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Neutralità all'italiana (corso di Comunicazione Digitale e Multimediale, Università di Pavia, a.a. 2012-2013)
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Le battaglie per il futuro di Internet
Paolo Costa
Università di Pavia Comunicazione
Innovazione Multimedialità
Anno Accademico 2012-2013
NEUTRALITÀ ALL’ITALIANA 11a lezione
Lo scenario italiano e il ruolo di Agcom
Fino a oggi l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, istituita nel 1997, non ha brillato per capacità propositiva e indipendenza
Sul tema della neutralità si è fin qui limitata a prendere atto delle posizioni divergenti sul campo, senza sposare una linea di indirizzo precisa
D’altra parte le pressioni politiche ed economiche si sono fatte sentire molto sulle gestioni della Authority che si sono succedute fino al 2012
Agcom: il consiglio attualmente in carica
Nell’estate del 2012 il governo ha nominato il nuovo Consiglio, affidando la presidenza della Authority ad Angelo Marcello Cardani
I quattro commissari:
Antonio Martusciello e Francesco Posteraro (Commissione Servizi e prodotti)
Maurizio Decina e Antonio Preto (Commissione Infrastrutture e Reti)
Le consultazioni pubbliche di Agcom
Nel 2011 l’Authority lanciò due consultazioni(*) sul tema della neutralità: una di ordine generale, l’altra relativa ai servizi VoIP su rete mobile
Ogni soggetto interessato ha avuto la possibilità di rispondere, eventualmente autorizzando la pubblicazione del proprio contributo
Nel 2011 Agcom ha altresì organizzato due seminari coinvolgendo, esperti del settore, importanti società di consulenza e studi legali (*) http://www.agcom.it/Default.aspx?message=contenuto&DCId=389
Il gruppo NNSquad e i cinque principi
Trasparenza: l’operatore deve fornire tutte le informazioni sulle politiche di gestione del traffico
Libera scelta: ogni variazione delle condizioni deve poter essere approvata dall’utente
Riservatezza: l’operatore non deve controllare il contenuto del traffico che gestisce
Neutralità e interoperabilità: l’operatore non può discriminare il traffico per via tariffaria o tecnica
Il punto di vista degli operatori TLC
Le telecom sono relegate al ruolo di trasportatori low cost di bit che gli OTT trasformano in servizi
Il calo dei ricavi generati dal traffico voce non è compensato dalla valorizzazione del traffico dati
La crescita del traffico dati richiede, per contro, cospicui investimenti infrastrutturali
Occorre pertanto ripristinare una corretta remunerazione degli investimenti degli operatori
Rendere Internet «a prova di futuro»(*)
Due tipi di trasformazione del modello di business tradizionale delle società di telecomunicazioni:
Sul lato dei costi, attraverso una riduzione degli oneri di gestione e mantenimento
Sul lato dei ricavi, con la possibilità per le telecom di monetizzare i diversi usi della Rete
(*) Franco Bernabè, Libertà vigilata. Privacy, sicurezza e mercato nella rete, Laterza, Roma-Bari, 2012
Limiti della logica «first come, first served»
Le applicazioni per il trasferimento di file usano la banda in modo molto diverso rispetto a quelle che effettuano lo streaming di contenuti
Il «first come, first served» favorisce i servizi che impegnano la banda in modo costante e penalizza quelli che generano pochi impulsi, ma ampi
Tale difetto si corregge con forme di weighted far queuing, ossia discriminazioni formali che si traducono in un comportamento più equo
Topologia della rete e colli di bottiglia
CORE NETWORK BACKHAULING LOCAL LOOP RETE DOMESTICA CENTRALI
PEERING
ACCESSO DISTRIBUZIONE BACKBONE
UTENTE
Backhauling e traffic management
Stefano Quintarelli propone di distinguere due scenari di accesso alla Rete:
Nel caso di accesso in scarsità di risorse (backhauling in rame, accesso wireless) il criterio del best effort resta l’unico perseguibile
Nel caso di accesso senza scarsità di risorse (DSL dedicata, backhauling in fibra), una volta saturata la coda locale dell’utente, questi dovrebbe avere il diritto di ottenere un servizio di prioritizzazione del traffico
Forme di ottimizzazione del traffico
Alcune pratiche di traffic management possono essere considerate coerenti con la logica del best effort:
Load balancing
Proximity caching
Mirroring
Content Distribution Networks (CDN)
Automatic Repeat reQuest (ARQ)
Forme sicuramente discriminatorie
Traffic degradation: rallentamento del traffico associato a determinate tipologie di richieste, protocolli o termini di origine/destinazione
DNS poisoning: dirottamento della richiesta dal DNS specificato da un utente a un altro DNS, scelto dal provider