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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO "Salvemini - Virgilio" Sede C.T.P. e C.R.I.TBrindisi .PON- Competenze in Media Education: didattica e metodologia A.s. 2011-2012
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La guerra nei proclamivoci a favore e contro
L’Italia nel maggio 1915 entra in guerra,l’annuncio viene dato alla popolazione dal re Vittorio Emanuele III . Nel proclama vengono espressi con enfasi i possibili successi militari,confidando nella forza dei valori della patria,dell’orgoglio nazionalista
IL PROCLAMA DI VITTORIO EMANUELE III ALL' ESERCITO E ALLA MARINA
Soldati di terra e di mare ! L'ora solenne delle rivendicazioni nazionali è sonata. Seguendo l'esempio del mio Grande Avo, assumo oggi il comando supremo delle forze di terra e di mare con sicura fede nella vittoria, che il vostro valore, la vostra abnegazione, la vostra disciplina sapranno conseguire. Il nemico che vi accingete a combattere è agguerrito e degno di voi. Favorito dal terreno e dai sapienti apprestamenti dell'arte, egli vi opporrà tenace resistenza, ma il vostro indomabile slancio saprà di certo superarla. Soldati ! A voi la gloria di piantare il tricolore d' Italia sui termini sacri che la natura pose ai confini della Patria nostra. A voi la gloria di compiere, finalmente, l'opera con tanto eroismo iniziata dai nostri padri“.
Voci contro la guerra
cattolici -cgil
“Noi socialisti riconosciamo in questa conflagrazione europea l'ovvia conseguenza di quei movimenti di colonialismo e di militarismo che il nostro partito ha combattuto in tutti i parlamentari. Ecco perchè noi siamo contro questa conflagrazione e sentiamo di non dovervi partecipare.”
Treves
“Io considero la guerra non come una fortuna (come i nazionalisti), ma come una disgrazia, la quale si deve affrontare solo quando è necessario per l'onore e per i grandi interessi del paese. Non credo sia lecito portare il paese alla guerra per sentimento verso altri popoli. Per sentimento ognuno può gettare la propria vita, non quella del paese.”
Giolitti
L’intervento in guerra viene dibattuto sulla stampa con
toni accesi
Voci a favore della guerra
“Guerra ,una parola che io non avrei pronunciato mai in tempi normali, e che innalzo invece forte, a voce spiegata,
senza infingimenti, con sicura fede, oggi: una parola paurosa e fascinatrice:guerra!”
Mussolini
“Compagni, non è più tempo i parlare ma di fare: se l’incitare alla violenza i cittadini è considerato come crimine, io mi vanterò di
questo crimine. Ogni eccesso della forza è lecito,se vale a impedire che la Patria si perda.
D’Annunzio
Il secondo conflitto mondiale viene annunciato agli Italiani a giugno del 1940 da Mussolini con un’enorme forza di
convincimento e suggestione , tra le acclamazioni generali
Combattenti di terra, di mare e dell'aria. Camicie nere della rivoluzione e delle legioni. Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania.Ascoltate! (Acclamazioni) Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. (Acclamazioni vivissime)L'ora delle decisioni irrevocabili. (Un urlo di acclamazione)La dichiarazione di guerra è già stata consegnata (Acclamazioni, grida altissime di: «Guerra! Guerra!») agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. (Acclamazioni)Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano.Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi: promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio, l'ignobile assedio societario di cinquantadue Stati.La nostra coscienza è assolutamente tranquilla. (Applausi)Con voi il mondo intero è testimone che l'Italia del Littorio ha fatto quanto era umanamente possibile per evitare la tormenta che sconvolge l'Europa; ma tutto fu vano. Bastava non respingere la proposta che il Führer fece il 6 ottobre dell'anno scorso, dopo finita la campagna di Polonia.
Ormai tutto ciò appartiene al passato.Se noi oggi siamo decisi ad affrontare i rischi ed i sacrifici di una guerra, gli è che l'onore, gli interessi, l'avvenire ferreamente lo impongono, poiché un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia.L'Italia, proletaria e fascista, è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai.(La moltitudine grida con una sola voce: « Sì! »)La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti. VINCERE(Il popolo prorompe in altissime acclamazioni)E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo.Popolo italiano!Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!
La seconda guerra mondiale sui quotidiani
Perché ancora i nostri soldati vanno a morire in zone di guerra?
Perché c’è ancora tanta voglia di mettere in pericolo la vita per questioni
di potere e di diplomazia?
Perché la guerra?, se è” un’avventura senza ritorno”
come diceva Giovanni Paolo II ?