinate direzioni. Ma è vero o è nella nostra testa? Quanto è fabbricato dalla stessa cultura del nostro tempo?

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Storia immediataIn che modo la distanza maggiore da un periodo/contesto che non può essere ricreato consente di avere una visione più chiara e precisa di quel contesto?

Timothy Garton Ash (autore del volume History of the Present, Essays, Sketches, and Dispatches From Europe in the 1990s ) «There is nothing to compare with being there».

! In passato non vi era questa distinzione tra storici e “storici del tempo presente”, dal tempo di Tucidide fino al XVIII secolo essere un testimone oculare degli eventi era considerato un grande vantaggio per uno storico.

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Storia immediata

! Fino ad oggi si è sostenuto che non si potesse fare storia contemporanea perché era impossibile avere accesso alle fonti secretate o riservate. Questo ostacolo sembra essere caduto, almeno in parte (Wikileaks). E' possibile oggi unire la scienza politica con l'accesso diretto ai dati storici.

Il canonico periodo di distanza di 30 anni è stato imposto in realtà dal segreto di stato su parte della documentazione istituzionale

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Storia immediataTl problema è ancora più rilevante ora perché la quantità di informazioni disponibili (spesso a scapito della qualità) richiede testimoni in grado di maneggiare con metodologia accurata e rigore le fonti.

La storia del presente si trova in una sorta di no-man land tra storia, giornalismo e letteratura.

Eric Hobsbawm: "It is essential ... for historians to defend the foundation of their discipline: the supremacy of evidence. If their texts are fictions, as in some sense they are, being literary compositions, the raw material of those fictions is verifiable fact".

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Paese che vai...

epochechetrovi!

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