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I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua e cultura
MAPPA CONCETTUALE
LABORATORIO
“Il teatro delle parole”
Ascolto Verbalizzazione
Prerequisiti Letto-‐scrittura
Sequenze temporali
Comunicazione Verbale e non Comprensione Pagine autobiografiche
“Il ragno Luigi” Luigi era un bel ragnetto che se ne stava tutto il giorno sopra al suo albero di ciliegie a tessere la tela. Quando aveva finito di tessere la tela, si metteva comodo ed aspettava che qualche preda vi si impigliasse. Un bel giorno, mentre sonnecchiava sulla sua amaca sentì un bzzz avvicinarsi e subito dopo una vocetta arrogante che diceva: “Ma chi è che ha messo questa tela proprio qua in mezzo?” “Sono stato io” rispose il ragno Luigi strofinandosi le zampette soddisfatto, mentre avanzava sul ramo di ciliegio. “E ti sembra una buona idea?” continuò quella che si rivelò essere una grossa mosca antipatica “Liberami subito! Hai capito!?” continuò. “Visto che sei così maleducata” disse avvicinandosi sempre più il ragno Luigi “ti mangerò in un sol boccone, senza pensarci due volte” e così fece.
Proposta Stimolo Ascolto del racconto, conoscenza del personaggio mediatore
Con la pancia piena tornò a sonnecchiare sulla sua amaca fino a quando il cielo iniziò a tingersi di rosa ed il sole a tramontare all’orizzonte. Fu proprio allora che il ragno sentì un lamento: “Aiuto! Aiuto!”. Una piccola ape era rimasta incollata alla tela. “Cosa strilli mia cara? Il tuo destino è ormai segnato” le disse il ragno Luigi avvicinandosi. “Ti prego, sono l’ape Pina, sii buono, liberami! Le mie sorelle mi stanno aspettando, ho con me due secchi pieni di nettare che devo portare all’alveare perché venga trasformato in miele” “E tu cosa mi darai in cambio?” “Ti prometto che domani ti porterò un vasetto del miglior miele e anche un po’ di pappa reale per rinforzarti e della propoli nel caso ti venisse mal di gola, ma ti prego abbi pietà di me…” Un po’ perché aveva ancora la pancia piena, un po’ perché si era impietosito alle parole gentili della piccola ape, il ragno Luigi si avvicinò a grandi passi all’ape tremante e d’impeto… la liberò. “Grazie, grazie!” gli disse l’ape Pina volando via mentre il ragno Luigi le urlava: “Ricorda la tua promessa!” Ma cosa accadde? Una volta tornata a casa la piccola ape si dimenticò completamente della brutta avventura che aveva vissuto e anche della parola data al ragno.
Passarono i giorni e le settimane, ma Luigi sapeva che prima o poi l’ape Pina sarebbe ripassata da quelle parti e infatti, un bel giorno, verso sera, mentre se ne stava sotto alle fronde del suo bel albero di ciliegie, il ragno sentì avvicinarsi un ronzìo e siccome l’ape Pina era molto distratta, si impigliò ancora una volta nella ragnatela. “Aiuto! Aiuto! Liberatemi!” gridò, mentre il ragno Luigi si avvicinava piano piano assaporando il piacere di una bella cenetta. “Ma guarda chi si vede” le sussurrò “Ragno Luigi, ti prego liberami! Le mie compagne mi stanno aspettando!” “Questa scena non mi è nuova… Non ti sei dimenticata qualcosa per caso?” “Hai ragione, ti avevo fatto una promessa… se mi libererai, stavolta non me ne dimenticherò” “Perché dovrei fidarmi di te?” le chiese il ragno “E’ vero, non merito nessuna fiducia… ma ora ho capito la lezione, ti porterò miele, pappa reale e propoli per tutta la vita se salverai la mia” disse singhiozzando la piccola ape disperata. Ancora una volta il ragno Luigi, che in fondo aveva un cuore tenero, fu mosso a compassione e, di nuovo, la liberò. “Bada bene” le gridò mentre Pina volava via “è l’ultima volta! Se non manterrai la parola data, alla prossima occasione ne pagherai le conseguenze!”. Ma la piccola ape aveva capito la lezione: gli impegni vanno mantenuti; e così il giorno dopo tornò dal ragno magnanimo carica dei doni promessi.
Fine
Movimenti nella Ragnatela. Entrare e uscire. Dal centro alla periferia e viceversa. Trovare la via d’uscita tra grovigli e intrecci.
Rappresentazione grafica dei personaggi.
AGGETTIVI Com’è? • Testa rotonda • Otto zampe • Nero con zampe e collo rotondi • E’ rosso, forse ha il naso • E’ grigio e bianco con le punte • Ha la ragnatela, ha gli occhi • E’ bravo, gentile e buono • E’ attento al discorso dell’ape • Non è egoista • Ha il cuore • E’ anche peloso • E’ felice, arrabbiato • E’ deluso e triste
VERBI Cosa fa? • Lavora sempre alla ragnatela • Va avanti e indietro e la cuce • Ha ascoltato il discorso dell’ape • Ha ascoltato il suo cuore • Fa le ragnatele • Cammina • Cattura l’ape Pina • Si arrampica • Cerca un posto sull’albero delle ciliegie • Si dondola • Ha liberato l’ape • Ha staccato con le zampe la ragnatela • Ha aspettato tanto tempo la pappa reale e il miele • Sgrida l’ape • La libera nuovamente • Ha aspettato ancora una volta • Sente il ronzio
Identità di Luigi il ragno
Identità dell’ape Pina
AGGETTIVI Com’è? • Brava • Bella • Distratta • Smemorina • Monella • Carina • Gentile • Nera e gialla • Ha il naso • Quattro zampe • Due ali • Piccola • Incollata, immobile • Triste e felice
VERBI Cosa fa? • Vola • Succhia • Va nella sua casetta • Si dimentica il miele per il
ragno • Piange • Va dalle sorelle • Ringrazia
Poi alla fine erano tutti felici e contenti
Il gioco della Ragnatela: Il punto di vista di chi sta al centro
e di chi sta alla periferia.
Riflessioni)e)ipotesi)di)percorso…))Nel)periodo)dell’Accoglienza,)la)ragnatela)delle)relazioni,)ci)accompagna)per)la)prima)metà)dell’anno)scolastico.)))La)ragnatela)come)intreccio)di)relazioni,)collante)per)il)gruppo,))luogo)d’incontri)e)nodi)da)sciogliere,)si)presenta,)in)parallelo,))come)un)grande)labirinto.)Problematizzazione)della)realtà/pensiero+scientifico.)Attivando)le)nostre)potenzialità,)troveremo)la)via)d’uscita……)Seguendo)la)teoria)di)Gardner,)individuiamo)queste)capacità)nel)nostro)cervello,)esso)stesso)un)labirinto.)Non)dimentichiamo)le)9)intelligenze)abbinate)ai)laboratori,)dove)noi)possiamo)agire:)ora)noi)siamo)nel)laboratorio)linguistico.)Proposta)della)lettura)del)mito,)adattato)e)semplificato,)))“Teseo,)il)Minotauro)e)il)filo)di)Arianna”.)
LETTURA DEL MITO “Tantissimo tempo fa, in una città, chiamata Atene, arrivò un giovane coraggioso e forte, che si chiamava Teseo. Il ragazzo raccontava a tutti le sue avventure, descrivendo mostri orribili, che aveva sconfitto. Il re di Atene, Egeo lo invitò nel suo castello per festeggiare il suo arrivo. Subito, i servitori e le ancelle, lo circondarono, offrendogli cibo e vino, era proprio una grande festa. Teseo era proprio un eroe; il giorno seguente incontrò una ragazza che stava filando la lana, all’ombra di un albero. La ragazza che si chiamava Arianna, raccontò a Teseo che nascosto in un labirinto viveva il minotauro, un mostro metà uomo e metà toro. Questo mostro ogni giorno voleva mangiare i giovani della città. Arianna piangendo chiese a Teseo se volesse eliminare il minotauro: “Ho sentito che sei molto coraggioso e di certo riuscirai ad uccidere la bestia, ma avrai bisogno del mio aiuto”. Il giovane si fece convincere dalla bella ragazza e le chiese: “Cosa devo fare ?” La ragazza continuò dicendo: “Io ti aiuto ma tu mi devi promettere che mi sposerai”. Teseo promise e chiese che cosa doveva fare……
Seguendo i consigli di Arianna, legò un capo del filo all'entrata dell'edificio e, man mano che procedeva, srotolava il gomitolo che teneva ben stretto nella mano sinistra. Il filo d'oro luccicava nei corridoi silenziosi e bui. Il giovane eroe avanzava, sicuro di ritrovare senza fatica la via d'uscita. Giunto nel mezzo del Labirinto, vide il mostro: un uomo con la testa e il collo di toro e con le fauci enormi e spalancate. Il Minotauro si lanciò subito contro di lui, Teseo agilissimo si spostò: la lotta fu furiosa ma alla fine l'eroe lo colpì. Il mostro emise un lungo gemito, poi si abbatté pesantemente al suolo colpito a morte. I giovinetti prigionieri guardarono con riconoscenza Teseo, ed insieme, guidati dal luccichio del filo di Arianna, ritrovarono l'uscita. Liberi e vittoriosi si recarono al porto e salirono a bordo della nave. Sul ponte della nave intrecciarono danze, fecero sentire i loro allegri canti.
FINE
Arianna e Teseo felici e contenti salpano verso Atene
Spettacolo teatrale A turno i bambini, interpretano i personaggi:
Teseo, Arianna, Minotauro, Re Egeo. Documentazione attività: disegno, ritaglio dei personaggi
applicati su delle cannucce, da poter muovere in un piccolo teatro (foglio A4).
Proposta stimolo Il ragno Luigi ci propone giochi linguistici Problem-solving: giochi sparsi nella ragnatela… Trovare le strategie e le modalità, per un corretto svolgimento, degli stessi.
Labirinto che
Le trascrizioni sono fedeli al linguaggio utilizzato dai bambini per spiegare i giochi.
Il cruciverba per i papà spiegato dai bambini.
Nuova proposta I RACCONTI DELLA “CO-SI-TE”
Nel laboratorio linguistico troviamo anche…. Svolto in collaborazione con la biblioteca di Vestone
Le trascrizioni sono fedeli al linguaggio utilizzato dai bambini.
LE RISPOSTE DEL QUESTIONARIO TROVATO NELLA CASETTA DELLO SCOIATTOLO MATEMI’. • Andiamo con il pulmino, guidato da Alberto o da Bortolo. Facciamo una strada, la Biblioteca è a Vestone; partiamo da Levrange, arriviamo al Mulino, lo superiamo. Ci sono anche delle curve, il pulmino frena, rallenta, poi va velocissimo in Biblioteca. Scendiamo e andiamo sul marciapiede, poi ci sono tanti gradini e c’è il cartello del Cinema e della Biblioteca. • In Biblioteca si leggono i libri, se ne sceglie uno e poi si va dalla Manuela, lei scrive sul suo registro il prestito e mette il libro nella bustina. Noi in Biblioteca, guardiamo, scegliamo, leggiamo, ascoltiamo la Manuela che ci fa vedere dei libri nuovi, diversi dagli altri. • La bibliotecaria ci legge i libri, è brava e gentile, ci aspetta; lei aspetta anche altri bambini, altre maestre, altri genitori. • La bibliotecaria Manuela ci dice di ascoltare, seduti sul tappeto, di trattare bene i libri: non si rompono, non si buttano. Ci dice di scegliere un libro, di guardarlo, di tenere la voce bassa senza disturbare. • I libri, presi in prestito, li portiamo a scuola, finito di riposare, il pomeriggio, li portiamo a casa. Si leggono con la mamma o con il papà, facciamo il disegno, da soli, come siamo capaci. Portiamo il libro e il disegno a scuola. • I libri li possiamo tenere 5 giorni, da mercoledì a mercoledì, cioè 7 giorni. • Si, le maestre possono scegliere i libri, a volte, per i bambini. Abbiamo messo questa nuova regola. Le maestre possono chiedere in prestito dei libri per la scuola. • La bustina diventa un contenitore per il libro che parte dalla biblioteca, arriva a scuola, parte e va a casa; poi parte da casa, arriva a scuola, parte e arriva di nuovo in biblioteca. La busta si tiene bene durante il viaggio.
Le trascrizioni sono fedeli al linguaggio utilizzato dai bambini.
I BAMBINI E LE BAMBINE DELLA
SCUOLA DELL’ INFANZIA DI LEVRANGE PERTICA BASSA A.S. 2012/2013