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Prof..sa Cristina Galizia www.arringo.wordpress.com Giovinezza e primavera: allegorie nelle poesie e nei quadri Intorn’ad una fonte, in un pratello Giovanni Boccaccio, Rime 1333 analisi Intorn’ad una fonte, in un pratello di verdi erbette pieno e di bei fiori, sedean tre angiolette, i loro amori forse narrando, ed a ciascuna ‘l bello viso adombrava un verde ramicello ch’i capei d’or cingea, al qual di fuori e dentro insieme i dua vaghi colori avvolgea in suave venticello. E dopo alquanto l’una alle due disse (com’io udi’): "Deh, se per avventura di ciascuna l’amante or qui venisse, fuggiremo noi quinci per paura?". A cui le due risposer: "Chi fugisse, poco savia saria, con tal ventura!". Trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo de’ Medici analisi Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza. Quest’è Bacco e Arianna belli, e l’un dell’altro ardenti: perché ‘l tempo fugge e inganna, sempre insieme stan contenti. Queste ninfe ed altre genti sono allegre tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza. Questi lieti satiretti, delle ninfe innamorati, per caverne e per boschetti han lor posto cento agguati; or da Bacco riscaldati, ballon, salton tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza. Queste ninfe anche hanno caro

Leopardi e la giovinezza: approfondimenti intorno a "Il sabato del villaggio"

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Giovinezza e primavera: allegorie nelle poesie e nei quadri

Intorn’ad una fonte, in un pratelloGiovanni Boccaccio, Rime 1333analisi

Intorn’ad una fonte, in un pratellodi verdi erbette pieno e di bei fiori,sedean tre angiolette, i loro amoriforse narrando, ed a ciascuna ‘l belloviso adombrava un verde ramicelloch’i capei d’or cingea, al qual di fuorie dentro insieme i dua vaghi coloriavvolgea in suave venticello.E dopo alquanto l’una alle due disse(com’io udi’): "Deh, se per avventuradi ciascuna l’amante or qui venisse,fuggiremo noi quinci per paura?".A cui le due risposer: "Chi fugisse,poco savia saria, con tal ventura!".

Trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo de’ Medici analisi

Quant’è bella giovinezzache si fugge tuttavia!Chi vuol esser lieto, sia:del doman non c’è certezza.

Quest’è Bacco e Ariannabelli, e l’un dell’altro ardenti:perché ‘l tempo fugge e inganna,sempre insieme stan contenti.Queste ninfe ed altre gentisono allegre tuttavia.Chi vuol esser lieto, sia:del doman non c’è certezza.

Questi lieti satiretti,delle ninfe innamorati,per caverne e per boschettihan lor posto cento agguati;or da Bacco riscaldati,ballon, salton tuttavia.Chi vuol esser lieto, sia:del doman non c’è certezza.

Queste ninfe anche hanno caro

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da lor esser ingannate:non può fare a Amor riparo,se non gente rozze e ingrate:ora insieme mescolatesuonon, canton tuttavia.Chi vuol esser lieto, sia:del doman non c’è certezza.

PrimaveraSandro Botticelli, 1478

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Bartolomeo ManfrediAllegoria delle stagioni, 1610

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Le tre età della donna (Gustav Klimt, 1905)

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LiricaThomas Eliott, 1907parafrasi

Se spazio e tempo, come i saggi diconosono cose che mai potranno essere,la mosca che è vissuta un solo giornovissuta è a lungo proprio come noi.Dunque viviamo per quanto ci è possibile,finché l’amore e la vita sono liberi:il tempo è il tempo, e il tempo scorre via,per quanto i saggi non siano d’accordo.I fiori a te inviati allorché la rugiadatremolava sul tralcio rampicante,prima che l’ape volasse a suggerela rosellina di macchia erano già appassiti.Ma noi affrettiamoci a coglierne ancorasenza tristezza se poi languiranno;se i fiori della vita sono pochifacciamo almeno che siano divini. (Thomas Eliot)

Marina caraAlda Merini, Da Poesie per Marina (1987-1990)

Marina cara,la giovinezza ti lambisce le spalleed è onerosa come la poesia :portare la giovinezzaè portare un peso tremendo,sognare fughe e fardelli d’amoree amare uomini senza capirne il senso.Il divario di una musicail divario della tua fantasianon possono che prendere spettri,perciò ogni tanto te ne vai lontanain cerca di una perduta ragione di vitain cerca certamente della tua anima.

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Fuga di giovinezzaHermann Hesse

La stanca estate china il capo specchia nell' acqua il suo biondo volto. Erro stanco e impolverato nell' ombra del viale.

Tra i pioppi soffia una leggera brezza. Il cielo alle mie spalle e' rosso di fronte l' ansia della sera - e il tramonto - e la morte.

E vado stanco e impolverato e dietro a me resta esitante la giovinezza, china il capo e non vuole più seguire la strada con me.